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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
INSEDIATO NUOVO CORECOM DEL VENETO  
 
Venezia, 27 gennaio 2011 - E’ stato insediato ieri a Palazzo Balbi dal vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato il rinnovato Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom). Si tratta dell’organo di consulenza, garanzia e gestione della Regione del Veneto in materia di comunicazione e media locali ed è inoltre organo funzionale dell’Autorità nazionale per le Garanzie nelle Comunicazioni. Il Comitato è costituito da sette componenti, compreso il presidente, in possesso dei requisiti di competenza ed esperienza nel settore della comunicazione nei suoi aspetti culturali, giuridici, economici e tecnologici. I nominati a farne parte sono Alberto Cartia (presidente), Roberta Boscolo Anzoletti, Franco Gabrieli, Giovanni Gallo, Maria Rosa Pellizzari, Silvio Scanagatta e Luciano Zennaro. Rispetto alle funzioni che il Corecom già svolge in ambito locale di vigilanza e di intervento, altre importanti funzioni – ha ricordato Zorzato – saranno delegate e riguarderanno la definizione del contenzioso tra operatori e utenti delle telecomunicazioni che si affianca ai tentativi obbligatori di conciliazione, la gestione per il Veneto del Registro Unico degli Operatori di Comunicazione e il monitoraggio dell’emittenza locale per la verifica di conformità alla normativa vigente. Zorzato, augurando buon lavoro ai nuovi componenti, ha sottolineato l’importanza del ruolo del Corecom nell’attuale fase in cui si trovano le emittenti locali, con l’avvento del digitale terrestre. Si è detto comunque sicuro che la scelta di qualità e competenza operata dalla Regione nella ricostituzione del Corecom consentirà di dare le risposte che il territorio e i cittadini veneti si aspettano.  
   
   
INFORMAZIONE IN SICILIA: SOLO 40 COMUNI HANNO UFFICIO STAMPA  
 
Palermo, 27 gennaio 2011 - Sono solamente 40 gli enti locali siciliani, sui 117 obbligati per legge, ad avere istituito l´ufficio stampa. Il dato e´ stato comunicato ieri mattina dall´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, in occasione del suo intervento al Festival della Comunicazione, organizzato dal Comune di Bagheria e in corso fino a venerdi´ prossimo. Il risultato, ancora provvisorio (hanno risposto solo 68 amministrazioni sulle 117 obbligate), viene dall´esito del monitoraggio, avviato dal dipartimento regionale delle Autonomie locali sull´istituzione degli uffici stampa in Sicilia, a distanza di quasi 6 anni dalla legge che ne imponeva la creazione per le Province e i Comuni superiori a diecimila abitanti. "Sono convinta - ha detto l´assessore Chinnici - che dare visibilita´ all´attivita´ della pubblica amministrazione serva a garantire correttezza e trasparenza, trasformando i "palazzi" in case di vetro, nelle quali al centro ci siano gli interessi dei cittadini. Siamo consapevoli che, in questo momento, la normativa sugli uffici stampa negli enti locali non e´ applicata in maniera uniforme, anche a seguito di una sentenza della Corte costituzionale che nel 2007 ha dichiarato l´illegittimita´ di alcune norme, complicando la regolamentazione contrattuale dei profili professionali e il conseguente trattamento giuridico-economico. Proprio per questo abbiamo avviato il monitoraggio e, nel contempo, stiamo facendo un approfondimento normativo di tutta legislazione in materia". Per quanto riguarda la comunicazione, l´assessore Chinnici ha annunciato anche l´esito definitivo di un altro monitoraggio avviato, in precedenza, sull´istituzione degli Urp. Su 390, sono 23 i Comuni siciliani che non hanno ancora istituito e attivato, a distanza di 17 anni dalla legge che ne prevedeva la creazione, l´Ufficio per le relazioni con il pubblico. Per gli enti inadempienti, sono gia´ stati nominati i commissari ad acta che a breve si insedieranno. Nel suo intervento, l´assessore Chinnici ha ricordato anche la figura di Mario Francese, il cronista del Giornale di Sicilia, ucciso dalla mafia il 26 gennaio del 1979, per le sue inchieste su Cosa Nostra. "Francese - ha detto l´assessore - non si limitava a raccontare i fatti, ma cercava di andare veramente a fondo, con coraggio, forza e determinazione ed e´ per questo che ha pagato, con la propria vita, il suo impegno per la giustizia e la verita´".  
   
   
AL BIFEST DI BARI CON ´L´EREDE´ IN PRIMA EUROPEA, ANCHE CLAUDIA CARDINALE PARLA DELLE MARCHE.  
 
Bari - 27 Gennaio 2011 - Momenti importanti per la promozione dell´immagine delle Marche e del ruolo di Marche Film Commission in particolare, si sono succeduti in sequenza positiva in queste due giornate al Bari Film Festival. La prestigiosa rassegna internazionale cinematografica -sottotitolo ´Il Cinema e` vita´ (P.pasolini)- con la presidenza di Ettore Scola, ha presentato il 25 gennaio in concorso nella sezione ´Opere prime´ il film di Michael Zampino, ´L´erede´ sostenuto da Marche Film Commission, girato quasi interamente nelle Marche. L´ambiente dei Sibillini, Sarnano, Amandola sono diventati coprotagonisti, perfettamente funzionali alla storia noir narrata dalla pellicola prodotta dalla Panoramic Film. Introducendo ´l´Erede´- sceneggiatura di Ugo Chiti - alla presenza del cast al completo (Alessandro Roja, Guia Jelo, Tresy Taddei, Davide Lorino, Maria Sole Mansuti) il vicedirettore del Bifest, Marco Spagnoli ha sottolineato il ruolo significativo di Marche Film Commission per la realizzazione di un progetto indipendente come ´L´erede´, affermando che ´ sempre piu` il cineturismo e le Film Commission rappresenteranno il futuro del Cinema e dell´economia legata al Cinema. Il lavoro delle Film Commission e` fondamentale ´ ha ribadito- e irrinunciabile per le produzioni cinematografiche e lo diventa anche per lo sviluppo culturale ed economico di un territorio´. Ed oggi in conferenza stampa alla Sala Kursaal, Anna Olivucci ´ responsabile di Marche Film Commission - oltre a esprimere soddisfazione per la riuscita del film, ha evidenziato come il paesaggio marchigiano abbia dato spessore e profondita` emotiva all´intreccio filmico´. Alla domanda di Spagnoli, di come le Marche intendano attrarre produzioni cinematografiche, Anna Olivucci ha spiegato che stanno maturando molti progetti importanti che potranno portare il territorio a recuperare il gap legato agli stereotipi delle Marche cinematografiche, rilanciandone la filmogenia in chiave sempre piu` definita e innovativa.´ Applauditissima, oltre al protagonista Alessandro Roja, l´attrice siciliana Guia Jelo, nel ruolo viscerale e tragico di madre-donna ad alta tensione psicologica. ´ Viva le Marche! che ci hanno accolto e sostenuto in un progetto su cui tutti insieme abbiamo scommesso ´ha esordito la Jelo - Ho trovato davvero ´l´Italia in una regione´e, sfatando il famigerato detto, vorrei trovare sempre un marchigiano alla porta, come quelli che ho conosciuto e che ci hanno seguito´. Ringraziamenti alle Marche anche dal produttore francese, Frederic Ollier: ´Senza Marche Film Commission avremmo trovato ancora, dopo lungo tempo, molte porte chiuse, il sostegno del territorio e della Regione e` stato importante per portare a realizzazione questo film che uscira` a maggio prossimo nelle sale italiane. Cinzia Lo Fazio (Angeli e Demoni; presidente dell´Associazione Scenografi italiani), scenografa de L´erede, ha parlato delle Marche come ´esempio di territorio perfettamente ´in risposta´ ad una ricerca di location ideale per un film.´ La mattinata del Bifest e` stata caratterizzata dalla ´Lezione di Cinema´,che ha visto ospite Claudia Cardinale. Nell´appassionato incontro col pubblico la grande attrice ha, tra l´altro, ricordato il film ´I Delfini´ di Francesco Maselli , girato ad Ascoli Piceno. ´Conosco bene la citta` - ha detto ´ e porto con me il ricordo straordinario di una citta` bellissima.´ Oggi in proiezione di nuovo le Marche con Maxman Coop di Fermo, che presenta il documentario ´ Old Cinema Bologna Melodrama´ di Davide Rizzo e il film ´Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi´ di Vito Palmieri. Venerdi` 28, di nuovo le Marche in primo piano con il documentario ´Dante Ferretti, scenografo italiano´ di Gianfranco Giagni, sostenuto da Marche Film Commission.  
   
   
UN DOCUMENTARIO SULL´ARTIGIANATO MOLISANO, "ARTEGIANI: CON LE MANI DELL´UOMO"  
 
Campobasso, 27 gennaio 2011 - Venerdì 28 gennaio, alle ore 16, presso la Cappella del Convitto "Mario Pagano" di Campobasso, verrà presentato "Artegiani: con le mani dell´uomo", il documentario sull´artigianato molisano, patrocinato dall´Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive della Regione e realizzato dal regista Pierluigi Giorgio con la troupe "Kerem" di Casacalenda. Il documentario sottolinea le peculiarità creative di alcuni dei nostri artigiani, o meglio "Artegiani", laddove il confine fra artigianato ed arte è labile e indefinito. Quindi le loro motivazioni, in una realtà non facile, che penalizza il mantenimento delle vecchie botteghe e il sorgere delle nuove. Infine, l´ambiente paesistico in cui vivono, i loro rapporti interpersonali: i riflettori puntati sull´uomo, sulle loro micro-storie, oltre che sul prodotto. Il documentario, frutto di un anno di lavoro, abbraccia tutta la regione con le due province. "Abbiamo deciso di raccontare - ha dichiarato l´assessore Franco Giorgio Marinelli - il mondo dell´artigianato artistico, dei suoi bisogni sentiti e sofferti, ma anche delle sue possibilità. Quello dell´artigiano è un lavoro che impegna non solo il braccio, ma anche l´ingegno e la creatività, in azioni pazienti e regolari, disciplinate e previdenti, ma capaci di generare prodotti sempre unici e di esclusiva bellezza. Una risorsa importante e peculiare della nostra regione". Molti i lavori rappresentati in "Artegiani": dalla creatività in vetrofusione di Concetta Miozzi di Jelsi, al telaio dei Santella, al ferro artistico di Fernando Izzi di Torella, alle campane dei Marinelli di Agnone, alla pietra dei Lalli di Pescopennataro, il legno di Peppe Candeloro e gli oggetti in grano di Maria e Nicola Martino, jelsesi, o i clavicembali di Francoise Ciocca di Riccia; all´acciaio traforato di Mario Perrella di Campobasso, alle tammorre di Mario Mancini e le ceramiche della famiglia Santone di Macchia, al tombolo di Maria Caruso, alle zampogne di Piero Ricci. Dopo la proiezione, verrà consegnata all´Assessorato l´opera in grano "Con le mani dell´uomo" realizzata per la festa di Sant´anna di Jelsi dal Gruppo "Le tradizioni nell´Amicizia". La collaborazione tra il regista Pierluigi Giorgio e la Regione Molise ha già dato vita all´istituzione del Premio Internazionale "La Traglia", ormai alla terza edizione, che ha visto in Molise la presenza del leader Sioux Birgil Kills Straight, di Tara Gandhi (nipote del Mahatma), e di Tseten S. Chhoekyapa, in rappresentanza del Xiv Dalai Lama  
   
   
SI ALLA ”LETTERATURA COMMISSION” PER PROMUOVERE LA LIGURIA NEI LIBRI PIÙ VENDUTI  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - Scrittori di tutto il mondo sappiate che la Liguria, con i suoi i paesaggi mozzafiato, i borghi della costa e dell’entroterra, i tanti scorci da scoprire e guardare e raccontare è pronta a fare da sfondo ai vostri romanzi. È questo il senso dell’invito fatto ieri a Roma, dall’assessore al Turismo Angelo Berlangieri, a margine della cerimonia del Premio Internazionale “Un bosco per Kyoto” assegnato alla Regione Liguria per meriti ambientali dall’Accademia Kronos. “Come la Film Commission promuove Genova e la Liguria attraverso il cinema, nell’era in cui all’editoria di carta si affianca quella digitale e Internet, penso che sia utile percorrere nuove strade, pensare a offrire location agli autori di libri che vendono milioni di copie in tutto il mondo e che potrebbero ambientare qui un loro libro, ha detto Berlangieri. “Penso a scrittori come John Grisham – lo scrittore americano, con il “Broker”, negli anni scorsi, firmò un clamoroso “spot” per la città di Bologna-, a James Patterson, Ken Follet, Wilbur Smith, Dan Brown, Jk Bowling, al nostro Giorgio Faletti e a tanti altri, persino a Stephen King che a Triora, per esempio, con la storia delle streghe, potrebbe trovare molti spunti per un suo prossimo romanzo”, ha aggiunto l’assessore ligure. “L’idea è quella di dar vita e lanciare un Club degli Autori, non un ennesimo premio letterario. Formalizzeremo l’invito alla Bit di Milano e alla prossima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino”, conclude Berlangieri.  
   
   
TRENTINO E SALISBURGO COLLABORANO NEL SEGNO DI MOZART  
 
Trento, 27 gennaio 2011 - C´era anche l´Associazione Mozart Italia, il 25 gennaio, presso la Wiener Saal al Mozarteum di Salisburgo, in occasione del tradizionale incontro che si tiene durante la Mozartwoche e che riunisce nella città austriaca tutte le associazioni europee intitolate al grande musicista. Ad affiancare il presidente dell´Ami, Arnaldo Volani, l´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza. L´occasione è stata utile per consolidare i rapporti fra il Trentino, l´Austria e altre realtà europee, ma anche per rafforzare quella rete di collaborazione, sotto il profilo culturale e musicale, già molto vivace che unisce nel segno di Mozart il Trentino e il salisburghese. "Un pomeriggio intenso - ha commentato l´assessore provinciale Franco Panizza - che ci ha permesso di consolidare i rapporti di collaborazione che già ci legano alle altre associazioni intitolate alla memoria di questo straordinario musicista. Attraverso il tradizionale appuntamento di Salisburgo è stato possibile pianificare alcuni appuntamenti musicali dei prossimi mesi e fornire alle nostre iniziative un respiro internazionale, costruendo sempre più una rete europea". Già predisposto il programma di settembre della settimana mozartiana, che vedrà l´apporto di molte associazioni presenti ieri a Salisburgo, nonché l´attivazione di progetti di formazione rivolti in particolare ai giovani, al di qua e al di là delle Alpi. Il presidente dell´Associazione Mozart Italia ha poi ripercorsi i legami stretti fra Mozart e il Trentino. Rovereto fu infatti la prima tappa del viaggio in Italia che il giovane Mozart tenne con il padre nel 1769 e proprio a Palazzo Todeschi, a Natale, il musicista salisburghese tenne il suo primo concerto al di qua dell’arco alpino, poi replicato il 26 dicembre nella chiesa di San Marco. Di Rovereto il musicista scriveva in una lettera: "Questa cittadina non è grande, ma la diligenza degli abitanti l´ha resa accogliente. Vi sono molte case spaziose e v´è molta gentilezza con gli estranei". Successivamente i conti de Pizzini di Ala lo ospitarono tutte le volte che egli venne in Italia e lui ricambiò l’ospitalità tenendo diversi concerti a palazzo. A Nogaredo, infine, sono ancora vivi i ricordi della famiglia Lodron, che diede a Salisburgo personaggi illustri, tra i quali il principe vescovo Paride, a cui Mozart dedicò tre composizioni.  
   
   
MEMORIALE SHOAH, BOSCAGLI: COINVOLGERE CITTADINI APPELLO AD ASSOCIAZIONI E IMPRESE PER LA RACCOLTA DEI FONDI  
 
Milano, 27 gennaio 2011 - Un anno fa la prima pietra, oggi, per proseguire i lavori del Memoriale della Shoah di Milano, servono risorse: 4 milioni di euro oltre ai 2 già raccolti. E´ l´appello lanciato ieri dalla Fondazione Memoriale della Shoah e, in particolare, dal presidente Ferruccio De Bortoli e dal vice presidente Roberto Jarach, che hanno sottolineato come, una volta completato il progetto, Milano avrà uno spazio unico in Europa, un luogo simbolo anche di un ritrovato dialogo interreligioso. All´incontro è intervenuto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, su delega del presidente Roberto Formigoni. "E´ un appello condiviso da Regione Lombardia - ha detto Boscagli - e intendiamo mantenere viva l´attenzione sulle iniziative volte a far conoscere ciò che rappresenta il Binario 21. Ritengo utile coinvolgere, oltre alle istituzioni, anche e soprattutto il tessuto sociale, il mondo delle associazioni, i cittadini, i privati, in modo che i lavori del Memoriale possano essere completati come testimonianza di un riscatto. Facciamo un passo avanti tutti insieme". Regione Lombardia ha già destinato un milione di euro a questa iniziativa, che si avvale anche dei contributi di Comune e Provincia di Milano. "Pur in un momento di forti tagli ai bilanci previsti dalla legge finanziaria - ha proseguito Boscagli - Regione Lombardia assicura il proprio sostegno, perché crede nel significato del Memoriale, indispensabile per far vivere la memoria nella coscienza e nella vita di ciascuno di noi. Il Memoriale è il luogo della pace e dell´incontro delle religioni". Il Memoriale della Shoah di Milano sorge in un´area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari utilizzati dai treni per il trasporto pubblico. L´accesso è da via Ferrante Aporti. Tra il 1943 e il 1945 proprio dal Binario 21 centinaia di deportati furono caricati su vagoni merci sollevati tramite un elevatore e trasportati al piano dei binari. Da qui partivano i convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-birkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta. L´area del Memoriale occupa uno spazio di 7.000 mq articolati in due aree: una destinata al Memoriale, l´altra al Laboratorio della Memoria, che ospiterà la biblioteca, in cui potranno trovare spazio 45.000 volumi. Previsto anche un Auditorium.  
   
   
GIORNO DELLA MEMORIA: A MILANO RAPPRESENTAZIONE PROCESSO NORIMBERGA E ‘MARATONA’ PUBBLICA POESIE  
 
Milano, 27 gennaio 2011 – Oggi alle ore 10.00, presso il Milano Jewish Center, in via Soderini 3, il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri interverrà alla rappresentazione teatrale “Il processo di Norimberga”, messa in scena dalla compagnia Teatro al 7° con la partecipazione dello storico Andrea Bienati e di Rav Moshe Lazar, uno dei fondatori del movimento Chabad in Italia. Lo spettacolo è aperto a studenti e cittadini. Sempre oggi , alle ore 12.30, in piazza Duomo (lato Camposanto), il Presidente Palmeri e l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory leggeranno testi sulla Shoah nell’ambito della manifestazione pubblica “Una poesia per ricordare”. L’iniziativa, in programma dalle 11 alle 17, vedrà i milanesi alternarsi nella lettura dei brani, in una vera e propria maratona oratoria per non dimenticare. Alle ore 20.00, nella Sala Verdi del Conservatorio, via Conservatorio 12, l’assessore Finazzer Flory parteciperà alla serata, dedicata al Giorno della Memoria con l’Orchestra del Conservatorio e la partecipazione di musicisti della Filarmonica del Teatro alla Scala.  
   
   
BENI CULTURALI NURAGHE DIANA A IS MORTORIUS, BANDITA LA GARA PER AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE  
 
 Cagliari, 27 Gennaio 2011 - La Conservatoria delle Coste, agenzia che fa capo all’assessorato regionale dell’Ambiente, ha bandito la gara per l’affidamento dei lavori per la valorizzazione e messa in sicurezza del Nuraghe Diana nell’area di conservazione costiera di Is Mortorius nel comune di Quartu Sant’elena. Il sito, primo per estensione nel sud Sardegna, comprende l’ex batteria militare "Carlo Faldi", gli edifici della ex tonnara ed il Nuraghe Diana, e, attraverso i lavori in programma, vede realizzarsi un altro passo verso il processo di riqualificazione intrapreso nel 2009 dall’Agenzia Conservatoria delle Coste. Tale percorso si è sviluppato attraverso una prima azione di coinvolgimento della cittadinanza con il blog dedicato ed alcuni incontri pubblici, per proseguire con una prima messa in sicurezza del sito e l’esperimento del concorso di idee per la riqualificazione dell’intero compendio. La Conservatoria delle Coste ha destinato uno specifico finanziamento di 90.000 euro finalizzato alla messa in sicurezza e valorizzazione del Nuraghe Diana, come ulteriore attività di valorizzazione del monumento archeologico, che è parte del più complesso progetto integrato di valorizzazione dell’intero compendio costiero. Il progetto di valorizzazione e messa in sicurezza del bene è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Conservatoria delle Coste e Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Oristano. I lavori, che saranno realizzati entro 120 giorni dall’affidamento, prevedono la rimozione definitiva di alcuni sistemi di protezione e contenimento ormai non più in grado di svolgere la propria funzione. Il consolidamento dei paramenti murari consentirà di ammirare il monumento nella sua interezza e nella sua conformazione più simile a quella originaria. Sono, inoltre, previsti i lavori di completamento di una precedente campagna di scavo archeologico.  
   
   
BOLZANO, PRESENTATA NUOVA STAGIONE TEATRALE "6 IN SCENA AL TEATRO SAN GIACOMO"  
 
Bolzano, 27 gennaio 2011 - La seconda stagione al Teatro San Giacomo/laives "6 in scena al Teatro San Giacomo" è stata presentata presso il teatro, mercoledì 26 gennaio 2011, dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini assieme al sindaco di Laives Liliana Di Fede, all’assessore comunale alla cultura Dino Gagliardini, nonché a Marco Bernardi del Teatro Stabile di Bolzano e Dario Spadon della Cooperativa teatrale Prometeo. Il vicepresidente Tommasini ha presentato la nuova stagione "6 in scena al Teatro San Giacomo" assieme A Comune di Laives, Tsb e Cooperativa teatrale Prometeo (Foto: Usp/b.ravanelli) Il Teatro di San Giacomo nella seconda stagione teatrale “6 in scena al Teatro San Giacomo” ospiterà sei spettacoli di successo che vedrà interpreti compagnie di spessore a livello nazionale. Gli appuntamenti in programma affrontano varie tematiche con linguaggi diversi. Anche quest’anno, come sottolinea il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini grazie alla collaborazione tra il Dipartimento cultura italiana della Provincia con il Teatro Stabile di Bolzano e la Cooperativa Teatrale Prometeo ed il sostegno del Comune di Laives, si è riusciti a proporre un’offerta culturale di alta caratura adatta a tutte le fasce di pubblico; gli spettacoli vengono proposti sia in orario pomeridiano che serale (ore 17.00 e ore 20.30) a prezzi accessibili per tutte le tasche. Tra le proposte nuovi pezzi teatrali affrontano vicende del recente passato o di attualità, nonché capolavori evergreen della letteratura e riletture di favole e leggende dell’immaginario collettivo. Nel presentare la nuova stagione teatrale Tommasini ha sottolineato che in un periodo in cui il discorso è incentrato su Piani intercomunali per progetti di opere è importante considerare che per il benessere e la crescita della comunità accanto alla realizzazione di strutture è importante affiancare l´offerta culturale. Questo l´obiettivo perseguito con la proposta teatrale al Teatro di San Giacomo. Un teatro, come ha sottolineato il sindaco di Laives Liliana De Fede che è cresciuto molto sia grazie all´impegno delle associazioni locali, quali la Filodrammatica, ma anche con la stagione teatrale "6 in scena". Gli spettacoli proposti nel 2011 sono stati, quindi, presentati da Marco Bernardi per il Teatro Stabile di Bolzano e da Dario Spadon. La seconda stagione teatrale al Teatro San Giacomo prende il via venerdì 4 febbraio alle 20.30, “Avevo un bel pallone rosso” scritto da Angela Demattè e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano; affronta la tragedia del terrorismo e l’incomunicabilità tra padri e figli, attraverso i dialoghi tra Margherita/mara Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse, e suo padre. Ad interpretarlo uno straordinario Andrea Castelli e la stessa autrice, Angela Demattè. Giovedì 17 febbraio alle 20.30 la compagnia Teatri Possibili porta in scena Cirano de Bergerac, il famoso personaggio creato da Edmond Rostandinterpretato da Corrado d’Elia. Domenica 27 febbraio alle ore 17.00 la Cooperativa Teatrale Prometeo capitanata da Dario Spadon, interpreta la Leggenda di Colapesce, meravigliosa fiaba nata sullo stretto di Messina. Marina Battaglia e Silvana Nobile sono due donne dei nostri giorni che perdono lavoro e mariti, protagoniste della commedia Precarie età, scritta da Maurizio Donadoni e prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano, in scena domenica 6 marzo alle 17.00, interpretata da Patrizia Milani e Maria Paiato, dirette da Cristina Pezzoli. Domenica 13 marzo alle 17.00, Francesca Bizzarri e Dario Eduardo de Falco dell’associazione teatrale Ca’ luogo d’arte, propongono le “Fiabe Italiane”, per condurre il pubblico in un mondo fantastico, scritto da Marina Allegri e diretto da Maurizio Bercini. Domenica 27 marzo alle ore 17.00, due bluesman (Stefano Bresciani e Valerio Maffioletti) rileggono in chiave teatral-musicale la fiaba di Cappuccetto Rosso nello spettacolo “Cappuccetto blues”, scritto e diretto da Luca Radaelli e prodotto da Teatro Invito.  
   
   
STELLE DELLA MUSICA CLASSICA PER GLI AMICI DELLE SETTIMANE MUSICALI DEL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA  
 
Vicenza, 27 gennaio 2011 - Vuoi per le difficoltà in cui la cultura versa nel nostro paese, vuoi per le difficoltà avute con le recenti alluvioni, ma anche per poter accrescere il numero dei suoi soci, questa realtà musicale di grande prestigio, che ha eletto Vicenza e il suo meraviglioso Teatro Olimpico a sede del suo ormai ventennale festival, è abituata a reagire davanti a qualsiasi difficoltà e ad inventarsi nuove strade percorribili per diffondere la musica colta. Così il M° Giovanni Battista Rigon, ideatore e direttore artistico del suddetto festival primaverile, ha riunito attorno a se i suoi collaboratori e i soci dell´associazione, in primis il suo Presidente, l´onorevole Amalia Sartori, e ha chiesto aiuto agli amici musicisti che spesso sono stati ospiti del Festival delle Settimane Musicali, tutti concertisti di grande levatura internazionale, per dedicare una serata ... A se stessa. Così giovedì 3 febbraio 2011 alle ore 21.00 presso la chiesa di San Felice, ci sarà la prima edizione della serata Settimane Musicali All Stars, che vedrà sul palco, oltre allo stesso M° Rigon e a sua moglie Sonig Tchakerian, artisti del calibro di Bruno Canino, Mario Brunello, Roberto Prosseda, Laura Polverelli, Davide Zaltron, Stefania Redaelli, Tommaso Zuccon Ghiotto, Fabio Pupillo, Luca Lucchetta, e Paolo Parolini. Daranno vita ad un programma variegato che spazia da Bach a Debussy, da Brahms a Beethoven, e che li vedrà riuniti in uno splendido ensemble per il brano finale, il bellissimo Carnevale degli Animali di Camille Saint Saëns. Oltre agli amici musicisti, un ringraziamento va anche ad un altro amico di sempre, la ditta Fazioli Pianoforti, che metterà a disposizione i due pianoforti della serata. Sarà una serata in cui ci si augura che il pubblico vicentino si stringa attorno a questa bellissima realtà culturale, patrimonio loro e della loro città, che ha contribuito non poco alla conoscenza all´estero della bella Vicenza. Per poter accedere alla serata, basterà fare la tessera d´iscrizione all´associazione che avrà costi e modalità variegate e che porterà con se diversi vantaggi anche per le altre manifestazioni, tra cui il Festival di maggio. La tessera potrà essere ritirata negli uffici delle Settimane Musicali dal giovedì 27 gennaio, in piazzale Giusti 23 (ex scuole elementari), oppure prenotata tramite e-mail o telefonicamente ( www.Olimpico.vicenza.it/  ), o ancora la sera stessa del concerto direttamente nella chiesa di San Felice. Il programma propone alcuni grandi capolavori dal Settecento di Johann Sebastian Bach al primo Novecento di Claude Debussy. La serata prevede in apertura la Suite n. 1 in sol maggiore Bwv 1007 di Johann Sebastian Bach, affidata ad un interprete d’eccezione come Mario Brunello. La Suite in sol maggiore, primo di sei capolavori dedicati al violoncello, che rappresentano ancora oggi uno degli apici indiscussi della musica per questo strumento, fu composta da Bach tra il 1717 e il 1723, ed è costituita da un insieme di movimenti di danze precedute da un Preludio. Al prestigioso duo Sonig Tchakerian (violino) - Roberto Prosseda (pianoforte) spetterà l’esecuzione della celebre Sonata in fa maggiore op. 24 “La primavera” di Ludwig van Beethoven. Il musicista di Bonn, conosciuto come pianista virtuoso, compose dieci sonate dedicate al duo violino e pianoforte. Tra queste “La primavera”, composta tra il 1800 e il 1801, rimane uno degli esempi più noti e apprezzati. Sarà poi la volta di un trio costituito da Laura Polverelli (mezzosoprano), Davide Zaltron (viola) e Giovanni Battista Rigon (pianoforte). Il trio eseguirà i Due Lieder op. 91, Gestillte Sehnsucht e Geistliches Wiegenlied, di Johannes Brahms. Completati rispettivamente nel 1884 e nel 1864, i lieder hanno un’origine diversa tra loro. Il primo lied, in re maggiore, fu composto su una lirica di Friedrich Rückert; il secondo lied, una ninna-nanna ripresa da un’antica melodia di un canto natalizio, è un omaggio di Brahms al suo amico violinista Joseph Joachim, in occasione della nascita del suo primo figlio. Al celebre pianista Bruno Canino saranno affidati quattro gioielli musicali tratti dal Ii libro di Préludes di Claude Debussy. I brani, piccola parte della serie completa di 24 Preludi che costituiscono i due libri composti dal musicista francese, nacquero tra il 1909 e il 1913 e testimoniano in sintesi la grande esperienza pianistica del loro autore. La conclusione vedrà dieci strumentisti salire insieme sul palco per Il Carnevale degli animali di Camille Saint-saëns. L’opera più nota del musicista parigino, nacque durante un soggiorno in Austria, nel 1886, quando Saint-saëns, allora cinquantenne, era all’apice della fama.