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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2011
PARLAMENTO EUROPEO: TUNISIA, EGITTO E COMMEMORAZIONE DEL GENOCIDIO DEI ROM  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2011 - La situazione in Egitto e Tunisia, la commemorazione della "domenica di sangue" in Lituania, la recente impiccagione di Sahra Bahrami in Iran, l´assassinio dell´attivista per i diritti gay David Kato in Uganda e il genocidio dei rom durante la Seconda guerra mondiale sono gli argomenti sollevati in apertura della sessione plenaria di questa settimana a Bruxelles dal Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek. "La situazione nel Mediterraneo sta cambiando nel momento in cui parliamo", ha dichiarato Buzek, che ha espresso la sua felicità per "il movimento di cambiamento democratico" in Tunisia. In Egitto, invece, la situazione è diversa: "Il movimento può perdere lo slancio", ha detto Buzek, sottolineando che le riforme politiche sono un prerequisito per quelle sociali ed economiche e che bisogna organizzare le elezioni per soddisfare la richiesta di democrazia. "L´ue considera la democrazia altrettanto importante che la stabilità" per i nostri vicini del Mediterraneo, ha concluso. Buzek ha anche ricordato che il 20 gennaio è stato il 20° anniversario della "domenica di sangue" in Lituania, quando truppe pro-sovietiche attaccarono centri strategici nella capitale dello Stato appena nato, uccidendo e ferendo numerosi cittadini lituani. Il Presidente ha poi chiesto alle autorità iraniane di motivare le accuse a carico di Sahra Bahrami, impaccata il 29 gennaio scorso per un presunto traffico di droga. Sahra Bahrami era stata arrestata durante le proteste dell´Ashura del dicembre 2009. Criticando il fatto che in Uganda gli omosessuali siano trattati come criminali, Buzek ha chiesto alle autorità ugandesi di investigare sull´assassinio di David Kato, avvenuto il 26 gennaio. Infine, Buzek ha annunciato una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti, aperta a tutti i deputati, per il prossimo 8 febbraio, per discutere i risultati del summit europeo del 4 febbraio. Il Presidente del Consiglio europeo Hermann von Rompuy sarà invitato a partecipare per fare un resoconto della riunione, come previsto dal Trattato di Lisbona. Riconoscimento da parte dell´Unione europea del genocidio dei rom durante la Seconda guerra mondiale. In occasione del 66° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-birkenau il 27 gennaio, il Presidente Buzek ha invitato l´Unione europea a riconoscere ufficialmente il genocidio del popolo rom, perpetrato nel corso della Seconda guerra mondiale dai nazisti e dai loro alleati. "Oggi ricordiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle rom", ha dichiarato Buzek. "I rom sono la più grande minoranza etnica nell´Ue ma sono anche stati per lungo tempo i più oppressi", ha sottolineato. Solo alcuni Stati membri dell´Ue finora hanno riconosciuto lo sterminio dei rom come genocidio. "E´ ora che questo genocidio sia riconosciuto", ha esortato il Presidente del Parlamento europeo, chiedendo una migliore comprensione della loro situazione e incitando a lottare la discriminazione per mezzo dell´istruzione. Modifiche all´ordine del giorno - L´aula ha approvato le seguenti modifiche all´ordine del giorno della plenaria di questa settimana: Mercoledì 2 febbraio - Il titolo del dibattito sulla Tunisia è stato cambiato in "Dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulla situazione nel Mediterraneo, in particolare Tunisia ed Egitto". Le votazioni sulle proposte di risoluzione sulla Tunisia si svolgeranno come previsto giovedì 3 febbraio. Le proposte di risoluzione sull´Egitto saranno invece poste in votazione nella sessione di febbraio Ii a Strasburgo. Il dibattito sulle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione sulla crescita dei prezzi alimentari è rinviato alla sessione di febbraio Ii. Questo punto è stato sostituito nell´ordine del giorno da una dichiarazione del Consiglio e della Commissione sulle nomine dei dirigenti delle autorità di vigilanza europee, seguita dagli interventi dei gruppi politici (probabilmente con una votazione giovedì). Giovedì 3 febbraio - La relazione di Francesco Speroni (Efd, It) sulla richiesta di revoca dell´immunità parlamentare dell´on. Tamás Deutsch (Ppe, Hu) sarà votata direttamente nel turno di votazioni di giovedì.  
   
   
LA COMMISSIONE ESPRIME SODDISFAZIONE IN MERITO ALLE ASSUNZIONI DI FUNZIONARI DEGLI STATI MEMBRI CHE HANNO ADERITO ALL´UE NEL 2004  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2011 - Alla fine del periodo di transizione (31 dicembre 2010), la Commissione europea ha superato gli obiettivi che si era prefissa per l´assunzione di personale dei 10 Stati membri che hanno aderito nel 2004 all´Ue. La relazione finale mostra che, tra il 1° maggio 2004 e la fine del 2010, la Commissione ha assunto 4004 funzionari ed agenti temporanei provenienti da Repubblica ceca, Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia, superando ampiamente l´ambizioso obiettivo di 3508 assunzioni. Anche a livello direttivo la Commissione è andata al di là degli obiettivi che aveva stabilito e che consistevano nel poter avere almeno un direttore generale o vicedirettore generale per ciascuno dei dieci Stati membri. Un analogo successo è stato conseguito per quanto riguarda l´assunzione di direttori e capi unità. L´assunzione di cittadini dell´Ue-10 ha avuto un effetto positivo in termini di equilibrio tra uomini e donne nella Commissione in quanto alla fine del 2010 vi lavorano più donne che uomini e, dopo l´allargamento del 2004, la percentuale delle donne con cariche direttive è aumentata. Anche il periodo di transizione per quanto riguarda l´assunzione di funzionari dalla Bulgaria e dalla Romania, che continuerà fino alla fine del 2011, sta dando buoni frutti. "Mi rallegro del grande successo delle assunzioni successive agli ultimi allargamenti" ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per le Relazioni interistituzionali e l´amministrazione. "La selezione e l´integrazione di un gran numero di funzionari provenienti da paesi diversi rappresenta una sfida per qualsiasi organizzazione. Non solo abbiamo superato i nostri obiettivi, ma abbiamo anche trovato dei colleghi eccellenti ed impegnati e il fatto che si sia riusciti a inserirli nell´organizzazione ha dato, a sua volta, nuova energia alla Commissione". Nel corso della preparazione dell´allargamento del 2004, il più grande della storia dell´Ue, erano state stabilite norme per l´assunzione preferenziale di personale proveniente dai nuovi Stati membri per un periodo transitorio che è terminato il 31 dicembre 2010. Una disposizione analoga si applica alla Bulgaria e Romania, paesi per i quali tale periodo ha termine alla fine di quest´anno. Per i cittadini dell´Ue-10, la Commissione si è impegnata a procedere a 3500 assunzioni, che rappresentano il 16% dei posti di lavoro totali esistenti prima dell´allargamento. Gli obiettivi fissati per l´assunzione del personale direttivo erano basati su un aumento proporzionale del numero di funzioni direttive. La Commissione mirava anche ad assumere almeno un direttore generale o vicedirettore generale di ciascuno dei paesi Ue-10. L´obiettivo totale per l´Ue-10 è stato raggiunto, nell´ottobre 2008, più di due anni prima di quanto previsto, sia per gli Ad (amministratori) che per gli Ast (assistenti). Alla fine del 2010, il numero delle assunzioni di funzionari permanenti e di agenti temporanei è stato di 4004. Il 62% circa di tali assunzioni è avvenuto a livello Ad (laureati) cui si aggiungono, per la fine del 2010, 595 agenti contrattuali e 144 esperti nazionali distaccati da paesi dell´Ue-10. Tra di loro c´era almeno un cittadino di ciascuno dei 10 paesi per le cariche di direttori generali o vicedirettori generali e due cittadini provenienti da tre di tali paesi hanno assunto cariche al massimo livello. Sono stati assunti 42 direttori e consiglieri principali e 189 capi unità. La politica di assunzioni per i nuovi Stati membri ha necessariamente rallentato le assunzioni per i paesi Ue-15; si è riusciti, tuttavia, a mantenere un ritmo ragionevole in questo periodo senza causare forti squilibri geografici. L´allargamento del 2004 ha avuto ripercussioni positive per l´equilibrio tra uomini e donne alla Commissione: oltre i due terzi del personale assunto dai paesi dell´Ue-10 erano donne. La percentuale di donne alla Commissione, che era del 46,6% prima dell´allargamento, alla fine del 2010 ha raggiunto il 52,1%. C´è stato anche un aumento della percentuale totale di donne nel direttivo della Commissione. L´allargamento ha inoltre abbassato leggermente l´età media del personale. L´assunzione di un così gran numero di persone esterne all´organizzazione ha richiesto un impegno considerevole da parte dell´Ufficio europeo di selezione del personale, l´organismo interistituzionale responsabile per la selezione del personale di tutte le istituzioni dell´Ue e da parte dei servizi della Commissione che hanno attuato una serie di nuove misure per favorire l´integrazione dei neoassunti e delle loro famiglie. I 4000 assunti dai 10 nuovi Stati membri rappresentano il 16% dei funzionari e agenti temporanei della Commissione. La loro integrazione è stata agevole, non ha causato inconvenienti né interrotto le assunzioni negli altri 15 Stati membri. Insieme all´assunzione di funzionari della Bulgaria e Romania attualmente in corso, ciò dimostra che nel 2011 la Commissione è un´autentica istituzione europea. Rispetto ai precedenti allargamenti e soprattutto in considerazione della sua portata, l´allargamento del 2004 è stato per la Commissione un grande successo. Gli insegnamenti ricavati da tale esperienza saranno di grande aiuto per i futuri allargamenti e per l´integrazione del nuovo personale, a beneficio di tutti gli Stati membri. Si veda il sito Internet: http://ec.Europa.eu/civil_service/index_it.htm     
   
   
COMISSIONE EUROPEA: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DELL´INIZIATIVA PER LE PMI DEL 7° PQ DEDICATA AI CONTENUTI DIGITALI E ALLE LINGUE  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell´ambito dell´iniziativa per le piccole e medie imprese (Pmi) del Settimo programma quadro (7° Pq) dedicata ai contenuti digitali e alle lingue. Le idee che nascono nell´ambito delle Pmi spesso non possono essere attuate perché dipendono dalla disponibilità di fonti di dati o di strumenti specifici che sono troppo costosi da ottenere o mantenere. In alcune zone, la raccolta, la condivisione e il riutilizzo dei dati sono ulteriormente complicati dalle diverse lingue europee. Le attività nell´ambito di questo obiettivo sono volte a sostenere gli operatori innovativi, in particolare le Pmi, nel valorizzare e contribuire alla raccolta di risorse digitali. Sarà inoltre sostenuta la sperimentazione orientata all´utente, con l´obiettivo di dimostrare l´integrazione delle tecnologie ad uso intensivo di dati all´interno di soluzioni e processi innovativi. L´invito intende produrre risultati in quattro campi: bootstrap dell´economia dei dati, creazione di comunità e migliori prassi, condivisione di risorse linguistiche e costruzione del consenso e di servizi comuni. "Bootstrap dell´economia dei dati" è volto ad abbassare la barriera di accesso alla fornitura di servizi attraverso fonti digitali collegate, tra cui l´analisi dei dati e il riuso di contenuti creativi. "Creazione di comunità e migliori prassi" invita a presentare progetti che producono studi accurati sull´impatto economico effettivo o previsto della raccolta di fonti digitali, nonché l´uso di tali studi per creare impianti di condivisione di dati, diffondere migliori prassi e sensibilizzare sulle opportunità a breve termine esistenti. I progetti sulla "Condivisione di risorse linguistiche" dovrebbero impiegare raccolte digitali dei dati, metadati e strumenti linguistici per sviluppare tecnologie e servizi avanzati. L´iniziativa "Costruzione del consenso e di servizi comuni" mira a riunire iniziative per creare meccanismi, forum e servizi di supporto per coordinare gli sforzi, ottenere consensi, mobilitare le comunità e istituire e gestire gli impianti menzionati. Per consultare il bando ufficiale sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea: http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2011:032:0021:0021:it:pdf    
   
   
SUI FONDI EUROPEI: A BRUXELLES SOLLECITA PIÙ ATTENZIONE PER LE REGIONI  
 
Firenze, 3 febbraio 2011 - “Il Fondo sociale europeo deve caretterizzarsi sempre di più come lo strumento fondamentale per intervenire sul capitale umano, per questo è essenziale che nella prossima programmazione le Regioni possano contare su una dotazione di risorse adeguata e su un ampliamento della sfera di competenza. Sarà inotre necessario, a seguito dell’emergenza occupazione in atto, riorientare verso il lavoro questi strumenti. Solo così potremo pensare di contrastare adeguatamente la crisi e innnescare un nuovo sviluppo”. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive,lavoro e formazione della Provincia di Firenze Gianfranco Simoncini presentando, in qualità di presidente dell’associazione Earlall (l’associazione delle regioni per il lifelong learning), il documento delle Regioni alla presidente dell Comitato Mercedes Bresso. L’i ncontro si è svolto nell’ambito di una intensa due giorni europea, svoltasi a Bruxelles lunedì e martedì. Il futuro delle politiche europee per lo sviluppo e il contributo che queste politiche potranno dare alla strategia Europa 2020 sono stati i temi al centro del V Forum sulle politiche di coesione al quale la Regione Toscana è stata rappresentata dall’assessore Simoncini. In particolare, il forum ha rappresentato il momento conclusivo della consultazione pubblica sulle proposte politiche del quinto “Rapporto sui diritti economici, sociali e coesione territoriale” che è stato adottato dalla Commissione europea il 9 novembre 2010. Il Forum ha riunito circa 800 persone, tra cui rappresentanti di alto livello delle istituzioni europee, primi ministri e ministri, rappresentanti regionali e locali, parti economiche e sociali, Organizzazioni non governative e accademici. Tra gli interventi, oltre a quello del Presidente Josè Manuel Barroso, anche quelli di Johannes Hahn, Commissario per la politica regionale e Laszlo Andor, Commissario per l’Occupazione, affari sociali ed inclusione. L’assessore Gianfranco Simoncini, referente dei due fondi strutturali Fesr ed Fse, ha riferito del percorso di confronto intrapreso, sia in ambito nazionale che comunitario, sui contenuti e gli obiettivi della futura politica di coesione e del prossimo periodo di programmazione dei fondi strutturali. In particolare, in qualità di presidente dell’associazione europea Earlall (European association of regional and local authorities for lifelong learning impegnata da quasi dieci anni nel campo dell’educazione per tutta la vita), Simoncini ha incontrato a Bruxelles Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni Ue. Alla presidente del Comitato l’assessore ha presentato ufficialmente il documento predisposto dall’associazione sulle “Prospettive per la politica di coesione ed il Fse dopo il 2013? . “La presidente Bresso – ha detto l’assessore a conclusione dell’incontro – ha espresso il proprio apprezzamento per l’attività svolta dalla nostra associazione ed ha manifestato la precisa volontà di rafforzare la collaborazione tra il Comitato delle regioni ed Earlall, chiedendoci tra l’altro di partecipare attivamente all’organizzazione di un seminario congiunto che riguarderà la valorizzazione delle competenze dei giovani, finalizzando il tutto all’inserimento lavorativo e che si terrà probabilmente nel mese di settembre”.  
   
   
“L’EUROPA DIS-UNITA? DIVIDED WE STAND”  
 
Roma, 3 Febbraio 2011 - Il 7 febbraio prossimo, alle ore 17.30, l´Ispi e lo European Council on Foreign Relations promuovono a Roma una Tavola Rotonda dal titolo: “L’europa dis-unita? Divided we stand” L´evento è organizzato in occasione della presentazione di un numero della rivista dell´Ispi Quaderni di Relazioni Internazionali dedicato a questi temi, e nell´ambito del programma Ecfr "Germany in Europe". L´incontro, che si terrà al Senato della Repubblica, presso la Sala Capitolare (presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, ingresso da piazza della Minerva, 38). Segreteria (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/    
   
   
US€, ROMANI: “BENE TAJANI, NO A SPECULAZIONI SU MATERIE PRIME” PER ITALIA MISURA ANCORA PIÙ IMPORTANTE PERCHÉ IL NOSTRO È UN PAESE TRASFORMATORE  
 
Roma 3 febbraio 2011 - “La proposta sulle materie prime promossa dal Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani va nella giusta direzione perché permette di dare all´industria europea strumenti indispensabili per la sua competitività. Una misura tanto più importante per l’Italia che è un paese trasformatore e, quindi, ha un’economia che vive grazie alle materie prime”. E’ quanto afferma il Ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani commentando favorevolmente l’iniziativa europea presentata ieri a Bruxelles dal Vice Presidente della Commissione Europea con delega all’Industria, Antonio Tajani. “Finalmente – prosegue il Ministro – si riporta l’economia reale al centro del dibattito politico e si mettono in campo strumenti per il rilancio della competitività delle imprese. Condivido con Tajani anche l’analisi sui tre pilastri messi in campo a difesa della nostra industria: una maggiore diplomazia delle materie prime, per assicurare l’accesso in particolare a quelle critiche, l’utilizzo di partenariati strategici e il dialogo con i paesi terzi, in particolare con quelli africani che sono tra i maggiori produttori di materie prime”. “E’ la giusta sterzata – conclude il Ministro Romani – soprattutto in questa fase in cui si intravedono i primi segnali di ripresa. Non dobbiamo commettere l’errore di dare il passo alle speculazioni finanziarie che poi, voglio ricordarlo, sono state le vere cause della grave crisi economica che stiamo ancora fronteggiando”.  
   
   
"TUNISIA, EGITTO, E DOPO?"  
 
Milano, 3 febbraio 2011 – Il 9 febbraio prossimo, alle ore 18.00, l’Ispi organizza una Tavola Rotonda dal titolo: "Tunisia, Egitto, e dopo?" ’incontro, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), Segreteria Organizzativa (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
ZAIA: NAPOLITANO HA RAGIONE. FEDERALISMO VITTIMA DI UNA RUVIDA CENSURA  
 
Venezia, 3 febbraio 2011 - “Come sempre colgono nel segno le parole del Presidente Napolitano sulla figura e la rilevanza storica di Carlo Cattaneo. Non sono tanti quelli che, in un clima diffuso di neocentralismo, si ricordano di Cattaneo, il quale, come tanti altri illustri federalisti, è stato cancellato dai libri di storia e quindi dalla memoria collettiva di questa nazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, commentando le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul ruolo fondamentale svolto da Carlo Cattaneo e da altri federalisti nel processo unitario. “Riconosciuto quel che è doveroso riconoscere al Presidente Napolitano – continua Zaia – non si tratta certo di una dimenticanza casuale. Tutto il movimento federalista, da Cattaneo a Gioberti, fino ad arrivare ad Einaudi e Sturzo, non è stato solo dimenticato: il termine più adatto per definire questo processo di rimozione è ‘censura’. Come molte altre cose avvenute in questo squarcio di storia italiana, anche l’emarginazione culturale del movimento federalista è figlio di una censura deliberata, il prodotto di quel pensiero unico che si è voluto instillare nelle scuole, nelle università, attraverso i libri e i manuali, fino a innestarsi nel sentire comune. Cosicché l’unico valore riconosciuto è diventato quello del centralismo, che ha ruvidamente tagliato fuori tutto ciò che non era incasellabile o riproducibile in questo schema.” “È arrivato il momento – conclude il presidente Zaia – di far entrare aria nuova nelle stanze della storia e della cultura popolare. È l’aria nuova del federalismo, del resto, già redatta dai padri costituenti e mai applicata in questi sessant’anni. Bisogna riscoprire il valore vivissimo di un pensiero che nell’autonomia e quindi in una struttura federale vedeva, giustamente, l’unica possibilità di libertà e di autentica unità per la nazione.”  
   
   
FORMIGONI: NAPOLITANO INAUGURERÀ PALAZZO LOMBARDIA IL 20 MARZO . IL PRESIDENTE LOMBARDO: FEDERALISMO NUOVA FORMA DELL´UNITÀ IL CAPO DELLO STATO A BERGAMO RIVALUTA LA FIGURA DI CATTANEO  
 
Bergamo, 3 febbraio 2011 - "Il presidente Napolitano tornerà a Milano domenica 20 marzo per inaugurare, assieme a tutti i cittadini, il Palazzo Lombardia, la nuova sede del Governo regionale". È il presidente della Regione Roberto Formigoni ad annunciare il prossimo impegno lombardo del capo dello Stato: sarà, dunque, Napolitano a celebrare il completamento del trasloco dalla sede di Palazzo Pirelli alla nuova sede di Palazzo Lombardia, avviato lo scorso 15 ottobre. Ne hanno parlato assieme a Bergamo in occasione delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell´Unità d´Italia. Bergamo In Tricolore - La due giorni lombarda, dunque, rinsalda ulteriormente il legame tra le istituzioni nel segno dell´Unità d´Italia, celebrata oggi in una Bergamo vestita con il tricolore: sono state tantissime bandiere italiane, infatti, a figurare in piazza Matteotti, sede del Comune, in piazza Vittorio Veneto ai piedi della torre ai Caduti, sui due propilei all´ingresso del centro urbano così come sulle mura della città alta e all´interno del teatro Donizetti. "La Lombardia - commenta Formigoni davanti a Palazzo Frizzoni - è stata protagonista all´inizio del processo dell´Unità d´Italia, partecipando con oltre 400 persone all´impresa dei Mille che salparono da Quarto: vogliamo continuare a essere protagonisti del grande percorso di riforme, salvaguardando il valore dell´unità indissolubile del Paese". Gli Appuntamenti Di Napolitano E Formigoni - È stato Formigoni ad accogliere il capo dello Stato accompagnato dalla moglie, Clio Bittoni, al suo arrivo a Bergamo per le celebrazioni dell´Unità. Quattro gli appuntamenti ufficiali che hanno visto affiancati il presidente della Repubblica e della Regione: alle 10.30 l´incontro presso il Comune di Bergamo con le autorità cittadine preceduto da un caffè, alle 10.50 la deposizione della corona di alloro alla torre dei Caduti portata a spalle dai corazzieri, alle 11.05 l´incontro al teatro Donizetti di Bergamo con gli interventi, tra gli altri, di Formigoni e Napolitano, alle 12.20 l´arrivo in Prefettura, dopo aver percorso a piedi via Torquato Tasso tra due ali di folla entusiasta. La Priorità Del Federalismo - È stato il teatro della città dei Mille, intitolato al bergamasco Gaetano Donizetti, a far risuonare le parole concordi del presidente dello Stato e della Regione. Entrambi, infatti, hanno richiamato la necessità della riforma federalista. Napolitano ha reso omaggio al pensiero del padre del federalismo italiano, Carlo Cattaneo, di cui proprio la Regione Lombardia, all´inizio del nuovo millennio, ha fatto stampare 5 volumi di scritti. "150 anni fa - ha detto Formigoni nel corso del suo intervento - fu scelta una forma centralista dello Stato. Oggi, di fronte alle sfide che la situazione economica e sociale a livello mondiale ci sta ponendo, dobbiamo avere la stessa lungimiranza e lo stesso ardore che ebbero coloro che fecero l´Italia, accentuando la velocità di trasformazione verso quella che deve essere un´unità federalista, per rifondare le istituzioni e la politica, ma anche la socialità, ricomporre nuove e antiche fratture. Il federalismo che vogliamo costruire deve diventare la nuova forma dell´Unità d´Italia per mettersi, oggi come allora, al passo con la storia. Attuare il federalismo non deve infatti portarci ad avere 20 piccoli Stati regionali, ma significa riconoscere e valorizzare il protagonismo delle autonomie regionali e territoriali dentro il riferimento unitario dello Stato". La Grande Partecipazione Popolare - Non è passata inosservata la presenza delle massime autorità nella città di Bergamo: una grande folla ha accolto l´arrivo del corteo presidenziale. Tantissime persone di ogni età hanno salutato i rappresentanti delle istituzioni durante gli spostamenti a piedi tra i diversi appuntamenti in agenda. "Il presidente Napolitano - sottolinea Formigoni a conclusione della mattinata - è stato molto colpito dalla partecipazione popolare che ha accompagnato la sua visita in Lombardia. Con lo stesso entusiasmo lo attendiamo il prossimo 20 marzo".  
   
   
NAPOLITANO,GIBELLI:IMPORTANTE RICHIAMO CATTANEO  
 
Milano, 3 febbraio 2011 - "Quando il presidente Napolitano sottolinea che dalla lezione di Carlo Cattaneo emergeva la necessità di un Paese che avesse una pluralità di centri viventi come elemento essenziale alla formazione di uno Stato, ripropone il tema dell´unità non in senso celebrativo ma di una riflessione profonda di questa lezione di storia, che nella libertà di opinioni e vedute sottolinea ciò che è stato il Risorgimento". Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli. "Come ho potuto sottolineare in più occasioni negli ultimi giorni - ha detto ancora Gibelli - questa è la migliore risposta a chi si nasconde, anche in Lombardia, dietro la retorica. Avvalendosi invece di diverse interpretazioni della storia del Paese, si può far nascere quella soluzione che è di stretta attualità nel federalismo, da tempo dibattuto nel Paese, e nelle riforme, oggetto di discussioni parlamentari proprio in questi giorni".  
   
   
INTESA CON INVITALIA PER INVESTIMENTI IN REGIONE LOMBARDIA ACCORDO PER AGEVOLARE INSEDIAMENTI ESTERI DI QUALITA´  
 
Milano, 3 febbraio 2011 - Favorire in Lombardia l´attrazione di investimenti esteri di elevata qualità. Questo è l´obiettivo del protocollo d´intesa siglato tra la Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione e Invitalia, l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa. Il documento, sottoscritto per la Regione dal direttore generale dell´assessorato Francesco Baroni e per Invitalia dal responsabile degli investimenti esteri Giuseppe Arcucci, prevede l´attivazione di azioni di promozione e la messa a punto di strumenti per facilitare l´ingresso in Lombardia di nuove attività produttive. "Questo accordo, fortemente innovativo - ha sottolineato il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli - si dimostrerà uno strumento di grande efficacia per attrarre investimenti esteri di qualità elevata. La crescita della competitività è la nostra stella polare, ben sapendo che nello scenario europeo e mondiale di oggi la competitività si gioca innanzitutto a livello di sistemi a base territoriale". Tre, in particolare, gli ambiti di azione previsti: individuazione di opportunità territoriali per gli investimenti, attrazione degli investimenti veri e propri e attivazione di facilitazioni per l´insediamento di imprese estere. "Occorre tradurre le vocazioni produttive lombarde - ha aggiunto Gibelli - in reali opportunità per gli investitori stranieri". Tra le possibili attività da realizzare figurano, infatti, la valorizzazione dei settori strategici e dei poli di innovazione presenti in Lombardia e l´individuazione di incentivi a sostegno degli investitori: dai Contratti di Programma agli aiuti previsti dalla legge 181/89 ad altri strumenti regionali (incentivi, pacchetti di offerta localizzati). Per quanto riguarda l´attrazione degli investimenti l´accordo prevede azioni nei Paesi ´target´ per orientare le scelte di investimento nei settori ritenuti strategici. Tra le attività previste, la promozione all´estero delle opportunità di insediamento in Lombardia, la ricerca di investitori potenzialmente interessati, la valorizzazione del posizionamento internazionale della nostra regione nell´ambito delle azioni di promozione del sistema nazionale, anche attraverso l´organizzazione di eventi mirati. Infine, per quanto riguarda le azioni finalizzate ad agevolare l´insediamento di imprese estere, il protocollo prevede l´assistenza all´investitore nelle diverse fasi di realizzazione del progetto. "Lo scopo di questo terzo ambito di collaborazione - sottolinea ancora il vicepresidente Gibelli - è offrire servizi di facilitazione nella fase di accompagnamento della localizzazione, con un obiettivo e uno strumento allo stesso tempo chiaro: semplificazione". Quanto all´assistenza attivata da Invitalia a completamento del pacchetto di servizi offerto a livello regionale, sono previsti servizi nella fase di accompagnamento alla localizzazione, la razionalizzazione delle procedure di insediamento e la semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici.  
   
   
LA SECONDA GIORNATA A WASHINGTON DEL PRESIDENTE DEL PIEMONTE COTA NELLA CAPITALE STATUNITENSE SU INVITO DEL DIPARTIMENTO DI STATO  
 
Torino, 3 Febbraio 2011 - Numerosi appuntamenti hanno caratterizzato la seconda giornata a Washington del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, nella capitale statunitense su invito del Dipartimento di Stato. Ospite di una delle più influenti “think tank” americane, la Brookings Institution, fondata nel 1927 e di area liberale, Cota ha incontrato l’analista economica Tracy Gordon per approfondire le politiche finanziarie per lo sviluppo economico degli Stati americani e degli enti locali, il rapporto tra il governo federale e i singoli Stati e il sistema federale nell´applicazione delle tasse. Un intenso confronto tra le politiche degli Stati americani rispetto alle nostre Regioni. Ne è uscito un quadro a favore del nostro Paese, che assicura l’assistenza sanitaria a tutti mentre gli Stati Uniti, dopo il voto favorevole dello scorso anno sulla riforma sanitaria, sono ora in attesa della decisione della Corte Suprema sulla costituzionalità di tale atto. Attualmente, sono i datori di lavoro a garantire l’assicurazione medica ai propri impiegati, mentre per le fasce deboli il sistema Medicaid e altri programmi pubblici di assistenza non sono stati risolutivi. A Washington ha sede il più grande istituto finanziario americano, la Sba, agenzia per le piccole imprese. Anche gli Stati Uniti, infatti, puntano sulle piccole e medie imprese, linfa vitale della ripresa economica come nel nostro Paese, tanto che già dal 1953 il Governo federale ha creato con la legge la Small Business Administration per il supporto di queste aziende. Un incontro molto interessante per il presidente Cota, che ha avuto modo di apprezzare le strategie messe in campo dalla Sba: i numerosi programmi di accesso al capitale, lo sviluppo dell´imprenditoria, i programmi di innovazione e i contratti pubblici. Oltre all’associazione dei governatori, nella capitale svolge la propria attività anche la Ncsl, la Conferenza nazionale degli Stati legislativi, che rappresenta gli Stati americani a livello federale e che periodicamente raduna i governatori con i rispettivi staff. Il direttore della Ncsl ha mostrato particolare interesse per la politica messa in atto da Cota per il lavoro e l’occupazione e pertanto ha invitato il presidente a partecipare ai prossimi incontri promossi dall´associazione con i governatori americani. A seguire Cota ha incontrato i rappresentati della Heritage Foundation, altra potente “think tank” americana, di area più conservatrice. Oggetto dell’incontro, i rapporti commerciali tra gli Stati uniti e il nostro Paese. Infine, una serie di incontri al Dipartimento di Stato sulle politiche di immigrazione e integrazione con funzionari degli affari esteri e rappresentanti della comunità musulmana locale.  
   
   
FEDERALISMO: SICILIA NON INTENDE PAGARE DEBITO DEL GOVERNO CON LEGA  
 
Palermo, 2 febbraio 2011 "Il federalismo fiscale cosi´ congegnato danneggia pesantemente comuni e province siciliane e lo studio presentato dalla Cgil a Trapani conferma quanto quasi unanimemente affermano studiosi ed analisti ed emerge dalle previsioni dell´assessorato per l´Economia". Lo ha affermato  ieri l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, concludendo i lavori del convegno organizzato dalla Cgil a Trapani sul tema ´Bilanci degli enti locali tra patto di stabilita´ e federalismo fiscale: rischio o opportunita´´. "Sul federalismo fiscale municipale - ha detto Armao - come su quello regionale la Sicilia, con le altre regioni a statuto speciale, ha chiesto di restare fuori per negoziare separatamente con lo Stato le regole di un federalismo che deve essere equo e solidale. Sia chiaro che la Sicilia non intende pagare il debito con la lega del Governo nazionale e per questo reclama, adesso e con risorse vere, la perequazione fiscale ed infrastrutturale che il Governo nazionale continua ad eludere. E´ certamente paradossale che la sostanziale sottrazione di risorse alla Sicilia, realizzata con le ultime delibere Cipe, contro le quali abbiamo ricorso in sede giurisdizionale, sia spacciata per ´Piano per il sud´". "In questa prospettiva - ha concluso Armao - ´Piano´ per il sud, piu´ che evocare una nuova strategia per il mezzogiorno, tradisce il reale intendimento sui tempi (´piano´) con i quali il Governo a trazione leghista vuole rispondere alle attese dei cittadini meridionali. Ribadisco l´appello alla classe dirigente dell´Isola perche´ sappia trovare unita´ a sostegno delle ragioni dei siciliani, abbandonando ascarismi inaccettabili ed ormai sotto gli occhi di tutti, in un momento cruciale per il futuro della Sicilia".  
   
   
SICILIA: GOVERNO REGIONALE CONTESTA LEGITTIMITA´ DELIBERE CIPE  
 
Palermo, 3 febbraio 2011 - Con due diverse iniziative, una in sede amministrativa ed una in sede giurisdizionale, l´assessore regionale per l´Economia con delega alla Programmazione, Gaetano Armao, in esecuzione di delibera di Giunta, ha definito le iniziative di difesa degli interessi regionali contro la delibera del Cipe del 30 luglio dell´anno scorso che riguarda gli obiettivi, i criteri e le modalita´ per la programmazione delle risorse del Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) e gli interventi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, nonche´ le delibere del medesimo organo del 26 novembre 2010 e dell´11 gennaio 2011 che intendevano comprimere le risorse in favore della Sicilia e ricondurle nell´ambito del c. D. Piano per il sud Il 20 gennaio 2011 l´Ufficio Legislativo e Legale della Regione ha inoltrato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere l´annullamento della delibera del 30 luglio. Il 25 gennaio, con un esposto inoltrato al Presidente della Corte dei Conti a Roma, l´assessore Armao ha evidenziando i motivi dell´illegittimita´ delle delibere del 26 novembre 2010 e dell´11 gennaio 2011 invitando la Corte a non procedere alla registrazione. Nella nota si ricorda che la Conferenza Unificata Stato-regioni nella seduta del 16 dicembre 2010 aveva subordinato l´intesa delle regioni all´accoglimento delle questioni poste, tra le quali la non applicabilita´ alle Regioni a statuto speciale dell´art 16 (che riguarda la perequazione infrastrutturale e la disciplina sul nuovo fondo) della legge 5 maggio 2009, n 42 sul federalismo, con la conseguenza di escludere la Sicilia dalla applicazione automatica di tali norme, che devono, invece, essere oggetto di specifica trattativa nella Commissione paritetica Stato-regione siciliana. Nella stessa nota di contestazione l´assessore Armao evidenzia anche le profonde perplessita´, gia´ espresse anche in altra sede, relativamente al Piano per il sud. Infatti, secondo quanto stabilito dal Cipe e dal Consiglio dei Ministri il 26 novembre 2010, l´efficacia del Piano per il sud dovrebbe scaturire dai medesimi atti deliberativi. Se, pertanto, tali atti non sono applicabili alla Sicilia, in forza dell´art. 16, neanche il Piano puo´ applicarsi alla nostra Regione, in quanto a statuto speciale. La Regione nella nota critica il punto del Piano ´Certezza dei diritti e delle regole´ relativo agli interventi previsti per l´amministrazione della giustizia. Infatti, non e´ possibile - afferma - utilizzare questi fondi, previsti espressamente per il Meridione, per sostenere i costi della informatizzazione delle prefetture o della giustizia, materie per le quali deve provvedere lo Stato. Vengono, infine, evidenziati profili di illegittimita´ anche sulla riprogrammazione unilaterale dei fondi comunitari e Fas. La lettera si conclude invitando la Corte a procedere ad una attenta verifica dei contenuti delle delibere Cipe, sia riguardo alla loro ´sussistenza´ che alle ´conseguenze che ne deriverebbero´ in caso essa decidesse di proceder comunque alla sua registrazione.  
   
   
SARDEGNA, CAPPELLACCI: "ATTENTATORI NON SONO UOMINI. ISTITUZIONI UNITE PER LA LEGALITÀ"  
 
Oristano, 3 Febbraio 2011 - "Si tratta di attacchi odiosi, vili, eseguiti da uomini che non possono essere definiti tali. Farabutti che meriterebbero di marcire nelle patrie galere". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all´incontro con il Ministro Maroni e gli amministratori locali al Teatro Garau di Oristano. "Sono attacchi odiosi e vili - prosegue il presidente - perché costituiscono una minaccia reale per la democrazia, soprattutto quando vengono commessi con l’intento di provocare la caduta di un’amministrazione pubblica o di condizionarne le decisioni". Cappellacci ha poi sottolineato la necessità di unità da parte delle Istituzioni sia per combattere il malessere sociale, che non può comunque essere considerato un alibi sia di contrastare i fenomeni criminali. "La Regione - ha sottolineato - ha messo in atto tutta una serie di interventi che oggi devono essere riportati entro una più ampia cornice di collaborazione fra istituzioni centrali e locali. Penso ai Protocolli d’Intesa siglati con la Procura della Repubblica di Cagliari per l’informatizzazione dell’attività giudiziaria, a quello stipulato con il Tribunale di Cagliari sempre in materia di informatizzazione e all’Accordo di Collaborazione con il Ministero dell’Interno sulla protezione civile. "Abbiamo inoltre attivato borse di studio - ha aggiunto il governatore - per l’alta formazione giuridica, concesso in comodato alla Guardia di Finanza una parte dell’ex stazione radio di Sant’antioco per l’installazione di sensori radar di profondità per la sorveglianza costiera, abbiamo autorizzato il distacco di personale della Guardia Forestale presso le sezioni di Polizia Giudiziaria delle Procure sarde da impiegare nelle attività di indagine". Cappellacci ha altresì ricordato il disegno di legge contenente agevolazioni per i magistrati assegnati a sedi disagiate nell’Isola, il progetto finalizzato all’inclusione sociale delle persone soggette a misure giudiziarie, lo schema di convenzione per l’istituzione a Foresta Burgos della scuola per i servizi di Polizia a cavallo. "Stiamo poi ultimando - ha aggiunto - l’iter che consentirà di finanziare la caserma dei Carabinieri di Orgosolo". Il presidente ha sottolineato la necessità di massima collaborazione tra lo Stato e le Istituzioni locali: "Il coinvolgimento ed il raccordo dei diversi livelli istituzionali nella lotta alla criminalità è uno strumento che il Governo ben conosce, che il Ministro ha già sperimentato con successo in altre Regioni italiane. Friuli Venezia Giulia, Veneto e Calabria hanno stipulato Protocolli di Intesa con il Ministero dell’Interno in materia di sicurezza e lotta alla criminalità. Sono state individuate aree di intervento che vanno dalla formazione e aggiornamento professionale congiunto tra personale delle Forze di Polizia statali e della Polizia locale alla prevenzione sociale; dallo scambio di dati operativi al potenziamento degli strumenti informatici; dallo studio di piani coordinati per la dislocazione dei presidi all’individuazione di sale operative congiunte dotate dei migliori supporti tecnologici. La Regione potrebbe così farsi portavoce delle istanze dei Comuni, svolgendo un ruolo di raccordo con il Ministero per individuare le aree di intervento congiunto. Potremmo fin da subito attivare un tavolo di approfondimento che delinei in modo puntuale i contenuti di questa essenziale forma di collaborazione fra le nostre istituzioni. Alle proposte che direttamente riguardano la competenza della Regione e che oggi sono state riprese e sottolineate da diversi Sindaci, voglio subito dare risposte e prendere impegni precisi sin da oggi. Sono del tutto d’accordo per prevedere l’impiego e il coinvolgimento delle compagnie barracellari da impiegare in attività di vigilanza dei territori rurali. Si potrebbe raggiungere così un duplice risultato: un maggiore e capillare controllo dei territori e una riscoperta e valorizzazione di un ruolo, quello dei barracelli, che affonda le radici nella nostra storia giudicale. La Regione, inoltre, intende mettere a disposizione dei territori le importanti dotazioni tecnologiche di cui dispone (reti telematiche, banda larga, reti wireless). Queste infrastrutture tecnologiche possono permetterci di dialogare in tempo reale con i tutori dell’ordine pubblico e, attraverso l’installazione di telecamere nei luoghi più strategici, monitorare costantemente il territorio. Non meno importante è il nostro impegno a ridefinire i contenuti della L.r. N. 21 del 1998. Lo vogliamo fare con il contributo decisivo delle amministrazioni locali”. Ministero Politiche Sociali, Pubblica Istruzione e attività produttive.  
   
   
TOSCANA - GIOVANI SÌ, ROSSI: “UN PROGETTO DI TAGLIO EUROPEO”  
 
Firenze, 3 febbraio 2011 - Un progetto per l’autonomia dei giovani, per ridare loro un futuro sulla base del merito nello studio e nell’attività lavorativa. Un pacchetto di opportunità di livello europeo, finanziato da risorse regionali, nazionali e comunitarie, integrabile anche da ulteriori fondi di enti locali e soggetti pubblici e privati. Oltre 334 milioni di euro tra il 20011 e il 2013 per misure che verranno modulate attraverso delibere specifiche entro il 1° giugno. E’ il progetto regionale “Giovani sì”, presentato ufficialmente ieri al consiglio regionale dal presidente Enrico Rossi. “Per la prima volta il consiglio regionale discute la questione giovanile – ha detto il presidente – e questo è il segno della svolta che vogliamo imprimere, della sfida che proponiamo a tutta la società toscana. In questi giorni l’Eurispes ci ha presentato dati pesanti: il 50% dei giovani italiani tra i 25 e i 34 anni dichiara che si trasferirebbe volentieri all’estero. Il 40% ritiene una sfortuna risiedere in Italia, dove un terzo di giovani sono disoccupati. Il primo dei mali italiani indicato dai giovani è la precarietà del lavoro. Non dovunque è così, altri paesi hanno politiche per i giovani e li sostengono con precise scelte di welfare. Noi non possiamo permetterci – ha continuato il presidente – di umiliare i giovani e solo dando loro fiducia, autonomia e responsabilità possiamo far scattare di nuovo in Toscana la molla dello sviluppo”. Il presidente ha quindi descritto a grandi linee il progetto Giovani sì che si articola in azioni mirate a aumentare l’autonomia e la dignità della condizione giovanile e a migliorare la competenza dei giovani. “Le risorse ci sono – ha proseguito – e ci consentiranno di sostenere un impegno costante per tutta la legislatura. Se ne serviranno altre dirotteremo sul progetto buona parte del recupero dell’evasione fiscale, che ammonta a 50 milioni”. Giovani sì, ecco i punti chiave e le risorse del progetto - Ecco i sintesi i diversi capitoli del Progetto Giovani sì presentato ieri in Consiglio regionale dal presidente Enrico Rossi. Casa - I destinatari di questa linea del progetto sono giovani che intendono “uscire” dal nucleo familiare, crearsene uno proprio, con età massima di 34 anni; in caso di giovani coppie tale requisito può essere rispettato anche solo da uno dei due soggetti. I fondi verranno erogati a chi contrae un regolare contratto di affitto secondo alcune priorità. Al primo posto giovani coppie (di fatto, di diritto o in formazione) con figli, nonché nuclei mono-parentali (un genitore con uno o più figli): per queste tipologie è previsto un contributo di € 250 al mese (pari quindi a € 3.000 all’anno). Saranno inoltre finanziati contributi a giovani coppie (di fatto, di diritto o in formazione) senza figli, singles (anche separati con omologa del Tribunale) e forme di convivenza tra giovani (es. Studenti, lavoratori fuori sede). In questo caso è previsto un contributo di € 150 al mese (€ 1.800 annui). In entrambi i casi si ipotizza una durata massima del finanziamento per tre anni rivolta a beneficiari compresi nella fascia di età 25-34 anni. Queste azioni saranno avviate dai primi di giugno 2011. Accanto a queste misure saranno definiti anche interventi finalizzati all’acquisto della prima casa con patto di futura vendita, dopo un periodo di locazione massimo di 4/5 anni a canoni migliori di quelli di mercato e ad un prezzo determinato al momento del contratto di locazione. L’accesso al finanziamento avviene in base agli stessi requisiti per il contributo all’affitto. Il meccanismo ipotizza in questo caso un contributo all’operatore (cooperative e imprese) pari al 15/20% del costo corrisposto al termine dei 4/5 anni di contratto, se il beneficiario sceglie l’acquisto. A ciò si aggiunge un contributo, sempre a favore del beneficiario, per integrare il canone di locazione o per le spese correnti di creazione della nuova residenza. Tale contributo, in analogia con il contributo all’affitto di cui sopra, potrebbe ammontare a € 150/250 al mese per un massimo di 4/5 anni. L’intervento ha come priorità l’attribuzione del contributo a beneficiari compresi nella fascia di età 25-34 anni. Tutte le azioni comprese in questa linea di intervento utilizzeranno un sistema correlato all’Isee, ma adeguato al nucleo familiare che si va a costituire, come parametro di riferimento per l’accesso ai finanziamenti. Nel periodo 2011-2013, i bandi saranno articolati in più finestre annuali . Diritto Allo Studio - Borse di studio e sostegno alla mobilità degli studenti universitari – Nonostante i tagli del governo (per la Toscana 5.3 milioni di euro su 12.5 di finanziamento del 2009), la Toscana è stata una delle poche regioni che ha garantito il diritto allo studio sul proprio territorio. In particolare, per le borse di studio, risultano idonei oltre 11.073 studenti ogni annui (+3,1% rispetto al 2010). Nell’anno accademico in corso sono state erogate 3754 borse a Firenze (di cui 2052 anche con alloggio), 4532 borse a Pisa (di cui 2650 con alloggio), 2787 borse a Siena (di cui 1686 con alloggio). Sono confermate le misure di intervento a sostegno degli studenti universitari in condizioni di minore reddito familiare in termini di borse di studio e contributo per l’alloggio, anche se appare opportuna una rivisitazione del sistema di accesso alle prestazioni. Prestiti d’onore per percorsi di alta specializzazione – I percorsi di alta specializzazione (es. Master universitari, dottorati e specializzazioni) richiedono spesso risorse a sostegno della scelta di misurarsi in sfide impegnative in Italia o all’estero. La Regione Toscana intende quindi favorire lo sviluppo dei propri “talenti” garantendo l’accesso ad un fondo di garanzia dedicato presso Fidi Toscana Attraverso un fondo di natura rotativa, Fidi Toscana potrà rilasciare garanzie gratuite, a prima richiesta, a totale copertura del rischio bancario, in favore di giovani di qualsiasi nazionalità residenti o domiciliati in Toscana nella fascia di età 22-35 anni, in possesso di diploma di laurea magistrale, anche conseguito all’estero, che presentino un programma di studio fino ad una durata triennale ed un piano di copertura finanziaria delle spese che si prevede di sostenere per il conseguimento del titolo di studio. La garanzia sarà concedibile su finanziamenti bancari di durata ventennale e per un massimale di €50.000, il cui rimborso inizierà entro 12 mesi dall’ingresso nel mondo del lavoro. Avvicinamento Al Lavoro - Servizio Civile – Attualmente circa 700 giovani all’anno, tra servizio civile nazionale e regionale, già svolgono questa esperienza a fronte di un numero di domande molto superiore. La linea di intervento prevede l’attivazione di bandi annuali con finanziamento di progetti relativi ai settori: sanità, ambiente, istruzione, cultura, aiuto alla persona, protezione civile, immigrazione, tutela dei consumatori, pari opportunità, commercio equo e solidale, cooperazione internazionale. Nel corso della legislatura si prevede di soddisfare la domanda di servizio civile presente a livello regionale, attualmente stimabile tra 2500-3000 casi all’anno . Il primo bando per il 2011 è già stato programmato. Programma regionale di stages retribuiti – La Regione intende promuovere un programma regionale di stages distinguendo meglio tra stages scuola-lavoro funzionali ad un percorso tecnico-professionale, stages universitari e stages post-laurea magistrale o di inserimento lavorativo presso le imprese. Il primo caso comporta un riordino del sistema di finanziamenti attuali, il secondo la definizione di un disciplinare di regolamentazione condiviso con il mondo universitario, il terzo di un sistema di co-finanziamento tra università e/o Regione ed imprese. Tutti interventi saranno finalizzati a sviluppare competenze e conoscenze, avranno una durata compresa tra i tre e i dodici mesi e saranno rivolti a beneficiari aventi un’età massima di 30 anni. Il progetto per l’autonomia dei giovani introduce una nuova misura tesa a garantire l’attivazione di stages lavorativi co-finanziati da soggetti convenzionati ad un programma regionale. La retribuzione prevista è pari a € 400 mensili, di cui € 150 a carico della Regione e € 250 dei soggetti convenzionati (es. Imprese, cooperative, altri enti pubblici) per una durata massima di 1 anno. Le azioni previste da questa linea di intervento saranno avviate dai primi di giugno 2011. Assunzione di giovani laureati – Al termine di stages effettuati da giovani laureati e dottori di ricerca, è prevista la possibilità di richiedere un contributo regionale (circa 6.000 euro per singolo laureato e 6.500 per dottore di ricerca) in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato full-time e di 3.000/3.250 euro per assunzioni con contratto a tempo indeterminato part-time. Nel caso, invece, di assunzione con contratto a tempo determinato full-time, della durata di almeno 12 mesi, il contributo sarà pari a 3.000/3.250 euro (e di 2.000/2200 euro per il part-time). Nel caso in cui i giovani laureati siano assunti dopo periodo di stage secondo il programma regionale di cui all’azione precedente, l’incentivo per l’impresa che assume salirà da 6.000 a 8.000 €. Sostegno Ad Attivita’ Economiche - Imprenditoria giovanile – La L.r. 21/2008 prevede finanziamenti per Pmi, di nuova costituzione o meno, ed è rivolta ad imprenditori di età non superiore ai 35 anni per progetti imprenditoriali innovativi e ad elevato contenuto tecnologico Rispetto all’impianto esistente, il progetto per l’autonomia dei giovani intende introdurre una modifica della normativa che contempli anche nuovi strumenti come il microcredito e interventi mirati per le imprese a titolarità femminile. La nuova normativa prevederà anche l’apertura a tutti i settori produttivi e l’innalzamento dell’età dell’imprenditore beneficiario da 35 a 40 anni. Le risorse disponibili per questa misura rientrano nel fondo rotativo costituibile presso Fidi Toscana. Sono inoltre previsti interventi a sostegno della costituzione di nuove imprese agricole da parte di giovani imprenditori e azioni di sostegno, assistenza e consulenza per i lavoratori atipici. Microcredito – Con questa azione si intendono finanziare indirettamente, tramite banche o intermediari finanziari, giovani imprenditori per crediti non superiori a € 15.000 a fronte di un investimento massimo di € 20.000. La durata massima del finanziamento è di 5 anni. Contributi Per La Mobilità All’estero - Le azioni previste si collocano nel quadro strategico dell’iniziativa faro comunitaria Youth on the move attivata dalla Commissione Europea in attuazione degli obiettivi della Strategia Europa 2020. Per la parte mobilità all’estero sono previste varie azioni mirate tra cui: un progetto pilota per consulenze, aiuto nella ricerca di un posto di lavoro e sostegno finanziario ai giovani in cerca di lavoro all’estero e alle imprese – in particolare le piccole e medie imprese. Il progetto sarà gestito da Eures, la rete dei servizi pubblici dell’occupazione europei, e sarà operativo nel 2011. Sono previste esperienze di formazione e/o lavoro all’estero per studenti delle terze e quarte classi dei licei, licei artistici e istituti d’arte e degli istituti tecnici, degli istituti professionali e stages all’estero relativi ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (I.f.t.s.). Progetti di mobilità transnazionale/settoriale – L’azione prevede un’attività di progettazione effettuata da Province, imprese, parti sociali per la realizzazione di interventi di mobilità e cooperazione transnazionale (nello specifico stage presso imprese estere) a favore di studenti, apprendisti, diplomati in cerca di occupazione, laureandi/laureati, oltre che di imprenditori, dipendenti di Pmi e rappresentanti delle parti sociali (per i quali si prevede la realizzazione di incontri, visite, seminari). Sono previsti anche stages con vouchers per mobilità transnazionale a fini lavorativi.  
   
   
TRASPARENZA IN SICILIA: DA COMMISSIONE ARS VIA LIBERA A DDL CHINNICI  
 
Palermo, 3 febbraio 2011 - E´ stato approvato definitivamente dalla Commissione "Affari istituzionali" dell´Assemblea regionale siciliana, presieduta da Riccardo Minardo, il disegno di legge sulla trasparenza e semplificazione amministrativa. Il testo adesso verra´ inviato in Aula, dove dovrebbe essere discusso nelle prossime settimane. Il provvedimento, approvato dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Caterina Chinnici, si inserisce nell´ambito dell´attivita´ di riforma dell´amministrazione regionale, che ha gia´ portato, dal primo gennaio dell´anno scorso, a una riorganizzazione dei 12 assessorati e dei 28 dipartimenti, in maniera piu´ razionale e uniforme. "Il disegno di legge - afferma l´assessore Chinnici - testimonia la volonta´ del Governo regionale di partecipare, senza indugi, al processo di rinnovamento e modernizzazione in atto nelle pubbliche amministrazioni europee. Un processo ritenuto obiettivo essenziale per accrescere la competitivita´, lo sviluppo territoriale e la capacita´ di attrarre investimenti da parte della Regione. Ringrazio il presidente Minardo e i componenti della Commissione - continua l´assessore - per la collaborazione dimostrata durante tutto l´iter. Confido, adesso, anche sulla sensibilita´ del parlamento perche´ il via libera al disegno di legge possa arrivare in tempi rapidi". Il disegno di legge introduce un piu´ moderno sistema di regole che, ponendo il cittadino al centro dell´azione amministrativa, allo stesso tempo, consente alla Regione di promuovere nuove e piu´ ricche opportunita´ di crescita civile, economica e culturale della societa´ siciliana. L´obiettivo e´ lo snellimento e la modernizzazione dell´apparato burocratico regionale, per accrescere efficienza e competitivita´. "E´ un disegno di legge importante - sottolinea il presidente della Commissione "Affari istituzionali", Riccardo Minardo - che da´ risposte concrete agli enti locali e a tutti i siciliani in materia di celerita´ delle procedure. In conferenza dei capigruppo, chiederemo al presidente Cascio di calendarizzare la discussione in Aula nel piu´ breve tempo possibile". I capisaldi del ddl sono tre. Si va dalla semplificazione, con la certezza dei tempi di risposta al cittadino e la riduzione delle attese, alla trasparenza, con l´inserimento di alcune norme comportamentali per i dipendenti della pubblica amministrazione per assicurare legalita´ all´azione amministrativa. Previste anche nuove norme per il rilancio delle attivita´ produttive con la riforma degli sportelli unici.  
   
   
DALLA REGIONE TOSCANA 120 MILA EURO PER PROMUOVERE FIGURE DI RACCORDO TRA CARCERE ED AMBIENTE ESTERNO  
 
 Firenze, 3 Febbraio 20110 – Un bando della Regione per complessivi 120 mila euro per promuovere progetti che prevedono l’istituzione o il mantenimento dei cosiddetti ”educatori-ponte”, ovvero quei soggetti destinati appunto a fornire un tramite tra il personale socio-educativo della struttura penitenziaria e quello socio-educativo del territorio (Comuni, Province e Zone). L’obiettivo è creare progetti di reinserimento sociale che accompagnino il detenuto dal carcere all’uscita con relativo reinserimento sociale sul territorio toscano o verso quello di ritorno (nazionale o estero). La somma massima disponibile per ciascun progetto è di 24 mila euro. I progetti dovranno essere presentati, entro il 21 marzo 2011, a mezzo raccomandata Ar, a: Settore “Politiche per il Contrasto al Disagio Sociale”; c/o Regione Toscana – Assessorato al Welfare e alle Politiche per la Casa; Via di Novoli 26 – Palazzo A; 50127 Firenze. Sul frontespizio del plico dovrà essere riportata e ben evidenziata la dicitura: Contiene domanda inerente “Bando per contributi regionali – Sostegno alle buone pratiche e alle politiche di rete educativa volta al sostegno sociale dei detenuti e dei detenuti neoscarcerati italiani e stranieri – Cod.02 2010”. Informazioni e bando completo consultabili sul sito sito dell’Urp della Regione  
   
   
VALLE DI FIEMME "AMICA DELLA FAMIGLIA", FIRMATO L´ACCORDO DI AREA  
 
Trento, 3 febbraio 2011 - Anche la Valle di Fiemme, dopo l´alta Val Rendena e la Valle di Non, è un territorio "amico della famiglia". Questo pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di Cavalese, è stato firmato l´accordo volontario d´area per la nascita del "Distretto Famiglia", il terzo in tutta la provincia. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, gli assessori alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, l´assessore all’urbanistica, enti locali e personale Mauro Gilmozzi, la giunta comunale di Cavalese e numerosi amministratori locali ed il dirigente provinciale del Progetto speciale Coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità Luciano Malfer. In questo progetto si sono impegnati, accanto a Provincia, Consigliera di parità e Forum trentino delle associazioni familiari, 21 tra enti pubblici, organizzazioni e privati della valle. Il Comune di Cavalese è l´ente capofila e promotore. “Ringrazio – ha detto il presidente Dellai - gli attori istituzionali, economici e sociali che hanno aderito a questo progetto. I firmatari di questo accordo rappresentano tutti gli ambiti della vita della comunità. Le sfide che abbiamo di fronte e l´esperienza ci portano a considerare che non esiste un´idea di sviluppo che prescinda da alcuni valori costitutivi della comunità, come famiglia e natalità. E´ importante quindi che questo percorso sia stato pensato per ricomporre vari aspetti e riannodare fili. Sui temi della famiglia non vogliamo posizioni ideologiche. Abbiamo scelto un approccio molto concreto. Non vogliamo usare il tema della famiglia come una clava ideologica ma nella sua concretezza quotidiana. Vogliamo che i progetti abbiano continuità. Il terreno della famiglia e della natalità presuppone il protagonismo di attori economici, sociali e istituzionali che si assumono direttamente responsabilità. Servono tante cose, servizi nuovi e approcci nuovi, serve soprattutto una nuova idea di società e un nuovo modello di educazione sociale. In questo quadro ci muoviamo tra grandi aspettative e grandi problemi. Mai come in questo campo è giusto dire che la società sarà quella che tutti noi vorremo che sia. Dietro all´impegno di tutti deve esserci l´idea di come vogliamo che siano le nostre comunità. Credo che anche qui si potrà fare un eccellente percorso e si realizzerà un ulteriore tassello del mosaico che vogliamo comporre." “ Se vogliamo mettere al centro la famiglia – ha detto l’assessore Gilmozzi – serve il coinvolgimento di tutti, pubblico e privato, e se ognuno fa la sua parte si possono fare molte cose. Apprezzo molto quanto è stato fatto a livello locale, dal comune e da tutti coloro che si sono assunti questo impegno.“ “ La caratteristica di questo progetto – secondo l’assessore Rossi – è che le politiche e le iniziative partono dal basso, dal territorio. L’auspicio è che questi progetti possano essere replicati anche in altre comunità. Abbiamo voluto avviare queste esperienze prima del dibattito sulla legge relativa alle politiche familiari perché crediamo che si tratti di iniziative importanti. Lavorare sulle politiche familiari è fondamentale anche per creare un contesto di vita e di benessere che contribuisca a mantenere le persone a vivere nelle valli”. Il Sindaco di Cavalese Silvano Welponer, presente assieme alla giunta comunale, ha ringraziato i numerosi soggetti che hanno aderito al progetto. Oggi, è stato sottolineato, inizia il lavoro vero di una sorta di laboratorio strategico in cui si mette in campo un modo nuovo di lavorare per le famiglie e per il sociale, avendo attenzione non solamente al disagio ma anche a tutto ciò che è benessere. La famiglia non è una questione privata, è stato detto, ma pubblica perché genera relazioni di varia natura che si riverberano sull’intera collettività. Con l’esperienza del distretto entra in gioco la capacità del territorio di creare capitale sociale. Hanno portato il loro saluto i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti. La Provincia Autonoma di Trento, nel luglio del 2009, ha approvato il "Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità". Partendo da questo documento si vuole perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia. Il Trentino vuole qualificarsi sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e capace di offrire servizi ed opportunità che rispondano alle aspettative delle famiglie. L’obiettivo principale dell´ accordo siglato a Cavalese è quello di realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare per accrescere l’attrattività territoriale tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia. Sono numerosi gli ambiti di lavoro già individuati. Il Comune di Cavalese si è impegnato, tra le altre cose, ad adottare uno specifico "Piano di intervento delle proprie politiche promozionali della famiglia" che coinvolga l’attività di tutta la giunta comunale e ad attivare le iniziative idonee a soddisfare i requisiti necessari all’assegnazione all’amministrazione comunale dei marchi “Family in Trentino”. La Magnifica Comunità di Fiemme metterà a disposizione le risorse organizzative, amministrative e strumentali necessarie per la realizzazione di due "baby little home", strutture che fungono da piccolo "nido" a disposizione delle mamme per allattare, scaldare e preparare il biberon e cambiare i propri bambini. Sostenere azioni volte a favorire l´occupazione, con particolare riguardo per quella femminile, contrastare ogni possibile forma di discriminazione tra uomini e donne e favorire la realizzazione di progetti finalizzati a conciliare tempi di lavoro e tempi di vita sono alcuni degli impegni assunti dalla Consigliera di Parità. Orientare la propria organizzazione ad essere vicina alle famiglie e prevedere servizi, attività, prodotti e offerte per le famiglie e i bambini sono impegni assunti da tutti i sottoscrittori dell´accordo. Alla Provincia sono riservati compiti di coordinamento e collaborazione. L´accordo, che potrà essere sottoscritto anche da altri soggetti del territorio che lo condividono, ha validità triennale e può essere rinnovato. Le parti promotrici si sono impegnate a individuare, entro un mese dalla firma, i componenti del gruppo di lavoro che, entro due mesi, definirà il programma di lavoro che preciserà ruolo e obiettivi assunti da ciascun soggetto aderente e definirà anche la pianificazione temporale delle azioni che si intendono realizzare. Il gruppo di lavoro è coordinato dal Comune di Cavalese. Il 22 febbraio prossimo è previsto l´avvio dell´iter di discussione in Consiglio provinciale del disegno di legge sul "Sistema integrato delle politiche strutturali per il benessere familiare e la natalità" che disciplina anche l´istituto dei distretti della famiglia. Questo l´elenco dei soggetti che hanno aderito: Provincia autonoma di Trento; Consigliera di Parità; Comune di Cavalese; Forum Trentino delle Associazioni Familiari; Magnifica Comunità di Fiemme; Cassa Rurale Centro Fiemme-cavalese; impianti a fune Alpe-cermis spa; Apt Valle di Fiemme spa; Comitato Mondiali Ski Fiemme 2013; Società Fiemme Servizi spa; Centro d’ arte contemporanea Cavalese; Scuola Materna di Cavalese e Masi; Associazione Sportabili Onlus; Associazione “Io”; Hotel “Bellavista”; Hotel “La Roccia”; Hotel “Azalea Parck”; Esercenti Cavalese; Ristorante “La Stregona”; Ristorante/pizzeria “El Calderon”; Gelateria/pasticceria”kiss”; Cooperativa Sociale “Progetto 92”; Cooperativa Sociale Tagesmutter “Il sorriso”; Cooperativa sociale “Oltre”.  
   
   
BOLZANO, ATTIVITÀ FORMATIVA PER FAMIGLIE: RICHIESTE DI CONTRIBUTO ENTRO IL 28 FEBBRAIO  
 
Bolzano, 3 febbraio 2011 - Entro il 28 febbraio 2011 possono essere presentate al Servizio famiglia della Ripartizione politiche sociali le domande per le attività formative per le famiglie svolte da enti pubblici e privati. Lo comunica il Dipartimento dell’assessore Richard Theiner. A partire dal gennaio 2011 vengono applicati nuovi criteri e modalità nella concessione di contributi per attività formative per le famiglie. Gli enti pubblici e privati possono presentare richiesta di contributo per la loro attività ordinaria e per iniziative formative per le famiglie entro il 28 febbraio 2011 presso il Servizio famiglia, in via Canonico Michael Gamper 1 a Bolzano, dove gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni, tel. 0471 418207/45, fax 0471 418249, e-mail: serviziofamiglia@provincia.Bz.it  I nuovi critteri ed i relativi moduli di presentazione delle richieste di contributo sono scaricabili alla pagina www.Provinz.bz.it/sozialwesen/kindheit-familie/1277.asp    
   
   
SOLIDARIETA’ A MILANO: NUOVI ALLOGGI PER PAPÀ SEPARATI E CENTRI PER BIMBI E ANZIANI, TESTIMONIANZA DELL’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE VERSO I PIU’ DEBOLI  
 
Milano, 3 febbraio 2011 - “Questa è una mattinata davvero speciale, un’occasione per dare testimonianza dell’impegno concreto e della vicinanza dell’Amministrazione ai suoi cittadini. Un impegno che è il frutto di una grande tradizione di solidarietà che continua a essere il fiore all’occhiello della nostra Milano”. Così il Sindaco Letizia Moratti, insieme con l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli, ha inaugurato, in via Appennini 92, sei nuovi alloggi per papà separati e tre per anziani e, al civico 94, il Centro Prima Infanzia e il Centro Socio Ricreativo per anziani “La porta del cuore”. “La difficile condizione di molti padri separati – ha sottolineato il Sindaco – è, oggi, un’emergenza a cui stiamo rispondendo attraverso l’assegnazione di soluzioni abitative che diano a chi è in difficoltà il tempo di riorganizzare la propria vita e di trovare una nuova abitazione. Gli appartamenti che consegniamo oggi, destinati a padri separati e anziani in difficoltà economica e personale, si aggiungono a quelli di via Del Mare e di via Vallazze, confiscati alla mafia e già assegnati. Un impegno che guarda anche ai bambini, a cui oggi dedichiamo un nuovo Centro di Prima Infanzia, e al benessere e alla socialità degli anziani attraverso l’ampliamento del Centro socio ricreativo di via Appennini. Strutture importanti, da valorizzare sempre di più, che contribuiscono a migliorare la vita di chi vive nella nostra città”. “E’ ormai noto che tra le cosiddette nuove povertà rientrano sempre più spesso anche i papà separati – ha commentato l’assessore Moioli -. Oltre al nostro impegno per cercare di salvaguardare l’unità del nucleo familiare, abbiamo deciso di mettere a disposizione questi appartamenti per supportare le difficoltà dei genitori separati.” La Lombardia è la prima regione in Italia per numero di separazioni e divorzi e spesso i padri vanno incontro a difficoltà economiche e alloggiative. Ai padri separati sono destinati 6 appartamenti in via Appennini, 2 in via Vallazze, 1 in via Del Mare. Sempre in via Appennini 92, si trovano anche 3 appartamenti destinati ad anziani in difficoltà economica e con fragilità relazionali e sanitarie. Successivamente, poco più in là, al 94 di via Appennini, il Sindaco e l’assessore Moioli hanno inaugurato il Centro Prima Infanzia, affidato alla gestione del consorzio Sis, accreditato dal Comune di Milano. Il Centro Prima Infanzia accoglie, in maniera non continuativa, bambine e bambini da zero a tre anni con la presenza, non assoluta e costante, di genitori o adulti di riferimento. Ospita un massimo di 60 bambini (30 al mattino e 30 al pomeriggio) e prevede per ogni bambino la frequenza giornaliera massima di 4 ore consecutive. “Il Centro Prima Infanzia non è soltanto un servizio educativo, ma anche un luogo privilegiato di sostegno alla genitorialità, grazie alla condivisione di esperienze e alla possibilità di osservare il proprio bambino in momenti di gioco libero”, ha commentato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli. Infine Sindaco e assessore Moioli hanno inaugurato il centro socio ricreativo per anziani “La porta del cuore”. Il centro, che ha già una sede in via Appennini 147, ora acquisisce nuovi locali al civico 94. “Sono contenta dell’ampliamento di questo centro socio ricreativo, sempre vitale e ricco di iniziative – ha commentato l’assessore Moioli -. Gli anziani della città di Milano hanno ancora molto da offrire e da condividere, e i centri socio ricreativi sono luoghi privilegiati di socializzazione”.