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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Settembre 2011 |
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SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ 2011: "MOBILITÀ ALTERNATIVA" |
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Bruxelles, 15 settembre 2011 - Dal 16 al 22 settembre 2011 centinaia di città europee parteciperanno alla decima edizione della Settimana europea della mobilità, invitando i cittadini ad aderire a tutta una serie di attività incentrate sulla mobilità sostenibile. Il tema di quest´anno, la mobilità alternativa, è volto a promuovere modi di spostamento, efficienti sotto il profilo delle risorse, alternativi all´auto privata, che continua ad essere il mezzo predominante nei trasporti urbani. Questa iniziativa incoraggia le autorità locali e i cittadini a valorizzare i molti vantaggi offerti di altri mezzi da trasporto. Janez Potočnik, commissario europeo per l’Ambiente, ha dichiarato in proposito: "È da dieci anni ormai che la Settimana europea della mobilità sostiene le città che vogliono costruire un ambiente migliore per i loro abitanti. Ha riscosso un successo straordinario e ora ha assunto una dimensione mondiale. La Settimana della mobilità induce le persone a prendere in considerazione modi nuovi e migliori per i loro spostamenti e contribuisce a rendere le città luoghi più belli in cui vivere." Mezzi di trasporto alternativi - A fare le spese dell´uso smodato dell´automobile è la qualità di vita nelle nostre città. Rumore, inquinamento atmosferico, traffico e riduzione degli spazi pubblici sono tutte manifestazioni dello stesso problema. Di fronte alla pressione cui sono sottoposte risorse quali l´energia, la terra, l´acqua e le materie prime, è sempre più diffusa la consapevolezza che occorre utilizzare forme alternative di trasporto, che inquinino meno, consumino meno risorse e contribuiscano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. La Settimana della mobilità 2011 mira a incitare i cittadini europei che abitano nelle zone urbane a usare modi di trasporto a basse emissioni di carbonio, come l´andare a piedi, la bicicletta o i trasporti pubblici. La Settimana della mobilità compie dieci anni - L´edizione 2011 segna il decimo anno di vita di questa iniziativa. In quest´arco di tempo la Settimana della mobilità ha sostenuto le città che intendevano creare un ambiente più salubre e ospitale per i loro cittadini, incoraggiandole a ridurre il traffico e a promuovere l´uso di modi di trasporto sostenibili a propulsione umana. Da quando è stata organizzata per la prima volta nel 2002, la Settimana europea della mobilità ha visto aumentare incessantemente il numero delle città partecipanti. Nel 2010, con il tema "Muoversi con intelligenza, vivere meglio" ha mobilitato un numero record di 2 221 autorità locali, che hanno sottoscritto la carta della Settimana europea della mobilità e/o hanno iscritto le proprie attività sul sito della campagna www.Mobilityweek.eu . Nel 2010, per il quinto anno consecutivo, è stata registrata una partecipazione record. Premi della Settimana europea della mobilità 2011 - Le città partecipanti che rispondono a determinati criteri sono invitate a concorrere per il premio della Settimana europea della mobilità 2011. Il premio va alle città che hanno organizzato le campagne più innovative, sia in termini di qualità delle attività legate al tema dell´anno sia per la varietà delle misure adottate in via permanente. Ad aggiudicarsi il premio nel 2010 è stata la città di Almada (Portogallo), con Murcia (Spagna) e Riga (Lettonia) come seconde classificate (cfr.Ip/11/318). Per ulteriori informazioni consultare il sito web dell’iniziativa “Settimana europea della mobilità”: www.Mobilityweek.eu |
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CARBURANTI: SAGLIA, CON DL METANO LOTTA CO2 E PIU’ EFFICIENZA ENERGETICA PROVVEDIMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALLA CAMERA |
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Roma, 19 settembre 2011. “Incentivare l’utilizzo del metano al posto dei carburanti tradizionali vuol dire contribuire alla lotta alle emissioni inquinanti e conseguire risparmi sui consumi energetici. Inoltre il metano è più economico e riduce il rischio di mancato approvvigionamento dei distributori”. Così Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, commenta l’approvazione all’unanimità della Camera della proposta di legge a sua firma che incentiva l’uso del metano per autotrazione e semplifica l’uso del Gpl. “Con questa legge – spiega il sottosegretario – verrà incentivata la costruzione di impianti nelle grandi aree metropolitane e autostradali e in alcune regioni. La rete di distribuzione del metano ha il vantaggio di essere allacciata direttamente alla rete nazionale, regionale e locale dei metanodotti”. La proposta di legge prevede la razionalizzazione e l’incremento della rete degli impianti di distribuzione di metano, biometano e Gpl. Entro tre mesi, con un decreto interministeriale, dovranno essere stabiliti i criteri per il self-service, per l’erogazione contemporanea negli impianti multi prodotto e per la trasformazione dei vecchi impianti tradizionali in impianti di distribuzione del metano. Devono essere stabiliti i principi con cui i piani regionali di sviluppo della rete di metano dovranno provvedere alla semplificazione delle procedure di autorizzazione di nuovi impianti e per l’adeguamento di quelli esistenti. Inoltre le Regioni dovranno installare impianti a metano in proporzione alla densità abitativa. Infine viene creato presso il Ministero dello Sviluppo Economico: un fondo per garantire lo sviluppo e la sperimentazione di nuove forme di distribuzione e di tecnologie che promuovono l’utilizzo del metano come carburante; una cassa che ha la funzione di verifica dello stato dei serbatoi dei carri per il trasporto. |
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REGIONE EMILIA-ROMAGNA, ENEL ED HERA INSIEME PER LA MOBILITÀ ELETTRICA. INAUGURATE LE PRIME INFRASTRUTTURE PER LA RICARICA A BOLOGNA, MODENA E IMOLA E DEL PROGETTO RELATIVO ALL´INTEROPERABILITÀ SU BASE REGIONALE DEI SISTEMI: L´EMILIA-ROMAGNA PRIMA IN ITALIA. |
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Bologna, 19 settembre 2011 - “Una buona notizia per l’Italia: in questo Paese, c’è qualcuno che pensa al futuro”. Queste le parole del presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani stamani, durante la presentazione dell’interoperabilità dei sistemi di ricarica Enel ed Hera per veicoli elettrici su base regionale. E’ il primo caso in Italia, e rappresenta il primo passo nell’attuazione del “patto” per la mobilità elettrica siglato dalle due aziende con la Regione. “Oggi – ha aggiunto Errani – non inauguriamo unicamente le prime infrastrutture di ricarica a Bologna, Modena e Imola, ma l’avvio di un processo di trasformazione ecologica dell’economia e della mobilità per il nostro Paese. E’ un modello di lavoro, di innovazione. Lo proponiamo e lo offriamo all’Italia, senza nessuna presunzione, chiarendo che si può fare anche in un momento così difficile. Un modello operativo – ha proseguito Errani – il cui costo per l’amministrazione pubblica è pari a zero euro. E il suo valore è l’interoperabilità”. All’inaugurazione del 16 settembre erano presenti l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri, il direttore Divisione Infrastrutture e Reti di Enel Livio Gallo, il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano, i sindaci Virginio Merola (Bologna), Giorgio Pighi (Modena), Daniele Manca (Imola). Pighi e Manca, dopo aver inaugurato le infrastrutture di ricarica Hera nelle rispettive città, hanno raggiunto Bologna e la sede della Regione a bordo di auto elettriche, messe poi in ricarica con le infrastrutture Enel, testando così l’interoperabilità dei sistemi. Grazie all’accordo tra Enel ed Hera, all’interno del protocollo siglato con la Regione, i cittadini di Bologna, Reggio Emilia, Rimini (rete Enel), Imola e Modena (rete Hera) potranno ricaricare indifferentemente i loro veicoli elettrici in una delle cinque città utilizzando una tessera per l’abilitazione della fornitura collegata a un contratto di vendita di energia, oppure attraverso l’integrazione del contratto nella carta regionale “Mi Muovo elettrico”. Questo metodo consentirà una comoda fatturazione in bolletta alle condizioni sottoscritte con il fornitore di energia elettrica scelto. “Siamo lieti di consolidare oggi un’alleanza con la Regione Emilia-romagna che ci vede lavorare insieme ai colleghi di Hera per lo sviluppo dell’interoperabilità delle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche – ha sottolineato Livio Gallo, direttore Divisione Infrastrutture e Reti di Enel – . Si tratta di un significativo passo avanti che, come Enel, siamo certi incoraggerà la diffusione della mobilità elettrica, fornendo così un importante contributo in termini di miglioramento ambientale delle nostre città. Con i nostri nuovi partner, proseguiremo sulla strada della implementazione di soluzioni e standard capaci di alimentare il parco veicoli elettrici in modo sempre più avanzato e comodo per i cittadini, forti di un’eccellenza tecnologica basata sull’installazione – caso unico al mondo – di 33 milioni di contatori intelligenti”. “Per Hera questo progetto rappresenta l’opportunità di allargare ulteriormente il nostro servizio al territorio – ha ribadito il presidente Tomaso Tommasi di Vignano – , in un settore su cui ci si aspetta una forte spinta già dal prossimo futuro. Laddove gestiamo le reti di distribuzione, a Modena e Imola, potremo offrire ai cittadini l’opportunità di ricaricare alle nostre colonnine pubbliche, oltre a punti di ricarica privati, nell’immediato futuro. In tutti i territori, in ogni caso, saremo attivi attraverso apposite offerte ‘flat’ di vendita di energia elettrica, ad hoc per la mobilità elettrica, allargando ulteriormente la nostra proposta commerciale a privati e imprese”. L’obiettivo è “fare sistema, non solo cercando di aggregare tutti i territori, ma tutti i mezzi – ha spiegato l’assessore Peri – . In questa dimensione fortemente innovativa, vogliamo offrire ai cittadini semplificazione, buona mobilità (quella compatibile, sostenibile) e con una fortissima integrazione nell’accesso. Innovazione – ha concluso l’assessore – significa anche essere pronti per una sfida di tipo industriale, organizzativo, e con una grande partecipazione del sistema delle autonomie locali”. L’interoperabilità dei sistemi - L’interoperabilità tra Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Imola e Modena è resa possibile dall’adozione da parte dei due distributori dei medesimi sistemi di hardware e software sviluppati da Enel, sia relativamente alle infrastrutture di ricarica che al sistema informativo di gestione da remoto (sistema Electric Mobilty Mangament - Emm). Per quanto riguarda l’utenza, il proprietario di un’auto elettrica stipula un contratto di fornitura di energia ad hoc con un venditore a sua scelta e ricarica il suo veicolo indifferentemente sia alle colonnine su rete Enel (Bologna, Reggio Emilia e Rimini) che a quelle su rete Hera (Modena e Imola); il sistema Emm registra i dati relativi a ciascuna ricarica effettuata dal cliente, sia che venga effettuata su infrastrutture di ricarica connesse alla rete di Enel Distribuzione che alla rete Hera. Invia, quindi, al sistema informatico di Hera i dati relativi ai prelievi avvenuti su infrastrutture Hera e al sistema informatico di Enel Distribuzione i dati relativi ai prelievi avvenuti su infrastrutture di Enel. I sistemi preposti alla fatturazione del trasporto di energia in Hera e in Enel Distribuzione inviano al venditore, con cui il cliente ha stipulato il contratto, i dati necessari alla fatturazione, consentendo l’invio al cliente della bolletta. La Regione Emilia-romagna e l’impegno per l’elettrico - A dicembre 2010 Enel e Regione Emilia-romagna hanno firmato un protocollo (il primo in Italia su base regionale) per lo sviluppo della mobilità elettrica, con tre progetti pilota nelle città di Bologna, Rimini e Reggio Emilia: ciascuno prevede una sperimentazione legata alla “vocazione” della singola città. Successivamente il protocollo si è ampliato coinvolgendo le città di Imola e Modena, dove Hera è distributore di energia elettrica. Il progetto non si limita, dunque, al solo traffico cittadino ma, grazie all’intesa tra Regione Emilia-romagna ed Enel e tra Enel ed Hera, prevede l’istallazione di una rete integrata di circa cento punti complessivi di ricarica per veicoli elettrici lungo l’asse della via Emilia, da Reggio Emilia a Rimini. Il nono Accordo di programma 2010-2012 per la Qualità dell’aria – sottoscritto dalla Regione con le 9 Province e i Comuni con più di 50.000 abitanti – per la prima volta apre la strada all’infrastrutturazione elettrica. Inoltre, i documenti preparatori del nuovo Piano integrato dei trasporti della Regione (Prit 2010-2020) individuano lo sviluppo della mobilità elettrica (a due e quattro ruote) attraverso la dotazione sul territorio di reti di ricarica, insieme all’incentivazione, facilitazione della circolazione e sosta di mezzi elettrici: è il programma “Mi Muovo elettrico”. Il ruolo di Enel - Enel Distribuzione ha istallato le prime due infrastrutture (il piano ne include almeno 60 tra Bologna, Reggio Emilia e Rimini). Il protocollo di intesa con la Regione prevede per queste tre città tre diverse sperimentazioni che andranno declinate tenendo conto delle caratteristiche urbane e di mobilità di ciascuna. Il ruolo di Hera - Hera si avvale dei medesimi sistemi hardware e software utilizzati da Enel grazie a un accordo che prevede la disponibilità di Enel a fornire un pacchetto completo costituito dalle infrastrutture di ricarica (sia domestiche che pubbliche) e dal sistema integrato di gestione delle stesse (sistema Emm). Il piano di installazione delle stazioni di ricarica pubbliche è stato studiato in collaborazione con le istituzioni locali. Il Comune di Bologna - La sperimentazione relativa al Comune di Bologna interesserà due diversi punti: pendolarismo e interoperabilità delle reti di ricarica e integrazione con le politiche di mobilità sostenibile già adottate o in fase di sviluppo. L’accordo con Hera favorirà la sperimentazione del pendolarismo e degli spostamenti tra Modena, Bologna e Imola e l’interoperabilità tra le reti di ricarica attraverso lo sviluppo di un modello multi-Dso. Un’altra parte della sperimentazione, relativa al contesto urbano, prevede invece l’incentivazione del veicolo elettrico quale “strumento di libertà nella circolazione”. In particolare, sarà prevista l’integrazione del sistema di regole e strumenti per la mobilità esistente con l’offerta di opportunità, incentivi e soluzioni tecnologiche avanzate. In quest’ambito, saranno presi accordi con i principali mobility manager aziendali per lo sviluppo di servizi di car-sharing e van-sharing e gestione dell’ultimo miglio nelle zone del centro storico. A Bologna le due colonnine Enel si trovano nella sede della Regione (a fianco di viale Aldo Moro 18) e in via Fioravanti - angolo via Tiarini (di fronte alla sede del Comune). I Comuni di Modena e Imola - La colonnina di piazza Roma a Modena e quella di via Caterina Sforza a Imola, inaugurate stamani, rappresentano i primi dei 20 punti di ricarica (10 per ogni città) che Hera attiverà entro le prossime settimane. Sia a Modena che a Imola, le colonnine sono state posizionate, in base a un accordo tra Hera e il Comune, in luoghi strategici, in prossimità alle grandi direttrici viarie, di facile accesso, dotati di parcheggi e ben serviti da mezzi pubblici. In questa prima fase il progetto pilota attivato da Hera sulla mobilità elettrica, e denominato “L’hera della mobilità elettrica”, interesserà principalmente aziende del territorio. Hera si impegnerà a fornire l’accesso alle colonnine di ricarica e l’eventuale installazione di una colonnina di ricarica privata presso l’azienda. |
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FVG: AUTOMOTIVE LIGHTING, J-RAUM ALTRA RISORSA PER POLO INNOVAZIONE DI AMARO |
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Amaro, 19 settembre 2011 - E´ stato inaugurato il 16 settembre nel Centro di innovazione tecnologica dell´Agemont di Amaro, alla presenza del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, il laboratorio J-raum di Magneti Marelli Automotive Lighting, polo di ricerca e innovazione per l´illuminazione in ambito automotive. Il J-raum di Amaro (acronimo che deriva da una parola tedesca e sta per Joint Research Area University Marelli) è il terzo modello di collaborazione tra industria e mondo accademico che Magneti Marelli - 22.Mo gruppo di componentistica nel mondo, 5,4 miliardi di fatturato e 35 mila dipendenti di cui 800 sono occupati presso la controllata Automotive Lighting in Carnia - ha istituito in Italia, dopo quello di Bologna e Venaria (To). "Per Magneti Marelli - ha spiegato l´amministratore delegato Eugenio Razelli - l´obiettivo è localizzare la cooperazione tra azienda e università in un preciso spazio fisico, formando una nuova generazione di tecnici, i talenti a cui daremo un futuro nella nostra azienda". Contestualmente all´inaugurazione del J-raum sono stati infatti sottoscritti due accordi con i rettori delle Università di Udine e Trieste, Cristiana Compagno e Francesco Peroni, che renderanno gli atenei protagonisti nell´attività di trasferimento tecnologico, formazione e didattica. "E´ con soddisfazione - ha commentato Tondo - che vedo proseguire e consolidare un percorso che avevo iniziato nel 1998, in qualità di assessore alla Montagna, finanziando con importanti risorse l´avvio ad Amaro del Laboratorio del freddo, poi del Centro di prototipazione rapido e di quello per le materie plastiche: tutte iniziative che, come quella che inauguriamo oggi, favoriscono il radicamento di importanti realtà industriali e lo sviluppo di occupazione per i giovani". Tondo, facendo accenno al centesimo anno dalla nascita di Prometeo Candoni, imprenditore carnico emigrato in Francia e fondatore della Seima (ora Automotive Lighting), che verrà celebrato proprio sabato prossimo, ha ricordato che "non fu solo per affetto verso la sua terra d´origine che quel capace imprenditore scelse di avviare proprio qui la sua azienda, ma anche per profonda convinzione nelle potenzialità e nel valore di questo territorio". La medesima fiducia "in una terra fragile come la montagna" è riposta ora dalla Magneti Marelli, dal mondo accademico e dalla Regione. "Confermo la volontà della comunità e dell´Amministrazione regionale a sostenere ogni progetto di sviluppo per la ricerca e per l´occupazione. Del resto - ha sottolineato Tondo - tra le tante missioni che ha compiuto Agemont in questi anni il tema della ricerca è quello che ha registrato maggiore apprezzamento e continuità di attenzione da parte delle imprese". Sul futuro assetto dell´Agenzia per lo sviluppo economico della Montagna il presidente non ha anticipato decisioni ma ha rimandato alla prossima comunicazione in Aula sulla riforma globale, attesa per il 27 di settembre. "Dal punto di vista strutturale stiamo ancora ragionando su quale sia il migliore assetto per questa e per tante altre nostre società", ha commentato Tondo a margine del convegno, introdotto dal presidente della Spa in house della Regione, Roberto Venturini, e al quale ha partecipato anche l´assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Garlatti. "Ciò che posso assicurare agli imprenditori - ha aggiunto Tondo - è che ci saranno importanti investimenti per lo sviluppo. Oggi la nostra regione è solida e non teme manovre economiche del Governo: questo perchè ha utilizzato la sua autonomia statutaria per creare sviluppo ed ha iniziato tre anni e mezzo fa un percorso di contenimento del debito. Tutto ciò - ha concluso il presidente - ci consente di non avere l´acqua alla gola e di permetterci manovre per favorire la ripresa economica". |
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MOBILITA’, ROMA: IN CINQUEMILA AI FORI PER SOSTENIBILITA´ |
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Roma, 18 settembre 2011 - «Un nuovo concetto di mobilità che rispetti l´ambiente, basato sul potenziamento del trasporto pubblico, sullo sviluppo dell’elettrico, dell’ibrido e sull’uso delle due ruote ecologiche. E´ questo il progetto dell´Amministrazione capitolina che oggi, in occasione della “Settimana europea della mobilità sostenibile” ha organizzato ai Fori Imperiali iniziative di sensibilizzazione cui hanno preso parte oltre cinquemila persone». Lo dichiara l’assessore all’ambiente, Marco Visconti. «La necessità di migliorare le condizioni di vivibilità delle città, in particolare in tempi di crisi, impone un ripensamento delle nostre abitudini e il passaggio a forme di mobilità più sostenibili o alternative all’auto privata che - continua Visconti – nella nostra città resta il mezzo più usato. Le ultime rilevazioni Aci hanno messo in evidenza che a Roma circolano 1milione e 900 mila autovetture con riflessi diretti sulla qualità dell’aria e sulla produzione di Co2, responsabile del cambiamento climatico. Il Campidoglio e le aziende capitoline hanno avviato il processo di cambiamento, a partire dalla riconversione del parco auto con mezzi a ridotto impatto ambientale, ma è importante che l´appello per la sostenibilità coinvolga tutti i cittadini. Manifestazioni come questa – ha concluso ieri Marco Visconti - sono dunque molto importanti poiché rappresentano un’opportunità per sperimentare un cambiamento nelle abitudini, verificando che adottare stili di vita più sostenibili è semplice, economico, salutare». |
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PISTA CICLABILE DEL BACCHIGLIONE NEL PADOVANO. FIRMATA CONVENZIONE PER REALIZZAZIONE |
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Venezia, 19 settembre 2011 - L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha firmato stamani con l’assessore provinciale di Padova all’ambiente Mauro Fecchio la convenzione relativa alla realizzazione di una pista ciclabile lungo il fiume Bacchiglione. “Si tratta della realizzazione di un itinerario ciclabile sulla sponda padovana del fiume – ha spiegato Chisso – dal confine con la Provincia di Vicenza fino a quello con la Provincia di Venezia. Il tracciato fa parte del percorso ciclabile regionale R1 Lago di Garda – Venezia, previsto dal Masterplan delle piste ciclabili del Veneto ed è previsto anche dal Piano Provinciale delle piste ciclabili padovane e dal Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento. La pista padovana del Bacchiglione entra nel territorio provinciale nel comune di Veggiano, prosegue verso il capoluogo e continua poi nel Comune di Ponte San Nicolò fino a Bovolenta, da dove prende l’antica via del sale e dello zucchero verso il mare, lasciando il territorio della Provincia di Padova in Comune di Codevigo. Il percorso ciclabile si presta anche a connessioni con altri itinerari ciclabili provinciali, come quello sul fiume Brenta mediante la pista sulla Bretella a Ovest di Padova, quello lungo l’ex ferrovia Treviso – Ostiglia attraverso il canale Tesina a Veggiano, e quello dell’anello dei Colli Euganei tramite la pista sul canale Battaglia”. L’intervento è compreso tra i progetti a regia regionale finanziati con fondi comunitari Fesr lo scorso anno, nell’ambito del Programma Operativo del Veneto – obiettivo competitività e occupazione – azione realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano. L’estensione dell’itinerario sarà di circa 23 km e il costo per realizzarlo è quantificato in 3 milioni di euro, metà a carico del bilancio regionale, metà a carico dell’amministrazione provinciale. I lavori inizieranno nel giugno del 2013 e si concluderanno nel dicembre dell’anno successivo. La convenzione prevede gli impegni degli enti firmatari, il cronoprogamma per l’attuazione dell’iniziativa, la copertura finanziaria e spese ammissibili a contributo regionale, i modi di intervento, gli impegni del soggetto attuatore, le modalità dell’erogazione del contributo regionale e di acconti, monitoraggio, verifiche e controlli. |
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FIRMATA CONVENZIONE PER IL GIRASILE
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Venezia, 19 settembre 2011 - Una affascinante, completa e attrezzata pista ciclabile lungo il più grande fiume di risorgiva d’Italia: questo è “Girasile. La Greenway del Parco del Sile”, per la cui realizzazione l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto ha firmato il 16 settembre con il presidente dell’Ente Parco del Fiume Sile Alberto Magaton la convenzione per la realizzazione. “L’intervento in questione – ha ricordato Chisso – fa parte dei progetti a regia regionale finanziati con fondi comunitari Fesr lo scorso anno, nell’ambito del Programma Operativo del Veneto – obiettivo competitività e occupazione – azione realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano. Il Parco del Sile ha proposto in questo ambito un intervento per l’ampliamento della rete ciclopedonale all’interno dell’area regionale tutelata, con collegamento funzionale tra i diversi capoluoghi comunali e le loro frazioni. Il tutto si traduce in una migliore fruibilità compatibile con l’ambiente e in un’ulteriore occasione di visitazione e valorizzazione di zone di straordinario pregio naturalistico ed estetico”. I lavori rientrano nel Piano Ambientale del Parco e tra gli interventi principali possono essere ricordati “il Cammino del Cason”, “da Rosta a Rosta” e il “Progetto Alzaie”. Il percorso attraversa le località di Lughignano di Casale sul Sile e Musestre di Roncade. In sostanza, la già esistente rete di percorsi viene estesa e collegata con nuovi tratti per un totale di circa 19 km di pista ciclabile. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 3 milioni 750 mila euro, dei quali 3 milioni a carico della Regione mentre 750 mila euro sono a carico dell’ente Parco beneficiario dell’intervento. I lavori dovrebbero iniziare nel settembre del 2013 e concludersi nell’ottobre del 2014. La convenzione prevede gli impegni degli enti firmatari, il cronoprogamma per l’attuazione dell’iniziativa, la copertura finanziaria e spese ammissibili a contributo regionale, i modi di intervento, gli impegni del soggetto attuatore, le modalità dell’erogazione del contributo regionale e di acconti, monitoraggio, verifiche e controlli. |
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GRUPPO PIAGGIO, ROBERTO COLANINNO: SUPEREREMO L´OBIETTIVO DEI 100.000 VEICOLI VENDUTI IN ASIA PACIFIC |
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Mandello del Lario, 19 settembre 2011 - Nel corso della conferenza stampa svoltasi il 16 settembre a Mandello del Lario presso la sede di Moto Guzzi, in occasione delle Giornate Mondiali Guzzi 2011, il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio Roberto Colaninno ha dichiarato, tra l´altro, che: il successo della strategia industriale e di prodotto definita per l´area Asia Pacific porterà il Gruppo Piaggio a superare l´obiettivo dei 100.000 veicoli venduti in Asia Pacific nel 2011, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni del Piano industriale 2010-2013; nei primi 8 mesi del 2011, il Gruppo Piaggio ha raggiunto il traguardo di circa 453.000 unità vendute complessivamente nel mondo (contro le circa 439.000 unità vendute da gennaio ad agosto dello scorso anno); nei primi 8 mesi del 2011, il marchio Moto Guzzi ha superato le 4.300 unità vendute nel mondo, rispetto alle 3.280 vendute da gennaio ad agosto del 2010, con una crescita pari al 31%. Obiettivo della strategia di rilancio per Moto Guzzi è far crescere nei prossimi anni i volumi produttivi e le vendite del marchio fino a 10.000 unità/anno. |
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LOGISTICA: DA BRESCIA IDEE PER COMMERCIO PRESENTATO IL PROGETTO DI DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI |
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Brescia, 19 settembre 2011 - ´Un progetto innovativo per la gestione del traffico urbano delle merci, con un´attenzione particolare alla viabilità, al rispetto dell´ambiente e alla vivibilità del centro storico´. Con queste parole l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu ha presentato il 16 settembre a Brescia, insieme al vice sindaco Fabio Rolfi, la nuova idea di distribuzione urbana delle merci nell´ambito del convegno ´City Logistics Meeting´. La sperimentazione, promossa dall´amministrazione comunale e sostenuta da Regione Lombardia con un contributo di 50.000 euro, consiste nella creazione di una piattaforma logistica dalla quale effettuare la consegna delle merci ai punti vendita con mezzi a basso impatto ambientale. ´Sarà una rivoluzione nel segno della sostenibilità e di una nuova ottica di centro storico - ha annunciato l´assessore -. I fornitori potranno effettuare le consegne al centro di raccolta, e da qui le merci saranno poi smistate ai negozi del centro utilizzando veicoli a metano, ottimizzando così i carichi, i percorsi e il numero di viaggi´. ´Se si pensa che il trasporto merci incide sul 30% dei costi dell´intera mobilità cittadina e su oltre il 50% dell´inquinamento - ha proseguito l´assessore - si capisce bene quanto soluzioni di questo tipo vadano incontro alle esigenze dei cittadini e delle associazioni del commercio, che chiedono soprattutto una città più vivibile´. ´Da questo punto di vista - ha concluso Maullu - prosegue la nostra politica di ascolto ai bisogni dei consumatori e dei commercianti, in una città nella quale Regione Lombardia ha già finanziato quasi 1,5 milioni di opere per la riqualificazione del centro con il bando sui Distretti del commercio´. |
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CONCESSIONE DELL´A22, INCONTRO DURNWALDER-DELLAI: "CI ATTIVEREMO AD OGNI LIVELLO" |
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Trento, 19 settembre 2011 - "Abbiamo dato mandato ai vertici dell’Autobrennero di fare ogni sforzo utile per tutelare la società e gli interessi dei nostri territori": è quanto dichiarato dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e il governatore trentino Lorenzo Dellai al termine dell’incontro del 13 settembre a Bolzano in vista del bando di gara per la concessione dell’A22 nel 2014. "Vogliamo impegnarci per dare continuità alla gestione dell’A22 e quindi vincere la gara", hanno sottolineato Durnwalder e Dellai. I due Presidenti della Giunta provinciale di Bolzano e di quella di Trento, enti che sono gli azionisti di riferimento della Spa, hanno dato mandato alla società di perseguire ogni iniziativa per gestire al meglio la fase preparatoria alla partecipazione alla gara. "Nella gestione della A22, ma anche con molti altri comportamenti che caratterizzano l´operato delle due Province autonome, abbiamo sempre dimostrato coerenza e responsabilità con gli impegni presi nei confronti del resto del Paese - hanno sottolineato i presidenti Dellai e Durnwalder - e siamo pertanto amareggiati e delusi per il fatto che la speranza di ottenere la proroga della gestione dell´Autostrada, anche con modalità innovative e nell´interesse finanziario del governo, sia stata frustrata." Durnwalder e Dellai hanno ricordato che "quello della A22 è il primo rinnovo di concessione di questa entità che va a bando in Italia senza proroga o rinnovo alla concessionaria uscente; non accogliendo la nostra richiesta il Governo ha dimostrato di sottovalutare gli interessi nazionali che stanno dietro alla nostra proposta, oltre che quelli dei territori su cui insiste il tracciato dell´autostrada. La partita in gioco infatti è quella della costruzione del tunnel del Brennero e della contestuale realizzazione delle tratte di accesso." I Governatori hanno rimarcato infatti che "l´autostrada da anni accantonava responsabilmente dei fondi per la realizzazione del progetto Bbt, di cui beneficerà di fatto tutto il Paese perché comporterà un deciso passo in avanti in direzione della intermodalità, ovvero del trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia." L´incontro di oggi è servito a fare il punto della situazione, "nei prossimi giorni, come principali azionisti della società, ci incontreremo con gli altri soci pubblici per valutare il nostro impegno, che deve essere incisivo ad ogni livello, per partecipare alla gara", hanno annunciato i due Presidenti. Vista la delicatezza della procedura verrà ora mantenuto un doveroso riserbo sui dettagli operativi: "Possiamo dire soltanto che il nostro obiettivo prioritario continua ad essere quello di servire, attraverso la gestione dell´autostrada, i territori che amministriamo e rappresentiamo", hanno concluso Durnwalder e Dellai. All´incontro a Palazzo Widmann, durato circa un´ora, hanno partecipato oltre a Durnwalder e Dellai anche i vertici di Autobrennero Spa: il presidente Walter Pardatscher, l´ad Paolo Duiella e il direttore tecnico Carlo Costa. |
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FVG: INAUGURATA SISTEMAZIONE INCROCIO BASALDELLA |
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Campoformido, 19 settembre 2011 - "Oggi è stato finalmente sciolto uno dei ´nodi´ più impegnativi della viabilità della cintura udinese e del Friuli Venezia Giulia, garantendo una migliore fluidità del traffico e una maggiore sicurezza". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Riccardo Riccardi, che il 15 settembre in comune di Campoformido ha inaugurato i lavori che hanno permesso di eliminare il semaforo di Basaldella, all´incrocio fra la Tangenziale Ovest di Udine e la strada provinciale 89. L´intervento è stato realizzato dalla Provincia di Udine, con un investimento di 7,35 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione. Per eliminare l´intersezione regolata da semaforo, il piano stradale della tangenziale è stato abbassato allo stesso livello dell´autostrada, che in quel tratto corre in parallelo e in trincea, in modo da passare sotto la provinciale 89, che è stata mantenuta invece al livello del piano di campagna. Per scavalcare la tangenziale così abbassata, sulla provinciale è stato allungato l´esistente sovrappasso autostradale. I lavori hanno riguardato anche la costruzione di due rotatorie lungo la strada regionale 305. "È una bella pagina per il nostro Friuli", ha detto Riccardi. "Da oggi - ha aggiunto - Udine e la sua cintura metropolitana, con i suoi centri abitati a volte soffocati dal troppo traffico, è più vicina alla rete principale di comunicazione. Ci saranno meno incidenti stradali e una riduzione dell´impatto ambientale". "Siamo di fronte a un´opera - ha osservato - che presenta tutte le contraddizioni del nostro tempo: dieci anni per essere realizzata, grande complessità costruttiva, tenuto conto che comunque i lavori hanno dovuto garantire senza interruzione i flussi di traffico, con la dovuta attenzione per la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia. Ed è un´opera che, grazie al contributo di tutti, siamo riusciti alla fine a portare a compimento". I prossimi obiettivi per la viabilità in quest´area sono, secondo l´assessore regionale, il miglioramento di accesso alla città: la riqualificazione della Pontebbana, della strada 353 da Pozzuolo e della Pontebbana da Codroipo. Recentemente la Provincia di Udine ha affidato i lavori per l´eliminazione del passaggio a livello di Santa Caterina, mentre per le rotatorie nei comuni di Basiliano e Codroipo i bandi di gara saranno pronti entro la fine dell´anno, a cui si aggiunge la riqualificazione della 353 da Pozzuolo a Udine. Infine, quella che Riccardi ha definito la "madre di tutte le opere", la Tangenziale Sud di Udine, per la quale è stata trovata la copertura finanziaria ed è stato sviluppato il progetto, attualmente nella fase di procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via). "Resta da scegliere - ha detto l´assessore - tra l´abbattimento delle case, un´ipotesi che noi non condividiamo, e la riperimetrazione del vincolo di Villa Job. Mi auguro che alla Soprintendenza sia possibile sostenere questa seconda ipotesi, prendendo al più presto una decisione". |
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NUOVA VALSUGANA? I SOGNI NON COSTANO, LE INFRATRUTTURE SI |
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Venezia, 19 settembre 2011 - “Da quanto leggo nei giornali, il progetto della superstrada Valsugana solleva qualche perplessità, per cui, anche se non conosco lo specifico tecnico delle ipotesi relative a questa infrastruttura, da responsabile regionale del bilancio invito tutti alla prudenza”. L’assessore veneto Roberto Ciambetti, in una pausa dei lavori della Conferenza Stato-regioni svoltasi il 16 settembre a Roma, ha commentato le notizie sulla nuova versione della superstrada che dovrebbe collegare Castelfranco Veneto a Trento. Sul finire degli anni Novanta, Ciambetti fu tra gli autori della carta dei rischi della Provincia di Vicenza e in veste di assessore provinciale affrontò a suo tempo le problematiche relative a questo collegamento. “Ci sono alcuni aspetti tecnici – ha detto Ciambetti – sui quali mi pronuncerò solo dopo aver visto le carte. Dubbi? Faccio solo un esempio: il lungo viadotto a Solagna è in area Sic e dunque con precisi vincoli ineludibili, dei quali poco si parla ma che esistono. Condivido, poi, le valutazioni di chi, avvedutamente, teme che la nuova proposta crei più problemi che soluzioni in un territorio densamente urbanizzato come quello che si sviluppa a sud di Bassano”. “Ma a preoccuparmi più di tutti – ha aggiunto l’assessore –, tra manovre e tagli, mercati in fibrillazione e crisi economica, sono gli aspetti finanziari. Anche per il ruolo che mi è stato assegnato, ho il dovere di richiamare tutti alla cautela. Quando si parla di ampliare le opzioni per una infrastruttura che ha già costi elevati, dal tracciato in galleria ai viadotti, agli svincoli di collegamento alla viabilità ordinaria in un territorio densamente urbanizzato, immaginare un percorso di finanza di progetto con forti investimenti di capitali privati, mi sembra non dico un azzardo, ma sicuramente una ipotesi di lavoro oggi non così semplice da perseguire”. “Come ammonisce una bella canzone veneta, ‘Finché dura questa crisi, de palanche non s’in ciapa…’ – conclude Ciambetti –. Chiamiamole palanche, schei o Euro, il significato è il medesimo: di strade, senza risorse, anche con la finanza di progetto, se ne fa poca e se ne costruisce ancor meno”. |
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SICILIA, ANAS: APPALTI PER LAVORI DI STABILIZZAZIONE DEI TRATTI FRANATI SULLE STRADE STATALI 123 “DI LICATA” E 188 “CENTRO OCCIDENTALE SICULA” GLI INTERVENTI COMPORTERANNO UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI QUASI 1 MILIONE E 500 MILA EURO |
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Palermo, 19 settembre 2011 - L’anas ha pubblicato sulla Gazzetta del 17 settembre Ufficiale due bandi di gara finalizzati ai lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del corpo stradale di alcuni tratti delle strade statali 123 “Di Licata” e 188 “Centro Occidentale Sicula”. La prima gara, relativa al ripristino del corpo stradale e delle scarpate dal km 18,000 al km 27,000 della statale 123, il cui intervento ricade in provincia di Agrigento, prevede un investimento complessivo di 848 mila euro. La durata dei lavori è stata fissata in 200 giorni a decorrere dalla data del verbale di consegna, comprensivi di 20 giorni per andamento stagionale sfavorevole. La seconda gara prevede invece il ripristino dal km 21,000 al km 32,600 della statale 188, in provincia di Trapani, per un investimento complessivo di 631 mila euro. In questo caso, la durata dei lavori è stata fissata in 180 giorni dalla data del verbale di consegna, comprendendo 50 giorni per andamento stagionale sfavorevole. Entrambe le gare sono finanziate con mezzi correnti del bilancio dell’Anas. Le offerte vanno inviate entro le 12:00 del 21 ottobre 2011 a: Anas S.p.a. - Direzione Regionale per la Sicilia – Via Alcide De Gasperi, 247 – 90146 Palermo. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
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VERSO ACCORDO PER ROTATORIA SU MONSELICE MARE A TRIBANO |
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Venezia, 19 settembre 2011 - Regione, Provincia di Padova, Comune di Tribano e Veneto Strade definiranno con uno specifico Protocollo di Intesa le competenze circa la realizzazione di una rotatoria lungo la Strada Regionale n. 104 “Monselice Mare” all’innesto della Strada Provinciale n. 5 “Amnia”, tra il Km 6+870 e il Km 6+950 della S. R.. “L’innesto della “Amnia” sulla “Monselice Mare” – ha ricordato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso – presenta problematiche di sicurezza che vanno eliminate: l’attuale incrocio, regolato da semaforo, è stato infatti funestato da numerosi incidenti. La soluzione è la sostituzione dell’impianto semaforico con una più sicura e attuale rotatoria, per la quale il Comune di Tribano ha redatto uno studio di fattibilità e successivamente ha approvato il progetto preliminare. Tale progetto prevede anche una pista ciclopedonale di collegamento tra la zona abitata nord ed il centro del paese situato nella zona sud, per dare totale sicurezza alla cosiddetta utenza debole”. Il protocollo che sarà firmato tra gli enti interessati conferma la volontà comune che l’intervento venga inserito fra quelli finanziati nell’ambito del prossimo Piano Triennale per l’adeguamento della rete viaria regionale, rinviando ad un successivo Accordo di Programma la disciplina fra i sottoscrittori delle reciproche competenze operative. Dal quadro economico del progetto preliminare si ricava peraltro che il costo dell’intero intervento ammonta a 800 mila euro complessivi. Il testo del Protocollo prevede in proposito la seguente ipotesi di ripartizione dei costi: 200 mila euro a carico della Provincia di Padova, 150 mila euro a carico del Comune di Tribano e 450 mila euro a carico della Regione. |
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FVG: NUOVA ROTATORIA SU ACCESSO OVEST AMARO |
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Amaro (Ud), 19 settembre 2011 - L´accesso a Ovest all´abitato di Amaro (Ud) e alla sua zona industriale, sulla ex statale 52, in direzione del casello di Carnia dell´autostrada A23, sarà riqualificato grazie alla realizzazione di una nuova rotatoria. Il formale avvio alle procedure per la progettazione e la costruzione dell´opera, che consentirà di mettere in sicurezza un incrocio che presenta diverse criticità, è stato dato il 17 settembre nella sede municipale del Comune carnico, dove il sindaco Laura Zanella e il presidente di Fvg Strade, Giorgio Santuz, hanno sottoscritto una apposita convenzione. Alla firma erano presenti, tra gli altri, l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, quello della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, il commissario straordinario della Comunità montana della Carnia, Giovanni Battista Somma, e il direttore di Fvg Strade Oriano Turello. Particolarmente atteso dalla comunità locale (così come, più a Est del Paese, un sottopasso i cui lavori, dopo non poche vicissitudini, sono finalmente ripresi per concludersi nella prossima primavera), il manufatto costerà 724 mila euro, di cui 300 mila a carico della stessa Amministrazione comunale, la parte rimante della Regione attraverso il braccio operativo Fvg Strade. "Negli ultimi 30 anni il Comune in tantissime occasioni ha sollecitato l´Anas sulla sua necessità", ha ricordato il sindaco Zanella, evidenziando come la soluzione ai problemi manifestati, soprattutto in termini di sicurezza per la popolazione e gli automobilisti, sia ora venuta dall´assessore Riccardi e da Fvg Strade, nel frattempo subentrata all´Azienda statale nella gestione della 52. In proposito Riccardi ha sottolineato come la Giunta regionale guidata da Renzo Tondo sia "impegnata in una monumentale operazione per dare soluzione a criticità esistenti". "Quasi 5 miliardi di vecchie lire solo ad Amaro", ha detto, evidenziando come questi progetti facciano parte di un disegno organico, grazie al quale "a 20 mesi dalla fine della legislatura il presidente Tondo ha chiuso cantieri per 500 milioni di euro e ne ha aperti per 750". E che vedrà tra l´altro nei prossimi mesi la pubblicazione dei bandi di gara per la rimozione di tutte le intersezioni principali anche sulle statali 13 "Pontebbana" e 56 di "Gorizia". Tra le caratteristiche della nuova rotatoria di Amaro, della quale come ha rimarcato l´assessore Mattiussi andrà a beneficiare "una realtà industriale interessante", va ricordata la prevista illuminazione a Led, un complanare tracciato pedonale e ciclabile, la soluzione a tutti i problemi legati al passaggio di condutture elettriche, del gas e dell´acqua. I lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine del prossimo anno. |
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MILANO, 19 SETTEMBRE 2011 - ALLA STAZIONE GARIBALDI UN NUOVO ´MY LINK POINT´ CATTANEO: CONFERMIAMO AI PENDOLARI CHE SIAMO DALLA LORO PARTE LA PROPOSTA: ACCISE SU CARBURANTI E CONTRATTAZIONE SINDACALE |
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Milano, 19 settembre 2011 - Dal 16 settembre è attivo un nuovo punto di contatto con i passeggeri in una delle stazioni più frequentate della Lombardia. E´ stato infatti inaugurato alla stazione di Milano Porta Garibaldi il nuovo ´My Link Point´, il punto d´informazioni per i viaggiatori. Presente all´inaugurazione l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, di ritorno da Roma dopo la partecipazione all´iniziativa di riconsegna al Governo dei contratti sul trasporto pubblico e l´incontro con il ministro Raffaele Fitto. ´Con l´inaugurazione di questo nuovo punto di informazioni che in questa stazione mancava dal 2008 - ha detto Cattaneo - confermiamo che non intendiamo scappare davanti ai pendolari, anzi. Stiamo dalla loro parte e vogliamo migliorare costantemente il servizio che offriamo ai viaggiatori. Un impegno e un segnale tanto più necessari e opportuni in questo momento così delicato per il trasporto pubblico locale che rischia di essere messo in crisi dai tagli ai trasporti previsti della manovra finanziaria´. Accise Sui Carburanti E Tpl Nella Contrattazione Sindacale - L´assessore Cattaneo ha anche presentato due proposte per evitare i tagli al trasporto pubblico locale: un accisa sui carburanti e l´inserimento del trasporto pubblico locale nella contrattazione sindacale. ´Chiediamo la possibilità di applicare un´accisa sui carburanti, avendo il vantaggio di fiscalizzare l´entrata per il tpl stabile e non dipendente dai trasferimenti dello stato. C´è già una norma che prevede la possibilità con un decreto di applicare 2,58 centesimi di accisa in più solo sulla benzina: io credo che si debba introdurre una norma che consenta di applicare un´accisa anche sul gasolio, nell´ordine dei 5 centesimi, circa la metà della fluttuazione che già oggi hanno i prezzi alla pompa per potere recuperare tutti i tagli previsti per la Lombardia´. ´Lo stesso risultato potrebbe essere ottenuto - ha proseguito l´assessore - inserendo il tpl fra i temi della contrattazione sindacale aziendale. Il trasporto serve soprattutto a chi va a lavorare e se negli accordi tra aziende e sindacati si trovasse un´intesa che riguardasse anche il trasporto pubblico, ne beneficerebbero sia i lavoratori che le imprese. Ho fatto queste proposte perché una soluzione è possibile e non stiamo dicendo solo no ai tagli, ma stiamo facendo anche proposte concrete per spiegare come si possono recuperare queste risorse´. La nuova postazione, per la quale sono state fatte 12 nuove assunzioni, si affianca a quella aperta presso le stazioni di Milano Cadorna e di Saronno. A Milano Porta Garibaldi, tra linee del Passante e quelle di superficie, fermano ogni giorno oltre 800 treni (442 nel Passante e 393 in superficie) e più di 75mila sono i viaggiatori che quotidianamente arrivano o partono con treni regionali da questa stazione. ´Oggi inauguriamo questo customer care - ha sottolineato Cattaneo - lo scorso lunedì abbiamo consegnato i primi 2 nuovi treni Gtw degli 11 acquistati per la linea Milano-monza-molteno-oggiono Lecco (altri 9 entreranno in servizio entro il mese di ottobre) e abbiamo attivato un nuovo collegamento tra Malpensa e Bellinzona. Malgrado le difficoltà economiche, Regione Lombardia prosegue nel proprio impegno a migliorare il servizio del trasporto pubblico continuando a far parlare i fatti´. Presso il My Link Point di Milano Porta Garibaldi si possono acquistare i biglietti regionali, ricevere informazioni e assistenza su tutto il trasporto regionale, sul Malpensa Express, sul servizio transfrontaliero Bellinzona-malpensa, richiedere e ritirare le tessere Trenord. Il My Link Point gestisce infine l´assistenza dei viaggi per comitive e si occupa dell´assistenza delle persone con disabilità che vogliono spostarsi in treno. |
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TRENI INTERREGIONALI FIRENZE-ROMA RIPRISTINATI A PARTIRE DAL MESE DI OTTOBRE |
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Firenze, 19 settembre 2011 – I treni interregionali in transito da Firenze e diretti a Roma che dal luglio scorso – dall’incendio nella stazione Roma Tiburtina che ha reso inagibili molti binari – si attestavano ad Orte o a Chiusi, a partire dal prossimo mese di ottobre fermeranno di nuovo alla stazione Termini, nel centro della capitale. La buona notizia arriva dall’assessorato ai trasporti della Regione Toscana, dove ieri si è tenuto un vertice tra l’assessore Luca Ceccobao e i dirigenti toscani di Rete Ferroviaria Italiana. La riunione è servita per fare il punto sulle ripercussioni nel traffico a lunga percorrenza su Roma, causate dai noti incidenti alla stazione di Tiburtina. Nell’occasione, Rfi ha rassicurato la Regione Toscana dell’imminente ripristino di buona parte delle dotazioni infrastrutturali di Roma Tiburtina, a partire dalle prime settimane di ottobre. Questo garantirà il ritorno della piena regolarità dei treni interregionali che collegano Firenze e Roma. Si tratta di treni molto utilizzati dai pendolari della Valdichiana senese e aretina, oltre che da viaggiatori che scelgono questa soluzione per spostarsi da Firenze a Roma e viceversa, invece dei più costosi Eurostar ed Intervcity. Durante la riunione, la Regione è inoltre tornata a sottolineare l’urgenza di ripristinare al più presto anche i due Interciy 582 e 595, anch’essi sospesi dopo l’incidente alla Tiburtina. Su questo tema specifico, la Regione terrà incontri tecnici specifici con Trenitalia nel corso della prossima settimana. La Regione Toscana consiglia a tutti i viaggiatori che utilizzano la tratta di consultare gli orari ed i percorsi aggiornati sul sito internet www.Trenitalia.it prima di mettersi in viaggio. |
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TUTTA IN VENETO MANUTENZIONE CARROZZE E LOCOMOTIVE TRASPORTO REGIONALE. SI LAVORA ANCHE DI NOTTE |
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Venezia, 19 settembre 2011 - Viene svolta ormai tutta in Veneto, a Verona, Padova e Treviso, la manutenzione di carrozze e locomotive utilizzate per il trasporto pubblico locale regionale e per garantire l’efficienza dei mezzi si è iniziato a lavorare anche con squadre che operano di notte. E’ questa l’informazione fornita il 15 settembre dalla responsabile della direzione di Trenitalia per il Veneto Maria Annunziata Giaconia all’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, nell’ambito di un confronto a tutto campo sulla situazione della mobilità su ferro. Un settore – è stato ricordato – che non gode di grande popolarità da parte degli utenti e soprattutto dei pendolari, ma per il quale la struttura regionale della società ferroviaria ha avviato un percorso di miglioramento che, dopo la fase di avvio, deve ora tradursi in risultati. L’internalizzazione delle attività di manutenzione è uno degli aspetti del nuovo corso che garantisce più lavoro sul territorio regionale (gli addetti sono circa 250), un suo diretto controllo e tempi più celeri, dal momento che vengono tra l’altro eliminati i trasferimenti del materiale presso società in service fuori Veneto. Un primo risultato è anche già visibile da qualche settimana, ad esempio con il nuovo rivestimento dei sedili, cui si sta aggiungendo (prima iniziativa del genere in Italia) anche l’intervento per il “decoro”, insomma per conservare i mezzi non solo efficienti, ma renderli anche più belli, con la cura delle pavimentazioni, dei profili e così via, con un investimento di un milione di euro per il decoro e 1 milione e mezzo per i coprisedili. Il cambiamento di rotta rispetto al passato è frutto dell’applicazione di una vero e proprio piano industriale a livello regionale, sul quale si registra il contributo di tutte le parti sociali coinvolte. La manutenzione del materiale è la parte “meccanica” di un processo, che riguarda anche la revisione del servizio svolto e degli orari, nonché l’ottimizzazione del controllo sul funzionamento del sistema, con la centralizzazione della sua “testa” a Mestre. Chisso ha preso atto delle novità introdotte, assicurando peraltro che continuerà il controllo sull’efficienza del trasporto ferroviario da parte della Regione per verificarne i concreti miglioramenti. “Noi siamo e rimaniamo dalla parte degli utenti – ha affermato l’assessore – ben sapendo che le critiche dei pendolari sono risultate il più delle volte giustificate e che la situazione generale è difficile per tutti, anche sotto il profilo delle risorse”. |
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RISTRUTTURAZIONE STAZIONE DI MEOLO. FIRMATA CONVENZIONE |
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Venezia, 19 settembre 2011 - Prende il via la ristrutturazione della stazione di Meolo, sulla tratta ferroviaria Quarto d’Altino – Portogruaro, con l’adeguamento del piazzale e l’ampliamento del parcheggio. L’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso ha infatti firmato il 16 settembre con il sindaco Michele Basso Michele la convenzione che attiva l’intervento, finanziato con fondi comunitari Fesr nell’ambito delle azioni a regia regionale previste dal Programma Operativo del Veneto – obiettivo competitività e occupazione. “L’intervento – ha ricordato Chisso – è funzionale alla seconda fase di attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale e consiste nella sistemazione e pavimentazione del piazzale esterno della stazione, con la realizzazione di un capolinea bus e di quattro stalli destinati ad auto di disabili, che si aggiungono alla dotazione di posti macchina del parcheggio esistente a sud-ovest e di quello realizzato dalla Provincia sull’ex scalo merci. Sono previsti inoltre 36 stalli per moto o bici, che saranno realizzati in posizione protetta rialzata rispetto al piazzale, su isole pavimentate in masselli autobloccanti”. Il costo delle opere è di 295 mila euro, interamente coperti da cofinanziamento regionale. I lavori saranno completati nei nove mesi successivi alla data d’inizio. La convenzione prevede gli impegni degli enti firmatari, il cronoprogamma per l’attuazione dell’iniziativa, la copertura finanziaria e spese ammissibili a contributo regionale, i modi di intervento, gli impegni del soggetto attuatore. |
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RISTRUTTURAZIONE STAZIONE DI CEGGIA. FIRMATA CONVENZIONE |
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Venezia, 19 settembre 2011 - L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha firmato il 15 settembre mattina con l’assessore ai lavori pubblici del Comune veneziano di Ceggia Graziano Vidali la convenzione per l’ammodernamento della locale stazione, sulla linea ferroviaria Quarto d’Altino – Portogruaro, con l’ampliamento del parcheggio “Si tratta di un intervento finanziato con fondi comunitari Fesr nell’ambito delle azioni a regia regionale previste dal Programma Operativo del Veneto – obiettivo competitività e occupazione – ha sottolineato Chisso – funzionale alla seconda fase di attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, che appunto prevede tra l’altro l’estensione del Sfmr fino a Portogruaro”. I lavori consistono nella sistemazione del piazzale esterno con la realizzazione di un capolinea bus, quattro per auto destinati agli utenti disabili e sei invece adibiti a sosta breve, che completeranno la dotazione di posti auto del parcheggio di progetto ospitato sul sedime dell’ex scalo merci a sud –ovest della ferrovia, con un totale di 136 posti auto per soste prolungate. A questi si aggiungeranno 114 stalli per moto e bici, che verranno realizzati in posizione protetta rialzata rispetto al traffico dei veicoli e con accesso diretto alla banchina del 1° binario e al fabbricato viaggiatori. Nell’ambito dell’intervento si prevede inoltre la manutenzione ed il ripristino del fabbricato ex magazzino Rfi, attualmente in gestione al Comune con funzione di magazzino per materiali di manutenzione stradale. Il costo complessivo dell’intervento a carico del bilancio regionale è di un milione 375 mila euro. I lavori dovrebbero iniziare nel febbraio del prossimo anno per concludersi nel gennaio del 2013. La convenzione prevede gli impegni degli enti firmatari, il cronoprogamma per l’attuazione dell’iniziativa, la copertura finanziaria e spese ammissibili a contributo regionale, i modi di intervento, gli impegni del soggetto attuatore. |
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LOMBARDIA: ALLEANZA PER LE MERCI CON PORTO GENOVA |
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Genova, 19 settembre 2011 - ´Regione Lombardia e l´area milanese rappresentano il mercato principale delle merci che transitano nel porto di Genova´: cosí l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, è intervenuto oggi a Genova a un incontro con il presidente dell´autorità portuale Luigi Merlo e con l´assessore ai Trasporti del Piemonte, Barbara Bonino. Dopo la visita al porto nella quale sono stati presentati i lavori di potenziamento dell´infrastruttura e le sue caratteristiche, le autorità hanno incontrato i giornalisti in conferenza stampa. ´Il 50% dei contenitori che transitano dal porto di Genova - ha detto Cattaneo - va in Lombardia e per questo non ci può non essere una relazione stretta e costruttiva per le merci tra le nostre Regioni. Lo scorso marzo abbiamo avviato il tavolo della mobilità delle merci cui ho invitato anche il presidente dell´autorità portuale di Genova perché ritengo che occorra su questo tema una ´grande alleanza´. C´è un lavoro già avviato per contrastare la deriva inerziale e la tendenza a guardare ai porti del nord Europa e non a quelli del Tirreno o dell´Adriatico - ha spiegato Cattaneo - e proprio per evitare questa tendenza Regione Lombardia intende favorire il consolidarsi di nuove relazioni, mettendo anche a disposizione delle autorità portuali il Tavolo regionale sulla mobilità delle merci dopo le riunioni tecniche di questi mesi, in modo da favorire una più proficua interlocuzione fra porti e operatori attivi nelle nostre Regioni´. Un ulteriore apporto che può essere proficuo per tutti i soggetti è la realizzazione del terzo valico e il coordinamento con l´autorità portuale e le Regioni Liguria e Piemonte su questioni di interesse comune come lo sviluppo dell´offerta di attestamenti ´retro portuali´. ´Con le infrastrutture che abbiamo possiamo già sfruttare al meglio questa importante risorsa che è il porto di Genova. La prospettiva del nostro lavoro comincia qui - ha concluso Cattaneo - per costruire una relazione ancora più forte tra le nostre Regioni´. |
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TRASPORTI: VERSO COLLEGAMENTO FS TRIESTE-CAPODISTRIA PROGETTO PER LINEA METROPOLITANA TRANSFRONTALIERA ANCHE A GORIZIA |
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Trieste, 19 settembre 2011 - E´ stata sottoscritta il 16 settembre a Trieste, nella sede dell´Iniziativa Centro Europea (Ince), una convenzione tra Regione Friuli Venezia Giulia e Rete ferroviaria Italiana (Rfi). L´intesa, che rientra nel quadro del progetto Adria A di collaborazione transfrontaliera Italia-slovenia, dà materialmente l´avvio alla progettazione dei collegamenti ferroviari attualmente mancanti da un lato tra Trieste e Capodistria, dall´altro tra Gorizia e le vicine Nuova Gorizia e Vrtojba. Per l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, che ha firmato la convenzione assieme all´ing. Michele Marzano di Rfi, "si tratta di un passo di straordinaria rilevanza, reso possibile dalla disponibilità delle autorità slovene" ( rappresentate da Ljubo Zerak, del ministero dei Trasporti), "che getta le basi per dar vita ad un sistema di aree metropolitane integrate fra loro". Un "sistema Alto Adriatico" che in prospettiva vedrà uniti non solo i porti di Capodistria e Trieste, ma anche i tre scali aeroportuali di Ronchi, Venezia e Lubiana, rendendo l´area più competitiva su scala europea. Un progetto ambizioso, che secondo Riccardi darà vita "all´Hub del Sud Europa", della cui realizzazione si occuperà, nel contesto di Adria A, un Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra Italia e Slovenia, base giuridica per ogni iniziativa congiunta in tema di pianificazione territoriale e trasporti. "Dopo gli studi preliminari che Rfi farà a seguito dell´accordo odierno, evidentemente ci vorranno degli anni per concretizzare il tutto - ha sottolineato l´assessore a margine della firma - ma prendere atto che Italia e Slovenia hanno stabilito in particolare di realizzare un collegamento ferroviario tra Trieste e Capodistria, equivale alla concretizzazione di quanto fino a poco tempo fa poteva apparire un´ipotesi remota". Alla cerimonia della sottoscrizione erano presenti i rappresentanti degli enti locali coinvolti: gli assessori Fabio Omero per il Comune di Trieste, Guido Germano Pettarin per quello di Gorizia, Vittorio Zollia per la Provincia di Trieste. |
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