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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Gennaio 2011 |
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SVILUPPATO DISPOSITIVO PER INDIVIDUARE NUOVI MARKER DIAGNOSTICI |
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Bruxelles, 17 gennaio 2011 - Alcuni scienziati, supportati dai fondi stanziati dall´Unione europea, hanno sviluppato tecniche innovative in grado di aiutare i ricercatori ad analizzare in tempi rapidi le banche dati mediche per individuare i marker diagnostici e quindi mettere a punto farmaci ad-hoc per i soggetti allergici. Coordinati dalla Sahlgrenska Academy dell´Università di Göteborg (Svezia), gli scienziati coinvolti nello studio ritengono che queste nuove tecniche potrebbe consentire di ridurre sensibilmente il numero di animali oggi utilizzati nei test clinici. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plos Computational Biology, è il frutto di due progetti finanziati dall´Ue: Complexdis ("Unravelling complex diseases with complexity theory: from networks to the bedside") e Multimod ("Multi-layer network modules to identify markers for personalized medication in complex diseases"). Il progetto Complexdis ha ricevuto 1,81 milioni di euro in riferimento alla tematica "Scienze e tecnologie nuove ed emergenti" (Nest) del Sesto programma quadro (6° Pq), mentre a favore di Multimod sono stati stanziati 2,53 milioni di euro per la tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il team ha raccontato che il proprio lavoro costituisce un ulteriore sviluppo delle tecniche di analisi dei dati impiegate nelle banche dati mediche registrate nella banca dati Pubmed (che contiene numerosi casi di studio) e dei dati microarray provenienti da altri archivi. Gli scienziati analizzano questi ultimi dati perché consentono loro di valutare contemporaneamente e per diverse patologie tutti i 20.000 geni umani. Gli scienziati, provenienti da Italia, Norvegia e Svezia, hanno messo a punto alcuni metodi computazionali per determinare il ruolo di una variazione nell´interazione tra geni diversi dei linfociti (un tipo di globuli bianchi) sul sistema immunitario. Esaminando gli abstract di 18 milioni di articoli raccolti in Pubmed, i ricercatori sono riusciti a raccogliere le informazioni necessarie per identificare questi geni e su questa base a creare un modello di rete che rappresenta le modalità con cui interagiscono questi geni. "Questo modello può essere paragonato a una sorta di circuito stampato nei linfociti utilizzato dalle cellule per decidere se attivare o meno il sistema immunitario", spiega il dott. Mikael Benson del dipartimento di biologia dei sistemi delle Sahlgrenska Academy, nonché collaboratore dell´ospedale pediatrico Regina Silvia. "Sono decisioni che avvengono di continuo, poiché i linfociti sono incessantemente esposti a diverse particelle, anche solo attraverso la respirazione. Poiché alcune potrebbero avere effetti nocivi, le cellule devono decidere se attivare o meno il sistema immunitario. Capita però che le decisioni prese non siano quelle giuste: è il caso in cui si sviluppano allergie e diabete". Il team ha eseguito varie simulazioni sui dati in modo da determinare le reazioni del modello sviluppato all´esposizione ripetuta alle particelle. Gli scienziati hanno identificato 4 tipi di reazioni: uno per lasciare inattivo il sistema immunitario e tre per attivarlo in modi diversi. "Abbiamo scoperto che i geni del modello reagivano nei pazienti che presentavano diverse patologie immunitarie", ha detto Benson. "Utilizzeremo il modello per identificare i marker diagnostici in modo da poter sviluppare cure ad hoc, al momento in fase di test clinici per i pazienti allergici". I ricercatori suppongono che questi metodi possano rivestire in futuro un ruolo cruciale per la ricerca, soprattutto alla luce del continuo aumento delle informazioni all´interno delle banche dati mediche. "Questi metodi potrebbe ridurre l´esigenza di condurre test sugli animali e determinare risparmi in termini di tempo e denaro", conclude sempre Benson. "Potrebbero inoltre tradursi in esperimenti più rapidi e mirati i cui risultati potrebbero portare a nuove scoperte sui marker diagnostici o per lo sviluppo di nuove cure". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg: http://www.Gu.se/ Plos Computational Biology: http://www.Ploscompbiol.org/home.action Progetto Multimod: http://www.Multimod-project.eu/index.html Progetto Complexdis: http://www.Complexdis.org.gu.se/ |
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UNO STUDIO CINO-UE PUNTA I RIFLETTORI SULLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE |
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Bruxelles, 17 gennaio 2011 - Quando si sentono giù di corda, gli europei si rivolgono a quello che conoscono meglio: la medicina occidentale. E le virtù della medicina tradizionale cinese (Mtc)? Un team di ricercatori finanziato dall´Ue sta lavorando per informare il pubblico sulla sicurezza e l´efficacia della Mtc, che si basa su un metodo su misura e olistico per curare i pazienti. Il progetto Gp-tcm ("Good practice in traditional Chinese medicine research in the post-genomic era") è finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue con ben 995,100 Eur. Usando un metodo di genomica funzionale attraverso lo scambio di conoscenze e di abilità, i partner del progetto si stanno occupando di informare gli europei sull´uso di medicine cinesi a base di erbe e dell´agopuntura. I ricercatori, che provengono da 13 Stati membri dell´Ue, Australia, Canada, Cina, Norvegia, Stati Uniti e Tailandia stanno valutando l´attuale stato della Mtc e stanno identificando i problemi e fornendo le risposte sul controllo della qualità, l´estrazione e l´analisi delle medicine cinesi a base di erbe attraverso 10 Pacchetti di lavoro sviluppati per il progetto. "Al contrario dell´approccio riduzionistico della medicina occidentale che si basa sull´anatomia moderna, la cellula e la biologia molecolare, la Mtc usa un sistema teorico unico e un approccio olistico individualizzato per descrivere la salute e la malattia basato sulla filosofia dell´equilibrio Yin-yang con particolare enfasi su armonia e funzioni," ha spiegato il coordinatore del progetto Gp-tcm, il dott. Qihe Xu, ricercatore del King´s College di Londra nel Regno Unito. "Questi due sistemi medici sono in disaccordo in molte situazioni visto che osservano la salute dalla propria prospettiva limitata. Gp-tcm ha lo scopo di formare una miglior pratica e armonizzare la ricerca sulla Mtc nell´Ue usando un approccio di genomica funzionale attraverso lo scambio di opinioni, esperienze e competenze tra scienziati, medici e settore farmaceutico nell´Ue e in Cina. Il dott. Xu ha sottolineato che mentre i 10 Pacchetti di lavoro si occupano delle questioni fondamentali che preoccupano la gente, i partner di Gp-tcm stanno lavorando con diligenza per mettere in rilievo l´uso della metodologia della genomica funzionale nella ricerca sulla sicurezza, l´efficacia e i meccanismi delle medicine erboristiche cinesi e dell´agopuntura. "Comprenderà l´applicazione della tecnica di modellazione in silico, modelli basati sulla cellula, modelli animali e studi clinici," ha detto. "Saranno pubblicati linee guida sulla buona pratica e protocolli concordati in aree di ricerca affini per armonizzare la futura ricerca sulla Mtc nell´Ue e saranno messi a disposizione di tutti gli Stati Membri dell´Ue strumenti online e risorse per la ricerca. Il consorzio pubblicherà linee guida sulla buona pratica e sui protocolli concordati per aiutare a stimolare la ricerca sulla Mtc in tutta l´Ue. Inoltre gli Stati Membri avranno anche accesso a strumenti online e risorse per la ricerca. Il progetto Gp-tcm, che è stato lanciato nel 2009 e che si concluderà nel 2012, creerà e manterrà la European Society of Chinese Medicine Research, assicurando così la guida e la coordinazione della cooperazione Ue-cina nella ricerca sulla Mtc. Per maggiori informazioni, visitare: Gp-tcm: http://www.Gp-tcm.org/ King´s College London: http://www.Kcl.ac.uk/index.aspx |
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INFLUENZA: DECEDUTA IN VENETO UNA PAZIENTE CON PATOLOGIE PREGRESSE. COLETTO: “NESSUN ALLARME, E’ CASISTICA ANNUALE” |
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Venezia, 17 gennaio 2011 - Una donna di 41 anni, con gravi patologie croniche (diabete ed insufficienza mentale) e positiva al tampone dell’influenza H1n1 è deceduta all’ospedale di Conegliano Veneto (Treviso). Il caso è stato confermato dalla direzione regionale prevenzione. Ne dà notizia l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. La paziente, che non era vaccinata, era stata ricoverata domenica 9 con febbre alta ed era subito stata trasferita in rianimazione per l’aggravarsi delle sue condizioni. E’ il secondo decesso in Veneto, dopo quello di Vicenza nei giorni scorsi. “Si tratta di casi che addolorano – sottolinea Coletto – ma rispetto ai quali non bisogna allarmarsi, perché rientrano in pieno nella casistica annuale. Tutti gli anni l’influenza, che pure è una patologia di per sé non grave, miete purtroppo qualche vittima, soprattutto, come in questo caso, tra le persone con patologie pregresse e croniche. Tutte le nostre strutture sanitarie – aggiunge l’assessore – sono perfettamente attrezzate per affrontare opportunamente la situazione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello della disponibilità dei medicinali adatti, a cominciare dagli antivirali. Raccomando quindi a tutti di non allarmarsi, di vaccinarsi per chi non l’ha ancora fatto, e di seguire le più normali regole di comportamento quotidiano a tutti note per limitare il rischio di contrarre la malattia”. Ad oggi, i casi ricoverati per influenza H1n1 in Veneto, sulla base dei dati comunicati alla direzione regionale prevenzione, sono 5: 2 nell’Ulss 6 di Vicenza, 2 nell’Ulss 9 di Treviso ed 1 nella 10 di San Donà. L’anno scorso i casi registrati in Veneto sono stati oltre 300.000, con 182 ricoveri e 13 decessi. |
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SANITÀ FVG: APPROVATA DELIBERA PER INIZIATIVE DI FARMACOVIGILANZA |
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Trieste, 17 gennaio 2011 - Ogni anno alle Regioni, secondo quanto stabilito dalla legge finanziaria del 1997, vengono assegnati dei fondi da impiegare specificamente per iniziative di farmacovigilanza secondo progetti da approvare con apposita convenzione tra l´Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e le Regioni stesse. A tal fine le Regioni presentano all´Aifa dei progetti sulle tematiche concordate in sede di Accordo Stato-regioni; i progetti, se approvati dall´Agenzia, sono successivamente oggetto di una convenzione specifica Aifa-regione, che disciplina obiettivi, metodi, indicatori di monitoraggio e finanziamento dei progetti medesimi. Nel 2011 verranno assegnati i fondi relativi agli anni 2008-2009, in quanto a livello centrale ci sono stati dei ritardi imputabili anche alla riorganizzazione dell´Agenzia del farmaco. I fondi disponibili per il Friuli Venezia Giulia sono pari a circa 550 mila euro complessivi per le due annualità. I progetti - secondo quanto stabilito dall´Aifa - dovranno riguardare selezionate tematiche di farmacovigilanza ed essere presentati entro il 21 febbraio prossimo. A tal fine, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato - su proposta dell´assessore alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic - la delibera che stabilisce che gli Enti del Servizio sanitario regionale (Ssr), anche in forma associata tra loro, presentino alla Direzione centrale Salute le lettere d´intenti per i progetti che intendono proporre; che tali Enti, sulla base della loro autonomia gestionale, potranno individuare come partner per la realizzazione dei progetti in questione anche altri soggetti pubblici. La Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali viene incaricata di coordinare gli Enti nella predisposizione dei progetti al fine di promuovere iniziative di interesse per il Ssr, in linea con le disposizioni pianificatorie e programmatorie del Servizio stesso; di selezionare i progetti inviati dagli Enti del Ssr e di curarne il successivo invio all´Aifa; di procedere alla predisposizione di proposte progettuali da inviare all´Aifa nel caso in cui non pervengano dagli Enti del Ssr un numero di progetti sufficienti/ coerenti con quanto fissato nell´Accordo Stato-regioni; di supportare gli Enti del Ssr nella predisposizione ed eventuale attuazione dei progetti; di assicurare la partecipazione del Friuli Venezia Giulia ai progetti a valenza nazionale o multiregionale. Le aree tematiche individuate dall´Aifa per la presentazione delle lettere di intento dei progetti di farmacovigilanza attiva riguardano lo studio delle reazioni avverse ai farmaci (Adr); la valutazione dell´uso dei farmaci, sia in ambito territoriale che ospedaliero; l´informazione e la formazione; il potenziamento dell´attività di Farmacovigilanza dei Comitati Etici nelle sperimentazioni cliniche. |
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NUOVO CENTRO DIALISI OSPEDALE BORGO ROMA A VERONA. RISPOSTA MODERNA E ACCOGLIENTE A PATOLOGIA MOLTO IMPATTANTE |
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Verona, 17 gennaio 2011 - “Il dializzato è un paziente al quale va riservata un’attenzione del tutto particolare, perché colpito da una patologia particolarmente impattante anche a livello umano. Strutture moderne, confortevoli e tecnologicamente avanzate come questa sono la risposta più appropriata a tale necessità”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto riguardo al nuovo Centro dialisi, inaugurato il 14 gennaio all’ospedale Borgo Roma di Verona, e dotato di due sale dialisi, di una stanza con filtri per il trattamento di pazienti con patologie infettive e di 27 postazioni dialitiche, che permetteranno di trattare oltre 100 pazienti, rendendo questo centro uno dei più grandi del Veneto. Coletto, impossibilitato a partecipare alla cerimonia per il prolungarsi di precedenti impegni istituzionali, ha visitato più tardi la struttura, accompagnato dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Sandro Caffi e dai sanitari. “Il momento finanziario della sanità nazionale e veneta – ha detto anche Coletto – non è facile: lo supereremo grazie ad un lavoro di riforma dell’intero sistema già a buon punto, la cui base di partenza è il nuovo Piano Sociosanitario in corso di definizione. Nel frattempo non va perso di vista l’obiettivo di proseguire nel miglioramento dei servizi offerti ai nostri cittadini. In questo senso, la nuova dialisi di Borgo Roma è un bell’esempio”. Il nuovo Centro sostituisce quello già operativo da oltre 20 anni, afferente al reparto di nefrologia e dialisi diretto dal professor Antonio Lupo e opererà sotto la responsabilità del dottor Nicola Tessitore. La struttura è caratterizzata da una particolare attenzione alla qualità del tempo trascorso in ospedale ed al benessere generale, anche con la presenza di sistemi audio e video che permettono momenti d’intrattenimento durante la seduta di dialisi, ma è anche dotata di elementi tecnologici di assoluta avanguardia. Dispone infatti sia di un impianto per la preparazione dell’acqua per dialisi di ultimissima generazione, sia dei più sofisticati reni artificiali che consentono di offrire ai pazienti tutti i tipi conosciuti di trattamento, in modo che ognuno possa essere assistito in maniera personalizzata, in funzione delle sue necessità e condizioni cliniche. Ogni postazione dialisi è equipaggiata con sistemi testaletto configurati con prese elettriche, idrauliche e di rete informatica per la raccolta continua dei vari parametri dei pazienti e delle apparecchiatura per dialisi per monitorare costantemente il trattamento. Attualmente a Verona sono oltre 250 i pazienti trattati con la dialisi e, grazie anche alla nuova struttura di Borgo Roma, a tutti è offerta una possibilità terapeutica efficace sia in termini di qualità clinica che di qualità della vita. |
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TRENTO: APPROVATO IL PIANO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE PER IL TRIENNIO 2010-2012 |
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Trento, 17 gennaio 2011 - Approvato il 14 gennaio dalla Giunta, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, il Piano provinciale per la prevenzione per il triennio 2010-2012, che prende le mosse dal Piano nazionale. Questo strumento programmatorio mette al suo centro la persona, superando la rigida distinzione fra prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. È infatti proprio questa la novità principale del Piano provinciale, che intende chiarire i meccanismi di governance della prevenzione, definendo competenze e ruoli di tutte le articolazioni organizzative dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. La stesura del Piano di prevenzione è giunta in un periodo di riordino complessivo del Servizio sanitario provinciale, avviato con l´approvazione della legge n. 16 del luglio 2010. La legge provinciale, sotto il profilo della prevenzione, prevede proprio, tra le altre cose, l´istituzione del Dipartimento di Prevenzione, una struttura nuova per la sanità trentina che necessita di una riorganizzazione dei servizi di assistenza collettiva distrettuali. Alcuni dei progetti contenuti nel Piano costituiscono la prosecuzione di obiettivi provinciali già contenuti nel precedente Piano di prevenzione (come il sistema di sorveglianza Passi per il monitoraggio dei comportamenti legati alla salute e l´indagine "Okkio alla salute" dedicata all´attività fisica e al sovrappeso dei bambini in età scolare), mentre altri progetti rappresentano un’evoluzione di attività già in essere presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Vi sono poi due nuovi percorsi: il progetto “Prevenzione delle cadute degli anziani nelle civili abitazioni” e la “Lotta alla depressione”, la cui attuazione è svolta nell´ambito delle attività istituzionali dell´Azienda sanitaria senza alcun onere e personale aggiuntivo. Tra le novità più significative, il Piano provinciale ha ampliato molto l’area della prevenzione terziaria (prevenzione delle complicanze e riabilitazione), alla luce del prevalere delle patologie cronico-degenerative, cardiovascolari e tumorali. La prevenzione terziaria è chiamata ad intervenire nei processi assistenziali al fine di garantire la continuità della presa in carico e l’integrazione degli interventi socio-sanitari, progettando percorsi che siano in grado di ridurre il peso delle complicanze e, in particolare, della non autosufficienza. Un’altra importante novità è l’utilizzo dell’epidemiologia e dei sistemi di sorveglianza, in un’ottica integrata, per supportare decisioni e strategie che riguardano la collettività, relativamente ad interventi non solo di tipo sanitario (territoriale, urbanistico ecc.). L´impianto del Piano provinciale riprende quello nazionale, con la suddivisione in quattro macroaree di riferimento: Medicina predittiva, ovvero quella medicina che si occupa della storia clinica del singolo individuo. In questo ambito, data la scarsa diffusione della carta del rischio cardiovascolare, è stato individuato come ambito di interesse prioritario un progetto che mira ad una maggiore diffusione di questo strumento, tramite l´adesione dei medici di medicina generale al progetto. Va comunque segnalato che la Provincia autonoma di Trento ha aderito nel 2006 al Progetto Cuore, promosso dall´Istituto Superiore di Sanità, formando all´utilizzo della carta circa un quarto dei medici di medicina generale della provincia. Prevenzione universale. In continuità con il precedente Piano, in quest´area è stato posto l´accento sui fenomeni infortunistici (sulla strada, sul lavoro e in ambito domestico) con progetti intersettoriali e multidisciplinari; particolare rilievo viene dato alla sorveglianza degli incidenti stradali in provincia e alla prevenzione degli infortuni di lavoro e delle cadute degli anziani nelle abitazioni civili. Massima attenzione anche alla prevenzione delle malattie infettive, attraverso: l´introduzione di una serie di innovazioni nel monitoraggio delle coperture vaccinali; l´istituzione di un centro di riferimento provinciale per la tipizzazione di ceppi batterici responsabili di malattie infettive prevenibili con vaccinazione; la prevenzione di malattie infettive; il miglioramento dell´accessibilità alle vaccinazioni per i gruppi ad alto rischio. Infine, come previsto anche dal programma ministeriale "Guadagnare Salute", si proseguirà con la promozione della salute attraverso stili di vita sani per raggiungere alcuni obiettivi come: ridurre il consumo di alcol con particolare attenzione ai giovani e alla guida sotto effetto dell´alcol (in provincia il 24% della popolazione fra i 18 e i 69 anni ha un consumo a rischio), ridurre la percentuale di fumatori (in Trentino sono il 24% della popolazione fra i 18 e i 69 anni), prevenire l´obesità (il 27% della popolazione è in sovrappeso e il 9% è obesa). Prevenzione della popolazione a rischio. In questo settore il Piano provinciale prevede di investire soprattutto sul miglioramento di attività già consolidate, come gli screening per patologie tumorali (il tumore è la seconda causa di morte, con una percentuale superiore al 30%). Due gli interventi sotto questo profilo, uno finalizzato alla riduzione dello screening opportunistico del tumore della cervice uterina e un altro per il miglioramento della conoscenza e dell´adesione agli screening femminili da parte delle donne straniere residenti in provincia di Trento, per le quali era stato evidenziato una minore adesione rispetto alle donne italiane. Per quanto riguarda le altre cause di morte e malattia più frequenti, le malattie cardiovascolari e respiratorie (assieme rappresentano quasi il 50% delle cause di morte), si è deciso di coinvolgere il mondo della clinica per migliorare la diagnosi e la terapia con tre progetti specifici riguardanti l´infarto miocardico, l´ictus e le broncopneumopatie cronico-ostruttive. Sono stati inseriti anche progetti riguardanti: la gestione dei pazienti diabetici, che finora si trovavano di fronte ad approcci non standardizzati; la depressione; il riconoscimento precoce dei casi di disturbo alimentare in età evolutiva. Infine attenzione viene riservata anche alla malattie osteo-articolari, che sono fra le cinque cause più frequenti di ricovero. Prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattie. L´evoluzione demografica della popolazione va verso un progressivo invecchiamento. Diventa quindi fondamentale disporre di informazioni sistematiche e dettagliate sulla salute, sui bisogni della popolazione anziana e sulla qualità dell´assistenza offerta, al fine di individuare le priorità di azione. A tal fine nel Piano è stata inserita la sperimentazione di un´indagine epidemiologica (Passi d´Argento) promossa a livello nazionale dall´Istituto Superiore di Sanità. Dato l´elevato numero di Rsa e di anziani ospiti nelle Rsa in provincia di Trento si è scelto di inserire nel Piano un progetto sulla sorveglianza della qualità clinico assistenziale dei servizi delle Rsa, per individuare e diffondere standard minimi e buone pratiche. |
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GRUPPO PD SENATO, ADAMO-BAIO: NOMINA INOPPORTUNA DEL DIRETTORE DELL´ASL MILANO 1, IN ODORE DI ´NDRANGHETA |
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Roma, 17 gennaio 2011 - In questi giorni molti Sindaci dell´hinterland milanese che fanno capo alla Asl Milano1, una delle più grandi d´Italia per abitanti e budget, chiedono a Formigoni la revoca del neonominato Direttore generale, Pietrogino Pezzano, in quanto sembrerebbe collegato a uomini della ´ndrangheta operanti in Brianza come emerso dalla maxi-inchiesta "Infinito" che ha portato a 300 arresti in Italia e in Lombardia. "Perchè dunque Formigoni e la sua giunta hanno insistito e insistono ancora su questa nomina, dato il carattere fiduciario che lo stesso Formigoni rivendica sempre per lo specifico tipo di nomine?" Questo ha chiesto la Senatrice Marilena Adamo ieri in aula a fine seduta, nel sollecitare una risposta rapida del ministra degli Interni e della Sanità ad un´interrogazione depositata insieme a molti consiglieri lombardi. Nell´interrogazione, a prima firma Emanuela Baio, oltre a chiedere la sospensione della nomina in via cautelare, si propone l´invio della Commissione d´accesso antimafia presso la Asl 1, per le urgenti verifiche del caso. Ai Ministri dell´interno e della salute Premesso che: il 23 dicembre 2010 la Giunta regionale della Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con gli Assessori regionali alla sanità, Luciano Bresciani, e alla famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli, ha varato le nomine dei direttori generali delle 15 Asl, delle 29 Aziende ospedaliere della Lombardia e dell´Azienda regionale emergenza e urgenza; a capo della Asl Milano 1, una delle più grandi d´Italia, comprensiva di 73 comuni, è stato nominato il dottor Pietrogino Pezzano, con le funzioni di Direttore generale, già Direttore della Asl della provincia Monza e Brianza; la nomina del dottor Pezzano a Direttore generale della Asl Milano 1 ha suscitato accese polemiche e forti reazioni nel mondo politico per un supposto coinvolgimento nella maxi-inchiesta sulla criminalità organizzata del luglio 2010, denominata operazione "infinito"; molti sindaci dei territori interessati si sono schierati contro la nomina inopportuna del dottor Pezzano, chiedendone la revoca; proprio durante tale inchiesta, il dirigente sanitario, allora direttore della Asl di Monza e Brianza, sarebbe stato fotografato e intercettato in compagnia di due presunti malavitosi, affiliati alla ´ndrangheta; da notizie di stampa, si desume che il dottor Pezzano avrebbe avuto contatti con personaggi legati alla criminalità organizzata; considerato che in Lombardia risulta allarmante il fenomeno delle infiltrazioni della ´ndrangheta, che sarebbe emerso di recente a seguito degli atti giudiziari e di diverse inchieste condotte dalla Direzione investigativa antimafia e dagli attuali fatti di cronaca, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali siano le loro valutazioni in merito; quali iniziative, per quanto di competenza, intendano promuovere, adottare e sollecitare a fronte della situazione descritta, al fine di evitare che le istituzioni sanitarie possano essere pregiudicate da fenomeni di infiltrazioni criminali; se non sia opportuno inviare al più presto la commissione d´accesso antimafia presso la struttura sanitaria citata; se non ritengano doveroso disporre, in via cautelare, la revoca della nomina del dottor Pezzano. |
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CONDANNA PER AMMANCHI ALL’ULSS 9: LA SODDISFAZIONE DI ZAIA, “APPLICATA TOLLERANZA ZERO, MOLTO BENE. SEGNALE A TUTTI PER IL FUTURO” |
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Venezia, 17 gennaio 2011 - E’ “estremamente soddisfatto” il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia per la dura sentenza emessa con rito abbreviato il 14 gennaio dai giudici nei confronti della ex dipendente dell’Ulss 9 di Treviso Loredana Bolzan accusata, con altri, di aver sottratto attraverso il sistema informatico dell’Azienda una somma di circa 4 milioni di euro. “In questo caso – sottolinea Zaia – è stato opportunamente applicato un criterio che, com’è noto, mi è molto caro: quello della tolleranza zero nei confronti di chi delinque”. “La cosa pubblica – aggiunge Zaia – è un patrimonio intoccabile di tutti i cittadini. E se rubare è grave in assoluto, lo è ancor di più farlo a danno di un servizio di primaria importanza come la sanità, perché equivale a rubare dalle tasche di migliaia di cittadini onesti che pagano le tasse anche per sostenere l’assistenza sanitaria che ricevono”. “In questo senso – aggiunge Zaia – è estremamente significativa anche la provvisionale immediatamente esecutiva di 4 milioni assegnata alla Regione, che si era costituita parte civile, che ci permetterà di riportare di fatto proprio nelle tasche della gente i soldi illegalmente sottratti”. “Considero molto importante questa sentenza – conclude il presidente della Regione – perché, per quanto mi riguarda, essa deve costituire anche un monito per tutti nel futuro”. |
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FIRENZE LEADER NELL´USO DELL´INGEGNERIA TESSUTALE PER LA RICOSTRUZIONE DELL´OSSO CTO ALL´AVANGUARDIA: STRAORDINARIE PROSPETTIVE DI GUARIGIONE ALLE NUOVE TECNICHE CHE CURANO FRATTURE E MALATTIE DELLO SCHELETRO CON CELLULE STAMINALI. |
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Firenze, 17 Gennaio 2011- Adesso guarire si può anche dalle fratture e dalle patologie ossee più complicate. Un messaggio di ottimismo e di speranza che due noti specialisti dell´Università, dopo un importante convegno scientifico, hanno indirizzato ai pazienti affetti da patologie traumatiche, degenerative e tumorali. La nuova tecnica, di portata rivoluzionaria, si chiama Ingegneria Tessutale consiste nell´applicare le biotecnologie alle procedure medico-chirurgiche. I due specialisti sono il Professor Massimo Innocenti, Ordinario di Ortopedia, e la Professoressa Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia nell´Università di Firenze, che nei loro reparti del Cto hanno dato vita a una speciale collaborazione tra applicazione e ricerca, grazie alla quale l´Ateneo Fiorentino è oggi uno dei centri internazionali di eccellenza per la cura delle fratture e delle malattie ossee. Per una verifica delle esperienze maturate sul campo e degli incoraggianti studi sperimentali nasce il Convegno Tessue Engineering in osteoarticular disorders in programma sabato15 Gennaio al Villa Olmi Resort di Bagno a Ripoli. Per confrontarsi ai più alti livelli, gli organizzatori hanno chiamato uno dei "padri" dell´Ingegneria Tessutale, il Professor Philippe Hernigou, docenteall´Università di Parigi, lo scienziato che per primo ha trattato le pseudoartrosi, cioè le fratture non guarite, con cellule staminali autologhe. Si tratta, in sintesi, di un intervento chirurgico mini-invasivo con elevatissime percentuali di successo e privo di rischi e complicanze. I protagonisti dell´Ingegneria Tessutale, spiega la Professoressa Brandi, sono le cellule, in grado di riprodurre tessuti, gli scaffolds, cioè le impalcature sulle quali esse si organizzano, e i fattori di crescita che stimolano l´intero processo ricostruttivo; le prospettive di questi studi sono di straordinariaimportanza sul piano scientifico, umano, sociale ed economico. L´applicazione di queste tecniche, chiarisce il Professor Innocenti, sta diventando prassi quotidiana in centri specialistici quali il Cto di Firenze: nella cura delle complicanze delle fratture, negli esiti invalidanti dell´artrosi dell´anca e del ginocchio, per i quali incrementano i risultatidella chirurgia protesica anche nelle revisioni, cioè quando si deve sostituire una protesi, nonché nella cura ricostruttiva dei tumori ossei. Procedure su tessuti biologicamente più complessi quali legamenti, cartilagine e tendini, offrono risultati clinici anch´essi di gran lunga migliori rispetto alle vecchie tecniche. |
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SALUTE. TASK FORCE COMUNE-ASL PER MONITORARE INFLUENZA A MILANO: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO, MA È BENE VACCINARSI. SI È ANCORA IN TEMPO |
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Milano, 17 gennaio 2011 - Visti i recenti casi gravi di influenza H1n1verificatisi in varie parti d’Italia, l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna ha incontrato il 13 gennaio il direttore generale dellaAsl “Città di Milano” Walter Locatelli per avviare, attraverso una task force di esperti, un’attività costante di controllo per monitorare l’andamento dell’ondata influenzale. Sia di quella stagionale, sia di quella da H1n1. “A Milano la situazione è sotto controllo - assicura l’assessore - stiamo monitorando attentamente la situazione, senza però creare allarmismi e sottovalutare il fenomeno. Ed è bene che la cittadinanza, soprattutto i soggetti più delicati, come anziani e malati cronici, che non ha ancora contratto il virus e non é stata a stretto contatto con persone influenzate, si sottoponga alla vaccinazione. Si è, infatti, ancora in tempo per ottenere una copertura vaccinale efficace. Basti pensare che l’effetto del vaccino si manifesta tra i 10 e i 14 giorni dalla somministrazione e il picco dell’epidemia è previsto tra 20-40 giorni”. E a tranquillizzare i milanesi ci pensa anche il direttore generale della Asl Città di Milano, Walter Locatelli che aggiunge: “ci sono casi gravi, come ci sono sempre nelle influenze: stiamo entrando nella fase acuta dell’epidemia, che presumibilmente vedrà il suo apice alla fine del mese corrente e a inizio febbraio. Abbiamo, come in altre parti d’Italia, alcuni casi seri di persone che necessitano di cure importanti. Comunque, sussistendo ancora la possibilità di vaccinarsi, almeno le categorie più a rischio (giovani e adulti con patologie croniche) è importante che provvedano con sollecitudine a praticare la vaccinazione antinfluenzale nei tanti ambulatori che sul territorio cittadino erogano questa prestazione”. Per informazioni su sedi e orari ci si può collegare al sito www.Asl.milano.it |
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SANITA´, CHIODI: OGGI L´ABRUZZO E´ RISPETTATO A TAVOLO REGIONI IL PRESIDENTE:POLO ANTI-CECITA´ A CHIETI SIMBOLO DI QUALITA´ |
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Pescara, 17 gennaio 2011 - "Oggi la Regione Abruzzo è rispettata al tavolo delle Conferenza delle Regioni, mentre prima questo non accedeva. Eravamo diventati una sorta di barzelletta nazionale se è vero, come è vero, che, alla prima riunione subito dopo il mio insediamento, uno dei colleghi Presidenti mi ricordò che l´Abruzzo era la Regione delle cinque neurochirurgie e della più alta percentuale di primariati in rapporto alla popolazione. Pertanto, invitò l´Abruzzo a cambiare decisamente rotta per poter fornire un valido contributo di proposte al confronto in atto in quel momento". Un episodio emblematico che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha rievocato, il 14 gennaio, a Chieti, in occasione della presentazione del Polo regionale Iapb, per la riabilitazione visiva e la prevenzione della cecità nell´adulto e nel bambino, che si è svolta nell´Auditorium del Rettorato dell´Università "G. D´annunzio". "Oggi gli errori non sono più perdonati e se il Governo di una Regione - ha proseguito - prende una strada che va nella direzione opposta del risanamento dei conti e della razionalizzazione delle spese, viene sanzionata senza possibilità di appello e le viene interdetto l´accesso ai fondi. Non è più lo Stato a porre rimedio alle inefficienze delle Regioni. Questo devono comprenderlo tutti i cittadini e, quindi, anche la classe dirigente in senso lato - ha sottolineato Chiodi - ma fortunatamente credo che l´Abruzzo stia facendo propria questa necessità e stia creando le premesse per un deciso salto di mentalità che passerà inevitabilmente per un lento ma fondamentale cambiamento strutturale". Un salto di qualità che deve fare in primis la politica. A tal proposito Chiodi ha chiarito il concetto. "Sarò estremamente soddisfatto se passerà la norma secondo cui, nelle Regioni che hanno il Piano di rientro o il Piano operativo, qualora non verranno rispettati determinati parametri oppure particolari obiettivi in campo sanitario, il Presidente in carica non potrà essere ricandidato. Credo - ha concluso il presidente della Regione - che questo tipo di stimolo accelererà un percorso virtuoso e, se anche non dovesse dare un gran ritorno elettorale in termini di voti, ci darà comunque la certezza di aver contribuito a innalzare il livello qualitativo della nostra sanità, aspetto che poi deve rappresentare la priorità assoluta". Il presidente Chiodi aveva in precedenza messo in risalto il ruolo di riferimento che il Centro regionale di Eccellenza in Ofatlmologia, diretto dal professor Leonardo Mastropasqua, occupa nel panorama nazionale ed internazionale dopo la prestigiosa investitura ricevuta dall´Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. |
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LISTE D´ATTESA IN SARDEGNA: STANZIAMENTO FONDAMENTALE PER AFFRONTARE UNO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI |
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Cagliari, 17 gennaio 2011 - "Si tratta di una risorsa fondamentale per affrontare e conseguire uno degli obiettivi strategici della sanità isolana". Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, commentando l’approvazione dell’emendamento in Consiglio regionale, durante il dibattito sulla Finanziaria, che stanzia 21 milioni di euro per la riduzione delle liste d’attesa. "Cifra che si aggiunge ai 2,5 milioni di euro che la Giunta regionale, su mia proposta, aveva già stanziato a fine anno - ha aggiunto l’assessore Liori - e che serviranno alla raccolta dei dati necessari al monitoraggio dei tempi di attesa". "Risolvere questo problema è un’esigenza primaria del nostro sistema sanitario – ha concluso Liori . Un diritto dei cittadini, finora negato, che non possiamo continuare a disattendere e sul quale la mia attenzione è massima. Per l’utilizzo di questi fondi, a breve, verrà predisposto un programma di interventi che riguarderà l’intero ciclo di prescrizione, prenotazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie". |
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PER IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI AL MOMENTO L’ACCORDO SUL RIPARTO DELLE RISORSE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 2011 È MOLTO DIFFICILE |
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Catanzaro, 17 gennaio 2011 - “Non possiamo essere penalizzati ancora. E se non dovessero cambiare le cose, un accordo tra le Regioni sul riparto sanitario sembra davvero difficile”. E’ quanto afferma il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti in merito all´incontro tra gli assessori della sanità che si è svolto il 13 gennaio a Roma per una prima discussione sul riparto del Fondo sanitario 2011. “Le nostre Regioni – spiega Scopelliti – sono quelle che, applicando i piani di rientro, hanno seguito alla lettera le direttive del Governo e che hanno pagato già un conto salato e pesante”. Il Governatore calabrese, poi, ricorda come, nella sua regione, “il rispetto del piano di rientro è possibile realizzarlo anche grazie al contributo dei cittadini che si sono visti aumentare il ticket sanitario e che, inoltre, è stato attuato un rigoroso programma di ridimensionamento delle strutture sanitarie regionali. Non crediamo quindi – prosegue Scopelliti – che ci possano essere altri tagli che andrebbero a penalizzare, così, l’offerta sanitaria. Tutto questo è inaccettabile - conclude il Governatore della Calabria. Non si tratta di avere somme maggiori, bensì di mettere tutte le Regioni nelle stesse condizioni. E per fare questo il punto di partenza deve essere lo stesso”. |
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SANITA´ IN SICILIA: QUALITA´ E SICUREZZA DELLE ANALISI |
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Palermo, 17 gennaio 2011 - L´assessorato regionale della Salute imprime una svolta nel governo e nella regolamentazione delle attivita´ dei laboratori sia pubblici che privati con una serie di provvedimenti che mirano all´adozione di innovativi standard internazionali di qualita´ e di sicurezza. Le novita´ sono contenute in un decreto firmato dall´assessore Massimo Russo con il quale viene istituito un Centro Regionale di controllo e promozione della Qualita´ (Crq) che coordinera´ le attivita´ laboratoristiche pubbliche e private puntando a ottenere la standardizzazione, la confrontabilita´ e l´omogeneita´ di tutti i risultati di laboratorio. Nel decreto, che tiene conto delle indicazioni della Conferenza Stato - Regioni, viene inoltre prevista la reiterazione dell´obbligo dei controlli di qualita´ interni e della tracciabilita´ dei dati, l´obbligo per tutte le strutture di laboratorio pubbliche e private, dal prossimo 1 maggio, di partecipare a programmi di valutazione esterna di qualita´ (Veq) per tutte le prestazioni di laboratorio, ampliando di fatto gli obblighi gia´ previsti in un decreto di nove anni fa. Viene anche deciso l´avvio di due centri regionali dedicati sia alla gestione della strumentazione di laboratorio (compresi gli aspetti metrologici), sia allo sviluppo di programmi regionali per la verifica esterna della qualita´ (Veq). Sara´ ampliata la rete dei controlli con l´obbligo per i laboratori di tracciare i processi inerenti le attivita´ laboratoristiche, di definire specifici programmi di controllo di qualita´ interno (Qi) e di partecipare a schemi di valutazione esterna di qualita´ (Veq) gestiti da enti terzi e non da aziende produttrici o distributrici di prodotti e servizi della diagnostica di laboratorio. "Questo - spiega l´assessore Massimo Russo - e´ uno di quei provvedimenti che servira´ a far crescere la qualita´ del sistema sanitario in un settore fondamentale come quello delle analisi di laboratorio. Il percorso sanitario di un paziente comincia quasi sempre dalle opportune indagini di laboratorio e la qualita´ dell´assistenza complessiva erogata al malato dipende sostanzialmente dalla certezza del dato analitico e dalla congruita´ del referto: quando il dato iniziale e´ sbagliato si rischia di sbagliare anche la diagnosi o di ripetere gli esami di laboratorio con perdite di tempo e costi aggiuntivi per il sistema perche´ anche la mancanza di qualita´ ha un costo. Ora puntiamo a formare nuove professionalita´ e a creare sinergie con centri specializzati di altre regioni che gestiscono programmi per il controllo della qualita´. L´obiettivo e´ anche quello di implementare attivita´ innovative soprattutto anche nel campo della metrologia, da mettere a disposizione di altre aziende sanitarie sul territorio nazionale, ponendo la Sicilia in posizione di rilevanza tecnica e scientifica in campo laboratoristico". Un centro regionale accreditato Sit (servizio italiano taratura) verifichera´ per esempio lo stato di taratura delle migliaia di pipette e bilance in uso nei laboratori ed il monitoraggio delle temperature, con un notevole aumento della qualita´ del dato finale attraverso il rispetto della catena della riferibilita´ delle misure. |
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AL S. CARLO DI POTENZA, AMBULATORIO PER DIAGNOSI PRECOCE SCLEROSI MULTIPLA |
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Potenza, 17 gennaio 2011 - Le malattie demielinizzanti comprendono un gruppo di patologie caratterizzate dalla distruzione della guaina mielinica del sistema nervoso centrale e periferico per cause autoimmuni, infettive, tossiche, carenziali, ischemiche ecc… La forma di gran lunga più frequente e importante nella patologia umana è la Sclerosi Multipla che ha una probabile causa autoimmune ed è caratterizzata da lesioni focali a carico del nervo ottico, dell’encefalo e del midollo spinale che possono manifestarsi con disturbi visivi, perdita di forza o sensibilità a uno o più arti, disturbi dell’equilibrio, disturbi urinari che possono inizialmente regredire per poi ripresentarsi nell’arco di mesi o anni. La malattia, che lasciata al suo naturale decorso può portare a grave perdita di autonomia, se diagnosticata precocemente permette, invece, di instaurare alcune terapie innovative, da pochi anni disponibili, che hanno buone possibilità di prevenire la perdita delle varie funzioni neurologiche e di influire quindi molto favorevolmente sulla qualità della vita . Per garantire una diagnosi precoce l’Aor “San Carlo” ha attivato un Day Service per la diagnosi delle malattie demielinizzanti ed in particolare della Sclerosi Multipla, così da consentire in tempi adeguati una diagnosi ed una terapia efficace. Il servizio garantisce un pacchetto di prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali da erogare, preferibilmente in uno o due giorni, a quei pazienti che presentano insorgenza acuta dei sintomi sovra descritti A tal fine il medico di medicina generale, il pediatra di li libera scelta, il neurologo o altri specialisti che durante la loro attività evidenzino la presenza di alcuni dei sintomi sopra elencati, possono telefonare direttamente al numero 0971/612526 per l’attivazione del servizio che provvederà alla prenotazione della visita da effettuare entro pochi giorni presso l’U.o.c. Di Neurologia dell’Ospedale San Carlo, da parte di un neurologo con specifica competenza per le malattie demielinizzanti, nonché degli ulteriori esami strumentali finalizzati alla diagnosi. Una volta completato l’iter diagnostico il neurologo provvederà alla valutazione degli accertamenti eseguiti, formulerà una diagnosi con eventuale indicazione della terapia. L’avvio del servizio rientra nel più ampio processo di implementazione e sviluppo di nuovi e rilevanti servizi da parte dell’Aor “San Carlo” con l’obiettivo prioritario di consolidare il ruolo di struttura di riferimento regionale ed extraregionale per patologie che richiedono trattamenti di alta complessità. La struttura, nei casi più complessi, garantisce attività in regime di ricovero ordinario e diurno. |
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RIPARTO RISORSE DEL SSN 2001, PER LA REGIONE CALABRIA FONDI INSUFFICIENTI |
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Catanzaro, 17 gennaio 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ed il Sub commissario per il piano di rientro Gen. Luciano Pezzi - hanno partecipato, il 13 gennaio a Roma, all’incontro con gli assessori alla sanità finalizzato alla sottoscrizione dell’intesa relativa al riparto delle risorse finanziarie del servizio sanitario nazionale 2011. Al termine dell’appuntamento, dalla Calabria è partito un forte no all´accordo. Per l’anno in corso le risorse assegnate alla Regione Calabria risultano infatti insufficienti sia in riferimento a quanto programmato nel Piano di rientro ma soprattutto perché non prevedono alcuna crescita del proprio fondo sanitario pur essendo quello nazionale in aumento. La Regione Calabria ha pertanto manifestato la propria posizione negativa segnalando la necessità di assicurare risorse adeguate. Tutto ciò rappresenta un punto essenziale affinché la Calabria firmi l’accordo. L’intendimento è stato già oggi ufficializzato alla Conferenza delle regioni ed al Ministero dell’economia. Anche le risorse assegnate per l’anno 2010 risultavano già insufficienti, le stesse erano già inferiori a quanto necessario per l’anno precedente. Più volte, in passato, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha chiesto ulteriori approfondimenti sul metodo di calcolo della mobilità e sui controlli. La Regione Calabria, unitamente ad altre regioni del sud, ha chiesto pertanto, nella fase di riparto delle risorse finanziarie, che vanga preso in considerazione anche un indicatore socio economico e che siano approfonditi il metodo di calcolo della mobilità ed i controlli sull’appropriatezza delle prestazioni da corrispondere, che per la Calabria rappresentano una quota di circa 250 milioni di euro. “Auspichiamo un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le regioni – ha sottolineato la Vicepresidente Antonella Stasi - così come lo è stato negli ultimi provvedimenti sul federalismo approvati in sede di conferenza. Una buona soluzione potrebbe essere quella di azzerare le linee di partenza, annullando i criteri storici, mettendo quindi nelle stesse condizioni le regioni. Tutto ciò è determinate per la Calabria e per chi ha deciso di fornire servizi di qualità pur restando regione virtuosa”. Il Sub commissario Luciano Pezzi, che per la prima volta ha partecipato alla riunione, ha aggiunto: ”ci auguriamo che si tenga conto della necessita di inserire un indicatore socio economico e che sia adeguato alla particolare situazione della Calabria e idoneo al raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro”. |
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SALUTE FVG: TONDO INAUGURA CENTRO PER DISABILI GRAVI - GRAVISSIMI |
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Udine, 17 gennaio 2011 - I servizi sanitari del Friuli Venezia Giulia si sanno adeguare alla persona e alle sue esigenze. Lo dimostra il Centro per disabili gravi-gravissimi inaugurato il 14 gennaio a Udine, in via Gervasutta, 123, dal Presidente della Regione, Renzo Tondo. Si tratta, secondo il Presidente, di un esempio concreto di come la razionalizzazione del sistema sanitario regionale consenta di perseguire le eccellenze, anche, e in particolare, nell´assistenza alle persone disabili gravi e gravissime, per fornire un supporto concreto e adeguato alle loro famiglie. La nuova struttura, l´ipotesi progettuale della quale era stata tracciata da Tondo all´epoca del suo referato di assessore regionale alla Sanità, dispone di 24 posti nell´area residenziale (quattro dei quali sono destinati alle situazioni di emergenza) e di 24 posti nella parte socio-educativa riabilitativa diurna di accoglienza per portatori di handicap. Gestito dall´Azienda sanitaria numero 4, il Centro, denominato ´Al vecjo trol´, sarà seguito da una cinquantina di unità tra personale medico, infermieristico e assistenziale. Tale organico permetterà, come ha specificato il direttore generale dell´azienda, Giorgio Ros, di garantire un rapporto diretto con i pazienti. Si tratta infatti di persone anche di giovanissima e giovane età, che hanno bisogno di essere costantemente seguite. Compito che finora era svolto, pur con le conseguenti gravi difficoltà, esclusivamente dalle famiglie. E´ anche questo il motivo che ha spinto la Regione, come hanno evidenziato il Presidente Tondo e l´assessore regionale alla Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali, Vladimir Kosic, a creare questa nuova realtà. Costruita in soli due anni. Costato complessivamente sei milioni di euro, per due terzi a carico dell´Amministrazione regionale, per un terzo della Provincia di Udine, il Centro, che dispone di 4000 metri quadrati di superficie coperta, dei quali 2643 per la parte residenziale, 1352 per quella diurna, è infatti stato realizzato a partire dal 21 luglio del 2008. Giornata nella quale il Presidente Tondo, assieme al presidente della provincia, Pietro Fontanini, ha posto la prima pietra del fabbricato. L´obiettivo della Regione tramite questa realizzazione, secondo il Presidente Tondo, è quello di perseguire un´assistenza sanitaria omogenea, uguale per tutti i cittadini. Offrendo ora anche alle famiglie delle persone disabili gravi e gravissime la certezza che la comunità del Friuli Venezia Giulia è vicina a loro e alle loro difficoltà. Tondo, nel ringraziare tutti i livelli istituzionali del territorio (era presente una rappresentanza dei sindaci della cinta udinese assieme al presidente della Conferenza dei primi cittadini, Claudio Zonta) per avere compreso e condiviso in modo coeso già dagli inizi le finalità di questo progetto assistenziale, ha colto l´occasione per rivolgere un invito all´intera comunità regionale ad abbandonare le logiche politiche di territorio e campanilistiche. Per comprendere invece e sostenere con convinzione e coerenza le scelte adottate dalla Regione con l´obiettivo di ottimizzare la sanità, e mantenere uno standard che conduce il Friuli Venezia Giulia all´avanguardia rispetto al resto del Paese. A mantenere cioè quel livello, che nel suo intervento, introdotto dall´assessore provinciale Adriano Piuzzi che ha seguito personalmente la realizzazione del Centro, il presidente della Provincia Fontanini ha definito di eccellenza. Proprio perché, come ha detto Tondo, la riforma della sanità regionale tende a esprimere servizi che si adeguano alle esigenze della persona. Ovvero a consolidare un modello di salute, che dall´ ´ospedale centrico´ si deve trasformare sempre di più in una realtà territoriale vicina alla gente e alle sue necessità. E che deve essere adeguato ai cambiamenti della società. Nella consapevolezza che in futuro ancora maggiori risorse dovranno essere assegnate alla sanità, in funzione dei cambiamenti, del progressivo invecchiamento della popolazione, delle esigenze dettate dal progresso della medicina. Oggi, ha detto Tondo, si è completato un percorso progettuale nato dieci anni fa in seno al Camp (Consorzio per l´assistenza medico psicopedagogia), che lo stesso Presidente ha seguito da allora assieme a Ernestina Tam, ora presidente del Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni dei disabili. E che dimostra, secondo il Presidente, anche l´efficacia della devoluzione di competenze alle Province. Alla cerimonia, molto partecipata, nel corso della quale l´assessore regionale Kosic ha tra l´altro sostenuto che la solidarietà non deve essere rappresentata soltanto da un´emozione, bensì, come nel caso dell´opera oggi inaugurata, si deve concretizzare nell´impegno sociale, nel lavoro e nella condivisione di un percorso che punti alla centralità della persona, sono intervenuti tra gli altri il Prefetto, Ivo Salemme, e il Presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, assieme alla vicepresidente Annamaria Menosso, e ai consiglieri Paride Cargnelutti, Paolo Menis, Roberto Novelli e Stefano Pustetto, per testimoniare il risalto che l´intera Amministrazione regionale assegna alla salute, e alle strutture che intendono affiancare i cittadini con l´obiettivo di migliorare la qualità della vita. |
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SANITA´: CHIODI, TAR CONFERMA SCELTE COMMISSARIALI ANCHE A GUARDIAGRELE A BREVE IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO |
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Pescara, 17 gennaio 2011 - "Esprimo la mia soddisfazione in ordine all´esito del contenzioso sia in relazione alla vicenda dell´ospedale di Casoli che riguardo al nosocomio di Guardiagrele poichè l´odierno pronunciamento del Tar da un lato conferma la correttezza dell´operato dell´organo commissariale e dall´altro sancisce la validità della strategia messa in atto per riorganizzare la sanità sul territorio". E´ il commento del Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, in merito alla notizia del rigetto, da parte del Tar, dell´istanza di sospensiva presentata dal Comune di Casoli. Il Tar ha, infatti, ritenuto, proprio alla luce della delibera commissariale 81 del 2010 che garantisce la presenza dei punti di primo intervento, 24 ore su 24, nei punti territoriali di assistenza, che non ci fossero i presupposti per l´accoglimento della richiesta di misure cautelari. In relazione all´ospedale di Guardiagrele, il Tar, pur accogliendo la sospensiva, ha ugualmente ritenuto che la stessa delibera commissariale sia idonea ad assicurare alla popolazione l´assistenza sanitaria e pertanto sarà possibile procedere alla riconversione della struttura non appena verrà attivato il punto di primo intervento. "Circostanza - ha confermato lo stesso Commissario Chiodi - che avverrà a breve visto che a Guardiagrele è quasi tutto pronto per trasformare il pronto soccorso in punto di primo intervento". |
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INAUGURATA TAC E OSTETRICIA OSPEDALE CAMPOSAMPIERO. NONOSTANTE MOMENTO DIFFICILE CONTINUA CRESCITA QUALITA |
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Camposampiero (Padova), 17 gennaio 2011 - “Novità da accogliere con grande soddisfazione, perché in grado di incidere positivamente sulla qualità e modernità delle cure offerte ai pazienti, come nel caso della nuova ostetricia, e sulle liste d’attesa, come nel caso della nuova Tac, per la quale va un ringraziamento particolare alla Fondazione Silvana e Martino Gesuato, che ne ha reso possibile l’attivazione”. Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha inaugurato il 14 gennaio all’ospedale di Camposampiero (Padova) due novità rilevanti, come una nuova Tac Multistrato con funzione Surefluoro, donata dalla Fondazione che ricorda uno stimato chirurgo di Camposampiero, ed il rinnovato reparto di ostetricia, realizzato per rispondere alle nuove normative con il totale rifacimento degli impianti, l’introduzione di tecnologie domotiche, la realizzazione di una sala travaglio in acqua. Alla cerimonia erano presenti numerose autorità, tra le quali l’assessore regionale Maurizio Conte, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il presidente della Copmmissione sanità del Consiglio Leonardo Padrin, lacuni parlamentari dell’area. “Come tutti sanno – ha detto anche Coletto – la situazione finanziaria della sanità italiana, non esclusa quella veneta, attraversa un momento difficile. Lo supereremo, e per questo stiamo lavorando intensamente ad una riforma complessiva del nostro sistema e della nostra organizzazione che prenderà corpo nel nuovo Piano Sociosanitario in corso di definizione. Nel frattempo l’impegno per dare sempre migliore assistenza ai nostri cittadini non si ferma – ha concluso l’assessore – e quanto abbiamo inaugurato qui oggi ne è la dimostrazione”. La nuova Tac, collocata nella radiologia alla piastra servizi recentemente ultimata, è dotata di uno speciale processore per produrre immagini in tempo reale con una velocità di 12 immagini al secondo e della funzione Surefluoro, che fornisce la visualizzazione simultanea di 24 immagini al secondo. Sarà preziosa per incrementare l’affidabilità degli interventi, e quindi la sicurezza del paziente ed i costi di ospedalizzazione. La nuova diagnostica consentirà anche di gestire le richieste in urgenza-emergenza, permettendo lo sfruttamento intensivo dell’altra Tac esistente con prevedibile diminuzione delle liste d’attesa. La nuova ostetricia (1.900 parti l’anno scorso) è stata ristrutturata con 1 milione 900 mila euro interamente finanziati dall’Ulss 15 e presenta molte novità, a cominciare dall’utilizzo della domotica nella gestione dell’illuminazione del reparto e da un profondo rinnovamento delle stanze. Fiore all’occhiello è però una sala per gestire il travaglio in acqua. Il travaglio ed il parto in acqua consentono particolarmente il rilassamento della muscolatura e la produzione di endorfine, sostanze naturali con effetto antidolorifico e miorilassante. Dall’osservazione scientifica dei parti in acqua si sono evidenziati molti aspetti positivi, come la riduzione del dolore e della durata del travaglio. |
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SISTEMI SANITARI REGIONALI, WORKSHOP AL RETTORATO IL 18 GENNAIO. REGIONE E UNIVERSITA`` INSIEME PER UN CONFRONTO SULLE PROBLEMATICHE DELLA SPESA SANITARIA E DELLA QUALITA`` DELLE PRESTAZIONI. |
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Ancona, 17 gennaio 2011 Gennaio - Poco prima dell´estate la buona notizia che le valutazioni ministeriali ponevano le Marche al secondo posto in Italia per efficienza della spesa sanitaria, un dato virtuoso confermato anche dal Cerm, il centro di ricerche che studia i metodi per l´innalzamento della qualita` tecnica delle decisioni politiche, che in una sua ricerca pone la nostra regione tra le cinque ´benchmark´, cioe` quelle considerate punto di riferimento perche` registrano i piu` elevati indicatori sintetici della qualita` delle prestazioni in rapporto alla spesa. Nasce cosi` da queste considerazioni l´iniziativa congiunta tra Regione Marche e Universita` Politecnica delle Marche di organizzare un´occasione di confronto approfondito su tali temi con il contributo di riflessione, approfondimento e ricerca proprio del Cerm. Sara` infatti di Fabio Pamolli, presidente del Cerm, la relazione ´Sovraspesa e deficit di qualita` nei sistemi sanitari regionali´, tema centrale del workshop che si terra` il 18 gennaio prossimo all´Aula del Rettorato di Ancona, dalle ore 15.00 e intitolato ´Sistemi sanitari regionali´. I lavori saranno introdotti dal Presidente della Regione, Gian Mario Spacca e dal Rettore dell´Universita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti. Seguiranno quindi gli interventi di Gian Luca Gregori, preside della Facolta` di Economia sul tema ´ Nuove prospettive di analisi e valutazione della ´componente sanita`´ nel sistema economico regionale´ e di Carmine Ruta- Dirigente Servizio Salute Regione Marche , sul Piano Socio Sanitario della Regione Marche. L ´assessore regionale alla Salute , Almerino Mezzolani trarra` le conclusioni del convegno.. |
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SANITA´: ARRESTO PRIMARIO OSPEDALE RAGUSA, AVVIATA ISPEZIONE
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Palermo, 17 gennaio 2011 - "Siamo sconcertati per quello che e´ successo e per questo motivo ho gia´ avviato un´ispezione per comprendere come sia potuto accadere e, soprattutto, per verificare se tutto cio´ sia il risultato di un sistema di connivenze. Nel contempo ho chiesto anche una relazione dettagliata al direttore generale dell´Azienda sanitaria provinciale di Ragusa". Lo afferma l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, in merito all´arresto, con l´accusa di concussione, del primario dell´ospedale di Ragusa, eseguito il 13 gennaio dai carabinieri del Nas. "Voglio esprimere inoltre - continua Russo - un plauso ai carabinieri e alla magistratura, per avere fatto venire alla luce una vicenda che mi auguro sia solo un caso isolato, anche se protrattosi nel tempo. In ogni caso, gia´ domani, chiedero´ ufficialmente gli atti dell´inchiesta alla Procura della Repubblica di Ragusa". |
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PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E AIOP, L´ASSOCIAZIONE DELLA OSPEDALITÀ PRIVATA |
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Bologna, 17 gennaio 2011 - L’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti e il presidente dell’Aiop regionale Mario Cotti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che sarà alla base del rinnovo dell’accordo Regione-aiop che disciplina le relazioni tra Servizio sanitario regionale e ospedalità privata dal punto di vista dei servizi da erogare e del budget economico a disposizione. “Abbiamo siglato un buon protocollo d’intesa – ha commentato l’assessore Lusenti – Un accordo che tiene conto della difficile congiuntura economica e della necessità di salvaguardare e migliorare i servizi per renderli più coerenti con i bisogni dei cittadini e dunque con la politica sanitaria regionale e locale, in una logica di collaborazione tra pubblico e privato”. Sul piano del miglioramento dei servizi, Aiop, oltre all’impegno di produrre servizi più coerenti con i bisogni di assistenza sanitaria nei diversi territori, darà il proprio contributo anche per abbattere i tempi di attesa sia per visite ed esami specialistici che per interventi chirurgici attraverso la condivisione delle liste di attesa delle Aziende sanitarie. “Con la disponibilità di Aiop a condividere le liste di attesa, i cittadini avranno più professionisti e più strutture a disposizione per la specialistica e per gli interventi chirurgici programmati. In questo modo – ha detto Lusenti - si rafforza ulteriormente l’integrazione tra pubblico e privato, entrambi responsabilizzati nell’impegno di tutto il Servizio sanitario regionale a garantire tempi di attesa appropriati.” Sul piano economico, la Regione riconosce ad Aiop, dopo un incremento del 2,2% del budget a disposizione della spedalità privata, deciso a fine 2009, un incremento tariffario del 2%. “Nel riconoscere questo incremento tariffario – ha detto Lusenti – abbiamo tuttavia concordato che budget complessivo e tariffe resteranno invariati fino al 31 dicembre 2012: una scelta che dimostra la volontà di Regione e Aiop di farsi carico delle difficoltà finanziarie che purtroppo ci aspettano anche nei prossimi anni, se non ci saranno segnali diversi da parte del Governo che, come noto, ha previsto un finanziamento del Servizio sanitario nazionale a crescita zero sia per il 2011 che per il 2012”. Dopo la sigla del protocollo d’intesa, Regione e Aiop stileranno l’accordo quadro che sarà poi sottoposto alla Giunta regionale per l’approvazione. |
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TRENTO: CONCORSI PUBBLICI ALL´AZIENDA SANITARIA |
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Trento, 17 gennaio 2011 - Ecco l’elenco dei pubblici concorsi indetti dall’Apss, le cui iscrizioni sono in scadenza il 31 gennaio 2011. 1 (uno) posto di dirigente medico – disciplina anestesia e rianimazione - laurea magistrale in medicina e chirurgia – classe delle lauree magistrali Lm-41, ovvero laurea specialistica in medicina e chirurgia – classe delle lauree specialistiche 46/S, ovvero laurea in medicina e chirurgia (vecchio ordinamento) iscrizione all’albo dell’Ordine dei medici – chirurghi L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell’Unione europea consente la partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. Specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine, come da individuazione con decreti del Ministero della sanità 30 gennaio 1998 e 31 gennaio 1998 e successive modifiche e integrazioni. Il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo in qualità di dirigente medico nella disciplina a concorso alla data di entrata in vigore del Dpr 10 dicembre 1997, n. 483 (01 febbraio 1998) in Usl o aziende ospedaliere è esentato dal possesso del requisito della specializzazione ai sensi dell’art. 56 dello stesso decreto. 1 (uno) dirigente medico – disciplina dermatologia e venereologia - laurea magistrale in medicina e chirurgia – classe delle lauree magistrali Lm-41, ovvero laurea specialistica in medicina e chirurgia – classe delle lauree specialistiche 46/S, ovvero laurea in medicina e chirurgia (vecchio ordinamento) iscrizione all’albo dell’Ordine dei medici – chirurghi. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell’Unione europea consente la partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. Specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine, come da individuazione con decreti del Ministero della sanità 30 gennaio 1998 e 31 gennaio 1998 e successive modifiche e integrazioni. Il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo in qualità di dirigente medico nella disciplina a concorso alla data di entrata in vigore del Dpr 10 dicembre 1997, n. 483 (01 febbraio 1998) in Usl o aziende ospedaliere è esentato dal possesso del requisito della specializzazione ai sensi dell’art. 56 dello stesso decreto. 1 (uno) dirigente medico – disciplina oncologia - laurea magistrale in medicina e chirurgia – classe delle lauree magistrali Lm-41, ovvero laurea specialistica in medicina e chirurgia – classe delle lauree specialistiche 46/S, ovvero laurea in medicina e chirurgia (vecchio ordinamento) iscrizione all’albo dell’Ordine dei medici – chirurghi. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell’Unione europea consente la partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. Specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine, come da individuazione con decreti del Ministero della sanità 30 gennaio 1998 e 31 gennaio 1998 e successive modifiche e integrazioni. Il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo in qualità di dirigente medico nella disciplina a concorso alla data di entrata in vigore del Dpr 10 dicembre 1997, n. 483 (01 febbraio 1998) in Usl o aziende ospedaliere è esentato dal possesso del requisito della specializzazione ai sensi dell’art. 56 dello stesso decreto. Le domande vanno presentate entro il 31 gennaio 2011. Bandi e modelli di domanda sono pubblicati sul sito internet www.Apss.tn.it/ Per ottenere informazioni e per la copia del bando, rivolgersi al Servizio gestione risorse umane, via Degasperi 79, Trento (0461 904092-96-97). |
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SALUTE FVG: INFLUENZA IN ARRIVO, REGISTRATI NUOVI CASI |
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Udine, 17 gennaio 2010 - Anche in Friuli Venezia Giulia, grazie al sistema di sorveglianza dell´influenza attivo in regione da anni e che si avvale della collaborazione dei cosiddetti "medici sentinella", ovvero medici di famiglia e pediatri che segnalano i casi osservati tra i loro assistiti, si sta osservando un aumento dei casi. Il picco di influenza è atteso verso la fine di gennaio e l´inizio di febbraio. Contemporaneamente stanno comparendo alcuni casi di maggior gravità, che rientrano nelle normali previsioni: l´ultimo è stato registrato a Trieste, all´ospedale di Cattinara, in un paziente giovane e senza patologie croniche. La Direzione regionale della Salute consiglia, in particolar modo a coloro che appartengono alle categorie a rischio di complicanze, di procedere comunque alla vaccinazione al più presto. La vaccinazione può essere effettuata presso le Aziende sanitarie e i medici di famiglia, ed è del tutto gratuita per le categorie a rischio: persone dai 65 anni di età, bambini e adulti con malattie croniche, donne che nel periodo epidemico abbiano superato il terzo mese di gravidanza, personale dei servizi pubblici di emergenza, operatori sanitari. Un ruolo importante nel limitare la diffusione dell´influenza lo giocano anche semplici misure, quali una buona igiene delle mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, usare preferibilmente fazzoletti di carta che vanno subito eliminati. |
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DIOSSINA, LE ASL TOSCANE FARANNO CAMPIONAMENTI STRAORDINARI |
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Firenze, 17 gennaio 2011 - Un piano straordinario di campionamenti su latte, uova, carne di maiale, pollame. Sono le indicazioni date il 13 gennaio dal ministro alla salute Ferruccio Fazio, nel corso dell’incontro al Ministero con le Regioni e i rappresentanti dei Nas sull’emergenza diossina. All’incontro erano presenti naturalmente anche i tecnici della Regione Toscana, che hanno recepito le indicazioni ministeriali. Dalla questa settimana, anche nelle Asl toscane verranno fatti campionamenti straordinari. “In Toscana abbiamo sempre fatto tutti i controlli di routine, e anche controlli supplementari – ha ricordato l’assessore Daniela Scaramuccia – Ora faremo anche i campionamenti straordinari chiesti dal ministro. Vogliamo che i cittadini possano sentirsi tranquilli”. Per la prossima settimana è fissato un nuovo incontro tra ministro e Regioni sul tema dei mangini, per discutere un programma suppletivo di 6 mesi da aggiungere al Piano nazionale alimentazione animali. Nel corso dell’incontro , il ministro Fazio ha ricordato che dai controlli effettuati finora in Italia non è risultata alcuna positività alla diossina. |
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FRANCESCO DIOTALLEVI “IN BOCCA AL LUPO” MILANO DAL 19 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO 2011 |
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Milano, 17 gennaio 2011 - Un augurio tra i più strani, quello dell’in bocca al lupo, al quale si risponde spesso con formula parziale e pericolosa: crepi. Se ci si dà del lei, evento più raro del lupo stesso in via di estinzione, si ricambia con esortazione a morte certa l’educato benintenzionato che ci rivolge un augurio di buona fortuna. Meglio non essere avari di parole, e rispondere la formuletta scaramantica al completo: crepi il lupo. L’augurio comunque, è piaciuto al pittore Diotallevi, che con la materia vera della sua arte, che è l’ironia, ci invita a non sottrarci alle sfide, alle situazioni rischiose, alla messa in gioco di se stessi attraverso il proprio fare. Perché un quadro si chiama “opera”? Perché opera, appunto. Fa. Agisce. E che cos’è l’operare del quadro? Se lo chiese Martin Heiddegger ne L’origine dell’opera d’arte. In bocca al lupo a chi volesse affrontare la risposta. Noi, con obiettivi e prede non universali, proviamo ad occuparci del particolare di Diotallevi, che espone in questa sua personale momenti, tappe di un quinquennio di insistenza, di avvertimento, di sottile scardinamento di un clima culturale, esistenziale, in cui la violenza è diventata normale. La relazione è una primitiva lotta darwiniana in cui soccombe il più debole, quello che non ha le competenze nemmeno per difendersi. Ma la legge, che tutela i più deboli, è profondamente antidarwiniana, così come lo è la pittura di Diotallevi, che dipinge il paziente affetto da giradito minacciato di amputazione con sega dentata da boscaiolo dell’Arkansas, e una testa trattata come un bocconcino senza lische facile da mangiar(ci), ci permette di identificarci e riconoscerci e di riderci, almeno, su. Chi ride di sé non è indifferente, e non è cinico, al contrario di chi ride degli altri, inseguiti e impauriti dal lupo su due zampe. E pensare che dietro l’angolo, c’è un lupo anche per lui, impreparato e ancor più facile da sbranare. Come non stare dalla parte del lupo? Grazie Francesco, a nome di tutti gli esemplari selvaggi in questo medio(cre)evo, per dirla con lo scrittore Beppe Ciarallo. Cristina Muccioli - Francesco Diotallevi nato a Senigallia (An) nel 1971 ha frequentato la Scuola del Libro di Urbino sez. Disegno Animato e l’Accademia di belle Arti di Bologna. Ha realizzato numerose mostre personali in Italia, preso parte a premi e collettive, oggi vive e lavora a Mondolfo in provincia di Pesaro. Web: www.Diotallevi.it/ Spazioboccaingalleria Galleria Vittorio Emanuele Ii°, 12 Milano. |
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DOMENICO GRENCI: ANIMAE ... UNO SGUARDO DENTRO MILANO 26 GENNAIO 12 FEBBRAIO 2011 |
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Milano, 17 gennaio 2011 - La Galleria Eleonora D´andrea presenta dal 26 gennaio al 27 marzo 2011 presso la sua sede di Milano in via Settembrini 26, (al primo piano), il giovane artista Domenico Grenci. Nato ad Ardore (Rc) nel 1981, si è diplomato al Liceo Classico di Locri e ha successivamente conseguito la laurea presso l´Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo due anni come tutor all´Accademia di Belle Arti, ha deciso dedicarsi pienamente alla Pittura lasciando il lavoro universitario. Attualmente vive e lavora a Bologna. Durante la sua carriera ha partecipato attivamente a workshop e ha conseguito importanti premi italiani ed esteri. Ricordiamo il Premio Morandi per l´incisione (2005), il Premio S.a.m.p. (2006) con acquisizione dell´opera da parte della Fondazione Carisbo, il Premio Celeste (2007) il primo premio del Goldener Kentaur a Monaco di Baviera (2007); il primo premio al Maggio Fiorito a Cento di Ferrara (2008) e il Premio delle Arti di Catania. Le sue opere sono presenti in molte collezioni importanti, quale la collezione della già citata Fondazione Carisbo e dell´azienda mondiale Tetrapack, che dal 2008 espone le sue opere nella hall della sua sede modenese. La mostra qui presentata si inserisce perfettamente in un percorso di ricerca artistica che lega artista e gallerista da quattro anni e che vede il suo culmine nelle esposizioni presentate nel 2010 - 2011: nella primavera passata nella galleria di Prato, attualmente a Milano e nella prossima primavera presso la Rocca di Bazzano (Bo). Artista emergente di indiscutibile sensibilità, Domenico Grenci si muove su una base figurativa e se ne stacca in maniera innovativa, utilizzando medium della modernità per indagare la psicologia celata dietro i volti raffigurati. Attraverso l´uso del bitume steso a pennellate, l´artista crea zone di umidità che ne espandono il colore, creando delle immagini vaghe cariche di forza e immediatezza espressiva. Con un linearismo accurato, propone armonie perfette ed equilibri bilanciati, ricercando una bellezza vista come esperienza intima e estetica. Eppure queste donne, dall´immagine sbavata, non sono rassicuranti, ma sono fragili e irrequiete, vittime dei canoni mediatici di bellezza femminili della nostra epoca e della mercificazione del loro stesso corpo. Il colore ottenuto è costituito dalle varie tonalità del seppia, colore che ci ricorda le vecchie stampe fotografiche. E di istantanee sembra trattarsi: come l´antica leggenda degli indiani d´America sosteneva che la fotografia rubasse loro l´anima, così queste immagini sembrano essere lo scatto rubato a una persona che, abbandonando tutte le difese, si mostra per quello che è, in tutta la sua nudità. L´immagine dipinta smette di essere una mera raffigurazione del reale più superficiale, ma ci spinge di fronte a una natura traballante, a un´inquietudine che lascia trasparire sofferenza e turbamenti dell´anima, che rompe la nostra quotidianità spingendoci ad abbandonare la maschera per approcciarci all´immagine con la maggiore sincerità. |
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GP MONZA,FORMIGONI: HANNO PREVALSO NOSTRE RAGIONI |
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Milano, 17 gennaio 2011 - "Abbiamo fatto bene a tener duro e a ribadire con determinazione ogni volta l´assoluta ragionevolezza delle nostre posizioni, difendendo non solo le ragioni nel nostro territorio ma le ragioni dello sport, della tradizione e dell´economia". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commentando le notizie del 14 gennaio riguardanti il Gran Premio di Formula 1 di Monza. "La Formula 1 muove certamente interessi economici considerevoli - prosegue Formigoni - ma si regge pure su equilibri delicati come dimostrano i conti in rosso di molti Gran Premi in grandi città del mondo. Oggi, la lettera di Ecclestone ci dà completamente ragione avallando le nostre analisi e confermando interamente la nostra posizione". "Ovviamente - sottolinea Formigoni - non è accettabile in nessun modo l´idea di un´alternanza Roma-monza che qualcuno ha cominciato a ventilare, che sarebbe fallimentare per le stesse ragioni che abbiamo esposto in tutti questi mesi. Il Gran Premio d´Italia resta a Monza come è sempre stato. Valuto la positivamente anche la posizione del sindaco Alemanno, che con le sue parole ha dimostrato di accettare questa soluzione". "Infine - conclude il presidente - rivolgo i miei ringraziamenti a tutti quelli che hanno condiviso questa battaglia; il merito è di tutti coloro che si sono impegnati. La nostra gente conosce bene chi si è impegnato e chi no". |
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GRAN PREMIO A ROMA, BORGHEZIO AD ALEMANNO : CON LA SECESSIONE, VANTAGGI ANCHE PER ROMA |
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Bruxelles, 17 gennaio 2011 - Il Sindaco di Roma Alemanno, persona sicuramente intelligente, non potrà che prendere atto dell´ineccepibile motivazione con cui Ecclestone gli ha comunicato, nero su bianco, il diniego alla richiesta di far svolgere il Gran Premio anche a Roma, non essendo previsti due Gran Premi in un solo Paese. Ad Alemanno mi permetto di segnalare un dato altrettanto certo e cioè che con il riconoscimento dell´indipendenza della Padania (art. 1 dello Statuto della Lega Nord), si aprirebbe per Roma Capitale una strada maestra per ottenere il Gran Premio di Formula 1 che - bisogna riconoscere - avrebbe nella straordinaria cornice architettonica dell´Eur uno scenario impareggiabile. Morale della favola: ognun per sé e Dio (più Gp) per tutti! |
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TARVISIO: COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINO FEMMINILE FARÀ TAPPA PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA, IL 5 E 6 MARZO 2011 SULLA PISTA DI PRAMPERO IDEATA DA LUCIANO LAZZARO |
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Tarvisio, 17 gennaio 2011 - La Coppa del Mondo di sci alpino femminile farà tappa per la terza volta consecutiva in Friuli Venezia Giulia, a Tarvisio, dove il 5 e 6 marzo prossimi si svolgeranno sulla pista Di Prampero ideata da Luciano Lazzaro una discesa libera ed un superG, due gare che potrebbero risultare decisive per l´assegnazione della sfera di cristallo 2010-11. L´evento, come sempre sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso Promotur e Turismo Fvg, è stato presentato il 13 gennaio a Tarvisio, nella sala Consiliare del Comune, dall´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, dal sindaco Renato Carlantoni, dal presidente di Promotur, la società che gestisce gli impianti di risalita dell´estremo Nordest, Stefano Mazzolini, e dal direttore agonistico delle Nazionali azzurre di sci alpino, Claudio Ravetto. "E´ l´appuntamento clou di una stagione sciistica - ha affermato Seganti - caratterizzata da svariate manifestazioni sportive di ottimo livello come, ad esempio, la Coppa del Mondo di sci disabili appena conclusa sulle nevi di Ravascletto-zoncolan, i Mondiali di Sci alpinismo in programma a Claut a fine febbraio, la Coppa Europa di freestyle e la Coppa del Mondo Master e Cittadini di sci alpino che saranno ospitate da Piancavallo". A Tarvisio, ha ricordato Seganti nelle vesti di presidente del comitato organizzatore locale, arriveranno anche le neocampionesse iridate reduci dai Mondiali di Garmisch (8-20 febbraio), confermando così l´assoluta valenza tecnica e spettacolare di un week-end agonistico che, in perfetta sintonia con la politica regionale di promozione e valorizzazione complessiva dell´offerta turistica attraverso gli eventi sportivi, musicali e culturali, vivrà, secondo quanto annunciato da Mazzolini, una Notte Bianca indimenticabile di "musica e magia" tra sabato e domenica. In concomitanza con le competizioni femminili di Tarvisio, la vicina Kranjska Gora, in Slovenia, ospiterà la Coppa del Mondo maschile, esaltando in questo modo una sinergia territoriale che, hanno ricordato Carlantoni e Srecko Medven, segretario generale del comitato organizzatore sloveno, dopo le finali congiunte di Coppa Europa dello scorso anno sarebbe fantastico riproporre in chiave Coppa del Mondo con il coinvolgimento anche della Carinzia. Entrando nel merito di Tarvisio 2011 in un´ottica di massima attenzione alle risorse finanziarie a disposizione, quest´anno il ruolo dei volontari civili e militari sarà ancora più importante, per non dire fondamentale. A questo proposito, infatti, Seganti, Carlantoni e Mazzolini hanno anticipatamente ringraziato tutte le associazioni coinvolte, gli sci club, le Forze dell´Ordine e la Brigata Julia che, è stato detto, metterà a disposizione 140 alpini da impiegare per la sicurezza in pista. "Grazie a Tarvisio ed al Friuli Venezia Giulia per la straordinaria disponibilità e sensibilità nei confronti dell´Italia dello sci che spesso si allena sulle vostre piste", è infine intervenuto Ravetto, auspicando di festeggiare sul traguardo della Di Prampero un buon risultato delle velociste azzurre. |
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MONDIALI SCI NORDICO DEL 2013 IN VALLE DI FIEMME: CENTRO DEL SALTO ILLUMINATO E PONTE SULL´AVISIO RIFATTO: ECCO IL FINANZIAMENTO |
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Trento, 17 gennaio 2011 - E´ un importante finanziamento relativo ai Campionati mondiali di sci nordico che si terranno in Valle di Fiemme nel 2013, quello previsto dalla deliberazione dell´assessore all´urbanistica, enti locali e personale, Mauro Gilmozzi, approvata il 14 gennaio dalla Giunta provinciale. Si tratta di un finanziamento al Comune di Predazzo per complessivi 1.833.500 euro sul Fondo per lo sviluppo locale, di cui: 1.377.500 euro per l’ammodernamento e completamento dell’illuminazione presso il centro del salto in località Stalimen, e 456 mila euro per il rifacimento del ponte sul torrente Avisio presso lo stesso centro. Nel dicembre 2010 il Comune di Predazzo ha presentato richiesta di finanziamento per la realizzazione di alcuni interventi connessi allo svolgimento dei Campionati mondiali di sci nordico in programma in Valle di Fiemme nel febbraio 2013, in vista dei quali le relative strutture sportive dovranno essere pronte entro febbraio 2012 in modo da poter ospitare le gare di prova “premondiali”. In particolare il Comune di Predazzo, in qualità di proprietario e gestore dello stadio del salto in località Stalimen, si è assunto l’onere di provvedere al potenziamento e miglioramento delle strutture a servizio di questo impianto sportivo. La richiesta di finanziamento riguarda due interventi: - l’ammodernamento e completamento dell’illuminazione. L’intervento serve ad adeguare gli impianti elettrici di illuminazione, diffusione sonora e visualizzazione a servizio dei trampolini in funzione di gare di livello internazionale come richiesto dalla Federazione internazionale sci (Fis), e per far fronte alla massiccia presenza di atleti, televisioni e commentatori come indicato dal Comitato organizzatore dei Campionati mondiali; - il rifacimento del ponte sul torrente Avisio. Nell’ambito dei progetti di sistemazione e adeguamento del centro del salto è prevista anche la ricostruzione del ponte sull’Avisio che collega alla zona dei trampolini: infatti quello esistente, che è in legno, presenta problemi di conservazione. Il nuovo ponte avrà una struttura mista di acciaio e calcestruzzo con mascheramento in legno, manterrà sostanzialmente le dimensioni di quello attuale e consentirà il passaggio del traffico pesante. La Comunità della Val di Fiemme e il Comitato organizzatore hanno condiviso la necessità di procedere, come previsto nel protocollo d’intesa del 2008, alla realizzazione degli interventi ritenuti rilevanti per l’organizzazione dell’importante evento sportivo nei vari comuni della Val di Fiemme interessati dalle gare dei Campionati: tra questi figurano anche gli interventi del Comune di Predazzo finanziati con la deliberazione di oggi. L’importo del finanziamento riconosciuto al Comune di Predazzo ammonta al 95 per cento della spesa prevista per la realizzazione dei due progetti presentati. In base alla legge provinciale sullo sport e alla legge finanziaria 2011, tale importo sarà coperto con risorse della finanza locale e, in particolare, del Fondo per lo sviluppo locale, istituito dalla legge 36 del 1993 proprio per finanziare interventi di rilevanza provinciale destinati allo sviluppo locale. |
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SPORT: PREMIATA CAMPIONESSE DELL´ARMONIA
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Pescara, 17 gennaio 2011 - L´assessore allo Sport, Carlo Masci, ha premiato il 14 gennaio le campionesse della società Armonia d´Abruzzo, la squadra di ginnastica ritmica campione d´Italia. "E´ la seconda volta che ho l´onore di premiarvi - ha detto Masci - consegnando il trofeo alle giovani atlete Chiara Di Battista, Federica Febbo e Chiara Ianni. "E´ il segno di una continuità di successi ad alto livello che non può che inorgoglire l´Abruzzo". L´assessore ha ribadito l´importanza dello sport come disciplina che "insegna a vivere. Lo sport è leale - ha evidenziato - perché premia senza inganni chi si impegna e si sacrifica per un risultato. Ecco perché, con la consegna dei trofei, vogliano essere vicini a tutti questi giovani che pur tra mille difficoltà, e nella assenza dei clamori mediatici che accompagnano altri sport, onorano la nostra regione". Il trofeo è stato consegnato al responsabile tecnico della squadra, Germana Germani, mentre a guidare le atlete c´era la presidente dell´Armonia d´Abruzzo, Anna Mazziotti. Hanno partecipato alla premiazione anche il presidente del coni regionale, Ermanno Morelli, e l ´assessore allo Sport del Comune di Chieti, Marco Russo. |
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REGIONE VENETO: CONTRIBUTI STRAORDINARI A MANIFESTAZIONI SPORTIVE |
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Venezia, 17 gennaio 2011 - Circa 375 mila euro sono stati assegnati dalla giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sport Marino Zorzato, come contributo straordinario per l’organizzazione di manifestazioni sportive e concorso al sostegno di quelle di natura promozionale, agonistica e spettacolare che possiedono contenuti rilevanti sotto il profilo sociale, culturale e sportivo. Nel corso del 2010 la giunta veneta aveva già approvato due piani di riparto di contributi per interventi aventi carattere straordinario, per un importo complessivo di 333 mila euro. “Dopo aver dato corso a tutti gli adempimenti previsti dalla legge regionale di settore (L.r. 12/93) – fa rilevare lo stesso Zorzato - si è registrata a fine anno una disponibilità residua che è stata assegnata, con questo provvedimento, a una ventina di manifestazioni sportive”. Il contributo più rilevante (100 mila euro) è stato attribuito per lo svolgimento nel giugno 2011 a Montebelluna (Treviso) dei Campionati del Mondo Mountain Bike Marathon. E’ di 85 mila euro il contributo per la realizzazione tra aprile e settembre dei Concorsi Ippici Veneti in Piazza. Con 80 mila euro viene sostenuta l’organizzazione nel Veneto del Campionato del Mondo Under 20 Jwc Italy di rugby in giugno. Importi inferiori, invece, per le altre manifestazioni ammesse a contributo. |
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