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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Marzo 2010 |
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SUBITO IL BANDO “INNOVAZIONE PER L’ICT” DI INDUSTRIA 2015 |
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Roma, 29 marzo 2010 – “Pur con la prudenza con cui devono essere accolte le classifiche internazionali , il Global Information Technology Report sull´utilizzo dell´Ict conferma il continuo scivolamento del nostro paese verso posizioni di assoluto ritardo sull’innovazione tecnologica”- è il commento di Ennio Lucarelli in merito al rapporto pubblicato il 25 marzo a Ginevra dal World Economic Forum- “Il rapporto declassa l’Italia dal 45° al 48° posto, posizione ben distante ormai da quelle occupate da tutte le principali economie mondiali, le quali, tendono a scalare la classifica in senso inverso. L’allarme viene confermato dalla situazione della Pa , che nell´uso delle tecnologie digitali fa sprofondare il nostro paese dal 31° posto occupato nel 2002, all´87° di oggi. Sulla diffusione e prontezza di risposta all’innovazione digitale passiamo addirittura dal 41° al 120 posto. Ciò è il risultato di un’ampia sottovalutazione del ruolo dell’Ict che contrassegna la nostra politica economica, in contraddizione con quanto emerso dallo stesso vertice Ue, a cui partecipa il governo italiano, che ha esortato i paesi ad agire rapidamente per migliorare la competitività, obiettivo che non può essere raggiunto senza porre l’Ict al centro dei piani di sviluppo come fa l’Europa”. Da qui la richiesta di Lucarelli al Governo a dare le giuste priorità all’innovazione. “Dopo i risultati positivi del bando nuove tecnologie per il Made in Italy – conclude Ennio Lucarelli - “è urgente lanciare al più presto il bando Innovazione per l’Ict di Industria 2015, che non solo aggiungerebbe un mattone importante alle fondamenta di una politica di innovazione industriale, la quale anche se fatta a piccoli passi, è indispensabile per rilanciare l’economia del Paese, ma potrebbe fornire le nuove risposte tecnologiche per il recupero di produttività e competitività di cui le imprese italiane hanno estremamente bisogno”. |
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ABI: I SESSANTENNI ALLA SCOPERTA DELL’HOME BANKING CLIENTI SEMPRE PIÙ ‘ INTER-CANALE’ E ONLINE, CRESCE LA FASCIA DEGLI OVER 55 (+3 PUNTI PERCENTUALI DAL 2008). |
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Roma, 29 marzo 2010 - Consultano i motori di ricerca, leggono i giornali online, organizzano viaggi e tempo libero e guardano video su Youtube. Non solo: tra le attività sempre più cliccate dai sessantenni spunta l’home banking. Lo rivela l’ultima indagine Abi sulla relazione banca-cliente, realizzata in collaborazione con Gfk Eurisko, e presentata il 25 marzo a Roma nel corso del convegno Abi Dimensione Cliente 2010. In un anno, dal 2008 al 2009, tra gli home bankers la fascia degli over 55 è quella che è cresciuta di più (arrivando a sfiorare un quinto dei navigatori). Dal 2002 al 2009 in media i clienti bancarizzati sono più che raddoppiati nell’uso del canale Internet, dal 11% al 30%. “Gli investimenti effettuati dalle banche per rendere sempre più vicina la banca ai clienti stanno consentendo una grande libertà di accesso ai servizi finanziari – ha sottolineato il Direttore Generale dell’Abi, Giovanni Sabatini - Con particolare riferimento al canale Internet va osservato che questo ha visto ampliare sensibilmente la quota di clienti utilizzatori. Sostenere investimenti nella semplificazione delle relazioni con la clientela retail garantendo velocità, chiarezza, semplicità e comparabilità dell’informativa, e favorire la crescita della cultura finanziaria consente ai clienti di individuare e profilare meglio i propri bisogni sfruttando in modo più ampio e articolato la gamma delle opzioni di prodotto, di canale e di prezzo offerte”. “L’educazione finanziaria emerge come imprescindibile per promuovere scelte consapevoli in tema di risparmio, ma richiede sempre un comportamento proattivo degli utenti – ha continuato Sabatini - Di fronte a mercati dove si scambiano servizi che toccano fortemente le esigenze e le aspettative del cliente, l’intervento diretto del cliente nella comprensione e nella scelta dei prodotti non è in alcun modo surrogabile. Per questo serve un minimo livello di competenza finanziaria”. L’e-banking, da sempre stato per definizione giovane, si apre quindi a nuove fasce di clientela. Non più considerato come ‘oggetto ostile’, la banca su Internet comincia ad essere percepita anche dai più adulti come mezzo per rendere più semplice la vita, attraverso cui potere realizzare da casa quelle azioni solitamente svolte allo sportello: consultare e gestire il proprio conto, pagare bollette e multe, fare bonifici, confrontare le offerte disponibili e raccogliere informazioni su servizi e prodotti. Secondo la rilevazione Abi, sebbene i clienti online delle banche continuino ad essere prevalentemente giovani (il 35% dei clienti ha meno di 35 anni, valore pressoché stabile negli ultimi anni), i clienti ‘maturi’ che navigano in rete rappresentano la fascia di clientela per età con il più alto tasso di crescita rispetto al 2008: del 16% per la clientela tra i 55 e i 64 anni, del 25% per quella tra i 65 e i 74 anni (ma si passa dal 4 al 5%), rispetto a una crescita media dei bancarizzati online di +11%. In particolare, gli home bankers, che risiedono prevalentemente nel nord del paese, sono in genere clienti di cultura elevata: circa il 48% di essi ha infatti un’istruzione media superiore e il 20% è laureato. L’home banking piace soprattutto agli uomini (nei due terzi dei casi), ma continua a conquistare quote rosa. Dati interessanti emergono anche dal punto di vista delle potenzialità fornite dalla rete: i clienti che navigano in rete e ‘surfano’ tra i siti delle banche raccolgono informazioni e fanno ‘shopping around’ confrontando i prezzi di prodotti e servizi in misura più che doppia rispetto al cliente che utilizza solo i canali tradizionali (38% versus 16%). Alta inoltre la percentuale dei clienti ‘tecnologici’ che tramite il passaparola condividono informazioni e notizie sulle offerte di prodotti e servizi finanziari della propria banca con parenti, amici e colleghi: quasi il 49% (il 38% per la clientela ‘tradizionale’). Il passaparola è l’effetto di una soddisfazione elevata che i clienti hanno per l’uso del canale (l’80% dei clienti online è ampiamente soddisfatto del servizio). Conquistato dalla disponibilità di più modalità per ‘parlare’ con la propria banca, il cliente si fa sempre più inter-canale: il 76% utilizza uno dei canali fisici e, in base all’operazione da svolgere, si avvale almeno di un canale ‘a distanza’ (Internet, Call Center o Atm); questi clienti dinamici sono cresciuti del 17% negli ultimi 5 anni. Obiettivo del convegno Dimensione Cliente 2010 è stato confrontarsi su strategie volte a rafforzare la relazione banca e cliente, analizzare criticità e individuare prospettive per il futuro. Focus su qualità dei servizi, relazione banca-cliente, soddisfazione della clientela. Tra i relatori, oltre al Direttore Generale dell’Abi Giovanni Sabatini, intervengono Anna Maria Tarantola, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia; Luigi Fiorentino, Segretario Generale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Roberto Nicastro, Vice Amministratore Delegato di Unicredit Group; Giovanni Calabrò, Direttore Generale per la concorrenza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Massimo Roccia, Direttore Centrale Responsabile Area Retail Abi e Segretario Generale Consorzio Patti Chiari. |
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APPROVATE IN SARDEGNA LE DIRETTIVE SU INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO |
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Cagliari, 29 Marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Giuliano Uras, ha approvato la delibera che fissa le direttive regionali in materia di inquinamento elettromagnetico. Il documento è stato redatto al fine di fornire ai Comuni uno strumento per uniformare le attività di pianificazione e le istruttorie che riguardano il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di telefonia mobile e delle radio - telecomunicazioni, secondo le prerogative fornite alla Regione dalla legislazione nazionale e comunitaria in materia. Le direttive sono state elaborate dal “Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio” dell’Assessorato in attesa dell’approvazione della legge regionale, che disciplinerà in modo organico l’intera materia della tutela dall’esposizione ai campi elettromagnetici. Nel documento sono fissati, in particolare, i criteri generali per l’identificazione dei siti preferenziali di installazione per gli impianti per l’emittenza radiotelevisiva e per gli impianti fissi per la telefonia mobile, nonché per l’individuazione, perimetrazione, costituzione e eventuali modifiche delle aree sensibili. I principi generali, cui le direttive regionali intendono dare attuazione, sono la tutela della salute e la salvaguardia della popolazione esposta a emissioni elettromagnetiche, l’ordinato sviluppo, la corretta localizzazione e il risanamento degli impianti, in raccordo con la pianificazione territoriale, ambientale e urbanistica del territorio. Infine, le direttive intendono attuare la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento ambientale dovuto alle emissioni elettromagnetiche degli impianti, al fine di assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio. “Il documento approvato - spiega l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Giuliano Uras - rappresenta un fondamentale strumento di sostegno alle azioni di tutela ambientale e risanamento dell’ambiente, portate avanti dalla Giunta regionale, e costituisce un avanzato sistema di controllo dell’inquinamento elettromagnetico”. |
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OGGI, A ROMA, L’INCONTRO TRA REGIONE CALABRIA E MINISTERO DEL LAVORO PER I LAVORATORI DEI “CALL CENTER” |
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Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - La Regione Calabria interviene oggi , al Ministero del Lavoro, dove è stato convocato il tavolo nazionale per la concessione degli ammortizzatori in deroga alle migliaia di lavoratori dei “call center”, attualmente privi di occupazione. Dopo la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia, che il sedici marzo scorso ha disposto l’amministrazione straordinaria per “Soft 4 web” e la custodia giudiziale per “Multivoice” e “Web Calli Center Ring” (le imprese di “call center” che hanno, da mesi, cessato la loro attività, lasciando senza lavoro migliaia di dipendenti), la Regione ha sollecitato il Ministero del Lavoro perché attivasse, nel più breve tempo possibile, la procedura per il riconoscimento della cassa integrazione in deroga. A dare notizia dell’incontro di lunedì prossimo è il Presidente della Giunta regionale Agazio Loiero che ha mantenuto l’impegno assunto dalla Regione con i lavoratori nei diversi incontri che si sono succeduti nei mesi scorsi. “Il 29 marzo – ha detto il Presidente Loiero - segna un punto di svolta nella vicenda dei call center, perché sarà assicurato a migliaia di persone ed alle loro famiglie il tanto atteso sostegno mensile. La Regione ha già definito con il Ministero il fabbisogno finanziario per garantire il sostegno al reddito dei lavoratori e sarà presente al tavolo dove faremo la nostra parte, assicurando il 30% delle risorse necessarie. Sono,però, convinto che gli ammortizzatori sociali sono utili nell’immediato, ma non rappresentano la risposta al problema. La task force da me voluta, riunitasi proprio giovedì scorso,dovrà ricercare, in un clima di concertazione e di responsabilità collettiva, soluzioni tese a restituire una prospettiva di reinserimento occupazionale ai lavoratori dei call center così duramente colpiti”. |
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PERSONALE: SU SITO REGIONE FVG AVVISI MOBILITÀ COMPARTO UNICO |
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Trieste, 29 marzo 2010 – Dal 26 marzo il sito internet dell´Amministrazione regionale, www.Regione.fvg.it/ nelle pagine dedicate alla funzione pubblica, ospita un nuovo servizio: la pubblicità degli avvisi di mobilità che possono interessare tutti i dipendenti del Comparto unico del Friuli Venezia Giulia. Nella massima trasparenza e pubblicità, gli oltre 15.000 dipendenti pubblici a tempo indeterminato della Regione e degli Enti locali potranno prendere visione on line degli avvisi emessi dagli enti che intendono accedere a questa nuova possibilità, offerta loro dall´ultima Finanziaria regionale. La mobilità del personale all´interno del Comparto unico è infatti definita dalla legge regionale "priorità assoluta", da porre in essere prima di ogni altra forma di assunzione dall´esterno. Lo scopo è quello di mettere in contatto in modo proficuo "domanda e offerta" del pubblico impiego, mantenendo invariata la spesa, con interventi di razionalizzazione degli uffici che, prima di tutto, tengano conto dell´interesse pubblico del servizio. Questa nuova "bacheca virtuale" potrà essere aggiornata grazie al coordinamento, a regia regionale, delle informazioni e dei documenti di tutti gli enti del Comparto unico, coinvolti nella realizzazione del nuovo strumento di informazione digitale. |
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SCUOLA IN BASILICATA: CONCLUSE PROCEDURE SELEZIONE AVVISI PUBBLICI |
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Potenza, 29 marzo 2010 - Il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport comunica che si sono concluse le procedure di selezione dei progetti candidati dalle scuole per gli avvisi pubblici che prevedono l’impiego dei lavoratori precari della scuola, docenti e Ata. Le graduatorie sono state pubblicate sul Bur Basilicata e sono state attivate le procedura per la sottoscrizione delle convenzioni con le istituzioni scolastiche. Nei prossimi giorni i lavoratori precari saranno chiamati dalle scuole per realizzare le attività dei progetti. L’individuazione dei lavoratori precari avverrà nel rispetto delle graduatorie di disponibilità e delle classi di concorso e le scuole procederanno alla stipula di contrati a tempo determinato della durata di almeno 3 mesi. Esaurite le graduatorie di disponibilità le scuole attingeranno dalle graduatorie di istituto, procedendo dalla prima fascia alla successiva seconda fino alla terza. Al fine accelerare i tempi di collocazione del personale precario il Dipartimento aveva avviato un rapporto di collaborazione con gli Uffici scolastici provinciali, a ciò delegati dalla Direzione scolastica regionale, per consentire agli Usp (Uffici Scolastici Provinciali) di individuare direttamente i precari da destinare alle singole scuole anche per alleggerire gli adempimenti dei capi di istituto e per permettere la presa di servizio dei lavoratori entro i primi di aprile. In data 24 marzo 2010, la Direzione scolastica regionale ha inviato alla Regione una nota con la quale ha comunicato che i tempi concordati con gli Usp non potevano essere rispettati, indicando, in alternativa, una tempistica non suffragata da fondate esigenze procedurali e da motivazione adeguata e comunque del tutto incompatibile con l’urgenza di una collocazione immediata dei precari, anche ai fini della fruizione dei benefici di legge da parte dei lavoratori. A fronte di tale situazione e in considerazione dei tempi strettissimi da rispettare, il Dipartimento, pertanto, seguirà le regole già previste negli avvisi pubblici secondo le quali le scuole chiameranno direttamente i lavoratori precari. Di tale situazione sarà data ampia comunicazinne al Ministero nel quadro dei rapporti di collaborazione interistituzionali, attivati con il Protocollo d’Intesa del 12 novembre 2009. |
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STUDENTI DELLA SCUOLA PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA DI VADENA HANNO TRASCORSO DUE SETTIMANE DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO NELLA LAGUNA VENETA. |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - Nove studenti del corso triennale di operatore agro-ambientale della Scuola professionale per l’agricoltura di Vadena, in occasione del tradizionale periodo di stage lavorativo, hanno trascorso 2 settimane nella Laguna Veneta nel comune di Venezia, in località Ca’ Roman. Gli allievi e gli insegnanti tutor sono stati ospitati presso il Villaggio Marino Ca’ Roman situato a ridosso di un’oasi naturalistica, una piccola striscia di vegetazione su dune e sabbia tra la laguna e il mare. Le attività di lavoro concordate hanno previsto la potatura e il risanamento della vegetazione delle dune sabbiose (tamerici), la messa in opera di recinzioni protettive per le zone di nidificazione di uccelli in accordo con la sezione locale della Lipu e, in collaborazione con il servizio forestale locale, la piantumazione di diverse piante e arbusti tra le dune di sabbia per ricostruire la tipica flora autoctona. La zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di diverse fortificazioni dell’ultima guerra mondiale e i ragazzi, insieme agli operai del servizio forestale, hanno contribuito ai lavori di risanamento dell’entrata del forte Cà Roman (ex forte Barbarigo) ripulendo e risistemando il sentiero di accesso e parte della zona interna del forte. Per i futuri operatori agro-ambientali si è trattato di un’utile esperienza per affinare le competenze professionali, ma anche di un’occasione per mettere alla prova le proprie autonomie e abilità nel lavoro di gruppo, nella gestione degli alloggi e dei pasti e nell’organizzazione e pianificazione delle attività svolte. A completamento della fase di alternanza scuola-lavoro al ritorno da Venezia svolgeranno un’ulteriore settimana di stage presso un’importante azienda frutticola locale. |
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FORMAZIONE FVG: 118 MLN EURO PRONTI PER 2010 |
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Trieste, 25 marzo 2010 - "Una cifra record". Così l´assessore regionale alla Formazione, Roberto Molinaro, ha definito i 117.933.639 euro che rappresentano lo stanziamento complessivo di cui il Friuli Venezia Giulia potrà disporre nel 2010 per la formazione Primaria, Continua e Superiore. Raddoppiati Fondi Europei - Illustrando, assieme alla collega responsabile del Lavoro, Alessia Rosolen, le caratteristiche del Piano generale di impiego dei mezzi finanziari al Tavolo di Concertazione, Molinaro ha sottolineato l´unicità di una somma così elevata a disposizione della formazione, aggiungendo che "si è ritenuto di fronteggiare gli effetti della crisi con tutte le risorse disponibili, assorbendo a questo scopo più del doppio dei fondi europei rispetto al 2009". Regione Stanzia 11 Mln - Dei quasi 118 milioni di euro globali, ben 92.800.522 provengono dal Fondo sociale europeo (Fse), 13.856.517 sono le assegnazioni statali ipotizzate e 11.276.600 sono stati già contabilizzati dalla Regione. Dubbio Su Risorse Statali - "Permane qualche interrogativo sull´entità dei finanziamenti nazionali - ha ammesso Molinaro - ma se non dovessero coprire la cifra annunciata - ha assicurato - saremo pronti ad aumentare la quota regionale". 25 Mln A Prima Formazione - Nel dettaglio la Prima formazione assorbirà 25.441.990 euro (10 mln Regione, 6,18 Stato e 9.261.990 Fse) da impiegare per specifiche esigenze di crescita professionale e culturale dei giovani non ancora maggiorenni, in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo scolastico e nella fase di espletamento del diritto-dovere allo studio conseguente all´entrata in vigore della riforma nazionale. Ist. Stato, 8.733 Alunni In Fvg - A questo proposito, Molinaro ha sottolineato che il 45 per cento delle scuole professionali presenti sul territorio è rappresentato dai 30 istituti di Stato abilitati al rilascio delle qualifiche previste dall´accordo tra Regione e ministeri dell´Istruzione e dell´Economia, una massa critica cospicua considerati gli 8.733 alunni frequentanti. 82 Mln A Formazione Continua - La formazione Continua, destinata alla popolazione in età attiva per garantirne l´aggiornamento lungo l´intero arco della vita lavorativa, disporrà di 81.904.149 euro (1.276.600 Regione, 7.676.517 Stato, 72.951.032 Fse), 10 Mln A Formazione Superiore - Utilizzerà 10.242.500 euro (interamente imputati al Fse) la formazione Superiore, rivolta ad occupati e disoccupati in possesso di diploma superiore o diploma di laurea, mentre 345mila euro di fondi europei serviranno a sostenere le azioni di Sistema, ovvero i processi di riforma del sistema della formazione professionale. Cabina Regia In Regione - Monitoraggio ed eventuale adeguamento delle voci finanziate saranno a carico di una Cabina di regia interna all´Amministrazione regionale guidata dagli assessori a Formazione e Lavoro. Approvazione In Aprile - "Attendiamo le osservazioni di tutti i soggetti coinvolti nel Tavolo di concertazione", ha concluso Rosolen, precisando che la Giunta si prefigge di approvare il Piano già nella prima seduta di aprile. |
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VIII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" A SALORNO |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - Una proposta indirizzata agli studenti, con profitto scolastico eccellente, del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado, allo scopo di avvicinarli alla matematica ed alle discipline scientifiche. Hanno preso parte alla presentazione dei lavori anche il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, e la sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei. Si è svolta anche quest´anno a Salorno dal 22 al 25 marzo la "Bottega del Matematico", un´iniziativa di Laboratorio e di orientamento alla Matematica. L´ostello della Gioventù "Haus Noldin" di Salorno ha ospitato, come di consueto, questa esperienza “unica” nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze. Organizzata dall’Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l’iniziativa, curata dall’ispettore Paolo Lorenzi, si è rivelata negli anni una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le Università di Milano e Trento e con il Centro Matematita, il Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l´Apprendimento Informale della Matematica, di cui sono componenti del consiglio scientifico alcuni dei docenti universitari presenti a Salorno, vale a dire: la prof.Ssa Simonetta Di Sieno e il professor Italo Tamanini dei Dipartimenti di Matematica rispettivamente delle Università di Milano e di Trento. A loro si è aggiunto, quest’anno, anche il professor Stefano Baratella del Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento. Nel corso delle quattro giornate de "La Bottega del Matematico" gli studenti hanno svolto degli interessanti lavori di gruppo ed hanno dovuto risolvere alcuni quesiti di carattere matematico riguardanti la geometria sulla sfera, i frattali e le macchine di Turing. Oggi pomeriggio (25 marzo) si è svolta alla presenza del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, della sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei, e del preside della Facoltà di Scienze di Trento, Sandro Stringari, la presentazione dei risultati dei lavori di gruppo svolti dagli studenti. Il vicepresidente Tommasini ha sottolineato che iniziative come “La Bottega del Matematico” rappresentano un esempio ed uno stimolo importante per tutti i giovani e consentono di valorizzare appieno le eccellenze presenti tra gli studenti altoatesini, proprio nelle materie matematico – scientifiche dove solitamente si riscontrano le maggiori difficoltà. Tommasini ha quindi espresso il proprio plauso per l’iniziativa e per il notevole impegno profuso sia dagli organizzatori che dai giovani e promettenti matematici. |
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TRENTO: APPROVATO IL CALENDARIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2010-2011 |
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Trento, 29 marzo 2010 - Nella seduta del 26 marzo , la Giunta provinciale ha approvato la delibera proposta dall’Assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente il “Calendario delle attività didattiche dell´anno scolastico 2010/2011 nelle istituzioni scolastiche della provincia di Trento, nella scuola dell’infanzia e negli istituti e centri di formazione professionale”. Primo giorno di scuola giovedì 9 settembre 2010, ultimo sabato 11 giugno 2011; nelle scuole dell’infanzia, invece, inizio mercoledì 1 settembre 2010 e termine giovedì 30 giugno 2011. Due i giorni a disposizione per le istituzioni scolastiche autonome per adattare il calendario alle proprie esigenze di flessibilità. “Abbiamo letto con attenzione le opinioni e suggerimenti espressi da genitori ed operatori vari nel Forum su vivoscuola - ha dichiarato l’assessore Marta Dalmaso -, le terremo presenti anche per le scelte dal prossimo anno, assieme alle altre indicazioni che emergeranno dalla Consiglio delle autonomie scolastiche. Per quest’anno, abbiamo tenuto presente la particolare fase organizzativa legata all’introduzione della riforma del secondo ciclo, che pone ai singoli istituti altre urgenze legate al riordino complessivo del settore ed alle nuove proposte di monte ore annuale e quadri orari settimanali. Abbiamo anticipato di qualche giorno l’inizio delle lezioni, allungata di poco la pausa natalizia ed introdotto un breve stop di tre giorni a carnevale per interrompere un periodo lungo prima delle vacanze pasquali. Rimane la disponibilità a proseguire il confronto su altre soluzioni più idonee per gli studenti, per le famiglie e per la scuola tutta, nel corso del prossimo anno scolastico.” Calendario Anno Scolastico 2010/2011 - Calendario attività didattiche nelle istituzioni scolastiche della provincia di Trento: Inizio delle lezioni: giovedì 9 settembre 2010, Fine delle lezioni: sabato 11 giugno 2011, Numero minimo di giorni di lezione : 206. Giorni a disposizione delle istituzioni scolastiche e formative: 2 Giorni di vacanza: tutte le domeniche; lunedì 1 novembre 2010 e martedì 2 novembre 2010 (ponte della festività di Ognissanti); mercoledì 8 dicembre 2010 (festività dell’Immacolata concezione); da giovedì 23 dicembre 2010 a sabato 8 gennaio 2011 (vacanze di Natale); da lunedì 7 marzo 2011 a mercoledì 9 marzo 2011 (vacanze di carnevale) da mercoledì 20 aprile 2011 a mercoledì 27 aprile 2011 (vacanze di Pasqua); giovedì 2 giugno 2011 (Anniversario della Repubblica). I giorni di vacanza fissati dall’istituzione scolastica coincidono per tutti i plessi di competenza, salvo che per l’eventuale determinazione di un giorno di vacanza per la festa del Patrono qualora essa cada nel corso dell’anno scolastico e fermo restando che la festa medesima rientra in ogni caso nei giorni “a disposizione”. Negli istituti comprensivi di scuola elementare e secondaria (Ladino di Fassa e Primiero) i giorni di vacanza possono essere deliberati distintamente per la scuola del secondo ciclo di istruzione rispetto alle scuole del primo ciclo. Formazione Professionale Attività didattiche degli istituti e centri di formazione professionale, provinciali e convenzionati L’attività formativa degli istituti e centri di formazione professionale iniziale di base, provinciali e convenzionati inizia giovedì 9 settembre 2010. Gli istituti provinciali di formazione professionale iniziale di base e ciascun ente convenzionato provvedono all’organizzazione temporale delle lezioni, comprese le sospensioni dell’attività didattica di base e dell’orario dei docenti, nel rispetto della durata corsuale e degli ordinamenti didattici previsti per i corsi di formazione professionale iniziale di base. Il dirigente il Servizio Scuola dell’infanzia, istruzione e formazione professionale fissa il periodo di svolgimento degli esami di qualificazione professionale, tenuto conto delle esigenze relative all’avviamento al lavoro degli allievi qualificati con riferimento alla realtà produttiva locale e alla programmazione delle attività, fissa inoltre il periodo di svolgimento degli esami di diploma provinciale di formazione professionale. Festività religiose ebraiche nel 2010 Si considerano giustificate le assenze degli alunni ebrei dalla scuola e dai corsi di formazione professionale, su richiesta dei genitori, ovvero dell’alunno se maggiorenne, nel giorno di sabato e nei giorni in cui si svolgono le festività del 2010, quali indicate dal Ministro dell’interno con proprio decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 115 del 20 maggio 2009. Per l’anno solare 2010 si farà riferimento all’atto che verrà a suo tempo emanato. 9 e 10 settembre 2010: Rosh Ha Shanà (Capodanno), 17 e 18 settembre 2010: Kippur (Vigilia e digiuno di espiazione), 23, 24, 29 e 30 settembre 2010: Succoth (Festa delle Capanne), 1 ottobre 2010: Simchat Torà (Festa della legge), Pesach ( Pasqua): vigilia, primo e secondo giorno, settimo e ottavo giorno Shavouth (Pentecoste): primo e secondo giorno, Digiuno del 9 di Av, Scuole dell’infanzia - Per le scuole dell’infanzia le attività didattiche per l’anno scolastico iniziano mercoledì 1 settembre 2010 e terminano giovedì 30 giugno 2011. Fermo restando il periodo di durata di dieci mesi dell’attività didattica, i comitati di gestione delle scuole dell’infanzia deliberano il calendario scolastico, anche speciale, in relazione alle specifiche esigenze sociali del territorio in cui ha sede la scuola (es. Calendario turistico, con aperture nei mesi di luglio e agosto). I giorni ed i periodi di sospensione dell’attività didattica per le scuole dell’infanzia sono i seguenti: tutti i sabati e le domeniche; lunedì 1 novembre 2010; mercoledì 8 dicembre 2010 (festività dell’Immacolata concezione); da giovedì 23 dicembre 2010 a venerdì 7 gennaio 2011 (vacanze di Natale); da mercoledì 20 aprile 2011 a mercoledì 27 aprile 2011 (vacanze di Pasqua); giovedì 2 giugno 2011 (Anniversario della Repubblica). E’ riconosciuta come giornata festiva la festa del Santo patrono del luogo in cui è ubicata la scuola. Servizio pubblico di trasporto - Il servizio di trasporto della Trentino trasporti, sia di linea che speciale, è garantito per le scuole dell’infanzia dall’ 1 settembre 2010 al 30 giugno 2011 e per le restanti scuole dal 9 settembre 2010 all´ 11 giugno 2011 con esclusione dei giorni individuati dai paragrafi 1 e 4 del presente provvedimento. Il servizio erogato dall’aggiudicatario dei servizi di trasporto scolastico speciale e dagli altri trasportatori è garantito per 208 giorni di scuola e sospeso nei giorni di vacanza, in conformità a quanto deliberato dalle singole istituzioni scolastiche e dai comitati di gestione delle scuole dell’infanzia nel rispetto di quanto previsto dai paragrafi 1 e 4 del presente provvedimento. |
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ENTERPRISE-EUROPEAN BUSINESS GAME 2010-2011 |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - È in fase di realizzazione l’Enterprise-european Business Game, un progetto di simulazione d’impresa, organizzato da Ecipa srl, ente di formazione della Cns/shv Unione degli artigiani e piccole imprese, finanziato dal Fondo Sociale Europeo in collaborazione con le Intendenze scolastiche italiana e tedesca e gli Istituti Pegagogici. Enterprise-egb è un progetto rivolto agli studenti tra i 16 e i 20 anni delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Europa, che nel corso dell’anno scolastico elaborano e realizzano la propria idea imprenditoriale, trovandosi immersi in un gioco che simula la realtà del mondo del lavoro. Quest´anno partecipano al progetto due scuole in lingua italiana - l´Istituto Tecnico Commerciale "C. Battisti" di Bolzano e il Liceo classico "A. Cantore" di Brunico - e due scuole in lingua tedesca - l´Istituto tecnico per le attività sociali "M. Curie" di Merano e l´Istituto Tecnico Commerciale di Bressanone - per un totale di 74 studenti coinvolti. I ragazzi, divisi in squadre di 4-5 persone, stanno realizzando 17 idee d´impresa presentate brevemente nel sito all´indirizzo http://www.Enterprise-ebg.it/ideen-it.php Ulteriori informazioni sull´iniziativa si possono trovare sul sito www.Enterprise-ebg.it/ |
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CORSO SULL’AUTOTRAZIONE ELETTRICA ALLA SCUOLA PROFESSIONALE “MARCONI” DI MERANO |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - La scuola Professionale per l’Artigianato, l’Industria e il Commercio “Guglielmo Marconi” di Merano propone un corso di formazione professionale nell’ambito dell’Autotrazione elettrica. Sono aperte le iscrizioni ed il corso inizierà venerdì 7 maggio. Il corso, che avrà inizio il 7 maggio, attraverso 4 incontri che si svolgeranno il venerdì pomeriggio (12 ore) si prefigge di fornire un servizio di formazione tecnica di base nel settore "automotive" al fine di migliorare le competenze e le conoscenze teoriche e pratiche inerenti le automobili azionate da un propulsore elettrico. In particolare verrà illustrato come passare dall´auto endotermica all´auto elettrica per mezzo di un kit di conversione. Per informazioni e iscrizioni: Scuola Professionale G. Marconi, Via K. Wolf, 42 - 39012 Merano; tel. 0473.203133 -203113, e-mail: Maurizio.staffetta@scuola.alto-adige.it sito web: www.Marconi.fpbz.it/ |
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SALUTE FVG: CONTRATTI AGGIUNTIVI DI FORMAZIONE SPECIALISTICA |
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Ronchi dei Legionari (Go), 29 marzo 2010 - Su proposta dell´assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, la Giunta regionale ha deciso il 25 marzo di sostenere finanziariamente per l´anno accademico 2009/2010 dodici borse di studio di specializzazione post-laurea per medici chirurghi, in aggiunta a quelle definite dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca secondo i fabbisogni determinati dal Ministero della Salute. La decisione della Giunta, come evidenzia lo stesso Kosic, è il risultato dell´analisi e delle valutazioni - pienamente condivise sia dalle nostre Università che dai quattro Ordini provinciali dei Medici - delle necessità che, in prospettiva, si verranno a determinare in Friuli Venezia Giulia, sulla base dei carichi di lavoro che graveranno sull´assistenza regionale e dei prossimi previsti pensionamenti di specialisti. La formazione specialistica sostenuta dalla Regione riguarderà due borse di studio in Anestesia e Rianimazione, attribuite rispettivamente agli atenei di Udine e Trieste, e altrettante in Pediatria, sempre suddivise tra le due Università. Un contratto aggiuntivo avranno le scuole di specialità medica di Ginecologia e Ostetricia, e di Oncologia, presso l´ateneo udinese. Una ulteriore borsa di studio anche per la specializzazione in Malattie dell´apparato cardiovascolare, promossa dall´Università di Trieste. La Regione sosterrà inoltre anche quattro contratti aggiuntivi di specializzazione in Chirurgia plastica, Nefrologia, Urologia e Malattie dell´apparato respiratorio, curati da altre Università non regionali (Padova, Verona, Modena). "Questo sforzo eccezionale della Regione - precisa l´assessore Kosic - fa seguito ai recenti provvedimenti di riforma della formazione medica specialistica post-laurea che, pur in una logica di superare una esasperata frammentazione territoriale, hanno di fatto penalizzato le Facoltà di Medicina e Chirurgia del Friuli Venezia Giulia a vantaggio di quelle del vicino Veneto". E poiché "la nostra Regione ha capacità formative di assoluta eccellenza, si è deciso di investire in contratti aggiuntivi, in parte anche destinati a scuole extraregionali, per garantire al corpo insegnante delle Scuole dismesse in Regione la possibilità di compartecipare ai meccanismi formativi coordinati da sedi extraregionali, per superare l´attuale momento critico delle scuole di Specializzazione regionale valorizzandone le capacità formative e riprogrammandone il ruolo in una cornice internazionale, nonché per offrire ai nostri laureati maggiori opportunità". |
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UNA NUOVA STRATEGIA STIMOLA LA RICERCA NORVEGESE |
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Bruxelles, 29 marzo 2010 - La Norvegia è all´opera per elaborare una nuova strategia in materia di ricerca volta a promuovere una maggiore collaborazione a livello internazionale. La nuova strategia donerà una dimensione internazionale alle attività locali di ricerca e aiuterà i ricercatori del paese scandinavo a competere per l´erogazione di finanziamenti più cospicui all´estero. Le tematiche comuni di carattere transnazionale, come l´energia, il clima, l´ambiente e la salute, richiedono un approccio alla ricerca dal respiro più marcatamente internazionale. Le attività di ricerca e le politiche in materia stanno allargando il proprio raggio d´azione allo scopo di affrontare le sfide globali: per questo la Norvegia mira a rendere il proprio settore R&s più aperto e integrato, e a tal fine la collaborazione con partner internazionali è fondamentale. Il paese scandinavo intende mettere in comune le proprie risorse con altri istituti di ricerca al fine di sviluppare e aggiornare l´infrastruttura scientifica richiesta per affrontare tematiche di respiro mondiale e venire incontro alle mutevoli esigenze della società. Problematiche quali il cambiamento climatico sono ampie e di vasta portata: l´armonizzazione degli sforzi profusi aiuterebbe a concentrare la ricerca e consentirebbe agli scienziati di condividere e diffondere i dati, ma per rendere la ricerca più efficace è necessario conseguire un maggiore coordinamento a livello generale. "Dobbiamo assicurarci che le nostre iniziative locali e le esigenze internazionali siano coordinate e concentrare i nostri sforzi sul conseguimento della leadership mondiale nelle aree da noi prescelte", afferma Arvid Hallén, il direttore generale del Research Council of Norway (il Consiglio della ricerca norvegese). L´ente ha redatto un documento di consultazione, attualmente in fase di revisione per mano della comunità della ricerca, dell´industria e dell´opinione pubblica. Tale disponibilità al confronto è indicativa della volontà del Research Council di promuovere una maggiore apertura e un dialogo più vivo riguardo alle priorità della politica in materia di ricerca. Il dialogo prevede altresì lo svolgimento di incontri di consultazione. "Desideriamo ricevere suggerimenti da parte della comunità della ricerca in merito a come muoverci per soddisfare al meglio le sue esigenze", conferma Hallén. Queste misure forniranno le strutture necessarie per coordinare in modo più efficace le iniziative di ricerca a livello nazionale e internazionale. Le priorità di ricerca nazionali integreranno prospettive di carattere internazionale. I ricercatori norvegesi avranno a disposizione un quadro più esaustivo in cui competere per i finanziamenti alla ricerca con colleghi di altri paesi. In Norvegia, gli istituti di ricerca soffrono della carenza di misure generali volte a organizzare al meglio e agevolare le attività di collaborazione internazionale. "Non vogliamo essere lasciati a terra quando il treno partirà dalla stazione
La nuova strategia per la cooperazione internazionale ci consentirà di adottare un approccio più fattivo", conclude Hallén. Il Research Council of Norway funge da organismo di consulenza sulle tematiche della politica di ricerca, identifica le esigenze del settore e formula raccomandazioni in merito alle priorità nazionali. L´ente contribuisce inoltre all´attuazione di iniziative nazionali di politica di ricerca, e per il 2009 poteva contare su un budget complessivo di 6.165 milioni di corone norvegesi (circa 760 milioni di euro). La metà delle iniziative finanziate dal Research Council riguarda programmi di ricerca, seguiti da progetti indipendenti e infrastrutture. Le aree scientifiche prioritarie nel settore R&s definite dal governo norvegese sono la ricerca sul clima e le tecnologie ambientali, la ricerca sulle energie rinnovabili e la tecnologia di cattura e stoccaggio dell´anidride carbonica, le infrastrutture di ricerca, la ricerca regionale e la creazione di valore. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Forskningsradet.no/en/newsarticle/must+step+up+the +pace+towards+2020/1253954279390&kilde=f |
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BOLZANO: SCAMBIO SCOLASTICO DELL´ISTITUTO AGRARIO DI ORA CON LE ISOLE DI CAPO VERDE |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - Nove studenti dell’Istituto agrario di Ora trascorreranno due settimane sull’isola di Capo Verde di Fogo per uno scambio durante il quale svolgeranno un tirocinio presso un’azienda locale nell’ambito di un progetto scolastico. Nel corso dell’ultimo anno scolastico il gruppo di studenti dell’Istituto agrario di Ora ha promosso un progetto di solidarietà ed una raccolta di fondi, attraverso un concerto, per consentire ad uno studente di Capo verde, Elias Mirando, di svolgere un periodo di praticantato presso l’Istituto sperimentale di Laimburg nel campo della viticoltura. Questi contatti hanno ora consentito all’insegnante dell’Istituto agrario di Ora, Franz Egger, di organizzare un soggiorno di studio – lavoro di due settimane per i 9 studenti sull’isola di Fogo dove potranno vedere da vicino il progetto per il Parco Naturale di Fogo ed il progetto per l’approvvigionamento idrico “Aguabrava”. Nei primi giorni della loro permanenza sull’isola di Fogo i giovani studenti avranno contatti con i loro coetanei che frequentano il Liceu de Sao Filipe a Capo Verde e quindi svolgeranno per circa una settimana un praticantato in diverse aziende agrarie dell’isola. |
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"SIMHYDRO2010 - HYDRAULIC MODELLING AND UNCERTAINTY", |
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Nizza (Francia), 29 marzo 2010 - Dal 2 al 4 giugno 2010, presso l´Università di Nizza-sophia Antipolis (Francia) si svolgerà un evento intitolato "Simhydro2010 - hydraulic modelling and uncertainty" (Simhydro2010 - modellizzazione idraulica e incertezza). La modellizzazione nella meccanica dei fluidi, in idraulica e in idrologia ha raggiunto una maturità tale da consentirne l´uso quotidiano in ingegneria per scopi analitici e comunicativi. Grazie a strumenti sempre più sofisticati e a una grande potenza di calcolo, è ormai possibile gestire anche casi complessi. Rimane tuttavia problematico quantificare l´incertezza nei dati e nei modelli ai fini dell´integrazione nei processi decisionali. Gli interrogativi aperti in merito, ad esempio, alla calibratura e all´accuratezza dei modelli complessi, alla loro attinenza nellambito dei case study e alla loro capacità di previsione saranno tra i temi affrontati al Simhydro2010. Simhydro2010 è organizzato congiuntamente dalla Société Hydrotechnique de France (Shf), dall´Università di Nizza-sophia Antipolis (Uns) e dall´International Association for Hydraulic Research (Iahr) e dall´Association Française de Mécanique. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Simhydro.org/jahia/jahia/lang/en/pid/368;jsessionid=bdb 7bf953b2c36ed7e43640fba37a23d |
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ISTRUZIONE FVG: ADEGUARE ORIENTAMENTO A NUOVO SCENARIO |
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Udine, 29 marzo 2010 - Sviluppare un´accresciuta sensibilità orientativa nei docenti delle scuole secondarie di secondo grado affinché siano in grado di aiutare i loro studenti ad identificare i propri interessi e capacità per una costruzione consapevole ed autonoma del proprio percorso di apprendimento lungo tutto l´arco della vita. Sono queste le principali finalità e sfide dell´azione formativa nel Friuli Venezia Giulia, della quale si è parlato il 26 marzo al seminario regionale per l´Orientamento "Il futuro è oggi: orientare per non disperdere" in corso di svolgimento nella sede della Regione ad Udine. L´iniziativa è stata organizzata, nell´ambito del processo di programmazione delle reti di servizi per l´orientamento, dalla Regione in collaborazione con il Nucleo territoriale dell´Ansas (Agenzia nazionale per lo Sviluppo dell´Autonomia scolastica) e l´Ufficio Scolastico Regionale (Usr). "Stiamo vivendo sia in generale che nel complesso mondo della scuola - ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro - un momento di cambiamento: si pone quindi l´esigenza, che è poi anche un´opportunità, di adeguare le azioni consolidate d´orientamento al nuovo scenario". Nell´introdurre i lavori del seminario, il direttore dell´Usr, Daniela Beltrame, ha ricordato come le scelte di studio dei ragazzi siano talvolta frutto di motivazioni sbagliate (imitazione) e ha richiamato l´attenzione sulla necessità di fornire a loro le informazioni reali relative ai settori con e senza future prospettive occupazionali. Nel prosieguo, l´assessore Molinaro, sottolineando la necessità del coinvolgimento nell´orientamento anche di quei settori della società che sono stati finora ai margini, ha precisato come tale attività debba essere rilanciata "in prospettiva dei nuovi assetti" che si verranno a creare in seguito all´attuazione della riforma federale dello Stato che accrescerà notevolmente le responsabilità delle Regioni. Hanno partecipato al seminario, tra gli altri, gli assessori provinciali Adele Pino (Trieste) e Maurizio Salomoni (Gorizia). |
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TRENTO: TIROCINI IN PAESI EUROPEI PER I GIOVANI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE COINVOLGERANNO 80 GIOVANI QUALIFICATI O DIPLOMATI |
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Trento, 29 marzo 2010 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la giunta provinciale ha oggi approvato i criteri per la realizzazione di esperienze in altri paesi europei nell´ambito del progetto "Tirocinio formativo in un Paese europeo per giovani con qualifica o diploma professionale (Tifo.eur.), presentato nell´ambito del Programma comunitario di apprendimento permanente (Lifelong Learning Programme). L´esecutivo provinciale ha inoltre approvato la Scheda di valutazione del candidato. Il progetto "Tirocinio formativo in un Paese europeo per giovani con qualifica o diploma professionale", promosso dalla Provincia autonoma di Trento, Ufficio Fondo Sociale Europeo a seguito del finanziamento da parte dell´Agenzia nazionale Llp-isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) intende promuovere la cooperazione transnazionale fra i Centri e/o gli Istituti di formazione professionale locali e partner europei, in modo da innovare e qualificare l´offerta di formazione professionale iniziale provinciale, e per promuovere anche in questa filiera formativa la mobilità dei giovani allievi. Otto sono i Centri e gli Istituti professionali trentini coinvolti. Si tratta dell´Enaip di Trento; dell´Opera Armida Barelli; dell´Istituto di Formazione Professionale Servizi alla Persona e del Legno "S.pertini"; del Centro di Formazione Professionale "G.veronesi"; della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all´Adige; del Centro di Formazione Professionale Università Popolare Trentina; della casa madre dell´istituto delle Figlie della Carità Canossiane; dell´Istituto pavoniano Artigianelli per le arti grafiche. Il progetto si rivolge a 80 giovani che conseguiranno la qualifica di formazione professionale (corso triennale) o il diploma professionale (quarto anno) al termine dell´anno formativo 2009-2010, di età non superiore ai 20 anni, che siano interessati a potenziare la propria preparazione culturale e professionale iniziale e la propria preparazione in una lingua straniera comunitaria. Dovranno essere giovani che non abbiano già avviato rapporti di lavoro oppure con modeste e iniziali esperienze lavorative e che quindi possono partecipare all´esperienza di mobilità. Sei sono complessivamente i flussi di mobilità: cinque flussi per un breve periodo di tirocinio di tre settimane e un sesto flusso più lungo di sei settimane, che si svolgeranno nel periodo luglio-settembre 2010 e per i quali è prevista la presenza di insegnanti accompagnatori. I cinque flussi brevi di tre settimane hanno come obiettivi il potenziamento delle competenze linguistiche, di quelle socio-culturali e professionali trasversali di base, l´esplorazione di nuovi contesti aziendali, di sistemi organizzativi e tecnologici, di processi produttivi, di modelli di competenze, la maturazione di nuove consapevolezze e la promozione di confronti transnazionali in ambito europeo. Il tirocinio di sei settimane consentirà invece di potenziare alcune competenze tecnico-professionali di carattere specifico o trasversale. La domanda di partecipazione, il cui facsimile sarà reperibile presso ogni centro o Istituto di Formazione Professionale, dovrà essere presentata a partire dal giorno successivo all´adozione di questi criteri e fino al 12 aprile 2010 alla Struttura multifunzionale territoriale di Servizio dell´Ufficio Fondo Sociale Europeo, mentre le azioni informative e la selezione dei partecipanti saranno effettuate da ogni centro o Istituto. |
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BOLZANO: INDAGINE SULLO SPORT NELLA SCUOLA: ELEMENTO FONDAMENTALE, MA CON PIÙ ORE |
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Bolzano, 29 marzo 2010 - È fondamentale conoscere a fondo la situazione dello sport scolastico sul territorio per intervenire dove necessario, anche in una Provincia che investe già molto nella cultura sportiva: lo hanno ribadito il presidente della Provincia Luis Durnwalder e gli assessori alla scuola Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur presentando il 25 marzo a Bolzano i risultati dell´indagine 2009 sullo sport nella scuola in Alto Adige. L´educazione fisica viene rienuta importante da genitori, studenti, docenti e associazioni sportive, ma le ore di insegnamento sono giudicate troppo poche. Con l’Istituto di Scienze dello sport dell’Università di Innsbruck, i Servizi allo sport delle Intendenze scolastiche, i Nuclei di valutazione scolastica e l’Ufficio sport della Provincia hanno elaborato un’indagine conoscitiva che coinvolge le scuole e le associazioni sportive. Il lavoro, iniziato in ottobre 2008 e appena concluso, ha coinvolto alunni delle elementari, medie e superiori, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici e rappresentanti delle associazioni sportive e si è concentrato nello specifico su otto tematiche. Sono stati raccolti circa 4.500 questionari e 370 schede sugli impianti sportivi scolastici, per un totale di oltre 750 variabili analizzate. "Lo studio serve per capire le esigenze dei ragazzi, le richieste dei genitori, le necessità operative degli insegnanti ed é la base per le future decisioni in materia", ha sottolineato il presidente Durnwalder, ricordando che "l´attività sportiva non deve finire con la scuola, ma proseguire nelle associazioni." Generalmente lo sport nella scuola è considerato molto importante da alunni, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici: oltre tre quarti degli intervistati hanno dato un giudizio abbastanza o molto positivo. Questo punto di vista è sottolineato dal fatto che il numero delle ore di educazione motoria e fisica nelle scuole – nella maggior parte dei casi una o due a settimana - è ritenuto non sufficiente da quasi la metà dei rispondenti; un quinto degli alunni lamenta inoltre che queste ore saltano oppure sono utilizzate per altre materie. L´assessora Kasslatter Mur ha sottolineato il contributo che lo sport scolastico può fornire "per fronteggiare i problemi della società moderna, quelli legati al movimento, ai rischi della salute, alle difficoltà sociali." In tal senso Kasslatter Mur rinnova l´appello ai genitori: "Scuola e associazioni sportive però non possono risolvere i problemi da soli, la prima responsabilità è in famiglia. I genitori non devono delegare tutto alla scuola, ma preparare il terreno con un´adeguata sensibilizzazione a casa." La Provincia sta facendo la sua parte, come ha ricordato l´assessore Tommasini: "L´educazione sportiva è fondamentale, in Alto Adige istituzioni scolastiche e impianti sportivi sono di qualità per formare cittadini attivi e consapevoli." Tommasini ha ribadito "i forti investimenti dell´ente pubblico nella cultura sportiva, che significa imparare il rispetto, la solidarietà il confronto con gli altri." Durnwalder, Tommasini e Kasslatter Mur hanno ringraziato le famiglie, gli insegnanti, le associazioni sportive per l´ottima collaborazione su questa strada. E l´autonomia scolastica, hanno specificato, crea un´offerta formativa in linea con le esigenze di famiglie e territorio. Alcuni risultati dello studio: nelle scuole medie e superiori la quasi totalità (97%) di insegnanti e dirigenti valuta positivamente la qualità dell’insegnamento dell’educazione fisica. Alunni e genitori in generale sono soddisfatti della qualità dell’insegnamento dell’educazione motoria e fisica nelle scuole dell’Alto Adige. Tutte le categorie intervistate si sono dette contente degli impianti sportivi scolastici: i giudizi positivi variano dal 71 all’89%, con i valori più bassi registrati nelle scuole elementari (insegnanti e dirigenti scolastici). Le principali carenze si riscontrano nelle attrezzature e nella sicurezza, ancora una volta soprattutto per le scuole elementari. A ciò si aggiunge che nel 21% delle scuole elementari si utilizzano sale polifunzionali invece di palestre e che nelle scuole elementari c’è bisogno di ulteriori impianti all’aperto: palestre e impianti all’aperto sono strutture fondamentali per l’attività sportiva di base. Genitori e insegnanti di altre materie vedono nella profilassi sanitaria, nel miglioramento della condizione fisica e nella gestione sensata del tempo libero i compiti principali dello sport a scuola, mentre l’agonismo è considerato decisamente l’elemento meno rilevante. A lezione sono proposti e praticati soprattutto sport tradizionali come ginnastica, atletica leggera e giochi con la palla, mentre gli alunni desidererebbero dedicarsi a sport di tendenza come i rollerblade o l’arrampicata. La collaborazione con allenatori e tecnici delle associazioni sportive per lo sport a scuola è più accettata nelle scuole elementari che in quelle medie e superiori. Questo divario emerge soprattutto tra i dirigenti scolastici: mentre nelle scuole elementari il 73% è favorevole, nelle scuole medie e superiori questa percentuale scende al 22%. La questione della cooperazione tra scuola e associazioni sportive è delicata: le domande su questo argomento sono quelle che hanno fatto registrare il maggior numero di risposte “non so” tra il personale scolastico, con punte del 44%. Dall’altro lato, nove rappresentanti delle associazioni sportive su dieci sono favorevoli a collaborazioni di questo tipo, collaborazioni che comunque sono realizzate più spesso nelle scuole elementari. Nelle scuole elementari due insegnanti su dieci pensano che insegnare sport sia gravoso. Gli elementi su cui gli insegnanti si basano per la votazione in educazione motoria e fisica sono, nell’ordine, la collaborazione, il comportamento sociale, il miglioramento delle prestazioni, il rendimento sportivo e le conoscenze. È interessante notare che il voto di educazione motoria e fisica è significativamente più alto di quello in italiano o tedesco e matematica. Negli oltre 1.000 commenti aperti degli intervistati si delineano alcune questioni specifiche: genitori e alunni insistono sui contenuti delle lezioni e sull’aumento delle ore di educazione motoria e fisica, i dirigenti scolastici sulla formazione e l’aggiornamento e sulla valenza della materia, gli insegnanti di educazione fisica sul monte ore e sull’insegnamento nelle scuole elementari, i rappresentanti delle associazioni sportive sulla qualità dell’insegnamento e la cooperazione con le scuole. |
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CONSEGNATO IL PREMIO AMBIENTE 2009 ALLE SCUOLE VINCITRICI ALLE ELEMENTARI “SAVIO” A TRENTO PRESENTATA ANCHE LA MOSTRA "ENERGY TRANSFORMER" |
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Trento, 29 marzo 2010 - C.f.p. Enaip Primiero, Istituto istruzione Cavalese, Istituto comprensivo Trento 4 – scuola elementare “Clarina” sono i vincitori del Premio ambiente 2009 per le scuole. I tre istituti sono stati premiati il 25 marzo presso la scuola elementare "Savio"; all´assegnazione hanno preso parte Alberto Pacher, vicepresidente e assessore ai Lavori pubblici, ambiente e trasporti della Provincia autonoma, Marta Dalmaso, assessore all’Istruzione e sport, Fabio Berlanda, dirigente generale di Appa, e Chiara Defrancesco, dirigente del Settore informazione e monitoraggi - Appa. Con l´occasione è stata inaugurata "Energy Transformer", una mostra composta da alcuni exhibit dinamici che, attraverso esperimenti, modellini, simulazioni, mette in luce le leggi fisiche alla base della trasformazione energetica. Un´esposizione rivolta in particolare agli studenti che avranno la possibilità di apprendere in modo non scolastico concetti alla base della loro formazione. "In questo momento il tema ambientale è il tema dei temi, è la sfida più grande che il pianeta ha davanti, ognuno di noi può impegnarsi e voi lo state facendo"; così il vicepresidente Pacher ha sottolineato l´importanza del Premio ambiente scuole, strettamente correlato al Premio Ambiente Euregio, la cui assegnazione (Categoria cittadini singoli privati e categorie persone giuridiche) si è svolta il 18 dicembre 2009 a Innsbruck. Anche l´assessore Dalmaso ha insistito sulla qualità dell´iniziativa: "Voglio esprimere l´augurio che queste esperienze segnino in profondità chi le svolge, trasmettendo un senso di responsabilità civica; si tratta di buone pratiche che potrebbero anche contribuire ad accrescere la disponibilità a ragionare su questi temi". Di seguito le scuole vincitrici - che hanno ricevuto in premio fondi per realizzare viaggi studio o altre iniziative formative - e le motivazioni alla base della scelta. 1° premio. C.f.p. Enaip Primiero per i progetti “Biomasse in Primiero” e “ Risparmiare e riciclare in Primiero" . I due lavori sono stati attivati dopo un’attenta osservazione e analisi del contesto territoriale: gli studenti hanno potuto esplorare, conoscere e crescere attraverso l’esperienza sul campo. L’attività di progettazione, valutazione e documentazione è stata pensata congiuntamente da docenti e alunni, ha favorito la multidisciplinarietà e ha unito conoscenze concettuali e partecipazione emotiva. Da sottolineare l’importanza del prodotto finale - un libro di 270 pagine - che consente di “donare” alla comunità una ricerca utile, creando un rapporto di reciprocità tra sistema educativo e territorio. 2° premio. Istituto Istruzione Cavalese per il progetto "Emas" La scuola ha voluto sperimentare un sistema di gestione ambientale coinvolgendo attivamente, in un lavoro di ricerca-azione, tutto l’istituto. L’iniziativa è stata uno strumento utile per spiegare agli studenti l’impatto ambientale, per farli pensare criticamente e per sviluppare competenze spendibili anche in futuro. Attraverso questa importante esperienza, docenti, studenti e tutto il personale della scuola hanno utilizzato conoscenze e professionalità maturate e validate da anni nell’ambito dell’educazione ambientale. 3° premio Istituto comprensivo Trento 4 – scuola elementare “Clarina” per il progetto “Educazione ambientale – Attività sui rifiuti – Attività sull’energia, operazione Bi-ba“. Un plauso va alla scuola elementare di Clarina che con questo progetto ha voluto mettere in pratica la cultura dell’ambiente e la cittadinanza attiva dei giovani scolari. Con l’iniziativa "operazione Bi-ba"si mette in luce l’importanza, la necessità di passare dalle intenzioni alle buone pratiche. Da sottolineare la sinergia con il territorio e la programmazione interdisciplinare della proposta. Quest´ultimo progetto è stato ideato e sostenuto dalla docente Annamaria Mazzarano prematuramente scomparsa. Nel ricordarla, l´assessore Pacher si è rivolto ai bambini: "Il modo migliore per ricordare la vostra maestra Anna è continuare ad impegnarsi per in temi che le stavano più a cuore, come la difesa dell´ambiente, la pace, il dialogo tra le persone". Al termine della premiazione è stata presentata la mostra "Energy Transformer" che le scuole potranno visitare presso le elementari "Savio" fino a fine maggio. Guidati da Franco Torrisi dell´A.p.e. (Agenzia provinciale per l´energia) e Ennio Pepe dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambient, i ragazzi hanno potuto aggirarsi tra modellini costruiti con materiali di recupero e simpatici esperimenti. Un modo nuovo per apprendere concetti utili per la formazione scolastica e civica dei ragazzi. |
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IL RISCALDAMENTO GLOBALE MINACCIA LA BIODIVERSITÀ VEGETALE |
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Bruxelles, 29 marzo 2010 - Secondo una nuova ricerca, il riscaldamento globale continuerà a devastare il nostro pianeta negli anni a venire, ponendo numerose specie di fronte a un´infinità di cambiamenti. I ricercatori tedeschi e statunitensi ammoniscono che, in particolare, muteranno drasticamente le condizioni di vita delle piante. Il loro lavoro, presentato in Proceedings of the Royal Society of London, quantifica e modellizza su scala regionale il potenziale impatto del cambiamento climatico sulla biodiversità vegetale del pianeta. I ricercatori dell´Università di Bonn (Germania), congiuntamente ai colleghi dell´Università di Yale (Usa), hanno analizzato le specie vegetali esistenti in diverse regioni stanti le attuali condizioni climatiche, per poi applicare le interrelazioni individuate a 18 scenari possibili in materia di cambiamento climatico per l´anno 2100. "Il cambiamento climatico potrebbe instillare grande confusione nell´attuale modello di diversità vegetale, con conseguenze scarsamente prevedibili per il genere umano e gli ecosistemi terrestri", spiega il responsabile dello studio, il dott. Jan Henning Sommer del Nees-institut für Biodiversität der Pflanzen (Istituto Nees per la biodiversità delle piante) dell´Università di Bonn. I risultati dello studio evidenziano come le regioni più fredde e umide della Terra potrebbero offrire un rifugio a molte specie, ma anche come le regioni calde e secche potrebbero al contrario divenire ostili alla biodiversità vegetale. L´équipe, tuttavia, non è in grado di formulare previsioni riguardo alle modalità di adattamento alle nuove condizioni della biodiversità delle singole regioni. Nello specifico, è impossibile stabilire se nuove specie si sposteranno verso regioni ideali, o comunque più favorevoli, oppure se le regioni meno "vantaggiose" subiranno gravi perdite quanto a specie ospitate. "Non siamo veggenti", sottolinea il dott. Sommer. "L´adattabilità delle specie e le loro interazioni con l´ecosistema possono, come accade per l´uso umano dei territori, influenzarne profondamente la distribuzione. È un campo di cui sappiamo ancora troppo poco". Nonostante l´impossibilità di formulare previsioni dettagliate, i ricercatori affermano che i dati in loro possesso forniscono suggerimenti in merito alle proporzioni delle perdite o dei flussi migratori che alcune aree potrebbero dover fronteggiare. La ricerca suggerisce inoltre che le foreste pluviali dell´Amazzonia, in Sudamerica, subiranno probabilmente le perdite più gravi per quanto concerne le specie vegetali a causa del riscaldamento globale, mentre la Germania e altre regioni temperate del pianeta diventeranno le aree predilette dalle nuove specie. "Ma anche quest´ultimo dato non può essere considerato positivo, poiché l´intensa ridistribuzione delle specie vegetali favorirà l´uniformità globale nella composizione regionale delle specie, a scapito di specie uniche adattatesi alle particolari condizioni del loro habitat", rileva il dott. Sommer. Lo studio sottolinea anche che le conseguenze del cambiamento climatico sulla diversità vegetale potrebbero dare origine a un´evidente spaccatura del pianeta in due parti. Il prof. Holger Kreft dell´Università di Göttingen (Germania), coautore dello studio, afferma: "Dove oggi prevalgono climi freddi e umidi potrebbero crearsi condizioni ulteriormente favorevoli alla biodiversità vegetale. Al contrario, nelle zone caratterizzate da un clima caldo tropicale o subtropicale verrebbero a mancare le condizioni stesse alla base della varietà delle specie". Da un punto di vista politico, i ricercatori evidenziano la necessità di normative rigorose in materia di clima. Un altro degli autori, il prof. Wilhelm Barthlott del Nees-institut, conclude: "I politici di tutto il mondo dovrebbero prestare maggiore attenzione alle conseguenze del cambiamento climatico sulla biodiversità, poiché essa è alla base dell´esistenza umana". Per maggiori informazioni, visitare: Proceedings of the Royal Society of London: http://rspa.Royalsocietypublishing.org/ Università di Bonn: http://www3.Uni-bonn.de/the-university |
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DANNI MALTEMPO: 2,5 MILIONI PER 93 COMUNI COLPITI DELL’ EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 29 marzo 2010 - Sono 93 i Comuni che riceveranno complessivamente 2,5 milioni di euro dalla Regione per mitigare le conseguenze sul territorio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Emilia-romagna dal 9 all’11 marzo scorso, producendo diffusi e rilevanti dissesti idrogeologici e pesanti ripercussioni specialmente nell’area montana della regione da Rimini a Piacenza. Le risorse stanziate dalla Regione per questi ultimi interventi urgenti, aggiunte a quelle impegnate nel primo trimestre del 2010 per altre situazioni di emergenza, hanno raggiunto un importo pari a quanto mediamente impiegato negli anni precedenti in un’intera annualità, a riprova della virulenza degli eventi calamitosi che hanno colpito di recente il territorio emiliano-romagnolo. Questi provvedimenti fanno seguito alla richiesta di stato di emergenza inoltrata con immediatezza dal Presidente della Giunta regionale al Governo e vanno considerati come necessarie anticipazioni che si auspica siano adeguatamente integrate dal Governo con i richiesti provvedimenti di valenza nazionale. |
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L’IMPEGNO DELLA REGIONE CALABRIA PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI |
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Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - La bonifica dei siti contaminati presenti in Calabria e la necessità del ripristino ambientale costituisce, per l’estensione complessiva del territorio interessato, un tema di rilevanza strategica nella programmazione regionale sia per le situazioni emergenziali presenti e le conseguenti ricadute sanitarie e ambientali a esse legate, sia per le opportunità di carattere socio-economico determinate dal recupero di queste aree che possono essere riutilizzate, senza compromettere nuove superfici, per il rilancio di attività produttive o per gli altri usi cui possono essere destinate. La Regione ha profuso un impegno costante per bonifica dei siti contaminati e per restituire alla comunità calabrese importanti porzioni di territorio oggetto di gravi scempi ambientali. È stata infatti avviata la procedura di bonifica per i 40 siti definiti ad alto rischio inseriti nel Piano regionale delle bonifiche, sono stati avviate, e in parte concluse, le attività di ripristino ambientale di numerosi siti a rischio medio, basso e marginale e per i rimanenti 535 siti a rischio medio e basso è stato predisposto e pubblicato un bando di gara per la redazione dei relativi piani di caratterizzazione che costituisce l’avvio della procedura di bonifica prevista dalla norma. La Calabria è, pertanto, l’unica regione italiana ad avere avviato la bonifica per tutti i siti inseriti nel Piano regionale. Il bando di gara, la cui documentazione è possibile visualizzare e scaricare all’indirizzo internet www.Regione.calabria/ambiente, richiede un servizio che fa riferimento ad una azione programmatica basata sulla sostenibilità delle politiche ambientali e delle politiche di sviluppo. Con tale azione viene messa in gioco una risorsa finanziaria pari a circa 6,5 milioni di euro a valere sulle risorse del Por Calabria Fesr 2007-2013, Asse Iii – Ambiente – Bonifica dei siti inquinati - Linea di Intervento 3.4.1.1: “Azioni per l’attuazione del Piano Regionale per la Bonifica delle Aree Inquinate”. |
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PROTEZIONE CIVILE: PROGETTO "SEARCH AND RESCUE" IN MONTAGNA FVG/SLOVENIA |
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Ronchi dei Legionari, 29 marzo 2010 - Le Protezioni civili di Friuli Venezia Giulia e Slovenia, in accordo con la società lussemburghese Hitec (specializzata in infrastrutture di comunicazione per servizi di emergenza), presenteranno alle autorità di Bruxelles la richiesta di finanziamento del progetto "Alpsar-alpine search and rescue for Slovenia and Italy". Come oggi ha valutato la Giunta regionale su proposta dell´assessore Riccardo Riccardi, si tratta di un progetto -pienamente rientrante nei contenuti del Protocollo d´intesa sottoscritto da Friuli Venezia Giulie e Slovenia agli inizi del 2006 "per la previsione, la prevenzione e l´assistenza reciproca in situazioni di emergenza" - allo scopo di migliorare l´efficienza degli interventi transfrontalieri di soccorso in condizioni e situazioni difficili, riscontrabili soprattutto nei territori montani, che negli ultimi anni si sono purtroppo verificati con una certa frequenza in particolare nelle aree di confine italiano-slovene. Nelle previsioni del progetto elaborato dalle due Protezioni civili, la dotazione alle squadre di ricerca e soccorso di palmari con Gps collegati in tempo reale ai rispettivi Centri operativi per la visualizzazione della posizione dei soccorritori e per l´invio di dati ed immagini. La spesa complessiva presunta del progetto è stimata in circa 400 mila euro, di cui 37 mila euro a carico della Regione Friuli Venezia Giulia. L´intervento finanziario della Ue è pari al 75 per cento del costo totale, mediante il Programma di azione comunitaria dedicato specificatamente agli interventi di protezione civile. |
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SUBSIDENZA, LA REGIONE TOSCANA TROVERÀ RISORSE PER I COMUNI E I CITTADINI FINORA STANZIATI 14 MILIONI PER INTERVENTI DI SALVAGUARDIA DELLA FALDA IDRICA |
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Firenze, 29 marzo 2010 - La Regione si è impegnata a trovare gli strumenti per fornire ai Comuni di Porcari e Capannori un supporto economico per risolvere i problemi di subsidenza causati da eccessivi attingimenti alla falda idrica, e dei suoi effetti per i Comuni e i cittadini. E´ quanto emerso in un incontro che l´assessore regionale alla difesa del suolo ha avuto oggi con altri funzionari del settore. Nei giorni scorsi erano giunte all´assessorato alla difesa del suolo due mozioni dei consigli comunali di Porcari e Capannori con la richiesta di un intervento della Regione per proseguire nella strada intrapresa verso la soluzione del problema della subsidenza e dei suoi effetti. Dopo l´accordo di programma raggiunto con ministero dell´ambiente, Provincia di Lucca, gestori, Ato, Comuni di Lucca e della piana e Autorità di bacino nel 2006, la Regione ha già stanziato risorse economiche pari a 10 milioni di euro per realizzare misure che contrastino questo fenomeno. Si tratta innanzi tutto di impianti di riuso delle acque e di interventi per ridurre gli approvvigionamenti idrici dai campi pozzi di Paganico e Pollino attraverso una condotta che porti la quantità necessaria di acqua del Serchio (che altrimenti andrebbe a finire in mare) fino all´area delle cartiere e del depuratore di Casa del lupo. Recentemente sono stati impegnati altri 4 milioni di euro per interventi da attuare ai fini prima della riduzione e poi della cessazione dei prelievi dai campi pozzi. A questi si devono aggiungere gli interventi previsti a carico dell´Ato2 e della Provincia di Lucca. Ora si tratta di trovare risorse da attribuire ai Comuni per venire incontro ai problemi delle amministrazioni comunali e dei cittadini. E´ l´impegno assunto oggi dall´assessorato alla difesa del suolo. |
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TRENTO: RISCHIO IDROGEOLOGICO, PER MOLTI INTERVENTI NON SERVE PIU´ L´AUTORIZZAZIONE UN PROVVEDIMENTO CHE VA NELLA DIREZIONE DELLA ULTERIORE SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA |
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Trento, 29 marzo 2010 - Va ancora una volta nella direzione della semplificazione amministrativa la decisione presa oggi dalla Giunta provinciale che ha approvato una delibera che porta la firma dell´assessore all´urbanistica; Mauro Gilmozzi e all´ambiente, Alberto Pacher. Si tratta del via libera a nuove misure di semplificazione per l’applicazione della normativa del rischio del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche (in sigla, Pguap). Le azioni di semplificazione e interpretazione intraprese sono numerose. Vale la pena sottolineare l’esclusione dalla necessità di autorizzazione o parere della Provincia dal punto di vista del rischio idrogeologico per una serie di piccoli interventi, che vanno dall´esecuzione di recinzioni, parapetti, steccati alla posa in opera di segnaletica verticale. Le nuove disposizioni modificano ed integrano le precedenti direttive approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 1387 di data 30 maggio 2008. Si tratta di direttive che hanno fino ad oggi svolto una utile azione organizzativa dei procedimenti autorizzatori derivanti dall’applicazione delle norme del Pguap. Ora, a distanza di quasi un anno e mezzo, sono emerse nuove problematiche sia interpretative di alcune norme sia procedurali e per risolverle si sono rese necessarie delle nuove indicazioni. Duplice lo scopo: ottenere maggior chiarezza nei confronti dei cittadini e maggiore efficienza dei procedimenti amministrativi in carico alla Provincia autonoma di Trento. Le azioni di semplificazione e interpretazione intraprese sono numerose. Vale la pena qui ricordare l’esclusione dalla necessità di autorizzazione o parere della Provincia dal punto di vista del rischio idrogeologico per una serie di piccoli interventi: esecuzione di recinzioni, parapetti, steccati; ricostruzione e risanamento di muri di sostegno con altezza massima di 2,00 m; posa in opera di segnaletica verticale; esecuzione di scavi per la messa in opera di reti di impianti tecnologici; realizzazione di linee elettriche di bassa tensione fino a 30.000V e allacciamenti di servizi all’utenza; consolidamento di rampe e scarpate e sistemazione del piano viabile, compresa la regimazione delle acque mediante cunette e drenaggi, utilizzando limitati movimenti terra (fino ad un massimo di m 1,00 di profondità), escluse le bonifiche agrarie; realizzazione di interventi nelle pertinenze di edifici esistenti con destinazione residenziale connessi alla gestione del bene stesso, che prevedano scavi e riporti fino al massimo di 1 metro, deposito di materiali, posa e realizzazioni di manufatti accessori (ad esempio: attrezzature mobili tettoie, legnaie, ascensori esterni ecc…); esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di cui alle disposizioni provinciali in materia di urbanistica, e di opere interne, fatto salvo quanto già disposto per l’art. 16 al punto 7 della deliberazione n. 1378 del 30 maggio 2008, sopra citata; realizzazione di interventi di restauro e di risanamento conservativo di cui all’articolo 99, comma 1, lettere c) e d), della l.P del 4 marzo 2008, n. 1, sempre che non venga modificata la destinazione d’uso, non sia previsto l’aumento delle unità immobiliari e non si preveda la sostituzione di parti strutturali portanti degli immobili che abbiano attinenza con il rischio presente; realizzazione e sostituzione di impianti tecnologici in edifici esistenti; realizzazione di interventi di coibentazione degli edifici esistenti e installazione di impianti e dispositivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili o la riduzione dei consumi energetici; esecuzione di opere di eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti; realizzazione di nuove stazioni di rilevazione scientifica quali ad esempio quelle idro-metereologiche, sismiche di monitoraggio ambientale, osservatori astronomici a carattere amatoriale ecc..; posa di piccoli serbatoi, cisterne, vasche e bombole del gas e affini, anche interrati; realizzazione o posa in opera di elementi di arredo, compresi piccoli manufatti ed ogni altro intervento di finitura in contesti già esistenti; ai soli fini dell’applicazione dell’art. 32, gli interventi che comportano una nuova occupazione di volume inferiore o uguale a metri cubi 100; Con la deliberazione è stato inoltre approvato un utile allegato che riporta il testo delle precedenti direttive coordinato con le modifiche appena approvate, evidenziate in grassetto: questo per rendere più immediata al cittadino la lettura delle nuove disposizioni. |
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SLOVACCHIA, INVESTIMENTI RICICLAGGIO RIFIUTI VETRO |
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Bratislava, 29 marzo 2010 - La società Vetropack Nemsova, che rappresenta in Slovacchia l´unico riciclatore di rifiuti di vetro e il maggior produttore di vetro per imballaggio, intende investire quest´anno 4,5 milioni di euro nella modernizzazione della linea per il riciclaggio di contenitori di vetro. La società intende potenziare in tal modo la sua capacità di produzione di vetro per imballaggio, aggiunge l´Ice riportando la notizia. L´anno scorso Vetropack Nemsova ha lavorato 65.806 tonnellate di rifiuti di vetro (nel 2008 erano state 70.159 tonnellate). La Vetropack vende annualmente 450 milioni di imballi di vetro, il 40 per cento dei quali vengono esportati, e dà lavoro a 400 persone. |
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TERMOVALORIZZATORI IN VENETO: NESSUN VIA LIBERA A NUOVI IMPIANTI |
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Venezia, 29 marzo 2010 - “E’ stato solo ripristinato un senso corretto delle regole, per cui vorrei tranquillizzare le Amministrazioni e i cittadini in particolare di Silea e Mogliano Veneto, ma non solo, che la delibera approvata dalla Giunta nell’ultima seduta non prende in considerazione i tanto discussi impianti termovalorizzatori proposti da Unindistria”. Questa la dichiarazione dell’Assessore alle Politiche dell’Economia della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto in merito alle polemiche nate attorno ad una delibera della Giunta regionale, che, secondo alcuni, autorizzerebbe la realizzazione di due nuovi termovalorizzatori in provincia di Treviso. “La delibera – precisato Sartor – è solo un atto di ripristino di buone regole e di giustizia amministrativa, perché non si possono togliere diritti già acquisiti con provvedimenti retroattivi e bloccare attività in corso o autorizzazioni già deliberate e non trovo assolutamente corrette certe strumentalizzazioni, che lasciano intendere quello che non è. D’altronde – aggiunge – lo sanno tutti, soprattutto chi ha esperienza amministrativa, che la Giunta non può prevaricare le decisioni del Consiglio, al quale si ribadisce non solo il rispetto del ruolo, ma anche il fatto che le scelte per impianti di nuova costruzione e di determinate dimensioni come quelli in questione, vanno esaminate nell’ambito di una programmazione complessiva relativa all’intero Veneto. Per cui – conclude Sartor – è una questione che spetterà al prossimo Consiglio discutere e definire”. |
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IL CASSONETTO INTELLIGENTE SBARCA A FIRENZE SIGLATO UN ACCORDO TRA LA SOCIETÀ DI SERVIZI TOSCANA E DUE IMPRESE TECNOLOGICHE DEL FVG MESSO A PUNTO UN SISTEMA PER LA GESTIONE OTTIMIZZATA DEL CONFERIMENTO E DELLO SVUOTAMENTO DEI CASSONETTI |
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Udine, 29 marzo 2010 - Un centro storico più ecologico, senza troppa immondizia e con meno odori molesti per le strade. Anche a Firenze si può, grazie a una gestione “intelligente” dei rifiuti. La società toscana di servizi ambientali Quadrifoglio Spa ha dato il via a un progetto che sostituirà i tradizionali cassonetti di raccolta dei rifiuti con contenitori interrati dotati di una tecnologia informatica capace di ottimizzare il servizio di raccolta e smaltimento. Il dispositivo è stato messo a punto da due società del Friuli Venezia Giulia, Dermap Srl, insediata al Parco scientifico e tecnologico di Udine e Elcon Elettronica Srl, con sede nel parco scientifico di Trieste Area Science Park. Si tratta di un sensore alimentato a energia solare dotato di tecnologie Gis e Gprs in grado di rilevare il volume dei rifiuti depositati all’interno del cassonetto e di inviare dati aggiornati alla centrale operativa per programmare il passaggio dei camion di raccolta. “La strumentazione elettronica – spiega Luciano Generali amministratore di Elcon Elettronica che ha progettato e industrializzato il sensore – è stata brevettata in Italia e in Europa e integra una soluzione originale che permette l’autosostentamento energetico del dispositivo, risolvendo quindi la principale problematica legata a queste soluzioni”. Già testato in alcune aree della provincia triestina e a Udine, il sistema sbarcherà ora a Firenze grazie ad un accordo siglato con la Società Quadrifoglio Spa, che contribuisce all’innovazione con una integrazione significativa. La società, infatti, ha definito la modalità per gestire in sequenza l’apertura della bocche di conferimento dei singoli cassonetti riducendo quindi il numero di svuotamenti. Un’innovazione che è oggetto di brevettazione da parte di Quadrifoglio. “Per la prima volta – fa sapere Daniele Gulic, amministratore di Dermap Srl che ha realizzato il sistema tecnologico hardware software e la strumentazione elettronica a bordo camion - il sensore sarà applicato a un modello di cassonetto interrato, attualmente in fase di produzione alla Nord Engineering, che prevede la sua totale integrazione nella struttura”. I primi “contenitori intelligenti” saranno interrati alla fine di aprile; tra maggio e giugno sarà completato l’allestimento che prevede 67 elementi posizionati nel centro storico di Firenze. L’accordo prevede anche un ulteriore ampliamento del parco cassonetti nei prossimi 2 anni. “Una campana interrata, con i suoi 5 metri cubi di volume, è in grado di sostituire 3 cassonetti – fa sapere Simone Boschi di Quadrifoglio Spa, ingegnere responsabile del progetto – in più, con la tecnologia applicata, ridurremo anche la circolazione dei mezzi di raccolta movimentandoli solo quando e dove serve”. Il sistema messo a punto dalle due aziende, infatti, permetterà di raccogliere dati utili per implementare dei modelli “predittivi” e ridurre le congestioni dovute al passaggio dei camion. Sarà inoltre possibile intervenire inserendo ulteriori contenitori nelle zone in cui la produzione di rifiuto è maggiore e quindi ottimizzare la distribuzione del personale. “Per un centro storico come quello di Firenze, dove l’afflusso di turisti è notevole tutto l’anno, i vantaggi funzionali ed estetici sono evidenti, inoltre il sistema di apertura progressiva ridurrà il numero di svuotamenti riducendo quindi la permanenza dei mezzi di svuotamento in strada” commenta Boschi. Il sistema, fanno sapere i responsabili tecnici, ha destato l’interesse di realtà aziendali di fama e presenza internazionale quali la Garmin, che ha messo a disposizione dei navigatori satellitari di nuova concezione studiati appositamente per usufruire di tale servizio. “Ibm, tra l’altro, sta considerando la possibilità di inserire il servizio tecnologico all’interno del progetto di controllo informatizzato delle aree urbane Smart City”. C’è da considerare – sottolineano - anche la natura “aperta” di tale sistema che, in continua evoluzione, “riesce ad adattarsi alle varie esigenze espresse dai committenti tra le quali la possibilità nell’immediato futuro di integrarsi con il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri messo a punto dal Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione”. |
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