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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2010
BANCHE: ABI, 77 MILIONI DI CARTE NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI +4% RISPETTO AL 2008. BOOM DELLE PREPAGATE CHE CRESCONO DEL 13%, IN CALO LE REVOLVING (-6%). LA FOTOGRAFIA DEL MERCATO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO A “CARTE 2010”.  
 
Roma, 4 novembre 2010 - Meno contante e più carte di pagamento nelle tasche degli italiani, che sempre più spesso usano Bancomat, carte di credito e prepagate per le loro spese quotidiane. La diffusione e l’uso del denaro di plastica, infatti, continua a crescere in modo significativo: oggi in Italia ci sono circa 77 milioni di carte bancarie (+4% rispetto al 2008). Crescono soprattutto le carte prepagate (+13%), mentre diminuiscono le revolving in circolazione (-6%). Per pagamenti e prelievi ci sono 1,2 milioni di Pos ed oltre 46 mila Atm. È quanto emerge dallo studio dell´Abi, presentato oggi al convegno Carte 2010. “La diffusione delle carte in Italia - ha detto il Direttore Generale dell´Abi, Giovanni Sabatini – continua a crescere grazie ad un’offerta sempre più diversificata che comprende anche prodotti innovativi come contactless e carte conto. Tuttavia, rispetto a Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda, siamo ancora indietro sul fronte dei pagamenti elettronici. Per questo, la Sepa (Single euro payments area) ed il recepimento della Psd (Payment services directive) sono importanti per contribuire alla riduzione del contante e favorire il maggior utilizzo di questi strumenti, anche con l´apertura del mercato dei pagamenti a nuovi operatori”. Ecco, in sintesi, la fotografia che emerge dalla ricerca dell´Abi (dati al 31 dicembre 2009). Più carte nelle tasche degli italiani Su 77 milioni di carte in circolazione, le carte di debito come il Bancomat sono 33 milioni (+1% rispetto al 2008), le carte di credito 34,2 milioni (+2%), le prepagate 4,5 milioni (+13%) e le revolving 3,4 milioni (-6%). Il denaro di plastica piace soprattutto al Nord dove si concentra il 57% delle carte in circolazione, contro il 22% del centro ed il 21% di Sud ed isole. Le carte attive, che hanno effettuato almeno un´operazione nel 2009, sono 52,4 milioni (68%): il 90% dei Bancomat, il 50% delle carte di credito, il 47% delle revolving ed il 90% delle prepagate. 1,4 miliardi di pagamenti nel 2009 In Italia i Pos complessivamente installati presso negozi ed esercizi sono oltre 1,2 milioni, di cui il 52% al nord, il 24% al centro ed il 24% al sud ed isole. Nel 2009, le carte usate per fare acquisti e pagamenti sono state 40,1 milioni per un ammontare complessivo di 120 miliardi di euro e 1,4 miliardi di transazioni su Pos. Di queste, il 57% è stato fatto con Bancomat (828 milioni di operazioni per un ammontare di 62,6 miliardi di euro), il 39% con carte di credito (560 milioni di operazioni per un ammontare di 51,5 miliardi) ed il restante 4% con prepagate (64 milioni di operazioni per un ammontare di 4,8 miliardi). In un anno, ogni carta ha fatto in media 36 pagamenti. In particolare, per lo shopping i Bancomat sono stati usati 36 volte, le carte di credito 42 e le prepagate 24. Lo scontrino medio complessivo è stato di 83 euro: la carta di credito è stata usata per importi medio-alti (95 euro), mentre Bancomat e prepagate per pagamenti più contenuti (rispettivamente 76 e 75 euro).  
   
   
CONFERENZA SULL´ANALISI DELLA CREDIBILITÀ DELLE INFORMAZIONI SUL WEB  
 
Kauai, 4 novembre 2010 - Dal 4 al 7 gennaio 2011, a Kauai (Stati Uniti), avrà luogo una conferenza sull´analisi della credibilità delle informazioni pubblicate sul Web. In assenza di standard editoriali e processi di revisione, spesso il controllo di qualità dei contenuti Web è ritenuto inadeguato. Ad esempio, le informazioni inserite nelle pagine Web potrebbero rivelarsi incomplete o poco accurate, essere obsolete o magari tendenziose. Insomma: in Internet è possibile reperire una miriade di informazioni sbagliate o poco attendibili, in grado di avere conseguenze dannose o un´influenza negativa sugli utenti. Pertanto, è necessaria una tecnologia che ci aiuti a giudicare l´attendibilità dei contenuti e la qualità e l´accuratezza delle informazioni che troviamo in Rete. Tale tecnologia dovrebbe essere in grado di svolgere un´ampia gamma di compiti: isolare le informazioni affidabili in merito a un determinato argomento, organizzarle, rilevarne la provenienza, evidenziarne contesto, opinioni e fatti correlati e la loro distribuzione ecc. Il problema dell´attendibilità e della qualità delle informazioni è ormai palese anche alla luce della recente popolarità conquistata da molte applicazioni Web 2.0. Verranno trattati, fra gli altri, i seguenti argomenti: valutazione della credibilità delle informazioni e sue applicazioni; analisi dei contenuti Web per la valutazione della credibilità; qualità dei contenuti Web; rilevazione delle intenzioni dell´autore; modelli di ricerca di contenuti attendibili in Internet; rilevazione di opinioni contrastanti; credibilità delle notizie; credibilità dei contenuti multimediali; valutazione della credibilità dei contenuti generati dagli utenti; aspetti sociologici e psicologici della valutazione della credibilità delle informazioni; rilevazione dello spam in Rete; sviluppo della fiducia sul Web. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Dl.kuis.kyoto-u.ac.jp/hicss-2011-wiqa-minitrack/#topics    
   
   
INTERNET, SU TWITTER E FACEBOOK APPELLO SALVA WI-FI ENTER FORNISCE LA CONNESSIONE GRATUITA DURANTE LO IAB FORUM E RILANCIA L’ABOLIZIONE DEL DECRETO PISANU  
 
Milano, 4 novembre 2010 - L’edizione 2010 dello Iab Forum nasce sotto il segno della buona cucina applicata alla tecnologia. Enter, hub digitale del gruppo Y2k,si presenta alla più importante manifestazione dedicata alla comunicazione digitale con molte novità e qualche significativa riconferma. Negli spazi di Fiera Milano Congressi – ieri e oggi giovedì 4 novembre 2010 – l’Innovation Solution Provider milanese ha allestito un bistrot “digitale”(piano zero, stand C11), con uno chef in azione nel corso della giornata, per illustrare gli ingredienti della propria offerta comunicativa. Il menù propone una rassegna di prodotti legati alla tecnologia, ai servizi e alla comunicazione: la novità più significativa è il lancio di e-spresso, servizio web based per gestire le attività di direct e relationship marketing. Enter è presente in via Gattamelata nella duplice veste di socio dello Iab Forum e di Aiip (associazione italiana internet provider) e anche per questo ha scelto di esplicitare il proprio ruolo mettendo a disposizione la connessione wi-fi gratuita per le migliaia di visitatori attesi in Fiera. “Una scelta coerente con l’impegno a contrastare il digital divide – spiega Nicola Sciumè, amministratore delegato di Enter– che caratterizza molti nostri progetti. Crediamo che la tecnologia debba mettersi al servizio del contesto in cui emerge un determinato bisogno: il web sviluppa innanzitutto questa capacità di intercettare una domanda e fornire una risposta in tempo reale, autorevolmente condivisa, basata sull’esperienza di altri utenti, frutto di informazioni il più possibile pertinenti al luogo dove ci si trova”. Il popolo della Rete si è espresso più volte a favore della liberalizzazione del wi-fi laddove sia già garantita la connessione (ad esempio aeroporti, stazioni, ristoranti, parchi pubblici): il tema è tornato agli onori delle cronache nelle ultime settimane, quando è stato depositato un disegno di legge per l’abolizione del decreto Pisanu (che fino ad oggi impone la registrazione dei dati di chi accede a una rete wi-fi) e si attende a giorni una mossa del Governo o del Parlamento. Aderendo alla campagna via Twitter e Facebook si sblocca la scritta “Liberatelo” che viene sovrapposta all’immagine del proprio profilo social: nella pagina dedicata all’iniziativa Enter spiega che la registrazione dei dati personali (raccolti in conformità alla legge attuale) potrebbe presto diventare un brutto ricordo: “L’occasione dello Iab Forum – sottolinea Sciumè – ci permette di rilanciare la discussione online, lanciando la campagna “Libera il wi-fi in Italia”. Nel mondo business e a livello istituzionale si sta diffondendo la consapevolezza che la connessione a Internet rappresenta un diritto di tutti. Il web è sempre più percepito come una utility – al pari di acqua, luce e gas – ed è significativo che da Milano, città dell’Expo 2015, giunga un appello in questa direzione: innovare significa anche costruire ambienti a prova di futuro”.  
   
   
LA TERZA CONFERENZA EUROPEA SUGLI ASPETTI LEGALI DEL SOFTWARE LIBERO SI TERRÀ A TORINO IL 29 E IL 30 NOVEMBRE 2010  
 
Torino,  4 novemrbe  2010 - La terza edizione dell´European Open Source and Free Software Law Event(eole), dal titolo "Liberare il Software nel settore pubblico", si terrà a Torino il 29 e 30 novembre 2010. La conferenza annuale è organizzata da un gruppo di avvocati di diversi paesi europei, e quest´anno tratterà con particolare attenzione i molteplici aspetti relativi all´uso ed allo sviluppo del Software Libero nella Pubblica Amministrazione. Il tema scelto per la conferenza di Torino - che segue quelle di Parigi del 2008 e di Bruxelles del 2009 - è oggetto di dibattiti politici e solleva complesse questioni, che verranno affrontate e approfondite grazie all´intervento di giuristi, membri dei governi e operatori privati provenientida tutta Europa e dagli altri continenti. Il programma dei due giorni è disponibile sul sito: http://www.Eolevent.eu/  L´evento Eole 2010, rivolto agli avvocati, agli amministratori e decisori pubblici, alle aziende ed ai privati interessati al tema del Software Libero, è ospitato dalla Regione Piemonte. La partecipazione alla conferenza è libera e gratuita, previa iscrizione sul sito. Il Comitato Organizzatore - contact@eolevent.Eu    
   
   
AL VIA IL TOUR “NAVIGARE SICURI”, L’INIZIATIVA DI TELECOM ITALIA PER SENSIBILIZZARE MINORI E GENITORI A UN USO CONSAPEVOLE DEL WEB  
 
Torino, 4 novembre 2010 – E’ Partito ieri da Torino il tour Navigare Sicuri di Telecom Italia, progetto che toccherà le scuole e le piazze di 20 città italiane in 10 regioni per sensibilizzare bambini, studenti, docenti e genitori a un uso attento e consapevole del Web. L’iniziativa è stata presentata presso l’Istituto Comprensivo 66 Martiri di Grugliasco da Carlo Fornaro direttore Relazioni Esterne di Telecom Italia, Valerio Neri direttore generale Save the Children Italia e da Maria Rita Parsi presidente Fondazione Movimento Bambino. Navigare Sicuri ( www.Navigaresicuri.org/ ) è il progetto nazionale di Telecom Italia dedicato alla promozione e alla diffusione dell’uso consapevole e responsabile di Internet e dei media digitali tra i bambini, i ragazzi e i loro educatori. L’iniziativa, che si sviluppa in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e si avvale dell’apporto delle consolidate competenze della Fondazione Movimento Bambino e di Save the Children, si propone di aiutare i più giovani a valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie come risorsa di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione, di crescita, evitandone il più possibile le insidie. Il bus di Navigare Sicuri percorrerà in sette mesi oltre 6.000 km, coinvolgendo circa 100.000 persone su tutto il territorio nazionale. Grazie alle cinque postazioni multimediali presenti sul bus e a una lavagna interattiva messa a disposizione da Olivetti, un team di esperti accompagnerà durante tutto il viaggio minori, insegnanti e genitori in un percorso di divertimento e di conoscenza alla scoperta del grande mare del web. Quest’anno il progetto Navigare sicuri si apre anche ai social network come Facebook, Youtube e Twitter, con proprie pagine nelle quali saranno comunicate tutte le attività del tour. Per ogni tappa verranno organizzati interventi didattici nelle scuole primarie e secondarie e realizzate attività interattive nelle piazze dove saranno distribuiti materiali appositamente studiati per i più i giovani e per gli adulti. I bambini dai 5 ai 10 anni verranno accompagnati alla scoperta del web da Geronimo Stilton: giocando con i personaggi di Topazia impareranno i grandi e piccoli accorgimenti utili per divertirsi in perfetta sicurezza, proteggendo i dati personali, comunicando le situazioni rischiose ai propri genitori e dialogando con gli adulti per vivere e condividere la grande avventura della Rete in modo sereno. Ai ragazzi dai 10 ai 15 anni sono invece destinati contenuti che presuppongono una buona conoscenza del web, ma soprattutto una certa indipendenza dai genitori. I temi sui quali saranno invitati a confrontarsi riguardano alcuni fenomeni a cui sono particolarmente esposti in questa fascia d’età: il cyberbullismo, l’adescamento e il furto d’identità. La mascotte Nick guiderà i ragazzi in un mondo di giochi interattivo sull’uso consapevole del web. Inoltre tre minifilm, realizzati in collaborazione con la Scuola Holden di Torino, illustreranno alcune situazioni di rischio nelle quali i giovani possono imbattersi utilizzando la rete. Ogni video ha un finale aperto con tre opzioni che invitano a riflettere: saranno i ragazzi a scegliere online quale meglio completa il racconto. A genitori ed educatori è dedicata infine una sezione di informazioni e aggiornamenti sul rapporto tra i minori e Internet. I contenuti sono stati realizzati da Telecom Italia con Save the Children e la Fondazione Movimento Bambino della professoressa Maria Rita Parsi. In questa sezione è anche disponibile un servizio di consulenza online prestata da personale specializzato. “Per un educatore, insegnante o genitore affiancare i minori nell’uso di tecnologie che cambiano rapidamente e assumono caratteristiche sempre nuove significa inevitabilmente informarsi, porsi domande, fare scelte” sottolinea Carlo Fornaro, direttore Relazioni Esterne di Telecom Italia. “In questo contesto occorre essere pronti a mettere in atto una vera opera di mediazione, cercando di capire caso per caso per quali scopi e con quale spirito si utilizzano i nuovi strumenti di comunicazione. Per portare una maggiore consapevolezza là dove serve e fornire un aiuto concreto alle nuove generazioni, Navigare Sicuri si propone da una parte di fornire ai più grandi gli strumenti per essere in contatto con i ‘nativi digitali’, anche attraverso il linguaggio video, dall’altra di parlare ai bambini con le forme più innovative, utilizzando un loro eroe come Geronimo Stilton”.  
   
   
L´ECOMMERCE B2C IN ITALIA: RIPRENDE LA CRESCITA!  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Lo scenario del commercio elettronico in Italia sarà presentato nell´ambito dell´annuale osservatorio promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Netcomm - Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. La Ricerca 2010, basata su oltre 100 casi di studio, si è posta i seguenti obiettivi: fornire la valutazione preconsuntiva del mercato italiano dell’eCommerce B2c nel 2010, oltre al consuntivo del 2009; analizzare puntualmente tutte le principali evoluzioni strategiche in atto; valutare l’esperienza multicanale del cliente nel corso del processo di acquisto “esteso”; analizzare l’offerta home delivery in Italia e confrontarla con quella nei principali mercati europei. La presentazione dei risultati sarà seguita da una Tavola Rotonda durante la quale interverranno alcuni dei principali operatori dell’eCommerce B2c italiano. La Ricerca è stata realizzata con il supporto di: Accenture, Amadeus, Bancasella, Barclayscard, Bartolini, Cartasi, eBay.it, frog design, Hybris, Mamadigital, Paypal, Tnt Express. Programma : 9.00 Registrazione; 9.30 Introduce e presiede Umberto Bertelè, Presidente School of Management Politecnico di Milano; 9.40 I risultati della Ricerca: Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2c; Riccardo Mangiaracina, Responsabile della Ricerca Osservatorio B2c; Gianluca Brugnoli, Ricercatore Indaco Facoltà del Design del Politecnico di Milano; Discutono i risultati della Ricerca; Enrico Albertelli, Responsabile Marketing Acquiring Cartasi; Elena Antognazza, Marketing Director Paypal Italia; Fernando Delogu, Direttore Marketing e Relazioni Esterne Bartolini; Luca Dozio, Marketing Manager Tnt Global Express S.p.a.; Fabio Lazzerini, Amministratore Delegato e Direttore Generale Amadeus Italia; Marco Loro, Responsabile acquiring ecommerce Banca Sella Holding S.p.a.; Michele Raballo, Accenture Interactive eCommerce Practice Lead; Thomas Sutton, Creative Director frog Milano; Francesco Tirelli, Italian Sales Manager Barclaycard; Nicolas Vedrenne, Managing Director Europe Merchant Risk Council. 11.40 Dalla multicanalità all’engagement: un nuovo paradigma di relazione col cliente Roberto Liscia, Presidente Netcomm; 12.00 Tavola Rotonda in seduta plenaria - I protagonisti dell’eCommerce a confronto Modera: Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori School of Management del Politecnico di Milano. Intervengono: Giorgio Aretino, Head of New Media Ticketone; Maurizio D’arrigo, Head of Eu Revenue Finance eBay; Edoardo Giorgetti, Direttore Banzai Commerce; Federico Marchetti, Fondatore e Amministratore Delegato Yoox Group; Maurizio Motta, Chief Operating Officer Mediamarket; Gianluca Palmieri, Responsabile Internet e Nuovi Canali Trenitalia; Francesco Signoretti, Ceo Bravofly Group; Mauro Zerbini, Amministratore Delegato e Direttore Generale Ibs.it. 13.00 Chiusura del Convegno. “ L´ecommerce B2c in Italia: riprende la crescita!” Giovedì 11 Novembre 2010, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, presso l´Aula Carlo De Carli del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, Via Durando 10, Milano. Per accrediti: osservatori@mirandola.Net    
   
   
FSFE: STOP ALLA PUBBLICITÀ AL SOFTWARE PROPRIETARIO: VIA GLI ANNUNCI DAI SITI PUBBLICI!  
 
Düsseldorf , 4 novembre 2010 - Un mese, una campagna, un obbiettivo: sbarazzarsi delle pubblicità a software non libero sui siti web pubblici. In quattro settimane, la Fsfe ha ricevuto segnalazioni riguardanti 2162 istituzioni Europee che pubblicizzano lettori Pdf non liberi. Oltre ai 305 attivisti che hanno partecipato alla ricerca, 1500 persone, 46 aziende e 38 organizzazioni hanno firmato la nostra Petizione per la rimozione della pubblicità a software proprietario sui siti delle istituzioni pubbliche. Per il momento la caccia è finita, ora è tempo di inseguire quei siti che incoraggiano i visitatori a mettere a repentaglio la propria libertà. È il momento di eliminare la pubblicità! Volontari altamente motivati hanno cercato su internet i siti web pubblici che fanno pubblicità a software non libero e hanno segnalato 2162 istituzioni. Alcuni di loro, come Massimo Barbieri e Lucas Bickel ne hanno segnalate individualmente oltre 350! Anche Alessandro Alboni, Rainer Schmitz, e Pavel Kharitonov hanno dato un notevole contributo segnalando circa 50 istituzioni a testa. Ma la Fsfe non si fermerà ad un elenco di istituzioni. Nelle prossime settimane, la Fsfe invierà delle lettere alle istituzioni[4] per attirare l´attenzione sulla loro pubblicità sleale. A nome dei firmatari della petizione, la Fsfe chiederà alle istituzioni di rimuovere tutte le pubblicità a software non libero, o fornire una scelta di diversi programmi.  
   
   
SBARCA A MILANO ARCHIVIO WEB CANZONE NAPOLETANA  
 
Milano, 4 novembre 2010 - "L´arrivo dell´Archivio Storico della Canzone Napoletana nella Mediateca di Santa Teresa a Milano è un´occasione preziosa per parlare del capoluogo partenopeo. Non dei suoi problemi contingenti, di cui tutti i giorni sono piene le cronache e che sono reali ma anche oggettivamente risolvibili, ma di tutto ciò che ha reso Napoli celebre in tutto il mondo. Mi riferisco alle eccellenze raggiunte nel campo della giurisprudenza, del teatro, del cinema e, ovviamente, della musica". Lo ha detto l´assessore alla Cultura della Regione Lombardia Massimo Buscemi in occasione dell´inaugurazione delle postazioni milanesi dell´Archivio Storico della Canzone Napoletana. L´archivio, consultabile direttamente in Mediateca con migliaia di documenti completi (audio, testi, partiture, immagini e video), raccoglie riproduzioni musicali del repertorio canoro partenopeo. "La nostra regione - ha sottolineato Buscemi - è orgogliosa di poter ospitare l´Archivio nella Mediateca che, voglio ricordarlo, nacque sette anni fa grazie ad un Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia e Comune di Milano, con il progetto di valorizzare il patrimonio culturale lombardo attraverso l´utilizzo delle nuove tecnologie. Un progetto compiuto in ambito regionale, che ora amplia il proprio orizzonte verso quello nazionale e che, speriamo nel prossimo futuro, possa raggiungere anche quello internazionale".  
   
   
ON-LINE SUL SITO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA LA BANCA DELLA MEMORIA  
 
Aosta, 4 novembre 2010 - Da ieri sono on-line sul sito della Regione le testimonianze raccolte tra coloro che hanno vissuto, a vario titolo, l’alluvione del 2000. Con la collaborazione della società Avipresse di Aosta, la Presidenza della Regione e l’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, in occasione del decennale dell’alluvione, hanno realizzato un progetto denominato Banca della Memoria finalizzato alla creazione di un archivio dei ricordi e delle sensazioni di quei terribili giorni, datati ottobre 2000. Le persone intervistate sono state 75, tra questi sindaci, operatori della protezione civile, del servizio sanitario, vigili del fuoco, forestali, volontari e cittadini. Il progetto rientra nelle iniziative organizzate per Valluvione. Http://www.regione.vda.it/pressevda/focus/banca_della_memoria/default_i.asp    
   
   
DIGITAL LEARNING. SCUOLA, APPRENDIMENTO E TECNOLOGIE DIDATTICHE CINISELLO BALSAMO, 18-19 OTTOBRE 2010  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Gioco, simulazione, performance, appropriazione, multitasking, conoscenza distribuita, intelligenza collettiva, giudizio critico, navigazione transmediale: queste le caratteristiche dei nuovi stili comunicativi, e degli stili di apprendimento dei bambini e dei preadolescenti ma anche dei teen ager di oggi. Si tratta della generazione dei “nativi digitali” che oggi popola le nostre scuole. Come è composta la “dieta mediale” dei nativi? In che modo i sistemi formativi internazionali e quello italiano, si attrezzano per risponde alle nuove domande e ai nuovi linguaggi di questa generazione digitale? Quali sono gli effetti combinati della rivoluzione dell’informazione sulle modalità e sulle forme della didattica? Se ne discute il 18 e 19 novembre nell’ambito del convegno Digital learning. Scuola, apprendimento e tecnologie didattiche organizzato dall’Università degli Studi di Milano-bicocca in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo presso Villa Forno (via Martinelli, 23), sede del Centro di Alta Formazione Qua_si/universiscuola e presso la Sala Consiliare del Comune in via Xxv Aprile. Sono previsti, fra gli altri, gli interventi di: Antonio Battro, Chief Educational Officer Olpc (One Laptop per Child); Francesc Pedro, Director New Millennium Learner Project Ocse; David Cavallo, Future Learning Group Mit; Betty Manchester, Director of Maine International Center for Digital Learning; Giovanni Biondi, Capo Dipartimento Miur; Giuseppe Colosio, Direttore generale Usr Lombardia; Paolo Ferri, Università di Milano-bicocca; Sergio Saviori, Mondadori Education. Le ricerche - Nel corso del Convegno verranno presentati i dati di due ricerche condotte negli scorsi due anni dai gruppi di ricerca dell´Università Milano-bicocca che fanno riferimento al Centro di Alta Formazione Qua_si/universiscuola. La prima è la rilevazione 2010 della ricerca sulla Dieta Mediale dei giovani studenti universitari che si occupa di indagare i loro consumi culturali, osservare da vicino la familiarità degli studenti con i più innovativi strumenti tecnologici, monitorare le abitudini di consumo di contenuti e prodotti culturali, verificare la frequenza e le modalità principali con cui gli studenti si collegano a Internet, analizzare la conoscenza e l´utilizzo di piattaforme e strumenti del web 2.0. La seconda indaga il fenomeno del Cyberbullismo nelle scuole di Milano e in alcune scuole di India, Turchia, Colombia e Brasile. Il programma completo delle due giornate è consultabile sul sito del Convegno http://numediabios.Eu/digital-learning/    
   
   
AETHRA.NET E SYNERGIE SPA SIGLANO ACCORDO DI DISTRIBUZIONE COMMERCIALE INSIEME PER LO SVILUPPO DEL MERCATO ITALIANO DEI PRODOTTI DI VIDEOCONFERENZA CEELAB ¡¡  
 
 ¡¡ ¡¡ Ancona ¨C Milano 4 novembre 2010 - Aethra.net, e Synergie Spa, hanno recentemente firmato un accordo commerciale per la distribuzione dei prodotti di videoconferenza professionale Ceelab basati su tecnologia Sony, e dell¡¯infrastruttura Visual Nexus, di cui Aethra.net ha l¡¯esclusiva per il mercato Italiano. "Coerentemente ed in concomitanza con il lancio del nuovo Partner Program per lo sviluppo del mercato Italiano dei prodotti Ceelab e dell¡¯infrastruttura Visual Nexus" spiega Chris Romei, Direttore Commerciale della Business Unit prodotti di Aethra.net "abbiamo firmato questo accordo strategico con Synergie Spa, che riteniamo essere il partner fondamentale per sviluppare ed implementare la nostra strategia, in quanto in grado di garantire la copertura di tutto il territorio nazionale attraverso una serie di rivenditori specializzati nel settore della collaborazione". "Credo che la vera forza di Synergie ¨C dichiara Flavio Tagliaferro, General Manager - sia la volont¨¤ di affiancare il cliente in tutti gli aspetti riguardanti l¡¯offerta commerciale, dalla consulenza alla realizzazione del progetto finale; sicuramente per¨° l¡¯altra leva che porta a contraddistinguerci ¨¨ data dalla rete di contatti coi Brand leader del mercato che ci permette di proporre prodotti e soluzione sempre di elevata qualit¨¤". "In quest¡¯ottica ¨C ci spiega Flavio Tagliaferro ¨C siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di rappresentare nel mercato Italia la nuova Aethra.net e il marchio di videocomunicazione Ceelab. Da questa nuova partnership ci aspettiamo rapidi successi e soddisfazioni." L¡¯offerta proposta da Aethra.net ai suoi partner ¨¨ unica sia in termini di flessibilit¨¤ sia di prezzi; perfetta per il segmento delle piccole medie aziende ma anche per quelle grandi che vogliono dotarsi di sistemi di videoconferenza attente per¨° al rapporto qualit¨¤ prezzo. ¡¡  
   
   
THECUS TECHNOLOGY LANCIA IL SERVER NAS N4200PRO ULTERIORI MIGLIORAMENTI RISPETTO AL NAS ZERO-CRASH A QUATTRO SLOT  
 
Milano, 4 novembre 2010 – Il primo N4200, fin dal suo lancio, ha ottenuto un grande successo grazie alle sue caratteristiche ed alle sue funzionalità innovative. Oggi Thecus Technology, è lieta di annunciare il nuovo N4200pro. L’n4200pro, dotato del nuovissimo processore Intel Atom e della memoria Ddr3, parte dalla prima versione del Nas Zero-crash e riesce ad ottenere un prodotto ancora più performante. Tutti gli utenti che tengono in modo particolare alle prestazioni non potranno che apprezzare il nuovo N4200pro. Il processore Intel Atom D525 insieme a una memoria Ddr3 da 1 Gb ad alta velocità sono gli elementi che caratterizzano N4200pro. La combinazione fra il più recente Cpu Atom ed una memoria Ddr3 di prossima generazione, fornisce prestazioni di trasferimento file decisamente più alte, più connessioni contemporanee ed un utilizzo più uniforme. Questo processore potenziato entra in azione durante la gestione dei quattro alloggiamenti Sata dalla grande capacità, che offrono un massimo di 8Tb di spazio. Importanti anche le numerose opzioni di gestione dello storage, quali Raid 0, 1, 5, 6, 10, Jbod, ed anche comode funzioni hot-swap, hot-spare, migrazione ed espansione Raid online, nonché l’auto-rebuild. Naturalmente, l’N4200pro ripropone tutte le funzioni più conosciute del suo predecessore. La ridondanza Os Dual Dom protegge il software critico del sistema con un secondo Dom che riprogramma quello principale in caso di guasto. Un Mini-ups protegge l’N4200pro in caso di black out, consentendo al sistema di memorizzare i dati non scritti sul disco rigido e di spegnersi in sicurezza. L’n4200pro conserva anche i due display dell’N4200, un Lcd per la visualizzazione delle informazioni del sistema, e un Oled che consente di modificare svariate impostazioni di sistema senza necessità di riavvio. Infine l’N4200pro include un pacchetto completo di funzioni quali : un server iTunes, un server web per le fotografie, un server multimediale, un server Ftp, un server di stampa e un Download Manager e molto altro ancora. Questo dispositivo di archiviazione si rivela quindi uno dei più potenti e dei più robusti disponibili sul mercato. “Aggiornato con un processore di prossima generazione Intel Atom e una memoria Ddr3, partendo dal Nas Zero-crash siamo riusciti a migliorarlo” ha detto Florence Shih, Direttore generale di Thecus Technology. “Con l’utilizzo delle più recenti tecnologie a servizio delle caratteristiche e la facilità d’uso tipiche di Thecus, l’N4200pro è di gran lunga il Nas più potente, più sicuro e ricco di funzioni mai visto”. “Molte imprese di piccole dimensioni stanno utilizzando dispositivi di storage in rete come prima soluzione aziendale”, afferma David Tuhy, Direttore Generale di Intel Storage Group. “Il nostro ultimo processore Intel Atom , con funzioni di storage Raid integrate consente a società come Thecus di fornire l’efficienza energetica, le prestazioni e la protezione dei dati necessarie per soddisfare le esigenze dei suoi clienti.  
   
   
NUOVI PRODOTTI CHE SUPPORTANO ORA IL NUOVO STANDARD ETHERNET IEEE 802.3BA  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Lo standard Ieee 802.3ba di recente pubblicazione definisce le specifiche per applicazioni Ethernet a 40 Gb/s e 100 Gb/s tramite cablaggi in rame e fibra ottica ad alta velocità. Il nuovo standard 802.3ba è supportato da un´ampia gamma di prodotti di Siemon, tra i quali: I cavi in fibra ottica multimodale Xglo Om3 e i connettori Mtp Siemon supportano applicazioni a 40 Gb/s e 100 Gb/s fino a 100 metri in modalità Short Reach. • I cavi in fibra ottica multimodale Xglo Om4 e i connettori Mtp Siemon supportano applicazioni a 40 Gb/s e 100 Gb/s fino a 150 metri in modalità Short Reach. • I cavi in fibra ottica monomodale Xglo e i connettori Lc Siemon supportano applicazioni a 40 Gb/s e 100 Gb/s fino a 10 chilometri in modalità Long Reach. • I cavi in fibra ottica monomodale Xglo e i connettori Lc Siemon supportano applicazioni a 100 Gb/s fino a 40 km in modalità Extended Reach. • I sistemi di interconnessione in rame passivi Qsfp+ Siemon supportano applicazioni a 40 Gb/s fino a 5 metri. • I sistemi Moray Qsfp+ in fibra ottica attivi Siemon supportano applicazioni a 40 Gb/s fino a 4 chilometri. “Siemon è sempre stata all´avanguardia nello sviluppo di soluzioni di cablaggio a coppie o in fibra ottica. La nostra nuova tecnologia di interconnessione ad alta velocità ci consente ora di supportare applicazioni Ethernet in tutte le possibili configurazioni di data center”, ha affermato John Siemon, Cto di Siemon. "La decisione di sviluppare soluzioni di interconnessione ad alta velocità nasce dall´esigenza di rispondere alle necessità dei clienti a livello globale e dai risultati ottenuti nel corso di alcuni studi tecnici, che hanno evidenziato l´uso sempre più diffuso di connessioni dirette tra server e switch ubicati nello stesso rack o in rack adiacenti. Grazie all´ampliamento del nostro portafoglio di soluzioni di cablaggio, siamo ora in grado di supportare sia sistemi di cablaggio strutturati convenzionali che distribuzioni di architetture unificate e pre-configurate in fabbrica, pensate per soddisfare le esigenze dei clienti nei data center". A differenza delle attuali distribuzioni in rame per applicazioni a 40 Gb/s e 100 Gb/s, basate su cavi twinax di lunghezza limitata, questa tecnologia emergente promuoverà lo sviluppo di ulteriori soluzioni che supportino applicazioni Ethernet di generazione futura su cavi a coppie. “Molti produttori stanno sfortunatamente sfruttando la carenza di informazioni relative allo standard Ieee 802.3ba per proporre ai clienti soluzioni in rame a coppie dichiarate in grado di supportare applicazioni a 40 Gb/s", ha dichiarato Robert Carlson, Vicepresidente del marketing a livello globale di Siemon. "Tuttavia, in assenza di una manifestazione di interesse da parte di Ieee, non è effettivamente possibile verificare queste affermazioni, che devono essere quindi essere considerate fuorvianti". Fino a quando non verranno definiti gli obiettivi per un nuovo progetto Ethernet, l´unico modo per determinare le prestazioni delle soluzioni proposte dai singoli produttori consiste nel valutare i margini indicati negli standard pubblicati e selezionare prodotti in grado di assicurare prestazioni di trasmissione stabili con un’ampia larghezza di banda. Carlson ritiene che, grazie alle straordinarie prestazioni anche a larghezze di banda elevate, il sistema di cablaggio Tera di categoria 7A sia idealmente già pronto per supportare applicazioni superiori a 10Gbase-t. I sistemi Tera assicurano prestazioni ottimali fino ad almeno 1,2 Ghz, forniscono margini di trasmissione garantiti e un rapporto segnale-rumore più elevato, oltre ad essere utilizzati da clienti di tutto il mondo da oltre un decennio.  
   
   
ACER LIQUID METAL: LA PERFETTA SINTESI DI STILE E POTENZA  
 
Milano, 4 novembre 2010 - Quando si parla di evoluzione tecnologica Acer è sempre un passo avanti grazie alla propria consolidata capacità di tradurre le più sofisticate innovazioni tecnologiche in prodotti facili da utilizzare. Plasmare le più avanzate tecnologie ed integrarle nell’ultimo smartphone ne è la logica conseguenza. Liquid Metal è lo smartphone Acer di ultima generazione che include il meglio delle soluzioni attualmente disponibili per il mercato mobile. Progettato per tutti coloro che conducono uno stile di vite moderno, dinamico e pienamente integrato, è lo strumento perfetto per rispondere al crescente bisogno di rimanere connessi. Grazie ad una navigazione estremamente veloce e una fruizione dei contenuti multimediali senza pari, queste esigenze diventano realtà. Stile ed eleganza caratterizzano il design morbido, sinuoso e curvilineo per una presa perfetta. Liquid Metal è dotato di un display dalle linee arrotondate, appositamente studiato, per regalare una visualizzazione davvero sensazionale. Come in tutta la serie Acer Liquid ritroviamo i Led delle notifiche nella parte superiore del telefono, per segnalare in modo chiaro e intuitivo chiamate perse, necessità di ricaricare la batteria o nuovi messaggi in arrivo. I materiali selezionati, come l’acciaio inossidabile del copri-batteria, sono solidi e resistenti e le finiture cromate restituiscono una sensazione di elevata qualità per un estremo piacere sia tattile che visivo. Liquid Metal preme sull’acceleratore assicurando una maggior velocità a tutte le attività, in particolare la navigazione sul web, grazie alla combinazione di: Processore: Qualcomm 7230 da 800 Mhz per una navigazione fulminea - Sistema Operativo: Android Froyo è 5 volte più veloce rispetto alla versione precedente - Browser: apre le pagine Internet più velocemente, grazie al supporto Flash e all’ottimizzazione del motore Javascript - Connettività: super veloce a casa o in viaggio grazie al Wifi n e Hsdpa 14.4Mbps - Funzionalità multitouch: per ridimensionare le pagine web, le foto o le mappe in modo in tutta facilità. Liquid Metal integra in armonia la più complete esperienza multimediale con il massimo dell’entertainment. - registra video in Hd a 720p (30fps) e li riproduce in alta risoluzione in formato Xvid - la fotocamera è da 5Mp A/f con Led Flash, stabilizzatore delle immagini, riconoscimento facciale e del sorriso - Tanta buona musica per tutti i gusti grazie al coinvolgente Dolby Surround con profili Eq e Dynamic Bass Boost. Liquid Metal non è solo espressione di stile e potenza, ma anche un dispositivo capace di offrire un’esperienza davvero unica grazie alla nuova interfaccia sviluppata da Acer. - Breeze, la nuova user interface di Acer è stata sviluppata per gestire le applicazioni in modo ancora più intuitivo. Informazioni e notifiche sono visibili anche a schermo bloccato; visualizza lo storico delle applicazioni e avviale velocemente con un solo tocco; personalizza la home page come più ti piace e in base alle esigenze specifiche; - Socialjogger, la nuova app sviluppata da Acer, riunisce in un unico feed Facebook e Twitter, permettendo all’utente di navigare attraverso gli aggiornamenti con la rotellina, ricevere gli aggiornamenti direttamente attraverso il widget dedicato e commentare o condividere direttamente dall’interfaccia user friendly. Attraverso la tecnologia Dlna/upnp, il Liquid Metal si trasforma in vero e proprio server wireless per tutti i dispositivi di casa, questo vuol dire che tutti i contenuti multimediali memorizzati sullo smartphone possono essere condivisi con il Pc, la Tv o le console di gioco. Inoltre, è in grado di fornire al computer la connessione ad internet, se collegato via Usb. Davvero utile per gli spostamenti in treno o in vacanza. Il software per Pc Acer Easylink è gratuito e permette anche la connessione ad internet protetto (https). Ancora non ti basta? Questo smartphone di ultima generazione può diventare un hotspot Wifi per tutti i dispositivi abilitati, in modo che possano connettersi a Internet attraverso la connessione 3G del Liquid Metal.  
   
   
L´UNIVERSITÀ DI TRENTO SI PRESENTA A BRUXELLES IL TERZO INCONTRO SUL TEMA "L´AUTONOMIA TRENTINA E LE SUE ECCELLENZE" SI TERRÀ IL 15 NOVEMBRE  
 
Trento, 4 novembre 2010 - Per il terzo incontro dedicato al tema dell’Autonomia trentina e delle sue eccellenze, il rettore di Trento, Davide Bassi, presenterà a Bruxelles l´Università trentina, un percorso di qualità e di eccellenza nella didattica e nella ricerca, tra fedeltà al territorio e nuovi orizzonti della conoscenza e del sapere. L´appuntamento è il 15 novembre presso la Rappresentanza della Regione europea Tirolo – Alto Adige/südtirol – Trentino a Bruxelles. L’università degli Studi di Trento è un Ateneo fondato nel 1962, inizialmente Istituto Superiore di Scienze Sociali, in seguito, prima Facoltà di Sociologia istituita in Italia. Successivamente, l’Ateneo trentino si è arricchito di nuove Facoltà e, in meno di 50 anni, è riuscito a raggiungere risultati di grande prestigio nella didattica, nella ricerca e nei rapporti internazionali. Nel 2012 l’Università di Trento festeggerà, dunque, i suoi primi 50 anni lungo i quali ha maturato un´esperienza e una tradizione che la portano, oggi, ad essere riconosciuta come una fra le prime università in Italia. Ne danno testimonianza classifiche di grande attendibilità che la vedono al 1° posto per qualità della ricerca e della didattica (classifica Miur) e sempre al 1° posto per servizi agli studenti, borse di studio, strutture, sito internet e internazionalizzazione (classifica redatta dal Censis per “La Repubblica”). L´appuntamento è a Bruxelles, il 15 novembre, con la presentazione del rettore Davide Bassi, alle 19 presso la Rappresentanza della Regione europea Tirolo – Alto Adige/südtirol – Trentino, Rue de Pascale, 45-47 (Sala C).  
   
   
"SCUOLA MIA": INIZIATIVE E INNOVAZIONI  
 
Roma, 4 novembre 2010 - Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione, Brunetta, e il Ministro dell´Istruzione, Gelmini, hanno presentato il 28 ottobre 2010, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, le iniziative di innovazione digitale nell´ambito della scuola. Il ministro Gelmini, fra l’altro, ha ricordato che l’avvio dell’anno scolastico è stato quest’anno facilitato, visto che per la prima volta i supplenti sono stati convocati con la posta certificata o gli sms, con risparmio di tempo e risorse. L’obiettivo è dare centralità al collegamento tra scuola e genitori. Dal mese di gennaio 2010 è attivo il portale “Scuolamia” , che ha già attivato i seguenti servizi: invio di comunicazioni generiche scuola/famiglia; comunicazione assenze degli alunni tramite cellulare; prenotazione colloqui con il personale docente; richiesta certificati on line; visualizzazione pagella on line. Inoltre, a partire dal corrente anno scolastico, la pagella digitale sostituirà, per le scuole che aderiscono al progetto “Scuolamia”, la tradizionale pagella di carta ed è stata resa più funzionale la “Carta dello studente”, (già da tre anni nelle mani degli studenti), di cui esiste ora una versione sperimentale, che potrà essere usata per fornire maggiori servizi, come, per es., mense e biblioteche. Il Miur ha anche pubblicato bandi per il finanziamento di progetti collegati e complementari al portale dei servizi, presentati dalle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. È prevista l’erogazione di un importo fino a 1.000 euro per istituzione scolastica. Di particolare importanza è poi il progetto lanciato da Telecom Italia, finalizzato alla produzione e diffusione di libri scolastici elettronici sulla propria piattaforma di Education. L’iniziativa ha l’obiettivo di definire proposte innovative di insegnamento attraverso l’integrazione del materiale didattico con contenuti multimediali creati dagli studenti e dai docenti, utilizzando tecnologie digitali e strumenti del Web 2.0. Il progetto consentirà inoltre l’individuazione dei contenuti più adeguati ai nuovi strumenti di fruizione, la definizione dei benefici conseguibili nell’apprendimento per ciascuna materia e l’identificazione di nuovi percorsi formativi per gli insegnanti. Si tratta, quindi, di un nuovo modello didattico, che trova attuazione nell’ambito dell’iniziativa ministeriale Cl@ssi2.0. Nell’ambito di tale iniziativa, alcuni istituti superiori sperimenteranno l’utilizzo di testi elettronici che potranno essere adattati alle specifiche esigenze didattiche di studenti e insegnanti. Infine, di particolare importanza è il progetto lanciato da Telecom Italia, finalizzato alla produzione e diffusione in via sperimentale di libri scolastici elettronici sulla propria piattaforma di Education. Tale progetto ha l’obiettivo di definire proposte innovative di insegnamento attraverso l’integrazione del materiale didattico con contenuti multimediali creati dagli studenti e dai docenti, utilizzando tecnologie digitali e strumenti del Web 2.0. Https://scuolamia.pubblica.istruzione.it/web/guest/home;j
sessionid=7fce5d5d75c52a94bb8bd54efb28f5d1
 
 
   
   
SICUREZZA URBANA: QUANDO GLI STUDENTI SONO... ´VIGILI´ PRESENTATE LE “32 TESI PER LA SICUREZZA” DOPO IL PRIMO MASTER INTERUNIVERSITARIO SCADE IL 15 NOVEMBRE IL TERMINE PER ISCRIVERSI ALLA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER  
 
Firenze, 4 novembre 2010 - Hanno studiato “sicurezza urbana” in un master organizzato dalla Regione con le tre Università toscane. Sono tutti (tranne uno che lavora alla Polizia di Stato) agenti di Polizie locali e ciascuno di loro ha concluso gli studi con una tesina che affronta aspetti specifici. Regione Toscana, Università (Firenze, Pisa, Siena) e Forum italiano per la sicurezza urbana hanno organizzato la presentazione dei lavori (“32 tesi per la sicurezza”) che, questa mattina, è stata ospitata nell’auditorium fiorentino di “Sant’apollonia” e conclusa, nel pomeriggio, con la proiezione di un film (“La paura si-cura”) del regista Gabriele Vacis. Una dozzina di queste “tesi” sono state presentate nel dettaglio con il coordinamento di Anna Coluccia, Fedele Ruggeri e Annanick Magnier, docenti nei tre atenei, dopo gli interventi di Giorgio Marsiglia (Università di Firenze) e Fedele Ruggeri (Università di Pisa) rispettivamente coordinatori della prima e della seconda edizione del “master” (per informazioni web: cops.Sp.unipi.it. La scadenza per il secondo master è fissata al 15 novembre). Assai variegati i lavori di questi particolari studenti-vigili (le tesine sono state discusse pochi giorni fa): dalle campagne di comunicazione istituzionale sulla sicurezza stradale ai sindaci sceriffo, dalle nuove forme di prostituzione ai vandalismi giovanili, dalle ronde fra cittadini alle gestioni associate delle polizie municipali. Tre i gruppi di tesine oggi illustrate in Sant’apollonia: una ha riguardato gli strumenti giuridici per la sicurezza, una i rapporti fra sicurezza urbana e integrazione sociale, ma si è partiti con esempi e problemi. Nell’eterna lotta fra “guardie” e “ladri” non potevano ad esempio manc are riflessioni sul vandalismo (“Un fenomeno difficilmente contrastabile”, mette le mani avanti il titolo della tesina). L’unico agente della Polizia di Stato si è dedicato alla questione dell’elisoccorso e al coordinamento che deve (dovrebbe) esserci tra le diverse forze intervenute quando, sul luogo di un incidente, arriva l’elicottero: troppo spesso si incappa in fraintendimenti o equivoci che rallentano il soccorso. Un’agente, facendo leva anche sulla sua esperienza non solo professionale, ha analizzato le campagne di comunicazione istituzionale messe in piedi dal Comune di Firenze, fra il 2000 e il 2007, sulla sicurezza stradale. E non è mancato chi ha puntato il dito su come le città vengono progettate dagli urbanisti e su come cattive progettazioni siano troppo spesso “l’occasione che fa l’uomo ladro”. Nell’ambito degli strumenti giuridici, molto studiato è stato il profilo delle gestioni associate fra Polizie locali. E’ stata portata un’esperienza concreta fra due piccoli Comuni toscani che hanno deciso di unire le rispettive polizie locali: luci, soprattutto dal punto di vista dei cittadini che per almeno 120 giorni all’anno hanno potuto usufruire di un terzo turno di sorveglianza, ma anche ombre. Quest’ultime soprattutto di carattere sindacale. Il rapporto fra sicurezza urbana e integrazione sociale ha visto, infine, analizzati fra gli altri i profili della prostituzione, del decoro, della multiculturalità. Con particolare riferimento al fenomeno dei graffiti e alla cultura Hip Hop, una vigilessa ha auspicato una “dialettica che sappia evolversi in modo costruttivo attraverso cui le forme della cultura giovanile possano svilupparsi e convivere nel quadro generale degli interessi della comunità sociale”. Un’altra vigilessa ha raccontato la “prostituzione com e risorsa economica dei soggetti deboli” soffermandosi sull’offerta di corpi nelle strade, ma anche sulla prostituzione “virtuale-voyeuristica”, quella offerta via internet attraverso videocamere e home video, per analizzare anche la “prostituzione come servizio sociale” (offerta da cosiddetti “assistenti sessuali” e rivolta a disabili spesso non autosufficienti). Non poteva mancare una tesi dedicata al rapporto di mediazione dei conflitti, svolto dai vigili urbani,fra comunità multietniche: lo strumento auspicato, originariamente anglosassone, è quello della “risoluzione alternativa delle controversie” attraverso specifici “centri di ascolto” con l’affiancamento di appositi mediatori culturali capaci di infondere allo straniero la sensazione che la polizia municipale sia una forza imparziale. Introdotta da Franco Corradini, del Forum italiano sicurezza urbana, la giornata si è chiusa, a cura di Riccardo Bellucci, con il film di Gabriele Vacis: girato in sei località italiane racconta storie che interpretano le paure e le insicurezze del presente (il rapporto con gli immigrati, le criminalità organizzate, i contrasti fra generazioni, le devianze giovanili).  
   
   
GIUSTIZIA: CHIODI SCRIVE AD ALFANO PER SCUOLA MAGISTRATURA  
 
L´aquila, 4 novembre 2010 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha inviato una lettera al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nella quale chiede un incontro "per esporre personalmente la richiesta di realizzare all´Aquila una sede della Scuola superiore della Magistratura". Lo rende noto il presidente stesso che in questo modo ha dato seguito alla risoluzione votata all´unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 19 ottobre scorso che impegnava il presidente della Regione "ad adottare tutte le misure idonee alla realizzazione della Scuola di Magistratura nella città dell´Aquila". Nella richiesta di incontro, il presidente Chiodi fa espresso riferimento alla decisione del Consiglio regionale abruzzese aggiungendo che "a seguito del sisma dell´anno scorso che ha reso inagibili i palazzi giudiziari, si è programmato in maniera articolata una serie di interventi il cui obiettivo è quello di realizzare una vera e propria ´cittadella giudiziaria´". "Ho subito avviato contatti con il ministro Alfano - spiega Chiodi - perché ritengo che questa iniziativa debba trovare immediato riscontro presso il governo nazionale che, sono convinto, saprà dare ancora una volta risposte concrete alle richieste che provengono dal territorio aquilano". Il presidente della Regione sottolinea poi che per la realizzazione della cittadella giudiziaria "sono stati già stanziati dei fondi dal Cipe, e la possibilità di ospitarvi la Scuola superiore di Magistratura rappresenterebbe un importante segnale di rinascita e rivitalizzazione del capoluogo abruzzese".  
   
   
CALABRIA, CINQUE INCONTRO SU “LIBRO VERDE SULLA SCUOLA”  
 
Catanzaro, 4 novembre 2010 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, d’intesa con il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio, ha previsto un incontro in ognuna delle cinque province calabresi, in merito alla stesura finale del “Libro Verde sulla Scuola in Calabria”. “L’obiettivo - ha spiegato Caligiuri - è quello di porre al centro del dibattito e culturale della società calabrese il tema strategico della scuola, fondamentale per la democrazia e l’economia”. Per una maggiore diffusione dell’iniziativa e per approfondire lo scambio di idee sul documento proposto dalla Giunta Regionale su impulso del Presidente Scopelliti, Caligiuri ha invitato a partecipare i Presidenti e gli Assessori alla Pubblica Istruzione provinciali, i Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali oltre che, naturalmente, i 519 dirigenti scolastici della regione. Le riunioni si terranno a partire dalla fine del mese di novembre e saranno ospitate in luoghi simbolici dal grande valore storico e culturale, recuperati dalla Regione Calabria. Il calendario è così previsto: sempre alle ore 16, martedì 30 novembre 2010, si comincia dal Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia, dove parteciperanno i dirigenti della provincia di Cosenza; mercoledì 1 dicembre 2010, al Castello Ruffo di Calabria di Scilla, ci saranno invece i dirigenti della provincia di Reggio Calabria; giovedì 2 dicembre, al Castello di Santa Severina, toccherà ai dirigenti della provincia di Crotone; giovedì 16 dicembre, si ritroveranno al Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia, i dirigenti della provincia di Catanzaro, mentre martedì 21 dicembre, a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia, sarà il turno dei dirigenti della provincia ipponica. La prima versione del documento è stata presentata dall’Assessore Caligiuri in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, inaugurato significativamente dal Presidente Scopelliti il 13 settembre 2010 a Rosarno e da quella data è stato pubblicato sul sito della Regione per avviare la discussione. Successivamente è stata inviata a tutti i Sindaci e a tutti i Dirigenti Scolastici calabresi, invitandoli a partecipare attivamente al perfezionamento del documento e all’invio di contributi. Sono stati, inoltre, coinvolti l’Associazione dei Comuni Italiani, l’Unione delle Province, le Università calabresi, il mondo dell’ associazionismo, Confindustria, i Vescovi della Calabria, i sindacati della Scuola ed altri. Il termine della prima fase per raccogliere suggerimenti e indicazioni è stato fissato per il 31 dicembre 2010 ed è prevista la modalità di invio telematico degli eventuali apporti all’indirizzo libroverdescuola@gmail.Com  indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Tutti i suggerimenti ricevuti saranno discussi e valutati per costruire una scuola di qualità, a cominciare dalla conoscenza delle abilità di base e dell´educazione ai media.  
   
   
UNIVERSITÀ IN SARDEGNA: L´ALTA FORMAZIONE È UNO DEI CAPISALDI DELLA GIUNTA CAPPELLACCI  
 
Cagliari, 4 Novembre 2010 - "L´esiguità di risorse sul programma Master and Back sono l´ennesimo retaggio dell´amministrazione precedente che, nel bando 2008, avrebbe dovuto insistere sulla programmazione 2000/2006 della quale rimaneva ben poco. L´effetto è stata la esiguità di risorse che abbiamo ereditato. Eredità che comprende anche le problematiche relative alla tassazione. Peraltro l´Assessorato e l´Agenzia per il Lavoro sono attualmente impegnati a riportare il programma su livelli di eccellenza e a verificare se vi siano le condizioni per un prelievo fiscale più equo". Così l’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha replicato ieri alla denuncia del vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana. "Le accuse mosse dall’on. Diana denotano scarsa memoria da parte sua e una forte propensione a fare soltanto della propaganda. Dimentica, infatti, l’enorme sforzo fatto dalla Regione, sotto la guida del presidente Cappellacci, nel corso del 2009. Altro che scarso interesse nei confronti dei giovani e della loro formazione: l’anno passato sono state spese ingenti risorse per far fronte agli impegni assunti attraverso il Master and Back. Cifre mai spese in precedenza, che quest’anno non sarà possibile investire in quel settore perché, nel bilancio regionale, non ci sono risorse sufficienti. Si dovrà ricalibrare la spesa, guardando innanzi tutto al valore dei richiedenti e premiando i più meritevoli. In quanto al discorso sull’alta formazione, è uno dei capisaldi di questa Giunta e lo dimostreremo a breve, quando presenteremo i contenuti del nuovo Master and Back. Per sostenere i giovani, non è necessario garantire contributi a pioggia a prescindere dal percorso di studi". "Per quanto riguarda la questione della tassazione – prosegue l’assessore Manca –, la Regione Sardegna si è limitata ad applicare quanto disposto da regolamenti comunitari e Vademecum approvati e condivisi a livello nazionale e regionale, i quali prevedono che il beneficiario, al quale deve essere garantita l´integrità dei pagamenti, nel caso di sovvenzioni dirette (come il Master and Back) non possa essere il destinatario di tali sovvenzioni, come dice il Vademecum nazionale per l´ammissibilità della spesa Fse 2007-2013. Chi identifica l’Agenzia regionale per il Lavoro quale beneficiario è la scheda Por ‘Piano delle attività 2009’, approvata dalla Giunta Soru. In ogni caso, ad ulteriore conferma di quanto disposto dai regolamenti, l’Agenzia per il Lavoro, anche in considerazione del parere recentemente rilasciato dall’Agenzia delle entrate della Regione Puglia relativamente alla tassazione delle borse di studio, sta attivando le procedure per la richiesta di un nuovo parere all’Agenzia delle entrate e per un incontro con i funzionari competenti in materia all´interno della Commissione europea. Infine, per quanto attiene il ritardo nella pubblicazione del nuovo bando alta formazione, in considerazione delle criticità riscontrate nel corso delle annualità precedenti, il programma è stato sottoposto ad una fase di riprogrammazione, che riguarda non solo l’alta formazione ma anche i percorsi di rientro, per garantire in futuro un maggiore efficacia delle azioni".  
   
   
UNIVERSITÀ IN SARDEGNA: I CONTRIBUTI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI PER IL FITTO-CASA  
 
Cagliari, 4 Novembre 2010 - Anche quest´anno gli studenti universitari potranno beneficiare delle agevolazioni erogate dall´Assessorato regionale della Pubblica istruzione per l´abbattimento dei costi sostenuti per il fitto-casa. Lo stanziamento disponibile supera i 2 milioni di euro. Gli studenti destinatari dell´intervento devono essere nati o residenti in Sardegna da almeno 5 anni ed essere iscritti nell´anno accademico 2010/2011 a: un corso di laurea, di laurea magistrale o di laurea magistrale a ciclo unico presso qualsiasi università situata fuori dalla Sardegna; un corso accademico presso scuole o istituti che costituiscono il Sistema dell´Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), situati fuori dalla Sardegna; un corso delle scuole superiori per mediatori linguistici, situate fuori dalla Sardegna; un corso di una qualsiasi facoltà delle università pontificie situate fuori dalla Sardegna. A ogni studente potrà essere concesso un contributo massimo di 2500 euro. I beneficiari del contributo negli anni scorsi, che nell´anno accademico 2010/11 frequentano una successiva annualità del corso universitario in atenei fuori dalla Sardegna, potranno partecipare al bando di rinnovo - stanziamento disponibile pari a 885mila euro. Per entrambi i bandi, le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 6 dicembre 2010 all´Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – Direzione generale della Pubblica istruzione – Servizio Formazione superiore e permanente e dei supporti direzionali – Ufficio Protocollo – viale Trieste n. 186 – 09123, Cagliari. Per chiarimenti contattare i seguenti numeri telefonici: 070/6064526 – 070/6064937 o inviare una e-mail al seguente indirizzo: fittocasa@regione.Sardegna.it    
   
   
GIÒ TORNA A SCUOLA: OGGI A PARMA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AGLI STUDENTI DEL GIORDANI  
 
Parma, 4 novembre 2010 - Imparare a costruire un giornale, dalla grafica agli articoli al confezionamento, e allo stesso tempo vivere un’esperienza umana a contatto con la disabilità per conoscerla. E’ questo l’obiettivo di “Giò torna a scuola” , iniziativa promossa dalla redazione del periodico “Sport-al Parma”, organo della Polisportiva Gioco Parma, con il patrocinio della Provincia di Parma. Studiato su tre livelli ( elementari e medie, superiori e Università) il progetto propone agli studenti un’esperienza a diretto contatto con persone disabili che praticano sport e con il loro giornale. Giovedì 4 novembre alle 10,30 all’Istituto Giordani (via Lazio 3, Parma ) verrà illustrato il secondo livello, che si rivolge appunto agli studenti degli istituti d’istruzione superiore. All’incontro con una rappresentanza degli studenti interverranno: Lucia Sartori dirigente Istituto Giordani, Giuseppe Romanini assessore provinciale alla Cultura insieme alla collega Marcella Saccani assessore provinciale alle Politiche sociali, Marco Tagliavini presidente Gioco Polisportiva, Antonio Franceschetti autore del "Libro di Giò", Gerlando Lo Presti capo redattore, Lorenzo Longhi giornalista, direttore responsabile del periodico “Sport-al Parma”  
   
   
OGGI A ROMA PRESENTAZIONE DI EUROPABARCAMP  
 
Roma, 4 novembre 2010 – Oggi alle ore 11.00 presso l’aula Mauro Wolf, al primo piano della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma , alla presenza dell’onorevole Gianni Pittella e di alcuni docenti, tra cui Mario Morcellini, Michele Prospero, Maria Romana Allegri e Gaia Peruzzi si terrà la conferenza stampa dell’iniziativa “Europabarcamp Europa sociale”. L’iniziativa promossa dal vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella e in questa puntata in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza, il gruppo parlamentare a Strasburgo dei Socialisti e dei Democratici, le fondazioni Mezzogiorno mira a trovare risposte valide ali temi delle gestione dei beni pubblici essenziali come l’acqua, gli alimenti, l’ambiente, sulle regole da imporre alla finanza selvaggia e su come costruire rapidamente una società della conoscenza e dell’innovazione aperta a tutti. L´appuntamento finale è fissato per giovedì 11 novembre a Roma con inizio alle ore 15.00, presso l’aula Magna della Facoltà di Scienze della Comunicazione, dove si ritroveranno in tanti per continuare a discutere in diretta Internet e televisiva, fianco a fianco con i maggiori esperti e opinion makers in politiche sociali e dove si emenderà e voterà quanto è emerso nel confronto sulla Rete.  
   
   
FORMAZIONE IN OBBLIGO: GRAZIE A INTERVENTO REGIONE UMBRIA GARANTITI DIRITTI  
 
Perugia, 4 novembre 2010 - “L’intervento della Regione Umbria ha consentito a circa 350 ragazzi e alle loro famiglie di vedere riconosciuto il diritto a proseguire sulla strada scelta per la loro formazione”: così l’assessore regionale all’istruzione, Carla Casciari, ha commentato le misure adottate dalla Giunta regionale per l’attuazione della cosiddetta “formazione in obbligo”, rivolta ai ragazzi fra i 14 e i 16 anni che assolvono l’obbligo scolastico optando per un percorso di formazione che li porterà a conseguire una qualifica professionale. L’assessore, che stamani ha tenuto una conferenza stampa sulla questione, durante la quale ha anche anticipato le novità che interesseranno la materia a partire dal prossimo anno scolastico, ha evidenziato come il taglio dei fondi del Governo nazionale abbia inizialmente compromesso il regolare avvio della formazione professionale. Un settore che nell’anno scolastico in corso registra l’iscrizione di 234 ragazzi in Provincia di Perugia, con 16 corsi attivati, e 111 nella Provincia di Terni, con sei corsi attivati, per quasi mille ore complessive di lezione. “Rispetto ad un fabbisogno per l’Umbria di un milione cento mila euro, le risorse assegnate dal Ministero del lavoro hanno di poco superato i 747 mila euro – ha detto Casciari. Da qui la decisione della Giunta regionale di integrare i fondi con un finanziamento di 100 mila euro derivante dal Programma operativo regionale Fse 2007/2013. Ciò – ha aggiunto – ha consentito di offrire ai giovani interessati, molti dei quali in difficoltà e provenienti da famiglie immigrate, una opportunità per superare il disagio e l’emarginazione culturale e di lottare contro l’esclusione sociale attraverso il conseguimento di una qualifica professionale e di un probabile inserimento lavorativo. Grazie alla politica regionale contro la dispersione scolastica – ha sottolineato l’assessore - l’Umbria e’ la Regione italiana con il più basso tasso di abbandono prematuro degli studi, con un dato del 12,3% rispetto ad una media nazionale del 19,2%”. Il prossimo anno scolastico – ha aggiunto – dovrebbero trovare attuazione le Linee Guida a cui si sta lavorando nell’ambito della Conferenza Stato-regioni per raccordare, in modo organico, gli Istituti professionali di Stato, per il rilascio di qualifiche al terzo anno, e il sistema regionale di istruzione e formazione professionale. Attualmente la bozza del documento prevede la possibilità per le Regioni di scegliere tra due modelli da attuare negli Istituti tecnici professionali, quello integrativo, finalizzato a conseguire la qualifica professionale al termine del terzo anno, e quello complementare, con la costituzione di classi che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale determinati da ciascuna Regione. “L’obiettivo a cui Regioni e Ministero della pubblica istruzione stanno lavorando – ha detto il dirigente del Servizio istruzione della Regione Umbria Mario Margasini – è di costruire Linee Guida su modelli di integrazione che consentano di riportare i percorsi formativi nell’ambito degli istituti professionali, ampliando e arricchendo l’offerta formativa attraverso ad esempio stage, work experiences, borse di studio etc. In particolare per la predisposizione dell’offerta sussidiaria integrativa gli istituti utilizzerano le quote di autonomia e di flessibilità”. Sulla questione la Regione Umbria promuoverà a breve un Tavolo tecnico con le Province di Perugia e Terni per concordare il modello da adottare. Intanto – è stato annunciato – la Regione Umbria si farà promotrice, nel mese di dicembre, di una Conferenza regionale sulla scuola.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL PROGETTO “KIDSCIENCE” PROMOSSO DAL MUSEO DI SCIENZE  
 
Bolzano, 4 novembre 2010 - Sei incontri con famosi ricercatori e scienziati, per capire come lavorano e soddisfare tante curiosità: è “Kidscience”, il nuovo progetto per ragazzi del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Gli incontri, tre in italiano, tre in tedesco, si terranno a novembre 2010 e la partecipazione è gratuita. “Progetti come Kidscience valorizzano il significato dei musei come luoghi di formazione”, ha commentato l’assessora Sabina Kasslatter Mur. Il progetto “Kidscience” del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige propone per la prima volta nella nostra provincia la formula delle “università per bambini”, avviate con successo da alcuni anni in Germania ed Austria per avvicinare la scienza ai più piccoli. Pensato per partecipanti tra i 9 ed i 15 anni, ma accessibile anche ad altre età, “Kidscience” non è il solito ciclo di conferenze, ma un’occasione per entrare in stretto contatto con ricercatori di fama ponendo loro domande e ascoltandoli su temi specifici. I giovani potranno così approfondire gli argomenti scientifici preferiti proprio con l’aiuto della persona che li studia sul campo. I sei incontri proposti, tre in italiano, tre in tedesco, nell’ambito di “Kidscience”, tutti ad ingresso libero, avranno luogo nel periodo tra l’8 e il 19 novembre, in orario compreso tra le 16,30 e le 18,00. Tre si svolgeranno in italiano e tre in tedesco. “Ritengo che in questa nostra era digitale, dove bambini e ragazzi incontrano la scienza in modo sempre più virtuale attraverso i mass media, internet e la televisione, fornire loro la possibilità di un contatto diretto e immediato con scienziati e professori attivi nelle università sia quanto mai importante”, ha sottolineato l’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur nel corso delal conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa. Dalla matematica alla zoologia, dalla botanica alla paleontologia e all’astronomia, le tematiche affrontate sono molteplici. I giovani partecipanti potranno cimentarsi con avvincenti giochi matematici in compagnia del celebre divulgatore Albrecht Beutelspacher, esperto di codici cifrati e fondatore a Giessen (D) del primo museo al mondo della matematica, il “Mathematikum”. Scopriranno le specie rare della jungla africana con Michele Menegon, che da oltre dieci anni svolge ricerche nelle foreste della Tanzania con il Museo Tridentino di Scienze Naturali. Il direttore del Planetario Civico di Milano Fabio Peri mostrerà loro come è fatto l’universo, e - da bravi detective – seguiranno il paleontologo Marco Avanzini sulle orme dei dinosauri nella nostra regione. Grazie ad Arnulf Melzer dell’Università di Monaco, i piccoli scienziati vivranno un incontro ravvicinato con le piante carnivore, mentre insieme alla zoologa Ellen Thaler capiranno perché i pesci di barriera corallina sono così colorati. Chiuderà questo primo ciclo di “Kidscience” un laboratorio naturalistico sugli uccelli rapaci che popolano l’Alto Adige, previsto per il pomeriggio dell’11 dicembre 2010. Al workshop, che si terrà in italiano e tedesco, potranno iscriversi esclusivamente bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 e i 15 anni che hanno preso parte ad almeno un incontro di “Kidscience”. Con il progetto “Kidscience”, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige intende avvicinarsi ancora di più alla popolazione locale, che nel 2009 costituiva l’80% dei suoi utenti, ed in particolare alle giovani generazioni, adempiendo in questo modo la sua funzione di istituzione formativa. Una vocazione, quella a formare i giovani, i cittadini del futuro, che il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige sta già svolgendo con la sua ampia offerta didattica: sono state 900 le classi scolastiche (scuole d’infanzia incluse) che lo scorso anno scolastico lo hanno visitato, e, statistiche alla mano, nel corso di un anno una classe su sette dell’intero Alto Adige e una classe su tre di Bolzano vi ha effettuato almeno una visita guidata. Alle proposte specificamente pensate per coinvolgere i gruppi, “Kidscience” aggiunge ora anche una opportunità di avvicinamento alla scienza per i singoli. Hanno preso parte alla conferenza stampa, oltre all´assessora provinciale alla Cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, la coordinatrice del progetto “Kidscience”, Giulia Rasola, e Letizia Ragaglia, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.  
   
   
PARCHI, LIGURIA: LA RIDUZIONE DEI CONSIGLIERI NEGLI ENTI PARCO È UN ATTO OBBLIGATO DALLO STATO  
 
Genova, 4 Novembre 2010 - “La riduzione del numero dei consiglieri all’interno dei consigli direttivi degli Enti parco è frutto di una legge dello Stato che ci ha imposto l’approvazione oggi in consiglio regionale del disegno di legge in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”. Lo spiega l’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile, Renata Briano a seguito dell’approvazione avvenuta ieri in consiglio regionale del disegno di legge su ‘prime disposizioni di adeguamento della normativa regionale al decreto legge 31 maggio 2010 in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica’. “Si tratta – spiega Briano – di un atto dovuto necessario per allineare la Liguria alle nuove norme generali dello Stato tra cui l’obbligo di riduzione dei membri dei consigli degli Enti parco ad un massimo di 5, compreso il presidente. La nuova legge dispone anche la proroga dei consigli in scadenza fino al aprile 2011 in modo da garantire il passaggio al nuovo assetto senza interruzioni operative”. “In questi anni – continua Briano – gli Enti parco hanno messo a frutto una qualità singolare: l’equilibrata rappresentanza delle comunità locali e degli interessi generali. Proprio la salvaguardia di questa qualità è espressamente indicata dalla nuova legge regionale come criterio per i nuovi statuti che saranno redatti sulla base di uno schema tipo predisposto dalla Regione”. Sarà un gruppo di lavoro tecnico congiunto Regione - Enti parco ad elaborare lo schema generale per i nuovi statuti in modo da applicare le esperienze maturate sul campo. Secondo l’assessore Briano comunque “i costi degli organi degli enti parco sono già molto bassi pertanto l’applicazione della legge approvata non produrrà risparmi significativi”  
   
   
ACQUA, LOMBARDIA: PDL GARANTISCE SERVIZIO  
 
 Milano, 4 novembre 2010 "La Regione ha preso responsabilmente la decisione di dare continuità al servizio idrico integrato in Lombardia. Senza questo progetto di legge regionale si rischierebbe un vuoto normativo e amministrativo dalle conseguenze gravissime". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Energia e Reti Marcello Raimondi, presentando ieri in Viii Commissione il testo di riforma del servizio idrico integrato. "E´ importante ribadire - ha continuato l´assessore - che l´acqua rimane sotto il controllo pubblico e che le tariffe non aumenteranno. La legge non è un´attuazione del cosiddetto ´decreto Ronchi´, come falsamente sostenuto da alcuni". Raimondi ha poi illustrato nuovamente i punti essenziali della riforma: l´organizzazione del servizio idrico integrato sarà gestita dalle Province tramite una struttura apposita, l´Ufficio d´Ambito, costituito come Azienda speciale (cioè soggetto dotato di personalità giuridica), che può operare con una contabilità separata rispetto a quella della Provincia e pertanto non influire sul Patto di Stabilità di quest´ultima, e i Comuni andranno ad acquisire un ruolo importante all´interno della Consulta nella quale saranno inseriti e avranno la facoltà di costituire una società patrimoniale proprietaria delle reti, determinante in fase di progettazione degli interventi e di affidamento del servizio. Durante i lavori della Commissione è anche emerso come il progetto di legge sia, nel panorama nazionale, quello che valorizza maggiormente i territori, evitando soluzioni più centraliste come quella dell´Ato Unico verso cui si stanno indirizzando, invece, altre Regioni. "Saremo molto attenti al dibattito che si aprirà in Commissione e in Consiglio - ha concluso Raimondi - perché su una materia come quella del servizio idrico dobbiamo fare tutti uno scatto di responsabilità, evitando strumentalizzazioni e polemiche. Con questo progetto di legge abbiamo fatto uno sforzo importante per garantire gli investimenti necessari in futuro, la gestione ottimale, la rappresentanza degli enti locali, ma, soprattutto, cosa che ci sta ancora più a cuore, il miglior servizio possibile ai cittadini, ai prezzi più bassi".  
   
   
PUGLIA: LE MODIFICHE STATUTARIE DI ACQUEDOTTO PUGLIESE  
 
 Bari, 4 novembre 2010 - “Le modifiche apportate allo statuto di Acquedotto Pugliese vanno sostanzialmente incontro, in termini di principio, ad alcune determinazioni già contenute nel disegno di legge regionale sulla ripubblicizzazione di Aqp, attualmente al vaglio delle commissioni consiliari”: lo ha detto l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, nel corso della conferenza stampa che si è svolta all’esito dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Aqp, che si è svolta ieri mattina a Bari. “Le modifiche approvate inoltre – ha spiegato Amati - tendono a fare di Aqp una società che si conforma a quanto espresso dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 28 luglio 2010, che ha riconosciuto l’importanza di poter disporre di acqua potabile come una componente essenziale per la realizzazione dei diritti umani. Per garantire dunque l’accesso all’acqua come diritto inviolabile l’Aqp, compatibilmente con la tutela dell’equilibrio economico – finanziario della società e per garantire un’immediata applicazione pratica dei principi sanciti dall’Onu, si impegna ad accantonare annualmente una somma determinata di volta in volta, non superiore ad un ventesimo degli utili dell’ultimo bilancio, in un apposito fondo finalizzato a favorire l’accesso alla fornitura del Servizio Idrico Integrato a condizioni agevolate da parte di utenti economicamente disagiati. Secondo quanto stabilito oggi inoltre, la partecipazione dei soci sarà trasferibile solo ad altri enti pubblici e non più a privati, mentre allo scopo di irrobustire il sistema di incompatibilità, la carica di amministratore della società non potrà essere ricoperta da quanti abbiamo riportato condanne penali definitive, ma solo da persone con comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione e gestione delle risorse idriche”. “Il principio di democratizzazione del controllo aziendale – ha continuato Amati - è stato il motore che ha spinto all’approvazione di una modifica che prevede che il Presidente della Regione Puglia, sentita la Giunta regionale, può in ogni momento disporre controlli per accertare il funzionamento e la gestione del servizio idrico integrato da parte della società che è tenuta a consentire l’accesso ad uffici, strutture, impianti e atti”.  
   
   
ANCONA, SERVIZIO IDRICO: DICHIARAZIONE DEGLI ASSESSORI MARCOLINI E CANZIAN.  
 
Ancona, 4 Novembre 2010 - ´La volonta` politica della giunta e` chiara: l``acqua e` un bene pubblico primario, di proprieta` collettiva , essenziale e il servizio deve quindi restare pubblico. La normativa prevista in assestamento di bilancio rafforza ulteriormente questo concetto e da` modo di garantire una continuita` di gestione alle societa` pubbliche che si occupano del servizio. E`` sempre stato cosi`. Tutto il resto e` solo polemica strumentale´. E`` quanto dichiarano gli assessori al bilancio Pietro Marcolini e ai servizi pubblici locali Antonio Canzian in merito al dibattito in corso in questi giorni sull``argomento. ´A rafforzamento di questo indirizzo ´ proseguono Marcolini e Canzian ´ nell``assestamento e` stato inserito un comma che distingue il servizio idrico da quelli a rilevanza economica e un ordine del giorno prevede la presentazione di una proposta di legge regionale in questo senso´. La volonta` della giunta regionale di tutelare la gestione pubblica del bene acqua era gia` stata fortemente evidenziata in occasione della presentazione, da parte dell``esecutivo stesso, del ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme del decreto legge n.135/2009, convertito nella legge n., 166/2009 (Decreto Ronchi) nella parte in cui estendono le regole sulle procedure ad evidenza pubblica, previste per i servizi a rilevanza economica, anche per l``affidamento della gestione del servizio idrico integrato.  
   
   
INSTALLATE A IANÒ, MAIERATO E GIMIGLIANO TRE STAZIONI METEOROLOGICHE PER SISTEMI DI ALLERTAMENTO DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Catanzaro 4 novembre 2010 - Il Dirigente generale del Dipartimento regionale “Infrastrutture e Lavori Pubblici” Giovanni Laganà, nella sua qualità anche di Coordinatore della Struttura di supporto al Presidente Giuseppe Scopelliti, Commissario Delegato per l’emergenza connessa ai dissesti idrogeologici del febbraio 2010, parlando di Ianò, Maierato e Gimigliano, ha detto che in questi centri sono state fatte non solo “opere ed interventi strutturali, ma anche nuovi sistemi di allertamento, di supporto ai piani comunali di protezione civile”. “La settimana scorsa – ha detto Laganà - il Centro Funzionale Multirischi della Regione, anticipando i tempi rispetto alla stipula della convenzione con il Commissario Delegato, prevista nei prossimi giorni, ha provveduto ad installare a Ianò, Maierato e Gimigliano, tre nuove stazioni meteorologiche, per la registrazione, in tempo reale ed in telemisura, delle precipitazioni che si verificano nei tre comuni tra i più pesantemente colpiti dagli eventi di febbraio 2010. Effettuate le necessarie tarature, da ieri, gli apparati installati ci consentono di tenere sotto osservazione il principale “motore” (la pioggia) dei movimenti franosi nelle rispettive zone d’influenza”. L’installazione delle nuove stazioni meteorologiche è il primo passo verso la definizione dei sistemi di allertamento della popolazione di Ianò, Maierato e Gimigliano, che in una prima fase saranno basati sulla definizione di soglie pluviometriche, ma che, a regime, si avvarranno di un sofisticato modello di correlazione piogge-frane, in fase di sviluppo da parte del Camilab dell’Università di Cosenza, del Cnr-irpi e dello stesso Centro Funzionale, che verrà tarato anche sul rilevamento di spostamenti superficiali e profondi, di livelli di falda e di pressioni interstiziali nel terreno. “Nei prossimi giorni- conclude il Dirigente generale dei Lavori Pubblici - verrà attivata, da parte del Centro Funzionale Multirischi, una specifica pagina internet, accessibile dal sito istituzionale della Regione, che consentirà di visualizzare, in tempo reale, per ciascuna delle tre stazioni pluviometriche di Ianò, Maierato e Gimigliano alcune informazioni semplici, chiare e comprensibili anche ai non esperti di pluviometria, relative alle condizioni meteo (pioggia - tempo asciutto; temperatura, umidità), nonché alla quantità di pioggia registrata nell’ultima settimana e nelle ultime 24h”.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO. 150 MILIONI DI RISORSE STATALI E REGIONALI PER GLI INTERVENTI URGENTI. SIGLATO ACCORDO TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E MINISTERO DELL´AMBIENTE.  
 
Bologna, 4 novembre 2010 – Oltre 150 milioni di euro per interventi urgenti di difesa del suolo. La Regione Emilia-romagna ha sottoscritto un accordo con il Ministero dell’Ambiente per mettere in campo interventi nel periodo 2011-2013 grazie a risorse statali e regionali. Sui finanziamenti statali ripartiti dal Ministero, all’Emilia-romagna compete una quota di oltre 90 milioni di euro mentre la Regione metterà a disposizione un cofinanziamento per oltre 60 milioni di risorse del bilancio regionale finalizzati a interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. Il presidente della Regione Vasco Errani ha commentato la firma dell’accordo sottolineando “il positivo approccio di intervento a sistema che ha caratterizzato il lavoro compiuto” e ha auspicato che i finanziamenti “siano messi presto a disposizione da parte del Governo anche perché in questo accordo la Regione Emilia-romagna si è fortemente impegnata mettendo a disposizione risorse proprie”. “E’ un lavoro che abbiamo iniziato da tempo - ha aggiunto Errani - e che vogliamo proseguire con forza e coerenza per prevenire il più possibile e mettere in sicurezza il territorio. E’ chiaro che questo è un primo passo. E’ necessario fare molto di più ed è per questo che continuo a insistere sulla necessità di definire a livello nazionale - Governo, Regioni ed Enti locali - un piano decennale che faccia fare un salto di qualità al paese e dove ciascun livello istituzionale faccia la propria parte. E’ questo quello di cui ha bisogno l’Italia”. Con la sottoscrizione dell’accordo con il Governo e partendo dalle criticità presenti nel territorio, la Regione si è mossa per poter accedere in tempi rapidi sia ai finanziamenti che sono già nella disponibilità del Ministero Ambiente sia a quelli previsti dalla finanziaria 2010. L’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, condividendo quanto dichiarato in mattinata dal ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo a margine dell’inaugurazione di Ecomomdo alla Fiera di Rimini, sulla necessità che le risorse per i fondi per il piano contro il dissesto idrogeologico siano effettivamente accreditate, ha ribedito però la necessità che “queste risorse siano al di fuori del patto di stabilità per poter essere prontamente utilizzate. Con tali finanziamenti - ha detto Gazzolo - si potranno portare a conclusione alcuni importanti interventi strutturali, come le casse di espansione sugli affluenti del Po e nel bacino del Reno, e attuare interventi di manutenzione diffusa dei versanti, del reticolo idrografico e della costa in una visione pluriennale che veda la manutenzione e la prevenzione come vero strumento per uscire dalla logica dell’intervento di riparazione post evento”.  
   
   
ATRANI, L´ASSESSORE COSENZA VISITA I CANTIERI. "LAVORI A BUON PUNTO"  
 
 Napoli, 4 novembre 2010 - L´assessore ai Lavori pubblici e alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, ha coordinato ieri mattina i lavori del Comitato operativo comunale per lo stato di emergenza ad Atrani e ha svolto un sopralluogo per prendere personalmente visione dello stato dei cantieri. Alla riunione, convocata per fare il punto sui lavori che si stanno svolgendo, hanno preso parte anche il sindaco della cittadina colpita dall´alluvione, Nicola Carrano con l´Assessore comunale ai Lavori pubblici, Valeria Gambardella e l´assessore alle Politiche sociali, Michela Mansi; il primo cittadino di Scala, Luigi Mansi; il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Salerno, Paolo Moccia; il Capo Area Lavori pubblici della Regione Campania, Italo Giulivo e i rappresentanti dell´Autorità di Bacino Destra Sele, del Genio civile di Salerno e della Comunità Montana. Durante l´incontro si è constatato che sono in fase avanzata sia i lavori di copertura dell´alveo che era stato fortemente danneggiato dall´alluvione che quelli di ripristino del sistema fognario. "La settimana prossima - ha detto l´Assessore Edoardo Cosenza - partono i lavori per il rifacimento della condotta sottomarina e quelli di mitigazione del rischio nel vallone, attraverso la creazione di briglie di protezione per il torrente Dragone. Tutti i cantieri - ha aggiunto con soddisfazione l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania - sono in piena attività. Stiamo lavorando per concludere gli interventi entro Natale". Al termine della riunione, l´Assessore Cosenza si è trattenuto a lungo, in un clima sereno, con una delegazione di cittadini (invitata dal Sindaco Carrano) che chiedeva delucidazioni sugli interventi in corso di realizzazione: a loro sono stati dati tutti i chiarimenti richiesti soprattutto in ordine agli aspetti tecnici dei lavori in atto.  
   
   
ALLUVIONE IN VENETO: IN PARTENZA UNA SQUADRA OPERATIVA DI UNDICI VALDOSTANI  
 
Aosta, 4 novembre 2010 - La Presidenza della Regione Valle d’Aosta, informa che nel pomeriggio di mercoledì 3 novembre, è partita una squadra operativa del sistema di Protezione civile regionale per portare soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione in Veneto. La squadra è formata da tre componenti del Corpo Forestale e da sette volontari della Protezione civile ed è coordinata da un funzionario della Direzione Regionale di Protezione civile. Il personale porterà aiuto nei territori colpiti dall’emergenza con il supporto di tre autobotti destinate alla pulizia della rete stradale e di quattro mezzi dotati di idrovore, motopompe e insacchettatrici. La richiesta di un intervento da parte della Valle d’Aosta è pervenuta direttamente dalla Regione Veneto ed è stata avallata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. La destinazione prevista per la squadra valdostana è il Comune di Soave, in provincia di Verona.  
   
   
RISCHIO GEO-IDROLOGICO IN ITALIA  
 
Roma, 4 novembre 2010 - Gli eventi di frana e di inondazione di questi ultimi giorni hanno riportato alla ribalta dei media il problema del dissesto idrogeologico. Le domande che ci vengono poste sono sempre le stesse. Sono eventi che si potevano prevedere? Esistono responsabilità? E’ possibile limitare gli impatti di tali eventi? Cosa si deve fare? Vale la pena ricordare che frane e inondazioni, come la maggior parte dei fenomeni naturali, sono – appunto – del tutto naturali, e contribuiscono a scolpire il paesaggio italiano così come noi lo conosciamo. Il problema si pone quando frane e inondazioni interferiscono con la sfera degli interessi e delle attività umane: le persone, gli edifici pubblici e privati, le infrastrutture, ma anche i beni culturali, e il patrimonio agricolo e forestale. In questi casi il danno prodotto da frane e da inondazioni può essere molto rilevante. Quel che è indubbio è che un più adeguato utilizzo del territorio può ridurre gli effetti – anche tragici – degli eventi di frana e di inondazione. Veniamo da un lungo periodo di scarsa o totale mancata attenzione all’utilizzo del territorio. Sistemare le cose adesso è certamente possibile ma costoso e, soprattutto richiede uno sforzo di lungo periodo. In questo campo, non esistono scorciatoie o soluzioni miracolistiche. Quel che è interessante è che in Italia è particolarmente elevato l’impatto che le frane e le inondazioni hanno sulla popolazione. L’istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), ha prodotto un catalogo di eventi di frana e di inondazioni storiche in Italia. Il catalogo – unico per completezza e copertura temporale – ha permesso di definire i livelli di rischio da frana e da inondazione a cui è soggetta la popolazione Italiana, come pure di identificare “hot spots”, ossia are del paese maggiormente soggette a fenomeni franosi e d’inondazioni con conseguenze potenzialmente fatali. Analizzando la parte del catalogo che copre il periodo più recente, fra il 1950 al 2008, emerge come vi siano state almeno 6380 vittime (morti, dispersi, feriti) per frana, e almeno 2699 vittime di inondazioni. Nel periodo considerato, tutte le regioni italiane hanno subito vittime per frana o per inondazione. Le regioni più esposte al rischio da frana per la popolazione sono state il Trentino – Alto Adige (675 vittime dovute a 198 eventi franosi), la Campania (431 vittime in 231 eventi), la Sicilia (374 vittime in 33 eventi), e il Piemonte (252 vittime in 88 eventi). In Veneto, il solo evento del Vajont del 9 ottobre 1963 causò oltre 1900 vittime. Le regioni più esposte al rischio da inondazione per la popolazione sono state il Piemonte (235 vittime in 73 eventi alluvionali), la Campania (211 vittime in 59 eventi), la Toscana (456 vittime in 51 eventi), e la Calabria (517 vittime in 37 eventi). Il Cnr Irpi oltre a produrre ricerca innovativa sui processi di base che controllano e caratterizzando i fenomeni di dissesto geo-idrologico, lavora per definire metodi, strategie e strumenti utili alla previsione degli eventi, per la valutazione della vulnerabilità, e per la mitigazione del rischio da frana e da inondazione. Per il Dipartimento della Protezione Civile, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Irpi sta sviluppando un sistema prototipale per la previsione di frane indotte dalle precipitazioni, sulla base di soglie di pioggia e di misure e previsioni quantitative della precipitazione. Il Cnr Irpi ha anche messo a punto metodologie per la definizione e la mappatura del rischio da frana e da inondazione a differenti scale geografiche, da quella nazionale a quella locale.  
   
   
LIGURIA, PRESIDENTE BURLANDO A GOVERNO: “RICHIESTO LO STATO DI EMERGENZA PER RIPRISTINARE I DANNI E RIATTIVARE LE ATTIVITÀ”  
 
 Genova, 4 Novembre 2010 - Un intervento immediato da parte del Governo affinché riconosca lo stato di emergenza e i danni alle persone e alle attività economiche a seguito delle abbondanti precipitazioni avvenute in Liguria il 30 e il 31 ottobre e il 1 novembre. Lo hanno chiesto ieri mattina attraverso una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Berlusconi e al Capo della Protezione civile, Bertolaso il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e l’assessore regionale alla protezione civile, Renata Briano invocando la massima celerità. Nella richiesta il presidente e l’assessore sottolineano “i forti danni e le distruzioni avvenuti su tutto il territorio regionale su strutture e infrastrutture pubbliche e private, l’isolamento di alcune frazioni e alcuni dissesti di versante, a seguito delle precipitazioni violente che si sono abbattute negli ultimi giorni, oltre 200 millimetri di cumulata”. In particolare nella richiesta si mettono in evidenza “i problemi sulla viabilità stradale, autostradale e ferroviaria per frane e allagamenti localizzati”. L’assessore alla protezione civile, Briano fa inoltre sapere che “è in corso in queste ore la quantificazione del danno e degli interventi necessari per il ritorno alle normali condizioni di vita”  
   
   
SEDE ATO4, LA REGIONE TOSCANA NON HA TITOLO PER INTERVENIRE  
 
Firenze, 4 novembre 2010 - Sul caso dell´acquisto della sede per l´Ato 4 sollevato anche in una interrogazione da Pdl e Lega al presidente Rossi, la Regione fa sapere di non avere alcuna informazione a riguardo perché non ha titolarità per averne. Non essendo ancora commissariati, gli Ato sono ad oggi consorzi di Comuni e dunque organismi pubblici espressione delle amministrazioni locali che continuano ad avere il compito di vigilanza e controllo. La Regione pertanto non ha titolo per intervenire ma provvederà comunque a chiedere tutte le informazioni relative sulla vicenda.  
   
   
MARCHE, LOTTA ALLE POLVERI SOTTILI, PRECISAZIONI DELL´ASSESSORE DONATI: ´STIAMO COSTRUENDO UN PERCORSO CONDIVISO´.   
 
Ancona, 4 Novembre 2010 - ´Il contenimento delle polveri sottili non e` solo un problema di sostenibilita` ambientale, ma coinvolge direttamente la salute dei cittadini. I sindaci sono le autorita` sanitarie locali e, insieme a loro, stiamo costruendo un percorso condiviso, confidando nel senso di responsabilita` di ciascuno´. Lo afferma l´assessore regionale all´Ambiente, Sandro Donati, intervenendo sui provvedimenti da adottare per abbattere le Pm10, nel rispetto della normativa europea. ´Abbiamo avviato un confronto serrato e costruttivo, dove al centro delle questioni c´e` la salvaguardia del benessere della popolazione ´ sostiene Donati ´ Non e` in atto un braccio di ferro, con vincitori e vinti, ma una discussione, serena e responsabile, che dovra` portare a scelte comuni, senza imposizioni, ma con chiaro il traguardo da raggiungere: la tutela della salute pubblica. Per la Regione resta centrale il metodo della condivisione con gli Enti locali, Province e Comuni interessati e, quindi, lo strumento dell´Accordo di Programma, cui far seguire le ordinanze sindacali nel piu` breve tempo possibile. Si puo` e si deve, percio`, accelerare il percorso politico-amministrativo verso l´Accordo, in un clima di condivisione e di assunzione delle responsabilita`. Gia` l´occasione del prossimo incontro di martedi` 9 novembre, nel corso del quale andra` definito e sottoscritto il testo finale del pre Accordo di programma, sara` l´occasione per condividere scelte integrate, sostenibili ed efficaci, anche sulla base della proposta annunciata da Anci Marche, che la Regione attende di conoscere´. Donati, infine, ricorda che ´le misure strategiche sulla centralita` del trasporto pubblico locale, sull´innovazione tecnologica dei motori e delle alimentazioni, sul trasferimento del traffico pesante in autostrada, sull´efficienza energetica e ambientale degli edifici civili e produttivi trovano un fortissimo limite nei tagli drammatici che il Governo ha gia` stabilito sulle finanze pubbliche delle Regioni e degli Enti locali. Anche qui lo sforzo non puo` che essere comune e non c´e` spazio per scaricare per intero, sul bilancio regionale, i costi delle azioni necessarie, che, per altro, nella fase sperimentale, possono essere ridotti al minimo, ricorrendo piu` a misure gestionali e di comunicazione, che a interventi permanenti´.