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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2010
WORKSHOP SULL´ESTRAZIONE E L´ANALISI DEI DATI NELLE RETI SOCIALI  
 
Washington, 4 maggio 2010 - Il 25 luglio 2010 si terrà a Washington (Stati Uniti) un workshop sull´estrazione e l´analisi dei dati nelle reti sociali. Negli ultimi anni si è molto sviluppata la ricerca nelle reti sociali. A questo ha contribuito la crescente popolarità dei siti web di carattere sociale e la disponibilità di una varietà di sistemi di grandi reti sociali. Questi sono generalmente caratterizzati da strutture di rete complessa e di informazioni contestuale. I ricercatori sono sempre più interessati ad affrontare una vasta gamma di sfide legate ai sistemi di reti sociali, anche attraverso l´individuazione comune di proprietà topologiche statiche e dinamiche durante la formazione e l´evoluzione di queste reti sociali, e in che modo le informazioni contestuali possono contribuire ad analizzare le reti sociali. Queste possono avere importanti implicazioni per la scoperta della comunità, il rilevamento delle anomalie, la previsione di tendenze e può migliorare le applicazioni in più domini. L´evento si propone di riunire professionisti e ricercatori per discutere delle tendenze emergenti e le esigenze dell´industria legate al Web tradizionale, il Web sociale, e altre forme di sistemi di messa in rete sociale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Snakdd.com/     
   
   
NUOVO PORTALE FVG COLLEGATO A FACEBOOK  
 
 Trieste, 4 maggio 2010 - Il nuovo portale creato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per i giovani ( www.Giovanifvg.it/ ) sarà presto collegato direttamente con Facebook, il social network più diffuso nel mondo, garantendo in questo modo la massima diffusione possibile ai contenuti ed agli open-forum inseriti all´interno del sito web. Ufficialmente attivo da ieri , Giovanifvg.it è stato presentato a Trieste dall´assessore regionale alle Politiche giovanili, Alessia Rosolen, e dal presidente della società informatica Insiel, Valter Santarossa, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche rappresentanti della Provincia di Udine, capofila del progetto, e della cooperativa Friuldata, quest´ultima incaricata di compartecipare alla gestione on line. "Abbiamo creato uno strumento che servirà ai giovani della nostra regione per reperire velocemente e nello stesso luogo notizie utili alla loro vita sociale quotidiana", ha spiegato Rosolen, specificando che grazie al portale "sarà anche possibile identificare le esigenze di una fascia d´età critica come quella tra i 14 ed i 29 anni". Dalla home page di Giovanifvg.it, infatti, si potrà accedere facilmente alle cinque macroaree (Istituzioni, Mondo giovane, Argomenti, Servizi ed Operatori) che contengono tutte le informazioni territoriali utili al popolo giovanile. Allo stesso tempo, gli utenti potranno sviluppare facilmente relazioni tra loro e con le istituzioni, utilizzando a questo scopo sezioni di primo accesso quali Forum giovani, Photogallery, Bacheca virtuale, La sfida dei giovani, Contributi, Sport, La meglio gioventù, Star bene e Mappa giovani.  
   
   
TELECOM ITALIA: APPROVATO IL BILANCIO 2009 APPROVATE LE INIZIATIVE IN EQUITY PER I DIPENDENTI NOMINATO CONSIGLIERE MAURO SENTINELLI  
 
Rozzano (Mi), 4 maggio 2010 - L’assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Telecom Italia si è riunita il 29 aprile sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola. In sede ordinaria l’Assemblea: ha approvato il bilancio dell’esercizio 2009 di Telecom Italia S.p.a., stabilendo di distribuire un dividendo in ragione di 5 euro cent per ciascuna azione ordinaria e di 6,1 euro cent per ciascuna azione di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 27 maggio 2010, con stacco cedola in data 24 maggio 2010; ha approvato le iniziative in equity “Piano di azionariato diffuso per i dipendenti 2010-2014” e “Long Term Incentive Plan 2010-2015”, riservato a una parte della dirigenza, descritte negli appositi documenti informativi pubblicati il 13 aprile scorso; ha nominato Consigliere di Amministrazione l’Ingegner Mauro Sentinelli, in sostituzione dell’Ingegner Stefano Cao dimessosi a fine 2009. Mauro Sentinelli rimarrà in carica per la durata residua del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione (e dunque fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010). In considerazione dei rapporti già intercorsi con la Società, l’Ingegner Sentinelli (di cui si riporta in allegato il curriculum vitae) non si qualificherà come Amministratore indipendente; ha conferito a Pricewaterhousecoopers S.p.a., sulla base della proposta motivata avanzata dal Collegio Sindacale, l’incarico di revisione del bilancio separato, del bilancio consolidato annuale, del bilancio consolidato semestrale abbreviato, del bilancio consolidato incluso nel Form 20-F e dei controlli interni ai sensi della sezione 404 del Sarbanes-oxley Act per ciascuno degli esercizi del novennio 2010-2018. In sede straordinaria l’Assemblea ha approvato la modifica dell’articolo 5 dello Statuto: introducendo la facoltà di assegnazione di utili ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di società controllate mediante l’emissione di azioni da attribuire loro a titolo gratuito ai sensi dell’art. 2349 c.C. In funzione dell’attuazione delle iniziative in equity sopra descritte e più in generale per mettere a disposizione dell’Assemblea un ulteriore strumento operativo.  attribuendo al Consiglio di Amministrazione le deleghe per aumentare il capitale sociale a servizio delle citate iniziative in equity, in parte a pagamento, con emissione di azioni ordinarie riservate ai loro beneficiari, e in parte a titolo gratuito, mediante assegnazione di utili in forma di bonus share, nei termini già indicati nel comunicato stampa diffuso il 25 febbraio scorso e meglio descritti negli appositi documenti informativi pubblicati il 13 aprile scorso. Nel corso dei lavori, come da richiesta formulata da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del d.Lgs. N. 58/1998, il seguente documento è stato distribuito in copia a tutti i partecipanti ai lavori e sarà riportato in allegato al verbale assembleare. A maggior chiarimento di quanto ivi esposto, si conferma che non è stato effettuato alcun accantonamento a copertura del rischio fiscale per imposte dirette, di cui ai punti 2 a) e 2 b).  
   
   
AL VIA DUE INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA PRESENTATI A BARI, PRESSO IL CNR, IL BANDO 2010 DELLA START CUP PUGLIA E IL VOUCHER SPIN OFF, PROMOSSI DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ”CREARE IMPRESA E DIFFONDERE TECNOLOGIA A PARTIRE DALLA RICERCA- ILO2”  
 
 Bari, 4 maggio 2010 - Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca: è questo il titolo della seconda edizione del progetto Ilo Puglia, attuato dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione su specifico incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. Ma sono anche gli obiettivi di due iniziative a sostegno dell’innovazione e della ricerca, presentate il 29 aprile (10.00-12.30), a Bari, presso l’aula seminari dell’Area di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Via Amendola 122/O). Si tratta della Start Cup Puglia 2010, il cui bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia lo scorso 22 aprile, e del bando per l’erogazione di voucher per la creazione di spin off (di prossima pubblicazione), entrambi promossi dall’Arti nell’ambito del progetto Ilo2. “Diffondere la cultura dell’innovazione è uno dei principali obiettivi di questa seconda edizione del progetto, che vede attivamente coinvolto il Cnr accanto all’Arti, all’Enea e ai cinque atenei pugliesi, per incentivare il trasferimento tecnologico e la valorizzazione economica delle attività di ricerca”, ha dichiarato Angelo Visconti, presidente dell’Area della Ricerca di Bari e direttore dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Cnr, dando inizio al workshop “La Puglia per le nuove imprese innovative: Start Cup Puglia 2010 e voucher spin off”. “Incentivare la nascita di un tessuto imprenditoriale innovativo” ha continuato la presidente dell’Arti, Giuliana Trisorio Liuzzi, “non significa un sostegno alle nuove imprese attraverso finanziamenti a pioggia, ma implica il supporto a progetti qualificati, basati sull’innovazione e sulla ricerca e in grado di produrre autonomamente sviluppo economico”. Della stessa opinione anche Francesca De Leo, ricercatrice dell’Istituto di Biomembrane e Bioenergetica (Ibbe) del Cnr e responsabile scientifico per il Cnr del progetto Ilo2, la quale ha sottolineato che “il progetto non è un mero contenitore di strumenti finanziari volti semplicemente a sostenere il mondo della ricerca, ma un catalizzatore del processo di incontro tra l’offerta dei risultati della ricerca pugliese e la domanda di ricerca che proviene dal sistema economico”. È stato affidato a Paolo D’addabbo dell’Arti, responsabile della Start Cup Puglia, il compito di illustrare le modalità di partecipazione all’edizione 2010 della business plan competition e quelle relative al voucher per la creazione di imprese gemmate da ricerca. La Start Cup Puglia, giunta ormai alla sua terza edizione, è una competizione tra progetti di start-up innovative che mette in palio un premio di 15mila euro per il business plan primo classificato, di 10mila euro per il secondo e di 5mila euro per il terzo, nonché l’ammissione, per tutti e tre, al Premio Nazionale per l’Innovazione 2010. Alla competizione, i cui termini di partecipazione scadranno il prossimo 15 luglio, possono partecipare sia aspiranti imprenditori (singolarmente o in gruppo) che intendano avviare in Puglia imprese innovative, sia imprese costituite dopo il 1° gennaio 2010 o in via di costituzione. Il secondo strumento a favore delle nuove imprese innovative è il voucher per la creazione di spin off, misura volta a favorire la nascita di imprese gemmate da ricerca. Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 460mila euro, che saranno erogati in modalità “a sportello” e attraverso voucher finalizzati a coprire il costo di alcuni servizi reali riguardanti attività essenziali all’avvio e allo sviluppo delle spin off. Il voucher, del singolo valore di 50mila euro, servirà a coprire i costi di attività che vanno dalla realizzazione di una ricerca di mercato di sbocco di un’invenzione alla predisposizione di un piano di sfruttamento commerciale, per giungere fino al supporto al licensing dei brevetti e di altre forme contrattuali relative al trasferimento di nuove tecnologie. Nella seconda parte del workshop, Nunzia Cito, collaboratrice dell’Ispa Cnr di Bari ha illustrato un esempio concreto di business plan per la presentazione di un´idea imprenditoriale innovativa, quello di Safe Wheat s.R.l., il progetto vincitore della Start Cup Puglia 2008 e del quale è socia, che si occupa di sviluppo di metodologie e strumentazioni innovative per il controllo della sicurezza alimentare nella filiera cerealicola.  
   
   
UN APPROCCIO SCIENTIFICO ALLE IMMAGINI ACHEROPITE: LA SINDONE, LA TILMA DI GUADALUPE E IL VELO DI MANOPPELLO 4-5-6 MAGGIO 2010 CENTRO RICERCHE ENEA DI FRASCATI (ROMA)  
 
Frascati, 4 maggio 2010 - Le immagini acheropite, secondo la tradizione, sono immagini “non fatto da mano umana” ed in alcuni casi la Scienza non è ancora in grado di spiegarne l’origine. La Conferenza internazionale organizzata dall’Enea ha lo scopo di promuovere un’ampia discussione scientifica sui recenti studi relativi agli aspetti chimici, fisici, meccanici, storici e di medicina legale delle più famose immagini acheropite: la Sindone di Torino, la Tilma di Guadalupe e il Velo di Manoppello. Il confronto tra i differenti approcci di queste discipline appare l’unica strada per approfondire la conoscenza e la comprensione di queste controverse immagini. La Sindone di Torino è, sicuramente, l’esempio più famoso di immagine acheropita ed un mistero scientifico a molte facce. La misura di radio datazione effettuata con il carbonio 14 ha collocato l’origine del telo in pieno medioevo (1260 – 1390) ma sembra aver sofferto di alcuni errori materiali e di problemi di contaminazioni ed è in contrasto con molti indizi tessili, iconografici, storici che suggeriscono come questo telo sia più antico. Il principale interrogativo, però, sembra riguardare la realizzazione di questa immagine che ha caratteristiche chimiche e fisiche praticamente impossibili da replicare oggi, ed a maggior ragione nel medioevo o in tempi più remoti. Una delle caratteristiche più importanti dell’immagine della Sindone è la colorazione molto superficiale che risiede soltanto sulla parte più esterna delle fibre del tessuto. I ricercatori dell’Enea di Frascati, dopo molti esperimenti, sono riusciti a riprodurre in laboratorio una colorazione simile alla Sindone di Torino grazie a speciali laser ad eccimeri che sono stati utilizzati per indirizzare e colpire con impulsi di luce ultravioletta un tessuto di lino. L’immagine che è stata riprodotta con i laser ad eccimeri dell’Enea, al momento è l’unica che presenta la stessa caratteristica di superficialità dell’originale, e cioè è impressa solo sulla parte più esterna della filatura. E’ infatti la prima volta che si riesce a colorare solo la parte più esterna della fibrilla di lino tramite radiazione, un risultato mai ottenuto sinora dai metodi chimici a contatto (coloranti, paste chimiche, polveri, acidi, vapori, ecc) e solo avvicinato dalla tecnica cosiddetta scarica corona che comunque emette luce ultravioletta. L’enea si era già occupata di applicazioni industriali di tecnologie laser per la colorazione di tessuti a seguito di specifiche richieste da parte di imprenditori tessili. Successivamente, l’Enea si è voluta cimentare sull’aspetto scientifico di una metodologia adatta alla riproduzione di un’immagine ritenuta finora impossibile da replicare. Per maggiori informazioni consultare il sito della conferenza: www.Acheiropoietos.info/  e l’intervista rilasciata da Paolo Di Lazzaro all’Ufficio Stampa sul sito Enea al seguente link: http://titano.Sede.enea.it/stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=166    
   
   
LA LEZIONE DIVENTA INTERATTIVA, IN AULA ARRIVA IL TELECOMANDO ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA SONO PARTITE LE LEZIONI CON LO STUDENT RESPONSE SYSTEM: IL DOCENTE IN TEMPO REALE PUÒ VERIFICARE L’ASSIMILAZIONE DELLA LEZIONE E LA PREPARAZIONE DELLA CLASSE. LA SPERIMENTAZIONE RIGUARDA ALCUNI CORSI DI LAUREA DELLE FACOLTÀ DI SCIENZE E DI MEDICINA. UN AIUTO ALLA DIDATTICA PER INTERVENIRE MEGLIO SULLE LACUNE DEI SINGOLI STUDENTI.  
 
Milano, 4 maggio 2010 – Il telecomando arriva nelle aule dell’Università di Milano–bicocca. Si tratta di un keypad molto speciale che contribuisce a migliorare la qualità dell’interazione docenti-studenti. Il professore fa una domanda a risposta multipla, gli studenti scelgono quella che ritengono corretta schiacciando il tasto del telecomando abbinato a ciascuna risposta e il software le elabora in forma di grafico, con le percentuali ottenute da ciascuna delle soluzioni. Attualmente la sperimentazione è partita nei corsi di Ecologia, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, e di Patologia generale e Immunologia, della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Lo scopo dello student response system, questo il nome del sistema, è quello di rendere più dinamica e interattiva la tradizionale lezione frontale. A ciascuno studente, o a gruppi di studenti, vengono distribuiti dei telecomandi che possono essere appositamente codificati. In questo modo, quando gli studenti rispondo alle domande poste dal professore pigiando sul telecomando, quest’ultimo può vedere immediatamente quanti hanno risposto in modo corretto ma può anche visualizzare informazioni più approfondite sulla qualità delle risposte. Ad esempio quali sono le percentuali di correttezza ed errore per genere, per percorso formativo (per quanto riguarda le matricole), per fascia d’età. L’uso di questo sistema, basato sui telecomandi, modifica in modo significativo la classica struttura one-way della lezione frontale, trasformandola in una lezione realmente bidirezionale: è infatti possibile conoscere immediatamente il grado di preparazione degli studenti e colmare eventuali lacune. Spesso, infatti, alla domanda che il professore lancia durante la lezione per verificare se tutti hanno compreso, sono solo alcuni a rispondere, magari correttamente. E questo può portare il docente a credere che il livello di apprendimento sia uniforme. Salvo sorprese in sede di esame. Il sistema interattivo ha ottenuto un buon successo anche all’estero, al punto che negli Stati Uniti, alcune università, già da tempo, lo distribuiscono alle matricole insieme al tesserino universitario. «Il compito di un professore – dice Maria Luisa Lavitrano, docente di Patologia generale e immunologia – è quello di tenere alto e vivo l’interesse degli studenti durante tutta la lezione. Tuttavia sappiamo che l’attenzione cala molto rapidamente, quindi un buon docente, in una certa misura, deve essere anche un bravo attore di teatro perché gli studenti sono un pubblico esigente. L’obiettivo di una lezione è quello di trasmettere nel modo più efficace possibile contenuti significativi, quindi, tutti gli strumenti che contribuiscono a rendere l’interazione con gli studenti più fluida, sono molto utili». «Durante le ore di lezione – spiega Paolo Galli, docente di Ecologia presso l’Università di Milano–bicocca - mi capita spesso di porre delle domande agli studenti e di assumere che se uno studente o alcuni studenti hanno risposto ne consegue che tutta la classe ha risposto in modo corretto. Non abbiamo nessuna informazione su quello che realmente la classe conosce. Non sappiamo mai quello che gli studenti timidi sanno, per alcuni può essere veramente difficile rispondere davanti a tutta la classe. Questo strumento permette di avere un´idea dettagliata di quello che tutta la classe conosce. Quando sono venuto a conoscenza di questo strumento, ho subito deciso di testarlo con i miei studenti. Ovviamente da solo non basta per garantire una buona lezione. Insegnare è un´arte fatta di linguaggi verbali e non verbali, di messa in gioco di se stesso da parte del docente che deve essere in grado di coinvolgere il maggior numero di studenti possibili». Cosa ne pensano gli studenti - «Seguire le lezioni utilizzando il telecomando – afferma Stefano, studente di Scienze Biologiche – È più interessante perché mantiene viva l’attenzione: non subiamo passivamente quello che il professore dice, ma siamo noi ad intervenire e a interagire, con la possibilità di approfondire gli argomenti appena spiegati. Inoltre, con questo metodo, puoi anche confrontarti con i tuoi compagni e capire se hanno i tuoi stessi dubbi». «I telecomandi rendono interattiva la lezione e noi riusciamo a capire più facilmente gli argomenti spiegati, testando, allo stesso tempo, il nostro livello di preparazione», sottolinea Noemi, studentessa della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. «Arriviamo anche più preparati all’esame – sostiene Viviana, iscritta al secondo anno di Scienze Biologiche – Quando il professore si accorge che c’è un’alta percentuale di risposte sbagliate, ritorna sull’argomento e lo spiega in modo più semplice». «Questo metodo, essendo anonimo, permette, tra le altre cose, di superare la timidezza che si ha in questi casi. Tutti, infatti, si sentono liberi di esprimere il proprio parere senza essere condizionati dalla eventuale risposta sbagliata», dice Matteo che segue il corso di Ecologia tenuto dal Professor Galli. «Con l’uso del telecomando - afferma Marta, iscritta al corso di laurea in Scienze Biologiche - Hai meno paura di dare la tua risposta davanti a tutta la classe e così ti metti in gioco, verifichi se hai capito quanto è stato appena spiegato. Diversamente, molti, col timore di dare la risposta sbagliata, non alzerebbero mai la mano durante una verifica del docente e difficilmente interagirebbero nel corso della lezione».  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE RIDURRE LE FORMALITÀ BUROCRATICHE DEI FINANZIAMENTI ALLA RICERCA  
 

Bruxelles, 4 maggio 2010 - La Commissione europea ha delineato i suoi piani per semplificare le procedure di partecipazione ai progetti di ricerca finanziati dall´Ue e spera in questo modo di riuscire a convincere i migliori ricercatori a partecipare ai programmi quadro. "I ricercatori devono poter passare più tempo in laboratorio e meno in ufficio", ha dichiarato Máire Geoghegan-quinn, il commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza. "Le nostre proposte intendono ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca europei. Abbiamo bisogno di reclutare i migliori ricercatori e le imprese più innovative, e dobbiamo permettere loro di concentrarsi sui risultati, non sulla burocrazia". La strategia di semplificazione, illustrata in una comunicazione della Commissione, è divisa in tre parti. La prima parte riguarda le modifiche che possono essere fatte nell´ambito dell´attuale quadro giuridico e normativo. Per esempio, un miglior supporto agli utenti (in termini di documenti facilmente comprensibili, strumenti Ti (tecnologia dell´informazione) di semplice utilizzo e processi amministrativi ottimizzati) riduce il tempo necessario per assegnare sovvenzioni ed effettuare pagamenti. La Commissione si è inoltre impegnata a garantire che le regole vengano applicate in modo coerente e che gli inviti a presentare proposte e le scadenze tengano in considerazione i principali periodi di ferie. Infine, la Commissione sta contemplando l´introduzione di premi, facendo notare che la loro gestione è semplice e che essi incoraggiano gli investitori ad investire nella ricerca per riuscire a vincerli. La Commissione eseguirà un´azione pilota relativa ai premi nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). La seconda parte del piano di semplificazione è dedicata a modifiche più radicali per quanto riguarda le norme finanziarie in vigore. Sia il Parlamento europeo che il Consiglio devono dare il via libera affinché queste modifiche siano applicate. Le idee proposte includono un uso più ampio di "metodologie di costo medio", che assolverebbero i progetti dalla contabilità separata per ciascuna pur minima voce di spesa. La registrazione del tempo personale a fini contabili viene citata come un problema da molti beneficiari di sovvenzioni. La Commissione propone il pagamento di una somma forfettaria per il personale sulla base di un accordo delle spese di personale durante i negoziati di sovvenzione. La Commissione propone inoltre di permettere di utilizzare per i progetti Ue gli stessi metodi contabili usati per i programmi di ricerca nazionali. La terza e ultima parte della comunicazione riguarda le modifiche che potrebbero essere attuate nell´ambito dei futuri programmi quadro. Qui la Commissione prevede di esaminare le opzioni che funzionerebbero secondo un principio di "pagamento legato ai risultati". "La stessa Corte dei conti ha chiesto se, invece del sistema attuale di "pagamento legato all´input", si potrebbe cambiare in "pagamento legato all´output´´, ha spiegato il commissario Geoghegan-quinn. "Verrebbero fissati obiettivi concordati in cambio di finanziamenti. Il saldo degli importi dev´essere associato al fatto che tali obiettivi siano raggiunti". La signora Geoghegan-quinn ha sottolineato che la semplificazione potrebbe essere realizzata senza compromettere il controllo finanziario. "Sono un ex membro della Corte dei conti - ha sottolineato - posso dirvi che l´uso di procedure diverse e sovrapposte crea confusione. Regole chiare e semplici, applicate in modo coerente, permettono un migliore controllo finanziario". Da parte sua, il commissario per il Bilancio dell´Ue Janusz Lewandowski ha detto: "La revisione del regolamento finanziario, che la Commissione presenterà il prossimo mese, sosterrà queste idee di semplificazione del finanziamento della ricerca con proposte normative concrete, utili anche in molti altri settori. Abbiamo bisogno di norme più semplici per incoraggiare i potenziali beneficiari dei fondi Ue - come le piccole e medie imprese o le Ong [organizzazioni non governative] - a richiederli. Grazie alla semplificazione il bilancio dell´Unione europea offrirà maggiori vantaggi ai cittadini e alle imprese". La Commissione ha anche rilasciato i dettagli del nuovo gruppo di esperti che è stato incaricato di riesaminare tutti gli aspetti del 7° Pq. Il gruppo di 10 membri, presieduto da Rolf Annerberg del Consiglio svedese per l´Ambiente, le scienze agrarie e il territorio (Formas), analizzerà tutti gli aspetti del 7° Pq, compreso il suo impatto sullo Spazio europeo della ricerca (Ser), la posizione internazionale dell´Europa in campo scientifico, l´efficacia di nuove misure nell´ambito del 7° Pq e il ruolo della ricerca negli sforzi per affrontare le principali sfide sociali. Le conclusioni del gruppo verranno integrate nel progetto dell´Ottavo programma quadro (8° Pq), che dovrebbe iniziare nel 2014. La Commissione pubblicherà le sue proposte per l´8° Pq verso la fine del 2011 o l´inizio del 2012. Per maggiori informazioni e per scaricare la comunicazione: http://ec.Europa.eu/research/fp7/index_en.cfm?pg=documents  7° Pq su Cordis: http://cordis.Europa.eu/fp7/home_it.html  

 
   
   
QUANDO GLI ADOLESCENTI SI METTONO IN GIOCO. D’AZZARDO IL FENOMENO È IN CRESCITA E INTERESSA CIRCA LA METÀ DEGLI STUDENTI ITALIANI, CON UN INCREMENTO MAGGIORE TRA LE RAGAZZE. GRATTA E VINCI, LOTTERIE ISTANTANEE, SCOMMESSE SPORTIVE, LOTTO E SUPERENALOTTO SONO I GIOCHI IN DENARO PIÙ PRATICATI.  
 
 Roma, 4 maggio 2010 - Il gioco d’azzardo è in forte aumento: cresce al ritmo del 13 per cento in un anno, 53 miliardi di euro puntati solo nel 2009, sempre più gli adolescenti coinvolti, come attestano i dati di uno studio su 40.000 studenti condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-cnr) all’interno del progetto “Il gioco è una cosa seria” dell’Asl To3 coordinato da Paolo Jarre. “Dal 2008 al 2009 la percentuale di studenti tra i 15 e i 19 anni che dichiarano di aver giocato in denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi è aumentata dal 40% al 47%”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice Ifc-cnr e responsabile Espad (European school project on alcohol and other drugs) per l’Italia, “l’aumento maggiore è fra le ragazze, passate dal 29 al 36%, i maschi passano invece dal 53 al 57%. Tra questi studenti, nonostante il divieto di legge, circa 550.000 sono i minorenni, corrispondenti al 43% dei minori scolarizzati (dati 2009, in crescita rispetto al 38% del 2008)”. Tra i ragazzi che hanno giocato denaro nell´ultimo anno, coloro che presentano un profilo di rischio totalmente assente rilevato mediante il South Oaks Gambling Screen Revised for Adolescents (Sogs-ra) sono in diminuzione del 3% (dal 70 al 67%); in aumento quelli con un rischio basso (dal 19,6 al 22%), mentre rimangono invariati quelli con rischio patologico (11%). Gratta e vinci e lotterie istantanee (34%, dal 28% del 2008), scommesse sportive (17%), lotto e superenalotto (cresciuti dal 9 al 14%) sono nell’ordine i giochi in denaro maggiormente praticati dagli studenti. Nello specifico, gratta e vinci/lotterie istantanee sono stati giocati dal 36% dei maschi e dal 32% delle ragazze. In testa alla classifica per Regioni, al primo posto troviamo la Campania con il 57,8% degli studenti ‘giocatori’ (71,5% dei maschi contro il 45,6% delle femmine), seguono Basilicata con il 57,6% (69,4% maschi, 43,7% femmine) e Puglia con il 57% (68,7% maschi, 45,1% femmine). Sicilia, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Calabria e Umbria si attestano oltre il 50%. Inferiori alla metà le percentuali di Emilia-romagna (40,8%); Valle d’Aosta (41,1%); Liguria (41,6%); Piemonte (42,3%); Lombardia (43,5%); Toscana (43,4%). Agli ultimi posti Trentino (35,8%), Friuli Venezia Giulia e Veneto (36,3%). “Dai dati emerge che nelle regioni del Nord il fenomeno è meno diffuso rispetto al Sud”, conclude Sabrina Molinaro. Per quanto riguarda i contesti di gioco, ai primi tre posti si trovano i locali pubblici non dedicati come bar, tabaccherie, pub (32%), case private (20%) e sale scommesse (12%). Il gioco virtuale (Internet, telefono cellulare) è utilizzato nel 7%, anche se una quota del gioco praticato nelle case private avviene tramite web. Rispetto alla frequenza aumentano coloro che dichiarano di aver giocato più di 2 volte l’anno, passati dal 43% al 45%; quelli che riferiscono di aver giocato oltre 20 volte passano dal 13 al 14%; diminuiscono quelli che hanno giocato 1 o 2 volte (dal 44% al 41%). Rimane pressoché stabile, invece, l´importo delle giocate: il 6,5% degli studenti ‘giocatori’ dichiara di aver speso oltre 50 euro nell´ultimo mese.  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA MODELLAZIONE E SIMULAZIONE NELL´INGEGNERIA, ECONOMIA E GESTIONE  
 
Barcellona, 4 maggio 2010 - Dal 15 al 17 luglio 2010 si terrà a Barcellona (Spagna) la conferenza internazionale sulla modellazione e simulazione nell´ingegneria, economia e gestione. Scientific research in modelling and simulation needs new techniques to address systems where classical methods are insufficient, such as situations where imprecision, vagueness and uncertainty are unavoidable. Among the specific areas to be discussed at the event are research, methods, techniques, applications and projects based on fuzzy logic, neural networks, genetic algorithms, uncertainty theory, chaos theory, new quantitative methods and soft computing. The conference will be a chance for university staff, professionals and practitioners working in the field of modelling and simulation to meet and exchange ideas and experiences. The Association for Modelling and Simulation in Enterprises (Amse), and the University of Barcelona are co-organising the event. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Amse-modeling.com/ms10/    
   
   
FVG: ACCORDO ISTRUZIONE/FORMAZIONE/LAVORO  
 
 Udine, 4 maggio 2010 - Un accordo che ha lo scopo di veicolare all´interno della costruzione dei progetti formativi lo spirito d´impresa, che rappresenta un elemento fondante dell´affermazione del modello di economia del Friuli Venezia Giulia, è stato siglato ieri a Udine, nella sede dell´Amministrazione, dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura, Roberto Molinaro, da Franco Bosio, presidente di Confcooperative Fvg, e da Daniela Beltrame, direttore dell´Ufficio scolastico regionale. Si tratta di una cornice funzionale a iniziative già in atto da parte di alcune scuole, e rappresenterà un´occasione formativa per gli insegnanti e informativa per gli studenti, in particolare sugli aspetti che raccordano l´istruzione con le opportunità offerte dal mondo del lavoro. Un mondo, che, secondo Molinaro, "il movimento cooperativo sa rappresentare attraverso la concretizzazione di principi che rappresentano il caposaldo di una società moderna". "Principi - ha aggiunto - che sono quelli della solidarietà e della responsabilità sociale; ovvero gli elementi caratterizzanti del successo della cooperazione in diversi settori del tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia". Il protocollo firmato oggi costituisce, per Molinaro un riconoscimento concreto volto a potenziare l´azione già in atto da parte del mondo della scuola. E rappresenterà il contenitore di progetti formativi rivolti sia ai docenti che agli allievi. Tale accordo prevede, come ha spiegato la direttrice Beltrame, per quanto riguarda il primo ciclo dell´istruzione, momenti di didattica e orientativi, volti a sensibilizzare i soggetti interessati sulla cultura della formazione. Ciò nella consapevolezza del fatto che lo sviluppo va legato ai valori e alle tradizioni del territorio. Per quanto concerne invece il secondo ciclo dell´istruzione e la scuola secondaria superiore, l´intesa offre occasioni per l´organizzazione di stage e di progetti di alternanza scuola-lavoro da sviluppare nelle aziende del mondo della cooperazione. L´iniziativa si prospetta dunque quale occasione importante per imprimere un nuovo impulso all´economia del Friuli Venezia Giulia, attraverso le cooperative, che come ha ricordato il presidente di Confcooperative, Franco Bosio, si basano sui valori della mutualità e della solidarietà, ma soprattutto sono espressione del territorio e per questo non soggette al rischio di delocalizzazione. Fondamentale, ha concluso Bosio, "deve essere la possibilità di trasmettere ai giovani la consapevolezza della capacità di poter essere imprenditori di se stessi". Confcooperative Fvg è il maggior organo di rappresentanza della cooperazione del settore nel Friuli Venezia Giulia. Dove riunisce 775 realtà, 246 mila 432 soci, 14 mila 179 addetti. Vanta un fatturato annuo di 1 miliardo 258 milioni di euro. E una raccolta complessiva, attraverso le Banche di Credito Cooperativo, che è pari a 7,6 miliardi di euro.  
   
   
BOLZANO: ANCHE ONLINE LA PRENOTAZIONE DEL COLLOQUIO CON L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE  
 
Bolzano, 4 maggio 2010 - L’ufficio Orientamento scolastico e professionale, diretto dalla Rolanda Tschugguel, offre agli utenti una consulenza personalizzata molto apprezzata ed ora amplia l’offerta dei propri servizi con la possibilità di prenotare online il colloquio con gli esperti del settore. Nel corso del 2009 oltre 20.000 persone si sono rivolte all’Ufficio Orientamento scolastico e professionale della Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica per una consulenza sui percorsi formativi e sulle professioni, per consulenze di psicopedagogia individuale in materia di formazione scolastico - professionale, sostegno nelle scelte professionali e nello sviluppo della carriera professionale. Circa il 34% delle consulenze ha riguardato adulti. Allo scopo di facilitare l’accesso al servizio l’Ufficio Orientamento scolastico e professionale ha istituito recentemente la possibilità di prenotare online l’appuntamento per un incontro individualizzato degli utenti con gli esperti. Per effettuare la prenotazione è sufficiente consultare il sito http://www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/orientamento-scolastico-professionale/orientamento.asp  e cliccare sulla colonna di sinistra la voce “prenotazione online”. Naturalmente la prenotazione può essere effettuata in qualsiasi momento anche al di fuori dell’orario d’ufficio. L’ufficio Orientamento scolastico e professionale ha sede in via Andreas Hofer, 18 a Bolzano , Tel. 0471 413350 – Fax 0471 413358; E-mail: orientamento.Bolzano@provincia.bz.it  
   
   
“LEHRAMTSSTUDIUM” IN AUSTRIA E PRATICANTATO IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 4 maggio 2010 - Grazie ad un accordo tra il Ministero austriaco dell’istruzione e la Provincia Autonoma di Bolzano coloro che hanno completato un corso di studio per la formazione degli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado (Lehramtsstudium) possono svolgere il loro praticantato in Alto Adige. Le domande devono essere presentate al Ministero austriaco entro il 15 luglio 2010. Anche nel corso del prossimo anno accademico 2010/11 gli studenti che seguiranno un corso di studio per la formazione degli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado (Lehramtsstudium) potranno svolgere il loro praticantato presso le scuole altoatesine. Questa opportunità viene assicurata da un accordo sottoscritto nel febbraio del 2005 tra il Ministero austriaco dell’istruzione e la Provincia Autonoma di Bolzano. L’assegnazione dei posti per lo svolgimento del praticantato avviene sulla base di un apposita graduatoria per le scuole medie e superiori altoatesine. Le domande per prendere parte a questo programma di scambio devono essere presentate al Ministero austriaco dell’istruzione entro il 15 luglio 2010 e le graduatorie saranno rese note a fine agosto a Bolzano. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito Internet dell’Intendenza scolastica di lingua tedesca: http://www.Provinz.bz.it/schulamt/    
   
   
SCUOLA: I DATI DELL´ABBANDONO IL TASSO IN PROVINCIA DI TRENTO È FRA I PIÙ BASSI D´ITALIA  
 
Trento, 4 maggio 2010 - La situazione in provincia di Trento è fra le migliori d´Italia: il tasso di abbandono alla fine del primo anno nelle scuole secondarie superiori di secondo grado, per l´anno scolastico 2006-7, è infatti, pari al 9,2%, a fronte di una media italiana dell´11,4% e di una percentuale che nella provincia di Bolzano raggiunge il 17,4%. Secondo le fonti Istat, Miur e Mpi e quanto pubblicato in "Noi Italia" (Istat - 2010), il tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori della provincia di Trento, nell´anno scolastico 2006-7, è stato del 9,2%; la media della regione Trentino - Alto Adige del 14,3% a fronte di un tasso in provincia di Bolzano (raffrontato con gli iscritti alle prime e seconde classi delle scuole professionali) del 17,4%. Il dato è in linea con la media del Nord-est italiano, ovvero con il tasso medio delle regioni Friuli - Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Va, infine, prestata attenzione nell´analizzare, nel dettaglio, i dati percentuali: da un’elaborazione effettuata con le anagrafi studenti, si è visto che circa 270 studenti nell’anno scolastico 2008-2009 sono transitati dalle scuole superiori di secondo grado, alla prima o seconda classe della formazione professionale. Nelle valutazioni dell’indicatore del tasso di abbandono si deve, quindi, considerare che i transitati alle scuole professionali sono equiparati all’abbandono scolastico, anche se si sono semplicemente trasferiti. Nel caso in esame, i 270 studenti dell´anno scolastico 2008-9 rappresentano circa il 5% del totale degli studenti del primo anno delle scuole superiori di secondo grado.  
   
   
BOLZANO: SEMINARIO INFORMATIVO PRESSO LA SCUOLA PROFESSIONALE “MARCONI”: “ECDL HEALTH”  
 
Bolzano, 4 maggio 2010 - La Scuola professionale ”G. Marconi“ di Merano organizza, in collaborazione con Aica – Associazione Italiana per il Calcolo Automatico, un seminario informativo relativo ai contenuti della certificazione “Ecdl Health”. Il seminario informativo “Ecdl Health“ è articolato in una giornata e si terrà il 9 giugno 2010, dalle ore 09,30 alle 16,30, presso la sede della Scuola professionale “G. Marconi” in via K. Wolf, 42 a Merano. Ecdl Health è una certificazione indirizzata agli utenti dei Sistemi Informativi Sanitari, comprendendo quindi ruoli sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi. La certificazione è motivata dalla crescente importanza che sta assumendo, a livello internazionale, l´informatica in ambito sanitario, ed il conseguente miglioramento di efficienza da essa prodotto. Il test di certificazione ha lo scopo di garantire che i candidati possiedano le conoscenze, specifiche dell´ambito medico, necessarie per utilizzare in modo sicuro le applicazioni Ict che trattano informazioni sui pazienti. La Commissione Ecm si è chiaramente espressa a favore dell´assegnazione di crediti Ecm a corsi di formazione per operatori sanitari che comprendano, come verifica di apprendimento, il test di certificazione Ecdl Health. La Scuola G. Marconi di Merano è accreditata dal 2009 per l’erogazione di corsi specifici e del test di certificazione Ecdl Health. Dal febbraio 2009 ad oggi sono state svolte 6 edizioni di corsi Ecdl Health. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Scuola Professionale “G. Marconi”, Segreteria Formazione Continua sul Lavoro, Tel. 0473 203113 o inviare una e-mail all’indirizzo: fc.Marconi@scuola.alto-adige.it Per le iscrizioni al seminario gli interessati possono consultare il sito Internet di Aica, al seguente indirizzo: http://aicanet.Net/certificazioni/ecdl/eventicontestuali/subscribableevent.2010-03-29.5142842691  
   
   
GIUSEPPE FAITA È IL NUOVO PRESIDENTE DELL’EDISU DI PAVIA  
 
Roma, 4 maggio 2010 - Giuseppe Faita è stato nominato dal Rettore Angiolino Stella Presidente dell’Edisu, l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Ateneo pavese. La nomina decorre dal 1° maggio 2010; Faita subentra, dopo 20 anni di Presidenza, a Graziano Leonardelli. “Desidero ringraziare il prof. Leonardelli per l’eccellente lavoro che ha svolto in tutti questi anni come Presidente dell’Edisu– dichiara il Rettore Angiolino Stella – Dobbiamo al suo fondamentale contributo il potenziamento del campus universitario con nuovo collegi e mense, e soprattutto il fatto che Pavia sia diventata un punto di riferimento nazionale per il diritto allo studio. A partire da oggi assume l’incarico di presidente il prof. Giuseppe Faita, al quale esprimo i migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che il prof. Faita, che ben conosce i collegi e le esigenze degli studenti, porterà avanti con impegno e capacità le istanze del campus di Pavia”. L’edisu è un Ente strumentale di diritto pubblico avente personalità giuridica dedicato alla gestione del diritto allo studio. Istituito nel giugno 2006, in attuazione della legge Regione Lombardia n° 33 del 13 dicembre 2004 “Norme sugli interventi regionali per il diritto allo studio universitario“, l’Edisu dell’Università di Pavia sostituisce il disciolto I.s.u. In base alla convenzione tra Università di Pavia e Regione Lombardia, che riguarda l’impegno della Regione Lombardia in favore di servizi per il diritto allo studio, l’Edisu opera per il sostegno economico agli studenti, per didattica e percorsi formativi d’eccellenza, per informazioni sugli sbocchi professionali. In particolare, oltre a “favorire la residenzialità e la rimozione delle difficoltà economiche ostative alla frequenza dei corsi universitari”, l´Ente “gestisce collegi e residenze universitarie, servizi di ristorazione, culturali, sportivi e ricreativi, di aiuto allo studio”. L’edisu di Pavia gestisce 11 collegi e residenze in Pavia e uno a Cremona, 5 mense in Pavia, 2 a Cremona e una a Mantova. Giuseppe Faita, Alunno del Collegio G. Cardano, si laurea in Chimica presso l’Ateneo pavese nel 1986 dove consegue anche il dottorato di ricerca nel 1989. Da maggio 1990 assume il ruolo di ricercatore universitario presso il Dipartimento di Chimica Organica dell’Università di Pavia, passando quindi al ruolo di Professore Associato nel 2000. Dal 1997 al 2006 è membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Università come rappresentante dei ricercatori fino al 2000 e quindi come rappresentante dei Professori Associati. Dal novembre 2005 è Delegato del Rettore alle Risorse Umane. A partire dal novembre 2000 diviene Rettore del Collegio G. Cardano. Dalla primavera 2005 è membro del Comitato Scientifico per il Diritto allo Studio istituito dalla Regione Lombardia. Dal 1° maggio 2010 sostituisce il prof. Leonardelli alla Presidenza dell’Edisu come Delegato del Magnifico Rettore.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO ALL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA IL PROGETTO “AUDIENCE” DELLA FORMAZIONE PROF. ITALIANA  
 
Bolzanom 3 maggio 2010 - Il progetto “Audience” ideato e promosso dalla Scuola Professionale per il Commercio Turismo e Servizi “L. Einaudi” è incentrato sulle attività di apprendimento e-learning in presenza ed a distanza. Si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Università La Sapienza di Roma, "Didamatica 2010" (Informatica per la Didattica) il Convegno promosso annualmente da Aica (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico e l’Informatica) che si propone di fornire un quadro ampio ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel settore dell´Informatica applicata alla Didattica. L´edizione 2010 si è proposta, in particolare, di coinvolgere il mondo della formazione a tutto campo: dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti di formazione finanziata a quella professionale pubblica e privata. Nel corso del convegno i docenti della Formazione professionale Silvia Bonelli e Luigi Nevola hanno presentato il modello “Audience”, progetto ideato e promosso dal Scuola Professionale per il Commercio Turismo e Servizi “L. Einaudi”. Questo progetto d’innovazione tecnologica, che favorisce una didattica più attiva e collaborativa usando le nuove tecnologie attraverso la piattaforma “Copernicus Moodle”, promossa e gestita da cinque Ripartizioni della Provincia Autonoma di Bolzano, prevede la programmazione di attività di apprendimento e-learning in presenza e a distanza per potenziare il livello di preparazione e le competenze trasversali degli allievi. La presentazione di Audience a Didamatica 2010, all’interno della sessione sulla "Didattica a distanza", ha suscitato molto interesse nei partecipanti ed inoltre l’intervento è stato pubblicato negli atti del convegno.  
   
   
SOTTOSCRITTO ACCORDO TRA L’UNIVERSIDAD ABIERTA INTERAMERICANA E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO  
 
Buenos Aires, 4 maggio 2010 - Dopo la sottoscrizione dell’accordo quadro di cooperazione con l’Univesità degli Studi di Palermo lo scorso 12 aprile, le autorità dell’Universidad Abierta Interamericana di Argentina (Uai) hanno intrapreso delle iniziative volte alla realizzazione di un corso di laurea magistrale a titolo congiunto sul tema “Modelli di dinamica dei sistemi per lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni”. Tale corso di laurea è già presente nell’offerta formativa dell’università siciliana come programma finanziato dal progetto comunitario “Erasmus Mundus”, quale corso a titolo congiunto con le Università di Nijmegen (Olanda), Bergen (Norvegia) e Lund (Svezia). La prossima tappa sarà quella di discutere sulla divergenza tra la normativa italiana e quella argentina in materia di riconoscimento dei titoli, perciò nei prossimi mesi ci sarà l’incontro tra il Prof. Carmine Bianchi e le autorità della Uai per individuare le tematiche specifiche di interesse per la realtà italo-argentina, con l’intento di personalizzare il corso. Ruolo importante hanno avuto nella firma dell’accordo la Federazione delle Associazioni Siciliane di Buenos Aires e Sud della Repubblica Argentina, Fesisur, e la Camera di Commercio Siciliana di Argentina per il collegamento tra le due università. Nei prossimi mesi è anche prevista la presentazione all’Ue del progetto “Alfa”, a realizzarsi tra la Uai, l’Unipa e università del Cile e l’Uruguay.  
   
   
ACUERDO ENTRE LA UNIVERSIDAD ABIERTA INTERAMERICANA Y LA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO  
 
Buenos Aires, 4 maggio 2010 - Luego del tratado de colaboración firmado con la Università degli Studi di Palermo (Unipa) el pasado 12 de abril, las autoridades de la Universidad Abierta Interamericana de Argentina (Uai) activaron las tratativas para la realización del master “Modelos de dinámica de sistemas para el desarrollo sostenible de las organizaciones”, que ya forma parte de la oferta formativa de la universidad con sede en Palermo, Sicilia, como programa financiado por el proyecto comunitario “Erasmus Mundus” a título conjunto con las universidades de Nijmegen (Holanda), Bergen (Noruega) y Lund (Suecia). El próximo paso será el encuentro entre el profesor Carmine Bianchi y autoridades de la Uai para definir aspectos relativos a la diferencia existente entre las normativas italiana y argentina con el objetivo de lograr el reconocimiento conjunto de los títulos de estudio. El acuerdo entre ambas instituciones tuvo como nexo a la Federación de Entidades Sicilianas de Buenos Aires y Sur de la República Argentina, Fesisur, y a la Cámara de Comercio Siciliana de Argentina. Asimismo está prevista la presentación ante la Unión Europea del proyecto “Alfa” a realizarse entre la Uai, la Unipa y universidades de Chile y Uruguay.  
   
   
MATERA AL CENTRO DEL PROGETTO THE VOICE OF TEEN IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA STELLA: “PROTAGONISMO E ENTUSIASMO GIOVANILE DEVONO ESSERE AL CENTRO DELLA NOSTRA EUROPA”  
 
 Matera, 4 maggio 2010 - Ieri mattina il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, insieme al segretario generale Carmela Gerardi, ha ospitato le delegazioni di 7 Paesi europei, otto con l’Italia, in visita a Matera per la conclusione del progetto “The Voice of Teen” promosso nell’ambito del Lifelong Learning Program dall’Itis Pentasuglia. Il progetto, nato nel 2008 ha visto l’Itis Pentasuglia svolgere il ruolo di coordinatore degli altri Paesi partner: Grecia, Turchia, Bulgaria, Slovacchia, Lettonia, Francia e Polonia. Ventimila euro a Paese messi a disposizione per promuovere l’integrazione tra i giovani e il dialogo fra le culture. “L’europa – afferma Stella – rischia, proprio per i ragazzi, di rimanere un concetto astratto che appartiene agli adulti. Una lontananza e una estraneità che progetti come “The Voice of teen” contrastano, nel segno di un protagonismo e entusiasmo giovanile devono essere al centro della nostra Europa”.  
   
   
UN AIUTO PER RITROVARE LAVORO “HELP FOR JOB”: 400MILA EURO PER 10 CORSI GRATUITI SUI PROFILI PIÙ RICHIESTI DALLE AZIENDE.  
 
Parma, 4 maggio 2010 – Una mano per rientrare nel mondo del lavoro: per poter continuare a esercitare un diritto sancito dalla costituzione e capace di dare alla persona sicurezza, autonomia, dignità. Punta proprio ad aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi “Help for job”, iniziativa con cui la Provincia di Parma continua la sua attività di sostegno ai cittadini in cerca di un’occupazione in una congiuntura non favorevole come quella che stiamo attraversando. Si tratta di 10 corsi gratuiti pensati con l’obiettivo di offrire ai disoccupati, in via prioritaria privi di ammortizzatori sociali, che hanno perso un lavoro e che sono iscritti ai Centri per l’impiego della Provincia di Parma (iscritti entro il 22 marzo 2010, data di pubblicazione del bando), una qualificazione professionale su profili particolarmente richiesti dal mercato del lavoro, per accrescere le loro possibilità di ritrovare un’occupazione. “Help for job” è una delle opportunità previste dal progetto “Ripartire insieme” della Provincia di Parma, in attuazione del “Patto per coordinare interventi a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi economica” sottoscritto dalla Provincia, dalla Camera di Commercio, dalle Associazioni di categoria, dalle forze sociali, da Comuni ed enti del territorio e dalla Fondazione Cariparma. Il finanziamento destinato dalla Provincia a “Help for job” è di 400mila euro, provenienti dal Fondo sociale europeo “L’obiettivo è quello di dare una mano ai lavoratori colpiti dalla crisi per aiutarli a ritrovare un’occupazione: noi investiamo questi 400mila euro del Fondo sociale europeo per formare professionalità perché in questo modo crediamo di dar loro strumenti, forza e occupabilità. Spesso per ritrovare lavoro è necessario imparare a fare cose nuove, e la formazione professionale serve proprio per questo: ecco dunque i 10 corsi che proponiamo, corsi molto “finalizzati” perché riguardano le professioni che anche in questo momento le aziende di Parma e del Parmense richiedono di più”, ha detto nella presentazione di oggi in Provincia l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, sottolineando inoltre che “si tratta di un progetto pensato con un occhio di riguardo verso le persone che soffrono di più a causa della crisi: coloro che non hanno né ammortizzatori sociali né reddito, i quali grazie alla Fondazione Cariparma avranno un’indennità di frequenza fino a 400 euro mensili”. I profili professionali su cui concentrare l’intervento sono stati individuati attraverso un’ampia concertazione: si è infatti costituito un “Tavolo operativo” che ha coinvolto le forze sociali, la Camera di Commercio, le locali associazioni di impresa e l’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia. Dal confronto interno al Tavolo operativo sono scaturite 10 figure professionali che anche in questo momento e per l’anno 2010 sono e saranno le più richieste dalle aziende del Parmense. Nel complesso 39 le proposte presentate dagli enti di formazione, 10 i percorsi approvati: percorsi la cui realizzazione coinvolgerà 56 aziende del territorio. “Anche questo – ha osservato Manuela Amoretti, affiancata da Marisa Ciaburri ed Erika Azzali del Servizio formazione professionale e politiche del lavoro - è un dato importante, che testimonia come si cerchi di radicare il più possibile le attività all’interno del nostro tessuto economico”. Questi i profili: progettista alimentare; tecnologo di prodotto/processo nella meccanica; tecnico informatico; tecnico commerciale marketing; tecnico contabile;installatore manutentore di impianti elettrici; montatore meccanico di sistemi; operatore amministrativo segretariale; operatore di lavorazione carni; operatore di lavorazioni lattiero-casearie. Le iscrizioni ai corsi, che partiranno nella seconda metà del mese di maggio, sono aperte dal 3 al 17 maggio 2010, e saranno raccolte dagli enti di formazione che realizzeranno le singole iniziative formative. All’atto dell’iscrizione sarà possibile indicare più scelte: non solo il profilo di maggiore interesse (prima scelta) ma anche due profili in ordine di priorità (secondo e terzo), per avere maggiori possibilità di accedere a un’attività formativa. Alla presentazione della domanda saranno verificati i requisiti di accesso. Nel caso in cui le domande siano superiori ai posti disponibili sarà effettuata una selezione di carattere attitudinale e motivazionale, con test scritto e colloquio. Ai disoccupati privi di ammortizzatori sociali e di qualsiasi forma di reddito di natura dipendente o autonoma sarà attribuito un punteggio aggiuntivo di 20 punti. Ai partecipanti ai corsi privi di ammortizzatori sociali e di qualsiasi forma di reddito, sarà riconosciuta un’indennità di frequenza di € 3,10 per ogni ora frequentata, fino a un massimo di 400 euro al mese. Il contributo è un’opportunità messa a disposizione dalla Fondazione Cariparma e gestita dalla Provincia.  
   
   
BOLZANO: GIOVANI IN SCENA: DENTRO LA COMMEDIA CON PAOLO ROSSI  
 
Bolzano, 4 maggio 2010 - Sono aperte fino al 31 maggio 2010 le iscrizioni per partecipare allo stage sull´arte della commedia con il famoso artista italiano Paolo Rossi proposto nell’ambito del progetto “Giovani in scena”. L´iniziativa è realizzata dal Dipartimento cultura italiana assieme al Teatro Stabile di Bolzano. Dal 14 al 21 giugno 2010 (in orario serale) Paolo Rossi, uno degli artisti più creativi e originali del teatro italiano, insegnerà i trucchi e le tecniche teatrali a una ventina di giovani di età compresa fra i 15 ed i 25 anni. Il laboratorio sull’arte della commedia da lui condotto si svolgerà al Black Box in via Galizia 32/c Laives. A conclusione, il 21 giugno 2010, vi sarà il saggio finale aperto al pubblico. Il workshop è stato ideato appositamente dall’artista per il progetto innovativo di formazione teatrale del pubblico giovanile “Giovani in scena” promosso dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, assieme al Teatro Stabile di Bolzano. "Il nostro obiettivo” come ribadiscono Tommasini ed il direttore del Teatro Stabile, Marco Bernardi, “è promuovere la creatività e la crescita culturale dei giovani nella nostra comunità. Con ‘Giovani in scena’ vogliamo formare spettatori competenti, attivi e consapevoli che possano comprendere il linguaggio teatrale e possano sviluppare la passione per il teatro.” Nel corso del laboratorio il “Signor” Rossi, affiancato dagli attori della Compagnia Baby Gang e dal musicista Emanuele Dell’aquila, avvicinerà i partecipanti ai metodi di improvvisazione ed alla contaminazione di generi e registri differenti. Rossi sta portando avanti un lavoro di ricerca sul Teatro Popolare con laboratori realizzati in diverse città italiane al fine di rianimare il pubblico attraverso il metodo teatrale, epico e popolare. Le domande d’iscrizione dovranno pervenire entro il 31 maggio 2010 presso gli uffici del Teatro Stabile di Bolzano, piazza Verdi 40, a Irene Vitulo, tel. 0471 301566 – fax 0471 327525, e-mail: ufficioscuole@teatro-bolzano.It  - http://www.Teatro-bolzano.it/  - www.Provincia.bz.it/cultura  La quota di iscrizione è di 100 Euro. I colloqui di selezione si svolgeranno lunedì 7 e martedì 8 giugno dalle ore 14.00 alle 19.00.  
   
   
AMBIENTE: CONTRIBUTI PER RIMOZIONE AMIANTO LA GIUNTA ABRUZZESE HA APPROVATO IL PROVVEDIMENTO  
 
 L´aquila, 4 maggio 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Daniela Stati, ha approvato stamani il provvedimento con cui si dà avvio al programma di concessione di contributi pubblici per la rimozione di piccoli quantitativi di amianto (30 mq o 450 kg). "Con questo provvedimento, si avvia un importante e sentito programma di dismissione dell´amianto con incentivi a singoli privati e ai Comuni - dice l´assessore Stati - seguirà l´emanazione di specifici bandi pubblici. Una commissione regionale di valutazione, composta da rappresentanti di Regione, Arta, Asl e Province, redigerà successivamente, per la concessione dei contributi, in riferimento a specifici criteri e modalità già individuati, le graduatorie delle domande su base provinciale. Il contributo massimo erogabile ai soggetti privati, per ogni singolo intervento di rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto, sarà pari al 70% della spesa sostenuta per un massimo contributo ammissibile di ? 1.865,00. Il contributo massimo erogabile ai Comuni, per ogni singolo intervento di rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto, sarà pari al 100% della spesa sostenuta per un massimo contributo ammissibile di ? 1.865,00. Saranno riconosciuti i contributi ad ogni singolo Comune fino ad un massimo di ? 10.000,00. "Per i Comuni - aggiunge l´assessore ? abbiamo già avviato degli interventi operativi per oltre 2 milioni di euro, sostenuti da co-finanziamenti regionali al 70%, nell´ambito del piano triennale per l´ambiente". "Sempre stamani, in altro provvedimento da me proposto, è stata approvata l´istituzione del Comitato Tecnico Interdisciplinare per i lavori relativi alla definitiva elaborazione del Piano Regionale Amianto. Da questo punto di vista purtroppo l´Abruzzo è fanalino di coda insieme alle Regioni Puglia e Molise, non avendo ancora approvato il Piano regionale amianto. Stiamo cercando di recuperare un grave gap e penso che, fatti tutti i necessari passaggi, in autunno anche l´Abruzzo avrà il Piano Regionale Amianto. Un altro tassello che mettiamo per continuare l´opera tesa a portare la nostra Regione ai livelli che le competono".  
   
   
BOLZANO: CLIMA, È STATO UN APRILE CALDO E SECCO  
 
Bolzano, 4 maggio 2010 - Il mese di aprile 2010 passerà alla storia come un mese particolarmente caldo e caratterizzato da un clima secco. Questo l´esito del consueto bilancio stilato dal Servizio meteorologico provinciale. Nella nota si sottolinea come il passaggio della nube di cenere proveniente dall´Islanda abbia lasciato pochissime tracce in Alto Adige. Il primo aprile, con nevicate al di sopra dei 600 metri di altitudine, non aveva fatto presagire nulla di buono per quanto riguarda il tempo, ma poi le cose sono cambiate. Il resto del mese, infatti, è stato caldo e con pochissime precipitazioni. A Bolzano, la temperatura media è stata di 14°, ben al di sopra del trend di lungo periodo (12,4°), ma il valore più elevato è stato registrato il 25 aprile a Merano, con una temperatura di 29,5°. A Dobbiaco, invece, il 2 aprile, la colonnina di mercurio era scesa addirittura sino a -10°, confermando la grande variabilità di condizioni climatiche che si possono registrare in questo periodo dell´anno. Per quanto riguarda le precipitazioni, aprile si colloca decisamente al di sotto della media di lungo periodo, attestandosi tra il 10% e il 50% dei valori consueti. Solo nella zona di Bolzano, grazie al temporale del 26 aprile, ci si è un po´ più avvicinati alla media dei 56 litri di pioggia per metro quadrato, non riuscendo comunque ad andare oltre i 33 litri per metro quadrato. Uno degli avvenimenti principali del mese che si sta per concludere è stato indubbiamente la nube di cenere provocata dal vulcano islandese Eyjafjallajökull, che ha mandato in tilt il traffico aereo di tutta Europa. Tra il 23 e il 24 aprile la nube ha sorvolato anche l´Alto Adige, lasciando comunque pochissime tracce del suo passaggio: gli unici picchi registrati dalle centraline per il rilevamento delle polveri si sono verificati a Brunico e Vipiteno, dove per qualche ora la concentrazione delle Pm10 nell´aria ha raggiunto i 90 microgrammi per metro cubo. Grazie anche alle pioggie del 25 aprile, inoltre, gli effetti del passaggio sono stati cancellati, se si eccettuano alcuni "segni" sul terreno, in alcune zone della Provincia, molto simili a quelli lasciati dalle cosiddette pioggie sahariane. L´ultimo scampolo di aprile sarà caratterizzato ancora da tempo caldo e soleggiato, ma già a partire da domenica, e per i primi giorni della prossima settimana, le previsioni del Servizio meteorologico provinciale parlano di pioggia e temperature in ribasso.  
   
   
DOSSIER RIFIUTI DI CITTADINANZATTIVA  
 
Roma, 4 maggio 2010 - In Italia la gestione dei rifiuti meno funziona e più la si paga: +55% dal 2000 ad oggi, +2,8% rispetto all’ultimo anno In Campania (301€) la spesa media annua più elevata, a Siracusa (407€) e Caserta (393€) le tariffe più care d’Italia. Nell’ultimo anno aumenti record in 5 città: Salerno (+67,4%), Caltanissetta (+40%), Lecco (+29%), Chieti (+25%) e Benevento (+21,5%). Rifiuti a peso d’oro: a Siracusa, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 407€, il quadruplo rispetto alla città meno cara d’Italia, Reggio Calabria (95€). Roma la quinta città più cara d’Italia con 337€, preceduta solo da Salerno (356,5€), Catania (365€), Caserta (393€) e Siracusa. Tra i 10 capoluoghi con le tariffe più alte, solo uno, Trieste, è del Nord (309€). In generale, la media annua più alta si registra in Campania (301€), la più bassa in Molise (126€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: In Sicilia, per esempio, a Trapani (182€) e Ragusa (198€) la Tarsu arriva a costare meno della metà di Siracusa. Lo stesso dicasi in Lombardia, dove la Tarsu pagata a Milano (262€) supera di 130€ la Tarsu pagata a Cremona (132€), o in Toscana, dove la Tia pagata a Livorno (308€) supera di ben 141€ la Tia pagata a Firenze (167€). Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200€ ed una casa di 100 metri quadri. L’indagine, condotta con il contributo dei rilevatori civici di Cittadinanzattiva, ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2008. On line su www.Cittadinanzattiva.it l’indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo. Caro bollette. In media, in un anno la nostra famiglia-tipo ha sostenuto nel 2008 una spesa di 223 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Cinque le città che nell’ultimo anno hanno fatto registrare incrementi record, superiori al 20%: Salerno (+67,4%), Caltanissetta (+40%), Lecco (+29%), Chieti (+25%) e Benevento (+21,5%). Inoltre, da gennaio 2000 a marzo 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 55%. In negativo, da segnalare anche il ritardo con il quale i capoluoghi di provincia hanno adottato la Tariffa d’igiene ambientale (Tia), introdotta dal Decreto Ronchi nell’ormai lontano 1997: sono solo il 45%, mentre la maggioranza dei capoluoghi (55%) è rimasta fedele alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani).
Le 10 città più costose Le 10 città più economiche
Siracusa 407 € (Tarsu) Reggio Calabria 95 € (Tarsu)
Caserta 393 € (Tarsu) Isernia 112 € (Tarsu)
Catania 365 € (Tarsu) Matera 125 € (Tarsu)
Salerno 356,5 € (Tarsu) Brescia 126 € (Tia)
Roma 337 € (Tia) Cremona 132 € (Tarsu)
Agrigento 333 € (Tia) Campobasso 139 € (Tarsu)
Taranto 322 € (Tarsu) Viterbo 139 € (Tarsu)
Latina 311 € (Tia) Vibo Valentia 141,5 € (Tarsu)
Trieste 309 € (Tarsu) Pescara 147 € (Tarsu)
Livorno 309 € (Tia) Pordenone 148 € (Tarsu)
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, 2009 Il commento di Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva: “In Italia, più della metà dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani è pressocché stabile, mentre ciò che non accenna a diminuire è il carico delle tariffe, specie in quelle aree del Paese, come il Sud, dove il reddito pro capite è più basso. In sostanza, il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori, e da questo punto di vista il caso della Campania è quanto mai esemplificativo. Quel che emerge dall’analisi è la mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti, capace di legare gli elementi di costo ad elementi di qualità del servizio, a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza se non proprio nell’illegalità, come peraltro più volte denunciato da Legambiente. Anche nella gestione dei rifiuti, come per l’acqua, la recente riforma dei servizi pubblici locali non può prescindere dall’istituzione di una indipendente Autorità di regolamentazione e controllo, oltre che da un convinto coinvolgimento dei cittadini e delle Associazioni che ne tutelano i diritti, nella valutazione del servizio, come peraltro previsto dal comma 461 dell’articolo 2 della Legge Finanziari 2008 (l. 244/2007)“.
 
   
   
FEDERLAZIO: LO SPETTRO DELL’EMERGENZA RIFIUTI SI RIAFFACCIA PREPOTENTEMENTE  
 
 Roma, 4 maggio 2010 - “I casi sono due. O le amministrazioni comunali, provinciali e regionali realmente sottovalutano il problema, oppure, con scarso senso di responsabilità anche amministrativa, fanno finta di dimenticarsene, forse contando sul fatto che qualcun altro risolverà il problema”. Così Il direttore generale della Federlazio Giovanni Quintieri commenta l’ultimo caso di inadempienza che vede protagonista il comune di Pomezia nei riguardi dell’azienda che gestisce il servizio di smaltimento rifiuti. Il debito accumulato dal comune pontino ammonta ad oltre 13 milioni di euro per la sola sorte, e sta mettendo in grandissima difficoltà l’azienda che eroga il servizio, con buona pace delle tanto sbandierate dichiarazioni da parte delle istituzioni circa la loro volontà di valorizzare e salvaguardare l’attività delle Pmi. Nell’ottobre scorso, la Federlazio ha sottoscritto un buon accordo con la Regione per avviare a soluzione l’annoso problema dei crediti degli enti locali verso le imprese di questo comparto. Qualche comune moroso, ad esempio Nettuno, ha aderito all’accordo, ma la maggioranza ad oggi ne è rimasta fuori ed il comune di Pomezia è tra questi. “Rivolgiamo un accorato appello alla Regione – conclude Quintieri –affinché essa eserciti tutta la sua forza di persuasione e oltre nei confronti dei comuni che ancora non hanno aderito, a cominciare da Pomezia, al fine di scongiurare la grave emergenza che potrebbe iniziare già il 17 maggio prossimo, giorno a partire dal quale l’azienda che gestisce l’impianto di smaltimento di Albano Laziale, sospenderà il servizio di trattamento dei rifiuti del Comune di Pomezia, con il rischio che tale misura si estenda a tutti gli altri comuni ripetutamente e gravemente morosi”.  
   
   
AATO VERONESE, PRIVATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DELL’ ACQUA E SOPPRESSIONE DELLE AUTORITA’ D’AMBITO: APPELLO AI SINDACI VERONESI  
 
Verona, 4 maggio 2010 – Privatizzazione , Aato Veronese fa appello ai Sindaci. Il Presidente dell’Aato Veronese Luigi Pisa ha scritto una lettera, inviata a tutti i Sindaci del territorio scaligero e al Presidente della Provincia di Verona Giovanni Mozzi, in cui sottolinea l’urgenza di “sollecitare la Regione Veneto, a cui il Governo ha trasferito l’obbligo decisionale, in modo che si promulghi al più presto una nuova legge regionale che risolva la situazione e che comprenda, oltre all’acqua, anche i rifiuti”. “La privatizzazione – ricorda Pisa - è stata decisa dal Governo italiano con due provvedimenti: uno il 25 settembre 2009 e l’altro il 26 marzo 2010. Provvedimenti che combinati assieme creano un imbarazzo istituzionale senza precedenti - afferma il Presidente dell’Aato Veronese -. Il Governo ha quindi deciso che tutte le gestioni dovranno essere oggetto di privatizzazione, totale o parziale, entro la fine del 2011, con conseguente soppressione delle Aato addirittura un anno prima, a fine 2010”. “Purtroppo non sembra vi sia una via d’uscita ‘locale’, che possa essere percorsa in via indipendente dalla nostra Autorità d’Ambito e dalle nostre amministrazioni locali – sostiene Pisa - Il superamento di questa empasse istituzionale richiede, infatti, un intervento legislativo specifico, che risolva i nodi amministrativi che tali provvedimenti hanno provocato”. Per questo, i tecnici dell’Autorità d’Ambito sono al lavoro assieme ai tecnici di Acque Veronesi al fine di individuare soluzioni provvisorie per superare questa fase di difficoltà nella realizzazione degli investimenti. La soluzione proposta da Aato Veronese alla privatizzazione potrebbe proprio essere un “modello veneto” aderente alle necessità delle amministrazioni locali, adeguato al territorio regionale, al servizio e a traino dell’economia locale delle forniture, dei lavori e dei servizi. È proprio questo “modello veneto” l’antidoto per combattere la privatizzazione della gestione dell’acqua. Perché fare qualcosa, insieme, si può. “La decisione in merito alle richieste da formulare alla Regione Veneto resta comunque una stretta competenza dei Sindaci” sottolinea Pisa. A tal fine sarà fissata un’assemblea d’Ambito, a maggio, occasione di approfondimento e dibattito in modo da individuare una linea politicamente condivisa nei confronti della Regione Veneto.