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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Novembre 2010 |
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BIBLIOTECA DIGITALE A PORTATA DI CLIC
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“Tutti i contenuti di una biblioteca a disposizione degli utenti via internet, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno: questo è l’ambizioso progetto di Medialibraryonline (Mlol), il primo e unico network italiano di biblioteche pubbliche di ente locale per la gestione del prestito digitale. Il contributo della Fondazione Cariplo è destinato a finanziare per tutti i sistemi della Lombardia l´ingresso nella piattaforma e l´accesso al network di servizi consentendo, senza costi di start up, di avviare nuovi servizi digitali per gli utenti utilizzabili sia dalle biblioteche che direttamente da casa. Attualmente già 1.000 biblioteche in quattro regioni italiane aderiscono al progetto” |
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L’EIM CRESCE E PROMETTE EFFICIENZA ALLE IMPRESE E ALLA PA - CAMBIERA’ IL MERCATO DELL’INFORMATICA |
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Le nuove soluzioni per gestire e condividere i documenti aziendali e le informazioni in essi contenuti (Eim) si vanno rivelando la chiave di volta dell’efficienza nelle imprese. Solo la fatturazione elettronica farebbe risparmiare alle aziende italiane 17 miliardi di euro. Il mercato Eim è sempre più importante, e in Italia promette di passare dagli attuali 1,2 miliardi di euro a quasi 2 già entro il 2015. In un mercato informatico che ancora stenta c’è, anche in Italia, un comparto che ha assunto consistenza, cresce e promette di esprimere oltre il 15 % del mercato del software e dei servizi entro il 2015 . E’ il comparto dell’Enterprise Information Management (Eim), che comprende non solo il semplice passaggio dei documenti dal cartaceo all’elettronico, ma tutte le soluzioni e i servizi che permettono di trattare, gestire e condividere in modo nuovo e fra persone e sistemi i documenti aziendali, e soprattutto i dati e le informazioni in essi contenuti. E’ questa la più significativa evidenza del primo studio condotto dall’Osservatorio Eim, organizzato da Assinform (l’Associazione delle aziende di informatica aderente a Confindustria) in collaborazione con Sirmi e con il supporto di aziende leader nel settore (Cbt, Infocert, Olivetti e Siav) , per monitorare l’andamento del comparto. Lo studio si è avvalso di un’indagine sul campo (condotta a metà 2010) su 70 aziende fornitrici di soluzioni Eim e 270 aziende e organizzazioni utilizzatrici dei principali settori e di ogni dimensione. E’ il primo, in Italia a prendere in conto tutte le declinazioni delle più evolute tecniche di gestione dei documenti e delle informazioni, evidenziandone le ragioni e le dinamiche di mercato. Fra le evidenze più significative sono che: 1. La diffusione crescente dell’Eim interessa la gran parte delle aziende intervistate: il 74% di esse ha già adottato o prevede di adottare soluzioni Eim, estese o parziali entro il 2011; 2. Il mercato Eim è sempre più importante. In Italia, promette infatti di passare dagli attuali 1,2 miliardi di euro a quasi 2 già entro il 2015, con tassi di crescita annua medi vicini al 10% e di esprimere il 15% dell’intero mercato del software e servizi; 3. Il fenomeno non interessa esclusivamente i grandi utilizzatori. Per quanto l’orientamento a investire (o continuare ad investire) in soluzioni Eim sia ancora tipico delle aziende e delle organizzazioni di maggiori dimensioni, emerge un vivo e crescente interesse presso il 47% delle Pmi (10-49 addetti); 4. Permane una diversa sensibilità settoriale. Tutte le banche e gli enti della Pa interpellati hanno dichiarato di avere investito o di prevedere di investire in Eim, mentre la percentuale, pur restando su soglie ragguardevoli, scende al 64% nell’Industria, al 70% nella distribuzione, al 71% nella Sanità; 5. C’è sempre più fastidio per carta e inefficienze. A livello d’insieme, le ragioni che più spingono ad investire in soluzioni Eim sono: l’ingestibilità di crescenti volumi di documenti cartacei, non solo fisica, ma anche della quantità di risorse necessarie per reperire le informazioni, estrarle, immetterle nei sistemi informatici. Nel caso della Pa centrale e locale, la motivazione viene invece da spinte normative. “Si tratta di elementi di sicuro interesse che Assinform rende disponibili nel solco di un impegno, già ampiamente riconosciuto, di analisi e monitoraggio del settore Ict, e di pronta segnalazione dei trend più interessanti e innovativi. – ha commentato Federico Barilli, Direttore di Assinform - Tutti gli elementi raccolti, danno conto di una componente di mercato non solo molto vivace e di peso crescente, ma essenziale per accrescere l’efficienza nelle aziende e nella Pa. Basti pensare che dalla fatturazione elettronica, che è solo una parte dell’Eim, possono venire risparmi per le imprese italiane che Assinform stima in 17 miliardi di euro annui. E questo prima ancora di guardare ai guadagni di efficienza che danno le soluzioni che permettono l’accesso e la disponibilità delle informazioni giuste in automatico, subito e lungo tutte le fasi di interi processi.” Fra le altre evidenze dello studio sono poi: 6. La tipologia delle aree toccate dall’Eim, che vede in testa quella dell’amministrazione-contabilità (77% delle aziende interessate all’Eim), seguita da comunicazioni interne (51%); gestione del personale (31%); supporto alle vendite (30%), contrattualistica (18%), così come la progettazione e la produzione; 7. I fattori frenanti l’Eim, che sono le ristrettezze di budget (31,5% degli intervistati); la complessità organizzativa (15%), i tempi di progetto e realizzazione delle soluzioni (6%); 8. L’articolazione per tipologia delle soluzioni scelte dalle aziende cha fanno uso di Eim: piattaforme software nel 64% dei casi, applicazioni ad hoc nel 21% e servizi in outsourcing per il 23%. Questi ultimi, i servizi in outsourcing, sono attesi crescere per il prossimo futuro, anche nelle forme più agili, come quelle dei servizi applicativi in rete (Saas, Cloud , etc.) che secondo i vendor interpellati tenderanno a medio-lungo termine ad estendere l’Eim anche verso le micro imprese e tantissimi professionisti. Fra gli altri elementi di interesse sono infine: 9. I criteri adottati dai clienti per scegliere i fornitori di soluzioni Eim vedono prevalere la specializzazione, la capacità di rispondere alle esigenze su qualsiasi altro criterio (già fornitore, brand noto, referenze) 10. La struttura dell’offerta vede una forte concentrazione con il 28% dei fornitori a generare l’80% del mercato |
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GIUSTIZIA: PROTOCOLLO TRA REGIONE SARDEGNA E TRIBUNALE CAGLIARI PER LA DIGITALIZZAZIONE DEGLI ATTI |
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L´accordo rientra nei progetti di interconnessione tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali per realizzare interventi di innovazione tecnologica che consentano di migliorare l’efficienza dell’azione giudiziaria, con particolare riguardo alla riduzione dei tempi di lavoro e abbattimento dei costi per il funzionamento dell’Amministrazione della giustizia. Il processo di digitalizzazione degli atti penali e la creazione di un archivio digitale, consultabile anche via web, delle sentenze civili e penali: sono alcune delle iniziative previste dal protocollo d’intesa firmato stamani al Palazzo di Giustizia di Cagliari dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dal presidente del Tribunale del capoluogo sardo, Leonardo Bonsignore. L´accordo rientra nei progetti di interconnessione tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali per realizzare interventi di innovazione tecnologica che consentano di migliorare l’efficienza dell’azione giudiziaria, con particolare riguardo alla riduzione dei tempi di lavoro e abbattimento dei costi per il funzionamento dell’Amministrazione della giustizia. "L´accordo - ha spiegato il presidente della Regione - rappresenta un passo importante verso la semplificazione amministrativa e per avvicinare i cittadini alle istituzioni, superando anche il divario digitale culturale che incide negativamente sulla crescita sociale e civile del territorio. In coerenza con questo obiettivo generale, che la Regione sta perseguendo con una lunga serie di interventi nel campo dell’informatizzazione e ammodernamento tecnologico, la collaborazione col Tribunale di Cagliari diventa un elemento qualificante per elevare il livello qualitativo dei servizi erogati dall’amministrazione della Giustizia". Alla firma del protocollo era presente anche l’assessore degli Affari Generali, Mario Floris, il quale ha assicurato l’impegno della Regione a individuare non solo le risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi, ma anche il supporto formativo, attraverso una stretta collaborazione con le strutture della Società dell’informazione che fa capo all’assessorato. "L’intesa è un segnale importante sulla strada delle riforme, delle quali la semplificazione e l’innovazione sono componenti essenziali - ha detto l’assessore - e rientra nella strategia della Regione che, come ricorda spesso il presidente Cappellacci, vuole interpretare il ruolo di facilitatore dei processi di sviluppo e ammodernamento della società". Soddisfazione per l´accordo è stata espressa anche dal presidente del Tribunale, che ha rilevato come gli interventi per rendere piu´ efficiente il funzionamento della giustizia amministrata dal Tribunale di Cagliari , proiettino fattori di miglioramento sul sistema economico e sull´equilibrio sociale di un territorio abitato da oltre 800 e su cui sono presenti le piu´ importanti istituzioni politiche, economiche e finanziarie della Sardegna. "Le iniziative assunte, con lungimiranza, dalla Regione Sardegna, unitamente al Tribunale ordinario di Cagliari, in questa direzione, di cui l´intesa firmata oggi e´ un´importante testimonianza, costituiscono la prova - ha concluso - di come si possa ´fare sistema´ fra le istituzioni nell´interesse generale dei sardi e della sempre maggiore trasparenza e fruibilità dei servizi pubblici, a cominciare da quelli della giustizia". Il protocollo firmato oggi si inserisce tra una serie di Accordi di programma quadro tra Governo e Regione che prevedono le notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali ad avvocati e ausiliari del giudice; l’invio delle comunicazioni e delle notifiche per via telematica, il rilascio telematico di certificati giudiziari; la trasmissione telematica delle notizie di reato tra forze di Polizia e procure della Repubblica; la registrazione telematica degli atti giudiziari civili presso l’Agenzia delle Entrate; l’accesso pubblico via rete alle sentenze e ai dati dei procedimenti; la razionalizzazione, evoluzione e messo in sicurezza delle infrastrutture Ict, dei sistemi informatici e della rete di telecomunicazione della giustizia |
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GIUSTIZIA ITALIANA: EMITTENTE TV SICILIANA CONDANNATA PER DIFFUSIONE ABUSIVA DI OPERE DELL’INGEGNO |
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La Iii sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha condannato il titolare di una emittente televisiva di Lentini (Sr) per aver abusivamente trasmesso in pubblico, attraverso la telediffusione via etere, numerose opere dell’ingegno appartenenti al repertorio tutelato della Siae. Il reato è previsto dall’art. 171-ter della Legge n. 633/1941. La Corte d’Appello catanese ha confermato la decisione del Tribunale di Lentini che aveva condannato l’imputato alla pena di mesi sei di reclusione ed euro 3.000 di multa, disponendo anche la pubblicazione della sentenza e la sospensione per un anno della concessione di diffusione radiotelevisiva per l’esercizio dell’attività commerciale, oltre al risarcimento del danno e la rifusione delle spese legali in favore della costituita "parte civile" Siae |
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GIUSTIZIA ITALIANA: SECONDO LA CASSAZIONE È LECITO SPIARE I DIPENDENTI
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La Sezione lavoro della Corte di Cassazione ha stabilito confermando la legittimità del licenziamento per giusta causa, inflitto al direttore di una catena di supermercati Standa di Messina, sorpreso con controlli occulti a prelevare merce dagli scaffali con gli scontrini riciclati. Per la Suprema Corte, "sono legittimi i controlli posti in essere dai dipendenti di agenzie investigative che operano" spiando "come normali clienti e non esercitano alcun potere di vigilanza e controllo". Inoltre fanno sottolineato che "le norme poste dagli art. 2 e 3 della legge 300 del 1970 a tutela della libertà e dignità del lavoratore, delimitando la sfera di intervento di persone preposte dal datore di lavoro a difesa dei suoi interessi, con specifiche attribuzioni nell´ambito dell´azienda, non escludono il potere dell´imprenditore di controllare direttamente o mediante la propria organizzazione gerarchica l´adempimento delle prestazioni lavorative e quindi di accertare mancanze specifiche dei dipendenti, ciò indipendentemente dalle modalità del controllo che può legittimamente avvenire anche occultamente senza che vi ostino né il principio di correttezza e buona fede nell´esecuzione dei rapporti, né il divieto di cui all´art. 4 della legge del 1970 riferito esclusivamente all´uso di apparecchiature per il controllo a distanza". La Cassazione si allinea così al giudizio di merito che aveva fatto notare come "la posizione di prestigio del dipendente (direttore del supermercato)) all´interno della struttura commerciale, avrebbe dovuto costituire esempio di correttezza e professionalità per i dipendenti a lui gerarchicamente subordinati" |
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GIUSTIZIA EUROPA: ANNULLATO REGOLAMENTO SULL´ADEGUAMENTO DELLE RETRIBUZIONI DEI FUNZIONARI DELL’UNIONE EUROPEA
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La Corte annulla le disposizioni del regolamento del Consiglio sull’adeguamento delle retribuzioni dei funzionari dell’Unione europea dal luglio 2009 Il Consiglio, stabilendo nel regolamento un adeguamento delle retribuzioni divergente da quello proposto dalla Commissione, senza ricorrere alla procedura specifica prevista dallo statuto dei funzionari in caso di un deterioramento grave e improvviso della situazione economica, ha oltrepassato i poteri che gli sono conferiti dallo statuto dei funzionari. (Sentenza del 24 novembre nella causa C-40/10, Commissione / Consiglio) |
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GIUSTIZIA EUROPEA: VIETATA LA DENOMINAZIONE «CIOCCOLATO PURO»
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Autorizzando La Denominazione «Cioccolato Puro» L´italia Ha Violato Il Diritto Dell´unione. Una corretta informazione dei consumatori può essere garantita tramite l´indicazione nell´etichetta dell’assenza di grassi sostitutivi Il diritto dell´Unione relativo all’etichettatura dei prodotti di cacao e di cioccolato armonizza le denominazioni di vendita di tali prodotti. Quando contengono fino al 5% di grassi vegetali diversi dal burro di cacao (detti sostitutivi), la loro denominazione resta immutata, ma la loro etichettatura deve contenere, in grassetto, la specifica dizione: «contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao». Per i prodotti di cioccolato che contengono unicamente burro di cacao, è possibile indicare sull´etichettatura tale informazione, purché sia corretta, imparziale, obiettiva e non induca in errore il consumatore. La normativa italiana prevede la possibilità che la dicitura «cioccolato puro» sia aggiunta o integrata nelle denominazioni di vendita o sia indicata in altra parte dell’etichettatura dei prodotti che non contengono grassi vegetali sostitutivi e commina ammende (da 3000 a 8000 euro) in caso di violazione. La Commissione ha presentato un ricorso per inadempimento contro l´Italia dinanzi alla Corte di giustizia, affermando che tale Stato membro ha introdotto una denominazione di vendita supplementare per i prodotti di cioccolato, a seconda che essi possano essere considerati «puri» o meno. Tale circostanza integrerebbe una violazione della direttiva e si porrebbe in contrasto con la giurisprudenza della Corte. La Commissione ritiene che il consumatore debba essere informato circa la presenza o meno nel cioccolato di grassi vegetali sostitutivi mediante l´etichettatura e non tramite l´impiego di una distinta denominazione di vendita. La Corte ricorda in via preliminare che l´Unione europea ha realizzato un’armonizzazione completa delle denominazioni di vendita dei prodotti di cacao e di cioccolato finalizzata a garantire l’unicità del mercato interno. Tali denominazioni sono al contempo obbligatorie e riservate ai prodotti elencati dalla normativa dell´Unione. Chiarito ciò, la Corte dichiara che questa disciplina non prevede né la denominazione di vendita «cioccolato puro» né l’introduzione di una siffatta denominazione da parte di un legislatore nazionale. Pertanto, la normativa italiana è in contrasto con il sistema delle denominazione di vendita istituito dal diritto dell´Unione. La Corte rileva inoltre che il sistema di duplice denominazione instaurato dal legislatore italiano non rispetta neppure i requisiti del diritto dell’Unione relativi alla necessità che il consumatore disponga di un’informazione corretta, imparziale ed obiettiva che non lo induca in errore. La Corte, infatti, ha già dichiarato che l’aggiunta di grassi sostitutivi a prodotti di cacao e di cioccolato che rispettano i contenuti minimi previsti dalla normativa dell’Unione non può produrre l’effetto di modificarne sostanzialmente la natura al punto di trasformarli in prodotti diversi e, di conseguenza, non giustifica una distinzione delle loro denominazioni di vendita. Per contro, precisa la Corte, secondo la normativa dell´Unione, l’inserimento in un’altra parte dell’etichetta di un’indicazione neutra ed obiettiva che informi i consumatori dell’assenza, nel prodotto, di grassi vegetali diversi dal burro di cacao sarebbe sufficiente a garantire un’informazione corretta dei consumatori. Di conseguenza, la Corte dichiara che la normativa italiana, consentendo di mantenere due categorie di denominazioni di vendita che, in sostanza, designano il medesimo prodotto, è idonea ad indurre in errore il consumatore ed a ledere il suo diritto ad un’informazione corretta, imparziale ed obiettiva. La Corte statuisce quindi che l´Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza del diritto dell´Unione. Sentenza del 25 novembre nella causa C-47/09, Commissione europea / Repubblica italiana |
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LA CORTE EUROPEA E IL CIOCCOLATO "PURO": DICHIARAZIONE DI FABIO GARDINI |
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In Italia la dicitura "cioccolato puro" indicava l´assenza totale di grassi vegetali diversi dal burro di cacao - Per l´Europa invece esiste solo il cioccolato che può contenere anche il 5% di grassi vegetali e per questo l´Italia è stata condannata per l´utlizzo di quell´aggettivo - Viene meno un elemento di garanzia per il consumatore che ora dovrà porre più attenzione agli ingredienti indicati in etichetta - Dichiarazione di Fabio Gardini, titolare di Cioccolateria L´artigiano-gardini (http://www.lartigianoforli.it/). "Innanzitutto bisogna sgombrare il campo da equivoci prodotti da informazioni non corrette: la dicitura "cioccolato puro" è stata introdotta dall´Italia per definire un cioccolato che contenesse solo ed esclusivamente burro di cacao, per differenziarlo da cioccolati prodotti sostituendo al burro di cacao, nella misura massima del 5%, grassi vegetali diversi. Si trattava in buona sostanza di un elemento di garanzia per il consumatore finale, in grado di riconoscere molto facilmente un cioccolato prodotto con solo burro di cacao, quindi di qualità superiore. Con questa sentenza la Corte di Giustizia europea vieta all´Italia l´utilizzo di questo "marchio" poichè sostiene che il cioccolato, che contenga o meno grassi vegetali diversi dal burro di cacao nella misura massima del 5%, è tutto uguale. Un Paese dunque non può definire il proprio cioccolato di qualità superiore attraverso l´utilizzo dell´aggettivo "puro". In concreto per il consumatore di cioccolato italiano non cambia molto: i cioccolatieri artigiani italiani si sono impegnati ad utilizzare solo burro di cacao nelle loro lavorazioni e il livello qualitativo, soprattutto nella fascia alta, delle cioccolaterie artigianali del nostro Paese ha raggiunto livelli di vera eccellenza. Un consiglio che posso dare al consumatore, come faccio sempre nelle mie serate di degustazione, è di leggere sempre con attenzione gli ingredienti che costituiscono il prodotto, ma questo vale per tutti gli alimenti, non solo per il cioccolato. A conclusione una riflessione che si può fare è che se l´Italia, una decina di anni fa, quando passò la normativa europea che consentiva di produrre cioccolato anche con grassi diversi dal burro di cacao, anzichè votare a favore avesse difeso con più energia la qualità del cioccolato, avrebbe sicuramente difeso gli interessi sia dei consumatori che dei tanti cioccolatieri artigiani italiani che ostinatamente fanno di quella qualità la loro forza e il loro vanto. |
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CIOCCOLATO PURO - DICHIARAZIONE EUROCHOCOLATE |
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"Stupisce che la notizia relativa alla condanna del nostro paese da parte della Corte di Giustizia dell´Unione Europea sull´introduzione dell´aggettivo "puro" a fianco della parola cioccolato sull´etichettatura dei prodotti italiani abbia suscitato tutto questo clamore." A dirlo è Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate, saputo della condanna definitiva dell´Italia per l´uso della dicitura "cioccolato puro" nell´etichetta del cioccolato contente solo burro di cacao, per distinguerlo da quello contenente altri grassi vegetali. "Tutto sommato -prosegue Guarducci- "si tratta di una notizia ormai nota agli addetti ai lavori nel senso che il verbale di infrazione era gia´ stato compilato da qualche anno e non rimaneva che attendere l´arrivo della multa che puntualmente e´ arrivata. Dobbiamo domandarci piuttosto quali sono state in questi anni, mente si aspettava di ricevere la sanzione, le azioni che il nostro paese ha messo in atto, non tanto per tutelare il cioccolato italiano ed i suoi consumatori ma per proteggere la cultura di un prodotto di qualità a livello internazionale. A nostro modesto avviso e´ mancata una sensibilizzazione politica costante che poteva riportare all´esclusione dei grassi vegetali dalla ricetta originaria del cioccolato, che deve prevedere solo massa e burro di cacao. Temo che la stessa Lobby che ha voluto l´introduzione dei grassi vegetali abbia saputo in questi anni annichilire ogni possibile e doveroso sforzo rivolto alla tutela di uno dei prodotti più rappresentativi della cultura alimentare europea. "Eurochocolate -conclude il Presidente di Eurochocolate- si è schierata fin dall´inizio a favore di questa dicitura adottata dall´Italia per distinguere il cioccolato fatto con burro di cacao rispetto a quello contenente altri grassi vegetali con l´obiettivo di salvaguardare la qualità del cioccolato artigianale italiano. Anche se questa condanna può rappresentare un passo indietro, siamo certi che i nostri maestri cioccolatieri manterranno inalterata la qualità del loro cioccolato artigianale e che la crescente consapevolezza del consumatore nei confronti del cibo degli dei permetterà loro di scegliere nel modo giusto." |
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GIUSTIZIA AMERICANA: LA SOFTWARE HOUSE TEDESCA SAP CONDANNATA PER VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT |
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Un tribunale californiano ha condannato la Sap, colosso del software tedesco, a pagare 1,3 miliardi di dollari alla statunitense Oracle per violazione delle leggi sul diritto d´autore statunitensi. Il reato era stato commesso da una divisione, ora chiusa, della software tedesca, che aveva scaricato e utilizzato illecitamente un software dal sito di Oracle |
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CUNEO: CLASS ACTION CONTRO I PRIVATI E LA P.A. |
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Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 19 novembre nell’Aula Magna dell’Università di Cuneo in via A. Ferraris di Celle, 2 (ex Mater Amabilis), l’incontro dal titolo “La class action contro i privati e contro la P.a.”, dedicato all’approfondimento della nuova disciplina risarcitoria introdotta nell’ordinamento. Centrale nel nuovo sistema, come ridisegnato dalla legge 99 del 23 luglio 2009 che ha modificato l’art. 140 bis del Codice del Consumo, sarà il ruolo delle Associazioni dei Consumatori, alle quali è pertanto richiesto ancora più che in passato un sempre maggiore impegno “sul campo” per rimediare alle criticità del sistema e garantire al meglio la tutela dei diritti. “La Camera di Commercio di Cuneo - commenta Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale cuneese e di Unioncamere nazionale - sensibile e istituzionalmente vigile sulla trasparenza e tutela del mercato, al fine di realizzare tale incontro ha collaborato con la Lega Consumatori, coinvolgendo la Camera Arbitrale del Piemonte, che ha concesso il patrocinio”. La tutela del mercato si realizza non solo attraverso azioni preventive di formazione e di informazione, ma anche attraverso azioni successive, come appunto la class action, volte a garantire l’effettiva soddisfazione delle proprie pretese, allorquando queste vengano negate. “L’azione di classe, o “class action” - ha commentato Marco Didier, avvocato e componente della sezione di Cuneo della Lega Consumatori - rappresenta uno strumento di grande rilevanza poiché implica un rafforzamento dei diritti soggettivi in capo a una generalità di individui che, uniti tra loro, hanno ora la possibilità di far valere le loro ragioni - unitamente alle associazioni di tutela dei consumatori - al fine di ottenere l’accertamento della responsabilità e la condanna al risarcimento del danno nei confronti delle imprese”. All’appuntamento, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Cuneo, dal Consiglio Notarile di Cuneo e dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Cuneo, sono intervenuti, oltre alle rappresentanze istituzionali per i saluti d’apertura, Alessandro Ciatti, docente di diritto privato dell’Università di Torino, Sergio Foà, docente di diritto amministrativo della Facoltà di scienze politiche dell’Università di Torino. Gli avvocati Maria Stella Anastasi e Marco Didier hanno concluso i lavori illustrando casi pratici (rispettivamente “I servizi finanziari” e “Le pratiche commerciali scorrette”). Per informazioni: Ufficio Regolazione del Mercato, tel. 0171.318809-814, e-mail: regolazione.Mercato@cn.camcom.it , web: www.Cn.camcom.it/conciliazione |
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NUOVA DISCIPLINA PREZZO DEI LIBRI - POLILLO (AIE): “IL MONDO DEL LIBRO NON SI RICONOSCE IN QUESTO TESTO LICENZIATO AL SENATO: DANNEGGIA TUTTI”
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“Il mondo dell’editoria libraria non si riconosce nel nuovo testo licenziato ieri dal Senato: danneggia tutti”. E’ molto duro il commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo dopo il testo licenziato ieri dalla Commissione cultura del Senato che emenda la nuova disciplina del prezzo dei libri così come approvata dalla corrispondente Commissione della Camera. Si è infatti introdotta una restrizione delle campagne promozionali a due soli periodi all´anno della durata di due mesi ciascuna, la delega al Ministero per i Beni e le Attività culturali a stabilirne i periodi, uguali per tutti gli editori, un tetto massimo di sconto del 33%, l’esclusione dalla normativa dell´editoria scolastica e sanzioni ulteriori in caso di inosservanza delle indicazioni. “Le modifiche apportate ieri, in totale contrasto con lo spirito del ddl Levi, sono dannose per le librerie e gli editori, soprattutto i più piccoli, e dimostrano la totale non conoscenza del mercato da parte di chi ha caldeggiato e fatto approvare gli emendamenti – ha proseguito Polillo-. L’unica aggiunta condivisibile, e infatti l’Aie aveva confermato il suo accordo, è l’indicazione del limite del 33% agli sconti sulle promozioni. Tutto il resto, compresa la cervellotica decisione di affidare al Ministero per i Beni e le Attività culturali la determinazione dei periodi di promozione, invece di migliorare la situazione attuale la peggiora decisamente, sottraendo addirittura agli editori la decisione su quando promuovere i propri libri. Sono modifiche che danneggiano tutti, editori e librai: per cercare di limitare le promozioni si introducono di fatto i saldi nel mondo dei libri. E il risultato immediato è che nel prossimo mese di dicembre ognuno potrà fare quello che vuole”. “L’esclusione dell’editoria scolastica dalla legge completa l’elenco di indicazioni senza senso per il nostro settore – ha concluso il presidente degli editori -: siamo sconcertati e faremo di tutto perché il disegno di legge torni al testo originario con la sola variante del tetto agli sconti nelle promozioni” |
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ROMA: NONA EDIZIONE DI PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI |
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Cresce l’attesa per la nona edizione di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, unico appuntamento in Europa dedicato all’editoria indipendente, che si terrà a Roma al Palazzo dei Congressi dal 4 all´8 dicembre. Oltre 400 editori e più di 700 ospiti tra autori, artisti ed intellettuali animeranno nella cinque giorni di dicembre i 300 eventi in calendario per un programma con grandi ospiti internazionali, focus e appuntamenti professionali dedicati al mondo dell’e-book e al futuro del libro e della lettura e laboratori e incontri per i più piccini. La nona edizione della manifestazione sarà presentata domani, 23 novembre, alle 11 al Tempio di Adriano a Roma (Piazza di Pietra). Interverranno, introdotti dal saluto del vicepresidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo, il presidente del Gruppo Piccoli editori dell’Aie Enrico Iacometti, il direttore della fiera Fabio Del Giudice, l’Assessore alle Politiche culturali e della Comunicazione del Comune di Roma Umberto Croppi, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Chiuderà la mattinata l’intervento del Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Francesco Maria Giro. La fiera apre i battenti forte di dati significativi per l’editoria indipendente: una crescita del numero dei piccoli e medi editori del 6% (passati dai 2653 del 2008 ai 2794 del 2009) e un’ulteriore conferma della loro quota mercato, che arriva a coprire nel 2009 il 35,6% del canale libreria |
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LE IMPRESE MILANESI SPENDONO IN RESPONSABILITÀ SOCIALE OGNI ANNO 1,4 MILIARDI DI EURO |
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L’azienda metalmeccanica col pulmino per disabili e l’area verde, l’industria alimentare che offre il gelato ai donatori di sangue, il commerciante di hobbistica creativa che organizza la festa del patchwork in paese e offre coperte fatte a mano alla casa di riposo, l’attività chimica che sponsorizza attività giovanili, sportive e onlus, l’assicurazione che autorizza un dirigente a occuparsi di volontariato anche se interferisce col lavoro. Centoquarantamila, circa una su due, le imprese che praticano la responsabilità sociale a Milano. Un miliardo e quattrocento milioni di euro all’anno, questa la cifra che complessivamente spendono, in media circa 10 mila euro ciascuna vanno in buone pratiche. Un terzo di queste aziende sono mosse dalla motivazione etica dell’imprenditore (36,9%), che viene messa in pratica con l’attività di tutti i giorni (44,1%), in particolare con attività sportive e culturali (rispettivamente 26,2% e 19%). Nello specifico, per quanto riguarda l’ambiente, il 78,5% degli imprenditori presta attenzione ai rifiuti mentre la salute e la sicurezza dei lavoratori sono la priorità nel campo dei diritti dei dipendenti per il 70,3% delle aziende. Nonostante la crisi gli sforzi degli imprenditori nel campo della responsabilità sociale sono rimasti invariati per quasi il 48,7% dei titolari d’impresa. Non solo etica imprenditoriale, ma anche sensibilizzazione dei collaboratori, messa in pratica dal 50% degli imprenditori. Gli strumenti più utilizzati per misurare questo impegno? Il codice etico (7,7%) e le certificazioni (6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese e dell’indagine “La responsabilità sociale delle piccole e medie imprese” nel 2010. E di temi sociali si è parlato lo scorso 26 novembre in Camera di commercio al seminario “Quale coesione sociale? Dialogo fra istituzioni e organizzazioni del terzo settore” organizzato dal Laboratorio per la Coesione Sociale, realtà promossa dal Forum Terzo Settore della Lombardia, dal Laboratorio di Politiche Sociali del Politecnico di Milano e da Excursus Spazio di Formazione Partecipata. “Sensibilizzare le imprese sul tema della responsabilità etica e sociale significa promuovere un mercato più equo, efficiente e competitivo – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano –. In questo senso, la Camera di commercio di Milano è da tempo attiva e attenta nell´incoraggiare e offrire assistenza alle aziende milanesi e lombarde che vogliono migliorare la loro gestione con prassi sempre più responsabili dal punto di vista sociale e ambientale. Una attenzione che deve proseguire soprattutto in una fase di difficoltà economica come quella attuale per aiutare le imprese, specie le piccole e medie, a continuare a scegliere l’adozione di misure che, al di là dei costi iniziali, portano un vantaggio in termini di competizione, immagine e affidabilità” |
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CAMPAGNA NAZIONALE QUALITA’ “NOI CI SIAMO”: MOLTE AZIENDE LOMBARDE ADERISCONO PER SOTTOSCRIVERE IL VALORE DI “LEADERSHIP, INNOVAZIONE, QUALITA’” A BENEFICIO DEL SISTEMA ITALIA
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A Milano, martedì 30 novembre, Convegno Galgano con la testimonianza di Agustawestland. Sono 117 le aziende lombarde che, tra le centinaia di imprese italiane private e pubbliche di ogni settore e dimensione, hanno aderito alla Campagna Nazionale Qualità “Noi ci siamo” (presentazione) perché credono nel Valore del “Fare Qualità”. La Campagna, ideata e promossa dal Gruppo Galgano fin dal 1989 - tuttora unica nel suo genere – è giunta alla sua 22a edizione con l’Adesione del Presidente della Repubblica, che le ha conferito, per il secondo anno consecutivo, la Speciale Medaglia Presidenziale. “Dalla Leadership alla Leadership di Mercato con Qualità e Innovazione” è il tema portante della Campagna di Comunicazione Galgano di quest’anno, un appuntamento per testimoniare che la Competitività dell’industria italiana può cambiare realmente la Storia del nostro Paese, perché la Qualità può essere ovunque, condiziona la nostra vita e dipende da tutti noi. L’iniziativa ha ormai assunto valore istituzionale e, in occasione del Convegno in programma a Milano, martedì 30 novembre, sarà possibile dibattere e confrontarsi su un tema di grande attualità e urgenza, affrontato anche attraverso la testimonianza in presa diretta di Agustawestland, per voce del suo Direttore Qualità, Claudio Maltoni. Per iscrizioni e informazioni: tel 02.39605295 – relazioni.Esterne@galganogroup.it - www.Galganogroup.it “Oggi è ormai il tempo del fare e nelle aziende italiane è sempre più necessario innovare perché nulla crea valore per i clienti come l’Innovazione. L’innovazione, sia di prodotto/servizio che di processo, è uno dei principali mezzi che consentono di ottenere un vantaggio competitivo di lungo termine - dichiara Alberto Galgano, presidente del Gruppo Galgano - Sviluppando idee innovative l’azienda può ottenere una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti e quindi acquisire una reale leadership sul mercato in cui opera.”. La Campagna Galgano si sviluppa nell’intero circuito comunicativo dei media (giornali, affissioni, web) nell’ambito della Settimana Europea della Qualità (8-14 novembre 2010) promossa dall’Unione Europea fin dal 1995 con invito a tutti gli Stati membri di diffondere la Cultura della Qualità nel proprio Paese. La Campagna italiana invece, ideata e promossa dal Gruppo Galgano, nasce nel 1989, in occasione della 1a Giornata Mondiale della Qualità (che si celebra sempre il secondo giovedì di novembre) voluta dalle tre grandi Associazioni Mondiali della Qualità di Stati Uniti (Asq), Giappone (Juse), Europa (Eoq). Il Gruppo Galgano è la società a capitale interamente italiano, leader nel campo della consulenza di direzione e della formazione manageriale con forte orientamento ai risultati |
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TORNA LA CAMPAGNA NAZIONALE QUALITA’ “NOI CI SIAMO”: 29 AZIENDE DELL’EMILIA ROMAGNA ADERISCONO PER SOTTOSCRIVERE IL VALORE DI “LEADERSHIP, INNOVAZIONE, QUALITA’” A BENEFICIO DEL SISTEMA ITALIA
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A Bologna, martedì 30 novembre, Convegno Galgano con la testimonianza di Gruppo Hera. Sono 29 le aziende dell’Emilia Romagna che, tra le centinaia di imprese italiane private e pubbliche di ogni settore e dimensione, hanno aderito alla Campagna Nazionale Qualità “Noi ci siamo” (presentazione) perché credono nel Valore del “Fare Qualità”. La Campagna, ideata e promossa dal Gruppo Galgano fin dal 1989 - tuttora unica nel suo genere – è giunta alla sua 22a edizione con l’Adesione del Presidente della Repubblica, che le ha conferito, per il secondo anno consecutivo, la Speciale Medaglia Presidenziale. “Dalla Leadership alla Leadership di Mercato con Qualità e Innovazione” è il tema portante della Campagna di Comunicazione Galgano di quest’anno, un appuntamento per testimoniare che la Competitività dell’industria italiana può cambiare realmente la Storia del nostro Paese, perché la Qualità può essere ovunque, condiziona la nostra vita e dipende da tutti noi. L’iniziativa ha ormai assunto valore istituzionale e, in occasione del Convegno in programma a Bologna, martedì 30 novembre, sarà possibile dibattere e confrontarsi su un tema di grande attualità e urgenza, affrontato anche attraverso la testimonianza in presa diretta di Gruppo Hera, per voce del suo Responsabile Sviluppo, Formazione e Organizzazione, Alessandro Camilleri. Per iscrizioni e informazioni: tel 02.39605295 – relazioni.Esterne@galganogroup.it - www.Galganogroup.it “Oggi è ormai il tempo del fare e nelle aziende italiane è sempre più necessario innovare perché nulla crea valore per i clienti come l’Innovazione. L’innovazione, sia di prodotto/servizio che di processo, è uno dei principali mezzi che consentono di ottenere un vantaggio competitivo di lungo termine - dichiara Alberto Galgano, presidente del Gruppo Galgano - Sviluppando idee innovative l’azienda può ottenere una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti e quindi acquisire una reale leadership sul mercato in cui opera.”. La Campagna Galgano si sviluppa nell’intero circuito comunicativo dei media (giornali, affissioni, web) nell’ambito della Settimana Europea della Qualità (8-14 novembre 2010) promossa dall’Unione Europea fin dal 1995 con invito a tutti gli Stati membri di diffondere la Cultura della Qualità nel proprio Paese. La Campagna italiana invece, ideata e promossa dal Gruppo Galgano, nasce nel 1989, in occasione della 1a Giornata Mondiale della Qualità (che si celebra sempre il secondo giovedì di novembre) voluta dalle tre grandi Associazioni Mondiali della Qualità di Stati Uniti (Asq), Giappone (Juse), Europa (Eoq). Il Gruppo Galgano è la società a capitale interamente italiano, leader nel campo della consulenza di direzione e della formazione manageriale con forte orientamento ai risultati |
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CAMPAGNA NAZIONALE QUALITA’ “NOI CI SIAMO”: 13 AZIENDE ABRUZZESI ADERISCONO PER SOTTOSCRIVERE IL VALORE DI “LEADERSHIP, INNOVAZIONE, QUALITA’” A BENEFICIO DEL SISTEMA ITALIA |
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A Chieti, lunedì 29 novembre, Convegno Galgano con la testimonianza di Honda Italia Industriale. Sono 13 le aziende dell’Abruzzo che, tra le centinaia di imprese italiane private e pubbliche di ogni settore e dimensione, hanno aderito alla Campagna Nazionale Qualità “Noi ci siamo” (presentazione) perché credono nel Valore del “Fare Qualità”. La Campagna, ideata e promossa dal Gruppo Galgano fin dal 1989 - tuttora unica nel suo genere – è giunta alla sua 22a edizione con l’Adesione del Presidente della Repubblica, che le ha conferito, per il secondo anno consecutivo, la Speciale Medaglia Presidenziale. “Dalla Leadership alla Leadership di Mercato con Qualità e Innovazione” è il tema portante della Campagna di Comunicazione Galgano di quest’anno, un appuntamento per testimoniare che la Competitività dell’industria italiana può cambiare realmente la Storia del nostro Paese, perché la Qualità può essere ovunque, condiziona la nostra vita e dipende da tutti noi. L’iniziativa ha ormai assunto valore istituzionale e, in occasione del Convegno in programma a Chieti, lunedì 29 novembre - con il Patrocinio della Camera di Commercio di Chieti e delle Associazioni Industriali di Chieti e Pescara - sarà possibile dibattere e confrontarsi su un argomento di grande attualità e urgenza anche grazie all’intervento di Alberto Galgano, presidente del Gruppo Galgano, e alla testimonianza in presa diretta di Honda Italia Industriale, per voce del suo responsabile market quality, Giuseppe Madonna. Per iscrizioni e informazioni: tel 02.39605295 – relazioni.Esterne@galganogroup.it - www.Galganogroup.it . “Oggi è ormai il tempo del fare e nelle aziende italiane è sempre più necessario innovare perché nulla crea valore per i clienti come l’Innovazione. L’innovazione, sia di prodotto/servizio che di processo, è uno dei principali mezzi che consentono di ottenere un vantaggio competitivo di lungo termine - dichiara Alberto Galgano, presidente del Gruppo Galgano - Sviluppando idee innovative l’azienda può ottenere una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti e quindi acquisire una reale leadership sul mercato in cui opera.”. La Campagna Galgano si sviluppa nell’intero circuito comunicativo dei media (giornali, affissioni, web) nell’ambito della Settimana Europea della Qualità (8-14 novembre 2010) promossa dall’Unione Europea fin dal 1995 con invito a tutti gli Stati membri di diffondere la Cultura della Qualità nel proprio Paese. La Campagna italiana invece, ideata e promossa dal Gruppo Galgano, nasce nel 1989, in occasione della 1a Giornata Mondiale della Qualità (che si celebra sempre il secondo giovedì di novembre) voluta dalle tre grandi Associazioni Mondiali della Qualità di Stati Uniti (Asq), Giappone (Juse), Europa (Eoq). Il Gruppo Galgano è la società a capitale interamente italiano, leader nel campo della consulenza di direzione e della formazione manageriale con forte orientamento ai risultati |
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CONVEGNO: OUTSOURCING LOGISTICO |
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Giovedì 2 dicembre 2010, al centro del Convegno organizzato dall’Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Management (Ailog) presso la sede Congressi di Assolombarda a Milano, ci sarà il ruolo dell’Outosurcing Logistico, come fattore decisivo per contribuire ad aiutare le imprese italiane a uscire dalla crisi sia sul piano nazionale che internazionale. “Il fattore che può consentire a molti operatori di essere pronti ad affrontare il mercato del dopo-crisi, ha spiegato Domenico Netti, presidente Ailog, è l’innovazione: solo che avrà investito in innovazione nel corso di questo periodo difficile che si sta avviando a conclusione potrà operare da protagonista nel mercato di domani; ma per farlo occorre concentrasi sul proprio core business, delegando a qualificati professionisti esterni il maggiore numero di funzioni possibili, tra cui la logistica; per questo, è importante tracciare, oggi, attraverso l’esperienza di aziende leader nei rispetti comparti merceologici e di importanti operatori logistici, lo stato dell’arte di questa strategia”. Giuseppe Boschi, coordinatore scientifico del convegno, ha proposto di mettere a confronto, nel corso della mattinata, il punto di vista dei providers logistici – Db Group, Kuehne+nagel Italia, Gazeley, Mbm Italia, Number 1 Logistics Group, Mole Logistica – con quello delle aziende che fruiscono di queste tipologie di servizi - tra cui Pinifarina e Alessi. Lo scopo è la condivisione di esperienze tra domanda e offerta e un confronto diretto tra le rispettive esigenze grazie anche al contributo di studiosi ed esperti del settore. Sarà inoltre dato spazio, durante il dibattito, anche alle testimonianze aziende, come Soluzione srl, che forniscono servizi ai logistic providers. Il Convegno si chiuderà con una Tavola Rotonda, moderata da Massimo Merlino, direttore di Logistica & Management, alla quale parteciperanno, oltre ai logistics providers, Carlo Ricchetti (Alessi), Stefania Pupa (Ducati), Mauro Charriere (Pininfarina) e Marco Covarelli (Soluzione). Per iscriversi, si può visitare il sito www.Ailog.it , oppure contattare la Segreteria Ailog: tel. 0266710622 / 026693809, fax 026701483, e-mail: convegni@ailog.It |
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BARI: SEMINARIO INTERNAZIONALE DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
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Con un seminario formativo internazionale dal 30 novembre al 2 dicembre su “Educare alla Legalità Democratica” parte da Bari la European Caravan For Legality, il progetto internazionale di lotta a tutte le mafie e di diffusione della cultura della legalità sostenuto dall’Unione Europea, che vede coinvolte organizzazioni provenienti da Italia, Svizzera, Francia, Malta, Albania, Bulgaria, Bosnia, Serbia, e con l’Arci nel ruolo di capofila. La tre giorni barese, curata dall’ Arci di Bari con il sostegno del Comune di Bari, avrà per titolo “Educare alla legalità democratica. Teorie, modelli e prassi didattiche a confronto”, e si terrà dalla mattina del 30 novembre fino al 2 dicembre presso la Cittadella della Cultura di Bari. Il seminario formativo internazionale, che incontra il patrocinio di Regione Puglia, Libera, Università degli Studi di Bari e di Bologna, Associazione Nazionale Magistrati di Bari e Ordine degli avvocati di Bari, rappresenta il primo momento di riflessione e formazione significativo all’interno del più vasto progetto di Carovana Antimafie internazionale e avrà lo scopo di mettere a confronto e condividere metodi di lavoro, buone prassi e modelli didattici innovativi nel campo della educazione alla legalità e alla democrazia, da utilizzare soprattutto nelle scuole. Il fitto programma dei lavori prevede la partecipazione di numerose personalità di prestigio. Al seminario saranno presenti oltre 100 partecipanti in rappresentanza dei tanti soggetti (organizzazioni, istituzioni, associazioni,…) provenienti da diversi paesi europei in rappresentanza di tutti i partner internazionali del progetto. “Siamo convinti – ha detto il coordinatore di carovana antimafie e curatore del seminario, Alessandro Cobianchi - che sia necessario munirsi non solo di un alfabeto e di un linguaggio comuni ma anche individuare e diffondere gli strumenti più efficaci nella formazione civile ed etica, in particolare fra le nuove generazioni. In questo campo, il modello di rete di antimafia sociale, può a buona ragione essere considerato tra i più avanzati. L´arci Bari ha l´onore di organizzare il seminario formativo internazionale che inaugura ufficialmente il percorso del progetto European Caravan for Legality. Nel corso della tre giorni verrà presentata ufficialmente la Carovana antimafie internazionale, la cui partenza ufficiale, per quanto riguarda l´area dei Balcani avverrà a Bari nel maggio 2011.” |
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