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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Febbraio 2010
EDITORIA: COLOMBANI, FUTURO È ON LINE  
 
Secondo Jean-marie Colombani, mitico ex direttore di Le Monde ed ora direttore del quotidiano gratuito online Slate, “il futuro del giornalismo è on line”. “On line ci saranno tre fonti di guadagno: la pubblicità, i contenuti ad hoc e le applicazioni per usufruire dei contenuti su qualsiasi piattaforma”. Secondo Colombani “fra tre anni saremo autosufficienti. I giornali resteranno in edicola, magari con edizioni ridotte e locali”.  
   
   
MICROPAGAMENTI AL VIA DAL PROSSIMO 1° MARZO  
 
Sul supplemento speciale alla Gazzetta ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2010 è stato pubblicato il Decreto legislativo n. 11/10, con il quale viene recepita la direttiva comunitaria n. 2007/64/Ce sui sistemi di pagamento, nota anche come Payment services directive). Scopo della direttiva è sostenere la creazione di un mercato unico europeo dei servizi di pagamento al dettaglio: la Sepa, single euro payments area. Con esso si potrà accedere a un più vasto spettro di sistemi di pagamenti elettronici per gli importi di piccola entità. Come riportato sul sito dell´Abi dedicato al Sepa, al sistema ha aderito il 98 per cento delle banche italiane. Le norme varate con il Decreto legislativo n. 11/10 prevedono una serie di sistemi di tutela e di attenuazione della responsabilità per consumatori finali e microimprese. Agli utenti, infatti, debbono essere rimborsati gli importi pagati in caso di utilizzo non autorizzati del mezzo elettronico di pagamento. Gli enti che emetteranno gli strumenti di pagamento debbono sottostare ad una serie di obblighi, tra cui il divieto di inviare, senza consenso preventivo dell´utente, strumenti di pagamento. L´autorità italiana di controllo, che emanerà anche la disciplina secondaria di attuazione, è individuata dal provvedimento nella Banca d´Italia .  
   
   
RITARDATI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Il maxiemendamento votato al Senato al decreto legge "milleproroghe" ha modificato il comma 89 dell´art. 2 della Legge Finanziaria per l´anno 2010, riducendo da 12 a 2 i mesi del "blocco" delle azioni esecutive da parte delle imprese creditrici nei confronti delle aziende sanitarie ed ospedaliere operanti nelle Regioni firmatarie dei Piani di rientro dal disavanzo sanitario. Le imprese creditrici potranno quindi, dal primo marzo 2010, far valere i propri diritti di credito attivando anche azioni esecutive nei confronti degli enti sanitari pubblici. Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 469 del 2 febbraio 2010, consolidando e rafforzando un orientamento giurisprudenziale, ribadisce la nullità delle clausole previste dai bandi di gara che, in materia di modalità e tempi di pagamento, deroghino alle disposizioni previste dalla direttiva comunitaria late payments (direttiva 2000/35/Cee recepita con Dlgs. N. 231/2002). Il Consiglio di Stato con questa sentenza considera la fattispecie dei bandi di gara o dei capitolati accettati tacitamente con la presentazione di un’offerta in gara pubblica di appalto non una vera e propria contrattazione realizzata mediante libera negoziazione dei contenuti, ma l’esercizio di una podestà autoritativa da parte dell’Amministrazione appaltante. La deroga unilateralmente posta con il bando finirebbe per introdurre un ingiustificato vantaggio per l’Amministrazione appaltante, violando l’obiettivo del riequilibrio delle diverse posizioni di forza che invece la direttiva comunitaria intende rafforzare.  
   
   
AGCOM: INDAGINE CONOSCITIVA SUL DIRITTO D´AUTORE SULLE RETI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA  
 
Sul sito dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, digitando l’indirizzo internet http://www. Agcom. It/default. Aspx?message=viewdocument&docid=3790 è possibile prendere visione dell’indagine conoscitiva intitolata "Il diritto d´autore sulle reti di comunicazione elettronica".  
   
   
PUBBLICITA’: IL TRIBUNALE DI MILANO RESPINGE LE RICHIESTE DI SKY CONTRO MEDIASET  
 
La Prima sezione civile del Tribunale di Milano ha emesso il 16 febbraio 2010 un’ordinanza che respinge le richieste di Sky contro Mediaset in materia pubblicitaria. Sky aveva chiesto al Tribunale di Milano di obbligare Mediaset a fornire spazi pubblicitari all’emittente satellitare, interpretando in tal senso una precedente ordinanza emessa il 26 ottobre 2009. Il Tribunale di Milano ha respinto le domande di Sky affermando, tra le altre cose, che un ordine di questo tipo costituirebbe una “inammissibile ingerenza del giudice nella sfera riservata alla libera contrattazione delle parti”. Anche Sky ha dovuto quindi prendere atto che i Tribunali non sono luoghi dove si conducono trattative commerciali e dove una parte, in assenza di contratto, può imporre all’altra richieste unilaterali. L’ordinanza emessa oggi conferma una volta di più, e in modo autorevolissimo, che Mediaset ha sempre operato secondo la prassi naturale delle trattative commerciali nei confronti di tutti i suoi partner pubblicitari, Sky compresa .  
   
   
CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE  
 
Il Consiglio ha approvato lo schema di Decreto legislativo che integra e modifica il Codice dell’Amministrazione digitale, alla luce della rapida evoluzione delle tecnologie informatiche che ha reso obsolete alcune definizioni e previsioni normative in esso contenute. Obiettivo principale del provvedimento è modernizzare l’apparato pubblico con l’individuazione e la diffusione dei più evoluti strumenti tecnologici in modo da semplificare i rapporti con cittadini ed imprese e fornire risposte sempre più tempestive. Sul testo verrà sentito il Garante per la protezione dei dati personali e saranno acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari di merito.  
   
   
PRIVACY: CARTE DI CREDITO, BANCHE, SANITÀ ELETTRONICA SOTTO LA LENTE DEL GARANTE  
 
Varato il piano ispettivo per il primo semestre 2010. Nello scorso anno applicate sanzioni per circa 1. 600. 000 euro. Banche, carte di credito, fascicolo sanitario elettronico, vendita di banche dati per finalità di marketing, sistema informativo del fisco, enti previdenziali. E´ su questi delicati settori e sulle modalità con le quali vengono trattati i dati personali di milioni di cittadini italiani che si concentrerà l´attività di accertamento del Garante per la privacy nei primi sei mesi dell´anno. Il piano ispettivo appena varato prevede specifici controlli, sia nel settore pubblico che in quello privato, anche riguardo all´adozione delle misure di sicurezza, alla durata di conservazione dei dati, all´informativa da fornire ai cittadini, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge. Oltre 250 gli accertamenti ispettivi programmati che verranno effettuati anche in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza - Nucleo Privacy. A questi accertamenti si affiancheranno quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e reclami presentati. Un primo bilancio sull´attività ispettiva relativa al 2009 svolta, come di consueto, in collaborazione con il Nucleo Privacy della Guardia di Finanza, mostra il significativo lavoro di controllo svolto dall´Autorità: sono state circa 500 le ispezioni effettuate e 368 i procedimenti sanzionatori avviati. Sono state riscosse somme per circa 1 milione e 600 mila euro, di cui oltre 62. 000 relativi alla mancata adozione di misure di sicurezza da parte di aziende e pubbliche amministrazioni. Sul fronte sanzioni va ricordato che nel 2009 sono state applicate le nuove sanzioni introdotte dal decreto “mille proroghe” del dicembre 2008. L´autorità ha contestato per la prima volta - a una società che commercializza dati per finalità di marketing - la sanzione, che va da 50. 000 a 300. 000 euro, prevista nei casi in cui si riscontrino più violazioni commesse in relazione a banche dati di particolare rilevanza o dimensione. 43, infine, sono state nel 2009 le segnalazioni all´autorità giudiziaria che hanno riguardato, tra l´altro, casi di mancata di adozione delle misure di sicurezza, trattamento illecito dei dati, falsità nelle dichiarazioni e nelle notificazioni, il mancato adempimento ai provvedimenti del Garante.  
   
   
PRIVACY: CERTIFICATI MEDICI: SCAMBIO DI DATI TRA INPS E INPDAP  
 
L´inps potrà ricevere dall´Inpdap le informazioni sulle amministrazioni a cui inviare i certificati medici dei dipendenti pubblici. Il Garante ha infatti dato il via libera allo scambio di dati tra i due enti che avevano comunicato all´Autorità la necessità di realizzare tale flusso informativo. In base alla “riforma Brunetta” del pubblico impiego in tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica deve essere inviata per via telematica, direttamente dal medico che la rilascia, all´Inps e da questo immediatamente inoltrata all´ente dove il dipendente lavora. Per poter eseguire questi invii l´Inps deve acquisire presso l´Inpdap gli estremi identificativi delle amministrazioni dove prestano servizio gli impiegati. Perché una tale comunicazione di dati tra enti sia possibile, è però necessario che essa sia prevista da una norma di legge o di regolamento oppure sia indispensabile per assicurare lo svolgimento delle funzioni istituzionali dei soggetti pubblici interessati. Mancando la previsione normativa, l´Inps ha dunque rappresentato al Garante la necessità di accedere ai dati dell´Inpdap per poter svolgere i propri compiti istituzionali in materia di controlli sulle assenze. L´autorità ha riconosciuto, pur in assenza di un´espressa norma di legge e di regolamento, le esigenze dell´Inps e ha stabilito che l´ente, per le proprie funzioni istituzionali, possa acquisire dall´Inpdap i dati delle amministrazioni dove prestano servizio i dipendenti pubblici. Ha comunque prescritto ai due enti di assicurare l´accesso selettivo alle sole informazioni essenziali e di individuare strumenti e misure organizzative per garantire la protezione dei dati, in particolare con il tracciamento delle operazioni compiute dal personale incaricato. Inps e Inpdap dovranno poi stipulare una convenzione atta a circoscrivere le finalità per le quali viene consentito questo esclusivo trattamento dei dati, definendo rigorose procedure per l´autenticazione e le autorizzazioni degli utenti deputati alla consultazione dei dati. L´inps non dovrà in ogni caso creare banche dati autonome con le informazioni ricevute dall´Inpdap. In conformità alle norme in materia, infine, ha ricordato l´Autorità, i certificati medici trasmessi dall´Inps alle amministrazioni non dovranno contenere l´indicazione della diagnosi.  
   
   
PRIVACY: ARCHIVI SCHENGEN: RAFFORZARE LE MISURE A PROTEZIONE DEI DATI  
 
Il Garante privacy ha chiesto al Ministero dell´interno un rafforzamento delle misure impiegate a tutela dei dati trattati in applicazione dell´Accordo di Schengen, che prevede uno scambio di informazioni tra le banche dati delle forze di polizia dei Paesi aderenti al fine di garantire meglio la sicurezza delle frontiere. La sicurezza e l´integrità dell´archivio nazionale del Sistema Schengen, data la particolare importanza e delicatezza delle informazioni contenute (segnalazioni su soggetti non appartenenti all´area Schengen, persone scomparse, estradizioni, notifiche di provvedimenti dell´Autorità Giudiziaria), dovranno essere maggiormente garantite dalla Divisione N-s. I. S. Del Dipartimento di pubblica sicurezza che gestisce il database nazionale. Gli accessi effettuati al sistema dovranno essere tracciabili e basati su procedure certificate, su cui dovrà vigilare un´unità di auditing potenziata e responsabile della sicurezza dei dati. Analoga accortezza dovrà essere adottata per garantire i flussi informativi della Divisione S. I. R. E. N. E. Che raccoglie dal C. E. D. Del Dipartimento e dagli uffici di polizia interessati, le informazioni aggiuntive ritenute utili a dare seguito alle segnalazioni e le trasmette agli uffici dell´omologa Divisione del Paese in cui il soggetto è stato rintracciato. Tali dati dovranno essere inviati mediante posta elettronica certificata e, laddove si utilizzi il fax, dovranno essere protetti con particolari tecniche di cifratura e l´uso di gruppi chiusi di numerazione. La sala server delle Divisioni N-s. I. S. E S. I. R. E. N. E. Dovrà essere protetta mediante l´adozione di una procedura speciale di strong authentication, ottenuta dalla combinazione di più credenziali di accesso (badge nominale e dispositivo basato su una caratteristica biometrica), dovrà inoltre essere garantita la disponibilità e la continuità di esercizio della banca dati adottando piani di prevenzione che impediscano la sospensione dei servizi. Il Ministero dell´interno dovrà dare riscontro all´Autorità dell´avvenuta adozione delle misure prescritte. Va ricordato, infine, che l´Autorità italiana collabora con quelle degli altri Paesi Schengen al fine di ottimizzare il funzionamento armonizzato del Sistema informativo Schengen.  
   
   
PRIVACY: UE-USA - LA COMMISSIONE LANCIA UNA CONSULTAZIONE SULLA PROTEZIONE DEI DATI  
 
La Commissione europea ha lanciato nei giorni scorsi una consultazione pubblica sul futuro accordo tra Ue e Usa sulla protezione dei dati personali e lo scambio di informazioni a fini di collaborazione giudiziaria e di polizia. Nel nuovo quadro del Programma di Stoccolma sulla giustizia, libertà e sicurezza approvato nell´ultimo Consiglio europeo di dicembre, la Commissione intende raccogliere indicazioni utili alla definizione dei contenuti che saranno oggetto del futuro negoziato con gli Stati uniti su un nuovo accordo in materia di privacy e sicurezza. La consultazione sarà aperta sino al 12 marzo prossimo, e il documento relativo è disponibile all´indirizzo http://ec. Europa. Eu/yourvoice/consultations/index_en. Htm. E´ stata inoltre programmata una serie di incontri con i soggetti istituzionali più direttamente coinvolti. Al primo di tali incontri, tenutosi lo scorso 2 febbraio a Bruxelles, ha partecipato il presidente dell´Autorità italiana Francesco Pizzetti, anche in qualità di presidente del Gruppo di lavoro europeo in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia (Wppj) .  
   
   
PRIVACY: AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA  
 
Il 31/03/2010 scade il termine per l’aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza (Dps), per i soggetti che nel corso dell’anno precedente hanno apportato modifiche rispetto a quanto dichiarato nel precedente documento. Per le imprese che trattano solo dati personali non sensibili o che trattano come unico dato sensibile lo stato di salute o malattia dei propri dipendenti senza indicazione della relativa diagnosi, l’obbligo di redazione del Dps è sostituito con un’autocertificazione .  
   
   
DISEGNO DI LEGGE ANTICORRUZIONE  
 
L’ultimo Consiglio dei Ministri ha avviato l’esame di un disegno di legge che contiene disposizioni tese a rafforzare il principio di legalità nella Pa attraverso l’ampliamento del novero delle sentenze di condanna ostative alle candidature ad elezioni amministrative e all’assunzione di cariche negli enti locali, nonché modifiche al codice penale in materia di delitti contro la Pa ed aggravamento delle relative pene. L’esame del provvedimento sarà completato nella prossima riunione .  
   
   
COMUNICAZIONE PER LA RICEZIONE IN VIA TELEMATICA DEI DATI RELATIVI AI MODELLI 730-4 DALL´AGENZIA DELLE ENTRATE  
 
Avevamo dato notizia della pubblicazione del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 3 febbraio u. S. Con cui sono state indicate le modalità ed i termini di trasmissione telematica dei risultati contabili delle dichiarazioni dei redditi 730 (modello 730-4), da parte dei Caf-dipendenti e professionisti all’Agenzia delle Entrate. Il provvedimento estende a tutto il territorio nazionale la disciplina dell’attività di assistenza fiscale resa dai Caf dipendenti, sostituti d’imposta e professionisti, di cui al Regolamento n. 63/07, la cui applicazione era stata avviata, dall’anno 2008, in via sperimentale, solo per alcune province. Secondo il regolamento l’invio dei modelli 730-4 da parte dei Caf/professionisti ai sostituti d’imposta, deve avvenire attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, di modo che i sostituti d’imposta possano avere a disposizione i risultati contabili delle dichiarazioni 730 dei propri dipendenti, in tempo utile per effettuare i rimborsi Irpef o trattenute sugli emolumenti da erogare, a partire dal mese di luglio. I Caf-dipendenti e i professionisti abilitati dovranno effettuare, entro il 30 giugno, la trasmissione telematica del modello 730-4 all’Agenzia delle Entrate, che successivamente li renderà disponibili, sempre in via telematica, ai sostituti d’imposta entro 10 giorni dalla ricezione. Con l’apposito modello, incluso nel provvedimento in esame, i sostituti d’imposta dovranno comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il 31 marzo 2010, l’indirizzo telematico in cui si desidera ricevere i risultati contabili delle dichiarazioni mod. 730-4. Le comunicazioni dei sostituti d’imposta, se comunicate entro il 31 marzo 2010, hanno effetto dallo stesso anno, mentre, se presentate dopo tale data, avranno effetto a decorrere dall’anno successivo. I sostituti d’imposta, residenti nelle province che avevano già avviato la sperimentazione e che hanno già ricevuto telematicamente nel 2009 i modelli 730-4, non debbono effettuare alcuna nuova comunicazione, se non sono intervenute modifiche od integrazioni da comunicare all’Agenzia delle Entrate. I Caf e i professionisti abilitati effettueranno la trasmissione dei modelli 730-4 direttamente ai grandi sostituti d’imposta (Inps, Dipartimento del Tesoro, Inpadap, Ipost, Ferrovie dello Stato Spa, Poste Italiane Spa) utilizzando i propri sistemi.  
   
   
TASSA GOVERNATIVA SULLA TELEFONIA MOBILE? NO GRAZIE  
 
Anciveneto ha ottenuto il rimborso della tassa sulle concessioni governative, per gli anni 2006, 2007, 2008. Il tutto a favore dei Comuni. Quel tributo sugli abbonamenti della telefonia mobile è ingiusto, e le somme versate dai Comuni dovranno essere rimborsate. Lo hanno stabilito due sentenze della Commissione Tributaria di Vicenza, la 100/10/09 e la 102/10/09 depositate rispettivamente il 26 e il 30 novembre, che accolgono il ricorso presentato da Anciveneto contro la Tassa sulle Concessioni Governative sui telefonini. “Non vi è dubbio che il Nuovo Codice delle Telecomunicazioni abbia recepito il principio comunitario della liberalizzazione” ha dichiarato la Commissione “Per cui quella tassa non risulta più applicabile”. I Comuni di Arsiero, Breganze, Chiuppano, Gallio, Malo, Roana, Santorso, Thiene, Villaverla e Zanè, rappresentati da Anciveneto e difesi dall´Avvocato Emanuele Mazzaro, verranno così rimborsati di 75 mila euro. Questa somma comprende quanto sborsato dalle stesse municipalità per gli anni 2006, 2007 e 2008. Inoltre è stato accertato che nessun titolare di abbonamento telefonico è tenuto a corrisponderla. “E´ un risultato storico, unico del suo genere in Italia” spiega il direttore dell´Anciveneto Dario Menara <Mai finora erano stati accolti rimborsi analoghi, abbattendo così l´intero sistema delle concessioni. E questo non è che l´inizio, perché interverremo anche per altri 245 Comuni veneti. Con questa operazione potremmo recuperare 2. 200. 000 Euro complessivi, somme che andranno a rimpinguare le casse comunali>. Anche l´avvocato Mazzaro esprime la propria soddisfazione: <Finalmente si è posto rimedio a una situazione di palese illegittimità. Quest´imposta, vigente in Europa solo in Italia, Grecia e Bulgaria, distorce palesemente il mercato della telefonia mobile perché favorisce i titolari di carte prepagate a danno degli abbonati, e vìola nel contempo i principi di diritto comunitario, recepiti dal Nuovo Codice delle Telecomunicazioni (Dlgs 259/03). Quest´ultimo, detta una disciplina incompatibile con la normativa presupposto della tassa. Proprio perché liberalizza la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, sottraendola alla proprietà esclusiva dello Stato e prevedendo l´abrogazione dell´intero sistema delle concessioni. In altri termini, il diritto d´uso dei mezzi di telecomunicazione elettronica, ad oggi, rientra nel patrimonio giuridico di chiunque. Non si tratta più di un “diritto pubblico” concesso caso per caso al singolo soggetto, bensì di un diritto soggettivo. Manca, dunque, il presupposto della tassa: la controprestazione dello Stato>.  
   
   
CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA  
 
“Oggi è un giorno fondamentale per la crescita culturale del nostro Paese: è partita finalmente la collaborazione tra Governo ed editori per lo sviluppo della lettura in Italia. Il nuovo Centro sarà il contesto in cui noi editori metteremo a disposizione le nostre migliori risorse per promuovere la lettura nel Paese: Gian Arturo Ferrari è senza dubbio la prima”. Non ci sono dubbi da parte dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo dopo la presentazione dei nuovi progetti del Centro per il libro e la lettura per il triennio 2010 -2012. “Per affrontare la vergogna degli indici di lettura italiani che penalizzano lo sviluppo del Paese chiediamo da sempre di seguire l’esempio degli altri paesi europei e realizzare una struttura dove pubblica amministrazione e operatori del settore, in primo luogo gli editori, siano in condizione di collaborare. Dopo tante promesse diamo atto al ministro Bondi, che ringraziamo, di aver realizzato quella che potremmo definire una rivoluzione copernicana in ambito culturale. Oggi si volta pagina: non più singoli eventi spot legati al libro ma un organismo che fissa, in modo condiviso e duraturo, le strategie di medio e lungo periodo per il libro e la lettura. Adesso tocca a noi fare la nostra parte: offriremo al Centro per il libro competenze, idee e anche risorse economiche, che si aggiungeranno a quelle pubbliche, per realizzare campagne di promozione e per rafforzare le infrastrutture del libro in Italia” .  
   
   
INTERESSI DI MORA: SAGGIO PER IL SEMESTRE 01.01 - 30.06 DEL 2010  
 
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (G. U. N. 40 del 18 febbraio 2010) il Comunicato del Ministero dell´Economia e delle Finanze, che indica il saggio di interesse da applicare a favore dei creditori in caso di ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali (art. 5, co. 2 del d. Lgs. N. 231/2002). Per il semestre che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2010 il saggio di riferimento degli interessi di mora è l´1%, pari al semestre precedente. Si ricorda che a questo tasso base bisogna aggiungere una maggiorazione del 7% (9% per i prodotti deteriorabili). Il tasso di mora applicabile è, quindi, pari all´8%. Di seguito il riepilogo dei tassi di riferimento fissati dall´entrata in vigore della normativa fino ad oggi: 1° luglio - 31 dicembre 2002: 3,35 %, 1° gennaio - 30 giugno 2003: 2,85%, 1° luglio - 31 dicembre 2003: 2,10%, 1° gennaio - 30 giugno 2004: 2,02%, 1° luglio - 31 dicembre 2004: 2,01%, 1° gennaio - 30 giugno 2005: 2,09%, 1° luglio - 31 dicembre 2005: 2,05%, 1° gennaio - 30 giugno 2006: 2,25%, 1° luglio - 31 dicembre 2006: 2,83% ,1° gennaio - 30 giugno 2007: 3,58%, 1° luglio - 31 dicembre 2007: 4,07%, 1° gennaio - 30 giugno 2008: 4,20%, 1° luglio - 31 dicembre 2008: 4,10%, 1° gennaio - 30 giugno 2009: 2,50% ,1° luglio - 31 dicembre 2009: 1% .