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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
SALE PIENE ANCHE AD AMSTERDAM, IL N.I.C.E. CHIUDE IN BELLEZZA. TRIONFO DEL NUOVO CINEMA ITALIANO ALL’ESTERO: GRAZIE AL FESTIVAL FIORENTINO SI FANNO AVANTI LE CASE DI DISTRIBUZIONE. DECOLLA IL FILM VINCITORE DELL’EDIZIONE U.S.A. “VIOLA DI MARE”, MENTRE CLAUDIA GERINI CONQUISTA IL PUBBLICO OLANDESE.  
 
Firenze, 17 Maggio 2010 – Di ritorno su suolo fiorentino le responsabili N.i.c.e. Viviana del Bianco e Grazia Santini sentono ancora l’eco degli applausi che, per una settimana, hanno riempito la sala dell’ Eye Film Instituut, la nuova mecca del cinema olandese dove sono riunite la Filmbank, la Holland Film, l’Istituto Olandese di cinematografia e il Museo del Cinema. Il bilancio finale parla di una Xix edizione vissuta all’insegna dell’entusiasmo del pubblico che, da Ovest (America) ad Est (Russia), ha partecipato attivamente agli incontri con i registi, gli attori, i maestri della fotografia e gli sceneggiatori, si è quindi commosso e ha riso davanti ai loro film, e qualche volta ci ha perfino guadagnato ora un viaggio per Torino (al Festival dei Giovani), ora una collana della stilista Angela Caputi. Tutti contenti insomma per questo tour che ha toccato città importantissime da un punto di vista cinematografico come New York, Seattle, San Francisco, Mosca, San Pietroburgo e da ultimo Amsterdam (6-12 Maggio). E’ stato un rondò di emozioni ma anche una grande scommessa senza garanzie di risultati che sul finale, tuttavia, è stata vinta da tutti i partecipanti alla kermesse, pubblico compreso. Attori fuori dallo schermo di un interesse forte verso la settima arte, questi cinefili di mezzo mondo hanno palesato simpatie, umori e curiosità verso i protagonisti del cinema italiano. Claudia Gerini ad esempio, presente in Olanda, è stata largamente applaudita per i ruoli ricoperti nei film di Fausto Brizzi, Ex e Diverso da Chi? di Umberto Carteni. “Sono commossa per la straordinaria accoglienza”, ha commentato l’attrice. “Mi onora essere presente con due opere italiane in un concorso, tra l’altro molto diverse loro. Ex è un film corale, mentre quello di Carteni, che solleva anche questioni importanti, ha richiesto un impegno maggiore, è stato senz’altro un’esperienza importante. La donna che interpreto non mi assomiglia affatto, è piena di pregiudizi, così ho cercato di ispirarmi a figure del mondo politico, a coordinarmi soprattutto con il mio collega sul set Luca Argentero”. Stesso benvenuto è stato riservato lo scorso inverno a Valeria Solarino che si è aggiudicata, lo ricordiamo, il Premio Speciale “Susan Batson” per la migliore interpretazione. Il successo, in generale, ha riguardato non solo il film di Donatella Maiorca, ma anche gli altri titoli in concorso che oggi, grazie al N.i.c.e., trovano maggiore distribuzione fuori dai confini italiani. Di Viola di Mare, intanto, sono già state acquistate alcune copie per il mercato olandese. Calato il sipario sul Festival L’eye Film Instituut ha aperto nuovamente le porte ad un’altra importante iniziativa per la diffusione del cinema italiano all’estero. E’ tuttora in corso la retrospettiva dedicata alle opere d’autore prodotte a cavallo degli anni ’60. Parliamo di film come Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, La ragazza in vetrina di Luciano Emmer, Tutti a casa di Luigi Comencini, La ragazza con la valigia di Vittorio Zurlini, e La grande guerra di Mario Monicelli. Un vero tuffo nel passato. Fino al 19 maggio.  
   
   
INTERCETTAZIONI – AIE (EDITORIA LIBRARIA): “INGIUSTIFICATA LIMITAZIONE DELLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E DI STAMPA. SI RIAPRA LA DISCUSSIONE”  
 
Torino, 17 Maggio 2010 - Anche gli editori di libri preoccupati per il disegno di legge sulle intercettazioni. L’associazione Italiana Editori (Aie) lancia un nuovo appello verso tutte le istituzioni e le forze politiche “perché sia riaperta un’accurata riflessione sul disegno di legge per scongiurare il pericolo di un’ingiustificata limitazione della libertà di informazione e di stampa”. “Il ddl – prosegue Aie - interessa anche l’editoria libraria e impatta in modo significativo sull´attività di autori ed editori. Gli spiragli di miglioramento del testo che erano stati aperti alla Camera sembrano chiudersi al Senato. Il divieto di pubblicazione, anche del contenuto o per riassunto, degli atti di indagine non più coperti da segreto fino alla conclusione delle indagini, l’estensione della condizione di segretezza fino a comprendere genericamente le “attività” di indagine, le pesantissime sanzioni pecuniarie a carico dell’editore che li pubblica costringono ad una sostanziale censura preventiva, di dubbia legittimità costituzionale e comunque incongruente con le finalità di tutela della persona, della privacy e del giusto processo che sono attribuite al disegno di legge”. Per questo chiediamo con forza che venga ridiscusso il testo per apportare miglioramenti assolutamente necessari”.  
   
   
SALONE LIBRO: CRESCE IL MERCATO DEL LIBRO NEL 2009, ACCELERA NEL 2010. BUON EXPLOIT DELLE LIBRERIE DI CATENA E DELLE VENDITE ONLINE. I GENERI PIÙ FORTI RESTANO LA FICTION E LA MANUALISTICA: QUELLI PERFETTI ANCHE PER L’EBOOK. I PRIMI DATI: ENTRO IL DICEMBRE 2010 LA PRODUZIONE DI EBOOK COPRIRÀ L’1,5% DEI TITOLI MOVIMENTATI, L’8-9% DELLE NOVITÀ  
 
Torino, 17 maggio 2010 - Cresce il mercato del libro nel 2009 e accelera nel 2010, pronto per confrontarsi con i numeri dell’ebook. E’ quanto emerge dall’indagine Nielsenbookscan presentata oggi a Torino nell’ambito del convegno “Che fine farà l’e-book: tra libri di carta e applicazioni digitali”, organizzato da Associazione Italiana Editori (Aie) e Salone internazionale del libro di Torino. Se infatti il 2009 ha registrato complessivamente una crescita a valore del 3,1% (si è passati per i canali trade dai 1.324milioni di euro del 2008 ai 1.365 del 2009), nei primi 3 mesi e mezzo del 2010 la crescita è passata al 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2009. I canali - Sono le librerie a costituire ancora una volta il canale privilegiato per la vendita dei libri di carta ma con una peculiarità: il 2009 vede infatti le librerie di catena crescere ancora rispetto alle librerie indipendenti (+4,6% sul 2008) e il canale online registrare un’accelerazione forte pur se con numeri che restano ancora piccoli (+ 14% sul 2008 su una quota di mercato del 3,5% nel 2009). Le librerie indipendenti registrano invece una crescita più contenuta: lo 0,6% in più nel 2009 rispetto all’anno precedente. Nei primi tre mesi e mezzo del 2010 si registra un’accentuazione ancora maggiore: l’online cresce del 24,8% sullo stesso periodo del 2009 (e arriva a coprire il 4,7% del mercato a valore a prezzo di copertina), le librerie di catena affiancano le librerie indipendenti, superando entrambi il 39% del mercato. I generi – Nel 2009 crescono molto la fiction (+ 6,4% sull’anno precedente) e la manualistica (+3,5%), un poco meno la saggistica (+1,6%), mentre resta sostanzialmente stabile il settore dell’editoria per ragazzi (-0,7%). Decresce invece il mercato dell’editoria professionale. Complessivamente i titoli movimentati nel 2009 sono stati 325mila. E l’ebook? In questo quadro l’ebook comincia a ricoprire un ruolo interessante se si pensa che secondo le stime dell’ufficio studi Aie l’ebook arriverà a coprire a dicembre 2010 l’1,5% del catalogo vivo dei titoli e l’8-9% delle novità. Secondo l’indagine elaborata dall’ufficio studi Aie, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata di Roma e la fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, su 1743 questionari, l’attenzione all’ebook va ben al di là della semplice curiosità. La lettura (e l’abitudine a leggere) su schermi digitali è in crescita: più o meno triplica in tre anni. Riguarda oggi quasi 2milioni di italiani (superiori ai 14 anni). I forti lettori si confermano lettori più disponibili rispetto alla media della popolazione ad accedere a e-book attraverso ereader per studio e lavoro piuttosto che per svago. Questo avviene in proporzione più che doppia rispetto alla media della popolazione. I forti lettori? I più attenti agli ebook: I forti acquirenti di libri (oltre 12 all’anno) sono quelli che si sono già mossi: o per comprare quello che è disponibile nei canali dell’informatica di consumo o nelle catene di libreria o per informarsi su quale modello di lettore comprare. La spesa media per gli ebook: Rispetto a una media di 177,69 euro di spesa di un lettore per e-book, i forti acquirenti si dichiarano inoltre disponibili a spendere solo poco di più: 180 euro. E cosa vorrebbero leggere? Al top nelle scelte sono i romanzi italiani o stranieri (per il 54,6%) o i libri difficili da trovare in libreria (per il 60,7%). Ma anche classici della letteratura e saggi. Il commento – “Si tratti di numeri confortanti – ha commentato il presidente di Aie Marco Polillo – ma non si può parlare di un mercato che brilla perché in grande salute: è sempre molto condizionato dalle vendite dei grandi best seller che con centinaia di migliaia di copie fatturate influenzano molto i dati percentuali. E’ interessante però riscontrare che il trend di leggero miglioramento del 2009 si stia consolidando anche nel 2010; questo non vuol dire che gli italiani si siano messi a leggere libri e quindi su questo terreno bisognerà fare molto di più. Per capire cosa significherà invece l’ebook per il mercato italiano bisognerà aspettare le vendite natalizie: per ora è prematuro qualsiasi commento perché stiamo parlando di un mercato che non ha ancora avuto modo di esprimersi”.  
   
   
ESORDIO DELLA LIBRERIA DEGLI EDITORI PIEMONTESI AL SALONE DI TORINO REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO REGIONALE  
 
Torino, 17 maggio 2010 - A pochi giorni dall’apertura in via San Tommaso 18 a Torino, la Libreria degli editori piemontesi si presenta al Salone del Libro con uno spazio messo a disposizione dalla Regione Piemonte. Realizzata con il contributo regionale per favorire la diffusione della ricca produzione editoriale piemontese - che spazia tutti i campi della conoscenza, dalla divulgazione scientifica, alla letteratura, alla storia e alla cultura del territorio - si configura come un luogo per la visibilità e la vendita delle opere edite dai piccoli editori piemontesi. Le case editrici piemontesi che non partecipano al Salone del libro autonomamente e che non usufruiscono del contributo stanziato dalla Regione Piemonte per favorire la loro presenza alla manifestazione, trovano ospitalità all’interno di questo stand nel Pad. 3 Q114-r113, di fronte allo spazio Lingua Madre. La libreria è gestita dall’Associazione Sulla Parola onlus, vincitrice del bando della Regione Piemonte per l’assegnazione di un contributo finalizzato alla realizzazione della Libreria dell’editoria piemontese. Il progetto è da inserirsi nell’ambito degli interventi previsti dalla legge regionale per il sostegno, la promozione e lo sviluppo sul territorio piemontese della piccola editoria imprenditoriale locale, intesa quale componente di un ampio patrimonio culturale oltre che linguistico piemontese, strumento di diffusione delle conoscenze e dell’informazione. Il tema è stato anche al centro di un dibattito, organizzato sempre dalla Regione Piemonte, che si è tenuto presso la Sala Arancio sabato 15 maggio,nel corso del quale sono stati presentati nel dettaglio i dati di un’indagine relativa allo stato delle piccole e medie case editrici.  
   
   
SALONE LIBRO: NASCE ABRUZZO TIPOGRAFICO,MEMORIA DELL´EDITORIA  
 
Torino, 17 maggio 2010 - Tutta la produzione a stampa dell´Abruzzo in un´opera unica destinata a recitare un ruolo fondamentale per studiosi e ricercatori. "Abruzzo tipografico. Collana di storia della stampa e dell´editoria" (edito da Ricerche & Redazioni), di Luigi Ponziani, direttore della Biblioteca provinciale di Teramo "Melchiorre Delfico" è stato presentato oggi al Salone internazionale del Libro nello stand Abruzzo, dall´autore e dall´assessore alla Cultura Mauro Di Dalmazio. I primi due tomi pubblicati sono "Gli Annali Xix secolo", e rappresentano soprattutto un ricchissimo repertorio dedicato alla produzione ottocentesca degli editori e stampatori abruzzesi. Un´opera destinata ad abbracciare anche altri secoli, si partirà dal Cinquecento ha assicurato Ponziani, con l’ ambizioso obiettivo di essere l´unica opera in grado di racchiudere una ricerca molto articolata. "L´intera opera è stata acquistata dalla Regione Abruzzo per le biblioteche regionali - ha detto l´assessore Mauro Di Dalmazio -. Lo abbiamo fatto perché riteniamo che esso sia un corpus bibliografico e critico imprescindibile per archivi, biblioteche, istituti di cultura, scuole, studiosi che possono ora fruire, per la prima volta, di uno strumento indispensabile per qualsiasi ricerca relativa all´Abruzzo". I primi due tomi in cofanetto relativi al Xix secolo sono stati già pubblicati (896 pagg. Complessive, 90 euro). "In essi - ha spiegato Ponziani - ci sono circa 7000 documenti censiti, disposti in ordine cronologico e alfabetico, integrano corposamente le conoscenze sulla stampa abruzzese. Quello che intendo dire - sottolinea Ponziani - è che ci troviamo di fronte ad una ricognizione inventariale della produzione a stampa regionale. Un lavoro che non ha eguali in ambito nazionale. In Abruzzo - spiega meglio il professor Ponziani - a parte il Xix secondo per il quale periodo si è ora in presenza di un quadro conoscitivo sufficientemente ampio, interi archi cronologici attendono di essere indagati". Il progetto editoriale "Abruzzo Tipografico" "mira innanzitutto a offrire una conoscenza annalistica di tale produzione, e per fare questo c´è bisogno di tempo e soprattutto di un progetto scientifico e editoriale organico e unitario". Il piano editoriale dell´opera prevede: Annali del Xix secolo (Vol. Primo), Annali dei secoli Xv-xvii (Vol. Secondo), Annali del Xviii secolo (Vol. Terzo), La Stampa periodica abruzzese 1792-2000 (Vol. Quarto) e Annali del Xx secolo (Vol. Quinto).  
   
   
“GIOVANNI PAOLO II/ IL PAPA CHE PARLAVA ALLA GENTE”  
 
 Perugia, 17 maggio 2010 – I “media” contengono grandi potenzialità per favorire il dialogo, in quanto veicoli di reciproca conoscenza, di solidarietà e di pace. Risorsa positiva potente, se messi al servizio della comprensione tra i popoli, possono tuttavia diventare un’arma distruttiva, se usati a fini di potere e non di servizio, per ingannare l’opinione pubblica, alimentare ingiustizie e conflitti. È stato questo il “leit motiv” dell’intenso dibattito, sviluppatosi nel corso della presentazione del volume di Sabina Caligiani “Giovanni Paolo Ii/ Il Papa che parlava alla gente”, edito da “Paoline Editoriale Libri”, che il 14 maggio è stato presentato al “Salone d’Onore” di Palazzo Donini a Perugia. Al dibattito (moderato dal giornalista Lucio Biagioni) hanno partecipato (presente l’autrice) l’Arcivescovo di Perugia Monsignor Gualtiero Bassetti, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, l’assessore alla cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco (in sostituzione della presidente della giunta Catiuscia Marina, assente per un impegno istituzionale) e il direttore del settimanale “La Voce” Don Elio Bromuri. Suor Beatrice Salvioni, in rappresentanza della casa editrice, ha spiegato come la presentazione perugina del volume (che ha seguito quella svoltasi il 12 maggio a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense) fosse collocata nell’ambito della “Settimana delle Comunicazioni Sociali” tradizionalmente promossa dalla Chiesa. La figura del Papa “comunicatore”, che – ha sottolineato Mons. Bassetti – ha rinnovato il modo di comunicare della Chiesa, usando tutti i moderni strumenti, dal libro-intervista al libro di memorie, dal “cd” musicale al videoclip, per non parlare di internet, è stata variamente delineata nei diversi interventi. L’“umanesimo autentico” di Giovanni Paolo Ii, che difende i valori minacciati da una progressiva disumanizzazione; la deontologia professionale dei giornalisti (la cui missione, lungi dall’essere l’“esaltazione della volontà di potere di certi programmi televisivi”, è quella di denunciare “i falsi dei e i falsi idoli di oggi”); l’auspicio di una “professionalità dell’ascolto”, e cioè di una educazione degli ascoltatori a porsi in modo critico rispetto ai “media”: questi alcuni dei temi che sono stati al centro del dibattito. Accanto ai temi teorici, numerosi sono stati i riferimenti ad aneddoti (anche di carattere personale) relativi alla vita del “papa che parlava alla gente”, colui per il quale il “rapporto personale” era tutto, il “grande pastore che voleva conoscere il suo gregge”, e si impegnava, oltre che nelle sue visite planetarie, nelle attività parrocchiali con i fedeli di Roma. E, non ultimo, è stato ricordato il grande valore della “immagine del papa anziano, rallentato nella sua mobilità, ma non impedito, che offre all’umanità una visione del mondo simbolica e sacramentale”, dimostrando, con il suo esempio, che il mondo non è solo “dei belli, dei ricchi e dei potenti”.  
   
   
I POMERIGGI MUSICALI ORGANIZZANO AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI LE NOVE SINFONIE DI BEETHOVEN E UN CONCERTO STRAORDINARIO DEDICATO A TCHAJKOVSKIJ  
 
Milano, 17 maggio 2010 - I Pomeriggi Musicali hanno deciso di dedicare il mese di giugno 2010 del Teatro degli Arcimboldi alla musica classica. L’ambizione è quella di raggiungere il maggior numero possibile di neofiti e di appassionare al grande repertorio quanti finora non se ne sono sentiti incuriositi. E’ sicuramente rischioso programmare 5 concerti di musica sinfonica in uno spazio grande come gli Arcimboldi ma il gusto della sfida ha percorso tutta la storia dei Pomeriggi Musicali, a partire da quel primo concerto del novembre 1946 che accostava Mozart e Prokofev. Ecco quindi che, a partire dal 10 giugno, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali salirà sul palcoscenico degli Arcimboldi per proporre le Nove Sinfonie di Beethoven e un Concerto Straordinario con il Concerto per violino e orchestra opera 61 e la Sinfonia n. 5 di Tchajkovskij. Sul podio, i due direttori che hanno disegnato la storia dell’Orchestra di questi ultimi dieci anni, Antonello Manacorda, Direttore Stabile dei Pomeriggi Musicali dal 2006, che dirigerà l’integrale di Beethoven e il Direttore Emerito dell´Orchestra, Aldo Ceccato, che è stato Direttore Artistico e Musicale dal 1999 al 2005 e che chiuderà la serie di concerti al Teatro degli Arcimboldi. Per chiudere questa mia stagione con I Pomeriggi ho scelto le Nove Sinfonie di Beethoven perché rappresentano la summa del repertorio sinfonico per un´orchestra come quella dei Pomeriggi Musicali. Il mio lavoro in questi quattro anni con l´Orchestra si è concentrato soprattutto su una esplorazione dell´interpretazione Moderna con una coscienza Filologica del repertorio classico. Per me sono state quattro stagioni eccitanti queste trascorse con I Pomeriggi Musicali, che mi hanno seguito nella ricerca delle risposte interpretative attraverso lo studio della partitura, del testo e di un uso degli strumenti il più vicino possibile al modo in cui venivano suonati ai tempi di Beethoven. Ho anche scelto Beethoven perché Beethoven è eterno e quello che dice ci riguarda Tutti. Il suo linguaggio è il nostro semplicemente perché lui parla dell´Uomo. Mi sembrava una scelta giusta da portare in un Teatro grande come gli Arcimboldi, aperto ad un pubblico così vasto e eterogeneo. Mi auguro che il pubblico voglia ascoltare tutte le Sinfonie perché si tratta di un viaggio meraviglioso che si rinnova tutte le volte coinvolgendo chi ascolta in una eccitante, drammatica, problematica ed entusiasmante ricerca di Se Stesso”. Antonello Manacorda A chiusura di una stagione certamente variegata dei Pomeriggi Musicali, ma soprattutto impostata sulla musica barocca e classica, ecco il mio programma tutto dedicato a Tchajkovskij. Autore romantico di grande respiro, di grande espressività melodica, con la capacità di raggiungere il più profondo dell’anima. Per questo programma straordinario abbiamo riunito una grande Orchestra: la formazione abituale dell’orchestra dei Pomeriggi ha dovuto essere praticamente raddoppiata. Ciò permette la partecipazione al programma di giovani musicisti che, oramai professionisti, avranno anche l’opportunità di fondersi con i loro più sperimentati colleghi, all’insegna della trascinante musica di Tchajkovskij. Avremo anche la gioia e l’orgoglio di presentare al grande pubblico dell’Arcimboldi una giovane artista italiana: Anna Tifu, straordinaria musicista sarda che affronterà uno dei concerti per violino e orchestra più celebri al mondo.  
   
   
OBLIVION SHOW AL TEATRO CIAK FABBRICA DEL VAPORE DI MILANO UNA SERATA MILANESE PER FESTEGGIARE UN ANNO DI SUCCESSI.  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Era l’11 giugno di un anno fa, quando Graziana, Davide, Francesca, Lorenzo e Fabio (in arte Oblivion) debuttarono con il loro show al Teatro Franco Parenti. Le recensioni dei critici, l’attenzione dei media e i riscontri del pubblico furono subito eccellenti e i ragazzi replicarono lo spettacolo per ben tre settimane. Ne seguì un tour che debuttò il 16 ottobre al Teatro Colosseo di Torino per proseguire fino a pochi giorni fa e toccare tutte le maggiori città italiane. Il 24 maggio, dopo un anno di successi, gli Oblivion replicheranno ancora una volta lo spettacolo che ha entusiasmato tutta Italia. Sarà un’occasione speciale per festeggiare e ringraziare tutti gli spettatori che li hanno applauditi in questa loro avventura. Una serata ad ingresso gratuito che il Comune di Milano e il Teatro Ciak sono lieti di offrire al pubblico e in particolare ai giovani milanesi. Chi sono gli Oblivion? Gli Oblivion, ovvero il gruppo cabarettistico che ha raggiunto il successo utilizzando il web per promuovere le proprie attività. Ed è la prima volta che in Italia una compagnia teatrale viene lanciata grazie al pubblico di Internet. Fra tutti regna incontrastato il record de “I Promessi Sposi in 10 minuti”, parodia-compendio del celebre romanzo manzoniano, diventata in breve tempo un cult fra i più cliccati nel mondo virtuale di You Tube (caricato nel marzo del 2009 ha superato le 880.000 visualizzazioni). Un successo che si è concretizzato e ha portato quasi un mese di tutto esaurito al teatro Franco Parenti di Milano nel giugno 2009. Gli Oblivion hanno così potuto dimostrare che il pubblico di Internet si può portare in massa a teatro e, grazie al successo milanese, al loro talento e alla “rete” hanno allestito a tempo record il tour teatrale italiano 2009 – 2010. Il nuovo spettacolo, arricchito dalla regia del genio comico di Gioele Dix, ha debuttato il 16 ottobre in prima nazionale al Teatro Colosseo di Torino, per poi toccare tutta Italia passando da Genova, Firenze, Bari, Milano, Bologna e Trieste. Oltre 40 le piazze teatrali coinvolte. “Oblivion Show” è soprattutto uno spettacolo di cabaret nella sua accezione più tradizionale, che si ispira a classici come il Quartetto Cetra, ma anche ai Monty Python, a Rodolfo De Angelis e Giorgio Gaber, con un occhio sempre puntato alla modernità, all’attualità e in particolar modo alla parodia. Quella che ne emerge è un’identità artistica che ha come punti di forza il “sound” inconfondibile delle voci armonizzate, nonché una spiccata vena comica e parodistica dei testi e delle situazioni messe in scena. Un teatro che può essere commedia musicale, rivista, spesso parodia, cabaret, e che a volte si avventura persino nel terreno della narrazione o del teatro canzone, ma che appare sempre segnato da un’imprescindibile relazione con la musica, quella musica che proprio grazie all’incontro col teatro moltiplica la propria capacità di coinvolgere, emozionare e divertire.  
   
   
AL TEATRO SMERALDO MASSIMO RANIERI IN “CANTO PERCHÉ NON SO NUOTARE …DA 40 ANNI” LO SPETTACOLO CHE RIPERCORRE LA STORIA DEL GRANDE MATTATORE NAPOLETANO  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Un Massimo Ranieri da record quello che a febbraio ha fatto segnare il tutto esaurito per ben 6 repliche (dal 23 al 28 febbraio) costringendo la direzione del Teatro Smeraldo a programmare, per soddisfare la richiesta del pubblico, queste due nuove repliche del 25 e 26 maggio. Torna quindi nuovamente al Ventaglio Teatro Smeraldo “Canto perché non so nuotare…da 40 anni”, lo spettacolo che il “cantattore” napoletano sta portando in tour dal 2007. Un grande successo testimoniato da più di 460 repliche in tutta Italia e da un milione di spettatori che hanno assistito allo spettacolo nei tre anni di tour. “Canto perché non so nuotare…da 40 anni” è un grande spettacolo in cui Massimo Ranieri racconta la sua storia, i suoi quarant’anni di carriera, passando attraverso i suoi celeberrimi brani, ma che attraverso interpretazioni di Mina, Battiato, Battisti, Tenco ed altri. Lo spettacolo di cui l’artista, nato il 3 maggio del ’51 nel quartiere popolare di Santa Lucia a Napoli, è protagonista, ha i colori e le emozioni di un grande show in cui, con la sua impareggiabile voce e la sua ineguagliabile presenza scenica, si esibisce appunto nei suoi brani più famosi ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni degli ultimi decenni. Ci sono tutte le sue canzoni storiche (“La voce nel silenzio”, “Erba di casa mia”, “Rose Rosse”, “Perdere l’amore”), i classici della canzone napoletana (“Mi troverai”, “Ti voglio bene assai”, “Reginella”), ma anche i brani vicini alla sua crescita artistica: da “Il cielo in una stanza” a “Io che amo solo te”, da “’Istrione” a “Ti penso”, fino ad “Almeno tu nell’Universo” e a tante altre pietre miliari della canzone italiana. Con lui sul palco, un’orchestra di 15 elementi ed un corpo di ballo di 8, tutti al femminile. Le coreografie sono di Franco Miseria, arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci. Nello spettacolo, scritto con Gualtiero Peirce, lo showman canta, balla e recita, raccontando tappe emozionanti della sua vita. In questo ideale viaggio attraverso 40 anni, lo accompagna anche il piccolo Federico Pisano, che interpreta un amico immaginario che sorprenderà gli spettatori con un numero di tip tap degno di Broadway.  
   
   
MUSEO ALIGI SASSU A PALAZZO FERRI DI ATESSA “210 OPERE SU CARTA DAL 1927 AL 1990” A CURA DI ALFREDO PAGLIONE ED ELENA PONTIGGIA  
 
 Atessa, 17 maggio 2010 - A dieci anni dalla scomparsa del grande Maestro del Novecento, sabato 17 luglio, nella splendida cornice dell’antico Palazzo Ferri di Atessa si inaugura il Museo Aligi Sassu. Novanta lavori su carta, per lo più inediti, disegni, acquerelli, pastelli e tempere, con centoventi opere grafiche scelte: acqueforti, acquetinte, litografie e serigrafie, costituiscono l’importante collezione di Alfredo e Teresita Paglione affidata al nuovo Museo Sassu di Atessa. La rassegna ripercorre le tappe più importanti della vita e della produzione artistica di Aligi Sassu a partire dalle opere futuriste del 1927-28, per poi soffermarsi sui lavori degli anni ’30, tra cui i famosi Uomini rossi e i Ciclisti, i Caffè, le Battaglie, i disegni del carcere di Fossano realizzati tra il 1937 e il 1938, le Crocifissioni e i Concili degli anni ‘40, fino alle Corride spagnole degli anni ‘60. Aligi Sassu, scomparso il 17 luglio 2000 a Pollença (Mallorca, Spagna), quest’anno viene ricordato con tre significativi eventi: la mostra presso il Museo di Villa Urania a Pescara, in corso fino a fine giugno, incentrata sulla produzione in ceramica e l’apertura dei due nuovi musei a lui dedicati ad Atessa, in Abruzzo, e a Thiesi, in Sardegna, dove trascorse alcuni anni della giovinezza. La città di Atessa con la nascita del nuovo museo rende omaggio all’artista sottolineando il profondo legame con la terra d’Abruzzo: nel 1964 vi realizza una grande opera murale “Il Concilio Vaticano Ii” presso la Chiesa di S. Andrea a Pescara, nel 1987 in anteprima assoluta espone la “Divina Commedia”, una raccolta di 113 oli, al Castello Gissi di Torre De’ Passeri (Pe) e nel 1997 la mostra di arte sacra con cui viene aperto il Museo dello Splendore di Giulianova. Qualche anno dopo, nel 2003, presso la Fondazione Carichieti viene inaugurata la mostra permanente de “I Promessi Sposi”, 58 straordinari acquerelli ispirati al celebre romanzo di Alessandro Manzoni, opere donate dai coniugi Alfredo a Teresita Paglione alla città di Chieti. Il catalogo del nuovo Museo Sassu di Atessa, edito da Silvana eEditoriale, contiene testi di Giulio Borrelli, Elena Pontiggia, Elsa Betti e un’intervista di Giovanni Gazzaneo ad Alfredo Paglione, noto gallerista e cognato del Maestro. Aligi Sassu, nato a Milano il 17 luglio 1912 da padre sardo e madre emiliana, è stato un artista estremamente precoce. Scoperto da Marinetti, partecipa all’età di soli sedici alla Biennale di Venezia del 1928, nella sala riservata ai Futuristi, con due opere Nudo plastico e l´Uomo che si abbevera alla sorgente. Lo stesso anno firma insieme a Munari il manifesto Dinamismo e riforma muscolare, rimasto inedito fino al 1977. A Parigi ha l’opportunità di studiare da vicino l’opera di Matisse, Gericault, Cézanne, Delacroix. Nasce così la sua passione per la pittura dell´Ottocento francese e la predilezione per il soggetto del caffè, tema ricorrente in molte sue opere. Oltre l´amore per l´arte e per la cultura, Sassu manifesta il suo impegno politico in opere come la Fucilazione delle Asturie, dove si fa evidente la sua posizione antifranchista. L’impegno nella lotta contro il fascismo e la partecipazione alla diffusione di stampa clandestina, lo porteranno all’arresto nel 1937 con l´accusa di complotto e sovvertimento dell´ordine dello Stato. L’anno dopo gli viene concessa la grazia regia ma come sorvegliato speciale, bisognerà quindi aspettare il 1941 perché possa nuovamente esporre le sue opere. Nel 1964 si trasferisce a Mallorca, considerata come una seconda Sardegna, nascono in questo periodo le Tauromachie, opere con i paesaggi dell´isola e con soggetti mitologici. Sassu realizza nel 1973 i Vespri Siciliani per la riapertura del Teatro Regio a Torino. Nel 1984 viene organizzata una sua antologica a Palazzo dei Diamanti di Ferrara poi trasferita in Castel Sant´angelo a Roma; sempre lo stesso anno viene allestita un´altra grande antologica a Palazzo Reale a Milano. Le sue opere vengono esposte a Siviglia, in Germania, a Madrid, a Toronto, a Montreal ed a Ottawa. San Paolo, Bogotà e Buenos Aires. Nel 1986 espone a Palma di Mallorca, alla Xi Quadriennale di Roma, alla Triennale di Milano e alla Casa del Mantegna a Mantova. Nello stesso anno termina il lavoro sulla Divina commedia, opera composta di centotredici tavole. Tre suoi dipinti vengono acquistati dal Museo Puskin di Mosca. Nel 1993 completa I Miti del Mediterraneo, murale in ceramica di 150 metri quadrati, per la nuova sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. L´anno successivo presenta Manuscriptum, una cartella con incisioni destinata alla mostra itinerante in Svezia "I ponti di Leonardo". Il 17 luglio 1999, in occasione del suo ottantasettesimo compleanno si inaugura una grande antologica in Palazzo Strozzi a Firenze. L’anno dopo, la sera del 17 luglio 2000, Aligi Sassu muore nella sua casa di Can Marimon a Pollença.  
   
   
ZAIA: NO AL CENTRALISMO CULTURALE. LINGUE MATERNE GIÀ PATRIMONIO DELL’UMANITÀ RICONOSCIUTE DALL’UNESCO  
 
 Venezia, 17 maggio 2010 - “Il no della Consulta alla legge sulla lingua piemontese riporta alla nostra attenzione una questione per noi cruciale: la difesa e la valorizzazione di quelle lingue materne che sono il codice genetico della nostra identità. Siamo al fianco di tutti i popoli che vivono nella penisola nella loro battaglia per veder riconosciuto un principio che dovrebbe essere patrimonio comune di tutti i territori, e che è già patrimonio comune dell’umanità. Del resto, a confermare che la nostra non è una posizione di retroguardia è l’Unesco, che nel suo Red Book of Endangered Languages riconosce proprio il piemontese tra le lingue locali ‘potenzialmente in pericolo’.” Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a proposito della decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo il comma della legge regionale piemontese sulla tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte in cui si fa riferimento alla “lingua piemontese”. “Vorrei ricordare – aggiunge Zaia - che, nella riunione dell’ottobre scorso, il Comitato Intergovernativo della Convenzione dell’Unesco per il Patrimonio immateriale dell’Umanità ha riconosciuto di fatto alle lingue locali lo status, appunto, di patrimonio immateriale che va non solo difeso, ma anche divulgato nelle scuole, nelle università, attraverso i media, in quanto espressione delle diverse comunità locali e strumento di coesione sociale. In ogni caso, i distinguo tra dialetti e lingue credo siano sottigliezze che mancano il punto della questione, e cioè che gli idiomi locali sono lo strumento che il popolo ha per difendersi da quel centralismo culturale che è parente stretto del più logoro centralismo politico”.  
   
   
BOLZANO, AUTONOMIA E POLITICA CULTURALE: DURNWALDER INCONTRA DELEGAZIONE DELL´AUSTRIA SUPERIORE  
 
 Bolzano, 17 maggio 2001 - Alla cultura a Bolzano e dintorni e alla politica nel settore in Alto Adige è dedicato quest´anno il tradizionale viaggio in Alto Adige di una rappresentanza del mondo culturale dell´Austria superiore, giunto alla nona edizione. Il 14 maggio nel capoluogo gli esponenti della Regione di Linz hanno incontrato il presidente della Provincia Luis Durnwalder per parlare di politica culturale. Il presidente Durnwalder ha salutato a Palazzo Widmann la delegazione composta tra l´altro da rappresentanti del Kulturinstitut, del Forum Volkskultur e dell´associazione dei sudtirolesi che vivono in Austria superiore, del mondo letterario e artistico di Linz. Si tratta della nona edizione del tradizionale viaggio che ogni volta porta gli ospiti austriaci a visitare un´area altoatesina e le sue strutture culturali: quest´anno l´attenzione si concentra su Bolzano e dintorni. Durnwalder ha ripercorso la storia culturale dell´Alto Adige, lo sviluppo dell´autonomia, le principali novità nel settore negli ultimi anni e i progetti realizzati, tra cui - restando a Bolzano - il Museion. "Ma al di là delle strutture, sono importanti le occasioni di incontro, di scambio di esperienze, di collaborazione soprattutto tra i giovani", ha sottolineato. Durante la visita si è parlato anche delle nuove opportunità transfrontaliere che offre l´Europa unita "per conoscere le specialità, la cultura e la lingua di altre regioni nel rispetto delle diverse identità", ha concluso Durnwalder.  
   
   
“TUTTO È CONNESSO” OPERE DELLA COLLEZIONE DEL CASTELLO DI RIVOLI 1998-2009 A CURA DI BEATRICE MERZ  
 
Rivoli, 17 maggio 2010 - Tutto è connesso, la rassegna che si tiene al primo e secondo piano del Castello di Rivoli, è stata ideata in modo da costituire un percorso espositivo ragionato basato sulle opere della collezione permanente e divenirne il nuovo allestimento. A questo scopo, nel progetto curatoriale sono stati coinvolti direttamente artisti che, partendo dai lavori in collezione, hanno riallestito le loro opere integrandole e suggerendone accostamenti inediti. Alcune sale, che hanno segnato la storia del museo come quelle di Richard Long e di Sol Lewitt, in occasione della mostra diverranno protagoniste di ulteriori sviluppi. A distanza di una trentina d’anni, verrà presentata in un nuovo allestimento l’installazione di Nicola De Maria realizzata nel 1985. Tutto è connesso presenta altresì recenti acquisizioni, molte delle quali esposte per la prima volta, sia di affermati maestri sia di artisti appartenenti alle nuove generazioni, offrendo al visitatore un percorso attraverso le più significative ricerche artistiche dell’ultimo decennio. Tra gli artisti segnaliamo Giovanni Anselmo, Tacita Dean, Regina José Galindo, Mona Hatoum, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Simon Starling. Nel corso della mostra, a date e orari prestabiliti, Allora & Calzadilla presenteranno Stop, Repair, Prepare, 2008, scultura e performance: attraverso un buco nel centro di un pianoforte a coda il performer esegue variazioni sull’ ”Inno alla Gioia” di Beethoven, simbolo di fratellanza ma usato anche in contesti politici oppressivi. Il pubblico avrà modo di vedere per la prima volta al Museo i lavori Entry Denied (A concert in Jerusalem), 2003 di Emily Jacir, The Nature of The Beast, 2009 di Goshka Macuga e The Internationale, 1999 di Susan Philipsz, acquisiti recentemente grazie al contributo della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt. Vito Acconci a cura di Marcella Beccaria Nell’ambito di tutto è connesso, al terzo piano del Castello di Rivoli, verrà presentata una mostra dedicata a Vito Acconci (New York, 1940), uno dei più significativi sperimentatori di linguaggi espressivi: dalla poesia al video, alla body art, all’architettura con la costituzione, alla fine degli anni Ottanta, dello Studio Acconci. La rassegna al Castello di Rivoli, che si configura come una vera e propria installazione globale allestita secondo un progetto apposito realizzato dallo stesso Acconci con lo Studio, è composta da oltre venti lavori storici, video e filmati, che percorrono le tappe più significative della sua ricerca. L’artista interviene nell’allestimento delle opere proiettandole non solo su monitor, ma anche sulle pareti, sul soffitto e sul pavimento, dando vita a un’inedita mostra-architettura per gli spazi del Castello. La maggior parte dei video e film presentati appartengono alla videoteca del Museo, creata nel 2001 grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.  
   
   
LOMBARDIA: RONZA INCARICATO VALORIZZARE ARTE  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Robi Ronza è stato nominato coordinatore della Commissione per la valorizzazione, in sede sia nazionale che internazionale, del patrimonio di beni artistici della Regione e degli Enti sanitari di sua competenza. La nomina fa seguito anche al successo della prima grande iniziativa in questo senso, e cioè la mostra a Palazzo Pirelli "Dipinti lombardi da Rinascimento al Barocco" che ha raccolto 22 capolavori provenienti dal patrimonio artistico di alcuni ospedali e che è stata visitata dal 3 dicembre 2009 al 25 aprile scorso da oltre 12.000 persone. Nel nuovo governo regionale il presidente Formigoni ha scelto invece di non dare deleghe in materia di relazioni internazionali. Ringraziando Robi Ronza per quanto ha fatto come suo delegato alle relazioni internazionali nella trascorsa legislatura, il presidente gli ha chiesto di continuare a lavorare con lui sugli stessi temi e, in specifici casi, di agire quale suo rappresentante personale.  
   
   
LE INIZIATIVE CULTURALI DELLA REGIONE SICILIANA  
 
Palermo, 17 maggio 2010 - "La cultura e´ il modo migliore per celebrare l´autonomia. Una precisa scelta di campo che la Regione sta facendo per promuovere il sentimento di comune appartenenza". Lo ha detto, il 14 maggio, l´assessore regionale ai Beni culturali e all´Identita´ siciliana, Gaetano Armao, spiegando la decisione di tenere aperte, domani sera, le porte dei musei e delle aree archeologiche siciliane, in occasione della "Notte dei Musei", iniziativa alla quale ha deciso di aderire l´assessorato regionale ai Beni culturali e all´Identita´ siciliana. L´ingresso sara´ gratuito nelle ore serali e notturne proprio nel giorno in cui si celebra il 64° anno dell´Autonomia della Regione siciliana. L´elenco dei luoghi che sara´ possibile visitare, e´ consultabile nel sito dell´assessorato regionale ai Beni culturali, www.Regione.sicilia.it/beniculturali. Nella medesima occasione le Universita´ siciliane saranno teatro di Lectio Magistralis su argomenti inerenti l´autonomia che si terranno domani 15 maggio a Catania, Messina ed Enna mentre a Palermo analoga iniziativa si svolgera´ il primo giugno. La giornata dedicata al 64esimo anniversario dello Statuto autonomistico si concludera´ con un´originale staffetta televisiva fra le orchestre dei tre principali teatri isolani. Si comincera´ a Palermo alle 19 al teatro Garibaldi con l´Orchestra Sinfonica siciliana diretta da Alberto Veronesi. Alle 19,20 tocchera´ all´Orchestra del teatro Vittorio Emanuele di Messina diretta da Michele Amoroso mentre tocchera´ all´orchestra del teatro Massimo Bellini di Catania diretta da Will Hamburg, dalle 19,40, chiudere i festeggiamenti. "Il coinvolgimento delle Orchestre delle tre principali citta´ siciliane - conclude Armao - e´ frutto della sinergia con l´assessorato per il Turismo, Sport e Spettacolo retto dal collega Nino Strano".  
   
   
BOLZANO: AMPLIAMENTO DEL MUSEO DELLE MINIERE: PRESENTATO IL PROGETTO A RIDANNA  
 
Bolzano, 17 maggio 2010 - Si è conclusa con l´ufficializzazione del progetto vincitore il 13 maggio a Ridanna la gara europea per ampliare e ammodernare il museo provinciale delle miniere di Ridanna/monteneve, a partire dalla realizzazione di un nuovo edificio per l´ingresso alla struttura. È stata inaugurata anche la mostra di tutti i progetti partecipanti al concorso organizzato dall´Assessorato provinciale ai lavori pubblici e vinto dagli architetti Wolfgang Piller e Peter Plattner. Gli interventi principali di ampliamento e ammodernamento del museo provinciale delle miniere di Ridanna/monteneve - che registra fino a 50mila visitatori all´anno - consistono nella realizzazione di un nuovo edificio all´ingresso che potrà ospitare mostre e uffici, nel risanamento della parte dedicata all´amministrazione che verrà messa a disposizione della ricerca, e nella creazione di una zona polifunzionale per ospitare attività e manifestazioni. In totale, l´investimento stimato dalla Provincia per i lavori si aggira attorno ai 2,2 milioni di euro. Per individuare il progetto più adeguato, l´Assessorato ai lavori pubblici ha bandito un concorso di idee a livello europeo, per il quale hanno avanzato richiesta 53 studi di progettazione. Solo 15 però sono stati ammessi alla valutazione finale. È risultato vincitore il progetto degli architetti Wolfgang Piller e Peter Plattner di Bolzano, presentato ufficialmente oggi nel Museo di Monteneve, che a giudizio della commissione si inserisce in maniera armonica e sensibile nel contesto. Il secondo premio è andato agli architetti Carlo Calderan e Rinaldo Zanovello di Bolzano e il terzo allo studio bolzanino di Walter Pardeller, Josef Putzer e Michael Scherer. Riconoscimenti sono stati assegnati anche agli architetti Heinrich Mutschlechner, Gerhard Mahlknecht e Kurt Egger di Brunico, Venanzio Prozzi di Pescara, Helmut Stifter e Angelika Bachmann di Falzes. Tutti i progetti sono ora esposti nel museo stesso, con orario 9.30-17.  
   
   
PRESENTATA 66° STAGIONE DE I POMERIGGI MUSICALI REGIONE LOMBARDIA A FIANCO DI QUESTA PRESTIGIOSA ISTITUZIONE IVAN FEDELE SOSTITUISCE ANTONELLO MANACORDA ALLA DIREZIONE  
 
 Milano, 17 maggio 2010 - Quarantasei concerti, un omaggio a Fryderyk Chopin nel bicentenario della nascita, uno a Nino Rota, nel centenario dalla nascita, e "bacchette" di fama internazionale caratterizzano la 66° stagione sinfonica de I Pomeriggi Musicali, presentata oggi al teatro Dal Verme. La stagione 2010/2011 prenderà il via ad ottobre e, come è ormai tradizione, sarà suddivisa in 23 concerti il giovedì sera e altrettanti il sabato pomeriggio. Novità di questa 66° edizione la direzione artistica, che dopo quattro anni passa dal maestro Antonello Manacorda a Ivan Fedele. "Regione Lombardia - ha commentato l´assessore regionale alla Cultura, Massimo Buscemi - è orgogliosa di essere al fianco di un progetto di eccellenza come questo che testimonia la grande vivacità culturale di Milano e della Lombardia". La nuova stagione prenderà il via il 28 ottobre con il concerto per pianoforte e orchestra di Chopin e si concluderà sabato 30 aprile 2011 con l´esibizione dell´Orchestra di Padova e del Veneto. In programma anche la direzione del maestro Andrea Battistoni (nei giovedì 13 e 20 gennaio e nei sabato 15 e 22 gennaio con l´omaggio a Nino Rota) e del Daniele Rustinoni (giovedì 2 e sabato 4 dicembre, che dirigerà musiche di Bach e Hindemith). La fondazione I Pomeriggi Musicali ha tra gli enti fondatori anche Regione Lombardia e gestisce, oltre alla stagione del Teatro dal Verme anche quella degli Arcimboldi insieme al Comune di Milano.  
   
   
CULTURA - TRA MUSICA E IMMAGINI: OGGI SI INCROCIANO I FESTIVAL ANGELICA E LA RETROSPETTIVA DEDICATA A JEAN LUC GODARD IN UN CONCERTO DELL´ELECTRIC MASADA DI JOHN ZORN. "ESSENTIAL CINEMA" È UN PROGETTO COPRODOTTO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 17 maggio 2010 - Il caleidoscopio di idee musicali di John Zorn compone questa volta un puzzle di immagini: immagini care al vulcanico compositore e bandleader newyorkese, le cui musiche per film sono diventate un punto fermo della sua pur incontenibile produzione. Sono gli ingredienti della serata di lunedì 17 maggio (ore 21.30, Arena del Sole di Bologna), appuntamento cardine del Momento Maggio di Angelica che intreccia l’altra importante manifestazione che il festival promuove nel 2010, in coproduzione con la Cineteca di Bologna e l’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-romagna: Jean-luc Godard, compositore di cinema. Dopo le note di William Parker lo scorso febbraio sulle immagini del godardiano Alphaville, arriva dunque a Bologna, per l’unica data italiana, John Zorn con i suoi Electric Masada, controcanto ideale per accompagnare verso il compimento l’imponente retrospettiva integrale dell’opera di Jean-luc Godard che da mesi ‘invade’ le sale della Cineteca di Bologna. Essential Cinema propone gli esperimenti filmici ‘off’ amati da Zorn (da Joseph Cornell a Maya Deren, fino al Godard dell’improbabile spot girato per la Nike) e le musiche dello stesso Zorn, sassofonista affiancato da un gruppo all-stars, Electric Masada, con Marc Ribot (chitarra elettrica), Jamie Saft tastiere), Trevor Dunn (basso elettrico), Joey Baron (batteria), Kenny Wollesen (batteria, vibrafono), Cyro Baptista (percussioni), Ikue Mori (elettronica). Il progetto musiche dal vivo su film di: Joseph Cornell Rose Hobart (1936); Harry Smith Oz: The Tin Woodman´s Dream (1967); Wallace Berman Aleph (1956-1966); Maya Deren Ritual in Transfigured Time (1946); Joseph Cornell Collage #36 (ca 1953); Jean-luc Godard Nike ad spot (1989). La passione di Zorn per il cinema è nota: si tratta di passione per la ricerca e per i ricercatori. Dichiaratamente lontano da Hollywood, Zorn continua ostinatamente a portare al grande pubblico film e musiche che altrimenti sarebbero per pochi. Le sue colonne sonore per il cinema sono diventate dei dischi e attualmente, dentro alla sua vastissima discografia, la serie Filmworks è arrivata al volume Xxiii. Con questo programma, che comprende il famoso film-spot che Godard fece per la Nike, con le musiche di Zorn, il compositore americano omaggia il cinema di Godard, avvicinandosi idealmente al suo capolavoro, Histoire(s) du Cinema. La sua ormai storica formazione Electric Masada, che lo vede impegnato anche in veste di virtuoso sassofonista, crea le colonne sonore per i film in programma: pellicole storiche d’avanguardia e musica d’oggi.  
   
   
FOTOGRAFIA. MILLE SCATTI D’AUTORE RACCONTANO LA CITTÀ DI OGGI PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO “SOGNO MILANO”  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Sono stati presentati il 13 maggio, all’Acquario Civico di viale Gadio, gli scatti vincitori di “Sogno Milano – la città attraverso la fotografia contemporanea”, il concorso fotografico ideato dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune, in collaborazione con Alinari 24 Ore e Blurb.com. "I fotografi che oggi premiamo esprimono in modo creativo e sfaccettato le diverse visioni, realistiche o oniriche, della città in cui viviamo – ha commentato l’assessore Massimiliano Orsatti -. Questa iniziativa intende contribuire alla creazione di un archivio civico costantemente arricchito e aggiornato da nuove risorse visive da cui poter attingere per promuovere verso il mondo Milano i suoi i sogni, lo stile e la vitalità delle persone che qui vivono e lavorano”. Al concorso hanno partecipato oltre 120 fotografi professionisti e artisti che hanno raccontato i diversi aspetti di Milano e della sua vita culturale e sociale, a cominciare dai capolavori artistici e architettonici, passando dalla città segreta e inusuale, sino all’ambito sportivo e del lavoro. Circa 3000 gli scatti inviati. La giuria che ha selezionato i vincitori era composta da Salvatore Carrubba, amministratore delegato di Alinari 24 Ore (Gruppo 24 Ore), Tanja Solci, art director del Comune e Roberto Tomesani coordinatore dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau-visual. Le foto dei vincitori sono disponibili sul portale www.Turismo.milano.it/  Ai 20 vincitori, oltre all’assegnazione di un gettone premio del valore di 500 euro, anche la possibilità di incontrare professionisti del mondo della pubblicità e dell’editoria per presentare i propri lavori, al fine di favorire future collaborazioni. I vincitori, con i loro lavori, contribuiranno alla formazione di un archivio di immagini su Milano (salvaguardando la menzione del nome dell’autore), che costituirà un nuovo strumento a disposizione dell’Amministrazione comunale per promuovere l’immagine della città sia a livello nazionale che internazionale, in particolare attraverso il Portale del Turismo. Alcuni degli scatti vincitori sono stati raccolti nella pubblicazione “Sogno Milano – la città attraverso la fotografia contemporanea” edita da Alinari 24 Ore in collaborazione con Blurb.com.  
   
   
“CUCCIOLI D’UOMO: RITRATTI DI BIMBI” MOSTRA FOTOGRAFICA DI ROSSELLA MURGIA ALLA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DI GENOVA DA LUNEDÌ 17 A SABATO 22 MAGGIO  
 
Genova, 17 maggio 2010 - Cuccioli d’uomo che spuntano da cesti di vimini, sembrano volare su una piuma candida o abbracciano la pancia della mamma: dentro c’è la sorellina! I ritratti che l’artista genovese, specializzata in ritrattistica, ma anche in fotografia industriale, fotogiornalismo e pubblicità, espone in questa mostra sono tutti dedicati ai piccoli. La mostra di Rossella Murgia “Cuccioli d’uomo: ritratti di bimbi” inaugura lunedì 17 maggio alle ore 17 nel Cisternone della Facoltà di Architettura di Genova, scatti di bambini stampati su tela in grande formato (70x100 cm o 70x70 cm). Nell’ambito di una collettiva con altri autori, si chiude il percorso di formazione ideato e gestito dal Prof. Giancarlo Pinto con i suoi collaboratori, nella Facoltà di Architettura di Genova all’interno del “Corso di Fotografia Applicata”. La mostra chiude una rassegna di sei esposizioni e lezioni iniziata a marzo. L’inaugurazione di lunedì 17 maggio sarà preceduta da una lezione (aperta anche al pubblico) di Rossella Murgia dedicata al ritratto fotografico della durata di due ore nella quale la fotografa genovese racconterà la sua esperienza e descriverà la sua tecnica: a partire dalle 14,15 aula 4H. “Il ritratto è saper cogliere la bellezza che ognuno ha dentro e che ci contraddistingue. L’immagine è un segno della luce che disegna un oggetto, che illumina un viso, che riflette la vita gioiosa dagli occhi di un bimbo” dice Rossella Murgia. La mostra fotografica “Cuccioli d’uomo: ritratti di bimbi” di Rossella Murgia affiancata dagli scatti di Fabrizia Caleari, Hans Von Wessenfluh e degli allievi del corso di Fotografia Applicata è aperta dal 17 al 22 maggio nel Cisternone della Facoltà di Architettura (Stradone Sant’agostino 37, Genova) dalle 10 alle 18 ingresso libero. Breve curriculum Rossella Murgia: Nata a Genova nel 1965 e diplomata al Liceo Artistico N. Barabino, Rossella Murgia ha vissuto molti anni a Milano dove ha frequentato il corso superiore di fotografia pubblicitaria presso lo I.e.d. (Istituto Europeo di Design). E’ fotografa professionista dal 1987 e giornalista dal 1997. Titolare da 23 anni del suo studio fotografico (ora in via Schiaffino 10B rosso a Genova Quarto), lavora con privati, aziende e case editrici (Porsche Italia, Erg spa, Saiwa, Wartsila, Rizzoli, Ed. Universo). Le sue fotografie di bambini sono state utilizzate all’Istituto Giannina Gaslini e al reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera S. Martino di Genova. Spesso Rossella Murgia dona le sue immagini per campagne sociali. Da 20 anni insegna fotografia in Italia nelle università, scuole e in corsi per professionisti. Ha ottenuto importanti riconoscimenti professionali tra i quali il Qip (Qualified Italian Photographer) in tre specializzazioni e partecipato a parecchie mostre in Italia e all’estero.  
   
   
MAGAZZINI BREAK: IL CONCERTO RAVA SUONA GERSHWIN  
 
 Bologna, 17 maggio 2010 - Appuntamento con la musica di qualità per l´ultimo progetto musicale del trombettista Enrico Rava e il "Parco della Musica" Jazz Lab, realizzato nell´ambito di Crossroads 2010- Jazz & altro in Emilia-romagna. Il concerto sarà trasmesso in differita sul Magazzini Sonori, portale musicale della Regione Emilia-romagna, per la rassegna Magazzini Break, mercoledì 19 maggio alle ore 17 . "Rava suona Gershwin" , questo il titolo, è una rivisitazione dei brani più suggestivi del songbook del celebre compositore americano. Come ci ha abituati in questi ultimi anni, Rava concentra le sue energie su progetti musicali selezionati, di cui l´ultimo è proprio il "Parco della Musica" Jazz Lab, formazione da lui creata e diretta, che nel corso del biennio 2010-2011 sarà chiamata a creare una serie di programmi musicali con la partecipazione di ospiti di volta in volta diversi. Per questo primo programma ospiti d´eccezione sono: Gianluigi Trovesi (clarinetti) e Gianluca Petrella (trombone). La trasmissione è curata dall´Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta regionale e dai tecnici di Aicod (Parma).il concerto è stato registrato il 20 aprile 2010 presso il Teatro dell´Osservanza di Imola, ingegnere del suono Roberto Furlan. Per ascoltare il concerto Rava suona Gershwin basta collegarsi all´indirizzo www.Magazzini-sonori.it e avere installato Adobe Flash Player.