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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
ENEA E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Roma, 17 maggio 2010 - La diffusione di fonti quali biomasse, fotovoltaico, solare termico, pompe di calore e geotermia è legata alla possibilità di avere un installatore in grado di soddisfare le esigenze dell’utente finale anche attraverso la riduzione dei consumi energetici. Lo sviluppo e il mutuo riconoscimento in sede europea dei sistemi per la certificazione o la qualificazione delle competenze degli installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili sono stati al centro del workshop “La certificazione delle competenze nel settore delle energie rinnovabili”, tenutosi oggi a Roma presso la sede dell’Enea. L’incontro è nato dalla necessità di individuare schemi di certificazione per installatori, uniformi in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea, secondo le linee tracciate dal progetto comunitario Qualicert, al quale partecipa l’Enea. Il progetto è stato concepito per il recepimento della Direttiva Europea sulla promozione dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili che, entro il 2012, impone agli Stati membri di dotarsi di schemi di certificazione o qualificazione equivalente delle competenze per gli installatori di piccoli impianti ad energia rinnovabile che siano riconosciuti in tutti i Paesi dell’Unione. L’enea, nel suo ruolo di Agenzia, intende aggiornare le competenze e supportare le attività dei produttori, degli installatori e della Pubblica Amministrazione negli aspetti tecnici, legali, istituzionali e finanziari legati al settore delle energie rinnovabili.  
   
   
DAL DISTRETTO MECCANICA PUGLIESE SOLUZIONE PER MACCHIA PETROLIO USA  
 
Bari, 17 maggio 2010 - Arriva dal Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese la possibile soluzione per il disastro ecologico determinato dalla dispersione nell’oceano Atlantico di migliaia di barili di petrolio riversati dalla piattaforma della British Petroleum dinanzi alle coste della Louisiana. Si chiama “Oilsep Cc Ecology” ed è una macchina in grado di separare il petrolio dall’acqua. L’ha brevettata la società Fluidotecnica Sanseverino che ha sede a Bari, ma è il Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese, che riunisce 101 imprese in tutta la Puglia ed è stato riconosciuto in via definitiva dalla Giunta regionale il 22 dicembre dell’anno scorso, a candidarsi per realizzare il numero di macchinari necessari a ripulire interamente la chiazza di petrolio. Il presidente Nichi Vendola in una lettera firmata il 13 maggio e indirizzata al ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e a Vittorio Daniore, Giulio Maria Busulini e Alberto Devoto dell’Ambasciata d’Italia a Washington e all’ambasciatore Usa in Italia David Thorne, propone questa soluzione tecnologica per l’emergenza della Louisiana. “La calamità – scrive Vendola – che sta minacciando in questi giorni l´ecosistema mondiale, seriamente compromesso dalla dispersione al largo delle coste statunitensi dell´equivalente di migliaia di barili di petrolio che si riversano nell´oceano Atlantico dalla piattaforma della British Petroleum dinanzi alle coste della Louisiana, è oggetto di apprensione e, al contempo, di solidarietà da parte della comunità pugliese. Avvertiamo con chiarezza quanto la situazione sia di estrema gravità e necessiti di interventi rapidi e idonei”. “ La Regione Puglia – prosegue il Presidente - da sempre sensibile alle tematiche ambientali e riconvertitasi all´economia verde, negli ultimi anni ha visto nascere floridi distretti produttivi regionali, che sostengono le imprese operanti nello stesso settore nella costruzione di reti di relazioni. Da uno di questi distretti, quello della Meccanica, arriva la proposta di una possibile soluzione radicale al problema del versamento di petrolio in mare”. “La società Fluidotecnica Sanseverino, con sede a Bari, ha brevettato un macchinario - l´Oilsep Cc Ecology - in grado di compiere una separazione netta tra l´acqua e tutti i fluidi inquinanti che galleggiano. L´ Oilsep Cc Ecology ha la funzione di assorbire ed eliminare le chiazze di olio che troppo spesso si depositano sulla superficie del mare e che derivano dalle attività di navi cisterna, piattaforme petrolifere e industrie, senza utilizzo di alcun additivo chimico. L´apparecchiatura è stata già testata dalla Bosh ed è oggetto di interesse nelle zone di estrazione di idrocarburi fossili, come l´Oman e la Nigeria. L´intero distretto della Meccanica intende mettersi a disposizione per realizzare il numero di macchinari necessari a ripulire interamente la chiazza di petrolio riversatasi in mare. Riteniamo – scrive Vendola - che la proposta possa costituire una valida alternativa all´utilizzo dei solventi chimici, pericolosi per il delicato equilibrio marino e comunque non risolutivi. L´attività dell´azienda e il macchinario in questione sono visionabili all´indirizzo:http://www.Fluidotecnicasanseverino.com/”. “Il distretto della meccanica e il sistema della ricerca scientifica pugliese – spiega il Presidente - sarebbero lieti di entrare in contatto con analoghi interlocutori, accademici e produttivi, di quelle comunità che in questo momento sono impegnate a dotare i propri territori, colpiti dal disastro ambientale, di soluzioni innovative da adattare e sperimentare alle specificità del contesto”. “In un recente incontro con l’Ambasciatore Davide Thorne – prosegue – si è fatto cenno anche alle collaborazioni in campo scientifico e tecnologico che possono vedere coinvolti gli Stati Uniti d’America e le realtà accademiche e produttive dei territori italiani. “Certo – conclude Vendola - che saprete dar voce a questo desiderio di fattiva solidarietà, rimango in attesa di un vostro cortese riscontro. L’occasione mi è gradita per porgervi i miei più sinceri e cordiali saluti”.  
   
   
LE ENERGIE RINNOVABILI ENTRANO NELLA PA CON IL PRIMO MEETING DEI PARTNER, IN AREA, PARTE UFFICIALMENTE PATRES, IL PROGETTO EUROPEO CHE PROMUOVE L’EDILIZIA SOSTENIBILE  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - Supportare autorità pubbliche ed enti che si occupano di edilizia popolare a realizzare piani e regolamenti per promuovere l’integrazione di sistemi energetici da fonti rinnovabili nei nuovi edifici e in quelli in ristrutturazione. Analisi, selezione di best practice e formazione sulle politiche per promuovere l’utilizzo di energia verde. Sono gli obiettivi principali di Patres – Public Administration Training and coaching on Renewable Energy Systems, un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del bando Iie - Intelligent Energy Europe Programme 2009 e che ha preso il via con il primo meeting dei partner svoltosi il 13 e il 14 maggio a Trieste, presso il campus di Padriciano di Area Science Park. Il progetto coinvolge sette Paesi: Austria, Croazia, Estonia, Italia, Repubblica Ceca, Romania e Spagna. Due i partner italiani: il Consorzio per l´Area di ricerca di Trieste (Area Science Park), capofila del progetto, e l’ente di formazione Forser, Formazione e Servizi per la Pubblica Amministrazione di Udine. Patres è rivolto a dirigenti e responsabili tecnici di enti locali della pubblica amministrazione e a manager di realtà che si occupano di edilizia popolare. Propone un percorso di formazione e consulenza espressamente studiato per queste figure professionali e un programma di supporto per la realizzazione di piani energetici, regolamenti e normative sulla costruzione e la ristrutturazione di edifici, che contribuirà al raggiungimento degli obiettivi 20/20/20 della Direttiva europea Com(2008)19 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Il piano formativo sarà strutturato in modo tale da dare spazio a tutte le “forme” dell’energia verde (oltre che alle tecniche di semplificazione amministrativa): solare termico e fotovoltaico, geotermia, biomasse ecc.. Dopo una prima fase con corsi di formazione organizzati nei diversi Paesi, ci sarà una conferenza internazionale che riunirà tutti i partecipanti al progetto. Un’ultima fase, infine, è dedicata alla selezione dei migliori project work sviluppati dai partecipanti e alla successiva azione di coaching da parte di esperti del settore. I migliori project work saranno accompagnati dalla fase di ideazione fino all’adozione di regolamenti che promuovano la diffusione di sistemi energetici rinnovabili. “Patres non vuole solo accompagnare le autorità locali nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla direttive europee, ma anche e soprattutto favorire il networking tra i partecipanti ai corsi, al fine di agevolare lo scambio di esperienze tra i diversi Paesi europei – spiega Fabio Tomasi, coordinatore del progetto –. Per facilitare la creazione di reti saranno organizzate visite a realtà individuate come best practice a livello nazionale ed europeo. Verrà inoltre pubblicata una guida che suggerirà come migliorare i regolamenti per l’introduzione di sistemi energetici da fonti rinnovabili negli edifici”. Per informazioni: Consorzio per l´Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste Tel. 040 375 5268/ 040 375 5252 e-mail: patres@area.Trieste.it    
   
   
IMPIANTI EOLICI OFF-SHORE: L’ASSESSORE NICASTRO FORNISCE ALCUNI CHIARIMENTI SULLA SENTENZA N. 171/2010 DELLA CORTE COSTITUZIONALE.  
 
Bari, 17 maggio 2010 - Con sentenza n. 171/2010 la Corte Costituzionale, nel dirimere il conflitto di attribuzioni sollevato dal Governo in merito quattro procedure di Via avviate, pressoché contestualmente, dalla Regione Puglia su progetti di parchi eolici offshore, ha dichiarato solo per una di esse, ovvero quella relativa al progetto della società “Trevi” (Brindisi-torchiarolo-san Pietro Vernotico) il difetto di competenza regionale, in considerazione della normativa vigente al momento di presentazione dell’istanza da parte del proponente, riconoscendo la piena competenza dell’ente regionale sulle atre istanze presentate. Tale progetto, esaminato in sede di Comitato Via Ministeriale, ha conseguito parere sfavorevole. La sentenza della Consulta è sintomatica delle complicate questioni applicative insorte a seguito dell’avvicendarsi di norme – e relative discipline transitorie- appianate solo di recente, a seguito dell’entrata in vigore della legge 99/2009.  
   
   
ENERGIA, CONCLUSO STUDIO SU CONSUMI ENTI PUBBLICI MONITORAGGIO DELLA SEL SULLE STRUTTURE OSPEDALIERE, REGIONE, PROVINCIA DI POTENZA, ALSIA, ARPAB E METAPONTUM AGROBIOS  
 
 Potenza, 17 maggio 2010 - "E’ stato concluso lo studio di Sel (Società Energetica Lucana) per avviare una programmazione puntuale di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici regionali e della gestione della loro domanda di energia. Nello specifico sono stati monitorati i consumi elettrici e di gas naturale dei principali soggetti pubblici regionali. L’attività di indagine e controllo ha riguardato quattro strutture ospedaliere (Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, Azienda Sanitaria Locale di Potenza, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata), quattro strutture amministrative (Alsia, Arpab, Metapontum Agrobios, Regione Basilicata) e la Provincia di Potenza per il solo consumo di gas naturale. Sulla base dei dati acquisiti è stata indetta una gara aggregata, ormai in via di conclusione, per la fornitura di energia agli enti e alle amministrazioni regionali della Basilicata. Prossimamente le attività di monitoraggio per ottimizzare la domanda di energia degli enti pubblici saranno estese ai Consorzi di bonifica, ai Comuni della Camastra e ad altri Enti locali.  
   
   
CASA IN LOMBARDIA: ERP PILASTRO HOUSING SOCIALE LE COOPERATIVE AIUTINO A RENDERE LE CITTÀ PIÙ BELLE  
 
 Milano, 17 maggio 2010 - L´edilizia popolare, realtà solida, è parte integrante dell´housing sociale e, insieme all´edilizia convenzionata, deve mirare a rispondere al bisogno della persona contribuendo anche alla realizzazione di città e quartieri più belli. In questo contesto le cooperative hanno un ruolo di primo piano e sono quindi chiamate a giocare da protagoniste una partita che la crisi ha acuito. E´ partito da questo invito l´intervento che l´assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, ha fatto questa mattina all´assemblea annuale di Federabitazione. Zambetti ha spiegato che le cooperative sono "da annoverare fra gli attori principali delle politiche regionali sulla casa e cioè fra i soggetti che contribuiscono concretamente alla realizzazione di interventi di housing sociale". Da qui, dunque, l´auspicio che anch´esse possano contribuire a cambiare il volto delle nostre città "mettendo definitivamente la parola fine a una certa filosofia in base alla quale è popolare ciò che è scadente". "Per Regione - Lombardia - ha spiegato Zambetti - come ha più volte sottolineato il presidente Formigoni - è e deve essere popolare tutto ciò che ruota intorno alla libertà e alla dignità della persona. Per questo è ancora più importante e urgente essere insieme per affrontare le sfide che ogni giorno ci si presentano davanti". Sfide che Regione Lombardia vuole vincere puntando anzitutto sull´innovazione e l´apertura. Innovazione come capacità di cogliere le nuove domande che provengono dalla società, "affrontandola con una nuova progettualità e con una capacità di risposta che vuole proporre anche riferimenti per una nuova forma di stato e per un concreto federalismo". L´apertura deve essere invece al contributo e alla responsabilità di proposta e di iniziativa che le comunità lombarde esprimono, sia nella loro dimensione istituzionale che sociale ed economica. "Per questo - ha sottolineato Zambetti - dopo una fase di ascolto e confronto - andremo a definire meglio le nostre misure a sostegno delle famiglie tenendo conto anche delle politiche di welfare degli altri assessorati". "E´ un lavoro di squadra - ha concluso l´assessore - in cui la Regione possa integrare e valorizzare l´apporto di ciascuno. La casa non è solo un diritto, ma il bisogno di tutti, perché avere un tetto significa avere la garanzia di una qualità della vita che per ogni persona, ogni famiglia, deve essere dignitosa".  
   
   
EX BARILLA, GIUNTA COMUNE MATERA PROPONE REVOCA DELIBERA  
 
Matera, 17 maggio 2010 - La Giunta Comunale di Matera su proposta dell’Assessore al Governo del Territorio, ing. Pierfrancesco Pellecchia, ha approvato una delibera con la quale propone al Consiglio Comunale di revocare il provvedimento commissariale del 9 aprile 2010 relativo ad una proposta di Programma integrato di intervento che interessa l’area ex-Barilla. “Questa decisione – affermano in una dichiarazione il Sindaco Adduce e l’Assessore Pellecchia – da una parte restituisce agli organi del Comune le prerogative sulle importanti scelte che riguardano la città e il suo sviluppo, dall’altra è rispettosa delle ordinarie procedure del “Piano Casa” volute dalla legge regionale n. 25/2009 le cui direttive attuative sono state deliberate dalla Giunta Regionale. Avvieremo – si dice nella dichiarazione – le consultazioni con i soggetti sociali interessati per assumere decisioni condivise nella materia tanto rilevante che attiene all’edilizia sociale ed alla riqualificazione urbana.” Il provvedimento del Commissario, che risale a due giorni prima del ballottaggio, aveva sorpreso tutti ed era già stato oggetto di forti critiche subito dopo l’insediamento del Sindaco. La delibera di Giunta approvata ieri verrà ora sottoposta al Consiglio comunale. Nel corso della seduta della Giunta di ieri, l’Assessore al Governo del Territorio, ing. Pierfrancesco Pellecchia, ha riferito che con gli Uffici competenti si sta procedendo all’esame di tutti quegli importanti interventi urbanistici oggetto di provvedimenti sia del Commissario Prefettizio che della precedente Giunta.  
   
   
PATRIMONIO: CASERMA D´´INCAU AL COMUNE DI MALBORGHETTO  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - La caserma Solideo D´incau di Malborghetto- Valbruna è stata ceduta dal Demanio Militare alla Regione Friuli Venezia Giulia che ha provveduto al suo contestuale trasferimento al Comune. L´autorizzazione a procedere è stata disposta dall´assessore regionale al Patrimonio, Sandra Savino, che si era precedentemente accertata che il sindaco Alessandro Oman fosse interessato a recuperare il compendio militare. "Una struttura di 11mila metri quadrati non utilizzata degrada velocemente - ha fatto notare Savino all´atto della consegna - ma volevamo individuare con certezza un percorso di riconversione ottimale, assicurandoci che un patrimonio pubblico si riveli un reale beneficio per i cittadini anche sotto il profilo occupazionale". "In questo particolare momento di crisi finanziaria - ha aggiunto l´assessore - la Regione sostiene questa riconversione sociale, ipotizzandone pure la compartecipazione del privato senza per questo distogliere l´attenzione dall´interesse pubblico".  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL PIANO 2010-2013 PER GLI IMMOBILI PROVINCIALI O USATI DALLA PROVINCIA  
 
 Trento, 17 maggio 2010 - Su proposta dell´assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, la giunta provinciale il 13 maggio ha licenziato il Piano pluriennale 2010-2013 degli investimenti per la costruzione, la sistemazione e la manutenzione straordinaria degli immobili provinciali o utilizzati dalla Provincia autonoma di Trento. Il Piano pluriennale oggi approvato prevede investimenti nei settori delle strutture scolastiche, delle strutture socio assistenziali, delle residenze sanitarie e assistenziali, degli edifici provinciali e per il risparmio energetico, degli immobili del Catasto e del Libro fondiario. Il totale generale del Piano unico pluriennale per la costruzione, sistemazione e manutenzione straordinaria di immobili provinciali o utilizzati dalla Provincia prevede interventi per complessivi euro 32.821.260,53 così suddivisi: per l´Area di Priorità euro 28.721.260,53 di cui interventi per euro 23.492.811,21 e Fondo di Riserva per euro 5.228.449,32; per l´Area di Inseribilità euro 4.100.000,00. Sezione 1) Settore Investimenti Sulle Strutture Scolastiche - Il Piano oggi approvato prevede interventi per complessivi euro 24.153.549,74; per l´Area di priorità sono riservati euro 20.053.549,74, di cui euro 16.820.658,42 per interventi ed euro 3.232.891,32 per fondo di riserva; per l´ Area di inseribilità sono invece previsti euro 4.100.000,00. Nell’area di priorità sono previsti i due interventi significativi: la realizzazione della sede amministrativa dell’Istituto superiore “M. Curie” di Pergine Valsugana per l’importo di euro 3.000.000,00; la realizzazione del parcheggio interrato e di un’area sportiva a servizio del Centro di Formazione Professionale di Arco per l’importo presunto di euro 1.700.000,00. La voce più significativa dell’area di priorità di tale sezione del Piano si riferisce invece ai cosiddetti “interventi di ridotte dimensioni”, per complessivi euro 7.120.658,42, destinati alla messa in sicurezza statica degli immobili, ad interventi di adeguamento degli spazi e/o impianti, riparazioni impianti e manutenzione straordinaria in generale, adeguamento alle normative antincendio, impiantistiche, antinfortunistiche e di tutela dei disabili, incarichi professionali. La presente sezione del nuovo piano pluriennale comprende anche un significativo fondo di riserva pari a euro 1.468.114,57 sul 2010, pari a euro 514.199,07 sul 2011 ed euro 1.250.577,68 sul 2012. Nell’area di inseribilità sono state inserite le seguenti opere: l’ampliamento del Centro di Formazione Professionale Enaip di Tione per euro 2.300.000,00; l’ampliamento dell’Istituto di formazione professionale alberghiero di Levico per un importo presunto di euro 1.800.000,00. È previsto anche l’acquisto a trattativa privata per l’importo di euro 5.000.000,00 del compendio immobiliare di Riva del Garda, denominato “ex Cinque Maggio” che consente l’ampliamento dell’attuale sede del Liceo “A. Maffei” verso via S. Anna. Sezione 2) Settore Investimenti Sulle Strutture Socio Assistenziali - In questo settore il Piano pluriennale prevede interventi per complessivi euro 960.005,37 per l´Area di priorità (euro 525.005,37 per interventi e euro 435.000,00 per fondo di riserva). Tra le spese che saranno finanziate si possono in particolare segnalare, per le annualità dal 2010 al 2012, i lavori di manutenzione straordinaria, mediante opportune perizia di spesa, degli edifici destinati alle attività socio-assistenziali, compresa la realizzazione di un impianto fotovoltaico presso il “Centro don Ziglio” di Levico Terme. La presente sezione del nuovo piano unico pluriennale comprende anche un fondo di riserva pari a euro 80.000,00 per il 2010, a euro 230.000,00 per il 2011 e pari a euro 125.000,00 per il 2012. Sezione 3) Settore Investimenti Sulle Residenze Sanitarie E Assistenziali - Sono previsti investimenti nell´Area di priorità per complessivi euro 600.000,00, di cui euro 450.000,00 per interventi di ridotte dimensioni ed euro 150.000,00 per fondo di riserva (50.000,00 euro all´anno dal 2010 al 2012). Tra le spese che saranno infatti finanziate si possono in particolare segnalare, per le annualità dal 2010 al 2012, i lavori relativi a superi per varianti, compiti preparatori e strumentali, incarichi su piani scaduti. Sezione 4) Settore Investimenti Sugli Edifici Provinciali E Per Il Risparmio Energetico - Sono previsti investimenti per complessivi euro 6.357.705,42 per l´Area di priorità, di cui euro 5.097.147,42 per interventi ed euro 1.260.558,00 per fondo di riserva. Nell’area di priorità sono inseriti la ristrutturazione e il restauro di Maso Paneveggio, per l’importo presunto di euro 1.350.000,00. Si tratta di interventi di ristrutturazione e di ampliamento dell’edificio nel suo complesso, spalmati sulle annualità 2010-2012 e finalizzati a ricavare sale riunioni e uffici per l’attività istituzionale della Provincia e stanze ad uso foresteria, tenendo conto della riqualificazione energetica del fabbricato attuale. Sempre nell´Area di priorità, per interventi di ridotte dimensioni è riservata una spesa totale stimata pari a euro 3.167.147,42 (totale capitolo 157550-001 e 995000-014) sul 2010 e a euro 580.000,00 sul 2011, destinati alla messa in sicurezza statica degli immobili, ad interventi di adeguamento degli spazi e/o impianti, riparazioni impianti e manutenzione straordinaria in generale, adeguamento alle normative antincendio, impiantistiche, antinfortunistiche e di tutela dei disabili, incarichi professionali. La presente sezione del piano pluriennale comprende anche un significativo fondo di riserva per euro 1.210.558,00 sul 2010 (totale capitolo 157550-001 e 995000-014) ed euro 50.000,00 sul 2011. Tra le spese che saranno infatti finanziate si possono in particolare segnalare gli oneri derivanti dall’affidamento degli incarichi della progettazione definitiva degli interventi previsti in area di inseribilità del piano, oltre che per i costi di certificazione Leed del Polo scolastico di Mezzolombardo per l’importo presunto di 530.000,00 euro, incarichi per la progettazione preliminare/studio di fattibilità per la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo Ladino di Fassa per l’importo presunto di 300.000,00 Euro e superi spesa per varianti progettuali, compiti preparatori e strumentali, nonché aggiornamento su incarichi relativi a piani scaduti. Sezione 5) Settore Investimenti Sugli Immobili Del Catasto E Libro Fondiario - Sono previsti investimenti per complessivi euro 750.000,00 nell´Area di priorità, di cui euro 600.000,00 per interventi di ridotte dimensioni ed euro 150.000,00 per fondo di riserva. Tra le spese che saranno infatti finanziate si possono in particolare segnalare i lavori di realizzazione di manutenzione straordinaria degli immobili del catasto e libro fondiario relativi a lavori edili e impiantistici, piccoli ampliamenti legati alla necessità di aumento del personale impiegatizio, lavori di adeguamento alle normative vigenti e/o sopravvenute.  
   
   
CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE ANTONELLA STASI INTERVIENE SUI FONDI FAS PER L’EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Catanzaro, 17 maggio 2010 La Vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi interviene sulle notizie relative alla ripartizione dei Fondi Fas, da parte del Governo, in tema di edilizia scolastica. “Al fine di chiarire a quanti distrattamente o artatamente vogliono creare confusione sulla ripartizione dei fondi Fas, da parte del Governo che, a loro dire, penalizza la Calabria occorre sottolineare che, seppure questa Giunta si sia insediata da meno di un mese, ha subito posto l’attenzione, su espressa indicazione del Presidente Scopelliti, ai fondi previsti per l’edilizia scolastica. In sede di Conferenza dei Presidenti, però, ci siamo trovati a dover prendere atto di quanto si era deciso nel recente passato . Ma per fortuna si tratta solo del primo stralcio e già si sta lavorando, in sede di Conferenza delle Regioni, affinchè il lavoro dei prossimi mesi porti all’immediata approvazione di un secondo e più consistente finanziamento che ci consenta di recuperare il gap. Il Governo non intende scippare alla Calabria neanche un euro dei fondi per l´edilizia scolastica: c´è stata per ora un primo finanziamento per le situazioni di grave emergenza. Malgrado la situazione non consentisse larghi margini, grazie alla nostra sollecita insistenza ed alla mediazione politica attivata dal Presidente, la Calabria è riuscita ad avere la garanzia che nel secondo stralcio di circa 420mil., previsto nei prossimi mesi, le scuole calabresi potranno contare su nuovi stanziamenti. La nostra attenzione è rivolta, quindi, al prossimo appuntamento quando il Governo rimodulerà il Fas e noi siamo certi di avere un’adeguata assegnazione , nel rispetto ed in relazione al rapporto con la popolazione scolastica regionale . In seno alla Conferenza del Presidenti il nostro sforzo, in questa direzione, è massimo anche se, dopo gli incontri con i Ministri Fitto, Gelmini ed il Sottosegretario Mantovani, abbiamo motivo di credere che avremo ogni soddisfazione”.  
   
   
TRENTO: MONDIALI SCI NORDICO 2013, VIA LIBERA AL "NUOVO" CENTRO DEL FONDO DI TESERO  
 
Trento, 17 maggio 2010 - Via libera dal Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici e della protezione civile al progetto esecutivo dei lavori di adeguamento del Centro del Fondo di Lago di Tesero per i Mondiali di sci nordico del 2013. Il progetto, che porta la firma dell´architetto Roberto Bortolotti (in collaborazione con l’ingegner Ivan Weirather per la parte cementi armati, ingegner Mauro Croce per le strutture in legno, ingegner Maurilio Pagliari per la parte impianti termoidraulici, ingegner Paolo Palmieri per l’impianto elettrico, geometra Francesco Dondio per le misure di sicurezza e coordinamento e del geologo Marco Del Din per quanto concerne gli aspetti geologici-geotecnici) per l´ammodernamento dell´attuale Centro del Fondo - costruito in più momenti nelle varie edizioni dei mondiali finora ospitati in Valle di Fiemme - prevede una serie di interventi: l´ampliamento (360 mc) degli attuali uffici gare ubicati su tre livelli del corpo ad est dell’attuale fabbricato bar-ristorante, con parziale rifacimento della copertura; la costruzione, in aderenza agli uffici gare, di una scala esterna coperta che funge da accesso principale al complesso; la realizzazione, a fianco dell’attuale fabbricato noleggi sci, di un nuovo corpo edilizio (1600 mc su due livelli) che contiene il locale accrediti, la sede dei volontari ed una sala stampa polifunzionale con spogliatoi, docce e servizi igienici; la realizzazione di un ampio volume interrato destinato a garage per gli automezzi delle televisioni, magazzini per le attrezzature relative, autorimessa per i mezzi battipista, magazzino per le transenne, locale impianti tecnologici; la costruzione di un nuovo corpo edilizio prevalentemente in legno, con copertura in rame, sopra il volume interrato destinato alla stampa, commentatori Tv, giuria e sale anti-doping per i quali nei precedenti mondiali si erano utilizzate strutture prefabbricate. Elemento caratterizzante del "nuovo" Centro del Fondo sarà, in particolare, il nuovo edificio stampa-Tv, che verrà realizzato completamente in legno e che avrà forma semicircolare orientata verso il campo gara. Il progetto si prefigge l’ottenimento della certificazione energetica e di sostenibilità del nuovo plesso, con garanzia del raggiungimento del livello “Gold” nell’ambito del protocollo Leed, secondo gli indirizzi recentemente promossi dalla Giunta provinciale. Nel progettare le opere di adeguamento delle strutture alle nuove esigenze del Mondiali 2013, si è pensato anche al problema del riuso degli edifici realizzati, una volta che i campionati si saranno conclusi e al di fuori del periodo delle gare di sci nordico. La sala stampa, per esempio, è stata anche pensata come sala danza, per questo è stata dotata di servizi-spogliatoio consoni all’uso, mentre il garage per i mezzi televisivi servirà invece come magazzino comunale, le cabine dei telecronisti potranno essere utilizzate come stanzette per il campeggio estivo/invernale e per questo i servizi sono stati implementati con spazi doccia. La spesa complessiva dell´intervento - finanziato dalla Provincia sul Fondo Sviluppo Locale - ammonta a circa 6.070.000 euro, di cui 4.356.000 circa per lavori a base di appalto. Si prevede che entro l´estate si possa arrivare all´appalto dell´opera, considerando che la stessa dovrà essere pronta per il gennaio del 2012, in tempo utile per poter essere collaudata in occasione dei pre Mondiali.  
   
   
CNA MILANO: SODDISFAZIONE PER L’ACCORDO CON LA PROVINCIA A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE  
 
 Milano, 17 maggio 2010 - Più di mille lavoratori coinvolti e 6 milioni di euro di finanziamento. Questi i numeri dell’Accordo a favore dell’occupazione e a sostegno del sistema economico siglato questa mattina a Palazzo Isimbardi fra la Provincia di Milano e le Associazioni datoriali e sindacali, fra cui Cna Milano, espressione locale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Pmi. “Si tratta di un importante intervento dell’amministrazione provinciale milanese – commenta Marco Vicedomini, Segretario di Cna Milano - a favore di quelle fasce sociali particolarmente svantaggiate ancor di più dall’attuale panorama di crisi economico finanziaria dei mercati. Un plauso pertanto alla Provincia da parte della nostra Associazione per la perseveranza dell’azione di intervento in tal senso e per l’importante coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza degli artigiani e delle imprese. A questo riguardo – continua Vicedomini - desideriamo ribadire l’impegno della nostra Associazione nel mettere in campo ogni iniziativa di sostegno prevista dall’accordo: abbiamo, infatti, già dedicato risorse interne altamente qualificate a cui le imprese possono rivolgersi per ogni esigenza”.  
   
   
IMPRESE: ACCORDO CON MINISTERO PER POLI D´INNOVAZIONE PRONTI 10 MLN PER UNA NUOVA POLITICA INDUSTRIALE IN ABRUZZO  
 
Pescara, 17 maggio 2010 - Diecimilioni di euro per finanziare un accordo di programma quadro tra Ministero dello Sviluppo economico ed Assessorato allo Sviluppo economico, denominato "Abruzzo 2015". L´accordo, che sarà ufficialmente sottoscritto tra qualche settimana, ha l´obiettivo "di spingere all´aggregazione del sistema produttivo regionale superando la logica dei distretti industriali". "Grazie all´accordo - ha dichiarato l´assessore, Alfredo Castiglione, arriveremo alla sottoscrizione di contratti di reti d´impresa. In tal modo daremo vita ad un nuovo processo di politica industriale, che si concretizzerà nella formazione di poli di innovazione, ricerca e servizi". Secondo l´Assessore l´accordo quadro "darà un contributo al superamento dei nuclei industriali in favore delle reti d´impresa, dei poli di innovazione e dei clusters. Nella sostanza - ha concluso Castiglione - contiamo di riconsegnare ai territori e ai loro attori un ruolo ed una funzione".  
   
   
2009 DIFFICILE PER L’INDUSTRIA DEI ROBOT IL SEGMENTO PUNTA SULL’ASSEMBLAGGIO, SETTORE APPLICATIVO IN ESPANSIONE  
 
 Bologna, 17 maggio 2010 - Sono stati presentati il 14 maggio, in occasione della conferenza stampa organizzata da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e Siri, l’associazione italiana della robotica e automazione, i dati di consuntivo 2009 dell’industria italiana della robotica. All’incontro, ospitato nell’ambito di Lamiera, l’evento espositivo dedicato alle macchine utensili lavoranti con tecnologia a deformazione, in scena a Bologna fino a sabato 15 maggio, sono intervenuti: Rezia Molfino, presidente Siri, Domenico Appendino, Prima Industrie, e Maurizio Filoni, Comau. Dall’analisi dei dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre emerge un quadro di andamento sostanzialmente in linea con quanto espresso dal settore macchine utensili, robot e automazione considerato nel complesso. La crisi, in sostanza, ha fatto sentire i propri effetti anche sull’industria italiana del segmento la cui produzione, nel 2009, è calata del 34,7% a 323 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, la negativa performance delle consegne sul mercato domestico scese del 46,6% rispetto all’anno precedente. Meglio ha fatto l’export che ha sostanzialmente tenuto, registrando un calo pari all’1,5% rispetto all’anno precedente. Il rapporto export su produzione è cresciuto ,passando dal 26,3% del 2008 al 39,6% del 2009. In termini di unità, nel 2009, l’industria italiana del comparto ha prodotto 1.709 robot. Di questi, il 44% è stato destinato ai mercati stranieri. Il consumo interno, pari a 2.850 robot, è stato soddisfatto, per il 66,4%, dalle importazioni. Come per gli anni precedenti, anche nel 2009, in Italia, le predominanti aree applicative dei robot sono risultate quelle della manipolazione e della saldatura, che hanno rappresentato rispettivamente, in termini di unità, il 68,5% e il 14,3% del consumo totale. La manipolazione comprende tutte quelle funzioni connesse con stampaggio, pressofusione, spostamento pezzi, misura e controllo; la saldatura, invece, è legata principalmente a attività di unione di parti metalliche e si rivolge soprattutto al settore automotive, questo spiega il pesante calo (-58,9%) a cui è stata sottoposta. Segue, sebbene i numeri assoluti siano ancora esigui, l’area applicativa dell’assemblaggio che, nonostante le difficoltà indotte dal contesto, registra un incremento nell’utilizzo di robot pari al 50% rispetto all’anno precedente. Interessante è poi l’analisi relativa alla ripartizione per tipologia di robot. Particolarmente diffusi sono i robot articolati, in grado di svolgere operazioni complesse grazie alla flessibilità di movimento assicurata dai bracci che operano come strumenti antropomorfi. Nel 2009, in Italia, sono stati prodotti 837 unità di robot articolati che vengono poi impiegati per saldare e verniciare. Seguono i robot cartesiani (765 unità), in grado di muoversi su tre assi, e per questa ragione utilizzati nei processi pick and place, per movimentare pezzi. Leader indiscussi nel panorama mondiale i costruttori italiani dominano il sottosegmento dei robot cartesiani i cui settori di sbocco sono principalmente la cosmesi, l’alimentare, il medicale. Secondo l’indagine condotta dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, il parco robot installato in Italia nel 2009 conta 76.682 unità, il 3,9% in più rispetto al 2008. “Un incremento che vale comunque come conforto in attesa che anche il segmento robotica agganci la ripresa che abbiamo appena intravisto all’orizzonte- ha affermato Giancarlo Losma – a margine della conferenza stampa”. D’altra parte l’analisi dei dati elaborati dal nostro Centro Studi mette in chiara evidenza come anche la struttura del comparto e la dimensione delle unità produttive che lo costituiscono siano profondamente cambiate anche in ragione della crisi. In particolare, nel 2009, si è assistito alla riduzione del numero di grandi aziende in favore di quelle medie segno di come il settore si è riorganizzato: nel 2008 le grandi aziende, quelle con un fatturato superiore a 5 milioni di euro rappresentavano il 69,6% del totale, nel 2009 esse sono pari a appena il 50%.  
   
   
UNIONE INDUSTRIALE DI PRATO SEGNALI POSITIVI DALL´ECONOMIA TOSCANA.  
 
Firenze, 17 maggio 2010 - «Dalla crisi si esce accendendo tutti i motori dello sviluppo, dal turismo all’agricoltura, dal terziario al manifatturiero. Ma è il manifatturiero che deve rappresentare la vera e propria locomotiva dello sviluppo regionale». Questa la convinzione espressa dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’associazione industriale di Prato. «Riusciremo a tutelare benessere e qualità della vita di tutti i toscani solo se continueremo ad avere un manifatturiero forte e competitivo. Per noi questo è un obiettivo prioritario che trova conferma anche dal programma di governo. La situazione richiede a tutti il massimo impegno. La manovra anticrisi della Regione sta funzionando e si intravedono i primi, timidi, segnali di ripresa. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, introducendo anche qualche innovazione, per sostenere le nostre imprese in modo da creare le condizioni per invertire la tendenza». Rossi ha fatto riferimento ai dati che Unicredit, insieme all’osservatorio statistico Regioss, ha pubblicati il 14 maggio, da cui emerge che innovazione, diversificazione settoriale e nuovi mercati sono le carte vincenti e la Toscana insieme a Marche e Lombardia sono le regioni più vicine all’uscita del tunnel. Il presidente toscano nel corso del suo intervento si è poi soffermato su 5 iniziative a cui il nuovo governo regionale sta lavorando. «La prima – ha spiegato – mira a rivedere l’utilizzo dei fondi comunitari, spostando l’attenzione dall’uso dei bandi ai progetti finalizzati, costruiti insieme e in grado di produrre risultati tangibili all’interno dei distretti. Ad esempio strutture per la commercializzazione, centrali di acquisto, filiera corta, ecc. Per questa attività – ha annunciato Rossi - sono disponibili 200 milioni di euro all’anno. Con la seconda – ha proseguito - continueremo a sostenere le imprese nell’accesso al credito. Incontrerò presto il sistema bancario per discutere modalità e forme in modo da favorire il sostegno alle imprese che meritano. Già oggi le imprese pratesi hanno presentato 422 domande per 110 milioni in investimenti o spese, per le quali Fidi Toscana ha prestato la proprio garanzia per 59 milioni». «Un terzo punto – ha detto Rossi – riguarda la lotta alla legalità. Rimuovere le cause che favoriscono l’illegalità è una delle condizioni per aiutare la ripresa. La Toscana è la regione dei diritti e non può sopportare condizioni di lavoro inumane, forme di sfruttamento intensivo, evasioni fiscali e lavoro nero. La Regione chiamerà inoltre in causa su questo l’Unione Europea per metter fine alle forme di dum ping sociale e ambientale. Deve essere modificata l’attuale normativa che impone solo alle imprese europee il rispetto di elevati standard produttivi in grado di offrire ai consumatori le necessarie garanzie; mentre le imprese extraeuropee, in particolare nel tessile, possono vendere le loro produzioni senza etichetta e senza tracciabilità». «Lavoreremo inoltre – ha proseguito il presidente – per favorire forme di collaborazione tra il distretto tessile e quello abbigliamento gestito, in grandissima parte, dalla comunità cinese: rendendo visibili le esperienze che già esistono e agendo su una convenienza economica comune, la Regione è interessata a favorire l’avvio di esperienze pilota tra i due distretti. Infine – ha concluso – agiremo per recuperare competitività con una più forte dotazione infrastrutturale a tutti i livelli. Su questo punto è avviato un confronto istituzionale posit ivo tra il Comune e Provincia di Prato e la Regione».  
   
   
REGGIO EMILIA – COOPERAZIONE CON DELEGAZIONE IRACHENA  
 
Reggio Emilia, 17 maggio 2010 - Sottoscritto il 13 maggio 2010, nel corso della visita del Governatore di Baghdad alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, un importante accordo di reciproca cooperazione che, come sottolineato dal presidente dell’ente camerale Enrico Bini, rappresenta un passaggio strategico per l’affermazione delle imprese reggiane nel mercato iracheno. La delegazione, composta da otto rappresentanti del Governatorato tra cui S.e. Salah Salem Abdelrazaq, Governatore di Baghdad, accompagnato da S.e. A.a.al-katheeb, Ministro plenipotenziario incaricato d’affari dell’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq in Italia, è in visita nella provincia di Reggio Emilia dal 10 al 16 maggio nell’ambito delle azioni che la Camera di Commercio sta portando avanti per aiutare le aziende reggiane ad affrontare i nuovi mercati. “La visita del Governatore di Baghdad – afferma Bini - è per la Camera di Commercio un passaggio di grande importanza alla ricerca di legami stabili con il Paese che in questo momento sta vivendo la delicata fase della ricostruzione”. “Il Paese – ha sottolineato il Governatore di Baghdad - ha esigenza di ricostruire infrastrutture, strade, servizi, sanità, Università, e anche le imprese e i loro manager”. Il protocollo prevede nuove forme di collaborazione per incentivare le esportazioni verso l’Iraq, realizzare progetti di cooperazione attraverso il trasferimento tecnologico e la formazione di joint venture, collaborare in attività di formazione per dirigenti e manager al fine di consolidare le competenze e le capacità sui mercati esteri. Nell’ambito di queste attività e del consolidamento dei rapporti fra i due territori è prevista per il prossimo ottobre la visita di una delegazione di imprese reggiane in Iraq. All’incontro erano presenti i vertici delle autorità locali, numerosi imprenditori, le associazioni di categoria e rappresentanti del mondo universitario.  
   
   
INDUSTRIA: REGIONE FVG DECISIVA PER RILANCIO MANGIAROTTI  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - Con un investimento di 120 milioni di euro sul territorio regionale e l´obiettivo di assumere a pieno regime almeno 350 persone, per la maggior parte tecnici qualificati, la Mangiarotti è pronta ad uno dei principali interventi industriali in Regione degli ultimi anni. Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ha incontrato il 13 maggio a Udine i vertici della società, i titolari Paolo Di Salvio e Tarcisio Testa e l´amministratore delegato Aniceto Tubaro, a conclusione di un iter di pianificazione e attivazione degli strumenti regionali a favore della società. "E´ stato portato a compimento - ha commentato Ciriani - un importante piano di marketing territoriale. Il lavoro messo a punto dai tecnici della Direzione regionale Attività produttive e da Friulia, che interviene con 7,5 milioni di euro, ed il finanziamento agevolato di 20 milioni di euro dal Frie hanno fatto sì che questo progetto imprenditoriale si concretizzasse a Monfalcone. Il lavoro svolto - ha aggiunto - mette in evidenza come il nostro territorio possa essere competitivo e attrattivo se sostenuto con politiche e strumenti finanziari in grado di dare agli imprenditori supporto tecnico-finanziario e logistico. Abbiamo messo in campo le nostre migliori forze per rapportarci con questi interlocutori che chiedono prima di tutto efficienza e collaborazione, oltre che fondi per lo sviluppo economico". La Regione è intervenuta nel progetto con Friulia varando lo scorso febbraio un investimento complessivo di 7,5 mln di euro, mentre il Frie erogherà un finanziamento agevolato di 20 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo da parte dell´azienda di 120 milioni di euro per uno stabilimento che diventerà operativo in meno di un anno, con l´avvio della produzione previsto a metà 2011. Sede legale a Sedegliano, in provincia di Udine, la Mangiarotti gestisce dal Friuli Venezia Giulia il proprio business nel settore della componentistica per il petrolchimico. Nel 2007 ha attivato una strategia per aggredire il mercato della componentistica delle centrali nucleari, acquisendo la Ansaldo-camozzi di Milano. Il piano di sviluppo in questo settore ha evidenziato la necessità per la Mangiarotti di ottenere una migliore logistica, in particolare realizzando uno stabilimento con accesso diretto al mare. Da qui, l´azione congiunta di Friulia e della Direzione regionale Attività produttive per candidare l´area della ex Ineos di Monfalcone alla riconversione, utilizzando a questo scopo una superficie di 200mila metri quadrati. "Ci sono molti aspetti positivi in questo progetto - ha concluso il vicepresidente della Regione - ed è importante sottolineare gli aspetti della produzione sul territorio e degli introiti fiscali ma soprattutto la questione occupazionale: 350 posti di lavoro oggi, in un periodo di crisi così forte, rappresentano una grande risposta alle richieste del territorio".  
   
   
LAVORO: CIGS IN DEROGA AI 25 DIPENDENTI MERCURY ARREDAMENTI  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - Il tavolo regionale di concertazione sulla crisi economica in Friuli Venezia Giulia ha accolto il 14 maggio a Trieste la domanda di concessione della cassa integrazione strarodinaria in deroga a favore di 25 dipendenti della Mercury Arredamenti di Caneva (Pordenone) per il periodo che va dal 17 aprile al 16 agosto. L´azienda pordenonese è in liquidazione e il curatore fallimentare, nel richiedere la Cigs in deroga, ha comunicato che la Mercury è stata rilevata dalla Legnoform di Prata di Pordenone ed è quindi possibile la riattivazione della struttura e la salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali. Un´ipotesi commentata favorevolmente dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, che al Tavolo ha confermato i cenni di ripresa evidenziati dai dati sul mercato del lavoro relativi al primo quadrimestre del 2010. Rispondendo alle osservazioni della Provincia di Trieste e delle forze sindacali sul problema del rientro nel mondo del lavoro dei disoccupati che hanno difficoltà a ricollocarsi per età o formazione professionale, l´assessore ha dichiarato che le istituzioni debbono iniziare a considerare l´opportunità di azioni congiunte tra il mondo del lavoro e quello del welfare per affrontare le situazioni più complesse. "Si tratta di valutare un pacchetto sinergico di iniziative da proporre in sede di assestamento di bilancio per dare risposte concrete agli over 45 ma anche ai giovani che, per gli effetti della crisi e la riduzione del turn over, hanno difficoltà a trovare un´occupazione", ha detto l´assessore. Infine, considerato il momento contingente, da parte sindacale è stato espresso l´auspicio che, così come è stato fatto per la stesura delle linee guida da parte dalla direzione regionale del Lavoro, anche la Formazione mostri la massima celerità nel predisporre i bandi che consentiranno la distribuzione dei finanziamenti del Fondo sociale europeo (Fse) destinati a supportare i progetti formativi.  
   
   
REGGIO EMILIA – INCONTRI B2B CON OPERATORI SAUDITI E TUNISINI  
 
Reggio Emilia, 17 maggio 2010 - Sedici operatori arabi e tunisini saranno ospiti della Camera di Commercio di Reggio Emilia il 18 maggio 2010 nel corso di un workshop con le aziende della regione operanti nel settore dell’Abitare e Costruire. L’iniziativa, che rientra nell’ambito del più ampio progetto “Promozione della filiera Abitare – Costruire presso Saudi Build 2009” è promossa da Ice e Regione Emilia-romagna, Sprint-er in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna e il Sistema Camerale regionale Il progetto punta a consolidare, relativamente all’Arabia, i buoni risultati ottenuti con la partecipazione alla fiera Saudi-build nel 2008 e nel 2009 è stato esteso anche alla Tunisia in quanto Paese con buone potenzialità per i settori oggetto dell’iniziativa. L’evento è rivolto specificatamente alle imprese che operano nel settore costruzioni Macchine e attrezzature per le costruzioni, materiali da costruzione, impiantistica, rivestimenti, riscaldamento/climatizzazione (settore Hvac), colorifici, infissi e serramenti ed abitare Illuminazione, arredamento, mobili, divani e prodotti ceramici. Il programma dell’evento prevede il 18 maggio incontri B2b tra operatori esteri ed aziende emiliano-romagnole; il 19 maggio visite aziendali su richiesta. “Siamo onorati che la Regione abbia scelto Reggio Emilia per ospitare un l’incoming di operatore Arabi e Tunisini” spiega Rodolfo Manotti, componente della Giunta che segue per l’Ente il tema dell’internazionalizzazione “le imprese reggiane possono giocare in casa con lo svolgimento degli incontri nella propria provincia ed è sicuramente un valore aggiunto offerto al territorio”. I profili degli operatori arabi e tunisini e la scheda di adesione sono disponibili sul sito della Camera di Commercio di Reggio Emilia. Sulla base delle adesioni pervenute verrà organizzato un calendario di appuntamenti per ogni singola impresa.  
   
   
STRATEX NON LASCIA MA RADDOPPIA IN FVG  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - Quanto apparso il 14 maggio sulla stampa regionale in relazione a una presunta delocalizzazione della Stratex di Sutrio non corrisponde a realtà. Lo sottolinea oggi il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, dopo un´attenta verifica con l´imprenditore Nicola Plazzotta. "Le notizie diffuse dalla stampa sulla base di dichiarazioni del sindaco di Cercivento - ha detto Ciriani - sono state smentite dall´imprenditore che, al contrario, sta portando avanti un importante progetto di sviluppo della propria attività sia nello stabilimento di Sutrio sia nel nuovo impianto che realizzerà a Palazzolo dello Stella". E´ di pochi giorni fa, infatti, l´annuncio dell´acquisto da parte della Stratex di un capannone industriale della Luvata a Palazzolo dello Stella, dove sarà avviato un nuovo settore di produzione. "Richiamo alla massima attenzione i rappresentanti del territorio - ha affermato Ciriani - perché parlare di perdita di posti di lavoro quando ciò non sussiste significa assumersi responsabilità gravi nei confronti dei lavoratori". "In questo contesto - ha aggiunto - l´azione congiunta della Regione e dell´imprenditore ha permesso di consolidare il ruolo di una azienda in montagna e di recuperare produttività in altri siti della Regione". "A Sutrio - ha spiegato l´imprenditore Plazzotta - la Stratex continuerà a produrre legno lamellare con gli attuali livelli occupazionali e puntando a potenziare la produzione. A Palazzolo dello Stella, invece, la società avvierà un nuovo mercato con acquisizione di nuovo personale".  
   
   
PROROGA AMMINISTRAZIONE A. MERLONI ´  
 
Ancona, 17 Maggio 2010 - Di seguito una dichiarazione dell´assessore Giannini.´dopo la firma del decreto di proroga dell´amministrazione straordinaria dell´Antonio Merloni, che consente di guardare con piu` serenita` al futuro da parte di tanti lavoratori e delle loro famiglie, l´auspicio e` che il Governo riattivi velocemente le procedure dirette ad individuare un acquirente. Unico modo per non vedere disperso il patrimonio produttivo e di competenze presenti in azienda e nell´indotto. La Regione e` vicina ai lavoratori, agli artigiani e al sistema di piccole imprese, comunque coinvolti nella vicenda, in una prospettiva di sostegno e rilancio dell´area distrettuale. In questa direzione vanno gli strumenti di solidarieta` e garanzia, ai quali continuiamo ad assicurare adeguati stanziamenti´.  
   
   
VENDOLA SU VERTENZA "BASELL" E POLO CHIMICO BRINDISINO E NAZIONALE  
 
Bari, 17 maggio 2010 - Il presidente Nichi Vendola ha rilanciato sulle questioni del polo chimico di Brindisi, puntualizzando sulle polemiche in corso riguardo la sua visita allo stabilimento “Basell” di Terni, alimentate dal centrodestra locale. “Esponenti del centrodestra fanno le Cassandre sullo stabilimento Basell di Brindisi – ha dichiarato Vendola – e non si accorgono che il settore della chimica in Italia è in difficoltà perché anzitutto l’industria chimica italiana fa un passo indietro. Glielo ricordano persino oggi sul Corriere della Sera i cassintegrati sardi della Vinyls di Porto Torres che da febbraio hanno occupato l’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara, proprio per attirare l’attenzione sulla crisi del comparto chimico. Sono questi operai che proprio oggi, mentre la Pdl commenta il mio sostegno ai lavoratori, chiedono al Governo di obbligare l’Eni a intervenire perché, dicono, “la chimica italiana non deve morire”. I responsabili del maggiore partito del Governo nazionale, anziché alimentare polemiche, dovrebbero cercare di risvegliare la maggioranza su che fine sta facendo la chimica nella politica italiana, soprattutto considerando il fatto che la prima a fare un passo indietro è proprio l’Eni controllata dal Tesoro”. “Quanto a Brindisi – chiarisce il Presidente – la situazione è attentamente monitorata dalla Regione e non certo da ora. Ci sono già stati numerosi incontri con i tecnici di Basell per verificare le prospettive di un irrobustimento del sito. Perché – spiega Vendola - nonostante il Governo, in Puglia, per quelle che sono le possibilità di azione attribuite ad una Regione, si fanno politiche industriali e di attrazione degli investimenti, anche di Basell”. “A proposito invece della mia visita a Terni – conclude il Presidente –, io sarò a fianco dei lavoratori dell’Umbria, della Sardegna e di ogni altro territorio dove si sta compiendo il tragico paradigma della dismissione e della cassa integrazione e non mancherò di ricordare che tutto ciò si compie non per “destino cinico e baro” ma perché chi dovrebbe contrastare la crisi la esorcizza con il silenzio e non compie nessun atto concreto”.  
   
   
L´INTERVENTO IN AULA SULLA QUESTIONE ACCIAIERIE DI BORGO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO: UN DIBATTITO STRUMENTALIZZATO POLITICAMENTE  
 
Trento, 17 maggio 2010 - "Il Trentino non assomiglia per nulla alla caricatura che ne è stata fatta da qualcuno. Non è vero che in Valsugana ci sono più tumori che nel resto del Trentino e non è vero che in Trentino ci sono più tumori che nel resto del Nord d´Italia. Questa Giunta e le strutture tecniche della Provincia si sono assunte le proprie responsabilità e hanno presentato dei dati oggettivi sull´ambiente e sulla salute. Credevo che essi potessero costituire una base di confronto, al di là delle divisioni politiche. Mi sbagliavo: anche in questo dibattito in aula, è parso che alle forze di opposizione i dati non interessassero. E´ emersa l´assoluta strumentalità politica di questo dibattito. Noi non vogliamo limitarci a difenderci, anche perché non siamo una controparte dei cittadini. Ci impegniamo quindi a rafforzare ulteriormente tutte le iniziative che possono portare a rassicurare la comunità e a ricostruire la credibilità delle istituzioni tecniche e politiche che le esasperazioni e le mistificazioni degli ultimi tempi hanno compromesso." Questi in breve sintesi i passaggi salienti dell´intervento del presidente della Provincia autonoma di Trento, il 14 maggio, in aula consiliare, nel corso del dibattito sulle acciaierie Valsugana. In apertura del suo intervento, dopo avere ricordato che se la mozione di sfiducia andasse accolta si interromperebbe la legislatura, il presidente della Provincia ha aggiunto che "questa operazione politica è abortita, e non mi riferisco al fatto che la maggioranza di quest’aula ha deciso di votare contro. Mi riferisco al fatto che anche e soprattutto da questo dibattito è emersa l’inconsistenza dei presupposti minimi per procedere nella direzione auspicata dalle opposizioni. È emersa in altre parole l’assoluta strumentalità politica dell´operazione. Molti colleghi oggi sono intervenuti dando l’idea di non avere nemmeno preso atto degli elementi di informazione oggettiva che gli assessori all´ambiente e alla sanità hanno in parte ribadito in parte presentato ex-novo, essendo dati nuovi. Non si tratta di opinioni politiche, si tratta di informazioni ufficiali che hanno reso all’aula sulla base di un lavoro appunto ufficiale fatto in questi mesi. Francamente pensavo – contando sulla buona fede dei rapporti politici - che esse potessero generare se non un plauso almeno un cenno di rassicurazione, la presa d’atto del fatto che la Valsugana non è così come è stata dipinta in questi mesi e nemmeno il Trentino, da qualcuno paragonato addirittura a Seveso. Pensavo insomma che questi dati potessero portare almeno al riconoscimento di un terreno, di una piattaforma comune, dentro la quale ci sono punti di forza e di debolezza – non abbiamo mai detto che il Trentino è un’isola felice – ma che comunque è profondamente diversa dall’immagine caricaturale accreditata da qualcuno negli ultimi tempi. Invece non è accaduto. Eppure gli assessori hanno parlato di cose importanti: di tumori, ad esempio. Si è detto che in Valsugana ci sono più tumori che nel resto del Trentino e che in Trentino ci sono più tumori che in Nord Italia, e non è vero. Si è parlato di sostanze inquinanti trovate nelle trote, nel latte, ed è stato dimostrato con assoluta evidenza che nei campioni analizzati non ci sono contenuti di inquinanti maggiori che altrove. Ma è sembrato che in chi ci critica e avanza nei nostri confronti mozioni di sfiducia non vi fosse alcun interesse nei dati reali." Il presidente ha proseguito sottolineando che la Provincia con le sue strutture tecniche non si sente, non è e non sarà mai controparte dei cittadini sui temi della tutela della salute e dell’ambiente. "Abbiamo sempre difeso le nostre strutture, tecniche, a partire dall´Appa, anche in passato, quando altri le attaccavano ritenendole troppo rigorose nella loro azione di presidio delle regole. Le strutture in questione non sono asservite politicamente né agli uni né agli altri. Sono strutture tecniche, che c’erano prima di questa Giunta e ci saranno anche dopo.Ho anche piena fiducia nel Corpo forestale dello Stato, che opera per statuto in questo territorio solamente quando è comandato dall’autorità giudiziaria o quando agisce per conto del Governo in base alle funzioni di tipo straordinario che il Governo ha in questo territorio autonomo. Il Ministro all´agricoltura oggi ha dato risposta alla mia lettera di qualche giorno fa, nella quale chiedevo spiegazioni riguardo ad un eventuale coinvolgimento del Corpo forestale nell´attività di un´associazione privata. Il coinvolgimento non c´era. Perché dunque questa bugia?" A questo punto il presidente della Provincia ha dato lettura della lettera del Ministro dalla quale risulta che il Corpo forestale dello Stato non ha partecipato ad operazioni di campionamento per conto dell´associazione Nimby, ma che un cittadino della Valsugana, membro del Corpo forestale, libero dal servizio (quindi in ferie), ha svolto un´azione di campionamento su richiesta dell´associazione. Venendo al futuro dell´acciaieria di Borgo, il presidente ha detto che "abbiamo già dato piena disponibilità a ragionare sullo sviluppo della valle. E’ evidente che è legittimo ragionare su modelli di sviluppo diversi rispetto a quelli degli anni ‘70’. Ma ciò è diverso dal dire che possiamo chiudere d´autorità le acciaierie, perché con i dati in nostro possesso questo non è possibile. La Giunta provinciale è pienamente soddisfatta degli eccellenti risultati ottenuti attraverso la Aia–autorizzazione integrata ambientale. Grazie ad essa possiamo dimostrare che i livelli di inquinamento oggi sono assolutamente lontani dai limiti fissati ovunque, qui come in Alto Adige, in Italia o nel resto d’Europa. Siamo qui a rendere conto di quello che abbiamo fatto per passare da una situazione in cui non esistevano norme sulle emissioni ad una situazione in cui noi applichiamo in maniera rigorosa le normative europee e nazionali. Se qualcuno ha sbagliato pagherà. Ma io sono stato di fronte ad una pubblica assemblea, a Borgo, a dire che oggi non ci sono le condizioni per procedere ad una chiusura dello stabilimento. Questo significa essere responsabili e non cavalcare in maniera irresponsabile le paure della gente." In chiusura un invito dal presidente al buonsenso, "che non ha colore politico, che appartiene al dna di questa terra. Lavoreremo per garantire la massima trasparenza dei dati, in stretto raccordo con il sindaco di Borgo e gli altri sindaci della valle, e garantendo tutti i legittimi confronti con le diverse espressioni della comunità. Per noi il falso allarme è altrettanto censurabile della falsa rassicurazione. Non condividiamo quello che i Medici per l´ambiente hanno scritto in un loro opuscolo. Entrambe le cose prendono in giro la gente. Non vogliamo però limitarci a difenderci, anche perché non siamo controparte. Ci impegnamo e ci impegneremo con sempre maggiore forza in futuro per rafforzare tutte le iniziative che possano portare a dare vera rassicurazione ai cittadini e a ricostruire la credibilità delle istituzioni tecniche e politiche che le esasperazioni e le mistificazioni degli ultimi tempi hanno in parte compromesso."  
   
   
FIRMATA IN REGIONE TOSCANA LA CASSA INTEGRAZIONE PER I 111 DELLA MAS  
 
 Firenze, 17 maggio 2010 - I 111 lavoratori della Mas di Bottegone (Pistoia) a partire dall´8 luglio prossimo, alla scadenza della cassa integrazione straordinaria, potranno godere di altri quattro mesi di cassa integrazione in deroga. E´ quanto prevede l´accordo sottoscritto questa mattina presso la presidenza della Regione Toscana dall´assessore regionale al lavoro, attività produttive e formazione, Gianfranco Simoncini, dalla provincia di Pistoia, rappresentata dagli assessori alle attività produttive e al lavoro, Paolo Magnanensi e Roberto Fabio Cappellini, dai curatori della Mas Italia srl, il liquidatore aziendale Francesco Peverelli, il consulente Luciano Malavolti, il commissario giudiziale Vincenzo Pilla, da Assindustria Pistoia presente con Alessandro Vaiani, e dalle organizzazioni sindacali rappresentate da Daniele Gioffredi, Marco Ballati, Marcello Familiari, Adriano Valori, Alessio Rossi, Giancarlo Bordi, Alberto Morosi e Alessandro Tintori. «Anche nel caso della Mas – ha spiegato l´assessore Gianfranco Simoncini – abbiamo deciso, sulla base dell´accordo regionale sottoscritto con i sindacati, di garantire un sostegno al reddito dei lavoratori, in attesa che le parti sociali siano in grado di trovare un´auspicata soluzione per la ripresa dell´attività produttiva nell´area. Si tratta di quattro mesi, ma ritengo che il 7 novembre prossimo, alla scadenza, se sarà necessario potremo prorogare la cassa in deroga, così come richiesto, fino alla fine dell´anno». L´assessore Simoncini ha sottolineato come l´accordo prevede che scatti adesso l´attivazione delle attività di formazione, con il coinvolgimento del centro provinciale per l´impiego e l´individuazione di percorsi individuali di reinserimento al lavoro per ciascuno dei 111 lavoratori. «Fino a questo momento – ha concluso Simoncini –la Regione ha un fondo di 100 milioni di euro, a cui si aggiungono i 30 provenienti dal suo bilancio, per far fronte a situazioni di questo tipo, ma entro la fine di quest´anno stimiamo sarànecessario investire per il sostegno ai lavoratori circa 270 milioni di euro. Da quando abbiamo attivato questa forma di sostegno al reddito dei lavoratori, cioè dal luglio 2009 a fine anno sono state presentate circa 9.200 domande da parte di altrettante imprese in difficoltà. Ne abbiamo finanziate circa 8.200 con un investimento complessivo di 102 milioni di euro. Nei primi tre mesi di quest´anno abbiamo ricevuto oltre 3.200 domande in seguito alle quali abbiamo autorizzato oltre 4 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria».  
   
   
LA TOSCANA SOSTERRÀ LA REINDUSTRALIZZAZIONE DELLA ICA PREVISTI SGRAVI FISCALI DAL COMUNE. LA PROVINCIA FORMERÀ IL PERSONALE  
 
 Firenze, 17 maggio 2010 - Un futuro per la Ica, l´azienda di Aulla in liquidazione, e per i suoi 80 dipendenti. Di questo si è parlato in Regione il 13 maggio, in un incontro tra l´assessore al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini, il Comune, la Provincia e i rappresentanti dei lavoratori. Tutte le istituzioni si impegneranno nel promuovere e sostenere un progetto per la reindustralizzazione dell´azienda, che l´anno scorso ha sospeso le attività e ed era specializzata nella realizzazione i fili elettrici e nel settore dell´elettronica in genere. Nello stabilimento di Pallerone lavoravano per lo più donne. L´obiettivo è il completo riassorbimento delle maestranze. Il Comune di Aulla si è detto disponibile a sgravi fiscali per chi si farà carico del progetto. La Provincia di Massa-carrara è disponibile a formare e riqualificare il personal e, se si renderà necessario, oltre a ricercare nuovi imprenditori potenzialmente interessati a rilevare l´azienda. La Regione Toscana, da parte sua, utilizzerà infine tutti gli strumenti del pacchetto anticrisi, a partire da un bonus di 6.000 euro per l´assunzione di ogni lavoratore dalle liste di mobilità. A disposizione della nuova azienda ci sono anche i fondi per la ricerca e l´innovazione, gli aiuti per l´accesso al credito con le garanzie e controgaranzie fornite da Fidi Toscana, che può anche partecipare al capitale azionario dell´impresa, e gli accordi e le procedure previste dai protocolli localizzativi per attrarre nuovi investimenti.  
   
   
E! STATE LIBERI: LEGACOOPBUND PER IL VOLONTARIATO NELLE COOPERATIVE CHE GESTISCONO LE TERRE CONFISCATE ALLA MAFIA  
 
 Bolzano, 17 maggio 2010 - Legacoopbund, socia dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra, organizza per il pomeriggio di martedì 25 maggio un momento di sensibilizzazione alle attività delle cooperative sociali che gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata in diverse regioni italiane. Un’azione concreta a favore della legalità è rappresentata della scelta di fare un’esperienza di lavoro e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Nel 2009 sono stati più di 2.000 i volontari della campagna "E!state Liberi", un´esperienza di volontariato che ha fornito un supporto fondamentale alle cooperative e alle associazioni che promuovono il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. L´obiettivo principale dei campi estivi sulle terre confiscate alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. I campi, oltre che ai lavori nei terreni, insieme agli operatori delle cooperative, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta alle mafie. Le cooperative dove si svolgono i campi di volontariato si trovano in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Sardegna, Lazio e Piemonte e i lavori che si eseguono vanno dalla raccolta dei pomodori e delle melanzane, alla vendemmia, alla risistemazione dei beni spesso distrutti dai clan mafiosi. Per informazioni su "E!state Liberi": www.Libera.it/  o presso Legacoopbund.  
   
   
„E!STATE LIBERI“ LEGACOOPBUND UNTERSTüTZT DIE FERIENCAMPS BEI DEN GENOSSENSCHAFTEN, WELCHE DIE FELDER DER EINSTIGEN MAFIA-BOSSE BETREIBEN  
 
 Bozen, 17 Mai 2010 - Legacoopbund, Mitglied der „Agentur Cooperare con Libera Terra”, organisiert am Dienstag Nachmittag, den 25. Mai eine Initiative für die Sensibilisierung bezüglich der Aktivitäten der Sozialgenossenschaften, welche Güter betreiben, die dem Organisierten Verbrechen konfisziert wurden. Eine konkrete Aktion zur Unterstützung der Legalität ist die Entscheidung, eine persönliche Arbeits- und Ausbildungserfahrung auf den Feldern der einstigen Mafia-bosse zu machen, welche jetzt von den Sozialgenossenschaften von Libera Terra bewirtschaftet werden. 2009 haben mehr als 2.000 Freiwillige an der Kampagne "E!state Liberi" teilgenommen und so die Genossenschaften und Vereine unterstützt, welche diese Güter für soziale Zwecke wiederverwenden. Das Hauptziel dieser Arbeitserfahrung ist es, eine Kultur der Legalität und des Gemeinsinnes zu verbreiten, welche sich der Kultur der Gewalt, der Privilegien und der Erpressung entgegenstellt. Außer der landwirtschaftlichen Arbeit gemeinsam mit den Mitgliedern der Genossenschaften, sind auch Lern- und Informationstreffen zum Thema „Kampf gegen die Mafia“ vorgesehen. Die Genossenschaften sind in Sizilien, Kalabrien, Apulien, Kampanien, Sardinien, Lazio und Piemont tätig und die Aufgaben der Freiwilligen gehen von der Ernte von Tomaten und Auberginen, über die Weinlese bis hin zur Sanierung der Güter, welche oft von den Mafiosi zerstört wurden. Weitere Informationen zu "E!state Liberi" finden sich auf: www.Libera.it/  oder bei Legacoopbund.