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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Gennaio 2011 |
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PAC, CONSEGNATO AL PARLAMENTO EUROPEO DOCUMENTO DELLE REGIONI A BRUXELLES L’ASSESSORE STEFÀNO HA INCONTRATO IL PRESIDENTE DE CASTRO |
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Consegnato al Parlamento europeo il documento sulla Politica agricola comunitaria post 2013 predisposto e approvato all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome. La consegna formale è avvenuta ieri a Bruxelles, dove l’Assessore della Regione Puglia Dario Stefàno, in veste di coordinatore della Commissione Politiche Agricole, ha incontrato il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro. “Il documento - spiega l’assessore Stefàno - è il frutto di un lavoro effettuato nei mesi scorsi con tutte le Regioni, al fine di definire una posizione comune e condivisa del sistema agricolo italiano, nell´ottica di un rafforzamento del peso dell´Italia nel negoziato sulla nuova Politica Agricola Comune europea”. “La definizione delle nuove regole – spiega l’assessore Stefàno - avrà infatti un peso determinate non solo per il futuro del comparto agricolo, ma in una ottica generale di sviluppo del Paese, per questo le Regioni hanno voluto fissare i temi portanti e innovativi che dovrà avere la nuova Pac dopo il 2013. “Tra i più importanti – prosegue Stefàno – innanzitutto la necessità di prevedere maggiori risorse da destinare al comparto per affrontare le nuove sfide globali o, quantomeno, della conferma dell´attuale budget complessivo”. Il documento sottolinea inoltre tra le priorità: la richiesta che i pagamenti diretti vadano agli agricoltori attivi ed in virtù di ciò che si impegnano a fare e non sullo status storico; l´individuazione di nuovi strumenti di sostegno al reddito degli agricoltori, come la creazione di un fondo anticiclico in grado di intervenire nelle situazioni di crisi del settore, ma anche di nuovi strumenti assicurativi; l´ispirazione di una strategia comune a tutti i fondi erogati nel settore per migliorare le sinergie e ridurre gli attuali problemi di demarcazione; la creazione di una componente agricola ben organizzata, proseguendo e migliorando la esperienza delle Op, ma in tutte le filiere; la definizione di regole che sostituiscano quelle delle varie Ocm in graduale eliminazione; interventi tesi a favorire le esportazioni e dare garanzie ai produttori e ai consumatori europei attraverso il riconoscimento di una maggiore reciprocità commerciale; garantire migliori e più efficaci ed omogenee regole, ma anche adeguate risorse finanziarie per la realizzazione dei controlli in tutti gli Stati membri; una maggiore flessibilità e una significativa semplificazione dei processi per l´attuazione delle politiche agricole, rivedendo anche le attuali regole sull´utilizzo delle risorse finanziarie, con l´introduzione di norme di flessibilità finanziaria all´interno dei singoli Stati membri. “Il nostro obiettivo - conclude Stefàno - forti del ruolo e delle deleghe che ci attribuisce il Titolo V della Costituzione e che il mondo agricolo ci chiede di esercitare, è recuperare all’Italia una linea autorevole e condivisa. Il negoziato per la definizione della nuove regole si è avviato formalmente il 17 novembre scorso, è necessario rafforzare la posizione dell’Italia, che abbiamo cercato di rappresentare al meglio con questo documento, con l’auspicio che vengano accolte le aspettative e le speranze del mondo agricolo italiano". |
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EUROPA-REGIONI: POLITICA AGRICOLA COMUNE, REGIONI UE IN DIFESA DEI REDDITI AGRICOLI ´ IL VICE PRESIDENTE DELLE MARCHE PETRINI AL VERTICE DI BRUXELLES. STABILIZZARE I MERCATI, SPECULATORI SEMPRE PIU` AGGRESSIVI´. |
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Si e` tenuta il 25 gennaio al Comitato delle Regioni di Bruxelles la Conferenza dibattito sulla nuova Politica agricola comune ´Una Pac forte, rinnovata e in linea con le sfide del 21 secolo´. Ha preso parte all´evento, il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, invitato come relatore sia in rappresentanza delle Marche, sia in qualita` di presidente della Rete delle Regioni europee Ogm ´ free. ´L´europa ci deve aiutare ´ ha detto Petrini ´ a stabilizzare i mercati, anche con misure specifiche. I redditi dei nostri agricoltori non possono reggere ancora a lungo in presenza di oscillazioni dei prezzi cosi` marcate, per colpa di speculatori sempre piu` aggressivi´. Petrini si e` poi soffermato sul ruolo dei territori. ´Il ruolo delle Regioni ´ ha ribadito - e` essenziale affinche` la politica agricola comune venga adattata alle specificita` locali. Mantenere diversita` e qualita` nelle produzioni agricole rappresenta un vantaggio competitivo irrinunciabile´. A questo proposito Petrini ha esortato la Commissione Ue a dar seguito alla dichiarazione che la stessa aveva fatto lo scorso luglio circa la possibilita` di poter vietare l´uso degli Ogm nei diversi territori. ´Dar spazio agli Ogm ´ ha sottolineato Petrini ´ mentre si cerca di finalizzare la Pac ad obiettivi di qualita`, sarebbe una contraddizione incomprensibile´. Petrini ha poi relazionato sulle misure agro ambientali realizzate nelle Marche, focalizzate sull´ortofrutticolo, considerate una vera e propria best practice. Un accordo agro ambientale d´area che garantendo un sostegno alle produzioni frutticole biologiche e a basso impatto ambientale, contribuisce alla produzione di frutta di eccellente qualita`. Un progetto a cui hanno creduto anche gli agricoltori della Valdaso che hanno aderito con oltre 400 ettari di frutteto. Petrini si e` soffermato infine sul budget dedicato alla Pac, ´rimaniamo fiduciosi nella volonta` europea di lasciare inalterate le risorse per la nostra agricoltura, pur in presenza di cambiamenti che ne determineranno una diversa distribuzione´, ha detto. Difesa dei redditi agricoli, dunque, lotta alle speculazioni e alle tensioni sulle materie prime, nuove opportunita` per i giovani in agricoltura: sono questi alcuni dei principali temi sollevati dai rappresentanti delle regioni europee, chiamate a discutere a Bruxelles sul futuro della Politica agricola comune. Il Comitato delle regioni Ue ha accolto una serie di tavole rotonde a cui si sono succeduti, oltre a Paolo Petrini, anche i rappresentanti di Toscana ed Emilia Romagna. Al tavolo del confronto a tutto campo anche l``europarlamentare Jose` Bove`, ma anche i rappresentanti della Commissione europea. Quest´ultima, a giugno, presentera` una proposta legislativa di riforma della Pac, che poi passera` all``esame di Consiglio e Parlamento. In vista di questi appuntamenti, le regioni, che oggi hanno preso parte al dibattito, hanno messo nero su bianco le loro richieste in un documento consegnato al rappresentante del commissario europeo all´Agricoltura, Ciolos. Alle preoccupazioni dei rappresentanti francesi per il futuro dell``agricoltura europea di fronte alle speculazioni e alle fluttuazioni dei prezzi ma anche all``esito dei negoziati per il libero scambio a livello internazionale, si sono unite quelle degli italiani per la difesa del reddito degli agricoltori e per la valorizzazione della produzione di qualita`. |
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DOP E IGP, LE PROPOSTE DELLE REGIONI EUROPEE AL "PACCHETTO QUALITÀ" |
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Bologna - “Le proposte di modifica al pacchetto qualità che ho illustrato anche a nome delle altre Regioni europee hanno ottenuto un primo positivo riscontro. In particolare da parte del Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos per quanto riguarda la protezione extra Ue dei prodotti Dop e Igp, e del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro sul rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela. E’ un buon inizio. Altri incontri seguiranno per approfondire il confronto su questi temi di grande importanza per l’agricoltura di molti paesi europei”. Così Tiberio Rabboni assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-romagna e presidente di Arepo, l’associazione delle Regioni europee dei prodotti d’origine, ha commentato l’incontro svoltosi ieri a Bruxelles per discutere il “pacchetto qualità “ adottato dalla Commissione europea nel dicembre scorso. Tre in particolare le proposte avanzate da Rabboni: dare ai Consorzi di tutela la possibilità di regolare la produzione dei prodotti Dop e Igp di fronte a crisi di mercato, prevedere l’indicazione d’origine facoltativa per i prodotti di montagna, stringere accordi internazionali per combattere l’agropirateria anche fuori dai confini della Ue. Il “pacchetto qualità” rappresenta la nuova proposta di regolamento europeo per disegnare il futuro dei prodotti Dop e Igp. Tale proposta dovrà, al termine di un fase di confronto e di discussione, essere approvata dalla Commissione e dal Parlamento europeo. Rabboni, che ha espresso apprezzamento per l’impianto complessivo del “pacchetto”, ha ricordato l’importanza che i prodotti Dop e Igp rivestono per molte Regioni europee. Non solo da un punto di vista economico, ma anche sociale, ambientale e identitario per il forte legame che queste produzioni hanno con il territorio d’origine. Arepo riunisce 28 regioni europee, che rappresentano il 40% dei quasi mille prodotti Dop e Igp della Ue. Nell’incontro di ieri le Regioni di Arepo hanno presentato e offerto in degustazione il meglio della loro produzione |
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OGGI A BRUXELLES: RIFORMA AGRICOLA, OGM E TUTELA DEL BOSCO |
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La politica regionale dell’Ue a tutela dell’agricoltura di montagna sarà uno dei punti qualificanti che il presidente della Provincia Luis Durnwalder affronta giovedì 27 e venerdì 28 gennaio con un intervento in aula a Bruxelles nella seduta plenaria del Comitato delle regioni. Durnwalder consegna al commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos l’Agenda già elaborata dalle regioni per la tutela del bosco di montagna. Nella sessione di gennaio del Comitato delle Regioni - di cui Luis Durnwader è membro effettivo - i responsabili politici regionali e locali dell´Ue presenti a Bruxelles presenteranno soluzioni per rendere più efficaci la politica agricola comune (Pac), la tutela della montagna e la cooperazione transfrontaliera. Le proposte elaborate verranno discusse tra l´altro con il commissario europeo Dacian Ciolos, responsabile di Agricoltura e sviluppo rurale. Sará il presidente Luis Durnwalder, in quanto promotore della proposta di parere del Comitato delle Regioni, a intervenire in aula sulla riforma Pac dopo il 2013 a nome del gruppo dei Popolari europei e a sintetizzare al Commissario Ue le aspettative delle Regioni. Al termine della sessione Durnwalder consegnerà al commissario Ciolos anche l´Agenda per la tutela del bosco di montagna, il documento elaborato dalle Regioni alpine contiene proposte di linee guida per la tutela e l´utilizzo del bosco di montagna nonché un pacchetto di misure per garantirne lo sviluppo sostenibile. All´ordine del giorno del Cdr infine un altro punto che interesa da vicino l´Alto Adige, quello della libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate (ogm) sul loro territorio. Verrà discussa la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio in modifica della direttiva comunitaria del 2001. |
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REGIONE LOMBARDIA IN CAMPO PER SETTORE LATTE IL 22 FEBBRAIO AL GABER CONVEGNO E TAVOLO DI FILIERA PESCA: SI LAVORA A WORKSHOP E INCONTRO SULLE RISORSE |
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Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani ha incontrato ieri , a Palazzo Lombardia, in due tavoli distinti, i colleghi delle Province con deleghe all´Agricoltura e alla Caccia e Pesca. "Ai colleghi assessori all´Agricoltura delle Province - ha detto De Capitani - ho fornito l´aggiornamento sul Psr (Programma di sviluppo rurale) con il bilancio delle azioni svolte nel 2010 e quelle per l´anno in corso, che mirano a mettere a disposizione risorse maggiori per le misure più appetite e lanciare nuovi bandi anche grazie a incontri sul territorio". "Con i colleghi delle Province abbiamo affrontato anche il tema della Pac (Politica agraria comunitaria) 2014-2020, sulla quale, dopo il successo del convegno di venerdì 21 scorso, ho registrato, a conferma della collaborazione Regione-province, la volontà di queste ultime di sostenere politicamente, con un loro documento, la nostra iniziativa". "Regione Lombardia - ha aggiunto De Capitani - vuole sottolineare la propria attenzione al mondo del latte e alla sua filiera e ha programmato, per il 22 febbraio, un convegno dedicato al settore e un Tavolo di filiera". "In materia di caccia - ha sottolineato l´assessore - abbiamo fatto il punto sulla proposta di modifica della legge nazionale sulla caccia, di cui ho riferito alla Commissione Viii del Consiglio regionale e per la quale Regione Lombardia si spenderà attivamente". Proprio sul fronte della caccia è stata confermata la riunione del gruppo di lavoro dedicata ai cinghiali per l´8 febbraio con la raccolta dei dati dalle Province. "La problematica dei cinghiali - ha sottolineato De Capitani - interessa in modo sempre più marcato il territorio e siamo determinati ad affrontarla con adeguate soluzioni". "Per la pesca - ha detto l´assessore - abbiamo potuto registrare il pieno utilizzo dei fondi europei per il settore e annunciato un bando per le Province per gli interventi sugli habitat della pescicoltura". "Sta poi avanzando - ha spiegato De Capitani - l´organizzazione di un workshop sulle risorse della pesca, cui faremo seguire un incontro politico con le Province. Io spero che un giorno uno dei nostri prodotti ittici abbia un riconoscimento Igp". "I Tavoli odierni - ha concluso De Capitani - hanno visto l´assessore Gianluca Pinotti di Cremona assumere il ruolo di coordinatore dei colleghi provinciali e hanno confermato che il metodo di lavoro concertato sta aiutando a lavorare meglio e insieme per individuare le soluzioni più idonee ai diversi problemi". Le prossime riunioni dei Tavoli Agricoltura e Caccia e Pesca sono state già programmate per il 9 marzo. |
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PANE ARTIGIANO: LA CLAAI PROMUOVE IL MARCHIO DI QUALITA´ INDETTO IL BANDO DI CONCORSO PER IL RICONOSCIMENTO DEI REQUISITI INDISPENSABILI AD OTTENERE IL MARCHIO “AUTENTICO PANE ARTIGIANO”
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La Claai ha dato il via ad un nuovo progetto rivolto ai panificatori di Caserta e della provincia che mira a promuovere e tutelare il pane artigiano. I panificatori che intendono ottenere ed esporre il marchio “Autentico Pane Artigiano” dovranno uniformarsi al Disciplinare di produzione stilato da esperti nominati dalla Libera Associazione degli Artigiani e degli Imprenditori di Caserta. Il team di professionisti ha stilato un decalogo di norme rigorose da osservare per ottenere il diritto ad usufruire del marchio di qualità. “E´ un progetto - ha dichiarato il presidente provinciale della Claai Adelaide Tronco – voluto per tutelare e favorire il pane fresco artigianale, partecipando attivamente alla diffusione della conoscenza dei prodotti artigianali genuini, a salvaguardia dei lavoro di qualità e della salute dei consumatori”. Gli artigiani del pane che intendono partecipare al concorso per il riconoscimento del marchio potranno inviare alla sede Claai di Caserta, entro il 15 febbraio 2011, la domanda di adesione al progetto. Oltre quattrocento artigiani hanno già ricevuto la scheda preliminare di iscrizione al progetto il cui modello è possibile richiedere in sede, indicando nome, cognome, ragione sociale, indirizzo e numero telefonico. In primavera la Claai organizzerà un convegno a cui parteciperanno esperti che spiegheranno le norme racchiuse nel Disciplinare di Produzione stabilito per poter ottenere l´uso del marchio di qualità. Tra le norme previste per produrre l´ “Autentico Pane Artigiano” l´uso di farine specifiche (tipo “O” e “Oo”) correttamente macinate e assolutamente prive di prodotti Ogm. Il prodotto non dovrà subire procedure di conservazione, dovrà essere lavorato e somministrato in giornata e, naturalmente, dovrà rispondere alle norme igienico-sanitarie. Ulteriori informazioni possono essere richieste al numero 0823/ 35 66 61 oppure recandosi direttamente presso la sede provinciale Claai di Caserta, C.so Trieste, 158. |
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CONVEGNO: ASSICURAZIONE E GESTIONE RISCHIO IN AGRICOLTURA |
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Perugia - Il problema della gestione dei rischi in agricoltura è stato al centro di un convegno che si è svolto mercoledì 26 gennaio, alla Facoltà di Agraria dell´Università di Perugia ed al quale hanno preso parte tutti i soggetti interessati al settore. Con la nuova impostazione della politica agricola comunitaria relativa al disaccoppiamento, infatti, il reddito delle imprese agricole è sottoposto non solo al rischio delle calamità naturali, ma anche a quello dell´eccessiva ed incontrollabile volatilità dei prezzi di mercato. "A questo proposito, però - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Fernanda Cecchini, che ha aperto i lavori del convegno - va evidenziata la possibilità di gestione dei principali rischi tramite l´utilizzo degli strumenti di copertura agevolati quali le polizze assicurative. C´è la necessità ormai della diffusione di questo strumento quale stabilizzatore del reddito aziendale". "In Italia - ha aggiunto la Cecchini - il mercato delle assicurazioni agevolate in agricoltura, che fino a qualche tempo fa consentiva di ´immunizzarsi´ esclusivamente contro il pericolo grandine, ora vede l´offerta di strumenti che ampliano le tipologie di rischio assicurabili". Questa impostazione traspare anche nelle recenti proposte avanzate dalla Commissione Europea per la prossima riforma della politica agricola comunitaria. Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri tra le Regioni ed il Ministero dell´Agricoltura per l´elaborazione di una proposta italiana e quindi per valutare i diversi aspetti contenuti nel documento europeo. Le Regioni, in aggiunta, hanno evidenziato la necessità di nuovi strumenti a livello comunitario, oltre le assicurazioni agevolate, per la gestione delle crisi di mercato anche attraverso la costituzione di un fondo finanziato dalla Comunità europea in grado di intervenire nelle situazioni di crisi, affiancato eventualmente da strumenti assicurativi. Un altro aspetto toccato dall´assessore Cecchini nel suo intervento è quello relativo agli strumenti ed alle fonti finanziarie che regolano questo settore. "In pratica, mentre fino a qualche anno fa prevaleva il finanziamento pubblico a danno avvenuto a causa di una calamità, ma solo parzialmente e con tempi lunghissimi, il sistema dell´assicurazione consente di agire preventivamente ed i risarcimenti vengono di norma pagati entro dicembre dello stesso anno in cui si è verificata la calamità". "Il problema del triennio 2010-2012 - ha continuato - deriva dal decreto ministeriale che ha previsto una disponibilità per l´Italia di 70 milioni di euro annui per i contributi alle assicurazioni invece dei 120 milioni previsti dalla Finanziaria". "La farraginosità ed i ritardi registrati nel 2010 relativamente alle procedure definite a livello nazionale - ha concluso l´assessore Cecchini - sollecitano una modifica del decreto che regola i procedimenti tecnico-amministrativi per l´erogazione sia nel caso che l´agricoltore abbia stipulato polizze assicurative agevolate in forma singola o collettiva tramite i Consorzi di Difesa". A questo proposito, nel novembre scorso è stato costituito un apposito gruppo di lavoro formato da rappresentanti regionali, tra cui l´Umbria, e Ministero per elaborare una bozza di nuovo decreto che regolarizzi il nuovo procedimento a partire dalla formulazione della domanda unica di pagamento e contestualmente consentire agli agricoltori di accedere più semplicemente e tempestivamente agli aiuti. |
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AGRICOLTURA, NITRATI: PRIORITÀ ALLA REVISIONE DELLE AREE VULNERABILI DEL VENETO
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Venezia - “Non perdiamo tempo. Già dalla prossima riunione della conferenza Stato – Regioni intendo promuovere un’iniziativa per la revisione delle zone classificate come vulnerabili in base alla direttiva nitrati. Abbiamo ben operato, i nostri imprenditori agricoli hanno dimostrato di volere e saper stare nei limiti imposti e soprattutto va considerato in questo ambito anche l’apporto inquinante sul territorio delle attività non agricole”. Lo ha affermato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, commentando la risoluzione approvata dal Parlamento che impegna il Governo a promuovere nella Stato – Regioni una revisione delle zone vulnerabili in riferimento ai dati sulle qualità delle acque superficiali e sotterranee. “Questo significa anche – ha aggiunto Manzato – che vanno verificati criteri e norme tecniche generali riguardanti l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, in modo che gli allevamenti non si vedano oberati dagli attuali adempimenti burocratici dal punto di vista tecnico e amministrativo”. “La cosiddetta direttiva nitrati ci ha messo in oggettiva difficoltà – ha concluso Manzato – ma abbiamo dato una risposta efficace, che ora deve trovare corrispondenza anche sotto il profilo normativo, dove non si è tenuto conto della specificità delle forme di allevamento confinato che garantiscono la qualità delle produzioni venete e della pianura padana”. |
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PROMOZIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI: 71.000 EURO PER I PROGETTI IL 14 FEBBRAIO SCADE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI FINANZIAMENTO |
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Il 14 febbraio 2011 scade il termine per presentare all’Ufficio per le produzioni biologiche della Provincia di Trento proposte e/o progetti di promozione di prodotti agroalimentari nella ristorazione collettiva e presso i consumatori. Il ventaglio delle azioni sulle quali è possibile presentare progetti da parte di imprese, associazioni e società fornitrici di servizi è ampio ed eterogeneo: nella prima misura (Promozione del biologico nella ristorazione collettiva) sono comprese attività e progetti relativi a indagini, monitoraggio, azioni per migliorare la filiera, incontri e seminari con i produttori; nella seconda misura (Promozione del biologico al cittadino consumatore) sono previste tre azioni, relative a informazione e sensibilizzazione verso gli utenti delle mense, informazione al consumatore, partecipazione a eventi con degustaione e promozione del prodotto biologico. Il budget complessivo reso disponibile dal Ministero per le politiche agricole è di 71.191 euro. |
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AUSTRIA, POTENZIAMENTO PRODUZIONE BIO PER KARNERTA
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L´azienda austriaca Karnerta (parte del gruppo Linzer Vivatis Holding) aumenterà quest´anno la produzione di pasta fresca biologica aggiungendo nuovi prodotti alla gamma degli otto già in commercio. Nonostante la crisi, nel 2009 Karnerta ha registrato un fatturato di 60,7 milioni di euro, incrementato ulteriormente nel 2010, ed ha allargato l´export verso catene commerciali in Germania e nell´Europa dell´Est. |
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ALLEVATORI SUINI CANCELLARA IN VISITA AZIENDE DI PARMA |
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Non solo tecniche di allevamento di trasformazione del suino nero di Parma e del suino della Marca, ma cultura, storia e gastronomia il tutto legato al territorio. Questo è quello che ha appreso il gruppo di allevatori di suini di Cancellara che ha partecipato al viaggio-studio organizzato dall’Azienda Agraria Sperimentale Dimostrativa “Pantano” di Pignola dell’Alsia con il contributo della Comunità Montana “Alto Basento” e il supporto dell’Amministrazione locale di Cancellara la scorsa settimana. Gli allevatori, in particolare, - si legge in una nota diffusa dal Comune di Cancellara - sono rimasti particolarmente colpiti di come le realtà visitate, se pur distanti più di 800 km, siano simili dal punto di vista orografico a quelle del territorio rurale della montagna potentina, e di come nella cosi detta foodvalley della provincia di Parma si producono le eccellenze del Made in Italy alimentare (parmigiano reggiano, il salame felino, il culatello, il fiocco) legandole strettamente al territorio. Una intuizione questa che ha portato gli allevatori cancellaresi a studiare come i colleghi emiliani comunichino ai consumatori la bontà delle proprie produzioni artigianali. Un primo passo su cui concentrarsi, a detta dei partecipanti al viaggio studio, è quello di vincere nella categoria salami “extravaganti” il primo premio in occasione del “il Bontà” di Cremona Fiere il salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali. Nella stessa manifestazione lo scorso 15 novembre il salame degli stessi allevatori cancellaresi si è classificato al secondo posto per gusto, profumo e aspetto, dopo essere stato degustato da una giuria composta da esperti e gourmet che ha esaminato con attenzione decine di produzioni provenienti da ogni regione italiana. Da queste considerazioni – conclude in comunicato - si capisce come il viaggio studio sia risultato un momento di crescita, fornendo l’intuizione ai produttori cancellaresi, e a chi opera nella filiera agroalimentare regionale, e in questo caso comunale a fare rete portando il salame, insaccato di tradizione antichissima, alla ribalta nazionale promuovendo la bontà di un territorio e delle sue produzioni attraverso un’azione di marketing territoriale. |
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FVG: AGRIEST APPUNTAMENTO SIGNIFICATIVO |
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Torreano di Martignacco - Meccanica, enologia, zootecnia, biomasse, ma soprattutto il valore dell´innovazione. Sono i temi che da domani a domenica saranno sviluppati nel corso della quarantaseiesima edizione dell´Agriest Coltivare il futuro, nel quartiere fieristico udinese a Torrano di Martignacco. Sostenuto dalla Regione, l´evento, come ricorda l´assessore alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino, rappresenta un appuntamento ormai consolidato per gli operatori del settore primario, ma anche per i cittadini e le famiglie, perché riporta la nostra gente a contatto con la civiltà contadina. Non solo, Agriest è una vetrina di novità e tecnologie che possono favorire il processo innovativo del mondo rurale, stimolando il rinascimento della nostra agricoltura verso le nuove sfide che già si intravedono oltre la crisi. Soprattutto, ormai da anni Agriest è occasione di approfondimento sulle tematiche più attuali del comparto agricolo. Non a caso l´inaugurazione dell´evento sarà preceduta da un convegno (inizio alle ore 9,30) promosso dalla direzione centrale delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali, da Confcooperative del Friuli Venezia Giulia e dalle Banche di credito cooperativo, che se da un lato mira a verificare i risultati della legge anticrisi nel tessuto dell´economia agraria, dall´altro intende fare il punto sul ruolo del Fondo di rotazione per l´agricoltura, che l´Amministrazione regionale ha individuato quale strumento per il consolidamento e lo sviluppo delle aziende. Le imprese agricole del Friuli Venezia Giulia possono infatti disporre del Fondo di rotazione predisposto dalla Regione per interventi nel settore agricolo, finanziato dalla Giunta regionale quale strumento settoriale anticrisi, che si affianca, o li sostituisce, ai contributi pubblici a fondo perduto, e alle opportunità fornite dal mondo bancario. Il Fondo può intervenire, tra l´altro, per il consolidamento delle passività onerose a breve termine e per gli investimenti delle aziende agricole di produzione, trasformazione e commercializzazione. Tra gli altri appuntamenti di Agriest 2011 - che sarà inaugurato dall´assessore Violino domani alle ore 12.30, a conclusione del convegno sul Fondo di rotazione - è previsto un convegno organizzato dall´Ersa, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, in collaborazione con l´Università di Udine e il Centro Ricerca Viticoltura di Conegliano, sul tema ´Alla scoperta dei vecchi vitigni in Friuli´; sarà aperto dal direttore generale dell´Ersa Mirko Bellini, alle ore 15, mentre le conclusioni saranno tratte dall´assessore Violino. Venerdì, convegno sul tema ´Ristorazione collettiva di prossimità´, con inizio alle ore 9.15. Organizzato dalle direzioni centrali della Salute e delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali della Regione, e dall´Anci Federsanità, prevede gli interventi conclusivi, nel corso di una tavola rotonda, degli assessori regionali Claudio Violino e Vladimir Kosic. Alle 14, sempre di venerdì, si svolgerà il convegno organizzato dall´Associazione allevatori del Fvg sul tema ´... Dopo il 2013 verso la nuova Pac´. Mentre domenica, sempre alla presenza dell´assessore Violino, dalle ore 10 altri due convegni, su ´La riforma della Pac dopo il 2013: i nuovi strumenti assicurativi a sostegno del credito agricolo´ e ´Latte, omega 3 naturale: le nuove frontiere del latte, salute, piacere, benessere´ organizzato da Cospalat. |
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TRENTO: CONTRIBUTI PER APICOLTURA, OGGI ULTIMO GIORNO |
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Scade oggi 27 gennaio 2011, il termine per presentare al Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole le domande di finanziamento per il settore apistico. I contributi concessi dall’Unione Europea per il sostegno dell’apicoltura trentina ammontano a 126.000 euro. Possono essere concessi per finanziare tre tipi di spesa: acquisto di arnie da nomadismo, di rimorchi non agricoli per il trasporto di arnie, di sciami di api regine. Per informazioni sulle condizioni per accedere ai contributi consultare il sito www.Trentinoagricoltura.it/ |
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CROAZIA, AGROKOR VENDE AD AMERICANA WP CAREY
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Il presidente del gruppo industriale agroalimentare croato Agrokor, Ivica Todoric, ha confermato di aver venduto all´azienda americana Wp Carey sei supermercati di Zagabria e dintorni del valore complessivo di 49 milioni di euro. Questo - riferisce l´Ice - è il secondo "leaseback", ovvero la vendita di un bene ad una società di leasing, la quale si impegna contestualmente a concederlo in locazione allo stesso venditore che, una volta pagati i canoni previsti, può esercitare l´opzione finale di acquisto; l´anno scorso, infatti, Agrokor aveva venduto con la medesima modalità il suo centro logistico, per un valore di 77 milioni di euro. |
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CNA MATERA, AL VIA CORSI PER TRASPORTO E CUSTODIA ANIMALI |
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La Cna di Matera informa che ha organizzato due nuovi corsi di formazione per il personale addetto al trasporto ed alla custodia di equidi domestici o animali domestici della specie bovina, ovina, caprina , suina o pollame. Il primo corso partirà nei prossimi giorni ma già per il principio di febbraio è previsto l’avvio anche del secondo corso. La normativa europea ha dichiarato non più validi i patentini, rilasciati dalla Asl ed ha affermato la necessità di frequentare corsi di formazione appositi necessari all’acquisizione del Certificato d’idoneità. Ad ultimazione del corso è previsto il rilascio di un “attestato di idoneità” da presentare alla Asl di appartenenza, la quale rilascerà il “Certificato d’idoneità” che autorizzerà l’operatore a trasporto. I corsi che hanno una durata complessiva di dodici ore avranno luogo presso la sala convegni della Cna di Matera . Tutte le imprese interessate potranno avere informazioni telefonando al 0835/387744 o scrivendo segreteria.Mt@cna.it |
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PRESENTATO A ROMA IL CONSUNTIVO DI UN ANNO DI LAVORO
VALORITALIA, OLTRE 1 MILIARDO DI BOTTIGLIE CONTROLLATE NEL 2010
DALLO STUDIO UNA RADIOGRAFIA NITIDA DEL VIGNETO ITALIA
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223.207 pareri di conformità emessi, oltre 19.000 visite ispettive, controlli su oltre 1 miliardo di bottiglie e una squadra di 200 persone che lavora full time su questo progetto. Sono solo alcuni dei numeri emersi dalla presentazione del consuntivo 2010 di Valoritalia, organismo istituzionale che ha visto la luce il 1° agosto del 2009. “Valoritalia nasce dall’esigenza di dare una risposta operativa alle nuove norme stabilite da Bruxelles – ha spiegato il Presidente Riccardo Ricci Curbastro – L’unione Europea ha infatti imposto anche al nostro Paese l’obbligo dell’applicazione di un sistema di controlli per la certificazione dei vini di qualità che fosse completamente indipendente. In Italia tale certificazione era attuata anche dai Consorzi di Tutela, oggi non più compatibili con l’obbligo di terzietà dell’organismo di controllo. Possiamo dire che sono stati mesi di lavoro intenso e di alto profilo, svolto tra mille difficoltà ma che ci ha portato a poterci porre come essenziale punto di riferimento per tutti coloro che operano nel settore vitivinicolo”. Molte le sfide affrontate e vinte da Valoritalia nella sua finora breve storia. La prima, estremamente complessa, quella di aver garantito immediata operatività sin dall’esordio e di aver reso applicativo il nuovo sistema senza interrompere o ritardare la certificazione e la commercializzazione delle Doc e delle Docg italiane. La seconda sfida superata è stata quella di salvaguardare le centinaia di posti di lavoro e le professionalità acquisite che erano e rimangono una grandissima risorsa per l’intero comparto. “Ad oggi possiamo dire che le Denominazione coinvolte nel nostro lavoro sono 176, 144 Doc e 32 Docg – sottolinea Ezio Pelissetti, Consigliere Delegato di Valoritalia – che rappresentano il 72% del vino italiano a D.o.. Questo garantisce una conoscenza approfondita e strutturata del mondo delle Denominazioni: siamo in grado di fornire una mole di dati rilevante che va dalla produzione di uva di ogni vigneto e vendemmia ai volumi di vino certificato a D.o., dai volumi di vino destinati al consumatore alle giacenze totali di ogni vendemmia. In sintesi abbiamo creato un database che, attraverso la pubblicazione editoriale e il portale web con aggiornamento trimestrale, costituisce un formidabile strumento di lavoro per i produttori e per gli addetti ai lavori”. Ma l’incontro ha fornito anche l’occasione di delineare i progetti futuri di Valoritalia che, dal punto di vista delle certificazioni, andranno a toccare i vini varietali, quelli Igt, il settore biologico e le certificazioni in ambito volontario. “Lavoreremo molto sulla semplificazione degli oneri burocratici con relativo abbassamento dei costi per le aziende – ha concluso Ricci Curbastro – Gli step futuri vedono l’eliminazione degli Albi degli imbottigliatori e di quelli dei vigneti e delle vigne. Quindi l’inserimento dello “sportello unico” per le denunce delle uve e le rivendicazioni delle produzioni tramite i servizi del Sian. Ovviamente opereremo per una riduzione dei costi per la certificazione e per un’innovazione del sistema tariffario. E per una quota di sussidiarietà tra le Denominazioni e i produttori che ha come fine ultimo quello di garantire l’indispensabile serenità degli operatori che rimane uno dei nostri principali obiettivi”. |
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PRESIDENZA IN ROSA PER AGIVI
I GIOVANI IMPRENDITORI VINICOLI ITALIANI ELEGGONO LA VERONESE CARLOTTA PASQUA ALLA GUIDA DELL´ASSOCIAZIONE
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. E’ la prima volta in 22 anni di storia che Agivi - Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani, elegge una donna alla Presidenza. Carlotta Pasqua, responsabile delle Relazioni Esterne dell´azienda Pasqua Vigneti e Cantine di Verona, succede al Past President Enrico Drei Donà, alla guida di Agivi per 6 anni. “Il mio impegno nel triennio 2011-2013” afferma Carlotta Pasqua “sarà proseguire sulla strada già delineata dalla presidenza Drei Donà per quanto riguarda l’impegno nella diffusione e promozione di una sana cultura del Bere Consapevole. D’altra parte potenzieremo l’attività di Formazione e di Eventi per permettere ad ogni socio di confrontarsi con esperienze diverse e crescere professionalmente assieme all’Associazione. Un obiettivo importante che mi pongo come Presidente sarà in particolare quello di superare il passaggio generazionale che l’associazione sta vivendo, coinvolgendo sempre più nuovi giovani soci, rafforzandone la coesione con progetti nuovi ed importanti”. Tra le molte iniziative che vedranno i soci Agivi impegnati fino al 2013, ci saranno proposte di aggiornamento e formazione, educational che promuovano la conoscenza di realtà enologiche di diversi paesi, l´organizzazione di Forum e Convegni dedicati a tematiche di stretta attualità, la realizzazione di momenti di incontro con il pubblico under 40 per promuovere la diffusione di una corretta conoscenza del vino fra i giovani. In questo senso va anche la nomina degli altri componenti del Consiglio Direttivo, che vede molti volti nuovi tra i Consiglieri, con un´età media compresa tra i 25 e i 35 anni, laureati e con esperienze di Master in Italia e all’Estero. Al fianco di Carlotta Pasqua ci saranno fino al 2013: Vicepresidenti Francesca Argiolas (Cantine Argiolas) Sebastiano de Corato (Azienda Vinicola Rivera) che ricopre anche la carica di Tesoriere Presidente Onorario Marcello Lunelli (Spumante Ferrari Trento) Consiglieri Enrico Drei Donà - Past President - (Drei Dona´ - Tenuta La Palazza) Violante Gardini (Az.agr.donatella Cinelli Colombini) Barbara Mottura (Mottura Agricola Capoleuca) Federico Terenzi (Societa´ Agricola Terenzi) Alberto Ruggeri (Az.agr.le Colture Di Ruggeri C.e R.) Chiara Giannotti (Fazi Battaglia) Stefano Ricagno (Ca´ Dei Mandorli) Damiano Calò (Rosa Del Golfo) Carlotta Pasqua: Veronese, classe 1975, rappresenta la terza generazione della Famiglia Pasqua. Vicepresidente Agivi dal 2007, Carlotta ha completato gli studi in pubbliche relazioni e marketing a Milano. Dopo un´esperienza di due anni in una delle agenzie di Pubbliche Relazioni più importanti della città, da settembre 2002 si occupa per l´azienda di famiglia di comunicazione e Relazioni Esterne. Ha conseguito il Master in Wine Business al Mib di Trieste nel 2006, è Sommelier Ais e socia dell´Associazione Donne del Vino. E´ la prima donna a ricoprire la carica di Presidente Agivi Chi è Agivi: Agivi nasce nel 1989 dalla volontà di un gruppo di giovani imprenditori, già appartenenti all’Unione Italiana Vini e alla Confederazione della Vite e del Vino, di unirsi per accrescere i valori, l’intesa e lo spirito di coesione fra le aziende del settore. Nata dalla volontà di pochi associati, Agivi riunisce oggi oltre 130 giovani imprenditori in rappresentanza delle migliori aziende italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia, divenendo quindi strumento per fare sistema e promuovere la qualità della produzione italiana. Agivi vuole infatti essere una realtà capace di offrire un punto di vista critico e propositivo sul mondo vitivinicolo italiano, volta a rafforzare lo spirito di squadra fra le aziende del settore. I soci di Agivi condividono la passione per l’Impresa e per il mondo del Vino favorendo la crescita delle competenze degli associati e lo sviluppo di un efficace network di relazioni. I valori che li accomunano sono coraggio, fiducia, senso di responsabilità, entusiasmo, rispetto, condivisione ed innovazione |
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CITTA´ DELL´OLIO: COMPLETATO L´ORGANIGRAMMA 2010 – 2015
NOMINATI DIECI MEMBRI IN GIUNTA E CINQUE RAPPRESENTANTI CIASCUNO NEL COLLEGIO DEI REVISORI E DEI PROBIVIRI.
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Si è completata lunedì 10 gennaio a Monteriggioni, sede nazionale dell´Associazione, la squadra per il quinquennio 2010-2015 di Città dell´Olio, che nell´Assemblea dello scorso 11 dicembre ad Ancona aveva eletto il consiglio direttivo e riconfermato la fiducia al Presidente Enrico Lupi. Dieci i membri di Giunta che affiancheranno il Presidente Lupi: in primis i vicepresidenti Paolo Morbidoni (Umbria), Francesco Lombardo (Sicilia), Giancarlo Sagramola (Marche), Antonio Savino Santarella (Puglia), Anna Maria Betti (Toscana). Gli altri membri di Giunta sono il rappresentante della Calabria Mario Albino Gagliardi, Mario Miano per la Campania, Lina Novelli per il Lazio, Paolo di Paolo per il Molise e Cristiano Erriu per la Sardegna. “Abbiamo importanti progetti da portare avanti per il 2011 – commenta Enrico Lupi, Presidente dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio – e sono certo che la squadra che si è appena insediata saprà lavorare bene, migliorando laddove possibile i già eccellenti risultati che Città dell´Olio consegue con le sue iniziative. La prima edizione di Girolio, che si è tenuta tra novembre e dicembre in tutte le regioni maggiormente olivetate d´Italia, è la prova concreta che lavorando insieme si raggiungono ottimi risultati. Un ringraziamento va infatti a tutta la squadra e in particolare ai coordinatori regionali che si sono impegnati per la buona riuscita dell´evento”. Al Consiglio Direttivo eletto ad Ancona – composto da 29 consiglieri, di cui 17 membri in rappresentanza di ciascuna regione olivetata e 12 coordinatori delle regioni a maggiore concentrazione di Città dell´Olio – si sono aggiunti i cinque membri del Collegio dei Revisori, con Lorenzo Sartori Presidente, Pasquale Pizzuto e Gilberto Contu membri effettivi e Andrea Catalano con Massimiliano Cesaroni supplenti. Cinque anche i nominati nel Collegio dei Probiviri, ovvero Giuliano Nalli, Anna Monti e Rino Lovino come membri effettivi e Francesco Dal Basso con Geremia Bonarota membri supplenti |
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IL BOSCO INCANTATO PIÙ DOLCE DEL MONDO HA IL SAPORE DEL VENETO |
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Venezia - Ha anche il sapore del Veneto il bosco incantato più bello e più dolce del mondo, l’insieme delle opere d’arte piazzatosi secondo al campionato mondiale di pasticceria per squadre nazionali, svoltosi a Lione. Il capitano della squadra italiana, Domenico Longo, chef del ristorante Casacoste di Collalto, in provincia di Treviso, è stato salutato dallo stesso presidente del Veneto Luca Zaia. “Conosco Domenico Longo e la sua straordinaria cucina, che nasce dalle sue mani di calabrese con prodotti del territorio trevigiano, e non esito a dire – ha affermato Zaia – che il primo posto era sicuramente alla sua portata. Voglio congratularmi con lui personalmente”. La squadra italiana capitanata da Longo era composta dal lombardo Davide Comaschi e dall’abruzzese Emanuele Forcone, mentre il presidente – allenatore è il padovano Luigi Biasetto, che ha un punto vendita di pasticceria anche a Bruxelles. Domenico Longo, 33 anni, calabrese di nascita (Cittanova di Reggio Calabria) ma veneto di adozione come lui stesso si definisce, è un grande giovane chef, anzi un grande chef artista, che prepara le sue pietanze all’insegna del km 0, utilizzando le produzioni del territorio dove opera. A Casacoste propone anche appetitosi menu dietetici e per bambini, che spesso devono imparare a nutrirsi correttamente senza per questo rinunciare ai sapori anzi riscoprendo il buono che c’è nella tradizione. Sta seguendo con l’Università Tor Vergata di Roma un progetto sulla sana alimentazione e sulla dieta mediterranea. Nel suo bagaglio culturale ha un Diploma alla Scuola Alberghiera, esperienze con la catena alberghiera Four Seasons, un Master internazionale in art – chef a Parigi, corsi sulla decorazione artistica con le sculture vegetali, lo zucchero, il burro e con il ghiaccio, medaglie d’argento e d’oro e d’argento (è la seconda volta che arriva secondo nel campionato mondiale a squadre: nel 2009 e nel 2011), pagine fisse sulla rivista ufficiale della Federazione Italiana Cuochi dedicate a “scultura & cucina”, nel ristorante trevigiano del quale è chef tiene dei corsi in materia di gastronomia e ha interpretato una sit - doc girata per Rai Educational |
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LO STORICO ANNUARIO DI UNIONE ITALIANA VINI CAMBIA VOLTO
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E’ uscito “Enotria – L’esperto risponde” In primo piano l’etichettatura dei vini alla luce delle disposizioni della nuova Ocm Un vademecum per fugare dubbi interpretativi e operare nel massimo della serenità, con oltre un centinaio di risposte a quesiti relativi a etichettatura e nuove pratiche enologiche previste dai regolamenti comunitari Caratterizzata da una nuova veste grafica, ma soprattutto da un nuovo “taglio” editoriale, che ne fa uno strumento di lavoro strategico e altamente qualificato per tutti gli operatori del settore vitivinicolo, è disponibile la nuova edizione di “Enotria”, storica pubblicazione di Unione Italiana Vini. Realizzata dall’Ufficio Tecnico Legislativo di Unione Italiana Vini, la nuova “Enotria – L’esperto risponde” è interamente dedicata all’etichettatura dei vini alla luce delle disposizioni della nuova Ocm. “La nuova veste di Enotria – spiega il presidente di Unione Italiana Vini, Lucio Mastroberardino - nasce proprio da un’esigenza sentita dai soci Uiv, ovvero di fare il punto sulla ‘rivoluzione’ normativa apportata dalla recente riforma dell’Ocm in tema di etichettatura dei nostri vini”. La riforma Ocm vino ha infatti modificato profondamente diversi aspetti della normativa comunitaria e nazionale del settore vitivinicolo e tra gli aspetti più importanti e complessi vi è certamente l’etichettatura. Con il 31 dicembre 2010 è scaduto il termine ultimo per utilizzare le vecchie etichette conformi alla precedente normativa comunitaria e pertanto gli operatori vinicoli dovranno predisporre nuove etichette per adeguarsi alle novità legislative. La tematica è trattata attraverso l’analisi di casi pratici, basati su quesiti e risposte interpretative della normativa in atto, alla luce delle segnalazioni e richieste di parere che sono state rivolte all’Ufficio Tecnico-legislativo da parte delle aziende vinicole associate. Complessivamente, Enotria raccoglie oltre 100 risposte ai quesiti di più stretta attualità sull’argomento. Un prezioso patrimonio non solo di conoscenza, ma anche e soprattutto uno strumento operativo che Unione Italiana Vini ha deciso di mettere a disposizione degli operatori della filiera, alle prese quotidianamente con problemi commerciali – piccoli o grandi – che rallentano e in alcuni casi paralizzano l’attività imprenditoriale. Enotria è acquistabile al prezzo di 30.00 euro contattando l´Ufficio abbonamenti del Corriere Vinicolo: 02 72222848, abbonamenti@corrierevinicolo.Com |
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UN TRIPUDIO DI CIOCCOLATO GUYLIAN PER UN DOLCE SAN VALENTINO
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Si sta avvicinando il giorno più “dolce” dell’anno, la festa per eccellenza degli innamorati! Chi, per il 14 febbraio, non sta pensando a un gesto gentile per le persone che ama? Basta un piccolo dono, un simbolo che dia importanza a questa giornata dedicata all’Amore con la A maiuscola! Per questa occasione Eurofood, azienda leader che da tanti anni importa le più prestigiose specialità alimentari da tutto il mondo, ha in serbo delle fantastiche sorprese, tutte all’insegna della specialità più prelibata e desiderabile, dalle proprietà benefiche e ristoratrici: il cioccolato. Dalla terra del miglior cioccolato del mondo - il Belgio - ecco le golose specialità dolciarie per festeggiare i momenti più dolci. Da sempre Guylian e Belfine hanno conquistato un posto d´onore tra gli estimatori mondiali di questo dolcissimo ingrediente con il quale riescono a realizzare veri capolavori di arte dolciaria! Belfine per questa occasione ha creato simpaticissimi leccalecca di cioccolato in tanti fantasiosi soggetti come i graziosi Cupidi Lollipops pronti a lanciare il dardo dell’Amore. Ma una delle specialità Belfine sono le figure di cioccolato, vuote all’interno che vengono realizzate con stampi creati appositamente dopo un lungo studio di disegni e bozzetti e protetti da copyright. Quale dono è più dolce di un Orsetto di cioccolato Belfine dal tenero sorriso con un grosso cuore rosa e rosso sulla pancia? Le creazioni di Belfine sono tutte incartate una per una a garanzia di una qualità riconosciuta dai golosi di tutto il mondo e vengono prodotte con materie prime selezionatissime. Sempre dal Belgio arrivano gli inconfondibili cioccolatini Guylian che in occasione di San Valentino vengono proposti nelle bellissime confezioni regalo realizzate con un’elegante carta e avvolte da un grosso fiocco. Un regalo già pronto per chi arriva all’ultimo momento ma mantiene un occhio di riguardo alla qualità dei prodotti, prerogativa che certo non manca a Guylian! Ecco allora che in questo periodo si possono trovare i Ballotin Trufflina Guylian, delicatissime praline ricoperte di scaglie di prelibato cioccolato belga e confezionate ad una ad una in cestelli di carta come dei freschi pasticcini, i Ballotin Frutti di Mare Guylian tante differenti forme di conchiglie sapientemente scolpite e formate da una deliziosa miscela di cioccolato bianco, al latte e fondente, così da renderle una sempre diversa dall´altra, anche nel colore e i Ballottin Opus Pralineria Guylian, cioccolatini diversi l’uno dall’altro, ciascuno con un proprio carattere e forma, ma tutti dal gusto straordinario. Anche Cailler uno dei principali produttori di cioccolato che ha sede in Svizzera, altra patria per eccellenza del cioccolato, per questo San Valentino propone le delizione Praline Ambassador al liquore Kirsch. Confezionate in una elegante scatola rossa, colore predominante nella giornata degli innamorati, possono essere un prezioso regalo per chi ama il cioccolato con un sapore più deciso grazie al liquore. L’elemento che caratterizza da sempre il cioccolato firmato Cailler è il gusto pronunciato del latte: un latte cremoso e nutriente, proveniente al 100% dai pascoli svizzeri. Il risultato è un cioccolato dalla consistenza morbidissima, ottimo da degustare ma anche ideale per essere utilizzato in cucina nelle preparazioni più prelibate. Belfine Cupidi Lollipops 20 gr € 1,87 Belfine Orsetto di cioccolato 75 gr € 5,04 Guylian Ballotin Trufflina 180 gr € 9,44 Guylian Ballotin Frutti di Mare 250 gr € 9,44 Guylian Ballottin Opus Pralineria 200 gr € 9,44 Cailler Ambassador Praline al Kirsch 250 gr € 20,94 |
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LA QUALITÀ DI SEMPRE IN UN FORMATO RIDOTTO: VERRIGNI PROPONE NUOVI PACKAGING DA 250GR. PER INCONTRARE LE ESIGENZE DEI SINGLE
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Verrigni, da sempre attento alle esigenze della sua clientela, dopo aver realizzato oltre 80 formati di pasta, dalle tipologie tradizionali ai formati “giganti”, disponibili anche con semole di grano duro Kamut e Senatore Cappelli, oltre che di farro ed aromatizzate, dopo essersi imposto sul mercato quale pioniere nella produzione di pasta di semola da grani biologici certificata dall’Icea e dopo aver lanciato sul mercato la prima e unica pasta trafilata in oro si presenta oggi con nuove confezioni da 250gr. Per racchiudere il gusto pregiato della sua pasta. Fusilloro, Spaghettoro, sono ora disponibili nelle classiche confezioni da 500gr e in quelle ridotte da 250gr.: nuovi packaging in formato ridotto ma la garanzia dell’alta qualità che da sempre contraddistingue Verrigni. L’idea di Verrigni nasce dalla volontà di incontrare le necessità dei consumatori single che desiderano consumare la pasta senza perdere la sua fragranza nel tempo e potendo cambiare formato velocemente. Le nuove confezioni racchiudono, infatti, il giusto quantitativo per soddisfare i bisogni di una tipologia di clientela sempre più numerosa ed esigente. Il Pastificio Verrigni venne fondato nel 1898 e riforniva l’allora Rosburgo, l’odierna Roseto degli Abruzzi - delle sue pregiate paste artigianali. La qualità superiore della pasta Verrigni, ottenuta dalla macinatura dei grani con mulini a pietra, impastata con l´acqua del Gran Sasso ed essiccata all´aria, appesa alle canne di bambù cominciò ad essere riconosciuta anche in altre regioni italiane, tanto da portare alla sperimentare metodi di essiccazione attraverso l´utilizzo di "camerini", dotati di ventilatori a corrente e fonti di calore necessarie a creare una temperatura costante anche d’inverno. Con la stessa passione dei fondatori nel 2008 Gaetano Verrigni e la moglie Francesca Petrei Castelli, hanno assunto la guida dell’azienda, proseguendo questa avventura all’insegna del rinnovamento e del rispetto dell’esperienza del passato |
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UN’EDIZIONE LIMITATA PER JOHNNIE WALKER BLUE LABEL
UNA CONFEZIONE SPECIALE IN VENDITA DAI PROSSIMI MESI PRESSO UNA SELEZIONE DELLE MIGLIORI ENOTECHE
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Johnnie Walker Blue Label, lo scotch whisky dalla rarità eccezionale che rappresenta la più alta espressione dell’antica arte del blending, per questo inverno si presenta in un’edizione speciale: Johnnie Walker Blue Label Crystal Glasses Special Pack. Si tratta di un elegante cofanetto, di colore blu con dettagli oro che si apre a libro rivelando l’inconfondibile bottiglia e due bicchieri in cristallo triplo fondo personalizzati con il logo, ideali per assaporare gli aromi che questo whisky di sangue blu sprigiona. Un modo unico per apprezzare al meglio l’esclusività di Johnnie Walker Blue Label, dovuta alla combinazione di single malts di altissima qualità con invecchiamenti che vanno dai 12 ai 50 anni. Johnnie Walker Blue Label Crystal Glasses Special Pack è in vendita in una selezione di enoteche al prezzo indicativo di 200 euro. Johnnie Walker Blue Label Armonioso e vellutato, con un leggero sentore di affumicato, Johnnie Walker Blue Label è un blended whisky composto da trenta whisky single malts di lunghi invecchiamenti (che vanno dai 12 ai 50 anni) e caratterizzato da un gusto complesso e un finale caldo e speziato. Avvolgente al naso, con rimandi alla frutta matura e una leggera affumicatura che si intreccia a note più dolci che evocano l’uva passa. Al palato emergono prima le nocciole, il miele, i petali di rosa, il sapore dello sherry e l’arancio che lasciano poi spazio a tabacco, cioccolato amaro e legno di sandalo. Da gustare rigorosamente liscio, l’esperienza gustativa va inframmezzata con qualche sorso d’acqua minerale fresca, servita in un bicchiere a parte, per godere appieno dell’ampia varietà di aromi che lo caratterizzano. Gradazione alcolica 40% vol. Johnnie Walker Blue Label è distribuiti da Diageo. Www.diageo.com |
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