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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2010
LOMBARDIA: AGRICOLTURA HA INIZIATO LA RIPRESA PRESENTATO IL RAPPORTO SUL SISTEMA AGROALIMENTARE PER IL 2009 IL PIL DELLA REGIONE SALE AL 2,7% DI QUELLO DELL´EUROPA A 27  
 
Milano - L´agricoltura della Regione più importante del Paese, dopo un 2009 negativo, ha iniziato, nel 2010, a dare segnali di ripresa. E´ stato presentato questa mattina il "Rapporto 2010 sul sistema agroalimentare della Lombardia", che fotografa i dati del settore per l´anno 2009. Alla nona edizione del documento si è affiancato, per la prima volta, il volume "L´agricoltura lombarda conta - 2010", prodotto editoriale a cura della Direzione generale Agricoltura, in collaborazione con Inea (Istituto nazionale di economia agraria), Smea (Alta Scuola in economia agro-alimentare dell´Università Cattolica) e Università degli studi di Milano. Sono intervenuti alla presentazione i componenti della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, tra cui il presidente Carlo Saffioti, Francesco Prina e Fabrizio Santantonio. I dati del 2009 mostrano, come emerso dalla presentazione del Rapporto, che la crisi internazionale che ha interessato i diversi settori economico-produttivi ha coinvolto anche il sistema agro-alimentare, che ha registrato i dati peggiori dal 1995 a oggi. L´abbassamento dei prezzi delle materie prime agricole, insieme con le minori rese produttive, dovute a un andamento climatico non favorevole, ha determinato, nel 2009, una forte flessione del valore della produzione agricola, passata da 6,8 a 6,3 miliardi di euro. In questo periodo di crisi il sistema delle imprese lombarde ha comunque mostrato una tenuta maggiore rispetto al contesto nazionale e, già nel primo semestre 2010, evidenzia miglioramenti. "L´agricoltura della nostra regione - ha ricordato l´assessore De Capitani - è la prima per importanza in Italia e rappresenta il 2,7% del Pil dei 27 Stati che compongono l´Unione europea". "Il rapporto - ha proseguito De Capitani - si sovrappone bene agli esiti del mio Tour dell´ascolto nelle 12 province appena concluso, che evidenzia, come richiesta comune a tutte le realtà, quella di garantire dignità ai produttori, assicurando loro la giusta remunerazione del lavoro". "Il territorio - ha aggiunto l´assessore - chiede anche certezze sia per il ´problemone´ della direttiva nitrati sia per la semplificazione per cui stiamo già lavorando insieme al collega assessore Carlo Maccari". "Come nel 2009 - ha ricordato l´assessore - anche nel 2010 Regione Lombardia ha messo a disposizione degli agricoltori l´anticipo regionale del contributo previsto dai fondi della Pac (Politica agricola comune) per 280 milioni di euro; ha confermato la propria azione di intervento a sostegno delle aziende agricole con difficoltà di accesso al credito, prevedendo, tramite il sistema delle garanzie, una misura finanziaria di 4 milioni di euro". "Ulteriori risorse - ha aggiunto - sono previste sul fronte del rafforzamento della competitività: 39 milioni di euro disponibili per investimenti di ammodernamento e ristrutturazione delle aziende zootecniche da latte attraverso la misura 121 del Programma di sviluppo rurale (Psr), che è giunto a metà del suo percorso, che si concluderà nel 2013; mentre 8 milioni di euro sono previsti da misure e provvedimenti pensati per le piccole aziende in zone svantaggiate". "Come assessore - ha spiegato De Capitani - sono chiamato a sostenere lo sforzo imprenditoriale del territorio, che coinvolge sempre più giovani e vede crescere anche l´aspetto della multifunzionalità dove, a tutto il 2009l, il ´Rapporto´ conta 1132 agriturismi e 171 fattorie didattiche". "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore - ha già avviato azioni concrete a sostegno dell´agricoltura con il riconoscimento dei Distretti e decidendo di riaprire i termini per la presentazione di ulteriori aggregazioni di aziende, così da favorire il lavoro di squadra".  
   
   
LOMBARDIA: AGRICOLTURA E PARCHI, VERTICE CON LE PROVINCE AVVIATO ITER PER RIASSETTO E RILANCIO AREE PROTETTE  
 
 Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, insieme all´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, ha incontrato ieri, in due distinti tavoli istituzionali, gli assessori provinciali all´Agricoltura e quelli con delega alla Caccia e Pesca. "I due tavoli - ha commentato De Capitani - sono stati, come sempre, costruttivi e propositivi, a conferma del buon rapporto esistente tra la Regione e le Province". "Con i colleghi che si occupano di Agricoltura - ha proseguito l´assessore - abbiamo fatto il punto sulla Direttiva nitrati oltre che sull´uso delle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr)". "Abbiamo inoltre affrontato - ha continuato De Capitani - la promozione del vino lombardo all´estero e valutato la proposta di modifica del regolamento sugli agriturismi, che recepisce la richiesta del territorio di favorire la nascita degli agrinido". L´assessore ai Sistemi verdi e al Paesaggio Alessandro Colucci ha spiegato ai rappresentanti delle Province che "è intenzione della Regione rafforzare i rapporti esistenti con le diverse realtà operanti nella filiera bosco-legno-energia lombarda". "Regione Lombardia - ha proseguito Colucci - sta anche studiando, in collaborazione con il mondo dell´agricoltura, un riassetto della normativa sui Parchi e le aree protette, perché intendiamo adeguarci alle disposizioni di legge nazionali, perseguendo un rilancio delle aree protette". "Sul fronte della caccia - ha detto De Capitani - ho aggiornato i colleghi sull´iter delle proposte per il prelievo in deroga, con la possibilità di riportare in aula in Consiglio regionale un provvedimento sulla materia la prossima settimana". "Raccogliendo le richieste del territorio - ha continuato - abbiamo creato due gruppi di lavoro che si stanno occupando del problema cinghiali, che, in qualche realtà, è davvero difficile gestire, e di quello delle nutrie, con i relativi risarcimenti di danni". I prossimi tavoli istituzionali con gli assessori provinciali all´Agricoltura e alla Caccia e Pesca sono già stati convocati per mercoledì 15 dicembre. "Come Regione - ha concluso l´assessore De Capitani - continuiamo a lavorare per il settore primario rafforzandone, insieme alle Province, la leadership a livello nazionale".  
   
   
CRESCE LA BASE SOCIALE DI CSO: ENTRANO QUATTRO IMPORTANTI AZIENDE ITALIANE ROSARIA, OP SERENA, AGRO T18 E CERADINI  
 
Il Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara rappresenta, sempre di più oggi, un tavolo comune per l’ortofrutta italiana in cui operatori leader delle principali filiere di prodotto possono trovare importanti occasioni di confronto e scambio d’informazioni e conoscenze tecniche sul versante commerciale e produttivo. Oggi Cso associa 53 imprese italiane raggiungendo per molti prodotti una rappresentatività importante in relazione alle superfici ortofrutticole nazionali, attualmente inoltre la base sociale del Cso rappresenta il 12% della Plv ortofrutticola nazionale. I Soci del Cso sono sia imprese che Organizzazioni di Produttori riconosciute e da questo deriva uno stretto legame con il mondo della produzione e trasformazione ortofrutticola. Le imprese aderenti sono oggi localizzate sull’intero territorio nazionale, in particolare in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Marche, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e questa caratteristica permette al Cso di essere altamente rappresentativo dell’intera realtà ortofrutticola nazionale. I nuovi Soci che entrano a far parte della compagine Cso vanno ad ampliare la rappresentatività di importanti filiere come il caso di Op Rosaria per le arance di Sicilia o Ceradini per il kiwi in Veneto o ancora come T18 per il settore degli ortaggi e Op Serena dalla Campania, specializzata in ortofrutta con una particolare attenzione per le produzioni tipiche come la mela Annurca.  
   
   
CAMPANIA: CENSIMENTO AGRICOLTURA 2010, IMPEGNATI 828 GIOVANI  
 
L´assessore regionale all´Agricoltura Vito Amendolara ha incontrato ieri mattina a Città della Scienza, gli 828 giovani che compongono la rete di rilevazione regionale per la realizzazione, in Campania, del sesto Censimento Generale dell´Agricoltura. Il gruppo di rilevatori è stato selezionato attraverso un bando attivato dall´Assessorato, e pubblicato sul Burc del 26l luglio scorso. I vincitori hanno seguito un corso di formazione ad hoc e sottoscritto un contratto di lavoro autonomo. La rilevazione deve essere completata entro la fine di gennaio 2011. Per la prima volta le 174.470 aziende campane coinvolte, potranno, qualora vorranno, rispondere ai questionari direttamente via web, oppure attendere in azienda i rilevatori che sottoporranno a ciascuno le domande del questionario, alle quali le imprese, nel rispetto assoluto della privacy, saranno tenute obbligatoriamente a rispondere. A ciascun rilevatore, i tecnici della regione hanno affidato un "pacchetto" di 210 aziende, che potranno visitare esibendo l´apposita carta di autorizzazione. "Il censimento in agricoltura - ha detto l´assessore regionale Vito Amendolara - è fondamentale per poter ottenere una fotografia puntuale e dettagliata della nostra realtà agricola. Non è ipotizzabile applicare alcuna tipo di strategia di valorizzazione del territorio, senza avere una conoscenza più che precisa di tutte le diverse sfaccettature del settore agricolo della Regione. "Per questo motivo e per controllare l´intero percorso del censimento, abbiamo lavorato intensamente a fianco dell´Istat, attivando tutte le diverse strutture della Regione: siamo partiti dalla costruzione del bando, fino alla selezione dei rilevatori che intervisteranno le aziende. Così siamo sicuri di poter ottenere un quadro che sia quanto più aderente alla variegata realtà agricola della nostra regione, e di disporre di uno strumento estremamente efficace per tutelare le nostre numerose eccellenze, tra cui 12 prodotti a denominazione di origine protetta, 12 prodotti a indicazione geografica protetta, 329 specialità tradizionali censite dalla Regione, 3 vini Docg, 18 vini Doc e 9 vini Igt, dagli attacchi dell´agropirateria", ha concluso Amendolara.  
   
   
MOLISE: PIANO DI SVILUPPO RURALE 2007-2013, BANDO PER IL MIGLIORAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE  
 
Migliorare le infrastrutture per consentire uno sviluppo del settore agricolo: è una delle finalità del Bando pubblico predisposto dall´Assessorato regionale all´Agricoltura nell´ambito della "Misura 1.2.5." del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, riservato a Comuni, singoli o associati e ai Consorzi di bonifica per un importo totale di 13 milioni ed ottocento mila euro. "Il documento - spiega l´Assessore Cavaliere - definisce le condizioni di accesso al regime di aiuto previsto dal Psr ed ha una duplice finalità: la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e sotterranee disponibili nella regione Molise e la tutela e fruibilità del territorio rurale". Il Bando punta a razionalizzare la risorsa idrica utilizzata per l´irrigazione e per l´alimentazione delle condotte a servizio delle aziende, per perseguire una diversificazione e valorizzazione degli aspetti qualitativi delle produzioni agricole e forestali, nonché per promuovere il risparmio della risorsa anche al fine di ridurre gli sprechi ed i processi di degrado. Altro obiettivo è quello di potenziare la viabilità a servizio delle imprese agricole e forestali. "Per raggiungere questi scopi - prosegue Cavaliere - sono previsti investimenti per il miglioramento e il rifacimento delle strade rurali e per la costruzione di tratti di acquedotti rurali e di infrastrutture destinate alle aree di pascolo per l´abbeveraggio degli animali di aziende agricole zootecniche. "Arterie ed infrastrutture - conclude Cavaliere - che svolgono una funzione di notevole importanza per lo sviluppo dell´economia rurale, per la crescita delle aziende agricole e per le iniziative di valorizzazione delle produzioni agricole e delle risorse delle aree rurali montane. Il bando vuole concorrere alla realizzazione di strutture che contribuiscano a migliorare la qualità dei servizi e della vita nell´ambito rurale, promuovendo la ricerca dell´integrazione tra la matrice degli insediamenti storici con quella agricola".  
   
   
LA SCIENZA DEI SALUMI AL FESTIVAL DI GENOVA  
 
L’istituto Valorizzazione Salumi Italiani (Ivsi) è presente per il terzo anno al Festival della Scienza - uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale e punto di riferimento per la divulgazione della scienza - in programma a Genova dal 29 ottobre al 7 novembre 2010. L’ivsi si presenta al Festival della Scienza con un evento pensato per i ragazzi, dagli undici ai tredici anni, il “Laboratorio di Augusto”, un incontro-degustazione per far conoscere i saperi e i sapori dei salumi italiani. Il laboratorio è guidato da Augusto (l’attore Umberto Fabi) che intrattiene giocosamente i ragazzi e li conduce attraverso un percorso di scoperta, gioco e degustazione. I salumi Dop e Igp non avranno più segreti per i partecipanti, che attraverso il gioco e il racconto acquisiranno corrette abitudini alimentari e una più ampia conoscenza della storia e della tradizione dei salumi italiani. L’appuntamento è per il 4 novembre 2010 dalle 9.00 alle 12.30, presso Le Cisterne di Palazzo Ducale, Piazza Matteotti, 9 - Genova Il programma di quest’anno del Festival della Scienza prevede oltre trecento eventi, che animano l’intero centro del capoluogo ligure, dalle piazze ai palazzi storici, dai musei ai teatri: Genova si apre per ospitare una scienza viva, pulsante, curiosa, che dialoga con i luoghi della Società civile, con le discipline dello spettacolo, con i linguaggi della contemporaneità e con le sfide di quest’epoca problematica ma gravida di scommesse e possibilità.  
   
   
PUGLIA: ACCORDO PER PREZZO LATTE  
 
Siglato ieri nella sede dell’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia l’accordo tra produttori e trasformatori del Tavolo Latte per la commercializzazione e promozione del latte pugliese. Si tratta di un accordo volontario sottoscritto dalle associazioni regionali di Categoria Cna, Confartigianto - in rappresentanza delle imprese di trasformazione - e le Organizzazioni Professionali Agricole Coldiretti, C.i.a, Confagricoltura, Copagri e Ara, in rappresentanza degli allevatori titolari di quota latte. L’accordo, che ha validità dal 1 novembre 2010 al 31 marzo 2011, prevede un prezzo minimo di 37,7 centesimi di euro al litro di latte crudo reso alla stalla, salve le condizioni di miglior favore secondo i parametri della tabella parte integrante dello stesso accordo. L’intesa volontaria si prefigge così di garantire un rapporto commerciale equilibrato tra produttori e acquirenti ed introduce nuovi strumenti di regolazione del mercato che, pur garantendo un livello minimo del prezzo del latte crudo alla stalla, incentivano economicamente la qualità del prodotto. “Siamo particolarmente soddisfatti – sottolinea l’assessore Dario Stefàno promotore del tavolo stesso – per la sottoscrizione di un’intesa ampiamente condivisa, che ci ha visto impegnati assiduamente nel ruolo di supporto e di coordinamento. Importanti gli elementi di novità introdotti, rispetto al passato, che aprono a prospettive di carattere strategico per la filiera tutta”. “Abbiamo potuto constatare – continua Stefàno - la volontà di tutte le parti interessate di rimuovere le criticità che ancora gravano sul Sistema Latte pugliese. L’adesione all´accordo di oggi, che è un vero e proprio progetto, ed il senso di responsabilità delle parti pongono le premesse per la maggior tenuta di tale sistema e, alleggerendo le eventuali conflittualità, apre visioni prospettiche assai positive”. “Dopo questo accordo – conclude Stefàno – intensificheremo ancora di più il sistema dei controlli, continuando a lavorare per avviare un percorso virtuoso di definitiva valorizzazione delle produzioni lattiero-casearie sotto l’egida del marchio Prodotti di Puglia, al fine di garantire tracciabilità e qualità. Da oggi, grazie all´avvio di una nuova fase, saremo nelle condizioni di mettere in campo più mirate ed innovative azioni promozionali”.  
   
   
FORESTE: IL 5 NOVEMBRE PALUZZA, WORKSHOP SU MERCATO DEI CREDITI DI CARBONIO  
 
Trieste - Si terrà il prossimo 5 novembre a Paluzza, nella sede del Cesfam, un workshop dedicato ai proprietari forestali della regione che sono interessati alle opportunità offerte dal mercato dei crediti di carbonio regionale. Tale mercato è stato istituito nell´ambito del progetto Carbomark-"miglioramento delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso i mercati volontari locali" con durata 2009-2011. Il progetto è cofinanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Life + ed ha come obiettivo la creazione di un mercato volontario dei crediti di carbonio nelle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Vi partecipano le Regioni Veneto - in qualità di lead partner - e Friuli Venezia Giulia, e le Università di Padova e di Udine. Il mercato adotta come misure di mitigazione nell´ambito dei cambiamenti climatici alcune attività che sequestrano in modo addizionale carbonio che, in coerenza con la politica forestale regionale, per il Friuli Venezia Giulia seguono le seguenti priorità: 1). Stoccaggio del carbonio nel legname impiegato per uso strutturale negli edifici; 2). Forestazione urbana attraverso messa a dimora e mantenimento di nuovo verde urbano; 3). Produzione di bio-char mediante la pirolisi di biomasse e sua distribuzione al suolo; 4). Risparmio sulle utilizzazioni boschive per incrementare lo stock di carbonio in bosco. Tale sequestro "addizionale" rispetto alle pratiche correnti, si traduce in crediti di carbonio scambiati sul mercato locale che possono essere acquistati da emettitori locali, come piccole medie imprese, società di servizi, utilities a compensazione di parte delle proprie emissioni. Il progetto dà la possibilità ai piccoli emettitori di compensare le emissioni di gas serra localmente e remunera in cambio soggetti che realizzano edifici in legno, Comuni per il verde urbano, proprietari dei pirolizzatori e proprietari forestali.  
   
   
AOSTA: SELEZIONATE LE FONTINE FINALISTE PER IL CONCORSO FONTINA D´ALPAGE 2010  
 
Sono state selezionate martedì 2 novembre, nella sala Olivero del Forte di Bard, le dieci Fontine finaliste del Concorso Fontina d’Alpage 2010, organizzato dall’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali per valorizzare le migliori Fontine prodotte in alpeggio nel corso della scorsa estate. Alla degustazione hanno preso parte, oltre ai tecnici dell’Assessorato che ne hanno coordinato lo svolgimento e al presidente della giuria, il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, esponenti del mondo lattiero-caseario valdostano quali allevatori e produttori, ristoratori, albergatori, commercianti, giornalisti, utilizzatori del contrassegno di qualità Saveurs du Val d’Aoste e alcuni opinion leader. Le dieci forme finaliste saranno battute all’asta a Milano l’8 novembre 2010, nell’ambito della rassegna di Golosaria, dallo stesso Paolo Massobrio. I dieci finalisti sono: Giovanna Papa, alpeggio Letanaz di Saint-nicolas, fascera 376 · Piero Jocallaz, alpeggio Thoules di Saint-pierre, fascera 179 · Azienda Agricola Pra D’arc, alpeggio Pra d’Arc di Saint-rhémy-en-bosses, fascera 280 · Leo Betemps, alpeggio La Lechère di Bionaz, fascera 221 · Michel Fragno. Alpeggio Fontana Fredda di Fénis, fascera 105 · Elio Munier, alpeggio Piontier di Charvensod, fascera 415 · Iolanda Plat, alpeggio Les Eculés di La Salle, fascera 166 · Aldo Nourissat Vercellin, alpeggio Mascognaz di Ayas, fascera 452 · Carla Abram, alpeggio Borègne di Valgrisenche, fascera 364 · Cassiano Treboud, alpeggio Plan Vélé di La Thuile, fascera 12. La cerimonia di premiazione dei primi tre classificati avverrà domenica 21 novembre prossimo al ristorante “Chez Germain” di Saint-christophe, in concomitanza con la premiazione della Finale regionale del Concorso Batailles de Reines, per rimarcare il valore della complementarietà e dell’unitarietà del mondo agricolo valdostano in tutte le sue espressioni. Il Concorso Fontina d’Alpage rappresenta una delle iniziative che l’Assessorato organizza per dare visibilità ai prodotti di eccellenza della Regione.  
   
   
ACCORDO TRA IN.AL.PI. E MELEGATTI PER LA FORNITURA DI BURRO ITALIANO PER PANDORI E PANETTONI  
 
In.al.pi. Ha di recente concluso un accordo con Melegatti Spa per la fornitura di burro italiano che verrà utilizzato dall’azienda veronese per le produzioni della campagna natalizia. La fornitura, partita a Settembre fino a Dicembre 2010, verrà utilizzata in via esclusiva nelle produzioni Melegatti per il Natale 2010, che potranno così fregiarsi dell’utilizzo di solo burro italiano, con tutti i benefici di sicurezza alimentare e di filiera corta. L’accordo è ritenuto da entrambe le parti fondamentale per la politica della qualità che le due aziende da sempre perseguono. In.al.pi. Punta per tradizione sul latte, ingrediente basilare di tutti i suoi prodotti, la cui qualità è garantita da una filiera corta e dalla selezione delle stalle di fornitura. Gli allevamenti bovini da cui In.al.pi. Si serve possono contare su alimentazione e acqua naturali e sono privi di inquinamento, in stalle situate ai piedi delle Alpi Cozie. Anche Melegatti, una delle aziende leader del settore dolciario da ricorrenza, rivolge da sempre la propria attenzione alla qualità degli ingredienti legata alla lavorazione artigianale: per soddisfare le esigenze dei propri clienti Melegatti dà spazio alla creatività proponendo una vasta gamma di dolci attualmente in produzione, dai tradizionali da ricorrenza ai più innovativi, adatti ad ogni occasione di festa. Per entrambe le aziende si tratta di un momento di forte sviluppo: In.al.pi ha appena inaugurato l’impianto di sprayatura del latte; Melegatti ha conosciuto, dalla fine degli anni ´80 ad oggi, un incremento di fatturato definito "strepitoso" dagli esperti del settore: la ricerca continua della qualità, la cura nella lavorazione, la genuinità degli ingredienti selezionati, l´innovazione tecnologica caratterizzano i processi di crescita aziendali, mantenendo però sempre lo sguardo attento alle tradizioni e alle proprie radici  
   
   
PARTE DALLE MARCHE IL TOUR DI SCIENZE GASTRONOMICHE, UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA STRADA DELLA PASTA DELL’ADRIATICO  
 
Gli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze Gastronomiche in tour alla ricerca, nelle aziende da visitare, di esempi innovativi di processi produttivi e comunicazione In viaggio attraverso la Strada della Pasta dell’Adriatico. Il 10 e 11 novembre prossimi, gli studenti della Laurea Magistrale in Scienze Gastronomiche dell’Università degli Studi di Parma, guidati dai docenti Elena Vittadini, Nicoletta Pellegrini e Marzia Morganti Tempestini, saranno protagonisti di una esperienza che si preannuncia come un vero e proprio percorso del gusto candidato a diventare un importante appuntamento di didattica “sul campo”. Un itinerario che parte da Parma e si estende a Marche e Abruzzo, con destinazione Urbino, Campofilone, Roseto degli Abruzzi e Moscufo. Quattro pastifici, tra i più conosciuti, ognuno con una propria Identità che lo distingue da tutti gli altri. Il viaggio inizierà andando alla scoperta della cooperativa Prometeo di Canavaccio (Pu), che dal 1991 si occupa di produzione e trasformazione di cereali e legumi biologici avvalendosi di un proprio impianto di selezione e decorticazione. Il farro - la specie dicocco Triticum dicoccum in particolare - è stato da sempre il cereale prediletto sul quale l´azienda ha posto tutti gli sforzi. L´aumento della domanda di questo prodotto ha fatto maturare l´esigenza di dedicarsi esclusivamente alla trasformazione affidando la produzione ad aziende agricole di fiducia che coltivano per Prometeo dietro contratto. Nella nuova sede, a Urbino, sono ubicati gli impianti di trasformazione e di selezione del seme, le strutture di stoccaggio di parte della materia prima, del semilavorato e dei prodotti finiti. La struttura è in continuo ampliamento al fine di aumentare gli standard di qualità, migliorare l´organizzazione del lavoro e rispondere la meglio alle richieste del mercato. Il viaggio continuerà poi verso Campofilone (Fm) con la visita ad uno dei luoghi simbolo dell´attività artigianale dei pastai italiani per incontrare Vincenzo Spinosi, il re degli Spinosini, che ha portato in giro per il mondo e sulle tavole dei personaggi più noti del mondo, la pasta di Campofilone. Vincenzo Spinosi parlerà con gli studenti del suo marketing personalizzato e di come è riuscito a divenire famoso non solo per la qualità della produzione ma anche per il Modo originale di comunicare il prodotto, la logica del “ribattezzare” i vari formati di pasta per renderli unici e appetibili soprattutto in una fascia di mercato alta. Gli studenti del primo e secondo anno del Corso di Laurea Magistrale raggiungeranno successivamente l´Abruzzo per visitare il pastificio Verrigni a Roseto degli Abruzzi (Pe), nota realtà che ha visto la luce nel 1898 quando la famiglia Verrigni riforniva le nobili famiglie di Rosburgo - oggi Roseto degli Abruzzi - di pasta di qualità superiore, ottenuta dalla macinatura dei grani con macine a pietra, impastata con l´acqua del Gran Sasso ed essicata all´aria appesa a canne di bambù e che ancora oggi presta una grande attenzione alla materia prima, a un rinnovato packaging, ma anche alla produzione vera e propria essendo esso il primo pastificio a utilizzare insieme alla trafila in bronzo, anche quella in oro. Infine, l´ultima tappa dell´itinerario compiuto dagli studenti di Scienze Gastronomiche lungo la Strada della Pasta dell´Adriatico sarà Rustichella d’Abruzzo a Moscufo (Pe), pastificio artigianale che essicca la pasta a bassa temperatura per circa 40-60 ore a seconda dei formati, mantenendo così intatte le caratteristiche nutrizionali, il sapore di grano e l´eccellente resa in fase di cottura. Fondato nel 1924 da Gaetano Sergiacomo, il pastificio Rustichella d´Abruzzo conserva ancora oggi la tradizione di una produzione artigianale - fatta con le migliori semole di grani duri selezionati e acqua di montagna - trafilata al bronzo per conferire alla pasta quella particolare ruvidezza che la rende adatta ad assorbire meglio il condimento ad a esaltare qualsiasi tipo di ricetta. Ogni visita si concluderà con una degustazione guidata per conoscere nel dettaglio le caratteristiche organolettiche della pasta, in modo da entrare ufficialmente in possesso di tutti i tasselli necessari a comprendere il prodotto principe della dieta mediterranea  
   
   
LA FRANCIACORTA SCELTA COME SEDE DELLA EUROPEAN WINE BLOGGERS CONFERENCE 2011. DAL 14 AL 16 OTTOBRE 2011 IL TERRITORIO BRESCIANO, CELEBRE PER LE SUE BOLLICINE D’ECCELLENZA, OSPITERÀ GLI ENO-BLOGGER PIÙ IMPORTANTI DEL MONDO  
 
La quarta edizione della European Wine Bloggers Conference (Ewbc) sarà ospitata e organizzata dalla Franciacorta, in collaborazione con il Comune di Brescia, dal 14 al 16 ottobre 2011. L´annuncio è stato dato a Vienna (durante il party conclusivo della terza edizione), direttamente da Ryan e Gabriella Opaz e Robert Mcintosh, organizzatori della manifestazione. Un grande successo per il Consorzio per la tutela del Franciacorta, che ha visto prevalere la propria candidatura al primo tentativo. “Questo è un importante risultato per la Franciacorta, che è stata scelta fra diversi candidati italiani.” - spiega Maurizio Zanella, Presidente del Franciacorta - “Tutte le realtà produttive, comprese quelle vitivinicole, devono abituarsi a confrontarsi e interagire in rete. L’ewbc sarà un’occasione unica per conoscere molto di questo sistema e dei suoi molteplici autori, oltre che per approfondire la cultura del vino e, in particolare, per mostrare al mondo l’eccellenza franciacortina.” L’ewbc è infatti un evento annuale di grande prestigio in cui i più importanti e autorevoli wine blogger hanno l’opportunità di incontrarsi per discutere e disegnare gli scenari futuri del mondo del vino. L’edizione 2010, che si è appena tenuta a Vienna, ha ospitato ben 180 eno-blogger (selezionati tra le oltre 250 richieste pervenute all’organizzazione) provenienti da ben 30 differenti Paesi. Per l’edizione 2011, si prevedono oltre 200 partecipanti, con una prevalenza di internauti europei oltre ad alcuni delegati provenienti dagli Usa e dal Canada. L’ewbc sarà una vetrina importante di portata internazionale per il Comune di Brescia e per la Franciacorta in particolare: prima zona produttrice di metodo classico ad ospitare questa manifestazione, che offre straordinarie opportunità per far conoscere il territorio e il prodotto adeguatamente: per tutti i partecipanti sono infatti previste visite alle cantine, degustazioni e dibattiti  
   
   
SONDAGGIO TRA I VISITATORI DELLO STAND DEL VENETO PER CAPIRE ABITUDINI DI CONSUMO E ACQUISTO DEI PRODOTTI VENETI: MEGLIO LE AZIENDE E GLI ENTI NAZIONALI PER CERTIFICARE LA BONTÀ DEI PRODOTTI. MADE IN VENETO SIGNIFICA “TIPICO”. RADICCHIO, ASIAGO E PROSECCO I NOMI VENETI PIÙ CONOSCIUTI.  
 
Chi dovrebbe certificare la tipicità dei prodotti alimentari? È una delle domande del sondaggio effettuato dalla Regione del Veneto al suo stand per conoscere le abitudini di consumo dei visitatori oltre che la loro conoscenza delle tipicità venete. Il campione intervistato è di 266 persone, 172 uomini e 94 donne, età media 48 anni. Potendo scegliere, con una risposta aperta, il soggetto a cui affidare la certificazione dei prodotti, 184 preferenze sono andate all’azienda stessa, 104 a un ente nazionale, 94 agli enti territoriali locali e ben 84 a soggetti terzi come Slowfood o le Associazioni dei Consumatori. La Comunità Europa, l’organismo attualmente preposto, ottiene 44 preferenze. Un ruolo fondamentale, quello delle certificazioni, se si considera che il 61% le ritiene una garanzia di qualità e provenienza e il 30% le trova utili in fase di acquisto. Solo un’esigua minoranza le considera inutili per l’acquisto (4%), motivo di confusione (3%) o non ne conosce proprio il significato (2%). Quando acquistano un prodotto alimentare, gli intervistati sono attenti in primo luogo alla sua zona di provenienza (54%); il 29 % alle certificazioni, l’11% alla scadenza e il 9% al prezzo. Una scelta non facile, quella dell’acquisto, perché le informazioni contenute sulle etichette sono considerate ottime solo dal 5% dei soggetti. La maggioranza (55%) le considera migliorabili, mentre il 17% le trova sufficienti, il 18% insufficiente e solo il 2% le trova ininfluenti ai fini dell’acquisto. Alla domanda (aperta) “dove ha acquistato nell’ultimo mese i prodotti agroalimentari?”, la grande distribuzione riceve 156 preferenze, seguita dal negoziante di fiducia (macellaio, ortofrutta, ecc) con 138 preferenze, 124 per l’acquisto dal produttore, 54 per la gastronomia specializzata. L’80% degli intervistati ha un negozio di fiducia, nella maggioranza dei casi (51%) perché lo considera una garanzia di qualità ma anche perché si trovano prodotti altrove introvabili (20%), i prodotti sono più buoni (14%) e il personale addetto alla vendita è più competente (15%). Tra coloro che non hanno invece un negozio di fiducia, le motivazioni sono legate alla scomodità (39%), al maggiore costo dei prodotti (20%), al troppo tempo necessario per fare la spesa nei negozi rispetto all’ipermercato (17%). Il 2% non ritiene che il negozio di fiducia garantisca un valore aggiunto in termini di qualità (2%), mentre al 22% non interessa. Ha un produttore di fiducia il 63% degli intervistati, soprattutto perché considera i prodotti più buoni (34%) o più sani (31%); per il l0% si tratta di una scelta consapevole per ridurre l’impatto ambientale, il 7% apprezza il minore costo, infine l’8% si sente in questo modo più vicini alla natura. Il 37% tra quelli che non ha un produttore di fiducia, motiva la scelta soprattutto per la scomodità dell’acquisto (40%), la perdita di tempo (20%). Solo il 17% non è interessato, ma il 23% sostiene di sentirsi meno tutelato in questa forma di acquisto diretto. I visitatori del Salone del Gusto mostrano una consapevolezza e un’attenzione a ciò che mangiano in che conferma come questa fiera sia una vetrina perfetta per i prodotti tipici Veneti. Il fatto che un prodotto sia Made in Veneto evoca tra gli intervistati in primo luogo l’idea di tipicità (68%), per il 14% è un valore positivo, per il 7% è indice di bontà, per il 6% è più sano, solo il 5% considera l’informazione ininfluente, mentre nessuno associa ai prodotti veneti valori negativi. Alla richiesta di indicare tre prodotti agroalimentari associati al Veneto, i più citati sono stati, nell’ordine: Radicchio, formaggio Asiago, Vini (generico), Prosecco e Amarone  
   
   
ALLETTANTI OPPORTUNITÀ ENOGASTRONOMICHE PRESSO I PRESTIGIOSI ALBERGHI DI SELECT HOTELS COLLECTION  
 
Il Grand Hotel Rimini, il Palace Hotel e l´Hotel Aurelia di Milano Marittima oltre all´Hotel Miramonti di Acquapartita, gioielli della catena Select Hotels Collection, offrono allettanti opportunità enogastronomiche per i pranzi o le cene degli auguri, che tradizionalmente si organizzano a fine anno. D´altra parte, lo sottolinea anche la psicologia del lavoro: “a tavola si superano incomprensioni e si cementano rapporti di collaborazione”. I figli dell´algida Albione la chiamano “dinner greetings”, in italiano suona, più semplicemente, “cena degli auguri”. Un´usanza che ormai è divenuta tradizione e consente di incontrarsi a fine anno rinsaldando vincoli di collaborazione, amicizia, solidarietà o semplicemente per stare insieme in una simpatica riunione conviviale. Dove trascorrere alcune ore in assoluto relax, in un ambiente elegante, con servizi raffinati e menù di grande pregio? La risposta è semplice. Negli alberghi di Select Hotels Collection, la prestigiosa catena alberghiera di Antonio Batani. Si parte, infatti, dal Grand Hotel Rimini, storica dimora alberghiera per monarchi e principesse nell´ottocento, meta di vip ed esponenti del jet set nel terzo millennio. Una struttura completamente restaurata nel massimo rispetto delle linee liberty, caratteristiche del primo novecento. Qui lo chef Claudio Di Bernardo, alla guida della sua brigata, è in grado di accontentare le esigenze dei palati più raffinati, conducendo gli ospiti alla riscoperta dei piacevoli sapori della migliore tradizione regionale e nazionale. Per tacere, poi, delle delicatezze della pasticceria “fatta in casa” che chiudono il pranzo o la cena. Poichè diverse sono le tipologie di offerte, il prezzo è conseguente, in ogni caso in grado di soddisfare qualunque esigenza. Gli arredi sontuosi del Palace Hotel di Milano Marittima faranno da cornice all´incontro conviviale di chi ha scelto il tempio dell´ospitalità romagnola in riva all´Adriatico. La calda accoglienza, gli allestimenti interni e la prestigiosa cucina degli chef, creeranno un´atmosfera magica dove le delizie enogastronomiche faranno il paio con le sorprese di carattere natalizio studiate appositamente per i pranzi e le cene degli auguri. Prezzi su misura a seconda dei menù richiesti. Altrettanto vale per l´Hotel Aurelia di Milano Marittima, dove si gode di un´atmosfera conviviale riservata, di un´accoglienza personalizzata e di uno staff attento ed efficiente, oltre che di un´ottima cucina. Chef e direzione dell´hotel, inoltre, sono a completa disposizione per creare su misura il pranzo o la cena degli auguri. Da ultima, ma non ultima, la proposta dell´Hotel Miramonti di Acquapartita di Bagno di Romagna sulle colline cesenati. Un´offerta interessante per chi vuole il pranzo o la cena degli auguri in riva ad un lago, ai piedi di un grande bosco sui pendii dell´Appennino Tosco Romagnolo. Il menù, anche questo a richiesta, può contemplare piatti a base di tartufo, di funghi e dei prodotti locali nel rispetto della tradizione. Se, però, si preferisce il pesce, non ci sono problemi, poichè arriva freschissimo dall´Adriatico. Senza scomodare Hugo Munsterberg, che si considera il precursore della psicologia del lavoro, è innegabile che non solo le grandi aziende, ma anche le piccole e medie imprese hanno capito l´importanza di fare squadra, opportunità che proprio a tavola trova il momento di maggior coesione e Select Hotels Collection offre di che scegliere. Www.selecthotels.it  
   
   
NOVEMBER PORC … SI INIZIA!!  
 
Parte da Sissa la “Staffetta più golosa d’Italia”, promossa dalla Strada del Culatello di Zibello, nella terra di Verdi e Guareschi – Si valorizzano i “salumi” meno conosciuti: il Mariolone più grosso (6-7 Sissa), il Prete più Pesante (13-14 Polesine Parmense), lo Strolghino da Guinness (20-21 Zibello) e la Cicciolata più Grande (27-28 Roccabianca) – Nei ristoranti “A tavola con November Porc” - Sabato notte per i giovani. November Porc, organizzato dalla Strada del Culatello di Zibello, è una manifestazione che è riuscita a valorizzare la Bassa parmense assumendo, fra l’altro, il ruolo di autentico prodotto turistico (con offerte di soggiorni, pacchetti turistici, enogastronomia, territorio ed emergenze artistico-culturali). Il tutto all’insegna dello “Speramo Che Ci Sia La Nebbia” per celebrare una componente del paesaggio essenziale sia per la sua capacità di rendere unica questa zona, sia per la stagionatura dei salumi (Culatello per primo) che acquistano sapore e gusto “speciali” dal mix nebbia-caldo estivo. November Porc piace. Tanto che questa del 2010 è la nona edizione, la cui prima tappa inizia a Sissa. Anzi, dall’aperitivo che Sissa offre ai parmigiani giovedì 4 alle ore 17:30 al Parma Point. E alle ore 21:00 al Cinema Teatro Comunale di Sissa, per “aspettando aspettando il November Porc.......” ci sarà l’incontro su “Cibo e mente”, relatore il professor Gianfranco Marchesi, cui seguirà Amarcord di Sissa, proiezioni di vecchie immagini del tempo che fu, a cura dell’Assessorato alla Cultura. Nella serata di venerdì 5 novembre al cinema di Sissa, ore 21:00, si terrà un’altra interessantissima anticipazione dei festeggiamenti con lo spettacolo dei maestri Martani e Medioli. Sabato 7 si entra nel vivo della rassegna enogastronomica con l’apertura (ore 11:00) in Piazza Roma del mercato di prodotti tipici “Antichi Sapori e Tradizioni”, Inaugurazione ufficiale alle ore 15, per proseguire alle ore 15:30 con il “ Palio Della Spalla Cruda Di Palasone-sissa” che premierà le migliori Spalle Crude iscritte nelle due categorie: professionisti ed amatori. Merenda in piazza alle ore 16:30 con la polenta “cònsa” e con l’apertura degli stand gastronomici in collaborazione con alcune delle più attive associazioni locali: Avis; Gruppo Volontari Pediatrico; Associazione i Sapori di Sissa; Associazione La Fornace; Associazione Motociclisti. Dalle ore 19:00 in Piazza Scaramuzza sarà in funzione l´ormai famoso takeaway “Mcporc” dell’Associazione Giovani, con i suoi panini american style, preparati rigorosamente con prodotti locali e si potranno assaporare le buonissime specialità tipiche della Bassa Parmense, il tutto accompagnato da birra. La serata vedrà protagonisti i deejay di radio Malvisi in diretta live, che si avvicenderanno con l’esibizione di musica dal vivo dei “Caporchia inflame” (ore 22:30). Da sottolineare che November Porc è forse l’unica manifestazione che organizza il sabato sera per i giovani. La domenica 7 novembre, dalla Stazione Fs di Parma alle 9:30 partirà un bus che condurrà gratuitamente i parmigiani a Sissa e li riporterà nella “capitale” con partenza alle 17:30 di fronte al Consorzio Agrario di Sissa. Dalle ore 9 a Sissa riapre il mercato con prodotti tipici locali ed altre specialità provenienti da tutto il territorio nazionale. Nel Parco della Montagnola, alle ore 9:30, si terrà una dimostrazione pratica, grazie alla collaborazione di Agriform, della lavorazione delle carni di suino e di confezionamento dei salumi, alle ore 10 ci sarà la lavorazione del latte per far vedere come si trasforma in Parmigiano Reggiano. Alle ore 10 dal punto Nolo Bike Parma di Torricella di Sissa partirà la biciclettata inserita nel calendario “Tuttinbici 2010” (info, prenotazioni e costi 0521 931800). La mattinata proseguirà, per la gioia dei palati, con l’apertura degli stand gastronomici, fra cui quello centrale della Montagnola, dove si potranno gustare alcuni piatti della tradizione della “Bassa” e i prodotti tipici della Strada del Culatello di Zibello (Culatello di Zibello, Spalla Cruda di Palasone, Spalla Cotta, Fortana del Taro Igt, Parmigiano Reggiano ecc.). Al pomeriggio (ore 14:30) altra dimostrazione della lavorazione delle carni di un secondo suino, sempre organizzata dai maestri norcini di Agriform, fino ad arrivare al momento solenne (ore 15:30) dell´estrazione del gigantesco Mariolone che, dopo lenta e prolungata cottura in un grande contenitore, sarà distribuito ai presenti. La manifestazione sarà allietata da gag e canzoni in vernacolo della Minestron Band di Mauro Adorni e alle ore 14:30 concerto dei "Simp Song" in piazza Scaramuzza, senza trascurare il classico “Tiro al salame” del Circolo Cultori ed Estimatori del Suino (l’incasso andrà in beneficenza) e le passeggiate in carrozza tra il Po e La Campagna della Bassa, proposte dall’Associazione Ippica “La Coronella”. Nella Rocca dei Terzi sarà visitabile la mostra fotografica su paesaggi e volti della Bassa. November Porc “attraversa” 4 località della Bassa parmense (una per ogni fine settimana). Così, dopo Sissa, si sposta, il 13 e 14, a Polesine Parmense con “Ti cuociamo Preti e Vescovi” e domenica ci sarà la distribuzione del Pretone. Il 20 e il 21 si fa tappa a Zibello con “Piaceri e delizie alla corte di Re Culatello”. Domenica distribuzione dello Strolghino. Si “chiude” a Roccabianca, il 27 e 27 novembre, con “Armonie di Spezie e Infusi” e la super Cicciolata. 16 Ristoranti aderenti alla Strada del Culatello di Zibello, per tutto il mese di novembre, proporranno “A Tavola con November Porc”, menù di specialità a base di maiale. “November Porc” è organizzato dalla Strada del Culatello di Zibello, con il contributo della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Provincia di Parma, Comuni di Sissa, Polesine, Zibello, Roccabianca, Camera di Commercio di Parma, Banca Monte e Iren Emilia. Www.novemberporc.com  
   
   
POSTE ITALIANE HA SCELTO BERLUCCHI QUALE SOGGETTO PER UN FRANCOBOLLO DELLA SERIE TEMATICA MADE IN ITALY. L’INIZIATIVA DI POSTE ITALIANE DEDICATA ALL’AZIENDA DI BORGONATO, ICONA DEL “MADE IN ITALY”  
 
Poste Italiane emetterà il 5 novembre prossimo un francobollo della serie tematica “Made in Italy” dedicato alla Guido Berlucchi & C. Spa, la storica azienda di Borgonato in Franciacorta cui si deve la creazione, grazie all’intuito del patron, Franco Ziliani, del primo metodo classico del territorio bresciano. Una produzione che ha dato avvio all’importante sviluppo in campo enologico della Franciacorta, oggi tra i leader del settore vitivinicolo. È la prima volta che un francobollo di questa serie, stampata dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e nata per celebrare il fiore all’occhiello della produzione italiana, è dedicato a un’azienda del vino. Ziliani ha così commentato la notizia: “Siamo molto onorati, tutti noi della Guido Berlucchi, del privilegio che il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane ci riservano con l’emissione del francobollo dedicato alla nostra azienda quale espressione del made in Italy. Siamo grati per questa irripetibile opportunità, che suggella l’impegno di un’azienda, di una terra e di tanti produttori, e brindiamo idealmente ai prossimi successi del vino italiano”. Con oltre 4,6 milioni di bottiglie vendute, corrispondenti al 26% del mercato italiano dello spumante, e 40 milioni di euro di fatturato nel 2009, in crescita rispetto all’anno precedente, la Berlucchi non sembra toccata dalla crisi e per fine 2010 prevede risultati altrettanto positivi. Nel 2011, infine, l’azienda di Borgonato si prepara a festeggiare altre due importanti ricorrenze: gli ottant’anni del presidente Ziliani e i cinquant’anni del Franciacorta, nato proprio nel 1961 nelle sue storiche cantine  
   
   
IL SALVA CREMASCO PROTAGONISTA IN NOVEMBRE SULLE TAVOLE LOMBARDE  
 
Per tutto il mese di novembre il Consorzio Tutela Salva Cremasco arricchisce di gusto, genuinità e tradizione le tavole lombarde con il proprio formaggio. Durante l’autunnale rassegna enogastronomica “Sapori nella nebbia” in collaborazione con l’Associazione Tavole Cremasche e in alcuni selezionati ristoranti a Milano verranno esaltate, dai cuochi lombardi con ricette e degustazioni, le caratteristiche del formaggio Salva Cremasco: un patrimonio produttivo, geografico e culturale unico, espressione di passione, storia e tradizione del territorio. Il Salva Cremasco sarà il protagonista principale sulle tavole dei ristoranti lombardi per tutto il mese di novembre. Nel cremasco per “Sapori nella nebbia”, manifestazione enogastronomica organizzata dai ristoratori delle Tavole Cremasche fino al 30 novembre 2010, in nove ristoranti aderenti all’iniziativa saranno proposti menù in tema con il territorio cremasco. Cinquanta ricette innovative e tradizionali con il Salva Cremasco di varie stagionature, oltre a zucca, funghi chiodini, oca, quaglie, anatra, fagiano, mele, cachi, castagne e mascarpone. Anche a Milano, nei week-end dal 18 al 21 e dal 25 al 28 novembre, otto ristoranti selezionati proporranno una degustazione di Salva Cremasco presentando, all’interno del loro menù, una ricetta originale pensata esclusivamente per mettere in risalto le caratteristiche di questo tradizionale prodotto così legato al territorio lombardo. “Grazie a questa iniziativa del Consorzio - sottolinea Vittorio Emanuele Pisani, Direttore Consorzio Tutela Salva Cremasco - i valori delle tradizioni culinarie del nostro territorio in questo periodo dell’anno verranno esaltati, sulle tavole dei ristoranti aderenti, dagli chef che avranno a disposizione un prodotto originale, genuino e tipico come il Salva Cremasco. Invitiamo quindi tutti coloro che vorranno degustare i sapori autunnali lombardi arricchiti del gusto unico del Salva Cremasco a prenotare presso i ristoranti che partecipano a questa iniziativa”. I ristoranti che propongono la rassegna per tutto il mese in novembre nel Cremasco: - Ristorante Bistek Trescore, Cremasco (Cr) - Trattoria Il Fante, Crema - Ristorante Il Ridottino , Crema - Hostaria San Carlo, Località Colombare di Moscazzano (Cr) - Osteria La Cuccagna , Dovera (Cr) - Trattoria Il Postiglione , Credera Rubbiano (Cr) - Trattoria Tre Rose , Castelleone (Cr) - Trattoria Volpi , Nosadello di Pandino (Cr) - Trattoria Via Vai, Bolzone di Ripalta Cremasca (Cr) I ristoranti che propongono la rassegna dal 18 al 21 e dal 25 al 28 novembre a Milano: - Bagutta, Via Bagutta 14 - Cacio Divino, Via Santa Croce 4 - Gaspare, Via Ravizza 19 - Il Giardino del Naviglio, Via Conchetta ang. Via Troilo - La Cantina di Manuela, Via Poerio 3 - La Cantina di Manuela, Via Procaccini 41 - La Dogana del Buongusto, Via Molino delle Armi 48 - Osteria dei Formaggi, Alzaia Naviglio Grande 54 e-mail: info@salvacremasco.com    
   
   
IL TRIONFO DEL PROSECCO: BISOL CON LE GRANDI MAISON DI CHAMPAGNE NEL TEMPIO DI HARRODS. DA NOVEMBRE 2010 AL PROSECCO BISOL SARÀ DEDICATA UNA DELLE 5 COLONNE D´ECCELLENZA DELLA CELEBRE FOOD HALL DI HARRODS A LONDRA, ABBINATA A QUATTRO STORICI CHAMPAGNE  
 
Dall´8 novembre 2010 Bisol sarà il Prosecco esposto assieme ad altri 4 Champagne da Harrods nella Food Hall, completamente ridisegnata: Moet & Chandon, Veuve Clicquot, Tattinger, Pommery saranno le altre quattro maison selezionate. Il tempio del miglior Food and Wine internazionale sceglie, così, di sostituire con Bisol una delle cinque storiche colonne espositive dedicate allo Champagne nell´area Wine Shop: le etichette Bisol esposte saranno Jeio Valdobbiadene Brut, Bisol Crede Valdobbiadene, Bisol Cartizze, Bisol Talento Metodo Classico Riserva 2001 e Jeio Rosé, recente oro in Francia a “Le Mondial du Rosé”. “Questa è una svolta epocale per Bisol e per il Prosecco in generale” commenta Gianluca Bisol, direttore generale di Bisol. Harrods, antico Department Store delle eccellenze mondiali, rappresenta un luogo che fa tendenza, dove transitano oltre 15 milioni di persone annualmente. La Gran Bretagna è storicamente il principale mercato per lo Champagne, ma negli ultimi anni il Prosecco sta indubbiamente guadagnando sempre più terreno sullo spumante francese. Come ha scritto lo scorso settembre l´autorevole rivista inglese Harpers, la Gran Bretagna sta entrando nel decennio del Prosecco, chiudendo il decennio dello Champagne. “Il Prosecco sta diventando il vino preferito tra i consumatori inglesi secondo le ultime ricerche di Wine Intelligence” dichiara Harpers “Il nuovo Uk Wine Landscape Report 2010 - report sul panorama del vino - mostra che il 15% dei 28 milioni abituali consumatori in Uk bevono adesso il Prosecco, con un incremento dall´ 8% del 2007”. “I consumatori dicono che amano questo vino perché ha un gusto gradevole, un costo contenuto, ma un´immagine sofisticata” si legge nell´articolo “Richard Halstead, Chief Operating Officer di Wine Intelligence dice se gli ultimi 10 anni possono essere definiti il decennio dello Champagne, penso possiamo dire con sicurezza che stiamo entrando nel decennio del Prosecco”. “La Gran Bretagna è un mercato che ama il Prosecco e continua a premiarlo” spiega Gianluca Bisol “Bisol, grazie al fondamentale contributo del nostro importatore Bibendum, ha registrato quest´anno in Uk un incremento dell´export rispetto al 2009 del 46,6%”. Negli ultimi 5 anni, le vendite di Prosecco in Inghilterra sono quindi cresciute in modo davvero incredibile. “Non solo il consumatore giovane sceglie il Prosecco, ma anche il consumatore di mezza età, con reddito medio-alto” commenta Gianluca Bisol “La forza del Prosecco sta nel non essere considerato uno status symbol, bensì un lifestyle symbol, poiché rappresenta perfettamente uno stile di vita moderno e informale”  
   
   
A MILANO, 15-18 NOVEMBRE, ABSOLUT TALENT SHOW 2ND EDITION PER DECRETARE IL MIGLIOR “ABSOLUT ITALIAN MIXOLOGIST 2011”  
 
E’ in arrivo la tanto attesa fase finale della seconda edizione dell’Absout Talent Show, la prima reality competition lanciata da Absolut Vodka dedicata al mondo dei Bartender, veri e propri “chef dei cocktail” in grado di creare drink sapientemente miscelati all’insegna di una nuova arte del bere di qualità. Velocità ed eleganza, precisione e creatività nelle esibizioni di flair, drinks inediti, ricercati e glamour, sono i requisiti dei 24 concorrenti che, dopo mesi di dure selezioni - durante le quali hanno avuto la possibilità di farsi conoscere e votare dal grande pubblico sul web - accederanno alla semifinale del prossimo 15 Novembre. Tra tutti, però, solo 8 avranno la possibilità di contendersi l’ambito titolo di Absolut Italian Mixologist 2011 durante la gran Finale del 18 Novembre in programma a Milano. Ecco la struttura del contest: • 8 città italiane coinvolte nelle selezioni: Milano, Torino, Padova, Rimini, Roma, Napoli, Bari, Catania. • 500 partecipanti di tutta Italia • 2 categorie di prova: Classic e Freestyle • 24 bartender ammessi alla fase finale: Dopo una prima selezione di 16 bartender, 8 per ciascuna categoria, ne verranno ripescati altri 8 dalla giuria popolare attraverso il webvoto. • 4 giurie coinvolte per eleggere il Mixologist: una Giuria Tecnica qualificata, una Giuria Degustativa, una Giuria di Comunicazione ed una Giuria Popolare. Le prime due valuteranno i cocktail inediti dei bar tender, mentre la giuria di comunicazione valuterà la loro capacità di interagire. La Giuria Popolare, che potrà votare sul sito www.Absolut.it, parteciperà alla votazione sia nella fase di pre-selezione che nella finale. • 5 tutor nella fase Finale: Immagine, Musicale, Tecnica Classica e Freestyle, Absolut tutoring, Comunicazione. • 1 vincitore che si aggiudicherà il titolo di Absolut Italian Mixologist 2011 • 2 premi speciali: il The Best Absolut Stall per il miglior movimento con la bottiglia Absolut e il The Best Absolut Garnish per la guarnizione più creativa. The Absolut Company ha la responsabilità mondiale della produzione, del marketing e dello sviluppo commerciale di Absolut Vodka e Level Vodka. Absolut Vodka è la quarta bevanda alcolica più diffusa al mondo ed è disponibile in 126 mercati. Absolut Vodka viene prodotta esclusivamente a Åhus nel sud della Svezia. La sede principale è a Stoccolma. The Absolut Company fa parte del Gruppo Pernod Ricard che possiede un portfolio di brand tra i più prestigiosi del settore. Alla fase finale sono arrivati, così, solo i migliori bartender di tutta Italia. Una volta a Milano, inizierà per i concorrenti in gara la vera e propria reality competition: per 3 giorni i concorrenti avranno l’opportunità preziosa di lavorare a stretto contatto con 5 tutors di fama internazionale, che li seguiranno e consiglieranno durante l’esibizione finale in cui verrà decretato il vincitore: un Tutor Absolut esperto del mondo Spirits, fornirà suggerimenti utili per esaltare al meglio i cocktail; un Tutor Freestyle esperto della tecnica di freestyle, preparerà i concorrenti svelando loro trucchi utili per una perfetta esibizione acrobatica; Fabio Bacchi, Tutor Classico esperto del metodo classico di bartendering perfezionerà insieme ai finalisti la preparazione dei cocktail; un Tutor Stylist vestirà i ragazzi insegnando loro piccoli trucchi di stile; Marco Fullone, music designer di Radio Monte Carlo e Rmc2, affiancherà i finalisti nella scelta delle musiche più adatte ad affiancare l’esibizione. “La prima edizione dell’Absolut Talent Show è stata sorprendente” afferma Louis de Fautereau, Marketing Manager Absolut Vodka di Pernod Ricard Italia “siamo molto contenti del successo che ha avuto sia per il numero di partecipanti che per la quantità di contatti sul web. Absolut vanta oggi proprio grazie agli internauti più di 15 gruppi tra quelli ufficiali e quelli dei fan dei bartender coinvolti. Crediamo fortemente che la nostra reality competition sia un’opportunità di formazione e di grande visibilità per i bartender, un’occasione per lavorare con un brand del calibro di Absolut, e scoprire la qualità e la purezza della nostra vodka.” Il vincitore avrà l’opportunità di partecipare all’esclusiva Absolut Akademi, il Master di Formazione di due giorni in Svezia per conoscere il mondo Absolut, entrare nel vivo della produzione e imparare i segreti della qualità della celebre vodka svedese. Grazia Di Franco, prima Barlady che si è aggiudicata il titolo di Absolut Mixologist 2010, ha commentato: “Questo appena trascorso è stato un anno strepitoso. L’absolut Talent Show è stata per me un’esperienza indimenticabile, che consiglio a tutti coloro che hanno la mia stessa passione. Il confronto diretto con gli altri bartender d’Italia mi ha insegnato che bisogna sempre stare al passo con le nuove tecniche e non smettere mai di studiare, perché siamo noi a dover diffondere e promuovere la vera cultura del bere di qualità, scegliendo solo i prodotti migliori! Il bartendering è la mia più grande passione e grazie ad Absolut Vodka ho avuto la possibilità di migliorare sia a livello personale sia nella qualità del lavoro di Barlady”