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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Dicembre 2009 |
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UE: INVITO AD ESPRIMERE INTERESSE DALLE PARTI INTERESSATE (INSPIRE) INFRASTRUTTURA PER L´INFORMAZIONE SPAZIALE |
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Bruxelles, 10 dicembre 2009 - La Commissione europea invita le parti interessate della direttiva comunitaria relativa all´infrastruttura per l´informazione spaziale (Inspire) ad esprimere il loro interesse. L´invito è rivolto alle comunità Inspire interessate ai dati spaziali (Sdic) e alle organizzazioni con mandato legale (Lmo). La Commissione è alla ricerca di contributi volontari da entrambi i gruppi, chiedendo loro di proporre esperti (esperti di dominio, facilitatori, editori) per i Gruppi di lavoro tematici (Twg) e il materiale di riferimento da prendere in considerazione per la specificazione dei dati. La direttiva Inspire che instaura un´infrastruttura di informazione spaziale nella Comunità europea è entrata in vigore il 15 maggio 2007. Inspire si basa sulle infrastrutture per l´informazione spaziale istituite e controllate dai 27 Stati membri dell´Unione europea. La direttiva riguarda 34 temi in materia di dati spaziali necessari per le applicazioni ambientali, con componenti specifici chiave specificati attraverso norme tecniche di implementazione. Gli Stati membri dell´Unione europea stanno adattando la loro legislazione nazionale alla direttiva Inspire. Per ulteriori informazioni, visitare: http://inspire. Jrc. Ec. Europa. Eu/ Per registrarsi come parte interessata, visitare: http://inspire. Jrc. Ec. Europa. Eu/index. Cfm/pageid/7/type/register . |
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FORUM 2010 DELLA COOPERAZIONE EURO-AFRICA NELLA RICERCA SULLE TIC |
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Addis Abeba, Etiopia 10 dicembre 2009 Il forum del 2010 della Cooperazione Euro-africa nella ricerca sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione si svolgerà il 3 febbraio ad Addis Abeba, in Etiopia. L´evento è organizzato dal progetto Euroafrica-ict, finanziato dal Settimo programma quadro (7° Pq), ed è sostenuto dal dipartimento Risorse umane e Scienza e tecnologia della Commissione dell´Unione africana (Auc-hrst) e dalla Commissione europea. Essa seguirà il vertice dell´Unione africana intitolato "Ict in Africa: challenges and prospects for development", che avrà luogo dal 25 gennaio al 2 febbraio. Il forum riunirà organizzazioni africane subsahariane e europee in un evento interattivo e partecipativo i cui obiettivi riguarderanno tra l´altro: riflettere sui progressi raggiunti e le lezioni apprese relative alla ricerca e allo sviluppo delle Tic in Africa e il loro contributo alla crescita economica, ad una migliore qualità di vita e alla disponibilità di servizi più efficienti; promuovere lo sviluppo dei progetti di ricerca sulle Tic collaborativi Euro-africa e l´individuazione di potenziali partner di progetto; messa in rete con le principali parti interessate nel campo (organi privati/pubblici); mettere in risalto le opportunità per la partecipazione africana ai progetti del 7° Pq e i risultati raggiunti nei progetti di cooperazione Ue-africani del 7° Pq e nei partenariati pubblico-privati Ue-africani. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Euroafrica-ict. Org/forum2. Php . |
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CONFERENZA SUI CENTRI DI COMPETENZA PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE |
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Stoccolma, 10 dicembre 2009 - Il 20 gennaio 2010 l´Agenzia statale svedese per i sistemi d´innovazione (Vinnova) e la rete Compera ("Era-net per i programmi nazionali e regionali e per le iniziative dedicate alla creazione e al supporto di centri di competenza per la ricerca") terranno una conferenza a Stoccolma, in Svezia. Adattandosi alla competitività globale, l´Europa si trova di fronte a sfide ma anche ad opportunità. L´evento sarà concentrato sulle opportunità e sulle attuali strategie per affrontare le sfide. Saranno inoltre presentate le esperienze maturate dall´internazionalizzazione dei gruppi di ricerca su scala mondiale. Saranno evidenziate due iniziative principali: lo studio europeo "Cooperazione internazionale dei centri di competenza per la ricerca: ultimi aggiornamenti, esigenze e prospettive", finanziato dalla rete Compera; strategie di collegamento globale: esperienze di diverse realtà di ricerca e di innovazione svedesi che hanno sviluppato proprie strategie per la cooperazione internazionale. La conferenza è rivolta a rappresentanti di centri di competenza per la ricerca (partner e dirigenti), ad agenzie e ministeri responsabili della messa in atto di programmi relativi ai centri di competenza per la ricerca, e a responsabili delle politiche a livello regionale, nazionale ed europeo/internazionale. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Vinnova. Se/en/press/calendar/upcoming-calendar-events/100120-global-links/ . |
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RESTYLING PER IL SITO DELLA REGIONE PIEMONTE |
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Torino, 10 dicembre 2009 Da mercoledì 9 dicembre, è on line il nuovo sito della Regione Piemonte. Www. Regione. Piemonte. It si presenta con un’interfaccia semplificata nei contenuti e nelle strutture di navigazione e per la prima volta valorizza gli strumenti di ricerca e i nuovi canali informativi utilizzati dai giovani e dai professionisti del web (Youtube, Twitter e Feed Rss). Il sito “comunica se stesso”: non è più una vetrina che raccoglie una notevole quantità di link e di informazioni, ma una nuova modalità di comunicazione che interagisce con gli utenti. Nella parte alta della home page è possibile accedere ai menu “La Regione” (informazioni su presidente, Giunta, Uffici regionali, bandi di gara, normative e avvisi), “Servizi” (catalogo dei servizi per i cittadini, le imprese e le Pa) e “Aree tematiche (dalla A alla Z tutte le attività e le competenze dell’ente). La colonna di sinistra ospita invece il rinnovato motore di ricerca, che indicizza attualmente più di 230. 000 pagine e si rivela quindi un indispensabile strumento per gli utenti del sito regionale. Al di sotto dello spazio dedicato alla ricerca, è adesso presente la “tag cloud”, la lista dei link relativi alle ricerche più frequenti effettuate negli ultimi giorni, alla quale si alterneranno periodicamente l’elenco dei video più visti e quello degli articoli più letti nel sito. Tutto questo per movimentare il web regionale e dare di volta in volta maggiore visibilità a diversi contenuti in esso presenti. La colonna centrale è dedicata alle “Novità nel sito”: qui trovano posto le pagine di più recente pubblicazione con link diretto. E’ poi presente un box che segnala ai visitatori l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, il Call Center e il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. La colonna di destra è invece interamente riservata all’informazione: la web tv, l’agenzia giornalistica Piemonte Informa, anch’essa rinnovata graficamente, l’area multimedia (raccolta di audio, video, fotografie, webcam e dirette video) e il meteo. Sul nuovo sito sono infine presenti i canali di comunicazione della Regione recentemente attivati sui social network Youtube e Twitter. Lo spazio dedicato su Twitter rappresenta in particolare un’ulteriore possibilità per ampliare l’offerta informativa con una particolare attenzione alla divulgazione di servizio ed è curato dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico in collaborazione con il Settore Nuovi Media. Inoltre, sottoscrivendo i Feed Rss, gli utenti potranno sempre tenersi aggiornati su tutte le novità pubblicate quotidianamente sul sito. . |
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MILANO, STADIO MEAZZA. CONTROLLO ELETTRONICO ANCHE PER ACCEDERE AI SINGOLI SETTORI |
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Milano, 10 novembre 2009 - Non più il controllo a vista da parte degli steward ma la convalida dell’ingresso, attraverso un dispositivo elettronico, anche per l’accesso ai singoli settori del primo e del secondo anello dello stadio “Meazza”. La minirivoluzione del sistema di accesso agli spalti dell’impianto è stata approvata il 4 dicembre dalla Giunta e partirà con l’inizio del prossimo campionato di calcio. L’intervento permetterà di indirizzare gli spettatori verso il proprio settore o posto, in base al biglietto o all’abbonamento in loro possesso, evitando errori nel percorso di accesso e tentativi di occupare un posto in un settore diverso. L’accesso al terzo anello, ritenuto meno soggetto a infrazioni, continuerà a essere effettuato manualmente dagli steward. Si avvia così la seconda fase di ammodernamento del sistema di controllo degli accessi allo stadio, dopo l’ampliamento nel 2007 della cancellata esterna e l’installazione dei tornelli in corrispondenza delle 15 porte di ingresso, realizzati in base alle norme previste di decreti Pisanu (2005) e Amato (2007) in tema di sicurezza negli stadi. “Con il nuovo sistema di controllo – ha detto l’assessore allo Sport Alan Rizzi – avremo più ordine al momento dell’ingresso ai singoli settori e più sicurezza sugli spalti, evitando situazioni di sovraffollamento o contesa di posti per la presenza di persone senza il biglietto corrispondente”. “L’intervento – ha aggiunto l’assessore – rientra nei lavori di manutenzione ordinaria del Meazza concordati ogni anno con il Consorzio San Siro 2000 e prosegue il percorso di ammodernamento dello stadio, in linea con disposizioni in materia di sicurezza e con il nostro obiettivo di rendere la struttura sempre più accessibile e all’altezza di competizioni internazionali”. I lavori di installazione delle apparecchiature elettroniche alle entrate dei settori inizieranno la prossima estate, al termine del campionato. Non saranno installati dei tornelli, come ai cancelli esterni di ingresso, ma dei dispositivi elettronici di lettura dove appoggiare il biglietto o l’abbonamento, sotto la supervisione di uno steward. Nel contesto dei lavori è prevista anche la realizzazione di un ingresso esterno aggiuntivo (numero 16) dotato di tornelli, posizionato all’angolo di via Piccolomini con il piazzale Angelo Moratti. Sarà destinato all’ingresso di scolaresche o altre categorie di spettatori in uso esclusivo. Infine, ci sarà più controllo e ordine anche per gli spostamenti nelle aree vip riservate dello stadio. Nell’area Executive, nel settore arancio, nel garage e nel parcheggio esterno allo stadio, ma anche nelle aree sponsor e in quelle Top Club e del Consorzio San Siro 2000, l’accesso sarà controllato dagli steward che, muniti di dispositivo palmare, verificheranno i diritti associati al singolo biglietto, come per esempio il catering. Il costo dei lavori, 2 milioni di euro, sarà a carico di Milan e Inter e sarà detratto a scomputo dal canone annuale di affitto dello stadio, previsto dalla convenzione sottoscritta dalle società con il Comune. . |
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TRASPORTI NELL’ARCO ALPINO:UN SITO INTERNET PER IL PROGETTO COMUNITARIO ALPCHECK 2 |
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Venezia, 10 dicembre 2009 - La Regione del Veneto, tramite un’azienda specializzata, provvederà alla creazione e gestione del sito internet del Progetto “Alpcheck 2”. Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Renato Chisso. Il sito, in inglese, dovrà presentare una parte pubblica accessibile a tutti dalla quale si potranno scaricare documenti divulgabili, e una parte riservata accessibile tramite password, ad utilizzo dei partners del progetto stesso per l’interscambio dati. “L’alpine Mobility Check – Step 2 – ha ricordato Chisso – è un progetto che vede il Veneto capofila e punta a realizzare un sistema informatico di supporto alle decisioni per la pianificazione dei trasporti nell’arco alpino, mediante l’utilizzo e l’armonizzazione di banche dati esistenti e la rilevazione di ulteriori dati ad hoc sul traffico alpino su gomma”. L’obiettivo è di creare una piattaforma transnazionale sia tecnica che politico-istituzionale, che consenta di pianificare in modo chiaro e condiviso le scelte di trasporto nell’intero arco alpino. Alpcheck 2 è inserito nel Programma operativo “Alpine Space” (Spazio Alpino) per il periodo 2007-2013, che si propone di accrescere la competitività dell’area attraverso azioni congiunte di cooperazione a livello transnazionale. Il progetto, della durata prevista di trentadue mesi, ha un budget complessivo di oltre 3 milioni 147 mila euro, dei quali 770 mila sono la quota a disposizione del Veneto. Gli altri partners sono la Regione Autonoma Valle d’Aosta, l’Istituto per l’Ecologia e l’Economia Applicata alle Aree Alpine, l’Autorità Portuale di Venezia, il Ministero dell´Ambiente, il Land Carinzia, il Ministero degli Interni bavarese, il Transport Consulting International – Tci Rohling, il Centre d’Etudes Techniques de l’Equipement, Cete Mediterranée di Aix en Provence e l’Agenzia per le strade del Ministero dei trasporti sloveno. . |
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IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEDICA LA SUA PARTE MONOGRAFICA, LA RUBRICA TUTTO CNR, A: ASPETTANDO COPENHAGEN |
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Roma, 10 dicembre 2009 - Dal 7 al 18 dicembre prossimi la Danimarca ospita un importante vertice, già preceduto da dichiarazioni e polemiche, in cui si discuterà dei cambiamenti climatici in atto. L´almanacco della Scienza è dedicato a questo tema e ad alcune delle molte ricerche che il Cnr svolge nell´area clima-ambiente. Da quelle di respiro internazionale sulla desertificazione in Cina ai progetti didattici per sensibilizzare i ragazzi, da scoperte insolite come l´effetto sulle temperature delle emissioni di particolato alla diffusione del fotovoltaico in edilizia. “Particolato atmosferico? Inquina ma raffredda” Le particelle che formano questa sostanza riflettono infatti la radiazione solare, riducendone l´impatto sulla temperatura del Pianeta. “Cina: meloni e alberi per fermare la sabbia” Contro la desertificazione del Paese asiatico l´Isaform-cnr suggerisce di migliorare le tecniche irrigue e di scegliere piante che valorizzino le caratteristiche della zona. “Fotovoltaico in edilizia? Meglio integrato” Secondo le nuove tendenze, questa tecnologia di rifornimento energetico viene utilizzata nei materiali per realizzare i diversi componenti edilizi. “Abbattere la Co2? Vento, bici e (molta) fantasia” Sono le soluzioni adottate da Copenhagen per rendere la città ´carbon neutral´ entro il 2025, ce lo spiega una ricercatrice che vive e lavora in Danimarca. “Da Kyoto a oggi, risultati parziali (Guarda il video)” Solo alcuni dei paesi firmatari del Protocollo hanno rispettato gli impegni presi, ma ci sono anche alcuni successi, come la diminuzione della deforestazione. “Il Cnr in Artico per studiare il clima” Osservazioni sugli scambi di energia tra atmosfera e suolo, ricerche sull´inquinamento da composti azotati e studi sulla biodiversità. “Un ambiente a misura di ragazzi” Lo propone un progetto di comunica! zione del Cnr per rendere i giovani consumatori consapevoli e attenti all´ambiente. “Osservatori storici, per migliorare la qualità della vita” Se ne parla a Firenze nel corso del Workshop Ximeniano, organizzato in collaborazione con l´Ibimet-cnr. In Primo Piano si parla di: “Il Cnr e il rilancio del Mezzogiorno”. Il Cnr può essere un motore di sviluppo per il Sud, specie nei settori energia, ambiente e agroalimentare. Lo sottolinea il suo presidente, Luciano Maiani. La rubrica Vetrina propone: La prima volta a Palermo. Del Festival della Scienza - Le altre proposte. Per la rubrica L´intervista abbiamo parlato con Gianluca Nicoletti. Giornalista, conduttore radiotelevisivo e scrittore, Gianluca Nicoletti è appassionato ed esperto di tecnologia “Tecnologia, umanità ritrovata”. L´almanacco, in Cinelab, ha visto: Moon Fantascienza vecchio stile per Moon di Duncan Jones, ambientato su una base lunare per l´estrazione di Elio-3 “Luna, fantascientifica fonte di energia per la Terra”. E ancora le rubriche di Formazione - Energia: tutte le alternative a Napoli - Premiato chi crea con metodo - La sicurezza alimentare? La insegna un master - In concorso ricerche sulla leucemia. Scaffali - Annuario Observa, manuale per cittadini consapevoli - Se la religione incontra la disciplina militare - La superfluidità raccontata da un Nobel - Quando l´incomunicabilità è un vizio di famiglia - Nuovo intrigo a Stoccolma - Galileo a fumetti - Il simbolo del Wwf nel suo habitat - Isaac Newton, tra scienza ed economia - I volti di Enrico Mattei - La salute dipende anche dall´ambiente. Infine Ricerca nel mondo - Jet lag, addio - Il problema è in rete - Parigi, città a misura di pedoni. Www. Almanacco. Cnr. It . |
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SICUREZZA FVG: LE DIOCESI CHIEDONO SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA |
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Trieste, 10 dicembre 2009 - Le diocesi del Friuli Venezia Giulia chiedono i sistemi di videosorveglianza per proteggere uno dei più importanti patrimoni storici ed architettonici del Friuli Venezia Giulia. "Sono infatti ben 47, per un totale di 1. 268. 623 euro, le richieste di finanziamento pervenute in Regione a fronte dei 500 mila euro stanziati in base al Programma regionale in materia di sicurezza (L. R. 9/2009) e destinati agli enti ecclesiastici cattolici e delle altre confessioni religiose" conferma l´assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, che oggi ha tenuto una conferenza stampa sul tema assieme a don Pieremilio Salvadè, in rappresentanza delle diocesi del Friuli Venezia Giulia, al presidente della Comunità Serbo-ortodossa, Bogoljub Stojicevic, e a padre Silvano Scolaro del Convento dei Frati di Montuzza (Trieste). "Su richiesta degli enti religiosi e dopo alcuni sopraluoghi - ha spiegato l´assessore - quest´anno abbiamo inserito nel programma anche il sostegno alla sicurezza nei luoghi di culto per il posizionamento delle telecamere a tutela dei tesori che vi sono contenuti e dei fedeli". Delle 47 domande, 33 riguardavano interventi proposti dalla diocesi di Udine ((per un totale di 531. 403 euro), 12 da quella di Trieste (per un totale di 364. 985 euro), 4 da quella di Gorizia (per un totale di 111. 081 euro), 7 da quella di Concordia - Pordenone (per un totale di 143. 736 euro) e 6 (per 58,687 euro) da quella di Vittorio Veneto (il sistema diocesano travalica i confini amministrativi regionali). La Comunità Serbo-ortodossa di Trieste ha chiesto 58. 730 euro "per la necessità - ha dichiarato Stojicevic - di proteggere, dopo il suo restauro, il tempio di San Spiridione ed il suo contenuto in seguito alla mostra degli oggetti di maggior valore fatta a San Giusto". Sia Stojicevic che don Salvadè hanno ringraziato la Regione e l´assessore Seganti per la sensibilità dimostrata nella difesa delle opere e delle attività di culto. "In chiesa si bada alla salvezza delle anime - ha osservato Salvadè - ma chi vi entra ha il diritto di star bene anche con il corpo e con lo spirito". "I contributi - ha confermato l´assessore - saranno assegnati in seguito all´inserimento in graduatoria degli interventi, valutati da un´apposita Commissione che si riunirà il prossimo 10 dicembre. L´attribuzione dei fondi, disponibili da gennaio, dovrebbe avvenire già nella Giunta del 17 dicembre. Le criticità per cui le diocesi e la Comunità Serbo-ortodossa hanno proposto l´installazione dei sistemi di videosorveglanza sono il vandalismo, i furti (di opere sacre e di cassette delle elemosina), i borseggi ai danni dei fedeli. "Emblematico di questa situazione - ha rilevato l´assessore - è quanto sta avvenendo al Santuario di Monte Grisa; notoriamente importante per il suo significato storico-religioso, in seguito a porte forzate e finestre rotte è stato svuotato di tutto dopo esser stato a lungo meta di pellegrinaggi che portavano qui oltre 600 mila persone l´anno". . |
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SCUOLA INVERNALE SULL´ELLISSOMETRIA NELLA NANOTECNOLOGIA |
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Bad Hofgastein, 10 dicembre 2009 - Il progetto Nanocharm ("Multifunctional nanomaterials characterisation exploiting ellipsometry and polarimetry"), finanziato dall´Ue, organizza la sua terza scuola invernale sull´ellissometria, che si svolgerà dal 27 febbraio al 5 marzo 2010 a Bad Hofgastein, in Austria. Con il titolo "Fundamentals and applications in nanoscience and nanotechnology", la scuola invernale offrirà lezioni di base e avanzate con un´attenzione particolare ai plasmi e alle strutture con indice di rifrazione negativo. La scuola - rivolta a studenti, ricercatori e piccole e medie imprese (Pmi) interessati nell´ellissometria - aiuterà i partecipanti a capire le proprietà dei nanomateriali, dei nanodispositivi e dei relativi processi, attraverso l´uso delle tecniche polarimetriche e ellissometriche. Per ulteriori informazioni, http://www. Nanocharm. Org/index. Php?option=com_content&task=view&id=140&itemid=42 . |
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REGIONE VENETO PER PROGETTO INNOVAZIONE SVILUPPO SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE PARCO VEGA |
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Venezia, 10 dicembre 2009 - La Regione assegnerà temporaneamente al Parco Scientifico e Tecnologico Vega proprio funzionario esperto di informatica per contribuire alla realizzazione di un progetto di innovazione e sviluppo della società dell’informazione e del business. Lo ha deciso la Giunta veneta su iniziativa dell’assessore Renato Chisso, ricordando che questo tipo di collaborazione è previsto per realizzare progetti con finalità pubbliche. Le attività da sviluppare attraverso la professionalità regionale, per la cui assegnazione sarà sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa, riguarderanno tra l’altro la verifica del sistema di connettività generale e di quello di interconnessione fra le aziende ospiti, servite dalla rete dati del Vega, la verifica della Data Farm del Vega, dei servizi e delle applicazioni erogate dal Parco con particolare attenzione alle opportunità offerte dalla virtualizzazione e dal Cloud Computing, nonchè dai due Data Center di Regione Veneto e Venis; l’analisi dei framework di comunicazione e collaborazione per arrivare in tempi brevi ad una “Community Vega” anche con strumenti di web sociale; il rilancio della formazione continua per alzare il livello “cultur-digitale” dei clienti del parco; Fund raising per catturare budget europei e nazionali sull’innovazione; la dematerializzazione dei processi organizzativi interni a Vega. Tutti gli oneri economici derivanti dalla realizzazione del progetto saranno interamente a carico del Parco Scientifico Tecnologico. . |
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TRENTO: ELEZIONI DEL CONSIGLIO DEL SISTEMA EDUCATIVO PROVINCIALE |
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Treento, 10 dicembre 2009 - Si svolgeranno nella giornata del 24 febbraio 2010 le elezioni per eleggere i componenti del nuovo Consiglio del sistema educativo provinciale, previsto dalla legge di riforma nr. 2/2006 e disciplinato poi da una successiva delibera della Giunta provinciale del 25 settembre 2009. Le elezioni per il rinnovo delle componenti elettive del consiglio si svolgeranno nella giornata di mercoledì 24 febbraio 2010 dalle ore 7. 30 alle ore 19. 30. Lo ha stabilito la determina n. 176 del 23 novembre 2009 del dirigente del Servizio scuola dell’infanzia, istruzione e formazione professionale, Roberto Ceccato, con la quale ha indetto le elezioni per il rinnovo delle componenti elettive del Consiglio del sistema educativo provinciale. Un passaggio importante perché si tratta di fatto delle prime elezioni dell’organo collegiale del sistema scolastico e formativo rappresentativo al più alto livello. Il consiglio del sistema educativo provinciale è un importante organo di partecipazione e di rappresentanza delle componenti di tutta la comunità scolastica, sia provinciale che paritaria, ed andrà a sostituire l’attuale consiglio provinciale dell’istruzione, che a sua volta aveva sostituito il “Consiglio scolastico provinciale” (presieduto per molti anni dall’insegnante Lucia Coppola). Dall’anno 2003 non ci sono più state elezioni dei vari componenti, ma solo proroga di quelle esistenti, in attesa dell’introduzione del nuovo organo rappresentativo, “il consiglio del sistema educativo provinciale”. La disciplina delle modalità di costituzione, di elezione e di funzionamento del consiglio è stata approvata con delibera della Giunta provinciale n. 2306 del 25 settembre 2009, dando così attuazione all’articolo 39, comma 9, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5. Con una nuova determinazione, la n. 184 del 1 dicembre 2009 è stata nominata la commissione elettorale provinciale che vigilerà sul buon andamento della procedura elettorale. Importante sottolineare che le liste dei candidati dovranno essere distinte per ciascuna delle componenti elettive e potranno essere consegnate da uno dei candidati alla commissione elettorale provinciale dalle ore 9. 00 di lunedì 18 gennaio 2010 alle ore 12. 00 di mercoledì 27 gennaio 2010. Con successiva circolare il Servizio scuola dell’infanzia, istruzione e formazione professionale fornirà ulteriori indicazioni e precisazioni in merito. . |
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AL VIA LA RETE “EUROPEAN MASTER´S IN TRANSLATION” |
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Bruxelles, 10 dicembre 2009 - La rete “European Master´s in Translation” (Emt) ha tenuto la sua riunione costitutiva a Bruxelles nei giorni 8 e 9 dicembre. Le università che la compongono e che forniscono i programmi di formazione per traduttori hanno dovuto decidere la struttura direttiva della rete e verificare le competenze che i futuri traduttori professionisti saranno tenuti a possedere. Nel settembre scorso, 34 programmi per traduttori a livello “master” messi a punto da università di tutta Europa sono stati selezionati per far parte della rete Emt per un periodo iniziale di quattro anni. Un secondo bando sarà pubblicato alla fine del 2010. Con la rete Emt nasce un marchio di qualità per programmi di traduzione a livello “master”. Ciò contribuirà ad aprire la strada a un’istruzione di alta qualità per gli studenti di traduzione, che amplierà i loro orizzonti professionali e fornirà personale competente anche alle istituzioni pubbliche. Per l´Italia sono stati selezionati i seguenti corsi: Laurea Specialistica in Traduzione, dell´Università degli studi di Trieste, Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori; Laurea magistrale in Traduzione specializzata, dell´Università di Bologna, Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (Forlì); Corso di laurea specialistica in Traduzione, dell´Università Luspio, Facoltà di Interpretariato e Traduzione (Roma). Secondo Leonard Orban, commissario per il multilinguismo, “in base a uno studio effettuato nel campo dell’uso del linguaggio – da noi recentemente presentato - la traduzione è un lavoro che ha futuro. Essa è anche un lavoro in continua evoluzione - che va dalla sottotitolazione, alla “localizzazione”, al cosiddetto Web-editing, ecc. – e che può anche comprendere competenze ben oltre il semplice tradurre come gestire progetti, negoziare con i clienti, gestire finanze, scadenze, fatture – solo per nominarne alcune. Il progetto Emt è il primo a tener conto di tutti questi elementi. Se poi l’“European Master’s in Translation” riuscirà anche a stimolare un dibattito su ciò che occorra per divenire un traduttore professionista di primordine, esso contribuirà a orientare la ricerca in questo campo e, a lungo termine, la qualità della formazione di traduttore”. Nella prima seduta, i partecipanti eleggeranno la direzione della rete Emt e istituiranno 3 gruppi di lavoro. I gruppi costituiranno tra l’altro una sede per discutere e avviare iniziative in 3 campi assai ampi riguardanti la formazione dei traduttori: futuro della professione di traduttore, strumenti e tecnologie di traduzione (ricerca applicata), risultati nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento della traduzione. Il primo giorno della riunione sarà dedicato alla discussione tra università membri. Nel secondo, verranno invitate a contribuire allo sviluppo del progetto anche le università le cui domande non avevano avuto seguito nel primo bando. Scopo della riunione della rete Emt è anche quello di avviare un’analisi in prospettiva sulle future competenze dei traduttori e che quindi devono essere fornite dalle università coinvolte nel programma Emt. Secondo i criteri di scelta dei 34 programmi di traduzione del settembre scorso, chi studi in uno dei programmi “master” che evidenzino il marchio di qualità Emt acquisirà competenze tali da permettergli di fornire servizi di traduzione in senso lato, comprendenti tutti i tipi di comunicazione multilingue e multimediali. Essi svilupperanno perciò strumenti nel campo della fornitura dei servizi di traduzione che comprenderanno anche elementi come marketing, relazioni con i clienti, gestione degli aspetti finanziari, delle scadenze, della fatturazione. Essi acquisiranno competenze linguistiche e interculturali, come la capacità di riassumere testi e di comprendere presupposti o allusioni, ecc. , sapranno cercare informazioni e sviluppare sia competenze tecnologiche (strumenti di traduzione e terminologici, gestione di banche di dati, ecc. ) che competenze tematiche (conoscenza in campi e applicazioni specializzate). . |
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CHIUSI (SI): INSIEME PER CRESCERE UN PATTO PER UNA COMUNITÀ EDUCANTE |
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Chiusi, 10 dicembre 2009 - Non succede spesso che sia la scuola a cercare infaticabilmente i genitori, eppure è quello che accade in provincia di Siena presso l’Istituto comprensivo “Graziano da Chiusi”, dove il progetto “Insieme per crescere” sta per tagliare il traguardo del terzo anno consecutivo. E non ci si ferma a coinvolgere l’Associazione “Genitori per Chiusi”, ma si cercano partner d’eccellenza come il comune della Città di Chiusi e la diocesi di Montepulciano-chiusi-pienza. Quest’anno la 3a giornata di studio e di incontro fra culture “Insieme per crescere: Famiglia - Scuola – Società, Un patto per una comunità educante” che si terrà sabato 12 dicembre 2009 dalle ore 9,00 presso il Teatro Mascagni di Chiusi, si avvale della collaborazione dell’Associazioni Genitori A. Ge. Della Toscana per un momento di riflessione comune nel corso del quale mettere a fuoco le strategie per il coinvolgimento attivo dei genitori e l’instaurarsi di un fattivo dialogo fra scuola e famiglia. I lavori di gruppo saranno guidati dalla presidente dell´A. Ge. Toscana Rita Manzani Di Goro, che ne curerà anche la sintesi; a seguire alcune esperienze significative di sostegno alle famiglie e al compito dei genitori realizzate nella Provincia Autonoma di Trento e presentate dal Consulente dell’Area per la genitorialità dott. Stefano Sarzi Sartori. Nel pomeriggio le attività proseguiranno con una manifestazione interculturale, nell’ottica di promuovere comunità fra tutte le culture presenti nel territorio chiusino, e si concluderà con una cena multietnica. Per l’intera giornata (ore 9,00-13,30; 16,00-19,00) è previsto un servizio di baby-sitting e animazione presso la Parrocchia di Chiusi Scalo. Gli obiettivi dichiarati di questo progetto sono: ripristinare il dialogo tra adulti, in particolare tra scuola e famiglia, rivitalizzando la funzione degli organi collegiali; favorire il consolidamento di una comunità educante per promuovere lo star bene dei giovani, coinvolgendoli in modo attivo; ricercare, responsabilizzando tutta la comunità, risposte operative per ridare slancio e fiducia ai ragazzi, promuovendo la loro autostima e mettendoli in grado di realizzare le proprie potenzialità. “Vogliamo riflettere sul concetto di partecipazione e sulla necessità di una nuova partnership educativa tra scuola e famiglia –dichiara a questo proposito Rita Albani, dirigente dell’Istituto comprensivo di Chiusi- Per recuperare il rapporto di fiducia che nel tempo si è andato incrinando tra le due principali agenzie educative è necessario uscire dai rispettivi ruoli ed essere innanzitutto persone che perseguono la medesima finalità: la crescita integrale dei propri figli e dei propri allievi, inseriti in un contesto globale, complesso e dal futuro incerto”. Per informazioni: Istituto Comprensivo di Chiusi 0578/20132 – siic81800a@istruzione. It – comprensivo. Chiusi@gmail. Com - www. Chiusi. Scuolevaldichiana. Org. . |
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TUTORE MINORI: CONVEGNO A UDINE, GIOCARE E STUDIARE SUL WEB |
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Udine, 10 dicembre 2009 - Studiare e giocare sul web: le opportunità e i rischi delle nuove tecnologie. Il convegno, organizzato, il 4 dicembre, dall´Ufficio del Tutore pubblico dei minori assieme al Corecom Fvg all´Auditorium Zanon di Udine, ha avuto un´affollata e partecipe platea di circa 500 ragazzi di alcune scuole medie della città e della provincia. Sono, infatti, arrivati da Gemona, Artegna, Cividale, Manzano, Pasian di Prato, mentre da Udine erano presenti alcune classi della scuola Manzoni e del Bearzi. Tutti per approfondire temi di stretta attualità perché, come ha ricordato il presidente del Consiglio Edouard Ballaman, nella sua veste di Tutore dei minori, accogliendo i ragazzi accompagnanti dai loro insegnanti, l´uso corretto di Internet è una risorsa che può diventare un problema, e anche un pericolo, se viene usata in maniera scorretta. Le strade del futuro, soprattutto per voi, sono quelle informatiche, dove si possono fare incontri di tutti i tipi: occorre sapere come funzionano e cosa evitare - ha detto Ballaman ricordando l´impegno dell´Ufficio del Tutore su diversi temi (ad esempio quello della educazione stradale e prossimamente di quella alimentare). Internet costituisce una rivoluzione epocale in fatto di comunicazione, con possibilità di sviluppo che forse non riusciamo neppure a immaginare, e occorre essere preparati - ha sottolineato il presidente del Corecom Paolo Francia che poi ha coordinato gli interventi: in tutti - da quello del presidente del Comitato provinciale dell´Unicef di Udine Mario Travaglini, a quelli della Polizia Postale, con il dirigente regionale Sandro Apa e il responsabile delle Polizia di Udine Romeo Tuliozzi, a quello di Francesco Pira, dell´ateneo friulano - l´invito alla prudenza, perché Internet, ovvero lo strumento in sé, non è né buono né cattivo, tutto dipende dall´utilizzo. Da recenti indagini emerge infatti che un terzo dei minorenni comunica via web o sms con sconosciuti, senza rendersi conto di poter entrare in circuiti con gravi conseguenze, e che su questo non si confronta né con gli amici, né con i genitori. Ha fatto un rapido sondaggio in platea Francesco Pira chiedendo quanti avessero il cellulare e la tv in camera, quanti giocassero e studiassero con il computer, quanti fossero su Facebook: la maggioranza ha alzato la mano, ma solo pochi hanno risposto quando ha chiesto chi studia al computer e videogioca alla presenza dei genitori. I videogame possono servire anche per studiare, e Internet può essere un grande alleato - ha detto Pira invitando a non dimenticare mai che le cose che si mettono su Internet le vedono e le usano anche gli altri. Una traccia indelebile, che si può sempre ricostruire, se interessa o serve, perché sulla rete nulla è anonimo - ha rincarato Tuliozzi spiegando ai ragazzi gli aspetti illegali e penali di un uso scorretto e le conseguenze - anche gravi - che può comportare per loro e per le loro famiglie. Circa 350 le sanzioni comminate dalla polizia postale di Udine nel 2009; e l´accertamento della responsabilità a volte avviene in maniera casuale. Ma il punto sul quale insistere è quello della riservatezza: Voi - ha ripetuto Tuliozzi - dovete essere i primi difensori di voi stessi, perché i vostri dati hanno un valore commerciale enorme, per questo non dateli mai, e neppure le vostre foto; e chattate solo con chi conoscete; quello che scrivete su Facebook o negli sms resta negli archivi. Relazioni che hanno scatenato le domande dei ragazzi, fino alle conclusioni di Maria Lisa Garzitto, del Corecom, che ha parlato della vigilanza sui nuovi media adeguata alle nuove tecnologie. Ha inoltre annunciato un progetto per i giovani e i nuovi media uniti nella musica con il quale il Corecom, il prossimo anno, punta a promuovere la creatività dei giovani che vogliono realizzare dei video clip e dei brani musicali. . |
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A LEZIONE DI CREATIVITÀ CON L’HAPPENING-PERFORMANCE LA STANZA DEL COLORE DI ANNA SECCIA |
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Pescara, 10 dicembre 2009 - Il 12 dicembre 2009 alle ore 10, presso il Liceo Statale “G. Marconi” di Pescara, la pittrice Anna Seccia terrà un “happenig-performance” intitolato “La Stanza del colore”, che avrà come diretti protagonisti i ragazzi dell’istituto. L’iniziativa si inserisce in un programma di due giornate - “Il Marconi per la bellezza” (12-13 dicembre 2009) - promosse dal dirigente scolastico Angelolucio Rossi e dedicate appunto al tema della ‘bellezza’; nei locali della scuola si alterneranno varie personalità della scena culturale e artistica abruzzese, con attività che vanno dalla pittura alla fotografia, dai fumetti alla musica, fino a toccare anche lo sport e la poesia. Particolarmente coinvolgente l’operazione artistica proposta dalla Seccia, finalizzata a produrre insieme agli allievi del Liceo “G. Marconi” una grande tela collettiva (3. 50 metri per 1. 60 circa), opera ‘collaborativa’ che verrà realizzata secondo una metodologia all’avanguardia in Italia e già sperimentata con successo dall’artista pescarese presso le scuole materne ed elementari del territorio oltre che con i visitatori delle sue mostre personali Per la prima volta praticata con gli alunni delle classi superiori, “La Stanza del colore” è un’esperienza - perché di vera e propria esperienza si può parlare - incentrata sulla creatività, intesa come strumento di conoscenza di sé e occasione d’incontro con gli altri, ‘maieuticamente’ rivelata mediante un processo guidato dall’artista e basato sull’interazione tra varie arti (pittura, musica, danza, meditazione). Il progetto nasce infatti dall’idea che solo attraverso il confronto e la conseguente condivisione di emozioni ed espressività, si può arrivare ad una definizione globale dell’identità del singolo e della collettività. Il concorrere in quest’opera ‘corale’ di più gestualità espressive, in cui ciascuno si riconosce nel proprio lavoro e insieme in quello altrui, è il fulcro di questa singolare e pedagogica operazione d’arte che ha per principio la libera creazione, capace di produrre ogni volta un esito singolare - dal punto di vista umano-creativo oltre che estetico - di unicità e ‘bellezza’. A conclusione del processo artistico, la tela così dipinta verrà donata allo stesso Liceo “G. Marconi” ed esposta in modo permanente nei locali dell’istituto. . |
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PUBBLICATA IN CALABRIA LA GRADUATORIA DEI PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI DISABILI |
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Reggio Calabria, 10 dicembre 2009 - Sono 73 i progetti presentati dai Comuni calabresi approvati dalla Regione per favorire l’integrazione scolastica dei disabili, la loro accessibilità alle strutture e la partecipazione alle attività didattiche. “Si tratta di progetti – ha dichiarato il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo - che vanno nella direzione di agevolare la reale inclusione degli alunni disabili nella scuola, affinché si creino le condizioni per una loro effettiva integrazione anche nella vita sociale e lavorativa”. La graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento è consultabile all’indirizzo www. Regione. Calabria. It/istruzione. I 73 progetti approvati, su un totale di 121, per un ammontare di 3,6 milioni di euro, sono finalizzati ad incrementare la dotazione strumentale e di risorse umane a supporto dell’integrazione scolastica degli alunni disabili delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Le domande non ammesse per mancanza dei requisiti prescritti dal bando sono state 35 e 13, invece, quelle per non aver raggiunto il punteggio minimo previsto. In particolare, con i contributi che verranno erogati, i Comuni beneficiari del finanziamento potranno acquistare scuolabus per il trasporto di alunni con disabilità e/o sostituire scuolabus obsoleti o inquinanti; adeguare scuolabus che fanno già parte della loro dotazione per consentire il trasporto anche degli alunni disabili; acquistare ausili e materiali didattici; acquistare attrezzature fisse specialistiche, arredi per la mensa scolastica e la palestra, finalizzate specificamente ad agevolare l’inserimento scolastico di alunni con disabilità; sostenere le spese di assistenza per l’autonomia degli alunni con disabilità fisica, psichica o sensoriale certificata dalle strutture competenti. Secondo il vicepresidente Cersosimo “consentire ai Comuni di dotarsi di una serie di attrezzature che facilitino i percorsi inclusivi all’interno delle strutture scolastiche, oltre che essere un segno di civiltà, equivale a far sì che gli alunni con disabilità partecipino compiutamente alle attività didattiche da un lato riducendo al minimo i rischi dell’abbandono e dall’altro aumentando l’efficacia degli studi”. “Tra qualche giorno – ha assicurato Cersosimo – saremo in grado di pubblicare le graduatorie anche dell’altro bando rivolto agli alunni disabili, quello relativo alla realizzazione di progetti, presentati dalle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, orientati al miglioramento dei livelli qualitativi dell’offerta formativa ed educativa”. . |
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APOF BASILICATA, IL: PRIMO BILANCIO ATTIVITA’ 2009 |
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Potenza, 10 dicembre 2009 - Una vasta e differenziata offerta di iniziative formative che hanno coinvolto i diversi territori della provincia di Potenza, attraverso numerose opzioni ed occasioni importanti per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro a molteplici soggetti, dal mondo giovanile a quello femminile, da chi ha perso il lavoro a chi si è avvicinato ad esso per la prima volta. Un’attività complessa contenuta nel Piano di Attività Formative 2009, in attuazione del Piano di Formazione Provinciale 2008-2009, che ha coinvolto poco meno di un migliaio di allievi in un centinaio di corsi. E’ il primo bilancio dell’attività 2009 dell’Apof-il di Potenza. I settori toccati – sottolinea il presidente Antonio Giansanti - hanno privilegiato qualitativamente e quantitativamente aspetti più tradizionali come l’artigianato, pur affrontato in maniera innovativa, e quelli ultimamente più richiesti dal mercato del lavoro. Una formazione finalizzata, essenzialmente, all’acquisizione di competenze professionali nelle seguenti aree professionali: Turismo; Ristorazione; Beni Culturali-ambientali; Automazione Industriale; Artigianato e Artigianato Artistico; Informatica; Lingue straniere. Inoltre le attività hanno riguardato la formazione e apprendistato nell’ambito dell’Obbligo Formativo; azioni di inserimento reinserimento di gruppi svantaggiati; azioni di accompagnamento all’inserimento lavorativo di diversamente Abili; promozione della partecipazione femminile al Mercato del Lavoro. “Per fermare la “fuga di cervelli” che il Rapporto Svimez segnala come “questione essenziale” per il futuro delle regioni meridionali, i programmi e le attività di formazione ed orientamento alla prima occupazione dei giovani – evidenzia Giansanti - sono strumenti sempre più rilevanti e pertanto vanno ripensati e riadeguati con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di lavoro stabile e qualificato e di valorizzazione delle risorse umane. Del resto – aggiunge il presidente dell’Apof-il - le nuove strategie indicate dal Presidente Lacorazza nella relazione programmatica per trasformare i servizi provinciali per il lavoro e la formazione in agenzie di cambiamento, interazione e connessione e le indicazioni dell’assessore alla Formazione-lavoro Rossi hanno trovato piena condivisione nella struttura di direzione e nel personale dell’Apof-il già da tempo impegnati nell’adeguamento delle proprie attività. Attraverso i servizi svolti nei settori specifici dell’orientamento, dell’obbligo formativo, dell’apprendistato, dell’area disagio, e con la gestione diretta di attività corsuali e di tirocinio – sottolinea Giansanti – abbiamo dato un contributo alle azioni dei Pfl (Patti Formativi Locali) come struttura tecnico-progettuale, specie per “bloccare” le partenze sempre più frequenti e numerose dalla provincia di Potenza non solo di laureati ma anche di giovani diplomati . Da partner della fase di concertazione e soggetti protagonisti dei Pfl – aggiunge Giansanti – si punta nel nuovo anno in particolare all’attuazione di progetti per rafforzare le relazioni intergenerazionali nei settori artigianali e delle produzioni tipiche, a rischio di estinzione, e per contribuire a promuovere una rete di opportunità e di percorsi formativi per le donne e i cittadini del disagio sociale che sono gli anelli più deboli sul mercato del lavoro. L’altro aspetto rilevante del modello di sistema formativo-culturale voluto dalla Provincia di Potenza è l’integrazione con la rete scolastica per la migliore diffusione di metodologie di apprendimento basate su conoscenze teoriche e applicazioni pratiche in stretta connessione con le realtà produttive locali. L’intesa istituzionale Regione-province nel settore con l’affidamento pieno delle deleghe di intervento alle Province che sarà operativa nel 2010 – conclude – rappresenta la condizione, attesa da tempo, per rilanciare i programmi di formazione ed orientamento all’occupazione”. . |
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MERCATO DEL LAVORO IN SARDEGNA: DESTINATI OLTRE 32MILIONI A FAVORE DELLA RICERCA |
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Cagliari, 10 Dicembre 2009 - L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha destinato 32 milioni 730mila euro a favore della ricerca. La delibera, approvata ilo 4 dicembre dalla Giunta, consentirà lo scorrimento delle graduatorie del bando 2008 riferito alla pubblica selezione per il conferimento di borse di ricerca destinate ai giovani ricercatori. Il provvedimento andrà a gravare sull’Asse Iv del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2007-2013. “La Regione – spiega l’assessore Manca – intende investire sul capitale umano, che considera una delle priorità assolute dell’attività di governo. Non è superfluo sottolineare l’importanza che rivestono la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica per la crescita e la modernizzazione dell’intero sistema economico, culturale e sociale della Sardegna. È necessario non solo sostenere le opportunità di ricerca ma anche premiare il merito, in modo tale da migliorare la produttività scientifica della comunità accademica, favorendo il rientro o l’arrivo dall’estero di giovani ricercatori di valore”. Con un’integrazione finanziaria rispetto a una precedente delibera di novembre, in accordo con gli assessori della Programmazione e della Pubblica istruzione, sarà possibile offrire maggiori opportunità ai numerosi, giovani ricercatori che hanno presentato la domanda a termini di bando: sono 395 i progetti di ricerca che saranno finanziati grazie a questo provvedimento. Il livello minimo del punteggio è stato fissato in 70/100. Per favorire l’avvio delle attività, la Giunta ha stabilito l’anticipazione di un’annualità del finanziamento complessivo, attraverso un assegno “ad personam” di trentamila euro. A questo si aggiungerà la quota forfettaria per tutte le spese direttamente connesse allo svolgimento delle attività d’indagine e riservate dal bando per ciascuna macroarea di ricerca. . |
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POTENZA: GIUNTA APPROVA PIANO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO |
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Potenza, 10 dicembre 2009 - La Giunta comunale di Potenza su proposta dell’Assessorato alla Pubblica istruzione ha approvato il piano di riorganizzazione e dimensionamento della Rete Scolastica Cittadina delle Scuole dell´Infan-zia, Primarie e Secondarie di I grado per l’Anno scolastico 2010-2011. “Si conferma –hanno detto il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore alla Pubblica istru-zione Massimo Molinari- l’impianto organizzativo ispirato alla logica degli istituti comprensivi. Si è perfezionato il modello già approvato lo scorso anno in funzione del numero degli iscritti, della migliore aggregazione territoriale e della migliore logistica. La proposta condivisa con la consulta cittadina della scuola è destinata a fare della scuola di base della città di Potenza una scuola di qualità alta e omogenea sul territorio. ” Le novità più importanti sono l’istituzione della scuola media di Via Torraca con il primo circolo di via del Popolo e l’istituzione della scuola media Leoncavallo con il sesto circolo Domiziano Viola. Si sono quindi creati altri due istituti comprensivi che dalla scuola dell’infanzia fino a tutta la scuola media accompagnano gli studenti nel loro percorso formativo ed educativo. A Via Tirreno viene accorpata la scuola elementare ex quarto circolo con la scuola media ex succursale Busciolano per consentire ai cittadini del quartiere un’offerta formativa integrata addirittura dall’asilo nido sino a tutta la scuola media. Il prossimo anno, numeri permettendo, sarà la volta della creazione di altri due istituti comprensivi: scuola media Domiziano Viola con scuola dell’infanzia ed elementare di Via Perugia, ed ancora scuola media Busciolano con la scuola elementare di Via Lazio tanto da creare due nuovi poli scola-stici ben aggregati anche territorialmente. La ipotesi è stata sottoposta al parere della Consulta cittadina sulla scuola che ha espresso il suo parere favorevole, e a quello delle Oo. Ss. Territoriali del settore scuola in data 4 dicembre 2009. “Ora è compito della Provincia e della Regione –ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione Mo-linari- consentire che questa proposta democraticamente condivisa con gli organi scolastici più im-portanti ivi compreso l’Ufficio Scolastico regionale, diventi norma nella città di Potenza nella ricono-sciuta competenza ed autodeterminazione del Comune capoluogo. ” . |
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EDILIZIA SCOLASTICA: 7 MLN PER MESSA IN SICUREZZA GIUNTA ABRUZZESE APPROVA INTERVENTI PER 64 EDIFICI ABRUZZESI |
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L´aquila, 10 dicembre 2009 - Ammontano a circa 7 milioni di euro le risorse approvate dalla Giunta regionale, destinate al finanziamento degli interventi di messa in sicurezza di 64 edifici scolastici di proprietà dei Comuni abruzzesi. Una delibera approvata su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Angelo Di Paolo grazie all´ultima variazione di bilancio operata dal Consiglio regionale. Gli interventi di messa in sicurezza s´inseriscono nell´ambito del piano annuale dell´edilizia scolastica per l´anno 2009 che prevede lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro compartecipati dalla Regione Abruzzo e dallo Stato ai sensi della L. 23/96 e il co-finanziamento dei Comuni che ammonta a circa 2 milioni e 500mila euro, con il quale si dà attuazione anche all´ultima tranche del Patto per la sicurezza, sottoscritto dalla Regione e dal Ministero dell´Istruzione. "In questo momento particolare per l´intero Abruzzo - riferisce l´assessore - il problema della messa a norma e in sicurezza degli edifici scolastici assume particolare importanza poiché comporta oneri non indifferenti e richiede un notevole impegno anche degli enti locali competenti. Siamo consapevoli che il fabbisogno è rilevante e riguarda anche ambiti d´intervento diversi dall´adeguamento a norma. Per questo - aggiunge Di Paolo - confidiamo nella concreta disponibilità, in tempi brevi, delle risorse del Fas da destinare ad una più ampia e articolata programmazione in materia". . |
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INSEGNARE IL DIALETTO NELLE ELEMENTARI BURLANDO: COSÌ SI SALVA LA LINGUA GENOVESE DA SETTEMBRE LEZIONI IN UNA SESSANTINA DI SCUOLE COMUNALI DEL CAPOLUOGO
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Genova, 10 Dicembre 2009 - Insegnare il dialetto nelle scuole elementari. Così la Liguria vuole salvare la lingua genovese che sette secoli dopo il primo scritto dell´Anonimo genovese del 1291, quindici anni prima che Dante Alighieri cominciasse a scrivere la "Divina Commedia", rischia di morire. Lingua antica, il genovese, idioma millenario ricco di influenze mediterranee, un misto di parole derivanti da lingue diverse che in secoli di commerci, scambi e viaggi della Repubblica di Genova si è arricchita di espressioni linguistiche come lo spagnolo, il greco, il francese, l´inglese, l´arabo. E dalla lingua araba derivano parole del mondo portuale e marinaresco come "darsena" e persino "Gabibbo", dall´arabo "Habib, un termine affettuoso per rimarcare una persona amica. I marinai genovesi davano questo nome agli scaricatori del porto di Massaua, in Eritrea, poi, negli anni ´60, divenne un termine ironico e scherzoso, mai offensivo, per indicare i meridionali. Per difendere e mantenere viva la lingua genovese, la Regione Liguria ha istituito, in maniera facoltativa e dal prossimo anno scolastico, lezioni di dialetto in una sessantina di scuole elementari del capoluogo, coinvolgendo in questa iniziativa la storica e antica associazione delle tradizioni popolari genovesi A Compagna. Il progetto- presentato alle scuole elementari Carducci, nell´Istituto Compresivo Sestri Ponente dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, con il presidente de A Compagna Franco Bampi e il dirigente scolastico del Compresivo Giacomo Buonopane - prevede un´attività di promozione e sensibilizzazione per rilanciare la parlata in genovese, un´ indagine per sapere quanti sono i genovesi che lo parlano e che frequentano corsi e una vera e propria attività didattica per la formazione degli insegnanti per il successivo insegnamento nelle scuole. Il "progetto pilota" punta a mettere gradualmente gli scolari in condizione di parlare e scrivere e leggere il genovese in modo sintatticamente corretto. Per il momento, l´invito a partecipare all´iniziativa è stato rivolto alle classi elementari del Comune di Genova. Un ambito territoriale significativo, ma sufficientemente limitato per il coordinamento degli insegnanti e per la distribuzione dei libri e per il fatto che la parlata genovese nell´ambito cittadino è abbastanza uniforme e non obbliga a diversificare il materiale didattico, come invece sarebbe necessario se la sperimentazione fosse fatta in un ambito territoriale più ampio. Il progetto è finanziato dalla Regione Liguria con un importo di 60 mila euro. I testi scolastici che saranno prodotti e distribuiti in tutte le classi elementari del Comune di Genova sono un vocabolario scolastico italiano-genovese contenente i principali termini del lessico genovese e corredato da tavole tematiche illustrate per contestualizzare i vari termini all´interno dei temi presenti (ad esempio: il bosco, i giochi, gli animali, ecc. ), un sussidiario tutto scritto in genovese, da utilizzare come libro di lettura, tre manuali tascabili con un prontuario che fornisce una rapida chiave di utilizzo della grafia , due manuali dedicati alle coniugazioni dei verbi dove sono illustrate le principali variazioni del tema al variare della desinenza. Fra i testi in dotazione alle scuole anche un libro di storia di Genova e della Liguria. "Insegnare la lingua genovese nelle scuole credo sia l´unico modo per salvarlo da una estinzione certa e rapida", spiega Burlando. "Se continua così le nuove generazioni non comprenderanno più il significato di tante commedie di Gilberto Govi, ma neppure di "Creuza de ma", il capolavoro di Fabrizio de Andrè, ci vorrà una traduzione". . |
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RICERCA FVG: 735 MILA EURO A PROGETTI DI RICERCA E DIVULGAZIONE |
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Trieste, 10 dicembre 2009 - Le Università di Udine e Trieste, la Sissa, i conservatori Tomadini di Udine e Tartini di Trieste ed Informest si divideranno i fondi messi a disposizione dalla Regione per l´attuazione di 15 progetti di studio, ricerca e divulgazione, iniziative che spaziano dalla storia del Friuli Venezia Giulia alla creazione di un Osservatorio sulle economie reali dell´Europa centrale ed orientale rilevanti per il Friuli Venezia Giulia. " La scelta è stata compiuta - afferma L´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen - non solo nella convinzione che discipline umanistiche e ricerca scientifica tradizionale possano interfacciarsi utilmente, contaminandosi a vicenda con idee e progetti, ma anche perché è proprio nelle materie umanistiche che la comunità regionale può ritrovare quel senso di appartenenza, di identità territoriale e di valori etici che sono andati indebolendosi negli ultimi anni instaurando, al tempo stesso, una forma di adesione a dinamiche che sono oggi fatalmente internazionali". Sottolineando che "lo sviluppo della ricerca umanistica è sempre stato una delle priorità del suo mandato", l´assessore ha confermato lo stanziamento di 735 mila euro a favore di un bando che individuava due tipologie progettuali: "studio e ricerca", con un contributo massimo di 70. 000,00 euro (il 90 per cento del costo totale del progetto), e "iniziative di divulgazione", con un contributo massimo pari a 20. 000,00 euro (il 90 per cento del costo totale del progetto). Sui 72 progetti presentati, ne sono stati finanziati 15 e, della somma stanziata, 617,4 mila euro saranno utilizzati per la realizzazione di progetti relativi ad attività orientate principalmente all´aumento della conoscenza su alcune discipline. I rimanenti 117,6 mila euro serviranno a supportare iniziative di divulgazione per la diffusione della conoscenza e la promozione della cultura nell´ambito di specifiche tematiche. Per quanto concerne la tipologia "studi e ricerca", sono stati finanziati 3 progetti dell´Università di Trieste, 4 dell´Università di Udine, uno del Conservatorio Tomadini di Udine (elaborato insieme all´Università degli Studi di Udine e primo in graduatoria) e uno del Conservatorio Tartini di Trieste. Per la tipologia "iniziative di divulgazione", saranno supportati 2 progetti dell´Università di Trieste (uno congiunto con The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics - Ictp), 2 dell´Università di Udine (di cui uno primo in graduatoria), uno della Sissa - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e uno di Informest - Centro di Servizi e Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale. Ingegneria civile e architettura, Scienze dell´antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, Scienze storiche e filosofiche, Scienze giuridiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali, e settori scientifico-disciplinari in ambito musicale sono i campi in cui si svilupperanno i progetti. . |
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BASILICATA: APPROVATO PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVE E CULTURALI 2009 |
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Potenza, 10 dicembre 2009 - La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore alla F. P. -cultura-sport Antonio Autilio, ha approvato, il 7 dicembre il Piano delle Attività Educative e Culturali 2009, per una spesa complessiva di 1. 080. 000 euro, che sarà trasmesso al Consiglio Regionale. Il Piano 2009, in attesa dell’approvazione definitiva della Legge Regionale che ridisegna il quadro programmatorio e degli interventi in materia Beni, Attività Culturali e Spettacolo, già approvata di recente in Giunta – precisa l’Assessore Autilio – intende perseguire l’obiettivo di promuovere e favorire l’associazionismo culturale per la promozione e la valorizzazione della cultura nelle sue diverse espressioni. In primo luogo, sarà rinnovato il sostegno a promuovere la mobilità giovanile attraverso gli scambi culturali giovanili che interesseranno soprattutto la popolazione studentesca. Il Piano – spiega l’Assessore – dedica particolare attenzione alle azioni volte a: valorizzare il patrimonio artistico, culturale ed ambientale della regione; realizzare e sostenere manifestazioni e progetti di degno spessore culturale; promuovere progetti innovativi nei vari ambiti culturali e del tempo libero. Significative iniziative riguarderanno i settori dell’arte, della multimedialità, dei nuovi linguaggi, della comunicazione, del cinema, del teatro e della musica. In materia di spettacolo, in attesa dell’approvazione di specifiche normative di settore, il Piano 2009 riconosce allo stesso una valenza fondamentale nel panorama culturale della Basilicata, in quanto eccezionale espressione artistica di formazione e di aggregazione sociale. In conseguenza, il documento di programmazione per le attività culturali prevede specifiche azioni di sostegno a favore dei soggetti che operano con l’obiettivo di promuovere rassegne e festival; favorire l’educazione e la formazione del pubblico; diffondere iniziative volte alla promozione della ricerca, dell’attività creativa dei giovani autori e delle espressioni artistiche giovanili; favorire attività di promozione delle tradizioni teatrali e musicali locali. Il Piano infine prevede un particolare sostegno per la realizzazione di eventi e manifestazioni culturali a valenza regionale attraverso le quali viene resa visibile la promozione e la diffusione del ruolo e dell’immagine della Regione Basilicata. . |
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BOLZANO: "FUTURUM 09": VENERDÌ 11 DICEMBRE - CONFERENZE DELL’INTENDENZA SCOLASTICA ITALIANA |
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Bolzano 10 dicembre 2009 - Si apre oggi la 2° Fiera della Formazione Futurum organizzata nei padiglioni della Fiera di Bolzano ad ingresso gratuito dalle ore 9 alle ore 18. Presso il Centro congressi Sheraton sono in programma da giovedì 10 a sabato 12 dicembre vari interventi sui nuovi sviluppi nell’ambito della formazione, nonché sul mercato del lavoro e dell’economia. Venerdì 11 dicembre sarà affrontato il tema della riforma scolastica dell’istruzione superiore e professionale ed universitaria in Italia ed in Austria. A conclusione della giornata dedicata alle riforme è riservato uno spazio di dibattito sul futuro della formazione. Si segnala in particolare la seguente conferenza organizzata dall’Intendenza scolastica italiana venerdì 11 dicembre nella sala Sala Tiefenbrunner dell’Hotel Sheraton dalle ore 9. 00 alle 12. 15 sul tema “Riforma della scuola secondaria di secondo grado e riforma universitaria. Sviluppi e prospettive”. Tra i relatori il Prof. Johann Drumbl, Prorettore della Libera Università di Bolzano che illustrerá il tema” Libera Università di Bolzano - Università europea e patto formativo con il territorio”, Prof. Margret Friedrich, Vicerettore dell’Università di Innsbruck “La posizione dell’Università di Innsbruck nel nuovo scenario universitario”, il Dott. Marco Bruschi, consigliere del Ministro Mariastella Gelmini, “La riforma del secondo ciclo del sistema educativo – Sviluppi attuali e prospettive” e la Dott. Ssa Lucia Scarpitti, Ministero del Lavoro Direzione generale per le politiche per l’orientamento e la formazione “Il sistema nazionale di standard minimi professionali, di riconoscimento e certificazione delle competenze e standard formativi”. La conferenza sarà moderata da Paolo Lorenzi ed Andrea Zeppa Altre informazioni riguardanti il programma congressuale, le singole relazioni ed i relatori sono disponibili al sito internet: www. Futurum. It. . |
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ISTRUZIONE F VG: SOTTOSCRITTO PARTENARIATO A NOVA GORICA |
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Udine, 10 dicembre 2009 - L´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, ha sottoscritto il 4 dicembre assieme al vicesindaco di Nova Gorica, Darinka Kozinc, il partenariato transfrontaliero "Comenius Regio", nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi nel municipio di Nova Gorica alla presenza di numerosi alunni e docenti delle scuole coinvolte nel progetto. "Comenius Regio" promuove per la prima volta un´importante opportunità di cooperazione tra le autorità formative territoriali del Friuli Venezia Giulia - Direzione Istruzione e Ufficio scolastico regionale - e del Comune di Nova Gorica, in collaborazione con scuole del primo e del secondo ciclo delle due Regioni contermini e con organizzazioni quali il Centro di sociologia dello sport di Gorizia e il Servizio sport di Nova Gorica. Il progetto, finanziato dalle Agenzie Nazionali italiana e slovena all´interno del programma Lifelong Learning Programme, si intitola "Palla senza confini" e si propone di veicolare attraverso l´attrezzo agevolatore della palla una serie di attività trasversali ai linguaggi non verbali, con l´obiettivo dell´acquisizione di competenze sociali e civiche, dello spirito d´iniziativa e dell´imprenditorialità, della creatività e dell´espressione culturale. Saranno costruiti percorsi didattici di turismo scolastico con valenza sportiva e culturale, legati alla dimensione del benessere (orienteering, percorsi ginnici, sport specifici), dello sviluppo sostenibile, della dimensione storica (il percorso della Grande Guerra) e culturale. "Il Comenius Regio, grazie al partenariato tra le due Regioni - spiega Molinaro - permette un´attività di scambio e di confronto tra autorità locali, docenti, studenti e altri soggetti del territorio con l´obiettivo di incrementare la dimensione europea dell´istruzione e soprattutto di favorire una fattiva cooperazione in ambito educativo e formativo nella prospettiva di una regione allargata". . |
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CITTADINI STRANIERI: ACCORDO REGIONE UMBRIA-MINISTERO PER INSEGNAMENTO LINGUA E CULTURA ITALIANA |
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Perugia, 10 dicembre 2009 - Diffondere la lingua e la cultura italiana per favorire l’integrazione dei cittadini extracomunitari ed evitare forme di emarginazione. Con questo obiettivo la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Damiano Stufara, una bozza di accordo da sottoscrivere con il Ministero delle politiche sociali finalizzata alla realizzazione di interventi rivolti a migranti adulti e minori regolarmente presenti in Italia. I corsi di lingua e cultura italiana, per i quali sono a disposizione oltre 180 mila euro derivanti dal Fondo per le politiche migratorie 2009, saranno strutturati secondo gli standard qualitativi previsti dall’Unione Europea così da sviluppare e approfondire le competenze linguistiche e culturali e le conoscenze relative alle istituzioni italiane, all’educazione civica di base ed ai principi costituzionali. Le lezioni saranno organizzate in modo da conciliare le frequenze con i tempi di lavoro e di cura familiare dei diversi soggetti coinvolti. Sono inoltre previsti interventi mirati per i minori di recente immigrazione, allo scopo di facilitarne l’inserimento scolastico, e per le donne, le più esposte al rischio di marginalità sociale. Le iniziative verranno realizzate anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e degli enti del terzo settore. “La conoscenza dell’italiano è la via migliore per abbattere le barriere che ancora si frappongono per una effettiva integrazione dei nuovi cittadini. L’impegno della Regione Umbria in tal senso – ha detto l’assessore Stufara – prosegue e si rafforza. Gli interventi sono in continuità con quanto già fatto in occasione dei precedenti quattro accordi di programma finanziati dal Ministero e che consentiranno ai migranti di partecipare più facilmente alla vita economica, sociale e culturale della regione. Va infine ricordato – ha concluso Stufara - che il nuovo articolo 4bis del Testo Unico dell’immigrazione introduce il cosiddetto Accordo di integrazione che il cittadino straniero deve sottoscrivere contestualmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di soggiorno. Anche secondo questo accordo i cittadini extracomunitari debbono impegnarsi a conseguire specifici obiettivi di integrazione nel periodo di validità del titolo di soggiorno”. . |
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CONSERVATORIO MATERA: ATTIVI 6 NUOVI CORSI ACCADEMICI |
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Matera, 10 dicembre 2009 - Il Conservatorio Duni di Matera, grazie all’approvazione del Consiglio Nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale nella seduta del 25 novembre 2009 presso il Miur a Roma, attiva dall’anno Accademico 2009/2010 sei nuovi Corsi Accademici di I Livello in: Batteria Jazz, Canto Jazz, Pianoforte Jazz, Chitarra Jazz, Canto Rinascimentale e Barocco, Direzione di Coro e Composizione Corale. Le domande per sostenere gli esami di ammissione ai suddetti corsi – spiega una nota del Conservatorio Duni - si potranno inoltrare entro e non oltre il 14 dicembre 2009; qualora la domanda dovesse essere inviata per posta, dovrà necessariamente pervenire al Protocollo della Istituzione Musicale Piazza Sedile 75100 Matera entro il termine stabilito o, quantomeno, anticipata via fax al numero 0835. 331291. L’ammissione al primo livello accademico è consentita agli aspiranti in possesso di un diploma di scuola media superiore, o, in mancanza, a quanti si impegnino formalmente a conseguirlo entro il triennio successivo. Gli esami di ammissione si svolgeranno secondo un prefiggendo calendario nel mese di dicembre 2009. Per maggiori informazioni www. Conservatoriomatera. It tel 0835 333202. . |
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ERGONOMIA FVG: COMFORT, EFFICIENZA E SICUREZZA PER PRODOTTI PIÙ COMPETITIVI E ATTENTI DESIGN |
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Udine, 10 dicembre 2009 - “Con la seconda fase del Progetto Ergonomia abbiamo allargato l’ambito degli interventi, dedicandoci a una serie molto più ampia di innovazioni di prodotto, dalle sedie alle poltrone a tutti i tipi di cucina, alle macchine da lavoro. Siamo riusciti a perseguire con ottimi risultati quello che era il nostro obiettivo principale: essere utili alle imprese senza snaturare l’estetica dei loro prodotti”. Commenta così, il 9 dicembre il prof. Antonio Dal Monte, esperto di fama internazionale (sue le ruote lenticolari che aiutarono Francesco Moser nel record dell’ora), i risultati conclusivi di Ergonomia Fvg, il progetto di Area Science Park Area che ha offerto assistenza alle imprese del Friuli Venezia Giulia nella rivisitazione dei prodotti, fornendo linee guida, spunti e nuove soluzioni progettuali per migliorarne le prestazioni in termini di comfort, efficienza e sicurezza. Le cifre sono eloquenti: in due cicli consecutivi di attività sono state contattate 110 imprese e attivati 72 interventi di innovazione, 34 dei quali hanno dato luogo a veri e propri studi e progetti per soluzioni innovative applicate direttamente al prodotto. Inoltre sono stati depositati o stanno per esserlo 10 nuovi brevetti, 3 marchi ed è stata avviata un’impresa. A beneficiarne sono stati diversi settori del tessuto imprenditoriale regionale: arredo, medicale, alimentare, nautica, trasporti, coltelleria, hobbistica, utensili per giardinaggio, ecologia. Per andare su esempi concreti, dopo il successo nel primo ciclo della sedia “a slitta” per ufficio o della pedana da dentista, nella seconda fase del Progetto sono stati ideati un cuscino posturale di nuova concezione, una pedana antifatica, nuovi pensili da cucina, un tavolo allungabile multifunzione, nuove impugnature per cassonetti delle immondizie, migliorie per una macchina da caffè per uso non professionale. “Abbiamo cercato l’equilibrio nell’integrare l’ergonomia senza snaturare il principio ideativo che ha spinto la progettazione del prodotto – spiega ancora Dal Monte. E’ necessario avvicinarsi al prodotto in punta dei piedi, con un approccio graduale, attenti al design, ma senza mai perdere di vista gli aspetti legati al comfort e alla sicurezza”. Una sintesi di questi concetti è sicuramente presente in una nuova macchina lavapavimenti uomo a bordo, migliorata a partire da un’attenta analisi delle esigenze dell’operatore, che ha portato ad una ridefinizione del posizionamento e disegno dei comandi a pedale e manuali e a rendere confortevole ed ergonomico anche il sedile. Tutti accorgimenti utili a dare maggiore sicurezza e a prevenire disturbi fisici legati all’utilizzo professionale per diverse ore al giorno. La macchina è stata presentata al mercato. “Oltre che tra le mura domestiche – sottolinea il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone - la scienza ergonomica può entrare in gioco tutte le volte che si progettano, si creano, si producono manufatti che abbiano a che fare con le nostre attività quotidiane, oggetti con cui entriamo a diretto contatto, per esempio nell’ambiente di lavoro. L’idea di unire l’ergonomia al design per dare più valore ai prodotti, rendere più confortevoli le nostre attività e più competitive le imprese che li producono, ha dato origine al Progetto Ergonomia Friuli Venezia Giulia. Il metodo di lavoro messo in campo del Servizio di trasferimento tecnologico di Area, insieme alle eccezionali competenze del prof. Dal Monte, ha dato frutti tangibili, a tutto vantaggio delle aziende del territorio”. Dai microspazi agli abitacoli, dalle calzature all’arredamento, dagli strumenti di lavoro a quelli per il tempo libero, l’auspicio è che la conoscenza diventi stabilmente parte integrante del design, partendo dai bisogni dell´uomo, dalle sue caratteristiche fisiche e psichiche, in un progetto ampio di benessere e di adattamento alla persona, nel quale l’ergonomia è destinata ad avere un ruolo importante. . |
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CLIMA, A BOLOGNA L´ATLANTE IDROCLIMATICO DELL´EMILIA-ROMAGNA |
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Bologna, 10 dicembre 2009 - Aumento generalizzato delle temperature e concentrazione delle piogge sono le principali tendenze rilevabili dall’Atlante idroclimatico 1961 – 2008, realizzato da Arpa Emilia-romagna e presentato ieri a Bologna nel corso del convegno “Non è più il clima di una volta”, in coincidenza non casuale con il vertice di Copenaghen. L’atlante raccoglie e analizza i dati climatici e idrologici degli ultimi cinquanta anni sul territorio regionale e li mette a disposizione in un volume ricco di immagini, ma anche sul sito web www. Arpa. Emr. It/clima. “Per la prima volta – ha detto Stefano Tibaldi, direttore generale di Arpa – viene reso disponibile uno strumento che fotografa il clima dell’Emilia-romagna dal 1960 ad oggi. Si tratta, dunque, di un supporto importante per la progettazione delle politiche di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, evidenti nelle mappe presenti. L´atlante è anche e soprattutto un work in progress, aggiornato e approfondito costantemente nella sua versione telematica, disponibile sul sito internet di Arpa, con i dati e le elaborazioni che via via saranno disponibili”. Evidenti le principali tendenze climatiche regionali, che mostrano un aumento generalizzato delle temperature: confrontando il trentennio di riferimento 1961-1990 con il periodo attuale (1991-2008), esse risultano cresciute in media di circa un grado (1,1 °C) con punte fino a due gradi a Ferrara e 1,5 °C a Reggio Emilia, Piacenza e Cesena, tutte città in forte espansione, dove sicuramente un contributo al riscaldamento è di origine locale (isola di calore urbano). Le precipitazioni, espresse come totali annui medi territoriali, mostrano invece variazioni modeste della quantità totale, calata in media del 5% circa (da 890 a 850 millimetri). Le variazioni in questo caso sono soprattutto territoriali, dato che le precipitazioni appaiono diminuite sostanzialmente in montagna e leggermente in aumento sulle pianure centro orientali. I cambiamenti riguardano anche la distribuzione nel tempo delle piogge con una tendenza alla diminuzione dell’ordine di 2-4 giorni di pioggia annuali in meno ogni decennio. Si noti come, nella diminuzione generale delle altre stagioni, le precipitazioni autunnali appaiano invece in controtendenza, con un aumento medio di 40 millimetri e punte di oltre 100 millimetri in Appennino. “L’atlante idroclimatico – ha spiegato Duccio Campagnoli, assessore regionale alle attività produttive, sviluppo economico, piano telematico – costituisce un importante prodotto finale del progetto Eraclito, realizzato in stretta collaborazione con Arpa all’interno del Piano telematico della Regione Emilia-romagna. La conoscenza ambientale del territorio e dei suoi mutamenti è fondamentale per le politiche che l’insieme Regione-autonomie locali deve assicurare. Occorre tenere conto dei cambiamenti climatici e dei loro impatti attuali e futuri sulle attività produttive e sulla vita quotidiana, nella formulazione delle strategie di programmazione e di governo, al fine di mitigarne eventuali effetti negativi e al contempo sfruttare al meglio nuove possibili opportunità”. Concludendo il convegno, l’assessore all’ambiente e sviluppo sostenibile della Regione, Lino Zanichelli, ha sottolineato come l’Atlante idroclimatico sia uno strumento importante di cui Arpa dota il governo regionale per elaborare le politiche ambientali e di sostenibilità. “Dati scientifici rigorosi, resi pubblici e organizzati in modo chiaro, sono essenziali anche per creare una consapevolezza dei cittadini sull’entità e i costi del cambiamento climatico – ha detto l’assessore. - L’atlante ci dimostra, ad esempio, che nel nostro territorio l’innalzamento della temperatura e la diminuzione delle piogge sono fenomeni reali e che di conseguenza le nostre scelte devono agire sul fronte della prevenzione e mitigazione dei loro effetti. ” “Se prendiamo il tema in discussione della liberalizzazione dei servizi pubblici locali, segnatamente di quelli idrici – ha concluso l’assessore – ciò che oggi è necessario è un sistema tariffario equo da un punto di vista sociale, che disincentivi gli sprechi e premi il risparmio, come quello che sta entrando a pieno regime in Emilia-romagna; dunque non è di vincoli privatistici imposti dallo Stato che abbiamo bisogno, ma della possibilità di realizzare sui territori gli interventi più efficaci. ” I dati termopluviometrici utilizzati per redigere l’Atlante si riferiscono a 66 stazioni per la temperatura e 169 stazioni per le precipitazioni. L´atlante, è stato impostato per evidenziare le dinamiche territoriali in atto e comprende per questo tavole che si riferiscono a due periodi distinti, il trentennio 1961-1990, assunto a riferimento di base secondo le convenzioni dell’Omm (Organizzazione meteorologica mondiale, organismo delle Nazioni Unite), e l’arco dei diciotto anni compresi tra il 1991 e il 2008, che costituiscono una porzione rilevante e maggioritaria dell’attuale trentennio climatologico, che si concluderà nel 2020. . |
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NUOVI FONDI PER TASK FORCE ANTINCENDI BOSCHIVI PER LA PREVENZIONE FIAMME AL CONFINE TRA BOSCO E AREE URBANE STANZIATI DALLA GIUNTA 880 MILA EURO PER L´ APPROVVIGIONAMENTO IDRICO E L´ACQUISTO DI NUOVI MEZZI PER I VOLONTARI |
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Genova, 10 Dicembre 2009 -Stabilito, dopo le gravi emergenze di Genova e dello Spezzino dello scorso settembre, che sono le aree di confine tra i boschi abbandonati all´incuria e le zone urbane i punti di maggiore rischio incendio per le abitazioni, la Regione Liguria torna ad affrontare il problema con un provvedimento finanziario. Per venire incontro ai comuni, ai quali spettano gli interventi di prevenzione in questi terreni, spesso abbandonati da anni, con fronde e arbusti che lambiscono le case, la giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Protezione Civile Giancarlo Cassini, ha stanziato 880 mila euro. Lo stanziamento va incontro ai comuni che con gli enti delegati, le Comunità Montane, il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, i volontari antincendi boschivi dovranno individuare le iniziative più idonee per mitigare il rischio incendi. "Per esempio - afferma Cassini, che già lo scorso anno aveva fatto approvare dalla Regione Liguria le carte delle aree di interfaccia fra bosco e zone urbane, - è necessario che sia effettuato un censimento dei punti acqua che dovranno essere costantemente mantenuti efficienti e pronti per essere usati in casi di emergenza". "Ed è inoltre necessario realizzare nuovi punti di approvvigionamento idrico strategicamente dislocati tra bosco e città anche per i mezzi e gli elicotteri antincendio". Il finanziamento della giunta regionale è destinato anche al potenziamento delle attrezzature e degli automezzi speciali del volontariato. . |
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SIGLATO IL PATTO DEL CATINACCIO PER LA VALLE DI FASSA CHE SEGNA L´AVVIO DI UN PERCORSO PER LA CREAZIONE DI UNA RETE DI ENTI ED ISTITUZIONI A SALVAGUARDIA DELLO SVILUPPO E DELLA SOSTENIBILITÀ DELL´INTERA AREA. |
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Trento, 10 dicembre 2009 - E´ stato siglato sabato scorso a Ciampedìe il "Patto del Catinaccio" per la Valle di Fassa. Un progetto, quello siglato dal vicepresidente ed assessore all´ambiente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e dall´assessore provinciale all´urbanistica ed enti locali, Mauro Gilmozzi, che segna l´avvio di un percorso per la creazione di una rete di enti ed istituzioni a salvaguardia dello sviluppo e della sostenibilità dell´intera area. Assieme alla Provincia autonoma di Trento, soggetti firmatari del documento i Comuni di Vigo di Fassa e Pozza di Fassa e l´Amministrazione Separata dei Beni di uso civico (Asuc) di Pèra, che già alla fine del 2007 avevano avviato un progetto per la riqualificazione ambientale e la valorizzazione paesaggistico-culturale del territorio del Cantinaccio. All’interno di questo progetto è stato costituito un Tavolo di Lavoro che riunisce le rappresentanze di tutte le istituzioni, gli enti e le categorie economiche con responsabilità di gestione di questo meraviglioso territorio, mettendo in atto un processo partecipativo al fine di delineare un modello di sviluppo territoriale fortemente condiviso e identificativo, che ha portato alla stesura di un accordo, la "Carta del Catinaccio", che getta le basi per la formazione di una rete di enti ed istituzioni impegnate a garantire lo sviluppo sostenibile dell´area nel breve e nel lungo periodo. Questa Carta è il primo passo verso la formazione di un "patto" fra soggetti pubblici e privati, con funzione di unire in rete le responsabilità specifiche dei vari operatori ed amministratori territoriali. Il progetto d´area per il Catinaccio - denominato "Progetto Ciadenac-catinaccio-rosengarten" – interessa tutto il gruppo dolomitico che fa da spartiacque culturale fra mondo ladino e mondo tedesco, ed ha per obiettivo quello di costruire un modello di governance economica ed ambientale con forti contenuti identitari e in grado di attribuire nuovi significati contemporanei ad uno dei paesaggi montani più caratteristici delle Dolomiti. Ponendo in relazione paesaggio e comunità locale, il "Progetto Catinaccio" delinea quindi una strategia di interventi volti alla conservazione e valorizzazione di un territorio di eccezionale bellezza naturale il cui valore è stato custodito dalle popolazioni locali da millenni ed è attualmente interessato da una pressione turistica tra le più alte di tutta l’area dolomitica. Gli interventi spaziano dalla gestione del paesaggio, alla rigenerazione degli spazi aperti, al riscatto delle matrici culturali ladine, alla comunicazione del valore contemporaneo della cultura alpina. Questa strategia di interventi si basa cioè sul rafforzamento delle interconnessioni tra i processi naturali, culturali ed economici dell´area, con l´obiettivo di rendere il Catinaccio uno "spazio di relazioni" in grado di supportare le esigenze di tutte le sue comunità: naturali ed umane. In altre parole, il "Progetto Catinaccio" si pone l´obiettivo primario di promuovere lo sviluppo sostenibile – sotto tutti profili - di questo territorio, volgendo in azioni specifiche quel principio di sostenibilità, "che si traduce nella ricerca e nella costruzione delle sinergie tra il sistema ambientale, quello socio-culturale e quello economico-produttivo e si concretizza nella ricerca e nell´integrazione delle esternalità positive tra tali sistemi. In particolare, lo sviluppo economico deve essere integrato nel miglioramento dell´ambiente e concorrere al progredire dell´equilibrio e della coesione sociale". (Pup, 2008) Il "Progetto Catinaccio" è quindi un progetto di governance che si alimenta di un progetto culturale. L´assunto di base è che la cornice d´indirizzo al programma di interventi non può prescindere da una "filosofia" condivisa e fatta propria da ciascuno degli attori del luogo. La condivisione costituisce il punto di partenza per la definizione dei contenuti del progetto e la condizione necessaria per la loro comunicazione all´esterno. Fra i principali risultati attesi del Progetto vi è in primo luogo consolidare il senso di responsabilità nei confronti del territorio da parte di coloro che lo abitano e lo hanno "in consegna" per le generazioni future, valorizzando il senso di appartenenza. In secondo luogo avviare un processo di sostituzione di quell´immagine stereotipata della montagna - che viene generalmente comunicata dall´industria turistica - con contenuti culturalmente più adeguati e contemporanei, i cui protagonisti siano gli operatori locali. Finalita´ Del Progetto In primo luogo si rileva l´urgenza di un complessivo riordino del sistema insediativo e dell´aggiornamento delle modalità d´uso del territorio. Questo riordino passa obbligatoriamente attraverso la dotazione degli stessi criteri di governo del territorio per tutta la valle del Vajolet e potenzialmente validi anche per quella di Vajolon. Questo è il primo obiettivo specifico del programma integrato d´intervento (che si identifica con piani attuativi all´interno dei Prg comunali), che dovrà rendere coerenti gli indirizzi e le misure d´intervento su tutta l´area di progetto. Secondariamente si manifesta la necessità di riorganizzare il sistema complessivo dei flussi sia per quanto riguarda la circolazione in quota, sia per quanto riguarda la mobilità di accesso facilitato attraverso i due nodi principali del sistema: Ciampedìe e Gardecia. In particolare risulta evidente la necessità di trovare nel medio periodo soluzioni di mobilità sostenibile per l´accesso Pèra-gardecia, mentre è indispensabile risolvere in tempi brevi le carenze sotto il profilo della sicurezza. Inoltre, emerge la volontà di riorganizzare la presenza turistica sia per quanto riguarda i "picchi" estivi, sia in relazione all´intera estensione del periodo di accessibilità e fruizione. In particolare, l´obiettivo è definire la "carrying capacity" dell´area, nelle sue componenti oggettive e percettive. E´ evidente che questo obiettivo è esteso a tutti gli operatori turistici della gruppo del Catinaccio e interessa quindi tutto il compendio fassano e - in prospettiva - quello dolomitico. Infine risulta di importanza fondamentale investire sulla formazione culturale degli operatori economici locali, non solo turistici ma anche agricoltori, allevatori, guide alpine, gestori di rifugi. Essi non sono solamente i primi testimoni della cultura di montagna ma anche il primo “tramite” fra cultura e luogo, ed in seconda battuta rappresentano anche il tramite tra i luoghi ed i visitatori (escursionisti, alpinisti o semplici turisti). . |
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CONVEGNO "SICUREZZA IDRAULICA E CONTENIMENTO DELLE PIENE - IL QUADRO DI RIFERIMENTO E GLI INTERVENTI NEI BACINI OLONA - SEVESO - LAMBRO" |
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Milano, 10 dicembre 2009 - L´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, interviene oggi, a Nerviano (ore 9. 30, sede del Comune) al convegno "Sicurezza idraulica e contenimento delle piene - Il quadro di riferimento e gli interventi nei bacini Olona - Seveso - Lambro", nel corso del quale sarà presentato il progetto dell´area di espansione controllata per il contenimento delle piene del torrente Bozzente. Al convegno saranno presenti anche rappresentanti dell´Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), dell´Autorità di bacino del fiume Po, e dei Comuni interessati dal progetto (oltre a Nerviano, Rho e Lainate). "L´esperienza che si sta sviluppando sulla programmazione di questi interventi - ha detto l´assessore Boni - prevede anche un piano strutturato di comunicazione diretto a informare e coinvolgere nella scelta le comunità locali (cittadini, associazioni e amministrazioni) e rappresenta un progetto pilota utile, che varrà come riferimento per altri piani di intervento". Il Progetto Di Contenimento Delle Piene - L´area contigua alla frazione Villanova di Nerviano è a rischio di allagamento, come risulta dagli studi dell´Autorità di bacino del Po che si riferiscono al quadro più ampio del bacino del Bozzente e dell´Olona. Il Bozzente, scorrendo in un territorio sempre più urbanizzato, nei momenti di piena non ha più alcuna area naturale di sfogo, rischiando di causare danni ingenti una volta esondato. Secondo recenti analisi tecniche la realizzazione di argini non risolverebbe adeguatamente il problema. Il progetto prevede un´area, contornata da un argine in terra, destinata a contenere l´acqua in eccesso conseguente ai fenomeni di piena. Per quest´area dovrà essere definita una destinazione d´uso quando non sarà utilizzata. "Per questo motivo - spiega Boni - Regione Lombardia ed Aipo, in accordo con il Comune di Nerviano, ritengono importante che la scelta sull´utilizzo di quest´area risulti da un´ampia consultazione popolare, che avrà luogo nei prossimi mesi. La zona dell´area di espansione controllata potrà quindi servire, oltre che alla protezione dalle esondazioni, come luogo fruibile, nei periodi di normalità a vasca vuota, secondo modalità che saranno definite in accordo con la comunità locale". . |
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MEETING INTERNAZIONALE SU PROTEZIONE CIVILE E SANITÀ |
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Potenza, 10 dicembre 2009 - “Aspetti logistico-sanitari del sistema di protezione civile nazionale e internazionale – Esperienze a confronto” è il tema del meeting internazionale che si terrà nei giorni 11 e 12 dicembre al Centro congressi dell’Hotel Giubileo in località Rifreddo, a Pignola. L’evento è organizzato dai Dipartimenti regionali Salute e Sicurezza sociale, Infrastrutture e Protezione civile con la Presidenza del meeting affidata dal dott. Gianuario Frittella, direttore medico del congresso, al prof. Rodolfo Proietti, Direttore Istituto Anestesiologia e Rianimazione Università Cattolica del Sacro Cuore “A. Gemelli”. “Si tratta di un’iniziativa, la prima del genere nel Centrosud, fortemente voluta dalla Regione Basilicata perchè rappresenta una straordinaria occasione di confronto fra esperienze diverse a livello mondiale”, ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e protezione civile, Rocco Vita, in una conferenza stampa svoltasi oggi per presentare l’evento. “In Basilicata – ha aggiunto Vita – registriamo la presenza di un vero e proprio sistema di protezione civile che viene preso a modello da molte altre regioni italiane. Con questa iniziativa vogliamo compiere un ulteriore passo in avanti facendo dialogare questo sistema con quello della sanità in modo da rendere più efficaci e più efficienti gli interventi di soccorso e di salvezza”. Quello presentato oggi è il quarto convegno organizzato dalla Regione nell’ambito della protezione civile per offrire la migliore risposta tecnico-operativa a fronte di eventi catastrofici quali alluvioni, terremoti, frane, inondazioni, esplosioni. I precedenti tre hanno approfondito l’Nbc (nucleare, biologico e chimico) risk e questa volta vengono discusse problematiche sanitarie, di soccorso e assistenziali con la presenza delle associazioni di volontariato (Cri, Protezione civile ed altre) per affrontare il tema del “disaster management”. “La Basilicata – ha aggiunto Vita - non è avulsa da alcun rischio naturale (chimico, fisico, dissesto idrogeologico), per cui nel corso degli anni passati si è organizzato, e continua tuttora, un percorso informativo-formativo diversificato per livelli: collettività, mondo scolastico, università, volontariato, mondo sanitario, con la fondamentale finalità di divulgare le necessarie informazioni e preparare il personale preposto ad affrontare l’evento calamitoso nei modi e nei tempi più corretti”. La Basilicata è tra le regioni italiane (insieme a Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna) che ha focalizzato un’adeguata attenzione per queste scottanti e gravi problematiche di estrema attualità. Gli obiettivi del meeting sono: la conoscenza dello stato dell’arte in tema di soccorso sanitario e protezione civile nel corso di eventi catastrofici comportanti l’attivazione della risposta sanitaria delle maxiemergenze a livello nazionale e internazionale; la rivisitazione del sistema operativo regionale (soccorso-protezione civile) alla luce delle riflessioni, suggerimenti, proposte che verranno fuori dai lavori congressuali; confronto “allargato” tra esperti a livello mondiale in medicina delle catastrofi. “Per la prima volta – aggiunge Vita – siamo riusciti a riunire nel Sud Italia le massime figure professionali che sono chiamate in causa per far fronte alle emergenze: non solo medici e paramedici ma anche ingegneri, geologi, tecnici della protezione civile impegnati anche nella fase successiva all’evento catastrofico della ricostruzione e della assistenza ai superstiti. Il coinvolgimento della nostra università all’iniziativa e la presenza del prof. Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia con la lettura magistrale testimoniano questo risultato”. Di particolare rilievo la presenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), nella figura del lucano dr. Giuseppe Annunziata, del dr. S. Ben Yahmed, del dr. F. Del Ponte, e gli interventi del dr. J. Or da Tel Aviv, il massimo esperto mondiale del “distaster management”, e della prof. Ssa K. Koenig della Irvine University- California. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti Gianuario Frittella, direttore medico del congresso, e Giuseppe Basile, dirigente dell’ufficio Protezione civile. . |
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APPROVATO PIANO PAESISTICO APPIA ANTICA |
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Roma, 10 dicembre 2009 - La Giunta regionale nel corso dell´ultima seduta ha approvato il piano paesistico che definisce il quadro di tutele ed interventi possibili in un´area del territorio romano di particolare pregio storico e ambientale. Il provvedimento, presentato dal vice presidente dell´esecutivo regionale Esterino Montino, riguarda l´area dell´Appia Antica, della Valle della Caffarella e quella degli Acquedotti fino a S. Maria Maggiore. Di particolare rilevanza il piano per l´Appia Antica perché permette di recuperare ad uso pubblico circa 150 ettari oggi impegnati dalla presenza di attività produttive non coerenti con la necessità di valorizzare e tutelare il patrimonio storico non solo romano ma mondiale, costituito dal territorio del parco dell´Appia Antica. Le imprese, circa 20, che oggi hanno la loro struttura produttiva all´interno del parco saranno dislocate in una area già individuata a via di Fioranello nei pressi dell´Ardeatina e cioè fuori dall´anello del Grande raccordo anulare. L´elaborazione del piano ha avuto una gestazione lunga e percorso tutte le tappe previste dalla legislazione vigente. Nel settembre 2006 Ptp dell´Appia antica è stato pubblicato all´Albo pretorio del Comune per dar modo a cittadini e imprese di formulare le osservazioni. Ne sono state presentate 194 e tutte sono state valutate per verificare il loro grado di accoglimento rispetto all´esigenza di tutela posta alla base del piano. "Il piano tutela senza furori ideologici ma con assoluto rigore, un comprensorio di straordinario valore culturale - ha detto il vicepresidente Esterino Montino - per le caratteristiche paesaggistiche e storico archeologiche che lo caratterizzano e che ha una valenza di carattere internazionale. Sopratutto restituisce ai cittadini romani 150 ettari di parco pubblico che sono quelli attualmente occupati da strutture dedicate ad attività produttive che saranno tutte dislocate in altri terreni già individuati. L´approvazione del Ptp dell´Appia Antica , della Valle della Caffarella e degli Acquedotti è un fatto importante per la città di Roma e uno di quei provvedimenti che più di altri danno il segno del positivo lavoro svolto in questa anni dalla Giunta regionale per la crescita di Roma per la valorizzazione dei suoi tesori ed a tutela del suo patrimonio storico, archeologico e ambientale" . . |
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AL VIA UN PROGETTO PER IL RILANCIO DEL PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI |
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Bologna, 10 dicembre 2009 -Un progetto di sviluppo triennale per rilanciare il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, come motore di sviluppo del territorio e delle comunità locali, oltre che come strumento di tutela e salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. E’ questo l’impegno che hanno assunto il 3 dicembre a Forlì Regione, Provincia, Ente e Comunità del Parco, firmando un protocollo d’intenti che individua sei diversi settori di intervento. “Il commissariamento dell’Ente Parco negli anni scorsi e l’attuale taglio dei finanziamenti da parte del Ministero dell’ambiente – spiega l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli - hanno avuto pesanti ripercussioni sull’attività e sulle potenzialità del Parco. Per questo abbiamo concordato questo impegno straordinario per attrarre tutte le risorse economiche e umane e dar vita ad una nuova stagione di progettualità. Penso alla valorizzazione turistica, a quella legata ai prodotti tipici e all’agricoltura di qualità, ma anche a progetti per l’energia pulita. Vogliamo che il Parco delle Foreste Casentinesi, una delle prime aree protette nazionali istituite in Italia, sia protagonista come merita della vita di tutta l’area. ” Oltre all’assessore Zanichelli hanno firmato il protocollo l’Assessore provinciale alla qualificazione e sviluppo Ambientale Luciana Garbuglia, il Presidente del Parco Nazionale Luigi Sacchini, i rappresentanti dei Comuni e Comunità montane del territorio. Il progetto triennale 2010-2012 prevede azioni per migliorare il patrimonio naturale del Parco, in linea con le strategie dell’Onu e della Ue; la promozione del turismo dentro al Parco e nei Comuni limitrofi; l’ammodernamento e la promozione della filiera agro-alimentare di qualità; lo sviluppo delle attività di formazione e di ricerca; progetti di collaborazione con altri Parchi, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Oltre a Regione e Provincia, quali enti promotori, il progetto coinvolgerà i Comuni di Premilcuore, Santa Sofia, Tredozio, Bagno di Romagna, Portico e San Benedetto; le Comunità Montane dell’Appennino forlivese, dell’Acquacheta, dell’Appennino Cesenate, il Gal L’altra Romagna e la società Romagna Acque. . |
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PUGLIA: CHI IMPEDISCE APPROVAZIONE PAR-FAS |
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Bari, 10 dicembre 2009 - Amati alla conferenza stampa di Legambiente per la presentazione di “Ecosistema Rischio 2009”: chi impedisce l’approvazione del Par Fas è responsabile di delitto tentato. L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, riferendosi alla mancata approvazione del Par – Fas che blocca i 100 milioni di euro destinati dalla Regione Puglia alla mitigazione del rischio idrogeologico, ha detto che “coloro i quali non procedono all’approvazione dei fondi per scopi politici ed elettorali, sono politicamente ed amministrativamente responsabili di delitto tentato”. L’assessore ha colto l’occasione per lanciare la provocazione questa mattina nel corso della conferenza stampa organizzata da Legambiente e dal Dipartimento della Protezione Civile per presentare “Ecosistema Rischio 2009”, il dossier sul monitoraggio delle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico in Italia. “Ogni Comune della Puglia – ha detto Amati - ha almeno un problema idraulico; il rischio collegato ai movimenti franosi invece, si concentra in Provincia di Foggia. L’attività di Legambiente – ha spiegato - rappresenta l’ennesima sveglia puntata sulla memoria di tutti utile a ricordare che in Puglia la disgrazia è dietro l’angolo. I 17 milioni di euro stanziati per la mitigazione del rischio idrogeologico rappresentano solo l’ultimo tassello di un’attività che ha permesso di stanziare, nel corso di cinque anni e in varie misure, centinaia di milioni di euro per intervenire sui singoli problemi”. Con riferimento poi al dato reso noto questa mattina dai responsabili di Legambiente in base a cui su 48 comuni a rischio idrogeologico interpellati solo 19 hanno risposto e compilato i questionari utili al monitoraggio, l’assessore Amati ha sottolineato che “c’è una forte necessità di responsabilizzazione, di informazione e di risorse, per superere l’individualismo; i Comuni – ha detto - non possono continuare a non rendere conto e a non rispondere per evitare di svelare gli adempimenti relativi alla mitigazione del rischio”. . |
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