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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Giugno 2011
PETROLIO: SAGLIA, AUMENTO DI PRODUZIONE NAZIONALE COPRIREBBE 10% FABBISOGNO PER PROSSIMI 30 ANNI  
 
Roma, 30 giugno 2011 - “L’aumento di produzione nazionale di greggio porterà per i prossimi 30 anni a una riduzione di circa il 10% del nostro fabbisogno dall’estero, pagato in valuta. Si avrebbe così un cospicuo risparmio in bolletta”. Così Stefano Saglia replica alle esternazioni di Legambiente contro i programmi di prospezione sismica per l’individuazione e la valorizzazione di giacimenti sottomarini di idrocarburi. Il sottosegretario sottolinea come “la ricerca petrolifera nei mari italiani è ferma. Negli ultimi 2 anni non sono stati realizzati pozzi di ricerca. Ci sono molte domande da parte di diversi operatori che finora non hanno ricevuto alcuna autorizzazione anche in conseguenza del nuoco codice ambientale”. “Mi preme sottolineare – continua Saglia – che è del tutto strumentale, il legame tra gli spiaggiamenti di cetacei in Puglia e le operazioni sismiche ed oceanografiche di cui parla Legambiente. Di fatto non esiste nessuna evidenza e inoltre non erano in corso attività di questo tipo quando sono stati rinvenuti i corpi dei cetacei sulle coste pugliesi”.  
   
   
DAL 5 LUGLIO LA SUN NEW ENERGY CONFERENCE IN SICILIA ALCUNI DEGLI SCIENZIATI LEADER NELL’ENERGIA DEL PROSSIMO FUTURO  
 
 Palermo, 30 giugno 2011 –“Energia solare. Adesso.” È lo slogan scelto da Cnr e Università di Palermo per la Sun New Energy Conference (Sunec 2011) in programma in Sicilia, a S. Flavia, dal 5 al 7 luglio. Alla conferenza intervengono alcuni dei maggiori esperti al mondo nella conversione dell’energia solare, inclusi il chimico italiano Vincenzo Balzani dell’Università di Bologna che parlerà delle prospettive di un’economia globale a energia solare, e gli americani Ralph Nuzzo della University of Illinois e Bernard Kippelen del Georgia Tech, che hanno sviluppato celle solari fotovoltaiche flessibili di elevata potenza con diverse tecnologie. In 3 giorni di presentazioni e dibattiti scientifici la conferenza approfondirà stato e prospettive delle varie tecnologie dell’energia solare: dalle nuove tecnologie del fotovoltaico all’idrogeno solare; dal solare termico a quello a concentrazione. Notevole il contributo italiano alla conferenza. Francesco Meneguzzo del Cnr di Firenze mostrerà come il fotovoltaico produca ormai energia elettrica a basso costo, abbassando la bolletta di famiglie e imprese; Claudia Bettiol dell’Università di Tor Vergata spiegherà come la green economy in realtà richieda prima di tutto una politica e una visione strategica delle nuove energie; Aldo Di Carlo del Polo solare organico del Lazio e Giuseppe Calogero del Cnr di Messina mostreranno gli sviluppi più recenti delle nuove tecnologie del fotovoltaico “a colorante”. «La Sicilia -- dicono Mario Pagliaro del Cnr e Vittorio Loddo dell’Università di Palermo -- è fra le regioni più vocate al mondo nell’utilizzo dell’energia solare. Ed è tempo che diventi sede di attività di ricerca e confronto internazionale come la conferenza Sunec». Sunec fa parte delle attività del Polo Fotovoltaico della Sicilia. Nato nel 2008 dall’integrazione dei Gruppi di ricerca di Leonardo Palmisano all’Università di Palermo e di Mario Pagliaro al Cnr, il Polo conduce attività di ricerca e formazione sull’energia solare che coinvolgono ricercatori, giovani e imprese italiane ed internazionali.  
   
   
RIMINI: CONTINUA A PROGREDIRE IL FOTOVOLTAICO  
 
Rimini, 30 giugno 2011 - La crescita del fotovoltaico prosegue. Questo è avvenuto nonostante il periodo di incertezza determinato dall’annuncio del Decreto Romani, che per almeno due mesi ha gettato nella totale confusione il settore, terminato solo successivamente alla pubblicazione del Iv Conto Energia (Dm 5 Maggio 2011). Infatti dall’analisi compiuta attraverso i dati forniti dal Gse risulta che da Marzo a Giugno 2011 la potenza di impianti fotovoltaici sul territorio provinciale è aumentata del 69,1%, in termini di kW installati. Mentre per quanto riguarda il numero di impianti la crescita è del 14,3%. Ricordiamo che nel trimestre precedente il balzo era stato del 90,2% per i kW installati e di 46,5% per il numero di impianti. Insomma, la Provincia di Rimini conferma di credere nelle energie rinnovabili, e va sottolineato che una buona parte degli impianti realizzati sono posti sui tetti degli edifici esistenti, sia in ambito residenziale che produttivo. Anche questo va considerato quale dato positivo, in quanto riduce l’impatto sul territorio e sul paesaggio. Vorremmo far notare come tra le province dell’Emilia Romagna, la nostra stia guadagnando posti nella graduatoria del rapporto kW installati e numero di abitanti, a dimostrazione di un rapporto e di un trend positivi. “Questi dati - dichiara l’assessore all’Energia Stefania Sabba - al di là dell’aspetto tecnico, dimostrano che da noi esiste una attenzione all’ambiente che è in grado di conciliare il territorio e nuove tecnologie e soprattutto che si è creata una filiera virtuosa che senza proporre super impianti è capace di costruire strutture di piccole e medie dimensioni (non c’è alcun impianto a terra che superi il megawatt di potenza), progettate e realizzate da tecnici e operai che lavorano e vivono nella nostra provincia. Un settore che è capace di creare occupazione e adattarsi ai cambiamenti, ma che certo non può svilupparsi nelle continue modifiche legislative, nell’incertezza dei finanziamenti e nelle complicate norme di un settore che può essere strategico per il rilancio di un’economia sostenibile e ambientalmente compatibile con lo sviluppo.” I dati del fotovoltaico a giugno 2011
10/01/2011 31/03/2011 21/06/2011 var (gen-mar) % var (gen-giu) % var (mar-giu) %
kW n° impianti kW n° impianti kW n° impianti kW n° impianti kW n° impianti kW n° impianti
Bellaria-igea Marina 295,6 71 779,3 110 847,7 123 163,6% 54,9% 186,8% 73,2% 8,8% 11,8%
Casteldelci 5,9 2 5,9 2 5,9 2 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Cattolica 359,3 48 1863,7 62 1984,8 66 418,7% 29,2% 452,4% 37,5% 6,5% 6,5%
Coriano 395,6 47 741,1 74 1177,9 89 87,3% 57,4% 197,8% 89,4% 58,9% 20,3%
Gemmano 14,7 4 17,7 5 45,2 8 20,4% 25,0% 207,5% 100,0% 155,4% 60,0%
Maiolo 41,6 5 120,1 8 120,1 8 188,7% 60,0% 188,7% 60,0% 0,0% 0,0%
Misano Adriatico 254,5 34 367,4 51 877 63 44,4% 50,0% 244,6% 85,3% 138,7% 23,5%
Mondaino 462,3 12 558,2 13 558,2 13 20,7% 8,3% 20,7% 8,3% 0,0% 0,0%
Monte Colombo 26,1 7 52,4 11 52,4 11 100,8% 57,1% 100,8% 57,1% 0,0% 0,0%
Montefiore Conca 12,6 3 214,3 6 211,4 5 1600,8% 100,0% 1577,8% 66,7% -1,4% -16,7%
Montegridolfo 21,9 4 29,5 6 129,4 7 34,7% 50,0% 490,9% 75,0% 338,6% 16,7%
Montescudo 95,9 11 149,7 26 160,8 28 56,1% 136,4% 67,7% 154,5% 7,4% 7,7%
Morciano Di Romagna 89,5 11 95,4 13 717,8 19 6,6% 18,2% 702,0% 72,7% 652,4% 46,2%
Novafeltria 103,3 15 140,5 21 140,5 21 36,0% 40,0% 36,0% 40,0% 0,0% 0,0%
Pennabilli 27,3 7 1541,6 10 1548,3 12 5546,9% 42,9% 5571,4% 71,4% 0,4% 20,0%
Poggio Berni 192,2 15 336,7 25 407,7 28 75,2% 66,7% 112,1% 86,7% 21,1% 12,0%
Riccione 649 92 826,7 114 999,2 125 27,4% 23,9% 54,0% 35,9% 20,9% 9,6%
Rimini 2450 412 5141,4 610 11403,3 700 109,9% 48,1% 365,4% 69,9% 121,8% 14,8%
Saludecio 12,9 5 29,3 8 289,7 12 127,1% 60,0% 2145,7% 140,0% 888,7% 50,0%
San Clemente 188,3 21 291,3 26 312,5 30 54,7% 23,8% 66,0% 42,9% 7,3% 15,4%
San Giovanni In Marignano 716,7 24 774 36 950 42 8,0% 50,0% 32,6% 75,0% 22,7% 16,7%
San Leo 461 14 519,9 16 2342,3 22 12,8% 14,3% 408,1% 57,1% 350,5% 37,5%
Sant´agata Feltria 1320,1 29 1339,7 33 1376,9 37 1,5% 13,8% 4,3% 27,6% 2,8% 12,1%
Santarcangelo Di Romagna 322 55 827,5 94 965,8 102 157,0% 70,9% 199,9% 85,5% 16,7% 8,5%
Talamello 7,8 3 121,5 6 220,9 7 1457,7% 100,0% 2732,1% 133,3% 81,8% 16,7%
Torriana 931,8 11 1136,8 15 1967,7 18 22,0% 36,4% 111,2% 63,6% 73,1% 20,0%
Verucchio 219,4 45 380,3 74 1312,2 88 73,3% 64,4% 498,1% 95,6% 245,0% 18,9%
Tot 9677,3 1007 18401,90 1475 31125,6 1686 90,2% 46,5% 221,6% 67,4% 69,1% 14,3%
 
   
   
ABITARE SOCIALE: IL BANDO IN ARRIVO CONTERRÀ ANCHE LE PROPOSTE DEL TERRITORIO TOSCANO  
 
Firenze, 30 giugno 2011 – Coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale nella proposizione di nuovi modi dell’abitare, del costruire e del recuperare. “Il bando sperimentale da 13 milioni di euro sull’edilizia sostenibile che uscirà in autunno per alleggerire, almeno in parte, il problema dell’emergenza abitativa conterrà tutte le idee e le proposte provenienti dal territorio”. L’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca ha aperto stamattina il convegno dal titolo ‘Social housing: sostenibilità sociale e stili di vita’ che si tiene tutto il giorno all’auditorium di Sant’apollonia a Firenze. All’incontro, organizzato dalla Regione in collaborazione con l’associazione Eco Action, ha partecipato anche l’assessore all’urbanistica e al territorio Anna Marson. “I nuovi modelli di concepire l’edilizia residenziale pubblica – ha detto Allocca – devono porre al centro i tre concetti di sostenibilità: sociale, economica ed ambientale. In questo momento non ci stiamo confrontando soltanto con una pesante crisi economica, ma anche con una incessante trasformazione sociale. Il dovere di chi amministra è, da un lato, tentare di garantire al massimo un diritto fondamentale, quello ad avere una abitazione, e, dall’altro, di operare cercando di soddisfare i tre concetti di sostenibilità”. Dopo l’estate arriverà il bando sperimentale sull’edilizia sostenibile da 13 milioni. “Il bando al quale stiamo lavorando – ha aggiunto l’assessore – promuovendo autocostruzione, autorecupero e cohousing, cerca di soddisfare questi criteri. Da quando abbiamo iniziato questo percorso abbiamo avuto una buona risposta dal territorio, che ci dice come il tema desti un interesse forte e crescente. Vorremmo che il bando fosse il frutto di questa concertazione e partecipazione e che ci permettesse di realizzare un modello di abitare che metta al centro il recupero delle relazioni sociali, un patrimonio che stiamo progressivamente dilapidando”. Secondo l’assessore Anna Marson “per promuovere politiche abitative capaci di dare risposte convincenti a una domanda crescente in un contesto di disponibilita’ finanziarie progressivamente ridotte e’ essenziale lavorare il piu’ possibile in modo intersettoriale. Nello specifico mi sembra essenziale rafforzare la relazione tra politiche abitative e politiche urbanistiche, senza dimenticare che il consumo di suolo ad opera di nuove urbanizzazioni verificatosi in questi anni in molti casi non ha nemmeno dato risposte adeguate alla domanda di case a costi sostenibili. Ricordo che invece negli anni ’70, in molte citta’ italiane, le politiche per le abitazioni sociali sono state essenziali per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici”. “Le politiche abitative – ha aggiunto l’assessore – devono essere in grado di contribuire alla rigenerazione delle città e alla riproduzione dei territori rurali dove, negli ultimi tempi, si stanno sviluppando interessanti esperienze di autorecupero ed autocostruzione. Occorrono risposte più articolate a partire dalla previsione di quote di edilizia sociale come requisito per le diverse trasformazioni urbanistiche che usufruiscono di premialita’ diverse, e dallo sviluppo di filiere di produzione locale come sperimentalmente avviato con componenti per l’edilizia derivate dal legno. Siamo consapevoli – ha quindi concluso – della necessità di una revisione legislativa per migliorare le diverse indicazioni in merito alla sostenibilita’ sociale e ambientale dell’edilizia, e una proposta in tal senso e’ contenuta anche in una proposta di legge attualmente all’attenzione del Consiglio regionale. Senza dimenticare che l’intervento pubblico ha sempre la responsabilita’ di costituire un manifesto del modo possibile di fare citta’ ed edilizia producendo utilita’ collettiva”.  
   
   
NUOVA SEDE CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA: AGGIUDICATA GARA DA COMMISSIONE  
 
Bari, 30 giugno 2011 - La commissione di gara nominata dalla Giunta Regionale per l’affidamento dell’appalto delle opere di realizzazione della nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia ha concluso i propri lavori e ha aggiudicato provvisoriamente l´appalto al massimo ribasso alla concorrente costituenda Associazione Temporanea d´Impresa Debar Costruzioni S.p.a (capogruppo) - Guastamacchia S.p.a. (mandante) - Monsus S.p.a. (mandante), che si aggiudica i lavori con un ribasso del 41,745%, su un ammontare complessivo di € 87.166.000 Lo annunciano l´Assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati e il Rup - responsabile incaricato e dirigente del servizio Lavori Pubblici Ing. Francesco Bitetto. La Commissione di aggiudicazione era composta dal Prof. Nicola Colaianni, coordinatore dell´Avvocatura regionale, dal Dott. Vittorio Lapolla del Ministero degli Interni, dall´ Ing. Gabriella Gianfrate dell´Assessorato alle Opere pubbliche, dal Prof. Umberto Fratino del Politecnico Bari, dalla Prof. Marina Calamo Specchia dell´Università di Bari e dal Dott. Domenico De Giosa, funzionario dell´Assessorato alle Opere pubbliche. La commissione ha escluso l´offerta della concorrente costituenda Ati Baldassini – Tognozzi - Pontello Spa (capogruppo) - Vega Sistem srl ( mandante), prima in graduatoria con il ribasso del 47,150% Dopo tutte le verifiche di legge, si procederà nei termini prescritti al provvedimento di aggiudicazione definitiva. "Ringrazio la commissione e il servizio Lavori pubblici della Regione - ha detto Amati - per aver portato avanti con determinazione questo notevole progetto di innovazione, che si lega a quello in fase di completamento degli uffici della Giunta regionale. Se tutto andrà bene - ha concluso - speriamo di porre la prima pietra entro settembre". La nuova sede del Consiglio Regionale nascerà nel quartiere Japigia a Bari, in via Gentile. L’area, che è posta a ridosso della costa, è delimitata a nord dal tracciato ferroviario e dall’ex Strada Adriatica, a sud da via Gentile, asse di penetrazione all’interno della città di Bari per chi proviene da sud, diretta prosecuzione di una delle uscite della Strada Statale 16 Adriatica-, a ovest da una zona destinata a usi militari, e ad est da piccoli appezzamenti di terreno destinati ad uso agricolo. La scelta della Regione di realizzare in questa zona la sede del Consiglio Regionale vicino a quella degli Assessorati regionali rappresenta un’importante occasione di riqualificazione urbana ed ambientale. La decisione di affiancare il Consiglio regionale agli assessorati è stata ritenuta ottimale anche perché in grado di riunire in un unico sito l’ apparato amministrativo regionale con indubbi vantaggi sia per gli stessi dipendenti, ottimizzando le relazioni tra i vari uffici, sia per i fruitori esterni che troveranno risposte ai loro bisogni in un circoscritto ambito urbano. L’intero complesso regionale, che comporterà un investimento di circa 87 milioni di euro, si estenderà su di un’area di 154.000 m2 e si comporrà di due edifici a pianta allungata ed a sagoma curva, a racchiudere uno spazio pubblico pedonale interno che si configurerà come una “agorà”. In particolare i due volumi curvilinei saranno d’altezza diversa; quello a est ha tre piani fuori terra mentre quello a ovest sei, distaccati tra loro e disposti lungo un asse di simmetria. Sul lato sud, a congiungere i volumi vi sarà la sala consiliare che, partendo dal secondo livello, lascerà sotto di sè un primo ampio spazio coperto che si amplierà ulteriormente, anche in altezza, e che rappresenterà la grande corte centrale, che consentirà l’introspezione per tre livelli, garantendo la permeabilità visiva e la lettura funzionale dell’intero organismo progettato. Completeranno l’organismo architettonico un piano interrato e un piano seminterrato dove troveranno posto, corrispondendo alle richieste dell’amministrazione, gli archivi – deposito, l’autorimessa per gli automezzi dell’Amministrazione, il parcheggio per le autovetture del presidente del Consiglio e della Giunta, degli Assessori, dei Consiglieri e del personale, in numero di macchine adeguato, i magazzini per il materiale di consumo e gli attrezzi delle squadre di manutenzione, i locali tecnologici. Un forte senso di tettonicità sarà dato all’impianto dalla base dell’edificio, interamente rivestito in pietra pugliese con superficie trattata. Su quest’impianto s’innesterà a est il corpo di fabbrica più basso con la facciata in rivestimento lapideo ed a ovest quello più alto con facciata ventilata a tecnologia evoluta. Il piano terra avrà funzioni ricettive e sarà dedicato agli uffici e strutture in rapporto con il pubblico: ufficio pubbliche relazioni, posto di polizia, vendita B.u.r., sala convegni, biblioteca, mostre, bar-caffetteria. Al piano terra troverà anche posto la mensa, il ristorante ed il bar. Particolare importanza sarà data proprio alla corte quale luogo d’incontro e d’aggregazione. Sulla corte si affacceranno l´aula del Consiglio Regionale, vero cardine di tutto l’impianto, con i seggi di tutti i consiglieri che guardano direttamente il mare, e i relativi uffici. Gli altri piani costituiranno il corpo degli uffici vero e proprio attraverso un sistema continuo su cui questi si affacceranno come su una galleria di carattere urbano pur garantendo, dove necessario, l’indispensabile privacy. Elemento caratterizzante il progetto sarà, quindi, la corte che assumerà il significato di piazza interna, confrontabile, nelle sue relazioni, come un elemento urbano. La corte sarà conclusa superiormente da una superficie leggera e trasparente, vero gioiello di tecnologia high-tech, la cui struttura portante sarà realizzata con un’ossatura d’elementi metallici, che permetterà il riparo dagli agenti atmosferici. In adiacenza alla corte coperta si aprirà un altro ampio spazio, scoperto e separato da quello interno da un’ampia parete vetrata, vera e propria piazza che accoglierà i cittadini e gli operatori degli uffici, svolgendo la nobile funzione di foro pubblico. Gli spazi esterni relativi alla piazza all´aperto, saranno particolarmente curati prevedendo, oltre che giardini di specie autoctone pugliesi, una sequenza di vasche con giochi d’acqua alle quali si accederà, quasi a voler stabilire un contatto fisico con l’acqua, da comode gradonate che le circondano. Nell´architettura si è voluto sintetizzare gli aspetti tecnici, funzionali ed estetici, con la massima attenzione alla sostenibilità ambientale. Una quota significativa di spazi infine sarà destinata ad attività non strettamente connesse con le funzioni istituzionali dell´Ente: attività ricreative e per il tempo libero per il personale (bar/caffetteria, self service/ristorante, centro benessere, nursery, ecc.), attività per mostre e conferenze aperte anche al pubblico esterno e spazi per lo sport, la cultura e l’informazione, quali la Biblioteca Regionale.  
   
   
INCONTRO TRA REGIONE CALABRIA ED I RAPPRESENTANTI SINDACALI SUI LAVORATORI DELLA LEGGE "28"  
 
Catanzaro, 30 giugno 2011- L’assessore regionale al Lavoro ed alla Formazione professionale Francescantonio Stillitano ha presieduto, a Catanzaro, nella sede dell’assessorato, un incontro con i rappresentanti sindacali per discutere sulle problematiche legate alle legge "28", che interessa oltre 250 lavoratori calabresi. Alla riunione, presente anche il direttore generale del dipartimento Lavoro Bruno Calvetta, hanno partecipato il commissario di Calabria Lavoro Pasquale Melissari e il presidente di Calabria Etica Pasquale Ruperto. L’assessore Stillitani ha assicurato i partecipanti sul fatto che i progetti in scadenza il 30 giugno prossimo continueranno almeno fino al 31 dicembre 2011, specificando che “a tal proposito, nell’ambito dell’assestamento di bilancio approvato in Giunta, è stata richiesta l’integrazione necessaria per la copertura dei progetti. I lavoratori – ha ribadito Stillitani - continueranno ad essere utilizzati da Calabria Lavoro e Calabria Etica e saranno impiegati prevalentemente negli uffici giudiziari del territorio regionale, presso enti pubblici o per l’esecuzione di attività assegnatogli dal dipartimento al Lavoro e Politiche sociali”. Nel corso dell’incontro è emersa la volontà dell’assessore, nella fase di individuazione dei lavoratori destinati ai singoli progetti, di tenere conto, per quanto possibil,e della residenza degli stessi, cercando di alleviare al massimo i disagi derivanti dalla mobilità sul posto di lavoro. Inoltre, le organizzazione sindacali, hanno presentato all’assessore una piattaforma unitaria tesa a trovare prospettive occupazionali stabili per i lavoratori. L’assessore Stillitani ha anche assicurato i lavoratori circa la sua volontà di farsi carico di sollecitare gli enti Calabria Etica e Calabria Lavoro a velocizzare al massimo le tempistiche per l’erogazione delle spettanze. Infine, le parti sindacali e l’assessore, hanno messo in evidenza la necessità di monitorare e segnalare eventuali sovrapposizioni lavorative di maestranze del bacino.  
   
   
FVG: RINNOVATO PROTOCOLLO CON BCC PER ANTICIPO CIG  
 
Trieste, 30 giugno 2011 - Regione, sindacati e associazioni di categoria prolungano per altri sei mesi, grazie alla disponibilità delle Banche di Credito cooperativo (Bcc), il Protocollo di intesa per il sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi, che permette l´anticipo dell´indennità di cassa integrazione. Il Protocollo è stato rinnovato oggi a Trieste dall´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, dal presidente delle Bcc del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Graffi Brunoro, e dai rappresentanti delle parti sociali. Lo strumento previsto dal Protocollo, ha spiegato l´assessore Brandi, si è rivelato di grande importanza soprattutto per i lavoratori in cassa integrazione delle piccole e medie imprese regionali, che spesso non sono in grado di anticipare l´indennità, lasciando i dipendenti e le loro famiglie senza reddito anche per due-tre mesi, in attesa dei tempi tecnici necessari all´Inps tra la concessione della cassa e la sua effettiva erogazione. Con questo rinnovo, l´anticipo è esteso anche ai contratti di solidarietà difensivi. L´anticipo della cassa integrazione, come ha osservato il presidente Graffi Brunoro, ha avuto un ruolo niente affatto marginale nel periodo di crisi, garantendo sostegno e sollievo a molti lavoratori. Lo dimostrano i dati: da quando è in vigore, dall´aprile del 2009 e fino al 30 aprile scorso, le Bcc regionali hanno concesso anticipazioni a 341 lavoratori (altre 20 domande sono in fase istruttoria), per un importo complessivo di oltre 1,9 milioni di euro. Anche il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania, nel ringraziare le Bcc per la sensibilità dimostrata, ha confermato come l´anticipazione del trattamento di cassa integrazione abbia fornito una riposta a un´esigenza molto sentita, confermata dalla richiesta di aiuto rivolta proprio ai sindacati da molti lavoratori in difficoltà. Lo strumento messo a punto è molto semplice. Non appena il lavoratore riceve la lettera con cui viene messo in cassa integrazione, sia ordinaria che speciale, può rivolgersi a uno sportello della rete delle Bcc. Si apre quindi un conto corrente a tasso zero e senza costi (si paga solo il bollo), su cui viene accreditata in anticipo l´indennità. Non sono necessarie garanzie e il conto si estingue nel momento in cui arrivano i soldi dall´Inps. "Non ci guadagniamo nulla - ha detto il presidente - Graffi Brunoro - ma abbiamo ritenuto giusto farlo per dare una risposta alle famiglie delle nostre comunità di riferimento, confermando la tradizione solidaristica del credito cooperativo". Nel giugno del 2010 il protocollo era stato rinnovato per un anno, adesso solo per sei mesi. "È una decisione - ha osservato l´assessore Angela Brandi - che vuole essere un segnale di ottimismo, con l´augurio che grazie ai cenni di ripresa che si registrano nell´economia regionale, questo strumento non sia più necessario".  
   
   
SEQUESTRATI OCCHIALI DA SOLE CINESI NOCIVI: ZAIA, “GRAZIE ALLA GUARDIA DI FINANZA. SCANDALOSO CHE OLTRE A RUBARE SI ATTENTI ALLA SALUTE”  
 
Venezia, 30 giugno 2011 - “Ancora complimenti e ancora grazie alla Guardia di Finanza di Venezia, che ha stroncato l’ennesimo grave episodio di contraffazione, tanto più grave perché, oltre all’imbroglio, c’era anche il concreto rischio di danni alla salute per le persone che avessero usato i materiali taroccati”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, rivolgendo il suo plauso alle Fiamme Gialle Veneziane, una cui indagine ha portato a sequestrare 560.000 paia di occhiali da sole contraffatti e fabbricati in Cina, i cui materiali potevano portare anche a gravi conseguenze di salute per gli utilizzatori. “E’ scandaloso – aggiunge Zaia – che questi imbroglioni, oltre a rubare a mani basse, non si fanno oramai più nessuno scrupolo nel mettere a repentaglio la salute delle persone. In questo caso, niente filtro Uva, distorsione delle immagini e addirittura il rilascio del pericolosissimo nichel se gli occhiali fossero stati indossati in presenza di sudore. Non ci sono davvero parole – conclude il presidente – se non dire che in questi casi la tolleranza zero è persino poco!”  
   
   
MERCE CONTRAFFATTA. MANZATO: REVOCARE LICENZE A CHI ATTENTA ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI  
 
 Venezia, 30 giugno 2011 - “Il commercio di merce taroccata non è solo un danno all’immagine del Made in Italy, ma è anche una minaccia per la salute dei consumatori. Sanzioni e multe per fermare l’illecito sono il minimo, ma io sono favorevole a revoche di licenze a chi compromette un patrimonio che il mondo ci invidia e che, cosa più grave, attenta alla sicurezza dei cittadini”. Lo ha affermato l’assessore alla tutela dei consumatori del Veneto Franco Manzato, commentando con soddisfazione la costante attività di controllo svolta dalle autorità preposte, che ogni giorno evidenzia casi di illegalità. “La concorrenza di falsi cinesi è una minaccia per le imprese, per la nostra economia e e per tutti i consumatori”, ha aggiunto Manzato riferendosi all’operazione intrapresa dai Carabinieri di Venezia che il 28 giugno hanno sequestrato prodotti d’abbigliamento e giocattoli nel magazzino del falso a Mestre, ed oggi hanno scovato una produzione di occhiali cinesi contraffatti e potenzialmente pericolosi. “Invito le famiglie venete a diffidare dei prodotti low cost, che hanno un prezzo troppo basso tanto quanto la qualità – spiega Manzato – è questo il primo campanello d’allarme che può nascondere l’insidia dell’imitazione”. Manzato sollecita prudenza negli acquisti, ricordando che nella lista nera ci sono cosmetici, giocattoli, vestiti e accessori moda che non si limitano griffe falsificate, ma possono contenere sostanze potenzialmente tossiche. “Chi crede di risparmiare in questo modo, ricava è un forte danno a se stesso – avverte Manzato che ha da poco siglato un accordo con Union Camere, Guardia di Finanza, Associazioni dei consumatori per l’istituzione di un osservatorio che orienti strategie e interventi sulla pirateria e per stanare frodi. “Di questo passo – concludel’assessore - gli imprenditori dovranno far fronte a una produzione sottopagata e ridimensionare i propri bilanci, mentre i consumatori continueranno a essere raggirati sulle reali caratteristiche di ciò che comprano”.  
   
   
“FINANZA, ACCESSO AL CREDITO E TERZO SETTORE. QUALI PROSPETTIVE VERSO BASILEA 3” IL 1 LUGLIO IL CONVEGNO ORGANIZZATO DAL C.E.S.T.A ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI CATANIA  
 
Catania, 30 giugno 2011- È previsto per venerdì 1 luglio alle ore 9 nel Salone delle Adunanze della Camera di Commercio di Catania (via Cappuccini, 2) il convegno dal titolo “Finanza, accesso al credito e terzo Settore. Quali prospettive verso Basilea 3” organizzato dal Centro studi C.e.s.t.a, in collaborazione con il “ Patto territoriale dell’economia sociale del calatino Sud-simeto” e con il Cat Agci, con il patrocinio dell’Ircac di Palermo e della Camera di Commercio Iaa di Catania. Il convegno si pone come uno spazio di riflessione per tutti gli attori che a vario titolo sono coinvolti nelle nuove regole del credito, in base agli accordi di “Basilea 3”, che renderanno anche ai soggetti del terzo settore, equiparate alle imprese tout court, critica la possibilità di accesso al credito. Dopo i saluti di Giuseppe Pollina, rappresentante del Centro studi C.e.s.t.a; di Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio di Catania; e di Antonio Carullo, commissario straordinario dell’Ircac; il componente della presidenza nazionale di Agci- Solidarietà, Paolo Ragusa, introdurrà l’argomento centrale dell’incontro. Tra i relatori: Mario Crosta, direttore generale di Banca Popolare Etica; Paolo Chiumenti, direttore generale di Banca Prossima; Alessandro Brunelli, presidente Consef - Consorzio nazionale servizi finanziari di Agci, che daranno un quadro tecnico relativo al credito. Mentre il punto di vista della cooperazione sociale sarà affidato a: Edoardo Barbarossa, presidente Consorzio Solco Catania - Rete di Imprese Sociali Siciliane; Silvana Strano, presidenza regionale Agci Sicilia; e a Giuseppe Turi, presidente nazionale dell’Ancs-uil. Le conclusioni saranno del presidente nazionale dell’ Agci- Solidarietà, Eugenio De Crescenzo. Il seminario proporrà misure organizzative quali la sottoscrizione di un contratto di rete della cooperazione sociale e alleanze tra le imprese solidaristiche e il mondo della finanza dedicato al terzo settore per fronteggiare il rischio della drastica riduzione del finanziamento delle imprese sociali. L’occasione sarà utile anche per approfondire nuove forme di finanziamento a beneficio delle cooperative sociali al fine di accompagnarle in un processo di ricerca di nuove aree di mercato per superare la tradizionale dipendenza dalle commesse della pubblica amministrazione.  
   
   
CLAAI CAMPANIA, RIFORMA DELL´APPRENDISTATO: INTESA TRA LE PARTI SOCIALI ED IL MINISTRO SACCONI  
 
Caserta, 30 giugno 2011 - Si è svolto un tavolo di consultazione tra le parti sociali ed il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in merito alla bozza di legge per la riforma dell´apprendistato. Il Ministro ha sottolineato due punti fondamentali della bozza di testo unico, frutto di una mediazione tra le parti interessate: aumento del numero di ore di formazione (da 64 previste nella prima stesura a 120); durata massima del periodo formativo di 5 anni per gli artigiani e di 3 anni per le altre parti datariali. All´incontro hanno partecipato i rappresentanti regionali della Claai i quali hanno posto l´accento sul disappunto manifestato dai piccoli e medi imprenditori per la riduzione della durata del periodo dell´apprendistato previsto in una prima stesura del testo. In seguito al confronto tra le parti si sono raggiunti i seguenti accordi: rinvio della contrattazione collettiva della durata minima del periodo di apprendistato (si valuterà la possibilità di introdurre un quarto anno senza benefici contributivi; stabilizzazione del rapporto lavorativo attraverso accordi contrattuali; decadenza della necessità di apprendistato in caso di contratti a tempo determinato; istituzione di nuovi tavoli di concertazione per la definizione del tirocinio, per discutere della possibilità di utilizzare i Fondi Sociali Europei (Fse) per sostenere l´apprendistato ed infine un incontro tra le parti sociali finalizzato a tracciare nuove linee guida in materia di collaborazioni a progetto. Al termine dell´incontro il segretario generale della Claai Campania Alessandro Limatola ha incontrato la presidente provinciale di Caserta Adelaide Tronco per commentare gli esiti dell´accordo. “Un risultato importante – ha dichiarato il Segretario regionale – ottenuto grazie all´impegno ed alla tenacia delle associazioni di categoria. L´apprendistato costituisce la prima componente per la formazione di qualità che può consentire, soprattutto all´artigianato dalle elevate competenze e qualificazioni, di continuare a vivere e di assorbire nuova forza lavoro” “L´accordo raggiunto con il Ministro Sacconi – ha proseguito Alessandro Limatola – è un primo passo importante, ora però si deve fare di più. E´ indispensabile semplificare le procedure burocratiche che le imprese devono mettere in essere; ottenere maggiore chiarezza sulle modalità della formazione e migliorare l´attività formativa esterna. Una maggiore sinergia tra le piccole e medie imprese ed i centri di ricerca universitari possono davvero fare la differenza nell´ambito della formazione”.  
   
   
VENERDI´ 8 LUGLIO SCIOPERO PRECARI DEL PUBBLICO IMPIEGO  
 
Trieste, 30 giugno 2011 - La direzione centrale della Funzione Pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme comunica che la Federazione nazionale dell´Unione sindacale di base del pubblico impiego ha proclamato lo sciopero nazionale dei precari della pubblica amministrazione, che avrà luogo venerdì 8 luglio prossimo dall´inizio alla fine di ciascun turno. Lo sciopero coinvolge tutti i comparti del pubblico impiego e riguarda le seguenti categorie: Lsu-lpu, Co.co.co, contratti a progetto, lavoratori con partita Iva, interinali in somministrazione, contratti di formazione lavoro, lavoratori a tempo determinato, cantieristi, titolari di assegni di ricerca (o simili) che siano dipendenti di Università o Enti pubblici di ricerca.