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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
Politica
UE: FITTA AGENDA PER LA COMMISSIONE BARROSO II  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2010 - Mentre la Commissione precedente aveva trovato una situazione economica serena e una disoccupazione in calo, quella per il periodo 2010-2014 dovrà affrontare le sfide aperte della più grave recessione degli ultimi decenni. Lo scorso autunno il presidente Barroso aveva indicato le sue priorità, sottolineando che occorreva anzitutto promuovere la ripresa economica e far ritrovare un impiego a milioni di disoccupati. Si era anche impegnato a spingere per riforme del settore finanziario che evitino nuove crisi. Riguardo agli obiettivi di lungo termine, va notato che il piano decennale dell´Ue per la crescita, la strategia di Lisbona, scadrà quest´anno, e l´Unione è già al lavoro per il dopo. Il presidente ha già reso noto un documento di lavoro con gli obiettivi della proposta formale da pubblicare a marzo. La settimana scorsa, il presidente Barroso ha illustrato ai capi di Stato e di governo dell´Ue la strategia "Europa 2020", incentrata sulla promozione di industrie a bassa produzione di anidride carbonica, gli investimenti in ricerca e sviluppo, il decollo dell´economia digitale e la modernizzazione di istruzione e formazione. Si cercherà di rafforzare il mercato comune e di riportare sotto controllo i deficit pubblici nazionali, anche attraverso un maggiore coordinamento delle politiche economiche. Sono venti i paesi che hanno superato il tetto del 3% del Pil per il deficit di bilancio. La Commissione Barroso Ii è la prima dall´entrata in vigore del trattato di Lisbona, introdotto per snellire i processi decisionali e rafforzare il profilo dell´Europa sulla scena internazionale. Nella sua qualità di custode dei trattati, la nuova Commissione dovrà garantire l´applicazione del nuovo ordinamento: un compito complesso, dal momento che quasi tutte le istituzioni europee sono toccate dai cambiamenti, Commissione compresa. Fra i nuovi commissari vi è ora un Alto rappresentante per la politica estera, carica creata dal trattato di Lisbona e ricoperta da Catherine Ashton, che è anche vicepresidente della Commissione. Il cambiamento climatico, che è stato un filo conduttore del precedente mandato, rimane una priorità altissima, come indica la creazione del nuovo portafoglio relativo all´azione per il clima. L´ue sta esercitando pressioni affinché le trattative internazionali riprendano e finiscano il lavoro interrotto alla conferenza di Copenaghen. L´azione per il clima non è la sola iniziativa nuova: per la prima volta, ci sono portafogli completamente dedicati alle questioni interne e a quelle umanitarie, e vari altri incarichi sono stati riformati. La Commissione Barroso Ii si riunirà per la prima volta questa settimana. La nuova formazione comprende 27 commissari, uno per ciascun paese dell´Ue. Di questi, quattordici facevano già parte della vecchia Commissione, compreso il presidente. Anche questo mandato durerà cinque anni. .  
   
   
2010 ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE  
 
 Bruxelles, 17 febbraio 2010 - Circa 80 milioni di persone nella nostra ricca Europa vivono in povertà, e hanno difficoltà a soddisfare i bisogni di base. La situazione è aggravata dalla crisi economica, che potrebbe avere ripercussioni sociali di lungo termine. L´europa fa della lotta alla povertà una priorità, e consacra il 2010 a sensibilizzare governi e cittadini su questa dura realtà. Il diritto a "vivere dignitosamente" è riconosciuto come diritto fondamentale dall´Unione europea (vedi primo link in basso). Eppure un cittadino europeo su sei vive in condizioni di povertà. Visto che le politiche sociali, e in particolare la ridistribuzione della ricchezza, incombono principalmente ai governi nazionali, che cosa può fare l´Europa per lottare contro la povertà? Le azioni proposte in occasione dell´Anno europeo vanno in due direzioni. Avvicinare le comunità emarginate - Una serie di azioni mira a raggiungere le persone che vivono in povertà o in condizioni di esclusione sociale, per spiegare quali sono i loro diritti, e quali possibilità hanno per costruire un cammino di uscita dall´esclusione. Sensibilizzare società e media - Altre iniziative saranno indirizzate a un pubblico generale, e in particolare agli studenti e ai media, per far comprendere le problematiche complesse della povertà e creare legami con le comunità emarginate nella loro comunità. Che cos´è la povertà? Il rapporto Eurostat sulla povertà e l´esclusione in Europa distingue fra la povertà "estrema" e la povertà "relativa". La prima è l´impossibilità di soddisfare i bisogni di base: il nutrimento, l´acqua potabile, la salute, l´alloggio, l´educazione. Questa condizione tocca alcuni gruppi sociali in Europa, particolarmente i Rom in diversi paesi Ue. La povertà relativa è legata al contesto in cui si vive: le entrate e le risorse sono tali da non permettere alle persone di vivere secondo gli standard "considerati accettabili nel loro contesto sociale". Questa è la forma di povertà più diffusa in Europa. L´esclusione sociale, invece, tocca coloro che non possono prendere parte alla vita della società come gli altri, a causa della loro povertà, della mancanza di educazione o di competenze, o perché vittime di discriminazioni. L´esclusione è una distanza dalla sfera collettiva, che sia essa il lavoro, il sistema educativo, le reti sociali, la politica, le attività comuni. Le comunità escluse si sentono spesso impotenti e lontane dagli ambiti di decisione che le riguardano. Inclusione attiva - L´anno europeo dedica un budget di 17 milioni di euro alle azioni a favore dell´inclusione negli Stati membri, un budget più elevato di qualsiasi altro "anno europeo". Le azioni verranno svolte per la gran parte a livello nazionale, coinvolgendo Ong, associazioni attive nel sociale e enti locali: per le iniziative previste in Italia, segui il link in basso. La povertà in Europa: 79 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà in Europa "Sotto la soglia di povertà": le entrate corrispondono a meno del 60% della media nazionale. La povertà tocca il 16% della popolazione: 1cittadino su 6. Il 19% dei bambini nell´Ue sono a rischio povertà. In Italia 13,6% di poveri secondo l´Istat. .  
   
   
LA LIBIA SOSPENDE IL RILASCIO DEI VISTI D´INGRESSO PER I CITTADINI DELL´UNIONE EUROPEA PROVENIENTI DALL´AREA SCHENGEN: REAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 17 febbraio 2010 - A seguito della decisione odierna delle autorità libiche di sospendere la concessione dei visti d´ingresso e di negare l´accesso al territorio libico ai cittadini dell´Unione dell´area Schengen, la Commissaria europea responsabile degli Affari interni, Cecilia Malmström, ha dichiarato: ´´La Commissione europea deplora la decisione unilaterale e sproporzionata delle autorità libiche di sospendere il rilascio dei visti ai cittadini dell´Ue dei paesi Schengen. La Commissione deplora inoltre il fatto che sia stato negato l´ingresso in Libia a viaggiatori che avevano legalmente ottenuto il visto prima che il provvedimento di sospensione fosse adottato. La questione sarà discussa in settimana dalla Commissione europea, dagli Stati membri dell´Ue e dai paesi associati a Schengen nell´ambito del Gruppo "Visti", che valuterà quale sia la reazione adeguata". .  
   
   
UE: CORSI DI FORMAZIONE PER IL SETTIMO PROGRAMMA QUADRO  
 
 San Giovanni (Malta), 17 febbraio 2010 - Il 17 e 18 marzo 2010 si terranno a San Giovanni, Malta, due corsi di formazione per i progetti del Settimo Programma Quadro (7Pq). Il corso del primo giorno, ´Preparare e presentare con successo proposte per il 7Pq: introduzione´, è inteso ad aiutare gl´intervenuti a individuare le opportunità di finanziamento offerte dal 7Pq e fornire loro le informazioni necessarie per preparare con successo le domande. I partecipanti impareranno a conoscere le principali funzionalità del sito Cordis, e riceveranno suggerimenti e consigli su come scrivere una proposta (inclusa la parte finanziaria). Verranno anche illustrati i criteri e le procedure di valutazione. Il corso tratterà quattro settori tematici del 7Pq: ´Cooperazione´, ´Capacità´, ´Persone´ e ´Idee´. Il corso del secondo giorno, ´Gestione finanziaria dei progetti del 7Pq´, offrirà una spiegazione dettagliata che consentirà ai partecipanti di sviluppare le conoscenze necessarie per interpretare e applicare le norme finanziarie nella gestione quotidiana dei loro progetti. .  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA EUROPEO DI RICERCA METROLOGICA  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte in varie aree tematiche e un successivo invito a presentare proposte per i progetti in tali aree e per le borse di ricercatore correlate nell´ambito del programma di lavoro Emrp (European Metrology Research Programme). Vengono sollecitate proposte nelle seguenti aree di ricerca: metrologia per l´industria; metrologia per l´ambiente. Il Programma europeo di ricerca metrologica, un programma di ricerca e sviluppo coordinate per agevolare la maggiore integrazione dei programmi nazionali di ricerca, permette la collaborazione tra gli istituti metrologici nazionali, in modo da ridurre la duplicazione dei lavori e aumentarne l´impatto, accelerando al tempo stesso innovazione e competitività. Per maggiori informazioni: Per ulteriori dettagli sull´invito a presentare proposte: Gu C 35 del 12 febbraio 2010 http://eur-lex. Europa. Eu/lexuriserv/lexuriserv. Do?uri=oj:c:2010:035:0008:0008:it:pdf .  
   
   
GRECIA, SPAGNA, PORTOGALLO... E POI?  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - Oggi alle ore 18. 00, l´Ispi ospiterà una Tavola Rotonda dal titolo: “Grecia, Spagna, Portogallo. E poi?” . L´evento, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel. : 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO RELAZIONE SUI FATTI DI ROSARNO DAVANTI ALLA DELEGAZIONE DI PARLAMENTARI EUROPEI  
 
Lamezia, 17 febbraio 2010 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero è stato sentito dalla delegazione per Rosarno della Commissione “Affari interni e giustizia” del Parlamento Europeo in questi giorni in Calabria “per raccogliere - ha evidenziato la vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Angelici - informazioni utili affinché l’Unione Europea possa fare la sua parte in campo legislativo ed economico”. Al “T-hotel” di Lamezia erano presenti, tra gli altri, il presidente della Commissione europea Juan Fernando Lopez Aguillar, il vicepresidente Salvatore Iacolino, gli europarlamentari italiani Mario Pirillo e Clemente Mastella. Nel corso dell’audizione, il Presidente Loiero, prima di rispondere alle domande dei componenti della delegazione, ha illustrato, nel dettaglio, tutto ciò che la Regione ha fatto prima che scoppiassero i fatti di violenza a Rosarno evidenziando come “l’azione della Regione in materia di immigrazione è limitata. La gestione del fenomeno dell’immigrazione e del lavoro nero - ha precisato Loiero - è materia di esclusiva competenza statale”. Il Presidente Loiero ha, poi, ripercorso i fatti partendo dai primi episodi di disordini avvenuti un anno fa. “Si da allora – ha detto Loiero - è cominciata la mia opera di convincimento nei confronti del Ministero dell’Interno per ottenere fondi da utilizzare per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli africani che stagionalmente vengono a lavorare negli agrumeti della Piana di Gioia Tauro”. “Per quanto ci riguarda – ha proseguito il presidente Loiero - abbiamo impegnato cinquantamila euro, parte anticipati ed il resto trasferiti al Comune di Rosarno non appena le spese sono state rendicontante. Abbiamo, poi, speso altri 125 mila euro ed inviato anche quindici medici per attuare politiche sanitarie e vaccinazioni”. Il Presidente Loiero ha, tra l’altro, ricordato di essersi recato personalmente per un sopralluogo nell’ex cartiera “Opera Sila” dove dimoravano gli oltre mille e cinquecento africani e di aver scritto anche a Guido Bertolaso per chiedere una tendopoli della Protezione civile che li potesse accogliere. Ha anche affermato che la Calabria è l’unica regione d’Italia ad essersi dotata di una legge sull’accoglienza ed ha invitato la Commissione a recarsi a Caulonia e Riace per verificare personalmente come Calabria sia anche sinonimo di accoglienza. Il presidente Aguillar ha affermato che la delegazione avrà l’opportunità di conoscere in questi giorni tutti gli aspetti sui fatti di Rosarno. Stasera, infatti, la Commisione incontrerà il prefetto ed il questore di Reggio Calabria, Luigi Varratta e Carmelo Casabona e domani, a Rosario, il commissario Domenico Bagnato, mentre nel pomeriggio, a Lamezia, sarà la volta dei sindacati e delle associazioni umanitarie. .  
   
   
CROAZIA,LEGGE SU TERRENI AGRICOLI E TASSE SU BARCHE  
 
Zagabria, 17 febbraio 2010 - Il Governo di Zagabria ha approvato la proposta di modifica della Legge sui terreni agricoli, in base alla quale l´Agenzia per i terreni agricoli sarà fondata entro il primo luglio prossimo; nell´attesa della costituzione dell´Agenzia è liberalizzata la compravendita di immobili, afferma l´Ufficio Ice di Zagabria. Dalla costituzione dell´Agenzia i terreni coltivabili non si potranno più vendere liberamente, in quanto il passaggio di proprietà dovrà avvenire tramite l´apposita Agenzia. È stata anche modificata la Legge sulle "Casse di risparmio immobiliare", con cui si sancisce che anche un cittadino straniero, ma con residenza in Croazia, può accedere a questo tipo di risparmio, sinora riservato ai soli cittadini croati. Il Governo ha modificato anche la Legge che concerne le piccole imbarcazioni, secondo la quale le sovrattasse verranno diminuite, proprio per venir incontro ai piccoli imprenditori. .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI AL CONSUMO GENNAIO 2010  
 
Lubiana, 17 febbraio 2010 - Secondo l´Ufficio Statistico Sloveno, i prezzi al consumo nel Paese europeo sono calati dello 0,8 per cento in gennaio, registrando una deflazione annua dell´1,5 per cento. I prezzi dei beni sono calati dell´1,3 per cento rispetto al mese precedente, mentre i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,5 per cento. I beni semi-durevoli sono diminuiti dell´11,5 per cento, quelli durevoli dello 0,6 per cento, mentre i prezzi dei beni non durevoli sono aumentati dell´1,1 per cento. Sempre secondo l´Ufficio Statistico, la ragione del calo dei prezzi è dovuta prevalentemente ai saldi invernali. Al contrario, si è registrato aumento dei prezzi nei seguenti settori: casa, acqua, elettricità, gas e altro, salute, comunicazioni, alimentari e bevande non alcoliche, arredamento, ristrutturazioni e oggetti per la casa, ristoranti e hotel. .  
   
   
REP. CECA, DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO A GENNAIO  
 
Bratislava, 17 febbraio 2010 - L´istituto Nazionale di Statistica della Repubblica Ceca ha dichiarato che nel Paese il tasso di disoccupazione è cresciuto al 9,8 per cento nel corso del mese di gennaio 2010, contro il 9,2 per cento riscontrato a dicembre 2009. Il tasso di disoccupazione registrato nel mese di gennaio 2009 era invece stato pari al 6,8 per cento. In termini assoluti, il numero delle persone in cerca di un´occupazione è salito a 574. 226 unità, 35. 090 unità in più rispetto al dicembre 2009. .  
   
   
RIORDINO DELLE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA.  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - A 16 anni dall´ultima riforma (Legge del 29 dicembre 1993, n. 580) il Governo ha approvato il decreto legislativo che riordina la disciplina in materia di camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. La riforma è stata prevista dall’art. 53, comma 1 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l´internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" (c. D. Legge Sviluppo) che delegava il Governo ad adottare un decreto legislativo entro sei mesi dall´entrata in vigore della stessa legge (15 febbraio 2010), al fine di semplificare le procedure gestionali e di vigilanza sulle camere di commercio, oltre che a valorizzarne missioni specifiche e singole attività. Il testo della riforma, che si ispira a principi di semplificazione amministrativa, trasparenza e snellimento delle procedure, ha ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari (Commissione V bilancio e tesoro, Commissione X attività produttive) e recepisce indirizzi regionali formulati in sede tecnica (Conferenza delle Regioni del 26/11/2009 e del 27/01/2010). Il decreto legislativo si muove sulla base del nuovo Titolo V della parte seconda della Costituzione valorizzando l’autonomia delle Camere di commercio, il raccordo con le Regioni e la funzione di indirizzo del Ministero dello Sviluppo Economico per garantire uniformità delle funzioni fondamentali su tutto il territorio nazionale. Viene inoltre inserita la rappresentanza dei professionisti nei Consigli camerali e vengono semplificate le modalità di composizione degli organi; si introduce il “Patto di Stabilità” per il sistema camerale; sono potenziate vengono potenziate le Unioni regionali delle Camere di commercio e si prevede che le Camere più piccole debbano accorpare i loro servizi. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI DICEMBRE 2009  
 
 Roma, 17 febbraio 2010 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di dicembre 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di dicembre 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 98. 234
Spese 96. 408
di cui: spesa per interessi 4. 382
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) 1. 826
Copertura
Totale -1. 826
Titoli a breve termine -16. 375
Titoli a medio-lungo termine -8. 277
Titoli esteri -460
Altre operazioni (1) 23. 286
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. ______________________ In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (http://dsbb. Imf. Org). .
 
   
   
NESSUN BUCO DA NOVE MILIARDI  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - Con riferimento agli articoli di stampa in ordine ai 9 miliardi di euro che Banca d´Italia avrebbe anticipato al Ministero degli Interni e per i quali "mancherebbe la copertura", si precisa che tali anticipazioni di tesoreria riguardano pagamenti contabilizzati in conto sospesi. Le sistemazioni delle partite in conto sospeso sono delle mere regolazioni contabili. Esse quindi non comportano alcun effetto peggiorativo sui saldi di finanza pubblica, in quanto già complessivamente considerate nel corso degli anni in cui la spesa è stata effettivamente sostenuta. .  
   
   
LAZIO, REGIONALI 2010: PUBBLICATI I DECRETI DI INDIZIONE DELLE ELEZIONI  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - Sul Supplemento Ordinario n. 19 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 5 del 06/02/2010 sono stati pubblicati il Decreto n. 17 del 26 gennaio 2010 di indizione delle elezioni regionali nei giorni del 28 e 29 marzo 2010 e il Decreto n. 18 del 26 gennaio 2010 relativo alla ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni. La pubblicazione contiene le istruzioni tecniche e la modulistica per la presentazione e l´ammissione delle candidature per le elezioni regionali del Lazio del 2010, secondo quanto disposto in materia dalla Legge Regionale 13 gennaio 2005, n. 2 "Disposizioni in materia di elezione del Presidente della Regione e del Consiglio Regionale e in materia di ineleggibilità e incompatibilità dei componenti della Giunta e del Consiglio Regionale". Per quanto non espressamente previsto nelle presenti istruzioni si rinvia alla analoga pubblicazione n. 3 del Ministero dell´Interno. Http://www. Regione. Lazio. It/web2/contents/affari_istituzionali/sala_stampa/news_dettaglio. Php?id=576 . .  
   
   
FVG: TONDO A ROMA PER UNA GIORNATA DI INCONTRI  
 
Trieste, 17 febbraio 2010 - Tra il primo volo per Roma e l´ultimo per Trieste, la giornata di ieri del presidente della Regione Renzo Tondo a Roma è stata caratterizzata da una serie di incontri su diversi temi all´attenzione dell´amministrazione regionale. I corretti rapporti finanziari tra Stato e Regione sono stati al centro dell´incontro con il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli. In un colloquio, del quale il presidente ha sottolineato "il clima di cordialità e disponibilità", il tema delle compartecipazioni è stato affrontato nel quadro generale del federalismo fiscale, che il governo, secondo quanto affermato dal ministro, intende accelerare. "Abbiamo quindi fissato un percorso - ha detto Tondo - che coinvolge le attività della commissione paritetica e del tavolo tecnico. Terremo conto, su suggerimento dello stesso ministro, dell´esperienza già maturata dal Trentino opportunamente rivista in base alle esigenze della nostra realtà" "Il nostro obiettivo è chiaro da tempo - ha ribadito il presidente - e intendiamo proseguire fino al più ampio riconoscimento dei diritti della regione, ben sapendo che la valorizzazione dell´autonomia si deve coniugare con un forte senso di responsabilità". La situazione della Caffaro di Torviscosa ed in particolare il problema del sito inquinato sono stati oggetto degli incontro con i ministri dello Sviluppo economico Claudio Scajola e dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo. Tondo ha illustrato la proposta del commissario straordinario della Caffaro tesa a trovare un accordo per garantire la cessione degli immobili e consentire il proseguimento dell´attività produttiva. "In una zona in seria difficoltà - ha ribadito il presidente - sono a rischio 300 posti di lavoro e non vogliamo lasciare nulla di intentato per garantire lavoro e i livelli di occupazione nella Bassa Friulana". Ai ministri dell´Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini e della Salute Ferruccio Fazio, il presidente Tondo ha illustrato la posizione della Regione e dei rettori delle Università di Udine e Trieste in merito alla pianificazione della formazione medica specialistica. Regione ed Università ritengono penalizzanti le scelte fatte a Roma, che non tengono conto - è stato ribadito - del fatto che la gestione del servizio sanitario è a carico del bilancio regionale e che la programmazione proposta dalle università del Friuli Venezia Giulia è un esempio di collaborazione e integrazione tra atenei e servizio sanitario regionale. .  
   
   
BILANCIO ABRUZZO:NUOVI FONDI PER 200 MLN DI EURO MASSIMA TRASPARENZA SULLA DESTINAZIONE DELLE RISORSE  
 
Pescara, 17 febbraio 2010 - Circa 200 milioni di euro sono stati iscritti come nuovi fondi in bilancio, con quattro delibere approvate il 15 febbraio dalla Giunta regionale. Lo rende noto l´assessore al Bilancio, Carlo Masci, che intende far chiarezza proprio sulle risorse a disposizione della collettiività. "I fondi del Bilancio approvati a dicembre 2009 - spiega, infatti, l´Assessore - sono solo una minima parte delle disponibilità finanziarie che saranno utilizzate per lo sviluppo della nostra regione. E ieri abbiamo destinato parte delle nuove risorse, di provenienza statale ed europea, in Progetti già defininiti ed avviati, mentre la restante parte è in attesa di essere impegnata attraverso Progetti mirati che saranno realizzati". In particolare, circa 170 milioni di euro sono stati così distribuiti: 78 milioni per delibere Cipe anni 2006 e precedenti; 49,3 milioni di euro per quota annuale di finanziamento del Por-fesr 2007-2013, e 45 milioni per quota annuale del Programma Operativo Fse per l´Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". Per quanto attiene, invece, la restante parte di risorse da destinare, i relativi Progetti dovranno riguardare : mutui agevolati per l´edilizia convenzionata (per cui saranno impegnati 8,9 milioni di euro), servizi socio-educativi per la prima infanzia (3,6 milioni), Fondo per l´accesso alle abitazioni (3,3 milioni), servizi di trasporto aggiuntivi erogati dalla Ferrovia Adriatico Sangritana (1,6 milioni), ed interventi per eventi calamitosi in agricoltura (1,4 milioni). "Sarà sempre fatta massima chiarezza - ha ripreso Masci - sull´assegnazione di nuovi fondi - ed ogni volta che destineremo risorse, statali e/o europee, a specifici settori lo renderemo noto, affinchè tutti sappiano - ha concluso l´Assessore - come e su cosa si sta lavorando per il benessere dell´Abruzzo". .  
   
   
REGIONE SARDEGNA A CONFRONTO CON GLI ENTI LOCALI  
 
Cagliari, 17 febbraio 2010 - “Con gli enti locali e gli attori del territorio non solo vogliamo dare piena attuazione al principio di sussidiarietà, ma con il “Patto per lo Sviluppo” intendiamo trovare vere e proprie forme di collaborazione e di partecipazione degli stessi ai processi decisionali della Regione Sardegna”. Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha aperto ieri mattina i lavori del quarto incontro del “Tavolo anti-crisi”, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Anci, Ups, Uncem, Lega Autonomie locali, Asel e Unioncamere. “Vorremmo avviare questo iter - ha detto il governatore - concordando obiettivi, tempi, strumenti e modalità operative”. Il presidente Cappellacci ha, altresì, sottolineato che i tavoli di confronto saranno la sede per uno scambio di idee che vada in entrambe le direzioni: dalle comunità alla Regione e viceversa. In particolare, i tavoli si svolgeranno su due piani: uno generale ed uno settoriale rispetto alle specifiche tematiche e le idee formulate in tali sedi saranno oggetto di specifiche intese che le tradurranno in provvedimenti concreti per il territorio. “Occorre lo sforzo di tutti – ha puntualizzato Cappellacci - per tradurre le preoccupazioni e le aspirazioni dei Sardi in una spinta propositiva che conduca l´Isola fuori dalla crisi verso un nuovo modello di sviluppo”. Il presidente si è soffermato su alcuni temi tra cui la discussione a livello nazionale del superamento della sperequazione infrastrutturale, l’insularità, la questione-continuità territoriale e tutti gli aspetti che possono consentire alle nostre aziende di competere con quelle operanti in altri territori. Cappellacci ha, inoltre, manifestato la volontà di proseguire la strada intrapresa in tema di fiscalità di vantaggio, di valorizzazione della persona, della famiglia e del lavoratore. "A livello regionale e locale si devono, invece, trattare i temi delle riforme e della semplificazione normativa - ha aggiunto il governatore - con particolare riguardo alla capacità del territorio di assorbire la spesa degli investimenti regionali. Il tema dell’energia, come provato anche dalle cronache quotidiane, si gioca a livello europeo”. "All’interno di questa elencazione non esaustiva - ha poi precisato – individueremo, insieme, sia le priorità che gli obiettivi di medio-lungo periodo”. Al tavolo hanno partecipato anche gli assessori del Lavoro Franco Manca, della Programmazione Giorgio La Spisa, dell’Industria Sandro Angioni e degli Enti locali Gabriele Asunis. .  
   
   
SARDEGNA: “PIA” (PROGRAMMI INTEGRATI D’AREA) SU TURISMO, CULTURA E VIABILITÀ: FIRMATI GLI ATTI AGGIUNTIVI  
 
Cagliari, 17 febbraio 2010 - Sono stati sottoscritti ieri mattina a Cagliari diversi atti aggiuntivi e rimodulazioni di Pia (Programmi integrati d’area) relativi al Centro lattiero caseario, al Sistema turistico culturale Sud ovest, a diverse opere di viabilità, itinerari culturali in Sardegna. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, hanno incontrato diversi sindaci e amministratori locali interessati ai provvedimenti, che hanno espresso soddisfazione per la firma. “Abbiamo avviato un processo – ha spiegato il presidente Cappellacci - finalizzato alla stipula di un patto per lo sviluppo che individui obiettivi ben precisi per risolvere i problemi dei vari territori sardi. Tra essi spicca il superamento della sperequazione infrastrutturale. Il fine è declinare gli obiettivi sulle esigenze del territorio attraverso intese che definiscano le azioni che vogliamo porre in essere. Un Pia è già un momento di condivisione di scelte e di decisioni, ma vorrei fosse chiaro che ciò si inserisce in un discorso complessivo e in un metodo ispirato alla partecipazione delle comunità locali alle scelte strategiche”. Soddisfatto anche l’assessore La Spisa: “L’accelerazione della giunta anche su questo fronte è un primo atto aggiuntivo di rimodulazione degli accordi. Si tratta di interventi e di rimodulazioni, per i quali abbiamo assegnato le giuste priorità, avanzati dalle amministrazioni locali. Per quanto riguarda il Centro lattiero caseario, diamo un’immediata risposta alle richieste che provengono dalle popolazioni locali. Più in generale, si tratta di Pia relativi a opere pubbliche nel settore della viabilità, turismo, cultura fondamentali per lo sviluppo dei territori”. .  
   
   
IN ORDINE I CONTI ELLE PROVINCE, MA CROLLANO GLI INVESTIMENTI PATTO DI STABILITÀ REGIONALE PER AVERE UNA MAGGORE FLESSIBILITÀ A FIRENZE SI È FATTO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NELLA PROSPETTIVA DEL FEDERALISMO FISCALE  
 
Firenze, 17 febbraio 2010 - Il miglioramento dei conti c’è stato, ma “in discesa”. Il 97% delle Province italiane nel corso del 2009 ha rispettato i limiti di bilancio imposti dal Patto di Stabilità e Sviluppo, pur in una situazione di calo delle entrate fiscali. Però c’è il rovescio della medaglia: la progressiva asfissia delle finanze degli enti locali ha prodotto un crollo degli investimenti. Questo è il quadro della situazione emerso nel corso del seminario organizzato il 12 febbraio a Palazzo Medici dalla Provincia di Firenze e dall’Upi Toscana sui “Bilanci delle province e patti di stabilità nella prospettiva del Federalismo Fiscale”. “Sta emergendo la notevole difficoltà in cui si trovano tutte quante le province toscane, con particolare riguardo alla gestione investimenti – ha spiegato Rocco Conte, responsabile dei servizi finanziari della Provincia di Firenze – Per assicurare il rispetto del Patto di Stabilità Interno 2010, dovranno contenere le spese di investimento entro la somma complessiva di 186 milioni di euro, spendendo nel non più del 64% registrato nel 2007 (295. 30 milioni di euro). Per conseguire l’obiettivo annuale, l’intero comparto provinciale toscano potrà complessivamente spendere nel 2010 al massimo 86 milioni di euro per gli investimenti”. “Nel corso del 2010 – ha aggiunto Conte – si auspica che venga almeno riproposta una manovra analoga a quella prevista dall’art. 9 bis (pagamenti in deroga alle regole del Patto) per il 2009, però di dimensioni maggiori, passando cioè dal 4% dei residui del 2007 al 10%”. La situazione toscana riflette il dato nazionale. Secondo Piero Antonelli, direttore generale dell’Upi nel 2009 le Province italiane hanno prodotto un miglioramento dei conti per 230 milioni di euro, mentre le entrate, dal 2007 al 2009, sono scese da 15 miliardi a 13,5 miliardi di euro”. “Ma – ha spiegato Francesco Delfino, componente della commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale del ministero dell’economia – tutta la manovra per il rispetto dei parametri imposti dal patto di stabilità ricade sulle spese di investimento, visto la rigidità della spesa corrente. E questo è un problema visto che dagli enti locali arriva il 70% degli investimenti del Paese”. Questo grande rischio della capacità di spesa delle province si configura proprio nel momento in cui stanno preparando i decreti legislativi della legge 42 sul federalismo fiscale che saranno emanati entro maggio 2011. Secondo l’assessorato provinciale al bilancio, il federalismo fiscale, piaccia o non piaccia, a questo punto si farà, anche perché ci sono di fronte tre anni senza importanti appuntamenti elettorali. E la struttura del patto non sarà cambiata, quindi bisogna agire all’interno delle magie strette che abbiamo. Un’opportunità per un miglioramento della situazione può arrivare dalla regionalizzazione del Patto di Stabilità. “Un sistema che permetterà più elasticità, un metodo per lenire i dolori del patto di stabilità – ha spiegato Giovanni Ravelli, dell’Osservatorio finanza locale del Ministero degli Interni – Il Patto di stabilità regionale sarà gestito dalle Regioni che stabiliranno premi e sanzioni nei confronti degli enti”. .  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE PER IL COMUNE DI BOLOGNA IL CONSIGLIO PROVINCIALE CHIEDE IL VOTO ENTRO GIUGNO  
 
Bologna, 17 febbraio 2010 - "Invitiamo tutti i parlamentari bolognesi a sostenere la proposta di emendamento al decreto legge sugli enti locali in conversione alla Camera dei Deputati, che consentirebbe di votare fra il 15 aprile e il 15 giugno 2010, ripristinando la finestra elettorale normalmente accordata per le amministrazioni comunali per le quali è previsto il ricorso al voto amministrativo". È l´invito che il Consiglio provinciale rivolge ai parlamentari nell´odg sulle elezioni per il Sindaco del Comune di Bologna, presentato dai gruppi di maggioranza e approvato nella seduta del 15 febbraio pomeriggio con 20 voti a favore (Pd, Idv, Prdci/prc), 1 astenuto (Udc) e 6 contrari (Pdl e Lega). Il documento ritiene infatti che "un lungo commissariamento sarebbe un danno per la città poiché sottrarebbe Bologna per troppo tempo ad un governo democraticamente eletto e rappresentativo della volontà popolare, capace come tale di assumersi la responsabilità delle scelte da compiere in materia di politica economica, di investimenti e infrastrutture, di contrasto alla crisi economica, di progetti di riforma istituzionale in rapporto con gli altri enti locali del territorio, con la Provincia e la Regione". Per questi motivi l´odg chiede infine alla presidente Draghetti e al presidente del Consiglio Merola "di farsi portatori di questa volontà politica per rilanciare concretamente Bologna nella prospettiva di crescita sia regionale che europea". Quest´ultima richiesta era sostenuta anche da un altro un ordine del giorno, proposto dai consiglieri dell´Udc Sorbi e Tommasi, che invitava "il parlamento a rendere possibile lo svolgimento di un ulteriore turno elettorale ordinario, da svolgersi tra il 15 settembre e il 15 novembre". Il documento dell´Udc non è stato accolto e ha ottenuto 1 voto a favore (Udc), 20 astensioni (Pd, Idv, Pdci/prc) e 6 voti contrari (Pdl e Lega). .  
   
   
URPV – "UN INSIEME DIFFERENTE." LE PROVINCE VENETE PER IL FEDERALISMO.  
 
Treviso, 17 Febbraio 2010 Il presidente dell´Urpv (Unione Regionale delle Province del Veneto) e presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, è intervenuto l’ 11 febbraio in apertura della giornata di lavoro intitolata “Un Insieme Differente. In Veneto. ” durante la quale si è parlato di Province e Federalismo. “Questa mattina abbiamo voluto sviluppare un incontro per trattare del ruolo delle Province nel Federalismo, peraltro già ampiamente riconosciuto nel progetto del Ministro Calderoli – ha esordito Muraro, presidente dei presidenti di Provincia – siamo partiti presentando un´indagine che illustra il sentore dei cittadini veneti nei confronti delle Province. Ebbene, è emerso chiaramente che, nella nostra regione, l´Ente Provincia è ritenuto utile dalla maggioranza degli intervistati. Allo stesso modo, la maggioranza dei veneti, il 90%, si dice federalista. Abolire le Province non è dunque una priorità, mentre si guarda maggiormente allo snellimento centrale, o alla riduzione dei parlamentari. Abbiamo poi voluto incontrare Luca Antonini, presidente della Commissione tecnica paritetica per l´attuazione del Federalismo Fiscale voluta dal Ministro Calderoli. Si è discusso della necessità di definire chiaramente competenze ed entrate certe per Province, Comuni, Regioni. In particolare, abbiamo sviscerato le tematiche del Federalismo Demaniale e di quello Idrico. Il trasferimento dei fiumi a Regioni, Province e Comuni, garantirebbe un ritorno economico diretto sul territorio con la gestione dei volumi d’acqua per i consorzi d’irrigazione o per l’energia elettrica. Allo stesso modo, le ex caserme, una volta trasferite, diventerebbero un patrimonio eccezionale per Comuni e Province. E penso sarebbe giusto studiare un’entrata, un’accisa in favore delle Province anche per quanto riguarda i tratti autostradali che attraversano il territorio – ha proseguito Muraro – Gli Enti Locali, ottenendo l´autonomia finanziaria, avrebbero dunque più risorse e più cassa per potenziare i servizi al cittadino. Strade, scuole, lavoro, turismo e altre priorità. Come Province Venete, grazie a Luca Antonini, abbiamo redatto una nostra proposta in questo senso, la quale sarà inviata all´Unione delle Province Italiane (Upi) per avviare poi un confronto col Governo e confermare quanto progettato da Calderoli – ha concluso Muraro – A Marzo, infine, sempre l´Urpv presenterà a tutti i candidati alla presidenza del Veneto un documento nel quale si chiede la condivisione delle competenze e delle deleghe alle Province, per realizzare quella vera sinergia tra Regione, Province e Comuni mancata sino ad oggi”. Tutti e sette i presidenti delle Province del Veneto hanno partecipato all’evento “Un Insieme Differente. In Veneto” organizzato nell’ambito dell’Urpv per trattare di federalismo. Questi alcuni brevi commenti raccolti a margine dell’assemblea. “Dare più poteri alle Province è una priorità – ha dichiarato Gianpaolo Bottacin, presidente della Provincia di Belluno – I soldi devono rimanere sul territorio per lo sviluppo economico. Sono i cittadini a chiedercelo perché ci siano servizi migliori per tutti”. “Servono nuove competenze alle Province per affrontare le varie priorità – ha dichiarato Barbara Degani, presidente della Provincia di Padova – innanzitutto l’occupazione e lo sviluppo economico. Il federalismo garantirà uno sviluppo coordinato con tutti gli enti locali del territorio dei servizi ai cittadini”. “Le nostre priorità sono il lavoro e il rilancio dell’economia – ha dichiarato Tiziana Virgili, presidente della Provincia di Rovigo – le risorse devono essere impiegate in maniera efficace, non si può attendere oltre. Sul nucleare, mi auguro che il prossimo presidente di Regione si opponga”. “È necessario individuare le strategie di sviluppo del territorio. Il federalismo è un tema molto sentito, ma deve essere percepito direttamente in termini di benefici per i cittadini – ha detto Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia di Venezia – Mi auguro che il Veneto possa diventare una regione di sperimentazione dell’autonomia”. “Il federalismo è una priorità per il territorio - ha dichiarato Giovanni Miozzi, presidente della Provincia di Verona – in questo momento il settore principale sul quale intervenire è senza dubbio quello del lavoro, ma penso che l’autonomia sarà decisiva soprattutto nelle politiche infrastrutturali e anche in quelle della sanità”. “Da quindici anni chiediamo il passaggio a Provincia autonomia, quindi ci auspichiamo che il federalismo arrivi al più presto – ha dichiarato Attilio Schnek, presidente della Provincia di Vicenza – Le Province saranno le redini del coordinamento generale di tutto il territorio”. .  
   
   
INDUSTRIA FVG: FRIE FAVORISCA OCCUPAZIONE E INSEDIAMENTI  
 
Trieste, 17 febbraoi 2010 - - Nuove direttive per il Frie e nuovi strumenti per contrastare la crisi. Sono questi i due principali argomenti affrontati il 15 febbraio nel corso di un incontro fra il Vicepresidente della Regione Luca Ciriani e il Comitato del Fondo di Rotazione per le Iniziative Economiche, da poco insediatosi nella sua nuova composizione con, alla presidenza, il professor Bruno Tellia. "Il Frie - ha commentato Ciriani - è uno strumento strategico per il sostegno e lo sviluppo del sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia, ma ora la sua attività deve essere focalizzata in particolar modo sue tre punti: il sostegno a quelle imprese e a quei progetti industriali che posso garantire alti livelli occupazionali, il contrasto della tendenza alla delocalizzazione e l´attrazione nei confronti di quelle aziende che possono decidere di stabilirsi nella nostra regione. Avere nuovi insediamenti industriali all´interno dei nostri confini infatti, significa creare nuovi posti di lavoro e garantire, grazie ai versamenti fiscali, nuovi introiti al bilancio regionale". Nel corso dell´incontro è stato fatto anche il punto sulle misure anticrisi messe in campo dalla Regione, per il quale il Comitato ha espresso la propria soddisfazione. "Oltre alle misure anticrisi che sono già attive - ha aggiunto il Vicepresidente Ciriani - abbiamo da poco varato, in Consiglio regionale, una modifica all´art. 12 ter della legge regionale 4/2005, che ora permetterà al Frie di agire per lo smobilizzo crediti anche nei confronti delle piccole aziende creditrici verso altre piccole aziende. Queste realtà rappresentano la larga maggioranza del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia e in questo modo il Frie potrà agire in maniera più efficace sulle realtà delle nostre aziende". "La collaborazione e l´unità d´intenti tra il Comitato di gestione e la Regione che hanno trovato conferma nell´incontro - ha concluso il presidente del Frie Bruno Tellia - rappresentano un segnale positivo per il sostegno del sistema produttivo regionale e per dare risposte adeguate alle richieste delle imprese". .  
   
   
"MILLE OCCHI SULLE CITTÀ", UN PROGETTO PER LA SICUREZZA  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - La sicurezza dei cittadini è un bene comune, la cui tutela risulta rafforzata dall’azione sinergica di istituzione e cittadini; in questo quadro si inserisce il Protocollo d’intesa firmato l´11 febbraio 2010 dal ministro dell’interno Maroni con i rappresentanti dell´Anci, Associazione nazionale comuni d´Italia, e delle organizzazioni degli Istituti di vigilanza, che prevede la collaborazione tra Polizia, Carabinieri, Polizie locali e Istituti di vigilanza. “Mille occhi sulle città” che integreranno le forze dell´ordine nel controllo del territorio, svolgendo compiti di sicurezza complementare. Questi i punti principali dell’accordo: il Dipartimento della pubblica sicurezza, l’Anci, le Associazioni, e le Amministrazioni comunali favoriranno l’adozione, in ogni provincia, a partire dalla città capoluogo, di un programma di collaborazione informativa tra gli Istituti di vigilanza e gli organi di polizia; ai prefetti è demandato il compito di selezionare in ogni provincia gli Istituti di vigilanza privata che, su base volontaria, possono essere coinvolti nel progetto, in relazione alle dotazioni tecnologiche impiegate, al numero di guardie particolari giurate dipendenti ed ai servizi svolti sul territorio. I Prefetti, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, stipulano le relative convenzioni, d’intesa con i Comuni per gli aspetti riguardanti la sicurezza urbana; i Questori indicano le modalità operative dell’attività di osservazione cui gli Istituti di vigilanza privata dovranno uniformarsi. Gli Istituti di vigilanza privata che sottoscrivono le convenzioni assicurano la tempestiva trasmissione di dati e notizie di interesse, anche sulla base di eventuali segnalazioni loro pervenute, utilizzando sistemi idonei ad assicurare la rapida e documentata comunicazione. La raccolta e la trasmissione di informazioni da parte delle guardie giurate rientra nello svolgimento dei servizi di “sicurezza complementare”, e non comporta l’esercizio di pubbliche funzioni, né può comportare costi ulteriori rispetto a quelli corrisposti dalla committenza all’Istituto di vigilanza privata per i servizi espletati, costituendo corollario della più generale attività di vigilanza. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO: PATTO PER LO SVILUPPO: PROSEGUONO CONFRONTI GIUNTA SARDA  
 
Cagliari, 17 Febbraio 2010 – Proseguono negli uffici della Presidenza della Regione gli incontri per definire il “Patto per lo sviluppo”. Ieri mattina gli Assessori del Lavoro, Franco Manca, e dell’Industria, Sandro Angioni, hanno incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Css, Confsal e Cisal. L’assessore Manca ha ricordato che “questo tavolo ha l’obiettivo di riattivare il processo di concertazione” e ha riassunto le tematiche che la Regione sta affrontando in ambito nazionale e locale. Per quanto riguarda i rapporti con l’Unione Europea, Manca ha ammesso che “si stanno registrando più criticità che opportunità, come si è visto recentemente nel caso Alcoa: con la scusa del libero mercato, di fatto si stanno agevolando le dismissioni delle multinazionali a favore del trasferimento delle attività produttive in Paesi extraeuropei. Così in Europa si rischia di non avere più le produzioni di base”. L’assessore Angioni ha sottolineato che “l’ambizione dello sviluppo che ricerca questa Giunta si intuisce dal titolo che vorremmo dare al Patto, cioè ‘Sardegna 2020’. Un progetto lungimirante oltre che, come tutti noi auspichiamo, condiviso”. Le tre organizzazioni sindacali hanno presentato alcune proposte di lavoro, in vista dei tavoli generali e di settore. “Combattere lo spopolamento delle zone interne, anche garantendo i servizi minimi per la popolazione (scuole, uffici postali, ecc. ). Potenziare la viabilità da un capo all’altro della Sardegna. Ripensare la formazione professionale, puntando soprattutto a una rinnovata collaborazione con le Università per l’alta formazione. Garantire la continuità territoriale per le merci e una maggiore attenzione per la scuola alla luce della riforma Gelmini. Ottenere certezze dal Governo in materia di entrate, in vista del federalismo fiscale. Riscrivere un nuovo Statuto di sovranità. Puntare sulle energie rinnovabili e su un’agricoltura più moderna, con un occhio di riguardo alla filiera del settore conserviero. Abbattere il costo del denaro. Ridisegnare il ruolo della Sardegna in Europa, anche in virtù del recente incarico conferito al Presidente Cappellacci (eletto nell’Ufficio di Presidenza del Comitato delle Regioni)". .  
   
   
EMILIA ROMAGNA E PIACENZA: IMPEGNO COMUNE SUI PROBLEMI DELLA PROVINCIATRA I TEMI DISCUSSI, EXPÒ E FONDI PER LE FRANE  
 
Piacenza, 17 febbraio 2010 - Incontro costruttivo quello svoltosi il 12 febbraio nella sede della Provincia tra il Presidente dell´Amministrazione provinciale, prof. Massimo Trespidi, ed il Presidente della Regione Vasco Errani. Diversi i temi affrontati, tutti cruciali per la nostra comunità. Si è parlato in apertura dei fondi promessi da Guido Bertolaso a Massimo Trespidi, in un recente incontro a Roma tra i due, per risanare i dissesti idrogeologici e le frane presenti sul nostro territorio. Il Presidente della Regione ha garantito la sua disponibilità a lavorare per far sì che questi fondi arrivino a Piacenza il più presto possibile. I due hanno poi affrontato il tema di Expò 2015, sulla base di quanto già concordato a luglio, quando Massimo Trespidi, praticamente all´indomani della sua elezione a Presidente della Provincia, incontrò Vasco Errani a Bologna. In quell´occasione i due amministratori concordarono una strategia comune, che prendeva le mosse dall´intesa raggiunta dalle Regioni Emilia e Lombardia in materia di Expò, intesa che aveva tra i suoi punti cardine il comune riconoscimento del ruolo che Piacenza può svolgere, per la sua posizione geografica, come punto di collegamento, o cerniera, tra le due regioni. Nell´incontro di oggi Vasco Errani ha confermato questa sua posizione e il suo impegno a mantenerla. Si è poi parlato della caserma dei vigili del fuoco di Castel San Giovanni. La Regione, ha ribadito Vasco Errani, è pienamente disponibile, come del resto ha già dichiarato Marioluigi Bruschini, a fare quanto le è possibile per realizzare l´opera in tempi rapidi. Da parte sua, il Presidente Trespidi ha informato di avere già preso contatti con il sottosegretario al Ministero degli Interni Nitto Palma, che sarà nelle prossime settimane a Piacenza, su suo invito, per chiudere l´accordo tra Ministero, Regione, Provincia, Comune di Castel San Giovanni e Vigili del Fuoco. Nell´incontro si è anche parlato della situazione che si trova ad affrontare lo stabilimento Malo di Borgonovo: come aveva promesso ai dipendenti dell´azienda nell´incontro che ha avuto con loro mercoledì scorso, Massimo Trespidi ha chiesto a Vasco Errani di fare in modo che la Regione sieda al tavolo che sta conducendo la trattativa a livello nazionale per tutelare al meglio gli interessi della comunità piacentina. Il Presidente della Regione gli ha dato piene assicurazioni in questo senso. .  
   
   
RICERCA FVG: LA SFIDA? FAR DIALOGARE GLI ATTORI DEL SISTEMA  
 
Trieste, 17 febbraio 2010 - "In un momento di crisi economica accentuata, ricerca e innovazione costituiscono un percorso essenziale per favorire la ripresa. La questione è come gli attori economici, scientifici ed istituzionali possono favorire tale processo". Così l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, ha riportato l´attenzione dell´uditorio del Convegno organizzato da Fir Cisl a Trieste sul tema "Innovazione e Ricerca in Friuli Venezia Giulia", su quella che, ha detto, "rappresenta la difficoltà maggiore: far dialogare gli attori del sistema della ricerca e dell´innovazione in modo da creare tra di essi un raccordo concreto". Una sfida da cogliere tenendo conto degli indirizzi espressi a livello nazionale e comunitario e sapendo che, già all´interno del mondo scientifico, "la variegata natura degli enti impedisce spesso agli stessi di dialogare tra loro". Anche per il Friuli Venezia Giulia, comunque, la strategia da seguire è data dal Programma Nazionale della Ricerca ma "il coordinamento con il Governo è possibile solo se è chiara la visione del contesto regionale attraverso il Coordinamento regionale degli enti di ricerca, iniziativa unica a livello nazionale per le sue caratteristiche, e la mappatura delle istituzioni scientifiche". Un altro obiettivo che la Regione si propone è realizzare il "libro bianco della ricerca", sintesi e percorso di un progetto di sviluppo della ricerca e dell´innovazione in Friuli Venezia Giulia in cui i "protagonisti" sono, nota l´assessore, gli enti di ricerca, i parchi scientifici e tecnologici, i distretti tecnologici, le imprese, i ricercatori che lavorano in Friuli Venezia Giulia e quelli che in questi anni si sono recati all´estero. "Da tutti ci attendiamo un contributo per la definizione di un programma regionale di medio e lungo termine capace di valorizzare le risorse esistenti e la sostenibilità di quelle pubbliche" dichiara ancora l´assessore Rosolen, ricordando che, nell´ambito del "libro bianco", si ipotizzano, oltre alla formulazione di un piano di crescita del settore, alcuni filoni di indagine che, oltre alla mappatura degli enti di ricerca, intendono far luce sulla partecipazione della ricerca regionale alle politiche nazionali ed internazionali, con la dimensione dei relativi finanziamenti, e sul bisogno di servizi di ricerca ed innovazione espresso dalle imprese del Friuli Venezia Giulia. La centralità delle Università come luogo di capitale umano d´eccellenza, la valorizzazione delle singole specificità e l´integrazione tra gli atenei sono altrettante risposte che la Regione può dare nell´ambito del coordinamento con il Miur per la valorizzazione del capitale umano. E´ infine fondamentale partecipare a programmi che mirano alla crescita dello Spazio europeo della ricerca ed a collaborazioni internazionali con la partecipazione, tra l´altro, alle Piattaforme tecnologiche europee, che raccolgono industrie, istituti di ricerca e autorità con lo scopo di definire un´Agenda strategica basata su una visione comune e sull´aumento di competitività e sostenibilità mediante la messa a fuoco delle questioni strategiche per gli stakeholder industriali. Sempre a livello europeo, un´altra istituzione importante è l´Esfri (Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca) costituito nell´aprile del 2002. "L´ Esfri - ricorda l´assessore - definisce la roadmap delle nuove infrastrutture per i prossimi 10-20 anni. Nella nostra regione, un esempio d´eccellenza è il Laboratorio Elettra, che partecipa alla fase preparatoria per la costituzione di un Ente Europeo per i laser a elettroni liberi (Eurofel), sostenuta e finanziata dalla Ue, mentre il progetto Fermi@elettra è stato inserito nella Roadmap Esfri". .  
   
   
BOLZANO: CONCORSO PER LA DIREZIONE DELL´UFFICIO SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Bolzano, 17 febbraio 2010 - Viene pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione del 22 febbraio il bando di concorso per la direzione dell´Ufficio provinciale sicurezza sul lavoro. Il termine per la presentazione delle domande scade il 24 marzo. La Ripartizione provinciale Servizi centrali comunica che la Giunta ha indetto il concorso per la nomina a direttore dell´Ufficio provinciale sicurezza sul lavoro (Ripartizione lavoro). Il concorso viene pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige n. 7 del 22 febbraio. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 17 del 24 marzo all´Ufficio provinciale Organizzazione, a Palazzo Widmann in via Crispi 3, 3o piano, 39100 Bolzano. Dallo stesso ufficio (tel. 0471 414 950) è possibile ottenere ulteriori informazioni in merito. .  
   
   
"SICURA-MENTE", PROGETTO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Reggio Emilia, 17 febbraio 2010 - Con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole superiori si sono prodotti diversi materiali informativi. Inoltre, iniziative teatrali hanno coinvolto circa 1. 200 ragazzi con l´obiettivo di accrescere la consapevolezza rispetto a questa tematica "Sicura-mente" è il titolo di un progetto volto alla diffusione di una cultura della sicurezza sul lavoro e che si è sviluppato utilizzando il teatro, i fumetti, gli spot televisivi con il coinvolgimento di numerosi istituti scolastici superiori di Reggio e provincia. I risultati e i materiali prodotti nel corso dell´attuazione del progetto - promosso da Provincia, Ausl, Inail, in collaborazione con il Consiglio Regionale dell´Emilia-romagna, Noveteatro di Novellara e gestito dalla Fondazione Enaip - sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa a cui erano presenti il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, Carlo Veronesi (direttore del dipartimento Sanità pubblica dell´Ausl di Reggio Emilia), Maurizio Mazzetti (direttore provinciale dell´Inail), Stefano Salsi e Alessandro Sacchi (rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Enaip Don Magnani di Reggio), Domenico Ammendola (regista e animatore teatrale di Noveteatro), Gianni Carino (illustratore e vignettista). Il progetto è durato circa un anno e la conferenza è stata l´occasione per illustrare quanto fatto e trarre un primo bilancio dell´iniziativa. "I dati relativi alla sicurezza sul lavoro sono certamente una piaga sociale per cui l´attenzione delle istituzioni non deve mai mancare" ha detto il vicepresidente della Provincia Saccardi. Il progetto, che si è sviluppato dal 2008 al 2009, è nato dall’idea di effettuare una serie di azioni rivolte alla cittadinanza, con lo scopo di far crescere comportamenti ed atteggiamenti che possano provocare un sensibile miglioramento della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, portando i singoli individui ad una maggior consapevolezza e attenzione rispetto a questo tema. Il tutto si è concretizzato nella realizzazione di 3 spettacoli teatrali gratuiti rivolti alla cittadinanza, a cura di Noveteatro e in 15 incontri di teatro-forum riservato agli istituti superiori del territorio provinciale sempre a cura di Noveteatro: circa 1200 in tutto i ragazzi delle scuole superiori di Reggio e provincia che direttamente o indirettamente sono stati coinvolti nelle iniziative. "Particolare soddisfazione per i risultati ottenuti nell´ambito di questa iniziativa, in quanto si tratta di progetti non così frequenti" è stata espressa dal direttore dell´Inail Mazzetti, mentre Veronesi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell´Ausl ha messo l´accento sulla "collaborazione positiva di soggetti pubblici e privati, volta a diffondere una sensibilità su queste tematiche, ma non solo. Infatti, è solo attraverso un cambiamento culturale temi che si può davvero incidere sulla realtà". Il fatto che "si siano coinvolti le scuole e i giovani assume particolare rilievo - ha sottolineato infine Stefano Salsi presidente della fondazione Enaip - perché significa sviluppare in questi futuri lavoratori una consapevolezza fin da subito rispetto ai comportamenti corretti da tenere". Salsi ha anche richiamato "l´efficacia dell´utilizzo di mezzi di comunicazione innovativi per il settore, come il teatro, e soprattutto del coinvolgimento attivo dei ragazzi che hanno dato il primo contributo nella realizzazione dei materiali, di cui poi i coetanei saranno i fruitori in alcuni casi". Sono stati inoltre prodotti diversi materiali informativi che hanno previsto: la realizzazione di una guida per la formazione, denominata Atlante della formazione professionale reggiana, con una specifica sezione dedicata alla sicurezza sul lavoro; la realizzazione e diffusione di un opuscolo a fumetti sulla sicurezza nei cantieri; la realizzazione di un vero e proprio logo dell’iniziativa; la progettazione di gadget e di oggettistica pubblicitaria corredati del medesimo logo; la realizzazione di spot televisivi; infine la realizzazione di un cortometraggio a scopo documentale e divulgativo dell´intera iniziativa. L’intero progetto si è dunque concluso a dicembre del 2009, con la consegna del materiale relativo al cortometraggio. Questo materiale riveste particolare importanza perché potrà essere nuovamente utilizzato da Ausl e Inail durante incontri, seminari, e altre iniziative di carattere pubblico. .  
   
   
TORINO: VOUCHER DI 1000 EURO MENSILI DAI CENTRI PER L’IMPIEGO  
 
Torino, 17 febbraio 2010 - Chi risiede in provincia di Torino, soprattutto se donna, ha responsabiltà di cura di un famigliare (figli piccoli, anziani, disabili, malati), è in cerca di lavoro o rischia di perderlo e ha un Isee non superiore a 40. 000 euro, da lunedì 15 febbraio può presentarsi nei Centri per l’Impiego della Provincia, accedere a percorsi di inserimento lavorativo e chiedere l’assegnazione di un voucher per l’acquisto di servizi alla persona. Il voucher, che servirà al rimborso delle spese sostenute e regolarmente documentate, avrà un importo massimo mensile di 1000 euro (oneri fiscali compresi) per un anno, eventualmente prorogabile per altri 12 mesi. Per l’intervento sono disponibili circa 2. 170. 000 euro, risorse trasferite dalla Regione nell’ambito del Fondo sociale europeo 2007-2013. L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore provinciale al Lavoro presso Centro per l’Impiego di via Bologna. L’assegnazione del voucher avverrà prioritariamente attraverso l’offerta di servizi a catalogo sulla base di elenchi di soggetti autorizzati dalla Regione: - servizi socio-educativi per la prima infanzia; - centri di custodia oraria (baby-parking); - scuole dell’infanzia pubbliche o paritarie; - servizi proposti nell’ambito di attività estive pre e post- scuola offerti da scuole dell’infanzia pubbliche o paritarie; - servizi mensa e attività estive pre e post- scuola offerti nel primo anno scuola elementare; - Centri Educativi Minori e Centri Aggregativi Minori (Cem e Cam) - presidi per anziani - Centri Socio-terapeutici per Disabili (Cstd) - persona fisica in possesso dei requisiti per l’assistenza domiciliare (Adest, Ota, Oss, persone in possesso almeno del primo modulo di formazione di “Elementi di collaborazione familiare”, infermieri professionali, collaboratrici familiari con mansioni di assistenza). .  
   
   
TRENTINO, REGOLARIZZAZIONE GIA´ CONCLUSA GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE FRA IL CINFORMI, IL SERVIZIO LAVORO, L’INPS E LA QUESTURA, LA PROVINCIA DI TRENTO È STATA LA PRIMA IN ITALIA A CONCLUDERE LA PROCEDURA DI EMERSIONE DA LAVORO DOMESTICO IN NERO  
 
 Trento, 17 febbraio 2010 - Un migliaio di domande esaminate, oltre l’80% accolte; tre quarti dei datori di lavoro italiani; Moldavia primo Paese di provenienza dei lavoratori; permesso di soggiorno già ritirato dall’80% dei lavoratori. Sono i principali dati che descrivono la procedura di emersione da lavoro domestico in nero in Trentino, meglio nota come “regolarizzazione”. Procedura che in provincia di Trento, grazie alla positiva collaborazione fra il Cinformi, il Servizio lavoro (responsabile della procedura), l’Inps e la Questura poteva dirsi sostanzialmente conclusa già a metà dello scorso mese di gennaio, come aveva preannunciato a fine 2009 anche l’assessore competente in materia di immigrazione Lia Giovanazzi Beltrami. La provincia di Trento è stata quindi la prima in Italia a concludere la procedura di emersione da lavoro domestico in nero. Resta da chiudere solamente un numero ristretto di pratiche che devono essere completate, integrate o che necessitano di ulteriori approfondimenti. I dati sono stati presentati ieri mattina dall’assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, dal Questore di Trento Angelo Caldarola, dal direttore regionale dell’Inps Gaetano Guerriero, dal dirigente del Servizio lavoro della Provincia Sergio Vergari accompagnato dal direttore dell’Ufficio mercato del lavoro Luca Aldrighetti e dal responsabile del Cinformi Pierluigi La Spada. "Sono molto soddisfatta - ha detto l´assessore Beltrami - per questo risultato che premia la capacità collaborativa e organizzativa messa in campo da tutti gli enti coinvolti, in particolare Questura e Inps. E´ importante inoltre il lavoro svolto da Cinformi perchè anche informare correttamente è un modo per costruire la convivenza. Per il 2010 il nostro obiettivo è portare a compimento il Piano della Convivenza, rafforzando il rapporto esistente tra le tante associazioni coinvolte e il tessuto sociale trentino e investendo nella formazione. Se il Trentino viene considerato un territorio ad alta capacità di convivenza lo si deve all´impegno costante di tutti i soggetti coinvolti". A questo risultato ha contribuito, accanto alla sinergia fra i soggetti coinvolti nella procedura, anche la campagna di informazione avviata dal Cinformi dopo la decisione del Governo di avviare la regolarizzazione dei lavoratori del settore domestico. Sono stati messi infatti a disposizione dei vari “attori” interessati (lavoratori, famiglie, addetti ai lavori) diversi strumenti per conoscere tutti i dettagli della procedura: un opuscolo informativo, spot televisivi e online, notizie aggiornate e schede informative sui quotidiani locali. Nel frattempo con il Servizio lavoro sono state approntate le procedure e il 15 ottobre, due settimane dopo la chiusura dei termini (30 settembre) per presentare domanda di regolarizzazione, al Cinformi si sono presentati i datori di lavoro e i lavoratori convocati dal Servizio lavoro per concludere la procedura. Al Cinformi è stato organizzato uno sportello unico di cui hanno fatto parte anche i funzionari Inps per consentire di adempiere in un´unica sede anche all’assunzione, mentre la Questura è stata collegata telematicamente per il parere preventivo su eventuali cause ostative. I numeri della regolarizzazione (dati forniti dal Servizio lavoro) Su 1168 domande di regolarizzazione, ad oggi 956 hanno avuto esito positivo; 19 sono complessivamente i casi di annullamento o mancata presentazione delle parti; 42 gli avvisi di rigetto inviati; 151 le pratiche sospese in attesa di ulteriori verifiche. Il 73% del totale delle domande è stato presentato da datori di lavoro italiani, mentre le restanti da datori di lavoro stranieri (che devono avere un permesso di soggiorno Ce di lunga permanenza, ex carta di soggiorno). I datori di lavoro stranieri sono originari soprattutto di Pakistan e Marocco, seguono Cina, Tunisia e Albania. I principali Paesi di provenienza dei lavoratori per i quali è stata presentata domanda di regolarizzazione sono nell’ordine Moldavia (27%) e Ucraina (16%), seguono Marocco (12%) e Pakistan (11%). Per quanto riguarda invece la residenza dei datori di lavoro, le domande sono arrivate da più di 150 comuni, con numeri significativi a Trento, Rovereto, Riva e Arco. Il 58% delle domande di emersione è stata presentata per colf, mentre le restanti per assistenza a persone non autosufficienti. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ E PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA UOMINI E DONNE IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E IMPIEGO  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - Entra in vigore il 20 febbraio 2010 il decreto di attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 29 del 5 febbraio 2009 il Decreto Legislativo attuativo della Direttiva Ce/54/2006. Il Decreto rafforza il principio antidiscriminatorio di genere ampliandolo ed estendendolo a tutti i livelli nei diversi ambiti in particolare in materia di occupazione, di lavoro e della retribuzione, accompagnandolo con sanzioni più severe. Sanzioni più pesanti per i datori di lavoro che discriminano, con ammende fino a 50 mila euro e anche arresto fino a sei mesi. Estensione di tutti i diritti relativi alla maternità ed alla paternità anche in caso di adozioni nazionali ed internazionali. Introduzione del divieto di discriminazione anche nelle forme pensionistiche complementari e collettive. Aggiunta del tema della valorizzazione del contenuto professionale delle mansioni a più forte presenza femminile. È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Comitato nazionale per l´attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici. La consigliera o il consigliere nazionale di parità, inoltre, svolge inchieste indipendenti in materia di discriminazioni sul lavoro. .  
   
   
RIMINI: PARI OPPORTUNITÀ, VENERDÌ GIORNATA DI STUDIO SULLE STRATEGIE E LE AZIONI CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE  
 
Rimini, 17 febbraio 2010 - Venerdì 19 febbraio, giornata di studio e approfondimento su azioni e strategie contro la violenza alle donne, dal titolo “Strategie per una vita normale”. L’appuntamento, previsto nell’ambito della “Giornata Internazionale contro la violenza alle Donne” del 25 novembre scorso, è alle ore 15 nella Sala Marvelli della Provincia di Rimini in via D. Campana 64. La giornata è strettamente collegata alla chiusura del progetto ministeriale A. C. T. I. O. N (Azioni Coordinate trasversali Inter-organizzative No alla violenza di Genere) che ha visto la Provincia di Rimini partner, tra gli altri, con il Comune di Torino, capofila del progetto, e l’Associazione Orlando. Nel corso dell’incontro sarà presentata l’esperienza del progetto. Prevista la presenza della consigliera provinciale alle politiche di genere e pari opportunità Leonina Grossi, del presidente della Provincia Stefano Vitali, degli assessori Meris Soldati e Vincenzo Mirra e della consigliera di parità Loredana Urbini. Interverranno l’assessore alle politiche alle pari opportunità del Comune di Torino Marta Levi, la presidente dell’Associazione “Donne & Futuro” O. N. L. U. S Torino e Lalla Golfarelli dell’Associazione Orlando di Bologna. .  
   
   
LA MUSICA PER PREVENIRE E SRADICARE LA VIOLENZA DOPO LA GIORNATA MONDIALE “ZERO TOLLERANZA CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI”, LA PROVINCIA DI FIRENZE SOSTIENE LA LOTTA CONTRO I MALTRATTAMENTI SULLE DONNE INSIEME ALL’ASSOCIAZIONE NOSOTRAS  
 
Firenze, 16 febbraio 2010 - Saranno le note della cantautrice Letizia Fuochi ad emozionare e far riflettere sul tragico fenomeno delle mutilazioni genitali femminili. L’assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze ha sostenuto l’iniziativa promossa dall´associazione Nosotras, finanziando la distribuzione di 2000 copie del cd singolo “Donna Nigra”. Il disco contiene due canzoni scritte ed eseguite da Letizia Fuochi in lingua italiana, con una traduzione in inglese e francese, frutto di un lavoro ispirato dalla sofferenza delle donne e dalla volontà di combattere la violenza contro i soggetti più deboli. Dopo la celebrazione, il 6 febbraio scorso, della giornata internazionale dedicata alla riflessione sul tema delle mutilazioni genitali femminili, la Provincia di Firenze e Nosotras hanno presentato questo progetto al fine di sensibilizzare e diffondere informazioni su questa tremenda realtà da debellare. L’iniziativa è stata illustrata alla stampa, lunedì 15 febbraio a Palazzo Medici Riccardi, dall’Assessorato provinciale alle Politiche Sociali e dalla Presidente dell’associazione Nosotras, Laila Abi Ahmed. La Provincia affianca già da anni la lotta per la prevenzione e lo sradicamento delle mutilazioni genitali femminili portata avanti da Nosotras sia in ambito locale sia all’estero, grazie alla collaborazione con Iac (Comitato Inter-africano contro le pratiche tradizionali nefaste contro le donne e le bambine) che raccoglie ben 28 paesi africani e 17 paesi affiliati diffusi nel mondo. La giornata commemorativa del 6 febbraio è stata istituita nel 2003 nell´ambito della conferenza svoltasi ad Addis Ababa, con l´intento di arrivare allo sradicamento dell’orribile fenomeno entro il 2015. Il tema prescelto dal comitato Iac, a livello mondiale, per celebrazione di quest’anno è stato “il ruolo dell´uomo e dei giovani nello sradicamento delle mgf”: anche per essere in linea con questo titolo, dedicato alle nuove generazioni, l´associazione Nosotras ha pensato che la musica fosse un ottimo veicolo per raggiungere la sensibilità e l’ascolto dei più giovani. La cantautrice Letizia Fuochi, durante la conferenza, ha eseguito dal vivo alcuni brani dedicati alle donne mutilate: un modo per lasciare un ricordo nella mente di chi si avvicina alle sofferenze femminili, un modo per far nascere emotivamente la voglia di dire basta. .  
   
   
BUONO FAMIGLIA: REGIONE LOMBARDIA ADEGUA RISPOSTA AL COSTANTE MUTAMENTO DEI BISOGNI  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - "Il Buono famiglia non è assolutamente sparito". Così l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, risponde alle dichiarazioni del candidato Presidente dell´Unione di Centro, Savino Pezzotta, sull´introduzione del quoziente familiare e sulle caratteristiche del Buono Famiglia 2010. "Più volte - spiega Boscagli - abbiamo ricordato che il Buono 2009 era un intervento sperimentale e che l´avremmo riproposto osservando la realtà delle famiglie lombarde e andando a sostenere chi, in questo momento, si trova in maggiore difficoltà. Con l´intervento dell´anno passato abbiamo privilegiato le famiglie numerose con più di tre figli minori, quest´anno abbiamo ritenuto necessario, con l´accordo dei sindacati e delle associazioni famigliari, aiutare quelle famiglie che si trovano a sostenere la retta di un parente disabile o anziano ricoverato in una struttura". "L´intervento di Pezzotta - commenta Boscagli - rischia unicamente di alimentare una guerra tra famiglie in difficoltà per ragioni diverse. Con il Buono Famiglia 2010 confermiamo la modalità di intervento della Regione che è quella di guardare la realtà del territorio e rispondere a bisogni in costante cambiamento". "Regione Lombardia - conclude l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale - sin dal 1999, anno della Legge regionale sulla famiglia, ha portato avanti una chiara e inequivocabile politica a sostegno della famiglia. Attraverso l´istituzione della dote scuola, gli investimenti sui servizi per la prima infanzia e oggi, di fronte alla crisi economica in atto, attraverso iniziative come il voucher conciliativo. Sul tema del quoziente famigliare, infine, vorrei ricordare che la Regione ha introdotto all´interno degli propri indicatori di reddito la composizione del nucleo familiare, così da realizzare un inizio di fisco a dimensione di famiglia almeno in Lombardia". .  
   
   
A LECCO E NIGUARDA SPORTELLI ANTI-STALKING  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - Le donne che sono vittime di stalking, cioè di molestie prolungate e ripetute da parte di ex partner, colleghi, conoscenti, che provocano ansia e timore, potranno rivolgersi ora anche a due "Sportelli anti-stalking" che verranno aperti presso l´Ospedale Niguarda di Milano e l´Ospedale di Lecco. Lo prevede un progetto, proposto dalle Asl di Milano e di Lecco, al quale la Giunta regionale della Lombardia ha deciso di aderire, su proposta dell´assessore ala Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, contribuendo alla sua realizzazione con uno stanziamento di 160. 000 euro. "Obiettivo di questo progetto - spiega Boscagli - è quello di aiutare le donne a riconoscere il fenomeno, fornire consulenza, anche di tipo legale, in relazione alla gravità delle azioni persecutorie, affiancare e sostenere le vittime nel percorso di uscita dalla persecuzione, aumentando la loro autostima e consapevolezza". Per realizzare gli "Sportelli" le Asl si avvarranno della competenza dell´Associazione Telefono Donna, che vanta un´esperienza pluriennale nelle azioni di contrasto e di prevenzione dei maltrattamenti sulle donne. Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 00 alle ore 17. 00. Nelle ore notturne e nei giorni festivi è prevista una reperibilità telefonica. Verrà inoltre attivato un numero verde: un canale di ascolto e di aiuto immediato, attraverso il quale effettuare una prima valutazione del rischio e consigliare la precauzioni e le azioni da intraprendere. Successivamente Telefono Donna garantirà tramite operatrici volontarie, counselor, assistenti sociali e psicologiche, percorsi personalizzati o di gruppo per aiutare le donne ad uscire alla persecuzione. Oltre al sostegno e aiuto psicologico, l´associazione offrirà alle donne anche consulenza legale perché, è bene ricordare, in Italia la "molestia assillante" è un reato penalmente perseguibile. Presso ciascuno sportello saranno presenti un coordinatore, tre psicologhe (di cui una dovrà garantire la reperibilità notturna e festiva), un avvocato, un´assistente sociale, un sociologo, oltre alle operatrici volontarie appositamente formate all´ascolto telefonico. Il costo complessivo del progetto è di 240. 000 euro. .