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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Febbraio 2012
SPOSARE L´INNOVAZIONE CON LE ANTICHE TRADIZIONI PER IL PANE EUROPEO  
 
Si può dire con sicurezza che gli europei amano il proprio pane. Sia che si tratti del pane scuro di segale tedesco o della baguette francese, agli europei piace consumare questo cibo ricco di amido. Un team di ricercatori guidati dal politecnico di Kaunas in Lituania ritiene che gli europei ora si fanno il pane da soli o lo comperano dalle panetterie locali. I risultati sono parte del progetto Fermfood ("Fermented products by using lactic acid bacteria with antimicrobial activity for bread production"), che è supportato nell´ambito di Eureka, la piattaforma europea per la ricerca e lo sviluppo (R&s). La professoressa Grazina Juodeikiene del politecnico di Kaunas suggerisce che le persone sono alla ricerca del gusto e della consistenza che la maggior parte dei produttori industriali di pane evita nei propri prodotti. Secondo la professoressa Juodeikiene, grazie ai risultati dello studio il pane potrebbe ora sia conservare il gusto che i consumatori desiderano sia durare più a lungo sugli scaffali in totale sicurezza. Quando un´azienda straniera è andata in Lituania per insegnare ai panettieri locali a fare diversi tipi di pane, la professoressa Juodeikiene ha deciso di studiare come poter fare un pane che sia delizioso e che duri a lungo. "Esso era eccellente, ma il giorno dopo ci si poteva giocare a baseball," dice. "La mia idea era quella di sviluppare un pane che possedesse quelli che io chiamo i grandi 5: maggiore durata sugli scaffali, sapore migliore, consistenza migliore, più fibre alimentari e meno additivi." Lo studio ha ottenuto alcuni risultati interessanti, compresi dei modi per soddisfare le richieste dei consumatori odierni attingendo da un´antica tecnica di panificazione. I lituani, assieme agli estoni e ai lettoni, consumano pane di lievito naturale, fatto utilizzando una metodo di lievitazione naturale che alcuni esperti ritengono risalga all´epoca dell´antico Egitto. La maggior parte dei paesi ha rimpiazzato questa tecnica di lievitazione grazie al lievito prodotto industrialmente e agli additivi alimentari. Il pane di lievito naturale, tuttavia, continua ad essere un alimento di base nelle regioni baltiche e in altre parti del globo. L´ingrediente chiave nel pane di lievito naturale è un "innesco" o "pasta madre" di farina e acqua che fermenta quando viene aggiunta una coltura di lactobacillus. Questo innesco è ciò che conferisce leggerezza all´impasto. I panificatori nutrono e conservano questa coltura viva allo scopo di utilizzarla in varie pagnotte successive. I panettieri locali dipendevano da inneschi fatti all´estero. Per questo motivo la professoressa Juodeikiene ha ritenuto fosse giunto il momento che i lituani sviluppassero la propria pasta madre. Dati gli scopi di questo studio, il team di Fermfood ha raccolto campioni delle colture di lactobacillus dai panifici di tutta la Lituania. I ricercatori provenienti da Estonia, Lettonia e Lituania hanno analizzato le varie forme di colture; essi hanno studiato quali fattori influivano sul pane a lievito naturale e quando questo si ammuffiva. La consistenza del pane è stata testata con attrezzature sofisticate. Grazie alle onde acustiche, il team è riuscito a ripetere i test sulla stessa fetta di pane, poiché questa non si sbriciolava. Il team ha sviluppato colture maggiormente efficaci per generare un pane a lunga durata migliore, con alcune pagnotte che duravano tre settimane senza sviluppare muffa. Rappresentanti governativi stranieri hanno già manifestato interesse per i risultati del progetto Fermfood. L´ambasciata giapponese a Vilnius ha richiesto maggiori informazioni circa l´esito di questa tecnica di panificazione. "La prossima grande sfida è come nutrire una popolazione mondiale in aumento," dice la professoressa Juodeikiene. "Non abbiamo altra alternativa che quella di intensificare la produzione delle colture. La cosa bella riguardo a Fermfood è il suo aspetto altamente pratico, e che io vedo un grande futuro in questa ricerca." Per maggiori informazioni, visitare: Fermfood: http://www.Eurekanetwork.org/project/-/id/3966  Eureka: http://www.Eurekanetwork.org/    
   
   
IMPEGNO PUGLIA PER ZUCCHERIFICIO MOLISE, MA NON INFRANGERE LA LEGGE  
 
“La Puglia continuerà ad assicurare l’impegno politico istituzionale a favore dello Zuccherificio del Molise. Ritengo che questo sia elemento ed impegno più importante della quota di ricapitalizzazione dello 0,0098% pari a circa 1.470 euro, che la Puglia dovrebbe versare. Infatti, pur condividendo le ragioni della ricapitalizzazione societaria, utile a recuperare competitività sul mercato, non possiamo certamente immaginare di infrangere la legge”. Così Dario Stefàno, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, ente azionista allo 0,0098% dell’unico Zuccherificio dell’Italia centro meridionale, in questi giorni al centro di un progetto che dovrebbe condurre all’aumento del capitale sociale da parte dell’azionista di maggioranza, la Regione Molise. La Puglia, va detto, tra l’altro, attraverso i suoi produttori agricoli rappresenta il principale fornitore di barbabietole quale materia prima dello Zuccherificio di Termoli e, quindi, ha da sempre guardato con attenzione alla evoluzione della situazione societaria. “Siamo consapevoli – spiega l’assessore Stefàno – che il delicato e difficile momento che sta investendo lo stabilimento, richiederebbe una ricapitalizzazione societaria ma ciò non può avvenire ad opera dei soggetti istituzionali, tenuti per legge a perseguire esclusivamente obiettivi di natura istituzionale. Peraltro, pur potendo, val la pena ricordare la situazione disastrata i cui versano le casse degli Enti regionali - e la Puglia purtroppo non fa eccezione - a causa dei tagli imposti dalle manovre di Tremonti già nel 2010. Ma in ogni caso, sarebbe una operazione nel solco della "non liceità", che non possiamo immaginare assolutamente di intraprendere”. “Nello specifico – sottolinea ancora l’assessore Stefàno – a dettare la linea è la normativa nazionale che per tutelare la concorrenza ed il mercato, stabilisce che le Regioni non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni anche di minoranza in tali società”. “Una precisazione – conclude Stefàno – che riteniamo obbligatoria nei confronti di quanti, al di là della collocazione politica, in questi giorni, vogliono tirarci per la giacchetta ignorando - o facendo finta di non conoscere - una cornice normativa che, per quanto ci riguarda, ci impedisce certamente di accrescere il nostro ruolo di socio ma che però non ci impedirà di essere della “partita politica” che dovrà supportare l´esigenza di intervenire sulla capitalizzazione attraverso la ricerca di eventuali soggetti imprenditoriali interessati”.  
   
   
PANNELLI SOLARI PER I PROSCIUTTIFICI DI SAN DANIELE VERSO ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE FVG E PROVINCIA DI UDINE CONTRIBUTI MINISTERIALI PER OLTRE 1,5 MLN. EURO  
 
Trieste - É stata approvata ieri, su proposta dell´assessore alla Programmazione Sandra Savino, una delibera che autorizza la Giunta regionale a siglare con l´Amministrazione provinciale di Udine un Accordo di programma per la realizzazione di un progetto pilota di durata triennale che prevede l´installazione di pannelli solari nel parco agro-alimentare di San Daniele del Friuli. Serviranno per la produzione di acqua calda sanitaria, da utilizzare durante i processi produttivi e negli impianti di pulizia delle imprese del prosciutto, sia a San Daniele che nei vicini comuni di Ragogna, Fagagna, Rive d´Arcano, Coseano e Dignano. Grazie al Protocollo d´intesa per la promozione e la diffusione di energia da fonti rinnovabili siglato nel 2009 tra ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e Regione, il ministero contribuisce con un finanziamento di 1.575.000 euro, che corrisponde al 50 per cento del costo complessivo delle iniziative. La quota rimanente degli investimenti sarà a carico delle attività produttive ammesse a finanziamento ministeriale, sulla base di uno specifico bando. "Rivolgo un plauso a queste iniziative che si auspica possano contribuire in maniera rilevante alla produzione di energia da fonti rinnovabili", ha dichiarato l´assessore Savino. "Iniziative che, inserite in un´ottica di filiera, aumentano indirettamente anche il valore aggiunto dei prodotti di qualità che contraddistinguono il nostro territorio". Per far fronte alle esigenze di consumo di un prosciuttificio di medie dimensioni - in termini di acqua calda sanitaria per lavaggi e mantenimenti in temperatura e umidità delle celle - occorrono circa 300 metri quadri di collettori solari per ogni ciclo di processo, pari a circa 210 mila euro ad intervento. Sulla base delle previsioni, su scala triennale ogni anno approssimativamente il 15 per cento dei prosciuttifici (35 sono quelli presenti in zona) potrebbe aderire all´iniziativa, per cui si stima che a completamento del programma una quindicina di imprese potrebbero risultare ammesse al contributo. Il tutto si tradurrà in una significativa riduzione dell´inquinamento dell´aria, con 637 mila Kg/anno di anidride carbonica in meno, oltre che in considerevoli risparmi sulla bollette del metano.  
   
   
GENOVA: PESCATORI IN RIVOLTA CONTRO REGOLAMENTO UE DA BARBAGALLO APPELLO A CAPITANERIE DI PORTO, IN AGENDA DELLA COMMISSIONE REGIONI E CONDIVISIONE PIANI DI GESTIONE CON MARINERIE LOCALI  
 
Coro di no al regolamento europeo sulla pesca da parte delle marinerie liguri, protagoniste in mattinata di una manifestazione e nel pomeriggio di un incontro nella sede della regione Liguria con l’assessore alla Pesca Giovanni Barbagallo, il presidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone e i rappresentanti dei gruppi consiliari. Per evitare che, come sostengono i millecinquecento pescatori professionisti liguri, che il decreto Ue , affondi il comparto, l’assessore Giovanni Barbagallo chiederà di affrontare i problemi legati al regolamento 404 nella prossima riunione della commissione agricoltura e pesca delle regioni italiane, in programma nelle prossime settimane. Su richiesta dell’affollata delegazione dei pescatori presenti in sala, totalmente svincolata dalle associazioni di categoria, duramente contestate, Barbagallo ha invitato i rappresentanti delle marinerie liguri, dalla Spezia, Sestri Levante, Santa Margherita Ligure, Savona, Imperia a collaborare alla stesura dei piani di gestione per le varie tipologie di pesca e ha assicurato l’impegno della Regione Liguria ad avviare un contatto con le Capitanerie di Porto in questa fase molto delicata nei rapporti con il mondo della pesca professionale. Barbagallo ha sottolineato come il ruolo della Regione Liguria sia limitato dalle normative nazionali ed europee e che anche i recenti sostegni economici per il fermo della pesca ai rossetti, ora consentita, abbiano avuto bisogno di procedure molto complesse. Fra le norme del nuovo regolamento europeo l’obbligo dell’etichettatura a bordo di tutte le specie di pescato e la divisione in diversi contenitori ( “Se in una frittura ci sono dieci specie di pesci, occorre dividerle in dieci cassette”, hanno tuonato i pescatori”) e il divieto di pesca in diverse zone senza tener conto della realtà locale e del’habitat. In chiusura del lungo incontro in Regione Liguria è stata anche avanzata la richiesta di una legge regionale ad hoc sulla pesca che possa rivedere e mitigare le norme europee.  
   
   
AGRICOLTURA DI MONTAGNA. VOGLIA DI INVESTIMENTI E DI GIOVENTÙ  
 
Venezia - “C’è tanta, tantissima voglia di investimento sull’agricoltura di montagna, e voglia di gioventù. L’attività che le aziende rurali svolgono in queste zone è per molti aspetti un servizio pubblico: dovremo cercare di fare uno sforzo straordinario per sostenere il più possibile il desiderio di rimanere a lavorare e produrre in zone così difficili”. E’ il commento dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato ai dati che riguardano il bando relativo alla Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” destinato specificamente alla montagna, adottato nell’ottobre scorso e i cui termini sono scaduti il 30 gennaio. “Con quella iniziativa – ha ribadito Manzato – abbiamo voluto riconoscere il ruolo di prioritaria importanza che le aziende montane svolgono sul territorio, riservando loro 8 milioni 100 mila euro e prevedendo una maggiorazione di 10 punti dell’intensità dell’aiuto per tutti gli interventi di ristrutturazione del settore lattiero caseario”. Le richieste presentate sono state in tutto 147, per un insieme di investimenti che complessivamente sfiorano i 28 milioni di euro. A fronte dello stanziamento disponibile, l’entità del contributo richiesto arriva a 16,2 milioni. “Riusciamo dunque a coprire circa la metà delle richieste – ha riconosciuto l’assessore – mentre nelle aree svantaggiate di montagna abbiamo bisogno di assecondare la creazione di migliori condizioni di competitività nei sistemi produttivi agricoli locali, soprattutto per evitare l’abbandono dell’attività e quindi il venir meno del presidio e della manutenzione del territorio”. Dal punto di vista operativo, Avepa predisporrà entro maggio la graduatoria per l’erogazione dei premi; gli imprenditori agricoli in graduatoria utile potranno chiedere anticipi in base allo stato di avanzamento dei lavori, i quali andranno completati entro il 2014. Peraltro, il Bando generale del Psr pubblicato il 13 gennaio scorso, che mette sul piatto dello sviluppo rurale 228 milioni, prevede per la Misura 121 altri 32 milioni di euro, dei quali 8 per la montagna, con scadenza delle domande il 30 marzo. “Con quest’ultimo provvedimento – ha concluso Manzato – dovremmo dunque riuscire a coprire ulteriori richieste”.  
   
   
UNGHERIA, NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE  
 
Il primo ministro Viktor Orbán ha introdotto il nuovo programma di sviluppo rurale, per incentivare gli investimenti e la produzione nelle aree extra urbane ungheresi. Il progetto è stato presentato dal primo ministro ungherese durante un incontro nel quale è stata ribadita l´importanza del diritto fondiario ungherese e delle norme di tutela sulle proprietà rurali. Orbán ha inoltre sottolineato che l´Ungheria deve continuare a battersi contro le colture geneticamente modificate, al fine di proteggere i propri terreni agricoli, le acque sotterranee e la genuinità dei propri prodotti. Orbán ha infatti fatto notare che la sicurezza e il futuro del paese dipendono sempre più dalla sicurezza degli approvvigionamenti di cibo, acqua e fonti energetiche. In tal senso le aree rurali di campagna ricoprono un ruolo fondamentale per l´Ungheria e lo Stato, in questo delicato momento, ha il dovere di sostenere il settore agricolo per continuare ad tutelare i propri beni e servizi.  
   
   
CONAD ACCELERA SULLO SVILUPPO E CRESCE IN LOMBARDIA ACQUISITI 31 PUNTI DI VENDITA DEL GRUPPO LOMBARDINI IN SEI PROVINCE LOMBARDE. L’OPERAZIONE RAPPRESENTA UNA TAPPA IMPORTANTE NEL PROGETTO DI RAFFORZAMENTO DELLA PRESENZA DEL GRUPPO DISTRIBUTIVO IN REGIONE.  
 
A regime, nel 2013, il fatturato al consumo raggiungerà 1,2 miliardi di euro con 250 punti di vendita e 960 nuovi posti di lavoro. Chiuso il 2011 con l’acquisizione di 20 punti di vendita Lombardini in Sardegna e 43 del gruppo distributivo Rewe International Ag in dieci regioni italiane, Conad si propone ad inizio anno con una nuova operazione attraverso la propria associata Conad Centro Nord, con sede a Reggio Emilia, che opera in Lombardia oltre che nelle province occidentali dell’Emilia, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. “Questa nuova acquisizione rientra nel piano di sviluppo che Conad sta portando avanti in modo unitario assieme alle cooperative socie”, precisa il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. “L’obiettivo primario è crescere in Lombardia con Conad Centro Nord e diventare leader di mercato nel giro di pochi anni”. L’accordo tra Conad e il gruppo Lombardini – che darà vita anche una collaborazione logistica – è stato presentato in mattinata nel corso di una conferenza stampa a Milano. Cambieranno insegna 31 supermercati, affidati alla gestione diretta dei soci, della società Comprabene, che fa capo al gruppo distributivo bergamasco Lombardini, gestiti con l’insegna Pellicano. Dall’1 marzo Conad Centro Nord subentrerà nella gestione dei negozi di nuova acquisizione e, nell’arco dei sei mesi successivi, ne cambierà il lay out in base alla nuova riorganizzazione della rete ampliando anche l’assortimento dei prodotti a marca commerciale. Sei le province interessate, con 29 comuni: Bergamo (con 14 punti di vendita per 11.286 mq di superficie di vendita), Como (3 punti di vendita per 1.400 mq), Lecco (4 punti di vendita per 2.998 mq), Milano (4 punti di vendita per 1.802 mq), Sondrio (1 punto di vendita di 446 mq) e Varese (3 punti di vendita per 2.086 mq). La superficie di vendita totale è di 20.018 mq. Conad Centro Nord, in accordo con le organizzazioni sindacali regionali e territoriali della Lombardia, ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali. La nuova acquisizione consentirà alla Cooperativa di accrescere la propria quota di mercato in Lombardia. Nella sola provincia di Bergamo salirà dall’1,7 per cento del 2011 al 5,5 per cento nel 2013. A finanziare l’operazione, del valore complessivo fino ad un massimo di 50 milioni di euro, c’è un pool composto da tre istituti bancari: Bper, Meliorbanca e Cariparma nel ruolo di capofila. “Conad Centro Nord è un player di primo piano nella grande distribuzione organizzata ed ha un approccio al mercato che ci è molto familiare: mentalità imprenditoriale e attitudine alla prossimità e alla cooperazione – ha dichiarato Carlo Piana, direttore centrale del Gruppo Cariparma Crédit Agricole. “Siamo quindi particolarmente soddisfatti di aver contribuito al suo processo di crescita. Come Cariparma abbiamo condotto un’operazione di finanza d’impresa con Bper e Meliorbanca. Insieme abbiamo strutturato un finanziamento di complessivi 50 milioni di euro al fine di agevolare tale crescita per linee esterne”. Per Antonio Ferretti, vice responsabile Large Corporate di Banca popolare dell´Emilia Romagna "Questa operazione rappresenta una testimonianza concreta del sostegno che Bper assicura stabilmente alle imprese del territorio. Da molti anni siamo legati a Conad ed al suo sviluppo, un´eccellenza ed un esempio di imprenditorialità che si dimostra capace di crescere anche in un momento molto complesso come l´attuale". L’acquisizione dei punti di vendita del gruppo Lombardini rientra nel piano di sviluppo triennale di Conad Centro Nord 2011-2013 per un fatturato acquisito di 150 milioni di euro. Il piano prevede investimenti per 250 milioni di euro, per realizzare nuovo fatturato al dettaglio nel triennio per complessivi 440 milioni di euro con l’apertura di 52 punti di vendita (tra acquisizioni e sviluppo tradizionale) per 960 nuovi posti di lavoro, 500 dei quali dai punti di vendita ex Pellicano. La rete dei supermercati di Conad Centro Nord impiegherà complessivamente 3600 dipendenti; il numero dei soci imprenditori, asse portante e valore distintivo della Cooperativa crescerà da 463 a 600. La quota di mercato di Conad Centro Nord, comprensiva dello sviluppo tradizionale, sale dal 3,1 per cento del 2011 al 4,2 per cento nel 2013, con un incremento del 34 per cento. Cresceranno anche le vendite, che a fine 2013 dovrebbero attestarsi a 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 33 per cento rispetto al dato di preconsuntivo 2011 (900 milioni di euro). 250 i punti di vendita: 15 Conad Superstore, 120 supermercati Conad, 45 Conad City e 70 Margherita Conad. La superficie complessiva di vendita salirà a 165 mila mq, in crescita del 29,9 per cento compresi i 38 mila mq dello sviluppo tradizionale. “L’acquisizione è parte integrante degli obiettivi e delle strategie di crescita che ci siamo dati nel piano strategico triennale – sottolinea il direttore generale di Conad Centro Nord Ivano Ferrarini – con l’obiettivo di fornire ai nostri soci nuove opportunità di sviluppo e far crescere la quota di mercato in tutti i territori in cui operiamo. Con l’acquisizione dei punti di vendita del gruppo Lombardini e lo sviluppo tradizionale che abbiamo in cantiere, il fatturato a fine 2012 crescerà di 200 milioni di euro, con una quota di mercato del 3,9 per cento. A fine 2013 ci attendiamo un’ulteriore crescita per 100 milioni di euro e una quota di mercato al 4,2 per cento. Contiamo, soprattutto, sulla capacità imprenditoriale dei nostri soci e su una solida politica promozionale e commerciale d’insegna per raggiungere un incremento del 25-30 per cento delle vendite nel triennio”. “Abbiamo obiettivi ambiziosi, importanti, resi però possibili dalle capacità imprenditoriali dei nostri soci oltre che dalle collaborazioni che abbiamo stretto con tante aziende del territorio e dall´ottimo rapporto con le istituzioni locali”, fa notare il presidente di Conad Centro Nord Marzio Ferrari. “Il mercato e i clienti ci stanno premiando. La situazione economica e sociale è molto complessa. La stiamo affrontando con determinazione e con validi progetti, sempre dalla parte del cliente: puntiamo a fornire prodotti e servizi con il miglior rapporto fra convenienza e qualità e investiamo a sostegno dei consumi. Nel corso dell’anno abbiamo dedicato ai nostri clienti 39 promozioni e iniziative che hanno fornito un importante contributo al risparmio e al contenimento dell’inflazione”. Da segnalare Carrello Felice – 12 momenti promozionali mensili con 50 differenti prodotti a marchio scontati del 25 per cento – e Conad Day bis, 4 promozioni all’anno, sempre dedicate ai prodotti a marchio, proposte con la formula dell’1 + 1. Sul fronte dei servizi, a fine 2011, il distributore di carburanti Conad di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia ha fatto risparmiare ai cittadini 1.430.505 euro rispetto ai competitors di riferimento, mentre le due parafarmacie nei superstore di Casalpusterlengo (Lodi) e Guastalla (Reggio Emilia) hanno assicurato ai clienti un risparmio medio del 21 per cento sul prezzo delle confezioni. Nel corso del 2012 è prevista l’apertura di un nuovo distributore di carburanti e di due parafarmacie. Molto buono anche l’andamento delle vendite di prodotti a marchio, la cui incidenza sulle vendite complessive ha raggiunto il 18 per cento, grazie anche alle novità presentate nel corso dell’anno in tutti i brand: Conad, Conad Percorso Qualità, Conad il biologico, Sapori&dintorni Conad, Conad Kids, Ac Alimentum Conad. Assieme a 250 fornitori locali la cooperativa sviluppa una qualità che è evoluta e si è fatta eccellenza: 8 mila prodotti per un fatturato, a fine 2011, di 66 milioni di euro. «In Italia sta crescendo la povertà: nel 2010 il reddito medio annuo delle famiglie è sceso del 2,4 per cento rispetto a vent’anni fa e per il 2011 non sono attese notizie migliori”, dice il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. “Nella spesa di una famiglia media italiana i prodotti alimentari incidono sempre meno (nel 2010 valevano il 18,9 per cento). Le politiche commerciali di Conad rispondono alle nuove esigenze dei clienti. Le famiglie acquistano prodotti di qualità ma convenienti oppure lʼeccellenza alimentare. Per questo spingiamo sulla marca commerciale e sulla linea premium Sapori & Dintorni Conad. In termini di liberalizzazioni stiamo facendo la nostra parte, ma vorremmo essere messi nelle condizioni di poter fare tanto di più. Crediamo che le liberalizzazioni siano unʼesperienza che meritino un ulteriore, forte sviluppo, nellʼinteresse primario di tutti i cittadini. Vogliamo emergere da una certa omogeneità e abbiamo la certezza che razionalizzare quanto offriamo si tradurrà in vantaggi per lʼindustria, per il cliente e per Conad. Il modello Conad è sempre più vincente, perché ha buoni ingredienti: soci determinati che affrontano uniti la crisi, insegne per ogni necessità di spesa, promozioni e assortimenti che rispondono alle esigenze dei clienti, qualità, convenienza e innovazione». La solidità economica, la scelta di servizi declinati in funzione dei singoli format e concepiti in un’ottica di moderna efficienza e il piano di investimenti per lo sviluppo rendono Conad Centro Nord protagonista della grande distribuzione: i dati di preconsuntivo del 2011 indicano vendite ai soci per 629 milioni di euro (in crescita del 7,8 per cento rispetto al 2010), un patrimonio netto attestato a 140 milioni di euro, 202 punti di vendita. La filiera Conad Centro Nord impiega oltre 3300 collaboratori tra la sede, la rete di vendita con 2828 addetti, e il personale dei magazzini. Conad nel 2011 Continua il trend di crescita di Conad: 10,250 miliardi di euro di giro d’affari (+4,8 per cento rispetto all’anno scorso; +70 per cento dal 2002), leadership nei supermercati cresciuta fino al 16,2 per cento di quota di mercato (+1,2 punti percentuali rispetto al 15,4 per cento dello scorso anno) e nei punti di vendita di prossimità al 13,7 per cento contro il 12,8 per cento del 2010. La quota di mercato è salita al 10,3 per cento (9,9 per cento lo scorso anno). (fonte: Ac Nielsen) Sono 6,5 milioni le famiglie che ogni settimana fanno la spesa nei 2.959 punti di vendita del gruppo presenti, con una superficie di vendita di 1.560.835 mq, in 1.424 comuni di tutte le province italiane con una frequenza di spesa media di una volta alla settimana. Il risparmio per i clienti – Nel 2011 i clienti hanno risparmiato oltre 700 milioni di euro attraverso le iniziative e le promozioni realizzate anche dalle singole cooperative. Conad sta fronteggiando la crisi economica meglio dei concorrenti perché molto legata ai punti di vendita di piccole e medie superfici, che hanno le dimensioni giuste per un’offerta in linea con i nuovi consumi. In Conad la crescita non si limita ai supermercati, ma coinvolge anche gli iper ad insegna E.leclerc Conad che hanno registrato un fatturato in crescita del 4 per cento. Lo sviluppo – Per il 2012 Conad ha previsto uno sviluppo per 200 mila mq di superficie di vendita, con l’adesione di nuovi soci e la creazione di 500 posti di lavoro. L’incremento di fatturato atteso è di circa 1 miliardo di euro. Nel triennio 2012-2014 Conad ha in cantiere l’apertura di 260 nuovi punti di vendita in tutte le regioni italiane, con un investimento di 770 milioni di euro e la creazione di 5.800 nuovi posti di lavoro. La marca commerciale – A fine 2011, un prodotto su quattro negli assortimenti (24,5 per cento contro una media Italia del 17,3 per cento) sarà Conad, distanziando la media totale Italia di 7,2 punti percentuali testimoniando una crescita nettamente superiore a quella del mercato. Il fatturato alla vendita è in crescita del 20 per cento rispetto a quello dello scorso anno e a fine anno si attesterà a 2,2 miliardi di euro realizzato con una gamma di 2 mila prodotti con le etichette Conad, Conad Percorso Qualità, Conad il Biologico, Sapori&dintorni Conad, Conad Kids e Ac Alimentum Conad che coprono tutte le esigenze di consumo di una famiglia. Conad è leader nel 35 per cento delle categorie (se si sommano anche le seconde posizioni, la percentuale sale al 65 per cento). L’innovazione di servizio – Spinta ancora più forte la si ritrova nell’innovazione di servizio. A fine 2011 sono 13 i distributori di carburanti Conad (l’ultimo è stato inaugurato a Ferrara il 6 dicembre scorso) grazie ai quali i cittadini hanno risparmiato 24,1 milioni di euro, e 42 le parafarmacie che, in cinque anni, hanno generato un risparmio di oltre 6 milioni di euro con un risparmio medio del 22 per cento. Da segnalare che a novembre la spesa familiare per trasporti, combustibili ed energia elettrica ha superato quella per alimenti e bevande (attestata al 19 per cento della spesa mensile per famiglia). (fonte: Istat) Un litro di carburante costa più di un litro di latte o di un kg di pasta... L’obiettivo per il 2012 è arrivare a 100 corner Parafarmacia Conad in tutti gli ipermercati e i superstore con galleria commerciale, portare i corner Ottico in tutti gli ipermercati e – grazie anche agli auspicati provvedimenti del governo Monti in materia di liberalizzazioni – procedere con l’apertura di 30 nuovi distributori di carburanti Conad. La novità per il 2012 sarà la cremeria Sapori&dintorni Conad, con un primo corner inaugurato in anteprima nel nuovo ipermercato di Torino annesso allo stadio Juventus. L’obiettivo è aprirne una in ognuno degli ipermercati del gruppo. Conad è il primo in Italia a sviluppare la gelateria artigianale con la produzione a vista e con ingredienti tutti di origine italiana  
   
   
“AGRU-MI. UN MONDO DI AGRUMI”, UN’AFFASCINANTE MOSTRA-MERCATO CHE RENDE OMAGGIO AI PROTAGONISTI DELLA TAVOLA DELL’INVERNO NELLA VILLA DEL FAI. IL FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO PRESENTA “AGRU-MI UN MONDO DI AGRUMI” DOMENICA 19 FEBBRAIO 2012, DALLE ORE 10 ALLE 18 MILANO - VILLA NECCHI CAMPIGLIO, VIA MOZART 14  
 
Domenica 19 febbraio 2012, Villa Necchi Campiglio, proprietà del Fai - Fondo Ambiente Italiano nel cuore di Milano, sarà teatro di “Agru-mi. Un mondo di agrumi”, un’affascinante mostra-mercato che rende omaggio ai protagonisti della tavola dell’inverno. Una giornata di profumi avvolgenti e colori intensi in cui – dalle 10 alle 18 - sarà possibile scoprire e acquistare non solo i semplici frutti ma anche tanti prodotti realizzati con gli agrumi. Una ricca esposizione, allestita tra il giardino, il campo da tennis e il basement della Villa, presenterà l’universo di aromi e sapori degli agrumi: piante, frutti, marmellate, creazioni di pasticceria, cosmetici e raffinati decori. Dai limoni di Sorrento, alle marmellate di arance del Giardino della Kolymbetra (il giardino nella Valle dei Templi gestito dal Fai), dai golosi dragées agli aromatici liquori, dagli oli agrumati alle ceramiche dipinte, i visitatori avranno l’opportunità di acquistare prodotti e manufatti accuratamente selezionati sulla base della loro qualità e particolarità. Nel corso della manifestazione si avvicenderanno inoltre interessanti incontri a tema: Ore 12.00: presentazione di un inedito profumo eau de cologne dal nome Kolymbetra . La fragranza creata dal “naso” Jean Cavalier e prodotta da Icr – Industrie Cosmetiche Riunite, risultato di tre anni di lavoro e ricerca, combina note di fiori d’arancio, fiori di limone, bergamotto e ambra ed è stata voluta da Marcella Fichera e da Piero Castellini con il sostegno della famiglia e degli amici, in ricordo del figlio scomparso, al quale è stato dedicato il Giardino delle Kolymbetra. Il ricavato della vendita del profumo verrà destinato al Fai . Ore 14.30: conferenza sugli agrumi con Giuseppe Barbera, professore di Colture Arboree dell’Università di Palermo, grande esperto di alberi e paesaggi agrari, che approfondirà aspetti e caratteristiche della coltivazione degli agrumi, e con Alberta Cazzani, professoressa del Politecnico di Milano, specializzata in conservazione e tutela del paesaggio che soffermerà l’attenzione sui giardini-serra delle limonaie del Garda. Ore 15.30: “In cucina con gli agrumi”, incontro con uno chef di eccezione per scoprire ricette che danno vita a piatti dagli inconfondibili sapori mediterranei. Per l’intera giornata saranno proposti laboratori creativi che permetteranno a grandi e bambini di cimentarsi nella realizzazione di composizioni per la tavola con agrumi e fiori. Durante la manifestazione sarà possibile visitare Villa Necchi. Le visite sono guidate e soggette alla disponibilità di posti e orari, da verificare in biglietteria al momento dell´acquisto del biglietto. Orario di apertura al pubblico: La mostra-mercato sarà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17.30). Biglietti di ingresso: Mostra–mercato: Adulti € 5; Ridotti (4-12 anni) € 4; Iscritti Fai € 4 Mostra–mercato + Villa: Adulti € 10; Ridotti (4-12 anni) € 6; Iscritti Fai € 4 Per informazioni: Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 – Milano: tel. 02.76340121; fainecchi@fondoambiente.It Per maggiori informazioni sul Fai consultare il sito www.Fondoambiente.it  
   
   
PIATTO D’AUTORE 2012 V PREMIO NAZIONALE GIORNALISTICO GASTRONOMICO QUATTRO I GIORNALISTI VINCITORI: PROFUMI, COLORI E PRODOTTI D’ITALIA SAPIENTEMENTE RIELABORATI.  
 
“150 anni di gusto italiano”, il fil rouge della V edizione di Piatto d’Autore 2012, Premio Nazionale Giornalistico Gastronomico, è stato ben interpretato dai 13 giornalisti in gara. Il 24 gennaio, si è conclusa la kermesse ideata e organizzata da Grazia Saporiti, titolare di Cm Comunicazione: un viaggio tra i gusti d’Italia assaporato nelle splendida Sala Giardino Colonne dell’Hotel Westin Palace di Milano. A guidare gli ospiti attraverso i profumi e sapori delle specialità “di casa nostra”, la raggiante Maria Teresa Ruta, voce narrante della Manifestazione e il comico palermitano Francesco Rizzuto: una presentazione scoppiettante che ha divertito ed intrattenuto il pubblico fino a notte fonda. Ma la particolarità di questa edizione è stata, senza dubbio, la nuova sezione della competizione “Piatto d’Autore Ilovebeer”, che ha permesso proprio alla birra di “partecipare” alla serata in qualità di protagonista di numerose ricette. Il merito sarà stato sia dell’abilità dei cuochi che della novità, ma proprio due ricette “alla birra” hanno conquistato il primo e secondo premio. L’arista all’agro di birra di Alex Guzzi - Corriere della Sera – si è aggiudicata la celeberrima Pentola d’Oro di Baldassarre Agnelli, premio più ambito della serata, mentre la Zuppa di farro con fagioli e birra di Carla Chelo - News Mediaset – ha ottenuto il secondo, un robot da cucina di design Kitchen Aid. Il terzo premio, un piatto in pelle purpurea realizzato a mano dall’ artista umbro Stefano Conticelli di Bottega Conticelli, è stato consegnato a Sara Tieni – Vanity Food – grazie al suo Risotto all’Amarone con coscette di quaglia caramellate e fonduta di Bitto ed un quarto omaggio, un vaso di ceramica dipinta, è stato donato dall’ Apt Umbria a Cristiana Ceci - D La Repubblica – la quale ha voluto rendere omaggio alla sua terra d’origine preparando i Fusilli alle olive ripiene all’ascolana scoppiate. Anche gli altri finalisti, abbandonate le loro scrivanie, hanno preparato dei magistrali piatti da cuochi provetti da Marina Caccialanza, a Patrizia Ribuoli, Silvana Casarotto, Rosanna Ercole Mellone, Luigi Franchi, Alessandra Gesuelli, Maria Luisa Cocozza, Maria Celeste Crucillà e Gloria Ciabattoni. La giuria non ha certo avuto un compito facile nella scelta della vincitori. A “dare i voti” un nutrito gruppo di noti Chef provenienti da ogni parte d’Italia e Ticino: da Christian Bertogna che ha portato a Lugano l’identità italiana allo stellato Fabio Baldassarre, romano di origine e milanese di adozione e Peppino Tinari, massimo esponente della cucina tradizionale abruzzese, dalo storico Aimo del “Luogo di Aimo e Nadia” accompagnato da uno dei suoi Chef Fabio Pisani, a Gianluca Tomasi in qualità di rappresentante della Nazionale Italiana Cuochi, da Carla Brigliadori Chef e responsabile della scuola di cucina di Casa Artusi ad Augusto Tombolato, Executive Chef dell’ Hotel The Westin Palace. Anche giurati “non tecnici” hanno detto la loro: Clara Barra curatrice della Guida Ristoranti del Gambero Rosso, Davide Oltolini, critico enogastronomico, Andrea Cuomo de Il Giornale, Dany Stauffacher ideatore della manifestazione S.pellegrino Sapori Ticino, Prof. Alberto Capatti già docente di Storia della Cucina e della Gastronomia Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Savino Vurchio, Direttore dell’Unione Ristoratori Italiani, Maurizio Di Dio giornalista consulente marketing Pentole Agnelli, Alfredo Pratolongo, Responsabile comunicazione ed affari istituzionali Heineken Italia, Pompeo Farchioni Presidente della Farchioni Olii S.p.a nonché Stefano Fodra Responsabile Progetti speciali, prodotti turistici e grandi eventi dell’Apt Umbria. Si è concluso così il nostro piccolo itinerario gourmet: un viaggio che potrebbe continuare all’infinito tra piatti, tradizioni e abitudini alimentari consolidate nel tempo, grazie alle quali l’Italia ha trovato una propria identità nazionale e che costituiscono l’essenza del nostro bagaglio culturale: un patrimonio da proteggere, che evidenzia quanto il valore dello stile gastronomico italiano abbia contribuito a trasformare le differenze e le tipicità regionali, in un bene comune da preservare e trasmettere con amore e passione. Tanti i partner che hanno aderito all’iniziativa: Agenzia Regionale di Promozione Turistica Umbria, Consiglio Regionale della Lombardia, Assessorato Regionale del Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia, I Love Beer, Pentole Agnelli, Olio Farchioni, Terre De La Custodia, Galbani, Kitchenaid, S.pellegrino Sapori Ticino, S.pellegrino Acqua Panna, Tre Spade, Alce Nero, Molino Pasini, Caffè Si, Pasta Delverde, Bottega Conticelli, The Westin Palace, Nazionale Italiana Cuochi, Casa Artusi, Dalla Corte, Dimore D’epoca, i Bibanesi. Www. Piattodautore.it  
   
   
CREATIVITÀ, ORIGINALITÀ, ABILITÀ E DESTREZZA, ASTUZIE DELLO CHEF E TANTO DIVERTIMENTO: QUESTI SARANNO PER IL 2012 GLI INGREDIENTI CHE MARCHERANNO LA NUOVA CAMPAGNA PATATE DA AMARE.IT CHE HA COME OBIETTIVO QUELLO DI OFFRIRE NUOVI SPUNTI GOLOSI AI CONSUMATORI ITALIANI FACENDO CONOSCERE TUTTI I SEGRETI DELLE PATATE DI DIFFERENTI VARIETÀ E CHE MEGLIO SI ADATTANO A TIPI DI COTTURA DIVERSI.  
 
Si parte con un restyling a 360° del sito www.Patate-da-amare.it che diventa più interattivo, offrendo curiosità e nuove video – ricette realizzate dalle sapienti mani dello chef Danilo Angè. Patate da Amare ha poi messo alla prova alcuni food - blogger e giornalisti che si sono sfidati a colpi di mestolo e pentole nella creazione della loro ricetta ideale a base di patate. Queste ricette saranno pubblicate nel corso dell’anno sul sito. La campagna prevede anche una pianificazione media su alcune testate di cucina e siti web di settore. La campagna Patate da Amare.it è promossa dal Cnipt - Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata Francese - in collaborazione con Olio Carli. Patate, amore e fantasia: la campagna Patate da Amare riserva gustose sorprese Otto nuove video – ricette, uno chef, un nuovo sito e tanto altro ancora per il 2012 Creatività, originalità, abilità e destrezza, astuzie dello chef e tanto divertimento: questi saranno per il 2012 gli ingredienti che marcheranno la nuova campagna Patate da Amare.it che ha come obiettivo quello di offrire nuovi spunti golosi ai consumatori italiani facendo conoscere tutti i segreti delle patate di differenti varietà e che meglio si adattano a tipi di cottura diversi. Si parte con un restyling a 360° del sito www.Patate-da-amare.it che diventa più interattivo, chiavi in mano per gli internauti offrendo curiosità e nuove video – ricette realizzate dalle sapienti mani dello chef Danilo Angè. Dall’antipasto al dolce, passando dai differenti momenti di consumo, dal lunch – box per l’ufficio alla ricetta più adatta per i bambini, sino alle ricette che sapranno stupire gli invitati nelle occasioni gourmandes. “La patata, tubero apparentemente povero, si rivela un ingrediente prezioso e versatile per la realizzazione di molteplici ricette, sia creative che della tradizione gastronomica italiana.” ci rivela Danilo Angè che per Patate da Amare ha ideato e realizzato le otto nuove ricette pubblicate sul sito. Inoltre Patate da Amare ha messo alla prova alcuni food - blogger e giornalisti che si sono sfidati a colpi di mestolo e pentole nella creazione della loro ricetta ideale a base di patate. Le ricette saranno pubblicate nel corso dell’anno sul sito per mettere a disposizone dei consumatori italiani sempre più spunti per stupire in modo goloso. La campagna Patate da Amare.it si avvale anche di una pianificazione media su alcune testate di cucina e siti web di settore. L’obiettivo della campagna di comunicazione 2012 Patate da Amare.it è quello di favorire la conoscenza delle caratteristiche di questo prezioso e insostituibile alimento, sottolineando le qualità distintive delle patate francesi, che le rendono un prodotto unico. Tra queste peculiarità ricordiamo le varietà di patate, la scelta di quella più adatta ad ogni preparazione, le proprietà nutrizionali e il ruolo in una corretta alimentazione. La campagna Patate da Amare.it è promossa dal Cnipt - Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata Francese - in collaborazione con Olio Carli. La partnership con un’azienda italiana d’eccellenza segna ancora una volta la volontà di inserire il prodotto francese nella tradizione culinaria più autentica del nostro paese. Www.patate-da-amare.it www.Oliocarli.it  
   
   
TRE IMPORTANTI AZIENDE ITALIANE ALLA PROSSIMA EDIZIONE DI IDENTITÀ GOLOSE: AGROITTICA LOMBARDA, TARTUFLANGHE E LA CANTINA MAJOLINI SARANNO TRA I PROTAGONISTI DEL RINOMATO CONGRESSO SULLA GASTRONOMIA D’AUTORE QUEST’ANNO IN PROGRAMMA DAL 5 AL 7 FEBBRAIO 2012, PRESSO IL MILANO CONVENTION CENTER DI VIA GATTAMELATA.  
 
Regista culinario della tre giorni, il giovane ma già noto Chef Stefano Cerveni che creerà deliziose pietanze con i prodotti d’eccellenza che rappresentano ed esportano il Made in Italy nel mondo. Il Meglio Del Made In Italy A Identita’ Golose 2012 Grande attesa per la nuova edizione di Identità Golose 2012, appuntamento irripetibile per tutti gli attori della gastronomia d’autore, italiana e mondiale. Quest’anno l’appuntamento è dal 5 al 7 febbraio presso il Milano Convention Center di Via Gattamelata. Si alterneranno sul palco chef, esperti enogastronomici e grandi professionisti di cucina e pasticceria, che lavoreranno insieme attorno al tema “Oltre il mercato”: sarà un ritorno alla semplicità dei prodotti della terra, a quei sapori, genuini ed essenziali, capaci di acquisire valore aggiunto grazie al lavoro, sapiente ed appassionato degli chef più rinomati. Tra i protagonisti indiscussi quindi, le materie prime, i prodotti che portano l’eccellenza del Made in Italy in giro per il mondo: chi meglio di tre grandi aziende, che da tempo condividono la passione per il loro lavoro, potevano presenziare alla manifestazione al fine di costituire un’unione vincente e propulsiva, capace di trovare nuovi spunti creativi nell’ambito della cucina d’autore? Si tratta delle prelibatezze di Agroittica Lombarda, Tartuflanghe e Cantina Majolini, che prenderanno vita e forma grazie all’estro creativo dello Chef stellato Stefano Cerveni, una delle realtà più interessanti della gastronomia nazionale, titolare del famoso “Due Colombe – Ristorante Il Borgo Antico” a Borgonato (Bs). A Identità Golose 2012 Agroittica Lombarda, azienda leader nel mondo per la produzione del celeberrimo Caviale Calvisius, porterà l’intera gamma della sua collezione di Caviale: il celeberrimo Caviale Calvisius, nelle sue varianti Calvisius Tradition, Calvisius Venise, Calvisius Oscietra Classic e Calvisius Oscietra Royal, oltre allo squisito Storione Bianco affumicato a caldo e, in anteprima assoluta, il nuovissimo“Lingotto” Calvisius. La filosofia di Agroittica è quella di lavorare coniugando passione e innovazione tecnologica, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente, per ottenere prodotti ricercati, genuini e unici. E dopo il caviale, perché no, è il momento del tartufo! Il gusto e la raffinatezza di questo tipico prodotto italiano sono indiscutibili: grazie a Tartuflanghe, azienda che da oltre 30 anni esporta le migliori specialità del tartufo di Alba sulla tavole di tutto il mondo. Alla manifestazione saranno presentati, oltre all’olio, il burro, il sale e il delizioso miele al tartufo, tre prodotti innovativi, ottenuti tramite tecniche di lavorazione sofisticate che li rendono unici sul mercato: i tartufi neri e bianchi disidratati Noh2o, il Perlage ovvero piccole e preziose sfere di tartufo, il Succo Extra di tartufo nero pregiato, un concentrato di tartufo apprezzato dagli chefs per la sua grande versatilità in cucina. A completare questo prezioso “quadro del gusto italiano”, la storica e rinomata Cantina Majolini: con le sue impareggiabili bollicine, avrà il ruolo di esaltare e accompagnare le deliziose pietanze preparate, come solo lei è in grado di fare. Il Franciacorta Majolini Brut ed il Franciacorta Majolini Electo, sono le pregiate etichette che allieteranno le tre giornate di Identità Golose 2012, anche in abbinamento al caviale e al tartufo. Regista culinario della tre giorni, il giovane ma già noto Chef Stefano Cerveni che elaborerà i prodotti di queste tre importanti aziende, tutte italiane. Con esperienza e creatività, Stefano si distingue per la sua cucina salutare, raffinata e colta; si muove tranquillamente tra innovazione, fantasia e soprattutto e amore per il territorio, nella consapevolezza di come i sapori debbano risultare ogni volta netti, perfettamente riconoscibili ma anche esaltati dal loro “vicino di gusto”. L’edizione di Identità Golose 2012 sarà un’occasione unica per far conoscere e valorizzare ancor di più gli eccellenti prodotti, frutto del lavoro e dell’impegno di grandi e importanti realtà italiane.  
   
   
A LEZIONE DI CREATIVITÀ: IL 6 FEBBRAIO VIVIANA VARESE È A IDENTITÀ GOLOSE  
 
Un appuntamento per chi non è mai sazio di stimoli originali. Lunedì 6 febbraio, a partire dalle 11.30, Viviana Varese, chef di Alice Ristorante, sale in cattedra a dissertare di creatività per Identità Golose, il congresso milanese giunto all’ottava edizione e ideato da Paolo Marchi. Con il piglio appassionato che la caratterizza ed un linguaggio per niente paludato, la chef stellata si lancia nella sfida di dimostrare, in 60 minuti, “come il potenziale creativo sia accessibile a tutti e ciascuno possa realizzare la propria filosofia di cucina” per citare le sue stesse parole. Per realizzare questo ambizioso compito, ci saranno ad aiutare la chef, sul palco, due donne fondamentali della sua esistenza: la madre e Sandra Ciciriello – che da Alice combina ruoli molteplici, quelli di maître, sommelier e “donna della spesa”. La prima, Carla Varese, presenterà il piatto “Pasta con le patate” accanto alla figlia che, con gli stessi ingredienti, fornirà di fronte al pubblico la sua versione rivisitata e originale. Per illustrare l’inedita ricetta “Travolta da un insolito panino” servirà invece tutta l’abilità della socia di sempre, Sandra, nello sfilettare il pesce e l’inventiva di Viviana che impiegherà, in ogni fase della preparazione, il limone. “Come si fa a creare un piatto e ad essere creativi” è una domanda su cui Viviana ha riflettuto più volte in questi anni, sollecitata dalla curiosità legittima dei giornalisti. Identità Golose fornisce una preziosa occasione per ascoltare una risposta sul tema a base di parole e… piatti. Ad emergere è una peculiare visione dell’atto creativo che attinge a piene mani dalla cucina di base mediterranea e dal background familiare ma poi si complica con l’impiego di diversi tipi di cottura, fino ad evolvere verso nuovi territori grazie alle esperienze, ai luoghi e alle persone che arricchiscono, giorno dopo giorno, la sua personale “Biblioteca dei sapori”. La lezione dal titolo “Il mio processo creativo” di Viviana Varese si svolge all’interno di Identità Donna, dedicata a dinamiche donne chef e presso Mico - Milano Congressi, in via Gattamelata - Gate 14, nella Sala Blu 1 (B1). È in programma dalle ore 11.30 alle ore 12.30  
   
   
IL BARDOLINO SI ABBINA A DEI CURIOSI “SALUMI DI PESCE” PER PORTARE UNA VENTATA DI LAGO DI GARDA A IDENTITÀ GOLOSE  
 
Dal 5 al 7 febbraio a Milano il classico, giovane rosso bardolinese si abbina con la “trottadella” e con il “lardo di lago” di Leandro Luppi. “Il nostro è un vino semplice, ma non banale, adatto alla grande cucina” dice il presidente del Consorzio del Bardolino. Alcune proposte di abbinamento del Bardolino sono anche all’insegna del Monte Veronese: per esempio i ghiotti bon bon di formaggio. Il Bardolino sposa i “salumi di pesce” di Leandro Luppi, chef stellato, e si presenta con quest’insolita abbinata all’ottava edizione di Identità Golose, il “Congresso italiano di cucina d’autore” in programma a Milano dal 5 al 7 febbraio. “Il nostro esordio alla rassegna milanese – dice il presidente del Consorzio del Bardolino, Giorgio Tommasi - avvenne lo scorso anno e l’esito fu sorprendente: furono in molti tra i visitatori, soprattutto chef, e anche grandi nomi della gastronomia, a stupirsi della ritrovata identità del Bardolino, che, col suo gioviale carattere fruttato e speziato, riesce ad affiancare in tavola anche le preparazioni più creative, senza coprirle, come invece può accadere con vini di maggiore struttura. Quest’anno torniamo a presentarci alla platea di Identità Golose per riaffermare queste nostre caratteristiche, di fatto quasi uniche in Italia. Merito del nostro territorio, delle colline moreniche del Garda, di un microclima felice e di uve autoctone di pregio, a cominciare dalla corvina veronese e dalla rondinella, nonché del deciso ritorno alla tradizione che i nostri produttori hanno abbracciato con convinzione. Facciamo vini semplici ma non banali, e questo è il nostro punto di forza, come ormai ci viene apertamente riconosciuto anche dalla stampa internazionale”. E i “salumi di lago”? Sono le nuove “invenzioni” di Leandro Luppi, lo chef e patron del ristorante Vecchia Malcesine, unico locale stellato dalla guida Michelin lungo la sponda veneta del lago di Garda. Luppi interpreta i pesci gardesani dandogli la forma “visiva” di alcuni celebri italiani. E dunque, in vari momenti delle quattro giornate di Identità Golose, il Bardolino verrà servito con assaggi di “trottadella” pane e cipolla (una sorta di mortadella di trota), “lardo di lago” con polenta (in realtà è luccio), “salame piccante di gamberi” e raviolo di lumache, kebab di anguilla. Ma non è finita, perché altre due “variazioni sul tema” sono all’insegna del formaggio Monte Veronese, ormai consolidato partner del Consorzio del Bardolino. Con il tipico prodotto della tradizione casearia del monte Baldo e della Lessinia, Leandro Luppi ha realizzato per l’abbinamento con il Bardolino un risotto al prezzemolo e sarde di lago e “pane” di Monte Veronese e dei ghiotti “bon bon” di formaggio Monte Veronese. Sono queste le sfide gastronomiche del Bardolino alla rassegna milanese di Identità Golose. Il mercato, intanto, sta decisamente dando soddisfazione all’impegno dei produttori del Bardolino. Il classico rosso delle colline moreniche gardesano ha segnato anche nel 2011 il “sold out”: tutti venduti, e a prezzi crescenti sia per il vino che per le uve, i 21 milioni di bottiglie prodotte, e così pure gli 11 milioni di bottiglie della sua versione rosata, il Chiaretto. E a proposito di Chiaretto, a Identità Golose il Consorzio del Bardolino porta anche qualche bottiglia di Chiaretto Spumante, per qualche informale brindisi “in rosa” nella pause del Congresso  
   
   
FETTINE E FORMAGGINI IN.AL.PI. ORA IN VENDITA ON LINE  
 
Le fettine e i formaggini In.al.pi., prodotti con latte certificato Italialleva, sono ora in vendita attraverso l’e-Store In.al.pi., il negozio on line creato sul sito www.Lebontainalpi.it. Tutto il sapore del latte fresco italiano direttamente a casa con un semplice click! Ordinare i prodotti In.al.pi. È facilissimo: basta andare sul sito www.Lebontainalpi.it e cliccare sull’icona dello Shop on line per accedere alla sezione dedicata; un pagamento protetto tramite carta di credito e una consegna rapida e direttamente a domicilio, con spedizione garantita entro le 72 ore successive all’acquisto, rendono l’e-commerce In.al.pi. Un servizio aggiuntivo pratico e sicuro. “Le bontà In.al.pi.” è un sito ricco di contenuti: è possibile trovare moltissime ricette e video ricette facili e originali realizzate con i prodotti In.al.pi. Dallo chef Bruno Cingolani e tutte le news dell’azienda. L’obiettivo del sito è trasmettere ai consumatori l’importanza del latte, ingrediente base dei prodotti In.al.pi., come alimento fondamentale per la crescita e la salute. Le fettine e i formaggini sono a base di latte certificato Italialleva: una sicurezza in più per il consumatore, poiché vengono garantiti l’origine e il benessere dell’animale, nonché l’italianità e la tracciabilità del prodotto  
   
   
KNORR CUORE DI BRODO PESCE: IL TOCCO GIUSTO PER I TUOI PIATTI DI MARE IN CUCINA, METTICI IL CUORE TUTTI I PIATTI PIÙ GUSTOSI E PROFUMATI HANNO UN SEGRETO, UN TOCCO UNICO CHE LI RENDE SPECIALI ESALTANDONE I SAPORI SENZA ‘COPRIRLI’.  
 
Qual è questo segreto? È metterci il cuore. Perché ogni piatto racchiude ed esprime tutta la cura e la passione con cui viviamo la vita di tutti i giorni, e chi lo gusta lo può sentire. Grazie a Knorr, che da sempre ha una passione per i sapori autentici, oggi è davvero possibile mettere il cuore in ogni ricetta: dai risotti ai secondi di carne o pesce, dai sughi ai contorni di verdure e tutto quanto gusto e fantasia ti suggeriscono. E non solo idealmente, come già fai tutti i giorni: Cuore di Brodo è, infatti, il tuo segreto per rendere più saporito e invitante ogni piatto in modo semplice e veloce. Che sia per preparare un brodo dal gusto intenso o per insaporire una ricetta in padella, sciogliere Cuore di Brodo è il gesto che, una volta di più – anche quando la cucina è solo uno dei mille impegni quotidiani – esprime il tuo amore per le cose buone, fatte bene. Proprio come per Knorr. Perché il gusto è nella nostra natura, e per questo selezioniamo ingredienti e materie prime di qualità per offrirti l’aiuto che cercavi in cucina, permettendoti anche di risparmiare quanto di più prezioso hai: il tempo che vuoi dedicare a te e ai tuoi cari. Da Oggi I Sapori Del Cuore Sono Ancora Più Ricchi: Arriva Cuore Di Brodo Pesce Da sempre, Knorr ti aiuta a portare in tavola i sapori che più ami, per rendere speciali i momenti in cui tutta la famiglia si ritrova a gustare un buon piatto. Per questo, oggi arriva un’altra, grande novità Knorr: Cuore di Brodo Pesce è la nuova variante che, aggiungendosi a quelle già esistenti - Manzo, Verdure e Delicato -, completa la linea Cuore di Brodo, per offrirti ancora più scelta quando vuoi arricchire le tue ricette mettendoci il cuore. Il brodo, infatti, non solo può essere gustato come pietanza in sé, ma trova anche grande impiego per esaltare il sapore di tantissime ricette, rendendole ancora più gustose e profumate. Il segreto di Cuore di Brodo sta proprio nel riscoprire la grande versatilità del brodo fatto in casa, assieme a tutta la sua bontà e naturalità. Perché in cucina – come suggerisce Knorr – bisogna metterci il cuore! Cuore di Brodo Knorr ti permette tantissimi utilizzi: – Versalo in acqua per preparare un delizioso brodo, perfetto anche come base per zuppe, risotti e minestre. Basta versare una vaschetta in una pentola con 500 ml di acqua bollente e lasciar sciogliere per 1 minuto. – Aggiungilo durante la preparazione per arricchire di sapore arrosti e brasati, secondi di pesce, sughi, verdure al forno o in padella e tutto quanto gusto e fantasia ti suggeriscono. Si dosa a piacere direttamente sulle ricette (in padella, teglia, wok o altro), in qualsiasi momento della cottura. Il segreto della bontà di Cuore di Brodo è nella cura con cui viene preparato, la stessa che avresti tu: è fatto con ingredienti naturali, che Knorr seleziona con attenzione e che vengono poi fatti cuocere lentamente e versati in una piccola vaschetta, per regalarti un’esperienza autentica come quella dei sapori di casa. ‘Con ingredienti naturali’  no glutammato aggiunto  no conservanti  a basso contenuto di grassi  senza glutine Ingredienti naturali e accuratamente selezionati, niente aggiunta di glutammato e una lunga e attenta preparazione che, insieme alla speciale confezione, permettono di evitare l’uso dei conservanti. Ecco perché Cuore di Brodo Knorr ricorda il brodo fatto in casa. Inoltre Cuore di Brodo è a basso contenuto di grassi: la ricetta al Manzo ad esempio fornisce soltanto un grammo di grassi per porzione (250ml di brodo ottenuti con mezza vaschetta) ed è senza glutine. Ciò significa che questo prodotto è adatto a tutti. Una porzione contiene circa un grammo di sodio e pertanto è opportuno assaggiare prima di insaporire ulteriormente. Basta dosarlo in base alla quantità desiderata. Se non è interamente consumato, Cuore di Brodo può essere conservato in frigorifero fino a 5 giorni. Sapore, Praticità, Versatilità, Naturalita’: Cuore Di Brodo È Un’autentica Rivoluzione Cuore di Brodo Pesce L’ultima novità Cuore di Brodo arricchisce le mille e più possibilità che Knorr vuole offrirti per insaporire le tue ricette preferite: grazie alla variante Pesce, infatti, anche i tuoi piatti di mare leggeri e delicati – orata, branzino, seppie, pesce spada, al forno, al cartoccio, ecc. - si arricchiscono del gusto e profumo che solo il brodo fatto come un tempo sa regalare. Grazie a Cuore di Brodo Pesce, inoltre, i tuoi primi ‘di mare’ acquistano sfumature di gusto che li rendono ancora più speciali: basta provarlo con ricette classiche come risotto alla pescatora o ai gamberi, oppure con idee un po’ più fantasiose, come risotto con polpo, penne zucchine e seppie o paccheri alla polpa di granchio. Il limite è solo la tua creatività! Il tutto nei pochi gesti, pratici e veloci, necessari per aprire una vaschetta di Cuore di Brodo, dosarla a piacere sulle pietanze e aspettare che si sciolga. Godendosi, nel frattempo, il suo irresistibile profumo. Cuore di Brodo Delicato Arricchisce di gusto e profumo i tuoi piatti a base di carni bianche come pollo e tacchino, cotte alla piastra, al forno, in padella, donando un tocco delicato che completa le pietanze senza coprirne i sapori. Cuore di Brodo Manzo È ideale per esaltare il sapore di piatti di carne come arrosti, brasati, bolliti, ma anche per regalare un tocco di sapore speciale ai sughi dei primi piatti ‘di terra’, cui va aggiunto durante la cottura, a proprio piacimento. Cuore di Brodo Verdure La varietà che si sposa perfettamente con i tuoi contorni e con i primi piatti a base di verdure: una volta sciolto, Cuore di Brodo Verdure dona un grande sapore a zucchine, melanzane, peperoni, broccoli, cotti al forno o in padella, e a primi come risotti agli asparagi o ai carciofi, tagliatelle ai funghi, penne con zucchine e tantissimi altri. Cuore di Brodo – nelle varianti Manzo, Verdure, Delicato e Pesce – è disponibile nella pratica e innovativa confezione da 4 vaschette – 4x28g = 112g, al prezzo consigliato di 1,49 euro  
   
   
SUGHI PICCOLINI BARILLA ELETTI PRODOTTO DELL’ANNO 2012 IL PRODOTTO PIÙ INNOVATIVO 2012 NELLA CATEGORIA SUGHI  
 
I Sughi Piccolini di Barilla sono stati eletti Prodotto dell’Anno 2012, il riconoscimento che ogni anno premia i prodotti più innovativi presenti sul mercato. Il Premio rappresenta un evento unico nel panorama dei riconoscimenti a livello di prodotto, essendo l’unico assegnato direttamente dai consumatori. Sughi Piccolini Barilla sono stati votati da un panel di oltre 12.000 consumatori italiani che lo hanno proclamato Prodotto dell’Anno nella categoria “Sughi”, eleggendolo miglior prodotto sia per “attrattività” - l’appeal del prodotto (promessa, innovazione percepita, packaging e prezzo) che “valore d’uso” - livello di soddisfazione in seguito all’utilizzo del prodotto. I Sughi Piccolini Barilla sono riusciti a conquistarsi la fiducia dei consumatori offrendo un prodotto pensato per i bambini e dalle caratteristiche distintive rispetto ai prodotti attualmente sul mercato: · realizzati solo con ingredienti genuini, senza conservanti e coloranti · preparati con minimo il 94% di verdura e con l’aggiunta solo di olio d’oliva, sale, zucchero, concentrato di limone e aromi naturali · amati dai bambini grazie alla consistenza cremosa e all’assenza di pelle, semi o pezzettini di verdura · studiati appositamente per i bambini anche per il packaging accattivante, divertente e colorato Ulteriore elemento molto apprezzato dai consumatori è stata la “praticità” dei Sughi Piccolini Barilla. Così naturali che, non solo si possono far consumare ai propri bambini anche tutti i giorni, ma non necessitano di cottura; è sufficiente riscaldarli per 1 o 2 minuti e sono pronti al consumo. Un prodotto considerato, per questa caratteristica, non solo innovativo e curioso, ma che è molto utile alle mamme moderne. La ricerca ha infatti evidenziato come il prodotto sia particolarmente apprezzato dalle donne tra i 25 e i 34 anni, che hanno subito compreso l’importanza non solo di un prodotto rapido da cucinare, ma anche sano, gustoso, che può aiutarle nella difficile sfida di far mangiare le verdure e piatti nutrizionalmente equilibrati ai propri bambini L’elezione Prodotto dell’Anno 2012 premia la continua ricerca e innovazione di Barilla ed il valore della marca, anno dopo anno, sempre più riconosciuto e apprezzato dai consumatori  
   
   
RISTORANTE “IL MAGIONO” DOVE LA CUCINA TORNA ALLE SUE ORIGINI  
 
Il suo nome evoca una storia antica, fatta di farina, acqua e frumento . Grazie all’acqua della Roggia Soncina che attraversa ancora oggi la struttura nel lato ovest , Ludovico il Moro nel lontano ‘500 aveva donato tutta l’area e i diritti d’acqua al fattore “Antonio Magiono” per produrre farina per il fabbisogno del Castello e per il territorio circostante. Oggi il “Il Magiono”, il ristorante annesso a Eco Design Hotel Mulino Grande di Cusago riserva, non solo agli ospiti ma anche agli habitué esterni, momenti conviviali dall’atmosfera intima e raffinata. Il dolce suono dell’acqua che scorre attraverso le pale del Mulino ancora oggi funzionante, il fuoco di un camino nelle giornate più fredde, deliziose portate studiate per scaldare il cuore e appagare ogni senso, sono solo alcune delle meravigliose sensazioni che si vivono al “Il Magiono”. Un vero patrimonio da museo è rappresentato nell’area Lounge dove le 3 macine, con immense ruote in pietra e tramogge in legno, sono state restaurate in ogni componente meccanica e valorizzate da un’illuminazione che ne esalta la loro straordinaria bellezza. In quest’area di passaggio, ma al tempo stesso di relax, di piacevole conversazione o di lettura, i pavimenti in cotto e pietra sapientemente puliti e trattati nella loro posizione originaria si sposano perfettamente con gli arredi e dettagli di pregio dal gusto ricercato dell’Interior Designer. Qui all’occorrenza viene servita agli ospiti dell’hotel una ricca prima colazione a buffet regalando già nelle prime ore del mattino una sensazione di piacevole avvio giornata. Il bar che introduce alla sala ristorante, diventa il preludio ideale di ogni pasto o la degna conclusione di una cena per la degustazione di aperitivi, vini e liquori d’eccellenza. Raffinata ed intima la sala ristorante di soli ….Tavoli, ma che per un servizio a buffet può ospitare fino a 60 persone, presenta mobili ricercati dal gusto minimalista che si integrano perfettamente negli ambienti tradizionali originari, con travi a vista opportunamente conservate e restaurate. Nella stagione più mite, “Il Magiono” si estende all’aperto con un pergolato in ferro e tende bianche trasformandosi in location ideale per spensierati momenti conviviali a tema, sotto il cielo stellato della campagna lombarda, allietati dalla suggestiva vista sul Castello di Cusago e i vicini campi di lavanda. In occasione di ogni pasto la tavola è elegantemente ornata da una raffinata mise en place corredata da colorati centritavola, caratterizzati da freschi fiori di stagione provenienti dal giardino annesso. I leit motiv della cucina sono varietà , freschezza , rispetto delle stagioni e il loro susseguirsi, oltre alla costante ricerca di materie prime di qualità. Paste fatte in casa, riso d’eccellenza, ortaggi freschi e frutta secondo stagione. L’ attenta selezione di carni, pesci e gustosi formaggi, acquistata tutti i giorni dai vicini fornitori, classifica “il Magiono” tra i ristoranti dalla filosofia a km. 0, oltre ad attingere al proprio bio - orto per gli odori, erbe aromatiche e vari ortaggi impiegati in cucina. Gusto sublime ed estro anche nella proposta dei dessert dalla creativa e originale presentazione. Il tutto accompagnato da una autorevole carta dei vini con molte etichette provenienti anche da Piemonte e Lombardia e una ricca selezione di spumanti Franciacorta. Tutto questo sotto lo sguardo vigile dello chef Domenico Notturno cresciuto a fianco dei celebri Ducasse, Marchesi e Oldani, che gli hanno permesso oggi di dirigere con brillante maestria tutta la sua brigata giovane e dinamica. Nato a Roma ha mosso i suoi primi passi nell’ambito della gastronomia per eccellenza presso l’Enoteca Capranica, per poi continuare importanti esperienze internazionali al Park Hotel di Londra e dal celebre Alain Ducasse di Montecarlo e Parigi. Con l’obiettivo di soddisfare le richieste e le esigenze di un pubblico sempre più in continua evoluzione Il Magiono per tutto il 2012 propone una rassegna di gustose e raffinate proposte. Alcune abituali, altre estremamente inedite, ma assolutamente tutte da testare! Come sempre, saranno previsti incontri interessanti che appassionano tutti gli amanti della buona tavola! Un appuntamento fisso è “Italia Gastronomica Al Mulino” dove ogni settimana viene proposta tutta l’eccellenza di un menù dedicato ad una regione d’Italia. Le prossime imminenti iniziative da non perdere !!! 26 Gennaio 2012 - Toscana 2 Febbraio 2012 - Piemonte 9 Febbraio 2012 – Liguria Assolutamente tutte da testare, le cene gastronomiche del Mulino a tema, nel contesto delle quali uno o due specialità di stagione vengono esaltate dallo chef. Ecco il calendario:  25 Gennaio 2012 Polenta & Cassoeula, Il rito Lombardo al Mulino  29 Febbraio 2012 Onore Al Gran Bollito E A Sua Maesta Mostarda  28 Marzo 2012 Arrosti E Brunello, una sublime accoppiata  25 Aprile 2012 L’agnello, quando in tavola diventa mito Per tutti coloro che desiderano consumare un pranzo di lavoro frugale ma altrettanto completo, in un’atmosfera raffinata e rilassante, Il Magiono propone a soli 22 Euro, “Piatto Unico”; una straordinaria novità che contempla un primo e un secondo piatto in un´unica soluzione, accompagnati da un calice di vino della casa, mezza bottiglia di acqua, caffè e dessert. “Piatto Unico” al Mulino è da non perdere anche in occasione di una breve fuga dalla caotica e artificiosa metropoli Milanese. Visitate il sito: www.Hotelmulinogrande.it Hotel Mulino Grande è anche su Facebook: https://www.Facebook.com/pages/hotel-mulino-grande/129567523769657  
   
   
ASPETTANDO SAN VALENTINO 4EAT PROPONE LA PERFETTA CENA ROMANTICA CON UN MENÙ DA SCEGLIERE TRA LE PORTATE ALLA CARTA, TRA I SAPORI DI TERRA, DI MARE E VEGETARIANO  
 
Perché aspettare la serata di San Valentino per preparare una sorpresa romantica alla propria amata? L’eleganza e la semplicità di una cena al ristorante sono una certezza, da condire con regalo prezioso o con un fiore delicato. L’ambientazione giusta, la musica d’effetto, la discrezione disponibile del personale e un menù d’eccezione preparato dallo chef Hany Nous. Questa è la ricetta del ristorante 4 Eat per le due settimane che precedono la ricorrenza di San Valentino. Il menù, da scegliere tra le portate alla carta, tra i sapori di terra, di mare e vegetariano, comprende: Due antipasti Due primi Un secondo e un contorno Coperto, acqua, caffè e biscotti fatti in casa Al prezzo di 70 euro a coppia Alcune delle specialità dello chef tra cui potranno scegliere le coppie sono i tortellacci al nero di seppia ripieni al salmone e ricotta con crema allo zafferano, i gamberoni al ricard con flan agli spinacini novelli, il petto d’oca affumicato con glassa di aceto balsamico, lo scrigno di filetto di manzo bardato di pancetta con cuore di foie gras aromatizzato al porto e verdure croccanti. Sarà possibile degustare il menù “Aspettando San Valentino”, presso il ristorante 4 Eat in via Adige 17 a Milano, da lunedì 30 gennaio fino alla ricorrenza degli innamorati. Per info e prenotazioni (con almeno un giorno d’anticipo): reservation@foureat.Com | Tel. 0255011033 www.Foureat.com  
   
   
SOAVE: PASSA PER TAIWAN LA CONQUISTA DELLA CINA SI CONFERMANO INTERESSANTI E REALI LE PROSPETTIVE NEL SUD EST ASIATICO PER IL SOAVE SONO LE DONNE CHE OGGI GIOCANO UN RUOLO STRATEGICO NELLA SCELTA DEI VINI  
 
L’80% del vino consumato è rosso, il 20% bianco ed il 50% delle quote di mercato sono detenute dai vini francesi. Nonostante questo esistono presupposti reali perché il Soave possa conquistare Taiwan, un mercato che vale 100 milioni di euro ma che soprattutto ricopre il ruolo di paese leader in termini di trend di consumo e capacità di influenza nei confronti della grande Cina. A sostenerlo è John Isacs, affermato giornalista (collabora tra gli altri con il Shanghai Daily, il Daily News e l’Apple Daily) e consulente per l’Italian Trade Commission, Spanish trade office, Consejo Regulador de las denominaciones Sherry-jerez-xeres, Tourism Australia, Cathay Pacific, intervenuto all’incontro dal titolo “Sud Est Asiatico: nuove opportunità per il Soave” organizzato dal Consorzio del Soave in sinergia con la Cantina di Monteforte, sabato 21 gennaio. Taiwan dunque come modello a cui guardano Cina, Malesia, Singapore ed Hong Kong, perché è un “paese-ponte” rispetto all’Europa ed il “mondo occidentale”. <<A Taiwan – ha evidenziato Isacs – negli ultimi 5 anni la ricchezza pro capite è passata dai 15.000 dollari ai 20.000 dollari. Si tratta di un mercato libero, ricco e stabile da un punto di vista politico. La scelta del vino, che ancora adesso è un bene simbolo, è sempre stata prerogativa degli uomini, indirizzati a prodotti tannici, rossi, strutturati. Oggi non è più così. Sono sempre più le donne, istruite ed indipendenti da un punto di vista economico e sociale, che scelgono il vino. Le donne tendenzialmente prediligono vini bianchi e bollicine. Questo trend potrebbe rappresentare un’opportunità reale per il vino bianco italiano, in primis per il Soave, che ha tutte le caratteristiche per sposarsi bene con la cucina asiatica, molto ricca di pesce>>. Dello stesso avviso Michel Shah, giornalista di Decanter e consulente specializzata nella promozione dei vini italiani nel mondo, secondo la quale <<nel Sud Est Asiatico, mercato molto vasto e differenziato, giocano un ruolo molto importante gli opinion leader e la stampa specializzata. In questi paesi il mercato del vino è ancora piuttosto giovane e per tale ragione sono soprattutto recensioni e premi ad indurre all’acquisto di una bottiglia. Di pari passo cresce però l’attenzione al corretto abbinamento vino-cibo ed essendo quelle asiatiche cucine ricche di pesce negli ultimi anni si è assistito ad una crescente domanda di vini bianchi>>. <<Il Sud est Asiatico – ha sottolineato Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave - si conferma un’area di potenziali sbocchi commerciali. Iniziative come quella di oggi rientrano nell’ambito di un progettualità a più ampio respiro, volte a valorizzare e commercializzare il Soave all’estero. Il mercato americano resta un caposaldo dell’azione promozionale del Consorzio, ma una denominazione come la nostra non può non considerare nuovi mercati emergenti, potenzialmente interessanti per i nostri vini. In tal senso abbiamo riscontrato l’interesse di numerose aziende>>  
   
   
CASTELLO DI BROLIO 2008 ELETTO BEST RED WINE OF THE YEAR NEGLI STATES DA TOM HYLAND E BROLIO 2009 AL PRIMO POSTO DEI ROSSI ITALIANI IN GERMANIA NELLA CLASSIFICA DI “WEINWIRTSCHAFT”  
 
Un inizio d’anno alla grande per le cantine Barone Ricasoli, con due dei vini più rappresentativi che ricevono negli Stati Uniti e in Germania riconoscimenti importanti. Iniziamo dagli Usa, dove Tom Hyland – uno dei maggiori esperti statunitensi in materia di vino – ha eletto Castello di Brolio 2008 tra i migliori rossi italiani dell’anno. Hyland descrive Castello di Brolio come un vino “ compito” , “ben educato” e “di gran classe”; parole che colgono alla perfezione lo spirito che ha animato Francesco Ricasoli quando, nel 1993, prese in mano le redini dell’azienda e decise di fare di Castello di Brolio l’etichetta di punta della cantina. Probabilmente queste parole sarebbero piaciute anche a Bettino Ricasoli, il barone di ferro che dette inizio al mito di Brolio nel mondo. Chianti Classico per eccellenza (che potrebbe anche avvalersi della dicitura Riserva visto che ne possiede tutte le caratteristiche), questo vino ha saputo imporsi sui mercati internazionali semplicemente come Castello di Brolio, come è accaduto ai grandi chateaux d’Oltralpe. E a ben guardare, Brolio è l’unico vero chateau vitivinicolo italiano, con la sua lunga e gloriosa storia e, soprattutto, la sua attualità che lo vede in costante prima linea nella ricerca scientifica e nella sperimentazione. Hyland infine nota come l’annata 2008 venga ampiamente sottostimata, e prevede per Castello di Brolio una lunga vita, ben oltre i 10 anni. E passiamo adesso alla Germania, dove la rivista “Weinwirtschaft “ ha eletto Brolio 2009, un altro Chianti Classico, dunque, come miglior vino rosso italiano dell’anno e come secondo tra i 60 migliori del mondo. Un buon inizio anno, dunque, e un importante riconoscimento per Barone Ricasoli e per l’intero territorio della denominazione, che continua a trovare nel Castello di Brolio un leader e una indiscussa pietra di paragone