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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Novembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO, GOVERNANCE ECONOMICA: LA NECESSITÀ DI MISURE PIÙ FORTI "LA CRISI CI HA INSEGNATO COS´È L´INTERDIPENDENZA E QUESTO È IL PERCHÉ DOBBIAMO RISOLVERE LE COSE INSIEME". "IL MODELLO FRANCO-TEDESCO NON È SOSTENIBILE. ABBIAMO BISOGNO DI UN APPROCCIO GLOBALE GUIDATO DALLA COMMISSIONE".  
 
 Strasburgo, 17 novembre 2011 - Mercoledì mattina i deputati hanno discusso con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente dell´Eurogruppo Jean-claude Juncker e il presidente dalla Commissione José Manuel Barroso dell´immediata necessità di adottare una politica economica europea più forte. La maggior parte dei capigruppo politici del Parlamento europeo hanno sottolineato che delle modifiche al Trattato saranno possibili solo in maniera trasparente, e in presenza dei deputati nazionali e europei. Questo é l´unico modo per garantire la legittimità democratica. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy: "É stato esagerato parlare di un´Europa a due velocità. É il momento di sdrammatizzare. Bisogna però rendersi conto che sono gli Stati membri fuori dall´eurozona che hanno una deroga e non viceversa". Il presidente dalla Commissione José Manuel Barroso: "Una politica economica più forte è ormai una questione di buon senso e non il sogno di alcune persone a favore dell´Europa. La crisi ci ha insegnato cos´è l´interdipendenza e questo è il perché dobbiamo risolvere le cose insieme". Il presidente dell´Eurogruppo Jean-claude Juncker: "Il semestre economico (sistema di coordinamento economico) ha bisogno di essere più politico e meno tecnico. Il coordinamento della politica economica comunitaria non può dipendere unicamente dei ministri delle finanze". Il parlamentare francese di centro-destra Joseph Daul, capogruppo del Partito popolare europeo: "Il presidente Van Rompuy deve lavorare più velocemente ora. Quando c´è un incendio si cerca di spegnerlo rapidamente, non di analizzarlo." Su un´Europa a più velocità ha dichiarato: "Dobbiamo includere quegli Stati membri che prevedono di entrare nell´eurozona nel futuro. Per questo si dovrebbe fare collaborare di più con questi paesi in materia di politica economica". Il parlamentare tedesco di centro sinistra Martin Schulz, capogruppo del gruppo S&d: "L´italia e la Grecia hanno bisogno sia di investimenti che di crescita. Questo è quello su cui dovremmo discutere questa mattina. Questi paesi non sono solo vittime dell´eccessivo indebitamento ma anche della speculazione". Replicando alle parole di Van Rompuy ha dichiarato che "il Parlamento europeo non è semplicemente un gruppo di esperti, ma una fonte di soluzioni, come può dimostrare l´adozione della legislazione "six pack", le leggi sulla vendita allo scoperto e così via". Il parlamentare belga liberal-democratico Guy Verhofstadt: "Il modello franco-tedesco non è sostenibile. Abbiamo bisogno di un approccio globale guidato dalla Commissione. Abbiamo bisogno di un´unione economica e globale. Questa è l´unica possibilità per uscire dalla crisi, com´è stato anche riconosciuto dai consiglieri economici di Angela Merkel". Il parlamentare francese dei Verdi Daniel Cohn-bendit: "Abbiamo bisogno di una strategia d´investimento europea. Gli Stati membri non sono più capaci di intraprendere da soli gli investimenti necessari. Gli eurobonds e l´opinione data dai consiglieri economici di Angela Merkel per una mutualizzazione del debito è quello che ci serve." Il parlamentare ceco conservatore Jan Zahradil del gruppo Ecr: "In questa sta prevalendo l´ideologia sul pensiero economico". Riguardo alla modifica del trattato ha dichiarato: "State attenti perché se il trattato verrà cambiato alcuni Stati membri non accetteranno i cambiamenti senza negoziare o chiedere delle concessioni." Il parlamentare tedesco del gruppo Gue/ngl Lothar Bisky: "Quanto deve estendersi la crisi prima che capiate cosa bisogna fare? Le persone vogliono uguaglianza sociale e meno ingiustizie nelle tassazioni". Il parlamentare inglese del gruppo Efd Nigel Farrage: "Quello che abbiamo ora si chiama dominio tedesco. L´unione europea è stata creata appositamente per prevenire ciò. Non voglio essere dominato dalla Germania".  
   
   
VERTICE SUL CLIMA: L´UE DOVREBBE FARSI PALADINO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO  
 
Strasburgo, 17 novembre 2011 - L´ue dovrebbe assumere un ruolo guida al vertice Onu sul clima a Durban e battersi per proseguire oltre il 2012 nel taglio di Co2 previsto dal protocollo di Kyoto, sottolinea la risoluzione votata dal Parlamento europeo mercoledì. Inoltre, per i deputati l´economia dell´Unione europea trarrebbe beneficio se puntasse a superare l´attuale 20% previsto di riduzione di gas serra. I negoziati internazionali sul clima sono a un bivio fra stagnazione e progresso: l´Ue deve aiutare la creazione di una nuova dinamica a Durban", ha affermato il Presidente della commissione ambiente e capo della delegazione del Parlamento europeo (*) Jo Leinen (S&d, De), prima del voto della risoluzione che è stata poi approvata con 532 voti a favore, 76 contrari e 43 astenuti. "La crisi economica non deve essere usata come pretesto per non agire. L´eu dovrebbe sostenere il Protocollo di Kyoto e lavorare con gli altri paesi su una roadmap per garantire un trattato comprensivo sul clima entro il 2015 al massimo", ha aggiunto Leinen. Il supporto per Kyoto - La risoluzione afferma che l´Ue dovrebbe dare sostegno "pubblico e inequivocabile" al proseguimento del Protocollo di Kyoto, un accordo internazionale vincolante e di riferimento, che impegna i paesi industrializzati a ridurre le emissioni di gas serra. I deputati vogliono evitare un vuoto normativo alla conclusione della fase attuale, in scadenza a fine 2012. Più del 20% di tagli alle emissioni - Ricordando le precedenti risoluzioni sul clima, i deputati ribadiscono che l´Ue dovrebbe mirare a un incremento del suo attuale obiettivo, fissato al 20% di riduzione delle emissioni per il 2020. Ciò sarebbe nel suo interesse economico, visti i benefici per "posti di lavoro verdi, crescita e sicurezza". Fondi per il clima e altre misure - I deputati invitano l´Unione europea ad assumere un ruolo centrale nella ricerca di un accordo sulle fonti e sulla gestione di un fondo verde per il clima per sostenere i paesi in via di sviluppo, che dovrebbe raggiungere 100 miliardi di dollari annuali entro il 2020. Nuove misure sono necessarie anche per ridurre le emissioni dei trasporti aerei e marittimi (esclusi dal protocollo di Kyoto), e per affrontare i cambiamenti nell´utilizzo del suolo. Di fronte alle sfide di alcuni paesi al di fuori dell´Ue, i deputati sostengono fermamente la legislazione approvata nel 2008 per includere, dal 1° gennaio 2012, l´aviazione nel sistema di scambio di emissioni. I deputati temono che ci sia un "gigatonne gap" tra gli impegni internazionali e l´obiettivo delle Nazioni Unite di limitare il riscaldamento globale medio a 2°C. Studi scientifici delle Nazioni Unite hanno concluso che i paesi industrializzati devono ridurre entro il 2020 le loro emissioni del 25-40% rispetto ai livelli del 1990. * Delegazione del Parlamento europeo alla 17a Conferenza delle parti delle Nazioni Unite a Durban, Sudafrica: presidente Jo Leinen (S&d, De), vice-presidente Karl-heinz Florenz (Ppe, De), Kriton Arsenis (S&d, El), Bairbre De Brún (Gue/ngl, Uk), Pilar del Castillo (Ppe, Es), Bas Eickhout (Verdi/ale, Nl), Elisabetta Gardini (Ppe, It), Dan Jørgensen (S&d, Dk), Corinne Lepage (Alde, Fr), Vladko Panayotov (Alde, Bg), Anna Rosbach (Ecr, Dk), Oreste Rossi (Efd, It), Richard Seeber (Ppe, At), Francisco Sosa Wagner (Ni, Es) e Marita Ulvskog (S&d, Se)  
   
   
FONDI UE, DIRK AHNER DELLA COMMISSIONE EUROPEA A FIRENZE, LIVORNO E PISA  
 
 Firenze, 17 novembre 2011 – Ci sarà anche il direttore generale della Direzione per le politiche comunitarie della Commissione europea Dirk Ahner alla giornata di lavoro organizzata, come ogni anno, dalla Regione nell’ambito del programma europeo Por Creo Fesr 2007-2013, che si svolgerà venerdì 18 novembre alla Fortezza da Basso di Firenze. Nel convegno dal titolo “L’europa è il nostro futuro – L’europa e il nostro futuro” Dirk Ahner, l’assessore Gianfranco Simoncini, amministratori pubblici, docenti universitari, economisti e studiosi si confronteranno sui temi dell’Europa, sul futuro dell’Unione e sulle proposte della Commissione europea per le politiche di coesione 2014-2020. Sarà l’occasione per fare anche il bilancio dei numerosi progetti finanziati in questi ultimi anni dalla Regione con le risorse dei fondi strutturali europei e per portare in primo piano alcuni dei “progetti eccellenti” finanziati dal Fesr sui temi della ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico. Nella sala del Teatrino Lorenese, alla Fortezza da Basso, saranno esposti pannelli e verrà proiettato un video che “racconta” 24 progetti di alto profilo realizzati da imprese toscane innovative in partnership con Università, istituti del Cnr e Centri di ricerca toscani. Si tratta di progetti ad alta intensità di ricerca industriale, nei settori della salute, delle energie rinnovabili, dei trasporti, della sostenibilità ambientale e della mobilità intelligente; la selezione comprende progetti innovativi anche per quanto riguarda l’organizzazione delle imprese. Dirk Ahner è stato invitato non solo per portare un contributo al dibattito sul futuro dell’Europa e sui criteri della nuova programmazione 2014-2020, ma anche per vedere sul campo i risultati raggiunti dalla Toscana. Prima tappa, quindi, la rassegna dei 24 progetti in mostra alla Fortezza. Nel pomeriggio di venerdì, viaggio sulla tramvia di Firenze (il Por Creo ha finanziato con 54 milioni di euro la costruzione della linea 1). Una delegazione accompagnerà Dirk Ahner sulla linea 1, in direzione di Scandicci, dove è programmata una visita al deposito della tramvia (che custodisce 17 treni Sirio, tanti sono i tram che circolano). Seconda tappa, la mattina successiva, sabato 19 novembre, a Pisa. L’amministrazione comunale presenterà ad Ahner, con una visita guidata, i principali progetti contenuti nel Piuss (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) finanziato con il Por Creo; alcuni di questi progetti di riqualificazione della città sono già conclusi. Alle 12,30 visita al Centro ricerche Ericsson/sant’anna nell’area Cnr di Pisa. La terza tappa inizia alle 16,30 a Livorno. Dopo la cerimonia di saluto in Comune con il sindaco Alessandro Cosimi, Ahner sarà accompagnato in visita allo Scoglio della Regina, nell’area dove si stanno realizzando importanti progetti contenuti nel Piuss livornese; alle 18,45 è in programma una visita all’azienda Wass Spa (una delle realtà innovative finanziate) e, alle 19,30, visita guidata al Museo Fattori.  
   
   
LOMBARDIA/ISRAELE. RAIMONDI STUDIA ALLEANZE GESTIONE ACQUE INCONTRO CON MINISTRO INDUSTRIA. GRANDE INTERESSE PER EXPO  
 
Tel Aviv, 17 novembre 2011 - Scambio di tecnologie, collaborazione nella ricerca scientifica ed esplorazione delle possibilità di investimento per le imprese del settore idrico. Questi i temi al centro dell´incontro che si è svolto ieri a Tel Aviv tra l´assessore della Regione Lombardia all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi e il ministro israeliano all´Industria e Commercio Shalom Shimon, a margine della sesta edizione della fiera internazionale di tecnologie idriche Watec 2011. ´Abbiamo manifestato al ministro la nostra volontà di continuare la proficua collaborazione - ha detto Raimondi -, che ha già portato a sperimentazioni significative e che potrà svilupparsi ancor di più nei prossimi anni in alcuni settori strategici come quello del trattamento delle acque reflue, le bonifiche delle acque di falda e l´irrigazione´. Il ministro ha espresso la propria amicizia nei confronti del presidente della Regione Roberto Formigoni e dell´assessore Raimondi, che aveva già avuto modo di incontrare in occasione della visita effettuata a Milano lo scorso giugno. Il ministro ha anche consegnato all´assessore una lettera personale per il presidente Formigoni nella quale ´auspica una sempre più stretta partnership politica e commerciale nei settori della sanità e tecnologie idriche´. In precedenza l´assessore aveva incontrato anche il direttore dell´autorità idrica centrale dello Stato di Israele Oded Fixler e il direttore della società di attrazione di investimenti nei settori più innovativi dell´industria israeliana Oded Distel. ´Abbiamo approfondito i temi dei modelli di gestione del servizio idrico che lo Stato di Israele ha sviluppato negli anni - ha continuato l´assessore - traendone interessanti spunti per una corretta valutazione della tariffa´. L´incontro ha anche toccato alcuni aspetti legati alle possibili collaborazioni in vista dell´Expo del 2015, cui Israele ha già aderito e rispetto al quale, come ha confermato il ministro, le imprese locali nutrono grandi aspettative. ´La grande tradizione e vocazione agricola della Lombardia, così come il tema di Expo - ha spiegato Raimondi - rappresentano un ulteriore punto di contatto con le realtà imprenditoriali innovative israeliane, che saranno ulteriormente valorizzate in vista della grande manifestazione´. Raimondi ha poi visitato gli stand di Watec, accompagnato da una delegazione diplomatica italo-israeliana guidata dall´ambasciatore italiano in Israele Luigi Mattiolo. ´Sono rimasto favorevolmente impressionato dal grado di innovazione tecnologica e dalle sperimentazioni in atto presenti in questa fiera - ha concluso Raimondi -. Sono sicuro che, con i progetti di partnership e di possibili collaborazioni che stiamo portando avanti con il Governo israeliano, le nostre imprese e i gestori del servizio idrico trarranno notevoli benefici, così come opportunità commerciali e di investimento´.  
   
   
TRENTO: DELEGAZIONE DEL GHANA OGGI IN VISITA AL PRESIDENTE DELLAI  
 
Trento 17 novembre 2011 - Una delegazione del Ghana, guidata dal deputy-minister alla salute Robert Joseph Mettle Nunoo, di cui facevano parte anche l´ambasciatrice del paese africano a Roma Evelyn Anita Stokes-hayford, il direttore dell´ospedale di Tamale Ken Segoe e Charles Baah, accompagnata dall´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, ha fatto visita ieri pomeriggio al presidente Lorenzo Dellai. La delegazione è in Trentino per partecipare al seminario su salute, formazione e solidarietà internazionale organizzato da Provincia autonoma, Azienda provinciale per i servizi sanitari e Centro per la formazione alla solidarietà internazionale, che si terrà domani nella sala Depero del palazzo della Provincia. In Ghana il Trentino sta sviluppando alcuni progetti sia in campo sanitario - è recentissimo il corso di formazione per medici e paramedici locali tenuto dal neurochirurgo Michele Conti presso l´ospedale di Tamale, e centrato sulla cura dell´idrocefalo - sia in campo agricolo. L´intenzione del Governo del Ghana, manifestata anche all´assessore Beltrami nel corso della sua recente visita nel paese affacciato sul Golfo di Guinea, è di approfondire ulteriormente questa collaborazione; ci sono già proposte concrete, come una nuova iniziativa di formazione che consenta di far ripartire il reparto di emodialisi nell´ospedale di Tamale, oggi fermo per mancanza di personale specializzato. Il paese, che presenta un tasso di crescita del pil del 14%, è aperto anche a collaborazioni in campo economico. Ma è sui successi riportati dal Ghana sul piano istituzionale che si è soffermato il presidente Dellai nel suo indirizzo di saluto. "Complimenti per i risultati conseguiti sul versante della stabilità politica e della costruzione della democrazia - ha detto Dellai - . Sappiamo che questi fattori sono la premessa indispensabile allo sviluppo economico. Il Trentino è un piccolo territorio ma è intenzionato a fare la sua parte, e sarà nostra cura individuare tutte le strade e le modalità più opportune per approfondire questa amicizia." Dal canto suo il ministro Mettle Nunoo, dopo avere ringraziato il Trentino per l´accoglienza ricevuta, ha detto che il Ghana "crede nella democrazia sociale. Pensiamo che tutti debbano avere eguale accesso ai servizi e alle risorse, e sappiamo che la stabilità politico-istituzionale è la premessa di tutto questo. Abbiamo ancora molti problemi da superare, soprattutto in campo agricolo e sanitario, e dobbiamo creare nuovi posti di lavoro. Anche le nostre università sono in cerca di nuove collaborazioni. Siamo molto felici che il Trentino voglia collaborare con noi e siamo certi che tutto questo darà buoni frutti."  
   
   
LAZIO, COSTI POLITICA. POLVERINI: “APPROVAZIONE NORMA SU MONOGRUPPI SEGNALE IMPORTANTE”  
 
Roma, 17 novembre 2011 - "Con l´approvazione della norma sui monogruppi, anche dal Consiglio regionale del Lazio è arrivato ieri un segnale importante per la riduzione dei costi della politica". E´ quanto dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha partecipato alla seduta del Consiglio regionale. "Lo stop alla formazione di monogruppi - aggiunge - consente non solo di risparmiare ma al contempo di garantire un quadro meno frammentato delle forze politiche e più coerente con il voto espresso dagli elettori. Da oggi si aggiunge, dunque, un ulteriore tassello in linea con la politica di rigore e di responsabilità già avviata dalla Giunta regionale, in ambiti importanti come la sanità e la gestione della spesa pubblica, per eliminare sprechi e ottimizzare le risorse".  
   
   
TRENTO: COSTI DELLA POLITICA: IL RAMMARICO DI DELLAI  
 
Trento, 17 novembre 2011 - Il presidente Lorenzo Dellai esprime un forte rammarico per il fatto che la discussione sulla riduzione dei costi della politica non sia approdata, il 15 novembre , in Consiglio regionale, all´approvazione della relativa mozione, pur se condivisa e sottoscritta da un vasto schieramento di forze politiche. "La mancata approvazione - sottolinea Dellai - ha dato luogo ad interpretazioni molto critiche nei confronti del comportamento della classe politica nel suo complesso, in un momento in cui è invece indispensabile per essa un recupero di fiducia da parte dei cittadini." Dellai auspica che i contenuti della mozione possano tradursi immediatamente in uno specifico emendamento alla legge finanziaria regionale, da presentare in aula in occasione della prossima seduta consiliare regionale, in modo tale da renderli immediatamente operativi. In veste di presidente della Giunta regionale, Dellai garantisce a questo proposito la sua massima disponibilità e collaborazione.  
   
   
SVILUPPO: ROMA CAPITALE FIRMA PROCOLLO CON JP GLOBAL INVESTMENTS OUTREACH  
 
Roma, 17 novembre 2011 - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e John F. Parker Jr, presidente e Ceo di Jp Global Investments Outreach, hanno firmato oggi un protocollo per la creazione della Fondazione Roma Capitale Investments Foundation di cui il Sindaco sarà presidente onorario e John Frederick Parker presidente esecutivo. L’intesa dà attuazione a un precedente accordo, raggiunto il 9 novembre scorso, che vincola Roma Capitale, Agenzia Spaziale Italiana, Atac, Enea, Poste Italiane s.P.a, Roma City Investment e l’Università La Sapienza di Roma, in qualità di componenti della fondazione stessa, a costituire un gruppo di lavoro, coordinato da Giorgio Heller e Fabio Ulissi, con l’incarico di selezionare e individuare progetti, finanziabili da soggetti esterni, con fondi italiani ed esteri. Le finalità della Fondazione saranno quelle legate alla promozione e realizzazione di ogni ricerca e azione diretta a favorire la crescita imprenditoriale sia quantitativa che qualitativa nel territorio di Roma Capitale. In particolare si punterà al mercato locale, nazionale e internazionale, per lo sviluppo economico e culturale del territorio, l´occupazione, il sociale, le attività umanitarie e la creazione di nuovi posti di lavoro destinati principalmente all’occupazione giovanile. Jp Global Investments Outreach provvederà alla costituzione di un Fondo, di almeno 5 milioni di euro, destinato a un primo sostegno per le spese necessarie alla costituzione e gestione della Fondazione. Inoltre, J.p. Global Investments Outreach, metterà a disposizione, per il primo anno di funzionamento, una somma non inferiore a 150 milioni di euro che verrà utilizzata per il finanziamento dei progetti individuati attraverso le procedure di verifica, di controllo e di garanzia contenute nello Statuto della Fondazione. Per i successivi anni di funzionamento, le somme da mettere a disposizione saranno pari al valore economico dei progetti approvati annualmente. I progetti da individuare dovranno riguardare i seguenti settori: marketing territoriale, medico-scientifico, bio-tecnologie, cultura, fonti energetiche rinnovabili, innovazione tecnologica, ambiente, energia, trasporti pubblici, infomobilità, sicurezza del territorio, rigenerazione e trasformazione urbana/sostenibile, internazionalizzazione della ricerca, formazione, anche a distanza, dei servizi e prodotti legati alle attività di Roma Capitale e al sistema Paese. Inoltre, la Fondazione promuoverà delle istituzioni innovative “scuole e mestieri” destinate alla riqualificazione dei disoccupati in genere, nonché al reinserimento dei cittadini stranieri insieme all’acquisizione di competenze utili ad avviare nei paesi di origine nuove attività. Lo comunica l’Ufficio Stampa del Campidoglio.  
   
   
APERTA LA VERIFICA ALLA REGIONE BASILICATA LA COALIZIONE PUNTA AL RILANCIO DELL´AZIONE AMMINISTRATIVA AFFIDANDO AL PRESIDENTE DE FILIPPO IL COMPITO DI INTRAPRENDERE QUESTO PERCORSO IN TEMPI CHE NON CONFIGGANO CON L´ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA  
 
Potenza, 17 novembre 2011 - Il tavolo dei segretari regionali delle forze di centrosinistra che sostengono il governo regionale ha fatto il punto sullo stato dell´azione amministrativa e sui rapporti interni alla coalizione evidenziando come le mutate condizioni di contesto dovute anche alla delicata fase economica e sociale che il Paese e la Basilicata stanno attraversando, richiedano un rilancio non solo dell´azione di governo, ma anche delle relazioni tra le forze politiche della maggioranza e nei rapporti politca-società, con l´apertura di una nuova fase che tenga in primo piano occupazione, ambiente, risorse e welfare. Gli esiti di questo rilancio, a cui le forze della coalizione iniziano oggi stesso a lavorare aprendo una verifica politica, devono essere aperti alle necessarie discontinuità, espressione dello spirito di servizio con cui la coalizione interpreta il mandato degli elettori. Il Centrosinistra unitariamente, esprimendo convinta fiducia nel presidente della Regione, gli ha conferito mandato a intraprendere questo percorso in tempi che non configgano con l´attività istituzionale che deve proseguire senza soluzione di continuità e affrontare speditamente i fondamentali snodi amministrativi che porteranno all´approvazione della Finanziaria Regionale. Queste attività dovranno procedere in parallelo con la verifica politico-programmatica finalizzata al rilancio dell´azione amministrativa che partirà dalla valorizzazione delle esperienze positive che l´alleanza ha saputo produrre.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER FIDUCIOSO SUL GOVERNO MONTI: "PUÒ RISANARE IL PAESE"  
 
 Bolzano, 17 novembre 2011 - Il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder si dice "fiducioso che la squadra di ministri scelta dal premier Mario Monti e dal presidente Giorgio Napolitano possa risanare la difficile situazione economica dell´Italia". Secondo Durnwalder, "è ora che tutti facciano la propria parte", e l´Alto Adige può essere preso ad esempio come modello virtuoso. Dopo aver accettato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l´incarico di formare il governo, il neo-premier Mario Monti ha annunciato il 16 novembre la lista dei nuovi ministri. Il suo sarà un esecutivo senza politici, composto esclusivamente da tecnici. "Ho fiducia nelle capacità di Monti - commenta il presidente altoatesino Luis Durnwalder - e credo che la squadra di esperti di alto livello che ha scelto per il nuovo governo possa riuscire nel compito di risanare la difficile situazione economica del paese. E´ giunta l´ora che si facciano le riforme strutturali di cui l´Italia ha bisogno, e che il governo abbia il coraggio di dire alla popolazione la verità, anche se questa può essere scomoda". Durnwalder spiega inoltre di essere "convinto che l´Italia abbia la forza per uscire da questa crisi, a patto che tutti remino nella stessa direzione e che ognuno sia disposto a fare la propria parte". Da questo punto di vista, l´Alto Adige si può presentare come un modello virtuoso da prendere ad esempio. "Prima o poi - prosegue il presidente della Giunta provinciale - tutti i nodi vengono al pettine: l´economia italiana è malata perchè non ha rispettato alcune regole e ha superato determinati limiti per quanto riguarda il debito. Ora è il momento di fare qualcosa, per evitare che in futuro il prezzo da pagare sia ancora più alto. In Alto Adige abbiamo iniziato prima degli altri a muoverci nella giusta direzione: la Provincia non ha debiti, e spende solo quello che si può permettere. Oggi stiamo raccogliendo i frutti di quanto abbiamo seminato in passato, se consideriamo che, nonostante la crisi, il nostro Pil è sempre cresciuto e abbiamo mantenuto la piena occupazione senza intaccare i conti".  
   
   
NUOVO GOVERNO, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE SPACCA ´EQUILIBRIO E LUNGIMIRANZA DI MARIO MONTI UTILI PER AFFRONTARE IL GRAVOSO COMPITO. PIENA COLLABORAZIONE DAL GOVERNO REGIONALE´.  
 
Ancona, 17 Novembre 2011 - ´Desidero rivolgere al Presidente del Consiglio Mario Monti le piu` vive congratulazioni e l´augurio piu` affettuoso di buon lavoro per il delicato ed estremamente importante incarico che e` stato chiamato a svolgere´. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sulla formazione del nuovo Governo. ´L´equilibrio, la determinazione e la lungimiranza che sono universalmente riconosciuti al prof. Monti ´ dice Spacca ´ gli saranno certamente utili per affrontare questo gravoso compito. Spero sia di ulteriore, piccolo conforto al Presidente del Consiglio, sapere che ha anche la piena fiducia, la collaborazione e la disponibilita` del governo regionale delle Marche alla realizzazione del suo programma nell´interesse del nostro Paese´. Spacca ha inviato al Presidente Monti, un telegramma di congratulazioni con l´augurio di buon lavoro.  
   
   
LOMBARDIA A NUOVO MINISTRO WELFARE: COLLABORIAMO  
 
Milano, 17 novembre 2011 - ´Nell´esprimere al neo ministro al Welfare Elsa Fornero le congratulazioni per l´incarico ricevuto, segnalo la massima disponibilità a collaborare per trovare insieme soluzioni e interventi utili ai cittadini´. Questo il commento di Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà, alla nomina a ministro del Lavoro e Politiche Sociali di Elsa Fornero. ´Nell´attuale contesto economico - continua Boscagli - le politiche di welfare sono più che mai centrali per poter rilanciare il nostro Paese. Per questo, proseguendo sulla strada intrapresa con il suo predecessore Sacconi, offriamo al ministro Fornero l´esperienza maturata negli anni da Regione Lombardia su questo tema, come contributo alla riforma del welfare che il Parlamento deve affrontare´. ´La collaborazione - conclude Boscagli - tra Stato e Regioni, infatti, è essenziale per costruire un nuovo sistema di welfare adeguato alle sfide di oggi´.  
   
   
GOVERNO: CIRIANI (FVG) A ROMA PER CONFERENZA REGIONI  
 
Trieste, 17 novembre 2011 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani è a Roma oggi per partecipare alla riunione della Conferenza delle Regioni. All´ordine del giorno, gli esiti dell´incontro svoltosi il 15 novembre tra il presidente della Conferenza, Vasco Errani, e il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti. "Il rapporto fra le Regioni e questo nuovo Governo - ha commentato Ciriani - sarà di cruciale importanza per ripartire in maniera equa e razionale gli sforzi necessari per superare questa crisi finanziaria. Domani verificheremo la disponibilità del nuovo governo a dialogare senza pregiudizi".  
   
   
GOVERNO, VENETO: PERPLESSITÀ, MA OTTIMA LA SCELTA DI CLINI  
 
Venezia, 17 novembre 2011 - “Mantengo tutte le mie perplessità sul nuovo governo. Considero però ottima la scelta di Corrado Clini come ministro dell’Ambiente”. Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, saluta con queste parole la scelta di affidare un dicastero tanto importante a colui che, fino a stamattina, era il direttore per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del Ministero. “Non mi pronuncio sul resto della compagine, e aspetto di sentire il programma, ma di Clini mi posso definire entusiasta. E’ un uomo che ha molto lavorato per Venezia e per Marghera – ha affermato Chisso –, che conosce molto bene i problemi di quest’area tanto strategica quanto difficile, e che sa cosa fare per la bonifica di una zona importantissima per la città lagunare, il Veneto e l’intero Paese. Con lui non ho mai avuto problemi nel costruire interventi e strategie comuni finalizzati a risolvere i problemi, e sono certo che questa sua esperienza, e la passione che ha messo nell’operare da noi, le farà valere anche da ministro, dando a Venezia molte delle risposte che ancora ci mancano.  
   
   
VALLE D’AOSTA: LE CONGRATULAZIONI DI ROLLANDIN AL NUOVO GOVERNO  
 
 Aosta, 17 novembre 2011 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, a nome del Governo regionale, ha inviato nel tardo pomeriggio di mercoledì 16 novembre, un messaggio di augurio per un proficuo lavoro al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, e al suo nuovo Esecutivo. Congratulazioni sono state rivolte, in particolare, ai due nuovi Ministri, Francesco Profumo, nominato all’Istruzione e Università, e Dino Piero Giarda, delegato ai Rapporti con il Parlamento, che hanno con la Valle d’Aosta da anni rapporti professionali e personali. Mentre il primo, in qualità di Rettore del Politecnico di Torino e della sede distaccata di Verrès, ha seguito e siglato assieme al Presidente Rollandin, nel luglio del 2010, la convenzione del Polo di servizi formativi, ricerca scientifica e innovazione tecnologica di Verrès, il secondo, nominato nel 2007 Amis de la Vallée d’Aoste, ha contribuito a favore della sinergia fra la Valle d’Aosta e la Valsesia per la realizzazione del vasto domaine skiable del Monterosaski, rafforzando così i collegamenti e i rapporti tra Gressoney e Alagna.  
   
   
TOSCANA, ROSSI: “AL GOVERNO CHIEDO UN NUOVO PATTO PER LA SALUTE E PIÙ SOLDI PER I BUS”  
 
Firenze, 17 novembre 2011 – “Il governo Monti segna il ritorno della politica vera e la fine della politica spettacolo”. Risponde così il presidente della Toscana Enrico Rossi ai giornalisti che gli chiedono un primo commento sul nuovo esecutivo, mentre le agenzie battono la lista dei ministri. “Da Monti – precisa – sono distante per concezioni politiche ed anche per riferimenti culturali. Ma con il nuovo presidente del consiglio si torna a parlare del merito delle cose e dei meriti delle persone. Si torna a parlare di imprese, lavoratori, nord e sud, sviluppo, equità, giovani e donne. E questo è un cambiamento importante”. Rossi avanza anche le prime richieste al nuovo esecutivo. “Al nuovo governo chiedo di rifare il patto per la salute e porre quindi attenzione al welfare – elenca – Inoltre chiedo di rimettere un po’ di soldi sul trasporto pubblico locale, perché non si possono tagliare, per rimanere al caso toscano, 200 milioni su poco più di 226 disponibili, e tutti in un anno. Questo non significa riformare un servizio, ma fermare i bus”. Il presidente toscano conclude con un auspicio e un impegno. “Le Regioni – dice – devono farsi artefici e partecipi della riduzione delle spese di funzionamento della pubblica amministrazione e dei costi della politica. In Toscana l’abbiamo fatto e continuiamo a farlo”.  
   
   
UMBRIA: FELICITAZIONI AL NEO MINISTRO DELL’AGRICOLTURA CATANIA  
 
Perugia, 17 novembre 2011 - Un telegramma di felicitazioni per Mario Catania, nuovo Ministro dell’Agricoltura del Governo Monti, è arrivato anche dall’Assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini. “Desidero esprimerle vivissime felicitazioni per il prestigioso incarico a cui è stato chiamato”, ha scritto Cecchini al Ministro. “Nella speranza di poterla incontrare presto per manifestarle la mia piena disponibilità ad un confronto quanto più costruttivo nel comune interesse di crescita e sviluppo, le rivolgo un fervido augurio di buon lavoro”.  
   
   
DE FILIPPO: SODDISFATTI PER MINISTERO COESIONE A GUIDA BARCA “IL MEZZOGIORNO TORNA AL CENTRO DELLA POLITICA NAZIONALE CON UN NOME DI ALTISSIMO PROFILO”  
 
 Potenza, 17 novembre 2011 - “Come tutti gli italiani anche i lucani ripongono grandi aspettative nel nuovo Governo, ma per noi c’è un motivo in più, la nomina di Fabrizio Barca al Ministero per la Coesione Territoriale che non solo segna il ritorno del Mezzogiorno al centro dell’agenda politica nazionale, ma affida questa responsabilità a una personalità di elevato profilo e un po’ lucana di adozione”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo in commento alla composizione del nuovo Governo. Fabrizio Barca è membro della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” con sede a Melfi, istituita dalla Regione Basilicata nel 2009. Barca siede tanto nel Comitato Scientifico che nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione. “La nostra soddisfazione – riprende De Filippo – non è questione campanilistica, ma nasce dalla stima verso Barca, precedente appunto alla sua nomina della Fondazione, e che è in linea con l’elevatissimo profilo del Governo guidato dal sen. Mario Monti, nel quale riponiamo la nostra Fiducia per superare un momento difficile per l’intero Paese”.  
   
   
PUGLIA, NUOVO GOVERNO. GLI AUGURI AL MINISTRO CATANIA  
 
Bari, 17 novembre 2011 - L´assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia e coordinatore della Commissione Politiche Agricole nazionale Dario Stefàno rivolge il seguente messaggio di auguri al nuovo Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dr. Mario Catania : "Al nuovo Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania esprimo il mio augurio di buon lavoro per un compito strategico e delicato per un comparto fondamentale per l´economia del sistema Italia. Al Ministro dichiaro massima disponibilità alla collaborazione istituzionale e chiedo a nome di tutti gli assessori all´Agricoltura segnali di vera discontinuità e dunque di attenzione ai problemi del comparto, insieme al riconoscimento delle competenze e del ruolo delle Regioni. Un periodo critico, questo, reso ancor più delicato dal negoziato sulla Politica Agricola Comune in corso a Bruxelles, che non è l´unico nodo da affrontare ma dal cui esito dipende il futuro dell´agricoltura italiana e che richiede segnali forti capaci di far recuperare all´Italia l´autorevolezza mancata sin qui. Confermo la mia disponibilità a condividere, da subito e con la emergenza che è necessaria, forme e modalità per individuare le principali criticità del comparto, gli strumenti più utili alla possibile soluzione ed i punti nodali della posizione italiana sul negoziato Pac in Ue, alla quale hanno contribuito tutte le Regioni e le organizzazioni della rappresentanza agricola italiana".  
   
   
GOVERNO: LOMBARDO,"BUON LAVORO A MONTI.CANCELLIERI OTTIMA SCELTA"  
 
 Palermo, 17 novembre 2011 - "In questo momento il presidente del Consiglio Mario Monti ha bisogno del pieno sostegno di tutti gli italiani. Il profilo della nuova compagine governativa e´ molto alto. Esistono tutte le premesse per superare questa delicata fase per il paese, che sta attraversando un momento drammatico". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Nell´inviare gli auguri di un proficuo lavoro al premier Mario Monti e alla nuova compagine del governo nazionale, Lombardo ha voluto anche sottolineare il valore della scelta strategica compiuta nell´individuare il nuovo responsabile del Viminale: "Al neo ministro dell´Interno, Anna Maria Cancellieri - afferma Lombardo - invio i sensi della mia stima e le congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico. Sono certo sapra´ confermare l´altissimo senso delle istituzioni mostrato in ogni esperienza precedente, valore sempre coniugato con un altissimo profilo professionale. In questa nuova compagine governativa il ministro porta in dote quel prezioso contributo, dimostrato in tanti e delicati frangenti, anche in Sicilia, dalla gestione commissariale del Teatro Bellini di Catania alla guida della commissione per il piano rifiuti in Sicilia".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI HA ESPRESSO SODDISFAZIONE PER LA NOMINA DI ANTONIO CATRICALÀ A SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI  
 
Catanzaro, 17 novembre 2011 - Il Presidente della Regione Guseppe Scopelliti ha espresso soddisfazione per la nomina di Antonio Catricalà a Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri. “Sono particolarmente lieto per la presenza di un calabrese che ha dato lustro con il suo operato alla nostra Regione. Un uomo che ha dato già prova di altissimo senso dello Stato e che certamente darà un grande contributo alla ripresa del nostro Paese ed in particolare a quella del Mezzogiorno”.  
   
   
SICILIA, IRAP: 39 MILIONI IL MINOR GETTITO GENNAIO/OTTOBRE 2011 E NON 156  
 
Palermo, 17 novembre 2011 - Il minor gettito dell´Irap in Sicilia nel periodo gennaio/ottobre 2011 rispetto al medesimo periodo dell´anno precedente, si attesta a 39 milioni di euro e non a 156 come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa. Lo precisa una nota del Dipartimento regionale Finanza e Credito dell´assessorato per l´Economia, che spiega cosa ha indotto in errore. "Nel 2010 il flusso finanziario dell´Irap era confluito in un unico capitolo del bilancio regionale, comprensivo dei maggiori gettiti derivanti dalle manovre fiscali sul tributo in questione (innalzamento dell´aliquota Irap finalizzata al piano di rientro della spesa sanitaria), mentre per il 2011 il medesimo flusso finanziario e´ stato distinto in piu´ capitoli di bilancio, allo scopo di meglio esporre contabilmente gli effetti della stessa manovra fiscale sull´Irap rispetto al flusso ordinario. Questo nuovo sistema ha indotto in errore nella lettura dei dati. Pertanto, dal raffronto tra il dato gennaio/ottobre riferito all´unico capitolo del 2010 e quello del corrispondente periodo riferito alla somma dei 2 capitoli del 2011, appare un calo complessivo di 39 milioni di euro da imputare alla sfavorevole congiuntura economica. La diminuzione di 156 milioni di euro ricavata dalle tabelle prodotte durante l´audizione innanzi alla Commissione Bilancio e Finanze dell´Ars, e´ il risultato di un raffronto parziale tra il dato dell´unico capitolo del 2010 e quello di uno soltanto dei capitoli 2011.  
   
   
UNO STESSO ISEE PER ACCEDERE AI SERVIZI: ACCORDO OGGI IN REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 17 novembre 2011 – La Toscana sceglie l’Isee. Regione, associazione dei Comuni, le tre università di Firenze, Pisa e Siena e e le organizzazioni sindacali hanno ieri firmato un accordo che è un po’ una norma quadro e una scelta di campo. Dal 1 gennaio sarà l’Isee (quello standard) a decidere l’accesso ai servizi e per quanto ognuno dovrà eventualmente partecipare alla spesa. L’isee è l’indicatore inventato ed adottato in Italia nel 1998 e che tiene di conto, per misurare la capacità economica, non solo degli stipendi, ma anche di case, conti correnti, titoli e, soprattutto, della composizione di una famiglia e di spese come mutuo o affitto. “I tagli del governo riducono le risorse a nostra disposizione – annota il presidente della Toscana, Enrico Rossi – Prima di tagliare i servizi e smontare l’attuale welfare ho già detto che è preferibile chiedere un aiuto ai cittadini: tutelando però chi ha di meno. Da qui l’importanza di utilizzare l’Isee, che non voglio dire che sia uno strumento perfetto ma sicuro garantisce una maggiore equità”. L’isee, calcolato ovunque allo stesso modo, varrà per la Regione: già è stato utilizzato dall’estate per il ticket aggiuntivo sui farmaci richiesto dal governo e per gli esami specialistici. Varrà per i servizi sociali e scolastici dei Comuni. Varrà per tasse e borse di studio universitarie. Varrà in futuro, magari, anche per gli abbonamenti di bus e treni regionali. Una misura di equità. “L’isee è sicuramente preferibile alla sola dichiarazione dei redditi – dice Rossi – Per questo l’abbiamo scelto. Ma occorre, perché sia davvero uno strumento equo, che ovunque venga applicato allo stesso modo e per servizi analoghi. Occorre anche aumentare poi i controlli. E solo con uno stesso identico Isee, che prenda in considerazione beni censiti, si possono rendere più incisivi e possibili i controlli, oltre che semplificare la vita ai cittadini ”. L’accordo di oggi è propedeutico a tutto questo. L’adozione diffusa ed omogenea dell’Isee standard è l’impegno preso per il 2012. Il passo successivo sarà l’elaborazione di un Isee diverso, che tenga conto di più indicatori ed eventuali correttivi. Un Isee ancora più equo che la Toscana si impegna e vuole costruire, discutendone prima tra tutti gli attori del sistema regionale e proponendo poi le modifiche al legislatore nazionale. L’irpet, l’istituto di programmazione economica della Toscana, è già al lavoro al riguardo. Ci sono Comuni, ad esempio, che già oggi soppesano l’eventuale possesso di uno o più auto di una certa cilindrata oppure considerano eventuali abbonamenti alla pay-tv. Ma i correttivi potrebbero essere anche semplicemente considerare in modo diverso gli attuali ‘mattoni’ che compongono l’Isee. Tutto questo non riguarda comunque il 2012. L’applicazione dell’Isee standard avrà comunque alcune deroghe. L’indicatore potrà infatti continuare ad essere integrato nell’ambito del diritto allo studio universitario, in modo da tenere di conto dei soggetti che effettivamente sostengono l’onere del mantenimento dello studente. Lo stesso vale per la non autosufficienza e la disabilità. Ogni ente manterrà inoltre la facoltà di regolare l’accesso ai servizi erogati secondo fasce diversificate. Stesso strumento, stessi parametri e controllo dunque unico, ma soglie di accesso non per forza uguali. Dipenderà dal servizio e dall’ente. Il cittadino avrà comunque un vantaggio immediato, subito dal prossimo anno: non sarà più costretto a compilare una nuova autocertificazione ogni volta che richieda un nuovo servizio ad un ente diverso. La rivoluzione avviata si tradurrà infatti in procedure più semplici. La tessera sanitaria, che tutti possiedono, diventerà nel 2012 la chiave per accedere agli archivi dell’Inps, dove finiscono tutti gli Isee calcolati. Basterà presentare questa. La Regione sta prendendo accordi al riguardo con l’ente di previdenza per mettere a punto la procedura informatica. L’importante è attivare la tessera. Finora l’ha fatto un toscano su quattro. Per farlo basta rivolgersi alla Asl, dove sono stati predisposti sportelli dedicati, e in futuro anche alle farmacie, un po’ come avviene oggi per le prenotazioni delle visite. L’isee in breve - Nato nel 1998, l’Isee calcola la ricchezza di una famiglia non solo sugli stipendi, ma anche tenendo conto del patrimonio: ovvero case, conti correnti e titoli. E se una famiglia è più o meno numerosa, se lavorano marito e moglie o solo uno dei due, se ci sono figli minori, mutui da pagare, le spese possono essere molto diverse. Così lo stesso reddito e lo stesso patrimonio possono avere un peso assai diverso. Prendiamo il caso di una famiglia con marito e moglie che lavorano e un imponibile Irpef da 65 mila euro l’anno, due figli di cui uno minore, una casa di proprietà, un mutuo da pagare da 200 mila euro praticamente all’inizio e 25 mila euro in banca. L’isee si aggirerà attorno ai 26 mila euro, che è molto meno della somma dei due stipendi. Se il mutuo non ci fosse, sforerebbe i 30 mila. Se marito e moglie non avessero figli, l’Isee oscillerebbe da 43 a 50 mila euro, con o senza mutuo. Una bella differenza. Con l’Isee chi oggi è esente potrebbe diventarlo, ma anche viceversa: a seconda delle fasce che saranno applicate. Per dodici anni l’Isee è stato utilizzato per accedere a numerosi servizi: dalla determinazione delle rette per il ricovero degli anziani in strutture assistite al calcolo delle soglie di esenzione per determinate prestazioni sanitarie, dall’accesso agli asili nidi alle borse di studio o al rimborso dei libri scolastici, anche per determinare l’importo dei buoni pasti comunali per la scuola o la retta dell’asilo. Ma non da tutti e non in modo omogeneo. In rete sono disponibili programmi che aiutano a calcolare l’Isee: anche sul sito dell’Inps. Basta digitare: www.Inps.it/servizi/isee/simulazione/simulazionecalcolo.asp  Ma è solo una simulazione. L’unico documento valido è quello compilato dai centri di assistenza fiscale o dall’Inps stessa. Il rilascio dell’attestazione è gratuito e il certificato vale un anno. Chiunque può chiedere che gli venga calcolato l’indicatore Isee: anche gli stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno valido o in attesa di rilascio.  
   
   
STATISTICA FVG: PRESENTATA 41.MA EDIZIONE "2011 REGIONE IN CIFRE"  
 
Trieste, 17 novembre 2011 - Dalle circa 60 pagine (di piccolo formato) della prima edizione nel 1970 alle "corpose" 360 pagine (+cd-rom allegato) dell´edizione 2011, rinnovata nell´aspetto grafico e nei contenuti. Si presenta così "Regione in cifre", l´Annuario statistico del Friuli Venezia Giulia presentato ieri a Trieste dall´assessore regionale alle Finanze e Programmazione Sandra Savino, frutto del lavoro del servizio Statistica e Affari generali della direzione Finanze, Patrimonio e Programmazione con la collaborazione dell´Ufficio stampa della Regione stessa e, dunque, grazie ad un lavoro "tutto interno" all´Amministrazione regionale. "Siamo forse più ´curiosi´", ha osservato l´assessore Savino commentando la sempre più ricca informazione statistica contenuta nella pubblicazione (distribuita ad uffici, scuole e biblioteche della regione - da domani tutti i "numeri" saranno comunque a disposizione sul sito web della Regione) ma anche un sempre più utile strumento di analisi, ha indicato la Savino, per l´impostazione dei provvedimenti finanziari, cioè leggi finanziarie regionali ed assestamenti di bilancio. Tutti i dati contenuti in "2011 Regione in cifre" sono stati suddivisi in sette grandi capitoli: dal territorio alle infrastrutture, dall´economia e lavoro alla pubblica amministrazione, alla "società", alla popolazione, ai "confronti internazionali", in cui la realtà del Friuli Venezia Giulia viene messa in rapporto con Veneto e Trentino-alto Adige ma anche con Carinzia (Austria), Slovenia e Croazia. Tanti, anzi tantissimi i dati presenti nella pubblicazione, che tra l´altro contiene nuovi approfondimenti sul livello di soddisfazione delle famiglie per servizi e qualità della vita, sulla Ricerca & Sviluppo nelle imprese, sulla capacità turistica degli esercizi ricettivi ma anche nuove pagine sui risultati delle più recenti tornate elettorali. Sfogliando "2011 Regione in cifre" balzano ad esempio agli occhi alcuni numeri sugli stili di vita e di lavoro in Friuli Venezia Giulia, che ad esempio vedono la regione al secondo posto in Italia per la "soddisfazione" relativamente alla frequenza degli autobus del servizio pubblico o per il numero di visitatori di mostre e musei e per la partecipazione ai concerti, o il terzo posto, sempre a livello nazionale, per il numero di persone che praticano attività sportive o per il livello di soddisfazione nella qualità delle relazioni familiari.  
   
   
NEWCO PARTECIPAZIONI: DUE LE ADESIONI, NON PERÒ PIENAMENTE CONFORMI PROVINCIA E TRENTINO SVILUPPO SI RISERVANO DI VALUTARE COME PROCEDERE  
 
Trento, 17 novembre 2011 - Si è riunita martedì 15 novembre, la Commissione incaricata di valutare le offerte pervenute a Trentino Sviluppo a seguito dell’avviso pubblico per la costituzione di una nuova società di partecipazione a capitale misto pubblico-privato. Due le offerte presentate nei termini previsti dal bando, alle quali si aggiungono altre due manifestazioni di interesse. Entrambe le offerte sono state valutate come non interamente conformi alle richieste contenute nello stesso avviso pubblico. Tenuto conto della particolare situazione contingente dei mercati finanziari, Trentino Sviluppo si riserva perciò, d’intesa con la Provincia autonoma di Trento, di valutare nei prossimi giorni se e come procedere all’individuazione dei partner privati interessati ad unirsi al socio pubblico in partecipazioni congiunte nel capitale di imprese trentine, tenendo anche conto dell’interesse dimostrato dalle società finanziarie che non hanno formalmente aderito al bando. Il bando aveva l’obiettivo di individuare i partner finanziari interessati a dar vita ad una Newco costituita da capitale misto pubblico-privato, alla quale Trentino Sviluppo avrebbe partecipato con un capitale sociale iniziale di 5 milioni di euro, pari ad una quota minoritaria compresa tra il 20% e il 49%. Ai finanziatori privati spettava quindi una posizione maggioritaria, a garanzia della prospettiva di ritorno economico dell’investimento. Le proposte formalizzate dai due concorrenti che all’11 novembre scorso hanno presentato formale offerta, aderendo al bando, non sono tuttavia state giudicate dalla Commissione di gara come interamente conformi alle richieste contenute dell’avviso pubblico, che prevedeva la disponibilità da parte dei privati ad investire nella Newco un taglio minimo di almeno 5 milioni di euro. Trentino Sviluppo si riserva quindi di valutare nella prima seduta utile del proprio Consiglio di amministrazione, e d’intesa con l’azionista Provincia autonoma di Trento, come procedere rispetto a questo ulteriore strumento di partecipazione al capitale di società trentine ad alto potenziale di sviluppo, che potrebbe affiancarsi alle modalità già adottate dalla società di sistema della Provincia.  
   
   
DOSSIER CARITAS POVERTÀ 2011, SEMPRE PIÙ ITALIANI AI CENTRI DI ASCOLTO DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 17 novembre 2011 – “Le persone che si rivolgono ad enti ed associazioni in cerca di aiuto è, anno dopo anno, in costante aumento. Il risultato evidenziato dal Dossier della Caritas è la conferma di una tendenza che ormai ha assunto connotati drammatici. É un quadro che ben rappresenta la realtà e che apre uno squarcio su una situazione che sta diventando complessa ogni giorno che passa”. C’era anche l’assessore al welfare Salvatore Allocca ieri pomeriggio a Lucca, a Dire e Fare, alla presentazione del Dossier Caritas 2011 sulle povertà in Toscana. L’ottavo dossier realizzato dalla Caritas per la Regione (che ne sostiene la realizzazione) attraverso il progetto Mirod, acronimo di Messa In Rete Osservatori Diocesani, sottolinea il disagio crescente delle persone che decidono di rivolgersi ai 120 Centri di Ascolto sparsi su tutto il territorio. “Ormai è un fenomeno trasversale – ha detto ancora Allocca – che interessa tutti. Perdere il lavoro, poi la casa, mettere in crisi i legami familiari: basta poco per trovarsi ad annaspare in un gorgo che, nemmeno pochi anni fa, sembrava inimmaginabile. Il lavoro svolto della Caritas attraverso i Centri di Ascolto è per noi una fonte preziosissima di informazioni sull’esclusione sociale. L’andamento delle richieste di ascolto fornisce dati utili a leggere sia in termini quantitativi che qualitativi la crescita del disagio”. Nel 2010 è ancora una volta aumentato il numero delle persone ascoltate: dalle 24.153 del 2009 si è passati a 24.832 (+ 2,8%). Il trend di crescita è più consistente se rapportato al 2008: +10,4%. Pur restando straniera la maggioranza (il 74,5%), è in costante aumento il numero degli italiani: nel 2007 erano poco più di un quinto, adesso sono più di un quarto, il 25,5%. In valore assoluto gli italiani sono passati da 4.036 nel 2007 a 6.322. Resta sempre maggioritaria la componente femminile: il 53,7% (un anno prima era del 52,8%). Come anche maggioritaria è la quota con età compresa tra i 25 ed i 45 anni, il 52,9%, dato stabile. Aumenta invece ogni anno l’età media: nel 2004 era di 42 anni per gli italiani e di 32 per gli stranieri, adesso è rispettivamente 48,5 e 38 anni. In aumento anche la percentuale dei senza tetto: il 7,5%, contro il 7% del 2009. L’8,1% vive in alloggi di fortuna (erano l’8,8% nel 2009), soltanto il 5% vive in una casa di sua proprietà e un altro 5% circa (quasi tutti italiani) vive in alloggi Erp. Sale lievemente la quota di italiani che vive in casa di proprietà: dal 13,2 del 2009 al 13,4%. Cala leggermente la percentuale di stranieri con almeno un diploma o titolo equivalente: dal 47% si è passati al 46%. Oltre il 79% degli italiani ha un titolo di studio pari o inferiore alla licenza media, dato stabile rispetto al passato. I disoccupati sono il 73,7% del totale, altro dato stabile. Aumenta la quota di senza lavoro di nazionalità italiana: dal 63% al 66%. Il dato riferito agli stranieri è in lieve diminuzione: dal 76,9% al 76,5%. L’11% degli italiani è pensionato. Poco meno della metà degli stranieri ascoltati è europeo con la Romania ancora in testa come nazione di provenienza: oltre un quarto, in aumento, rispetto al 22,4% del 2009. Il 15% è di origine marocchina (13,9% nel 2009), l’8,2% albanese (7,3%), il7,6% peruviana (8,9%), il 5% circa somala (7,6%) e il 4% ucraina (stabile). Ben oltre la metà degli stranieri (56% circa) ha dichiarato di essere arrivato in Italia da almeno 5 anni. Il 7% da meno di un anno. Quasi un extracomunitario su tre non ha permesso di soggiorno (dato comunque in calo sensibile, erano il 44% nel 2007). Tra le questioni più affrontate durante i colloqui la povertà di risorse materiali (quasi il 37% rispetto al 31% di un anno prima), il lavoro (disoccupazione, sottoccupazione, sfruttamento, in totale il 36,5% dei casi, rispetto al 31,7% del 2009), la casa (7,3%) la salute (5,7%), la famiglia (5%) e, per gli stranieri, le questioni legate all’immigrazione (4,1% sul totale dei problemi manifestati dagli stranieri, dato in netto calo rispetto al 7,9% del 2009). Limitatamente agli italiani, al primo posto la mancanza di risorse materiali (44,4% rispetto al 40,2% del 2009), seguita dalla disoccupazione (27,9%, 25,1% nel 2009) e dai problemi legati alla casa (precarietà, sfratto, ecc.: 7%, dato in calo rispetto agli ultimi anni). Anche per un terzo degli stranieri la povertà economica il problema principale (28,4% nel 2009), segue il lavoro (39,8%contro il 33,9%). Oltre un quarto delle richieste è di beni e servizi materiali (22,8% nel 2009). Aumentano anche quelle di lavoro (22,5% contro il 19,3% nel 2009 e il 14% nel 2008), così come quelle di ascolto legato a progetti di intervento/accompagnamento e ad un adeguato orientamento ai servizi del territorio (28%, erano il 24% nel 2009 e il 17% nel 2008). Gli italiani chiedono soprattutto sussidi economici (quasi la metà, erano il 45,7% nel 2009), consulenza professionale (60,3%, erano il 56,3% nel 2009), beni e servizi materiali (34,9%, rispetto al 32,1% del 2009). Gli interventi di sanità/igiene personale (primo il servizio doccia) e quelli nell’ambito dell’istruzione provengono quasi esclusivamente da stranieri (rispettivamente, 85,2% e 94,3% nel 2010, 88,8% e 91,9% nel 2009).  
   
   
FVG, SICUREZZA: SOTTOSCRITTI ACCORDI PER 234 MILA EURO  
 
 Trieste, 17 novembre 2011 - Sono stati sottoscritti ieri a Trieste i patti per la sicurezza tra la Regione Friuli Venezia Giulia, i Comuni di Sagrado e Gradisca, l´Università di Udine e l´Erdisu di Trieste. Saranno così distribuiti 234 mila euro (100 mila a Gradisca, 50 mila a Sagrado, 60 mila all´Università del Friuli e 24 mila all´Erdisu di Trieste) per incrementare la sicurezza in alcune situazioni sensibili attraverso l´aumento dell´illuminazione, delle telecamere, della rete dati e con lo spostamento della Polizia di Gradisca dal centro cittadino ad una sede più vicina al Cie (Centro di identificazione ed espulsione) e al Cara (Centro assistenza richiedenti asilo). Con l´assessore alle Attività produttive e Sicurezza, Federica Seganti, hanno firmato le convenzioni il sindaco di Gradisca, Franco Tommasini, il prosindaco di Sagrado, Marco Vittori, il presidente dell´Erdisu di Trieste, Marco Vascotto, ed il responsabile della sicurezza dell´Università di Udine, ingegner Stefano Grimaz. "Per quanto riguarda Trieste e Udine, con questi accordi ci siamo concentrati sui sistemi di videosorveglianza, per migliorare l´accesso degli studenti agli edifici che nel capoluogo regionale si trovano in area Urban, ancora poco illuminata, e prevenire atti vandalici nell´edificio dei Rizzi, a Udine", ha spiegato l´assessore. Parallelamente "a Gradisca i patti riguardano, oltre allo spostamento del comando della Polizia, il completamento dell´illuminazione pubblica, mentre a Sagrado i contributi serviranno alla realizzazione di interventi nell´area adiacente la Stazione ferroviaria, frequentata sia dai pendolari che dagli ospiti del Cara". "In questo modo completeremo attività avviate già lo scorso anno", ha confermato l´assessore Seganti, lasciando ai presenti, che hanno ringraziato la Regione per il contributo dato al miglioramento della vivibilità nel territorio, il compito di illustrare i dettagli dei progetti. In particolare Vascotto ha dichiarato che con gli attuali finanziamenti verrà potenziata la rete telematica per collegare i 60 appartamenti situati in area Urban alla centrale di controllo dell´Edificio 3 di Piazzale Europa, già dotato lo scorso anno di telecamere (una decina in tutto) assieme all´Edifico 4. L´ingegner Grimaz ha spiegato come l´installazione di un sistema di videosorveglianza nel Polo scientifico dei Rizzi avrà funzione dissuasiva e servirà a posteriori a capire se i danni che vengono fatti sono conseguenza di atti vandalici o goliardici, tenendo sotto controllo una pluralità di soggetti. Tommasini ha notato che, anche grazie al potenziamento dell´illuminazione, attualmente "le cose a Gradisca stanno andando meglio, ma non dobbiamo comunque dimenticare l´impatto di Cara e Cie in una cittadina di 6.500 abitanti", mentre Vittori, ricordando come la Stazione di Sagrado rappresenti uno snodo importante per il bacino dell´Isontino ed il Cormonese, ha confermato che le stesse Forze dell´Ordine hanno rilevato l´importanza, in quell´area, di opere per il potenziamento dell´illuminazione e del passaggio dei pedoni.  
   
   
PRESENTATA LA “GIORNATA NAZIONALE SUI TESTIMONI DI GIUSTIZIA”  
 
Catanzaro, 17 novembre 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il presidente della Fondazione “Don Francesco Caporale” Fulvio Scarpino hanno presentato la seconda “Giornata nazionale sui testimoni di giustizia”, che si svolgerà all’Auditorium “Casalinuovo” di Catanzaro, venerdì prossimo 18 novembre, a partire dalle ore 9.00. “L´appuntamento – ha spiegato l’assessore Caligiuri - si inserisce nell´ambito delle politiche per la cultura della legalità promosso dalla Regione Calabria e scandito, tra l´altro, dall´aumento del tempo scuola negli istituti dei comuni ad alta densità criminale e l´utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata ad usi formativi e culturali”. Caligiuri ha, poi, comunicato che entro l´anno ci sarà l’approvazione di un “Libro verde sulla cultura della legalità" ed ha ricordato la proposta di legge regionale, che sarà discussa entro il mese dicembre in Consiglio Regionale, che modifica le norme a favore delle vittime della ´ndrangheta, ampliandola anche ai testimoni di giustizia, prevedendo adeguate tutele. “L’evento – ha detto Fulvio Scarpino – è stato dedicato a Teresa Buonocore, la ‘madre coraggio’, che fu uccisa nel 2010, per aver convinto la sua bambina, di appena 8 anni, a testimoniare contro il mostro che aveva violato la sua infanzia, facendolo condannare”. Infine Scarpino ha evidenziato la differenza sostanziale tra collaboratori di giustizia, che sono stati autori di reato, e i testimoni di giustizia, che sono stati invece vittime. Alla manifestazione interverranno intellettuali, uomini dello Stato e protagonisti di livello nazionale.  
   
   
RICHIEDENTI ASILO: VERSO LE ÉQUIPES TERRITORIALI LA PROVINCIA DI PARMA COORDINA UN PROGETTO FORMATIVO NAZIONALE. INIZIATIVE IN 20 CITTÀ DI 10 REGIONI ITALIANE.  
 
Parma, 17 novembre 2011 – La costituzione di équipe multidisciplinari territoriali per la presa in carico e la progettazione socio-sanitaria dei percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione per richiedenti e titolari di protezione internazionale. È un obiettivo importante, alto, quello che si prefigge il progetto Salut-are, di cui la Provincia di Parma è capofila a livello nazionale. Dopo le linee guida per un’accoglienza integrata, esito della progettualità dello scorso anno, ora si punta alla diffusione capillare, in tutta Italia, di prassi condivise, mirando appunto a creare e formare équipe ad hoc. Le parole d’ordine sono “multidisciplinarità” e “presa in carico integrata”, nella consapevolezza che i casi di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, i più vulnerabili in particolare, necessitino di un approccio che sappia integrare e non disgiungere dimensione sociale, sanitaria e giuridica. Per far questo si farà formazione degli operatori e si partirà da buone prassi già sperimentate in diverse realtà: in primis proprio il Parmense, che sull’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo ha una lunga tradizione proprio come sistema territoriale. L’obiettivo ultimo è contribuire a ri-organizzare il sistema-asilo, in un contesto – quello italiano – ancora orfano di una legge organica in materia. “Stiamo parlando di persone – ha detto nella presentazione di oggi in Provincia di Parma l’assessore alle Politiche sociali Marcella Saccani - per le quali il tema della salute rischia di diventare il crocevia di un possibile progetto di vita. Stiamo parlando di vittime di tortura, di donne stuprate o violentate nel corso di guerre, di persecuzioni. Con le linee guida per l’accoglienza noi abbiamo fatto da scuola a un sistema che è diventato nazionale, con questo percorso vogliamo fare la stessa cosa: diventare modello di fronte al quale ci sia un’uniformità di approccio, di metodo e di capacità di rispondere a bisogni così drammatici dell’oggi”. Della rete coordinata dalla Provincia di Parma fanno parte enti e istituzioni impegnati da anni in progetti di aiuto e sostegno a rifugiati e richiedenti asilo. Due le realtà parmensi coinvolte: il Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale di Parma (Ciac), ente gestore del progetto, e l’Ausl di Parma. “L’importanza delle équipe multidisciplinari per l’integrazione dei rifugiati – ha spiegato il direttore generale dell’Ausl Massimo Fabi - riguarda in particolar modo anche i servizi socio-sanitari: grazie al progetto verranno infatti ulteriormente qualificati i percorsi di cura e presa in carico di persone vulnerabili all’interno dei servizi, per promuovere così la cultura dell’accoglienza tra tutti gli operatori sanitari. Con questi obiettivi, del resto, sono già attivi da anni anche gli Spazi salute immigrati nei Distretti sanitari provinciali”. Destinatari del progetto sono gli operatori, e quindi: il personale socio-assistenziale delle Asl e del sistema integrato dei servizi sociali del territorio; il personale sanitario e para-sanitario delle Asl; i professionisti referenti dei servizi di supporto psicologico e medico, nonché di orientamento legale, dei progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), dei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) e degli operatori delle comunità per minori. A loro saranno rivolte le iniziative di formazione coordinate che si svolgeranno in 10 regioni e in 20 città italiane (Torino, Milano, Brescia, Trieste, Udine, Bologna, Parma, Ferrara, Firenze, Pisa, Roma, Frosinone, Napoli, Caserta, Cosenza, Crotone, Bari, Foggia, Palermo, Ragusa), con il coinvolgimento di oltre 20 Aziende sanitarie locali: iniziative che potrebbero anche diventare modello per un piano formativo adottabile a livello nazionale. Il costo del progetto è di circa 266mila euro, dei quali poco meno di 200mila provengono dai contributi comunitari (Fondo europeo per i rifugiati – Fer), 7.800 sono dall’ente capifila e quasi 59mila sono contributi pubblici nazionali. “È un progetto importante – ha osservato Michele Rossi, coordinatore dell’iniziativa per il Ciac di Parma - perché vuole promuovere una riforma all’interno del sistema asilo, un sistema che presenta tratti di non sistematicità: insufficienza nella ricettività, incertezza nella definizione dei percorsi, e anche, ancora, il persistere di barriere all’accesso alla rete dei servizi per questa popolazione. Saranno realizzati percorsi formativi per gli operatori, finalizzati a costituire sui territori équipes multidisciplinari capaci di unire diverse competenze e diversi approcci: per risolvere una complessità che è giuridica, sociale e sanitaria e che è tipica della condizione dei rifugiati. Questo modello multidisciplinare l’abbiamo già sperimentato a Parma, con la costituzione di un coordinamento socio-sanitario che ha dato esiti importanti in termini di tutela della salute ma anche di conseguimento di condizioni di autonomia per queste persone”. Tra gli obiettivi, oltre a quello prioritario delle équipe multidisciplinari territoriali, anche l’individuazione di modalità d’intervento condivise, con una programmazione coordinata, la creazione di una piattaforma informatica per il confronto e lo scambio di buone prassi, la raccolta di materiali per la creazione di un archivio informatico ad hoc, la realizzazione di una pubblicazione sull’intera esperienza, il rafforzamento della collaborazione tra Aziende sanitarie locali, Enti locali ed Enti gestori dei servizi di accoglienza. Ecco tutti i componenti della rete: Capofila: Provincia di Parma- Partners: 1.Ciac Onlus, Parma (coordinamento); 2. Regione Emilia Romagna, agenzia sanitaria e sociale regionale, Bologna; 3. Save the Children Italia, Roma; 4. Asgi, Torino; 5. Centro Astalli, Roma; 6. Simm, Roma; 7. Cerisc, Prato; 8. Coop. Sociale Camelot, Ferrara; 9. Coop. Sociale Ethica, Cassino; 10. Associazione Adl, Brescia; 11. Ics Ufficio Rifugiati, Trieste; 12. Less Onlus, Napoli; 13. Fondazione S. Giovanni Battista, Comiso; 14. Gruppo Lavoro Rifugiati, Bari. Aderenti: Regione Emilia Romagna -Assessorato Sociale e Sanità; Regione Puglia; Regione Calabria; Comune di Ferrara; Comune di Firenze; Asl Trieste; Ausl Parma; Ausl Ferrara; Asl Roma A; Asl Frosinone; Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenze; Centro Interdipartimentale in Medicina Legale applicata, Tecniche penalistico-criminologiche e Vittimologia dell’Università degli Studi di Ferrara; Gruppo Articolo 32; Naga Milano Associazione Progetto Accoglienza Borgo San Lorenzo; Caritas Diocesana di Ragusa.  
   
   
QUOTE ROSA. AVVOCATURA CAMPIDOGLIO: GIUDICI VALUTERANNO SOLO SU DIFETTO MOTIVAZIONE  
 
Roma, 17 novembre 2011 - Il Consiglio di Stato, nella camera di consiglio del 15 novembre , si è pronunciato sul ricorso in appello proposto da Roma Capitale avverso l’ordinanza con cui il Tar Lazio si era espresso in ordine all’atto di nomina della nuova Giunta Capitolina effettuato con l’ordinanza sindacale n. 177 del 19 luglio 2011. Palazzo Spada, pur respingendo sia l’appello principale proposto da Roma Capitale, sia l’appello incidentale proposto fra gli altri dal consigliere capitolino Monica Cirinnà, ha espresso valutazioni che delimitano i possibili profili di fondatezza del ricorso al solo difetto di motivazione dell’atto impugnato, profilo la cui compiuta valutazione viene espressamente rinviata alla fase di merito, sede naturale per l’approfondimento delle questioni sollevate. Si sottolinea che anche il Giudice d’appello ha ritenuto di non sospendere l’atto impugnato consentendo così, in ogni caso, il normale proseguimento dell’attività dell’organo politico. È quanto precisa l’Avvocatura del Campidoglio.