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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Ottobre 2011 |
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TV+WEB: L’ANALISI DELL’AUDIENCE CROSS-MEDIALE |
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Milano, 18 Ottobre 2011 - La cross-medialità che caratterizza la nostra fruizione di contenuti è una tendenza che si consolida e che riguarda sempre più spesso la nostra modalità di informarci e di intrattenerci. Questa realtà trova conferma nell’evoluzione della filiera dei media. Le aziende che producono contenuti sono impegnate a costruire percorsi di fruizione sinergici che ci consentano di seguire i nostri interessi passando dallo schermo televisivo a quello del pc. I grandi brand sono a loro volta interessati a combinare la pubblicità televisiva con le occasioni di comunicare con i propri target offerte dai media digitali. E il cerchio si chiude con una crescente disponibilità di formati video offerti dalle concessionarie dei siti internet. E infatti nell’ultimo anno - secondo Nielsen - lo spending su questi formati, seppur ancora modesto, è cresciuto molto più di tutti gli altri (+55%). Per impostare strategie di successo in questo contesto, diventa cruciale analizzare le sinergie derivanti dalla pianificazione congiunta su televisione e internet delle proprie campagne, comprendere le caratteristiche di utilizzo dei due mezzi e individuare l’utenza duplicata e quella sovrapposta, ottenendo le metriche desiderate in modo semplice e immediato. Per rispondere a queste esigenze informative Nielsen ha sviluppato Twinscreens, la nuova soluzione per l’analisi congiunta dell’utilizzo di Tv e internet che verrà lanciata allo Iab Forum Milano il 12 e 13 Ottobre e presentata nel corso di workshop tematici organizzati nello stand Nielsen. Attraverso Twinscreens analizzare duplicazione ed esclusività delle audience dei due media, piuttosto che mettere a confronto i diversi pattern di consumo o calcolare la Reach incrementale che il web è in grado di generare, risulta semplice e veloce. Questa nuova soluzione sviluppata da Nielsen, oltre che di un’interfaccia all’avanguardia per funzionalità e facilità d’uso, si avvale di una metodologia proprietaria per la data fusion dei campioni Auditel e Audiweb che, mantenendo inalterati i dati a cui da anni tutto il mercato fa riferimento, ricostruisce un unico campione che consente effettive elaborazioni cross-media, mantenendo un’alta qualità del dato. I prossimi 12 e 13 ottobre, nel workshop dedicato al Twinscreens presso lo stand Nielsen allo Iab Forum, presenteremo ufficialmente la versione commerciale del prodotto, condividendo con una selezionata platea di professionisti del marketing e della comunicazione alcune analisi cross-mediali utilizzando dal vivo l’interfaccia. |
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SWITCH OFF IN UMBRIA: INDICAZIONI UTILI AGLI UTENTI PER UN PASSAGGIO “INDOLORE” AL DIGITALE TERRESTRE |
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Perugia, 18 ottobre 2011 - È cominciato il conto alla rovescia per il passaggio al digitale terrestre anche in Umbria. Le date previste vanno dal 17 novembre al 30 novembre. "Il passaggio non è certamente cosa semplice, tecnologicamente parlando - afferma l´assessore regionale Vinti - ma con alcuni accorgimenti e con utili informazioni può essere per i cittadini umbri cosa accessibile". Con la transizione al digitale terrestre i programmi televisivi verranno trasmessi esclusivamente con la nuova formula e solo attraverso un decoder. Dotarsi di questo apparecchio è quindi la condizione indispensabile per poter continuare a guardare la tv. Non esistono scorciatoie, senza un decoder i nostri schermi resteranno grigi. Quindi stesso apparecchio televisivo, a patto che abbia la necessaria presa "scart", e se non è vecchissimo ne ha, ma con l´aggiunta di un decoder. L´alternativa è l´acquisto di un apparecchio televisivo con sintonizzatore digitale integrato. Tornando al decoder - ricorda l´assessore Vinti - è possibile per i cittadini sopra i 65 anni accedere ad un contributo di 50 euro messo a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Oltre all´età (pari o superiore a 65) è necessario essere in regola con il pagamento del Canone Rai ed avere un reddito per il 2010 (in riferimento al 2009) che non superi i 10.000 euro. Se si vuole accedere al contributo è importante, prima dell´acquisto, consultare l´elenco dei decoder ammessi dal Ministero, (indirizzo internet: http://decoder.Comunicazioni.it/consumatori.shtml ). Una ultima importante raccomandazione - conclude Vinti - è informarsi attraverso fonti istituzionali. Per questo è a disposizione un numero verde 800.022.000 dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20. La Regione, dal canto suo, ha messo a punto un opuscolo informativo che sarà in distribuzione a partire dai prossimi giorni. |
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TOSCANA, TV: NEI “PUNTI DIGITALI” INFORMAZIONI E SUPPORTO |
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Firenze, 18 ottobre 2011 – Una settimana prima del passaggio al digitale terrestre entreranno in funzione in tutta la regione i “Punti digitali”. Gli operatori del servizio (duecento di loro sono stati già formati per questa attività) saranno in grado, tra l’altro, di fornire agli utenti ogni informazione circa il passaggio, di dare istruzioni sulla sintonizzazione del decoder, di indicare l’antennista più vicino che aderisce al codice etico messo a punto dalla Regione Toscana e che applica il tariffario concordato con le associazioni di categoria e dei consumatori. I Punti digitali raccoglieranno anche le segnalazioni di criticità e potranno così contribuire alla soluzione degli eventuali i problemi che potrebbe interessare parti del territorio. E’ questa una delle iniziative che la Regione Toscana sta predisponendo in vista del passaggio al digitale terrestre. Sempre nell’ottica del sostegno al cittadino, e soprattutto alle fasce più deboli della popolazione si svolgeranno in numerose scuole superiori della Toscana attività formative che coinvolgeranno almeno 3000 ragazzi, che potranno così “riportare” in famiglia quanto hanno appreso. Sotto il profilo istituzionale, per comunicare a tutti i sindaci le azioni attivate dalla Regione e per coinvolgerli nelle iniziative di informazione, la Rete Telematica Regionale Rtrt, in collaborazione con Anci, Uncem e la Direzione generale della presidenza della Regione sta realizzando una serie di incontri in tutti i capoluoghi di provincia. Infine sono sulla linea di partenza le campagne di comunicazione del Ministero dello sviluppo economico e quella curata dalla Regione. Sul sito internet regionale, all’indirizzo www.Regione.toscana.it/tvdigitale è reperibile ogni informazione utile: cosa è e come funziona la tecnologia digitale, il calendario del passaggio, informazioni circa antenna, decoder e sintonizzazione, risposte alle domande più frequenti, e tutte le normative e i bandi per gli Enti locali e per le emittenti. |
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LE DONNE E LA PUBBLICITÀ: ATTRAZIONE FATALE |
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Milano, 18 Ottobre 2011 - Le donne di oggi hanno modalità di esposizione ai media e livelli di attenzione alla pubblicità diversi da quelli sia da quelli degli uomini che da quelli delle generazioni precedenti. E’ ipotizzabile che queste differenze saranno ancora più accentuate per le donne di domani e questo si tradurrà in comportamenti di acquisto differenti rispetto al passato. Di conseguenza le aziende, per catturare il loro interesse e intercettarne le scelte, dovranno studiarle approfonditamente per capire come raggiungerle nella maniera più efficace. Secondo lo studio Nielsen “Women of Tomorrow” realizzato sulle donne in 21 Paesi, la fonte principale dalla quale le donne di tutto il mondo preferiscono ottenere informazioni sui nuovi prodotti è la televisione. In tutti i mercati emergenti e nella maggioranza dei Paesi sviluppati, la televisione è la prima fonte di informazione, con l’eccezione di Germania e Spagna dove il passaparola di conoscenti e amici, con la sua forte valenza esperienziale e di gratuità, supera la televisione. In Italia, il 25% delle donne predilige la televisione per informarsi sui nuovi prodotti, più di Us, Francia e Spagna che hanno il 20%. Internet è il secondo mezzo di informazione con il 19% delle italiane che lo utilizza per le ricerche sui nuovi prodotti, percentuale che risulta superiore a quelle degli altri Paesi: infatti solo le francesi tengono il passo delle italiane con il 18%, più indietro le tedesche (15%) e, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, le americane che sono solo l’11%. Al terzo posto nel nostro Paese troviamo il direct mail, con l’11% di preferenza. Qual è la fonte che preferisci per ottenere informazioni su nuovi prodotti?
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Media Globale |
Us |
Uk |
Italy |
France |
Germany |
Spain |
Televisione |
38% |
20% |
29% |
25% |
20% |
18% |
20% |
Passaparola (amici e famigliari) |
13% |
17% |
15% |
8% |
16% |
20% |
22% |
Ricerche in internet |
10% |
11% |
14% |
19% |
18% |
15% |
11% |
Riviste |
7% |
8% |
5% |
5% |
12% |
7% |
4% |
Quotidiani |
6% |
9% |
6% |
4% |
3% |
7% |
2% |
Direct mail |
6% |
11% |
7% |
11% |
6% |
13% |
8% |
Email |
5% |
8% |
10% |
7% |
5% |
4% |
9% |
Sito internet specifico sul prodotto |
3% |
5% |
6% |
5% |
6% |
7% |
4% |
Venditore |
3% |
1% |
2% |
7% |
4% |
0% |
9% |
Web community (blogs, forum, ecc) |
2% |
7% |
4% |
4% |
3% |
1% |
3% | In Italia, nonostante la forte crescita che si continua a registrare relativamente alle piattaforme digitali, la centralità della televisione è ancora molto evidente: secondo i dati Auditel ogni giorno l’82,9% delle donne italiane guarda la Tv per almeno un minuto (contro il 78,8% degli uomini), dedicando mediamente 272 minuti (oltre 4 ore e mezza) nel corso della giornata, contro la media degli uomini di 216 minuti (circa 3 ora e mezza). Quando si tratta invece di ottenere informazioni sui nuovi punti vendita, Paesi sviluppati ed emergenti si affidano a fonti informative diverse: nei primi è il passaparola a guidare la scelta, mentre nei secondi la televisione continua ad essere cruciale. In Italia, il 22% delle donne predilige i consigli di parenti e amici per orientarsi nella scelta dei negozi. Al secondo e terzo posto troviamo anche in questo caso l’internet search – sempre con il valore più alto rispetto agli altri Paesi considerati - e il direct mail. Qual è la fonte che preferisci per ottenere informazioni su nuovi negozi?
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Media Globale |
Us |
Uk |
Italy |
France |
Germany |
Spain |
Televisione |
27% |
15% |
19% |
10% |
7% |
5% |
16% |
Passaparola (amici e famigliari) |
21% |
25% |
25% |
22% |
22% |
27% |
26% |
Quotidiani |
11% |
14% |
11% |
6% |
11% |
16% |
4% |
Ricerche in internet |
9% |
8% |
12% |
16% |
13% |
9% |
12% |
Direct mail |
8% |
17% |
10% |
12% |
11% |
23% |
9% |
Affissioni |
5% |
1% |
3% |
8% |
15% |
6% |
4% |
Riviste |
5% |
1% |
2% |
5% |
9% |
5% |
4% |
E-mail |
4% |
8% |
8% |
8% |
3% |
2% |
8% |
Radio |
3% |
1% |
0% |
1% |
2% |
2% |
3% |
Sito internet specifico di prodotto |
2% |
3% |
5% |
4% |
2% |
3% |
4% | Raggiungere le donne attraverso la pubblicità è una cosa, guadagnare la loro fiducia è un’altra Il proliferare dei mezzi a disposizione e la crescita dell’utilizzo di nuove piattaforme fa sì che sia sempre più importante prestare attenzione a come le consumatrici rispondono alle varie forme di pubblicità. Attraverso il presente studio, Nielsen ha rilevato che il passaparola da parte di persone della propria sfera sociale e famigliare è la fonte di pubblicità ritenuta più affidabile per le donne sia nei Paesi sviluppati (73%) che in quelli emergenti (82%), seguito sempre dal passaparola, ma questa volta quello digitale (ovvero dalle opinioni dei consumatori espresse online su blog, forum e social network) nei Paesi sviluppati (49%) e dai siti di marchi e prodotti specifici nei Paesi emergenti (60%). Questi dati confermano ancora una volta che l’aspetto ‘social’ dei consumi costituisce una vera e propria opportunità per le aziende: è sempre più importante inserire nel proprio piano di marketing strategie “social” per connettersi con le donne, principali responsabili degli acquisti. Attraverso i social network le donne seguono le marche e lo fanno in misura maggiore rispetto agli uomini, utilizzando le esperienze delle altre consumatrici come strumento importante per informarsi su prodotti, servizi, promozioni e più di recente, con il fenomeno dei gruppi di acquisto, per condividere coupon e altre offerte con i propri amici. L’italia è allineata alla media dei Paesi sviluppati, con al primo posto il passaparola da parte di conoscenti, parenti e amici, seguito dalle opinioni pubblicate online da altri consumatori e, più distanziati, dai contenuti editoriali come gli articoli di giornale e dai siti di marchi/prodotti specifici. Seguono poi le forme di pubblicità sui vari mezzi, dai quotidiani e dalla Tv alle riviste e alla radio. Le forme di advertising/raccomandazioni che ottengono maggior fiducia da parte delle donne italiane
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Media Globale |
Consigli da parte di persone che conosco |
69% |
Opinioni di altri consumatori postate online |
45% |
Contenuti editoriali come articoli di giornali |
27% |
Siti di marchi/prodotti specifici |
26% |
Pubblicità su quotidiani |
25% |
Pubblicità in Tv |
25% |
Pubblicità su riviste |
25% |
Pubblicità di prodotti inserita all’interno di programmi televisivi |
25% |
Pubblicità su riviste gratuite |
24% |
Pubblicità in radio |
23% | Un dato interessante che emerge dalla ricerca Nielsen è che, in generale, alle donne italiane piace più che alle donne degli altri Paesi sviluppati guardare la pubblicità, indipendentemente dal mezzo utilizzato: lo dichiara infatti il 35% delle donne (+10 punti percentuali rispetto a Us, +9 rispetto alla Francia, +13 rispetto a Uk). Analizzando il profilo demografico, emerge che età e istruzione influiscono sul gradimento dell’advertising: le donne sopra i 65 anni di età e quelle con un livello di istruzione più basso dichiarano un maggiore apprezzamento verso la pubblicità. In generale, dallo studio risulta che le donne sono molto più attratte degli uomini dai media, con cui amano interagire e che considerano degli strumenti in grado di migliorare la vita di tutti i giorni. |
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50 GIORNI DI CINEMA DI QUALITÀ A FIRENZE: SI PARTE IL 20 OTTOBRE AL CINEMA ODEON |
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Firenze, 18 ottobre 2011 – Tutti a caccia del puzzle degli appuntamenti per vincere abbonamenti alla stagione 2012 del cinema Odeon, che è stato proposto di far diventare una delle Case del cinema dell’Europa. Queste le novità che hanno segnato la presentazione “fiorentina” della quinta edizione dei 50 giorni di cinema internazionale, il festival dei festival curato dalla Mediateca Fondazione Sistema Toscana e dalla Regione Toscana, con la collaborazione della Provincia e del Comune di Firenze, che prenderà il via il 20 ottobre prossimo per concludersi il 9 dicembre. Nove appuntamenti uno di seguito all’altro, accanto a sette eventi speciali legati alla manifestazione, con oltre 150 proiezioni; un evento che nell’edizione 2010 ha richiamato 50mila spettatori. E’ stato il direttore di France Odeon, Francesco Ranieri Martinotti, a lanciare a sorpresa la proposta che il mondo del cinema toscano vada a Bruxelles per sostenere l’istituzione a Parigi, Madrid e nella storica sala dell’Odeon di Firenze, da parte della Ue, di tre Case del cinema europeo. La reazione è stata un applauso scrosciante dalla platea di giornalisti e operatori di settore presenti alla conferenza stampa, e l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti non ha nascosto il suo assenso: “Con la creazione della Casa del Cinema la Regione Toscana ha dato vita ad un progetto culturale ambizioso, che è giusto pensare di estendere il più possibile, conservando l’obiettivo di far crescere il pubblico attento alla qualità, con un’attenzione particolare ai giovani – ha affermato -. E l’iniziativa del puzzle, che ravviva questa edizione 2011, è una metafora significativa dei tasselli che uno ad uno formano il quadro unitario della cultura, cui non può mancarne alcuno senza perdere equilibrio e senso”. “Non è un caso che la 50 giorni rappresenti uno degli strumenti più importanti di intervento delle politiche di sostegno al cinema di qualità da parte della Regione Toscana – ha proseguito l’assessore -. Grazie a questo appuntamento abbiamo dato vita ad una vera e propria stagione del cinema di livelllo mantenendo alto il senso dell’offerta culturale, segno di pluralità e differenziazione del pensiero, senza accettare il senso comune che nelle crisi si appiattisce la domanda. La gente invece risponde se si offre qualità, come dicono i numeri degli spettatori”. |
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CON CIRCUITOCINEMA SI COSTRUISCE UNA RETE |
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Pordenone, 18 ottobre 2011 - "Fare rete, valorizzare le sale d´essai, fare dei privati non sponsor ma partner di un progetto che, in questo caso, riguarda il cinema": così si è espresso l´assessore regionale alla Cultura Elio De Anna alla presentazione dell´edizione 2011-2012 di "Circuitocinema. Il cinema d´autore in Friuli", avvenuta ieri nella sede della Regione a Pordenone, presenti anche i consiglieri regionali Piero Colussi e Paolo Menis. Come ha ricordato Marco Fortunato per l´associazione Officine d´Autore che coordina l´iniziativa, il circuito è nato cinque anni fa grazie alla legge regionale 21/2006 "per salvare e riaprire le piccole sale, lasciando poi ad ogni organismo locale la gestione delle serate. In questo percorso ci è vicina la Banca Popolare di Cividale". De Anna ha quindi voluto sottolineare questi concetti - di "rete", di salvaguardia delle piccole sale e di partecipazione di privati al sostegno della manifestazione - per affermare che "oggi, con le risorse sempre più limitate, non è più possibile che ognuno guardi nel proprio orticello, ma serve appunto una sinergia. Né si può pensare che il patrimonio di sale nei vari comuni soccomba del tutto di fronte ai cinema multisale e tanto meno servono semplici sponsor, bensì privati disponibili a riconoscersi in un progetto per il territorio. In ´Circuitocinema´ riscontro la volontà di corrispondere a queste esigenze e per questo la Regione - che sta predisponendo un provvedimento per le innovazioni tecnologiche anche nelle piccole sale - sostiene l´iniziativa". Concetti fatti propri anche dai consiglieri Colussi e Menis: il primo ha fatto riferimento al circuito teatrale del Friuli Venezia Giulia per auspicare un analogo percorso per il cinema e una contribuzione più certa da parte della Regione; il secondo ha messo in evidenza come questa iniziativa risponda alle esigenze di un pubblico diversificato per età e stato sociale, che altrimenti avrebbe difficoltà a raggiungere altri cinema. Da parte della Banca di Cividale - è intervenuto Luciano Tamborrino, direttore della filiale di Pordenone - vi è stata la conferma della vicinanza della Banca al progetto e l´assegnazione di un premio in denaro a Francesco Roder, autore della sigla vincitrice di questa edizione di ´Circuitocinema´. L´iniziativa, che parte già stasera da Cormons, comprende nove cinema di altrettanti comuni di tre Province (Casarsa della Delizia, Maniago, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Zoppola in provincia di Pordenone; Codroipo, Gemona e San Daniele del Friuli in quella di Udine; Cormons nell´Isontino); nella passata stagione ha avuto più di 9.000 spettatori e 130 serate di proiezione. All´iniziativa - che vede passare per le sale i migliori film della stagione con particolare attenzione al cinema italiano - collabora ´Cinemazero´ di Pordenone per quanto riguarda i rapporti coi distributori dei film e la presenza di registi e attori nelle varie serate. |
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CINEMA TEATRO DI CHIASSO: MASSIMO FURLAN, PIROTECNIE SEVENTIES |
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Chiasso, 18 ottobre 2011 - Arriva da un palcoscenico prestigioso come quello del Festival d’Avignon, per il quale è stato creato nel luglio dello scorso anno, lo spettacolo-parodia di Massimo Furlan, 1973, al Cinema Teatro di Chiasso giovedì 27 ottobre alle 20.30. Nella molteplice veste di regista, scenografo ed interprete, Furlan presenta una divertente e virtuosistica riproposizione di un popolare show canoro della televisione, il Concorso Eurovision de la Chanson, che vedeva la partecipazione di cantanti provenienti da tutta Europa. In chiave ironica l’artista ci fa rivivere l’edizione andata in onda nel 1973, in un’epoca in cui i satelliti televisivi erano ben lontani dall’aver invaso il nostro quotidiano. Furlan canta, si trasforma, si maschera e interpreta tutte le canzoni cercando di imitare in modo fedele lo stile originale, dando vita ad uno spettacolo di intelligente comicità che è allo stesso tempo una finestra sull’Europa di quegli anni e sulle sue forme di rappresentazione. A dividere la scena con lui spicca l’eccezionale presenza dell’antropologo francese Marc Augè che si presta al divertente gioco scenico. Un lavoro di ripresa, dunque, che trasforma quello che è stato un concorso televisivo in una commedia musicale. L’operazione tocca due aspetti importanti che appartengono alla nostra dimensione intima: la memoria e l’oblio. La memoria collettiva, che rievoca le atmosfere degli anni ’70, e la memoria individuale che riporta in vita momenti e ricordi personali dello spettatore. L´oblio di un evento passato, con i suoi ritmi e i suoi protagonisti, che riacquista vita nella forma del teatro. In collaborazione con Festival Internazionale di Teatro, Lugano. 1973 Regia: Massimo Furlan; Drammaturgia: Claire de Ribaupierre; Scenografia: Massimo Furlan, Antoine Friderici; Costumi: Cécile Delanoë; Interpreti: Massimo Furlan, Anne Delahaye, Stéphane Vecchione, Marc Augé, Serge Margel, Bastien Gallet; Massimo Furlan - Nato in Svizzera nel 1965 da genitori italiani, conclusi gli studi alla Scuola di Belle Arti di Losanna, inizia un ciclo di lavoro incentrato sulla tematica del ricordo e dell’oblio. Espone regolarmente a partire dal 1987. Si interessa alla rappresentazione scenica e inizia a collaborare con numerose compagnie di danza e teatro. Nel 2003 fonda Numero 23 Prod, incentrato sulla pratica della performance e dell’installazione. Da lì nascono progetti come Furlan/ Numero 23, International Airport, (Love story) Superman, Palo Alto, Numéro 10, Les filles et les garçons. 1973 “Ricordo quella sera d’aprile. Era il 1973. Come sempre, mia sorella ed io attendevamo il momento da settimane. Finalmente iniziava, e potevamo sognare. Come noi, milioni di telespettatori avevano gli occhi incollati allo schermo. Era la sera più importante dell’anno. L’ora del Concorso Eurovision de la Chanson. Noi eravamo italiani nati in Svizzera e in questo caso il nostro cuore batteva naturalmente per il concorrente italiano. Ma quella sera, le cose andarono diversamente: rimasi stupefatto dall’esibizione di un concorrente svizzero. Un uomo giovane, alto, con lunghi capelli biondi, stava cantando. Appariva perfettamente a suo agio. Eppure era svizzero. Non assomigliava alle persone che incrociavo nella piccola città di Ecublens, vicino a Losanna. Lui sembrava felice”. (Massimo Furlan) Il Concorso Eurovision de la Chanson (prima edizione a Lugano nel 1956) negli anni Settanta era uno dei rari momenti in cui si riunivano i migliori cantanti di varietà. Il rituale era sempre lo stesso: un artista per Paese era selezionato per interpretare una canzone, accompagnato da un’orchestra dal vivo. In quegli anni era ancora raro vedere dei cantanti in televisione. Il Concorso era un evento unico anche perché internazionale: veniva registrato dal vivo nel Paese ospite – ogni volta diverso. Negli anni, molte trasmissioni hanno preso spunto da questa. Il progetto 1973 indaga una forma specifica di spettacolo popolare ed apre interessanti prospettive sulla cultura di massa. Due sono le dimensioni del fenomeno: quella commerciale, che riguarda la musica come prodotto di un mercato sempre più globalizzato e standardizzato; quella più emotiva e simbolica, che guarda agli aspetti rituali dello show – aspetti che molti altri spettacoli in seguito hanno assunto. Dal punto di vista antropologico si apre una domanda interessante: perché gli esseri umani amano ritrovarsi insieme per scegliere “il migliore”? Questo li rassicura? Crea un senso di comunità? Il materiale di partenza per la creazione dello spettacolo di Massimo Furlan e Claire de Ribaupierre è la registrazione della puntata del Concorso tenutasi il 7 aprile del 1973 al Teatro Municipale di Lussemburgo. Diciassette i Paesi in gara, dalla Finlandia a Israele, passando per Italia, Regno Unito, Svizzera, Francia, Svezia, Yugoslavia… Come per altri progetti di Furlan – ad esempio Numéro 10, che si riferisce al calcio – 1973 riattualizza uno specifico momento del passato, una precisa serata di una trasmissione notissima negli anni ’70. Sul palco viene ricostruito lo show il più fedelmente possibile, ma, ovviamente, è diverso dall’originale. Cambiano gli interpreti, il periodo, il contesto. Cambia lo spettacolo, che diventa un musical spassoso dove un unico cantante, Furlan, cerca di assumere le fattezze e lo stile canoro di tutti i personaggi in gara, uno dopo l’altro, in un vortice di travestimenti. A fare da motore alla comicità, il senso di inettitudine di questo cantante, gli involontari incidenti che provocano ilarità, laddove nell’originale tutto era accurato, perfetto,quasi compassato. Non vi è però ironia o cinismo nei confronti dell’originale, ma piuttosto uno sguardo innocente, stupito, bambino, su un pezzo importante della storia della musica e della televisione. |
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PUBBLICATA LA 6°EDIZIONE DEL CALENDARIO DEI SANTI LAICI 2012 QUEST’ANNO È ANCHE UN LIBRO EDITO DA RIZZOLI |
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Milano, 18 ottobre 2011 - Anche quest’anno il blog www.Beppegrillo.it/ ha realizzato il Calendario dei Santi Laici 2012. Quest’anno Santi Laici è anche un libro, edito da Rizzoli, un compendio della nostra memoria collettiva. Un n breviario dove ogni nome racconta una storia di un eroe italiano. Ogni storia, una preghiera laica. “A come Ambrosoli, B come Borsellino, C come Chinnici, D come Dalla Chiesa. Nell´alfabeto dei Santi Laici nessuna lettera è senza uno o più nomi… L´italia è una grande Via Crucis laica. Ogni regione, ogni città ha i suoi santi protettori, magistrati, poliziotti, semplici cittadini. A loro sono di rado dedicate vie, piazze o statue. Vivono nella memoria degli onesti e poco più. Eppure il loro ricordo, nel tempo, diventa più forte, come una luce che si fa strada nelle menzogne e nelle vigliaccherie. I luoghi che li hanno visti cadere sono diventati parte della memoria collettiva, moderni sacrari del senso di patria e di società civile. Un viaggio in Italia può partire da Piazza della Loggia a Brescia, continuare per Piazza Fontana e per il Pac a Milano, prendere il treno per la stazione di Bologna, visitare la Torre dei Georgofili a Firenze, poi via Fani a Roma e proseguire per Capaci e via D´amelio a Palermo. Ogni tappa della Via Crucis è un monito all´indifferenza degli italiani che credono, ingenuamente, che stare a guardare li salverà da un futuro in cui la democrazia sarà una parola senza più alcun significato… Di fronte a questa strage enorme, di migliaia di persone, avvenuta negli ultimi cinquant´anni, frutto di una guerra civile mai dichiarata tra onestà e malaffare, è lecito chiedersi con gli occhi dell´Italia devastata di oggi, se ne valeva la pena. Se Cassarrà e Vassallo, Impastato e Scopelliti, Livatino e Rostagno sono morti per nulla. Forse l´Italia è un Paese che non ha bisogno di eroi perché sono la nostra cattiva coscienza con cui non vogliamo convivere. O forse no, ma di questo non sono sicuro.” (Beppe Grillo) All’indirizzo www.Santilaici.it/ o su http://grillorama.Beppegrillo.it/ , il calendario è disponibile gratuitamente in formato elettronico, oppure è acquistabile in formato da tavolo, ad offerta libera. |
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NUOVA BIBLIOTECA IBC A PALAZZO LEONI, EDIFICIO STORICO CHE VIENE RESTITUITO A BOLOGNA |
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Bologna, 18 ottobre 2011 - Nel centro storico di Bologna, in via Marsala 31, nei saloni d’onore del piano nobile di Palazzo Leoni affrescati con le scene della guerra di Troia e le gesta di Enea, l’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-romagna apre al pubblico la nuova sede della sua Biblioteca. Grazie anche all’impegno profuso dal Real Collegio di Spagna nel restituire alla città queste sale prestigiose, l’Ibc e la Regione operano una scelta culturale forte e rendono pubblica una raccolta di libri che, nata agli inizi degli anni Settanta come ausilio all’attività di ricerca dell’ente, con il tempo è diventata un catalogo di rilievo nazionale per le tematiche legate ai beni culturali. La raccolta, che conta circa 40.000 volumi, riguarda numerose aree di interesse specifico, con un particolare riferimento al territorio dell’Emilia-romagna: arte, museologia, restauro, storia locale, cultura materiale, artigianato artistico, biblioteconomia, archivistica, archeologia, urbanistica, studio del territorio, ambiente naturale, metodologie della conservazione e catalogazione dei beni culturali. Una sezione speciale raggruppa tutta la produzione editoriale dell’Ibc, ma l’intera collezione rappresenta, sotto forma di libri, il percorso e le scelte di politica culturale compiuti dall’ente. La Biblioteca è stata presentata ieri alla stampa dal presidente onorario Ibc Ezio Raimondi, dall’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti e da José Guillermo Garcìa Valdecasas, rettore del Collegio di Spagna. Nel pomeriggio, alle ore 17, l’inaugurazione ufficiale con la partecipazione del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani. Mezzetti ha sottolineato “il forte senso culturale e politico che ha l’inaugurazione di questa magnifica biblioteca”, che si inserisce in una rete “come quella che l’Emilia-romagna può vantare con 450 strutture e circa 2mila addetti che vi operano, coprendo quasi l’85 per cento dei comuni in regione”. Nel 1995, per volontà del presidente Ezio Raimondi, la Biblioteca venne riordinata nella sede di via Santo Stefano 28, che a suo tempo ospitava il Consorzio di pubblica lettura, e fu intitolata alla memoria di Giuseppe Guglielmi, poeta, traduttore e primo direttore dell’Ibc. Per limiti di accessibilità, il servizio veniva fornito in prevalenza a studiosi e ricercatori interessati alle iniziative dell’ente: ora, nella nuova sede, l’intera raccolta è resa disponibile a tutti, con la possibilità di effettuare la ricerca libera a scaffale aperto. L’intero progetto di allestimento della biblioteca, con tutte le fasi di realizzazione conseguenti, è stato curato dal personale interno dell’Istituto. Un’esperienza complessa che ha richiesto una immersione in un labirinto di normative tecniche in continuo movimento, una corsa a ostacoli tra vincoli architettonici e legislativi, e una difesa strenua di scelte estetiche da contrapporre o contendere alle esigenze della tecnica. La scelta di utilizzare competenze e disponibilità interne ha determinato un contenimento dei costi dell’operazione. Le ricerche promosse dall´Istituto Beni Culturali hanno permesso di riscoprire la funzione di polo culturale svolta tra la fine del ´500 e fino a tutto il ´600 da palazzo Leoni, vero e proprio polo della vita intellettuale bolognese. Il committente degli affreschi, Vincenzo Leoni (1523-1600), primo Presidente dell´Accademia degli Ardenti, aveva allestito nel palazzo una ricca biblioteca, della quale è stato ritrovato l´inventario. La libreria doveva essere organizzata nel salone che oggi ospita la Biblioteca Ibc, come testimoniano le simbologie emblematiche raffigurate nel registro inferiore degli affreschi, un tipo di decorazione utilizzato per decorare le biblioteche e i luoghi di studio. I Leoni furono ´Accademici Ardenti´ fino al 1691. A metà ´700 il cardinal Vincenzo Malvezzi Locatelli Leoni fu presidente dell´Accademia Filarmonica, il cui motto, “Discordia Concors”, figura tra le iscrizioni che ornano le pareti. L´amore per la cultura spiega il carattere colto del fregio superiore, opera di allievi di Nicolò dell´Abate ispirata al Ii e al Iv libro dell´Eneide, che rappresenta la più fedele traduzione iconografica nota del testo originale, quasi una versione dal latino ´in pittura´. Tra le novità, la presenza, nell´antisala con Le Storie di Enea e Didone attribuibili ad Orazio Samacchini, di due riquadri che riprendono due scene dipinte nella Rocca Sanvitale di Sala Baganza da Ercole Procaccini (1555 circa). Bibliotecaibc@regione.emilia-romagna.it |
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POLITICHE DI GENERE: INCONTRI CON SCRITTRICE LORELLA ZANARDO PER CONTRASTARE STEREOTIPI DI GENER |
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Perugia, 18 ottobre 2011 - Lorella Zanardo, autrice del documentario e del libro dal titolo "Il corpo delle donne", è in questi giorni in Umbria per una serie di iniziative promosse dall´Ufficio della Consigliera di Parità regionale, con la collaborazione e il finanziamento della Regione Umbria e dei Comuni capofila di Zona. Il documentario e il libro omonimo - spiegano gli organizzatori - tratta dell´uso mediatico del corpo femminile. Per tale ragione, il video è stato proiettato durante gli incontri tematici per contrastare gli stereotipi di genere che la Consigliera di Parità regionale ha promosso sul territorio, grazie anche all´appoggio di soggetti pubblici. Tra questi, in primo piano la Regione Umbria che, nell´ambito di un programma destinato al benessere delle giovani generazioni, ha deciso di partecipare al finanziamento di una parte significativa delle attività che si svolgeranno in Umbria nel 2011 e che prevedono oltre, alla presentazione del documentario e del libro in tutte le Zone sociali della regione, anche la realizzazione di corsi, finanziati dai Comuni e rivolti ad insegnanti, educatori e operatori. Gli incontri con Lorella Zanardo sono iniziati questa mattina a Foligno e proseguiranno domani, martedì 18 ottobre, a Città della Pieve e mercoledì 19 ottobre a Città di Castello, alle ore 9.30 presso la Sala Consiliare del Comune. A novembre l´autrice sarà di nuovo in Umbria, a Perugia e Marsciano. |
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AVVIO PROGETTO DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE CULTEMA |
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Venezia, 18 ottobre 2011 - Sviluppare una strategia condivisa di mercato per incentivare gli investimenti, soprattutto privati, nei riguardi del patrimonio culturale: è quanto si propone il Progetto europeo Cultema (Cultural value for sustainable Territorial governance and Marketing), di cui la Regione del Veneto, con la Direzione Lavori Pubblici, è partner capofila. Il 18 e 19 ottobre presso la sede Grandi Stazioni della Regione a Venezia è previsto il meeting di avvio della fase operativa del progetto, finanziato per un importo complessivo di circa un milione 800 mila euro nell’ambito del Programma Ue di Cooperazione Transnazionale See Europa Sud Orientale 2007–2013. La Regione del Veneto partecipa con un budget operativo di 400.000 euro. “Investire nella valorizzazione dei beni culturali – sottolinea il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato - può costituire fattore di crescita economica, in particolare per il Veneto. Vale pertanto sicuramente la pena di collocare le azioni possibili in un quadro strategico complessivo, facendo ricorso a modelli nuovi di governance, in grado di ridurre le barriere amministrative, sociali ed economiche che scoraggiano i potenziali investitori”. I partners italiani che partecipano al progetto, oltre alla Regione de Veneto, sono il Magistrato alle Acque di Venezia e l’Unioncamere Veneto. Quelli di altri paesi appartenenti all’Unione Europea sono il Ministero della Cultura della Grecia e quello della Romania, il Comune di Malko Tarnovo in Bulgaria, l’Università Tecnologica di Graz. I partners di paesi candidati o potenziali candidati quali membri dell’Unione Europea sono i Ministeri della Cultura rispettivamente di Macedonia, Serbia e Montenegro, i Comuni serbi di Despotovac e di Zagubrica. Come osservatori, il Comune di Venezia, l’Associazione per la Conservazione e la Ricerca sul Patrimonio Culturale Austriaco, l’organizzazione albanese non-profit Art Kontakt e il Consiglio d’Europa. Il primo meeting a Venezia vedrà la presenza del vicepresidente Zorzato e focalizzerà l’attenzione sugli aspetti organizzativi e programmatori e sulle attività di comunicazione da sviluppare durante i due anni di durata del progetto. |
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ARRIVANO IN VENETO 200 “SPETTACOLI DI MISTERO”. PRESENTATO IL FESTIVAL DEDICATO ALLE TRADIZIONI DELL’OCCULTO. LA RISPOSTA VENETA AD HALLOWEEN |
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Venezia, 18 ottobre 2011 - Cento località coinvolte; oltre 200 eventi programmati; 142 tappe tra paesi, borghi, castelli e boschi attorno ai quali si è sviluppata una vera e propria cultura popolare, legata alle storie del mistero. Il tutto tra il 28 ottobre e il 4 dicembre prossimi. Sono questi i numeri di “Veneto: spettacoli di mistero”, il festival interamente dedicato a luoghi leggendari e oscuri racconti popolari, realizzato per il terzo anno consecutivo in collaborazione tra la Regione e le Pro Loco del Veneto, che trasporterà spettatori, turisti e appassionati in un’affascinante realtà fatta di streghe, folletti, lumière, diavoli e spiriti dannati. La manifestazione, che l’anno scorso ha calamitato oltre 80.000 spettatori e visitatori, è stata presentata oggi a Venezia, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’identità veneta Daniele Stival, il presidente delle Pro Loco venete Giovanni Follador e il direttore artistico del Festival Alberto Toso Fei. “A nome del presidente Zaia e mio personale – ha esordito Stival – ringrazio gli organizzatori, le Pro Loco del Veneto e le migliaia di volontari che renderanno possibile quest’edizione della manifestazione, nonostante le inevitabili ristrettezze economiche. Il tutto con un programma ricco e qualitativo, capace sicuramente di attrarre tanti appassionati e altrettanti turisti e di valorizzare la lingua e la cultura popolare del Veneto, della quale anche i misteri sono parte integrante. Una risposta identitaria con una precisa connotazione culturale – ha aggiunto Stival – a feste d’importazione estera come Halloween; Un fatto tanto più rilevante se consideriamo che, nell’era delle tecnologie, riscopriremo la vita di un tempo quando, magari alla sera attorno ad un camino, senza né televisione né internet, si parlava e si raccontava, anche storie fatte di misteri, credenze popolari, orchi e streghe”. Da parte sua, Follador ha messo in rilievo l’impegno delle Pro Loco venete da lui presiedute: “Direttamente – ha detto – ne sono impegnate ben 60, oltre a 5 loro consorzi. Ci occuperemo di tutto, dall’organizzazione sui territori alle iniziative di accoglienza e assistenza ai visitatori, sfatando così lo stereotipo classico della Pro Loco dedita solo alle sagre”. “Abbiamo allestito un calendario fitto e vario, con la novità di 4 opere cinematografiche che saranno proiettate a Venezia – ha detto Alberto Toso Fei – lavorando con l’entusiasmo di sempre. Sono convinto che ne sia uscito un cartellone ancor più ricco che nelle precedenti due edizioni. Ora sta al pubblico dare il suo giudizio”. “Veneto: spettacoli di mistero” si aprirà con più di 30 eventi nelle notti del week end di ognissanti, per poi proseguire sino al 4 dicembre. L’intero programma, con tutte le manifestazioni, i luoghi e le modalità per raggiungerli è reperibile su internet al sito www.Spettacolidimistero.it/ |
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RENATA TEBALDI, PROFONDA ED INFINITA UNA NUOVA, RICCHISSIMA MOSTRA DEDICATA ALLA GRANDE INTERPRETE NEL CUORE DELLA CITTÀ |
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Parma, 18 ottobre 2011 - Il Palazzo del Governatore, grande e prestigioso monumento divenuto prezioso spazio espositivo nel cuore della città, riportato a originario splendore con il recente restauro che ne ha ampliato e riorganizzato gli spazi, le ampie sale, moltiplicandone la vocazione e le potenzialità, apre le sue sale per ospitare un solenne omaggio, ancor più che una mostra, a Renata Tebaldi, una delle più grandi artiste del Novecento, mitica ambasciatrice di italianità nel mondo e, insieme, un dono alla città di Parma, culla dei primi passi sulla via dell’Arte della celebre cantante. Il pubblico potrà ammirare le ricchissime testimonianze della vita di una “donna” e di una “diva” amata e contesa dai più grandi Teatri del mondo: costumi e gioielli di scena, preziosi abiti e oggetti personali trai i più cari e significativi, lettere, foto di scena e foto scattate dagli ammiratori che la festeggiavano al termine delle sue memorabili interpretazioni. In un allestimento curato da Alfredo Corno la mostra si arricchisce di abiti, di oggetti mai esposti prima e un’ala del Palazzo è completamente dedicata alle eroine verdiane e pucciniane che hanno avuto nella Tebaldi una insuperata interprete. Ma non solo dell’Artista, le testimonianze che si snodano nelle sale del Palazzo parlano della donna raffinata ed elegante e di qualche curioso vezzo come quello di possedere una numerosa collezione di graziosi “cappellini”. Ad impreziosire le candide pareti del Palazzo del Governatore, inoltre, quaranta suggestive gigantografie che ritraggono la Tebaldi, donna ed Artista, in scena e in momenti di vita privata. Dell’artista e straordinaria donna, considerata tra le più grandi interpreti verdiane di tutti i tempi, trovano spazio abiti di scena firmati, splendidi gioielli, i bauli da viaggio e rari documenti che ripercorrono la carriera della Diva. La mostra Renata Tebaldi, profonda ed infinita, prodotta dal Comitato Renata Tebaldi in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, si snoda in un intenso itinerario sulla vita di uno dei miti del nostro tempo. Gli oggetti densi di emozioni della mostra, tornano a Parma dopo essere stati esposti: al Teatro alla Scala di Milano, alla Staatsoper di Vienna, al Teatro Massimo di Palermo, al Gran Teatro Liceu di Barcellona, all’Opéra di Losanna, al Teatro Stanislavnskij di Mosca, al Palazzo Sheremetyev di San Pietroburgo, al Teatro di San Carlo di Napoli, al Museo Palazzo Gopzevich di Trieste, e a New York presentata dal m.Stro Riccardo Muti. Palazzo del Governatore di Parma da venerdì 21 ottobre 2011, ore 19.00 ingresso gratuito. |
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L’ATTUALITÀ DELLA VICENDA DI ANNE FRANK IN MOSTRA A CASCINA OVI ECCEZIONALMENTE A SEGRATE, A CASCINA OVI, LA MOSTRA DOCUMENTARIA “ANNE FRANK UNA STORIA ATTUALE” DAL 25 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE TRADOTTA IN 20 LINGUE A PORTATA IN PIÙ DI 100 PAESI DEL MONDO, IN LOMBARDIA FARÀ TAPPA SOLO A MILANO, SEGRATE, LEGNANO |
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Segrate, 18 ottobre 2011 - L’attualità della vicenda di Anne Frank e della sua famiglia, in un oggi in cui discriminazione, razzismo, tolleranza, rispetto dei diritti umani sono temi e realtà su cui purtroppo ancora si lotta e ci si scontra, emerge potente dai contenuti della mostra documentaria “Anne Frank una storia attuale”, che si terrà a Segrate (Mi) dal 25 ottobre al 16 novembre 2011 presso Centro Civico Cascina Ovi - via Olgia, con ingresso gratuito. Nel contesto dell’esposizione, domenica 6 novembre 2011 alle ore 17.00 si terrà il concerto "Una Storia Attuale" a cura del Conservatorio "G. Verdi" di Milano. La mostra è promossa dall´Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi a Milano in collaborazione con Anne Frank House di Amsterdam. E’ presentata dalla Provincia di Milano con le città di Segrate e Legnano, unici centri in Lombardia, oltre al capoluogo, in cui sarà possibile vederla. Illustra il tema della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank. Le fotografie, in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista. L’intreccio di due piani narrativi, la storia di Anne e della sua famiglia da un lato e gli eventi che stanno travolgendo l’Europa in quegli stessi anni dall’altro, riesce a porre efficacemente in rilievo temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani. Il taglio biografico e soggettivo che caratterizza l’impostazione della mostra è ben sintetizzato da una frase di Abel Herzberg, avvocato e scrittore olandese deportato a Bergen Belsen che disse: “ Non ci sono sei milioni di ebrei sterminati, c’è un ebreo ucciso e questo è successo sei milioni di volte”. E’ evidente, infatti, quanto la possibilità di seguire i destini di singoli individui, possa favorire la comprensione del contesto storico. Accanto alle vicende vissute dalla famiglia Frank, vengono presentati con efficacia temi quali l’ascesa del nazionalismo e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah, fino ai diritti dell’uomo e al loro rispetto nelle nostre società. La mostra sa fornire collegamenti non banali o scontati con l’attualità e invita a prendere parte attiva ai problemi del presente a partire dalla conoscenza del passato. Per l´impegno della Anne Frank House nel campo dell´educazione ai principi democratici e per la sua convinzione che dalla conoscenza del passato debba scaturire una partecipazione attiva problemi del presente,non a caso gli ultimi pannelli si focalizzano sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani. Sono dedicati infatti agli anni più recenti e ricordano come, anche nei Paesi democratici che nel 1948 firmarono la "Dichiarazione universale dei Diritti dell´Uomo", vi siano ancora discriminazioni. La mostra è stata tradotta in oltre 20 lingue e ha viaggiato in più di 100 Paesi del mondo. Si rivolge a un pubblico di ogni età e intende stimolare una riflessione sul significato d’ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista. Il percorso ha un andamento cronologico: la prima parte copre l’intero arco di vita di Anne, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell’unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, fino a un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo. Più nello specifico la mostra risulta suddivisa in 5 periodi ordinati cronologicamente – evidenziati anche graficamente da diversi colori di fondo dei pannelli - che consentono l’approfondimento di altrettante tematiche: 1929-1933: i primi quattro anni di vita di Anne, l’ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania. Temi: il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio. 1933-1939: la fuga in Olanda della famiglia Frank. L’espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione. Tema: la “pulizia etnica” 1939-1942: l’inizio della persecuzione degli ebrei. Tema: il coraggio civile. 1942-1945: il periodo di clandestinità dei Frank nell’alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione. Tema: la Shoah Dal 1945 a oggi: le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra. Temi: i diritti umani e le responsabilità individuali nel mantenimento della democrazia. Ingresso libero Info: 02.26950716 - milano2@bibliomilanoest.It - www.Comune.segrate.mi.it/ |
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CULTURA IN SICILIA: PRESENTATE INIZIATIVE MUSEO RISO PER 12 MILIONI |
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Palermo, 18 ottobre 2011 - Circa dodici milioni e mezzo di euro per realizzare mostre internazionali, residenze d´artista, una manifestazione che coinvolgera´ otto centri siciliani e altrettante istituzioni del Mediterraneo per l´arte contemporanea, l´ampliamento e la riqualificazione delle aree esterne, l´adeguamento delle strutture agli standard europei e la costruzione di Slym Display, un ascensore esterno attraverso il quale sara´ possibile osservare gli spazi espositivi durante la salita. Una serie di progetti che Riso, museo d´arte contemporanea della Sicilia, realizzera´ utilizzando i fondi del Programma Operativo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2007-2013, Asse 3. Due le linee di intervento utilizzate: la 3.1.1.2 "per il recupero e l´adeguamento strutturale e funzionale dell´eredita´ storico-culturale, quali biblioteche, musei, archivi, teatri e altre tipologie di beni di interesse culturale e architettonico, anche attraverso l´attivazione di partenariati pubblico-privati" e la 3.1.3.3 che favorisce "lo sviluppo di servizi culturali al territorio e alla produzione artistica e artigianale (documentazione, comunicazione e promozione, etc…) che opera nel campo dell´arte e dell´architettura contemporanea". "Questi investimenti - ha spiegato l´assessore regionale dei Beni culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, che ha presentato il 14 ottobre le iniziative per i prossimi due anni del museo Riso nel corso di una conferenza stampa che si e´ svolta a Palermo - consentiranno a Riso di competere con le eccellenze europee che operano nel campo dell´arte contemporanea. Le risorse comunitarie ci consentiranno di intervenire per circa cinque milioni sulla parte strutturale del museo che diventera´ flessibile e piu´ adeguata alle moderne esigenze, e anche su quella artistica che, con sette milioni a disposizione, potra´ adesso contare su una programmazione biennale di ampio respiro e di portata internazionale. Fermo restando che, considerate le difficolta´ di bilancio e le esiguita´ di risorse di cui dispone l´assessorato ai Beni culturali, l´obiettivo dovra´ essere di investire adesso per produrre e lavorare in autonomia nel prossimo futuro". La sistemazione degli spazi esterni del museo permettera´ inoltre di offrire ai visitatori una nuova zona di fruizione nella quale potranno essere ospitate anche opere all´aperto. Inoltre nasceranno una sala conferenze di dimensioni adeguate per gli incontri con i protagonisti dell´arte e nuovi laboratori per workshop in maniera da incrementare la funzione didattica che gia´ il museo svolge in collaborazione con scuole e altri enti. Il programma artistico di Riso prevede mostre, residenze d´artista, festival, collaborazioni con altre istituzioni mediterranee e con il territorio, scelta quest´ultima che caratterizza Riso come "museo diffuso". Il primo appuntamento, a febbraio del prossimo anno, con "Piu´ a Sud", mostra sul tema dell´emergenza degli sbarchi a Lampedusa con opere dedicate, installazioni, e incontri, alcuni dei quali saranno trasmessi sul web. Un altro progetto coinvolgera´ Riso e otto citta´ siciliane e del bacino del Mediterraneo per la produzione di eventi tra la Sicilia e alcune tra le piu´ importanti sedi di musei di arte contemporanea del Sud d´Europa. Tra Palermo e Siracusa si svolgeranno due festival, uno dedicato al cinema mentre un altro proporra´ musica, arte e video del contemporaneo. Tra le altre iniziative: un film che sara´ girato nelle sale di Riso, aperte al pubblico, e che avra´ come sfondo la produzione di alcune opere che, dopo le riprese, rimarranno al museo; quattro residenze d´artista tra Palermo e Termini Imerese, una mostra sulle tendenze orientali e una sul design e, alla fine del 2013, l´affascinante progetto di trasformare Riso in un giardino tropicale con gli artisti che, per quell´occasione, dovranno ispirarsi alla natura per riempire gli spazi del museo. |
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MERCOLEDI’ 19 OTTOBRE IL CONCERTO DEI VINCITORI DELLA 15^ EDIZIONE DEL PREMIO PIANISTICO INTERNAZIONALE STEFANO MARIZZA. |
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Trieste, 18 ottobre 2011 – E’ in programma nella serata di mercoledì 19 ottobre (dalle ore 20.30, nella sede del Conservatorio Tartini in via Ghega 12) il Concerto dei Vincitori della 15^ edizione del Premio Pianistico internazionale Stefano Marizza, come di consueto promosso dall’Università Popolare di Trieste in collaborazione con il Conservatorio Tartini e la famiglia Marizza, allo scopo di promuovere la cultura musicale nel nome del giovane pianista e collaboratore dell’Università Popolare, scomparso prematuramente nel dicembre 1996. Decisamente prestigiosa la Giuria del Premio, composta da Giuliana Gulli (presidente) Massimo Gon, Igor Cognolato, Gabriele Vianello, Adriana Silva. All’iniziativa collabora qust’anno anche l’Unione italiana, e al concorso saranno presenti tre giovani allievi del Centro Studi di Musica Classica di Verteneglio, accompagnati dai loro insegnanti e da Marianna Jelicich Buic, vicesindaco di Buie, responsabile del settore cultura - arte - spettacolo dell’Unione italiana. Stefano Marizza, classe 1969, era considerato fra i più brillanti allievi pianisti del Conservatorio Tartini, dove fu allievo di Massimo Gon e si diplomò nel 1995. Nel 1994 si laureò con lode in materie letterarie alla Facoltà di Magistero di Trieste e, l’anno seguente, si iscrisse al corso di laurea in pedagogia. Da anni collaborava con l’Università Popolare di Trieste dove era stato assunto e nel gennaio 1996 ed era considerato uno dei funzionari emergenti. Nei frequenti viaggi e contatti in Istria aveva allacciato importanti rapporti con le Comunità degli Italiani dalle quali era particolarmente stimato e apprezzato. La 15^ edizione del Premio si svolgerà da lunedì 17 a mercoledì 19 ottobre, presso il Conservatorio Tartini. Interpreti e programma del Concerto dei Vincitori, per la serata di mercoledì 19, saranno resi noti nella giornata di martedì 18 ottobre. Il Concerto rientra nella programmazione dei “Mercoledì del Tartini” e sarà accessibile con ingresso libero previa prenotazione. Info: tel. 040.6724911, info www.Conservatorio.trieste.it/ |
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LE SCULTURE DI GABRIELA SPECTOR |
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Lugano, 18 ottobre 2011 - Banca Arner, nelle sue vetrine in Piazza Manzoni 8 a Lugano, presenta dal 13 ottobre a fine gennaio 2012 un’importante mostra d’arte dal titolo “Itinerario - Le sculture di Gabriela Spector”. Questa rassegna personale della scultrice ticinese Gabriela Spector, che ha uno studio nel Mendrisiotto, costituisce una sintesi del suo percorso artistico iniziato vent’anni fa. La mostra offre l’occasione di ricordare come il tema della figura femminile e in particolare della madre sia una presenza costante nell’opera di Spector, declinata e interpretata in tante forme e materiali nel suo lavoro. Il lavoro dell’artista consente di riscoprire a tre dimensioni figura, mito, spazio della persona umana e, in particolare, la meraviglia e l’incanto della maternità. Sono, infatti, intensamente presenti le opere del nucleo più caratteristico dell’artista, la famiglia, le figure muliebri, specie nella stagione della maternità, un rilievo potente e tanto delicato che riporta a evocare emozioni antiche, sentimenti intimi, misteri naturali, e la costante ricerca dell’immortalità, del ‘dopo di sé’. Un significato prezioso, nonché un ruolo fondamentale per la storia dell’Uomo. Sono esposte una decina di opere di Gabriela Spector che fanno parte della grande tradizione della scultura in bronzo, un procedimento efficace e suggestivo che, tra artigianale e industriale, conferisce nuova vita all’idea dell’artista e la consegna ai secoli. Terracotta, marmo, gesso e pittura completano, in altri materiali, ciascuno con la sua identità e le proprie caratteristiche formali, la professionalità della scultrice. È disponibile gratuitamente agli sportelli dalla Banca un catalogo illustrato a colori. |
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PIPILOTTI RIST A MILANO: 9 NOVEMBRE - 18 DICEMBRE 2011 |
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Milano, 18 ottobre 2011 - Dal 9 novembre al 18 dicembre 2011 la Fondazione Nicola Trussardi presenta Parasimpatico, a cura di Massimiliano Gioni, la prima grande mostra personale di Pipilotti Rist in un’istituzione italiana. A fare da sfondo al nuovo progetto dell’artista svizzera è il Cinema Manzoni, per più di cinquant’anni una delle sale cinematografiche più importanti della città di Milano e chiusa al pubblico dal 2006. Pipilotti Rist è una delle voci più autorevoli e anticonformiste dell’arte di oggi: ha esposto con mostre personali nei più celebri musei del mondo – tra cui il Moma di New York e il Centre Pompidou di Parigi – e ha preso parte alle maggiori kermesse internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, quella di Berlino, Sydney e Lione. Nel 2009 ha partecipato al Festival del Cinema di Venezia con il suo primo lungometraggio Pepperminta. Visioni fluttuanti, colori vibranti e psichedelici, colonne sonore ipnotiche, sensualità e leggerezza sono alcuni dei principali ingredienti del mondo di Pipilotti Rist, costruito sulla linea di confine tra sogno e realtà. I suoi video lussureggianti e le sue installazioni multimediali esplorano la sessualità e la cultura dei media con un mix giocoso e provocatorio di fantasia e quotidianità, in cui le immagini in movimento trasformano soggetti, temi e luoghi familiari in affascinanti caleidoscopi. Per Pipilotti Rist le immagini video sono la proiezione di desideri ed emozioni, una nuova forma di vita organica che lo spettatore può percepire non solo con gli occhi ma anche e soprattutto con il corpo. Spesso nascoste in luoghi inaspettati – toilette, bottiglie di liquore, conchiglie e borsette da signora – o proiettate su superfici suggestive – soffitti di chiese o giganteschi schermi televisivi – le sue installazioni sono esplorazioni sensoriali, esperienze totalizzanti dove la distanza fisica e psicologica con lo spettatore è completamente annullata. Nei viaggi visivi di Pipilotti Rist gli spettatori si ritrovano spesso in spazi dalle proporzioni stravolte, ridotti a piccoli lillipuziani di fronte a immagini gigantesche che esaltano la sensazione del ricordo infantile di un mondo puro, dove la corporeità sembra riconciliarsi con la razionalità e dove la sensualità acquista una dimensione quasi spirituale, a tratti venata di ironia e malinconia. La porta d’accesso ai lavori di Pipilotti Rist è la nostra parte emozionale, quella che reagisce in modo involontario agli stimoli che vengono dall’esterno. Da queste considerazioni deriva la scelta del titolo Parasimpatico per la sua mostra con la Fondazione Nicola Trussardi: con il suo tipico senso dell’umorismo, Pipilotti Rist fa riferimento a quella branca del sistema nervoso che presiede le funzioni corporee involontarie, che stimolano la quiete, la digestione, il rilassamento, il riposo e l’immagazzinamento di energia. Come nelle sue precedenti installazioni, questo nuovo progetto ideato per l´ex Cinema Manzoni, combina lavori vecchi e nuovi con l´obiettivo di trasformare l´ex Cinema in un grande organismo vivente, mescolando cinema e televisione, allucinazioni e immagini ad alta definizione. Con Parasimpatico Pipilotti Rist crea per gli ambienti sontuosamente decorati del Manzoni – dalla hall allo scalone d’ingresso, dalla platea al bar – una nuova pelle di immagini, un avvolgente carosello di suoni, luci e colori che restituisce a quella che fu la più prestigiosa sala cinematografica della città di Milano un fascino magico e gioioso, e le regala l’ultimo sussulto vitale prima che cambi per sempre. La mostra di Pipilotti Rist rappresenta un´occasione unica e imperdibile per vedere gli spazi dell’ex Cinema Manzoni nella loro originaria bellezza, dopo cinque anni di chiusura. Costruito e inaugurato nel 1950 su progetto dell’architetto Alziro Bergonzo, il Cinema Manzoni è parte di un imponente edificio concepito per ospitare negozi e attività commerciali di lusso in via Manzoni, nel cuore di Milano. Con una superficie di oltre 5.000 metri quadrati riccamente decorati e affrescati, un’enorme sala di 1.400 posti a sedere, e una programmazione rigorosamente di prima visione, il Manzoni viene immediatamente riconosciuto come il cinema più elegante della città, tanto da essere più volte scelto come location per importanti film quali Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni (1950) e La signora senza camelie, sempre di Antonioni (1952). Nel 1955 è il primo cinema in Italia – e il terzo al mondo – a dotarsi del Cinerama, l’innovativo sistema di proiezione panoramico a tre schermi. Grazie a queste caratteristiche uniche, negli oltre cinquant’anni di attività il Cinema Manzoni è stato una delle più importanti sale cinematografiche della città di Milano e di tutto il territorio nazionale, fino alla sua definitiva chiusura al pubblico il 25 settembre 2006. Con Parasimpatico la Fondazione Nicola Trussardi continua la sua attività nomade con cui dal 2003 esplora Milano, riscoprendo e valorizzando con l’arte contemporanea luoghi dimenticati e gioielli preziosi nascosti nel cuore della città. Dopo le importanti mostre personali di Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Darren Almond, Maurizio Cattelan, John Bock, Urs Fischer, Anri Sala, Paola Pivi, Martin Creed, Pawel Althamer, Peter Fischli and David Weiss, Tino Sehgal, Tacita Dean e Paul Mccarthy, la Fondazione Nicola Trussardi è ora orgogliosa di presentare questo nuovo grande progetto di Pipilotti Rist, che partecipa alla serie di eventi organizzati nel 2011 per festeggiare il Centenario del Gruppo Trussardi. Note Biografiche Elisabeth Charlotte Rist è nata a Grabs (Ch) nel 1962. Vive e lavora a Zurigo e Sommerset. Da bambina ha scelto di usare l’originale nome Pipilotti, che mette insieme il nomignolo Lotti, diminutivo di Charlotte, e Pippi, da Pippi Calzelunghe, il personaggio di Astrid Lindgren con cui sentiva di avere molto in comune. Dopo gli studi in arti applicate, illustrazione, fotografia e comunicazione visiva compiuti tra Vienna e Basilea, e dopo aver fondato il gruppo rock femminile Les Reines Prochaines, con cui ha realizzato dischi, concerti, video e performance live, Pipilotti Rist ha intrapreso la sua carriera artistica che l’ha portata a esporre nei più importanti musei al mondo. Finalista dell’Hugo Boss Prize del Guggenheim Museum di New York nel 1998, nel 2009 ha vinto il Joan Miró Prize, indetto dalla Fundació Joan Miró di Barcellona. I suoi video e le sue installazioni sono stati esposti in mostre personali nelle principali istituzioni internazionali, tra cui la Hayward Gallery di Londra (2011), il Museum of Contemporary Art di Tokyo e la Fundació Joan Miró di Barcellona (2010), il Kiasma di Helsinki (2009), il Museum of Modern Art di New York (2008), il Centre Georges Pompidou di Parigi (2007) e il Museo Nacional de Arte Reina Sofia di Madrid (2001). Ha preso parte a prestigiose rassegne d’arte contemporanea come la Biennale di Venezia (2011, 1999, 2005, 1997, 1993), la Biennale di Sydney (2008, 2000), la Biennale di Istanbul (2007, 1999, 1997), la Biennale di Mosca (2007), la Biennale di Shanghai (2002), la Biennale di Berlino (1998), la Biennale di Lione (1997) e Biennale di San Paolo (1994). Nel 2009 ha realizzato il suo primo lungometraggio, intitolato Pepperminta, presentato nello stesso anno al Festival del Cinema di Venezia, al Festival del Cinema Europeo di Siviglia, all’International Film Festival di Miami, all’International Film Festival di Rotterdam, e nel 2010 al Sundance Film Festival. Parasimpatico con la Fondazione Nicola Trussardi è la sua prima mostra personale in un’istituzione italiana. |
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