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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
SANITA’: MINISTRO FAZIO A VERONA; ASSESSORE REGIONALE, “ORGOGLIOSO DI PRESENTARE UN MODELLO DI RILIEVO EUROPEO CON PROGETTI SENZA RITARDI, OMISSIONI, SPRECHI”.  
 
Verona, 26 marzo 2010 - “Verona ha presentato al Ministro Fazio un modello sanitario di livello europeo, che l’Italia può prendere ad esempio per le progettualità, per la puntualità e serietà nel realizzarle, per la capacità di andare sempre avanti senza ritardi, senza omissioni, senza sprechi. Come Assessore alla Sanità sono orgoglioso di ciò che oggi il Veneto gli ha mostrato a Verona”. Lo ha detto l’Assessore regionale alla Sanità, partecipando il 25 marzo a Verona alla visita del titolare del Dicastero della Salute iniziata con un incontro e un sopralluogo al nuovo polo chirurgico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Borgo Trento, che si avvia al completamento, previsto per la metà di quest’anno. “A Borgo Trento non solo è già praticamente pronto un polo chirurgico di livello internazionale – ha aggiunto il responsabile della Sanità regionale – ma, come fa un serio programmatore, finita un’opera si lavora per altre. Per Verona ciò significa che nei prossimi anni nasceranno anche l’Ospedale della Donna e del Bambino, l’Ospedale dell’Anziano e l’Out Patient Clinic al Policlinico di Borgo Roma. Tutte opere già progettate, per le quali la Regione ha già inserito cospicui fondi nell’ambito del parco progetti da finanziare con i futuri accordi di programma con il Governo. Per il 2010 – ha ricordato - si tratta di ben 50 milioni di euro”. L’assessore ha inoltre sottolineato di aver “molto apprezzato le parole rivolte alla Sanità veneta dal Ministro Fazio. Il riconoscimento di regione virtuosa, con buona appropriatezza nelle prestazioni e nei Drg e con corretti tassi di ospedalizzazione è per noi di grande soddisfazione. Colgo e condivido anche l’invito a non abbassare la guardia, tenendo sotto controllo l’appropriatezza prescrittiva ed erogativa, ma continuando anche a programmare con coraggio, non solo sul piano strutturale, ma anche su quello dell’organizzazione sanitaria complessiva, alzando la soglia di attenzione rispetto alla sostenibilità finanziaria dell’intero sistema”.  
   
   
UNO STUDIO FA LUCE SULLE FASI INIZIALI DELL´ELABORAZIONE DELLA VOCE UMANA  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - L´elaborazione della voce nel cervello si sviluppa nelle prime fasi della vita del bambino. Uno studio condotto da scienziati britannici e tedeschi colloca tra i quattro e i sette mesi di vita il periodo in cui il lattante inizia a mostrare una sensibilità alla voce umana (e alle emozioni che comunica) simile a quella degli adulti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neuron di Cell Press. I suoi risultati potrebbero rivelarsi utili nella diagnosi precoce di disturbi dello sviluppo neurologico, come l´autismo: negli adulti affetti da autismo, infatti, le regioni della corteccia temporale sensibili alla voce non si attivano in reazione alle parole udite e il riconoscimento dell´emozione nella voce umana è compromesso. Nell´intento di far luce sulle origini dell´elaborazione della voce, i ricercatori hanno studiato regioni specifiche della corteccia temporale del cervello dei lattanti con l´aiuto della spettroscopia nel vicino infrarosso. Queste regioni corticali sono essenziali all’elaborazione della lingua parlata nelle fasi successive della vita. I piccoli partecipanti al test sono stati esposti a suoni vocali e non vocali. L´analisi ha rivelato che il cervello dei bambini di sette mesi reagiva alla voce umana fondamentalmente come quello degli adulti, mentre a quattro mesi non si osservava tale risposta. Al contempo, nei bambini di sette mesi è stata osservata attività a livello della corteccia temporale destra all´ascolto di discorsi aventi un preciso carattere emotivo (arrabbiatura o felicità). Ciò ha permesso ai ricercatori di concludere che anche la sensibilità alla prosodia emotiva (la melodia del discorso che esprime lo stato emotivo dell´oratore, fondamentale per la comunicazione sociale) è già sviluppata a questa età. Sebbene sia risaputo che la reazione agli indizi prosodici si verifica già nei neonati, studi precedenti hanno dimostrato che solo a partire dai cinque mesi di vita i lattanti sono in grado di distinguere in maniera affidabile un tono felice, arrabbiato o triste. "Le nostre scoperte dimostrano che le regioni cerebrali sensibili alla voce sono già specializzate e modulate dalle informazioni emotive all´età di sette mesi; ne consegue che i processi critici per lo sviluppo neurologico alla base della compromissione dell´elaborazione vocale in disturbi come l´autismo possono verificarsi prima dei sette mesi", spiega il dott. Tobias Grossmann del Centre for Brain and Cognitive Development dell´Università di Londra (Regno Unito), a capo dello studio. "In futuro, pertanto, l´attuale approccio potrebbe venire utilizzato per valutare le differenze individuali nella risposta dei lattanti alle voci e alla prosodia emotiva ed essere quindi uno dei potenziali marcatori in grado di contribuire a un´identificazione precoce dei lattanti a rischio di disturbi dello sviluppo neurologico". Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Neuron.org/  
   
   
IGIENE PUBBLICA E VETERINARIA RICONOSCIMENTO PER LA SARDEGNA NELLA LOTTA AL DIABETE  
 
Cagliari, 25 Marzo 2010 - La Sardegna è stata la prima, e finora unica, regione ad aver adottato il "Manifesto dei diritti della persona con diabete" con una delibera regionale. Con questa motivazione, nell’ambito del "Changing diabetes barometer forum 2010", in corso di svolgimento a Roma, l’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, presieduta dal senatore Antonio Tomassini (anche presidente della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato), ha assegnato una medaglia all’Assessore regionale dell´Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori. "Un importante riconoscimento arrivato in occasione di un evento di caratura internazionale - ha sottolineato l’Assessore Liori - che sta offrendo un decisivo contributo soprattutto nel coinvolgere nella lotta al diabete non solo la classe medico-scientifica, ma anche le istituzioni e la società civile. Il diabete rappresenta una patologia con elevata incidenza nell’Isola e non si poteva restare indifferenti alla richiesta di un miglioramento delle condizioni di vita da parte di questi pazienti. L’adozione del ‘Manifesto’ rappresenta un importante nuovo strumento in ambito sanitario, soprattutto, come punto di riferimento per pianificare, gestire e verificare nel tempo la corretta assistenza, sia in ambito ospedaliero che territoriale, anche attraverso il coinvolgimento degli stessi pazienti e delle loro Associazioni, parte integrante di una logica di compartecipazione attiva e consapevole alla promozione della salute". Durante il Forum, dal titolo "La persona con diabete al centro dei processi di clinical governance", insieme all’Assessore sono stati premiati, per l’impegno profuso nella lotta alla malattia, anche Anil Kapur (World diabetes foundation), in azione soprattutto tra le popolazioni in via di sviluppo, e Mario Fetz (International diabetes federation), attivo nell’attuazione della risoluzione dell’Onu sul diabete del 20 dicembre 2006. Il "Manifesto" è stato sottoscritto nel 2009 da istituzioni, medici e associazioni di pazienti allo scopo di tutelare i diritti della persona con diabete sulla base dei principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e della Carta europea dei diritti del malato. E´ diviso in undici sezioni che enunciano i punti sui quali deve essere basata la corretta assistenza: 1) Diritti della persona con diabete; 2) Aspettative e responsabilità della persona con diabete e dei familiari; 3) Educazione continua della persona con diabete; 4) Dialogo medico-persona con diabete; 5) Controllo del diabete; 6) Prevenzione del diabete; 7) Impegno nella ricerca; 8) Associazionismo responsabile; 9) Diabete in gravidanza; 10) Diabete in età evolutiva; 11) Immigrazione e diabete.  
   
   
FORMAZIONE IN MATERIA SOCIO-SANITARIA, APPROVATA UN´INTESA OPERATIVA COINVOLGE LA PROVINCIA DI TRENTO, L´AZIENDA SANITARIA, L´UPIPA E L´ORDINE DEI MEDICI  
 
Trento, 29 marzo 2010 - Su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha approvato il 26 marzo un´intesa operativa con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), l’Unione provinciale Istituzioni per l´Assistenza (Upipa) e l’Ordine provinciale dei medici chirurghi ed odontoiatri, per la partecipazione del personale a progetti di formazione finalizzati all’integrazione socio sanitaria e alla continuità dei processi assistenziali. La decisione di approvare l´intesa è motivata dal fatto che si ritiene opportuno promuovere lo sviluppo di interventi di formazione integrata e finalizzata a garantire la continuità e l’unitarietà dei percorsi assistenziali nelle aree ad elevata integrazione socio sanitaria. L´accordo è finalizzato a sviluppare percorsi di formazione congiunta per operatori sociali e sanitari, per innalzare il livello di qualità della risposta ai bisogni e diffondere una cultura condivisa di centralità della persona. L’insieme delle azioni formative che saranno messe in campo sarà orientato alla costruzione di una comunità di professionisti (medici e altre professioni sanitarie e sociali) e operatori (Oss), capace di prendersi cura, in forma integrata, delle persone con l’obiettivo di superare le logiche di contesto e di settore. La Provincia, l’Apss, l’Upipa e l’Ordine dei medici (Scuola di formazione specifica in medicina generale) si impegnano alla costruzione di un sistema degli interventi di formazione continua per promuovere l’integrazione socio sanitaria e la continuità dei processi assistenziali, sia nelle strutture che a domicilio, nel caso in cui le patologie richiedono interventi socio sanitari integrati. E´ prevista la costituzione, entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell’intesa, di un Comitato per la formazione integrata socio sanitaria, con competenze di programmazione, di progettazione, di monitoraggio e di valutazione delle iniziative messe in atto. Ogni tre anni il Comitato dovrà definire il “Programma triennale della formazione continua per l’integrazione socio sanitaria e la continuità dei processi assistenziali”, in considerazione dei fabbisogni formativi evidenziati dai diversi enti coinvolti.  
   
   
SALUTE FVG: ALLA MEDICINA GENERALE LA REGIA DELLA PRESA IN CARICO  
 
Aurisina (Ts), 29 marzo 2010 - Il Piano sociosanitario per il triennio 2010-2012 punta a potenziare le attività svolte sul territorio, lasciando agli ospedali il trattamento delle patologie acute. In questo contesto sempre più importante diventa la figura dei medici di medicina generale, che sono "i veri vigili della nostra salute" e rappresentano il necessario collegamento tra la domanda dei pazienti e l´offerta di prestazioni. Questo concetto è stato ribadito il 26 marzo , alla sala convegni della Casa di cura "Pineta del Carso" di Aurisina (Ts), dall´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, intervenuto ad un momento formativo sulla presa in carico integrata del paziente con grave disabilità, introdotto dalla presidente della struttura, Gianna Ercolessi Caracciolo. Per effetto dell´allungamento della vita, cronicità e disabilità rappresentano un problema crescente, come ha evidenziato nel suo indirizzo di saluto il presidente dell´Ordine dei medici della provincia di Trieste, Claudio Pandullo. Ecco dunque - così ha rimarcato Kosic - che la prima delle quattro linee strategiche del Piano sociosanitario affronta il tema della presa in carico integrata, intesa come capacità di accoglimento, valutazione plurispecialistica, redazione di un progetto di cura e riabilitazione che possibilmente porti alla permanenza, o al rientro, del paziente a domicilio. A fare la "regia" di questo percorso assistenziale dovrà sempre più essere il medico di famiglia, in stretto raccordo con i Distretti. In questo senso nel quadro delle trattative, avviate proprio in questi giorni, che porteranno alla stipula di un contratto integrativo regionale a seguito dell´accordo nazionale, "dovremo capire come le cure primarie possono meglio rispondere alle previsioni del Piano sociosanitario". Durante l´evento formativo, che si è posto l´obiettivo di sviluppare le competenze e le capacità specifiche sulla disabilità complessa, l´assessore regionale ha ricordato come lo scorso anno la Giunta abbia costituito un fondo speciale con il quale si sta dando sostegno a 169 pazienti gravi e gravissimi, e alle loro famiglie, in molti casi consentendo la permanenza assistita nella propria abitazione. E per l´anno in corso le risorse a disposizione sono state raddoppiate. Il corso, cui hanno partecipato 40 tra medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, è stato organizzato dalla Casa di Cura Pineta del Carso in quanto presso questa struttura opera fin dal 2001 una Residenza sociosanitaria riabilitativa, specializzata nel trattamento integrato di pazienti gravi e gravissimi, il cui cardine è un progetto riabilitativo personalizzato che vede coinvolto non solo il personale interno, ma anche quello dei Distretti e del Comune, oltre che le famiglie.  
   
   
OSPEDALE SAN GIUSEPPE, UNA NUOVA ECCELLENZA DEL SISTEMA SANITARIO MILANESE  
 
Milano, 29 marzo 2010 - “Rilanciare uno dei poli ospedalieri più rappresentativi della città, attraverso un progetto altamente innovativo, volto a valorizzare le eccellenze scientifiche di Milano rendendole direttamente accessibili al cittadino”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta il 25 marzo alla presentazione del piano di sviluppo dell’Ospedale San Giuseppe e del nuovo sistema di tecnologia dell’informazione e comunicazione del Gruppo Multimedica. All’incontro, che si è tenuto all’Ospedale, in via San Vittore, erano presenti, tra gli altri, Daniele Schwarz, amministratore delegato del Gruppo Multimedica; Virgilio Ferrario preside della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano; Ugo Garbarini, presidente dell’Ordine dei Medici di Milano; Walter Locatelli, direttore generale Asl di Milano. Il progetto, elaborato da Multimedica in collaborazione con l’Università degli Studi, attraverso un investimento di 20 milioni di euro, punta all’ammodernamento della struttura, delle dotazioni scientifiche, dell’accoglienza dei pazienti e alla creazione di nuovi reparti d’eccellenza. “Voglio sottolineare – ha affermato il Sindaco – due punti di forza del piano di sviluppo del San Giuseppe. Da una parte la sinergia con altri centri di ricerca e dall’altra l’informatizzazione del trattamento dei dati diagnostici. Un progetto che mette a sistema ricerca, sanità e innovazione per creare un centro ospedaliero all’avanguardia”. L’ospedale sarà dotato di tre nuovi reparti: quello Materno-infantile, con un’area destinata alla Terapia Intensiva Neonatale e una sala per il parto in acqua; il dipartimento Medico con Cardiologia e l’Unità di Cure Coronariche collegata con il Pronto Soccorso, e il dipartimento di Chirurgia con 111 posti letto e 16 per la Day Surgery. Il progetto rilancerà, inoltre, la collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, per la formazione e il tirocinio degli studenti di medicina e per i medici specializzandi. Saranno realizzati, tra le altre cose, spazi di ricerca-studio informatizzati per la didattica in videoconferenza. “Milano – ha concluso il Sindaco –, con più di 30 strutture ospedaliere sul territorio e 8mila posti letto, offre un sistema sanitario di assoluta eccellenza. Questo progetto è una bella testimonianza della Milano che continua a crescere nell’ambito sanitario come in quello della ricerca, della Milano che realizza il diritto alla salute per tutti i cittadini, in linea con le migliori esperienze europee”.  
   
   
SANITÀ IN CAMPANIA: DISAVANZO REALE È 225 MILIONI  
 
Napoli, 29 marzo 2010 - "Dalla verifica dei bilanci per l’anno 2009, emerge un disavanzo di 725 milioni di euro. A questa cifra vanno però sottratte le risorse del fondino (250milioni di euro) e le entrate fiscali (250 milioni di euro). Quindi, il disavanzo reale della sanità campana ammonta a 225 milioni di euro", dichiara il sub commissario per la Sanità in Campania Giuseppe Zuccatelli. "Si tratta di una cifra che poteva essere ulteriormente migliorata se i parlamentari del centrodestra, attraverso un emendamento inserito nel decreto milleproroghe, non avessero anticipato il pagamento dei pignoramenti dei privati, vanificando l’impegno che il Governo aveva assunto con le Regioni attraverso il Patto per la Salute e vanificando anche una parte dei grandi sforzi compiuti per assestare il bilancio sanitario di questa regione", spiega Zuccatelli. "Nel solco del risanamento si pone tra gli altri anche il grande problema dei precari. È di queste ore l’avvio delle procedure dirette alla loro stabilizzazione. A tal proposito si sta procedendo alla stesura di un decreto specifico. Questo provvedimento riguarda un gran numero di operatori della sanità che vedranno riconosciuto finalmente, dopo anni di precariato, il loro diritto previsto dalla legislazione nazionale", conclude Zuccatelli.  
   
   
DENTISTI: A TRENTO QUASI 600 ORE SETTIMANALI DI ATTIVITÀ AMBULATORIALE CONVENZIONATA  
 
Trento, 29 marzo 2010 - Su proposta dell´assessore Ugo Rossi, la giunta provinciale ha provveduto il 26 marzo ad approvare il Piano delle esigenze dell´attività specialistica di odontoiatria, predisposto dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari sulla base dell´Accordo per i medici specialistici ambulatoriali ed altre professionalità ambulatoriali del 7 giugno 2006. Con il provvedimento di oggi l´esecutivo provinciale ha fissato in 591,50 il monte ore settimanale per le esigenze complessive di attività specialistica ambulatoriale convenzionata a tempo indeterminato per la specialità di odontoiatria. Il monte ore complessivo è suddiviso in 362,50 ore settimanali per attività già assegnate o in fase di assegnazione a personale convenzionato a tempo indeterminato e 229 ore per attività assegnabile a personale convenzionato a tempo indeterminato.  
   
   
IL PIANO PER LA COSTRUZIONE DEI NUOVI OSPEDALI IN CALABRIA MARZO 2010  
 
Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero, nella sua qualità di Commissario straordinario per l’emergenza socio-sanitaria in Calabria, ha incontrato il 25 marzo i giornalisti per illustrare, assieme a Giuseppe Graziano, componente del Comitato tecnico scientifico di supporto al Commissario per l´emergenza e commissario per le Case della salute il Piano che prevede la costruzione dei nuovi ospedali in Calabria. “Ho firmato l’ordinanza per la realizzazione dei nuovi ospedali,con l’obiettivo – ha detto Loiero - di andare a gara entro un mese´´. I provvedimenti riguardano tre ospedali (Sibaritide, Piana di Gioia Tauro e Vibo Valentia) oltre a quello di Catanzaro, che dovrà prevedere l’integrazione con l’Università, seguendo, di conseguenza un iter ben più complesso. ´´Abbiamo nominato il commissario della Stazione unica appaltante Salvatore Boemi ed il presidente del Comitato di sorveglianza della stessa Sua Ivan Cicconi estensori del capitolato proprio con l’intento di dare un impulso di maggiore trasparenza. Siamo rimasti fermi da febbraio a dicembre dello scorso anno – ha detto ancora il Presidente - e solo dopo la sigla del piano di rientro abbiamo ripreso in mano la situazione´´. Graziano ha, quindi, illusrrato, nel dettaglio i provvedimenti che ammontano, complessivamente, a 660 milioni di euro. ´´Le ordinanze firmate - ha detto - riguardano gli ospedali della Piana, di Vibo e della Sibaritide mentre per il nuovo ospedale di Catanzaro, dove la situazione è più complessa in ragione dell’integrazione che ci dovrà essere con l’Università. L´ateneo, infatti, ha manifestato perplessità e chiede che si vada verso una ´´integrazione funzionale´´ tra le strutture ospedaliere sul modello di quanto accade in altre realtà similari. Un progetto alternativo è al vaglio dei ministeri dell’Università e della Salute. ´´Il rinnovamento tecnologico - ha spiegato ancora Graziano - riguarda tanto i presidi ospedalieri quanto le Aziende sanitarie. Si tratta, comunque, di investimenti rilevanti che contribuiranno a cambiare il volto della regione. Anche gli investimenti fatti nei vecchi ospedali, in attesa dei nuovi, non sono a perdere perchè si continuerà ad offrire servizi nelle strutture esistenti mantenendo il massimo della sicurezza per pazienti e operatori´´. Ai fondi per i nuovi presidi – si è detto - vanno aggiunti i 127 milioni di fondi europei per la realizzazione delle case della salute. ´´In nove mesi - ha detto Graziano - abbiamo elaborato un progetto, pur tra tante difficolta´ per la fase legata alla discussione sul piano di rientro. La gara per le attrezzature parte subito perche´ le strutture esistono´´.  
   
   
FIRMATO IL CONTRATTO PER IL CENTRO CUORE DI REGGIO CALABRIA  
 
 Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha firmato, il 25 marzo , il contratto per il Centro cuore di Reggio Calabria. ´´Era un impegno che avevo preso - ha detto Loiero – all’inizio della legislatura con l’intera città di Reggio Calabria. E io gli impegni li mantengo´´. Il contratto dà il via alla realizzazione del Centro cuore che prevede la cardiochirurgia. Assieme a Loiero hanno firmato il contratto anche da Mario Santagati, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, Angelo Rabotti ufficiale rogante dell´Azienda ospedaliera e Norberto Chiari, procuratore della Gem System. L’importo dei lavori del “Centro cuore” ammonta a diciotto milioni di euro. La ditta “Edil Minniti” che ha vinto la gara d’appalto, ha garantito che inizierà´ i lavori il prossimo ventinove marzo. Li dovrà concludere entro diciassette mesi. I lavori interverranno su 3.500 metri quadrati di locali già disponibili e resi liberi dall’Azienda ospedaliera. Saranno costruite due sale operatorie e una terza sala predisposta per il Sistema di navigazione magnetica, una tecnologia altamente sofistica per ora in uso soltanto al San Raffaele di Milano e in un ospedale di Los Angeles. Mario Santagati ha dichiarato che ´´in contemporanea allo svolgimento dei lavori, affronteremo e risolveremo il problema di professionalità adeguato al vero e proprio salto tecnologico e innovativo che realizzeremo con la costruzione del Centro cuore´´. Particolarmente soddisfatto della firma del contratto si è detto l’Assessore all’Ubanistica Michelangelo Tripodi per il quale “´Oggi è una giornata storica per la sanità reggina. Si tratta di un evento di assoluta importanza - aggiunge Tripodi - che chiude un lungo contenzioso e che consentirà, una volta completati i lavori, di offrire ai cittadini e, in particolare, agli ammalati affetti di patologie cardiache, servizi di primo livello e di alta qualità. Il Centro Cuore a Reggio significa che viene finalmente chiusa una ferita aperta, riconoscendo ai cittadini della città e della provincia pari diritti e pari opportunità così come avviene nelle altre parti della Calabria. Nell’ambito del Centro Cuore, com’è´ noto, sono previste le istituzioni di Cardiochirurgia e di Cardiologia interventistica che saranno dotate di adeguate attrezzature tecnologiche, moderne e avanzate, di sale operatorie di ultima generazione e, ovviamente, di personale medico e infermieristico di grande competenza e professionalità. ´Nel salutare con grande soddisfazione la firma del contratto che, è opportuno ricordarlo, mette in moto un finanziamento complessivo di circa dicootto milioni di euro - conclude Tripodi - voglio ricordare che a tale risultato non si sarebbe pervenuti se non ci fossero stati la spinta e l’impegno costante da parte del presidente Loiero, del sottoscritto e di altri esponenti politici e delle istituzioni. Con il Centro Cuore a Reggio si darà un servizio di eccellenza che permetterà di salvare tante vite umane mettendo fine ai viaggi della speranza´´.  
   
   
VOLONTARIATO VIA LIBERA IN SARDEGNA AL PROGETTO "AMBASCIATORI DI SPERANZA"  
 
Cagliari, 29 Marzo 2010 - La Giunta regionale ha approvato un´iniziativa di solidarietà in favore dei bambini colpiti da tumore pediatrico, che prevede un contributo per consentire a un gruppo di questi ragazzi di partecipare a una manifestazione collaterale che si svolgera´ alla Maddalena in occasione della Louis Vuitton Trophy, l´evento velistico in programma nelle acque dell´Arcipelago dal 22 maggio al 6 giugno. Il progetto denominato "Ambasciatori di Speranza" prevede un contributo di 15 mila euro per la parziale copertura dei costi di viaggio e soggiorno di 20 ragazzi provenienti da paesi dell´area Euro-mediterranea e di Vicinato europeo (Italia, Marocco, Ucraina e Egitto). A organizzare l´iniziativa è l´Associazione Soleterre, un´organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri che ha avviato un programma internazionale per l´oncologia pediatrica in paesi a medio e basso sviluppo. Quello della Maddalena vuole essere un momento di incontro e confronto tra ragazzi che hanno vissuto la stessa traumatica esperienza e sono diventati testimoni di speranza e di coraggio.  
   
   
SALUTE FVG: FIRMATI CONTRATTI DUE DIRETTORI ASS  
 
Ronchi dei Legionari, 29 marzo 2010 - Il presidente della Regione Renzo Tondo, affiancato dall´assessore alla Salute Vladimir Kosic, ha firmato oggi all´aeroporto di Ronchi dei Legionari, in occasione della riunione di Giunta, il contratto quinquennale di due direttori di Aziende per i Servizi Sanitari (Ass) recentemente indicati dalla Regione. I due direttori sono Paolo Bordon, confermato alla guida dell´Ass n. 5 "Bassa Friulana", e Fabio Samani, che assume la guida dell´Ass n. 1 "Triestina". Tondo ha voluto nell´occasione confermare piena fiducia ai due direttori, che sono stati scelti - ha osservato - sulla base delle competenze ma anche, nel caso della nomina all´Ass "Triestina", per una volontà di rinnovamento, senza per questo nulla togliere ai predecessori, di fronte a una fase che si preannuncia particolarmente impegnativa. "Stiamo andando - ha ricordato infatti il presidente - verso una riforma della sanità, una riforma vera. Quella del Friuli Venezia Giulia è considerata una sanità efficiente, ma ci sono ulteriori margini di incremento, per offrire risposte ancora migliori in termini di servizi".  
   
   
FVG: NOMINATI DIRETTORI GENERALI IRCCS BURLO E CRO  
 
Ronchi dei Legionari (Go), 29 marzo 2010 - Su proposta dell´assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, e sentito il Ministro della Salute, la Giunta regionale il 25 marzo ha nominato i nuovi direttori generali degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico "Burlo Garofolo" di Trieste e Centro di Riferimento Oncologico "C.r.o." di Aviano. Si tratta rispettivamente del professor Mauro Melato, con decorrenza 4 aprile 2010, e del dottor Piero Cappelletti, che entrerà in carica il prossimo 26 aprile.  
   
   
SANITA´: RIACCREDITAMENTO VILLA PINI SRL  
 
L´aquila, 29 marzo 2010 - In merito al riaccreditamento di Villa Pini srl il Presidente della Regione nonché Commissario straordinario alla sanità ha tenuto a dichiarare: "Ho già detto che siamo favorevoli a revocare la sospensione dell´accreditamento in considerazione del fatto che, con la dichiarazione di fallimento e la nomina del curatore, si è ripristinata la fiducia oggettiva che deve intercorrere tra la Pubblica Amministrazione e i suoi concessionari? contraenti nonché l´affidabilità dei servizi per l´utenza. La revoca non sembra possa riguardare le strutture di psico- riabilitazione che sono state oggetto di forte stigmatizzazione per una serie numerosa di gravi carenze ed inadempienze e per eventuali altre strutture che sono oggetto di attente verifiche circa la sussistenza dei requisiti per l´autorizzazione all´esercizio, come peraltro richiesto dai Nas. A seguito di ciò e delle verifiche ed accertamenti in corso, verrà sottoscritto un nuovo contratto per l´anno 2010 fissando i tetti di spesa con gli stessi criteri adottati per le altre strutture sanitarie private, tenendo conto ovviamente dei ricoveri inappropriati già rilevati".  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO:IL COMMISSARIO ANNULLA COMPARTECIPAZIONE DISABILI LA DELIBERA ANNULLATA INTRODOTTA DAL PRECEDENTE COMMISSARIO  
 
Pescara, 29 marzo 2010 - Il Commissario ad acta per il piano di rientro della Sanità ha annullato la delibera commissariale n. 78 del 20 novembre 2009, a firma del precedente Commissario, con la quale era stata introdotta la compartecipazione, nella misura del 30%, alle prestazioni riabilitative per i disabili. In sostanza, è stato annullato il provvedimento che individuava quote a carico dell´utenza o del Comune di residenza per l´assistenza a disabili in strutture residenziali riabilitative estensive. La decisione del Commissario, che segue l´incontro che questa mattina il presidente della V Commissione Sanità del Consiglio regionale, ha avuto con le associazioni delle famiglie dei disabili, è stata presa in attesa che vengano rimodulate tutte le tipologie di attività sanitaria. Inoltre, va sottolineato che il Governo regionale, proprio in questa fase, sta compiendo un´analisi della domanda e dell´offerta delle prestazioni riabilitative e sta definendo il fabbisogno di assistenza sulla base dei parametri e degli standard nazionali.  
   
   
CUORI CREATIVI ALL´OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA  
 
Potenza, 29 marzo 2010 - L´arte, la bellezza, la lotta contro la malattia. E l´apertura degli spazi del dolore – qual è un ospedale – ad esperienza che affermano la vita e la possibilità dell´incontro. Per i «Cuori Creativi» di Abriola un’ulteriore tappa espositiva. Ora l´esposizione delle opere avverrà all´ospedale San Carlo di Potenza. Nel reparto di Oncologia e nell´atrio dell´ingresso del nosocomio potentino. Per iniziativa dell’Associazione malati oncologici di Basilicata, che dal 2003 opera presso l’Unità operativa di oncologia medica, l’Ospedale San Carlo si apre infatti all’arte contemporanea. E lascia intendere che non si tratterà di una iniziativa estemporanea. Piuttosto sarà la prima di una lunga serie. Un´esposizione dei Cuori firmati da artisti lucani che, nelle forme e dimensioni reali, è già avvenuta nella chiesa madre di Abriola, prima. Con l’approdo nelle vetrine del centro storico di Potenza, poi. E, dopo la mostra in forma fotografica (a cura di Andrea Mattiacci), tra i vicoli del paesino devoto a San Valentino, in precedenza; e quella allestita nell’ingresso delle scale mobili di via Armellini, successivamente. Oggi pomeriggio (ore 17.30) è in programma l´inaugurazione. Prevista la presenza del direttore generale del San Carlo, Giovanni De Costanzo, la presidente dell’Associazione malati oncologici, Trofimena Laurino, il dirigente dell’Unità operativa di oncologia medica Luigi Manzione e il dottor Raffaele Olita. Tutte figure che hanno voluto e sostenuto questa esperienza artistica e questo percorso d´incontro fra bellezza e persone che lottano contro la malattia. Una originale iniziativa di Arte Pubblica che, per la prima volta, coinvolge il nosocomio potentino.  
   
   
DOPPIO GIOCO ALLA GALLERIA AVANGUARDIA ANTIQUARIA DI MILANO  
 
Milano, 29 marzo 2010 - “Quello che vogliamo raccontare è una metafora, una metonimia, dell’abito-casa che racconta della sua vita….E di chi l’ha abitato, è un altro punto di vista, il punto di vista del maestro delle reazioni tra quell’interno e quell’esterno: la pelle, lo scudo, la corazza e la sua magia. Senza giudizio, perché l’abito casa non ha mai giudizio” (Silvia Levenon, Enya Daniela Idda). Sguardi al femminile. La Galleria Avanguardia Antiquaria di via Canonica a Milano torna a parlare di donne dal 6 maggio al 26 giugno 2010 con l’esposizione “Doppio gioco” dedicata ai lavori di Silvia Levenson e Enya Daniela Idda. La mostra, curata e accompagnata da un testo narrativo di Andrea Balzola, docente dell’Accademia di Brera e autore multimediale, vuole tracciare attraverso gli occhi delle due artiste una interpretazione della casa come metafora e dell’abito come casa, inestricabile e misterioso intreccio che la natura femminile ha fondato come luogo archetipico del dialogo o del conflitto fra dentro e fuori, fra protezione e proiezione, fra conservazione e trasgressione. Diversi i linguaggi espressivi usati dalle due artiste. Silvia Levenson, di origine argentina e dal 1981 a Milano, si affida soprattutto al vetro per raccontare con sottile ironia la fragilità dei rapporti umani, i più intimi e insospettabili, che si sciupano velocemente tra le mura domestiche, vittime di nevrosi sottili che rendono tutto instabile. Le sue opere sono spietate: abiti, scarpe, sogni, amori, borsette, tutto in vetro fuso a cera persa, a volte con metallo, lamette, filo spinato. Dei corpi nessuna traccia, tranne i vestiti decorati con chiodi o filo spinato, per segnalare il passaggio di chi è stato, ha sofferto e poi ha deciso di scappare lasciandosi dietro amarezze e disillusioni. Enya Daniela Idda, nata in Sardegna vive e lavora a Milano. Le sue sculture sono in terracotta oppure in pergamena, materiali caldi e morbidi allo sguardo ma frangibili allo stesso tempo, con cui non potresti mai costruirvi una casa o un abito-casa, né tanto meno cucire un abito da sposa. Anche lei indaga la privata linea rossa che non c’è e su cui si muovono i battiti del cuore. Silvia e Enya, che si sono conosciute nel 2007 e hanno iniziato una collaborazione molto proficua, a Milano espongono alcune opere realizzate a quattro mani, sculture abitate da altre sculture, il tutto all’interno degli spazi multifunzionali di Avanguardia Antiquaria, in cui convivono perfettamente, così come nell’idea originaria del suo giovane creatore Stefano Vitali, il laboratorio di conservazione e restauro di ebanisteria antica, le cornici del Seicento e le opere d´arte di antiquariato e design del Xx secolo. Tempi e spazi differenti che coabitano nello stesso ambiente, dove periodicamente vengono ospitate mostre personali e collettive di artisti contemporanei, per rendere ancora più forte la narrazione tra passato e presente, il file rouge che ha dato vita all´ossimoro “Avanguardia Antiquaria”.  
   
   
LA MOSTRA DEI "BASALDELLA" A VILLA MANIN  
 
Villa Manin (Ud), 29 marzo 2010 - È un grande omaggio quello che la Regione fa con la mostra allestita dal 26 marzo al 29 agosto a Villa Manin di Passariano a tre artisti friulani che con la loro opera hanno caratterizzato il Novecento artistico regionale e nazionale. Sono i tre fratelli Basaldella - Dino (1909-1977), Mirko (1919-1969) ed Afro (1912-1976) - proposti tutti insieme in una grande retrospettiva a oltre vent´anni di distanza da quella che dedicò loro la Galleria d´Arte Moderna di Udine. La mostra "I Basaldella. Dino, Mirko, Afro", fortemente voluta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall´Azienda speciale Villa Manin, è curata da Giuseppe Appella, Fabrizio D´amico, Marco Goldin e organizzata da Linea d´ombra. In questi ultimi anni si sono viste diverse mostre, anche importanti, in Italia e nel mondo, dedicate ai tre artisti, figli di Leo Basaldella, pittore decoratore udinese, morto durante la Prima Guerra mondiale nel 1918: molte su Afro, meno numerose ma altrettanto importanti su Dino e su Mirko. La pubblicazione del catalogo generale dell´opera di Afro ha fatto emergere opere prima sconosciute e gli studi hanno offerto motivi di grande interesse, a rendere ancora più affascinante e magmatico il già complesso "mondo dei Basaldella". Il percorso espositivo ripercorre l´intera vicenda artistica dei tre fratelli, dagli esordi comuni a Udine nell´ambito della "Scuola friulana d´avanguardia", agli anni spesi a Monza e a Milano, a quelli romani, dove Afro e Mirko si stabiliranno, pur con frequenti, rinnovati e operosi soggiorni nella terra natale; fino, per ciascuno dei tre, agli anni della maturità e a quelli tardi. L´allestimento delle opere, che segue un criterio cronologico, è teso a evidenziare i rapporti che i tre artisti hanno continuato a stringere, pur nelle emergenti specificità linguistiche. Si può dire che i tre fratelli ebbero inizi artistici comuni, stimolati dall´attività dello zio artigiano orafo: da lui e dalla sua attività appresero la capacità di operare le tecniche su diversi materiali."Dino, Mirko e Afro, pur senza entrare nel filone del ritorno al classico individuano quel sentiero - sempre seguito - della tradizione che unisce e salda l´arte contemporanea all´antico", sostiene nel catalogo Giuseppe Appella. Un percorso - che pur nelle diversità sia linguistiche che tecniche - li ha accomunati con esiti differenti, ma con la medesima tensione artistica. Fra le opere esposte, troviamo - provenienti dall´Archivio Afro di Roma - anche alcuni preziosi inediti di Afro, appartenenti agli anni Trenta e un inedito "Ritratto di Capogrossi" modellato in terracotta da Mirko nel 1939, proprietà della Fondazione Archivio Capogrossi di Roma. La mostra è accompagnata da un ricco catalogo coordinato da Marco Goldin assieme a Giuseppe Appella e Fabrizio D´amico, con saggi dei curatori e ampie rivisitazioni bio-bibliografiche a cura di Lara Conte, Bruna Fontana e Gianni Schiavon. "La sfida che la Regione aveva lanciato per fare di Villa Manin il centro della cultura del Friuli Venezia Giulia è stata vinta anche con importanti riflessi internazionali. Ora bisogna continuare sulla strada intrapresa con iniziative di qualità come questa nella consapevolezza che la cultura è un elemento centrale della politica della Regione pur in momenti difficili come questi: perché la cultura è un valore in sé, perché è un importante momento di crescita economica, perché è uno dei volani cui ci si affida per lo sviluppo del turismo regionale". Così si è espresso il presidente della Regione, Renzo Tondo, all´inaugurazione della mostra dei Fratelli Basaldella a Villa Manin, alla quale sono intervenuti anche numerosi esponenti del Consiglio regionale. Tondo ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall´Azienda speciale di Villa Manin e per i risultati conseguiti con l´attività del 2009; e ha manifestato viva soddisfazione per "una mostra come questa che valorizza l´opera di tre grandi friulani: Dino, Mirko e Afro Basaldella". "Davanti alle tensioni sociali e alla diminuzione di risorse e pur essendo impegnata in riforme e in grandi opere, la Regione non poteva e non voleva tralasciare la cultura - ha affermato il presidente -. Ma proprio perché le risorse sono limitate dobbiamo tutti impegnarci a spenderle al meglio, ricercando l´equilibrio fra spesa e fruizione. E poiché la qualità deve restare il metro di giudizio, pur di garantirla per qualche manifestazione si può pensare alla biennalità". Da parte sua l´assessore Molinaro ha posto l´accento su Villa Manin e sulle prospettive future, sottolineando come la mostra dei Basaldella "vede tre grandi artisti tornare a casa. Le loro opere non parlano solo di un percorso artistico, ma di un pezzo di storia artistica italiana. Il prezioso catalogo edito per l´occasione è un veicolo per raccordare l´iniziativa con la sua fruizione e per approfondire l´evento espositivo e culturale". Sui risultati sin qui conseguiti da Villa Manin e sui programmi futuri (già domenica sarà inaugurata un´altra mostra: quella di Trento Longaretti) si è poi soffermato il commissario straordinario dell´Azienda speciale, Enzo Cainero, che ha anche ringraziato gli enti e i privati che sostengono le iniziative. Infine, sui contenuti della mostra si sono soffermati i curatori: Giuseppe Appella, Fabrizio D´amico, Marco Goldin.  
   
   
UNA MOSTRA DEDICATA A ROMA ANNI SESSANTA AD ALESSANDRIA E PROVINCIA  
 
Roma, 29 marzo 2010 - Apre al pubblico la mostra Roma Sessanta, particolare progetto espositivo dedicato all’esplorazione del decennio passato alla storia come l’epoca d’oro dal secondo dopoguerra a oggi. Sono gli anni del boom economico, della vitalità, del benessere, dell’ottimismo, che trasformano profondamente lo stile di vita degli italiani. Questo momento, tanto ricco di suggestioni e fascino, trova il suo fulcro nella Roma della “Dolce Vita” il cui spirito è immortalato nel film di Federico Fellini che proprio nel 2010 celebra il suo cinquantesimo anniversario. La mostra si propone di raccontare questo periodo attraverso i lavori e le storie degli artisti ma anche dei luoghi, dei personaggi e dei simboli che lo hanno reso indimenticabile. Roma Sessanta, a cura di Luca Beatrice, è promossa da Palazzo del Monferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, e realizzata con il contributo di Provincia di Alessandria, Camera di Commercio di Alessandria, Città di Alessandria e in collaborazione con Città di Acqui Terme, Città di Casale Monferrato, Città di Novi Ligure, Città di Ovada, Città di Tortona, Città di Valenza. La retrospettiva si articola come un percorso interdisciplinare diviso in otto diverse sedi espositive, dislocate nel territorio di Alessandria e provincia. Palazzi storici e luoghi di particolare pregio tra Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Valenza, Ovada e Acqui Terme ospitano i diversi capitoli di un unico racconto sui favolosi anni Sessanta, ricostruiti attraverso dipinti, musica, fotografie, video, sequenze di film, disegni. Dalle opere di Mario Schifano ai décollage di Mimmo Rotella, dalle tele di grandi maestri della pittura come Giorgio de Chirico e Renato Guttuso alle sculture di Mario Ceroli e Giuseppe Uncini e ai lavori di Renato Mambor, dalla “pop art romana” di Franco Angeli e Tano Festa ai bozzetti per la pubblicità di Pino Pascali, dagli abiti delle Sorelle Fontana (provenienti dall´Archivio della Fondazione Micol Fontana) ai disegni di Federico Fellini, dai video realizzati al Piper, alle pubblicità di Carosello, dai rari filmati di Pier Paolo Pasolini alle fotografie inedite scattate da celebri paparazzi come Tazio Secchiaroli. La mostra Il percorso espositivo parte da Alessandria, Palazzo del Monferrato, dove nella sezione Maledetti: Angeli, Festa e Schifano si raccontano le vite e le carriere travagliate degli artisti della scuola di Piazza del Popolo. Attorno ai tavolini del Caffè Rosati e presso la Galleria La Tartaruga si incontravano Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano: artisti eccentrici, estremi, ribelli e per questo “Maledetti” nella vita e nell’arte. Sono loro che daranno vita alla “Beat Generation” italiana. Ancora a Alessandria, Palazzo Cuttica, sono esposte nella sezione intitolata La persistenza del classico. De Chirico e Guttuso le opere dei due grandi maestri del Novecento. A Casale Monferrato, Palazzo Sannazzaro, La strada. Omaggio a Mimmo Rotella presenta una selezione di opere del maestro del décollage realizzate negli anni Sessanta e dedicate al mondo del cinema. A Novi Ligure, Museo dei Campionissimi, Piper Club: la sezione dedicata allo storico locale, simbolo di una intera generazione e di una cultura che trova espressione nella musica e nelle sfrenate notti della capitale. Sarà presentata in questa sede un’ampia raccolta di materiali originali: manifesti, dischi, giornali e video che documentano le performance di Patty Pravo, Renato Zero, Loredana Bertè, Caterina Caselli, i Rokes, L’equipe 84, Mal, i Primitives e tutti i personaggi che hanno animato le notti romane. Il legame tra il celebre locale di via Tagliamento e la storia dell’arte italiana è profondo: non solo perché il Piper è frequentato dagli animatori culturali del momento ma anche per la presenza di opere esposte al suo interno. Claudio Cintoli ne realizza la scenografia, intitolata Il Giardino di Ursula, con fotografie e sculture. Mentre imperversa il Piper e la Beat Generation, a Roma cresce il movimento pop: Elisabetta Catalano, Mario Ceroli, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Sergio Lombardo, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Titina Maselli, Pino Pascali, Luca Patella, Mario Schifano (con il ciclo Tutte Stelle), Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini sono tra i protagonisti di questa fantastica vicenda. La Dolce Vita va in scena a Tortona, Palazzo Guidobono, dove vengono esposti i disegni realizzati da Federico Fellini, le locandine dei suoi film, gli scatti di Tazio Secchiaroli, principe dei “paparazzi”, figure simbolo del momento dei quali il Maestro traccia un indimenticabile ritratto nel suo celebre film, e gli abiti delle Sorelle Fontana (provenienti dall´Archivio della Fondazione Micol Fontana), simbolo della moda e del gusto del momento. Torna il mito di Carosello a Valenza, Oratorio di San Bartolomeo, dove, nella sezione Pino Pascali e Il Carosello, sono esposti 131 disegni realizzati da Pino Pascali e il film documentario di Marco Giusti sull’artista. A Ovada, Loggia di San Sebastiano: Pier Paolo Pasolini. La terra vista dalla luna. In mostra interviste inedite di Pier Paolo Pasolini, lavori di Fabio Mauri e Giulio Turcato, fotografie di Sandro Becchetti e scatti stampati per la prima volta di Tazio Secchiaroli realizzati sul set del film L’accattone. Infine, a Acqui Terme, Villa Ottolenghi è presentata la sezione Cinque scultori, dedicata interamente alla scultura nella quale sono presentate le opere di Nicola Carrino, Mario Ceroli, Eliseo Mattiacci, Gino Marotta, Giuseppe Uncini. Durante la mostra saranno organizzate serate-incontri con proiezioni di film tra i quali Quelli che hanno fatto la dolce vita (2009) di Gianfranco Mingozzi e ispirato ai racconti di Tullio Kezich (calendario in via di definizione).  
   
   
ISOLE MAI TROVATE / ISLANDS NEVER FOUND: GRANDI ARTISTI CONTEMPORANEI A PALAZZO DUCALE DI GENOVA  
 
Genova, 29 marzo 2010 - L’isola come metafora di vita e di ricerca è il tema che ispira la mostra “Isole mai trovate/Islands never found”, che Palazzo Ducale ospita nell’Appartamento del Doge dal 13 marzo al 13 giugno. Curata da Lóránd Hegyi, Direttore Generale del Musée d’Art Moderne di St-etienne – museo che ospita la terza collezione più importante di Arte Moderna di Francia – e da Katarina Koskina, Presidente del Museo di Stato di Arte Contemporanea di Salonicco, l’esposizione coinvolge artisti di fama internazionale, chiamati a interpretare, con alcune opere inedite, la propria isola mai trovata, attraverso una navigazione eterna, pervasa comunque dal dubbio se davvero quell’isola esista. Le “isole” sono infatti zone creative specifiche, uniche e individuali, nelle quali ciascuno di essi cerca di rendere oggettivo e di comunicare con il proprio linguaggio, una visione del mondo, ideologica, filosofica ed estetica. L’artista interpreta così la propria vita e il proprio lavoro con simbolismi che sono veri e propri “luoghi altri”, in uno scorrere continuo e appassionato di espressioni e incertezze, di curiosità e speranze, di attitudini e competenze. Sentimenti ed emozioni che spingono ogni artista a intraprendere una sorta di viaggio – o meglio di navigazione – seguendo la propria rotta verso nuove “isole”, alla ricerca continua del proprio spazio interiore. Come scrive Lóránd Hegyi: “Al di là di tutto, questa mostra vuole rendere omaggio a quegli artisti, uomini e donne, che sulla scia della loro creatività, illimitata e piena di impegno, e del loro inesorabile radicalismo e stravagante libertà intellettuale, sono in grado di creare situazioni e attitudini mentali innovative, e di conseguenza nuovi territori i quali, come le isole dell’immenso oceano fluttuante, evocano al tempo stesso riparo e prigionia, casa e inferno, liberazione e dissolvimento.” Oltre 70 opere, tra installazioni, video, fotografie, sculture, disegni e dipinti, conducono il visitatore in un arcipelago, dove ogni isola, trova, attraverso la rappresentazione artistica del singolo autore, i motivi, le domande, i dubbi e forse i rimandi ai significati dell’essere. Anselm Kiefer, in un dialogo fra due opere, propone la drammaticità dell’isola scomparsa, della fine dell’utopia e allo stesso tempo lancia un segno di speranza nell’indicare la capacità dell’artista di creare, di immaginare al limite della stessa utopia. Pistoletto costruisce un labirinto, forse di piccole isole immaginarie, dove il dubbio è l’elemento conduttore, la tensione intellettuale che ci spinge in una metafora continua al navigare, alla ricerca dell’isola che non c’è. Kimsooja, dà invece un’interpretazione “politica” dell’isola da trovare e con le sue opere ci rimanda al tema dell’emigrazione. La sua donna seduta su un cumulo di fardelli accatastati su un carro, vista di spalle, è costretta ad abbandonare per necessità il proprio luogo verso un altro, sconosciuto ma carico di desideri e speranze. E così in una navigazione eterna, ogni artista, Marina Abramović, Alice Aycock, Marina Bolla, Louise Bourgeois, Yves Bresson, Tony Cragg, Danica Dakić, Latifa Echakhch, Jan Fabre, Hans Peter Feldmann, Gloria Friedmann, Carlos Garaicoa, Gilbert & George, Siobhan Hapaska, Rebecca Horn, Ilya Kabakov, Anselm Kiefer, Kimsooja, Jannis Kounellis, Maria Loizidou, Richard Long, Maurizio Nannucci, Natsuyuki Nakanishi, Luigi Ontani, Dennis Oppenheim, Orlan, Michelangelo Pistoletto, Lucas Samaras, Barthélémy Toguo, Stefanos Tsivopoulos, Costas Tsoclis, Mamoru Tsukada, Gunther Uecker, Lois Weinberger. Intraprende, per questa occasione, un viaggio senza rotta, se non la propria, soggetta all’incertezza e al dubbio, libera di approdare in un territorio del desiderio, che come tale può essere irraggiungibile. La mostra è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, insieme al Musée d’Art Moderne di St-etienne e il Museo di Stato di Arte Contemporanea di Salonicco, in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti. Dopo Genova, dove la mostra si inserisce nelle manifestazioni Verso la Biennale del Mediterraneo 2010, le opere saranno successivamente esposte in Grecia e Francia.  
   
   
LUISIA COMELLI LUIS E LUCIA LALOVICH TOSCANO ALLA SALA I.A.T. DI SISTIANA (TRIESTE) 29 MARZO - 11 APRILE 2010  
 
Trieste, 29 marzo 2010 - Nell’ambito della 2° edizione della manifestazione “Primavera al Castello”, organizzata dal Comune di Duino Aurisina, s’inaugura lunedì 29 marzo dalle ore 15.00 in poi alla Sala I.a.t. Di Sistiana (Trieste) la mostra intitolata “Primavera al castello...E dintorni”, che propone l’originale intreccio dell’arte pittorica di Luisia Comelli Luis con quella fotografica di Lucia Lalovich Toscano: madre e figlia, riunite in un’originale operazione, che vede spesso Lucia Lalovich fotografare il meraviglioso paesaggio naturale di Duino e Sistiana, che ispira i quadri della madre. Domenica 11 aprile alle ore 17, ultimo giorno della mostra, avrà luogo il finissage della manifestazione con l’introduzione critica delle opere di pittura e fotografia esposte nella rassegna, che sarà tenuta dall’architetto Marianna Accerboni. Luisia Comelli Lalovich, che dipinge fin da giovanissima, ci propone in questa mostra il suo mondo incantato eppure reale, declinato ad olio, che rimane, dopo le prove giovanili realizzate anche a grafica e a tempera, la tecnica preferita dall’artista. Il paesaggio è il suo cavallo di battaglia, descritto con pennellate ricche e incisive, intrise di luce e modulate sopratto sui toni di un morbido azzurro e del bianco, per descrivere soprattutto il cielo e il mare dell’amata costa di Duino e Sistiana, le sue pietre antiche e ricche di storia e la sua meravigliosa vegetazione, che l’artista declina con gioia, in modo quasi struggente. Un velo di poesia sottende questo universo della memoria, che la pittrice sa modulare secondo i modi convincenti del postimpressionismo e dell’espressionismo figurativo, composti sul filo di un sentimento quasi nostalgico, ma temperato dalla ragione. Secondo i paradigmi della pittura en plein air, esercitata dai maestri europei del secondo Ottocento, la Comelli sa far scaturire dagli elementi architettonici e naturali che compongono le sue marine e le sue vedute, il linguaggio della luce, il quale rappresentò una delle caratteristiche precipue delle avanguardie di fine Xix secolo e del primo Novecento. In tal modo l’artista, nel cui fermento creativo rileviamo anche il gusto intenso per il colore che fu proprio dei fauves, sa coinvolgere il fruitore in una ricca e intensa sequenza di emozioni, espresse con grazia e con intensità. Lucia Lalovich Toscano ha nel sangue la sensibilità per l’arte e per il colore, ereditata dalla madre pittrice, e la traduce, esprimendosi in un genere che da anni a questa parte è assurto a vera e propria forma artistica: la fotografia o arte del terz’occhio. Con grande capacità di sintesi e notevole intuizione nel cogliere l’attimo fuggente, la Lalovich, che espone soltanto da due anni, ma che in tale periodo ha già partecipato a mostre di prestigio, ci consegna, così come la madre, un’immagine rasserenata e rasserenante della natura e del paesaggio architettonico, in cui l’amore per la bellezza si sposa con la capacità di rendere l’atmosfera di un luogo, cogliendone gli aspetti cromatici più vivaci e coinvolgenti; ma soprattutto con l’istintiva abilità di rendere percepibile la natura del sito, prendendo in considerazione e inquadrando soltanto una parte per il tutto. Un approccio naturalistico e immediato, che rappresenta sicuramente un felice punto di partenza per un’ulteriore evoluzione e per altre, diverse sperimentazioni.  
   
   
PARAPENDIO E DELTAPLANI IN VOLO A BORSO DEL GRAPPA (TREVISO)  
 
Torino, 29 marzo 2010 - Nei giorni dal 1 al 5 aprile i cieli di Borso del Grappa (Treviso) e della pedemontana veneta saranno attraversati da centinaia di parapendio e deltaplani impegnati nel Trofeo Montegrappa, gara internazionale ormai assunta a principale evento europeo di volo libero, presenti i migliori piloti al mondo. Lo scorso anno se ne contarono ben 239 in volo, in rappresentanza di 18 nazioni, Argentina e Brasile le più lontane. Iscrizioni ormai chiuse con oltre 300 richieste pervenute; per ragioni organizzative, solo 260 piloti saranno ammessi al trofeo. Gli esclusi ed altri piloti in visita si consoleranno con una gara di precisione in atterraggio, novità dell´edizione 2010. Dal centro operativo, presso l´atterraggio Garden Relais a Semonzo di Borso del Grappa, con navette ed altri mezzi i piloti raggiungeranno i decolli da dove spiccheranno il volo lungo tragitti di decine di chilometri. In passato condizioni meteo favorevoli hanno permesso di volare fino a località come Caltrano (Vicenza), Feltre (Belluno) e Possagno (Treviso), sfruttando le correnti d´aria ascensionali, unico "motore" a disposizione di deltaplani e parapendio. La manifestazione, organizzata dalla Aero Club Montegrappa e dal consorzio turistico Vivere il Grappa grazie ad un volontariato che conta decine di addetti, prevede anche un´area espositiva di tutte le migliori aziende di attrezzature per il volo, oltre a stand gastronomici e prodotti tipici locali. Altre attività collaterali saranno a disposizione delle migliaia di visitatori, quali voli in parapendio biposto, arrampicata, nordic walking, escursioni guidate, intrattenimento per bambini e un´area riservata alla costruzione di aquiloni con esperti di questa specialità. Al termine dell´evento il comitato organizzatore premierà il video più bello della manifestazione.