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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Gennaio 2010
GIOVANI TOSCANI, FULL IMMERSION PER COMUNICARE SU WEB PARTITO DA IERI ALLA “CASA DELLA CREATIVITÀ” IL CORSO INTENSIVO DIVENTERANNO “AMBASCIATORI” E AIUTERANNO A PROMUOVERE LA TOSCANA  
 
Firenze, 19 gennaio 2010 - Sarà l´assessore regionale al turismo, Paolo Cocchi, a concludere la settimana formativa dei giovani toscani nel mondo che diventeranno “ambasciatori della Toscana nel mondo” e lavoreranno sui social media. I giovani, un gruppetto di 7 persone, 5 ragazze e 2 ragazzi, provenienti dal Sudamerica, dal Nordamerica e dall´Oceania, oltre che dall´Europa, sono arrivati già a Firenze e partecipano da ieri ad un corso di formazione che si tiene presso la “casa della creatività. ” Il corso si intitola “le città del futuro dei toscani nel mondo – percorsi di crescita tra nuove professionalitàe creatività nell´era del web 2.  
   
   
“SQUILLAMI” E, SE VINCI, ENTRI GRATIS IN 60 MUSEI TOSCANI UN MODO PER FAR CONOSCERE SPAZI MENO NOTI E AFFOLLATI  
 
Firenze, 19 gennaio 2010 - Far conoscere i musei meno noti, quelli meno affollati, utilizzando come traino proprio quelli che in ogni provincia hanno il più alto numero di visitatori. E´ l´obiettivo di un´operazione (“Squillami”) proposta dalla Regione Toscana, nel contesto della campagna “Voglio vivere così”, attraverso l´uso del telefono mobile. Si tratta – sottolinea l´assessore regionale alla Cultura, Paolo Cocchi – di “un concorso vero e proprio che sta già cominciando a dare i primi frutti in termini di maggiore conoscenza, fra i turisti, della vasta offerta disponibile in una regione come la Toscana e ci pare una valida dimostrazione delle tante progettualità oggi possibile grazie a un uso accorto delle innovazioni”. L´operazione è iniziata l´8 gennaio e, alternando i vari territori, proseguirà almeno fino al giugno 2010 . In ciascuna delle dieci province toscane è stato scelto un museo, detto “capofila”: qui, davanti alle biglietterie, vengono collocati due “totem” (uno in italiano, l´altro in inglese) con i dettagli dell´operazione e le istruzioni per partecipare al concorso; in particolare vengono evidenziati i musei (60 in tutto) nei quali sarà possibile l´ingresso gratuito. Viene poi indicato un numero di telefono: è qui che il visitatore, senza alcun costo (al secondo squillo la comunicazione viene interrotta), può rivolgersi ricevendo in pochi secondi un Sms con la comunicazione della vincita o della mancata vincita. In palio il diritto all´ingresso gratuito al museo in cui il turista si trova e in tutti gli altri musei indicati nell´elenco. Il bonus vale per i sette giorni successivi. I cellulari che hanno ricevuto la comunicazione vincente (solo in lingua inglese: “congratulations, you have won the free access to 60 museums. Collect the list at the cash”) diventano, a tutti gli effetti, vere “card elettroniche” per l´ingresso gratuito – limitato a una persona – ai musei riportati nell´elenco. Dieci, nelle province, i musei capofila per l´operazione “Squillami”: Palazzo Strozzi (Firenze), Centro per l´arte contemporanea Luigi Pecci (Prato), complesso museale Santa Maria della Scala (Siena), Museo delle statue stele della Lunigiana (Pontremoli), Museo archeologico e d´arte della Maremma (Grosseto), Centro Marino Marini (Pistoia), Museo Giovanni Fattori (Livorno), Pinacoteca e museo civico Palazzo Minucci Solani (Volterra), Galleria di arte moderna e contemporanea (Viareggio), Museo dell´Accademia etrusca (Cortona). In tutto le strutture museali coinvolte nel progetto sono 60: il maggior numero (26) a Firenze; 6 in provincia di Arezzo e altrettante in provincia di Prato; 5 rispettivamente nel pistoiese e nel senese; 4 nel grossetano; 3 in provincia di Pisa; 2 in provincia di Lucca e altrettante a Massa-carrara; 1 nel livornese. Qualche esempio di musei visitabili gratis se sul cellulare sarà arrivato l´Sms positivo: il Palazzo della Battaglia (Anghiari) e l´Aboca Museum (Sansepolcro); il Giardino dei Semplici, il Museo del calcio, il Chiostro monumentale di Santa Maria Novella, il Museo di storia ebraica, la Specola (Firenze), il Leonardiano (Vinci) e la Collegiata di Sant´andrea (Empoli); il Museo della Miniera (Massa Marittima); l´Etrusco Guarnacci (Volterra), il Museo del Ricamo (Pistoia); il museo dell´Opera del Duomo (Prato), quello della Mezzadria (Buonconvento). .  
   
   
INDICAZIONI E RACCOMANDAZIONI PER L’INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA  
 
Roma, 19 gennaio 2010 - Il Ministro dell´Istruzione Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, ha emanato l´8 gennaio 2010 una circolare recante: “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non Italiana”. Questi i punti salienti della circolare. Rilevato che la presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza sociale, culturale, etnica e con differenti capacità ed esperienze di apprendimento costituisce un dato strutturale in continuo aumento, un fenomeno complesso con aspetti problematici di non facile soluzione, che incidono negativamente sull’efficacia dei servizi scolastici e sugli esiti formativi, è affermata l’importanza di superare modelli e tecniche educative tradizionali e adottare metodologie, strumenti e contributi professionali adeguati alle nuove esigenze. Inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana - Particolare attenzione va rivolta all’inclusione e all’integrazione degli alunni stranieri, al fine di predisporre condizioni paritarie che possano prevenire situazioni di disagio e di difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio e contribuire a creare l’indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della partecipazione sociale. Un’analisi attenta dell’intera questione mette in evidenza alcune criticità, che possono così essere riassunte: - l’incidenza di dispersioni, abbandoni e ritardi, che caratterizza l’itinerario scolastico degli alunni provenienti da un contesto migratorio; - la conoscenza della lingua italiana, talora assente o padroneggiata a livelli di competenza notevolmente differenti; - il possesso della “nuova” lingua più come spontaneo registro utile alla “comunicazione” quotidiana che non come strumento per lo studio; - la necessità di prevedere anche percorsi formativi differenziati, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado; - la presenza di culture diverse all’interno delle comunità straniere e il loro impatto con la cultura italiana. Tali criticità non riguardano solo gli alunni stranieri, ma finiscono inevitabilmente col riverberarsi sul processo di apprendimento dell’intera classe in cui essi si trovano inseriti. Non va poi dimenticato che a influire sulla presenza più o meno significativa di minori stranieri in un determinato territorio contribuiscono le capacità attrattive delle scuole che in esso insistono, ma pure le disponibilità di alloggio e le offerte di lavoro in esso presenti. Il che fa immediatamente emergere il ruolo cruciale che le prassi degli accordi e delle alleanze territoriali possono svolgere per affrontare i problemi suddetti. È innegabile che la conoscenza della lingua italiana rappresenta uno degli strumenti per costruire una armoniosa coesione sociale; mentre l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” offre a tutti gli studenti l’opportunità per conoscere e condividere le regole fondamentali della convivenza e i principi della legalità e della democrazia. Distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole e formazione delle classi - A fronte delle criticità appena ricordate occorre dare risposte tempestive già nel breve periodo. In preparazione dell’anno scolastico 2010-2011, sarà indispensabile considerare un’inclusione di alunni stranieri equilibrata ed efficace, in grado di favorire uno sviluppo positivo del processo di insegnamento/apprendimento sia per l’istituzione scolastica nel suo complesso, sia per i suoi singoli alunni e studenti. In particolare, è necessario iniziare a programmare il flusso delle iscrizioni con azioni concertate e attivate territorialmente con l’Ente locale e la Prefettura, e gestite in modo strategico dagli Uffici Scolastici Regionali. Ciò richiede la definizione delle condizioni per assicurare a tutti opportunità di istruzione, fissando dei limiti massimi di presenza nelle singole classi di studenti stranieri con ridotta conoscenza della lingua italiana. In particolare: 1. Il numero degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non potrà superare di norma il 30% del totale degli iscritti; 2. Il limite del 30% entra in vigore dall’anno scolastico 2010-2011 in modo graduale: è introdotto a partire dal primo anno della scuola dell’infanzia e dalle classi prime sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di I e di Ii grado; 3. Il limite del 30% può essere innalzato, con determinazione del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, a fronte della presenza di alunni stranieri già in possesso delle adeguate competenze linguistiche; 4. Di contro, il limite del 30% può essere ridotto, sempre con determinazione del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, a fronte della presenza di alunni stranieri per i quali risulti una padronanza della lingua italiana non sufficiente ad una compiuta partecipazione all’attività didattica. La circolare stabilisce pertanto alcuni “Criteri organizzativi”. A) Distribuzione degli alunni stranieri tra le scuole - La distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana ha come obiettivo quello di rendere più agevole il raggiungimento del loro successo formativo, nonché più compiute e fruttuose le dinamiche del processo di insegnamento/apprendimento nelle singole classi e nelle singole scuole. A tal fine occorrerà, tra l’altro: - definire l’offerta formativa sul territorio, per garantire di norma il rispetto del limite del 30%; - realizzare intese tra soggetti disponibili sul territorio per una gestione coordinata delle iscrizioni dei minori stranieri (vale a dire: fra l’Amministrazione scolastica, le Prefetture, le Province e i Comuni; fra le Scuole, gli Uffici scolastici territoriali e i Comuni); - prevedere all’interno dei “patti territoriali” la possibile revisione da parte delle istituzioni scolastiche dei loro attuali “bacini di utenza”; - responsabilizzare le scuole paritarie rispetto al problema dell’accoglienza e della distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana; - assumere al livello dell’istituzione scolastica i criteri definiti nelle conferenze territoriali di servizio e/o nelle intese tra reti di scuola per gestire in modo coordinato la quota eccedente il 30%; - attivare idonee azioni di indirizzo nei momenti di passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, da questa alla scuola secondaria di primo grado e da quest’ultima alla secondaria di secondo grado; - prevedere dispositivi comuni per il passaggio delle informazioni tra le diverse scuole; - finalizzare nelle aree a forte processo migratorio le risorse disponibili ai servizi complementari (per es. , quelle per i mediatori culturali). B) Accordi di rete tra le istituzioni scolastiche - Gli accordi di rete tra le scuole che insistono sullo stesso territorio devono essere costruiti sulla base di un’accurata analisi della presenza di alunni stranieri. In sede di accordo è quindi necessario che i dirigenti scolastici: - realizzino un bilancio delle capacità di intervento presenti; - creino le condizioni per la collaborazione tra docenti esperti e per la socializzazione delle esperienze; - finalizzino interventi di formazione in servizio degli insegnanti; - prevedano l’impiego in comune di risorse professionali e strumentali; - valorizzino le informazioni che il Sistema nazionale di valutazione e le diverse anagrafi mettono a disposizione. C) Distribuzione degli alunni stranieri nelle singole classi – È da precisare innanzi tutto come l’introduzione del limite del 30% costituisca un criterio organizzativo relativo alla specifica composizione delle singole classi di una scuola, la cui definizione spetta al relativo Consiglio di istituto. In via ordinaria gli alunni stranieri soggetti all’obbligo di istruzione sono iscritti d’ufficio alla classe corrispondente all’età anagrafica. L’allievo straniero può tuttavia essere assegnato a una classe diversa sulla base di criteri definiti dai Collegi dei docenti tenendo conto della normativa vigente. D) Competenze linguistiche degli alunni stranieri - Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana la possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento/apprendimento, le scuole attivano dal prossimo anno 2010/2011 iniziative di alfabetizzazione linguistica, anche utilizzando le risorse che saranno messe a disposizione dalla legge 440/97 e con opportune scelte di priorità nella finalizzazione delle disponibilità finanziarie relative alle aree a forte processo migratorio. La scuola potrà infine favorire, anche d’intesa con soggetti del privato sociale, situazioni di relazioni, di socializzazioni, di esperienze extracurricolari, dove gli alunni stranieri potranno sviluppare con coetanei la conoscenza e l’uso della lingua italiana. La gestione del limite del 30% nei diversi contesti di applicazione - La messa in opera dei nuovi criteri relativi a una più omogenea distribuzione nell’ambito della popolazione scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana, richiede una gestione attenta, coordinata e puntuale, esente tuttavia da ogni rigidità burocratica. In tal senso, è previsto, infine, che il Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale possa consentire motivate deroghe al limite fissato del 30% in presenza di: - alunni stranieri nati in Italia, che abbiano un’adeguata competenza della lingua italiana; - risorse professionali e strutture di supporto in grado di sostenere fattivamente il processo di apprendimento degli alunni stranieri; - consolidate esperienze attivate da singole istituzioni scolastiche che abbiano negli anni trascorsi ottenuto risultati positivi; - ragioni di continuità didattica di classi già composte nell’anno trascorso; - stati di necessità provocati dall’oggettiva assenza di soluzioni alternative. .  
   
   
FORMIGONI E 22000 STUDENTI PER LA RIVOLUZIONE DEL MERITO GIOVANI TALENTI DI TUTTE LE PROVINCE DELLA LOMBARDIA IN FESTA AL FORUM ASSAGO APPLAUDITI RICCARDO MUTI, EMMA MARCEGAGLIA E CARLO RATTI  
 
 Milano, 19 gennaio 2010 - Tutto esaurito ieri mattina al Mediolanum Forum di Assago dove 15. 000 ragazzi, tra i più bravi alunni provenienti da 1. 721 scuole medie inferiori e superiori della Lombardia, hanno partecipato, col presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ad una grande festa, voluta dal presidente stesso per celebrare il merito e il talento dei giovani come principale risorsa per il futuro della Lombardia e del Paese. Una festa iniziata già alle 8 del mattino con l´assalto delle prime scolaresche ai cancelli del Forum, riempito completamente nel giro di poco tempo; proseguita con le applauditissime performance degli amici di Maria De Filippi, presentati da Alvin, di comici di Zelig, con la conduzione di Marco Liorni, e culminata con i seguitissimi interventi di Formigoni, dello scienziato Carlo Ratti, del maestro Riccardo Muti, del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Tutti improntati alla esaltazione del merito e dell´impegno, in sintonia con la proposta di Formigoni, contro il prevalere della mediocrità che, come ha detto Formigoni, "ci spinge tutti in basso". "Abbiamo voluto organizzare questa giornata - ha detto Formigoni - per festeggiare i nostri giovani talenti; i ragazzi che si sono distinti per merito scolastico, che hanno cioè concluso le medie inferiori con una media tra il nove e il 10 o hanno ottenuto una media almeno dell´8 nei primi quattro anni della scuola secondaria superiore o 100 e lode all´esame di maturità". La risposta è stata superiore alle migliori previsioni: in solo quattro giorni sono stati prenotati tutti i 12. 500 posti del´arena del Mediolanum, al punto da costringere gli organizzatori a utilizzare anche la Sala Premium e il vicino Teatro in videocollegamento. Sono oltre 22. 603 in Lombardia i ragazzi che hanno ottenuto i risultati elevati da merito; tra di loro 7. 233 sono quelli che, avendo le loro famiglie un reddito Isee non superiore a 20. 000 euro (pari, ad esempio, ad un imponibile di 50. 000 per una famiglia di 4 persone), hanno ottenuto la "Dote merito": un contributo variabile fra i 300 e 1. 000 euro. "Il loro talento - ha precisato il presidente Formigoni - è la nostra vera ricchezza. La ricchezza della nostra Regione, del nostro Paese, non sono le materie prime o i giacimenti di petrolio che non abbiamo. Il giacimento di petrolio del nostro Paese siete voi, è il talento di voi ragazzi. Il vostro merito è il futuro da costruire". "Spesso alla parola meritocrazia - ha detto ancora Formigoni - sono state date purtroppo date connotazioni negative. Nulla di più sbagliato: se non vince il merito infatti vince la mediocrità, che ci spinge tutti verso il basso. Bisogna fare la rivoluzione del merito, creare una società in cui il merito conti, sia cioè ciò che dirige le scelte. Il merito è il risultato di impegno, fatica, studio e curiosità di conoscere il mondo; inteso come dedizione e passione per la propria opera, è un mezzo per coinvolgere anche gli altri e creare unità e solidarietà sociale". "La "Dote merito" con la quale abbiamo premiato questi ragazzi - ha proseguito Formigoni - fa parte del più vasto ´sistema Dote´ che Regione Lombardia ha inventato per essere vicina ai giovani meritevoli e alle loro famiglie. E´ un investimento economico in continua crescita: nel 2009 abbiamo stanziato, per il sistema Dote, 200 milioni di euro e per il 2010 i milioni saranno 225". "La Dote merito - nota il vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavori, Gianni Rossoni - ha sostituito il vecchio sistema delle borse di studio, rispondendo molto meglio al bisogno di studenti e famiglie: basti pensare che tradizionalmente erano 2. 500 le borse erogate fino ai primi anni 2000, mentre le Doti merito hanno presto superato le 7. 000". Il presidente Formigoni ha poi presentato gli altri ospiti, con gli interventi dei quali si è conclusa la giornata: Carlo Ratti, giovane ricercatore del Mit (Massachusetts Institute of Tecnology) di Boston, il quale ha sottolineato "che il mondo di domani è il mondo delle idee e quindi un mondo sempre più meritocratico", e il maestro Riccardo Muti, il quale dopo aver ricordato di essere cittadino onorario di Milano e di essersi formato anche in questa città, ha affermato che "può capitare, come successe anche a Mozart e Beethoven, che il merito non venga subito riconosciuto; ciononostante è ugualmente necessario che ci si impegni per seguire le proprie aspirazioni, senza pensare solo al successo". Il maestro Muti ha poi concluso il suo intervento dirigendo i 15. 000 giovani mentre cantavano in coro "Fratelli d´Italia". L´ultimo intervento è stato quello di Emma Marcegaglia, la prima donna, in 100 anni, a dirigere la Confindustria. "Mi impegno - ha detto - affinché il merito, che il nostro Paese troppo spesso non premia, venga invece riconosciuto e affermato. E ai giovani, che talvolta proprio per i loro meriti, sono oggetto di invidia e diffidenza dico di andare avanti, di non farsi scoraggiare da intoppi e delusioni che si possono trovare sulla propria strada". La Dote merito è una delle varie forme di Dote scuola, un sistema che comprende anche Dote sostegno al reddito, Buono scuola, Dote disabili, Dote formazione. La Dote Merito - E´ assegnata agli studenti capaci e meritevoli (7. 233 per il 2009) le cui famiglie presentino un reddito Isee (Indicatore Socio Economico Equivalente) pari o inferiore a 20. 000 euro. La possono richiedere i ragazzi delle scuole statali e paritarie, dall´esame di terza media alla fine della scuola superiore e ha un valore di: 300 euro per chi supera l´esame di terza media con un voto uguale o superiore a 9; 1. 000 euro per chi supera l´esame di terza media ottenendo 10; 300 euro per gli studenti dal primo al quarto anno delle scuole superiori che presentino una media finale compresa fra 8 e 9; 500 euro per gli studenti dal primo al quarto anno delle scuole superiori con abbiano ottenuto una media finale superiore a 9; 1. 000 euro per gli studenti che hanno concluso l´ultimo anno delle superiori con la valutazione di 100 e lode. Le Doti Merito Assegnate Provincia Per Provincia - Il primo numero indica il totale. Tra parentesi, sono specificati nell´ordine: il numero di 100 e lode alla maturitàì; gli 8 e 9 nei primi quattro anni delle superiori; i voti >9 sempre nelle stessi classi; i voti finali 9 all´esame di terza media i voti finali 10 all´esame di terza media Bergamo: 1. 224 (30/591/45/339/219); Brescia: 1. 739 (39/973/82/374/271); Como: 268 (11/131/6/69/51); Cremona: 387 (15/230/25/75/42); Lecco: 210 (11/98/8/52/32); Lodi: 149 (9/80/5/29/26); Mantova: 302 (9/189/11/200/52/41); Milano: 1. 485 (40/760/53/384/248); Monza e Brianza: 391 (9/189/11/52/41); Pavia: 341 (13/190/13/74/51); Sondrio: 207 (6/112/10/53/26); Varese: 539 (14/310/19/110/86). Le 2. 177 Scuole Secondarie Di Primo E Secondo Grado Invitate - Il primo numero indica il totale. Tra parentesi sono specificate nell´ordine: le statali di primo grado; le statali di secondo grado; le paritarie di primo grado; le paritarie di secondo grado. Bergamo: 304 (158/80/25/41); Brescia: 305 (160/89/22/34); Como: 145 (76/29/12/28); Cremona: 83 (47/27/3/6); Lecco: 81 (39/22/8/12); Lodi: 46 (26/14/3/3); Mantova: 97 (55/34/2/6); Milano: 717 (294/216/86/121); Pavia: 126 (68/36/5/17); Sondrio: 59 (33/24/1/1) e Varese: 214(102/56/18/38). La Dote Scuola - Giunta al suo terzo anno di applicazione, la Dote scuola ha radicalmente innovato e ampliato il sostegno al diritto allo studio e alla libertà di scelta educativa. E´ stata percepita nel 2009 da 230. 631 studenti delle scuole di ogni ordine e grado, beneficiari di quasi 200 milioni di euro. Le risorse stanziate per il 2010 sono state incrementate di oltre il 10%: saranno infatti pari a 225 milioni. La grande novità della Dote è che mette la persona, quindi la domanda, al centro degli interventi finanziari, anziché l´ente e l´offerta. E´ appunto una risorsa assegnata alla persona, che può "spenderla" dove liberamente decide e non assegnata all´ente. Si tratta di un investimento sul capitale umano e sui giovani come leva di crescita dell´intera comunità. Le procedure più snelle e via internet, l´unificazione delle modalità e dei tempi, una comunicazione più incisiva e unificata hanno consentito a molti più studenti e famiglie di accedere ai contributi che neppure conoscevano, oppure ritenevano eccessivamente complicati. Ad esempio i beneficiari delle "vecchie" borse di studio erano circa 2. 500, mentre con la Dote merito si è arrivati a oltre 7. 000 beneficiari. Dote Sostegno Al Reddito - Ne beneficiano gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori statali o dell´Istruzione e formazione professionale regionale, le cui famiglie presentino un Isee inferiore a 15. 458 euro. Questa Dote sostituisce i contributi per i libri di testo, gli assegni di studio e le borse di studio già previsti per questa tipologia di beneficiari, consentendo alle famiglie di presentare un´unica domanda, presso un solo ente (la Regione). Il contributo varia dai 120 euro per le elementari ai 220 euro per le medie inferiori, 320 euro per le medie superiori e 160 per l´Istruzione e Formazione professionale (Ifp) regionale. Buono Scuola - Il contributo sostiene la libertà delle famiglia di scegliere una scuola non statale per i propri figli. Alle famiglie con un indicatore di reddito inferiore o uguale a 46. 597 euro viene riconosciuta per ciascun figlio una dote corrispondente al 25% della retta, con un tetto di 1. 050 euro. Alle famiglie più bisognose, con Isee inferiore a 15. 458 euro, è riconosciuta un´integrazione di 500 euro per gli studenti della scuola primaria, 700 euro per quelli della scuola secondaria di primo grado, 1. 000 per gli studenti della secondaria superiore. Dote Disabili - Alle famiglie che hanno figli con disabilità certificata iscritti alle scuole paritarie o percorso Ifp regionale, sarà assegnato, indipendentemente dal reddito, un contributo di 3. 000 euro per l´insegnante di sostegno. Dote Formazione - Prevede un contributo fino a 5. 000 euro a persona per frequentare corsi finalizzati ad accrescere conoscenze e competenze orientate all´occupazione. L´intervento è rivolto agli inoccupati di età non superiore ai 35 anni. Dietro ciascuno dei 7. 233 studenti premiati questa mattina dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si nasconde una storia che merita di essere raccontata. Quella stessa storia fatta di esperienze, emozioni, sentimenti, passioni che ha portato questi ragazzi ad eccellere nel campo che attualmente li vede protagonisti: la scuola. Alcuni di loro sono stati i protagonisti del video proiettato sui maxi schermi del Forum di Assago per condividere con tutti i presenti le sensazioni da loro provate nel vedersi premiati. E c´è anche chi ne ha approfittato per rivolgere direttamente al presidente Formigoni alcune domande o per lanciare qualche suggerimento. Formigoni non è riuscito a soddisfare tutte le curiosità dei ragazzi, ma ha assicurato che risponderà a ciascuno di essi sfruttando anche le potenzialità del web e dei social network. E´ il caso di Eugenia che ha frequentato la scuola media De Amicis di Lissone superando brillantemente l´esame finale con un bel 10 e che è iscritta al liceo scientifico di Monza. E´ arrivata al Forum emozionatissima, accompagnata da mamma e papà. Ama la fotografia, suona la chitarra. Trova il liceo scientifico (corso bilingue, inglese e francese) molto impegnativo. Elena e Sara sono due gemelle che, dopo aver superato con un bel 100 e lode il liceo psicopedagogico Bachelet di Abbiategrasso, si sono iscritte alla facoltà di Beni Culturali in Statale. Di loro dicono che "sono uguali in tutto, fuori e dentro". Hanno gli stessi gusti, le stesse passioni, gli stessi amici. Fanno entrambe danza e teatro e vorrebbero fare teatro per i bambini. Hanno un fratello più grande e una sorella più piccola. "Di diverso tra noi - dice Elena - ci sono solo i fidanzati. ". Bàrat Singh, invece, frequenta la quarta elettronici dell´istituto Bernocchi di Legnano (Mi) con una media dell´8 abbondante. Barat, indiano di nascita, ha imparato l´italiano con facilità, già in India, "leggendo il vocabolario" - dice - e lo parla benissimo. A Formigoni ha chiesto qual è il segreto del suo successo perché vuole diventare come lui. Da Vigevano, in provincia di Pavia, arriva Lorenzo. Frequenta la quarta scientifico, legge molto, si interessa di politica e di quello che, più in generale, accade nel mondo. Al presidente Formigoni ha chiesto "come è stato possibile rintracciare 20. 000 studenti. Auspica anche che "la meritocrazia possa davvero diventare parametro per la classe dirigente italiana". Luca frequenta con la media del 9 abbondante la V liceo scientifico don Bosco a Treviglio (Bg). Gli insegnanti dicono di lui che "ha un bella testa, ma soprattutto un grande cuore". A Formigoni ha chiesto "cosa fa nel suo lavoro, oltre all´aspetto politico, cioè quali sono le competenze specifiche di un presidente di Regione, quelle che impattano la vita della gente". Ma, come ha sottolineato lo stesso Formigoni, a volte "la curiosità di conoscere il mondo, di appassionarsi ai particolari" sarebbe poca cosa senza l´aiuto e il sostegno dei genitori e insegnanti "ai quali va il nostro grazie per il compito importantissimo e delicatissimo che svolgono". Anche ciascuno di loro cela storie che, talvolta, hanno dell´incredibile. Francesco ha 9 figli "dalla stessa moglie - precisa - e vorrebbe invitare il presidente Formigoni a cena a casa sua". Roberto, di Lodi, ha 3 figli naturali e 4 in affido. E´ contento per la figlia che "finalmente potrà comprarsi un portatile e una macchina fotografica digitale". Sono pochi esempi, semplici, ma che spiegano molto bene di che pasta sono fatti i nostri ragazzi e i loro genitori. .  
   
   
FORMAZIONE, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: IL 27 GENNAIO A TERNI CORSO SU CONTRATTAZIONE COLLETTIVA  
 
Perugia, 19 gennaio 2010 - Si parlerà di “Riforma della pubblica amministrazione: le novità nella contrattazione collettiva” al corso, promosso dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, che si terrà a Terni, nella sede di Umbria Servizi Innovativi (già Centro Multimediale) il prossimo 27 gennaio. I lavori saranno introdotti da Alberto Naticchioni, amministratore unico del Consorzio Scuola umbra di amministrazione pubblica, e dall’assessore alle risorse umane e innovazione del Comune di Terni, Renato Bartolini. Relatore sarà Eugenio Gallozzi, Direttore ufficio relazioni sindacali del Dipartimento della funzione pubblica. Il programma del corso prevede approfondimenti relativi alla contrattazione nazionale ed in particolari quelli riguardanti l’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 e intesa sull’applicazione dell’accordo al p. I. Del 30 aprile 2009, l’ individuazione degli ambiti di ripartizione tra contrattazione collettiva e legge, la riduzione dei comparti di contrattazione, la ristrutturazione dell’Aran e dei comitati di settore, la semplificazione del procedimento di contrattazione e ruolo della Corte dei conti; la vacanza contrattuale e nuovi meccanismi di anticipazione unilaterale degli incrementi retributivi per i rinnovi contrattuali. Rispetto alla contrattazione integrativa verranno affrontate le procedure e regole della contrattazione integrativa, i soggetti della contrattazione integrativa: delibera 15/09 dell’Aran in materia di delegazioni trattanti, il rapporto fra contratto nazionale ed integrativo: cause di nullità del contratto integrativo ed il rafforzamento dei regimi di controllo. In programma anche “meriti e premi” legati alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche e Organismi indipendenti di valutazione della performance, al ciclo di gestione della performance : obiettivi, monitoraggio, misurazione e valutazione, alla performance organizzativa e individuale, al bonus delle eccellenze, premio per l’innovazione, premio di efficienza, progressioni economiche e di carriera, all’attribuzione incarichi e responsabilità, accesso a percorsi di formazione e crescita professionale, alla qualità dei servizi pubblici e condizioni di tutela degli utenti, ai riflessi e effetti sulla contrattazione integrativa. Sul fronte degli enti territoriali e servizio sanitario nazionale si parlerà di applicabilità al mondo delle autonomie delle previsioni contenute nel decreto legislativo 150/2009; norme di principio e di diretta e immediata applicazione; specifiche previsioni e differenziazioni; termini e modalità di adeguamento ai contenuti o ai principi ed effetti sui tempi e modalità della contrattazione integrativa. La partecipazione al corso è gratuita. .  
   
   
UN NUOVO PRESIDENTE PER L’ISTITUTO UNIVERSITARIO EUROPEO: JOSEP BORRELL  
 
Firenze, 19 gennaio 2010 - L’istituto Universitario Europeo ha un nuovo presidente: Josep Borrell. Nominato nel dicembre 2008 dal Consiglio Superiore dell’Istituto ha preso il posto di Yves Mény dal gennaio 2010. Josep Borrell ha conseguito diverse lauree in università europee e statunitensi: laurea in Ingegneria aeronautica presso l’“Universidad Politécnica” di Madrid, laurea e dottorato in Scienze economiche presso l’“Univerdidad Complutense” di Madrid, master in ricerca operativa presso “Stanford University”, e laurea in Economia dell’ingegneria presso “Institut François du Pétrole” . Dal 1969, per 13 anni, ha intrapreso la carriera accademica che ha interrotto per dedicarsi alla politica. Dal 1982 al 1996 ha ricoperto incarichi pubblici molto importanti: è stato Segretario di Stato per le finanze e Ministro dei Lavori pubblici, dei Trasporti, dell’Ambiente, dell’Alloggio e delle Telecomunicazioni. Dall’ottobre 1999 al maggio 2004 ha presieduto il Comitato congiunto Congresso–senato per gli Affari europei del Parlamento spagnolo. Borrell ha quindi compiuto un passo verso l’Europa: dal luglio 2004 al gennaio 2007 è stato Presidente del Parlamento europeo (Pe) e in seguito, fino al giugno 2009, è stato Presidente della Commissione sviluppo del Pe. Dopo più di 25 anni dedicati alla politica Josep Borrell torna adesso al mondo accademico, mettendo a disposizione dell’Istituto Universitario Europeo la sua grande esperienza all’interno delle Istituzioni europee. .  
   
   
SCUOLA IN UMBRIA: PROGRAMMAZIONE PER ASSESSORE PRODI “SU INDIRIZZI NESSUNA CERTEZZA”  
 
 Perugia, 19 gennaio 2010 - La difficile situazione della programmazione del prossimo anno scolastico, a causa dei ritardi del governo nell’emanare i regolamenti di riforma degli indirizzi della scuola secondaria superiore, sarà fra gli argomenti dell’incontro convocato per oggi 19 gennaio dall’assessore regionale all’istruzione Maria Prodi con le Province di Perugia e Terni, gli uffici decentrati del ministero della pubblica istruzione, l’ufficio scolastico regionale e gli uffici provinciali, i sindacati ed i rappresentanti delle autonomie scolastiche. “Mentre i ragazzi e le loro famiglie cercano di orientarsi, in molti casi le scuole non sono in grado di sapere quali indirizzi avranno e in che modo saranno strutturati. Il Consiglio di Stato nell’esprimere il suo parere - afferma Prodi - ha suggerito alcune modifiche al governo. Anche il parere parlamentare, atteso fra qualche giorno, conterrà l’invito a modificare alcune parti dei regolamenti. Inoltre non sappiamo come verranno impostate le confluenze fra vecchi e nuovi indirizzi perché sembra che la materia sia ancora oggetto di modifica da parte del ministero”. L’attuale situazione blocca – per l’assessore - la possibilità della Regione di adempiere ad una sua precisa competenza: l’emanazione del Piano dell’offerta formativa. A ciò si aggiunge la preoccupazione che potrebbero non esserci i tempi utili ad operare prima dello scioglimento del Consiglio regionale qualora, uscite le tabelle di confluenza, dovesse presentarsi la necessità di modifiche per recuperare tipologie di corsi cancellati o evitare sovrapposizioni di corsi simili in scuole che stanno nello stesso territorio. “Il passaggio verso nuovi indirizzi - ricorda l’assessore - cancella le sperimentazioni, che sono il volto presentato dalla scuola italiana negli ultimi decenni. Il ministero si riferisce ai vecchi indirizzi ordinamentali ma l’offerta formativa concretamente presente nelle scuole era, grazie alle sperimentazioni, già molto evoluta. Come si potrà recuperare tutto quel patrimonio di innovazione? Si chiede Prodi. Le scuole avranno ampi margini di flessibilità ma – secondo l’assessore – mancano le risorse per pagare insegnamenti diversi da quelli standard previsti negli indirizzi e quindi la flessibilità rischia di restare sulla carta. C’è infine incertezza sulla definizione delle indicazioni nazionali, l’articolazione delle cattedre e gli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione dei percorsi per i quali il Consiglio di Stato chiede di procedere con ulteriori regolamenti anziché con semplici decreti ministeriali e ciò comporta la necessità di tempi più lunghi e di ulteriori passaggi. “La Regione – sottolinea Prodi - ha proceduto a tutte le fasi di preparazione di sua competenza, ma non può contribuire a realizzare una riforma fino a che il ministero non la approva”. .  
   
   
SCUOLA:ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI IL 20 GENNAIO A PERUGIA SEMINARIO SU INDIRIZZI  
 
 Perugia, 19 gennaio 2010 - Si terrà mercoledì 20 gennaio (alle ore 15) nella Sala Partecipazione del Consiglio Regionale, a Perugia, un seminario promosso dall’assessore regionale all’istruzione Maria Prodi e rivolto agli istituti tecnici e professionali per approfondire le questioni relative agli indirizzi di studio. Interverranno esperti, dirigenti e insegnanti. L’incontro è aperto a tutti gli interessati. .  
   
   
ISTITUTO "T. STIGLIANI" DI MATERA ADERISCE A "EDUCAZIONE E DIRITTI"  
 
Matera, 19 gennaio 2010 - Mercoledì 20 alle 10,00 presso l’atrio dell’Istituto Magistrale Statale "T. Stigliani" Liceo Pedagogico Sociale di Matera sarà istallato il Mappamondo in cartapesta, simbolo della Campagna “L´educazione fa crescere i diritti”, promossa dal Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). La cooperativa sociale Il Sicomoro di Matera, insieme ad altre organizzazioni italiane, ha aderito alla Campagna e, a livello locale, ha coinvolto nel percorso formativo sui diritti il Liceo Pedagogico della città. La Campagna ha l’obiettivo di lanciare un messaggio all’opinione pubblica, ai giovani, ai loro genitori e alle Istituzioni sull’educazione come fattore chiave per la promozione dello sviluppo e del benessere, della pace e della riduzione della povertà. L’installazione del mappamondo avverrà nell’aula magna e saranno presenti i ragazzi coinvolti nel percorso formativo, i rappresentanti delle singole classi che si faranno portavoce dell’iniziativa tra i compagni, il dirigente scolastico dell’Istituto Eustachio Andrulli, Patrizia Spedicato referente per la scuola, e i responsabili della cooperativa sociale “Il Sicomoro”. Il Mappamondo, pensato come una buca della posta, rimarrà nella scuola fino al 20 febbraio raccoglierà i messaggi che i ragazzi vorranno lasciare sul tema dei diritti e che confluiranno nell’evento finale della campagna in programma per la prossima primavera. .  
   
   
BASILICATA, APOF-IL: PIÙ ATTENZIONE AL RUOLO DEI FORMATORI  
 
Potenza, 19 gennaio 2010 - “Gli incontri itineranti promossi di intesa con l’Aif (Associazione Italiana Formatori) di Basilicata che hanno come tema centrale il ruolo del formatore, rispondono all’esigenza avvertita dall’Apof-il di innovare il modo di fare formazione a partire dai professionisti del settore per individuare al meglio i suoi beneficiari e le sue finalità”. A sostenerlo è il presidente dell’Apof-il di Potenza, Antonio Giansanti aggiungendo che "è indispensabile spostare l´attenzione dai fattori di input della formazione ai risultati delle esperienze di apprendimento, comunque si siano realizzate. Non solo, la nuova concezione della formazione supera i vincoli formalistici dei luoghi, delle modalità e dei tempi in cui essa si svolge. Per affrontare questa sfida – continua Giansanti – serve la messa a punto di coerenti e duraturi strumenti di monitoraggio e valutazione degli esiti dell’apprendimento da certificare secondo la logica dell’occupabilità e dell’adattabilità, oltre della maturazione educativa delle persone. L’apof-il – continua Giansanti – nel programmare la nuova attività 2010, in sintonia con l’Assessorato provinciale alla Formazione, non parte da zero ma piuttosto dalla vasta e differenziata offerta di iniziative formative che hanno coinvolto i diversi territori della provincia di Potenza, attraverso numerose opzioni ed occasioni importanti per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro a molteplici soggetti, dal mondo giovanile a quello femminile, da chi ha perso il lavoro a chi si è avvicinato ad esso per la prima volta. Un’attività complessa contenuta nel Piano di Attività Formative 2009, in attuazione del Piano di Formazione Provinciale 2008-2009, che ha coinvolto poco meno di un migliaio di allievi in un centinaio di corsi. I settori toccati – conclude - hanno privilegiato qualitativamente e quantitativamente aspetti più tradizionali come l’artigianato, pur affrontato in maniera innovativa, e quelli ultimamente più richiesti dal mercato del lavoro”. .  
   
   
 PROTESTA DEGLI STUDENTI DEL CALZECCHI-ONESTI DI ANCONA PER I TAGLI MINISTERIALI.  
 
Ancona, 19 Gennaio 2010 - Gli studenti delle quarte e quinte classi dell´Istituto Ipsia ´Ipc Podesti Calzecchi-onesti di Ancona sono da ieri riunite in assemblea permanente dopo aver ricevuto stamattina la notizia che il Ministero dell´Istruzione, per l´anno scolastico in corso, non assicurera` i fondi per la realizzazione dei corsi teorico´pratici della Terza Area degli Istituti professionali. Si tratta di corsi della cosiddetta area professionalizzante che si svolgono secondo moduli incentrati sulla pratica lavorativa e che interessano il biennio finale. Rientrano, infatti, nell´ambito della programmazione annuale degli istituti professionali e fanno parte dei Piani dell´offerta formativa, in quanto curricolari e concorrenti a determinare le valutazioni in itinere e finali degli alunni. L´assessore regionale Marco Amagliani e` stato sensibilizzato sulla questione e questa mattina ha partecipato all´assemblea studentesca presso l´Istituto. ´Sono al vostro fianco ´ ha detto rivolto agli studenti ´ e la Regione vi sara` vicino con la massima disponibilita` a seguire l´evoluzione della vicenda, come ha assicurato anche l´assessore all´Istruzione, Stefania Benatti che ha garantito il suo intervento urgente presso il Ministero dell´Istruzione perche` si inverta questa situazione di grave difficolta` per le scuole, gli studenti e le famiglie. Non e` giusto che a questo punto dell´anno scolastico e del percorso curricolare, i ragazzi e le famiglie non possano avere certezze sull´esito del percorso scolastico e sugli inserimenti lavorativi futuri. Lo Stato non puo` penalizzare proprio l´area di istruzione-formazione, mentre si sente parlare di necessita` di connessione tra questi due sistemi per garantire un futuro lavorativo ai giovani. Voi chiedete legittimamente di esercitare il massimo diritto ´ ha concluso Amagliani - quello allo Studio e di vedere realizzate le aspirazioni professionali secondo il percorso intrapreso. ´ Gli studenti hanno annunciato che domani si riuniranno in assemblea a Piazza Cavour ad Ancona, alla quale seguira` una manifestazione di protesta sotto la sede dell´Ufficio Scolastico Regionale. .  
   
   
BARI: VENDOLA E MELONI INAUGURANO IL 1° MEETING MONDIALE DEI GIOVANI  
 
Bari, 19 Gennaio 2010 - Si apre oggi presso lo Spazio 7 alla Fiera del Levante di Bari, il primo Meeting Mondiale dei Giovani, evento organizzato dalla Regione Puglia e dal Ministero della Gioventù in occasione delle celebrazioni dell’anno internazionale dei giovani promosso dall’Onu previste l’estate prossima a Città del Messico. I lavori del Meeting, che durerà fino a Mercoledi’ 21 Gennaio, saranno aperti alle ore 10,00 dalla relazione introduttiva della sociologa americana Saskia Sassen della Columbia University. Alle ore 11,30 i saluti del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. A seguire conferenza stampa congiunta delle due autorità istituzionali. .  
   
   
IL PROGETTO WRECKPROTECT STUDIA LE MINACCE AL PATRIMONIO CULTURALE SOTTOMARINO  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2010 - La famiglia dei Teredinidae, i cui componenti sono considerati le "termiti del mare", sta mettendo a repentaglio ampi siti archeologici sottomarini nel Mar Baltico. Alcuni ricercatori dell´Università di Göteborg (Svezia), che partecipa al progetto finanziato dall´Unione europea Wreckprotect destinato alla valutazione dei manufatti a rischio, ipotizzano la responsabilità del cambiamento climatico nell´invasione della famiglia dei Teredinidae. Il progetto Wreckprotect ("Strategies for the protection of shipwrecks in the Baltic Sea against forthcoming attack by wood degrading marine borers. A synthesis and information project based on the effects of climatic changes") ha ricevuto finanziamenti per più di 750. 000 euro nel quadro della tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq). I partner del progetto, che hanno come obiettivo la messa a punto di strumenti efficaci per l´individuazione di aree potenzialmente a rischio nel Mar Baltico, intendono ricoprire i relitti presenti con geotessili e sedimenti del fondale e stilare delle linee guida per la tutela di questi relitti. I ricercatori ritengono che il Mar Baltico ospiti circa 100. 000 relitti in buone condizioni. Le teredini - molluschi che vivono nelle acque marine - sono conosciute perché divorano e distruggono le strutture lignee esposte a questo tipo di acque. La distruzione di queste strutture può avvenire in tempi più o meno rapidi, ma secondo gli esperti è sufficiente un decennio perché questi portino a compimento la distruzione dei ritrovamenti archeologici. Le teredini, che possono vivere fino a 4 anni, sono in grado di scavare tunnel lunghi fino a 30 cm in qualsiasi tipo di legno. I partner del progetto Wrteckprotect ritengono che la ridotta salinità del Mar Baltico abbia a lungo protetto i manufatti posati sul fondale marino. I danni fino ad oggi registrati al patrimonio culturale sottomarino dell´area sono imputabili a funghi, batteri e altri microorganismi che sebbene siano dannosi, hanno un effetto meno devastante e veloce delle teredini. I ricercatori hanno rilevato che la presenza di questi molluschi (secondo gli esperti ne esistono 65 specie) lungo le coste danesi e tedesche del Mar Baltico è in crescita . "Le teredini, per esempio, hanno attaccato relitti risalenti al 1300 che si trovano lungo le coste tedesche e abbiamo iniziato ad osservare la loro presenza anche lungo le coste svedesi, all´altezza dello storico stabilimento Ribersborg Kallbadhus di Malmö", ha spiegato Christin Appelqvist, dottoranda presso il Dipartimento di Ecologia marina dell´Università di Göteborg. Secondo i ricercatori, il principale responsabile di questo fenomeno è probabilmente il cambiamento climatico. È possibile che le teredini si siano abituate alla ridotta salinità grazie all´aumento della temperatura dell´acqua. "Sono circa 100 i relitti già infestati da questi molluschi nell´area meridionale del Mar Baltico, ma per ora non sono ancora arrivati a Falsterbo", ha affermato la dottoressa Appelqvist . "Sappiamo che questi molluschi sono in grado di sopravvivere alla salinità dell´arcipelago di Stoccolma, sebbene abbiano bisogno di una maggiore salinità per riprodursi. Coordinato dall´istituto di ricerca Sp Technical Research Institute of Sweden, il progetto Wreckprotect riunisce ricercatori provenienti da Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svezia. Il progetto si concluderà alla fine del 2011. Per maggiori informazioni, visitare: Wreckprotect: http://www. Wreckprotect. Eu/ Università di Göteborg: http://www. Gu. Se/english/ .  
   
   
CNA: PIEAR OCCASIONE PER IMPRENDITORIA LUCANA  
 
 Potenza, 19 gennaio 2010 - “L´approvazione del Piano di interventi ambientale regionale (Piear) rappresenta un´occasione importante di sviluppo per le piccole e medie imprese della Basilicata a condizione che la Regione operi scelte precise nel sostegno alle imprese operanti nel settore della produzione di componenti per l’energia rinnovabile”. Lo ha affermato ieri Leonardo Montemurro, segretario regionale Cna, per il quale il piano recentemente approvato potrebbe costituire uno stimolo alle imprese del settore metalmeccanico, investite come altre dalla crisi per cimentarsi in una operazione di riconversione produttiva. “E quale migliore occasione – aggiunge - di quella della costruzione di componenti per impianti per energia rinnovabile (solare/termico, fotovoltaico, eolico, geotermico) dal momento che i trend di crescita del settore viaggiano anno dopo anno a valori sopra le due cifre. Già un paio di anni or sono la Cna organizzò corsi di autocostruzione per mini impianti eolici ai quali hanno partecipato diversi imprenditori del settore della meccanica, interessati a diversificare le proprie attività, ma la mancanza del Piear rendeva le prospettive del settore a livello regionale alquanto incerte. Oggi ci sono le condizioni per rilanciare, con specifico riguardo al tema delle energie rinnovabili, altri territori a vocazione industriale come la Val Basento o la zona industriale di La Martella a Matera. Un’autorevole testata giornalistica nazionale qualche giorno fa censiva in oltre 100. 000 le figure professionali nel settore delle energie rinnovabili assenti dal mercato del lavoro italiano; se moltiplichiamo questo dato per tutti le Nazioni Europee ancora in ritardo al riguardo come l’Italia, è facile capire come i potenziali posti di lavoro diventino sicuramente maggiori del milione”. ”Altro aspetto non trascurabile – aggiunge Giovanni Coretti, presidente regionale Cna – derivante dall’approvazione del Piear, è la possibilità di mettere finalmente in campo azioni sinergiche tra i vari enti, in primis la Sel, per offrire realmente al tessuto produttivo lucano costi competitivi riguardo all’energia, senza dimenticare che questo fattore, unito ad altri fattori localizzativi presenti nella nostra Regione (alto tasso di scolarizzazione, criminalità poco presente, aree industriali mediamente infrastrutturale) può divenire un ottimo elemento di attrazione territoriale per nuovi investitori. Tutto ciò al fine di creare nuove imprese, nuova occupazione e ricchezza in territori grandemente lacerati da una crisi economica che rischia di divenire sociale in misura maggiore di quanto lo è in questo momento con conseguenze imprevedibili per tutti”. .  
   
   
MONITORAGGIO AMBIENTALE AL POLIGONO MILITARE DEL SALTO DI QUIRRA  
 
Cagliari, 19 Gennaio 2010 - "E´ stato un incontro interessante e soddisfacente, durante il quale mi è stato illustrato l’andamento dei lavori e le prossime tappe del progetto - ha commentato l´Assessore regionale della dell’Igiene e della Sanità, Antonello Liori, al termine dell´incontro con la Commissione tecnica di esperti, espressione del Comitato incaricato del monitoraggio ambientale nelle aree adiacenti al Poligono Interforze del Salto di Quirra. "Si tratta di argomenti di grande importanza nell’obiettivo prioritario di tutelare la salute dei cittadini e tra loro, ovviamente, anche quella dei militari che operano in quella base. Sono convinto che questa attività di monitoraggio sia fondamentale per conoscere la verità dopo tante chiacchiere sull´elevata incidenza tumorale di quel territorio. Rappresenta anche un importante punto di partenza per realizzare un sistema di monitoraggio ambientale costante". Del Comitato - istituito, con decreto del 28 aprile 2008, dal Ministero della Difesa - fanno parte, oltre al Comandante del Poligono che lo presiede, i rappresentanti dei Sindaci del territorio, del Ministero della Difesa, delle Province di Cagliari ed Ogliastra, delle Asl di Cagliari e Lanusei e dell’associazione "Gettiamo le basi". Il monitoraggio è stato diviso in cinque lotti: determinazione e misurazione della radioattività; valutazione inquinamento elettromagnetico; analisi della presenza di elementi chimici; realizzazione di un sistema informativo ambientale; attività di formazione, rivolta sia a militari che a civili, per la certificazione ambientale Iso 14001 del Poligono. La Commissione, al lavoro da circa un anno, a breve chiuderà la raccolta dei dati necessari per procedere ad un´analisi congiunta ed alla presentazione dei risultati, prevista per il mese di giugno. "Al termine di questa prima indagine di carattere ambientale - ha concluso l´Assessore Liori - si renderà necessario avviare, al più presto, un progetto analogo di analisi epidemiologica". All´incontro hanno partecipato Antonio Onnis, coordinatore della Commissione, Antonella Cugliandolo, Fernando Codonesu, Alessandro Murgia, Marco Schintu, Armando Benedetti ed il generale Roberto Quattrociocchi, comandante del Poligono. .  
   
   
SITUAZIONE DEGLI INVASI IN SARDEGNA AGGIORNATA AL MESE DI DICEMBRE 2009  
 
Cagliari, 19 Gennaio 2010 - La Regione ha pubblicato, come ogni mese, il "Bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna" il quale, in sintesi, riporta che al 31 dicembre 2009 erano presenti nel sistema degli invasi un miliardo 386 milioni di metri cubi d´acqua, pari al 72,3% della capacità complessiva. Si ricorda che nel mese di novembre i consumi hanno superato gli apporti idrici naturali per un valore, riferito al mese di aprile, di circa 500 milioni di metri cubi. Tale valore, nel mese di dicembre, è stato di circa 429 milioni di metri cubi. Per quanto riguarda l´indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità dell’intera isola, si ricorda che alla fine di ottobre era pari a 0,40, situandosi - nella scala tra 0 e 1 - al livello di preallerta; a seguito dell’andamento climatico del periodo autunno-inverno 2008-2009, l’indicatore di stato è salito a valori compresi tra 0,5 e 1 (livello di "normalità" o "regime ordinario") assumendo, nel mese di dicembre, il valore di 0,54. .  
   
   
BASILICATA: NUOVI STRUMENTI PER CONOSCERE DATI AMBIENTE  
 
Potenza, 19 gennaio 2010 - Migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei dati che riguardano il monitoraggio dell’ambiente, insieme al potenziamento delle rilevazioni nelle aree maggiormente sensibili della Basilicata, sono questi gli indirizzi del Comitato regionale sulle attività dell’Arpab, che si è riunito ieri mattina a Potenza. All’incontro, presieduto dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, hanno preso parte anche gli assessori all’Ambiente delle Province di Potenza e Matera, Massimo Macchia e Giovanni Bonelli, i sindaci dei Comuni di Melfi e Roccanova, Ernesto Navazio e Giulio Emanuele, il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, e il direttore generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione, Giuseppe Esposito. Nel corso della riunione sono state illustrate le attività svolte dall’Arpab nel 2009 e quelle in via di svolgimento e programmate per l’anno in corso. Esse concernono, in particolare, la Rete di monitoraggio intorno all’Itrec di Rotondella, le analisi e i controlli nel bacino idrominerario del Vulture, la vigilanza sulla catena alimentare in stretta collaborazione con le Aziende sanitarie, e l’attività relativa alle estrazioni petrolifere. “In Basilicata - ha affermato Santochirico - in tema di monitoraggio ambientale operano una pluralità di soggetti, ciascuno con differenti sedi e reti di rilevamento. Per restituire un quadro coerente e complessivo delle attività svolte, la Regione ha predisposto il progetto della Rete unitaria. La Rete consentirà di ottimizzare la fruizione dei dati ai fini della ricerca, della tutela dell’ambiente e della prevenzione dei rischi. Le attività dovranno essere condivise con le istanze territoriali – Regione, Enti locali e Aziende sanitarie – e permettere ai cittadini di conoscere e condividere i risultati delle analisi e delle indagini svolte, anche in considerazione dei processi di sviluppo in atto e della sempre più elevata attenzione alle questioni che riguardano l’ambiente. A tal fine – ha aggiunto - l’indirizzo del Comitato è quello di potenziare e sviluppare il sito internet dell’Arpab, installare terminali informativi nei territori e realizzare campagna di informazione nella aree maggiormente sensibili della Basilicata: nelle prossime settimane si terranno incontri informativi nei due capoluoghi di provincia, nelle aree industriali di Tito e della Valbasento, nel bacino idrominerario del Vulture, a Melfi e a Rotondella. “L’esigenza di salvaguardare l’ambiente, la salute dei cittadini e le stesse produzioni di qualità degli operatori economici regionali – ha concluso Santochirico – comportano anche la necessità di migliorare sempre di più tanto l’atteggiamento della Pubblica Amministrazione nei confronti del cittadino, quanto la creazione di strutture di raccolta dati, informazione e supporto”. .  
   
   
AMBIENTE, ABRUZZO, PROROGATI CONTRATTI AI PRECARI ARTA  
 
 L´aquila, 19 gennaio 2010 - La giunta regionale ha approvato ieri la delibera con cui vengono prorogati i contratti dei precari dell´Arta. "Questa approvazione - dice l´assessore all´Ambiente Daniela Stati - permette all´Arta di continuare ad avvalersi del personale precario per i prossimi tre mesi e portare avanti i tanti progetti in itinere. In totale parliamo di 43 contratti. Di questo devo ringraziare l´assessore al personale Federica Carpineta e la sua struttura per la disponibilità mostrata. Nei prossimi giorni verranno adottati tutti gli adempimenti necessari per dare le giuste garanzie al personale". Nella delibera è anche disposto che l´Arta dovrà procedere alla ridefinizione della propria pianta organica dalla quale dovrà emergere necessariamente una complessiva riduzione delle spese di personale e un ridimensionamento della dotazione organica, come previsto dalle normative nazionali e regionali. "Una volta predisposti questi adempimenti - conclude Stati - verranno attivate le procedure concorsuali pubbliche". .  
   
   
BASILICATA, WWF: CONTRARI AD ATTIVITA’ NAUTICHE IN OASI S. GIULIANO  
 
 Potenza, 19 gennaio 2010 - Anche il Wwf, conferma “la propria contrarietà” alle modifiche al regolamento di gestione dell’area adottate dalla Provincia di Matera che permettono di praticare in maniera più ampia la pesca sportiva (consentendo quella notturna con tende e bivacchi), già comunque largamente praticata, ed alcune attività nautiche all’interno del sito Natura 2000 nella Riserva del Lago di San Giuliano. A parere dell’associazione ambientalista “l’attività di vela ed in particolare la realizzazione di una scuola di vela con tutte le strutture accessorie necessarie, rischiano infatti di pregiudicare quei valori di naturalità che l’istituzione della riserva vuole preservare, come anche il recente parere dell’Ispra ha confermato a danno degli obiettivi prioritari di conservazione della biodiversità per i quali il sito è stato istituito. Tutto ciò sarebbe inoltre ancora più aggravato da un’assenza di reale gestione dell’area”. Il Wwf quindi chiede agli enti interessati, e in particolare alla Provincia di Matera, “di porre in atto tutte le misure necessarie al fine di garantire l’ottimale gestione della riserva nel perseguimento dei fini di tutela e conservazione dell’area”. .  
   
   
AMBIENTE E DEPURAZIONE ACQUE, VIA IN LIGURIA A REALIZZAZIONE COLLETTORE REFLUI DELL´IMPERIESE , COSTO OLTRE 5 MILIONI  
 
Genova, 19 Gennaio 2010 - Sottoscritto a Genova, tra Regione Liguria (Dipartimento ambiente) Aato- Autorità d´Ambito Territoriale Ottimale Imperiese e i comuni di Imperia, Cervo, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare e Villa Faraldi, l´accordo di programma riguardante alla realizzazione del collettore per reflui di San Bartolomeo al Mare a depuratore di Imperia (primo lotto) del costo di 5 milioni 55 mila 330 euro. L´intervento, inserito nel Documento Unico di Programmazione, è cofinanziato per 3 milioni di euro con i fondi Par-fas 2007-2013. L´opera dovrà rispettare i termini temporali previsti dall´accordo. .  
   
   
BOLZANO, RIFIUTI: INTRODOTTO NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITÀ SISTRI  
 
Bolzano, 19 gennaio 2010 - In seguito all´introduzione del Sistri Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti vigono nuove disposizioni per le imprese che producono, trasportano e trattano rifiuti. Il nuovo sistema elttronico sostituisce quello cartaceo precedentemente in uso. Lo comunica l´Agenzia provinciale per l´ambiente. Il Sistri sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è stato introdotto con il decreto del Ministro dell´Ambiente del 17 dicembre 2009 con l´obiettivo di informatizzare l´intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale. Da un sistema cartaceo imperniato su tre documenti costituiti dal "Formulario di identificazione dei rifiuti", dal "Registro di carico e scarico" e dal "Modello unico di dichiarazione ambientale Mud" si passa a soluzioni tecnologiche avanzate. Da un lato vengono semplificate le procedure e gli adempimenti con na riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall´altro, viene resa possibile una gestione più efficiente e trasparente di un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti. Sono tenuti ad iscriversi al sistema Sistri le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con più di dieci diependenti. Oltre a queste categorie devono aderire al nuovo sitema i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, i consorzi per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali, gli operatori del trasporto intermodale e le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti. Tutti questi soggetti dovranno iscriversi al Sistri e, ottenuto il numero di pratica, effettuare il versamento del contributo annuo di competenza per coprire gli oneri derivanti dal funionamento del sistema. Quindi, a ciascun operatore saranno consegnati di dispositivi elettronici per l´ultilizzo del sistema. Infatti, in futuro tutte le operazioni di comunicazione dei quantitativi e delle tipologie di rifiuti avverrano per mezzo di una chiavetta Usb con la firma digitale collegandosi direttamente al portale del Sistri in Internet. Inoltre, alle imprese di trasporto saranno consegnate apposite "black boxes" da installare su ciascun veicolo che trasporta rifiuti al fine di monitorare il percorso effettuato dal veicolo stesso. Prime informazioni sul sistema e sul relativo decreto ministeriale nonché sulle modalità di iscrizione al nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri possono essere reperite ai seguenti siti Internet: Camera di Commercio: www. Hk-cciaabz. It Ministero dell´Ambiente: www. Sistri. It (numero verde 800 00 38 36) Agenzia per l´ambiente: www. Provincia. Bz. It/agenzia-ambiente .  
   
   
PUGLIA: INCONTRO IERI CON I LAVORATORI DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI GALATINA  
 
Bari, 19 gennaio 2010 - Ieri mattina, presso la sede dell’assessorato alle Opere Pubbliche, l’assessore Fabiano Amati incontrerà i lavoratori dell’impianto di depurazione di Galatina che, dopo essere stati licenziati il 31-12-2009, presidiano l’impianto. Quest’ultimo, al servizio dell’area industriale Galatina – Soleto, è di proprietà del Consorzio Asi, che lo ha ceduto in gestione alla società Emes; l’appalto però è scaduto il 31 dicembre scorso e da allora il depuratore non ha nessun gestore ufficiale e i sei lavoratori sono stati licenziati ma continuano comunque a lavorare affinchè tutto si svolga con regolarità. Il corretto funzionamento dell’impianto infatti non può essere interrotto per motivi igienico – sanitari, nonché per l’assoluta necessità di gestire e depurare regolarmente le acque provenienti dalla zona industriale. Nel corso della riunione l’assessore Amati verificherà le reali problematiche legate alla difficile situazione dei lavoratori e dell’impianto stesso che rischia di provocare danni da un punto di vista sia occupazionale che ambientale. L’incontro precederà un tavolo tecnico convocato da Amati per il 20 gennaio prossimo al quale parteciperanno tutte le parti in causa e quanti potranno dare un proficuo contributo alla risoluzione della vicenda. .