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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2010
TERZO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DELL´IMPRESA COMUNE "INIZIATIVA IN MATERIA DI FARMACI INNOVATIVI"  
 
 Bruxelles, 4 novembre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato il terzo invito a presentare proposte nell´ambito dell´impresa comune "Iniziativa in materia di farmaci innovativi". L´iniziativa in materia di farmaci innovativi (Imi) è un partenariato pubblico-privato inteso a migliorare il processo di sviluppo dei farmaci. Il Settimo programma quadro della Commissione europea destina 1 miliardo di euro al programma di ricerca Imi. La dotazione sarà integrata principalmente da contributi in natura (consistenti soprattutto in attività di ricerca) di valore almeno analogo da parte di aziende membro dell´Efpia (Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche). L´imi mira a sostenere la R&s farmaceutica precompetitiva al fine di promuovere lo sviluppo di medicinali sicuri e più efficaci per i pazienti, rimuovendo le strozzature individuate nel processo di sviluppo dei farmaci, e a potenziare la competitività dell´Europa, assicurando che il suo settore biofarmaceutico permanga dinamico e all´avanguardia. L´agenda di ricerca dell´Imi descrive le strozzature individuate nel processo di sviluppo dei farmaci e identifica quattro pilastri strategici: predittività della valutazione di sicurezza, predittività della valutazione di efficacia, istruzione e formazione, gestione della conoscenza. Questo bando riguarda i primi tre pilastri. I sette temi coperti dal bando sono: Migliorare la previsione precoce del danno epatico indotto dai farmaci nell´uomo - Immunogenicità: valutare la rilevanza clinica e la minimizzazione del rischio degli anticorpi per i biofarmaci - Sicurezza immunitaria dei vaccini - nuovi biomarker associati con le reazioni avverse (infiammazione precoce, malattie autoimmuni e allergia) - Migliorare i modelli e gli strumenti preclinici per la ricerca sui farmaci per la tubercolosi - Gli endpoint traslazionali nell´autismo - Sviluppo di approcci di medicina personalizzata nel diabete - Promuovere la consapevolezza delle innovazioni farmaceutiche nei pazienti Il contributo finanziario complessivo disponibile per i partecipanti idonei a ricevere finanziamenti ammonterà a 114 milioni di euro, a integrazione del contributo in natura delle aziende basate sulla ricerca facenti parte dell´Efpia. Indicativamente, il sostegno finanziario dell´Imi erogabile a un consorzio candidato potrebbe ammontare a 5-20 milioni di euro per i temi riguardanti i seguenti pilastri strategici: predittività della valutazione di sicurezza e predittività della valutazione di efficacia. Indicativamente, il sostegno finanziario dell´Imi erogabile a un consorzio candidato potrebbe ammontare a 5 milioni di euro per il pilastro "istruzione e formazione". Per maggiori informazioni sul bando, consultare il seguente sito Web: http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=387    
   
   
EXASCALE CHALLENGES IN COMPUTATIONAL BIOLOGY  
 
Barcellona, 4 novembre 2010 - Dal 13 al 15 dicembre 2010, a Barcellona (Spagna) si svolgerà la conferenza "Exascale challenges in computational biology" (Le sfide dell´exascale nella biologia computazionale). Grazie al suo notevole potenziale ancora inespresso, la biologia molecolare è attualmente considerata un´area di ricerca strategica fondamentale. I sistemi high-throughput, tra cui i supercomputer, progettati negli ultimi anni hanno apportato un gran contributo al settore: negli anni ´90, ad esempio, la sfida consisteva nel realizzare computer che raggiungessero l´ordine dei teraflop. Nel 2007 è stato invece costruito il primo computer in grado di oltrepassare di 1.000 volte il limite di un teraflop, una pietra miliare che ha aperto le porte all´esplorazione di combinazioni complesse di varianti genetiche, dinamiche molecolari su vasta scala e screening virtuale ad alte prestazioni. L´evento riunirà le parti interessate del settore della biologia computazionale per condividere conoscenze e dibattere le problematiche chiave in materia. In cima all´agenda dell´incontro troverà posto l´atteso sviluppo futuro di una capacità di calcolo 1.000 volte superiore a quella del supercomputer più potente attualmente in circolazione (exascale). La conferenza si comporrà di quattro sessioni tematiche: biologia dei sistemi; - genomica; - simulazioni molecolari; - simulazione in medicina. Per maggiori informazioni, visitare: http://mmb.Pcb.ub.es/exascale2010/index.htm    
   
   
SEMPLIFICAZIONE IN PIEMONTE: APPROVATO IL PROGETTO PER LA PRESCRIZIONE MEDICA ELETTRONICA  
 
 Torino, 4 Novembre 2010 - Semplificazione delle pratiche di prenotazione ed erogazione delle prestazioni specialistiche, monitoraggio costante della spesa sanitaria, riduzione dei costi: sono alcuni dei vantaggi che deriveranno dal sistema di prescrizione elettronica, il cui avvio di progetto è stato approvato ieri dalla Giunta regionale. « Con la decisione assunta oggi, la sanità piemontese compie un importante passo in avanti nel segno dell’innovazione. Il sistema di prescrizione elettronica avrà ricadute positive sia sotto il profilo della funzionalità e del controllo della spesa, sia per quanto concerne la semplificazione e la rapidità delle procedure per i cittadini» afferma l’assessore regionale alla tutela della salute e sanità, Caterina Ferrero, che ha presentato la delibera che dà il via al progetto. « La delibera di oggi - ha commentato l´assessore all´innovazione, Massimo Giordano - sviluppa alcuni contenuti del protocollo di intesa firmato il 10 ottobre scorso dal nostro Governatore con il ministro Renato Brunetta, finalizzato a rendere innovativa la pubblica amministrazione. L´informatizzazione del sistema sanitario è anche testimonianza di un modello di innovazione direttamente fruibile dagli utenti» . Inserito nel programma Sirse (Sistema Integrato Regionale di Sanità Elettronica), il progetto di prescrizione elettronica ha come obiettivi principali la trasmissione da parte del medico delle ricette e delle altre certificazioni verso un centro informatico della Regione (repository) e, quindi, il successivo invio, da parte della Regione stessa, dei dati al Ministero dell’economia e finanze, così come previsto dalla legge 296/2006. Un aspetto, altrettanto rilevante, concerne l’invio telematico dei certificati di malattia da parte dei medici, per i lavoratori sia del settore privato sia del pubblico, così come la promozione dell’introduzione della ricetta digitale e la diffusione del fascicolo sanitario elettronico. Argomenti, questi, che sono l’oggetto del protocollo di intesa sottoscritto dalla Regione Piemonte e il ministero per l’innovazione. L’avvio del programma di realizzazione del sistema per la gestione e la trasmissione elettronica delle prestazioni approvato oggi dalla giunta regionale prevede l’affidamento alla direzione sanità l’adozione degli atti necessaria alla realizzazione stessa, compresa l’approvazione della proposta tecnico-economica presentata da Csi Piemonte (con una spesa stimata in 1.117.100 euro). Verrà, inoltre, costituito un gruppo di monitoraggio con il compito di sovrintendere alle varie fasi del programma e la possibilità di proporre eventuali modifiche e correzioni qualora necessarie.  
   
   
BOLZANO: CORSO DI APPROFONDIMENTO DI RIFLESSOLOGIA ALLA SCUOLA PER LE PROFESSIONI SOCIALI  
 
Bolzano, 4 novembre 2010 - La Scuola provinciale per le professioni sociali in lingua italiana di Sono aperte le iscrizioni al Corso di approfondimento di riflessologia organizzato dalla Scuola per le professioni sociali di Bolzano che inizierà il 20 novembre. Un settore particolarmente importante dell’attività della Scuola, diretta da Giorgio Bissolo, è quello della formazione continua sul lavoro nell’ambito della quale la struttura fornisce una serie di corsi molto interessanti e seguiti. In particolare sono aperte le iscrizioni al "Corso di approfondimento di riflessologia" rivolto ad operatori sociali che hanno frequentato il livello base, il corso di approfondimento mira ad approfondire le proprie conoscenze sulla riflessologia e sugli effetti rilassanti che può produrre, se usata in maniera appropriata. Docente: Renzo Mariotti, massoterapista. Date ed orario: 20/11/2010 e 27/11/2010, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30 Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Scuola Provinciale per le professioni sociali Ufficio Formazione continua, Tel. 0471 414418 – Fax: 0471 414455; fp.Sociale@scuola.alto-adige.it  
   
   
CONVEGNO SULLA MUCOVISCIDOSI A BOLZANO  
 
 Bolzano, 4 novembre 2010 - Convegno internazionale a Bolzano sulla mucoviscidosi con la partecipazione dell’assessore Richard Theiner e di esperti italiani e stranieri. Si svolgerà sabato 6 novembre, dalle ore 9,00, a Castel Flavon, a Bolzano il convegno sulla "Mucoviscidosi“ organizzato dall’Associazione mucoviscidosi Alto Adige con il patrocinio della Ripartizione sanità della Provincia. Il seminario verterà sulle attuali tematiche connesse all’assistenza di pazienti, affetti dalla fibrosi cistica. Il convegno fornirà un’utile opportunità per uno scambio di opinioni tra i diretti interessati ed gli esperti in materia anche per approfondire le problematiche e le conseguenze che la malattia comporta non solo per il malato ma per l’intera famiglia. L’assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, sottolinea nel suo indirizzo di saluto agli organizzatori del convegno l’importanza dell’iniziativa “Trattare tematiche inerenti la migliore e possibile assistenza di questa categoria di pazienti è indubbiamente di grande importanza. Una rete efficace ed efficiente di tutti i partner coinvolti in vari settori (lavoro, formazione, addestramento, famiglia, sanità, scuola, politiche sociali) deve garantire, in tal senso un’appropriata assistenza, nonché una moderna e omnicomprensiva gestione di pazienti e dei loro familiari”. Prenderanno parte al convegno in qualità di relatori esperti italiani, austriaci e svizzeri. Alleghiamo il programma dettagliato dell’evento.  
   
   
OBESITÀ: A MILANO LA SOLUZIONE CHIRURGICA SENZA CICATRICI PASSA ATTRAVERSO L’OMBELICO  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Un´unica incisione all’altezza dell’ombelico, di soli 20 mm, e nessuna cicatrice visibile: questa è l’innovazione della chirurgia bariatrica laparoscopica per intervenire sull’obesità, condizione patologica che solo in Italia riguarda 1 individuo su 10. Un fenomeno preoccupante e in costante crescita, soprattutto alla luce degli ultimi dati del Rapporto dell´Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica, che hanno sollevato l’allarme nella fascia di popolazione dei bambini tra i 6 e gli 11 anni, in cui il 24% è sovrappeso e il 12% obeso, per un totale di 138 mila giovanissimi “oversize”. Per prevenire l’obesità, l’arma più efficace resta una corretta educazione alimentare, associata a uno stile di vita dinamico, in cui venga favorita l’attività fisica dai primi anni di scuola. Tuttavia, non sempre la combinazione di adeguate regole alimentari e movimento può risultare sufficiente per contrastare i casi di obesità di grado importante, dai 35 Bmi in su: quando questi approcci risultano fallimentari, l’unica possibile soluzione è costituita dalla chirurgia bariatrica. Questa branca della chirurgia, il cui scopo è ottenere significativi cali ponderali, si è diffusa in Italia a partire dal 1970, ma la svolta epocale è iniziata nella seconda metà degli anni ‘90, con l´avvento delle tecniche di laparoscopia, con cui è stato possibile eseguire differenti interventi chirurgici addominali senza ricorrere ad estese incisioni. Le procedure laparoscopiche, che hanno ormai affiancato – ed in molti casi completamente sostituito – i più tradizionali interventi di chirurgia “open”, hanno avuto negli ultimi anni uno sviluppo straordinario, diventando sempre meno invasive. Oggi l’evoluzione della chirurgia laparoscopica si chiama Sils (Single Incision Laparoscopic Surgery), acronimo che indica una procedura in cui, attraverso dispositivi e strumenti specialistici, l’intervento viene eseguito attraverso una singola incisione. “La Sils è una procedura molto efficace per alcuni tipi d’interventi di chirurgia bariatrica: rispetto alla laparoscopia tradizionale, che richiede solitamente fino a 5 punti d’accesso, effettuare una singola incisione addominale significa ridurre i rischi di possibili infezioni post-operatorie e offrire potenzialmente tutti i vantaggi di un intervento meno invasivo - spiega il Dottor Andrea Porta, responsabile dell’Unità funzionale di Chirurgia Laparoscopica Mininvasiva dell’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni diretta dal Prof Valerio Ceriani – La nostra equipe, che utilizza la laparoscopia con singola incisione anche per interventi di appendicite e calcoli alla colecisti, dal 2008 ha adottato la Sils come scelta d’elezione per le procedure di Sleeve Gastrectomy, uno degli interventi standard di chirurgia bariatrica restrittiva, in cui vengono sezionati fino ai 2/3 dello stomaco e ridotta la restante parte a un tubulo gastrico: in questo modo la quantità di cibo da ingerire per raggiungere un precoce e duraturo senso di sazietà è ridotta anche dell’80%.” In particolare, la nuova tecnologia consente di minimizzare l’impatto estetico dell’intervento, poiché il punto d’accesso operatorio risulta perfettamente nascosto all’interno dell’ombelico, esigenza molto sentita dai pazienti obesi. “Nella nostra pratica quotidiana abbiamo osservato che chi si sottopone a un intervento è fortemente condizionato dal disagio di dover ammettere all’esterno – persino all’interno della cerchia dei familiari più stretti – di aver ridotto il proprio peso con un’operazione chirurgica, percepita ancora in modo erroneo come un’inconfessabile “scorciatoia” rispetto ai sacrifici di una ferrea dieta alimentare associata all’attività fisica costante – prosegue il Dott. Porta - Per questo motivo, una soluzione che non lasci alcuna traccia sul corpo e quindi nessun segno visibile del “peccato originale” di un’operazione chirurgica, rappresenta un’eventualità allettante per il paziente e ne migliora il tono dell’umore anche in fase post-operatoria, riducendo i tempi di ripresa alla vita attiva.” La Sils è resa possibile grazie all’evoluzione dei dispositivi progettati, costituiti da una porta flessibile che si adatta alla forma del corpo e che può ospitare fino a tre strumenti in una sola incisione; sviluppo di suturatrici meccaniche che consentono di realizzare rapidamente e in sicurezza la resezione gastrica ; un dispositivo di sutura snodato e automatizzato, con un’articolazione fino a 75° e rotazione della punta di 360°, per offrire al chirurgo il massimo controllo durante l’intervento; strumenti manuali dotati della massima flessibilità e versatilità che consentono una migliore precisione e libertà di movimento in uno spazio di manovra stretto. La laparoscopia con singola incisione può essere utilizzata potenzialmente in tutti i campi adatti alla chirurgia laparoscopica tradizionale. Oltre alla chirurgia bariatrica, è già ampiamente impiegata in Europa e negli Stati Uniti per una vasta gamma d’interventi addominali, come colecistectomia, prostatectomia e interventi di chirurgia oncologica colorettale.  
   
   
NUOVO SITO WEB DEDICATO ALL’ENDOMETRIOSI. INFORMAZIONI, NOTIZIE E AGGIORNAMENTI PROFESSIONALI SU CURE E TRATTAMENTI.  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Il Gruppo Malzoni, specializzato nel trattamento delle malattie ginecologiche informa che è stato rilasciato sul web il sito del Centro Nazionale Endometriosi, visitabile all’indirizzo www.Centronazionaleendometriosi.it/   Il sito, che si rivolge ad un’utenza composta sia da pazienti che da professionisti della medicina, offre approfondimenti terapeutici e aggiornamenti sull’endometriosi , patologia che consiste nella presenza di epitelio ghiandolare e stroma endometriale al di fuori della cavità uterina. La piattaforma web fornisce informazioni utili sulle cure per l’endometriosi, offrendo un val ido supporto scientifico a tutti coloro che sono interessati ad acquisire notizie sulla malattia. Navigando tra le sezioni del sito, troviamo pagine specifiche in cui sono analizzati i sintomi dell’endometriosi, con riferimenti sia alla sintomatologia algida che alla forma asintomatica; largo spazio è poi dedicato alle terapie (medica e chirurgica) e alle informazioni sulla localizzazione dell’endometriosi, sulla diagnosi e sugli stadi della malattia. Il sito presenta una veste grafica concepita per trasmettere al tempo stesso professionalità e vicinanza alle pazienti, andando ad identificare il target di riferimento del sito sin dalle scelte di design. Da questo punto di vista. Il sito vuole essere una sorta di sportello virtuale sul web nel quale chiunque può trovare nel Centro Nazionale Endometriosi un interlocutore affidabile e professionale, grazie a ll’esperienza maturata negli anni dal Gruppo Malzoni nel campo delle patologie ginecologiche. Il website, infatti, è dotato di un’apposita pagina di contatto attraverso la quale è possibile rivolgere agli specialisti del Gruppo tutte le domande del caso, ottenendo le risposte desiderate. Di grande interesse è infine la sezione dedicata agli approfondimenti scientifici sull’endometrios, costantemente aggiornata con le ultime pubblicazioni e gli studi più approfonditi sulla malattia.  
   
   
PROF. LUIGI ALLEGRA NOMINATO PRORETTORE DELL´UNIVERSITÀ DI LUGANO-LUDES: NE FARÒ UN CENTRO D’ECCELLENZA PER LA SALUTE UMANA E AMBIENTALE, QUINDI D’ALTA TECNOLOGIA PER IL RISPARMIO ENERGETICO”  
 
 Lugano, 4 novembre 2010 - Non si può realisticamente classificare fra le ‘fughe di cervelli’, visto che il suo ha da sempre viaggiato in lungo e in largo per il Mondo, ad aggiornare sistematicamente i propri campi di ricerca, comunque sta, il fatto che lo Pneumologo per eccellenza Professor Luigi Allegra, conclusi i suoi 42 anni di attività accademica come Cattedratico di Malattie Polmonari e Direttore del Dipartimento Toracopolmonare presso l’Università degli Studi di Milano, la prosegue direttamente come proRettore dell’Università di Lugano-ludes. Appena insediato nel nuovo ruolo – con l’ufficiale consegna dell’ermellino accademico - Allegra dichiara: “Intendo fare dell’Università di Lugano un fulcro e un’icona del rispetto per l’ambiente naturale e umano, quindi con una particolare attenzione a cultura e tecnologie del risparmio energetico, e della Salute che ne consegue. “La spiccata vocazione internazionalista della Svizzera ne fa una privilegiata sede ideale per convegni, corsi, congressi in particolare – data la tersa aria montana - su asma, enfisema, Bpco-broncopneumopatie croniche ostruttive, “Resta comunque ovvio - conclude Allegra - che l’Italia non mi perde certo come medico curante per pazienti a livello di queste mie ben note specializzazioni”.  
   
   
DAL 12 AL 19 NOVEMBRE PALAZZO MARGUTTA RENDE OMAGGIO CON UNA RETROSPETTIVA A FABRIZIO ZITELLI, ARTISTA DEL “COLORE PURO”  
 
 Roma, 4 novembre 2010 – Dal 12 al 19 novembre, a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55), la Galleria “Il Mondo dell’Arte” rende omaggio attraverso un’interessante retrospettiva – a trent’anni di distanza dalla sua prima personale nella Capitale, ospitata nella stessa prestigiosa sede – al pittore mantovano Fabrizio Zitelli (1928-2007). Artista attento e appassionato, sensibile alla cultura e alla tradizione dell’arte contemporanea, talento allo stato puro, si dedicò alla pittura, alla scenografia, alla grafica figurativa moderna, ottenendo fin da subito un enorme consenso da parte del pubblico e della critica e collezionando numerosi premi. Il suo accostarsi alla tela e il suo misurarsi con la realtà circostante per affrontare i rischi di nuove stimolanti avventure è entusiastico ed esplosivo allo stesso tempo e lo si evince da ogni suo lavoro. Il senso della composizione che lo caratterizza, l’esaltazione luminosa a cui egli assoggetta il colore, ma anche il decorativismo e gli audaci accostamenti di tinte diverse – caratteristiche queste dei pittori fauves, da Matisse a Derain, ma anche di un Cézanne, Van Gogh o Gaugin – fanno parte del suo linguaggio e vengono concretizzati grazie alla forte capacità espressiva dell’autore in una pittura che, costruita su una tonalità cromatica dall’intensa carica vitale, non è più solo illustrativa o simbolica, ma è fine a sé stessa e si esalta con la quotidianità. Sulle sue tele il colore puro, che vive nella sua più gioiosa e irrefrenabile vitalità, creando lo spazio per accostamenti e contrapposizioni di zone diverse e articolandosi secondo un ritmo dettato dalla propria armonia emotiva, egli riproduce la sua felicità quotidiana, intima e individuale. Il rosso, il giallo, l’arancione, il blu, il lilla, il viola e il rosa invadono la superficie, si fanno luce, figure, oggetti. Diventano, di volta in volta, i gerani, la terrazza assolata, la finestra spalancata, il tavolo o l’angolo del giardino, ma anche la pineta, lo studio, i volti familiari dei figli e della moglie Laura, a cui l’artista regala il ruolo di adorata modella. Colorista convinto e convincente, Fabrizio Zitelli riesce a trascinare sulla tela, con piglio ed energia, il ricordo dell’attimo appena trascorso eppure contemporaneo, decorandolo con una cura e una raffinatezza che ricordano Matisse. L’ampia raccolta di lavori pittorici in mostra vede presenti oltre 50 pezzi, tra cui circa venti mai esposti e realizzati per lo più tra il 1994 e il 2000. A raccontare le tappe di una vita artistica tanto lunga quanto prolifica – accanto al primo quadro, datato 1946, e all’ultimo lavoro che, non firmato, è stato completato dal pittore proprio nei suoi ultimi giorni - pure qualche bozzetto e costume di scena, silenziosi testimoni dell’influenza del teatro e della scenografia sulle sue tele. Tutte le opere presenti nella prestigiosa galleria romana in questa retrospettiva con la quale la famiglia ha scelto di rendergli omaggio offrono al pubblico una possibilità unica: ammirare uno spaccato importante della vasta e ricca attività di questo pittore contemporaneo, premiata - tra l’altro - con riconoscimenti significativi. L’appuntamento per il vernissage è fissato per venerdì 12 novembre 2010 dalle 17.30 alle 21.00. A curare l’allestimento dell’intera esposizione i galleristi Remo Panacchia e Adriano Chiusuri e il Maestro Elvino Echeoni, Presidente dell’Associazione Margutta Arte e direttore artistico de “Il Mondo dell’Arte”, che - da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo. La mostra sarà accompagnata da un esauriente catalogo di 60 pagine circa sulla vita e le opere di Fabrizio Zitelli. Il testo è introdotto da una presentazione critica di Mario Lunetta intitolata Fabrizio Zitelli: una pittura del contatto come conoscenza e come memoria. Note biografiche: Pittore, scenografo e grafico figurativo moderno, Fabrizio Zitelli, mantovano di nascita e romano d’adozione, intraprende giovanissimo, nel 1946, gli studi di pittura del restauro sotto la guida del Maestro Assirto Coffani. A partire da allora e fino al 1978 è presente alla Galleria Andreani di Mantova. Nel 1948 è con una personale a Palazzo della Ragione e, l’anno successivo, a Casteldario dove gli viene assegnato il primo premio per il “Bianco e Nero”. Nel 1951, a Napoli, alla Mostra Nazionale di Scenografia, espone bozzetti di scena e costumi che gli valgono un primo premio. Trasferitosi a Firenze, incontra il Maestro Gianni Vagnetti, allievo di Braque, sotto la cui influenza prosegue gli studi di pittura. Nel 1953 si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti con due studi sulla scenografia di Meyerhold e di Fiodorowski. Nel 1954, alla Mostra Nazionale di scenografia di Napoli, espone scene e costumi per Peer Gynt di Ibsen. Di lì a poco viene premiato come miglior scenografo e costumista del gruppo toscano. Questa attività, svolta per anni, influenzerà profondamente anche i suoi lavori pittorici. Negli anni ’60 si dedica alla scenografia per diversi teatri tra cui La Pergola di Firenze, il Comunale di Mantova e quello di Pistoia. Negli anni ’70 riprende i pennelli prendendo parte a varie collettive in diverse città italiane e preparando delle personali. A partire dagli anni ’80 le esposizioni si fanno più numerose: nel 1980 è con una personale a Palazzo Margutta (Roma), nel 1981 a Palazzo dei Priori (Perugia) e alla Galleria Andreani (Mantova), nel 1982 alla Galleria Comunale Manuzio (Latina), nel 1983 alla Galleria “Il Gioiello” (Bologna), nel 1987 alla Galleria La Torre (Mantova). Contemporaneamente prende parte anche a diverse collettive: nel 1984 è a Villa Bonelli (Roma), e a Manciano (Grosseto); nel 1985 al “Premio Pier della Francesca” (Arezzo); nel 1986 al Premio Marzaroli (Salsomaggiore). Espone in importanti personali a Roma (Palazzo Cenci nel 1987 e nel 1990), a Gemona del Friuli e a Milano nel 1994.  
   
   
TATJANA DOLL TEL LIE VISION MILANO, DALL’11 NOVEMBRE 2010 AL 20 GENNAIO 2011  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Corsoveneziaotto presenta la mostra personale di Tatjana Doll intitolata: Tel Lie Vision. Tatjana Doll è un esponente di spicco dell´ultima generazione di artisti tedeschi nata alla fine degli anni Novanta. La sua pittura si presta ad un lavoro sull´immagine che sicuramente parte da quell´attenzione alle merci tipica della Pop Art per essere successivamente stravolta sia in termini stilistici che di dimensioni. In molti ricorderanno l´impressionante lavoro esposto ad Artbasel Unlimited 2009 dove Tatjana Doll presentò 24 tele rappresentanti un lato di tanti container colorati, ammassati uno sull´altro, come se lo spettatore si trovasse a fissare una nave in partenza. La pittura di Tatjana Doll si intromette dappertutto, rivede "graficamente" il mondo secondo i suoi filtri, lo reiventa eppure le cose che dipinge conservano uno sguardo familiare. Per la mostra milanese l’artista tedesca conferma la sua predilezione per i lavori di grandi dimensioni e presenta una tela di circa 6 metri che occupa interamente lo spazio al piano terra della galleria. Il soggetto, una variante dei “pittogrammi” solitamente utilizzati per la segnaletica stradale. Al piano superiore ci sono una selezione di tele con tematiche tipiche della sua produzione (auto sportive, caschi, Miss). Tatjana Doll è nata nel 1970 a Burgsteinfurt (Vestfalia), vive e lavora a Berlino. Tra i riconoscimenti: la borsa di studio del Daad per Newyork, borsa di studio dell´Accademia Tedesca a Roma, Ps1 Moma Newyork, e la borsa di studio a progettoTransfertürkiye-nrw.ha una lunga carriera espositiva che la vede protagonista di mostre importanti nei quattro continenti: basti citare la Kunsthalle Bremerhaven, il Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, lo Shirokane Art Complex a Tokyo e l´ultima sua partecipazione alla collettiva di pittura tedesca "Se Não Neste Tempo" al Museu de Arte de São Paulo in Brasile.  
   
   
MONIKA WOLF "STORIA DI UNA CUCINA" - "GESCHICHTE EINER KüCHE" MILANO, 5 - 12 NOVEMBRE NOVEMBRE 2010  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Nel suggestivo Chiostro dei Glicini, presso la Società Umanitaria di Via San Barnaba 38/48 a Milano, dal 5 novembre 2010 (dalle ore 17,30) al 12 novembre 2010, si svolgerà la mostra personale di Monika Wolf dal titolo “Storia di una cucina”. L’elemento principale, al centro del Chiostro, è l’installazione dei mobili della cucina anni ’40 appartenuti alla madre dell’artista, arricchiti dalla presenza di piccoli assemblaggi realizzati con materiale di recupero. Dalla volta del gazebo che custodisce l’opera, ondeggiano le “ricette volanti” frutto della ricerca fatta da Monika Wolf attraverso antichi manoscritti tramandati dalla sua famiglia, che vanno dagli anni ’40 ai giorni nostri. Ad esempio, “le patate di marzapane” (marzipankartoffeln), tipica ricetta invernale tedesca, realizzata originariamente con la pasta di mandorle e rivisata durante gli anni della seconda guerra mondiale con ingredienti poveri ma nobili e gustosi come le patate. Esposte lungo il portico troviamo le opere pittoriche dell’artista che sintetizzano il rapporto tra arte e cibo con l’inserimento di materiale organico e piccoli oggetti di recupero. Monika Wolf utilizza diverse tecniche: l’acquarello, l’acrilico, la tecnica mista e il collage. Nell’opera “Sorbetto esotico”, attraverso 12 tavole di piccolo formato, si narra la preparazione del sorbetto, gli ingredienti utilizzati e le fasi di esecuzione. I componenti, zucchero di canna, bucce di lime e semi di altri frutti sono materialmente assemblati alla tela. Tra le opere tridimensionali quella che colpisce maggiormente l’attenzione è “Il focolare”. “Composta da tre elementi, il fornello, la cucina delle bambole e il “lebkuchenherd” (fornello giocattolo fatto di dolci) - come cita Valeria Vaccari curatrice della mostra - questa installazione sintetizza la volontà di accudimento che avviene attraverso la fase “orale” nella quale il bambino viene nutrito dalla madre”. L’estrema sintesi del rapporto “arte-cibo” è evidente negli acquarelli che raffigurano la torta di panpepato, la torta di mele e la torta di Francoforte. Affascinata dalla componente estetica di questi tipici dolci, Monika Wolf dopo averli materialmente realizzati e cucinati, li rappresenta prima di mangiarli o regalarli. Con la mostra “Storia di una cucina” l’artista rielabora le ricette e i simboli della sua infanzia, mettendo in comunicazione la sua storia personale con l’osservatore delle sue opere.