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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Settembre 2009
VOTO SUL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Strasburgo, 14 settembre 2009 - I deputati europei voteranno, mercoledì 16 settembre, per decidere se approvare la candidatura del Presidente nominato José Manuel Barroso per un secondo mandato di cinque anni, dopo aver ascoltato, martedì, la sua dichiarazione. Barroso ha discusso con i gruppi politici la settimana precedente alla sessione plenaria la sua agenda. Benché Barroso sia stato nominato a luglio, il Parlamento ha posticipato il voto per essere prima informato dei suoi progetti. Commissari designati: il Parlamento voterà lunedì sulla candidatura di Algirdas Šemeta (Programmazione finanziaria e Bilancio), Karel De Gucht (Sviluppo e Aiuto umanitario) e Pawel Samecki (Politica regionale). I tre commissari designati hanno informato le commissioni parlamentari dei loro progetti ed opinioni durante la prima settimana di settembre. . .  
   
   
DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE JERZY BUZEK  
 
Strasburgo, 14 settembre 2009 - In seguito alla sua elezione a Presidente del Parlamento europeo in luglio, domani 15 settembre Jerzy Buzek terrà un discorso inaugurale ai deputati europei, per informarli sulle priorità politiche del suo mandato. Ex primo ministro polacco, il Presidente Buzek è la prima persona di uno degli Stati membri che sono entrati nell´Ue nel 2004 ad essere eletto Presidente del Parlamento europeo. È membro del Partito popolare europeo. Il discorso sarà seguito da un dibattito. .  
   
   
VERTICE DEL G20 A PITTSBURGH: RENDERE LE ISTITUZIONI FINANZIARIE RESPONSABILI  
 
Strasburgo, 14 settembre 2009 - Gli stipendi e i bonus dei banchieri, il sistema di supervisione dei mercati finanziari e i limiti alle dimensioni delle banche sono gli argomenti che dovrebbero essere discussi mercoledì 16 settembre durante le dichiarazioni della Commissione e della Presidenza dell´Ue ai deputati, mercoledì prossimo a Strasburgo. Prima della sessione straordinaria del Consiglio europeo del 17 settembre, convocato per discutere la posizione dell´Ue sul vertice del G20, la Commissione e la Presidenza svedese presenteranno al Parlamento le loro posizioni sulla gestione della crisi finanziaria globale. Alla riunione del G20 a Pittsburgh, il 24-25 settembre, i leader di 19 paesi industrializzati ed emergenti, compresi Cina, India e Brasile e l´Ue, discuteranno i pacchetti di compensazione e i premi versati dagli enti finanziari, nonché la questione del rafforzamento del controllo e della regolamentazione dei mercati finanziari. Saranno affrontati anche la questione delle risorse e della gestione del Fondo Monetario Internazionale, la creazione di posti di lavoro, l´efficienza energetica, i negoziati di Doha sul commercio e gli aiuti ai paesi a basso reddito. Il Parlamento ha chiesto che i bonus dei banchieri siano collegati alle loro prestazioni a lungo termine per scoraggiare comportamenti irresponsabili, in una risoluzione approvata in aprile, dopo il vertice del G20 a Londra, e discussa dai ministri delle finanze del G20 la scorsa settimana a Londra. .  
   
   
PRIVACY: CONTESTATO IL NUOVO ACCORDO SUL TRASFERIMENTO DI DATI UE-USA  
 
Strasburgo, 14 settembre 209 – Gli eurodeputati criticano la proposta di accordo tra l´Ue e gli Stati Uniti sul trasferimento dei dati bancari tramite la rete Swift. Il pomo della discordia è la scelta della base giuridica da parte dei governi dell´Unione europea (il "Consiglio"): i deputati chiedono di essere coinvolti nella stesura dell´accordo. Dibattito e votazione: mercoledì 16 settembre. La questione della Swift è iniziata nel 2006, quando i media hanno rivelato che l´amministrazione degli Stati Uniti aveva accesso a dati sui cittadini europei, in possesso della rete finanziaria con sede in Belgio Swift, a loro insaputa. In seguito a pressioni da parte del Parlamento europeo, sono state accordate garanzie in materia di privacy al fine di garantire che i dati raccolti siano utilizzati solo per finalità di anti-terrorismo. In luglio di quest´anno, sono apparsi vari articoli sui media che informavano che un nuovo accordo doveva essere negoziato, a seguito di un cambiamento nella struttura della società Swift, che sta costruendo un nuovo centro di stoccaggio per i suoi dati europei in Svizzera. Una risoluzione sarà votata mercoledì. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: SALVATAGGIO DI MIGRANTI NEL MEDITERRANEO  
 
Strasburgo, 14 settembre 2009 - Dopo un´estate tragica, nella quale più di settanta migranti sono morti in mare tentando di attraversare il Mediterraneo dalla Libia verso l´Italia, il Parlamento discuterà, martedì 15 settembre la cooperazione tra l´Ue e i paesi di origine o di transito, e il ruolo dell´agenzia Frontex nel salvataggio dei migranti. Il Consiglio e la Commissione prenderanno parte al dibattito. I deputati discuteranno gli accordi bilaterali tra alcuni Stati dell´Unione europea e del Mediterraneo e valuteranno la possibilità per Frontex di essere messa in grado di soccorrere i migranti con propri mezzi. .  
   
   
RIMANE INVARIATA LA SPESA DELL´UE PER LA R&S NEL 2007  
 
 Bruxelles, 14 settembre 2009 - Nel 2007 l´Unione europea ha speso 229 miliardi di euro in ricerca e sviluppo (R&s), un equivalente dell´1,85% del prodotto interno lordo (Pil), stando agli ultimi dati pubblicati da Eurostat. L´ue si è posta l´obiettivo di spendere il 3% del Pil inper la R&s entro il 2010, anche se negli ultimi anni la spesa è tuttavia rimasta invariata all´1,85% del Pil. Per fare un confronto, nel 2007 gli Usa hanno speso il 2,67% del Pil in R&s e nel 2006 (l´ultimo anno per cui ci sono dati disponibili) il Giappone ha speso il 3,40%. Nel 2007 soltanto due paesi hanno speso più del 3% del Pil in R&s: La Svezia e la Finlandia hanno speso rispettivamente il 3,60% e il 3,47%, benché anche questi paesi abbiano diminuito la spesa rispetto al 2005. Quattro paesi (Danimarca, Germania, Francia e Austria) hanno speso più del 2% del Pil in R&s nel 2007. I paesi che dal 2001 hanno incrementato di più la loro spesa in R&s sono l´Austria (aumento dal 2,07% nel 2001 al 2,56% nel 2007), l´Estonia (dallo 0,71% all´1,14%) e il Portogallo (dallo 0,80% all´1,18%). Dieci Stati membri dell´Ue spenderanno tuttavia meno dell´1% del Pil nella ricerca, e la Bulgaria, Cipro e la Slovacchia spenderanno meno dello 0,5%. Sul fronte dell´occupazione, circa 2,3 milioni di persone sono state impiegate (a tempo pieno) nella R&s nell´Ue nel 2007. Oltre ai ricercatori, sono inclusi manager, amministratori e personale amministrativo della ricerca. Il personale impiegato nella R&s rappresenta l´1,6% della forza lavoro dell´Unione europea. Come per la spesa di R&s, si riscontrano grandi differenze tra i vari Stati membri. In Finlandia il personale impiegato nella R&s rappresenta il 3,2% del totale degli occupati. Il personale di R&s rappresenta il 2% dell´occupazione in Danimarca, Lussemburgo, Austria e Svezia. Essi rappresentano invece meno dell´1% degli occupati in Bulgaria, Cipro, Polonia, Portogallo e Romania. Nelle statistiche i ricercatori sono considerati un sottogruppo della più ampia categoria del personale R&s. I ricercatori sono definiti "professionisti impiegati nella concezione o creazione di nuove conoscenze, prodotti, processi, metodi e sistemi, e nella gestione dei relativi progetti". Questo gruppo di professionisti rappresentava lo 0,9% dell´occupazione totale nell´Ue nel 2007. Le imprese rivestiranno un ruolo importante nel sostenere la R&s. I dati Eurostat rivelano che tra il 2004 e il 2006 il 39% delle aziende con più di dieci dipendenti erano coinvolte in attività di innovazione. La Germania ha riportato la più alta percentuale di aziende innovative (63%), seguita da Belgio (52%), Austria e Finlandia (entrambe 51%) e Lussemburgo (49%). Nel 2002 a Barcellona (Spagna) l´Unione europea si è posta l´obiettivo di spendere il 3% del Pil in R&s entro il 2010. L´obiettivo fu posto nel quadro della Strategia di Lisbona, che mira a trasformare l´Europa in un´economia forte basata sulla conoscenza. Per maggiori informazioni, visitare: Eurostat: http://epp. Eurostat. Ec. Europa. Eu/ Pagine web dell´Ue su "Investire nella ricerca europea": http://ec. Europa. Eu/invest-in-research/index_en. Htm .  
   
   
CONFERENZA SULLA MIGRAZIONE E LE SFIDE DELLA DIVERSITÀ  
 
Berlino, 14 settembre 2009 - Il 24 e 25 settembre il progetto Emilie ("A European approach to multicultural citizenship: legal, political and educational challenges") finanziato dall´Ue, organizza a Berlino (Germania) la sua conferenza finale intitolata "Migration and diversity challenges in Europe: theoretical and policy responses". Il primo giorno della conferenza, i partner del progetto Emilie e rappresentanti del mondo accademico affronteranno le principali scoperte teoriche e pratiche del progetto. Il giorno successivo, le principali scoperte di carattere politico saranno presentate e commentate da parte di esperti di politica europea. A partire dal 20 settembre sul sito internet del progetto Emilie saranno disponibili delle sintesi delle politiche relative ai singoli paesi e aree politiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://emilie. Eliamep. Gr/conference-on-migration-and-diversity-challenges-in-europe-theoratical-and-policy-responses/ .  
   
   
LE ISOLE SI PROPONGONO ALL´UE COME BANCO DI PROVA IL DOCUMENTO FINALE DELLA CONFERENZA EUROPEA DELLE ISOLE MINORI A PORTOFERRAIO  
 
 Portoferraio, 14 settembre 2009 - Le piccole isole europee sono disponibili a diventare un laboratorio per sperimentare le nuove politiche di coesione dell´Unione. E in tal senso propongono all´Europa, agli Stati che la compongono e alle istituzioni locali una sorta di contratto per attuare da subito un´azione pilota, con la creazione di un fondo specifico. E´ l´idea che scaturisce dalla Conferenza europea sulle isole minori che si è conclusa l’ 11 settembre a Portoferraio sull´isola d´Elba, un´iniziativa promossa dalla Regione insieme ai comuni toscani e all´associazione delle piccole isole d´Italia. “Le isole non vogliono politiche assistenziali ma interventi che valorizzino le loro peculiarità nel benessere di tutti – ha riassunto nelle conclusioni della due giorni l´assessore alle politiche del mare della Toscana, Giuseppe Bertolucci - La Regione in quest o senso considera l´economia del mare, della costa e dell´arcipelago, nel suo complesso, come un aspetto peculiare ma da condividere all´interno di un comune progetto di sviluppo. E per questo privilegerà tutti quei progetti che tenderanno a valorizzare questa peculiarità in un´ottica regionale: destagionalizzando il turismo, ad esempio, oppure puntando sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili”. Per due giorni si è parlato molto di pari opportunitàall´Elba, che era poi lo sviluppo del dibattito iniziato l´anno scorso. “Le isole minori – ricorda l´assessore alle politiche del mare della Toscana, Giuseppe Bertolucci – hanno bisogno di essere riconosciute come territori con esigenze proprie, diverse dagli altri territori europei e diverse anche tra i vari bacini, dal Mediterraneo al mare del Nord e l´Atlantico”. “Dopo la pubblicazione lo scorso ottobre del libro verde sulla riforma delle polit iche di coesione, che come tutti i libri verdi contiene al momento solo spunti e proposte, si èavviata in tutta Europa un ampio percorso di riflessione –spiega l´assessore – Serve più Europa e piùsussidiarietà. Molti chiedono un´accelerazione. Con il documento che abbiamo condiviso con la Federazione europea e l´associazione italiana delle isole minori, noi ci proponiamo adesso come banco di prova”. Prima ancora che siano operative le nuove politiche di coesione, che non sono più una dimensione solo socioeconomica ma anche territoriale (e qui sta la novità), nel senso che va perseguito uno sviluppo armonioso e le diversità vanno trasformate in ricchezza a vantaggio dello sviluppo sostenibile di tutti. Investire su rinnovabili, istruzione e sanità - Nel documento finale della seconda edizione di “Insulae” le isole propongono di investire nell´efficienza energetica p er creare occupazione e risparmiare energia e di investire nelle energie pulite per rilanciare i settori come l´edilizia e l´industria automobilistica che inquina di meno. Chiedono più risorse per infrastrutture e collegamenti. In Finlandia, è stato ricordato, i traghetti sono gratuiti, pagati con la tassa annuale di circolazione. Chiedono anche investimenti in sanità, affinché le prestazioni offerte a chi vive su un´isola siano le stesse della terraferma, e investimenti sull´istruzione. In definitiva migliori politiche per una migliore qualità della vita. Con una sottolineatura che è parte della premessa: ovvero che non si può misurare solo con il Pil, ovvero con il prodotto interno lordo e il potere d´acquisto, il benessere e il tenore di vita di un territorio. E il Parlamento torna a discutere una legge per le isole - Nel corso della seconda giornata delle conferenza europea elbana è ; intervenuto anche il senatore siciliano Antonio D´alì, che ha annunciato la ripresa dei lavori del Parlamento su una legge per la valorizzazione delle isole minori, che potrebbe uscire dal Senato entro la fine dell´anno prossimo e dalla Camera per la fine della legislatura. “Aspettiamo la legge – risponde l´assessore Bertolucci - Nel frattempo ribadisco la necessità di un fondo unico per le isole minori, che faccia riferimento non ad un singolo ministero ma, per l´intersettorialità delle politiche da mettere in campo per superare i limiti attuali delle isole e che sono politiche di servizi, direttamente alla presidenza del Consiglio dei ministri. Un parere che non è solo mio, ma comune a tutta la Conferenza delle Regioni”. .  
   
   
CONFERENZA SULLA GESTIONE DEGLI EVENTI CRITICI  
 
Roma, 14 settembre 2009 - Il 25 settembre il progetto Cemm ("Critical Events Management Model") terrà la sua conferenza finale a Roma, in Italia. La conferenza ha lo scopo di illustrare i risultati raggiunti nell´ambito del progetto e a sottolineare le possibilità di ulteriori sviluppi a livello nazionale ed europeo, verso una più efficiente ed efficace cooperazione tra gli attori coinvolti nella gestione delle situazioni di crisi ed emergenza. In breve, i principali argomenti della conferenza saranno: il modello ed i principi per la realizzazione di una struttura organizzativa interagenzia per la gestione di grandi eventi critici; - le migliori pratiche per i processi e le procedure adottabili dalle organizzazioni che si occupano di gestione dell´emergenza. La conferenza finale del Cemm consentirà anche la discussione, tra esperti internazionali, circa i futuri temi di ricerca connessi alla trattazione delle necessità comuni attinenti alla materia del progetto. Il progetto Cemm è co-finanziato dalla Commissione europea - Dg Giustizia, libertà e sicurezza - Programma 2007 "Prevention, Preparedness and Consequence Management of Terrorism and other security related risks". Per ulteriori informazioni http://www. Criticalevents. Eu/index. Php?option=com_content&view=article&id=46&itemid=55&lang=it .  
   
   
SLOVENIA: CRESCITA ECONOMICA NEL 2° TRIMESTRE  
 
Lubiana, 14 settembre 2009 - L’economia slovena è cresciuta dello 0,7% nel secondo trimestre del 2009 rispetto al precedente, secondo i dati ufficiali pubblicati a fine agosto. Il Pil sloveno era sceso del 9,3% a livello annuale, registrando la maggior riduzione da sempre. Questa è la terza contrazione consecutiva registrata a livello annuale. Nella prima metà di quest’anno l’economia slovena è scesa dell’ 8,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo i dati l’Ufficio statistico. Come nel 1° trimestre, la contrazione è stata la più forte nella formazione di capitale lordo, ridotto del 36,7% a/a. Le esportazioni e le importazioni sono calate rispettivamente, del 21,3% e del 24,8%. Nelle transazioni con l’estero, la Slovenia ha registrato un surplus per la prima volta dal 2006, soprattutto per gli investimenti; il surplus di 2,8% del Pil è stato il maggiore registrato dal 2002. La percentuale di investimenti nel Pil è scesa di 10 p. P. Negli ultimi de trimestre, dal 30% dell’anno scorso. Gli investimenti nelle costruzioni sono scesi del 20%, quelli nei macchinari e equipaggiamenti del 40%, mentre gli investimenti nei trasporti sono dimezzati. La spesa finale nei consumi è scesa dell’1%, in particolare per un calo del 2,6% nelle spese sui consumi finali delle famiglie, il primo decremento dal secondo trimestre del 2000. Solo le spese sui consumi finali del governo hanno registrato una crescita, +4,3%, rispetto al secondo trimestre del 2008. Il valore aggiunto complessivo è sceso del 9% nel secondo trimestre del 2008. Nel manifatturiero il valore aggiunto è calato del 22%, abbassando la crescita del Pil di 4,5 punti percentuale. Il Pil con aggiustamento stagionale sui giorni lavorati è salito dello 0,7% rispetto al primo trimestre del 2009, interrompendo la recessione. La situazione slovena è simile a quella di molti paesi (Germania, Francia, Grecia, Svezia) in cui lo stato dell’economia appare ancora negativo in comparazione annuale, mentre i confronti fra trimestri consecutivi danno un quadro più ottimistico. “Tali situazioni non sono atipiche, ma piuttosto rare. Sono tipiche dei momenti di cambiamento, quando i cicli economici toccano il fondo o il picco e i confronti trimestrali indicano che avverrà un cambio a breve termine” ha spiegato Hren. Serviranno ancora un trimestre o due tuttavia, per sapere se i dati indicano la fine della crisi, così come ottenere maggiori sicurezze rispetto allo sviluppo dell’economia, ha aggiunto Hren. ”. .  
   
   
MOLDOVA: RECESSIONE PER DIVERSI SETTORI ECONOMICI DEL PAESE  
 
Chisinau, 14 settembre 2009 - La recessione continua nel settore industriale della Moldova, nei trasporti e nel commercio al dettaglio, secondo un rapporto sui sette mesi del Comitato interstatale della Csi rispetto allo stesso periodo del 2008. Il deficit industriale della Moldova è del 24,7%. La situazione economica è peggiore solo in Ucraina, con il 30,4%. La crescita della produzione è stata registrata solo in Azerbaijan, pari a +0,1%. In media la produzione industriale è scesa del 15% nei Paesi Csi. Il calo nei trasporti è stato quello più considerevole in Moldova, pari al 61,5%. L’ucraina si avvicina alla Moldova per i risultati sul decremento produttivo, pari al 31,5%. Nel complesso, il calo del trasporto merci della Csi è pari al 20%. Il calo del volume del commercio al dettaglio in Moldova non é stato molto significativo, solo del 4,8% (Ucraina 15,9%), mentre mediamente la recessione nella Csi è stata del 5%. La situazione dell’indice dei prezzi al consumo in Moldova è stata migliore. Se nel complesso l’inflazione nella Csi è stata del 12%, in Moldova è stata solo dello 0,9%, mentre in Ucraina del 17,3%, in Bielorussia del 14,4%, in Russia del 12,9%. .  
   
   
SERBIA: PER IL FMI IL SETTORE BANCARIO È STABILE  
 
Belgrado, 14 settembre - Il Fondo Monetario Internazionale ha spiegato in una nota, che i risultati preliminari di uno studio sul settore bancario della Serbia hanno mostrato che le 12 maggiori banche sono state adeguatamente capitalizzate. Le previsioni sono state elaborate dopo la missione condotta a Belgrado nell’ambito della seconda revisione del prestito stand-by. Lo staff del Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che le tensioni finanziarie nel Paese si sono allentate, ed il sistema bancario per ora ha fatto fronte alle condizioni avverse derivate dalla crisi finanziaria. Tuttavia, le banche locali hanno adottato politiche di prestito maggiormente conservative ed è stata contenuta la generale crescita dei crediti, nonostante gli sforzi governativi per aumentare i prestiti attraverso sussidi e garanzie. Il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che sono cresciuti rapidamente i prestiti in sofferenza. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 14 settembre 2009 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 settembre 2009, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 settembre. - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza - scadenza: 1º giugno 2009/1º giugno 2014; settima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 2. 000 milioni di euro a un massimo di 3. 000 milioni di euro. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO SETTEMBRE 2009  
 
Regolamento 15/09/2009 Durata gg. 91 365
Prezzo medio ponderato 99,903 99,254
Ritenuta fiscale 12,5% 0,01212 0,09325
Arrotondamento 0,00487 0,00275
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,92 99,35
Rendimento semplice netto 0,32 0,65
Rendimento composto netto 0,32 0,65
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 100,02 99,65
Rendimento semplice (minimo) -0,08 0,35
Rendimento composto netto (minimo) -0,08 0,35
Fonte Assiom
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ARRIVA IL REDDITO DI GARANZIA: LA GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO, APPROVA LA DELIBERA DELL´ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI, UGO ROSSI UN MODO CONCRETO PER AIUTARE LE FAMIGLIE E LE PERSONE AD USCIRE DA SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA E PER ASSICURARE CONDIZIONI DI VITA PIÙ DIGNITOSE"  
 
Trento, 14 settembre 2009 - I criteri attuativi erano stati affrontati dalla Giunta provinciale a fine luglio. Poi il testo era passato al vaglio - positivo - della Quarta commissione del Consiglio provinciale ed era stato oggetto del confronto tra l´assessore alle politiche sociali, Ugo Rossi e le organizzazioni sindacali. Oggi il reddito di garanzia, uno strumento innovativo a livello nazionale, è stato definitivamente approvato dalla Giunta provinciale che ha dato via libera alla relativa delibera dell´assessore alle politiche sociali, Ugo Rossi. Un passaggio importante, sottolineano tanto il presidente Dellai che l´assessore Rossi: "Il reddito di garanzia va inteso come una misura strutturale che aiuta persone e famiglie ad uscire celermente da situazioni di momentanea difficoltà economica. Non si configura come una forma di aiuto economico di ultima istanza riservato a pochi soggetti socialmente problematici, bensì ma come un intervento di ampia portata destinato a tutelare la pari dignità di tutti i cittadini del Trentino. " Di che si tratta? Ricordiamolo. 6. 500 euro è la soglia minima in reddito equivalente annuo individuata dalla Provincia quale limite sotto il quale la condizione diventa di povertà. E chi si trovasse sotto questo soglia da ora in avanti avrà diritto ad un integrazione del reddito - per raggiungere i 6. 500 euro -, tale appunto da consentirgli una vita più dignitosa. Muove da questa considerazione l´iter che ha portato, dopo attenta valutazione e serrato confronto, alla decisione presa oggi dalla Giunta provinciale. La definizione è "erogazione monetaria ad integrazione della condizione economica del nucleo familiare, insufficiente rispetto ai bisogni generali della vita". Si parla di una forma di sostegno economico per combattere forme di povertà ma, anche, per dare un nuovo, ulteriore segnale in questo momento di crisi economica. "Un passaggio importante - sottolineano ancora il presidente Lorenzo Dellai e l´assessore Rossi - in coerenza con l´impegno che questo governo provinciale ha preso tanto sugli aspetti di politica del welfare quanto in chiave anticongiunturale. Con il reddito di garanzia il Trentino si muove concretamente, nel campo sociale, con scelte coraggiose, innovative, solidali e di livello europeo, all´avanguardia in Italia. Si tratta di una sperimentazione che nasce anche nella consapevolezza che occorre vigilare per evitare forme di opportunismo. E il reddito di garanzia sarà legata anche ad un impegno concreto delle persone assistite affinché si attivino nella ricerca di una soluzione ai propri problemi di autosostentamento". .  
   
   
A LA MADDALENA: CAPPELLACCI A COLLOQUIO CON I PREMIER ZAPATERO E BERLUSCONI  
 
Cagliari, 14 Settembre 2009 - Il presidente della Regione Ugo Cappellacci, a margine degli accordi bilaterali di La Maddalena, ha incontrato il 10 settembre il premier spagnolo Luis Josè Zapatero e il presidente italiano Silvio Berlusconi, in occasione di una colazione di lavoro. Nel corso dell´incontro, il governatore Cappellacci ha sottolineato come la Sardegna rappresenti il luogo simbolo dell´amicizia che lega l´Italia e la Spagna, ricordando poi in particolare il forte legame che la unisce alla Sardegna ("I Sardi sono italiani da due secoli, ma è anche vero - ha detto Cappellacci a Zapatero – che essi sono stati legati agli spagnoli per più di quattrocento anni”). Nell’occasione è emersa anche la necessità di un maggior collegamento tra le regioni spagnole e quella sarda, che "rappresenti l’opportunità per rafforzare un’amicizia tra due popoli che, più che cugini, sono quasi fratelli". "Un´affinità - ha detto il presidente Cappellacci - rafforzata oggi dalla stessa visione prospettica del presente - e del futuro- di quello che gli antichi Romani chiamavano il Mare Nostrum e dell’Europa, che di quel Mare Mediterraneo, crogiuolo di popoli e idee, rappresenta oggi l’evoluzione politica. Mi rifaccio quindi allo spirito dei nostri avi che, solcando i mari impararono quanto la collaborazione e l’amicizia tra i popoli possano significare un livello di maggior benessere per tutti”. Con il presidente Berlusconi, il governatore Cappellacci ha affrontato – fra le altre cose – anche l’argomento dell’importanza della Sardegna nel Mediterraneo, con particolare riferimento alle prospettive di La Maddalena come sede di vertici internazionali. .  
   
   
ALLA REGIONE SARDEGNA GLI ONORI DI CASA PER ITALIA - SPAGNA  
 
La Maddalena, 14 Settembre 2009 - Si è svolto, il 10 settembre a la Maddalena il sedicesimo vertice bilaterale tra Italia e Spagna. Al summit, nella zona dell´ex arsenale, hanno partecipato, con i premier Silvio Berlusconi e Luis Jose´ Zapatero, i ministri della Difesa, dell´Interno, dello Sviluppo economico, dei Trasporti e dell´Economia dei due Paesi e una folta delegazione imprenditoriale. Tra i temi del vertice la crisi economica e l´emergenza immigrazione. E´ stato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, a fare gli onori di casa per il vertice bilaterale tra Italia e Spagna che si è svolto a La Maddalena. Cappellacci ha accolto i premier italiano Silvio Berlusconi e spagnolo José Luis Zapatero, i ministri e le delegazioni impegnate nel primo summit che si svolge nelle nuove strutture ricettive di La Maddalena, predisposte per lo scorso G8, trasferito all´ultimo momento all´Aquila. "E´ stata un´occasione importante e una conferma per La Maddalena che è in grado di ospitare questi eventi - ha sottolineato Cappellacci -. Sono sicuro che questo tipo di incontri possano dare una prospettiva, anche se non è la sola, di rilancio del territorio, dopo il passaggio da un´economia basata sulla presenza della base militare americana ad una fondata sul turismo. Le strutture già approntate per il G8 - ha aggiunto il governatore sardo - rappresentano una buona base di partenza e come Regione dobbiamo investire per favorire lo sviluppo". Al vertice erano accreditati 120 giornalisti, la delegazione degli industriali italiani era capitanata dal loro leader Emma Marcegaglia. .  
   
   
TRENTO: DELLAI A INNSBRUCK: "FORTE CONVERGENZA SULL´EUREGIO" PRESENTAZIONE DEL CORTEO STORICO CHE SI TERRÀ IL 20 SETTEMBRE  
 
Trento, 14 settembre 2009 - Forte convergenza dei presidenti di Trentino, Alto Adige e Tirol sulla costruzione di una solida regione europea del Tirolo storico, si è registrata il 10 settembre a Innsbruck nel corso della presentazione del´evento che chiuderà le manifestazioni hoferiane, il grande corteo storico che si terrà domenica 20 settembre. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai ha sostenuto con forza la necessità di dar vita ad una unione con le radici ancorate al passato comune ma con lo sguardo rivolto al futuro, ai valori comuni e ai comuni interessi che uniscono le popolazioni dei tre territori su un lato e l´altro del Brennero. "Questo evento rappresenta un´occasione importante anche sul piano simbolico - ha detto il presidente Dellai nel corso della conferenza stampa tenutasi ad Innsbruck e a cui hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder e il capitano del Tirolo, Günther Plattner - . Sappiamo infatti quanto sia urgente dar vita finalmente ad un euroregione che sia uno strumento ´forte´ sul piano dei rapporti con l´Unione europea oltre che con gli stati di appartenenza. Da quando il nostro cammino comune è ripartito non si è mai ravvisata una convergenza altrettanto convinta come quella che stiamo registrando ora. L´evento che stiamo preparando, e che chiude le manifestazioni hoferiane organizzate nello spazio euroregionale nel corso del 2009, ci offre pertanto la grande opportunità di guardare al futuro insieme, partendo dalla percezione delle nostre comuni radici storiche. Siamo altresì consapevoli - e lo sono i giovani, prima di tutto - che la nostra è un´unione di diversità. L´euregio riflette sì una storia comune, ma dentro a questa storia vi sono lingue e culture diverse, che si sono incontrare e hanno saputo rapportarsi le une alle altre con rispetto e spirito di collaborazione, nonostante le tragedie innescate nel secolo scorso dagli opposti nazionalismi. Questa ricchezza di culture e diversità va rispettata e valorizzata a maggior ragione oggi, nel contesto di un´Europa che dev´essere, appunto, unita e plurale ad un tempo. "Siamo qui dunque - ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Trento - per valorizzare ciò che abbiamo in comune. Il recente documento elaborato dai nostri vescovi rappresenta in questo senso un contribuito importante, uno stimolo a rileggere la nostra storia con occhi nuovi e trarne ispirazione per le sfide che ci attendono, in un mondo sempre più aperto e più globalizzato. Senza essere prigionieri del passato e delle paure che esso può evocare. Con piena fiducia nelle nostre capacità, nella ricchezza rappresentata dalle nostre tradizioni autonomistiche, nel contributo che possiamo offrire anche agli altri territori dell´arco alpino, sul piano economico, istituzionale, ma anche e soprattutto dei valori profondi racchiusi nella nostra esperienza. " Nel corso dell´incontro il presidente Dellai ha richiamato inoltre la volontà dei tre territori di dar vita ad una segreteria organizzativa comune dell´Euregio, anche alla luce della prevista costituzione di un Gect (Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera), lo strumento giuridico previsto in questi casi dalla normativa europea, in attesa della ratifica dell´accordo di Madrid da parte dell´Italia. "Penso però - ha aggiunto - che la cosa più importante sia arrivare ad una integrazione delle nostre politiche territoriali in merito a scuola, sanità infrastrutture, cooperazione internazionale, trasporti, cultura, ricerca e innovazione, energia, in modo che le nostre comunità prendano coscienza dell´esistenza di un comune sentire e di comuni interessi, e l´Euregio non venga percepita solo come una realtà a carattere istituzionale. " .  
   
   
RICERCA, COLLABORAZIONE TRA BASILICATA E SOUTH AUSTRALIA  
 
Potenza, 14 settembre 2009 - La Regione Basilicata e lo Stato del South Australia lavorano insieme per mettere le basi di una proficua collaborazione tra i livelli istituzionali, i centri di ricerca e il mondo delle imprese nel settore dell’innovazione. I termini dell’intesa saranno formalizzati in un protocollo che la Basilicata e lo Stato australiano potranno sottoscrivere già nei prossimi mesi. E’ quanto emerso questa mattina al termine di un incontro svoltosi in Regione, dove il presidente Vito De Filippo ha ricevuto, presenti il vicepresidente Vincenzo Santochirico, l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e l’assessore alla Formazione, Antonio Autilio, una delegazione del governo statale del South Australia, guidata dal sottosegretario alla Giustizia, Grace Portolesi, in visita nei principali centri di ricerca lucani (il Cnr, l’Università il Consorzio Createc) e, nel pomeriggio, nel Centro di geodesia spaziale di Matera. “Nei programmi regionali - ha detto De Filippo – si è consolidata la scelta di sviluppare le attività legate all’osservazione della terra e all’ambiente, sostenendole con cospicue risorse finanziarie. Si tratta di un settore che qualifica notevolmente il nostro territorio – ha aggiunto il presidente – convinti, però, che lo scambio e le collaborazioni internazionali siano essenziali per la sua implementazione. Proprio per questo principio, siamo tra le Regioni italiane che hanno aderito attivamente al Nereus Network, la rete delle regioni europee utilizzatrici delle tecnologie spaziali, a cui l’Unione europea guarda con estrema attenzione. Perciò siamo disposti a stringere un’intesa con il South Australia, che partendo dall’ambiente costruisca solide relazioni tra le due realtà scientifiche ed economiche”. Il presidente, poi, ha ricordato che “la Regione ha stretto in passato accordi con il Parlamento del South Wales e ci tiene a conservare il filo che la lega con l’Australia, dove tuttora vive un consistente pezzo di Basilicata. A Sidney, a Melbourne, dappertutto, le comunità lucane si sono integrate e si sono fatte apprezzare per le doti di laboriosità ed operosità, contribuendo alla vita politica e sociale del Paese che li ha ospitati e conservando nello stesso tempo un forte legame con la terra di origine”. Il sottosegretario Grace Portolesi ha spiegato il perché della visita in Basilicata. “In Australia c’è una forte relazione con la comunità italiana, con i suoi elementi e le sue tradizioni culturali. Tra le Regioni italiane, abbiamo verificato che la Basilicata si distingue per i Centri di eccellenza. Visitandoli, abbiamo apprezzato quanto sia giovane e avanzata la vostra capacità di ricerca (ci ha impressionato vedere come tutti i ricercatori parlassero inglese). Riteniamo possibile mettere in comune i saperi dei due sistemi, dalla formazione accademica al trasferimento tecnologico alle imprese, per progetti concreti nella ricerca”. L’assessore Straziuso ha affermato che “la Basilicata ha intrapreso da tempo la strada della ricerca, che oggi si profila indispensabile per uscire dalla pesante crisi economica. L’innovazione è la giusta strategia anche per i settori economici più solidi e maturi. L’impegno della Regione è quello di creare una rete tra i Centri di eccellenza, per mettere a valore il patrimonio di conoscenza e le capacità, offrendo alle imprese la possibilità di immettere la ricerca nel proprio circuito produttivo”. L’assessore Autilio ha sottolineato l’interesse del Dipartimento ad avviare rapporti di cooperazione internazionale sostenendo l’opportunità di estendere il Protocollo di intesa a tutti gli Stati dell’Australia e a campi di intervento più ampi che tengano conto dell’esigenza della promozione del nostro territorio e dello sviluppo turistico. “Il Dipartimento – ha evidenziato – intende favorire lo scambio culturale tra giovani sia delle scuole superiori che già laureati attraverso l’erogazione di borse di studio e l’organizzazione di stage specialistici. Per la più efficace riuscita delle iniziativa è opportuno coinvolgere le comunità dei lucani che vivono in Australia, attivando le misure previste dal Po Fse 2007-2013 a favore dei discendenti di lucani all’estero”. Di qui l’indicazione a procedere in un programma di attività attraverso protocolli settoriali specifici partendo da due aree scientifico-culturali, quella della ricerca tecnologica-telerilevamento e dell’ambiente. “La collaborazione con il governo statale del South Australia – ha concluso il vicepresidente della Giunta, Vincenzo Santochirico - non rappresenta soltanto la conferma del valore dell’esperienza lucana nei settori della ricerca per la gestione e la prevenzione dei rischi naturali e per il monitoraggio delle risorse ambientali, ma è un’opportunità concreta per promuovere progetti in grado di generare conoscenza e sviluppo. Quello fra la Basilicata e l’Australia è un rapporto che coinvolgerà anche il sistema lucano della ricerca e dell’innovazione, istituzioni regionali e l’Agenzia spaziale italiana. Grazie agli accordi che stiamo preparando sarà possibile realizzare un nuovo fattore di crescita generale dell´economia della nostra regione, che può e deve rappresentare un settore di eccellenza nel quale continuare ad investire. Le azioni e i programmi sino ad ora messi in campo riconoscono alla Basilicata il ruolo di regione-pilota nel Programma di osservazione della Terra per il monitoraggio delle risorse ambientali e per la valutazione del rischio ambientale. E’ questo, infatti, uno dei quattro campi prioritari per lo sviluppo del territorio e per le relazioni con settori come quello dell´energia e della mobilità”. .  
   
   
BOLOGNA: MUZZARELLI RICEVE IL CONSOLE DEL BELGIO  
 
Bologna, 21 settembre 2009 - La vicepresidente della Regione Maria Giuseppina Muzzarelli ha ricevuto il 18 settembre a Bologna il console generale del Belgio a Milano Francois Cornet d’Elzius. Muzzarelli e Cornet d’Elzius hanno espresso l’auspicio che possano essere intensificati i rapporti di collaborazione tra Emilia-romagna e Belgio. Tra i settori valutati di maggior interesse, quelli culturale, commerciale e agroalimentare. Il console ha ricordato tra l’altro che a Bologna opera l’Associazione “Bruxelles-bologna, andata e ritorno” nata per promuovere gli scambi culturali tra Belgio e Italia. Complessivamente in Emilia-romagna vive una comunità belga di circa mille persone .  
   
   
LAVORO FVG: LA CRISI OPPORTUNITÀ PER RIPENSARE WELFARE  
 
 Magnano in Riviera (Ud), 21 settembre 2009 - La crisi come opportunità per ripensare le politiche del lavoro e più in generale il welfare in Friuli Venezia Giulia, all´insegna di due principi: solidarietà e centralità della persona. Un percorso che si può iniziare a costruire già dalla prossima Finanziaria per il 2010. Il messaggio è stato lanciato dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, che, il 18 settembre al Green School di Magnano in Riviera, ha partecipato al convegno "Trattato di Lisbona e ammortizzatori sociali", promosso nell´ambito della "tre giorni" della Cisl, il momento più importante di formazione e confronto per tutti i quadri e i delegati del sindacato in Friuli Venezia Giulia. Al convegno sono intervenuti fra gli altri Maurizio Cappellin, esponente della Cisl regionale, e il segretario confederale Giorgio Santini. La "tre giorni" della Cisl si è conclusa a Magnano in Riviera con una tavola rotonda che è stata introdotta dal segretario regionale Giovanni Fania, e alla quale sono previsti gli interventi del presidente della Regione, Renzo Tondo, e del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. L´assessore Rosolen ha proposto nel suo intervento alcune cifre di sintesi che danno la dimensione dell´impatto della crisi sul mondo del lavoro e sulle imprese. I lavoratori a vario titolo coinvolti sono in regione 40 mila, con 10-12 mila disoccupati a metà 2009, le imprese interessate 6 mila, le ore di cassa integrazione finora erogate 9 milioni e arriveranno a 12 milioni a fine anno. A quel punto 1. 500 lavoratori avranno perso definitivamente il loro posto a causa della crisi. Una crisi che finora è stata "tamponata", ha osservato l´assessore Alessia Rosolen, anche grazie all´atteggiamento responsabile assunto dalle organizzazioni dei lavoratori. Adesso però occorre "ripensare il sistema", facendo leva su quel "nuovo clima di solidarietà che, in questi momenti difficili, ha legato i lavoratori con le aziende e con la politica". "La politica, certo, ha il compito di guarire i mali - ha detto l´assessore - ma non deve mai rinunciare alla visione e alla capacità di immaginazione. Con il dialogo, con serenità ma anche con coraggio è proprio questo il momento per disegnare il futuro, un futuro di dignità e di rispetto, nel quale al centro del sistema del lavoro ci sia l´uomo, la persona". Il percorso di ripensamento non parte da zero perché, proprio in questi ultimi mesi, si sono cominciate a sperimentare strade nuove: la collaborazione con i privati nel campo dei servizi per l´impiego, il collegamento fra cassa integrazione e formazione, i lavori socialmente utili, percorsi innovativi per favorire l´occupazione femminile. .  
   
   
FINANZE FVG: 200 MILIONI A FONDI ROTAZIONE  
 
Trieste, 21 settembre 2009 - Le risorse decise dalla Giunta regionale come manovra anticrisi sono state accreditate oggi a tutti i Fondi di rotazione. Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino. I 200 milioni messi a disposizione del Fondo di rotazione denominato "per la stabilizzazione del sistema economico regionale" sono stati ripartiti tra i singoli Fondi di rotazione: per le iniziative economiche; per le imprese artigiane; commerciali e turistiche; del settore agricolo. "La giunta regionale, pertanto - commenta la Savino - ha dato seguito a un altro degli strumenti messi in campo con la legge anticrisi (Lr 11/2009) nata per contrastare il difficile periodo economico che stiamo vivendo e sostenere in particolare il mondo imprenditoriale. Abbiamo cercato di supportare i comparti economici in crisi immettendo delle risorse fresche e investendo in strumenti di snellimento delle procedure. Nel complesso la manovra anticrisi approvata in estate ha destinato risorse pari a 400 milioni di euro che in questo momento servono a supportare le esigenze delle categorie e a sopperire le necessità delle imprese che si trovano in situazione di apnea rispetto al sistema bancario". La legge anticrisi prevedeva appunto la costituzione, presso la Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie, del "Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale" che a oggi ha espletato tutte le procedure burocratico amministrative e quindi ha accreditato ai singoli Fondi di rotazione le risorse così come ripartite di recente da parte della Giunta regionale. Il gestore del fondo avrà a disposizione sei anni per rimborsare il fondo regionale delle somme anticipate. .  
   
   
NUOVA LEGGE SISMICA, LA REGIONE CALABRIA AVVIA LE PROCEDURE PER L’APPROVAZIONE  
 
Reggio Clabria, 21 settembre 2009 - La Regione Calabria si avvia a concludere le procedure per l’approvazione della nuova legge sismica, in merito alla vigilanza sulle costruzioni nelle zone sismiche, per come previsto dal Dpr 380/01, e ribadito dalla Corte Costituzionale, che con sentenza n. 182 del 20 aprile 2006 ha sancito la necessità del ritorno al regime autorizzativo per le costruzioni. “Anche per la Regione Calabria – afferma l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato - è, dunque, divenuto improcrastinabile recepire quanto enunciato dalla Suprema Corte, adottando per tutti i progetti la nuova procedura della preventiva autorizzazione senza la quale non possono essere iniziati i lavori. È divenuto necessario un più adeguato regime di controllo sui progetti, in grado di distinguere tra diverse tipologie di opere, in ragione del differente grado di rischio che le stesse comportano. In particolare, occorre porre in essere un controllo sistematico, sia sul progetto che nel corso dei lavori, per le costruzioni che presentano un rilevante indice di complessità strutturale o che rivestono un carattere strategico per un significativo afflusso di persone”. Sulla scorta di tali premesse Incarnato annuncia che “sono state avviate dalla Regione una sequenza di iniziative per definire un quadro coerente di attività al fine di perseguire l’obiettivo strategico sopra esposto. Tra le attività programmate, particolare risalto riveste il ricorso al supporto scientifico e tecnico di alta professionalità della Fondazione di ricerca “Eucentre”, costituita dal dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia, dall’Università degli Studi di Pavia e dall’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, con lo specifico compito di promuovere, sostenere e curare la formazione e la ricerca nel campo dell’ingegneria sismica”. In seguito all’approvazione della delibera di giunta regionale n. 73 del 18 gennaio 2008 , la Regione ha stipulato con “Eucentre” una convenzione, al fine di pervenire alla stesura e riordino della nuova normativa sismica regionale e del relativo regolamento d’attuazione; alla pianificazione delle attività di formazione per i tecnici della Regione (già avviata), degli Enti Locali e dei liberi professionisti, alla luce delle nuove normative in materia. Sulla scorta del lavoro svolto dal Dipartimento e da “Eucentre”, è stata approvata la proposta di Legge Regionale (Delibera n. 510 del 4 agosto 2009), che definisce le procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale. La proposta di legge è già stata trasmessa al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva, prevista per la prossima settimana. La nuova legge verrà attuata mediante un regolamento regionale che prevede l’utilizzo, come strumento di denuncia e trasmissione delle pratiche edilizie e di gestione del territorio, di Sistemi Informatici accessibili tramite un sito web dove, a ciascun progettista iscritto agli ordini professionali, previa richiesta alla Regione Calabria, verrà fornita una password di accesso. “La Calabria – dichiara l’ assessore Incarnato - è la sola regione che, a tutt’oggi, ha avviato una procedura del genere, mentre altre regioni hanno addirittura preferito diminuire sulla carta il rischio sismico. In tale contesto, non può rimanere senza esito il contenuto del servizio televisivo di “Presadiretta”, in cui vengono mostrate le fasi del deposito di un progetto, in cui si parla di “autorizzazione a costruire”, mentre risulta esclusivamente previsto il rilascio dell’attestato di avvenuto deposito”. Incarnato interviene anche sul “tentativo di screditare il Genio Civile e l’amministrazione Regionale, a giudizio del responsabile regionale del settore Ing. Salvatore Siviglia”. “In materia di applicazione della normativa sismica - chiarisce l’assessore ai lavori Pubblici - la Regione Calabria, analogamente ad altre Regioni, in attuazione della Legge 741/81, ha finora adottato la Legge Regionale 7/98 e s. M. , sostituendo l’autorizzazione preventiva dei progetti con la modalità del semplice deposito e successivo controllo a campione, con esclusione delle opere di rilevante interesse pubblico per le quali è previsto il controllo preventivo. Nello specifico, il funzionario incaricato verifica che gli elaborati presentati e le relative dichiarazioni di responsabilità siano debitamente firmati, corrispondano a quelli elencati nella denuncia di deposito, siano quelli stabiliti dalla Legge 64/74 e dal Regolamento di attuazione Regionale 1/94. Nella fattispecie – prosegue Incarnato - se un progetto dal punto di vista formale risulta pienamente conforme alla normativa vigente, ovvero se gli elaborati presentati corrispondono a quelli elencati nella richiesta di deposito e le dichiarazioni di responsabilità dei tecnici incaricati, sono regolarmente sottoscritte, non si configura alcun elemento ostativo al rilascio dell’attestazione di deposito. Per completezza, si ricorda, che le fasi successive per realizzare un’opera, prevedono: il rilascio del permesso di costruire da parte dei Comuni; la comunicazione di inizio e fine lavori del direttore dei lavori, la relazione a struttura ultimata con inclusi i certificati di prove sui materiali (rilasciati da laboratori ufficiali); l’attestazione di collaudo, da parte del collaudatore statico, della conformità dell’opera realizzata rispetto al progetto depositato e alle prove sui materiali certificati. Con il certificato di collaudo viene chiuso il procedimento amministrativo. I documenti citati, redatti e sottoscritti da professionisti abilitati per legge, esonerano gli uffici dalla verifica sulla rispondenza fra quanto progettato e depositato e quanto costruito. L’eventuale valutazione di merito viene effettuata soltanto sui progetti sorteggiati in un campione rappresentativo del 5% delle pratiche per le quali è stata concessa l’attestazione di avvenuto deposito. Solo tanto e non altro risulta previsto dalle norme regionali in materia. Tutto ciò - precisa infine l’assessore Incarnato - per chiarire i diversi aspetti della problematica in essere ed evitare inutile e pretestuose polemiche o, ancor di più, dannose e gratuite strumentalizzazioni”. .  
   
   
MAFIA IN TOSCANA, VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA PRESENTATO IL RAPPORTO 2009 DELLA FONDAZIONE CAPONNETTO DATI PREOCCUPANTI, MA È IMPORTANTE L´AZIONE DELLA REGIONE  
 
Firenze, 14 settembre 2009 - Una regione che non è terra di mafia e che tuttavia, anche per le caratteristiche della sua economia, risulta permeabile alle infiltrazioni mafiose. Una regione dove manca il consenso sociale alla criminalità organizzata ma in cui si parla ancora a sufficienza di mafia. Una regione, ancora, dove non mancano «campanelli d´allarme che non vanno sottovalutati», ma in cui va dato atto dell´impegno della Regione Toscana, «senza dubbio all´interno del centro Italia la regione più attenta ai fenomeni mafiosi». È una Toscana in chiaroscuro, quella che emerge dal rapporto che ogni anno predispone la Fondazione Caponnetto e che l’ 11 settembre è stato presentato in Regione, a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e il presidente della Fondazione Salvatore Calleri. «Un rapporto che ci invita assolutamente a non abbassare la guardia, anche ora che di mafia si parla meno a livello nazionale – sottolinea Gelli – Un rapporto senz´altro non privo di dati preoccupanti. E questo, al di là del riconoscimento a quanto abbiamo fatto, ci impegna senz´altro a intensificare la nostra azione a difesa di una cultura delle regole, perché ogni volta che questa cultura viene messa in discussione è lì che comincia a trovare alimento la mafia. Cosa che vale nei rapporti con la pubblica amministrazione come nell´uso che si fa del denaro. Per questo come istituzioni dobbiamo essere ancora più presenti nelle scuole e nelle periferie e in ogni realtà significativa per difendere e consolidare la legalità». Rispetto agli anni precedenti il rapporto segnala in forte espansione la mafia russa, particolarmente attiva negli investimenti nel settore alberghiero; segnala la nascita di bande di giovani e giovani ssimi cinesi che potrebbero entrare in rotta di collisione con le organizzazioni criminali piùconsolidate, attive in campi come il traffico di immigrati clandestini; prova a disegnare la presenza e gli interessi della mafia albanese e rumena; si sofferma sulle mafie italiane segnalando il pericolo di infiltrazione negli appalti. La Toscana, spiega il rapporto, non è terra dove si richiede organicamente il “pizzo”, ma non va sottovalutato il fenomeno dell´usura, così come il traffico di rifiuti della camorra. .  
   
   
GRANDI OPERE IN SCILIA : MAGGIORI CONTROLLI PER EVITARE INFILTRAZIONI MAFIOSE  
 
Palermo, 14 settembre 2009 - “Dobbiamo evitare quello che è successo nel passato, anche nel mondo delle cooperative, e ampiamente denunciato sia da Pio La Torre che dall’attuale presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Enrico Bini: lo scambio di favori per l’apertura di mercati tra il Nord e il Sud, tra imprese colluse con la mafia siciliana e la ‘ndrangheta calabrese. Non basta firmare protocolli di legalità. Dobbiamo garantire, con regole certe e controlli nell’assegnazione dei lavori, le imprese sane introducendo in tempi brevissimi delle procedure di assegnazione il più trasparenti possibile”. Lo afferma l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, agganciandosi all’appello lanciato da Pierangela Graceffa, vice presidente di Confindustria Agrigento, a proposito del rischio di infiltrazioni mafiose nella realizzazione di due grandi infrastrutture, il raddoppio della strada 640 Porto Empedocle-caltanissetta e il rigassificatore di Porto Empedocle. Il rischio c’è e secondo Venturi occorre, da subito, lavorare per modificare “alcune procedure riguardanti i subappalti per questa tipologia di opere al fine di evitare gli eccessivi ribassi effettuati durante le selezioni, che portano a ridurre le misure di sicurezza, a lavorare in fretta per realizzare l’opera nel minore tempo possibile, e talvolta anche al fallimento delle imprese sane medie e piccole”. In un territorio come la Sicilia, pervaso dalla criminalità organizzata che da anni controlla buona parte degli appalti pubblici con un sistema reticolare di imprese compiacenti, la realizzazione delle infrastrutture strategiche rappresenta un grande affare per le famiglie mafiose. “Dalle ultime indagini della magistratura - sostiene - si evince un grande interesse delle imprese colluse per le gare di appalto che si svolgeranno a breve con l’intento di aggiudicarsi buona parte dei subappalti. Per questa ragione chiederò un confronto con la giunta di governo, il governo nazionale e le associazioni di categoria – annuncia - per garantire più controlli nell’assegnazione dei lavori ai subaffidatari e ai subappaltatori. Dobbiamo evitare – prosegue - durante la ripartizione dei lavori una distorsione del mercato poiché il rischio è che molte imprese colluse con il sistema mafioso, disponendo di abbondante liquidità finanziaria e di manodopera in nero, possano effettuare nelle trattative con il general contractor ribassi anomali a scapito delle sane piccole e medie imprese”. “Io lavorerò per introdurre delle norme di salvaguardia della concorrenza - spiega - ed impedire ai general contractor, formati da grandi gruppi industriali e di capitale, di avere delle deroghe sulle leggi regionali. Perché offrire loro, per le grandi opere strategiche, la possibilità di praticare ribassi sul prezziario regionale dal 40% al 50% e imponendo a loro volta, alle imprese subappaltatrici che saranno scelte sul territorio regionale, il 40% di sconto sul prezzo già ridotto dalle singole voci del prezzario, genera conseguenze negative per i settori dell’edilizia e dei servizi in termini di qualità delle opere, di sicurezza e di ricchezza del territorio. I general contractor non possono divorare il mercato delle imprese siciliane di costruzioni e dei servizi. Con il loro arrivo il rischio è di estromettere dal mercato migliaia di piccole e medie imprese o di farle cessare di operare ingoiando e perturbando tutto il mercato delle opere pubbliche. In una filiera così disarticolata - conclude - sono necessari, per il rispetto delle regole e per una concorrenza leale, maggiori controlli degli organi preposti ed una maggiore attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine per evitare infiltrazioni mafiose”. .  
   
   
ABRUZZO, SVILUPPO: AL VIA CONFRONTO CON PARTI ECONOMICHE  
 
L´aquila, 14 settembre 2009 - Regione Abruzzo e parti economico e sociali concorderanno insieme tutte le politiche di sviluppo riguardanti la regione. E´ l´obiettivo principale del protocollo d´intesa sottoscritto l’ 11 settembre all´Aquila tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e i rappresentanti delle parti economico e sociali abruzzesi, dopo l´incontro del primo agosto nel corso del quale furono gettate le basi per formalizzare l´intesa. In sostanza, nelle intenzioni della Giunta regionale, il protocollo disciplinerà il confronto e il partnenariato con le parti sociali in modo da "rafforzare la democraticità dei processi decisionali per le politiche di sviluppo" in grado di coinvolgere tutti i soggetti dell´economia regionale. "Ritengo questo un momento centrale per la crescita della Regione - ha spiegato il presidente Chiodi alla platea dei rappresentanti che hanno sottoscritto l´accordo -. Intendo dire che è arrivato il momento di costruire la comunità che dovrà assumere decisioni con un coinvolgimento forte, a cui dovrà corrispondere un´assunzione di responsabilità in relazione al ruolo". Su questo punto il presidente della Regione ha incassato il consenso dei soggetti chiamati a far parte del partnerariato, a cominciare dai sindacati e Confindustria, aggiungendo che "è questo il momento di creare una classe dirigente che conosca realmente i problemi di questa regione e che sappia assumersi le responsabilità". "La firma oggi del protocollo d´intesa - ha concluso Chiodi - è solo il primo passo di un percorso che sarà lungo e faticoso e che servirà a risollevare le sorti economiche e sociali di una regione in evidente difficoltà". La prima riunione del partnenariato è prevista per i Fas. .  
   
   
TERREMOTO: ALL´ESAME DELL´OCSE 11 PROGETTI RILANCIO ECONOMIA SALTO DI QUALITA´ NEL PROCESSO DI RICOSTRUZIONE  
 
 L´aquila, 14 settembre 2009 - Undici progetti per lo sviluppo economico a lungo e medio termine dell´Aquila e del territorio colpito dal sisma, che verranno valutati dall´Ocse insieme con il ministero dell´Economia e dello Sviluppo economico. È quanto emerso al termine dell´incontro organizzato dal ministero dell´Economia presso la sede dell´Istituto nazionale di fisica nucleare. La riunione di oggi segue quella del 3 luglio scorso a Roma dove Ministero e Ocse indicarono i settori sui quali intervenire per ridare slancio all´economia dei territori colpiti dal sisma. Il lavoro da portare avanti è ancora lungo, ma nella riunione di oggi l´Ocse ha confermato l´intenzione di fornire il necessario supporto tecnico nella selezione dei progetti. "L´impegno diretto dell´Ocse - ha spiegato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che con il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il sindaco Massimo Cialente ha preso parte alla riunione - è la garanzia giusta per una programmazione studiata del territorio. Si tratta di un vero e proprio salto di qualità nell´opera di ricostruzione perché in questo modo oltre a seguire l´emergenza giornaliera si affronta una visione strategica di quelle che sono le opportunità di rilancio e sviluppo del tessuto economico aquilano ma anche regionale. Quello che facendo l´Ocse - ha aggiunto Chiodi - ritengo sia essenziale per il nostro futuro anche perché l´autorevolezza dell´Ocse e la sua riconoscibilità internazionale ci garantisce che verranno selezionati quei progetti che effettivamente hanno un potenziale di crescita e di sviluppo in grado di affermarsi sui mercati internazionali". Il presidente della Regione, in accordo con il presidente Pezzopane e il sindaco Cialente, ha poi posto l´accento sul fatto di evitare "una pericolosa frammentazione della governance e di fissare invece le competenze in modo da delineare i ruoli e le responsabilità di tutti gli attori che entreranno nel processo di ricostruzione". .  
   
   
TRENTO: SOSTEGNO AL REDDITO PER 1.129 LAVORATORI LICENZIATI EROGATE DA AGENZIA DEL LAVORO INDENNITÀ PER 1.368.000 EURO  
 
 Trento, 14 settembre 2009 - Nelle ultime due settimane altre 62 persone che hanno perso il lavoro per motivi riconducibili alla crisi economica hanno ricevuto da Agenzia del Lavoro l´indennità di sostegno al reddito. A tutt´oggi, complessivamente, sono 1. 129 le persone che hanno beneficiato dell´intervento per un ammontare totale di indennità versate pari a 1. 368. 142 euro. Dei 1. 129 soggetti beneficiati, 597 (52,7 %) avevano un rapporto di lavoro a tempo determinato, 277 (24,4 %) a tempo indeterminato, 147 (13 %) di apprendistato. Per oltre il 70 per cento si tratta di maschi, gli stranieri rappresentano poco meno del 40 per cento. La classe di età nella quale è compreso il maggior numero di beneficiati è quella fino ai 39 anni. In allegato il prospetto analitico della situazione aggiornata al 9 settembre 2009. Sostegno al reddito - Dati di dettaglio Il procedimento è attivo dal 16 febbraio 2009. Dati aggiornati al: 9 Settembre 2009. Domande caricate nel database per l’istruttoria 1. 327. Indennità già pagate e in pagamento 1. 137 per un totale di € 1. 368. 142. Indennità concesse per settimana di determinazione: 4 marzo 73. 12 marzo 138; 19 marzo 21; 25 marzo 91; 2 aprile 156; 9 aprile 76; 24 aprile 104; 30 aprile 1; 7 maggio 146; 22 maggio 28; 5 giugno 63; 10 luglio 86; 6 agosto 92; 4 settembre 62. Tipologia: dei 1. 133 soggetti beneficiati (4 interventi sono stati revocati) Soggetti che hanno cessato o terminato il rapporto di lavoro: A tempo indeterminato 277 24,4 % - A tempo determinato 597 52,7 % - Di apprendistato 147 13,0 % - Collaboratore a progetto 36 3,2 % - Associati 3 0,3 % - Somministrazione di lavoro 69 6,1 % - Contratto di inserimento 4 0,4 % (complessivamente licenziati inidoneità o per massimo comporto 45). Soggetti per sesso - Femmine 312 27,5 % - Maschi 821 72,5 %. Soggetti per cittadinanza: Italiani 687 60,6 % - Stranieri 446 39,4 % _ Soggetti per età - Fino a 39 anni 788 69,5 % - 40-49 anni 248 21,9 % - 50 anni e oltre 97 8,6 %. Soggetti per comprensorio di residenza: C5 - Valle dell´Adige 332 29,3 % - C10 - Vallagarina 312 27,5 % - C9 - Alto Garda e Ledro 132 11,7 % - C4 - Alta Valsugana 110 9,7 % - Restanti altri 7 comprensori 247 21,8 % Importo concesso: come da regolamento, a seconda delle tipologie (da 200 a 600 euro mensili per max 6 mesi) Modalità di pagamento: l’importo già maturato è stato pagato in unica soluzione, mentre l’importo in via di maturazione sarà erogato con cadenza mensile. .  
   
   
SARDEGNA: DISPONIBILI A SACRIFICI ANCHE FINANZIARI PER SOSTENERE CONTRATTO SOLIDARIETÀ  
 
Cagliari, 14 Settembre 2009 - "La Regione è disponibile a fare sacrifici, sia finanziari che infrastrutturali e valutare insieme all´azienda se sia possibile dar seguito al contratto di solidarietà come richiesto da sindacati, lavoratrici e istituzioni locali. Disponibili anche a valutare nella massima chiarezza se ci siano i termini per riprendere la produzione". E´ quanto ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, nel corso della riunione del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico sociali, convocato per questa mattina nella sede della Presidenza della Regione, per discutere della situazione della Compau di Marrubiu, alla presenza dell’assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, del presidente della Sfirs Antonio Tilocca, del Direttore Generale della presidenza, Gabriella Massidda, in rappresentanza del presidente, dei dirigenti dell’assessorato dell’Industria, delle rappresentanze sindacali. I rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato la grave situazione di crisi che ormai da diversi mesi attraversano le lavoratrici, chiedendo che gli ammortizzatori sociali si trasformassero in contratto di solidarietà e ribadendo la richiesta di un piano industriale che possa garantire la ripresa dell’attività. L’azienda ha inizialmente ribadito che essendo stato azzerato il capitale sociale e sospeso il titolo in borsa, non ci sarebbero stati margini per nuovi investimenti e per applicare il contratto di solidarietà. Dopo le parole dell’assessore La Spisa e la possibilità che la Sfirs coordini un tavolo tecnico per individuare possibili soluzioni, la Compau si è detta disponibile a prendere in concreta considerazione l’eventualità di applicare il contratto di solidarietà. .  
   
   
20 MILIONI PER LA STABILIZZAZIONE DEGLI LSU NEI COMUNI DELLA CAMPANIA  
 
Napoli, 14 settembre 2009 - - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell´assessore al Lavoro Corrado Gabriele, ha stanziato ulteriori 20 milioni di euro per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in carico nei vari comuni della Campania. "E´ un risultato importante - dichiara Corrado Gabriele - che dà un ulteriore contributo allo svuotamento progressivo del bacino di Lsu, pari oggi a 7. 500 unità, garantendo a questi lavoratori un´occupazione stabile. La delibera stabilisce inoltre l´erogazione di 20. 000 euro per permettere a coloro che ne facciano richiesta di uscire dal bacino per aprire un´attività in proprio, o come contributo di accompagnamento alla pensione. Mi preme sottolineare infine che la Regione in questi anni non ha solo erogato fondi per l´assistenza di questi lavoratori più svantaggiati, ma ha anche vigilato affinchè il loro ruolo presso enti o società di gestione fosse utile e reale. Laddove infatti i controlli hanno accertato anomalie si è proceduto de iure alla cancellazione dalle liste, togliendo ogni diritto ed indennità", conclude Gabriele. .  
   
   
DA REGIONE LAZIO CORSI GRATUITI PER LAVORATORI E GIOVANI DISOCCUPATI  
 
Roma, 14 settembre 2009 - La Regione Lazio ha approvato tre edizioni del corso di specializzazione in ´Bilancio d´esercizio e controllo di gestione´, inserito nel catalogo interregionale "alta formazione" e organizzato da Formare srl, centro di ricerche e formazione della Federlazio. I corsi, della durata di 160 ore ciascuno, sono destinati a occupati in possesso del diploma di scuola secondaria superiore e a giovani disoccupati in possesso di laurea. Le attività didattiche sono suddivise in formazione d´aula e fuori dall´aula (project work), articolate in ´Studio ed analisi di bilancio´, ´Controllo di gestione valutazione economica e finanziaria´ e ´Project work´. Per partecipare ai corsi, sarà necessario richiedere un ´voucher´ (buono lavoro) e sarà subordinata alla verifica dei requisiti del richiedente e all´immissione in graduatoria da parte dell´ente pubblico. Per richiedere i voucher gli interessati dovranno, entro il 2 ottobre, iscriversi al portale del catalogo Altaformazione all´indirizzo www. Altaformazioneinrete. It e consegnare la documentazione necessaria alla Regione Lazio. Le aziende, i lavoratori e i giovani interessati, possono rivolgersi agli uffici di Formare Srl ai recapiti 06-549121/06-5914251 o scrivendo una mail a formare@federlazio. It, per ottenere informazioni e supporto alla procedura d´iscrizione. .  
   
   
VAL D’AOSTA: CREATIVITA’ E RICERCA: DUE SETTIMANE PER L’INNOVAZIONE (14-25 SETTEMBRE)  
 
Aosta, 14 settembre 2009 - La Presidenza della Regione comunica che lunedì 14 settembre, alle ore 18, nel salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, la conferenza “La creatività per l’innovazione” del prof. Hubert Jaoui, esperto di creatività applicata all’innovazione, aprirà il programma delle due settimane dedicate alla ricerca e alla creatività organizzate dall’Amministrazione regionale in collaborazione con enti, imprese ed istituzioni regionali. Due settimane, dal 14 al 24 settembre, dense di appuntamenti, proposte formative e seminariali, laboratori, film e dibattiti, organizzati dall’Agenzia del lavoro e da diversi enti di ricerca presenti sul territorio, che si svolgeranno tra il Palazzo regionale, il Museo archeologico, la Biblioteca regionale, l’Osservatorio Astronomico e l’Università, con l’obiettivo di portare la ricerca a diretto contatto con la popolazione e raccontare e sperimentare sul campo come creatività e innovazione si intrecciano con la vita concreta di tutti i giorni. L’iniziativa culminerà, venerdì 25 settembre, nella “Notte dei ricercatori”, evento annuale promosso dalla Commissione europea in contemporanea in tutta Europa, che intende far incontrare i giovani ricercatori con la cittadinanza e rendere visibili le attività di ricerca realizzate nelle diverse realtà regionali. Nello stesso giorno, con inizio alle ore 14, al Museo Archeologico regionale, è stato organizzato un momento pubblico di presentazione dello stato di attuazione e le opportunità offerte dai Programmi cofinanziati dai Fondi comunitari e statali per il periodo 2007/13. Infatti, proprio il tema della ricerca e dell’innovazione rappresenta uno dei principali trait d’union tra tutti i Programmi a cofinanziamento comunitario e statale che interessano la Regione nel periodo 2007/13. Numerose sono le tipologie di intervento finanziate da tali programmi in Valle d’Aosta: dal sostegno diretto alla ricerca e all’innovazione a favore delle imprese nell’ambito del Programma Competitività regionale, all’erogazione di borse di ricerca e buoni formativi finanziati nell’ambito del Programma Occupazione del Fondo Sociale Europeo. Altre opportunità sul tema sono offerte anche dai Programmi di cooperazione territoriale europea e dal Programma di Sviluppo rurale, mentre il Fondo per le Aree Sottoutilizzate finanzia progetti quali la telemedicina e la realizzazione del Polo universitario nell’area Testafochi. <Molti dei progetti e delle testimonianze presentati nel corso delle due settimane sono frutto dell’impegno della Regione e di soggetti pubblici e privati non solo per favorire la promozione della “cultura della ricerca e dell’innovazione – dice il presidente Rollandin – ma anche per sostenere finanziariamente le sue attività. Grazie ai Programmi presentati vogliamo anche estendere e sviluppare una società della conoscenza che stimoli la nostra Regione ad una crescita in questo settore e contribuisca a far diventare l’Unione europea, come previsto dalla Strategia di Lisbona, la più competitiva e dinamica economia della conoscenza>. .  
   
   
I SEI MESI DEL PATTO TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA, ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E SINDACATI. 276 ACCORDI PER L´INDUSTRIA E 5.000 PER IMPRESE ARTIGIANE, COOPERATIVE E COMMERCIO. EVITATI 40.000 LICENZIAMENTI ATTRAVERSO CASSA INTEGRAZIONE E NUOVI AMMORTIZZATORI.  
 
Bologna, 14 settembre 2009 - Bilancio di sei mesi di crisi al Tavolo in Regione. La riduzione di attività produttive ha pesato e pesa significativamente in Emilia-romagna, ma il “patto” promosso a maggio dalla Regione - e condiviso con le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali - ha già prodotto migliaia di accordi per gestire la riduzione di attività produttiva nelle imprese (mediamente tra il 15 e il 20%) concentrata al 70% nella meccanica, con l’utilizzo della cassa integrazione e la riduzione dell’orario di lavoro in alternativa ai licenziamenti. Si stima che siano 40. 000 i posti di lavoro salvati da gennaio ad oggi. “Abbiamo lavorato a questa intesa con impegno, serietà e coerenza. La crisi c’è, bisogna affrontare l’emergenza e costruire un ponte verso la ripresa. Lo stiamo facendo e possiamo dire di essere tutti vincitori” ha detto il presidente della Regione Vasco Errani al termine dell’incontro di oggi in Regione tra i firmatari del “patto per attraversare la crisi” annunciando anche “l’adesione motivata” di Confindustria. “Un’adesione con alcune sottolineature del tutto coerenti con lo spirito e l’applicazione del patto” ha spiegato Errani. All’incontro erano presenti tutti i rappresentanti delle forze economiche e sindacali, gli assessori regionali Duccio Campagnoli (Attività produttive), Giovanni Sedioli (Formazione e lavoro); Tiberio Rabboni (Agricoltura), Gian Carlo Muzzarelli (Casa e Sviluppo territoriale) e Guido Pasi (Turismo). “Tutti, oggi, abbiamo convenuto sul fatto che il momento più critico della crisi lo incontreremo alla ripresa dopo le vacanze” ha continuato Errani che, sulla base dei risultati illustrati dagli assessori Campagnoli e Sedioli, ha aggiunto: “I dati dimostrano che c’è un’assunzione di responsabilità sociale da parte dell’intero sistema. Questo accordo funziona e non è vero che stiamo perdendo competitività, le difficoltà derivano dalla crisi della domanda”. Due le criticità segnalate dalla riunione di oggi. La prima, il credito: “Apriremo un confronto con l’Abi e gli istituti di credito, perché non possiamo permettere che chiudano imprese, magari competitive e di qualità. Da parte nostra, investiremo ancora di più sui Consorzi fidi e le cooperative di garanzia, due strumenti che si sono rivelati efficaci”. La seconda, il lavoro e i temi sociali: “Siamo molto preoccupati per le conseguenze della crisi sul lavoro, per una questione di dignità oltre che di reddito. La questione sociale per noi è decisiva e per questo stiamo investendo ulteriori risorse per aiutare le famiglie bisognose e le persone in difficoltà. Per esempio, esonerando dal pagamento del ticket i disoccupati e le persone in cassa integrazione”. Le misure anti-crisi della Regione Interviene su più fronti il “pacchetto” delle iniziative previste dalla Regione per “attraversare la crisi”, dal patto dell’8 maggio all’assestamento del bilancio 2009: risorse per il credito e il sostegno agli investimenti innovativi, formazione e piano delle politiche attive per il lavoro, esenzione dai ticket sulle visite e gli esami per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro o sono in cassa integrazione, aiuti alle famiglie bisognose e alle persone non autosufficienti. Il patto per attraversare la crisi Con l’intesa di maggio, la Regione e le associazioni imprenditoriali e sindacali firmatarie si sono impegnate a gestire la riduzione di attività produttive e le crisi aziendali con l’utilizzo della Cassa integrazione in alternativa ai licenziamenti. E questo avviene (oltre che nelle imprese dell’industria) anche nei settori e per i lavoratori prima esclusi con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali “in deroga”, reso possibile dal 1° gennaio 2009 dall’intesa Regioni-governo: aziende industriali con meno di 15 dipendenti, imprese che operano nei servizi, nel commercio, nell’artigianato e nelle cooperative. Concretamente: la richiesta di ogni azienda di questi settori che intende utilizzare gli ammortizzatori in deroga viene esaminata in Regione, che concede gli interventi attraverso l’accordo con impresa, associazioni imprenditoriali che la rappresentano e sindacati. A quel punto, i lavoratori interessati usufruiscono della cassa integrazione in deroga e sono contattati dai Centri provinciali per l’impiego che hanno il compito di proporre loro un percorso formativo personalizzato o un’occupazione alternativa. Il “patto per attraversare la crisi” conta su una dotazione di 520 milioni di euro (tra risorse statali e risorse del Programma regionale Fondo Sociale Europeo) per gli interventi di sostegno al reddito (la cassa integrazione) e di formazione. Gli accordi Ai Tavoli istituzionali attivati da Regione e Province con imprese e sindacati sono stati sottoscritti da gennaio ad oggi 276 accordi per le imprese industriali: praticamente per tutti i casi per i quali sono state presentate procedure per vere e proprie crisi di azienda o ristrutturazioni aziendali. Gli accordi hanno previsto tutti l’utilizzo di cassa integrazione, in alternativa ai licenziamenti, per quasi 17. 000 lavoratori; mentre il ricorso alla mobilità, che ha riguardato 3. 300 persone, è stato anch’esso concordato: o è volontaria o riferita ai lavoratori pensionabili. Negli altri settori il Tavolo della Regione ha già prodotto da maggio ad oggi 1. 368 accordi per l’utilizzo di Cassa integrazione “in deroga” con altri 1. 000 già in via di conclusione, per circa 10. 000 lavoratori complessivamente interessati, che riguardano 80 imprese cooperative, 500 imprese del commercio e del turismo oltre 1. 500 dell’artigianato. Per altre 2. 700 imprese artigiane sono stati poi definiti in questi sei mesi gli accordi di intervento, sempre con sospensioni di attività invece che licenziamento, presso gli Enti bilaterali del settore. Complessivamente quindi si può stimare che in sei mesi sono 40. 000 i licenziamenti evitati grazie a questi strumenti alternativi, che mantengono il rapporto di lavoro in attesa della ripresa o per la rioccupazione. L’utilizzo della cassa integrazione ordinaria La gestione della crisi da gennaio ad oggi è avvenuta soprattutto con l’utilizzo di cassa integrazione ordinaria, quindi con riduzione di orario di lavoro e rotazione tra lavoratori; a conferma che sul sistema produttivo regionale ha pesato soprattutto la caduta del mercato internazionale e non una crisi di competitività delle singole imprese. Sono quasi 3. 000 le imprese che hanno fatto ricorso alla cassa (circa il 10% delle imprese manifatturiere), mediamente con 1 o 2 giornate di riduzione di lavoro per lavoratore; l’Emilia-romagna rappresenta il 5% del totale dell’utilizzo della Cassa integrazione in Italia. La formazione Per la formazione di tutti - giovani, adulti, occupati, disoccupati e fasce deboli del mercato del lavoro - la Regione ha previsto un ulteriore investimento di oltre 97 milioni. Mentre 17 milioni saranno impegnati in progetti specifici su nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi mercati. Altri 5 milioni del Fondo sociale europeo saranno destinati a giovani laureati o laureandi interessati a creare imprese innovative o sviluppare progetti di ricerca; 2,8 milioni europei serviranno a finanziare assegni individuali (fino a 5 mila euro) per corsi di alta formazione. Il sostegno agli investimenti per la ripresa Sono stati anche tutti già attivati i programmi regionali di sostegno agli investimenti delle imprese per il 2009: 80 milioni di contributi in conto capitale per progetti di ricerca, innovazione organizzativa ed energetica, export; 50 milioni per ridurre il costo del credito; un miliardo di disponibilità per la liquidità definito attraverso l’accordo con le banche. Interventi a cui si aggiungono anche gli impegni per gli investimenti strutturali nei prossimi tre anni per la realizzazione dei tecnopoli per la ricerca (120 milioni) e delle aree ecologicamente attrezzate (60 milioni). Dall’assestamento di bilancio 2009 nuove risorse per famiglie e imprese Ulteriori interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione, dei lavoratori colpiti dalla crisi e delle imprese arrivano dall’ assestamento del bilancio 2009, approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea legislativa. Una manovra che pesa complessivamente (tra parte corrente e investimenti) 220 milioni di euro e che fa delle scelte precise per sostenere welfare e sistema produttivo. Esenzione dal ticket, sostegno all’affitto, diritto allo studio. Ammontano a 11 milioni di euro le risorse aggiuntive in arrivo per le famiglie bisognose e per le persone non autosufficienti: in particolare 5 milioni di euro integreranno ulteriormente le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza (che può già contare per il 2009 su 411 milioni di euro); mentre altri 6, in base a un’intesa con le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, verranno trasferiti ai Comuni per il sostegno al reddito dei nuclei familiari in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro di uno più membri; per gli impegni di cura verso i figli delle famiglie a rischio povertà; per la prevenzione e la tutela dei minori a rischio abbandono o maltrattamento Saranno esentati dal ticket su esami e visite (due milioni le risorse) i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro o che si trovano in cassa integrazione dal 1° ottobre 2008, mentre le famiglie indigenti individuate dai servizi sociali dei Comuni riceveranno gratuitamente i farmaci in fascia C. Entrambi gli interventi, in vigore dal 23 luglio, hanno carattere straordinario e verranno sottoposti a verifica a fine anno, per valutarne gli effetti e una eventuale riproposizione. Ammontano a 4 milioni di euro le risorse per il sostegno al Fondo per l’affitto, mentre 3 milioni sono previsti per rafforzare gli interventi a favore del diritto allo studio. 55 milioni le risorse destinate a integrare il finanziamento del Servizio Sanitario regionale. Le imprese, la ricerca, l’internazionalizzazione Nuove risorse anti-crisi nella manovra di luglio anche per il sistema produttivo: 5 milioni di euro serviranno per sostenere ulteriormente l’internazionalizzazione delle piccole imprese e delle imprese artigiane; 7,5 milioni per rafforzare la ricerca industriale; 2 milioni andranno ai consorzi fidi agricoli per facilitare l’accesso al credito delle imprese agricole, 8 milioni per la riqualificazione delle strutture ricettive e alberghiere per offrire un sostegno a uno dei settori portanti dell’economia regionale. Il patto per attraversare la crisi: numeri, indagini e documentazione on cline all’indirizzo www. Pattocontrolacrisi. Com .  
   
   
ATTIVITÁ PRODUTTIVE FVG: ISTRUTTORIE PIÚ VELOCI PER LEGGE 4  
 
Trieste, 14 settembre 2009 - Tempistiche di istruttoria brevi, e in data certa; un team di almeno dieci advisor esperti per la fase di valutazione e collaborazione nello sviluppo dei progetti, quattro sportelli "informazione-orientamento-presentazione documenti" dedicati alle imprese sul territorio. Si modificherà, e a vantaggio delle imprese, la relazione Regione del Friuli Venezia Giulia -imprenditori per accedere ai fondi della legge regionale 4 per lo sviluppo competitivo delle Pmi, in quanto l´amministrazione regionale ha posto regole precise e molto dettagliate per la selezione del soggetto attuatore del fondo. "Abbiamo applicato una serie di correttivi e migliorie - spiega il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani - con l´obiettivo di rendere l´istruttoria breve e concreta, applicando anche delle penali per il soggetto attuatore in caso di ritardo. Tra le richieste inserite, anche la presenza di quattro punti informativi e di accettazione, per essere più vicini alle imprese. La Lr 4/2005 diventa così uno strumento più efficiente, oltre che efficace, poiché in questo momento l´imprenditoria ha necessità di risposte in tempi brevi". Il bando per la candidatura dei soggetti attuatori - potevano aderire banche e intermediatori finanziari - è scaduto nei giorni scorsi; entro la fine dell´anno la Regione sarà chiamata a scegliere il miglior candidato, il cui compito sarà quello di promuovere il finanziamento, valutare i progetti di sviluppo delle Pmi regionali, gestirne l´istruttoria ed erogare operativamente i finanziamenti, nonché verificare l´attività svolta. Il contratto con il soggetto attuatore per conto della Regione avrà la durata di sette anni. "Gli interventi integrativi sulla legge 4 - ha aggiunto ancora Ciriani - non riguardano solo l´efficienza delle istruttore e la presenza capillare sul territorio: tra le normative anticrisi infatti abbiamo inserito una norma che permette agli imprenditori che già hanno ottenuto finanziamenti di veder anticipata una quota di contributo al momento della rendicontazione, prima cioè della conclusione dell´iter di verifica". .  
   
   
LAVORO IN PUGLIA: PREDISPOSTO IL BANDO PER I LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE  
 
Bari, 14 settembre 2009 - L´assessorato al Lavoro rende noto che: "In esecuzione della Delibera di Giunta Regionale n. 1440 del 4 agosto 2009 gli Uffici dell’Assessorato hanno predisposto il bando per i lavoratori in somministrazione a rischio di espulsione dal mercato in conseguenza della diminuzione di richiesta di quella fattispecie di lavoro. "Il bando prevede un finanziamento di 5,2 milioni di euro per la formazione di questi lavoratori in ottemperanza a precedenti accordi raggiunti dalla Regione con le Oo. Ss ed il partnerariato nel giugno 2009 e dal Ministero del Lavoro nel maggio 2009. "I corsi di formazione avranno durata di 260 ore, con un numero di destinatari racchiuso fra 9 e 18 per aula e i soggetti attuatori saranno individuati fra gli organismi di formazione professionale accreditati per la cd “formazione continua”. "I lavoratori devono aver lavorato in somministrazione per almeno 78 giorni a partire dal 1 gennaio 2009, essere disoccupati da almeno 45 giorni, non beneficiari di altri sostegni al reddito compreso il trattamento di disoccupazione. “Anche questa iniziativa” -ha commentato l’Assessore Losappio- “servirà a dare sollievo alle famiglie in un contesto in cui non si attenua la morsa della crisi economica, del taglio dei salari e dell’occupazione. La Regione continua tenacemente a fare la sua parte in attesa che si svegli il Governo. ” .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO HA ILLUSTRATO GLI INTERVENTI REGIONALI CALABRESE A SOSTEGNO DELLE SITUAZIONI DI POVERTÀ  
 
Reggio Calabria, 21 settembre 2009 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha illustrato il 19 settembre ai giornalisti, a Palazzo Alemanni, i tre bandi sul sostegno alle famiglie che vivono in condizioni di povertà. L’investimento ammonta a 11 milioni di euro, di cui 6 stanziati dalla Regione e 5 da fonte comunitaria. Presenti alla conferenza stampa anche la dirigente del dipartimento Lavoro Marinella Marino e il presidente della Fondazione “Calabria Etica” Luigi Bulotta. I bandi, pubblicati sul Bollettino ufficiale regionale, sono consultabile anche sul sito www. Regione. Calabria. It. Secondo il presidente Loiero si tratta di provvedimenti “che possono contribuire a recare sollievo a famiglie in condizioni di particolare povertà, messe in ulteriore difficoltà dalla crisi che stiamo attraversando. I dati Istat ci mostrano un indice di famiglie povere in Italia pari all’11,3%, mentre nel Sud il fenomeno raggiunge il 23,8% della popolazione. La media assoluta di povertà è pari al 4,9% dell’intera popolazione”. “È ovvio - ha proseguito Loiero - che non pensiamo di poter con queste misure debellare un fenomeno come quello della povertà che esiste su scala nazionale e che nel sud è particolarmente presente, ma riteniamo tuttavia di dover intervenire con tutte le misure e le forze di cui disponiamo”. Il presidente ha anche detto di avere ragionato del problema con la Conferenza Episcopale della Calabria: “con i vescovi che conoscono molto bene e più da vicino i problemi delle famiglie calabresi”. “Certamente - ha detto infine il presidente Loiero - non siamo in grado di eliminare la povertà, ma vogliamo fare qualcosa per dare sollievo a queste famiglie”. La dirigente Marino ha illustrato i bandi ricordando che sono frutto di due leggi regionali, la numero 15 del 2008 e la legge finanziaria del 2009. “Il primo bando - ha spiegato - ha una platea di cinque mila persone e consentirà l´erogazione di 2 mila tichet, per un importo di 1. 200 euro, alle famiglie povere e quasi povere con un bambino fino a 18 mesi di età. Il secondo bando, di complessivi cinque milioni di euro, stabilisce l´erogazione di voucher formativi di 5 mila euro a favore di componenti di nuclei familiari poveri e quasi poveri per la frequenza di corsi di formazione e master. L´avviso avrà un inizio differito perché si sta completando il catalogo formativo entro cui scegliere il percorso da seguire. Il terzo bando riguarda un ‘bonus sociale’ a sostegno dei disoccupati compresi nella fascia d´età tra 40 e 55 anni in stato di disoccupazione da più di dodici mesi. Prevede un sostegno una tantum per i disoccupati con mille bonus da 3. 600 euro”. “Per la prima volta – ha aggiunto Marinella Marino - il Consiglio regionale calabrese si è occupato del sostegno alle famiglie che vivono in stato di indigenza. Il lavoro che si porterà avanti adesso sarà improntato su una stretta collaborazione tra la Regione e le Province calabresi che sono state allertate e daranno un´informazione capillare”. Il presidente di Calabria Etica, Bulotta ha evidenziato l´attività della fondazione “in house” della Regione “che – ha detto - ha già avviato una convenzione con il Banco Alimentare per la distribuzione di generi alimentari a famiglie in condizioni di particolare emergenza”. .  
   
   
ACCORDO SUGLI ORATORI REGIONE LIGURIA. BURLANDO: "CERCHIAMO DI AIUTARE TUTTI I SOGGETTI CHE SI OCCUPANO DELL´INFANZIA E DEI GIOVANI ACCANTO ALLE FAMIGLIE"  
 
Genova, 14 Settembre 2009 - "Essere genitori procura grandissima gioia, ma, specialmente ai nostri tempi, anche grandi preoccupazioni. E´ giusto che le istituzioni come la Regione - ha detto oggi a Pontedecimo il presidente Claudio Burlando - cerchino di aiutare chi si impegna per rendere meno gravi queste preoccupazioni creando ambienti accoglienti, vivibili, attenti alle necessità dei bambini e dei ragazzi. La Regione Liguria sostiene tutte queste realtà, non solo quelle religiose, e riconosce alla Chiesa una funzione sociale molto importante, al di là del suo magistero. E´ anche molto bello - ha aggiunto Burlando - che questa iniziativa si sia svolta qui a Pontedecimo, in una zona "periferica" ma in realtà strategica della città, in una struttura piena di vita che compie oggi cent´anni di attività. Viviamo in un momento di difficoltà finanziarie e di "tagli": ma sicuramente non dovrà mai essere tagliata la speranza dei bimbi e dei ragazzi". .