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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Novembre 2009
SICILIA: PIANO ENERGETICO GRANDE OPPORTUNITA´ DI SVILUPPO PER L´ISOLA  
 
Palermo, 2 novembre 2009 - “Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo essere capaci di progettare e realizzare un nuovo modello di sviluppo e indirizzare le risorse disponibili su alcune linee di intervento capaci di disegnare l´intero sistema produttivo siciliano. Con modalità nuove rispetto al passato questo governo vuole promuovere azioni di medio-lungo termine volte ad incrementare la competitività del settore industriale e produttivo in generale, avvalendosi anche della leva offerta dalle fonti energetiche alternative”. Lo ha dichiarato, il 30 ottobre, l´assessore regionale all´Industria, Marco Venturi, intervenendo al Cerisdi di Palermo all´Osservatorio sulla pubblica amministrazione incentrato sull´”Attività di pianificazione energetica regionale e le strategie sostenibili per lo sviluppo territoriale e la cooperazione euro mediterranea”. Erano presenti, tra gli altri, Elio Adelfio Cardinale, presidente del Cerisdi; Nicola Vernuccio, direttore generale del dipartimento Industria; Rosanna Interlandi, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente, Francesca Marcenò, dirigente del servizio Risorse energetiche e minerarie, dell´assessorato Industria. Secondo Venturi l´operatività del Piano Energetico Ambientale Regionale (Pears), “rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la Sicilia. Ha avuto un percorso molto complesso e ci sono aziende che aspettano da quattro anni l´autorizzazione a realizzare gli impianti. Dal momento del mio insediamento – ha proseguito – assieme a funzionari e dirigenti ci siamo messi al lavoro per rendere operativo il Pears e cercare di ridurre i tempi di attesa. Certamente le fonti energetiche rinnovabili rappresentano il futuro ma non è pensabile che il loro sviluppo avvenga senza programmazione. Occorre stabilire – ha aggiunto – quali sono le aree da interessare, quanti impianti possono essere supportati. Per questo ho chiesti agli uffici, al fine di predisporre un´attenta programmazione, di quanta energia ha bisogno la Sicilia oggi e nei prossimi anni, quanta deve essere destinata all´esportazione, da quali fonti la si dovrà produrre, quanta per ogni fonte ed in quali parti dell´Isola. Questo – ha concluso Venturi – per evitare una deregulation che potrebbe causare molti danni, economici ma anche ambientali”. L´assessore ha ribadito i dati relativi agli impianti fin qui autorizzati: “Le autorizzazioni sono 139 per una potenza complessiva di 1305,775 megawatt. Sono 88 gli impianti fotovoltaici, 26 quelli eolici, 15 di biomassa, 6 cavidotti, 2 di cogenerazione, 1 solare termodinamico, 1 di biogas”. I 26 impianti eolici (4 in provincia di Agrigento, 2 nel Nisseno e 2 nel Catanese, 3 a Enna e 3 a Messina, 6 nel Palermitano, 1 a Ragusa e 5 nel Trapanese), sviluppano complessivamente una potenza di 1031,25 megawatt. Mentre gli 88 impianti fotovoltaici producono 115,328 megawatt. L´assessore Venturi e il professore Cardinale hanno inoltre firmato un protocollo d´intesa grazie al quale l´assessorato all´Industria e il Cerisdi collaboreranno, tra le altre cose, nell´organizzazione di corsi rivolti al personale dell´assessorato, nell´elaborazione ed organizzazione di corsi formativi e programmi di studio collegati al piano energetico .  
   
   
VDA: APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLA PROMOZIONE DELL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA  
 
Aosta, 2 novembre 2009 - La Giunta regionale della Val d´Aosta  ha approvato un disegno di legge di modifica della legge regionale 3 gennaio 2006, n. 3, in materia di promozione dell’uso razionale dell’energia. «Ci sono numerose innovazioni – spiega l’Assessore Ennio Pastoret - previste dal disegno di legge. Esse riguardano in generale la riorganizzazione della metodologia di approvazione e aggiornamento del piano energetico-ambientale, l’ottimizzazione dei compiti attribuiti al Centro di osservazione sull’energia (Coa) già costituito, la razionalizzazione dei sistemi di realizzazione degli impianti dimostrativi e di incentivazione delle diverse installazioni finalizzate al risparmio energetico, all’impiego delle fonti rinnovabili e alla diversificazione degli impieghi anche verso i combustibili gassosi». In particolare, il disegno di legge ha previsto alcune iniziative di rilievo finalizzate alla formazione professionale qualificata ed alla riduzione del fabbisogno energetico nel settore terziario. Queste iniziative concernono, rispettivamente, la possibilità di realizzare laboratori didattici specialistici in alcuni istituti scolastici tecnico-professionali e progetti finalizzati a riorganizzare la logistica distributiva delle merci nelle aree urbane nell’intento di decongestionare il movimento commerciale nei centri storici, mediante sistemi di trasporto elettrici alimentati dal solare fotovoltaico. «Consideriamo questo disegno di legge – conclude l’Assessore Ennio Pastoret - una tappa importante nella riorganizzazione e nella valorizzazione della politica energetica della Regione. Le prossime scadenze riguarderanno le modifiche alla Legge regionale 21/2008 e l’adozione del nuovo piano energetico della Regione Valle d’Aosta». .  
   
   
EDISON: L’ESPANSIONE COMMERCIALE (+19,7% ELETTRICITÀ, + 16,3% GAS) CONTRASTA CALO DELLA DOMANDA E DEI PREZZI  
 
Milano, 2 novembre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi il 30 ottobre , ha esaminato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009. Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
9 mesi 2009 9 mesi 2008 Δ % Q3 2009 Q3 2008 Δ %
Ricavi di vendita[1] 6. 501 7. 190 (9,6) 1. 912 2. 277 (16)
Margine operativo lordo 1. 128 1. 209 (6,7) 396 400 (1)
Risultato operativo 562 673 (16,5) 208 231 (10)
Risultato ante imposte 448 526 (14,8) 171 189 (9,5)
Risultato netto 203 219 (7,3) 81 117 (30,8)
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
9 mesi 2009 9 mesi 2008 Δ % Q3 2009 Q3 2008 Δ %
Energia elettrica
Ricavi di venditaa 4. 824 5. 663 (14,8) 1. 592 1. 891 (15,8)
Margine operativo lordo 930 996 (6,6) 374 360 3,9
Idrocarburi
Ricavi di vendita 3. 002 3. 470 (13,5) 660 1. 026 (35,7)
Margine operativo lordo 274 268 2,2 51 59 (13,6)
Andamento della gestione del Gruppo al 30 settembre 2009 Lo scenario di mercato dei primi 9 mesi del 2009 si conferma fortemente negativo con un deciso calo della domanda e una continua discesa dei prezzi. La domanda lorda di energia elettrica nei primi 9 mesi del 2009 ha fatto registrare una flessione del 7,4% rispetto all’analogo periodo del 2008 (-6% nel terzo trimestre 2009 e -8,2% nel primo semestre 2009), mentre la domanda di gas naturale nei primi 9 mesi dell’anno ha fatto segnare un calo di circa il 12% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-9% nel terzo trimestre 2009 e -12% nel primo semestre 2009). Sul fronte dei prezzi, al 30 settembre 2009, il prezzo medio dell’energia elettrica venduta in borsa (Pun, Prezzo Unico Nazionale, dell’energia elettrica) è calato di circa il 23% rispetto allo stesso periodo del 2008, attestandosi a 66,2 euro per Mwh (85,8 euro per Mwh nel 2008). Infine la quotazione media del brent nei primi 9 mesi del 2009 si è attestata a 57,2 dollari al barile facendo segnare una flessione di circa il 48% rispetto allo stesso periodo del 2008. In questo contesto di calo della domanda e dei prezzi, Edison ha chiuso i primi 9 mesi con ricavi a 6. 501 milioni di euro in flessione del 9,6% rispetto ai 7. 190 milioni di euro del 2008 ed un Margine Operativo Lordo (Ebitda) a 1. 128 milioni di euro in flessione del 6,7% rispetto ai 1. 209 milioni di euro del 2008. Positivo l’Ebitda del terzo trimestre, attestatosi a 396 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 400 milioni di euro del 2008. Questo risultato è stato possibile grazie all’espansione commerciale sviluppata in questi mesi. In particolare Edison ha fortemente incrementato le vendite sul mercato elettrico dei clienti finali (+19,7% nei primi 9 mesi del 2009 e +26,8% nel terzo trimestre 2009) e dei grossisti (+38,2% nei primi 9 mesi del 2009 e +39,7% nel terzo trimestre 2009), riducendo contestualmente le vendite sulla Borsa Elettrica (passate a 1 Twh dai 7 Twh, nello stesso periodo del 2008). Ciò ha consentito, da una parte, di contenere la riduzione dei volumi (che hanno fatto segnare un calo delle vendite al mercato libero del 5%) e, dall’altra, di ottimizzare la redditività, soprattutto rispetto alla decisa riduzione dei margini della Borsa Elettrica. Nel settore gas, le vendite al settore industriale e civile crescono del 16,3% nei primi 9 mesi del 2009 (+23,3% nel terzo trimestre 2009). Inoltre l’aumento delle importazioni di gas dall’estero (+25,1% nei primi 9 mesi del 2009 e +91,9% nel terzo trimestre 2009), con l’avvio delle forniture dei nuovi contratti dall’Algeria (da ottobre 2008) e dal Qatar (da agosto 2009) e la contemporanea contrazione degli acquisti nazionali, hanno portato ad un miglioramento del costo medio del gas in portafoglio. Infine, sul fronte del contenimento dei costi e del miglioramento della performance in tutti i settori industriali, Edison, già nei primi 9 mesi del 2009 ha quasi pienamente raggiunto l’obiettivo originariamente previsto per l’intero anno del programma di Eccellenza Operativa. Per gli effetti sopra menzionati ed i maggiori ammortamenti per investimenti in esplorazione per circa 24 milioni di euro, a seguito all’espansione dell’attività, il risultato operativo (Ebit) si attesta a 562 milioni di euro in flessione del 16,5% rispetto ai 673 milioni di euro dei primi mesi del 2008. La variazione dell’Ebit si ripercuote in misura analoga anche sul risultato ante imposte, pari a 448 milioni di euro, in calo del 14,8% rispetto ai 526 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2008. L’utile netto è pari a 203 milioni di euro in diminuzione del 7,3% rispetto ai 219 milioni di euro dell’analogo periodo del 2008. Su tale risultato incide l’impatto delle imposte della cosiddetta Robin Hood Tax. In particolare il carico fiscale dei primi 9 mesi del 2009 risente per 17 milioni di euro (di cui 11 milioni di euro per imposte differite e 6 milioni di euro per imposte correnti) dell’innalzamento dell’aliquota dell’addizionale Ires dal 5,5% al 6,5% mentre al 30 settembre 2008 l’introduzione della Robin Hood Tax aveva comportato un onere di 65 milioni di euro per imposte differite. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2009 è pari a 4. 222 milioni di euro (2. 821 al 30 settembre 2008) in aumento rispetto ai 2. 920 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2008, principalmente per l’acquisizione della concessione di Abu Qir in Egitto pari a 1. 011 milioni di euro, nonché per acquisizioni quali Elpedison e Amg Gas Palermo e il contributo in conto capitale in Adriatic Lng, per il terminale di rigassificazione di Rovigo, che hanno inciso complessivamente per oltre 120 milioni di euro. Si evidenzia che l’incremento dell’indebitamento finanziario non ha inciso se non marginalmente sugli oneri finanziari, grazie anche ad operazioni di ristrutturazione del debito intraprese nel 2009 che hanno inciso positivamente sul costo del denaro. Il rapporto debito/patrimonio netto (0,52) si conferma uno dei migliori del settore. La situazione di liquidità della società rimane più che soddisfacente anche grazie all’operazione di finanziamento a medio termine (3 anni) dell’importo di 600 milioni di euro siglata il 27 maggio 2009 e all’emissione obbligazionaria di 700 milioni di euro a 5 anni chiusa con successo da Edison in data 16 luglio. Quest’ultima emissione obbligazionaria si inquadra nel nuovo Euro Medium Term Note Programme di 2 miliardi di euro approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 giugno 2009. Previsioni per l’esercizio 2009 I risultati conseguiti nei primi 9 mesi dell’anno, la solidità strutturale di Edison e la dimostrata capacità di reagire allo scenario esterno, consentono di confermare per il 2009 risultati in linea con il 2008, a parità di perimetro ed escludendo effetti non ricorrenti. Aree di business Volumi e ricavi delle vendite al 30 settembre 2009 Nel settore elettrico i ricavi di vendita dei primi nove mesi del 2009 sono stati pari a 4. 824 milioni di euro, in calo del 14,8% rispetto ai 5. 663 milioni di euro di ricavi di vendita dello stesso periodo del 2008, pari a 44. 493 Gwh commercializzati (-8,1% rispetto ai 48. 417 Gwh commercializzati nei primi 9 mesi del 2008). Sull’andamento dei volumi di vendita del periodo, così come illustrato precedentemente, ha contribuito in modo positivo l’incremento delle vendite ai clienti finali e ai grossisti, confermando in questo modo la scelta strategica di Edison di rafforzarsi in questo ambito, riducendo le vendite alla Borsa Elettrica, dove si sta assistendo ad una forte contrazione dei margini. Nel settore idrocarburi i ricavi di vendita sono stati pari a 3. 002 milioni di euro, in diminuzione del 13,5% rispetto ai 3. 470 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2008. I volumi complessivi di gas venduti in Italia sono stati pari a 8. 816 milioni di metri cubi, in diminuzione dell’11% rispetto ai primi 9 mesi del 2009. Considerando anche i volumi all’estero (913 milioni di metri cubi), la flessione complessiva viene ridotta al 4,4% rispetto ai primi 9 mesi del 2008. Le vendite per usi civili risultano in forte aumento (+24,5%) a causa delle condizioni climatiche del periodo. In misura minore sono in crescita anche le vendite per usi industriali (1,9%). Le vendita per usi termoelettrici mostrano invece un decremento (-17,7%) a 5. 442 milioni di metri cubi, dovuto alla flessione nella domanda di energia elettrica. La produzione E&p di Edison nei primi 9 mesi del 2009 si è attestata a 1. 963 migliaia barili di olio (1. 312 migliaia di barili nel 2008) e 1. 374 milioni di metri cubi di gas (729 nel 2008). Questa crescita è da mettere in relazione con l’avvio della produzione dei campi di Abu Qir che, dal 15 gennaio 2009, hanno apportato all’attività di E&p 595 milioni di metri cubi di gas e 709 migliaia di barili di olio. Margine Operativo Lordo al 30 settembre 2009 Il margine operativo lordo (Ebitda) del settore elettrico si attesta a 930 milioni di euro in flessione del 6,6% rispetto ai 996 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2008. Di converso, il margine operativo lordo a livello di terzo trimestre cresce del 3,9% a 374 milioni di euro rispetto ai 360 milioni di euro del terzo trimestre del 2008. Fra gli eventi maggiormente positivi, ricordiamo la campagna commerciale dell’autunno 2008, che, grazie all’incremento delle vendite ai clienti finali e grossisti, ha più che compensato la riduzione delle vendite alla Borsa Elettrica e dei servizi di dispacciamento. A ciò si aggiunge il calo del segmento Cip6/92, dovuto alla scadenza di incentivi e convenzioni, alla variazione di perimetro per la cessione di 7 centrali termoelettriche Cip6/92 e al venir meno di eventi non ripetibili avvenuti nel corso del 2008 (riconoscimento degli oneri per Co2 e certificati verdi). Nel settore idrocarburi, il margine operativo lordo è stato pari a 274 milioni di euro in crescita del 2,2 % rispetto ai primi 9 mesi del 2008 Il risultato ha beneficiato dell’effetto perimetro legato al contributo della concessione egiziana di Abu Qir (circa 40 milioni di euro) e della migliore marginalità delle vendite per effetto del contenimento del costo del gas acquistato. Oltre a ciò un contributo positivo è stato apportato, così come già illustrato precedentemente, dall’incremento delle importazioni dall’Algeria e dal Qatar (ancorchè ancora in misura marginale) e la contestuale contrazione degli acquisti sul mercato domestico. Principali fatti avvenuti nel corso del terzo trimestre 2009 ed eventi successivi · 7 luglio. L’agenzia di rating Moody’s Investors Services ha confermato, alla fine della propria review annuale, il merito di credito a lungo termine di Edison a Baa2. Successivamente, il 29 settembre, anche l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il merito di credito a lungo termine di Edison a Bbb+. Tenuto conto del quadro competitivo italiano determinato dalla significativa riduzione nella domanda nazionale di elettricità e gas e di un possibile rallentamento della ripresa economica nel 2010 entrambe le agenzie di rating hanno rivisto l’outlook da “stabile” a “negativo”. 14 luglio 2009. Edison insieme a Beh (Bulgarian Energy Holding) e Depa (The Greek Public Gas Corporation) hanno firmato un Memorandum of Understanding volto alla realizzazione del nuovo gasdotto Igb (Interconnector Greece–bulgaria) fra Grecia e Bulgaria. L’igb è un metanodotto di 160 km tra Komotini (Grecia) e Dimitrovgrav (Bulgaria) con una capacità compresa fra 3 e 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno per fornire alla Bulgaria l’accesso a nuove fonti di approvvigionamento attraverso la Grecia. Gli investimenti previsti ammontano complessivamente a 120 milioni di euro, con la possibilità di accesso - in fase di approvazione - a fondi previsti dall’European Economic Recovery Plan dell’Ue per circa 45 milioni di euro. L’efficacia del Memorandum è subordinata all’approvazione dei competenti organi delle società interessate. • 16 luglio 2009. Edison ha chiuso con successo l’emissione obbligazionaria per un importo complessivo di 700 milioni di euro della durata di cinque anni, collocato esclusivamente presso investitori qualificati. Le obbligazioni, che hanno un taglio unitario minimo di 50 mila euro e scadono il 22 luglio 2014, pagano una cedola lorda annua pari al 4,250% e sono state collocate a un prezzo di emissione pari a 99,841. Il tasso di rendimento lordo effettivo a scadenza è pari a 4,286%, corrispondente ad un rendimento di 145 punti base sopra il tasso di riferimento (mid-swap a 5 anni). • 10 agosto 2009. La prima nave di Gnl (gas naturale liquefatto) è arrivata all’impianto di Rigassificazione di Rovigo. In questo modo è stata ufficialmente inaugurata la nuova rotta del gas dal Qatar di Edison che importerà dal più grande giacimento al mondo, più di 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, pari al 10% del fabbisogno italiano di gas. L’impianto fa riferimento alla società Adriatic Lng di cui Edison detiene una quota del 10% mentre Qatar Terminal Limited e Exxonmobil Italiana Gas, hanno entrambe una partecipazione del 45%. L’entrata in operatività del terminale consente a Edison di avvicinarsi ai suoi obiettivi di crescita nel settore idrocarburi che prevedono entro il 2014 una disponibilità di gas pari a 23 miliardi di metri cubi annui a partire dagli attuali 13 miliardi, con lo scopo di raggiungere la completa autonomia dei fabbisogni della società. • 9 settembre. Diventa efficace la fusione tra Thisvi e T-power che ha dato origine a Elpedison Power, secondo operatore elettrico sul mercato greco. La nuova società, dopo i trasferimenti azionari del 15 ottobre 2009, è posseduta al 75% dalla Joint Venture tra Edison ed Hellenic Petroleum e al 25% da Hed e Halcor. Nello stesso periodo è stata costituita Elpedison Trading, società di trading per la vendita di energia elettrica e la gestione di servizi posseduta al 100% dalla Joint Venture tra Edison ed Hellenic Petroleum. • 27 settembre. Edison presenta la nuova offerta luce e gas rivolta alle famiglie italiane. L’offerta propone 3 nuove soluzioni per l’energia elettrica e il gas, in grado di soddisfare le differenti necessità di consumo delle famiglie. .
 
   
   
L’AUTOSTRADA DA FONTE DI INQUINAMENTO A FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE  
 
 Reggio Calabria, 2 novembre 2009 - Un parco per la produzione di energia solare lungo i tratti dismessi dell’autrostrada A3 tra Scilla e Bagnara. È questo il progetto che il dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio intende realizzare e che l’assessore Michelangelo Tripodi ha illustrato il 30 ottobre a Reggio Calabria, nella Sala Biblioteca della Provincia. “Si tratta di un progetto innovativo - ha affermato Tripodi - connesso all’utilizzo di una imponente viabilità da dismettere e riconvertire in un polo tecnologico e didattico-culturale che si muove all´interno della strategia di sviluppo sostenibile del territorio calabrese e in sintonia con il programma di valorizzazione e fruizione del paesaggio posto alla base del programma e delle azioni dell’assessorato all´Urbanistica e Governo del territorio della Regione Calabria” La proposta per la realizzazione del Parco, che è scaturita durante i lavori del Forum Open space technology organizzato nel febbraio 2007 al Palamenti di Reggio, è alla base dell’istituzione del Tavolo tecnico voluto dall’assessore Tripodi e avviato con una riunione tenutasi a Catanzaro nella la sede del Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio nel maggio 2008. Successivamente nell’agosto del 2008, presso lo stesso assessorato si è costituito un Gruppo di lavoro tecnico di coordinamento per l’avvio delle attività operative finalizzate alla creazione del “Parco Solare Sud - Autostrada solare” in alternativa al progetto di dismissione della vecchia infrastruttura attualmente previsto dall’Anas. I lavori del tavolo, svoltisi durante il 2008 anche attraverso un Forum on line e tuttora in attività, sono stati documentati attraverso report tecnici propedeutici a un documento preliminare di prefattibilità. Il primo documento di start-up, redatto dal gruppo di coordinamento, composto dagli architetti Anna Cassalia e Santo Marra e dall’ingegner Piero Polimeni, già discusso con il dirigente generale del Dipartimento Urbanistica Rosaria Amantea e con il responsabile unico del procedimento Antonio Dattilo, contiene già le prime indicazioni relative all’articolazione dei punti fondamentali da sviluppare durante i lavori del Tavolo tecnico al quale sono invitati a partecipare tutti i soggetti interessati, a partire da quelli inizialmente coinvolti, in modo da garantire le varie professionalità e competenze necessarie allo svolgimento degli studi specialistici. La proposta progettuale ha come obiettivo il riuso dei tratti autostradali tra Scilla e Bagnara in dismissione, destinandoli a nuove e innovative funzioni: la corsia nord per la creazione di uno spazio di sperimentazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la ricerca e successiva applicazione di nuove tecnologie sostenibili e l’avvio di misure d’integrazione dello stesso Parco con il territorio attraverso azioni di fruizione e valorizzazione del paesaggio; il tratto autostradale sud, come richiesto dai Comuni dell’area, da destinare al collegamento tra gli stessi in alternativa alla statale 18. Tale proposta consentirebbe la produzione di energia pulita, la riduzione dell’inquinamento ambientale causato dai milioni di metri cubi di materiali prodotti dalla demolizione dei tratti stradali dimessi, l’utilizzo delle gallerie dismesse per la sperimentazione di tecnologie “amiche” dell’ambiente e a emissioni zero, un risparmio economico-ambientale per la non demolizione e, infine, la possibilità di utilizzo del “parco solare” come luogo per attività a scopo didattico-sperimentale e ludico-naturalistico. Il tavolo tecnico, che vede un programma periodico di incontri di carattere tecnico-scientifico, avrà il compito di valutare e avviare le azioni necessarie per il superamento di eventuali ostacoli e vincoli esistenti per la realizzazione del progetto ponendo l’accento sulle tematiche orientate a individuare percorsi volti alla valorizzazione del paesaggio e dei patrimoni che caratterizzano il territorio calabrese. In particolare, vista la prescrizione del ministero dell’Ambiente che, accanto alla costruzione della nuova autostrada A3, indicava la demolizione dei tratti autostradali in dismissione, facendo seguito a quanto già promosso dall’assessore Tripodi presso il ministero dell’Ambiente e Anas e la provincia di Reggio Calabria, si tratta di verificare quali sono le condizioni e gli studi da produrre per la rimozione della stessa prescrizione inerente un’ opera realizzata su un territorio dal grande significato ambientale ed alto valore paesaggistico, ormai accettata topograficamente ed elemento passeggiata sullo scenario panoramico unico dello stretto, la cui demolizione potrebbe causare maggiori guasti ambientali di un utile riuso. Inoltre, è previsto il coinvolgimento di partner qualificati, detentori di know how nei vari ambiti di interesse, e di partner istituzionali che hanno competenza negli ambiti di intervento, a tal fine è già attivo un sito internet di illustrazione e gestione della proposta progettuale, con una sezione specifica di discussione e confronto all’interno della quale è stato pubblicato l’invito ad una manifestazione d’interesse da parte di soggetti interessati allo sviluppo del progetto, ed è previsto il lancio di un Concorso di idee per stimolare e generare in parallelo soluzioni innovative ed originali sia dal punto di vista architettonico-paesaggistico, sia dal punto di vista della fruibilità dell’opera. .  
   
   
COGENERAZIONE PER NON PERDERE UN’ALTRA OCCASIONE  
 
Rimini, 2 novembre 2009 – All’interno dell’incontro dedicato a “La cogenerazione oggi in Italia: implicazioni per gli utenti e le aziende” organizzato il 29 ottobre da Italcogen - Associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione – federata in Anima, si sono confrontati istituzioni, enti, associazioni e imprese in un dibattito animato e vivace che ha fatto emergere numerosi spunti interessanti. “La Regione Emilia Romagna ha dato immediata concretezza alla valorizzazione della cogenerazione in linea con le indicazioni della Comunità europea – afferma Attilio Raimondi – Servizio Politiche Energetiche Regione Emilia Romagna - Il miglioramento delle performance dei nostri sistemi urbani è una priorità non rinviabile per la tutela della nostra salute, della società in cui viviamo e delle future generazioni. Per fare questo ci siamo dotati di un Piano Energetico Regionale che fornisce linee guida, strumenti e obiettivi per i prossimi 10 anni sui temi dell’energia e delle fonti rinnovabili. Mettiamo a disposizione questa piattaforma normativa e applicativa sviluppata sin dal 2004 per stringere un patto tra istituzioni, enti e industria, finalizzato a sciogliere i nodi che soffocano l’efficienza energetica “A 5 anni dall’adozione della Direttiva Ue 2004/08 altri paesi hanno dato un chiaro indirizzo di sostegno a questa tecnologia, così come previsto dalla norma”- afferma Alessandro Bertoglio Responsabile Energia di Assocarta -, “Sostegno e non solo incentivi”, puntualizzano Marco Manchisi, uno dei primi Energy Manager italiani e Rudy Stella, Presidente Italcogen – La Ue prevede infatti un supporto a lungo termine per sostenere lo sviluppo di questa tecnologia. Oggi in Italia siamo addirittura agli antipodi: appesantiamo lo sviluppo della cogenerazione, levando i pochi benefici che esistevano, e aggiungiamo oneri di sistema oltre a una burocrazia folle. ” Alessandro Clerici, Presidente Fast e Presidente onorario Uec Italia, illustra i dati sul contributo della Cogenerazione alla produzione di elettricità Europa nel 2007: la media Eu a 27 è pari all’11% della produzione totale di energia del paese, in Danimarca il 43% in Lituania il 41%, in Finlandia il 34% in Germania e Francia il 12% mentre in Italia è il 10% ben lontana dai paesi più virtuosi. (fonte: Dati Cogeneurope) “La sintesi di questo quadro, nel quale siamo apparentemente allineati alla più importante economia industriale europea, la Germania, è fornita da un semplice paragone: con le politiche di sostegno in atto in Germania si ipotizza di quadruplicare la potenza da cogenerazione entro il 2020. In Italia pur in assenza di una politca energetica a sostego della cogenerazione sarà ben difficile anche solo raddoppiare il contributo in Mw installati oggi, rispetto ai circa 9mila attuali. ” Sottolinea Clerici “Ancora una volta brilliamo per una visione assai miope delle esigenze e delle opportunità a nostra disposizione. ” Per Massimo Gallanti, Direttore Dipartimento Sistemi Elettrici di Erse, “possiamo e dobbiamo sfruttare la grande cultura dell’efficienza energetica che abbiamo in Italia. C’è un grosso potenziale di sviluppo di cogenerazione ad alta efficienza sul territorio nazionale. ” Conclude Stella di Italcogen “La ricerca e l’industria del nostro paese hanno know how e conoscenze tecnologiche che il mondo intero ci invidia, per fortuna dei nostri competitor i ricercatori italiani scappano e le industrie nazionali chiudono. L’inefficienza regna sovrana anche quando parliamo di efficienza energetica: a questo punto ci può aiutare solo Brunetta!” .  
   
   
BASILICATA, INTERROGAZIONE SU TRIVELLAZIONI GAS  
 
Policoro, 2 novembre 2009 - Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, sull’attività di trivellazione per la ricerca del gas nel territorio di Policoro. “Da notizie di stampa – dichiara Di Sanza – apprendiamo che in zona Bosco Pantano Soprano di Policoro sarebbe in corso un’attività di trivellazione per la ricerca di gas, effettuata da Gasplus Italiana spa. Tale attività verrebbe effettuata a pochi metri da abitazioni coloniche private, tra serre e frutteti, ma anche ad 1 km dalla Sinnica ed a 2-3 dal Centro Enea di Rotondella e le trivellazioni verrebbero effettuate sulla base di una autorizzazione concessa dalla Regione Basilicata”. “Considerato che è opportuno conoscere – sottolinea Di Sanza - le competenze ed il ruolo della Regione sul tema, al fine di rassicurare la comunità di Policoro, ho presentato un’interrogazione all’Assessore regionale all’Ambiente per conoscere cosa è accaduto, se vi è competenza da parte della Regione in materia e se, come siamo convinti, laddove competente, siano state approntate tutte le garanzie e cautele che il caso richiede”. .  
   
   
POZZO DI GAS A POLICORO, L´ATTENZIONE DELLA REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 2 novembre 2009 - In relazione alla richiesta di chiarimenti del consigliere regionale Antonio Di Sanza in merito alle attività di ricerca di idrocarburi nel territorio di Policoro, l´assessore all´Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Vincenzo Santochirico, afferma quanto segue: Nel mese di giugno 2007 la società Gas Plus Italiana ha presentato alla Regione Basilicata istanza per la procedura di Valutazione di impatto ambientale per la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1”, in virtù della concessione “Policoro” rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico. La concessione di coltivazione “Policoro”, attualmente in titolo alla società Gas Plus Italiana spa è stata conferita negli anni ’90 con decreto ministeriale. Nel 1999 il Ministero ha approvato un nuovo programma lavori che prevedeva l’esecuzione di tre sondaggi esplorativi denominati “Gioia Sud Est 1” “Masseria morano 1” e “Masseria Petrulla 1”. Il programma di cui sopra è già stato eseguito, ad eccezione del pozzo “Masseria Morano 1”. Il 7 marzo 2007 la società Gas Plus ha quindi chiesto al Ministero dello Sviluppo economico l’autorizzazione ad eseguire la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1 dir”, ubicato in agro del Comune di Policoro ed , in virtù dell’accordo Stato-regioni del 2001, lo stesso Ministero ha inoltrato istanza di intesa alla Regione Basilicata. L’intesa è stata resa con D. G. R. N. 1397 del 28 luglio2009. In base alla normativa in vigore, lo studio per la valutazione di impatto ambientale è stato affisso presso l´Albo pretorio del Comune di Policoro dal giorno 11 giugno affinché, nei 45 giorni successivi, potessero essere presentate osservazioni o istanze da parte di privati cittadini; il termine per l´Amministrazione comunale è invece fissato in 60 giorni. Lo studio di valutazione di impatto ambientale ed il progetto relativo all´attività per la quale la società ha presentato l´istanza per la Via sono stati contestualmente depositati presso il Municipio di Policoro. Trascorsi i termini previsti dalla legge, non è pervenuta alcuna osservazione. I competenti uffici del Dipartimento, effettuate le verifiche tecniche previste, hanno provveduto a rilasciare la Valutazione di impatto ambientale. Il pozzo è ubicato al di fuori della riserva naturale, in zona Bosco Pantano Soprano, oggi a prevalente attività agricola e destinata a zona industriale, così come previsto dal Consorzio Asi. Interesse prioritario del Dipartimento, infatti, è quello di tutelare l´ambiente, la salute dei cittadini ed il benessere delle comunità, nel rispetto della normativa nazionale vigente in materia di idrocarburi. A questo scopo la Regione intende esercitare i propri compiti di vigilanza e controllo, pur consapevole che i recenti provvedimenti del Governo ne hanno pesantemente circoscritti gli ambiti e le competenze. La legge statale 140 del 1999, inoltre, stabilisce che le royalty sono dovute solo per attività di estrazione di idrocarburi, e non già per la mera esplorazione, specificando altresì che le royalty sono dovute solo nel caso in cui le estrazioni superino i 25 milioni di metri cubi. L’estensione dei benefici anche per volumi inferiori di idrocarburi estratti dovrebbe rientrare fra le prioritarie preoccupazioni, in questo campo, da parte del Governo, magari attribuendo alle Regioni il potere di negoziazione e il diritto di introito, anziché spogliarle delle competenze che già possedevano, come ha fatto con la legge n. 99 del 31 luglio 2009, che la Basilicata, così come altre Regioni, ha impugnato proprio per tale lesione dinanzi alla Corte Costituzionale .  
   
   
URBANISTICA. NOMINATA LA NUOVA COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO MASSEROLI: “IL NOSTRO OBIETTIVO È LA QUALITÀ PAESISTICA DEL TERRITORIO MILANESE”  
 
Milano, 2 novembre 2009 - Il Sindaco Letizia Moratti ha nominato, il 29 ottobre la nuova Commissione comunale per il Paesaggio. L’organismo, che sostituisce la precedente Commissione Edilizia, si riunirà il prossimo 4 novembre alle 14. 30 per l’insediamento ufficiale. La Commissione è composta da 11 professionisti: il Presidente è l’architetto Pierluigi Nicolin, gli altri membri sono Luisa Cortese, Patricia Viel, Aldo Castellano, Paolo Mazzoleni, Cristiano Cremoli, Luca Piraino, Paolo Villa, Clino Castelli, Cecilia Bolognesi e Giuseppe Marinoni. “La nuova Commissione per il Paesaggio – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli - è composta da un piccolo gruppo di giovani architetti e da affermati professionisti dal curriculum interdisciplinare. Il loro lavoro dovrà verificare il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal Comune”. “Le nuove politiche del Piano di Governo del Territorio – ha aggiunto Masseroli - sono occasione di ricerca e applicazione di una vera sostenibilità ambientale. Un Piano a consumo zero di suolo libero. Un Piano redatto a partire dalla conservazione della risorsa più ricca della città: il territorio. Un Piano garante della inviolabilità di tutte le risorse ambientali, Parco Sud in primis”. “La Commissione per il Paesaggio – ha concluso l’assessore - costituisce il primo punto di osservazione e dibattito sul tema della qualità urbana. Essa dovrà valutare e guidare tutti i grandi processi di trasformazione della città, promuovendo uno sviluppo sostenibile. Per passare dall´ecologia del no all´ecologia del come”. Scheda componenti commissione: Pierluigi Nicolin Architetto Professore Ordinario di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano; Cecilia Bolognesi Architetto Docente presso la Facoltà di architettura Civile del Politecnico di Milano; Crisitano Cremoli Geometra esperto ambientale del Comune di Milano; Paolo Mazzoleni Architetto esperto di Urbanistica e Conservazione dei Luoghi; Patricia Viel Architetto Visiting Professor al Politecnico di Milano; Luca Piraino Architetto Docente di Architettura e Paesaggio Urbano al Politecnico di Milano; Luisa Cortese Architetto Consulente di vari Enti della P. A. ; Aldo Castellano Architetto Professor Ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano; Giuseppe Marinoni Architetto Professore a contratto presso il Politecnico di Milano, laboratorio di progettazione e progettazione urbana e del paesaggio; Paolo Villa Architetto docente a contratto presso il Politecnico e docente in vari corsi nell’area paesaggistica; Clino Trini Castelli Designer Dal 1997 è professore a contratto presso il Politecnico. .  
   
   
FVG: CODICE EDILIZIA MIGLIORA QUALITÀ DELLA VITA  
 
Trieste, 2 novembre 2009 - "Con l´approvazione del Codice dell´edilizia abbiamo dato il via libera alla valorizzazione architettonica degli edifici, al contenimento dei consumi energetici, alla tutela dell´ambiente, alla valorizzazione del patrimonio edilizio storico: il tutto per migliorare la qualità della vita dei cittadini della nostra regione che sono ora un po´ più padroni di casa propria". Ad affermarlo è stato il 30 ottobre il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Daniele Galasso, dopo l´approvazione del provvedimento, e aggiunge. "E´ una legge innovativa e pensata per i cittadini. Non a caso abbiamo introdotto una semplificazione amministrativa per il recupero del patrimonio edilizio con un bonus di 200 metri cubi per unità immobiliare o aumento fino al 35% di edifici residenziali e alberghi direzionali. "Allo stesso tempo il provvedimento darà impulso all´economia attraverso nuovi investimenti, incremento dell´occupazione e dell´indotto. In quest´ottica abbiamo previsto benefici per le attività industriali e artigianali con ampliamenti del 35% fino a un massimo di 1000 metri quadrati. Diversi provvedimenti consentono anche alcuni importanti interventi per attività agricole concernenti nell´ordine del 10% dei volumi esistenti presenti nell´azienda agricola. "Il Codice dell´edilizia - prosegue Galasso - individua anche una serie di interventi che potranno essere realizzati come attività edilizia libera, ovvero senza la necessità del permesso a costruire, nel rispetto delle leggi di settore assoggettate solo per alcune fattispecie, quelle più grandi, a una semplice dichiarazione di inizio attività. Tra questi rientrano gli interventi di manutenzione ordinaria, come l´eliminazione di barriere architettoniche, l´installazione di pannelli fotovoltaici e solari, la realizzazione di pertinenze come bussole, verande e serre, depositi attrezzi e pertinenze in genere fino al 10% del volume dell´edificio esistente e un massimo di 100 metri cubi con la realizzazione di tettoie fino a un massimo di 20 metri quadrati. Tutte misure grazie alle quali i cittadini avranno la possibilità di migliorare la propria condizione abitativa". "Un testo organico che ha individuato parametri edilizi e modulistica identiche per tutto il territorio regionale e che introduce il principio del silenzio-assenso per le richieste di permessi che darà certezza al diritto dei titoli abitativi. Altri interventi riguardano la possibilità di demolire edifici incoerenti con le tipologie architettoniche, con il contesto storico e ambientale, per edificarli in altre zone concordate con il Comune, con un premio risultante dal volume preesistente incrementato del 50%. "Infine, assume rilevanza un ampliamento dei lavori eseguibili con semplice Dia o la cosiddetta Superdia, che possono sostituire in buona parte gli interventi fino a oggi assoggettati a permesso di costruire". "Da oggi - conclude Galasso - il Friuli Venezia Giulia ha una legge moderna in materia di edilizia che norma in maniera leggera e pregnante l´intero settore con maggiore libertà per i cittadini e chiarezza per i professionisti, per i costruttori e per i tecnici comunali". .  
   
   
IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL II TRIMESTRE 2009  
 
 Milano, 2 novembre 2009 - Il volume di erogazioni per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel secondo trimestre del 2009, una flessione rispetto allo stesso periodo 2008. La differenza è negativa pari a circa -1,9 miliardi di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un calo del -13%. Il dato conferma il momento di rallentamento del mercato (i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione/surroga). L’ultima variazione (-13%) è minore rispetto alle due precedenti (-18% nel quarto trimestre 2008, -22% nel primo trimestre 2009) ed è un primo segnale che indica un cambiamento positivo da parte del mercato. Considerando il dato semestrale si osserva una variazione negli erogati pari a circa 5 miliardi di euro (-17% rispetto al primo semestre 2008), sul valore influiscono i volumi erogati nel primo trimestre 2009. Nel II° trimestre 2009 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo. Valutando il primo semestre del 2009 le variazioni maggiori vengono registrate nell’area meridionale (-23%) e insulare (-38%).
Macroarea Ii° trim 08 Ii° trim 09 Var. % I° sem 08 I° sem 09 Var. %
Italia Nord Occidentale 3. 396,0 2. 989,7 -12% 10. 212,5 8. 827,5 -14%
Italia Nord Orientale 956,7 810,2 -15% 6. 557,9 5. 688,2 -13%
Italia Centrale 1. 900,9 1. 538,5 -19% 6. 525,5 5. 438,4 -17%
Italia Meridionale 5. 333,4 4. 550,3 -15% 3. 670,7 2. 820,0 -23%
Italia Insulare 3. 442,9 3. 217,8 -7% 2. 289,1 1. 427,4 -38%
Totale 15. 030 13. 107 -13% 29. 256 24. 202 -17%
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Banca d’Italia (valori in milioni di Euro) Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia la tendenza rimane in crescita. Dopo un’iniziale decrescita nel mese di marzo e aprile 2008, l’andamento ha ripreso ad aumentare fino al mese di luglio 2009, anche se si è registrata una diminuzione nel mese di febbraio 2009. Esaminando un arco temporale di un anno, considerando il mese di agosto 2009 con lo stesso mese del 2008, otteniamo una crescita media del 5% delle consistenze. E’ in crescita l’importo medio dei mutui nel Ii° trimestre 2009. L’importo medio nazionale è pari a circa 117. 000 € contro i 114. 000 € del trimestre precedente (+3%). Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, tale valore aumenterà a circa 118. 000 euro nel terzo trimestre. L’aumento è da attribuire alla agevolazioni legislative in supporto al credito e all’aumento della domanda dei mutui nel trimestre (+6%). Il dato è comunque influenzato dalla comune tendenza del sistema bancario a non erogare più mutui al 100%. A livello regionale, nel secondo trimestre 2009, si registrano valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto dalla Toscana (138. 000 €) quello più basso della Calabria (84. 000 €). Sul fronte tassi, grazie ai provvedimenti avvenuti sia a livello nazionale che internazionale i tassi di interesse hanno registrano dall’ultimo trimestre 2008 una serie di cali significativi. Negli ultimi mesi il tasso Euribor ha registrato una serie di importanti riduzioni, si attesta allo 0,77% (valore medio di settembre), si pensi che il 9 ottobre 2008 il tasso registrava il suo valore massimo (5,39%). Si è calcolato che la rata mensile di un mutuo a tasso variabile di 120. 000 euro in 20 anni con uno spread dell’1,20% acceso nell’ottobre dello scorso anno, costava ad una famiglia 297 euro in più di quanto costerebbe stipularlo utilizzando il tasso medio di Settembre. L’irs, invece, registra un tasso del 4,04% (valore medio di settembre). Nel mese di luglio 2009 i tassi di interesse bancari in Italia sono inferiori rispetto alla media europea di circa 38 bps. Sentiment terzo trimestre 2009 Il Gruppo Tecnocasa ha iniziato uno studio sulle tendenze e sentiment del mercato creditizio. Gli studi di settore e le indagini campionarie hanno permesso di determinare una serie di indici e sentiment relativi al mercato dei mutui nel secondo trimestre 2009 (i dati riportati provengono da studi campione e da sentiment dei nostri operatori della sezione di mediazione creditizia Kìron). A livello di volumi erogati la macroarea l’area Nord Occidentale si conferma prima per erogazioni, in lieve recupero negli ultimi mesi l’area Centrale. Da un analisi a campione, nel mese di settembre, si può evidenziare una maggior consapevolezza del mercato, trend confermato sia dall’aumento dell’importo medio del mutuo (117. 000 euro) e dal tempo medio per l’erogazione di una pratica (circa 71 giorni contro i 45 del mese di marzo). Per quanto riguarda la diminuzione annua dell’importo medio (-5% dei primi 9 mesi del 2009 sullo stesso periodo del 2008) questo dato è dovuto alla tendenza di non erogare più la totalità del mutuo, infatti nei primi 9 mesi 2009 circa il 75% dei mutui erogati rientra nella fascia Ltv 61% - 80%. Si può osservare come le famiglie consumatrici cercano di richiedere un importo più possibile vicino alla soglia Ltv dell’80%, circa il 45% dei mutui erogati. La tendenza all’indebitamento è confermata anche dal Rapporto Rata Reddito (Rrr); circa il 51% dei mutuatari infatti ha un Rrr tra il 31% e il 40%. Concludendo si può affermare i primi mesi del 2009 siano stati influenzati da un periodo di transizione che tutto mercato finanziario italiano e internazionale stavano attraversando. Superato questo periodo le erogazioni hanno iniziato a crescere lievemente grazie alla maggior apertura delle banche, tutelate dai provvedimenti governativi in sostegno all’accesso al credito e dall’aumento della domanda. Continua, infatti, l’andamento positivo della domanda di mutui +5% (nei primi 9 mesi 2009 sullo stesso semestre del 2008), +8% nel solo mese di settembre (fonte Crif). Il dato è, però influenzato dalla domanda di rinegoziazione dei mutui. Negli ultimi mesi è stata premiata la qualità di pratiche, infatti sono diminuite sia la percentuale di mutui erogati ai cittadini stranieri, che la percentuale delle pratiche approvate. La tendenza delle banche è quella di erogare mutui con minor grado di rischio a consumatori più solvibili. .
 
   
   
CROTONE - APPROVATI I PRIMI CONTRATTI TIPO NEL SETTORE IMMOBILIARE  
 
Crotone, 2 novembre 2009 - La Camera di Commercio di Crotone rende noto che la Commissione per il controllo delle clausole vessatorie e per la predisposizione dei contratti tipo ha approvato i primi contratti tipo nel settore immobiliare per l’affidamento dell’incarico di vendita e di locazione immobiliare. La Commissione tecnica istituita in attuazione della Legge 580/93 ha lo scopo di verificare la presenza di clausole vessatorie nei contratti stipulati nella provincia di Crotone e di predisporre contratti-tipo. Della Commissione, il cui funzionamento è disciplinato da apposito regolamento, fanno parte professionisti locali designati rispettivamente dal Consiglio notarile, dall’Ordine degli avvocati e dottori commercialisti della Provincia di Crotone, un docente universitario esperto in diritto civile e commerciale, un rappresentante delle associazioni dei consumatori e il dirigente del Servizio di Regolazione del Mercato. “I lavori della Commissione per la stesura dei contratti hanno avuto inizio nel corso del 2008 con la raccolta dei formulari depositati dagli Agenti d’Affare in Mediazione della Provincia di Crotone, in occasione della revisione del Ruolo - riferisce il Presidente della Camera di Commercio di Crotone Fortunato Roberto Salerno nonché Presidente della Commissione - Per giungere ad una redazione concertata, dopo l’approvazione, i contratti sono stati posti all’attenzione delle associazioni di categoria interessate, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) e Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (Fimaa), ed alle associazioni dei consumatori presenti sul territorio. In questa fase hanno partecipato ai lavori la Fiaip con il suo Presidente Regionale Rocco Romanò e l’Adiconsum”. “Ultimata anche questa ultima fase - prosegue Salerno - i contratti revisionati sono stati approvati dalla Commissione ed adottati dalla Camera di Commercio di Crotone. Per una Camera come la nostra - continua Salerno – così piccola a livello di organico è una grande soddisfazione aver raggiunto tra le prime, a soli due anni dalla costituzione del servizio, l’obiettivo dell’approvazione dei suoi primi contratti-tipo”. La Camera di Commercio di Crotone, sempre più consapevole del ruolo rivestito nell’ambito della comunità locale, dimostra ancora una volta di essere attenta a tali nuovi temi quale ente in grado di assicurare trasparenza, affidabilità, informazione a tutela del contraente più debole. .  
   
   
DUE MILIONI DI EURO PER IL RESTAURO DI EDIFICI STORICI DI PREGIO DALLA SALA DELLA CARITÀ NEL COMPLESSO DI SAN FRANCESCO A PADOVA A PALAZZO CHIERICATI A VICENZA ALLA TORRE DI RE BERENGARIO A TORRI DEL BENACO: GLI INTERVENTI FINANZIATI DALLA REGIONE VENETO  
 
Venezia 2 novembre 2009 - Due milioni di euro per finanziare il restauro di edifici storici di pregio di proprietà di comuni e province: è il contributo stanziato dalla Giunta regionale del Veneto su indicazione dell’assessore alle Politiche dei Lavori Pubblici, Massimo Giorgetti. Serviranno a finanziare 14 interventi di restauro tra Belluno, Padova, Treviso, Vicenza e Verona, che riceveranno contributi da 28 e i 250. 000 euro ciascuno. I finanziamenti maggiori andranno nel vicentino: 650. 000 euro. La Provincia di Vicenza riceverà un contributo di 35. 000 euro per il restauro degli elementi lapidei di villa Cordellina – Lombardi a Montecchio Maggiore. Al Comune andrà un finanziamento 250. 000 euro per il restauro e il risanamento conservativo di palazzo Chiericati (un intervento dal costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro). Altri 190. 000 euro andranno al comune di Pojana maggiore per il restauro della torre del Castello e 175. 000 al comune di Longare per il ripristino dell’ex canonica di Lumigliano. Oltre mezzo milione di euro sarà distribuito tra i comuni del padovano. Il massimo contributo ammissibile, 250. 000 euro, andrà al comune di Padova per il restauro della sala Carmeli, annessa al convento di san Francesco, un gioiello settecentesco che fu gravemente danneggiato nel 1995 quando un fulmine colpì il tetto provocando un incendio. L’intervento complessivo per restauro costerà oltre un milione di euro. Il comune di Monselice riceverà un finanziamento di 98. 000 per il completamento del restauro del Palazzo della Loggetta (ex Monte di Pietà, di impianto quattrocentesco) oggi sede dell’Informazione e accoglienza turistica. Mentre il Comune di Cervarese Santa Croce avrà un contributo di 168. 000 euro per il consolidamento strutturale della sede municipale. Oltre 400. 000 euro andranno a comuni della provincia di Verona per cinque interventi diversi. Ai comuni di Cortina d’Ampezzo (Belluno) e Tarzo (Treviso) andranno due importanti contributi per la manutenzione e il restauro delle sedi municipali (rispettivamente di 250. 000 e di 174. 000 euro). “La tutela del patrimonio storico e artistico – ha detto Giorgetti illustrando i contenuti del provvedimento – è tutela della nostra identità e della nostra tradizione. Gli interventi finanziati mirano a restituire bellezza a immobili con valore storico che in molti casi possono anche trovare una nuova fruibilità per i cittadini”. La delibera si inserisce nel quadro dei trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per interventi di restauro e manutenzione straordinaria in edifici di interesse storico e artistico. Gli interventi sono finanziati con un’aliquota effettiva del 48,15% sull’importo dei lavori, con il limite massimo di un contributo pari a 250. 000 euro. Le richieste di ammissione al contributo presentate da enti pubblici sono state 205, di cui 38 ritenute ammissibili. .  
   
   
MILANO, HOUSING SOCIALE. IL COMUNE APRE ALL’EDILIZIA A COSTI CONTENUTI  
 
Milano, 2 novembre 2009 - “Non c’è altra città in Italia che ha definito con la stessa chiarezza cos’è l’housing sociale, come ha fatto in questi mesi l’Amministrazione comunale milanese”. Lo ha sostenuto il 30 ottobre l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli alla presentazione del documento che disciplina gli accordi convenzionali del Comune sul tema dell´abitare. Il documento fissa le regole per le nuove convenzioni di social housing che consentiranno a ogni operatore di vedere incrementati i propri diritti edificatori (da un indice di 0,65 a 1), a patto che il bonus sia destinato a tipologie abitative sostenibili. Il premio volumetrico è riservato a chi costruirà alloggi a meno di 2. 000 euro al metro quadrato o desidera costruire alberghi low cost, o container che possano offrire una sistemazione temporanea non solo ai senzatetto, ma anche a chi resta in città solo per un periodo limitato. Con questa nuova strategia il Comune conta di sviluppare un reale mercato della casa a prezzi contenuti e, grazie all’introduzione della formula del riscatto, renderà possibile per gli inquilini di trasformare il canone d’affitto in una rata per l’acquisto dell’alloggio. “Il provvedimento che abbiamo adottato – ha spiegato l’assessore - è il completamento del lavoro che stiamo facendo con il Piano di Governo del Territorio per garantire a Milano la presenza di funzioni abitative, definitive o temporanee, che ora non esistono. Non è un segreto per nessuno che in città mancano alloggi in vendita sotto i 2 mila euro al metro quadro e alloggi in affitto a prezzi accessibili”. “Ma mancano anche le case per studenti, non esistono alberghi low cost: tutte funzioni in presenza delle quali i giovani e le nuove famiglie non scapperanno più in altri comuni. Questa delibera – ha concluso Masseroli - dà ordine al concetto astratto di housing sociale e offre la possibilità ai giovani e alle famiglie di accedere all’agevolazione che deriva dall’opportunità di costruire dove il suolo non costa. E’ solo una stima indicativa, ma ritengo che si aprirà la possibilità di costruire 20 mila alloggi nei prossimi 15 anni riservati a chi ha un reddito Isee inferiore ai 40 mila euro e non è già proprietario di un´abitazione”. .  
   
   
CONFCOOPERATIVE FEDERABITAZIONE TOSCANA: PERPLESSITA’ SUL PROVVEDIMENTO REGIONALE RELATIVO ALLE MISURE STRAORDINARIE URGENTI DI EDILIZA RESIDENZIALE SOCIALE  
 
Firenze, 2 novembre 2009 - In merito all’annuncio dell’uscita di un imminente bando regionale che prevede Misure straordinarie urgenti di edilizia residenziale sociale messe in campo dalla Regione Toscana, Confcooperative Federabitazione Toscana ha espresso ha espresso soddisfazione per le risorse stanziate ma anche perplessità per il modo in cui queste risorse verranno erogate. Durante la prima assemblea regionale congiunta che si è svolta questa mattina a Firenze, fra Agci-abitazione, Arcat Legacoop, e Federabitazione Confcooperative, dal titolo Politiche abitative tra crisi, social housing e sostenibilità, Carlo Sarri - Presidente Federabitazione Toscana Confcooperative, ha dichiarato: "Il provvedimento può essere considerato positivo da un punto di vista finanziario, poiché le risorse non sono poche anche se il problema sarà renderlo efficace, perché non ci sono le condizioni per un ampia partecipazione da parte delle nostre cooperative a causa dell´accessiva burocraticità dell´atto". Le risorse del bando riguarderanno circa 143 milioni di euro, spalmate su cinque misure, destinate a dare un forte impulso all’edilizia sociale nei prossimi mesi. Le cooperative di abitazione sono particolarmente interessate ad alcune delle misure proposte: realizzare nuova edilizia sociale a canone sostenibile, usare abitazioni già costruite da mettere immediatamente in affitto per almeno 15 anni. Le tre associazioni delle cooperative di abitazione toscane, Agci-abitazione, Arcat Legacoop, e Federabitazione Confcooperative, in Toscana contano 130 le cooperative aderenti alle tre associazioni a fine 2008 che hanno prodotto congiuntamente 350 milioni di euro di fatturato, hanno un totale di 29000 soci iscritti, e oltre 8000 abitazioni in corso di realizzazione. Ogni anno le cooperative rispondono ai bisogni abitativi di quasi 2000 famiglie e giovani coppie. .  
   
   
TOSCANA: CASE POPOLARI, L´ECOEFFICIENZA TRA I CRITERI PER LE GARE D´APPALTO  
 
 Firenze, 2 novembre 2009 - Ecoefficienza e sostenibilità sociale saranno tra i nuovi criteri guida dell´edilizia residenziale pubblica. Nel seminario sulla ´Sostenibilità del vivere e dell´abitare ´che si è tenuto il 30 ottobre a ´Dire e fare´, l´assessore regionale alla casa Eugenio Baronti ha incontrato amministratori pubblici e tecnici dell´edilizia pubblica per discutere con loro dei criteri che regolano le gare d´appalto. «Oggi il criterio base che regola le gare d´appalto è quello del massimo ribasso- spiega Baronti – mentre la legge regionale 38 sugli appalti pubblici ha ribaltato il sistema e ne ha messo al centro il concetto di gara ´economicamente vantaggiosa´. Questo ci porterà a privilegiare in ogni caso le offerte più basse, ma quelle che hanno un miglior rapporto qualità/prezzo e che vanno verso appalti ecologici. Sarà presto pronta una griglia di riferimento che gli addetti ai lavori dovranno usare per selezionare le aziende in gara ed i loro progetti». La ´griglia´ con i nuovi criteri che regoleranno le gare d´appalto per l´edilizia residenziale pubblica in via di definizione. Ci sta lavorando l´Osservatorio suigli appalti istituito dalla legge 38. Cardini delle nuove linee guida saranno l´ecoefficenza energetica, tempi e costi ben definiti, la qualità del progetto, costi, tempi, organizzazione del cantiere (smaltimento dei rifiuti, sicurezza per gli operai, ecc). «Vogliamo creare - precisa Baronti - una griglia che permetta agli uffici tecnici di orientarsi e di selezionare le aziende in base che partecipano alle gare in base a competenza e qualità. Ad oggi il 31% dei cantieri di edilizia popolare è fermo perchè gli appalti sono stati vinti da ditte ´mordi e fuggi´, che fanno offerte estremamente basse, vincono la gara ma poi aprono infiniti contenziosi legali con i Comuni e non portano avanti la costruzione. La crisi economica sta acuendo questo fenomeno e dobbiamo intervenire per sbloccare la situazione e orientare gli appalti verso ecoefficienza e qualità». Nel corso del seminario di questa mattina sono state presentati ai tecnici esempi di edifici ecosostenibili realizzati all´estero ma anche in Toscana e in altre regioni italiane, in particolare nel Lazio dove sono state realizzate case popolari con standard qualitativi molto elevati. «Il tema della bioedilizia – conclude Baronti - è stato al centro della Toscana dei consuamatori, la manifestazione annuale organizzata dalla Regione insieme al Centro tecnico per il consumo. Stiamo lavorando per sensibilizzare operatori ed opinione pubblica su questi argomenti, perchè è necessario rimuovere resisteze e diffidenze ed attivare quei processi culturali che servono per portare a sistema quelle che adesso sono pochi episodi virtuosi». .  
   
   
CASE POPOLARI, L´ECOEFFICIENZA TRA I CRITERI PER LE GARE D´APPALTO PREMIARE LA QUALITÀ DEL PROGETTO E NON SOLO IL MASSIMO RIBASSO  
 
Firenze, 2 novembre 2009 - Ecoefficienza e sostenibilità sociale saranno tra i nuovi criteri guida dell´edilizia residenziale pubblica. Nel seminario sulla ´Sostenibilità del vivere e dell´abitare ´che si è tenuto il 30 ottobre a ´Dire e fare´, l´assessore regionale alla casa Eugenio Baronti ha incontrato amministratori pubblici e tecnici dell´edilizia pubblica per discutere con loro dei criteri che regolano le gare d´appalto. «Oggi il criterio base che regola le gare d´appalto è quello del massimo ribasso- spiega Baronti – mentre la legge regionale 38 sugli appalti pubblici ha ribaltato il sistema e ne ha messo al centro il concetto di gara ´economicamente vantaggiosa´. Questo ci porterà a privilegiare in ogni caso le offerte più basse, ma quelle che hanno un miglior rapporto qualità/prezzo e che vanno verso appalti ecologici. Sarà presto pronta una griglia di riferimento che gli addetti ai lavori dovranno usare per selezionare le aziende in gara ed i loro progetti». La ´griglia´ con i nuovi criteri che regoleranno le gare d´appalto per l´edilizia residenziale pubblica in via di definizione. Ci sta lavorando l´Osservatorio suigli appalti istituito dalla legge 38. Cardini delle nuove linee guida saranno l´ecoefficenza energetica, tempi e costi ben definiti, la qualità del progetto, costi, tempi, organizzazione del cantiere (smaltimento dei rifiuti, sicurezza per gli operai, ecc). «Vogliamo creare - precisa Baronti - una griglia che permetta agli uffici tecnici di orientarsi e di selezionare le aziende in base che partecipano alle gare in base a competenza e qualità. Ad oggi il 31% dei cantieri di edilizia popolare è fermo perchè gli appalti sono stati vinti da ditte ´mordi e fuggi´, che fanno offerte estremamente basse, vincono la gara ma poi aprono infiniti contenziosi legali con i Comuni e non portano avanti la costruzione. La crisi economica sta acuendo questo fenomeno e dobbiamo intervenire per sbloccare la situazione e orientare gli appalti verso ecoefficienza e qualità». Nel corso del seminario di questa mattina sono state presentati ai tecnici esempi di edifici ecosostenibili realizzati all´estero ma anche in Toscana e in altre regioni italiane, in particolare nel Lazio dove sono state realizzate case popolari con standard qualitativi molto elevati. «Il tema della bioedilizia – conclude Baronti - è stato al centro della Toscana dei consuamatori, la manifestazione annuale organizzata dalla Regione insieme al Centro tecnico per il consumo. Stiamo lavorando per sensibilizzare operatori ed opinione pubblica su questi argomenti, perchè è necessario rimuovere resisteze e diffidenze ed attivare quei processi culturali che servono per portare a sistema quelle che adesso sono pochi episodi virtuosi». .  
   
   
PRESENTATO AD ARQUA’ POLESINE IL PIANO CASA. ASSESSORE MARANGON: NEL POLESINE MENO 9,3% DI OCCUPATI NEL SETTORE EDILIZIO  
 
Venezia, 2 novembre 2009 - “Credo che prima della scadenza del 30 ottobre la quasi totalità dei Consigli comunali del Veneto avranno discusso e adottato il Piano Casa e di questo ringrazio veramente tutti quei sindaci che, in una logica di collaborazione istituzionale, hanno avviato la discussione consiliare per l’adozione di un provvedimento nato con il solo scopo di sostenere l’economia e in particolare il settore edilizio, che più di altri soffre gli effetti dell’attuale crisi”. Lo ha ribadito il 29 ottobre l’assessore all’urbanistica e alle politiche per il territorio della Regione del Veneto Renzo Marangon intervenuto ad Arquà Polesine alla presentazione a professionisti, tecnici, amministratori e cittadinanza del Piano Casa. Riferendo alcuni dati di Infocamere relativi al settore dell’edilizia e delle costruzioni nel Polesine, Marangon ha ricordato che alla fine del primo semestre 2009 le imprese attive nel comparto erano 3. 667, con circa 8000 addetti, contro i quasi 8. 800 stimati l’anno prime, quindi con una flessione dell’occupazione pari al 9,3%. Dati, ha sottolineato, che indicano un oggettivo e pericoloso stato di crisi del settore. Dopo aver ricordato cosa prevede la legge regionale, Marangon ha ribadito che il provvedimento contiene due aspetti veramente innovativi, rappresentati il primo dal premio di cubatura dato a chi demolirà e ricostruirà la propria abitazione, il secondo dall’aver ridotto al minimo le procedure burocratiche, limitate alla sola presentazione della Via, dando così tempi certi per quanto riguarda l’inizio dei lavori. Marangon si è però detto preoccupato dal fatto che molti uffici tecnici e molti professionisti hanno la tendenza ad interpretare in modo restrittivo la legge 14/09 con una visione troppo burocratica, aspetto che contrariamente nella legge non c’è e questo – ha sottolineato - rischia di frenare le grandi opportunità date dal Piano Casa. A questo proposito l’Assessore ha invitato gli Ordini e Collegi professionali ad avviare al più presto dei corsi di formazione, proprio per “alfabetizzare” chi si dovrà occupare dei progetti di ristrutturazione. “Non si tratta di un provvedimento urbanistico, ma di una legge per sostenere un settore particolarmente colpito dalla crisi, anche se indubbiamente – ha sottolineato – avrà effetti urbanistici. Abbiamo fatto una legge per aprire il più alto numero possibile di cantieri, mettendo meno vincoli possibili e dando una interpretazione molto estesa del concetto di prima casa e consentire così a tante famiglie di usufruire del bonus prima casa”. E riferendosi proprio alle restrizioni inopportune poste all’interpretazione del Piano Casa, l’Assessore ha precisato che sbaglia chi pretende il piano aziendale per gli aumenti volumetrici degli edifici posti in zona agricola, perché la legge non lo prevede. Marangon ha poi ricordato l’ulteriore opportunità, questa in termini finanziari, offerta dalle Casse di Risparmio del Veneto e dalla Cassa di Risparmio di Venezia, che hanno messo a disposizione delle famiglie e delle imprese venete un plafond di 500 milioni di euro a sostegno del Piano casa. .  
   
   
EDILIZIA FVG: OLTRE 11 MILIONI DI EURO PER CASERME CARABINIERI  
 
Trieste, 2 novembre 2009 - Su proposta dell´assessore regionale all´Ambiente e ai Lavori Pubblici, Elio De Anna, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato la ripartizione di contributi per quasi 11 milioni e 500 mila euro, suddivisi in venti annualità per un importo annuo di 574 mila euro, per la realizzazione e il completamento di caserme dell´Arma dei Carabinieri. In particolare, l´intervento più significativo prevede la costruzione di un fabbricato da destinare a Caserma, per il locale ´Comando compagnia Carabinieri´, in Comune di Duino Aurisina (Ts). Inoltre saranno eseguiti lavori di ristrutturazione e di adeguamento di un immobile in Viale Xxiii marzo a Udine, che ospiterà la sede permanente dei reparti speciali dell´Arma. Un contributo integrativo è stato poi concesso per il completamento della realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Campoformido. .  
   
   
OGGI : CHIUDONO PER PROTESTA LE AGENZIE NUOVA TIRRENA IL GRUPPO AGENTI, APPOGGIATO DALLO SNA, PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE SINDACALE  
 
 Milano, 2 novembre 2009 - Gli agenti di assicurazione operanti per Nuova Tirrena hanno indetto una chiusura delle sedi per oggi 2 novembre, in segno di protesta contro le ripercussioni che la fusione di Nuova Tirrena con Groupama sta avendo sulla rete agenziale. Il Gant (Gruppo Agenti Nuova Tirrena) denuncia infatti un sovraccarico di oneri derivanti alle agenzie dalla fusione “Il management ha evidentemente sottovalutato l’impatto che l’operazione avrebbe avuto sulla nostra attività” afferma Pietro Melis, presidente del Gruppo Agenti “e le agenzie Nuova Tirrena si sono trovate del tutto impreparate ad affrontarne gli effetti”. Oltre alle gravi difficoltà nella gestione quotidiana della attività, che possono tradursi anche in disservizi per i clienti, il Gruppo Agenti denuncia inoltre la penalizzazione economica derivante alle agenzie dalla fusione. Questa è provocata sia dall’aumento dei costi gestionali per adeguare le strutture alle nuove esigenze, sia dalla tariffa unificata che introduce nuovi elementi di personalizzazione e distinzione, con l’ulteriore aggravio dell’aggiornamento dell’anagrafica esistente. “Abbiamo la netta sensazione” prosegue il presidente del Gant “di essere considerati solo un canale di vendita dei loro prodotti, importante solo finché non vi sono alternative e quindi di non far parte dei ‘pilastri’ che costruiranno la nuova realtà. E questo non è un buon punto di partenza per delle sane relazioni industriali”. Il Sindacato Nazionale Agenti (Sna) dichiara il proprio sostegno alla protesta degli agenti Nuova Tirrena e si adopererà per coinvolgere anche la Federazione Unitaria Sna-unapass. .  
   
   
SICILIA, LAVORI PUBBLICI: IN GAZZETTA PREZZARIO REGIONALE CANTIERI DI LAVORO  
 
Palermo, 2 novembre 2009 – E’ stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 49 il decreto 14 ottobre 2009 sull’analisi dei costi per la redazione dei progetti di cantieri di lavoro a firma dei dirigenti generali del dipartimento ispettorato regionale dei Lavori Pubblici e del dipartimento del lavoro. Si tratta di un vero e proprio “prezzario” regionale per la progettazione e l’esecuzione di cantieri di lavoro edile. “Le analisi – si legge nella premessa al decreto - sono state impostate in modo che trovino diretta applicazione i prezzi appositamente desunti dal Nuovo prezzario unico regionale per i lavori pubblici nella Regione siciliana e si possano, così, uniformarne le previsioni. A questo scopo sono state predisposte le analisi più ricorrenti per i costi relative alle varie categorie di lavoro”. Rispetto alle analisi effettuate dai due assessorati, nella progettazione ed esecuzione dei cantieri di lavoro saranno ammessi scostamenti, in più o in meno per un massimo del 10%, nell´ipotesi di particolari difficoltà logistiche che possono insorgere nei luoghi di cantieramento, ad esempio all´interno di centri storici, o in zone con particolare difficoltà di accesso. Gli scostamenti dovranno essere certificati dal responsabile unico del procedimento, con apposita dichiarazione. Lo studio prende in esame anche le quantità di manodopera comune e qualificata o specializzata. Per quanto riguarda i noli, sono considerati già presenti all´interno delle voci di prezzario, per cui andranno individuati soltanto nell´ipotesi di nuove analisi prezzi. Le voci riferite ai trasporti dei materiali a discarica saranno quelle inserite nel prezzario unico regionale dei Lavori Pubblici così come al prezziario si dovrà fare riferimento per eventuali voci non previste. “L’analisi dei costi per la redazione dei progetti di cantiere di lavoro – ha detto il dirigente generale del dipartimento ispettorato tecnico Lavori Pubblici, Alessandra Russo – è uno strumento che garantisce uniformità di costi venendo contemporaneamente incontro sia ai progettisti dei cantieri che all’amministrazione che può valutare i progetti sulla base di elementi chiari e trasparenti”. Presso il dipartimento regionale del Lavoro, che a inizio ottobre ha pubblicato i bandi per finanziare i cantieri di lavoro, sono stati anche programmati incontri provinciali per rispondere ai quesiti posti da vari soggetti interessati ei che già sono pervenuti allo stesso dipartimento. “Si tratta – ha spiegato il dirigente generale del dipartimento regionale Lavoro, Giovanni Bologna - di una importante occasione di semplificazione e di snellimento delle procedure contro le incertezze ed i ritardi burocratici. Il prezzario, dunque, quasi come una cartina geografica, capace di orientare nel migliore dei modi il progettista, il responsabile del cantiere, ed anche l’amministrazione che sarà impegnata a valutare lo stesso progetto, in tempi ragionevoli ed efficaci, e sulla base di elementi uniformati a parametri oggettivi frutto di analisi accurate nel settore” . .  
   
   
DAL GIAPPONE OPPORTUNITÀ PER SUPERARE LA CRISI GLI OPERATORI TOSCANI HANNO INCONTRATO QUASI 700 TRA BUYER E IMPORTATORI  
 
Firenze, 2 novembre 2009 - La Toscana per superare la crisi guarda anche al Giappone, dove a partire dal secondo trimestre 2009 il pil ha ripreso a crescere (+0,9%). Anche questo dato spiega il senso della missione toscana a Tokyo, guidata dall’assessore Ambrogio Brenna, con la presenza di Toscana Promozione e della Camera di Commercio di Prato, che ha visto la presenza di 92 imprese del settore tessile, quello dei filati e dall’agroalimentare (olio e vino). «Riportiamo in Toscana un po’ di ottimismo - ha commentato l’assessore Brenna, facendo un bilancio del viaggio - per l’attenzione ricevuta e per qualche segnale di ripresa verso le nostre produzioni. Nel complesso i nostri imprenditori hanno potuto incontrare quasi 700 tra buyer e importatori giapponesi. Sono opportunità importanti soprattutto in un momento di difficoltà come questo. Abbiamo registrato una crescita dell’interesse dei giapponesi verso i prodotti toscani. Un interesse – ha sottolineato Brenna – che si estende anche a nuovi settori, dalle biotecnologie al biomedicale». Un bilancio condiviso anche dal presidente della Camera di commercio di Prato, Carlo Longo, che, al termine dell’incontro che si è svolto il 30 ottobre al Bunka College di Tokyo, ha sottolineato come il successo di questa missione dimostri che si può guardare con un po’ più di serenità al futuro. Le 19 aziende vinicole presenti a Tokyo a seguito della degustazione guidata dall´enologo Pablo Harri di Montalcino hanno allargato la loro rete di contatti e verificato un reale consenso e apprezzamento dei loro prodotti. L’enologo Harri a conclusione del worhshop non ha dubbi: «Le aziende vinicole toscane devono continuare a fare quello che da sempre sanno fare senza cercare di far concorrenza ai vini australian i o americani: il nostro è un vino di alta qualità e qui a Tokyo ho avuto la conferma che il nostro prodotto continua ad essere molto apprezzato». Anche le 62 imprese del tessile pratese, presenti alla manifestazione Jitac “European Textile Fair”, il principale appuntamento fieristico dedicato ai tessuti, hanno registrato qualche primo segnale di inversione di tendenza. Che in Giappone la crisi cominci a dare segnali di ripresa, lo ha confermato proprio il presidente di Prato Trade, Alessandro Benelli: «Non solo - ha detto - per l´attenzione e l´interesse verso i nuovi prodotti, ma anche in termine di ordini». La promozione dei prodotti toscani in Giappone per essere efficace deve avere una sua credibilità, deve consolidare relazioni e suscitare fiducia da parte degli operatori giapponesi, per questo - come tutti gli interlocutori hanno sottolineato a partire dall’ambasciatore italiano, Vincenzo Petrone fino al presidente della Camera di commercio italiana, Alberto Montanari - deve avere una sua continuità. «Stiamo già lavorando – ha detto Brenna – per organizzare la “Settimana della qualità toscana”qui a Tokyo nel 2010. Porteremo l’eccellenza del sistema toscano, a partire dai settori più richiesti, agroalimentare, arredamento e articoli da regalo». Per uscire prima e meglio dalle attuali difficoltà le piccole e medie imprese toscane, interessate a promuovere le loro produzioni all’estero, possono contare sull’attività di Toscana Promozione che per il 2010 ha pronto un piano di promozione che prevede iniziative e azioni per 27 milioni di euro. «Questo è il momento giusto per aiutare le nostre imprese ad affacciarsi sui mercati internazionali e al tempo stesso per promuovere il sistema Toscana all’estero, con l’obiettivo di trovare nuovi sbocchi per i nostri prodotti e attrarre investimenti esteri nella nostra regione». Anche nel corso di incontri avuti durante questa missione, ha concluso Brenna, «abbiamo potuto verificare concrete possibilità di investimento in Toscana da parte di importanti gruppi giapponesi, particolarmente verso due settori produttivi, quello agroalimentare e quello tecnologico». .  
   
   
COMMERCIO IN LOMBARDIA, 5 MLN PER PICCOLI COMUNI DI PIANURA NICOLI CRISTIANI: BANDO SEMPLICE ED EFFICACE, UN SUCCESSO SARANNO FINANZIATI PROGETTI PUBBLICI E PRESENTATI DA PRIVATI  
 
Milano, 2 novembre 2009 Sono 109 i piccoli Comuni non montani (con meno di 2. 000 abitanti) che beneficeranno di quasi 5 milioni di contributi regionali per sostenere le attività commerciali nei rispettivi territori. Si è chiuso, infatti, oggi il termine per la presentazione delle domande relative a un bando rivolto ai 275 Comuni lombardi con le caratteristiche previste per accedere ai finanziamenti. In dettaglio, ammontano a 4. 953. 047 euro i contributi richiesti a sostegno di progetti che genereranno investimenti per circa 10 milioni di euro. Il provvedimento prevede misure di sostegno per cofinanziare sia gli investimenti promossi dagli operatori commerciali sia i progetti di sviluppo messi a punti dai Comuni stessi; 9 delle 93 domande sono state presentate da aggregazioni di Comuni che - come previsto dalla normativa del bando - hanno potuto beneficiare di maggiori contributi regionali. Destinatari del contributo, insieme agli enti locali, le micro e piccole imprese che operano come commercianti al dettaglio di prossimità, in sede fissa e in forma ambulante stabile con posteggi su area pubblica. Soddisfazione per il risultato è stata espressa dall´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, secondo il quale "il numero dei Comuni (il 40 % degli aventi diritto) che accederanno ai fondi è per un certo verso sorprendente, anche per le difficoltà operative delle amministrazioni più piccole, in termini di personale, a mettere a punto importanti progetti di sviluppo. Sono convinto che l´opportunità che questi enti locali hanno colto saprà attivare numerosi interventi sul territorio per la rivitalizzazione del commercio e indirettamente anche per altri aspetti nella vita di una comunità: il commercio, in questi contesti, ha una particolare valenza sociale in termini di occupazione, sostegno economico e servizio alla popolazione. Colgo l´occasione anche per ringraziare le sedi periferiche delle principali associazioni di categoria per il lavoro di squadra svolto insieme a Regione ed enti locali". Punto fondamentale del bando è stata, infatti, la collaborazione con le principali associazioni maggiormente rappresentative del commercio, che hanno affiancato i Comuni nella messa a punto delle domande, presentate con una procedura semplificata e già tutte in fase di istruttoria per ottenere in tempi brevi il contributo. Oltre a sostenere gli interventi degli operatori (rifacimento facciate ed esterni di negozi e nuove attrezzature per l´attività commerciale, per esempio), l´azione di sostegno economico è stata estesa alle infrastrutture locali e ad altri interventi pubblici a servizio del commercio (miglioramento dell´arredo urbano, piste ciclopedonali, illuminazioni a risparmio energetico, spazi di verde urbano, attrezzature per eventi "di piazza"). Finanziamenti Volano Di Investimenti Pubblici E Privati - Alcuni esempi concreti spiegano meglio l´azione di Regione Lombardia in questi casi. In provincia di Varese, l´aggregazione del Comune di Osmate, che ha come partner i comuni di Cadrezzate e Comabbio, ha presentato un progetto del valore di 600. 000 euro: sostenuto da 300. 000 euro di contributo regionale, prevede interventi pubblici per 23. 000 euro e interventi proposti dai commercianti della zona per 277. 000 euro. In provincia di Cremona, l´aggregazione del Comune di San Giovanni in Croce (Comuni partner Voltido e Solarolo) ha presentato un progetto per 440. 500 euro tra interventi pubblici e destinati ai privati e sarà sostenuto da un contributo regionale di 220. 250 euro. In provincia di Pavia, l´aggregazione del Comune di Confienza (Comuni partner Castelnovetto, Cozzo, Langosco e Nicorvo) ha presentato un progetto del valore di 274. 000 euro e riceverà un contributo regionale di 136. 887 euro. Infine, in provincia di Milano l´aggregazione del Comune di Ozzero (partner il comune di Cassinetta di Lugagnano) ha presentato un progetto per 376. 000 euro di investimenti, compensato da un contributo regionale di 179. 063 euro. I Comuni Che Hanno Partecipato Al Bando - Provincia di Pavia: Confienza, Bascapè, Battuda, Borgo S. Siro, Candia Lomellina, Ceranova, Ceretto Lomellina, Cervesina, Copiano, Cornale, Ferrera Erbognone, Frascarolo, Gerenzago, Inverno e Monteleone, Lardirago, Magherno, Mezzana Bigli, Mezzanino, Montebello della Battaglia, Ottobiano, Pancarana, Pinarolo Po, Pizzale, Portalbera, Rea, Rosasco, S. Cristina Bissone, S. Giorgio Lomellina, Scaldasole, Sommo, Velezzo Lomellina, Villanova d´Ardenghi, Zerbolo´; - Provincia di Cremona: Ca´ d´Andrea, Calvatone, Camisano, Casalmorano, Castelgabbiano, Cella Dati, Cingia de´ Botti, Corte de´ Cortesi con Cignone, Corte de´ Frati, Credera Rubbiano, Cremosano, Gabbioneta Binanuova, Grontardo, Isola Dovarese, Izano, Motta Baluffi, Olmeneta, Pessina Cremonese, Pieranica, Ripalta Arpina, Rivarolo e Uniti, S. Daniele Po, S. Giovanni in Croce, Scandolara Ravara, Spinadesco, Stagno Lombardo, Torre de´ Picenardi, Volongo; - Provincia di Como: Castelnuovo Bozzente; - Provincia di Bergamo: Isso, Pumenengo, Solza, Torre Pallavicina; - Provincia di Mantova: Carbonara Po, Felonica, Pieve di Coriano, Piubega, Quingentole, S. Giacomo delle Segnate, S. Giovanni del Dosso; - Provincia di Brescia: Acquafredda, Cigole, Seniga, Soiano del Lago, Villachiara, Visano; - Provincia di Lecco: Cremella, Viganò; - Provincia di Lodi: Boffalora d´Adda, Cervignano d´Adda, Corte Palasio, Ossago Lodigiano, S. Stefano Lodigiano, Terranova de Passerini, Villanova del Sillaro; - Provincia di Milano: Calvignasco, Ozzero, Zelo Surrigone; - Provincia di Varese: Osmate. .  
   
   
VCO - NATI MORTALITÀ DELLE IMPRESE NEL III TRIMESTRE 2009  
 
Verbania, 2 novembre 2009 - Il sistema imprenditoriale della nostra provincia torna a crescere e mette in luce nel terzo trimestre 2009 un saldo positivo fra imprese iscritte e cessate. I dati del Registro delle Imprese evidenziano infatti 206 iscrizioni e 142 cessazioni , con un saldo positivo pari a 64 unità. Lo stock delle imprese registrate passa quindi da 13. 997 nel secondo trimestre 2009 a 14. 059 nel periodo luglio-settembre. Il tasso di sviluppo positivo delle imprese provinciali (+0,46%) ci posiziona 17esimi per crescita, primi tra i capoluoghi piemontesi, nella classifica delle 105 province italiane. Nel terzo trimestre 2009 si registrano variazioni di stock positive per i settori delle costruzioni e il turistico. Negative le attività commerciali. Si conferma il peso percentuale dei tre comparti sul totale delle imprese registrate nella nostra provincia: il 24% delle imprese del Vco appartiene al settore del commercio (in valore assoluto 3. 406 unità), segue il comparto delle costruzioni (19% del totale, con 2. 792 unità) ed il settore turistico (11%, in valore assoluto 1. 603 unità ). Ancora negativi i risultati del manifatturiero che mantiene comunque un elevato peso percentuale sul totale delle imprese registrate (13% del totale). A livello nazionale negli ultimi 25 anni il sistema imprenditoriale si è andato progressivamente rimodellando lungo due principali dinamiche di lungo periodo: la progressiva e rapida crescita delle società di capitali e la lenta e continua contrazione delle imprese individuali. Anche nel Vco si assiste all´incremento delle imprese di capitali. Un dato su tutti: le società di capitali al terzo trimestre 1999 erano 1. 417 unità il 10% del totale. Al 30 settembre le stesse pesano per il 14,6% del totale e hanno uno stock registrato di 2. 047 unità (+630 imprese negli ultimi 10 anni). In provincia invece nel trimestre tengono le imprese individuali. Lo stock registrato nel terzo trimestre 2009 è di 8. 188 unità, il valore più alto dalla fine del 2006 (8. 194 unità). Le ditte individuali sono comunque in diminuzione negli ultimi anni (-519 imprese negli ultimi 10 anni). Risultati positivi per le ditte individuali si registrano soprattutto nel settore delle costruzioni ed in special modo per i lavori di costruzione specializzati (tra cui sono inseriti gli impiantisti elettrici ed idraulici). .  
   
   
MONZA E BRIANZA - ITALIA: I SISTEMI IMPRENDITORIALI PIÙ REATTIVI  
 
Milano, 2 novembre 2009 - Con un Indice di Vivacità Economica” che supera i 10 punti, Milano, Rimini, Roma, Torino, Pisa, Monza e Brianza e Trieste sono le province dove il sistema imprenditoriale si mostra più reattivo e nel dopo crisi saranno le prime a ripartire. In particolare, sono al primo posto per Ivec il capoluogo lombardo e Rimini (10,5 punti), seguite dalla capitale (10,2), quindi da Torino e Pisa (10,1), Monza e Brianza e Trieste (10,0). È quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Istat, Repr, Istituto Tagliacarne, Prometeia, Inps. L’ivec, l’Indice di Vivacità Economica, è il “super indice” che comprende 14 variabili di carattere economico. È stato calcolato sulla base del quadro attuale del sistema imprenditoriale delle province italiane e sulle previsioni del Pil di medio periodo. Sono stati considerati, tra gli altri, come parametri costitutivi dell’Ivec: densità imprenditoriale, il tasso di crescita delle imprese, il grado di innovazione (imprese hi tech, marchi e brevetti), il mercato del lavoro (cigs e addetti), Pil, il tasso di imprenditoria femminile, le variazioni di insolvenze (cambiali protestate e fallimenti). “Credo che tutti insieme dobbiamo traghettare le imprese, i lavoratori e le famiglie oltre la crisi – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - perché la nostra economia è come un treno, un treno che dobbiamo condurre al di là del guado con tutti i vagoni: dal primo all’ultimo”. .  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA HA SCRITTO ALL´AD DI POSTE ITALIANE SARMI.  
 
 Ancona, 2 novembre 2009 - Di seguito la lettera che il presidente Gian Mario Spacca ha inviato all´amministratore delegato di Poste Italiane Spa Massimo Sarmi in merito alle indiscrezioni trapelate relative alla razionalizzazione di alcuni uffici postali nella province di Ancona e Macerata: ´Sono giunte alla mia attenzione alcune insistenti e preoccupate voci in merito alla possibile imminente chiusura pomeridiana di alcuni uffici postali nelle province di Ancona e Macerata, nell´ambito di un piano complessivo di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi offerti territorialmente da Poste Italiane Spa. Pur comprendendo la necessita` di operare scelte, a volte difficili, nell´obiettivo di ottimizzare le risorse a disposizione, tuttavia ritengo che il territorio e le comunita` locali non debbano pagarne il prezzo in termini di depauperamento di offerte e servizi con effetti deleteri sul piano economico e sociale. Le progettate chiusure pomeridiane nei comuni di Porto Recanati, Camerino, Matelica, Tolentino e Loreto provocheranno, se rese operative, situazioni di gravi difficolta` per gli operatori economici, per i cittadini residenti e per i turisti che gravitano nel territorio. In particolare mi preme sottolineare che la chiusura dell´ufficio postale di Loreto rappresenterebbe un gravissimo danno, sia in termini economici che di immagine, non solo per il territorio della citta` mariana, ma per l´intera Regione, che vede in Loreto, ´prima inter pares´ un indiscutibile riferimento turistico e religioso, capace di attirare interesse e risorse, per il mantenimento delle quali dobbiamo tuttavia garantire adeguati servizi ed infrastrutture. Alla luce di tali considerazioni ritengo necessaria un´ulteriore approfondita valutazione delle scelte aziendali che, pur necessarie, non possono essere operate contro il territorio. Un saluto cordialissimo´. .  
   
   
“ACCUMULATORI ELETTRICI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 2 novembre 2009 - Nel 2009 il valore della produzione nazionale evidenzierà una flessione attorno al 4,5%; calano allo stesso ritmo anche le importazioni, mentre per le esportazioni è atteso un -3%. Tale andamento è anche legato al calo del prezzo del piombo che si è trasferito direttamente sul livello dei prezzi di vendita. Questa flessione si innesta però su una situazione di mercato che vede anche una riduzione delle vendite in termini reali. Sul mercato nazionale le batterie di avviamento stanno facendo rilevare le dinamiche peggiori mentre le batterie stazionarie evidenziano una sostanziale crescita. Le batterie di trazione ed ermetiche flettono rispetto al 2008 sull‘ordine del 5/7% La flessione della domanda sta mettendo in difficoltà i produttori minori, soprattutto quelli con una gamma d´offerta poco differenziata. La concentrazione settoriale è destinata ad aumentare ulteriormente e in particolare tende ad aumentare la quota di mercato detenuta da operatori esteri. La presenza di nuovi prodotti di origine asiatica fa crescere la pressione competitiva in funzione delle politiche di marketing particolarmente aggressive adottate dai nuovi entranti. Anche per il 2010 le attese degli operatori sono orientate ad un certo pessimismo. Si conferma la tendenza del sistema produttivo verso le fasce di prodotto più qualificate: una certa tenuta del mercato si riscontra infatti solo per quanto riguarda i prodotti più specialistici, mentre non si attenua la pressione competitiva dei produttori esteri. Dati Di Sintesi
Numero di imprese produttrici 12
Numero di addetti delle aziende produttrici 2. 500
Numero di addetti per impresa produttrice 208
Valore della produzione 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. €) 636,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%)(a) 1,6
Preconsuntivo 2009 607,4
Variazione della produzione 2009/2008 (%)(a) -4,5
Fatturato per addetto (‘000 €) 254,4
Valore aggiunto (Mn. €) 104,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 €) 41,7
Export/produzione (%)(a) 60,7
Import/consumo (%)(a) 63,4
Valore del mercato 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. €) 683,0
Quota di mercato prime 4 imprese (%) 62,7
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2010/2009 (%)(a) -3,0
· tendenza di medio periodo stabilità
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
BARI - “SOSTENIAMO LE IMPRESE”: LA GIUNTA DELLA CAMERA DI COMMERCIO APPROVA IL PROGETTO  
 
 Bari, 2 novembre 2009 - Il tessuto imprenditoriale barese reagisce alla crisi e guarda alla ripresa, stando agli ultimi dati Movimprese sulla nati-mortalità aziendale. Sono 156. 477 le imprese in Terra di Bari, 651 il saldo positivo fra cessate e nuove iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio del capoluogo di regione. “E’ un segnale positivo di tenuta – commenta Luigi Farace, presidente dell’ente camerale – che conferma la determinazione della nostra terra a fare impresa, anche in un momento di difficoltà e la capacità dei nostri imprenditori di reagire mettendo in campo tutte le proprie risorse. La Camera di Commercio non sta a guardare. La Giunta il 29 ottobre ha approvato il progetto “Sosteniamo le Imprese”, 300mila euro di interventi che saranno realizzati dalle aziende speciali Aicai, Ifoc e Samer. Una strategia congiunta per erogare servizi idonei al momento di difficoltà attraversato dall’economia”. Gli interventi saranno modulati sui bisogni aziendali in materia di internazionalizzazione, formazione e qualità, rilevati dalle stesse Aziende Speciali attraverso indagini mirate su un campione di 1500 aziende dei più rappresentativi settori produttivi baresi. “Individuati nel breve periodo i principali fattori di criticità – aggiunge Farace – partiranno le iniziative a sostegno di una maggiore competitività”. E’ il terzo intervento realizzato nel 2009 dalla Camera di Commercio di Bari per fronteggiare la crisi. Attraverso 3 bandi l’ente nei mesi scorsi ha messo a disposizione delle imprese del territorio 2 milioni di euro, per facilitare l’accesso al credito attraverso i Confidi e per favorire le nuove assunzioni. In vista dell’approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica 2010 da parte del Consiglio della Camera di Commercio di Bari – convocato per il prossimo sette novembre – la Giunta dell’ente, sempre ieri, ha individuato, attraverso la puntuale ricostruzione degli scenari economici, i potenziali sviluppi dell’economia locale. “Dalla ricostruzione fatta – conclude Farace – emerge un quadro generale di ripresa dell’economia, confermato dall’Ocse. La Giunta si è soffermata sul trend economico registrato dal sistema camerale per l’Italia, la Puglia e la Provincia di Bari, ricavandone dati significativi per l’elaborazione di politiche strategiche incisive per il prossimo anno”. .  
   
   
RISPETTATO IL PIANO DELLE ASSUNZIONI E LA FORMAZIONE PER L’EX ELECTROLUX IL PROSSIMO 27 NOVEMBRE NUOVO STEP DI CONFRONTO IN REGIONE  
 
 Firenze, 2 novembre 2009 - Il piano delle assunzioni, definito dall’accordo ministeriale, da parte di Energiafuture è stato rispettato; la formazione per i lavoratori della ex Elettrolux sta procedendo secondo quanto previsto dagli accordi; si prospetta la possibilità di nuova formazione con finanziamenti pubblici a cui potrebbe concorrere anche Energiafuture, con bando di gara provinciale. Dall’incontro del 29 ottobre è, inoltre, emerso l’auspicio che i tempi per la messa in opera completa della prima linea siano i più brevi possibile. Questi in sintesi i punti salienti dell’incontro, convocato per fare il punto sulla nuova industrializzazione dell’azienda di Scandicci. Presso la sede dell’assessorato regionale al lavoro si sono riuniti, infatti, questo pomeriggio, Gianfranco Simoncini, assessore all’ istruzione, formazione e lavoro, l’amministratore delegato di Ef Energiafuture, dott. Foianesi, la provincia di Firenze, il Comune di Scandicci, i rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uil e l’Rsu dell’azienda. «Quello della reindustrializzazione dell’ex Elettolux è uno dei progetti più importanti in atto in questa fase nella nostra regione, – ha osservato l’assessore Simoncini durante la riunione convocata per fare il punto sul progetto dell’ex Elettrolux - ed è sostenuto unitariamente da tutti i soggetti istituzionali e sindacali, con l’obiettivo di ricollocare tutti i 370 lavoratori. Di fronte a questo obiettivo, rinnovo la disponibilità della Regione a fissare fin da adesso un nuovo step di confronto sullo stato di avanzamento del progetto per il prossimo 27 novembre. Credo, infatti,– ha concluso Simoncini - sia utile continuare a monitorare lo sviluppo del progetto. » Il nuovo incontro tra le parti è stato convocato per venerdì 27 novembre, alle ore 16. 00 presso la sede dell’assessorato, via Pico della Mirandola. .  
   
   
PRESENTATO DA FORMIGONI IL MANUALE È RIVOLTO AGLI OPERATORI ADDETTI ALL´USO DEI GAS TOSSICI  
 
Milano, 2 novembre 2009 - "Un manuale prezioso sull´utilizzo dei gas tossici che dà informazioni importanti a chi si avvia alla professione, avendo a cuore la sicurezza sul lavoro, l´attenzione all´ambiente, alle politiche sostenibili che coniugano insieme sviluppo economico e rispetto del territorio". Lo ha detto il 30 ottobre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni intervenendo alla presentazione della nuova edizione del manuale "Guida alla conoscenza e all´uso dei gas tossici", curato da Domenico Zambetti, assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, presentato questa mattina al Palazzo della Regione. Il manuale è rivolto agli operatori addetti all´uso dei gas tossici che devono ottenere il certificato di idoneità, come previsto dalle disposizioni legislative. "Questo testo - ha ricordato l´assessore Zambetti - dimostra che dietro alla veste ufficiale del politico, ci sono anche esperienze e competenze acquisite sul campo; ho potuto realizzare uno strumento che è diventato un testo base per la preparazione agli esami di abilitazione all´uso dei gas tossici. La prima edizione del 1995, è stata adottata in tutta la Lombardia e anche da Assolombarda: un attestato che giunge da chi lavora quotidianamente nel settore chimico-industriale". "L´assessore Zambetti - ha ricordato il presidente Formigoni - ha un´eccellente preparazione tecnica che l´ha portato a ricoprire nel tempo importanti incarichi istituzionali. Questo manuale riflette criteri e obiettivi che Regione Lombardia ha da tempo fatto propri nel campo dell´ambiente, della sicurezza e della prevenzione. Ai nostri studenti dobbiamo insegnare il valore positivo del lavoro che significa, anzitutto, rispetto di se stessi, degli altri e del territorio". "La chimica - ha concluso il presidente Formigoni - rappresenta per la Lombardia e per il Paese. Settore numericamente importante, la chimica lombarda ha saputo dimostrare con forza che una chimica ´pulita´ è possibile". .  
   
   
“ESTRUSIONE DI TUBI E PROFILATI DI PLASTICA” EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 2 novembre 2009 - Nel 2009 il settore dei tubi e profilati plastici ha registrato un ulteriore crollo dell’attività, a seguito di una chiusura 2008 che interrompeva una serie storica positiva di oltre 10 anni. I volumi complessivi prodotti in Italia registrano una flessione di oltre il 13,0%. Il fatturato settoriale cade ulteriormente, a seguito del crollo delle quotazioni di tutte le principali tipologie di resine nel primo semestre dell’anno, che, impattando direttamente sui prezzi di vendita dei prodotti finiti, hanno determinato una revisione al ribasso del valore dei manufatti. L’andamento negativo della produzione è dovuto alla contrazione di tutti i segmenti, i cui volumi produttivi risentono del calo degli investimenti in edilizia ed opere pubbliche in Italia. Dal punto di vista competitivo, una volta superata la crisi contingente, restano validi i driver di sviluppo che hanno caratterizzato negli esercizi precedenti i tubi di materie plastiche: la versatilità di impieghi, il miglioramento delle prestazioni e i vantaggi in termini di costi e installazione rispetto ad altri materiali. Dati Di Sintesi
Numero di imprese 650
Numero di addetti 8. 900
Numero di addetti per impresa 13,7
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica 2008 (Mn. Euro) 2. 109,8
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) 3,9
Fatturato per addetto (‘000 euro) 237,1
Valore aggiunto (Mn. Euro) 48,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 5,4
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 20,8
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 35,5
Export/produzione(b) (%) 28,0
Import/consumo(b) (%) 12,1
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 639,2
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) 3,5
Previsione di sviluppo della produzione(a)
· 2009/2008 (%) -15-20
· tendenza di medio periodo recupero
a) - in valore b) - in volume Fonte: Databank .