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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Maggio 2011 |
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LA REGIONE PUGLIA DÀ MANDATO AGLI AVVOCATI CONTRO LA RAI, SGARBI E VULPIO |
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Bari, 23 maggio 2011 - La Regione Puglia, nel corso della seduta di Giunta del 19 maggio, ha dato mandato ai propri uffici legali di procedere, in tutte le sedi opportune, contro la Rai e contro i signori Vittorio Sgarbi e Carlo Vulpio per i contenuti di diffamazione e calunnia presenti nella trasmissione televisiva “Ora ci tocca anche Sgarbi”, andata in onda mercoledì 18 maggio 2011, alle ore 21.10, sulla rete ammiraglia della tv pubblica. Dal canto suo, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola difenderà, in ogni sede, l’onorabilità della sua persona e dell’Istituzione che egli rappresenta. |
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CINEMA: GIUNTA REGIONALE APPROVA COSTITUZIONE FONDAZIONE "SARDEGNA FILM COMMISSION" |
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Cagliari, 23 maggio 2011 - La Giunta Regionale, su proposta dell´assessore, Sergio Milia, ha approvato lo Statuto della Fondazione “Sardegna Film Commission”, in base all’articolo 2 della Legge regionale 15, riguardante le “Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna”. "Bisognava dare puntuale applicazione alla normativa per incoraggiare e sostenere la produzione cinematografica - sottolinea l’assessore Milia – e promuovere il territorio regionale. La “Sardegna Film Commission” ha come finalità quella di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale, le risorse professionali e tecniche, creando le condizioni per attrarre in Sardegna produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive.” La Fondazione “Sardegna Film Commission” sarà gestita da un organismo associativo senza fini di lucro. Oltre alla Regione vi parteciperanno Enti Locali e altri soggetti pubblici e privati, sempre senza fini di lucro. I compiti dell’organismo sono quelli di dare informazioni sulle opportunità e sui servizi offerti alle produzioni nel territorio regionale, con facilitazioni logistiche e organizzative. Promuovere opere cinematografiche e audiovisive che valorizzano l’immagine e la conoscenza della Sardegna, in collaborazione con Enti Locali, soggetti pubblici e privati, organismi di produzione e di servizi operanti in Sardegna nonché con altri organismi nazionali e internazionali. Tra le finalità anche quella di consulenza marketing per lo sviluppo dell’industria cinetelevisiva e multimediale, organizzazione, promozione e sponsorizzazione di manifestazioni ed eventi culturali ed artistici, per favorire l’espansione e la visibilità sul mercato nazionale ed internazionale delle produzioni realizzate in Sardegna. Saranno promosse le attività di coordinamento e collaborazione con altre Film Commission italiane e straniere, per favorire coproduzioni interregionali, in particolare nel Mezzogiorno e nel bacino del Mediterraneo. Tra le finalità, ritenute fondamentali, quella di attrarre investimenti e favorire l’accesso alle risorse previste sia dallo Stato che dalla Unione Europea per lo sviluppo delle industrie tecniche e delle società di produzione e distribuzione. L’assessore Milia ha inoltre ricordato che l’ufficio Film Commission, inserito nel servizio Spettacolo, Sport, Editoria e informazione della Direzione Generale dei Beni Culturali, ha sempre garantito gratuitamente assistenza, consulenza e servizi alle produzioni audiovisive, cinematografiche, televisive e multimediali interessate a girare in loco. L’attività dell’ufficio Film Commssion è stata promossa attraverso la realizzazione del sito internet Sardegna Film Commission e la partecipazione a eventi cinematografici, mostre e festival di rilievo nazionale e internazionale. |
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“UNA SERATA PER I DIRITTI UMANI” PROIEZIONE DEL LUNGOMETRAGGIO “MACHAN” DI UMBERTO PASOLINI |
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Milano, 23 maggio 2011 - Martedì 24 maggio 2011 alle ore 20.30, presso il Cinema Gnomo, in via Lanzone 30 a Milano, Amnesty International presenta la proiezione del lungometraggio “Machan” di Umberto Pasolini. Ingresso ad offerta libera. A partire dalle ore 20.00 Amnesty International offrirà un aperitivo ai partecipanti e interverrà con una breve introduzione al film. “Machan”, vincitore della sezione “Autori Venezia 2008”, tratta in modo lieve un tema estremamente serio come quello dei migranti che abbandonano i loro paesi di origine per trovare migliori condizioni di vita. L’evento è organizzato nell’ambito della campagna “Io pretendo dignità” che si pone l’obiettivo di affrontare e fermare le violazioni dei diritti umani che creano e acuiscono la povertà. |
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L’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI RINNOVA LE CARICHE ASSOCIATIVE. MARCO POLILLO RIELETTO PRESIDENTE |
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Milano, 23 maggio 2011 - L’ Associazione Italiana Editori ha rinnovato nell’Assemblea Generale le proprie cariche associative: Marco Polillo Presidente Aie, Stefano Mauri (Gems) presidente del Gruppo Editoria di Varia, Mirka Daniela Giacoletto Papas (Egea), presidente del Gruppo Accademico Professionale, Michele Lessona (De Agostini), presidente del Gruppo Educativo ed infine Enrico Iacometti (Armando) presidente del Gruppo Piccoli Editori. La rinnovata presidenza intende dare continuità alla politica del precedente mandato valorizzando la compattezza degli editori all’interno dell’Associazione come strumento per affrontare la crisi. Si rafforza l’attenzione alle istituzioni con tutte le implicazioni legislative ed economiche che questo comporta e resta centrale il ruolo dell’Aie nelle trasformazioni dell’editoria inevitabilmente legate allo sviluppo tecnologico. In questo senso deve continuare con decisione l’azione di difesa del diritto d’autore inteso come elemento fondamentale per garantire lo sviluppo. |
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SEGRATE SCRIVE. LA CITTÀ INCONTRA I SUOI SCRITTORI – SESTA EDIZIONE |
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Segrate(mi), 23 maggio 2011 - Dopo il successo delle precedenti edizioni, la Biblioteca Comunale, in collaborazione con l’Associazione segratese D come Donna Onlus, invita alla sesta edizione di “Segrate Scrive”. La rassegna torna a Cascina Ovi, sede della mostra: “Segrate 1870-2010: 140 anni di storia comune, tradizioni e immagini”. L’iniziativa ha lo scopo di presentare alla cittadinanza i romanzi e i saggi scritti da autori segratesi. La biblioteca assolve così uno dei compiti fondamentali della biblioteca pubblica: quello di raccogliere, conservare e promuovere la cultura locale. Quattro gli incontri in programma da maggio a dicembre alle ore 18.30 al Centro civico Cascina Ovi, via Olgia, 9 (angolo Via Cassanese) - Segrate (Mi). Ingresso Libero. Al termine rinfresco. I curatori del progetto, Luigi Favalli, consulente letterario dell’Associazione D come Donna, e Roberto Spoldi della Biblioteca Comunale converseranno con gli autori. Noemi Bigarella darà lettura di alcuni passi delle opere. Calendario - Venerdì 27 maggio Pervinca Paccini – Vuoti a perdere (Autodafé) - Siamo vuoti a perdere. Quel che rimane di noi è il rumore che lasciamo nel mondo. Come i racconti. Dodici racconti metropolitani vanno a comporre una raccolta che ha per filo conduttore il malessere contemporaneo con il suo corredo di sofferenza. La sofferenza degli stranieri senza diritti e quella dei giovani privati del futuro, il malessere nascosto nella vita di coppia, nelle dinamiche familiari, nella difficoltà dell’invecchiamento. La sofferenza che si nasconde fra le pieghe di una vita normale in cui ristagna il dramma della solitudine, magari lucidato da un filo di frivolezza, da una punta di ironia, talvolta da uno sguardo aperto alla speranza. Pervinca Paccini varia con stile il registro narrativo e il linguaggio, ricorrendo ora alla spietata crudezza ora alla poetica levità, per raccontare percorsi umani che diventano, pur nella loro unicità, esemplarmente significativi delle angosce e dei sogni delle donne e degli uomini che vivono nelle nostre metropoli. Pervinca Paccini è nata a Milano. Ha insegnato materie letterarie nella scuola media e da diciassette anni dirige un istituto scolastico statale. Nella professione, nella vita e nella scrittura considera irrinunciabile l´attenzione all´uomo nella sua dimensione individuale, sociale e culturale. Oltre a Vuoti a perdere ha scritto il romanzo Viola, di prossima pubblicazione per Autodafé. Giorgio Rovesti – Mille e un bambino. I segreti di un pediatra – Editrice San Raffaele Dopo una vita dedicata all´Ospedale un pediatra raccoglie le sue esperienze quarantennali, ricche di episodi, di curiosità, di consigli. Cosa dire a una mamma assillata dai problemi del figlio, che non ne ha? Come consolare Andrea in crisi, perché la mamma è già sposata? Mille sono i segreti che un medico dei bambini scopre nella sua lunga vita: da quelli piccoli e quotidiani, ai drammi nascosti nelle missioni umanitarie. Così, come un padre amoroso e felice di migliaia di figli, egli può raccontare a gocce le loro storie, talvolta tristi o buffe o imprevedibili, pressoché sempre a lieto fine. (Prefazione di Lella Ravasi Bellocchio) Giorgio Rovesti pediatra, ha esercitato per quasi quarant’anni come Assistente e poi come Aiuto Primario nella Divisione Pediatrica dell’Ospedale Regina Elena di Milano, occupandosi di Neonatologia e Gastroenterologia infantile. Ha scritto racconti e pubblicato due volumi di poesie (Premio l’Elleboro e Premio Vanvitelli). Nel 1999 ha seguito la missione umanitaria della Caritas Ambrosiana nei campi profughi albanesi durante la guerra del Kosovo. Attualmente si dedica all’assistenza di bambini extracomunitari, attraverso Onlus a Milano e in Albania. Venerdì 2 settembre: Eugenio Felicori – Il sapore del sale; Roberta Fasanotti – A tredici anni. Diario di un anno di scuola. Venerdì 4 novembre: Sabina Gallerani – Reazioni; Raffaele Palmieri – Terzo tempo. Venerdì 2 dicembre: Rino Maiorino – Karasciò (Khorosho). L´appassionante storia di una extracomunitaria che ha lasciato il suo Paese alla ricerca della sopravvivenza. Patrizia Violi – Una mamma da Url. Informazioni Biblioteca comunale di Segrate Tel. 02-21.87.00.35 segrate@bibliomilanoest.It Associazione D come Donna Onlus Tel. 02.21.33.039 dcomedonna.Segrate@libero.it http://gruppoletturasegrate.Blogspot.com/ |
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VDA: DIVAGAZIONI SEMISERIE PRIMA DELL’ESTATE ALLA BIBLIOTECA REGIONALE |
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Aosta, 23 maggio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che è stata organizzata, alla Biblioteca regionale di Aosta, una rassegna dal titolo Divagazioni semiserie prima dell’estate, articolata in tre incontri caratterizzati da una trattazione divertente e divertita di alcune tematiche: Lunedì 6 giugno, alle ore 21: lettura teatralizzata di Piccoli deliri in rosa, di e con Laura Mantovi e Ombretta Ghidini della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia; Mercoledì 8 giugno, alle ore 21: conferenza L’arte è una montatura di Marco Jaccond, docente e artista valdostano; Venerdì 10 giugno, alle ore 18: spettacolo musicale della piccola orchestra Brassvolé di Torino. Laura Mantovi, attrice, e Ombretta Ghidini, musicista di chitarra, presentano insieme lo spettacolo Piccoli deliri in rosa il cui sottotitolo “Manuale semi-serio di sopravvivenza per donne del Xxi secolo” illustra bene la loro performance divertente ed intelligente sull’universo femminile. Brani comici di grandi autori, battute sagaci e stralci di testi sull’educazione della perfetta casalinga, madre, moglie e donna si alterneranno a momenti musicali, dando vita ad uno spettacolo lieve dedicato alla donna, ma che piacerà anche agli uomini. Da anni, Marco Jaccond, docente di scuola superiore, si interessa di arti figurative, sia come artista, sia come divulgatore e didatta. La sua conferenza L’arte è una montatura si propone come una carrellata artistico-letteraria sul Novecento, in particolare sulle modalità creative incentrate sul collage, l’assemblaggio dei materiali poetici, pittorici, plastico-visuali adottati, in primo luogo, dalle avanguardie storiche. E’ una sorta di dialogo curioso e, per certi versi, umoristico sull’arte e sul montaggio come procedimento creativo che non mancherà di svelare alcune inaspettate sorprese. Fautori e sedicenti inventori del “jazzcircus”, titolo anche del loro primo Cd realizzato nel giugno 2010, i Brassvolé sono una piccola orchestra costituita da 6 musicisti di eterogenea formazione che suonano 5 strumenti a fiato ed 1 a percussione. L’eclettismo musicale e il rapporto con il pubblico sono i punti chiave del loro girovagare sonoro. Nella biblioteca di Aosta, la loro performance sarà itinerante e ludica: la musica originale, variopinta e multiforme dei Brassvolé partirà infatti dalla sala conferenze per giungere fino alla fonoteca coinvolgendo nel percorso il pubblico della Biblioteca. L’ingresso agli appuntamenti è gratuito e libero fino al raggiungimento della capienza massima della sala conferenze. Per informazioni rivolgersi alla Biblioteca regionale di Aosta ai seguenti numeri telefonici: 0165/274821 - 0165/274875 - 0165/274870. |
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IL CONSORZIO MARCHE SPETTACOLO SI PRESENTA UFFICIALMENTE |
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Ancona, 23 maggio 2011 - Si presenta il Consorzio Marche Spettacolo. Nato il 23 dicembre 2010 grazie alla rinnovata spinta propulsiva che l´Assessorato alla Cultura della Regione Marche, guidato da Pietro Marcolini, sta imprimendo con forza a tutto il settore, presieduto da Carlo Maria Pesaresi e diretto da Gilberto Santini, il Consorzio e` costituito tra i soggetti privati operanti nella regione Marche nel settore dello spettacolo dal vivo. Persegue gli scopi sociali dello sviluppo e della razionalizzazione dei soggetti consorziati, proponendosi di garantire la migliore funzionalita` e lo sviluppo del sistema regionale dello spettacolo nella piena garanzia del rispetto degli ambiti di competenza dei singoli consorziati. ´La nascita del Consorzio ´ ha detto Marcolini ´ si deve a una duplice circostanza. La prima e` legata alla pesante crisi economica e finanziaria, aggravata dai tagli ai trasferimenti statali che hanno inciso profondamente nel settore della cultura. La seconda e` legata invece all´intelligenza degli stessi consorziati che gia` da tempo hanno avvertito l´esigenza di mettersi insieme, creando una sorta di contagio tra generi artistici, senza tuttavia rinunciare alla propria identita`´. Sono Consorziati Promotori, intendendosi per tali i soggetti che hanno sottoscritto l´atto costitutivo: l´Associazione Arena Sferisterio ´ Teatro di tradizione, la Fondazione Rossini Opera Festival (R.o.f.), la Fondazione Pergolesi-spontini, la Fondazione Teatro delle Muse, la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche (Form), l´Associazione Musicultura, l´Associazione Marchigiana Attivita` Teatrali (Amat), la Fondazione Le Citta` del Teatro ´ Teatro Stabile delle Marche, l´Associazione Inteatro e il Teatro del Canguro. Il Consorzio e` un ´organismo´ aperto e dinamico, come ha sottolineato Pesaresi, che prevede anche altre modalita` di adesione. Sono Consorziati Partecipanti i soggetti che pur non avendo sottoscritto la costituzione del Consorzio hanno gli stessi requisiti e quindi diritti e doveri. Ma anche piccole associazioni culturali e soggetti meno strutturati possono aderire al Consorzio in qualita` di Consorziati Aderenti andando a formare un panorama di riferimento variegato e multiforme al quale il Consorzio intende offrire i propri servizi. Non a caso proprio nell´Assemblea dei Consorziati che si e` svolta lo scorso 17 maggio, sono state approvate le adesioni in qualita` di Consorziati Partecipanti dell´Azienda Speciale Teatri di Civitanova promotore del progetto Civitanova Danza e del Coro Lirico Vincenzo Bellini di Ancona, ensemble all´opera in numerose manifestazioni liriche della nostra regione. L´assemblea ha anche deliberato l´adesione come Consorziati Aderenti di Marche Organi - Network Organistico Marchigiano, dell´Orchestra Sinfonica "G. Rossini" di Pesaro, dell´Associazione Culturale e Cinematografica Nuovo Cinema di Macerata, di E Lucevan le Stelle, dell´Associazione Adriatico Mediterraneo di Ancona e del Centro Universitario di Sperimentazione Teatrale - Cust 2000 di Urbino. ´Una struttura leggera ´ ha ribadito Santini ´ che rende molto bello il lavoro fatto insieme, basato sulla multidisciplinarita`´. Nella stessa assemblea del 17 maggio e` stato anche approvato il Bilancio di indirizzo per l´anno 2011 che vede un fatturato iniziale previsto di almeno cinquecentomila euro. Altra importante decisione assunta e` l´adesione del Consorzio a Federculture, l``associazione nazionale dei soggetti pubblici e privati che gestiscono le attivita` legate alla cultura e al tempo libero, testimonianza del livello di dialogo a cui il Consorzio intende porsi come interlocutore unitario. Parlando in termini di impresa, il Consorzio puo` essere considerato una realta` produttiva di forte impatto anche dal punto di vista economico considerando che il fatturato complessivo degli enti ad esso associati e` stato per l´anno 2010 intorno ai 33 milioni di euro e dal punto di vista occupazionale vede in campo un centinaio di lavoratori stabili ai quali si aggiungono numerose figure professionali di varia natura chiamate a collaborare di volta in volta a progetti particolari portando il bilancio complessivo delle collaborazioni lavorative a cifre vertiginose. Il piano strategico 2011 recentemente approvato ha condotto all´individuazione dettagliata di iniziative e azioni volte a razionalizzare ed ottimizzare i costi e a comuni politiche di sviluppo. Il Consorzio intende anche avviare una costante e puntuale azione di monitoraggio del settore, in modo da rendere sempre precisi, aggiornati e immediatamente fruibili i dati ad esso relativi, affiancando cosi` attivamente l´Osservatorio sulla Cultura della Regione Marche. Il Consorzio si pone quindi come strumento dinamico per la condivisione di buone pratiche tra gli enti, in un confronto delle diverse strutture su diversi ambiti di lavoro cosi` come e` gia` avvenuto nella giornata seminariale che si e` svolta al Teatro Pergolesi di Jesi il 13 maggio. In quest´ottica, le ipotesi di collaborazione e condivisione mirano a predisporre servizi inerenti, tra gli altri, centri di assistenza e consulenza unificati, utenze, biglietteria, rapporti con istituti di credito, promozione turistica, marketing territoriale, rapporti con fondazioni bancarie e mondo economico-produttivo. |
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I TROCKS A PARMADANZA: IRONIA, PASSIONE E GRANDE TECNICA |
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Parma, 23 maggio 2011 - Attesissimo ritorno, per il festival Parmadanza 2011, di una delle compagnie più amate dal pubblico di tutto il mondo: Les Ballets Trockadero de Monte Carlo torna al Teatro Regio di Parma martedì 24 e mercoledì 25 maggio, alle ore 20.00 con un appassionante florilegio dei titoli più celebri nel repertorio dei ballerini en travesti: l’atto Ii del Il Lago dei cigni, un Pas de deux a sorpresa, Go for Barocco e il divertissement di Paquita. Tanta strada hanno fatto i “Trocks” – come sono ormai affettuosamente chiamati dai fans - dalle loro prime esibizioni nei teatri off, a tarda notte, nella New York degli anni Settanta in pieno fermento artistico. Agli esordi sono solo un gruppo di amici appassionati di danza che si divertono a mettere in scena il balletto classico in forma di parodia e in costumi femminili. Basta un’ottima recensione del temuto critico del “New Yorker” Arlene Croce per attirare altra stampa, e soprattutto folle di pubblico. Inizia così la crescita professionale e artistica dei buffi ballerini, che assumono a tempo pieno un maître de ballet per le classi e le prove ormai quotidiane. Ecco i primi tour negli Stati Uniti e poi in Canada, mentre l’attenzione della stampa si fa sempre più internazionale e trasversale. Di loro si occupano il magazine di culto “Variety”, le serie televisive più viste dedicano speciali al fenomeno Trocks, mentre la bibbia dello stile “Vogue America” affida un servizio fotografico con i ballerini en travesti nientemeno che al fotografo Richard Avedon. In trent’anni la fama dei Trockadero è cresciuta a dismisura, e non accenna a fermarsi: non c’è paese al mondo dove la compagnia non sia recata in tournée, né grande teatro d’opera dove non si sia esibita. Così, impacchettando enormi tutù e scarpette da punta oversize, i Trocks passano da un aereo all’altro, attraversando nazioni e continenti. Negli anni si è arricchito di parodie anche il loro repertorio, che oggi non comprende solo i grandi titoli dell’Ottocento francese e russo di Jules Perrot o Marius Petipa, ma anche i “classici” del balletto del Novecento – George Balanchine in testa - e persino capolavori della modern dance americana firmati da Martha Graham. Ma vanno al balletto classico le predilezioni dei Trockadero, come testimonia il programma presentato a Parmadanza. Si inizia con un pezzo cult del loro repertorio: l’atto Ii de Il Lago dei cigni, il celebre “atto bianco” con le “ballerine” in tutù candidi, che si trasforma nell’interpretazione dei Trocks in una fantasmagoria assolutamente esilarante. Dopo un Pas de deux a sorpresa in cui una coppia di ballerini in tutù femminili sfoggerà tutto il suo virtuosismo, ecco un tuffo nel balletto neoclassico americano con Go for Barocco, ilare reinterpretazione dei titoli del periodo detto “in bianco e nero” di George Balanchine. Chiusura con fuochi d’artificio tecnici grazie alla parodia del divertissement di Paquita, balletto romantico francese dalla trama rocambolesca ripreso in versione imperiale in Russia da Marius Petipa. Titoli perfetti per parodiare la grandeur d’antan del balletto classico e soprattutto i vezzi e le manie delle sue “prime ballerine assolute”, i cui nomi russi spiritosamente storpiati riecheggiano nei soprannomi d’arte dei Trockadero. Imperdibile occasione per conoscere meglio i Trocks la speciale classe aperta, a ingresso gratuito, di mercoledì 25 maggio, alle ore 15.00, nella Sala di scenografia del Teatro Regio di Parma, seguita da una conversazione con i tre ballerini italiani che fanno parte della compagnia e il direttore Tory Dobrin e con l’esecuzione a sorpresa di un pas de deux. Il nuovo appuntamento del ciclo “La danza dietro le quinte” permetterà così al pubblico di scoprire come i ballerini en travesti scelgono il repertorio, si preparano tecnicamente a danzare come ballerine, si destreggiano con il make up femminile, i tutù e le scarpette da punta. L’appuntamento è aperto a un numero limitato di spettatori, per questo è consigliata la prenotazione. Www.teatroregioparma.org Les Ballets Trockadero de Monte Carlo - Fondati nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza che si divertivano a mettere in scena in modo scherzoso il balletto classico tradizionale presentandolo in parodia e en travesti, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo presentano i loro primi spettacoli Off-off-broadway a tarda sera. Ben presto, i Trocks, come vengono affettuosamente chiamati, si sono guadagnati un’ottima recensione di Arlene Croce sul New Yorker; questa, insieme alle successive entusiastiche critiche sul New York Times e sul The Village Voice, permise loro di conquistare il consenso del pubblico e della critica. A metà del 1975, il loro amore nei confronti della danza, il loro approccio comico e la scoperta che gli uomini riescano a danzare sulle punte senza cadere rovinosamente a terra, viene notato non solo a New York ma ben oltre. Articoli ed interviste pubblicati su Variety, Oui, The London Daily Telegraph e le foto di Richard Avedon su Vogue, rendono la Compagnia famosa a livello nazionale ed internazionale. La stagione 1975-76 è caratterizzata da una piena crescita professionale. La Compagnia viene inserita nel National Endowment for the Arts Touring Program e assume a tempo pieno un maestro di ballo per le classi e le prove quotidiane. Sempre in questa stagione intraprendono i loro primi tour negli Stati Uniti e in Canada. Da allora iniziano a fare e disfare valigie, impacchettando grossi tutù e scarpette da punta giganti, correndo da un aereo e l´altro e da un pullman e l´altro; questa è la routine quotidiana della Compagnia. Fin dagli inizi i Trocks si affermano in tutto il mondo come un nuovo fenomeno nella danza e partecipano a numerosi Festival di danza in tutto il mondo, tra cui i Festival di: Bodrun (Turchia), Olanda, San Luis Potosi (Messico), Madrid, Montreal, New York, Parigi, Spoleto, Torino e Vienna. Partecipano anche a vari programmi televisivi quali: il “Shirley Maclaine Special”; il "Dick Cavett Show”; "What´s My Line?"; "Real People"; "On-stage America" e "Muppet Babies” con Kermit e Miss Piggy; uno speciale Bbc Omnibus di Jennifer Saunders sul mondo del balletto e si sono esibiti sui network nazionali giapponesi e tedeschi, e in uno speciale di Julia Migenes per la televisione francese. Un documentario del “South Bank Show” sulla Compagnia è stato girato e trasmesso a livello internazionale; inoltre la Compagnia ha fatto la sua apparizione in un programma della Pbs intitolato “The Egg” dedicato alle arti in America, ricevendo un Emmy award; e in un frammento di Nightline nel 2008. Un consorzio composto dalle televisioni olandese, francese e giapponese ha registrato numerose rappresentazioni della Compagnia presentate alla Maison de la Danse di Lione e ne ha realizzato un Dvd distribuito a livello internazionale. I premi vinti dai Trocks negli anni per il miglior repertorio classico vanno dal prestigioso Critic’s Circe National Dance Awards nel 2007 (Regno Unito), al Theatrical Managers Awards nel 2006 (Regno Unito) e nel 2007 il Premio Positano (Italia) per l’eccellenza nella danza. Nel dicembre 2008, i Trocks fecero un’apparizione all’ottantesimo anniversario dal Royal Variety Performance, in aiuto dell’Entertainment Artistes’ Benevolent Fund, in presenza dei membri della famiglia reale inglese. Le numerose tournée dei Trocks ottengono ovunque un enorme successo di pubblico e critica. Il loro frenetico programma annuale include: sette tour in Australia e Nuova Zelanda; ventisei tournée in Giappone (dove i loro abituali tour estivi sono un vero e proprio “cult” con tanto di fan club); undici tour in Sud America; tre in Sud Africa; e sessantacinque tournée in Europa, incluse 20 nel Ragno Unito. Negli Stati Uniti, la Compagnia è diventata una presenza costante nel circuito dei college e dell’università, in aggiunta a spettacoli effettuati regolarmente nelle città di tutti i 50 Stati. La Compagnia si è esibita in oltre 30 paesi e in 500 città in tutto il mondo a partire dalla sua fondazione nel 1974. La Compagnia presenta stagioni sempre più lunghe, che vedono una prolungata presenza a: Amburgo, Amsterdam, Atene, Auckland, Barcellona, Berlino, Brisbane, Buenos Aires, Caracas, Colonia, Edimburgo, Glasgow, Hong Kong, Johannesburg, Lisbona, Londra, Lione, Madrid, Melbourne, Mosca (al famoso Teatro Bol’šoj), Parigi (al Teatro Châtelet), Pechino, Perth, Roma, Singapore, Sydney, Vienna e Wellington. La Compagnia si esibisce regolarmente anche per serate di beneficenza a favore delle associazioni per la lotta all´Aids come il Dra (Dancers Responding to Aids), il Classical Action di New York, il Life Ball di Vienna, il Dancers for Life di Toronto e il Stonewall Gala di Londra. Inoltre, i Trocks hanno proposto o hanno partecipato a serate di beneficenza per il Connecticut Ballet Theater, il Ballet Hawaii, il Rochester City Ballet, il Sadler’s Wells Theater di Londra, per il Gay and Lesbian Community Centre, per il Young Audiences / Arts for Learning Organization e per l’Ali Forney Centre, in favore dei giovani gay in difficoltà di New York. Nel 2009, i Trocks hanno tenuto un’esibizione di beneficenza per il Thailand’s Queen Sirikit’s Scholarship Fund di Bangkok, che sostiene finanziariamente l’istruzione di bambini tailandesi in condizioni disagiate, e hanno aiutato a racimolare più di 400,000 dollari. In tutti questi anni lo scopo originario de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo non è cambiato. La Compagnia è sempre e comunque formata da ballerini (uomini) professionisti che si esibiscono nell’intera gamma del repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. L´aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili - con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte come cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, angosciate donne Vittoriane, ecc. - valorizza lo spirito della danza come forma d´arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più esperto che meno preparato. Per il futuro, la Compagnia sta lavorando all´inserimento di nuovi balletti nel suo repertorio, si sta preparando per esibirsi in nuove città, stati e nazioni e per mantenere il proprio proposito originario: divertire con la danza un pubblico il più vasto possibile. Come hanno fatto per tutti questi anni; per dirla con parole loro....They will Keep on Trocking! |
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CALABRIA: PRESENTATO IL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE SUI CENTRI STORICI |
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Catanzaro, 23 maggio 2011 - L’assessore regionale all’Urbanistica e Governo del Territorio Pietro Aiello ha presentato il nuovo sistema informativo territoriale regionale sui Centri storici ed i loro ambiti di contesto. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche il Dirigente generale del Dipartimento Saverio Putortì, il Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria Francesco Prosperetti ed il Dirigente del Settore del Sistema Informativo Giorgio Margiotta. L’assessore Aiello, che ha introdotto i lavori, si è detto soddisfatto del lavoro fatto che vuol essere, così come vuole anche il Presidente Scopelliti, un segnale di vicinanza agli enti locali per il recupero dei centri storici “un autentico elemento di sviluppo del territorio e della cultura locale, patrimonio dell’intera Calabria”. La Regione, in altre parole, secondo quanto è emerso, individua nell’azione di recupero dei Centri Storici una delle priorità di intervento per avviare processi di riqualificazione del sistema urbano calabrese, oltre che una opportunità di sviluppo incentrata su una delle risorse riconosciute come ad alto potenziale intende perseguire gli obiettivi di tutela e conservazione, e,al contempo, supporta la gestione e la valorizzazione del patrimonio storico, immobile e mobile, nel territorio regionale, nonché la sua promozione e la realizzazione di attività di carattere didattico, divulgativo e di ricerca. Già negli anni scorsi. A tal proposito, negli anni passati, il Dipartimento Urbanistica aveva sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro “Emergenze Urbane e Territoriali” che prevede tra gli interventi una specifica azione destinata alla “Individuazione dei Centri Storici” (D.g.r. N. 1137 del 23/12/05). Successivamente, è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione e sono state avviate le attività previste dal Disciplinare d’incarico che definisce le modalità di realizzazione del Sistema Informativo “Centri Storici e Ambiti di Contesto”. Recentemente, è stata approvata dalla Giunta regionale la Dgr n. 44 del 10/2/2011 aventi ad oggetto: “L.u.r. N. 19/02 art. 48 comma 1. Strumento normativo per l’identificazione dei Centri storici - Elenco dei Centri storici calabresi e degli insediamenti storici minori suscettibili di tutela e valorizzazione”con cui sono stati previsti alcuni criteri per permettere l’individuazione di un elenco basato sull’interpretazione, comparazione ed interrelazione di dati tecnico scientifici e documentari. L’ importante attività di catalogazione sul territorio regionale produrrà l’implementazione di un Sistema Informativo realizzato in conformità con le normative nazionali e con gli standard di trasferimento dei dati catalografici e dei relativi allegati multimediali e riferimenti territoriali, e con il Sistema Informativo S.i.t.o. (Sistema Informativo Territoriale e Osservatorio delle trasformazioni urbane di cui all’art. 8 della L.u.r. 19/02) L’approccio incentrato sul percorso di valorizzazione, recupero e riqualificazione dei Centri Storici è coerente con il Por Calabria Fesr 2007 – 2013 – Asse Viii “Città Aree Urbane e Sistemi Territoriali”, che considera tale tipologia di interventi quale parte sostanziale della strategia posta a fondamento degli interventi previsti nelle politiche urbane e territoriali In particolare nel Por Calabria Fesr 2007 – 2013, il tema del recupero, della riqualificazione e della valorizzazione dei Centri Storici, assume particolare rilievo considerato che i centri Storici sono individuati come parte significativa del tessuto urbano regionale in termini di opportunità di sviluppo, con riferimento prioritario alle seguenti categorie di azioni: riuso del patrimonio immobiliare inutilizzato; miglioramento della qualità insediativa e di vita attraverso il potenziamento dei servizi urbani; recupero dei valori identitari e culturali dei sistemi urbani riqualificazione e valorizzazione dei centri storici che presentano maggiori potenzialità di attrarre flussi turistici. La catalogazione del patrimonio culturale ed ambientale costituisce lo strumento conoscitivo basilare per il corretto ed efficace espletamento delle funzioni legate al perseguimento degli obiettivi di tutela e conservazione ed è, al contempo, strumento essenziale di supporto per la gestione e la valorizzazione del patrimonio, immobile e mobile, nel territorio nazionale e regionale, nonché per la promozione e la realizzazione di attività di carattere didattico, divulgativo e di ricerca. Il Sistema Informativo costituirà il punto di riferimento in ambito regionale per le attività di catalogazione e documentazione dei centri storici della Regione, attraverso l´integrazione dei dati raccolti in un unico ambito informativo, rendendo reciprocamente disponibili i dati raccolti per gli obiettivi istituzionali di rispettiva competenza dei soggetti coinvolti riferiti alla tutela, alla gestione, alla valorizzazione, alla promozione del patrimonio regionale. Il Sistema Informativo garantirà la conformità dei dati raccolti a livello regionale con gli standard di trasferimento dei dati catalografici e dei relativi allegati multimediali del Sistema Informativo Generale del Catalogo, l’allineamento costante delle strutture e dei formati utilizzati nel sistema informativo “Centri Storici e Ambiti di Contesto” agli standard del sistema informativo regionale Sito. Al fine di consentire lo scambio dei dati e delle informazioni rispettivamente gestite, il Ministero e il Dipartimento manterranno, nei limiti previsti dalla legge il diritto reciproco di accesso gratuito ai dati catalogati per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali. Il Ministero renderà, conseguentemente, disponibili gratuitamente al Dipartimento Urbanistica i dati e le notizie contenuti nel Catalogo Nazionale. Il Dipartimento Urbanistica, a sua volta, renderà disponibili gratuitamente al Ministero i dati e le notizie contenuti nei propri archivi. Qualsiasi utilizzo dei dati che non sia compreso nelle competenze istituzionali proprie di ciascuna Amministrazione dovrà essere preventivamente autorizzato; in tali casi, la disponibilità dei dati potrà essere concessa, anche a titolo oneroso, previo accordo tra le stesse Amministrazioni. Nei rapporti con i terzi, le Parti si impegnano ad assicurare l’accesso gratuito ai dati catalogati da parte degli utenti che contribuiscono ad alimentare il sistema dei dati, nonché da parte delle amministrazioni pubbliche che hanno esigenza di conoscere i dati per finalità istituzionali (a titolo esemplificativo, Autorità di Bacino, Agenzia del Demanio, Istituto Centrale per il Restauro, etc.). Il Ministero ed il Dipartimento Urbanistica si impegnano a promuovere la diffusione in rete dei dati del Sistema Informativo Regionale, fatto salvo il rispetto di eventuali esigenze di tutela, per i beni soggetti a rischio, per i quali verrà redatto un eventuale specifico elenco. |
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IO E IL MARMO DI CARRARA |
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Carrara, 23 maggio 2011 - “E’ un’emozione che toglie il fiato. E’ la scultura per definizione, la più avvincente delle avventure artistiche”. Rabarama, alias Paola Epifani, e il marmo di Carrara. Bianco, puro, accecante, solenne, eterno. Dopo argilla e bronzo, i primi amori, l’artista ha incontrato nel più nobile dei materiali un nuovo, straordinario elemento espressivo per le sue monumentali opere dai tatuaggi primordiali. La grande personale Anticonforme in programma dal 10 giugno a Firenze con 40 opere nel complesso del Giardino di Boboli/le Pagliere ne presenta anche otto inedite, attualmente in fase di rifinitura nei laboratori della costa toscana. Una nona scultura andrà invece alla Biennale di Venezia, dove Rabarama è stata invitata da Vittorio Sgarbi. Quest´ultima fa parte delle sei affidatte allo Studio Scultura di Massimo Galleni (Pietrasanta - Lucca). I titoli: Abbandono (destinata a Venezia), Alveoli, Tadashii, In-cinta, Particelle estinte, Ri-volto. Tre sono invece affidate allo Studio d’arte Telara (Avenza - Massa): Lettere implose, Tran-sito, Sapere). Le misure, variabili, sono in media di 2,20 metri di larghezza, 2 di profondità e 1,70 di altezza, con punte di 2,50x2,44x270. Misure da giganti. “Quello col marmo”, racconta Rabarama, “è un rapporto nato negli ultimi anni. La Galleria Vecchiato, con cui collaboro, aveva aperto a Forte dei Marmi una nuova sede che ha portato qui anche me. Allora lavoravo molto con l’argilla, la mia vera passione, ma a forza di frequentare marmisti e cavatori ho voluto provare con il marmo. La grande differenza con l’argilla è che lì si deve aggiungere e plasmare, mentre col marmo si deve togliere. Lì la forma va costruita, nel marmo è invece prigioniera nel blocco e lo scultore non deve altro che liberarla dal superfluo”. Detto così pare facilissimo. In effetti anche Donatello, Michelangelo o Canova non avevano che da affrancare i loro capolavori scultorei dalla zavorra che li opprimeva. “Esatto. E usavano appunto il marmo di Carrara. Stando in questi luoghi dove il marmo è la materia regina non potevo certo sottrarmi, così come nessun vero scultore potrebbe. E come Michelangelo e Canova, ma anche tanti artisti a noi contemporanei, mi appoggio ai laboratori locali, alla loro conoscenza del marmo, alla loro fantastica perizia. Mi avvalgo degli stessi cavatori e scalpellini ed è un’emozione davvero senza pari lavorare questa materia che ti impolvera, che lascia sugli abiti e sulla pelle una patina bianca quasi soffocante, ma che alla fine emerge in tutta la sua purezza e solennità. Una purezza, direi, altamente spirituale”. Altamente, come alte sono le cave che dominano le Alpi Apuane e questa larga fascia di Tirreno. “Le cave offrono lo scenario più affascinante. Sono autentiche cattedrali, incutono rispetto per la materia e la montagna. Quassù capisci il valore del marmo, senti il peso della terra che te lo dona, ma anche quello della fatica dell’uomo che scava. E allora avverti anche la profonda responsabilità di fare un lavoro perfetto, nel modo giusto, nei punti giusti”. |
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