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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO. SESSIONE PLENARIA: CRISI ECONOMICA, SITUAZIONE IN LIBIA, 10° ANNIVERSARIO DELL´11 SETTEMBRE  
 
Strasburgo, 13 settembre 2011 - Il Presidente dl Pe, Jerzey Buzek, in apertura della sessione plenaria di Strasburgo, ha sottolineato gli sforzi compiuti dalle istituzioni europee per risolvere la crisi economica e per giungere presto alla fine della guerra in Libia. Il Presidente ha anche ricordato il 10° anniversario dell11 settembre e condannato l´irruzione del 2 luglio scorso nell´abitazione dell´eurodeputato britannico Sajjad Karim. Sulla crisi economica, Buzek ha spiegato che, grazie ai continui incontri fra i leader politici ed economici dell´Europa avvenuti durante l´estate, il Presidente della Commissione Barroso sarà presto in grado di presentare nuove proposte, aggiungendo che il Presidente dell´eurogruppo Jean-claude Juncker parlerà all´Aula nel corso del mese di settembre. Sulla Libia, Buzek ha accolto con favore la prospettiva di una fine delle ostilità e sottolineato che il desiderio del Parlamento europeo è di aiutare la popolazione libica a ricostruire il Paese. Sajjad Karim - Il Presidente Buzek ha condannato duramente l´assalto dello scorso 2 luglio all´abitazione privata del deputato europeo Sajjad Karim (Ecr, Uk). "Tali minacce alla libertà di espressione di un singolo deputato del Parlamento europeo sono inaccettabili. Karim ha ricevuto il mandato di parlamentare dai cittadini britannici nel corso di un´elezione democratica. Ogni attacco a lui e alla sua famiglia rappresenta un attacco alla democrazia e al suo elettorato", ha detto il Presidente. 11 settembre: decimo anniversario - Il Presidente Buzek ha ricordato che, a 10 anni dagli attentati dell´11 settembre 2001 al World Trade Center e al Pentagono dove hanno perso la vita quasi 3.000 persone innocenti provenienti da 70 Paesi, "la guerra contro il terrorismo è ancora in corso". "La vittoria si avrà quando riusciremo a cambiare la mentalità di chi non ha nessun rispetto per la vita", ha aggiunto, ricordando che spetta ai politici europei consegnare alle future generazioni un´Europa dove regni la sicurezza e la pace. Dimissioni e nuove nomine - Buzek ha informato l´Aula delle dimissioni, a partire dal 1° settembre di Eva Britt-svenson e, dal 7 settembre, di Dirk Sterckx. Quest´ultimo sarà sostituito da Philippe De Backer (Alde, Be). Luigi de Magistris, il cui seggio è stato dichiarato vacante, è sostituito da Andrea Zanoni (Alde, It). Il Presidente ha quindi dato il benvenuto ai nuovi membri: Franck Proust (Ppe, Fr), Dimitrios Droutsas (S&d, He) e Tarja Cronberg (Verdi/ale, Fi). Cambiamenti all´ordine del giorno - Una risoluzione sulla situazione in Libia sarà posta in votazione giovedì 15 settembre e non nel corso della sessione di settembre Ii, come inizialmente previsto. Tale proposta è stata avanzata dal gruppo Ppe e approvata con 131 voti favorevoli e 95 voti contrari.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO L´INCONTRO CON IL CANCELLIERE MERKEL A BERLINO: E’ LA POLITICA CHE DISCIPLINA L’ ECONOMICA  
 
Berlino, 13 settembre 2011 - "Il Cancelliere ha incentrato la situazione nella zona euro in un ampio scambio di opinioni. L´euro è, e rimane, un reale vantaggio sia per la Germania e l´Ue nel suo insieme, ed i tedeschi hanno molto più da guadagnare che da perdere il loro contributo alla "Rettungsschirm".l’ Aiuto può solo continuare a coloro che fanno tutti gli sforzi per portare la loro casa in ordine. Come la Germania, la Commissione sta lavorando per l´Ue esca dalla crisi più forte, in quanto Unione di stabilità e in quanto Unione di crescita. Per avere successo abbiamo bisogno di più, non meno, Europa. Una più profonda integrazione è parte della soluzione per prevenire le crisi del debito in futuro. Non accadrà durante la notte, ma che accadrà, in un costante, processo democratico. Che sia la popolazione che i mercati vogliono, è la determinazione politica e la disciplina economica. Questo è ciò che l´Unione europea deve fornire ".  
   
   
UE: RAPPORTO 2011 SULLE FINANZE PUBBLICHE: LA SOSTENIBILITÀ DELLE FINANZE PUBBLICHE È LA PREOCCUPAZIONE POLITICA DI CHIAVE NELLA SCIA DELLA CRISI  
 
Bruxelles, 13 settembre 2011 - La crisi economica ha colpito pesantemente sulle finanze pubbliche degli Stati membri dell´Ue ´, rendendo la sostenibilità del debito una sfida importante in tutta l´Unione. Allo stesso tempo, una profonda revisione della sorveglianza di bilancio dell´Ue è in corso. Il Rapporto 2011 sulle finanze pubbliche nell´Uem prende in esame i recenti sviluppi delle finanze pubbliche, analisi nuovi metodi di valutazione della sostenibilità del debito e descrive le modifiche alla sorveglianza di bilancio nell´Ue. Queste riforme mettere la prevenzione e la riduzione del debito al centro di sorveglianza di bilancio dell´Ue, riflettendo sulle lezioni della crisi. "In un periodo di alti livelli di debito e ancora in aumento nei paesi dell´Ue, assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche è un prerequisito per la crescita economica duratura e creare posti di lavoro. La strategia europea di graduale consolidamento fiscale differenziato rimane valida di fronte alle persistenti turbolenze sui mercati e l´incertezza sulla velocità di recupero. Gli Stati membri che devono affrontare le pressioni del mercato deve continuare a fornire il raggiungimento dei loro obiettivi di bilancio, e prendere ulteriori misure se necessario. Stati membri un margine di manovra fiscale dovrebbe consentire agli stabilizzatori automatici di funzionare per mitigare gli effetti di un rallentamento della ripresa l´attività e l´occupazione, mentre per attaccare i loro percorsi di aggiustamento strutturale. Gli sviluppi recenti sottolineano l´importanza di adottare al più presto il pacchetto legislativo per rafforzare la governance economica ", ha detto affari economici e monetari Commissario Olli Rehn. Mentre un processo di consolidamento è in corso nell´Unione europea, il debito in rapporto al Pil è in continuo aumento ed è destinato a raggiungere 83,3% del Pil nel 2012 - un aumento di oltre 20 punti di Pil rispetto al livello del 2007. Le misure di risanamento che sono state introdotte stanno affrontando questo livello in aumento, e gli Stati membri hanno indicato in programma di intensificare questi nei loro programmi di stabilità e di convergenza. Proseguire sulla strada questi piani porterebbe a stabilizzare il debito entro il 2012, la sfida consiste dunque nel garantire che questi piani più ambiziosi sono davvero messe in pratica pur mantenendo la differenziazione appropriato in tutti gli Stati membri a norma di spazio disponibile fiscale. La seconda parte del rapporto presenta la risposta dell´Unione europea alle lezioni della crisi fiscale, il pacchetto legislativo che contiene sei pezzi, di cui quattro si riferiscono alla politica di bilancio. La riforma introduce una regola di spesa nel braccio preventivo del Patto, e farà il criterio del debito operativo nella parte correttiva, introducendo sanzioni per il braccio preventivo per il primo e intensificare quelli del braccio correttivo. La terza parte del rapporto illustra il legame tra i quadri di bilancio e spread sovrani. Esso mostra l´impatto di procedure di governance fiscale sulla ´percezione dei paesi´ mercati rischio la sostenibilità. I risultati confermano l´idea che accanto al livello del disavanzo e del debito, una più alta qualità di regole fiscali è legata con un differenziale di rendimento inferiore. I paesi con il più alto deficit e debito hanno più da guadagnare da un miglioramento della loro governance di bilancio in termini di una riduzione della loro spread. Infine, il rapporto mostra l´importanza di squilibri finanziari macro-finanziaria in vulnerabilità fiscale e la rilevanza delle riforme normative nel settore bancario per ridurre le minacce. L´analisi mostra inoltre che i paesi dell´Ue stanno facendo storicamente grandi sforzi di risanamento, e valuta il costo in termini di Pil futuro di consolidare le finanze pubbliche attraverso una maggiore tassazione. Il Rapporto è disponibile su: http://ec.Europa.eu/economy_finance/articles/eu_economic_situation/2011-09-pfr-2011_en.htm    
   
   
UE DI NUOVA EMISSIONE BOND BENCHMARK 10 ANNI PER IL PORTOGALLO QUESTA SETTIMANA  
 
Bruxelles, 13 settembre 2011 - Questa settimana l´Unione europea (Ue) emetterà un bond benchmark a 10 anni la maturità per finanziare prestiti alle Portogallo concessi nell´ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm). In questo contesto l´Ue / Efsm e il Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) hanno aggiornato e coordinato il loro 2011 calendari emissioni obbligazionarie ( Memo/11/313 del 19 maggio 2011), allo scopo di prestiti finanziamenti per l´Irlanda e il Portogallo come concordato nella i rispettivi pacchetti di assistenza finanziaria. Nelle prossime settimane, l´Unione europea, attraverso il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm) prevede di lanciare un totale di € 7-10000000000 bond in 2 o 3 transazioni e con scadenza tra 5 e 15 anni. La prima operazione da parte dell´Ue / Efsm sarà un titolo benchmark a 10 anni la maturità dovuta nel mese di settembre 2021. Il bond dovrebbe essere lanciato nel corso di questa settimana. I calendari di emissione dell´Ue / Efsm e Efsf sono strettamente coordinate per assicurare operazioni di mercato liscia. Il Efsf non prevede di lanciare lungo termine le obbligazioni fino alla zona euro gli Stati membri hanno approvato la maggiore Efsf, che si prevede entro la metà di ottobre. Ulteriore fabbisogno finanziario residuo di Ue / Efsm e Efsf nel 2011 per i prestiti per l´Irlanda e il Portogallo è in totale circa € 10-13 miliardi, di cui l´Unione europea / Efsm intende effettuare una transazione di riferimento e la Efsf finanzierà il resto. Gli impegni di finanziamento totale da parte Efsm e dell´Efsf per il Portogallo e l´Irlanda restano invariati per il 2012-2013. Operazioni di prestito in varie Ue / Efsm e Efsf hanno già avuto luogo fino ad oggi al fine di coprire erogazioni di prestiti precedenti per l´Irlanda e il Portogallo per un importo totale di € 27 miliardi. Comma, 17900000000 € è stata finanziata tramite 4 obbligazioni di riferimento da parte dell´Ue / Efsm e 9100000000 € tramite 3 obbligazioni di riferimento dal Efsf. Esborsi complementari sono state fatte dal Fmi come concordato nei rispettivi Ue / Imf programmi. L´ue e Efsf sono classificati Aaa / Aaa / Aaa da parte delle tre principali agenzie di rating, Standard & Poors, Moody e Fitch. Emissioni da parte dell´Ue sono eseguite dal dipartimento finanziario della Commissione europea, operazioni con sede a Lussemburgo. Emissioni dal Efsf vengono eseguiti in stretta collaborazione con l´Ufficio tedesco di gestione del debito (Finanzagentur).  
   
   
UE, OFFSHORE: PIÙ SICUREZZA PER L´ESTRAZIONE DI GAS E PETROLIO  
 
 Bruxelles, 13 settembre 2011- È passato più di un anno dal disastro ambientale della Bp (British Petroleum) nel Golfo del Messico. 5 milioni di barili di petrolio sono finiti in mare a causa dell´esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Per evitare che si riproducano altri incidenti, il Parlamento europeo vota oggi martedì una serie di raccomandazioni per regolamentare l´estrazione di greggio e di gas offshore (piattaforme di estrazione sottomarino). "A seguito del disastro ecologico, e economico, avvenuto nell´aprile 2010 al largo delle coste della Louisiana, il Parlamento europeo ha elaborato una serie di proposte per rinforzare le misure di sicurezza nell´estrazione offshore di gas e petrolio all´interno dell´Unione europea" spiega la conservatrice inglese Vicky Ford, relatrice della commissione. Il documento prevede la creazione di una licenza per le compagnie petrolifere che dovranno fornire una valutazione sull´impatto ambientale e un piano d´emergenza (da consegnare al massimo due mesi prima dall´inizio dei lavori). Le compagnie dovranno inoltre fornire: uno studio sui fattori di rischio - una valutazione sulle fonti d´inquinamento - un piano d´emergenza che includa le attrezzature di contenimento in caso di eruzione E non è finita qui. Le compagnie petrolifere dovranno dimostrare di avere le capacità finanziarie per coprire i costi ambientali in caso d´incidente. Una soluzione potrebbe essere quella di passare per un´assicurazione obbligatoria come suggerito dalla commissione sull´Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (Envi). Anche questa opzione verrà votata martedì, durante la plenaria a Strasburgo. La Commissione presenterà le sue proposte durante il mese di settembre.  
   
   
PROGETTI FVG PER 500 MILA EURO IN MONTENEGRO  
 
 Udine, 13 settembre 2011 - Sette progetti dedicati alla cooperazione economica e allo sviluppo, del valore complessivo di quasi mezzo milione di euro, vedranno il Friuli Venezia Giulia protagonista il 14 e 15 settembre di una specifica missione che si svolgerà in Montenegro, alla quale parteciperà l´assessore regionale alle politiche internazionali e Comunitarie Elio De Anna. I dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede della Regione a Udine alla presenza, accanto allo stesso assessore, di Silvia Altran sindaco di Monfalcone, comune capofila di una delle iniziative sostenute dall´amministrazione regionale, dedicata alla partecipazione democratica. Nello specifico questo progetto - che verrà illustrato nel corso di un workshop a Podgorica - vuole promuovere la convivenza multietnica in Montenegro valorizzando la società civile, il terzo settore, il volontariato e l´associazionismo. A tal proposito De Anna ha ricordato quanto siano importanti questo tipo di iniziative per i Paesi che, come il Montenegro, si trovano in condizione di preadesione all´Unione Europea. Sempre nell´ambito della missione, durante un forum in programma a Cattaro verranno presentate altre 4 iniziative finanziate dalla Regione. La prima, presentata da Informest, riguarda la collaborazione tra le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia e quelle del Montenegro, mentre la maricoltura è al centro dell´attenzione di una attività portata avanti dall´Alleanza Contadina di Trieste. Le altre due riguarderanno la certificazione delle foreste e il rilancio delle arti tradizionali quali il merletto, proposte rispettivamente dalla cooperativa Cramas di Tolmezzo e dalla Irecoop. Altro aspetto importante quello che ha a che fare con l´inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Nel corso dell´incontro in Montenegro verrà illustrato il progetto realizzato dall´assessore Vladimir Kosic che ripropone un´esperienza già sperimentata dalla Provincia di Pordenone e che vedrà a Niksic la realizzazione di un primo ufficio per il collocamento dei portatori di handicap. Infine verrà presentato anche il progetto di Informest sull´accesso ai fondi della Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo. In questa occasione l´assessore De Anna inaugurerà la Casa del Friuli Venezia Giulia, luogo di incontro e di scambi economici e sociali, la cui gestione verrà affidata sempre ad Informest. Il forum sarà concluso dal giornalista Fausto Biloslavo che, anche di recente, si è occupato della realtà di questa Repubblica. "L´attività - ha spiegato De Anna nel corso della conferenza stampa di Udine - si concretizza ad un anno dalla visita del presidente Renzo Tondo in Montenegro. L´area dei Balcani rappresenta per il Friuli Venezia Giulia una zona di influenza dove concentrare la geopolitica della nostra regione, non solo per contiguità geografica ma anche per alcuni versi per storicità e vicinanza culturale. Tutto ciò sulla scorta anche dei poteri che ci sono stati conferiti dal Governo nella figura del ministro Frattini per quanto riguarda la contrattazione diretta con la Serbia. Siamo convinti che in questa area del Sud-est Europa vi siano i margini per favorire la crescita delle nostre imprese e missioni come questa aprono le porte al mondo economico e imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
COMMERCIO ESTERO:POLIDORI, EXPORT VOCE PIU´ INCISIVA DEL PIL NEL PRIMO SEMESTRE 2011 TUTTE LE REGIONI HANNO CONOSCIUTO TASSI DI CRESCITA POSITIVI  
 
Roma, 13 settembre 2011 - "Le imprese italiane, da Nord a Sud, si confermano credibili e competitive e l´export dunque resta ad oggi la voce che contribuisce in misura più incisiva alla formazione del nostro prodotto interno lordo. E´ quanto dichiara il sottosegretario allo Sviluppo economico, Catia Polidori, commentando i dati di commercio estero delle Regioni italiane relativi al primo semestre 2011 diffusi ieri dall ´Istat. Più nel dettaglio, secondo i dati elaborati dall´osservatorio economico del ministero dello Sviluppo, tutte le Regioni hanno conosciuto tassi di crescita positivi. In particolare, sedici Regioni su venti hanno registrato incrementi relativi a doppia cifra di cui, quattro (Sicilia, Liguria, Puglia e Lazio) hanno addirittura oltrepassato la soglia del 20%. Era dal primo semestre del 1995 che non si segnava una crescita contemporanea delle esportazioni di tutte le Regioni italiane. Dal punto di vista territoriale, la ripartizione che, in termini relativi, è cresciuta di più è il Mezzogiorno con un +17,3%, mentre in termini assoluti è il Nord Ovest, che ha visto incrementare le proprie vendite all’estero di oltre 10,1 miliardi di euro. A fare da traino all’Italia Nord Occidentale sono state la Lombardia (+6,9 miliardi di euro di aumento) e il Piemonte (+2,5 miliardi). "Continuiamo in questa direzione concentrando ogni sforzo per sostenere le nostre imprese, soprattutto quelle più piccole, a raggiungere anche i mercati più lontani e a divenire "plurimercato", differenziando cioe´ gli sbocchi e garantendosi cosi´ un numero maggiore di consumatori", precisa Polidori. " I tavoli di lavoro propedeutici agli stati generali del commercio con l´estero del 28 e 29 ottobre vanno esattamente in questa direzione: elaborare le esperienze, le proposte e le idee innovative di imprenditori, istituzioni e governo, in un grande gioco di squadra a sostegno del made in Italy". -  
   
   
IMPRESE: SI PUNTA A POTENZIARE EXPORT VERSO INDIA MINISTERO INDIANO, RAPPRESENTANZE ECONOMICHE, ISTITUZIONI, MISTER PMI OPERANO IN UNA LOGICA DI SISTEMA.  
 
Roma, 13 settembre 2011 - Rafforzare la cooperazione industriale tra Italia e India. A partire dal ruolo delle piccole e medie imprese che rappresentano per entrambi i Paesi il principale sistema produttivo. E’ questo l’obiettivo raggiunto all’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico tra le rappresentanze economiche delle piccole e medie imprese e le istituzioni direttamente coinvolte, con il segretario generale del ministero indiano, Uday Kumar Varma e con il mister Pmi italiano, Giuseppe Tripoli. “Sono emersi una serie di settori dove è possibile intensificare la cooperazione: nel campo delle clean technologies, del design, e dell’alta formazione – ha commentato il referente italiano per le Pmi, Giuseppe Tripoli – “Per aiutare le nostre imprese in un mercato lontano e complicato, ma altrettanto promettente, occorre intensificare di più l’impegno per risolvere i nodi della logistica, della tutela della qualità dei nostri prodotti e delle reti distributive” – ha concluso. L’italia, che registra il piu’ alto numero di Pmi in Europa, per la maggior parte a conduzione familiare e a medio-alto contenuto tecnologico, è il partner ideale per cooperare con l’omologo settore indiano. I due Paesi infatti sono accomunati da un tessuto imprenditoriale imperniato sulle piccole e medie imprese e sulla flessibilità e creatività delle aziende. L’intensità delle Pmi italiane è del 99,9% di cui 94,9 % sono piccole e micro imprese e occupano il 48% di addetti. Le imprese italiane nel mercato indiano sono circa 400 e operano in diversi settori, dal tessile a quello dell’auto, dell’agro-alimentare e dell’elettronica. In India sono 26 milioni le Pmi, in larghissima parte a conduzione familiare, e 200 le concentrazioni territoriali di filiere produttive. Il settore della piccola industria in India contribuisce al 6,8% del Pil, rappresenta il 40% del settore manifatturiero e il 35% delle esportazioni. Esistono 10 milioni di piccole industrie che producono oltre 7000 prodotti e impiegano 27 milioni di lavoratori. L’interscambio tra l’Italia e l’India si colloca intorno ai 6 miliardi di euro. Entro il 2015 si vuole raddoppiare il nostro interscambio commerciale, raggiungendo quindi i 12 miliardi di euro. Alcune stime indicano che le nostre sole esportazioni verso l’India potrebbero passare da circa 3 miliardi di euro del 2010 ai quasi 5 nel 2015. Ampi sono gli spazi per rafforzare ulteriormente la collaborazione, sia nei settori cosiddetti tradizionali (macchine utensili, tessile-abbigliamento, gioielleria), sia nei settori delle infrastrutture, dell’automotive, delle energie rinnovabili, dell’agro-alimentare e del food-processing.  
   
   
AGRICOLTURA, ENERGIE RINNOVABILI, RICERCA: IL TRENTINO SI APRE ALLA TURCHIA  
 
 Trento, 13 settembre 2011 - Frutticoltura ma anche green economy ed energie rinnovabili, Ict ma anche cultura: sono questi i campi in cui il Trentino potrebbe sviluppare utili collaborazioni con la Turchia. A gettare le basi di un nuovo partenariato economico tra la Provincia autonoma e Istambul sono il nuovo ambasciatore turco in Italia, S.e. Hakki Akil, ed il presidente Lorenzo Dellai, che hanno avuto Ieri un incontro a Trento al Palazzo della Provincia. Al colloquio erano presenti anche l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, l´onorevole Laura Froner in qualità di vice presidente dell´Associazione di Amicizia e Cooperazione Italia - Turchia, fondata da Isiamed, l´Istituto Italiano per l´Asia e il Mediterraneo, il dirigente generale del Dipartimento Turismo Paolo Nicoletti ed il responsabile per l´internazionalizzazione e la promozione estera Raffaele Farella. La visita in Trentino dell´ambasciatore Akil si inserisce nel quadro dei nuovi rapporti che la Turchia intende coltivare non solo con il governo nazionale ma, direttamente, con le realtà regionali italiane. Ed il Trentino può giocare un ruolo importante, grazie alla sua struttura economico-produttiva, assai simile a quella della Turchia in special modo per quanto riguarda il sistema delle piccole e medie imprese, ma anche grazie ad alcune "vocazioni" territoriali che fanno riferimento alla ricerca nei settori delle energie rinnovabili, dell´agricoltura e dell´industria (Ict, meccatronica ed edilizia sostenibile in particolare), al turismo (con i suoi 30 milioni di presenze mediamente, con una componente di stranieri del 20 per cento che sale per alcune zone all´80 per cento), alle costruzioni in legno antisismiche (la Turchia è zona ad alto rischio sismico), alla gestione e sfruttamento delle risorse forestali. All´ambasciatore turco, che in questi giorni di presenza in Trentino ha potuto visitare alcune realtà territoriali e produttive quali ad esempio la Valle di Non, dove ora è in pieno svolgimento la raccolta delle mele, il presidente Dellai ha riassunto le caratteristiche e le particolarità del Trentino. "In questo momento - ha affermato Dellai - la nostra principale preoccupazione è quella di aumentare la collaborazione e gli interscambi economici, internazionalizzando quanto più possibile la nostra economia. Siamo un piccolo territorio e dobbiamo concentrarci su alcune piste di sviluppo. Sappiamo che la Turchia ha performances molto positive ed è per noi importante allacciare rapporti anche con questo grande paese". E che la Turchia stia marciando a ritmi sostenuti lo dimostrano la sua crescita economica: 9 % lo scorso anno, dietro solo a India e Cina, 11 % nel primo trimestre 2011. L´ambasciatore Hakki Akil si è mostrato molto interessato, in particolare, al modello cooperativo Melinda (la Turchia con 130mila ettari di meleti ed altrettanti di drupacee è il principale fornitore di frutta dei mercati arabi limitrofi), un sistema organizzativo di raccolta e commercializzazione - ha ricordato l´ambasciatore - che ha molte similitudini con quello dell´azienda agricola turca Alara. "Durante questa visita mi sono reso conto che impiegate le tecnologie più avanzate per le vostre coltivazioni, anche nel settore vitivinicolo - ha detto Akkil - potremmo instaurare una collaborazione tra noi". "Ho la speranza che al di là degli aspetti economici - ha affermato Dellai salutando l´ambasciatore turco - questa visita possa aprire occasioni di incontro e contatto anche culturali, nella logica di un territorio tradizionalmente aperto al mondo e che ci vede sostenitori convinti delle buone relazioni tra i popoli".  
   
   
SEDI DEL COORDINAMENTO DI AREA VASTA, IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA: ´POLEMICHE PRETESTUOSE E SENZA ALCUN FONDAMENTO. FUNZIONI DI GESTIONE PREROGATIVE DELLA GIUNTA´  
 
Ancona, 13 Settembre 2011 - ´Le funzioni di programmazione e di indirizzo sono proprie del Consiglio regionale, quelle di gestione sono prerogativa della Giunta. Nell´individuazione delle sedi delle Aree vaste territoriali il presidente e la Giunta hanno puntualmente esercitato le proprie prerogative, per cui le polemiche di queste giorni sono senza alcun fondamento´. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, risponde cosi` alle considerazioni sulle sedi delle Aree vaste. ´Quanto al merito ´ prosegue ´ ricordo, per chi ancora non se ne fosse accorto, che Fabriano e Fano gia` da due anni erano sedi del coordinamento di Area vasta, ma non abbiamo mai ascoltato una parola contro questo dato di fatto nell´ultimo biennio. Nella sostanza, poi, a chi parla di Ancona penalizzata, rammento che il capoluogo e` gia` sede dell´Asur e di ben due aziende ospedaliere. Trasferire la sede dell´Area vasta da Fabriano ad Ancona avrebbe quindi contrastato contro il principio, da sempre seguito dalla Giunta regionale, di policentrismo e della distribuzione dei servizi sul territorio. Inoltre, Fabriano - prosegue Spacca ´ e` una comunita` che sta soffrendo duramente per una crisi industriale senza precedenti che tocca oltre tremila famiglie. Questa citta` ha oltre il 50% degli addetti impiegati nel settore privato, essendo sprovvista di attivita` istituzionali e servizi amministrativi pubblici, pur contribuendo piu` di altre, con una quota rilevantissima di tassazione, al finanziamento del sistema dei servizi regionale´. ´Le polemiche sono pretestuose ´ conclude il presidente ´ perche` la sanita` e` materia attribuita alla Regione e non ai Comuni. Il deficit pauroso dei conti sanitari delle Marche degli anni passati, che abbiamo ora risanato, e` proprio da attribuire ai campanilismi comunali che hanno pesato nella gestione delle Zone territoriali falcidiandone i bilanci e non sempre per corrispondere ai bisogni dei cittadini. Se le prerogative del presidente e della Giunta, se le competenze specifiche della Regione venissero messe in discussione sarebbe un fatto politico gravissimo, che potrebbe indurre anche a riflettere sui ruoli e sulle modalita` di rappresentanza e di responsabilita` dei vertici regionali´..  
   
   
ABRUZZO: CHIODI, L´ISTAT CI COLLOCA AL TOP DELL´EXPORT 23,4% IN PIU´ NEI PAESI UE. MEGLIO DI NOI SOLO REGIONI NORD  
 
L´aquila, 13 settembre 2011 - "L´istat ancora una volta riconosce la validità della nostra politica economica e ci colloca tra la Regioni traino per l´export nei Paesi comunitari". Così il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in riferimento ai dati Istat relativi al primo semestre 2011, che vedono una crescita nelle esportazioni pari al 23,4 per cento. Meglio di noi le sole Regioni virtuose del nord Italia. "E´ la conferma che il tessuto produttivo abruzzese sta reagendo con forza e determinazione alla crisi internazionale - aggiunge il Governatore - E di questo va dato atto, in primis, agli imprenditori, alla loro intraprendenza ed al loro dinamismo. In questo supportati da politiche di crescita serie, responsabili e lungimiranti". Il trend dice che l´Abruzzo, nell´ultimo anno, ha incrementato il suo export soprattutto nei settori dell´automotive, dell´agricoltura (vino in primis) e dell´agroalimentare. "Settori forti, settori cardine - osserva il presidente Chiodi - verso i quali è rivolta tutta la nostra attenzione, senza per questo sottovalutare le potenzialità di altre produzioni. Nei prossimi giorni incontrerò, con i delegati del Patto per l´Abruzzo, i rappresentanti del Governo nazionale, pronto a sbloccare i circa 600 milioni di euro di fondi Fas. Risorse importanti che saranno utilizzate, in particolare, per il rilancio dei principali settori produttivi; 34 milioni di euro sono previsti proprio per sostenere il Campus automotive, così come concordato con le parti sociali". "Ieri - riferisce poi - l´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ha incontrato l´amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, che ha confermato le rassicurazioni, già fatte a me in precedenza, sull´opportunità di meglio definire, consolidare e rafforzare l´ottimo rapporto già in essere tra la casa automobilistica torinese ed il polo di Atessa, una delle eccellenze industriali abruzzesi, anche in virtù dell´indotto che alimenta". "Un buon risultato, dunque - rimarca il Presidente - riconosciutoci anche dagli economisti, che ci inorgoglisce e che, anche se in un momento molto difficile e complicato, ci invita all´ottimismo ed alla fiducia nel futuro. Il nostro obiettivo ora - conclude - è riuscire a fronteggiare ulteriormente una crisi che non ha precedenti nella storia, con scelte ambiziose che puntino al risanamento, al contenimento della spesa e all´acquisizione di quante più risorse possibili, Fas, Fesr, per rendere sempre più competitive le nostre aziende, in Italia, in Europa, nei Paesi emergenti".  
   
   
"BOOM DELL´EXPORT PUGLIESE, +22%, RECORD 2011"  
 
Bari, 13 settembre 2011 - Dopo il 19,9% del primo trimestre del 2011, le esportazioni pugliesi continuano a crescere toccando il nuovo record del +22% nei primi sei mesi del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Puglia è terza dopo la Sicilia e la Liguria sbancando soprattutto nel settore dei mezzi di trasporto (+112,8%), ma con ottime performance negli articoli farmaceutici (+28.6%), negli articoli in gomma e materie plastiche (+38,6%), mentre si conferma la ripresa del Tac (+11,2% nei prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori) e il trend positivo e nell’agricoltura (+24,8%), nei prodotti alimentari (+14,2%) e nel manifatturiero (+21,8%). “Questo risultato conferma l’incisività delle nostre politiche in materia di internazionalizzazione”, ha commentato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Accompagnare le imprese all’estero, promuovere i distretti produttivi, favorire, attraverso le missioni incoming l’incontro tra domanda e offerta sta dando i risultati sperati. Nel 2010 sono state più di 50 le iniziative di internazionalizzazione. Implementeremo queste azioni, perché nella ripresa dell’economia l’apertura verso i mercati esteri è importante al pari dell’innovazione. Così cresce la competitività del sistema economico pugliese”  
   
   
CGIA MESTRE, MOLISE VIRTUOSO NELLA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA  
 
Campobasso, 16 settembre 2011 - Il Molise tra le prime 4 regioni in Italia a non vedere aumentata la spesa dal 2000 al 2009. È quanto riporta uno studio dell´Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia, rilanciato in ambito nazionale dal Quotidiano "la Repubblica". «Un risultato positivo - ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio - evidenziato da un Centro studi super partes e riportato da un Quotidiano autorevole, che non certo vede la nostra parte politica con simpatia. Ma un dato che fa giustizia delle tante inesattezze dette in questi anni da politici locali e riportate da organi di informazione nazionale a caccia di scoop sulla cattiva gestione del Mezzogiorno e delle piccole realtà. Abbiamo speso meno degli altri, e, se permettete, meglio degli altri. Infatti, con un´intelligente razionalizzazione delle spese, siamo riusciti a liberare risorse che abbiamo destinato a una serie di grossi investimenti in infrastrutture, in sostegno al mondo delle imprese e in promozione di un sistema sociale che cerca di dare risposte ai bisogni che emergono dai cittadini di tutte le fasce d´età. Questo a testimonianza che si può essere "virtuosi" anche senza promuovere una sterile politica dei tagli, ma attuando un´azione di governo ragionata e ponderata che, pur razionalizzando le risorse a disposizione, non rinuncia ad investire sul territorio e quindi sul futuro. Eppure, non sono certo stati anni facili: il terremoto, l´alluvione, le crisi strutturali di aziende storiche del Molise, cui si è aggiunta una pesante congiuntura internazionale. È nostro dovere, dunque, andare avanti su questa strada».  
   
   
BASILICATA: I TEMI DELL’AVVIO DEL DIBATTITO SULLO STATUTO REGIONALE CHE PRENDERÀ LE MOSSE NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO CONVOCATA PER IL 20 DI SETTEMBRE  
 
 Potenza, 13 settembre d011 - I temi e i nodi che saranno al centro della ripresa dell’attività regionale sono stati al centro di una giornata di lavoro del Gruppo regionale del Pd convocata dal Presidente, On. Vincenzo Viti e alla quale hanno partecipato il Presidente della Giunta regionale De Filippo e il Segretario regionale Speranza. “Fra le questioni affrontate, peraltro dibattute nel corso di una estate caratterizzata da numerosi incontri – fa sapere Viti - i temi dell’avvio del dibattito sullo statuto regionale che prenderà le mosse nella seduta del Consiglio convocata per il 20 di settembre, in ordine alla quale il gruppo ha ascoltato un intervento del Presidente della I Commissione Vincenzo Santochirico, il quale ha inteso porre questioni di ordine metodologico orientate a disciplinare e finalizzare il dibattito, sulle quali, unitamente con il Presidente del Consiglio regionale Folino, avrà cura di ascoltare tutti i Gruppi consiliari”. “La finalità – precisa il presidente del gruppo Pd - è, evidentemente, quella di rendere il confronto massimamente costruttivo, valorizzando tutti gli orientamenti di valore in un quadro normativo sostenibile che sappia situarsi nel tempo storico e nelle dinamiche politico istituzionali che il Paese sta vivendo. Altro argomento di discussione, lo stato delle procedure mirate ad assicurare un futuro ad Agrobios. Il Presidente De Filippo ha illustrato, replicando all’invito che gli era stato rivolto dal Presidente Viti, lo stato delle iniziative assunte dal Governo regionale, sulle quali avrà cura di rendere una compiuta informazione ai sindacati e ai responsabili aziendali in un incontro che è previsto per la prossima settimana. La linea che il Presidente ha illustrato è quella di un impegno del governo regionale al più rapido superamento della cassa integrazione ordinaria, mediante la definizione di un quadro organico di risorse da destinare al dispiegamento dell’attività dell’azienda nei settori di competenza regionale, senza tralasciare il contestuale reperimento di soluzioni che, in ogni caso, assicurino che le competenze e le risorse che l’Agrobios ha organizzato non vengano disperse, anzi vengano adeguatamente capitalizzate”. “Il gruppo del Pd, soprattutto con gli interventi dei consiglieri Santochirico, Dalessandro, Braia, Pittella, nonché del Presidente Folino, del Presidente Viti, del Segretario Speranza e dell’Assessore Restaino – informa Viti - ha chiesto al Presidente di accelerare i tempi di una attività che, in ogni caso, dovrà puntare a tutelare i presidi di cui la regione dispone, dandogli atto, tuttavia, del lavoro finora compiuto e della serietà con cui una questione così complessa è stata affrontata e gestita finora. Altro argomento al centro dell’attenzione, il problema della ricollocazione dei cosiddetti Gel (giovani eccellenze lucane) tema sul quale il gruppo del Pd ha variamente insistito attivando tutte le attività ispettive disponibili. Anche qui il Presidente ha assicurato che si è giunti alla definizione di una piattaforma risolutiva alla quale verranno chiamati a concorrere gli Enti di ricerca, attraverso la partecipazione a un tavolo negoziale che avrà luogo nei prossimi giorni e che verrà coordinato dal Dott. Angelo Nardozza”. Infine, sulla vicenda delle risorse idriche e della querelle con la Regione Puglia in ordine agli investimenti per l’ampliamento del sistema di adduzione del Sinni, il Segretario regionale del Pd Speranza e il Presidente Viti hanno confermato che, “Parlamentari del Pd, Gruppo consiliare regionale e Amministratori dei maggiori Enti Locali si incontreranno presso la sede dei Gruppi consiliari nella mattinata del 19 settembre per una organica valutazione del problema, così da proporla al dibattito consiliare del 21 di settembre”. A margine dell’incontro del Gruppo consiliare, gi esponenti della Giunta e i Consiglieri regionali del Pd si sono incontrati con una delegazione di lavoratori che aveva chiesto di essere ricevuta e con i Sindaci di Bernalda, Chiruzzi, e di Montescaglioso, Silvaggi, che non hanno fatto mancare di sottolineare la particolare tensione e le aspettative che vengono nutrite dal territorio e ai quali sono state fornite le informazioni relative alle iniziative che la Regione sta assumendo per garantire la tutela delle risorse scientifiche e umane presenti sul territorio.  
   
   
ABRUZZO, SOPPRESSIONE ENTI: CHIODI PROMULGA NUOVE LEGGI  
 
L´aquila, 13 settembre 2011 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha promulgato le seguenti leggi: 1) L.r. 23 agosto 2011 n. 30 recante "Soppressione dell´Azienda di promozione turistica della Regione Abruzzo (Aptr)"; 2) L.r. 23 agosto 2011 n. 31 recante "Concorso Remo Gaspari"; 3) L.r. 23 agosto 2011 n. 32 recante "Soppressione dell´Ente strumentale regionale Abruzzo Lavoro"; 4) L.r. 23 agosto 2011 n. 33 recante "Modifica e integrazione alla L.r 10.01.2011 n. 2 ´Bilancio di previsione per l´esercizio finanziario 2011 - bilancio pluriennale 2011-2013´"; 5) L.r. 23 agosto 2011 n. 34 recante "Modifiche ed integrazioni alla L.r. 09.05.2001 n. 18 ´Consiglio regionale d´Abruzzo, autonomia ed organizzazione´"; 6) L.r. 23 agosto 2011 n. 35 recante "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria". Tutti i provvedimenti saranno pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo (Bura).  
   
   
BUONA LA PERFORMANCE DEL FONDO BEI PER LE IMPRESE ATTIVATO DALLA REGIONE MARCHE  
 
 Ancona, 13 Settembre 2011 - ´A un anno di distanza dall´avvio del fondo Bei per le imprese, possiamo tirare un primo bilancio positivo: gia` quasi duecento aziende hanno fatto ricorso a questo strumento di agevolazione. Mentre il Governo nazionale impone tagli su tagli, senza proporre nulla per sostenere lo sviluppo produttivo e l´occupazione, la Regione Marche cerca vie alternative per agevolare le imprese che investono´. Sara Giannini, assessore alle Attivita` produttive, commenta cosi` il primo anno di operativita` del fondo da 200 milioni di euro per operazioni di finanziamento agevolato alle imprese marchigiane. I fondi erano stati reperiti dalla Regione presso la Bei (Banca europea degli investimenti) e sono gestiti attraverso gli sportelli di Ubi Banca Popolare di Ancona, che si e` aggiudicata la gara d´appalto. Nel dettaglio, ad oggi, l´importo complessivo gia` erogato e` stato di circa 36 milioni di euro, a fronte di un importo deliberato di circa 47 milioni, mentre e` in corso l´istruttoria di ulteriori richieste per altri 30 milioni di euro. L´importo medio dei finanziamenti erogati e` stato di circa 180mila euro e hanno avuto tutti come finalita` investimenti produttivi riguardanti ad esempio: impianti compresi quelli destinati all´efficienza energetica, ricambio generazionale, acquisto di macchine e di attrezzature, acquisto di software, servizi alle imprese, realizzazione di reti distributive su mercati nazionali e comunitari, acquisto di scorte, materie prime e prodotti finiti. ´La buona performance del fondo ´ ricorda la Giannini ´ e` anche dovuta all´attento monitoraggio che stiamo effettuando, per correggere il tiro in caso di bisogno, alla luce della perdurante fase di difficolta` economica. Lo scorso marzo, infatti, con l´esplicito consenso della Bei, in accordo con Ubi Banca popolare e categorie, abbiamo approvato l´ampliamento dei settori ammissibili alle agevolazioni, estendendo i finanziamenti anche ai settori dell´agricoltura, della pesca, del commercio, del turismo, dei trasporti, delle costruzioni, e dei servizi finanziari alle imprese. Contemporaneamente abbiamo innalzato anche l´importo massimo concedibile, da 1,6 a 2,5 milioni di euro´.  
   
   
PREVENZIONE, FORMAZIONE E CONTROLLI E CALANO INCIDENTI SUL LAVORO I DATI SUL FENOMENO IN BASILICATA ESPOSTI DAL PRESIDENTE DE FILIPPO E GLI ASSESSORI MARTORANO E MASTROSIMONE ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA IN VISITA A POTENZA  
 
 Potenza, 13 settembre 2011 - Le attività e i risultati conseguiti dalla Regione Basilicata nel campo del contrasto ai fenomeni degli infortuni sul lavoro e delle così dette “morti bianche” sono state al centro di un’audizione del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e degli assessori alla Salute, Attilio Martorano, e alla formazione e lavoro, Rosa Matrosimone, davanti alla Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato, presieduta dal sen. Oreste Tofani e a cui hanno preso parte anche i sen. Maria Antezza e Vincenzo De Luca, che si è tenuta questa mattina presso la Sala Italia della Prefettura di Potenza. Ai Commissari, gli esponenti della giunta lucana hanno presentato elementi che gli stessi componenti dell’organismo del Senato hanno detto rappresentare “dati assolutamente confortanti, rispetto alla tragedia generale”. In particolare, è emerso dalle relazioni presentate, nel periodo 2006/2009 si è avuto un calo del 4,4% degli incidenti sul lavoro, un dato a cui si è aggiunta un’ulteriore riduzione di 0,6 punti percentuali nel 2010. Risultati che hanno confermato l’efficacia delle misure messe in campo nello stesso periodo. “Già nel 2007 – ha spiegato il presidente De Filippo – la Regione Basilicata in anticipo rispetto alle ultime norme nazionali è intervenuta nel settore con una propria normativa che ha potenziato prevenzione, formazione e controlli e prevedendo anche un fondo di assistenza alle famiglie colpite da incidenti mortali. Sono state messe in campo iniziative concertate con tutti i diversi soggetti coinvolti nel problema, dalle associazioni sindacali e datoriali ai diversi organismi di controllo, e si è investito con decisione in questo settore. Il rischio attuale – ha però aggiunto De Filippo – è che i tagli che interessano in particolare la spesa sanitaria, in un’ottica di priorità, portino ad abbassare l’attenzione su questo fronte. I tanti controlli effettuati sulla sicurezza dei cantieri, ad esempio, sono frutto del gran numero di addetti messo in campo, ma, di fronte all’assenza di risorse, oggi è è più facile che oggi si arrivi a una riduzione di questo sistema e non che si taglino gli ospedali”. Il sistema, così come costruito, ha mostrato di dare risultati a seguito di un’azione articolata su più fronti. “Nel 2009 – ha indicato l’assessore Martorano che coordina il Comitato regionale di coordinamento contro gli infortuni sul lavoro – sono state eseguite ispezioni per verifiche sul rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro sul 52% dei cantieri aperti, e nel 2010 il dato, ancora provvisorio, resta comunque superiore al 50 per cento. Abbiamo istituito il registro dei lavoratori rischio mesotelioma perché in passato coinvolti in attività che li hanno esposti a sostanze pericolose, come l’amianto, e per queste persone sono attivi screening annuali per individua ed eventualmente contrastare in fase precoce l’insorgenza di fenomeni, e per il secondo settore critico, insieme all’edilizia, ossia l’agricoltura, sono state messe a punto specifiche indicazioni di prevenzione”. Molte anche le attività di formazione e informazione. “Con due bandi varati negli ultimi anni – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – abbiamo messo in campo iniziative di formazione in materia di sicurezza sul lavoro che hanno interessato quasi 700 imprese e oltre 5mila lavoratori. Ed è ora in corso il progetto “un ponte per l’occupazione” che prevede ulteriori interventi che coinvolgeranno 800 corsisti. La Regione Basilicata – ha aggiunto l’esponente di giunta – si è anche attivata sul fronte della prevenzione di incidenti domestici che coinvolgano le casalinghe e sono in via di attivazione iniziative in questo specifico campo”.  
   
   
SARDEGNA: INCENTIVI ALLE IMPRESE ARTIGIANE CHE HANNO ASSUNTO APPRENDISTI NEL 2009  
 
Cagliari, 13 settembre 2011 – Da ieri e fino a lunedì 24 ottobre potranno essere presentate le domande di contributo per le assunzioni di apprendisti artigiani avvenute nel 2009. L´assessorato regionale del Turismo ha pubblicato l´avviso rivolto alle imprese con sede in Sardegna e iscritte all´albo. L´importo del contributo è pari a 3615,20 euro per il primo anno di attività, 2582,28 euro per il secondo, 2065,83 euro per il terzo e 1549,37 euro per i successivi. Qualora l´assunzione riguardi un disabile, l´importo del contributo è incrementato del 30%. Nel caso il contratto di apprendistato si trasformi in contratto a tempo indeterminato, il contributo è concesso per ulteriori due anni nella stessa misura dell´anno che precede l´assunzione a tempo indeterminato. Gli interessati dovranno presentare le domande al seguente indirizzo: Assessorato del Turismo, artigianato e commercio – Servizio Artigianato – viale Trieste, 105 – 09123 Cagliari. Eventuali chiarimenti poyranno essere richiesti all´ufficio relazioni con il pubblico (tel. 070 606 7231/7035/7218).  
   
   
ABRUZZO: 2,9 MILIONI PER LE FAMIGLIE APPROVATO PIANO REGIONALE.STANZIATE RISORSE FONDO NAZIONALE  
 
 L´aquila, 13 settembre 2011 - Ieri mattina la giunta regionale su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, ha approvato due delibere con le quali si stanziano 2,9 milioni di euro per finanziare interventi a favore delle famiglie abruzzesi. Le risorse provengono per 2,45 milioni di euro dal Fondo Nazionale per le Politiche della Famiglia e per 420mila euro dal Piano Regionale di interventi in favore della famiglia (legge regionale n. 95). "Quelli odierni sono due atti importanti - ha affermato Gatti - che garantiscono notevoli risorse alle famiglie abruzzesi e a tutte le persone che vivono fasi delicate della vita nelle quali è necessario il sostegno e il contributo della collettività. Le politiche sociali rivolte alle famiglie sono per la nostra giunta una priorità. E, nonostante questa fase incerta della finanza pubblica, - ha proseguito l´assessore - cerchiamo di garantire i fondi selezionando le priorità di intervento: bambini, anziani e disabili restano per noi le tre categorie alle quali va data in prima istanza una risposta. Anche il piano famiglia regionale 2011 segue questo principio". "Tengo quindi a precisare che siamo vicini alle famiglie con risorse e scelte". Per quanto riguarda il Fondo Nazionale nell´ambito delle priorità concordate dall´intesa della Conferenza Unificata Stato-regioni, si sono individuate due linee di intervento. La prima, finanziata con 1,4 milioni di euro, per il proseguimento dello sviluppo e del consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia (0/3 anni), per l´attivazione di nuovi posti, per sostenere i costi di gestione dei posti esistenti e per il miglioramento qualitativo dell´offerta; la seconda, finanziata con 1,05 milioni di euro, per la realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando l´accesso prioritario alle famiglie numerose o in difficoltà economica, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali. Per quanto concerne il Piano Regionale 2011, 380mila euro sono destinati agli Ambiti territoriali per rendere disponibili strutture residenziali finalizzate all´accoglienza temporanea di vittime di violenze sessuali, di gestanti in difficoltà nella prosecuzione della gravidanza, di persone la cui permanenza nel proprio nucleo familiare costituisce motivo di grave pregiudizio per l´equilibrio psicofisico ed affettivo; per garantire l´assistenza domiciliare a favore delle famiglie con portatori di handicap, anziani, gestanti o madri che per motivi di salute o di pesante carico familiare hanno difficoltà nell´assolvere agli impegni connessi alla vita quotidiana, adolescenti o giovani che manifestano segni di disadattamento; per promuovere l´ampliamento dell´offerta dei servizi integrativi ai nidi per l´infanzia; per promuovere forme di collaborazione tra Comuni e servizi privati, al fine di ampliare il sistema di offerta di servizi integrativi ai nidi soprattutto nei Comuni che non sono titolari di nidi pubblici e di concorrere al sostegno economico delle famiglie, attraverso la riduzione dei costi necessari alla fruizione dei servizi educativi privati autorizzati (nidi, centri giochi, centri bambini genitori). Con i restanti 100mila euro si finanzieranno i consultori familiari e gli interventi a favore delle associazioni di famiglie.