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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Giugno 2011
LA CORTE DEI CONTI EUROPEA PUBBLICA LA SUA PRIMA RELAZIONE SPECIALE SUL REGIME DI PAGAMENTO UNICO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE  
 
Lussemburgo - Il regime di pagamento unico (Rpu) è il principale meccanismo di sostegno finanziario a favore degli agricoltori dell’Ue. Esso intende incoraggiare gli agricoltori a soddisfare meglio la richiesta di mercato e a promuovere pratiche agricole ecocompatibili. L’rpu è applicato attualmente in 17 dei 27 Stati membri dell’Unione, con una spesa ammontata nel 2009 a circa 28,8 miliardi di euro. La relazione verte sostanzialmente sui beneficiari della politica, sulle condizioni di accesso al regime e sulla definizione di terreno ammissibile. Essa esamina inoltre in quale misura il regime contribuisca agli obiettivi consistenti nel sostenere il reddito degli agricoltori e nel mantenere il terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa). La Corte ha constatato che il regime Rpu ha contribuito al conseguimento di due dei principali obiettivi della Pac sopra citati. Tuttavia, l’audit conclude, in generale, che nell’attuazione del regime sono stati riscontrati una serie di aspetti discutibili: la definizione dei beneficiari del regime è stata formulata, e successivamente applicata, in un modo che consente a persone o enti che non svolgono attività agricole, o che le svolgono solo in maniera marginale, di beneficiare dei pagamenti Rpu. La Corte ha rilevato dei casi in cui il sistema applicato ha incoraggiato investimenti da parte di operatori che nutrono uno scarso interesse per l’esercizio dell’attività agricola ma che sfruttano i redditi garantiti forniti dall’Rpu; in alcuni Stati membri, l’ingresso di nuovi agricoltori è spesso ostacolato dalle attuali condizioni di accesso ai diritti all’aiuto (che possono comportare investimenti sostanziali) le definizioni di terreno ammissibile all’aiuto Ue e di attività agricola ammissibile sono generiche. Di conseguenza, gli agricoltori possono ricevere pagamenti senza essere tenuti a svolgere alcuna attività di manutenzione e non vi è alcun collegamento diretto fra il livello dell’aiuto Rpu e i costi sostenuti per mantenere il terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali; attualmente vengono applicate nell’Ue circa venti diverse varianti dell’Rpu. Nella versione principale (il modello storico), l’aiuto viene calcolato in base ai pagamenti erogati agli agricoltori negli anni 2000-2002. Nel corso del tempo, i pagamenti sono stati disgiunti dalle condizioni in cui è effettivamente svolta l’attività agricola nelle varie regioni; a beneficiare dell’Rpu è principalmente un numero limitato di aziende agricole di grandi dimensioni. Sulla base delle proprie constatazioni e conclusioni, la Corte dei conti europea ha sottoposto all’attenzione della Commissione una serie di raccomandazioni, in cui suggerisce, fra l’altro, di destinare gli aiuti agli agricoltori “attivi”, di definire più chiaramente i terreni e le attività agricole ammissibili al fine di escludere le attività che non contribuiscono ad accrescere la produttività agricola e le parcelle non adibite ad usi agricoli. Essa raccomanda inoltre di tener conto del costo delle attività che contribuiscono alla protezione o al miglioramento dell’ambiente. Infine, la Corte raccomanda che l’importo dei diritti sia basato sulle condizioni in cui è effettivamente svolta l’attività agricola nelle varie regioni dell’Ue e che si cerchi di conseguire una ripartizione più equilibrata degli aiuti Rpu tra gli agricoltori.  
   
   
UE, PREZZI PIÙ EQUI PER I PRODUTTORI DI LATTE  
 
 Per aumentare il potere contrattuale dei produttori di latte ´, che deve essere abilitato a negoziare prezzi più equi attraverso le associazioni di produttori senza cadere fallo del diritto della concorrenza. Le pratiche tariffarie deve essere reso più chiaro in tutta la catena di distribuzione, e caseifici deve essere fatto per segnalare i loro acquisti mensili, ha detto che la commissione per l´agricoltura il Lunedi, un progetto di regolamento che modifica la Ue in materia di contratti del latte. Le nuove regole si applicano solo fino al 30 giugno 2020, e sarà riesaminata nel 2014 e il 2018. Più potere contrattuale per i produttori - Per correggere lo squilibrio di potere contrattuale tra produttori e caseifici, gli agricoltori dovrebbero essere in grado di aderire alle organizzazioni di produttori ´che in grado di negoziare consegne di latte crudo per loro e per garantire che ottengono una parte più equa del prezzo pagato dai consumatori, tra l´altro per coprire la produzione in aumento costi, dice il comitato Per evitare la formazione di cartelli, il volume di latte crudo coperto da tali negoziati e prodotte o consegnate in qualsiasi Stato membro non può superare il 40% della produzione totale nazionale di quello stato - cioè il 7% in più rispetto alla proposta originaria Ce - e 3,5 % della produzione totale dell´Unione europea. Tuttavia, per evitare gravi distorsioni della concorrenza, un´autorità nazionale della concorrenza o, se i negoziati coprono più Stati membri, la Commissione europea, può decidere che l´accordo deve essere rinegoziato o non attuato. Contratti obbligatori - Con il nuovo regolamento, ogni fornitura di latte crudo da un agricoltore ad un processore dovrebbe essere oggetto di un contratto scritto. Se la consegna viene effettuata tramite uno o più collezionisti, sarà fino alla Stato membro in questione di decidere quale fase dovrebbe essere coperto, dice un emendamento inserito dal comitato. Questi contratti dovrebbero essere conclusi prima della consegna, e avrebbe dovuto stato fissato un prezzo del latte per non meno di un anno, dicono i deputati. Allo stato attuale, i prezzi del latte sono spesso fissato solo dopo la consegna, sulla base degli utili realizzati da caseifici, il che significa che gli agricoltori devono vendere senza sapere quanto guadagneranno, osserva il comitato. Monitoraggio dei prezzi alla produzione - Volumi di produzione e prezzi medi pagati per il latte crudo dovranno essere dichiarati dal primo acquirente ogni mese in un emendamento approvato in commissione. I deputati chiedono inoltre di un´Agenzia di monitoraggio del mercato da stabilire per raccogliere e diffondere la produzione e forniscono dati diversi al fine di segnalare tempestivamente gli squilibri latte possibile futura del mercato. Regole di origine - Per migliorare il funzionamento del mercato per i prodotti lattiero-caseari registrati con una denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp), il comitato ha proposto un sistema di gestione dell´offerta, che gli Stati membri possono stabilire a condizione che non sarà in alcun modo lesivi della concorrenza sul mercato unico o portare ai piccoli produttori di essere influenzata negativamente. Altre misure - I deputati, preoccupati che queste nuove regole non può essere sufficiente a superare tutte le difficoltà che i produttori di latte, e in particolare quelli con piccole mandrie o in aree remote, ha invitato la Commissione a intervenire con ulteriori iniziative per i produttori di latte nella sua proposta legislativa, dovuto in tardo autunno 2011, per la politica agricola comune (Pac). Il rapporto, redatto da James Nicholson (Ecr, Uk), è stato approvato con 34 voti favorevoli e 3. I prossimi passi - La relazione sarà messa ai voti dal Parlamento nel suo complesso entro la fine dell´anno. Deputati nel frattempo lanciare un informale a tre vie colloqui con la Commissione e il Consiglio al fine di raggiungere un accordo in prima lettura prima della votazione in seduta plenaria ha luogo.  
   
   
NUOVO "DIZIONARIO DELLE PIANTE" FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE DI RICERCA GLOBALE  
 
Se hai bisogno di informazioni particolari sulle proprietà funzionali di una determinata pianta, il tuo primo punto di riferimento dovrebbe essere il nuovo database sulle piante sviluppato da un team internazionale di biologi. Il database Try è il frutto della collaborazione tra 106 istituti di ricerca disseminati in tutto il mondo; questo vero e proprio "dizionario delle piante" raccoglie 3 milioni di tratti relativi a 69.000 delle 300.000 specie vegetali presenti nel mondo. Lo scopo del nuovo strumento, pubblicato nella sua prima versione sulla rivista Global Change Biology, è di fornire una fonte indispensabile di dati per la ricerca sulla biodiversità e le scienze della terra. "Questo enorme progresso nella disponibilità di dati porterà a previsioni più affidabili su come i confini vegetali e le proprietà degli ecosistemi si sposteranno in futuro a causa del cambiamento climatico e dell´uso del suolo", commenta il dottor Ian Wright della Macquarie University, in Australia, uno dei coordinatori congiunti del progetto. "Il database Try globale promette anche di rivoluzionare la ricerca sulla biodiversità, portando ad una nuova comprensione di come non solo il numero di specie (biodiversità), ma anche la variazione tra le specie nei loro tratti (diversità funzionale) insieme [influenzano] le funzioni e i servizi degli ecosistemi". I tratti vegetali - le caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle piante - determinano il modo in cui le piante competono per le risorse quali la luce, l´acqua e i nutrienti del suolo, nonché dove e quanto velocemente possono crescere. I tratti vegetali riguardano anche l´influenza che le piante hanno sulle proprietà dell´ecosistema quali i tassi del ciclo dei nutrienti, l´uso dell´acqua e l´assorbimento di biossido di carbonio. Concentrare in un unico punto i dati relativi ai tratti vegetali avrà anche un impatto positivo sulla ricerca dedicata agli effetti dei cambiamenti climatici a livello dell´ecosistema e dell´intero pianeta, che finora era frenata dalla mancanza di accesso ai dati sui tratti per un numero relativamente alto di specie. Il database Try, la cui realizzazione ha richiesto quattro anni di lavoro, mira a colmare questa lacuna nel campo della ricerca. "I modelli della vegetazione globale comunemente classificano le specie vegetali in un piccolo numero di tipi funzionali, come le erbe o gli alberi sempreverdi, ma questi non colgono la maggior parte delle variazioni osservate nei tratti delle piante", dice Christian Wirth, professore di ecologia presso l´Università di Lipsia, in Germania, un altro coordinatore del progetto. Il database Try mostra per la prima volta su ampia scala che la maggior parte delle variazioni dei tratti osservate è rappresentata dalle differenze tra le specie vegetali. Al contrario, i tipi vegetali funzionali, come quelli utilizzati nei modelli globali della vegetazione, contribuiscono molto meno alla variazione dei tratti: per alcuni tratti per appena il 25%. Utilizzando modelli della vegetazione basati sui tratti si produce una rappresentazione più realistica ed empiricamente fondata della biodiversità terrestre nei modelli del sistema Terra. La professoressa Sandra Díaz dell´istituto di ricerca Imbiv-conicet in Argentina esprime il suo parere sul carattere innovativo del database: "Il livello delle sfide che dobbiamo affrontare richiede nuovi modi di fare scienza, sia in termini di dimensioni delle reti e delle banche dati, che dell´elevato grado di collaborazione." Il database Try è ospitato presso l´Istituto di biogeochimica Max Planck di Jena, in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di biogeochimica Max Planck: http://www.Bgc-jena.mpg.de/    
   
   
PESCA: SICILIA INCONTRA AUTORITA´ VIGILANZA MARE PER TEMATICHE SICUREZZA  
 
Palermo - Si e´ riunito ieri mattina presso i locali dell´assessorato regionale delle risorse agricole ed alimentari un tavolo tecnico a cui hanno partecipato, l´assessore Elio D´antrassi, il dirigente del Dipartimento degli Interventi per la Pesca, Salvatore Barbagallo e le Autorita´ di vigilanza a mare che operano nel territorio regionale. Nel corso dell´incontro si e´ discusso della sicurezza in materia di pesca, l´assessore Elio D´antrassi, si e´ soffermato sull´importanza del rispetto delle regole che derivano dalla "stringente regolamentazione comunitaria e della necessita´ di coniugare le nuove regole con gli usi, le consuetudini e le tradizioni che appartengono al settore pesca siciliana". "La Sicilia - ha aggiunto - conta piu´ di cento punti di sbarco ed e´ quindi complesso e difficile il puntuale controllo da parte delle forze dell´ordine". D´antrassi ha recepito la proposta da parte del Corpo di Polizia di istituire un tavolo di lavoro allargato alle categorie produttive della pesca al fine di coordinare costantemente e condividere le problematiche relative alla vigilanza e al controllo a mare e a terra per la sicurezza del pescato in Sicilia.  
   
   
PUGLIA: "BILANCIO CONFERMA VOLONTÀ REGIONE DI RISPONDERE A MONDO AGRICOLO"  
 
Una dichiarazione dell’Assessore alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno: “L’approvazione del ddl di assestamento del Bilancio in Consiglio regionale ha confermato la volontà politica del governo regionale di rispondere alle aspettative del mondo agricolo pugliese con sei provvedimenti che, in controtendenza al disimpegno del governo nazionale, danno risposte concrete ad esigenze altrettanto concrete. In particolare, nel disegno di legge approvato viene data una ulteriore risposta alla volontà di restituire ai Consorzi di Bonifica un ruolo attivo nelle vicende del comparto agricolo pugliese, prevedendo la dotazione finanziaria di 11 milioni di euro per far fronte alle spese di funzionamento e consentire la attuazione della legge approvata il 21 giugno scorso in tema di norme straordinarie per i Consorzi di Bonifica. Altro provvedimento di grande significato, è il sostegno all’attività di miglioramento genetico svolte dalle Associazioni di allevatori, che garantisce qualità e sicurezza alimentare al sistema zootecnico, e che si fa carico di impegni finanziari per 1 milione e 100 mila euro, sostituendosi alla inadempienza del governo nazionale che si è sottratto, per la prima volta nella storia del Paese, al sostegno finanziario di funzioni costituzionalmente delegate alle Regioni. Questi provvedimenti insieme agli altri dimostrano ancora una volta la volontà del governo regionale di restituire all’agricoltura quel valore strategico all’interno del sistema economico e produttivo. Il voto all’unanimità da parte del Consiglio regionale rafforza il nostro impegno, ma rende ancora più evidente la scarsa propensione del governo nazionale al tema agricolo”.  
   
   
AGRICOLTURA LOMBARDA: PATRIMONIO ZOOTECNICO, ACCORDO CON SPALLANZANI NEL PROGRAMMA ANCHE IL RICONOSCIMENTO PER L´ASINO OROBICO  
 
Milano - Sono in arrivo novità per quanto riguarda il patrimonio zootecnico della Regione Lombardia. Nel corso della Giunta riunitasi oggi è stata approvata una delibera, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani, che approva lo schema di convenzione da stipularsi con l´Istituto Sperimentale Italiano ´Lazzaro Spallanzani´ per la realizzazione del programma straordinario relativo al patrimonio zootecnico lombardo, che verrà effettuato entro questo 2011. Nel documento di giunta si determina anche l´assegnazione di 350.000 euro come contributo aggiuntivo allo stesso Istituto. Sul fronte degli investimenti si punta al potenziamento delle strutture di analisi, con la creazione di un laboratorio di criobiologia finalizzato allo sviluppo di nuove piattaforme per il congelamento del seme animale, e dei mezzi informatici per migliorare le elaborazioni statistiche che riguardano le specie dei bovini (Frisona, Bruna, Jarsey, Pezzata Rossa, Blu Belga, Limousine, Piemontese), dei caprini, dei suini e degli equini. Sul fronte dello sviluppo e della progettazione novità per quanto riguarda soprattutto gli equini, dove le soluzioni adottate dal programma straordinario prevedono l´autorizzazione all´utilizzo degli stalloni "fuori standard di razza" e il riconoscimento della razza dell´´Asino Orobico´. Per quanto riguarda, invece, i suini, il progetto prevede di validare il sistema relativo al controllo di processo in un secondo grande centro verri e di attivare una sperimentazione in campo finalizzata alla valutazione del livello di fertilità dei verri. Il quadro generale della attività prevede: il miglioramento del servizio di gestione e analisi dei dati riproduttivi delle specie, il supporto alla normazione della riproduzione degli equidi, il supporto alla riproduzione suina, lo sviluppo di un Sistema per l´accreditamento di prove di laboratorio seminologico e le linee guida sulla riproduzione.  
   
   
DATI DI PRODUZIONE SPECK ALTO ADIGE IGP – PRIMI MESI DEL 2011: +5%  
 
Bolzano – Dal Consorzio di Tutela Speck Alto Adige arrivano i dati di produzione dei primi cinque mesi del 2011. Dati in crescita in confronto ai primi mesi dell’anno scorso: alla fine di maggio sono state prodotte 987.853 baffe di Speck Alto Adige Igp che comparate alla produzione dell’anno precedente sono aumentate del 5% (nei primi 5 mesi del 2010 erano state prodotte 941.982 baffe di Speck marchiato). Inoltre sempre in forte crescita il segmento del pre-affettato che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è cresciuto del 17%. Dati di produzione Speck Alto Adige Igp 2010: I dati di produzione del 2010 confermano l’andamento positivo dello Speck Alto Adige Igp. Questo risultato è da ritrovare nel fatto che il settore non ha sentito molto la crisi ed è quindi riuscito velocemente a raggiungere il livello del 2008, il livello storico più alto. La produzione di Speck Alto Adige Igp è cresciuta quest’anno di +9,6% (in totale 2.392.842 baffe) rispetto al 2009. Parallelamente all’incremento della produzione di speck marchiato è cresciuta anche la produzione complessiva dei produttori riconosciuti dal Consorzio per un incremento di 10%. In totale sono state prodotte 6.119.763 baffe. Il rapporto tra produzione di Speck marchiato e la produzione di speck totale è del 39%, valore che rispecchia quello degli anni precedenti. Particolarmente significativa è stata la performance dell’affettato. Questo tipo di confezione ha segnato nel 2010 una crescita del 17,5%, rispetto all’anno precedente. Lo Speck Alto Adige Igp - Lo Speck Alto Adige Igp è un prosciutto crudo, leggermente affumicato e stagionato all’aria pura, dal gusto e dall’aspetto inconfondibile. Il suo peculiare carattere deriva dallo stretto legame con la terra d’origine, l’Alto Adige, regione di transizione tra la cultura nordica e quella mediterranea. Il clima particolarmente favorevole delle valli alpine, con tanto sole e aria pulita, gioca un ruolo fondamentale nella produzione di speck. La lunga tradizione, gli ingredienti migliori nonché la genuinità del prodotto e la qualità controllata, rendono lo Speck Alto Adige Igp una specialità tipica, unica ed inconfondibile.  
   
   
AGRICOLTURA:AL PORTO DI PALERMO SI PRESENTA MOSTRA MULTIMEDIALE SULLE RISERVE  
 
Palermo - Giovedi´ 30 giugno, presso l´Officina del Porto di Palermo (Calata dei Marinai), alle ore 11, si svolgera´ la conferenza stampa di presentazione della mostra multimediale "Effetto Terra: le riserve naturali di Sicilia". Si tratta di una iniziativa che accorcia le distanze materiali tra le Riserve naturali siciliane ed il virtuale visitatore. Infatti, bastera´ un clic per visitare, ad esempio, il vulcano di Stromboli e Strombolicchio, passeggiare attraverso i percorsi che costeggiano le coste dello Zingaro, arrivare alle Egadi, e proseguire attraverso antichi sentieri che conducono alla scoperta di Pantelleria. La mostra sara´ in esposizione dal 1 al 15 luglio presso lo stesso spazio "Officina del Porto", all´interno del porto di Palermo. L´evento e´ organizzato dalla Societa´ "De Arte Service & Management" ed e´ promosso dal dipartimento Azienda regionale Foreste demaniali, in collaborazione con l´Autorita´ Portuale di Palermo. "Il porto di Palermo, accesso naturale da chi arriva per mare - spiega Rino Giglione, direttore del dipartimento Azienda regionale Foreste Demaniali - e´ stato scelto perche´ chi viaggia per mare dimostra di amare la natura sapendola apprezzare e gustare senza fretta. I percorsi multimediali proposti catapultano il fruitore attraverso scorci meravigliosi spesso sconosciuti". Dunque, "Effetto Terra: le riserve naturali in Sicilia" guidera´ il visitatore in uno straordinario viaggio tra le bellezze paesaggistiche che il loro territorio offre.  
   
   
TRENTO: AIUTI COMUNITARI AGLI AGRICOLTORI, PAGAMENTI EFFETTUATI  
 
 "Una buona notizia, che conferma la bontà del sistema di pagamento che la Provincia ha attivato ma che, soprattutto, dà ossigeno e motivazione ad un settore, quello agricolo, che sta affrontando con coraggio e determinazione un passaggio non facile. Sì, quella di oggi è davvero di una buona notizia per gli agricoltori trentini. Sottolineo la celerità con la quale sono stati rispettati i termini, a conferma della validità dell’idea di istituire l’Agenzia Provinciale per i pagamenti". Così Tiziano Mellarini, assessore all´agricoltura, esprime soddisfazione per il fatto che l´Agenzia Provinciale per i pagamenti (Appag) – l´organismo pagatore per gli aiuti in agricoltura della Provincia Autonoma di Trento - sia riuscita, entro la scadenza del 30 giugno, prevista dalla normativa comunitaria, a pagare gli aiuti diretti relativi al primo pilastro della Pac, la Politica agricola comune, una delle politiche più importanti dell´Europa unita. C´è poi un altro dato che l´assessore Mellarini sottolinea con forza: "In questa tornata è stata superata la soglia del 98% dei pagamenti ammissibili. Un traguardo di assoluto rispetto. Ora l´Appag dovrà concentrarsi sulla soluzione dell’arretrato per il Piano di Sviluppo Rurale e sulla definizione dello schedario viticolo per favorire la completa applicazione della riforma comunitaria che riguarda il settore". Il totale dei pagamenti effettuati è pari ad 20.095.494,55 euro e si riferisce in particolare ai titoli del Regime di Pagamento Unico per un importo di 7.123.421,68 euro. Gli aiuti relativi al regime di sostegno specifico delle polizze assicurative per il settore ortofrutticolo sono invece pari a 12.320.180,86 euro mentre il premio relativo alla qualità del latte è pari ad un importo di 651.892,01 euro.  
   
   
AUSTRIA, AUMENTA FATTURATO PASTA FRESCA DELLA ZIMMERMANN  
 
 La piccola azienda a conduzione familiare austriaca Zimmermann, ha registrato nel 2010 un fatturato di 500.000 euro. L´azienda produce all´anno 26 tonnellate di pasta all´uovo di 87 diversi tipi, senza l´aggiunta di conservanti e aromi, utilizzando circa 140.000 uova. Persino durante la crisi la ditta ha registrato un leggero aumento del fatturato che, per il 45 p.C. Proviene dalla vendita diretta, per il 20 dalla vendita a ristoranti e negozi.  
   
   
L’ORTOFRUTTA, “REGINA” DELL’EXPORT, SI INCONTRA A MACFRUT 2011  
 
A Cesena (5-7 ottobre 2011), la 28a edizione della maggior rassegna per il bacino Mediterraneo della filiera ortofrutticola - Novità e incontri fra buyers e produttori per delineare il futuro di un settore fondamentale per l’alimentazione e la salute – “Oscar” per l’innovazione L’ortofrutta, con oltre 6 miliardi di Euro (fresco+conserve) è la prima voce dell’export italiano nel mondo, superando il vino, come risulta dai dati Istat sulla bilancia commerciale agroalimentare. Inoltre si deve considerare che nel 2010 il saldo attivo (fra import ed export) per l’ortofrutta è stato di 1,2 miliardi di Euro (l’export è stato di circa 4 miliardi di Euro). «Questi risultati -sostiene Domenico Scarpellini Presidente di Macfrut- premiano l’attività e la capacità di produttori e aziende di lavorazione, intermediari e imprese di attrezzature e packaging. Vorrei sottolineare che Macfrut stesso ha contribuito a questa positiva situazione, stimolando l’intero settore verso l’innovazione di prodotto e di processo, aiutando concretamente l’internazionalizzazione e fornendo la maggior rassegna del bacino del Mediterraneo per concentrare l’incontro degli operatori di tutto il mondo. Non a caso vorrei ricordare che alla scorsa edizione parteciparono delegazioni e addetti di una ottantina di Paesi e abbiamo stretto joint venture con Egitto, Usa, Israele e siamo diventati partner del grande appuntamento di Eima-agrimach di Nuova Delhi, per quanto riguarda il Food Processing». Macfrut (che si terrà a Cesena dal 5 al 7 ottobre 2011) è la rassegna di tutta la filiera e si è caratterizzata come il punto di incontro sulle prospettive dell’ortofrutticoltura mondiale, dove si vedono macchine, attrezzature, varietà e cultivar, dove si affrontano le tematiche più scottanti e più impegnative e da cui escono indicazioni e di compilano documenti per il futuro del settore. Una rassegna che sta “scaldando i motori” con prestigiose adesioni da parte delle più importanti aziende dei vari segmenti che compongono il “percorso” che porta frutta e verdura dal campo alla tavola del consumatore. La situazione dell’epidemia di e-coli (Escherichia Coli), ha dimostrato che in mancanza di serie e approfondite analisi, con conseguenti dichiarazioni “pandemiche” sui media, si rischia il caos. Addirittura c’è chi ha calcolato che se in Europa queste preoccupazioni riguardano oltre il 65% degli abitanti in Italia si supera il 70%. «Quanto è successo non può essere preso solo come un sintomo della particolare attenzione che oggi c’è verso la salubrità degli alimenti e di frutta e verdura in particolare -commenta Scarpellini- perchè la vicenda porta danni a tutto il settore. Dal blocco delle importazioni in Russia ai drastici cali dei consumi di questo fondamentale alimento, che fornisce un importante scudo per il benessere e il vivere in salute. E questo capita in un momento in cui l’ortofrutta sta trainando l’economia italiana: secondo l’Istat, nel primo trimestre 2011, il comparto agricolo (guidato da Frutta e verdura) segna un +2,3% del valore aggiunto rispetto al trimestre precedente, con industria e servizi che crescono entrambe “appena” dello 0,1%». Macfrut con l’apporto di tutte le sue componenti, è l’appuntamento in cui si elaborano soluzioni e “linee guida”, oltre ad essere un rilevante momento per il business (incontri B2b fra imprenditori esteri ed aziende italiane). Tutto questo porta ad una rilevante partecipazione da tanti Paesi esteri di addetti ai lavori (soprattutto dei grandi buyers), con una convegnistica di alto livello. E il particolare momento porterà ad affrontare il problema delle regole e delle “influenze” che incidono sull’intero settore. Innovazione e ricerca, sviluppo di processi e miglioramento delle tecniche, avanzamenti tecnologici e strumenti di sempre maggior aderenza alle esigenze degli operatori, varietà capaci di rispondere alla domanda del consumatore, sono altrettanti momenti di quella capacità di uscire dalla crisi che il settore metterà in mostra a Macfrut 2011. Alcuni segnali positivi verranno dall’“Oscar Macfrut” per l’innovazione, il premio istituito lo scorso anno, che mette in luce prodotti originali (e già in commercio) di creatività e capacità di utilizzo dei materiali, sperimentazione in campo e ricerca. Infine, Macfrut si sta incaricando anche di essere una “piattaforma” dove vengono presentati ed illustrati tutti quei metodi e azioni che possono incrementare l’uso di un alimento, come frutta everdura, che di per sé è un forte aiuto per la salute (antiossidanti, ecc) ed il benessere. Uno dei punti più importanti su cui accentuare l’attenzione è come aiutare il consumo di frutta, soprattutto come incrementare il consumo “extra domestico”: mentre mela e banana, per esempio, sono maggiormente avvantaggiate per le loro caratteristiche, non si può dire altrettanto per pesca o kiwi. «Da qualche anno –conclude Scarpellini- si è cercato di stimolare l’intera filiera, per favorire nuovi modi di consumo con l’intento di ricercare e trovare forme diverse e interessanti per i giovani e i giovanissimi». Per informazioni: tel. ++39 0547 317435 sito: www.Macfrut.com - e mail: info@macfrut.Com  
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL BRODETTO E DELLE ZUPPE DI PESCE NELLE MARCHE  
 
Dal 9 all’11 settembre, nelle Marche, la Ix edizione del Festival Fano, 13 giugno 2011- Ix edizione per il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, la popolare manifestazione organizzata dalla Confesercenti di Pesaro e Urbino, in programma a Fano (regione Marche) dal 9 all’11 settembre 2011. In gara, secondo l’ormai consolidata formula, alcuni tra i più qualificati ristoranti italiani e stranieri che si sfideranno per la conquista del Miglio Brodetto 2011. Titolo, che lo scorso anno, si è aggiudicato lo chef sardo Stefano Dedidda del ristorante di Cagliari Dal Corsare. Novità della Ix edizione: quest’anno per la prima volta entreranno in competizione gli chef stranieri, sempre presenti al Festival ma fuori concorso. La formula sarà la stessa: 8 partecipanti, 6 italiani e 2 in rappresentanza di altri Stati europei, in una sfida a due che permetterà di vincere chi ha conseguito il maggior punteggio complessivo. A decretare il Miglior Brodetto 2011 una giuria qualificata composta dalle migliori firme del giornalismo enogastronomico italiano presieduta da Enzo Vizzari, Se la giuria tecnica avrà il compito di individuare il Miglior Brodetto d’Italia, quella popolare (può partecipare chiunque, si richiede la prenotazione allo 0721.831382, costo 25 euro), attribuirà il premio speciale vinto, nel 2010, dallo chef Gianfranco Pascucci, del ristorante Pascucci Al Porticciolo di Fiumicino (Roma). Per tutti, l’appuntamento è dal 9 all’11 settembre 2011, alla cittadella del Brodetto (lungomare di Fano- regione Marche) per trascorre piacevoli giornate tra stand, musica, cinema, piatti di pesce e competizioni culinarie. I filmati e le fotografie della predente edizione sono visibili sul sito www.Festivaldelbrodetto.it  
   
   
STUFFER LANCIA I NUOVI MINI PANCAKES: MINI-FRITTELLE GUSTOSE E VERSATILI, ISPIRATE ALLA TRADIZIONE AMERICANA  
 
. L’azienda Stuffer continua il suo percorso verso l’innovazione, lanciando sul mercato italiano una novità assoluta, i Mini Pancakes, ispirati alle tradizionali frittelle americane; buoni e gustosi, adatti a tutta la famiglia e ideali per ogni momento della giornata. L´azienda altoatesina Stuffer lancia sul mercato italiano una novità assoluta, i Mini Pancakes, ispirati alle tradizionali frittelle americane, reinventati in un formato più piccolo, comodo e versatile. I Mini Pancakes invitano a sperimentare, lasciando libera la propria fantasia: possono essere consumati sia freddi che caldi (solo 60 secondi nel microonde) ed il loro gusto, leggermente dolce, li rende perfetti da abbinare con zucchero a velo, cioccolato, miele, sciroppo d’acero o marmellate, mentre abbinati a salumi e formaggi molli creano un delizioso contrasto di sapori. Ottimi consumati la mattina a colazione, come aperitivo e dessert, o semplicemente assunti come snack durante la giornata. Il loro target è molto ampio: dalla sosta golosa a una deliziosa merenda per i bambini. Garantiti dal marchio Stuffer, il loro punto di forza è la qualità degli ingredienti: contengono farina di segale, grano saraceno, senza Ogm e grassi idrogenati. Si conservano per circa 20 giorni in frigo alla temperatura di +4 °C e sono proposti in confezioni da 24 pezzi (200g), a partire da 1,89 €. Curatissima anche la confezione dei nuovi Mini Pancakes, ideata per rafforzarne la visibilità e fatta per essere notata all’interno del banco frigo: con i suoi colori vivaci conferisce un’immagine di freschezza e genuinità al prodotto, grazie anche al supporto di un simpatico cartone espositore. Con questa novità l’azienda Stuffer intende rafforzare il legame con i suoi fedelissimi consumatori e conquistarne di nuovi. Dal 1919 la qualità è una tradizione per la famiglia Stuffer. L´azienda altoatesina propone un´ampia gamma di prodotti freschi, organizzati nelle linee Stuffer, Crea..., Cremolo e Vivita: dagli yogurt ai dessert a base di latte, dai prodotti dedicati ai bambini alle bevande al latte e frutta, dai formaggi spalmabili alle basi pronte fresche. Tutti prodotti buoni e sani, realizzati solo con il miglior latte e le migliori materie prime. Www.stuffer.it  
   
   
FATTORIA EOLIA: LA LEGGEREZZA DEL VENTO “LA NOTTE DEI VENTI” HA SEGNATO IL DEBUTTO AL PUBBLICO DELLA FATTORIA EOLIA DI ROVOLON (PADOVA). NUOVA INTERPRETAZIONE DEI COLLI EUGANEI  
 
Una serata accarezzata dal vento, con aperitivo tra le vigne e cena sulle note musicali del quartetto da camera 4Quarti. “La notte dei venti” è lo scenario che Giovanni Zini, titolare di Fattoria Eolia, ha scelto per presentare i suoi vini alla stampa e al pubblico specializzato. L´azienda agricola si trova a Rovolon, in provincia di Padova, nel Parco Regionale dei Colli Euganei. Qui Giovanni Zini coltiva quasi tre ettari di vigneti in un ambiente unico dove ciascun vino è irripetibile grazie alla presenza di condizioni climatiche particolari, che trovano nella leggerezza del vento la loro identità. Il vento è già nel nome, Eolia era infatti l´isola leggendaria dimora di Eolo, Dio greco del vento. E vento è il Robolo, la particolare brezza che soffia tra le colline di Rovolon e quindi tra le vigne dell´azienda. Una variabile determinante, che favorisce lo sviluppo di aromi negli acini, mantenendo al contempo salubri le uve. “Per superare l´omologazione dobbiamo contare sulla nostra storia, sul nostro territorio con un pizzico di coraggio – racconta Giovanni Zini, titolare di Fattoria Eolia – noi abbiamo scelto di andare controvento, una scelta di cuore, producendo vini con una tipicità rinnovata. Come per il nostro Rubinara, prodotto con uva Garganega in purezza che sui nostri terreni acquisisce una particolare nota floreale”. Anche per le etichette Giovanni Zini ha scelto una strada nuova: i disegni di Marta Farina, illustratrice di Belluno che si è formata all´Accademia delle Belle Arti di Venezia e Ecole Estienne di Parigi. I vini prodotti da Fattoria Eolia sono: Rubinara Bianco Veneto Igt, Baraban Rosso Veneto Igt, Il Dragone Cabernet Sauvignon Colli Euganei Doc. Per informazioni: www.Fattoriaeolia.com  
   
   
GARDEN PARTY,L’ELEGANTE BOX DI CHARLES HEIDSIECK: UN BRINDISI SPECIALE PER LE SERE D’ESTATE  
 
Quando arriva l’estate gli amanti del buon vivere amano fuggire dal caos della città e rifugiarsi in luoghi più tranquilli e piacevoli. Godersi una cena all’aperto, seduti sulla spiaggia, organizzare uno spuntino in riva al fiume oppure partecipare ad un party in giardino, diventano occasioni speciali con Garden Party, l’elegante box di Charles Heidsieck, che presenta una veste tutta nuova per il 2011. Garden Party contiene una bottiglia di prezioso champagne Charles Heidsieck Rosé Réserve, quattro Charles flutes e quattro pratici reggibicchieri a fiore. Charles Heidsieck Rosé Réserve è perfetto da gustare con uno spuntino bucolico fresco e ricercato, che ne esalti lo straordinario bouquet di fragoline selvatiche fresche, pompelmo rosa e ciliege Mont-morency. Il design ricercato del packaging con le tonalità tenui delle rose inglesi e dei fiori di ciliegio celebrano l’estate in grande stile con un tocco originale, perfettamente intonato alla stagione. In più, Garden Party è particolarmente pratico da utilizzare: può essere trasportato facilmente in ogni luogo – magari nel portapacchi di una Vespa, in una macchina decappottabile che sfreccia nel vento o su una bicicletta ultra chic. I quattro reggi bicchieri, inoltre, possono essere infilati nel terreno per gustare un flute di champagne anche nelle situazioni più insolite. Garden Party di Charles Heidsieck: per gustare lo champagne Rosé Réserve il limite è dato solo dalla propria immaginazione… A proposito dello Champagne Charles Heidsieck Rosé Réserve: Una cuvée carnosa e golosa di un’eleganza naturale e sofisticata. Alla vista Il colore delicato di una rosa inglese, con nuance del pruno in fiore illuminate da bollicine finissime e vivaci. All’olfatto L´armonia è bucolica, la ricchezza dell’assemblaggio si esprime in una prima impressione dolce e fruttata di prugna, fragolina di bosco e pomelo, che si intensifica via via con note di tabacco e spezie dolci, come la cannella e il bastoncino di liquirizia. La nota finale, profonda ed equilibrata, evoca il baccello di vaniglia fresca e la schiuma della confettura che bolle nel paiolo. Al palato L´attacco è fresco e dolce. Gli aromi evocano l’ambiente estivo di una merenda