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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Ottobre 2011
L’EUROPA DEL TURISMO A SIENA, LA TOSCANA LAVORA PER MODELLO SOSTENIBILE E COMPETITIVO  
 
Siena – Il progetto “Preserve”, che vede capofila l’Assemblea delle Regioni d’Europa (Are), ha permesso negli ultimi tre anni ai tredici partner, appartenenti a undici diversi territori europei, di migliorare le politiche del turismo regionale, in particolare nel campo del patrimonio culturale e naturale. “Il turismo ricopre un ruolo centrale nelle nostre Regioni – ha sottolineato il 20 ottobre la presidente di Are, Michèle Sabban, alla conferenza finale del progetto organizzata da Eurobic Toscana Sud -. Il lavoro di quasi dieci milioni di cittadini dell’Europa dipende dai servizi che il turismo mette in campo. Questo progetto è un simbolo di ciò che si può raggiungere attraverso la cooperazione interregionale e la straordinaria diversità dei nostri paesaggi, dei nostri monumenti e delle nostre tradizioni”. “Sono qui per condividere con voi le attività della Regione Toscana nel settore del turismo sostenibile e competitivo – ha affermato nel suo intervento l’assessore al turismo Cristina Scaletti -. Ma anche per cogliere nuove idee e spunti dai risultati delle attività del progetto “Preserve”. La Regione Toscana sta portando avanti dal 2009 il progetto ‘Toscana turistica sostenibile e competitiva’ che cerca di coniugare crescita e sostenibilità. Non lavoriamo per uno sviluppo incontrollato: i nostri strumenti sono l’uso responsabile delle risorse, la destagionalizzazione, la valorizzazione del patrimonio identitario, l’armonia fra turisti e residenti e sulla qualità del lavoro”. Il futuro secondo l’assessore Scaletti si identifica in un turismo che protegge e valorizza le risorse naturali, culturali, sociali, in modo da rendere la Toscana una meta di qualità per i turisti (e anche per i residenti) e contemporaneamente capace di preservare le risorse per le generazioni future. “A livello europeo, la Toscana è uno dei soggetti fondatori della rete europea Necstour – ha concluso Scaletti -, e ne ha la presidenza. Necstour è un’associazione no profit di Regioni, università ed altre istituzioni attiva nel tema del turismo sostenibile e competitivo. Negli ultimi due anni è diventato un soggetto importante, con decine di regioni europee che attivano accordi con altri organismi con finalità simili e vari progetti di cooperazione”.  
   
   
APUANE, GEOPARCO UNESCO: GRANDE OCCASIONE PER LA TOSCANA  
 
Firenze – Appena proclamato Geoparco e ottenuto l’ambito riconoscimento Unesco che lo ha inserito nella Rete Globale e Europea dei Geoparchi, il Parco regionale delle Alpi Apuane si prepara ad affrontare il futuro da “laureato”. Il quadro delle novità e delle iniziative di cui si fregerà il neo Geoparco per i prossimi anni è stato presentato il 20 ottobre dall’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini, dal presidente del Parco delle Alpi Apuane e di Federparchi Toscana Giuseppe Nardini e dal direttore del Parco Antonio Bartelletti. Le principali novità per il quadriennio 2012-2015 – Sono diverse le novità del nuovo Geoparco delle Apuane che chi lo dirige si appresta a lanciare per il prossimo quadriennio promuovendo forme di tutela adeguate affiancate da subito da azioni di promozione turistica e di sviluppo sostenibile. Una delle principali è il museo interattivo Apuangeolab ad Equi Terme, dove sarà possibile capire perché avvengono i terremoti e come nascono le montagne. All’ambizioso investimento ha partecipato anche la Regione Toscana con un finanziamento totale di oltre 200mila euro per lavori di sistemazione esterna del fabbricato, la fornitura di arredi e l’allestimento degli spazi interni che saranno attrezzati utilizzando exhibit didattici dedicati alla comprensione della deriva dei continenti, con modelli interattivi meccanici che mostreranno i processi di corrugamento e di collisione della crosta terrestre, anche nello specifico delle Alpi Apuane. Altro importante intervento nella parte versiliese del Parco, nel comune di Stazzema, prevede il recupero della sentieristica di accesso al fenomeno geologico denominato “le Marmitte dei giganti”, le grandi cavità circolari del monte Sumbra, che sarà attrezzata con cartellonistica segnaletica e didattica e scale in metallo. E ancora, saranno realizzati un piccolo museo della fauna di ieri e di oggi con la conservazione ex situ della biodiversità del Parco e un moderno laboratorio di didattica e di educazione ambientale; e una carta tematica con tutta la rete dei sentieri, dei geositi, degli indicatori del valore naturalistico delle Alpi Apuane e la localizzazione dei rifugi. “L’inserimento del Parco Regionale delle Alpi Apuane nella Rete Globale dei Geoparchi è un importante traguardo di cui siamo particolarmente fieri – ha dichiarato l’assessore regionale Anna Rita Bramerini -. Grazie a questo riconoscimento il Parco delle Alpi Apuane diventa l’ottavo Geoparco in Italia ed il secondo in Toscana, insieme al Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, un valore aggiunto per tutta la regione. Inoltre, il riconoscimento Unesco, oltre a rappresentare un attestato accademico ed una certificazione di qualità, è adesso uno stimolo ed un’occasione concreta per incrementare una politica di valorizzazione di quest’area protetta e del suo contesto”. “Questo riconoscimento Unesco – ha aggiunto Giuseppe Nardini –ha valore per tutta la Toscana e non solo per le Apuane e quindi ci suggerisce di elaborare iniziative ed attività di rete su tutto il territorio regionale. Il primo pensiero va al progetto “Toscana Underground” – nato nel 2004 e sviluppatosi fino al 2008 – che potrebbe essere rilanciato per i buoni risultati che aveva ottenuto. Prima del Geoparco, questo progetto aveva proposto, in tutta la Toscana, la promozione di itinerari turistici in grotte, miniere, aree archeologiche, acquedotti sotterranei, per una valorizzazione ambientale e culturale da tutti apprezzata”. “L’entrata nella Rete Globale ed Europea dei Geoparchi impone una verifica periodica sugli standard attestati per la prima volta nel 2001 – ha spiegato il Direttore del Parco Antonio Bartelletti – Al termine di ogni quattro anni e dunque nel 2015 è prevista una rivalutazione del Parco delle Alpi Apuane, che terrà conto del programma di attività proposto. Come tutte le certificazioni di qualità, l’importante non è solo acquisirle, quanto e soprattutto mantenerle”. Da Parco a Geoparco – Sono 49 i territori d’Europa e 36 i territori dei restanti continenti che possono distinguersi per una gestione di qualità del proprio patrimonio geologico. Dopo un attento esame durato mesi il Geoparco delle Apuane è stato decretato uno di questi, ovvero uno dei siti geologici riconosciuti a livello globale dalle Nazioni Unite. La proclamazione ufficiale è avvenuta a Langesund in Norvegia lo scorso settembre. Insieme alle Apuane, hanno superato l’esame altri otto candidati, due territori spagnoli, uno francese, uno islandese, uno irlandese, nonché due cinesi e uno giapponese. Il Parco delle Apuane nel sito dellOnu è descritto così: “Le Alpi Apuane sono una regione in Italia, conosciuta per i suoi bellissimi marmi, profonde gole e grandi cavità carsiche; ospitano anche molte specie endemiche così come fossili e strutture tettoniche. La rara morfologia delle Alpi Apuane ha attratto i viaggiatori a partire dal 16° secolo, ed oggi il parco offre ai visitatori attività ricreative come alpinismo ed escursionismo”. Di fatto il Parco Regionale delle Alpi Apuane, entrato nel sistema dei Parchi regionali nel 1985, interessa una delle aree di maggior valore naturalistico della Toscana soprattutto per la ricchezza degli ambienti e dei paesaggi che custodisce; l’antica presenza dell’uomo e delle sue attività ha lasciato sul territorio testimonianze di grande spessore storico e culturale grazie soprattutto alla bellezza dei propri marmi e di altre pietre decorative conosciute in tutto il mondo.  
   
   
BORMIO LOCALITÀ MONTANA PIÙ CONOSCIUTA  
 
"Lombardia. Dove tutto lavora per il tuo relax". E´ questo lo slogan che, dal prossimo dicembre, promuoverà il turismo invernale della Lombardia. La citazione, insieme alla ricerca sulle località montane più conosciute della nostra regione, effettuata dalla Lorien Consulting, è stata illustrata oggi alla presenza, tra gli altri, dell´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu. Su 1.750 interviste effettuate tra gli abitanti (fascia di età 18-64 anni) di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, il 90,8 per cento ha decretato Bormio come località invernale tra le più conosciute. Al secondo posto il comprensorio Dolomitisuperski con l´89,7 per cento delle preferenze. "La montagna - ha detto l´assessore Maullu - si conferma ancora una volta un marchio distintivo fortissimo per la Lombardia con un trend di crescita costante per i visitatori provenienti dai Paesi mitteleuropei e un posizionamento consolidato sul mercato interno". Tra le altre località citate dagli intervistati, figurano Livigno (23,5 per cento), il distretto della Valtellina (17,7 per cento) e Madesimo (15,9 per cento), tutte in provincia di Sondrio; la bresciana Ponte di Legno (13,4 per cento) e Aprica, ancora in provincia di Sondrio (12,6 per cento). Seguono, a breve distanza, Santa Caterina Valfurva (9 per cento), Stelvio (8,3 per cento), ancora in provincia di Sondrio, Foppolo (Bergamo) e Valmalenco in provincia di Sondrio (entrambe con il 6,7 per cento) e le aree Adamello ski (Brescia) con il 5,3 per cento, Presolana (Bergamo) 4 per cento e Valbrembana-bremboski (Bergamo) con il 3,8 per cento. "Regione Lombardia - ha continuato Maullu - ha investito sulla promozione della montagna, affinché si possa vivere tutto l´anno. I risultati della ricerca hanno confermato che il nostro impegno è stato ben indirizzato". Secondo la ricerca chi frequenta le montagne lombarde svolge altre attività oltre a quella sportiva. Più del 45,3 per cento pratica lo sci e il 15,2 per cento il pattinaggio, il 17 per cento frequenta i ristoranti e il 10,8 per cento preferisce le terme. "Chi visita le montagne lombarde - ha concluso l´assessore Maullu - non cerca solo neve e sci, ma anche prodotti enogastronomici di eccellenza, relax, benessere, terme e percorsi sportivi per tutti i generi"  
   
   
MARI DI TOSCANA, PER L’ACQUA UN’ESTATE “ECCELLENTE”  
 
Firenze – La Toscana balneare ha potuto contare su un’elevata qualità delle acque nella stagione estiva 2011, anche con miglioramenti sensibili rispetto all’anno scorso. Sono risultate in classe “eccellente” oltre il 97% delle aree di balneazione lungo tutta la fascia costiera (254 zone su un totale di 262) e nessuna è finita in classe “scarsa”. Solo l’1.6% dei campioni è risultato non conforme. Mentre il 60% dei casi di inquinamento registrati sono stati limitati nel tempo, tanto che è stato possibile definirli come “inquinamento di breve durata”. E’ in sintesi quanto emerge dai dati sulla balneazione in Toscana elaborati da Arpat e presentati il 20 ottobre nell’ambito di un convegno al quale ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini con i Comuni della costa e le Capitanerie di porto. “I dati di Arpat ci restituiscono senza dubbio un mare di qualità, un risultato che dobbiamo al fatto che ha funzionato bene il coordinamento di tutti i soggetti coinvolti nella tutela delle nostre acque marine – ha commentato l’assessore Anna Rita Bramerini – E’ dunque importante proseguire su questa strada rafforzando la collaborazione con i Comuni e tutti i soggetti chiamati a intervenire per mantenere, e magari migliorare laddove possibile il livello di qualità. Fondamentale è stata e sarà la collaborazione con le Capitanerie di porto sia per l’aspetto ambientale sia soprattutto per la sicurezza per la quale, proprio nel 2011, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per migliorare i livelli di assistenza in mare. Dobbiamo forse ancora lavorare per migliorare l’aspetto comunicativo. Per questo per il 2012 abbiamo l’obiettivo di implementare la comunicazione e l’informazione e sarà compito di Regione, Arpat e Comuni, ciascuno per le sue rispettive competenze, assicurare che le informazioni siano divulgate e messe a disposizione con tempestività durante tutta la stagione balneare con i mezzi più adeguati”. In un contesto di buona qualità, poche le situazioni critiche dunque nelle acque della Toscana, da imputare spesso al trattamento delle acque reflue non del tutto adeguato ai carichi turistici estivi e sottoposto a condizioni meteoclimatiche di particolare intensità e violenza. Il caso più eclatante si è avuto agli inizi di settembre in Versilia, quando, dopo abbondanti piogge, il prelievo del 5 settembre scorso ha rilevato valori oltre i limiti in un tratto di litorale (10 aree per oltre 13 chilometri) che va da Forte dei Marmi fino a Viareggio, con conseguente divieto di balneazione, subito rimosso sulla base dei controlli dopo 48 ore. Le altre situazioni di valori fuori limite che si sono verificate, in maniera puntuale e non estesa, durante la stagione balneare 2011, sono da imputare quasi totalmente a sversamenti accidentali di reflui fognari, incidenti alle condotte fognarie o alla condotte sottomarine che, seppur auspicabile in futuro siano ridotti al minimo, sono da considerare situazioni fisiologiche più che patologiche. Ultima nota positiva arriva dai risultati dei controlli effettuati sulle zone sottoposte a divieto permanente di balneazione per inquinamento. Arpat ha controllato tutti i 13 divieti permanenti per motivi igienico sanitari presenti in Toscana: meno di un terzo dei campioni ha evidenziato valori superiori ai limiti normativi.  
   
   
NUOVE OPPORTUNITÀ TRA VENETO E AUSTRALIA: OSPITALITÀ ED ENOGASTRONOMIA APRIPISTA A NUOVI ACCORDI  
 
Si aprono nuove opportunità per intrecciare ulteriori concreti rapporti economici tra il Veneto e lo stato australiano del Victoria, del quale Melbourne è capoluogo, dei quali ospitalità, enogastronomia e sport fanno da apripista. Lo ha verificato il 6 ottobre l’assessore regionale alla promozione e commercio con l’estero Marino Finozzi, nel corso di un vertice organizzato a Palazzo Balbi con i presidenti dei consorzi turistici del Veneto, gli assessori e i rappresentanti di Coldiretti delle province di Belluno, Padova, Treviso e Vicenza, i rappresentanti del Gruppo ristoratori della Marca Trevigiana, Associazione Altamarca, Associazione Pedemontana, Dolomiti Turismo, Consorzio degli istituti alberghieri della regione, Centro Studi Termali Veneto Pietro D’abano e la professoressa Francesca Jorio, del Williams Angliss Institute (Wai). Il Wai è una vera e propria Università dell’ospitalità con sede a Melbourne, in Veneto per una visita conoscitiva finalizzata alla predisposizione di un progetto operativo di scambi di esperienze nel settore della ristorazione, dell’agroalimentare, del turismo con particolare riferimento alla montagna ma anche alle terme. La presenza della professoressa Jorio e la volontà del Wai di trovare nuovi percorsi collaborativi ha peraltro radici consolidate in un pluriannuale rapporto tra Veneto e Stato australiano del Victoria, segnato da una forte presenza della nostra economia e delle nostre proposte di ristorazione, turistiche e sportive a più manifestazioni specializzate australiane e, da ultimo, all’organizzazione degli spazi interni di “Casa Italia” in occasione dei mondiali di ciclismo di Geelong lo scorso anno. “Su questi precedenti abbiamo posto le basi per un più intenso rapporto futuro – ha sottolineato Finozzi – dove si delineano una serie di nuovi scenari e di iniziative rispetto alle quali le esperienze del Veneto costituiscono un essenziale know how per l’economia australiana  
   
   
EUREGIO: WORKSHOP DEI GIOVANI IN TIROLO  
 
Una quarantina di giovani si interrogheranno sul futuro dell’Euroregione nell’ambito del workshop dei giovani organizzato il 22 e 23 ottobre al centro di formazione Grillhof, presso Innsbruck, in Tirolo. Durante le due giornate giovani provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino, su invito dell’assessore alle Politiche giovanili Patrizia Zoller Frischauf, rifletteranno sul come declinare i concetti di identità e di multiculturalità, emersi dal lavoro effettuato per la stesura del Manifesto per il futuro presentato in occasione del Dreierlandtag di marzo 2011. In occasione del Dreierlandtag 2007 a Innsbruck era stato deciso di mettere i giovani a confronto su tematiche riguardanti l’Euroregione per far esprimere loro idee nuove ed innovative. In seguito, giovani di tutti tre i territori si sono incontrati nel 2009 a Riva del Garda e l’anno scorso nella città vescovile di Bressanone per elaborare il manifesto per il futuro dell’Euroregione. Il manifesto per il futuro è stato presentato ai Consiglieri provinciali durante il Dreierlandtag tenutosi a Merano la scorsa primavera e comprende quattro aree di approfondimento: “lavoro, economia e istruzione”, “partecipazione socio-politica“, “ambiente“ e“identità e multiculturalità”. I giovani hanno definito valori da attribuire ad ognuno di questi settori. Quest’anno si è scelto di approfondire la tematica “identità e multiculturalità”, e quindi i giovani si concentreranno sui temi della libertà, della comprensione e della fraternità. Durante il workshop per il futuro a Innsbruck, organizzato dalla ripartizione Jupp del Land Tirolo in compartecipazione con il Gect “Euregio Tirolo-alto Adige-trentino”, i giovani elaboreranno "con stile alla Walt-disney", un approccio basato su giochi di ruolo, misure concrete per un reciproco stare insieme nell’Euroregione. Assieme all’equipe di moderatori del Südtiroler Jugendring i giovani provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino si chiederanno, attraverso giochi di ruolo, fino a che punto la diversità è una chance. Verranno analizzate le sfide della convivenza in ambiti socio-politici diversi, quali ad esempio l’istruzione, la politica, il lavoro, l´ economia e lo sport. Durante il workshop dei giovani dell‘Euregio si applicherà il "metodo di Walt-disney". Questo metodo creativo è basato sul gioco di ruolo, durante il quale più persone considerano un problema da tre punti di vista e ne discutono. Il sognatore è orientato soggettivamente ed è entusiasta, ma non fornisce un giudizio pratico riguardante un’idea oppure un’analisi. Il realista ha una posizione pragmatica e pratica, sviluppa piani di attività ed analizza i necessari passi operativi. Il critico provoca e verifica le teorie degli altri. L’obiettivo è una critica costruttiva e positiva che aiuti ad identificare potenziali fonti di errore. Attraverso il gioco di ruolo di gruppo, diverse persone pongono singole posizioni, discutono un problema ed arrivano a raggiungere un punto di vista. Poi i ruoli cambiano e ricominciano a discutere e così si prosegue finché si raggiunge una posizione condivisa.  
   
   
CHECK- UP CONTINUO PER IL MAR LIGURE IN BUONA SALUTE SI’ A DIFESA SANTUARIO CETACEI. MA UTILI SOLO I DATI SCIENTIFICI QUOTIDIANI  
 
Il Mar Ligure? Il più controllato di tutti. Trecentocinquanta chilometri di costa lungo le quali ogni anno vengono svolte oltre poco meno di 15 mila analisi sulla qualità delle acque e dei sedimenti, 80 mila rilevamenti , oltre 2500 campionamenti per la balneazione in oltre 400 punti del litorale. Risultati? Alla fine di settembre tutti i campioni erano praticamente conformi. E nel corso della stagione balneare solo 66 località, su 2548, hanno sforato i limiti di legge per varie cause per poi rientrarvi nel giro di pochi giorni. Dati chiari e trasparenti, pubblici che convincono l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria Renata Briano , che li ha presentati il 20 ottobre con l´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, a tornare sull´"assalto" al palazzo della Regione Liguria da parte degli attivisti di Greenpeace delle scorse settimane. Riconoscendo comunque, sia pure in parte, la responsabilità della Regione Liguria della qualità del mare. "Troppo facile fare prelievi a spot una tantum, raccogliere pochi campioni di sedimenti in zone storicamente critiche, davanti a porti e fiumi che conosciamo bene e darli in pasto all´opinione pubblica. Anche se è altrettanto vero che la "colonna d´acqua" sopra questi sedimenti non è quasi mai contaminata", ha tuonato la Briano. La Regione Liguria e Arpal difendono e rivendicano un "monitoraggio delle acque deve essere quotidiano, costante, per tutto l´anno , su moltissimi punti e su una grande tipologia di inquinanti. E quando ci sono problemi li rendiamo noti, non nascondiamo nulla", hanno detto l´assessore e il direttore scientifico dell´agenzia Rosa Maria D´acqui. " Certo che se vado a fare un prelievo in porto- ha aggiunto la Briano- trovo situazioni difficili. I campioni a spot, non solo quelli Greenpeace, penso anche della Goletta Verde degli amici Legambiente, sono sicuramente utili per sensibilizzare gli enti e i soggetti che mettono a rischio il mare con le loro attività, ma il campione singolo ha poco significato. Il dato scientifico risiede in un controllo validato da metodiche, continuità di dato, confronto fra dati "storici e quant´altro". Piena adesione, invece, della Regione Liguria alla battaglia di Greenpeace in difesa del Santuario dei Cetacei del quale si parlerà in un vertice a novembre a Genova, su iniziativa dello stesso presidente Claudio Burlando.  
   
   
BALZO DEL TURISMO VENETO: + 4,4 PRESENZE; + 9,1 ARRIVI A LUGLIO  
 
I numeri del turismo del Veneto continuano a salire, in assoluta controtendenza rispetto a gran parte del resto d’Italia e nonostante si faccia sentire in tutta Europa la morsa della crisi economica. “I dati validati fino a tutto il mese di luglio – afferma soddisfatto l’assessore regionale alla promozione Marino Finozzi – testimoniano un aumento del 9,1 degli arrivi nei primi sette mesi dell’anno corrente, con una crescita degli stranieri del 13,6 per cento e dei tedeschi in particolare, i nostri ospiti più affezionati, del 10,3 per cento. Questo, in termini di pernottamenti registrati – aggiunge Finozzi – si traduce in un + 4,4 per cento rispetto ai primi sette mesi dell’anno passato, con una crescita del 7,7 per cento degli stranieri, che rappresentano oltre il 63 per cento del totale delle presenze, a fronte di un calo dei turisti italiani contenuto in un -0,8 per cento. In termini numerici, il totale delle presenze registrate da gennaio a luglio 2011 ha raggiunto quota 35.659.113 pernottamenti, con una crescita netta di oltre un milione e mezzo rispetto all’anno passato”. “La crescita sembra ampiamente confermata anche dalle previsioni che riguardano i dati del mese di agosto, attualmente in elaborazione e che dovrebbero essere pronti tra qualche giorno – dice ancora Finozzi – mentre settembre si annuncia addirittura strepitoso rispetto allo stesso mese del 2010. Tutto questo ci porta a ritenere, a questo punto, che alla fine dell’anno corrente avremo numeri che potrebbero essere sorprendenti: non solo il Veneto si conferma già ora in assoluto come la regione più ospitale d’Italia nell’economia del turismo e la più amata dagli stranieri, ma dovrebbe superare, e non di poco, il suo record storico antecedente alla crisi finanziaria mondiale”. “I dati a nostra disposizione – conclude l’assessore del veneto – ci confermano inoltre sia l’assoluta ripresa del turismo delle città d’arte (+11,5 per cento di presenze), sia la validità delle scelte strategiche in termini di promozione del sistema turistico veneto, con una crescita delle presenze cinesi del 53 per cento, un + 38 per cento dei russi e un più + degli statunitensi. Risulta pure confermata la volontà di qualità e di ambiente, con una crescita del 12 per cento delle presenze negli alberghi a 4 stelle, del 14,2 per cento in quelli a 5 stelle e di lusso e del 12,7 per cento negli agriturismi”  
   
   
TURISMO IN UMBRIA: IL PIANO STRATEGICO VOLANO DELLA RIPRESA; BENE I DATI DI SETTORE  
 
Perugia - "Oggi l´Umbria ha uno strumento in più per fronteggiare le sfide del mercato globale e occupare uno spazio significativo nel settore del turismo non solo nazionale": lo ha detto l´assessore regionale al turismo, Fabrizio Bracco, commentando la recente approvazione del Piano triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013 da parte del Consiglio regionale ed i dati positivi elaborati e pubblicati oggi dall´Osservatorio della Regione, relativi al periodo gennaio-agosto 2011. "Il Piano - ha detto Bracco - rappresenta infatti quello strumento che ci consente, attraverso un approccio innovativo, di imprimere una spinta maggiore ad un settore che costituisce un fondamentale volano dello sviluppo della nostra economia. L´obiettivo è di compiere quel salto di qualità, in termini di misure, idee, azioni di sistema, che consenta all´Umbria di agganciare la ripresa che si sta manifestando sul territorio. I dati certificano questo andamento - ha sottolineato Bracco. Nel periodo da gennaio ad agosto di quest´anno l´Umbria ha fatto registrare un incremento nel settore alberghiero del 7,35% negli arrivi e del 6,34% nelle presenze, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri (+14,79% arrivi e +12,46% presenze) rispetto agli italiani (+4,58% arrivi e +3,97% presenze). Un trend positivo che si ripropone anche per l´extralberghiero dove si assiste ad un più 8,37% negli arrivi e più 8% nelle presenze. Colpisce la crescita, di quasi il 70% dei turisti polacchi (con +41,59% di presenze e un notevole incremento soprattutto nell´alberghiero), a dimostrazione del valore che per la nostra regione ha il turismo religioso, e l´affacciarsi consistente di arrivi da Paesi come la Cina, l´Australia e il Brasile. E´ dunque in questo contesto - ha proseguito l´assessore - che si avvia l´operatività del Piano che prevede una innovativa strategia di marketing, anche avvalendosi delle più moderne tecnologie, ed un unico soggetto responsabile per la promozione integrata dell´Umbria con l´obiettivo - ha aggiunto Bracco - di mettere in rete eccellenze, tipicità, qualità dei servizi e delle strutture. La sfida che intendiamo cogliere - ha concluso - è di ricondurre ad unicità le variegate opportunità offerte dai territori, in una visione dell´Umbria fondata sulla qualità dell´ambiente e del paesaggio, delle città e dei centri storici, dell´ospitalità, della cultura e delle iniziative sportive, una regione che si caratterizza per la qualità del vivere. Ciò - ha concluso l´assessore - integrando la filiera turismo-ambiente-cultura con quella più articolata del turismo-commercio-ambiente-cultura-artigianato-agricoltura di qualità e centri storici". Secondo i dati raccolti dal Servizio Turismo della Regione, la maggiore affluenza nel settore alberghiero si è registrata nei comprensori Tuderte (+25,29% arrivi e +22,80% presenze) e Amerino (+10,82% arrivi e +18,14% presenze). Incrementi a due cifre negli arrivi nei comprensori Alta Valle Tevere (+12,07% arrivi e +7,19% presenze) e Spoletino (+10,81% arrivi e +5,75% presenze). Molto buoni i flussi negli altri comprensori. Solo nei comprensori Trasimeno e Ternano si registra un calo dei turisti italiani (Trasimeno: -5,44% arrivi e -0,42% presenze; Ternano -3,40% arrivi e -0,08% presenze) che l´aumento degli stranieri non riesce a compensare negli arrivi (Trasimeno -0,92% arrivi e +6,32% presenze; Ternano -1,62% arrivi e +0,08% presenze). Variazioni negative si registrano nelle presenze degli Stranieri nei comprensori Eugubino (-2,21%), Spoletino (-0,19%) e Orvietano (-1,99%), ma sono compensate dagli incrementi degli italiani e non emergono a livello alberghiero generale Nel settore extralberghiero la maggiore affluenza si è registrata nei comprensori Folignate (+18,31% arrivi e +21,96% presenze), Eugubino (+19,46% arrivi e +12,24% presenze) e Valnerina (+14,63% arrivi e +13,23% presenze). Incrementi a due cifre si sono avuti, negli arrivi, nei comprensori Spoletino (+12,98% arrivi e +9,65% presenze) e Tenano (+13,56% arrivi e +8,27% presenze) e, nelle presenze, nel comprensorio Trasimeno (+5,86% arrivi e +10,52% presenze). Molto buoni i flussi negli altri comprensori. Solo nel comprensorio Alta Valle Tevere si evidenzia un calo di turisti italiani (-5,61 arrivi e -4,78% presenze) che l´aumento degli stranieri non riesce a compensare (-1,96% arrivi e +1,17% presenze). Diminuiscono le presenze degli italiani nel comprensorio Amerino (-8,35%) e le presenze degli stranieri nel comprensorio Spoletino (-1,67%), ma sono compensate dai flussi degli altri comprensori e non emergono a livello extralberghiero generale. Le principali correnti italiane si confermano Lazio (+11,97% arrivi e +8,33% presenze), Lombardia (+7,57% arrivi e +9,09% presenze) e Campania (-1,88% arrivi e +0,08% presenze): le prime due variano positivamente sia negli arrivi che nelle presenze degli esercizi alberghieri ed extralberghieri, mentre la terza diminuisce nell´alberghiero e negli arrivi dell´extralberghiero. Incrementi a due cifre dalla Toscana (+12,22% arrivi e +16,18% presenze), parzialmente dall´Emilia Romagna (+10,16% arrivi e +8,39% presenze) e dal Piemonte (+10,10% arrivi e +13,19% presenze). Le principali correnti straniere sono: Paesi Bassi (+5,36% arrivi e +3,54% presenze), Germania (+6,16% arrivi e +9,28% presenze), Belgio (+8,52% arrivi e +8,66% presenze), Usa (+13,88% arrivi e +11,38% presenze), Regno Unito (+2,93% arrivi e +5,22% presenze, nonostante percentuali negative nell´alberghiero), Francia (+3,06% arrivi e +7,56% presenze) e Polonia (+69,99% arrivi e +41,59% presenze).  
   
   
VENZONE: "FESTA ZUCCA" VENZONE, 22 E 23 OTTOBRE TRENI STRAORDINARI  
 
Anche per la "Festa della Zucca" di Venzone, in programma sabato e domenica prossima (22 e 23 ottobre), Regione e Trenitalia hanno ritenuto opportuno organizzare servizi ferroviari straordinari. L´obiettivo, sottolinea l´assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti Riccardo Riccardi, resta quello di incentivare l´utilizzo del mezzo ferroviario in occasione di quegli eventi promossi in tutto il Friuli Venezia Giulia che catalizzano una grande partecipazione di visitatori e turisti. Lo scorso mese di settembre ed in quest´ottobre sono stati infatti ampliati i servizi ferroviari in occasione delle affollate manifestazioni di Friuli Doc a Udine, di Pordenonelegge a Pordenone e della Barcolana a Trieste. In occasione della prossima Xxi edizione della Festa della Zucca a Venzone saranno pertanto effettuati i servizi ferroviari straordinari in partenza sabato 22 ottobre da Udine alle ore 18.15 ed alle ore 19.11 in direzione Carnia, con arrivo, rispettivamente alle ore 18.57 e 19.55, e fermate intermedie a Tricesimo, Tarcento, Artegna, Gemona ed ovviamente Venzone. Sempre per la giornata di sabato, inoltre, verranno istituite tre corse da Venzone (partenze alle ore 19.21, 19.51 e 22.30) verso Udine (arrivo ore 19.51), Trieste (ore 21.57) e nuovamente Udine (ore 23.05). Nella giornata di domenica 23 ottobre, invece, tre "corse" Udine-carnia partiranno dal capoluogo friulano alle ore 14.00, 16.15 e 19.11 con fermate a Venzone alle ore 14.35, 16.50 e 19.46. Da Venzone, infine, sono programmati quattro treni, rispettivamente alle ore 15.09, 17.57, 19.29 e 20.32, in direzione Udine (arrivo alle ore 15.44, 18.32, 19.57 e 21.07); il convoglio delle 19.29 proseguirà sino a Trieste, dove giungerà alle ore 21.42  
   
   
VALORIZZARE VILLE VENETE CON SPORT ED EVENTI  
 
Fare delle ville venete, qual è anche Villa Manin di Passariano, luoghi dell´integrazione tra la cultura e le attività sportive: siti d´eccellenza capaci di concorrere con efficacia ad arricchire l´offerta turistica. E´ il concetto che è stato condiviso dall´assessore regionale alla Cultura e allo Sport, Elio De Anna, nel corso del convegno svoltosi oggi a Villa Manin (organizzato dall´Istituto regionale Ville venete/Irvv) incentrato sul tema "Lo sport in villa: strumento di valorizzazione di parchi e giardini". A tale proposito, da parte dei relatori, il presidente ed il vicepresidente dell´Irvv, Giuliana Fontanella e Giampi Zanata, ed il vicepresidente regionale vicario del Coni Giuliano Gemo, l´esperienza maturata in questi anni alla dimora dogale di Passariano grazie all´impegno e alle nuove direttive della Giunta regionale, è esemplare ma, per De Anna, va rafforzato e consolidato. Villa Manin rappresenta infatti un bene che la Regione intende ulteriormente valorizzare anche attraverso iniziative ed eventi capaci di coesistere con le bellezze architettoniche e con l´habitat particolare e protetto del grande parco della villa. L´assessore De Anna ha pertanto sintetizzato nei concetti di tutela, manutenzione e valorizzazione del patrimonio delle ville venete (in tutto 4.238 quelle censite dall´Irvv, di cui 435 in Friuli Venezia Giulia, per l´80 per cento di proprietà privata)la sfida da lanciare soprattutto ai giovani, affinchè questi luoghi dell´architettura d´eccellenza possano continuare a rappresentare elementi della memoria delle comunità locali. Con questo obiettivo la Regione, ha anticipato De Anna, accanto al ricco programma di eventi di carattere sportivo predisposto da Enzo Cainero, che si affiancano alle manifestazioni d´arte e cultura, ha in previsione altre iniziative. L´assessore ha citato a esempio il "Giro d´Italia in 500" (dedicato alle Fiat 500), conclusosi quest´anno nel piazzale della villa e che il prossimo anno partirà dal questa stessa location, mentre si sta valutando l´eventualità di organizzare, sempre nel piazzale della dimora dogale di Passariano, un mondiale di beach volley, tappa di un circuito che in Austria, sul Woerthersee, richiama in pochi giorni 150 mila appassionati. Ma si sta delineando anche l´organizzazione di una manifestazione che si richiamerà all´esperienza vissuta negli anni ´70 con la trasmissione televisiva "Giochi senza frontiere", che in regione, ha ricordato Gemo, trovò ospitalità proprio a Villa Manin. Quest´evento, ha concluso De Anna, potrebbe essere ospitato a tappe in alcune delle ville venete del Friuli Venezia Giulia, coniugando così un percorso di integrazione tra la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico con attività sportive e ludiche rivolte in particolare alla popolazione scolastica  
   
   
ONLINE TRAVEL AGENCY. SEMINARI A VICENZA E TREVISO.  
 
Venezia - “Le Ota, On Line Travel Agency o portali di prenotazione, rappresentano uno straordinario strumento per organizzare al meglio l’offerta del nostro turismo, che vede il Veneto in prima posizione assoluta in Italia per arrivi e presenze registrate, con una crescita che anche per l’anno corrente sfiora il 5 per cento nei pernottamenti”. Lo ha sottolineato il 20 ottobre l’assessore regionale alle politiche dell’ospitalità Marino Finozzi, salutando l’avvio dei due seminari tematici su “on line distribution management e on line travel agency: opportunità e problematiche del marketing online”, organizzati dal Centro Estero Veneto, in collaborazione con il Consorzio “Vicenza è”, nell’ambito del progetto regionale sul Turismo e a conclusione dell’iniziativa “Buy Veneto”. Il primo seminario si svolge questo pomeriggio a Big Hotels - Hotel Europa di Vicenza, con inizio alle 14,30. Il secondo è in programma per venerdì 21 ottobre, nell’Auditorium della Provincia di Treviso a Sant’artemio, con inizio alle ore 9,30. I seminari hanno finalità informative, formative e di confronto, con l’obiettivo di delineare un quadro preciso e approfondito di questi sistemi di distribuzione, individuando le componenti essenziali per una gestione maggiormente redditizia anche tramite l’utilizzo di strumenti tecnologici adeguati. Si parlerà della commercializzazione dell’impresa turistica sulle Ota; del futuro della distribuzione elettronica dal punto di vista di una Ota; su come avere successo nei portali, No al discounting Si al revenue; dell’efficacia dell’integrazione tra i channel manager e le Ota. I due appuntamenti termineranno con un Question time con i partecipanti.  
   
   
DUE SOCIE ITALIANE AI VERTICI DEL SITE EMEA FORUM DI BERLINO 2012  
 
Con una decisione senza precedenti, estremamente significativa dell’apprezzamento di cui il Capitolo italiano gode nel mondo, l’International Board of Directors di Site, nella persona del suo presidente Mary E. Macgregor, ha comunicato che i ruoli di chairperson e di chair dell’Education committee dell’edizione 2012 dell’Emea Forum (il principale evento di Site in Europa), in programma a Berlino dal 18 al 20 giugno, sono stati attribuiti a due socie italiane. Chairwoman sarà la past president Annamaria Ruffini Cmp, alcuni mesi fa premiata dall’associazione con il Master Motivator (il massimo riconoscimento individuale di Site), e chair del Comitato education sarà l’immediate past president Miek Egberts Cmp Cmm  
   
   
TURISMO E INNOVAZIONE IN SARDEGNA: ACCORDO STRATEGICO PER DIFFUSIONE E SVILUPPO TECNOLOGICO  
 

Una partnership per promuovere e supportare progetti innovativi nelle imprese sarde del turismo, dell´artigianato e del commercio. E´, in sintesi, quanto contenuto nell´Accordo quadro per la realizzazione di attività  e programmi di collaborazione sui temi della ricerca e dell´innovazione sottoscritto da assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dall´Agenzia regionale Sardegna Ricerche. 

I punti dellâ´intesa, che prevede azioni strategiche e sinergiche per accrescere la competitività  e l´attrattività  dei tre settori produttivi grazie alla diffusione di nuove tecnologie, sono stati illustrati in conferenza stampa dall´assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi e dalla presidente di Sardegna Ricerche Maria Paola Corona. 

"Abbiamo avviato con Sardegna Ricerche - ha affermato l´assessore Crisponi - un percorso di convergenza che prevede azioni comuni per introdurre innovazioni di processo, di prodotto, gestionali e di mercato nelle imprese dei settori di nostra competenza. Intendiamo mettere a sistema e rendere facilmente fruibile, attraverso le più moderne tecnologie, il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. La collaborazione prevede, tra le varie iniziative, il coinvolgimento delle piattaforme web SardegnaTurismo (uno dei siti più cliccati in Italia) e, quella in via di definizione, SardegnaTurismo Evoluzione, sulle quali valorizzeremo anche i prodotti innovativi di Sardegna Ricerche". 

"L´intesa si sviluppa nella direttrice fondamentale - ha aggiunto la presidente dell´Agenzia regionale Corona -, di supportare la diffusione di innovazione tecnologica nelle imprese turistiche, artigiane e del commercio e dare supporto nell´individuazione di attività , progetti e prodotti innovativi che possano essere utilizzati dalle imprese di questi settori". 

A questo proposito, la conferenza è stata anche occasione per mostrare un esempio concreto di applicazione, finanziata da Sardegna Ricerche e sviluppata da un´impresa del Parco tecnologico di Pula, la Xorovo, in collaborazione con il consorzio Cam. E´ stata presentata, infatti, l´applicazione per smartphone CagliariCult, guida digitale culturale, sempre aggiornata e facile da usare: una novità  assoluta per Cagliari. 

"Si tratta di uno strumento di informazione e promozione del patrimonio culturale e artistico del nostro splendido capoluogo - ha spiegato l´assessore Crisponi -, a portata di mano di cittadini e turisti. Attraverso questa app creiamo un portale d´accesso digitale al nostro territorio, così ¬ da avvicinarci quanto più possibile alle esigenze del turista moderno. Dal prototipo per Cagliari, si passerà  all´elaborazione della app per tutta la Sardegna

Ha concluso la Corona: E´ un primo concreto esempio di quanto potremo offrire, ma già  altre applicazioni, rivolte anche a imprese del commercio e dell´artigianato, sono in stato avanzato di studio e produzione. Ci sono tante imprese sarde all´avanguardia nel campo dell´ICT in grado di produrre prototipi utili a migliorare il lavoro nei settori di competenza dell´assessorato"

 
   
   
PARTE L´ITS "TECNICO SUPERIORE DELLA MULTIMEDIALITÀ E DELLA COMUNICAZIONE NEL TURISMO" UN´OTTIMA OPPORTUNITÀ PER I FIGLI D´ARTE  
 
Sono aperte le iscrizioni all´Its Turismo "Tecnico superiore della multimedialità e della comunicazione nel turismo", il corso biennale espressamente elaborato per venire incontro alle esigenze più avanzate di agenzie di viaggio, strutture ricettive e tour operator. Un corso sostanzialmente gratuito (il costo per gli iscritti è di 500 euro l´anno) che rilascia un titolo di studio valido a tutti gli effetti e che costituisce l´alternativa tecnica alla laurea breve. Il percorso formativo è stato elaborato dall´Università La Sapienza, Provincia di Roma, Federalberghi Lazio, Confindustria Assotravel, Istituto Domizia Lucilla, Istituto Confalonieri, Istituto Geografico Italiano e costituisce un fatto del tutto nuovo nel panorama formativo italiano. Il titolo di studio rilasciato alla fine del periodo di due anni è riconosciuto dal Miur ed è prevista la frequenza obbligatoria. Per questo motivo in questo contesto si sottolinea questa interessante opportunità nei confronti di tutti gli imprenditori del settore avuto riguardo ai propri congiunti destinati poi ad inserirsi nell´attività aziendale possibilmente apportando una ventata di innovazione tecnologica. Ovviamente il corso è aperto a tutti secondo quanto contenuto nel bando reperibile sul sito della Fondazione Its. Cosa sono gli Istituti Tecnici Superiori (Its)? Gli Its sono strutture speciali ad alta tecnologia costituite con l’intento di riorganizzare il canale della formazione tecnica superiore non universitaria e consentono di allineare, finalmente, il nostro Paese all’ Europa. Il nostro percorso di alta formazione tecnica “Tecnico superiore per la valorizzazione delle risorse culturali, delle produzioni tipiche e della filiera turistica” permetterà di entrare in contatto con il mondo delle imprese turistiche. Il "Tecnico superiore della multimedialità e della comunicazione nel turismo" utilizza le tecnologie della comunicazione per operare nel sistema informativo dell’azienda, elaborare e promuovere l’offerta turistica nell’intera filiera (dall’agenzia di viaggi all’ospitalità alberghiera), pianificare e gestire azioni che ottimizzino la qualità dei servizi e l’organizzazione di eventi ed attività congressuali in un’ottica di valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale del territorio. Tale profilo, al termine del percorso formativo, sarà dotato di una professionalità adeguata a gestire le innovazioni e ad aggiornare di volta in volta le competenze professionali acquisite per rispondere alle trasformazioni e ai rapidi mutamenti del mercato del lavoro in una dimensione locale e globale. Il diploma rilasciato dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, corrisponde al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (Eqf) corredato da un supplemento predisposto secondo il modello Europass. Il diploma di tecnico superiore costituisce titolo per l’accesso ai pubblici concorsi ai sensi dell’art. 5 comma 7 del Dpcm 25 gennaio 2008. E’ previsto il riconoscimento di crediti formativi universitari in conformità a quanto disciplinato dal decreto attuativo di cui all’articolo 14, comma 3 , della legge 30 dicembre 2010, n.240. Chi si può iscrivere? 25 giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente acquisito in un Paese membro della Unione Europea, selezionati da un apposita Commissione. Il bando scade il 24 ottobre 2011!!! La domanda di ammissione la puoi trovare sul sito della fondazione: http://itsturismoulisse.Blogspot.com/  Per informazioni c/o il Ciofs Fp Lazio Via Ginori, 10 – 00153 Roma nei giorni martedì, giovedì e venerdì alle 9.30 alle ore 13.30, il mercoledì dalle 14.00 alle ore 18.00, tel. 0657287474 fax 0657137697 email its.Turismo@gmail.com  
   
   
SISTEMI URBANI INTELLIGENTI AL CENTRO DEL SECONDO APPUNTAMENTO DI SENSORIABILIS  
 
Si è svolta la seconda iniziativa del progetto di Confindustria Ancona dedicata all’accessibilità turistica. Successo per i due convegni dedicati all’edilizia per tutti e al reinserimento lavorativo degli infortunati disabili Un incontro sui sistemi urbani intelligenti per rendere le strutture abitative e ricettive a misura di ogni individuo. Un confronto sui temi dell’accessibilità per tutti. Oggi, a Loreto, nella sala Paolo Vi, si è svolto il secondo dei quattro appuntamenti di sensoriAbilis, l’iniziativa di Confindustria Ancona -Turismo rivolta al supporto dell’accoglienza e del turismo accessibile. Un progetto, ideato per migliorare la qualità della vita e la fruizione delle diverse strutture da parte di cittadini e turisti che presentano differenti forme di disabilità. Tema centrale della giornata, la riflessione sullo stato dell’arte nel settore edilizio e domotico, con esempi di eccellenza nello sviluppo di sistemi intelligenti. Tra i nomi di prestigio che sono intervenuti, Eugenia Monzeglio, del Politecnico di Torino, che ha posto l’accento sull’universal design, ovvero sui principi fondamentali che possono contribuire a rendere migliore una città. “Quando si progetta un edificio, un ospedale, una strada- ha spiegato Monzeglio- è necessario porre degli accorgimenti utili per andare incontro alle esigenze di chi è disabile, come pulsantiere orizzontali per facilitare chi è seduto in una carrozzina, servizi pubblici per tutti e trenini elettrici”. Significativo l’intervento di Rolando Gualerzi, responsabile marketing Tourism Real Estate, che ha evidenziato l’importanza di creare infrastrutture dell’accoglienza per disabili con una maggiore attenzione alla progettazione. “In Italia -ha detto Gualerzi- molti degli alberghi devono ancora essere ripensati per chi ha problemi di disabilità sia cronica che temporanea”. Si è soffermato sull’importanza di apprezzare il “valore della diversità” Franco Bernardi, vicepresidente Fondazione Asphi Onlus, sottolineando la necessità per i manager di seguire un percorso di valorizzazione del lavoratore disabile. “Per un’azienda- ha chiarito Bernardi- adottare un progetto di sistema urbano intelligente significa anche ottenere un vantaggio economico”. Tra gli esempi di eccellenza presentati, quello di Fiaba ( Fondo italiano Abbattimento Barriere Architettoniche). A parlarne è stato Marco Pizzioli, che ha illustrato la realizzazione di un intervento pilota ad “accessibilità totale” ispirato ai principi della “Total Quality”. Il progetto prevede la realizzazione di un centro di recupero per la riabilitazione psico-motoria della disabilità nella Repubblica Ceca. E’ intervenuta anche Cristina Farioli, direttore Innovazione e Sviluppo Mercati Ibm, con una relazione sulle Smarter Cities tra sogno e realtà. A completare gli eventi della giornata, un altro convegno nel pomeriggio, con il patrocinio di Inail Marche, dedicato al reinserimento lavorativo degli infortunati disabili.  
   
   
OLTRE LE TERME: IN TERRE DI SIENA TANTE OCCASIONI IMPERDIBILI PER ENTRARE IN CONTATTO CON LA CULTURA DEI LUOGHI  
 
Vicino a ogni centro termale c’è tanto da vedere, ma anche tanto da assaggiare, da ammirare, da acquistare, da riportare a casa come ricordi di un soggiorno all’insegna dell’eccellenza del bello e del buono . I centri termali delle Terre di Siena sono tutti vicini a luoghi che meritano una visita attenta. Sarà una visita piacevole, perché sono luoghi famosi in tutto il mondo per quel contenuto incredibile di cose da scoprire che li fanno sembrare un gioco di bellissime scatole cinesi. Basti solo pensare che questa provincia, insieme all’unicità della presenza di sorgenti termali, che a pieno titolo si puo’ definire una delle province “più termale d’Italia”, può vantare la presenza di ben 4 siti – Pienza, Siena, San Gimignano e la Val d’Orcia - dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Unico territorio al mondo a potersi fregiare di un simile primato. Le terme poste più a nord, come quelle di Petriolo o quelle di Rapolano Terme, sono così vicine alla città di Siena e a tutta la parte settentrionale della provincia da consentire quotidiane “puntatine” nei luoghi dell’arte per eccellenza, come la stessa Siena, Monteriggioni, San Gimignano, o aree paesaggistiche di incredibile bellezza, come le colline del Chianti, la valle di Merse e le aree delle crete. Le possibilità di acquisto vanno quindi dall’enogastronomia più classica, fatta di oli e vini di altissimo livello, o a certi formaggi di pecora che solo qui riescono ad avere aromi così particolari, a dolci dalle ricette rinascimentali. Se poi la visita comprenderà anche Colle Val d’Elsa, sappiate che questa cittadina – a due passi da San Gimignano – per qualità e quantità di materiale lavorato è la capitale del cristallo italiano. Le terme più a sud (come quelle di San Casciano dei Bagni, Bagni San Filippo, Bagno Vignoni, Chianciano Terme e Montepulciano), che sorgono quindi nell’area Val di Chiana-val d’Orcia, oltre a offrire aree paesaggistiche così particolari da essere continuamente immortalate come fondali di celebri film di produzioni internazionali, hanno la fortuna di godere della vicinanza di città d’arte come Pienza, Montepulciano, Chiusi, dove l’arte rinascimentale è fiorita sulle vestigia etrusche. Sempre in questa area, il “cono” verdissimo del Monte Amiata, che forse, in quanto antico vulcano, è l’artefice primario di questo immenso patrimonio di acqua termale, rappresenta un immenso patrimonio di natura intatta. In ognuno di questi centri sarà anche possibile “assaggiare” il territorio, degustarlo insieme a certi sapori dati dai vini, dalla carne, dagli oli e tutti quei sapori che fanno parte della migliore civiltà italiana. In tutta la provincia sono tantissime anche le botteghe artigiane che perpetuano le antiche tradizioni del ferro battuto, del merletto, del mosaico, dell’ebanisteria e di una oreficeria che ha saputo far rivivere la misteriosa manualità etrusca; ma anche quelle dove il design più puro e innovativo si presenta in forme che travalicano quella linea sottile che separa l’artigianato dall’arte. Per approfondire le opportunità extratermali che offre il territorio senese: www.Terresiena.it  
   
   
ABRUZZOINNOVATUR E´ NATO IL POLO DI INNOVAZIONE PER IL TURISMO  
 
"Il Polo per l´Innovazione del Turismo rappresenta la vera svolta dell´industria turistica abruzzese, in un momento in cui è necessario puntare allo sviluppo di tale settore per il bene futuro della nostra regione". Lo ha detto il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, il 18 ottobre, a Castel Di Sangro, in occasione della presentazione del Polo di Innovazione per il Turismo, Abruzzoinnovatur. "Si palesa, infatti, - ha proseguito - attraverso tale nuova organizzazione, un cambio culturale che denota come si è riusciti a comprendere che, solo lavorando in sinergia, si possa arrivare a dare vita ad una iniziativa concreta fatta da 40 aziende. Aziende che vogliano dialogare tra loro per puntare verso un nuovo modo di intendere il turismo, come luogo dove si possa procedere in modo virtuoso con un sistema efficiente di collaborazione tra Pubblico e Privato. È una iniziativa che mette in luce la maturità raggiunta dagli operatori turistici, e il Consorzio non è un Ente erogatore, ma facilitatore dei processi di sviluppo settoriali. E, anche per questo, mi auguro che il numero di aziende che vi aderiscano sia sempre in aumento. Penso che l´attività turistica, in Abruzzo, abbia uno strumento nel Polo di riferimento, che gli permetta di guardare a progetti molto ambiziosi, superando di fatto la politica votata solo al chiedere, alla politica del fare, scoprendo una nuova identità turistica. È certamente il primo Polo di Innovazione Turistica in Italia, ed è la prima volta che Imprese Turistiche possono accedere ai fondi strutturali del Fesr. E il fattore strategico che dovrà caratterizzare il settore turistico risiederà certamente nel processo continuo di innovazione che dovrà caratterizzarlo, per porlo ai livelli di eccellenza che i mercati nazionali ed internazionali richiedono. Parlare di innovazione nel settore turistico significa guardare alla organizzazione e al commerciale; significa lavorare per costruire un sistema turistico locale ben strutturato, mettendo in rete le eccellenze del nostro territorio e cercando di tirare, dentro questo processo di crescita, tutte le esperienze di imprese del Settore Turistico. Un percorso da fare insieme al territorio attraverso l´interlocuzione necessaria e continua con i Parchi, le Riserve, le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria e gli enti locali regionali. Il perdurare di una crisi che insieme dobbiamo superare, ci fa capire che c´è bisogno di introdurre l´elemento della innovazione per aumentare la nostra competitività, perché occorre comprendere che è necessario investire nella "Economia della Conoscenza" e per fare questo bisogna strutturarsi meglio come sistema produttivo, per arrivare nel tempo ad un unico prodotto tra costa, collina e montagna che si chiama sistema Abruzzo. Un sistema che l´attuale Governo regionale - ha concluso Castiglione - sta ridisegnando e che vede il protagonismo delle imprese votate all´innovazione come elemento portante"  
   
   
WORKSHOP SARDEGNA, AD ALGHERO DAL 25 OTTOBRE  
 

Il workshop è stato presentato in conferenza stampa, nel Palazzo civico (sede storica dell’ex municipio) di Alghero, dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi, dagli amministratori della città catalana, il sindaco Marco Tedde e l’assessore del Turismo Mario Conoci.Ascolta la notizia

Un’iniziativa fondamentale per un sollecito rilancio della Sardegna come meta preferita del turismo nazionale e internazionale. Il 25 e 26 ottobre prossimi ad Alghero (e grazie agli educational tour su tutto il territorio regionale sino a sabato 29) il ´Workshop internazionale del turismo´ proporrà a oltre 100 buyers stranieri, 20 tour operator italiani al top del mercato nazionale e vari giornalisti delle più importanti testate specialistiche europee, l’offerta degli operatori turistici isolani.

 

Il workshop è stato presentato oggi in conferenza stampa, nel Palazzo civico (sede storica dell’ex municipio) di Alghero, dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi, dagli amministratori della città catalana, il sindaco Marco Tedde e l’assessore del Turismo Mario Conoci.

 

"La Giunta regionale - ha spiegato l’assessore Crisponi - prosegue attraverso questo appuntamento, che rappresenta l’incontro ideale tra domanda e offerta, nella sua azione tesa a restituire attenzione e visibilità all’Isola, che rimane, nonostante le difficoltà incontrate nell’anno in corso, la destinazione più desiderata e ricercata dai vacanzieri. La Sardegna mira, dunque, con decisione a riconquistare fette di mercato perdute".

 

"La forte sinergia con gli amministratori locali e con gli attori del sistema turistico, ribadita anche al TTG di Rimini con il piano di collaborazione con 16 tra i più importanti tour operator in Italia - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci -, sarà decisiva per superare le criticità di una stagione estiva che ha pagato lo scotto della crisi economica globale, lo spropositato e indebito aumento delle tariffe marittime e la percezione di una ‘Sardegna troppo cara’, diffusasi tra gli addetti al settore e, di conseguenza, tra i turisti. Per rilanciare il settore è necessario partire da un nuovo piano trasporti e puntare sul marchio Sardegna, sulla qualità della filiera dei servizi e sulla massima flessibilità delle proposte di vacanza, per venire incontro alle esigenze di un mercato in continuo mutamento".

 

L’assessore Crisponi ha poi parlato di altri temi che saranno approfonditi in occasione dell’appuntamento in Riviera, ossia di innovazione, di utilizzo del web e del ripristino dell’Osservatorio economico, nonché dell’attenzione rivolta agli arrivi dall’estero: “Intendiamo rivolgerci a quei mercati che, nonostante la crisi generalizzata, consentono maggiore capacità di spesa, mi riferisco all’Europa centrale, quella settentrionale e alla Russia”.

 

L’inaugurazione del workshop è in programma il 25 ottobre, il giorno seguente sarà dedicato alle contrattazioni, ossia la parte operativa della manifestazione con la commercializzazione dei prodotti turistici. La sede di apertura e contrattazioni sarà il Centro Congressi ‘Quarté Sayàl’, in via Garibaldi ad Alghero, una location suggestiva, concentrato, nel contempo, di tradizione e innovazione.

 

Nei tre giorni successivi (dal 27 al 29) sono previsti cinque educational tour nell’Isola, uno dedicato esclusivamente ai giornalisti con un percorso specifico e molto suggestivo, gli altri quattro destinati agli operatori e alle compagnie aeree che potranno prendere contatto con le varie realtà territoriali, le eccellenze locali, le strutture ricettive e conoscere prodotti artigianali ed enogastronomici di tutto il territorio regionale.

 

L’assessore del Turismo ha incentrato l’attenzione, infine, sulla scelta della sede del workshop ricaduta sul centro catalano: “Si tratta di una città pioniera nell’accoglienza dei turisti stranieri in Sardegna ed è una delle tradizionali porte d’accesso del turismo sardo. In autunno, inoltre, si può scoprire un’Alghero diversa dalla sua versione estiva ma altrettanto affascinante”
 
   
   
PUGLIA: EROSIONE COSTE. SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO TRATTO BRINDISINO  
 
"Dopo la sottoscrizione del Protocollo d´intesa di oggi, si passera´ alla fase sperimentale attraverso la realizzazione di interventi congiunti per arginare il fenomeno dell´erosione delle coste sulla base delle linee guida che danno efficacia prescrittiva ad uno studio eseguito dal Politecnico di Bari su incarico dall´Autorità di bacino della Puglia". Lo ha spiegato questa mattina a Bari l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine della sottoscrizione del Protocollo d´intesa tra la Regione Puglia, la Provincia di Brindisi, l´Autorita´ di Bacino della Puglia, l´Arpa Puglia e i Comuni di Brindisi, Carovigno, Fasano, Ostuni, S.pietro Vernotico e Torchiarolo, per l´avvio di progetti sperimentali di difesa delle coste basse. Hanno sottoscritto il Protocollo l´assessore Amati, l´assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo, l´Assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, il Commissario prefettizio del Comune di Brindisi Bruno Pezzuto, il Sindaco di Fasano Lello Di Bari, il Sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo, il Sindaco di Torchiarolo Giovanni Del Cocomero, l´assessore all´Urbanistica del comune di Ostuni Andrea Pinto, l´assessore all´Urbanistica del Comune di Carovigno Antonio Pagliara, il Segretario generale dell´Autorità di Bacino Antonio di Santo e il direttore generale Dell´arpa Giorgio Assennato. "Alla domanda - ha detto Amati - che spesso i comuni ci pongono, con riferimento alle eventuali risorse economiche disponibili, siamo abituati a rispondere con frasi di verità. Innanzitutto va specificato che, ove vi fossero le risorse, senza gli strumenti previsti dal Protocollo e dunque senza un´attività di pianificazione condivisa, sarebbero inutilizzabili. E´ un argomento dunque che va affrontato da oggi in poi, e poiché si tratta di opere in materia di difesa del suolo, sappiamo che questo e´ un argomento in costante evoluzione in termini di attenzione da eleggere a priorità delle priorità. Dunque, se la difesa del suolo e´ e deve essere una priorità per noi, deve diventarlo anche per i comuni, soprattutto nel momento in cui redigono i bilanci autonomi. Dunque, in questa sede, colgo l´occasione per sottolineare la necessita´ di predisporre un apposito capitolo destinato ad opere di questo tipo, che andranno ad aggiungersi a quelli regionale e provinciale, non escludendo eventualmente l´intervento dei privati. La speranza dunque e´ quella di riuscire a realizzare gli interventi attraverso le disponibilita´ finanziarie sia pubbliche che private. Aspettiamo ora che anche le altre province propongano la sottoscrizione del medesimo Protocollo"  
   
   
PUGLIA: PIANO REGIONALE DELLE COSTE - ADESSO TOCCA AI COMUNI  
 
L’assessore al Bilancio e Demanio, Michele Pelillo, ha presentato oggi il piano regionale delle coste, recentemente approvato in Giunta. “Sappiamo – ha detto – che il successo della Puglia nel settore turistico è dovuto anche alla consolidata importanza che viene data alla tutela del patrimonio costiero. La grande parte del turismo che riusciamo ad attirare prende in grande considerazione questo patrimonio. Spero che ne prendano coscienza anche gli amministratori dei comuni costieri”. La palla infatti adesso passa ai Comuni, che devono approvare i piani comunali delle coste. “Il piano – prosegue l’assessore – riprende quanto fu deciso con la legge regionale del 2006 e ed è uno strumento indispensabile per procedere in modo efficace per preservare il patrimonio delle spiagge. Ed è un atto sul quale si deve innestare la programmazione dei comuni nei prossimi quattro mesi”. Saranno 67 comuni quelli interessati ai piani comunali: “Avremo così una banca dati uniforme. Certo, avremmo potuto abbreviare il cronoprogramma regionale affidando ai comuni la Vas, la valutazione ambientale strategica, invece abbiamo voluto farla noi e offrire ai comuni un lavoro completo, senza essere costretti, a parte situazioni specifiche, a farla loro”. “Sono soddisfatto – prosegue – anche per il fatto che la commissione consiliare competente abbia approvato il piano senza osservazioni. Lo strumento è comunque aperto, aggiornabile, adeguabile e siamo aperti a contributi che dovessero ancora arrivare” “Qual è l’obiettivo? – si chiede Pelillo – Arrivare a un punto di equilibrio tra diverse esigenze: comuni, cittadini e economia. Nel complesso crediamo di avercela fatta. Ma non abbiamo potuto chiudere il cerchio a causa dell’atteggiamento del Governo nazionale. Che ha approvato nel maggio 2010 il decreto sul cosiddetto federalismo demaniale, che strategicamente passava la proprietà delle coste dallo Stato alle Regioni. Il decreto prevedeva entro sei mesi un atto attuativo, che non è arrivato e non si vede in arrivo neppure dopo 18 mesi. Forse la volontà era solo di far finta di approvare un decreto per il trasferimento giuridico della proprietà dallo Stato alle Regioni. Solo il passaggio della proprietà infatti ci poteva dare completa potestà legislativa: potevamo così modificare la legge regionale ed eravamo pronti” “Ad esempio – continua – per i canoni concessori attualmente siamo solo delegati alla riscossione. Una condizione di proprietà ci consentirebbe di fare diversamente e di adeguare i canoni a livello regionale. Ad esempio, un diverso regime di canoni ci permetterebbe di reperire risorse dedicate alla lotta all’erosione, senza utilizzare solo la finanza straordinaria dei fondi europei: avremmo risorse certe, anche se forse non ancora sufficienti. Se fossimo proprietari ad esempio potremmo immaginare un sistema dei canoni concessori che sia vincolato alla tutela del territorio. Con canoni regionali potremmo dare priorità alla pulizia, all’accessibilità per i disabili e alla sicurezza delle spiagge libere, differenziando i canoni tra stabilimenti che incassano cifre a sei zeri per stagione da quelli che incassano molto meno, sempre sulla base di una concertazione”  
   
   
SARDEGNA: PUBBLICATI GLI ESITI DEL CONCORSO DI IDEE "ADOTTA UNA SPIAGGIA 2011"  
 
L´agenzia regionale Conservatoria delle coste ha pubblicato la graduatoria del concorso di idee "Adotta una spiaggia 2011", finanziato con i fondi del Por Fesr Sardegna 2007-2013, nell´ambito della Convenzione per la gestione integrata delle zone costiere. Oltre ad aver giudicato i progetti, la commissione di valutazione ha anche scelto il logo identificativo più significativo, che sarà utilizzato dall´Agenzia per la prossima edizione del concorso: si tratta del logo proposto dalla classe I B dell´Istituto comprensivo statale di Carloforte. Ricordiamo che l´iniziativa è rivolta ai ragazzi iscritti alle prime e seconde classi delle scuole medie inferiori appartenenti ai comuni costieri della Sardegna ed ha l´obiettivo di condividere con le scuole e con gli enti locali i principi di tutela e valorizzazione dell’ambiente costiero. In particolare, è prevista "l´adozione", da parte degli alunni, di una spiaggia nel territorio del Comune di appartenenza, nella prospettiva più generale di tutelarla, farla conoscere, valorizzarla e renderla fruibile in modo sostenibile. Http://www.regione.sardegna.it/j/v/74?s=1&v=9&c=90&c1=90&id=24026  
   
   
“ CANOSAPRESEPI “ EDIZIONE XIII 2011  
 
L’associazione Italiana Amici del Presepio Sede di Canosa di Puglia per il tredicesimo anno, dopo l’enorme successo avuto lo scorsi anni, organizza la Mostra del Presepio Artigianale “ Canosapresepi “ Xiii Edizione , in questa manifestazione l’attore principale è il Presepe che costituisce l’espressione piu’ intensa e profonda della gioia cristiana del Dio che viene nel mondo a portare la sua luce, nell’espressione artistica che si ravvisa, anche nell’animo di San Francesco che nel Natale , nella città Greccio, realizzo per la prima volta una rappresentazione vivente del Presepe, anche per questo abbiamo la fortuna di tramandare alle future generazioni le tradizione del presepe. Anche a Canosa di Puglia città dalle origini cristiane con una presenza di una forte comunità cristiana con la presenza del Vescovo San Sabino gia dal 3 d.C, in questi anni è nata l’esigenza di esporre presepi di artigiani e artisti. Se vuoi partecipare alla Mostra di Presepi è , sei un artigiano, una artista, oppure fai parte di un ente scolastico e vuoi esporre le tue opere nella Città di Canosa di Puglia nella Città dei Principi, Imperatori e Vescovi, allora scarica il Regolamento e il Modulo di iscrizione puoi trovarlo nella pagina Facebook all’indirizzo : http://www.Facebook.com/event.php?eid=299972113353342  . Per avere informazioni sulla Mostra del Presepio Artigianale “Canosapresepi” e per leggere il regolamento e compilare il modulo d’iscrizione, inviandolo via e-mail entro il 30 Novembre 2011, basta accedere al sito internet: www.Canosapresepi.it . Per ulteriori contatti puoi chiamare Cell. 377.1504010 oppure info@canosapresepi.It    
   
   
CALABRIA: INCONTRO REGIONE CON OPERATORI TURISTICI DELLA COSTA VIBONESE  
 
L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ed il direttore generale del dipartimento Turismo Raffaele Rio, con il dirigente Pasquale Inastasi, hanno incontrato a Tropea, all’Hotel “Rocca Nettuno”, i principali rappresentanti degli operatori turistici della costa Vibonese per un confronto sulle azioni più utili da intraprendere allo scopo di mantenere ed incrementare la presenza di turisti stranieri nella zona, con un forte e deciso sostegno della Regione Calabria. L’incontro, al quale è intervenuto anche il consigliere regionale Alfonsino Grillo, fa seguito a numerose altre riunioni organizzate nelle scorse settimane dall’assessore Caridi e fortemente volute dal Presidente Scopelliti, per rispondere alle sollecitazioni pervenute da grandi operatori internazionali, preoccupati per l’impatto sui flussi turistici futuri dal paventato inserimento della tassa di soggiorno. “Sono convinto – ha affermato Caridi - che Tropea e la sua costa rimarranno protagoniste delle strategie turistiche regionali per gli anni a venire a cominciare dalla stagione 2012. Infatti, la nostra presenza a Tropea è un segnale di vicinanza e collaborazione della Giunta Regionale verso gli imprenditori turistici e che smonta facili polemiche e strumentalizzazioni. Il nostro compito – ha detto ancora l’assessore - è di aiutare le imprese ed i cittadini calabresi a trovare soluzioni. Pertanto, appena possibile, saremo a Monaco per confermare quanto condiviso a Tropea e assicurare la presenza dei turisti tedeschi anche per la prossima stagione turistica”. Ed è proprio per scongiurare effetti fortemente negativi sulla stagione prossima, che l’assessore Caridi ha istituito un tavolo permanente con gli albergatori, le istituzioni locali, i rappresentanti del principale tour operator tedesco “Fti Group” e la proprietà dell’Hotel “Rocca Nettuno”. Il lavoro fin qui svolto ha portato ha risultati importanti con grande soddisfazione degli operatori turistici presenti. Il dialogo tra Regione Calabria e addetti del settore ha permesso di individuare le giuste soluzioni per risolvere le criticità manifestate ed avviare concrete azioni di supporto. Inoltre, la Regione Calabria, nel quadro della strategie del Piano triennale del turismo recentemente approvato, proseguirà nell’azione di attrazione dei grandi flussi turistici in collaborazione con i più importanti tour operator internazionali, a cominciare, appunto, dal gigante tedesco Fti. Saranno anche investite importanti risorse finanziarie e saranno rafforzati i legami con le agenzie internazionali che da lungo tempo hanno scelto la nostra regione come luogo privilegiato per i propri clienti