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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Maggio 2012
DALLA REGIONE TOSCANA ARRIVA L´INVOCAZIONE DEL SUO PRESIDENTE, ENRICO ROSSI: “FERMIANO LE OLIGARCHIE FINANZIARIE CHE AFFAMANO L’EUROPA”  
 
Firenze 14 maggio 2012 – “Non possiamo permettere che poche oligarchie finanziarie affamino l’Europa con giochi di borsa”. Questa la reazione del presidente Enrico Rossi il 10 maggio all’ennesima notizia di un suicidio di un disoccupato, che si è tolto la vita a Vernio molto probabilmente per problemi di natura economica. “Queste oligarchie stanno mettendo sul lastrico l’Europa – ha proseguito il presidente – attaccano i fondi sovrani e lo stato sociale. Le persone sfinite dalle disperazione sono sempre più numerose. Bisogna trovare il modo di fermare tutto ciò”. “Si cominciano a intravedere anche cose positive – ha detto Rossi – che alimentano la speranza. Penso ad esempio a quanto accade in Francia dove si fa sentire la voce di chi chiede un cambiamento. Mi è parso anche di sentire un qualche effetto nella parole pronunciate ieri dal presidente del consiglio Monti. Ma sempre poco e sempre all’ultimo momento. Non ci possiamo permettere prima la Grecia e poi l’Italia”. “Un secondo punto riguarda la Toscana – ha concluso il presidente – La nostra regione è ricca di presenze istituzionali, di associazioni di volontariato, di parrocchie. Il civismo è diffuso tra la gente. Chi è in difficoltà non deve sentirsi solo, perchè c’è chi è in grado di aiutare, di assistere, di confortare. Bisogna assumere l’idea che si può non avere successo economico ed essere ugualmente persone degnissime e rispettabili. Che non ci si deve vergognare. Poi, di fronte al mistero della morte, si resta muti”  
   
   
UE, FINANZA: DISCIPLINA DI BILANCIO E UN LIMITE PER I BONUS DEI MANAGER DELLE BANCHE  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - La commissione parlamentare agli Affari economici e monetari si esprimerà su come la finanza deve contribuire all´insieme della società. Lunedì a partire dalle ore 16 e 30, i deputati europei votano sui limiti per i bonus dei manager delle banche e sulla sorveglianza del budget degli Stati membri. Secondo una relazione dell´Autorità bancaria europea, i bonus dei manager bancari potrebbero arrivare fino a dieci volte il loro salario. Il deputato austriaco Othmar Karas (Parti popolare) che si è occupato del dossier per il Parlamento, ritiene che le entrate supplementari non dovrebbero superare una somma pari ad un salario annuale. Inoltre la direttiva prevede il consolidamento dei capitali bancari in modo che le banche siano pronte a reagire in caso di difficoltà. Le misure legate alla sorveglianza di bilancio prevedono che gli Stati membri presentino i propri budget alla Commissione europea ogni anno. Nel caso in cui venga rispettato il patto di stabilità e crescita la Commissione potrà richiedere delle modifiche. La posizione del Parlamento è tenuta dalla deputata di centro sinistra portoghese Elisa Ferreira. Infine, il deputato francese Jean-paul Gauzès (Partiyo popolare) vuole che i paesi in difficoltà non possano essere dichiarati in default, che il loro rating del credito sia congelato e che sia presentato alla Commissione europea un programma di salvataggio dei conti pubblici.  
   
   
UE, PREVISIONI DI PRIMAVERA 2012-13: VERSO UN LENTO RECUPERO  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - Dopo la contrazione della produzione alla fine del 2011, si stima che l’economia europea sia attualmente in lieve recessione. Mentre l’incertezza sulle prospettive economiche e finanziarie resta elevata, forti azioni politiche e importanti progressi del quadro istituzionale dell’Ue hanno determinato un’attenuazione delle tensioni sui mercati finanziari all’inizio del 2012 ed una provvisoria stabilizzazione della fiducia, che dovrebbe rafforzarsi ulteriormente nel periodo oggetto della previsione. Insieme alla prevista accelerazione della crescita mondiale, la ripresa dovrebbe avviarsi lentamente a partire dalla seconda metà dell’anno. Il quadro presentato in febbraio nelle previsioni intermedie è ampiamente confermato per il 2012, con la prevista stagnazione del Pil reale nell’Ue e una sua contrazione dello 0,3% nell’area dell’euro. Per il 2013 si prevede un tasso di crescita dell’1,3% nell’Ue e dell’1,0% nell’area dell’euro. La disoccupazione dovrebbe rimanere ad un livello elevato, pari al 10% nell’Ue e all’11% nell’area dell’euro nel periodo oggetto della previsione. L’inflazione dovrebbe diminuire progressivamente, via via che viene meno l’impatto del rincaro dei prezzi petroliferi e degli aumenti fiscali. Si prevede che il risanamento del bilancio prosegua, con disavanzi pubblici destinati a calare nel 2013 al 3,3% nell’Ue e a poco sotto il 3% nell’area dell’euro. La situazione economica è notevolmente diversa da uno Stato membro all’altro, anche in considerazione dell’aggiustamento in corso alla luce delle grandi disparità delle posizioni esterne e delle condizioni strutturali emerse negli ultimi anni. Olli Rehn, Vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari e l’euro, ha dichiarato: “La ripresa è in vista, ma la situazione economica resta fragile, con il permanere di grandi disparità tra gli Stati membri. Stiamo assistendo ad un aggiustamento degli squilibri di bilancio e strutturali accumulati prima e dopo l’inizio della crisi, resi ancora più gravi da un sentimento economico tuttora debole. Senza un’ulteriore azione determinata, tuttavia, i bassi livelli di crescita nell’Ue potrebbero permanere. Finanze pubbliche sane sono essenziali per una crescita duratura, e sulla base del nuovo quadro della governance economica dobbiamo sostenere l’aggiustamento accelerando le politiche di rafforzamento della stabilità e della crescita”. Modesta ripresa nei prossimi mesi di quest’anno - L’attività economica nell’Ue ha subito una contrazione nell’ultimo trimestre del 2011 e, in base alle stime, anche nel primo trimestre del 2012. Una graduale ripresa dovrebbe cominciare nella seconda metà dell’anno e accelerare nel 2013. Dovrebbe tuttavia restare modesta in quanto diversi fattori continuano a pesare sulla domanda interna. Gli sforzi necessari da parte delle banche per migliorare ulteriormente i loro bilanci impediranno un allentamento delle condizioni del credito, sebbene nel complesso la domanda di credito sia rimasta debole finora. I consumi privati saranno frenati dalla disoccupazione elevata, dalla lenta crescita dei salari e dall’inflazione nonché dall’elevato indebitamento delle famiglie in una serie di Stati membri. Infine, gli investimenti privati sono tuttora in calo, ma nel periodo oggetto della previsione dovrebbero iniziare a beneficiare del previsto ritorno della fiducia, di tassi di interesse bassi e della solida crescita della produzione mondiale. Si prevede che il contributo positivo delle esportazioni nette sarà il principale motore della crescita del Pil nel 2012. Nel 2013 dovrebbe però subentrare una domanda interna in graduale rafforzamento. Queste proiezioni sono basate sull’ipotesi che la fiducia si rafforzerà nel tempo, man mano che i problemi posti dalla crisi saranno affrontati con successo, anche attraverso la risoluta attuazione delle decise azioni politiche convenute. Nel complesso, il quadro per il 2012 tratteggiato nelle previsioni intermedie di febbraio è ampiamente confermato. Quest’anno la crescita annuale del Pil dovrebbe essere piatta (0,0%) nell’Ue e pari allo 0,3% nell’area dell’euro. Per il 2013, è prevista una crescita modesta dell’1,3% nell’Ue e dell’1% nell’area dell’euro. Per quanto il rallentamento abbia colpito tutti gli Stati membri, persisteranno, secondo le previsioni, i differenziali di crescita, a causa di differenze nelle esigenze di aggiustamento strutturale, nei costi di finanziamento e nella sostenibilità delle finanze pubbliche. L’aggiustamento degli squilibri esterni a livello degli Stati membri è in corso e dovrebbe continuare nel periodo oggetto della previsione. In linea con il rallentamento dell’attività economica, l’occupazione dovrebbe contrarsi dello 0,2% nell’Ue (0,5% nell’area dell’euro) nel 2012. Il previsto ritorno della crescita dovrebbe portare ad un graduale miglioramento dei mercati del lavoro nel 2013, il che a sua volta contribuirà ad una ripresa più sostenuta. La disoccupazione dovrebbe rimanere ad un livello del 10,3% nell’Ue nel corso del periodo oggetto della previsione e all’11% nell’area dell’euro nel 2013. Migliorano le finanze pubbliche - Nonostante il rallentamento della produzione nel corso del 2011, le finanze pubbliche nell’Ue sono migliorate notevolmente nel 2011. Sulla base di un risanamento già deciso associato ad una graduale ripresa economica più tardi nel periodo oggetto delle previsioni, i disavanzi di bilancio dovrebbero continuare a diminuire dal 4,5% del Pil nell’Ue (4,1% nell’area dell’euro) nel 2011 al 3,6% nell’Ue (3,2% dell’area dell’euro) nel 2012 e successivamente al 3,3% (2,9%) nel 2013, con notevoli differenze tra Stati membri. Tuttavia, l’ipotesi di politiche invariate implica che per l’Ue non si è potuto includere quasi alcun miglioramento strutturale nelle previsioni per il 2013. L’aumento del rapporto debito pubblico/Pil dovrebbe rallentare e raggiungere l’87,2% del Pil nell’Ue (92,6% nell’area dell’euro) entro il 2013. Il rincaro dei prezzi dell’energia e l’aumento delle imposte indirette sono stati i principali fattori alla base dell’inflazione dei prezzi al consumo negli ultimi trimestri, mentre le pressioni sottostanti sui prezzi interni sono state contenute dal rallentamento economico. Nel periodo oggetto delle previsioni, l’inflazione dovrebbe gradualmente diminuire, riportandosi al di sotto dell’1,8% nel 2013. Come in febbraio, i rischi che i risultati in materia di Pil siano peggiori delle previsioni continuano a prevalere. Il rischio principale resta l’aggravarsi della crisi del debito sovrano, con il contagio finanziario e la forte riduzione della disponibilità di credito. Un altro rischio importante che pesa sulle previsioni deriva dall’incertezza geopolitica che potrebbe portare ad un aumento dei prezzi del petrolio. Dal lato positivo, un ritorno più rapido della fiducia potrebbe portare ad una ripresa più rapida e meno contenuta. Inoltre l’economia mondiale potrebbe risultare più dinamica di quanto attualmente previsto. I rischi riguardanti le previsioni in materia di inflazione sembrano nel complesso compensarsi. La relazione dettagliata è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/economy_finance/eu/forecasts/2012_spring_forecast_en.htm    
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO RINVIA L´APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2010 DELL´AGENZIA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - Il Parlamento ha approvato giovedì i conti della Commissione europea per il 2010, nel corso della procedura annuale di discarico del bilancio comunitario. I deputati hanno "certificato" i conti della maggioranza delle agenzie e delle istituzioni europee e del Fondo di sviluppo regionale. Tuttavia, l´Aula ha rinviato, fra gli altri, il discarico del Consiglio e dell´Agenzia europea per la sicurezza alimentare di Parma. Discarico della Commissione I deputati continuano a criticare la mancanza di sanzioni per la cattiva gestione finanziaria nei Paesi membri, l´uso di strumenti d´ingegneria finanziaria e il pre-finanziamento dei progetti comunitari. Tuttavia, si sono detti rassicurati dalle parole del Commissario per il controllo dei conti, Algirdas Šemeta, che ha promesso di migliorare la gestione finanziaria in questi settori. I deputati da tempo cercano di individuare le soluzioni più efficaci per migliorare il controllo sulle spese dei fondi comunitari da parte delle autorità nazionali e locali, la cosiddetta "gestione comune". Pur non avendo poteri di gestione diretti, la Commissione è responsabile per l´utilizzo di questi fondi che rappresentano circa l´80% del bilancio Ue. Il Parlamento chiede ai governi nazionali di assumersi maggiore responsabilità sulla gestione dei fondi comunitari, anche se la responsabilità finale spetterebbe alla Commissione. Ciò potrebbe essere attuato introducendo delle "dichiarazioni di gestione nazionali", firmate dai responsabili politici nazionali. Šemeta ha affermato che la Commissione "è con il Parlamento" su questa questione, che è parte dei negoziati in corso con i governi nazionali sul regolamento finanziario 2014-2020. Le altre istituzioni Ue - I deputati hanno garantito il discarico a tutte le istituzioni, incluso lo stesso Parlamento, con la sola eccezione del Consiglio. Fra i deputati e il Consiglio è in corso da tempo una discussione su come si possano garantire le giuste condizioni per permettere al Parlamento di eseguire in maniera adeguata il suo compito di controllore dei conti. Poiché non è stata ancora trovata una soluzione, il Parlamento ha deciso di rinviare il discarico. Le agenzie - Il Parlamento ha approvato i conti di tutte le agenzie Ue ad eccezione dell´Agenzia sulla sicurezza alimentare (Efsa), con sede a Parma, di quella per i medicinali con sede a Londra e dell´Agenzia per l´ambiente di Copenaghen. Secondo la maggioranza dei deputati, il costo medio del consiglio di amministrazione dell´Efsa, composto da 15 membri (Eur 92.630, o Eur 6.175 per membro), è eccessivo e richiede "tagli drastici". Il testo approvato sottolinea anche il recente caso di conflitto d´interesse, con la presidente del consiglio d´amministrazione che avrebbe, secondo quanto riportato sui media, dei legami con l´industria alimentare e sarebbe membro del consiglio dei direttori dell´International Life Science Institute (Ilsi). L´agenzia ha annunciato le sue dimissioni il giorno precedente al voto del Parlamento (mercoledì). Per migliorare la gestione finanziaria dell´Agenzia per i medicinali, i deputati chiedono un piano d´azione per rendere più efficaci le procedure sugli appalti e sui contratti e vogliono garanzie sull´imparzialità delle assunzioni del personale e degli esperti nazionali, distaccati temporaneamente. Infine, i deputati hanno criticato il rifiuto dell´agenzia di predisporre un nuovo sistema di pagamenti, come richiesto. Per quanto riguarda l´Agenzia per l´ambiente, i deputati criticano che dal giugno 2010 all´aprile 2011 il direttore esecutivo fosse stato anche membro dell´International Advisory Board della Ong Earthwatch. Alcuni membri dello staff, incluso il direttore, si sono recati in missione di "ricerca" per far visita a alcuni progetti di Earthwatch nei Caraibi e nel Mediterraneo, per i quali, secondo il direttore, l´agenzia ha versato all´Ong 33.791 euro. I deputati chiedono all´agenzia di presentare un resoconto dettagliato su queste missioni e sulle cifre pagate a Earthwatch. La procedura di discarico - Garantendo il discarico a un´istituzione o agenzia, il Parlamento dichiara che il bilancio (finanziato dai contribuenti europei) è stato gestito secondo le regole europee. Tale procedura "chiude" quella di bilancio. Il Parlamento può conferire o rinviare il discarico. I deputati basano le loro decisioni su una raccomandazione del Consiglio e sulla relazione annuale sui conti della Corte dei conti europea. I deputati possono anche proporre alla Commissione di intraprendere misure rispetto a determinate situazioni. La Commissione risponde alla decisione del Parlamento con una relazione e un piano d´azione, inviato a Parlamento e Consiglio.  
   
   
FESTA DELL´EUROPA 2012: SESSANT´ANNI DOPO "UNA RIVOLUZIONE TRANQUILLA"  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - Il 9 maggio è stata la Festa dell´Europa. Per celebrare l´anniversario della creazione dell´Unione europea, il Parlamento si è riunito per un dibattito sul futuro dell´Europa in presenza del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. L´euro è stato rimesso in questione, come indicato da tutti i capigruppo politici. Alcuni hanno domandato un´Europa più forte, altri delle misure di austerità meno dure o dei cambiamenti più profondi. Il Presidente Martin Schulz ha chiesto ai cittadini europei di essere coraggiosi nell´affrontare la crisi, ricordando a tutti che l´Europa è stata costruita grazie ad una "rivoluzione tranquilla" nonostante le ferite della guerra. "Ma perché la crisi di oggi, come una forza centrifuga, ci dovrebbe separare piuttosto che unirci?". L´euro è in pericolo diventando "il simbolo degli egoismi nazionali, e delle divisioni". La disciplina di bilancio è essenziale quanto la crescita ed "è solo insieme che riusciremo ad evitare il declino economico dell´Europa e a abbassare la disoccupazione". In occasione della festa dell´Europa "dobbiamo pensare da dove veniamo e ciò che abbiamo realizzato". Il deputato francese Joseph Daul (Partito popolare) ha sottolineato l´importanza della dichiarazione di Robert Schuman rispetto alla costruzione di un´Europa economica e politica. La riduzione del debito e la crescita non possono essere affrontati separatamente: gli investimenti per la crescita non possono essere realizzati aumentando le spese. L´europa dovrebbe investire di più sulla competitività attraverso il mercato unico, investendo nella ricerca e lo sviluppo, semplificando la burocrazia e sostenendo la piccola e media impresa. Il socialista austriaco Hannes Swoboda ha dichiarato: "Abbiamo parlato di cambiamenti e sfide, ma bisogna anche parlare di delusioni. Il popolo greco si batte contro l´ingiustizia sociale e non capisce che le riforme sono necessarie. Oggi dobbiamo pensare alla costruzione e la ricostruzione dell´Europa. L´austerità ha schiacciato gli investimenti pubblici invece di promuovere la crescita e il lavoro, in particolare per i giovani". Il deputato liberale belga Guy Verhofstadt ha indicato il federalismo come unica soluzione per l´Europa. "L´europa è stata messa da parte, con un abbassamento della sua economia e un invecchiamento della sua popolazione. Non ha nessuna ambizione, nessun progetto, nessuna speranza". Ha anche proposto di aggiungere delle misure per l´aumento del patto di bilancio, per l´aumento della Banca europea per gli investimenti e l´introduzione dei "project bonds". Il deputato francese dei Verdi Daniel Cohn-bendit ha ricordato che ´non bisogna sottovalutare il risultato delle elezioni in Grecia e in Francia. "Se l´Europa vuole essere democratica, deve saper rispondere ai problemi cittadini". E sostenere che non esistono alternative alle politiche attuali è un rischio. "Attenzione: se affermiamo che non ci sono alternative, saranno i cittadini a trovarle e potrebbero essere terribili. La democrazia è la ricerca di alternative". Il deputato inglese Martin Callanan (Ecr) ha spiegato che il mondo è cambiato dai tempi di Schuman. Invece che far finta di avere tutte le risposte, l´Ue dovrebbe alleggerirsi del peso della burocrazia per le piccole imprese e dare più fiducia ai cittadini. L´europa dovrebbe essere efficace, facendo meno. Il deputato inglese Nigel Farage (Efd) ha dichiarato: "Tutto è andato a finire male in Europa. Il Titanic si è scontrato con l´iceberg". Disoccupazione troppo alta, fallimento economico e crescita debole. Nonostante ciò, "una ribellione democratica è già cominciata anche se le legislative in Grecia ricordano le elezioni tedesche nel 1932". "Dobbiamo farla finita con la zona euro, e ricostruire un´Europa fondata sul libero scambio". Il deputato francese della Sinistra Unita Patrick Le Hyaric ha indicato che delle nuove politiche sono necessarie per evitare l´implosione dell´Europa. "Dobbiamo imparare la lezione: in numerosi paesi europei, i partiti politici che sostengono l´austerità hanno perso. La volontà del popolo greco di cercare una nuova strada possibile deve essere rispettata". "Abbiamo bisogno di crescita, di programmi sociali e di sviluppo, e di un nuovo ruolo per la banca centrale per migliorare il potere d´acquisto".  
   
   
LOTTA CONTRO LE FRODI: I DEPUTATI EUROPEI VOGLIONO INFORMAZIONI PIÙ PRECISE SULL’ EVASIONE DI DAZI DOGANALI E IVA  
 
 Bruxelles, 14 maggio 2012 - La segnalazione di frode e la corruzione della spesa dei fondi comunitari e la raccolta dei dazi doganali e Iva degli Stati membri ´- le tradizionali fonti del bilancio Ue - deve essere migliorata, in modo da proteggere gli interessi finanziari dell´Ue e impedire l´abuso dei suoi fondi, dice Parlamento in una risoluzione votata il Giovedi. La risoluzione, da Zigmantas BalČytis (S & D, Lt), chiede alla Commissione europea di agire per porre rimedio alla mancanza di informazioni in materia di Iva e l´evasione del dazio doganali negli Stati membri e l´uso improprio dei fondi comunitari da parte della criminalità organizzata. Ogni euro devono essere spesi bene - "E ´nell´interesse dei cittadini europei che ogni euro di fondi comunitari devono essere spesi in modo corretto. Per decenni, la lotta antifrode dell´Ue (Olaf) è stato in grado di recuperare i soldi abusivo da parte degli Stati membri o anche di fornire dati precisi sulla entità della frode e di corruzione legati ai fondi comunitari. Vogliamo che la Commissione di istituire un adeguato sistema per raccogliere tutti i dati rilevanti, in modo da avere un quadro completo dei problemi esistenti, che ci permette di combattere le frodi in modo più efficace e meglio tutelare gli interessi finanziari l´Unione nel suo insieme ", ha detto BalČytis. Recupero dei pagamenti irregolari - I deputati deplorano il fatto che grandi quantità di fondi Ue sono ancora spesi erroneamente e sollecitare la Commissione a intensificare i suoi sforzi per il recupero dei pagamenti irregolari. Essi ritengono che gli Stati membri dovrebbero essere apportate per contabilizzare abusato dei fondi che devono ancora essere restituiti e dovrebbe compiere maggiori sforzi per prevenire e rilevare le irregolarità e le frodi. Se i fondi vengano utilizzati, i pagamenti dovrebbero essere sospese immediatamente e sanzioni efficaci imposte, dice il testo. Chi paga il costo dell´evasione dell´Iva? I deputati evidenziano un "gap allarmante Iva" in alcuni Stati membri - cioè la differenza tra l´importo dell´Iva in un paese teoricamente dovrebbe raccogliere, date le dimensioni della sua economia, e le sue entrate fiscali reali. In alcuni paesi, il divario Iva è quasi il 30%, mentre la media Ue è del 12%. I deputati temono che il denaro mancante è in gran parte costituito dai proventi delle misure di austerità imposte su quei cittadini dell´Unione europea il cui reddito è facilmente rintracciabile Dazi doganali - Il Parlamento auspica anche più dati sulla evasione dei dazi doganali. Si tratta di una fonte tradizionale di "risorse proprie" per il bilancio dell´Ue e quindi incidono direttamente sui contributi nazionali versati in esso. I deputati sono particolarmente preoccupati per il contrabbando di sigarette e alcool e quindi con favore un piano d´azione elaborato dalla Commissione per combattere il contrabbando sul confine orientale dell´Ue e le rinnovate offerte di cooperazione doganale con la Cina e la Russia.  
   
   
PE: PIÙ COMMERCIO PER CREARE DEMOCRAZIA NEI PAESI DELLA PRIMAVERA ARABA  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - L´ue deve fare di più per promuovere la democrazia e la stabilità nei paesi del Mediterraneo meridionale, promuovendo relazioni commerciali reciprocamente vantaggiose, sostiene il Parlamento. Gli sforzi dovranno essere concentrati soprattutto sulle piccole imprese, in quanto principali motori di creazione di occupazione e ricchezza. In una risoluzione sulla strategia commerciale dell´Ue per il Mediterraneo meridionale, adottata giovedì con 476 voti a favore, 64 contro e 40 astensioni, i deputati chiedono all´Ue e agli Stati membri maggiori sforzi per sostenere la transizione verso la democrazia nei paesi della Primavera araba. "Fino ad ora, la risposta politica alla Primavera araba è stata debole", ha dichiarato il relatore Niccolò Rinaldi (Alde, It). "La mia relazione spiega ciò che gli europei possono fare per aiutare queste persone, che si stanno avvicinando alla democrazia, a comprendere che esistono prospettive per una vita migliore", ha aggiunto Rinaldi. Più potere alle piccole imprese - Il Parlamento desidera che la strategia commerciale dell´Ue si concentri sul sostegno per le piccole e medie imprese (Pmi), che in alcuni paesi forniscono addirittura il 30% dei posti di lavoro e sono, secondo il relatore, "cruciali per lo smantellamento delle oligarchie come attori chiave". Il Parlamento chiede alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo di indirizzare gli investimenti verso le piccole e medie imprese, e alla Banca europea per gli investimenti di fornire alle Pmi programmi di microcredito e di controgaranzia. I deputati auspicano incentivi per registrare l´elevato numero d´imprese operanti sul mercato nero, l´agevolazione della circolazione di uomini e donne d´affari attraverso le frontiere e il sostegno per la diversificazione del commercio. Propongono anche l´istituzione da parte degli Stati membri di programmi Erasmus e Da Vinci Euromed per gli studenti in visita, e l´apertura di camere di commercio europee insieme ai paesi partner. Problemi di libero scambio? Il Parlamento auspica che l´impulso dato dalla Primavera araba possa stimolare il progresso verso una zona di libero scambio euro-mediterranea e appoggia i negoziati volti a stabilire zone di libero scambio globali. Durante il dibattito, Rinaldi ha cercato di rassicurare i deputati preoccupati per il potenziale impatto del libero scambio sui contadini dell´Unione, sottolineando il notevole surplus commerciale dell´Ue nel settore agricolo con tali paesi e i benefici che i consumatori dell´Ue trarrebbero dall´apertura dei nostri mercati. Economie del Mediterraneo meridionale dopo la Primavera araba - La risoluzione sostiene che la povertà è "un male persistente nelle campagne" e sottolinea che la "disoccupazione cronica" colpisce soprattutto i giovani; ad esempio, il 45% dei laureati in Tunisia sono senza lavoro. Il Parlamento indica nelle nuove opportunità create dal rovesciamento della maggior parte dei dittatori lo strumento per aprire le economie della regione e creare un´autentica economia di mercato. Sollecita dunque l´Ue a fare uso della sua competenza esclusiva in materia di politica commerciale e d´investimento per "fornire una risposta efficace alle rivolte e contribuire al progresso economico e sociale nei paesi del Mediterraneo meridionale".  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NUOVE NORME IVA SUI BUONI ("VOUCHER")  
 
Bruxelles, 14 maggio 2012 - La Commissione europea ha proposto il 10 maggio di aggiornare le norme dell´Unione in materia di Iva per garantire il trattamento fiscale uniforme di tutti i tipi di buoni ("voucher") nell´insieme degli Stati membri. Nell´unione europea il mercato dei buoni è pari a oltre 52 miliardi di euro all´anno. I buoni prepagati per le telecomunicazioni rappresentano quasi il 70% del mercato, seguiti dai buoni regalo e dai buoni sconto. Tuttavia le differenze esistenti da uno Stato membro all´altro nelle norme Iva sui buoni causano gravi inefficienze del mercato. Invece di trarre un vantaggio reale dal mercato unico, le imprese sono costrette ad affrontare problemi di doppia imposizione e difficoltà nell´espandere le loro attività oltre frontiera. Le nuove norme mirano a porre rimedio a tale situazione. Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: "I buoni, acquistati e venduti a milioni ogni settimana, sono in piena espansione in Europa. L´incertezza e le complicazioni della normativa fiscale non devono essere una giustificazione per frenare questo mercato in espansione. Con le nuove norme sull´Iva oggi proposte possiamo instaurare un autentico mercato unico dei buoni, a vantaggio delle imprese, dei cittadini e delle amministrazioni fiscali." Le nuove norme proposte prevedono, fra l´altro, una chiara definizione delle diverse categorie di buoni e il regime loro applicabile ai fini dell´Iva, rendendo così possibile il trattamento uniforme in tutta Europa delle operazioni che comportano l´utilizzo di buoni. La proposta comprende disposizioni relative alla definizione dei buoni ai fini dell´Iva e alla determinazione del momento in cui l´Iva sui buoni diviene esigibile (ossia, al momento della vendita o del riscatto). Stabilisce inoltre norme concernenti i buoni che passano attraverso le catene di distribuzione e i mezzi di pagamento generali. Le nuove norme entreranno in vigore il 1° gennaio 2015. Contesto - Attualmente non esistono norme a livello dell´Unione sul trattamento ai fini Iva delle operazioni che comportano l´utilizzo di buoni. In assenza di norme comuni, gli Stati membri hanno messo a punto pratiche nazionali, che non sono coordinate e causano spesso problemi alle imprese e per la riscossione dell´Iva. Quando un buono è emesso in uno Stato membro e utilizzato in un altro, non è sempre chiaro in quale momento le operazioni legate al buono debbano essere tassate. È il caso, ad esempio, delle catene internazionali di alberghi che si servono di buoni per promuovere soggiorni in diversi Stati membri dell´Ue. La proposta odierna si prefigge di chiarire e armonizzare le norme dell´Unione sul trattamento ai fini Iva dei buoni. Avrà pertanto un effetto positivo sulle imprese eliminando i casi di doppia imposizione e l´incertezza sugli adempimenti fiscali. La proposta contribuirà inoltre a colmare le lacune che facilitano l´elusione fiscaleda parte di alcune imprese, che sfruttano le divergenze esistenti fra gli Stati membri. Le nuove norme si integrano inoltre nella più ampia strategia dell´agenda digitale europea, in particolare nell´obiettivo di creare un mercato digitale unico. La Commissione propone in primo luogo di armonizzare la definizione dei buoni ai fini dell´Iva e di determinare il momento dell´imposizione per le operazioni che comportano l´utilizzo di buoni al fine di evitare incoerenze che danno luogo alla doppia imposizione o alla doppia non imposizione. Il momento dell´imposizione sarà determinato dalla natura del buono; verrà in tal modo chiarito se l´imposta debba essere applicata all´atto della vendita del buono o del suo riscatto contro beni o servizi. In secondo luogo, le nuove norme operano una netta divisione tra i buoni e altri mezzi di pagamento. Il numero crescente di dispositivi mobili rende necessario distinguere tra i crediti prepagati per le telecomunicazioni (che sono buoni) e i servizi di pagamento mobile (che sono soggetti a un´imposizione diversa). L´evoluzione tecnologica nel settore dei pagamenti, in particolare l´utilizzo sempre più diffuso dei pagamenti mobili, rende necessario eliminare qualsiasi ambiguità. La direttiva stabilisce infine norme comuni per la distribuzione dei buoni all´interno delle catene di intermediari, specialmente nel caso in cui tali catene si estendano a due o più Stati membri. Ad esempio, una carta telefonica può cambiare di mano diverse volte in una catena di distribuzione prima di raggiungere il consumatore e le imprese interessate hanno bisogno di certezza in merito ai loro adempimenti fiscali. La direttiva contempla altre misure tecniche che riguardano il diritto a detrazione, le procedure di riscatto e di rimborso, la persona debitrice dell´imposta e altri obblighi delle imprese. La proposta della Commissione è corredata di una valutazione d´impatto, secondo le cui conclusioni l´unico modo efficace per colmare le carenze individuate consiste nell´inserire nella direttiva Iva le nuove disposizioni sui buoni. La direttiva Ue sull´Iva e la valutazione d´impatto sono consultabili al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/taxation_customs/taxation/
vat/key_documents/legislation_proposed/index_en.htm
 
 
   
   
IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI IN VISITA NEGLI USA, MESSICO E COLOMBIA CON RAPPRESENTANTI DELL´INDUSTRIA E DELLE PMI EUROPEE  
 
 Bruxelles, 14 maggio 2012 - Da giovedì 10 maggio, il Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, è in visita negli Stati Uniti, che continuerà in Messico dal 13 al 15 maggio per finire il 16 e 17 in Colombia. Tajani è accompagnato da una delegazione di rappresentanti dell´industria e delle Pmi europee interessati a verificare opportunità di business e cooperazione in questi paesi. Questa missione fa parte di una serie di "missioni per la crescita" finalizzate a rafforzare i legami economici e commerciale con l´Europa per rilanciare sviluppo e competitività. Dopo il Brasile alla fine del 2011, prossime tappe la Russia, alcuni paesi del Nord Africa, la Cina e il Vietnam, tra la seconda meta del 2012 e l´inizio del 2013. Negli Stati Uniti si punta a migliorare la cooperazione in alcuni settori chiave per integrazione dei mercati e business, quali standardizzazione ed eliminazione delle barriere tecniche, innovazione industriale, Pmi, spazio e turismo. Nel corso della sua visita Tajani incontrerà rappresentanti del governo e del congresso americano, oltre che leader politici ed economici. Tajani parteciperà anche a una tavola rotonda promosso dalla Camera di Commercio Usa e dal Transatlic Business Dialogue con 60 rappresentanti d´imprese statunitensi, intervenendo sul tema dell´integrazione del mercato transatlantico. Malgrado la crisi, Stati Uniti e Europa restano di gran lunga i due più grandi mercati del mondo, con il 54% del Pil globale, il 28% del commercio di merci e il 43% di servizi. Sono rispettivamente i primi partner commerciali: 18% dei beni e 25 dei servizi Ue verso gli Usa e 21% di merci e 35% di servizi Usa verso l´Ue. Oltre 36 milioni di posti di lavoro dipendono da questo interscambio. Gli investimenti Usa in Europa sono il triplo che in Asia e quelli Ue ben otto volte superiori alla somma di quelli in Cina e India. Come emerge anche da studi recenti, i vantaggi di una maggiore integrazione e libertà di accesso ai mercati sarebbero consistenti e porterebbe centinaia di migliaia di nuovi posti e una rilevante crescita del Pil su entrambe le sponde dell´Atlantico.  
   
   
EVENTO DI PARTENARIATO PER I BANDI FP7 NMP E PPP  
 
 Lione, 14 maggio 2012 - Il 12 giugno 2012 si terrà a Lione, in Francia, un evento di partenariato per i bandi Fp7 Nmp e Ppp. In vista della pubblicazione dei prossimi bandi del Settimo programma quadro (7° Pq) relativi alle nanotecnologie, nanoscienze, nanomateriali e nuove tecnologie di produzione (Nmp) e partenariati pubblico-privato (Ppp) per la ricerca, l´evento aiuterà i partecipanti a stabilire contatti e organizzare proposte di progetto. Il programma affronterà i seguenti settori: nanoscienze e nanotecnologie; materiali e integrazione; fabbrica del futuro e produzione; efficienza energetica nell´edilizia; auto verdi. Sono anche previsti incontri che possono essere programmati in anticipo tramite il sito Internet dell´evento o agli stand di supporto per i partecipanti tenuti dai Punti di contatto nazionali (Pcn), dalle Reti Ncp (Nmpteam, Etna, Ideal-ist , C -Energy+) e dalla Enterprise Europe Network. Il termine per l´iscrizione è il 22 maggio 2012. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eurosfaire.prd.fr/7pc/manifestations/120612-form-nmp.php    
   
   
REGIONI ED ENTI LOCALI “BOCCIANO” IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF)  
 
Venezia, 14 maggio 2012 - “Abbiamo detto no al Def perché riporta pericolosamente indietro le lancette dell’orologio, annullando tutti i passi avanti compiuti sul fronte del federalismo fiscale, disattendendo persino gli accordi già raggiunti e ignorando totalmente le numerose istanze e proposte avanzate da Regioni, Province e Comuni”. Spiega così l’assessore al bilancio della Regione del Veneto il parere negativo espresso il 10 maggio a Roma dalla Conferenza Unificata delle Regioni, riunitasi con i rappresentanti dell’Upi e dell’Anci, sul Documento di Finanza Pubblica 2012 del Governo Monti. Le Regioni hanno rilevato che il Def avrebbe dovuto essere posto in discussione nella Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica che non si è ancora insediata pur avendo le Regioni stesse sollecitatone l’insediamento ancora lo scorso mese di marzo, e non è stato discusso neanche nell’ambito della Commissione tecnica paritetica per l´attuazione del federalismo fiscale, la “sede” di condivisione delle basi informative finanziarie, economiche e tributarie fra Governo - Parlamento e Autonomie territoriali. La conclusione delle Regioni è che “l’assenza di condivisione dei dati macroeconomici aggiornati e delle politiche che il Governo intende perseguire indebolisce l’azione delle istituzioni che più che mai in questo momento dovrebbe essere all’unisono”. Ulteriore elemento critico, sono le disposizioni del d.L. “Salva Italia” in tema di Province: “non si sta ragionando di una semplice sperimentazione – si legge nel documento predisposto dalle Regioni –, ma dell’avvio di un complesso e intricato percorso di riordino e che tale processo, per l’incidenza che può avere sul rapporto tra cittadini e istituzioni soprattutto in termini di qualità delle prestazioni e di contenimento della spesa pubblica, non può essere lasciato in sospeso né calato dall’alto”. “Abbiamo rilevato inoltre – spiega l’assessore veneto – che la questione relativa all’attuazione del federalismo fiscale avrebbe dovuto essere centrale nel Def 2012, ma purtroppo così non è: bloccare ora la riforma o stravolgerla significherebbe rimettere in discussione quei principi, ormai condivisi, di rafforzamento dell’autonomia nella responsabilità, come prefigurato dalla legge delega in materia”. “Insomma – ha concluso l’assessore veneto – abbiamo espresso un parere fortemente negativo in primis sui contenuti, per la grave penalizzazione che si prospetta per tutte le amministrazioni pubbliche regionali e locali dal punto di vista economico e operativo, sia per il metodo adottato nei confronti di Enti a cui è dovuto quel rispetto che la stessa Costituzione attribuisce”.  
   
   
IL COMUNE DI MILANO ADERISCE ALLA CAMPAGNA “TAGLIA LE ALI ALLE ARMI”- F-35. PISAPIA SCRIVE AL MINISTRO DI PAOLA, STOP ALL’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI. QUEI SOLDI VADANO A POLITICHE SOCIALI E DI SVILUPPO  
 
Milano, 14 maggio 2012 -Il Comune di Milano aderisce alla campagna nazionale “Taglia le ali alle armi” contro l’acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 (costo medio 140 milioni l’uno) e chiede al Governo, anche con una lettera che il Sindaco Giuliano Pisapia inviata il 10 maggio al Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, di utilizzare le risorse risparmiate, circa 10 miliardi di euro, per supportare le Amministrazioni locali nelle politiche sociali e di sviluppo del territorio necessarie a fronteggiare la crisi. “E’ uno spreco – ha detto il Sindaco Pisapia - spendere una somma così ingente per degli armamenti, che peraltro sono inutili, in presenza dell’articolo 11 della Costituzione che usa una parola molto forte: ‘L’italia ripudia la guerra’. E’ importante ricordarlo a tutti gli italiani, al Governo, al Parlamento, ai giovani: ‘ripudia’ significa che nulla vogliamo avere a che fare con la guerra e oggi in un momento di crisi spendere delle somme simili per degli armamenti che sono inutili e in contrasto con la Costituzione è assolutamente sbagliato, è fuorviante”. Insieme al Sindaco hanno lanciato l’appello al Governo l’assessore alle Politiche sociali, Piefrancesco Majorino, il coordinatore della campagna nazionale, Francesco Vignarca, Paolo Ricotti della Presidenza Acli Provinciali Milano e Rosario Pantaleo (Pd), primo firmatario della mozione approvata in Consiglio Comunale il 16 aprile scorso, contenente la richiesta a Sindaco e Giunta di impegnarsi affinché il Governo non acquisti i caccia F-35 e ripartisca le risorse tra gli Enti Locali, per opere di pubblica utilità. “Con le risorse spese per due cacciabombardieri – ha affermato l’assessore Majorino – potremmo realizzare dieci centri di eccellenza per l’assistenza ai disabili, riqualificare tutte le scuole, abbattere le barriere architettoniche della nostra città. Interrompere l’acquisto di questi velivoli, che non comporta alcuna penale, non è solo una scelta di buon senso ma è la risposta a un’istanza comune che parte dalle amministrazioni locali e dai cittadini. Questo è il messaggio che mandiamo al commissario antisprechi Bondi e al Governo impegnati in un’azione di spending review. Basterebbe parte della commessa per coprire i costi di questa finanziaria che tanti sacrifici sta chiedendo agli italiani”. Un messaggio condiviso anche dal consigliere Pantaleo: “Io sono stato solo il primo firmatario della mozione presentata in Aula e approvata dal Consiglio. La cosa importante di questa campagna è aver messo insieme le istituzioni e la comunità civile”. Presenti alla conferenza stampa per l’adesione del Comune alla campagna anche i consiglieri Luca Gibillini e Lamberto Bertolè. A oggi la campagna ha ottenuto l’adesione online di 35.721 persone, di 635 associazioni e la firma di 36.828, come è possibile verificare sul sito www.Disarmo.org/nof35/  Numerose sono state anche le adesioni pervenute da Comuni, Province e Regioni. “Abbiamo lanciato la nostra campagna contro l’acquisto dei cacciabombardieri nel 2009 – ha ricordato Francesco Vignarca – e dopo aver ottenuto la riduzione della commessa da 131 a 90 velivoli, con il sostegno delle amministrazioni locali e dei cittadini vogliamo fermare definitivamente questa inutile spesa. L’adesione del Comune di Milano e l’impegno del Sindaco Pisapia ci sosterranno in questo percorso e nell’affermazione che le spese militari sono inutili e non aiuteranno il nostro Paese a superare la crisi”. “L’adesione degli Enti Locali e dei cittadini a questa campagna – ha spiegato Paolo Ricotti – riporta al centro le relazioni e le scelte che la politica può e deve compiere restituendo alle comunità la possibilità di esprimere la propria posizione di fronte a temi che hanno una ricaduta diretta sulla vita delle persone. Siamo felici che Milano riprenda con competenza il suo ruolo sulle questioni nazionali e internazionali” La campagna contro l’acquisto dei cacciabombardieri è iniziata nel 2009 con “Caccia al caccia! Diciamo No agli F-35”. Sono state raccolte le prime 20.000 firme e le 120 adesioni di organizzazioni ma il tentativo di consegnarle al Governo è stato vano. Nel 2010 la campagna ha ottenuto il sostegno fattivo di Unimondo, di Science for Peace e di Disarmiamo. Nei mesi successivi si susseguono numerose iniziative tra cui la firma di due mozioni alla Camera e al Senato, rispettivamente degli onorevoli Savino Pezzotta e Andrea Sarubbi e del senatore Umberto Veronesi. Dopo la raccolta di 19.900 adesioni online, 16.000 firme e 388 adesioni di organizzazioni, lo scorso settembre è partita la seconda fase della campagna ora denominata“Taglia le ali alle armi!”. Nel gennaio di quest’anno il Ministro Giampaolo Di Paola, durante un intervento alle commissioni Difesa di Camera e Senato, ha reso noto che ci sarebbe stato un ridimensionamento del programma multinazionale di progettazione, sviluppo e produzione del velivolo militare joint strike fighter (Jfs) F-35.  
   
   
A SETTEMBRE ACCORDO COOPERAZIONE FVG-MONTENEGRO  
 
Trieste, 16 maggio 2012 - In occasione della missione regionale in Montenegro del "made in Fvg", programmata per il prossimo mese di settembre, Regione Friuli Venezia Giulia e Repubblica di Montenegro sigleranno uno specifico accordo di cooperazione decentrata. Lo ha annunciato l’ 11 maggio a Trieste, nella sede della locale Camere di commercio, l´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna. L´ente camerale giuliano ha infatti ospitato , con la partecipazione dell´assessore De Anna, del viceministro montenegrino all´Industria Dragan Kujovic, della presidente di Informest Silvia Acerbi e del presidente dell´ente camerale Antonio Paoletti, la presentazione economica del Montenegro al sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, nell´ambito delle attività previste dal progetto "Adria 3", finanziato dalla stessa Amministrazione regionale. "La Regione persegue l´obiettivo di una sua forte azione geopolitica nello scacchiere balcanico - ha sottolineato De Anna - ritenendo naturale l´avvio ed il rafforzamento di nuove collaborazioni e di incrementati dialoghi con le istituzioni del Montenegro". In questa prospettiva, ha indicato De Anna, fondamentale è il ruolo di Informest, "in grado non solo di progettare ma anche di catalizzare risorse finanziarie Ue per avviare nuove cooperazioni con il Sud-est dell´Europa". "Il Friuli Venezia Giulia e la città di Trieste - ha infine indicato de Anna al viceministro Kujovic - rappresentano il vostro primo punto di riferimento nei rapporti con l´Unione europea".  
   
   
SI RIUNISCE A COGNE IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA FESR COMPETITIVITA’ REGIONALE 2007/13  
 
 Aosta, 14 maggio 2012 - La Presidenza della Regione Valle d’ Aosta informa che mercoledì 16 maggio, alle ore 9, nella sede della Fondation Grand Paradis a Cogne, si riunirà il Comitato di sorveglianza del Programma Competitività regionale 2007/13, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). L’organismo di controllo ha il compito di verificare annualmente l´andamento e i progressi compiuti dal Programma al fine di accertarne l´efficacia e di proporre eventuali misure correttive per migliorarne la gestione. Il Comitato è inoltre chiamato all´esame e all´approvazione del Rapporto annuale di esecuzione al 31 dicembre 2011 e all´analisi dello stato di attuazione finanziaria e fisica del Programma. All’ordine del giorno dell’appuntamento: la presentazione di alcuni progetti, lo stato di attuazione del piano di valutazione, con le relative attività realizzate, e l´illustrazione del rapporto annuale di controllo. Sarà, infine, esaminato il processo di revisione del Programma e si farà cenno alla futura politica di coesione dell’Unione europea. All´incontro parteciperanno i rappresentanti della Direzione generale Politica regionale della Commissione europea, del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale.  
   
   
ROMA, HOLDING: ALEMANNO SCRIVE A ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI  
 
Roma, 14 maggio 2012 - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, alle parti sociali e ai consiglieri capitolini in cui descrive struttura, governance e vantaggi della nuova Holding di Roma Capitale. Costituzione della Holding Roma Capitale - 1. La Struttura - Il progetto holding di Roma Capitale prevede la costituzione di una società capogruppo (Roma Capitale Holding S.p.a.), alla quale conferire le partecipazioni societarie attualmente detenute dall’Ente, in vista di una loro valorizzazione e gestione sinergica. In particolare, si prevede il trasferimento alla Holding delle seguenti partecipazioni di Roma Capitale: · Ama S.p.a. (100% per conferimento); · Atac S.p.a. (100% per conferimento); · Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. (100% per conferimento); · Risorse - R.p.r. S.p.a. (100% per conferimento); · Aequa Roma S.p.a. (100% per conferimento); · Roma Metropolitane S.r.l. (100% per conferimento); · Servizi Azionista Roma S.r.l. (100% per conferimento); · Zètema Progetto Cultura S.r.l. (100% per conferimento); · Centro Agroalimentare Romano S.c.p.a. (31% per conferimento); · Investimenti S.p.a. (22,565% per conferimento); · Eur S.p.a. (10% per conferimento); · Centro Ingrosso Fiori S.p.a. (8,87% per conferimento). Nel rispetto degli indirizzi e delle linee guida (dei competenti organi) di Roma Capitale, alla Holding competerà l’assunzione e gestione delle partecipazioni societarie trasferite, nonché l’esercizio in via accentrata di servizi generali e di funzioni strumentali nei confronti dell’Ente controllante e delle elencate società/enti partecipati (es., funzione di stazione appaltante unica per l’acquisto di beni/servizi “ad alta comunanza”, ecc.). 2. La governance Il modello di governance della Holding, così come delineato nel relativo schema di statuto societario, è definito nel rispetto dell’obiettivo di assicurare il controllo analogo di Roma Capitale su di essa e sulle altre società in house. In tale contesto, Roma Capitale quale socio unico della Holding rafforza le sue prerogative d’indirizzo e di controllo sul Gruppo e sulle singole società partecipate. Infatti, tutte le principali decisioni aziendali e quelle a valenza strategica devono avere il preventivo consenso di Roma Capitale. In particolare, sono di competenza del socio Roma Capitale: a. I poteri di indirizzo (Approvazione del Piano Strategico Operativo, che si compone del Piano Industriale Pluriennale e del Piano gestionale annuale). B. La nomina e la revoca degli amministratori e dei sindaci. C. La designazione del Presidente del Cda e dei membri del Comitato Consultivo. D. Le scelte di natura strategica (es., costituzione/dismissione di società, fusioni, scissioni, trasformazioni) Sul piano della Governance, la Holding, in virtù della sua visione complessiva delle singole società e del Gruppo nel suo complesso, fornirà tutte le valutazioni tecniche ed economiche a supporto del socio. Inoltre, al fine di assicurare la partecipazione delle rappresentanze dei lavoratori nelle scelte strategiche della holding, nell’ambito dello statuto sarà previsto un Comitato Consultivo composto da 5 (cinque) membri, designati da Roma Capitale, di cui 4 di espressione delle rappresentanze dei lavoratori. Il Comitato consultivo dovrà fornire pareri preventivi su delibere dell’Assemblea e/o del Consiglio di Amministrazione della Società aventi ad oggetto: · la proposta di Piano Strategico operativo annuale; · ristrutturazioni aziendali della Società e delle partecipate; · ricorso ad ammortizzatori sociali; · trasformazione, conferimento di azienda o di ramo d´azienda, fusione, scissione e liquidazione della Società e delle società partecipate; · acquisizione o cessione di partecipazioni in società e/o enti; · contratti collettivi. Infine, nello delibera costitutiva della Holding è prevista, nell’ambito di un consiglio di amministrazione di 5 membri, la presenza di un rappresentante eletto direttamente da tutti i lavoratori delle società controllate dalla Holding e di un membro del collegio dei sindaci nominato su indicazione del comitato consultivo. 3. I Vantaggi Il modello holding costituisce una soluzione utilizzata per la gestione di gruppi ampi e assai diversificati, cui hanno fatto già ricorso altri Comuni italiani. Anche in funzione delle esperienze di maggior successo, si ritiene che la sua implementazione possa accrescere l’economicità e funzionalità complessiva del Gruppo Roma Capitale. Dal punto di vista istituzionale i benefici attesi sono: - Un più efficace sistema di controllo/indirizzo delle partecipazioni societarie; - Una migliore informativa sulla situazione economico-patrimoniale del Gruppo; - Maggiori economie di comunicazione evitando disomogeneità e/o scarsa tempestività nel flusso informativo sulle partecipate al socio). Sul versante economico, la costituzione della Holding consentirebbe di beneficiare sin da subito di un considerevole effetto fiscale pari a circa 22 mln/€. Si ipotizzano inoltre effetti economici attesi (al netto dei costi di start up ed implementazione struttura) di circa 50 milioni € nel 2013 e di circa 60 milioni € nel 2014, derivanti da: - Centralizzazione acquisti beni di uso comune - Gestione delle politiche di mobilità del personale della Holding tra società controllate in ottica di Gruppo e politiche di valorizzazione delle risorse; - Ottimizzazione degli oneri finanziari (di circa 1% sul tasso di interesse medio).  
   
   
FVG, PROGRAMMAZIONE: APPROVATA L´AGENDA DELLA VALUTAZIONE  
 
Amaro, 14 maggio 2012 - Saranno esperti indipendenti, esterni all´Amministrazione regionale e dotati di adeguate competenze scientifiche e strutture organizzative, a valutare gli effetti concreti delle principali politiche adottate dalla stessa Regione. Lo prevede l´Agenda analitica della valutazione unitaria, il documento approvato 11 maggio dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore alle Finanze alla Programmazione Sandra Savino. Nell´agenda sono in particolare individuati il metodo da seguire nella valutazione e i temi da mettere sotto la lente di ingrandimento. Per quanto riguarda il metodo, ci si propone di studiare le "correlazioni tra le variabili socioeconomiche e le politiche implementate", in altre parole se un intervento è stato in grado o meno di raggiungere i suoi obiettivi specifici. È previsto anche un processo di valutazione "partecipato", che prevede di coinvolgere sia chi gestisce i vari programmi, sia i portatori di interessi esterni all´Amministrazione. L´attenzione si concentrerà su dieci marco-aree (l´"agenda dei temi valutativi"): Energia e cambiamento climatico; Sistema delle imprese e sviluppo locale; Infrastrutture; Sistema della ricerca e innovazione; Regolazione (semplificazione amministrativa, liberalizzazione); Formazione e istruzione; Occupazione; Povertà; Pari opportunità; Governance e strumenti di gestione dei programmi. I sistemi di valutazione non sono nuovi all´interno della Regione Friuli Venezia Giulia. Sin dalla fine degli anni Novanta, i programmi co-finanziati dall´Unione europea sono stati infatti sottoposti all´esame di valutatori indipendenti, sia prima che durante e dopo la loro attuazione. A partire dalla programmazione 2007-2013, la stessa Unione europea ha sollecitato Stati e Regioni ad ampliare l´analisi a tutte le politiche pubbliche, non solo quelle sostenute da risorse comunitarie. Il Friuli Venezia Giulia si è dotato così sin dal 2009 di un Piano unitario di valutazione della politica di sviluppo della Regione, di cui l´Agenda analitica è un importante strumento operativo.  
   
   
TRENTO, DELLAI: NELL´EMERGENZA NON TRASCURIAMO LE MISURE STRUTTURALI E DI LUNGO PERIODO  
 
Trento, 14 maggio 2012 - "Sappiamo che le misure approvate oggi sono di carattere emergenziale. Ma questo non significa che trascuriamo gli interventi strutturali e di lungo periodo, anzi, molto abbiamo fatto su questo terreno, per rinnovare il nostro sistema di welfare e per rafforzare la nostra piattaforma produttiva e renderla più competitiva, e continueremo in questa direzione anche in futuro. Sappiamo però anche che dobbiamo fare, qui e ora, tutto ciò che è in nostro potere, per aiutare le famiglie e le imprese, in questo difficile 2012, utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione." Questo il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento il 10 maggio dopo l´approvazione, da parte dell´aula consiliare, del disegno di legge 295 "Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie", depositato dalla Giunta. "Sappiamo che questo è un intervento di emergenza - ha insistito Dellai - e non occorre che ci venga ricordato continuamente. Abbiamo deciso di adottare queste misure perché la Provincia ha pochissima autonomia in campo fiscale, in particolare per quanto riguarda le famiglie. Sappiamo anche che in tutto il Paese il peso fiscale sui redditi medio-bassi è tropo alto. Tutti dicono che bisogna porre mano a riordino del sistema, creando un fondo a sostegno dei redditi medio-bassi. Ma in attesa che questo riordino avvenga, quello che possiamo fare è intervenire con una misura compensatoria, oltre ad agire sul piano tariffario, dei servizi, del welfare in generale. E´ peraltro evidente che un welfare moderno richiede investimenti strutturali; l´abbiamo già fatto e continueremo a farlo in futuro, ma dobbiamo intervenire anche sull´emergenza. Per quanto riguarda gli impatti delle misure adottate ci basiamo su proiezioni. Sappiamo che in tempi di crisi le provvidenze sui redditi medio alti si trasformano in risparmi, sui redditi medio bassi in consumi, dando quindi indirettamente una spinta all´economia nel suo complesso. Quali consumi? Ovviamente questo è un terreno che attiene alla libertà di scelta, alle decisioni individuali, ma noi ci auguriamo che siano quelli che vanno a soddisfare bisogni fondamentali, a migliorare la qualità della vita, a favorire lo studio dei figli e così via. Lo stesso dicasi sul fronte delle imprese. Anche qui, sappiamo che la crisi non si può risolvere solo con interventi di emergenza. Ma sappiamo anche che ci sono problemi che qui e ora dobbiamo affrontare. Dopodiché - ne parleremo entro la fine del mese - stiamo anche per proporre un intervento molto articolato in favore della semplificazione e della razionalizzazione delle procedure ed in generale degli adempimenti burocratici, a vantaggio soprattutto delle imprese che lavorano con l´ente pubblico, che, di nuovo, si somma agli sforzi che abbiamo già fatto su questo terreno, ultimo dei quali il nuovo Regolamento per gli appalti. Quindi, agiamo per fronteggiare le emergenze immediate, per dare ossigeno alle imprese e alle famiglie in questo 2012 particolarmente ´duro´, ma guardiamo anche avanti. Qualche esempio ancora: abbiamo varato un piano molto concreto, in dieci punti, per favorire l´internazionalizzazione delle imprese, abbiamo messo in campo strumenti di finanza innovativa, facciamo sforzi enormi per creare filiere, per aiutare le imprese ad unire le forze. E soprattutto, ci stiamo impegnando in maniera straordinaria sul versante dell´innovazione, assieme ad università e centri di ricerca. Questa è la prospettiva sulla quale lavorare, lo sappiamo bene. Ma sappiamo anche che abbiamo un´emergenza e dobbiamo affrontarla, nei limiti delle nostre possibilità. E non ci tiriamo indietro."  
   
   
LA DISPERAZIONE DILAGA IN ITALIA: DOPO I SUICIDI, RENI IN VENDITA PER PAGARE I DEBITI. E’ UNA 55ENNE TOSCANA, MADRE DI DUE FIGLI L´AUTRICE DELL´INSERZIONE CHOC CHE CONFESSA DI AVERE 65.000 EURO DI DEBITI CON L’AGENZIA DI RECUPERO CREDITI EQUITALIA.  
 
 Lecce, 14 maggio 2012 - Il dramma della disperazione non si riversa solo nell’infinita serie di suicidi che negli ultimi mesi sta riempiendo le cronache dei giornali italiani. C’è addirittura chi arriva a mettere in vendita il proprio rene per non annegare tra i debiti. E una 55enne toscana, separata e madre di due figli di cui uno piccolo l´autrice dell´inserzione che confessa di avere 65.000 euro di debiti con l’agenzia di recupero crediti Equitalia. Secondo Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti il tragico baratto dettato dalla precaria situazione finanziaria della donna è un dramma che deve scuotere le coscienze. La popolazione vessata dalla povertà si trova ora costretta a pensare di vendere i propri reni per fronteggiare i debiti, questo è il triste scenario in cui versa l’Italia.  
   
   
FRODI FISCALI: LIGURIA OGGETTO DI INTERESSE DELLA CRIMINALITÀ, GRANDE IMPEGNO SUL CONTRASTO ALLE FRODI  
 
Genova, 14 Maggio 2012 - “La Liguria si sa è ormai oggetto di interesse della criminalità organizzata che opera in particolare dove ci sono flussi di investimenti pubblici, per questo serve vigilare e l’incontro di oggi è utile per perfezionare i sistemi di contrasto alle frodi fiscali attraverso uno scambio di informazioni e di conoscenza tra i diversi soggetti addetti al controllo”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti intervenendo il 10 maggio al seminario su come contrastare le frodi fiscali organizzato dal dipartimento delle politiche europee del Consiglio dei Ministri con la collaborazione di Olaf, l’ufficio frodi della commissione europea, la Guardia di Finanza e la Regione Liguria. Un incontro per fare il punto sugli strumenti utilizzati nella lotta anti-frode a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, il Generale Giovanbattista Urso comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi contro l’Ue, Luisa Cavestri della commissione europea per la lotta anti-frode Maria Teresa Polito della sezione di controllo per gli affari comunitari della Corte dei Conti e il colonnello Ugo Raffaele Dallerice comandante del gruppo tutela della spesa pubblica del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza. “A livello regionale – ha detto Rossetti – il numero di segnalazioni di irregolarità rispetto all’utilizzo dei fondi comunitari è confortante, si attesta infatti sotto il 2% rispetto alla media italiana che ammonta all’11% nel 2010”. Tra il 2007 e il 2013 a livello regionale i fondi strutturali che sono arrivati in Liguria ammontano a 400 milioni per quanto riguarda il fondo sociale europeo e 500 milioni per il fondo europeo di sviluppo regionale a cui si devono aggiungere i circa 15 milioni di euro di fondi non strutturali per il turismo e i trasporti che sono arrivati in Liguria negli ultimi tre anni. Mentre a livello nazionale ogni anno ammontano a circa 142 miliardi di euro i fondi europei destinati all’Italia. “Contrastare e prevenire le frodi – ha detto Rossetti – consente di spendere meglio i soldi di tutti e costruire un corretto sistema di relazioni con l’Ue e il mercato, in quanto la credibilità del sistema italiano passa anche attraverso la rilevazione di comportamenti illegittimi”. Tra le tipologie di frodi fiscali più frequenti rilevate dagli organismi di controllo risultano una tenuta non corretta della contabilità attraverso documentazione falsa o la costituzione di società fittizie in grado di far percepire in modo indebito a chi non ne ha diritto i fondi comunitari. “In termini assoluti – ha spiegato il Generale Giovanbattista Urso – l’Italia ha rilevato un 11% di irregolarità a livello europeo, rispetto ad una media europea che si aggira sul 3,5%. Un dato che testimonia una maggiore intraprendenza del sistema Italia sul contrasto alle irregolarità e che stigmatizza il comportamento di altri Paesi europei che hanno un tasso di rilevazione molto basso”. Secondo i dati dell’Olaf, l’ufficio europeo lotta anti-frode dal 2008 al 2011 sono state rilevate, per la programmazione 2007-2013, circa 3.200 casi di irregolarità per oltre 1,3 miliardi di euro e 227 casi di frode per oltre 500 milioni di euro”.  
   
   
ORIENTAMENTO AL LAVORO A ROMA : PARTE CAMPAGNA INFORMATIVA PER I GIOVANI  
 
Roma, 14 maggio 2012 - È stata avviata la campagna informativa ufficiale di Roma Capitale “Ti aiutiamo a scoprire il lavoro che hai dentro”, finalizzata a promuovere i Centri Orientamento al Lavoro. Rivolta ai cittadini, in particolar modo a quelli in cerca di occupazione o di una opportunità di formazione professionale, è finalizzata a mettere in evidenza la funzione che riveste la rete dei sedici Centri di Orientamento al Lavoro collocati su tutto il territorio romano, che si occupano di fornire assistenza e orientamento per il reinserimento o un percorso nel mondo lavorativo, con particolare riguardo alla forme di auto impiego e lavoro autonomo. «La scelta di questa campagna si fonda su una necessità specifica - spiega l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro Davide Bordoni - quella di sottolineare l’attività svolta dai nostri Centri Orientamento al Lavoro e il loro ruolo nella lotta alla disoccupazione. Oltre alla difficoltà che i nostri cittadini hanno nella ricerca di un lavoro, ci troviamo di fronte all’impossibilità, spesso, di chi cerca lavoro, di orientarsi verso un’occupazione che rifletta le sue reali potenzialità. I C.o.l rispondono proprio a questa esigenza. Sono in grado cioè di far emergere quelle qualità e quelle attitudini che caratterizzano un mestiere, una professione». «La campagna “Ti aiutiamo a scoprire il lavoro che hai dentro” - continua Bordoni - illustra come i C.o.l. Abbiano il compito di far emergere le esperienze, le qualità o le attitudini migliori di chi cerca un impiego, aiutandolo e indirizzandolo nel lavoro che più gli è congeniale. Per questo abbiamo scelto di ritrarre quattro soggetti per quattro diverse aree professionali e per quattro diverse aree di età. Perché la ricerca del lavoro è una problematica che riguarda tutti i nostri cittadini senza alcuna distinzione di età, sesso, o classe sociale». La campagna informativa rientra nel programma operativo regionale 2011/2013, finanziato dalla Provincia di Roma attraverso il Fondo Sociale Europeo, e prevede la diffusione di manifesti, video e messaggi radiofonici lungo il circuito di affissione e di diffusione comunale e privato.  
   
   
CONVEGNO A UDINE. GIOCO D’AZZARDO, UN DRAMMA PER TROPPI.  
 
Udine, 14 maggio 2012 - Si è tenuto il 12 maggio a Udine l’annunciato convegno “Gioco d’azzardo, un dramma per troppi”, organizzato dal Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone. Aprendo i lavori Ferone ha sottolineato che “è importante la prevenzione per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, come pure è importante che le strutture sanitarie regionali siano più attente a questa problematica. In troppi pensano di risolvere i problemi della vita con un colpo di fortuna, ed è proprio nei momenti in cui la crisi è peggiore che in tanti vengono presi dal “demone” del gioco d’azzardo e molte famiglie vanno alla rovina proprio a causa di questo demone che si instilla nelle menti di tanti, troppe volte nelle persone più deboli, facile preda della smania di vincere ma, purtroppo, nella quasi totalità dei casi, si ritroveranno più poveri di prima e con ancora più problemi. Oramai il gioco d’azzardo è ovunque ed, a mio giudizio, bene fanno molti Comuni a voler bloccare questo fenomeno che sembra oramai fuori controllo. In tantissimi bar e nelle sale gioco vi sono slot machine frequentatissime e questo indubbiamente è un fatto estremamente negativo che andrebbe quantomeno limitato e meglio regolamentato, perché sono proprio tanti i giovani che vengono calamitati da queste macchinette. Vi sono anche tanti anziani, soprattutto pensionati, presi dalla smania del gioco, che, appena ritirata la pensione, “corrono” per soddisfare un’esasperata voglia di gioco e questo proprio nell’ottica di vincere, uscire dalla miseria e dall’incertezza economica. Quella sottile linea rossa che divide il passatempo momentaneo dal gioco d’azzardo, se superata, diventa una vera e propria patologia che necessita delle opportune cure. Le nuove tecnologie, lo sviluppo di internet, la presenza sul territorio di molti punti gioco di vario tipo, la pubblicità che viene fatta per promuovere alcuni tipi di gioco, apparentemente innocui, – ha proseguito Ferone – attirano sempre di più giovani ed anziani: un fenomeno spiegabile solo con la crisi sociale in atto e con la perdita dei punti di riferimento, con lo sgretolamento delle famiglie, l’assenza di sicurezze economiche ed affettive che possono portare, in molti casi, a ricercare nel gioco sia una forma di compagnia che una speranza di sicurezza economica.” Il Consigliere Regionale Roberto Asquini nel suo intervento ha sottolineato la necessità di creare una rete di assistenza per le vittime, sul modello di quanto si sta realizzando per contrastare la dipendenza psicologica. Antonio De Lieto, anche nella sua qualità di Segretario Generale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa, si è soffermato sul giro d’affari che ruota attorno al gioco d’azzardo che vale circa 60miliardi di euro l’anno: una vera e propria enormità. “L’aumento di tale tipologia di gioco è stato costante negli anni, sino a diventare una sorta di “impresa” dove non è difficile individuare la presenza malavitosa, anche a causa di una carente legislazione in materia. Non è fuori luogo affermare – ha sottolineato De Lieto – che l’azzardo ha portato pochi vantaggi economici alle casse dello Stato ma ha rappresentato una “manna” per le organizzazioni criminali. Abbiamo il triste primato europeo – ha concluso De Lieto – per volume di giocate, e a farla da padrone in questa poco piacevole classifica sono proprio le slot machine e questo dovrebbe quantomeno far riflettere. Certo, nel settore operano tanti che si attengono a regole e che nulla hanno a che fare con la malavita, ma il pericolo della criminalità è reale e va contrastato, come pure va contrastata qualsiasi forma di gioco d’azzardo.” La sociologa e criminologa Elisa Visconti ha affrontato il problema delle difficoltà economiche, della mancanza di lavoro o della perdita di quello che era ritenuto un posto sicuro, dello sfascio del “sistema famiglia”, che possono portare le persone caratterialmente fragili a riversare nel gioco sogni e speranze. “Purtroppo lo scontro con la realtà, ossia che con il gioco non si cambia vita né si diventa ricchi, porta il soggetto dipendente a sprofondare in un tunnel ancora più profondo, ma la cura esiste – ha commentato Elisa Visconti – basta impegnarsi in un percorso di analisi e trovare in se stessi la volontà di uscirne. Livia De Poli (Uila) e Tobias Fior (Alleanza Italiana) hanno evidenziato le nefaste conseguenze della dipendenza da gioco, ponendo in evidenza il grave danno sociale e l’accentuarsi della disgregazione familiare causate proprio dallo smodato ricorso al gioco e dalle continue perdite, anche di rilevanti somme, che hanno distrutto il patrimonio di tante famiglie.  
   
   
PENSIONI: A MILANO MIGLIAIA GLI ESODATI. MANCA DATO CERTO, SUBITO IL CENSIMENTO. GRAZIE A FONDAZIONE WELFARE AMBROSIANO SARÀ ANTICIPATA LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA PER EVITARE ATTESE TROPPO LUNGHE”  
 
Milano, 14 maggio 2012 - “L´incertezza del futuro previdenziale è un problema molto serio che non riguarda solo le giovani generazioni ma anche lavoratori maturi e quelli alla fine del loro percorso professionale. La questione degli esodati è preoccupante: è urgente trovare una soluzione soddisfacente per tutti quelli che vivono la delicata condizione di aver lasciato il lavoro in anticipo con incentivi aziendali in attesa della pensione oppure sono in mobilità. Così come è urgente dare risposte in tempi rapidi ai lavoratori in cassa integrazione. Per dare un sostegno concreto, grazie a Fondazione Welfare Ambrosiano, insieme a Provincia, sindacati e Camera di Commercio, da settembre partiremo con un´altra importante iniziativa: l’anticipazione sociale della cassa integrazione straordinaria per evitare ai lavoratori attese troppo lunghe per ricevere i soldi dall’Inps e dalla banche. Fondazione Welfare potrà anticipare la cassa integrazione nei mesi in cui si avviano le pratiche burocratiche nei quali molti lavoratori si ritrovano improvvisamente senza reddito, una situazione molto pesante per alcune fasce deboli”. Lo ha dichiarato il 10 maggio l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani che ha partecipato alla seconda edizione della Giornata Nazionale della Previdenza presso il palazzo della Borsa, in piazza Affari. “Quello degli esodati – ha aggiunto l’assessore Tajani – è un problema che riguarda decine di migliaia di persone in tutta Italia e non solo i 65 mila, per i quali il Ministro Fornero ha detto di aver trovato soluzione. A Milano sono migliaia le donne e gli uomini che vivono questa situazione di incertezza. Mi unisco ai sindacati che propongono di fare un censimento degli esodati e chiedono al Governo di modificare il Decreto interministeriale, che entro il mese di maggio dovrebbe estendere la copertura previdenziale a tutti i lavoratori coinvolti o almeno prevedere un sussidio per il periodo scoperto in attesa della pensione. Grazie a Fondazione Welfare, con tutti i soggetti coinvolti, stiamo portando avanti un esperimento originale che si inserisce nel solco della tradizione milanese solidaristica e innovativa: il progetto sul microcredito sociale e d’impresa”. “Siamo lieti – ha concluso Cristina Tajani - di ospitare a Milano la tre giorni della Giornata Nazionale della Previdenza. Questo evento si unisce con filo ideale ad un’altra importante iniziativa, organizzata dal Comune di Milano, che si svolgerà a Palazzo Reale dal 26 al 29 giugno: “Fondata sul Lavoro”, quattro giorni di dibattito e iniziative durante le quali, in maniera trasversale verranno affrontati i temi più significativi del mondo del lavoro, grazie al coinvolgimento diretto di istituzioni, imprese, sindacati, organizzazioni sociali. La città di Milano è portatrice di buone pratiche e per questo deve tornare al centro del dibattito nazionale”.  
   
   
MARINI: “A PERUGIA VIOLENZE INTOLLERABILI, SERVE REAZIONE UNITARIA, FORTE E DETERMINATA”. APPREZZAMENTO ALLE FORZE DELL’ORDINE, REGIONE VALUTA ANCHE INIZIATIVE LEGALI A TUTELA DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 14 maggio 2012 - “Non tollereremo mai più che possano ripetersi violenze come quelle della scorsa notte nel cuore di Perugia, ha dichiarato la Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini in riferimento ai fatti violenti accaduti la sera di martedì a Perugia. “Il diritto alla sicurezza è imprescindibile, per ognuno di noi. Per questo saremo sempre più intolleranti rispetto a tali violenze e verso chi se ne renderà responsabile. Faremo di tutto per impedire che possa essere nuovamente scosso e turbato profondamente il centro della città di Perugia, da secoli simbolo di quella civiltà che rappresenta il tratto forte della nostra identità. Non possiamo più consentire, e faremo di tutto per impedire che accada di nuovo, continua la Presidente, che una decina di persone si rendano responsabili di atti di violenza nel pieno centro storico del capoluogo umbro, come in ogni altra parte della nostra terra. La gravità degli episodi accaduti non necessita di ulteriori aggettivi. Occorre che ci sia una reazione corale ed unitaria perché non può essere messa a repentaglio la pacifica e civile convivenza a Perugia, e non possiamo permettere a nessuno – siano essi spacciatori, scippatori o delinquenti comuni – di compromettere l’antica storia di una terra che della integrazione tra popoli e culture ha fatto un fattore di arricchimento del proprio vivere e della qualità della vita urbana. Istituzioni centrali e locali, politica, forze dell’ordine, magistratura, ciascuno per la propria parte, sono chiamati, ora più che mai, a farsi carico delle proprie responsabilità, consapevoli tutti della necessità di una reazione forte e determinata nel contrastare ogni atto, comportamento o fenomeno che pregiudichi la sicurezza e la serenità della vita quotidiana dei nostri cittadini. Per ciò che mi riguarda, afferma la Presidente, posso assicurare che la Regione Umbria è e sarà vicina al Sindaco della città di Perugia e supporterà tutte le iniziative che l’amministrazione comunale vorranno assumere affinché i cittadini possano riappropriarsi della loro città. Alle Forze dell’ordine ed alla magistratura, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia municipale e provinciale, deve in queste ore andare il nostro apprezzamento per il loro operato. Sappiamo bene come in questi ultimi anni ci sia stato un progressivo e grave impoverimento di risorse umane e finanziarie per la sicurezza. Ma non per questo è venuto meno l’impegno delle donne e degli uomini delle Forze dell’ordine nello svolgere il loro difficile e delicato compito, che alla luce di ciò è ancor più apprezzabile”. “So bene che non è sufficiente, sottolinea la Presidente. Ritengo, infatti, che episodi del genere devono farci riflettere e dobbiamo interrogarci rispetto al problema non solo dello spaccio, ma del consumo degli stupefacenti. Ciò attiene allo stile di vita, ai comportamenti dei nostri giovani e non solo. Va, dunque, ulteriormente rafforzato ed intensificato lo sforzo per contrastare il fenomeno crescente e dilagante del consumo di droga. Non bastano le pur importanti azioni svolte su tutto il territorio regionale da parte dei nostri Servizi impegnati nel recupero dei tossicodipendenti e nella prevenzione. Occorre maggiore collaborazione tra mondo della scuola, Università, famiglie affinché si recuperino valori positivi della qualità della vita. Oltretutto, ciò consentirebbe di incidere sulla domanda di stupefacenti che alimenta il criminale traffico di droga. Infine, vorrei dire che il ripetersi ed il crescendo di episodi di violenza diffusa, aggressioni a Perugia sta determinando un danno enorme all’immagine della città e dell’Umbria che si ripercuote negativamente sull’immagine stessa delle nostre antiche e prestigiose istituzioni universitarie, del nostro potenziale turistico, delle nostre grandi manifestazioni artistiche e culturali. Per questo la Giunta regionale, conclude la Presidente Marini, da ora in poi valuterà ogni iniziativa di carattere legale in sede processuale a tutela dei propri diritti soggettivi lesi da quanti si renderanno responsabili di tali reati”.  
   
   
DEMOCRAZIA E LEGALITÀ, SE NE PARLA A PALERMO ANCHE IMMIGRAZIONE E PARI OPPORTUNITÀ NEL CONVEGNO ALL´UCCIARDONE A VENT´ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI  
 
Trento, 14 maggio 2012 - Quattrocento persone hanno affollato il 12 maggio a Palermo l´aula bunker del carcere dell´Ucciardone per seguire il convegno sul tema “Democrazia e legalità” organizzato dalla Fidapa, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari. Un tema cruciale affrontato in una location dal forte valore simbolico – l´aula che ha ospitato il primo processo penale alla mafia con centinaia di imputati – e in un periodo del tutto particolare, a vent´anni dalla strage di Capaci. Il tema al centro dei lavori ha consentito di allargare l´attenzione anche all´immigrazione e alle pari opportunità, grazie all´intervento dell´assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Beltrami Giovanazzi. L´intervento ha idealmente tracciato un ponte fra Trentino e Sicilia all´insegna di una solidarietà che deve unire il Paese soprattutto in una fase di grande crisi, nella quale è fondamentale sostenere con rinnovata energia i valori di democrazia e legalità. In particolare, il rapporto fra immigrazione e legalità – ha detto l´assessore – va affrontato con grande attenzione: da un lato vi sono infatti le strumentalizzazioni di chi associa i “nuovi italiani” alla criminalità, ma dall´altro fortunatamente c´è chi invece, libero da pregiudizi, cerca regole e valori condivisi, sensibilizzando gli immigrati – come gli italiani – al valore della legalità. Ed è questa la direzione che seguiamo in Trentino, grazie anche ad un´ottima collaborazione con la Questura sull´intera materia immigrazione. Una collaborazione che deve unire peraltro tutta la società civile. Significativa, in tal senso – ha aggiunto Lia Beltrami – la mozione partita dal seminario organizzato recentemente a Bologna dalla Fondazione Fidapa e dalla Regione Emilia Romagna, con la quale si è chiesto di rivedere le norme sulla concessione dei permessi di soggiorno. L´accoglienza dei richiedenti protezione internazionale giunti dal Nord Africa – ha detto poi l´assessore – ha avvicinato la Sicilia al Trentino, dove queste persone si stanno ricostruendo una vita. Un cammino di speranza che il nome dato a una bimba nata dai profughi a Trento esprime più di mille parole: “Progress”. Sul fronte pari opportunità – ha proseguito Lia Beltrami – la location dell´aula bunker ci porta a riflettere innanzitutto sul sacrificio della moglie del Giudice Falcone, Francesca Morvillo e della poliziotta che faceva parte della scorta del Giudice Borsellino, Emanuela Loi. Guardando all´oggi, mi piace sottolineare la vivacità delle donne nel tessuto sociale trentino attraverso, ad esempio, l´impegno della rete delle donne elette ma anche delle associazioni, dove il contributo femminile è significativo e spesso determinante. Ma voglio anche ricordare l´impegno del Trentino contro la violenza sulle donne attraverso strumenti normativi, di sensibilizzazione e di orientamento per le vittime di maltrattamenti. Un grazie inoltre alla Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari che ha promosso questa riflessione quanto mai attuale sui valori fondanti dello Stato coinvolgendo aree del Paese geograficamente distanti ma fortemente unite dalla nostra Costituzione. E in questo scenario – ha concluso l´assessore Beltrami – un ulteriore segno di vicinanza fra provincia di Trento e Sicilia viene espresso anche dall´opera donata a Palermo da Marina Martelli, scultrice e past president della Fidapa del Trentino, che in passato ha donato la stessa opera al Museo Caproni di Trento. Al convegno all´Ucciardone sono intervenuti, fra gli altri, il Giudice Alfonso Giordano, che ha presieduto il primo maxiprocesso alla mafia e la presidente della Fondazione Fidapa, Eugenia Bono, che ha presentato un´iniziativa rivolta agli studenti incentrata sul tema del convegno.  
   
   
DAL 14 AL 20 MAGGIO TORNA IN TRENTINO "OFFICINA MEDIO ORIENTE" DIBATTITI, MOSTRE, SPETTACOLI PER UN EVENTO ALL´INSEGNA DELLA PACE E DEL DIALOGO  
 
Trento,14 maggio 2012 - La seconda edizione di "Officina Medio Oriente", manifestazione organizzata dalla Provincia autonoma di Trento-assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza, in collaborazione con le associazioni trentine che operano in quella regione del mondo e, da quest´anno, con il Coordinamento Nazionale Enti locali per la Pace e i Diritti Umani, si terrà dal 14 al 20 maggio. Come già due anni or sono, il Trentino si propone come quel luogo vocato al confronto e al dialogo dove far incontrare persone di diversa provenienza - politica, religiosa, culturale e quant´altro - che altrove faticano a farlo, anche se animate dalla volontà di superare divisioni e conflitti e di cercare, assieme, una via pacifica alla convivenza. Nei tanti momenti che si susseguiranno nel corso della settimana, compresi quelli più propriamente culturali, dalla musica al cinema, dalla fotografia al teatro, ci sarà modo di conoscere un Medio Oriente che, nonostante le lacerazioni da cui è oggi attraversato, cerca, con fatica ma anche con ostinazione, di risolvere pacificamente i propri conflitti e di avviare una nuova fase della propria storia. Anche con l´aiuto di tanti "amici", istituzionali e non: le regioni, gli enti locali, le associazioni, le diverse realtà religiose, ed ancora, il mondo dei media e dell´arte. "Come già nel 2010, la manifestazione cade in un momento storico non facile - sottolinea l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami - . Se possibile, anzi, dopo le grandi speranze sollevate dalla Primavera araba, la situazione si è nuovamente inasprita, basti pensare alla crisi siriana, a cui è dedicata la giornata di apertura della manifestazione, o alle tensioni fra Israele e Iran, che si sommano a quelle generate dall´irrisolta questione palestinese. Tuttavia, quello che possiamo fare per la causa della pace e della comprensione reciproca, noi dobbiamo continuare a farlo, e quest´anno lo facciamo anche con altri ´alleati´, che come noi ritengono non sia giusto, non sia etico rimanere semplicemente alla finestra a guardare. Anche perché fra i nuovi trentini e i nuovi italiani che vivono assieme a noi vi sono tanti emigrati da quelle realtà, spesso proprio a causa dei conflitti o delle persecuzioni di cui sono stati vittime." La manifestazione, che durerà fino a domenica 20 maggio, si articolerà dunque in diversi appuntamenti. L´apertura è prevista lunedì 14 alle ore 17 nella sala Belli del Palazzo della Provincia, con un focus sulla Siria a cui interverrà in collegamento telefonico anche padre Paolo dall’Oglio, priore del Monastero di Mar Musa, da cui gli organi di informazione internazionali attingono in queste settimane preziose informazioni sull´evolversi della crisi (Mar Musa, lo ricordiamo, ha ospitato prima dell´esplodere della guerra civile anche numerosi giovani trentini, ed è partner di un progetto di solidarietà internazionale sostenuto dall´Assessorato). Martedì protagonista sarà il teatro, con l´incontro, in mattinata, degli studenti trentini con i ragazzi ebrei, arabi e drusi di Beresheet La’shalom, che a sera, al teatro Santa Chiara di Trento, presenteranno lo spettacolo La Musica Cresce insieme a Te (previste esibizioni anche del teatro Portland e dell´Orchestra Fuoritempo). Il mercoledì sarà dedicato alle donne per la pace, già ospiti del Trentino nell´edizione 2010, che in questi due anni hanno continuato a lavorare assieme, e che da tempo sono "in rete" con le Donne Rurali della Coldiretti. Giovedì riflettori accesi sui temi della ricerca, della sanità e dell´ambiente mentre venerdì il tema sarà nuovamente quello del ruolo, del protagonismo della donna, con riferimento soprattutto alle tante religioni che convivono in Medio Oriente. Le giornate finali di sabato e di domenica saranno organizzate dal Coordinamento Nazionale Enti locali per la Pace e i Diritti Umani. In particolare, sabato, all´Arcivescovile, a partire dalle ore 10, la conferenza “Sulle orme di La Pira. Le città d’Europa per la pace in Medio Oriente”, aperta da Flavio Lotti, direttore del Coordinamento, e domenica tavola rotonda finale alla Fondazione Caritro sulle prospettive di pace nella regione e sulla Primavera araba. Nel finesettimana la manifestazione "incrocerà" anche la Festa dei popoli, evento amatissimo dai trentini, organizzato dall´Arcidiocesi di Trento, che coinvolge oltre 80 comunità presenti in provincia. Arricchiranno i vari appuntamenti numerosi esperti, docenti universitari, giornalisti, artisti ed altri testimoni preziosi da una terra tormentata e magnifica, dove affondano le radici della nostra storia e dove si gioca una parte importante del futuro della stessa Europa. Http://www.webtv.provincia.tn.it/solidarieta/-officina_medio_oriente/pagina117.html    
   
   
CELENTANO, MIELI: LETTERA NOTAIO ARRIVATA L’8 MAGGIO E CON NUMEROSI VINCOLI  
 
Roma, 14 maggio 2012 - «In merito a quanto scritto oggi da Adriano Celentano sul suo blog, Roma Capitale tiene a precisare che: il 4 aprile 2012 la Segreteria del Clan Celentano inviava al Gabinetto del Sindaco di Roma una mail in cui si leggeva “il Notaio Marco Aveta ha ricevuta oggi disposizioni per inviare i bonifici ai Sindaci delle Città interessate”, che per quanto riguarda Roma, saranno destinati a quattro famiglie per un importo complessivo di Euro 80.00,00. Solo in data 8 maggio 2012 Roma Capitale ha ricevuto una lettera del Notaio Marco Aveta (protocollo di ingresso Ufficio di Gabinetto del Sindaco n. Ra/31888), con cui non viene assolutamente inviato il bonifico ma, al contrario, vengono dettate precise, articolate e “vincolanti” disposizioni procedurali, compreso un impegno formale del Sindaco, per poter effettivamente disporre il bonifico oltre ad una “imposta” e quanto mai ridotta temporizzazione, della fase di pagamento alle famiglie interessate da parte dell’Amministrazione. Peraltro le modalità richieste ed “imposte” dal Notaio per poter effettuare il bonifico comportano per Roma Capitale, come per tutti gli altri Comuni interessati, la necessità di porre in essere complesse procedure contabili previste dalla legge. Roma Capitale, presa conoscenza delle modalità fissate dal Notaio Aveta, ha immediatamente attivato le procedure contabili al fine di dare tempestivo riscontro alle richieste dello stesso Notaio. Suscita peraltro perplessità quanto dichiarato da Adriano Celentano in ordine alla mancata comunicazione al Notaio delle famiglie cui destinare la somma in beneficenza, visto che lo stesso Notaio, sulla base della espressa volontà dell’artista, scrive nella lettera datata 8 maggio “noi non dovremo essere messi a conoscenza dei nominativi dei beneficiari”. Dispiace che da un’iniziativa così lodevole possano nascere inutile polemiche. Ci auguriamo comunque che le famiglie che Celentano ha generosamente deciso di sostenere possano al più presto ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno». Lo dichiarava l’ 11 maggio Ester Mieli, portavoce del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Di seguito la lettera ricevuta dal sindaco in data 8 maggio. San Remo, 2 maggio 2012 Raccomandata A.r. Egregio Signor Sindaco Del Comune Di Roma Oggetto: Elargizioni da parte del Signor Adriano Celentano e del "Clan Celentano S.r.l." a favore di famiglie bisognose. Egregio Signor Sindaco, ho ricevuto incarico da parte del Signor Adriano Celentano e dalla Società "Clan Celentano S.r.l." di provvedere ad effettuare i trasferimenti di denaro ai Sindaci delle sette più importanti città ´Italia, finanziamenti da elargire come dalle istruzioni a me date, per me vincolanti e che qui letteralmente si trascrivono: Punto 3) La somma che precede dovrà essere destinata in quota di euro 20.000,00 (ventimila/00) ciascuna a venticinque famiglie bisognose italiane identificate da sette Sindaci delle città più importanti di Italia come segue: Sindaco di Milano: 3 famiglie; Sindaco di Verona: 3 famiglie; Sindaco di Firenze: 3 famiglie; Sindaco di Roma: 4 famiglie; Sindaco di Napoli: 4 famiglie; Sindaco di Bari: 4 famiglie; Sindaco di Cagliari: 4 famiglie. Tutte le famiglie prescelte dovranno avere dei bambini. La somma erogata alle famiglie dovrà corrispondere alla intera somma di euro 20.000,00 (ventimila/00) destinata da donanti e non dovrà essere oggetto di alcuna tassa, ritenuta, trattenuta, spesa, commissione o altro da parte dei Comuni o qualsiasi Ente pubblico per alcun titolo, ragione e/o causa. I pagamenti in favore dei beneficiari dovranno pervenire a questi ultimi entro e non oltre 7 (sette) giorni dal versamento effettuato in favore dei singoli Sindaci. 4) La elargizione da noi effettuata intende essere anonima, pertanto i beneficiari non dovranno venire messi a conoscenza della provenienza delle somme erogate da parte nostra, così come noi non dovremo essere messi a conoscenza dei nominativi dei beneficiari. Tuttavia, per ragioni di certezza dell´avvenuta erogazione delle somme da noi destinate, Le richiediamo che: a) prima che venga da Lei disposto il bonifico bancario in favore dei Sindaci, questi ultimi sottoscrivano l´impegno scritto di rispettare le istruzioni tassative e non derogabìlì per adempiere alla nostra volontà e cioè: 1) di destinare il denaro al numero di famiglie specificamente indicato; 2) di destinare il denaro a famiglie con bambini; 3) di non applicare alcuna tassa, ritenuta, trattenuta, spesa, commissione o altro da parte dei Comuni e/o qualsiasi ente pubblico, per alcuna titolo, ragione e/o causa; 4) di consegnare il denaro alle famiglie beneficiarie entro 15 giorni dal ricevimento del bonifico, fornendone documentazione scritta. In caso contrario, i Sindaci saranno obbligati a restituire immediatamente, dietro nostra semplice richiesta scritta e rimossa sin da ora ogni eccezione, le somme da noi erogate affinché noi ne possiamo disporre per altra beneficenza che stabiliremo; b) i singoli Sindaci Le rilasciano le loro ricevute di incasso dei versamenti effettuati; c) i singoli Sindaci Le rilascino le ricevute di incasso . Da parte delle singole famiglie beneficiare, a conferma della avvenuta ricezione delle somme stesse: tali ricevute dovranno esserle consegnate in buste chiuse e sigillate entro e non oltre i 7 (sette) giorni successivi all´effettuazione dei pagamenti da parte dei Sindaci ed in favore dei beneficiari. I documenti sub. Lett. A) e b) dovranno esserci forniti in copia affinché siano conservati nella nostra contabilità; viceversa i documenti sub. Lett. C) dovranno essere da Lei controllati e poi trattenuti nel suo archivio in via fiduciaria per conto del "Clan Celentano S.r.l." e del Signor Adriano Celentano sotto segreto professionale e con obbligo di consentirne la visione e/o la consultazione solo da parte delle Autorità in caso di verifiche fiscali e/o previdenziali." In attesa di ricevere da Lei la lettera dí impegno scritta di cui sopra, necessaria affinché io possa provvedere ai bonifici del caso, mi è gradita l´occasione per porgere i miei più cordiali saluti. Notaio Marco Aveta  
   
   
AFFIDO, UN AFFARE DI FAMIGLIA  
 
 Parma, 14 maggio 2012 – L’affido è un affare di famiglia. Questo il titolo della mostra che viene inaugurata il , 14 maggio, al Tcafè di Parma: un’esposizione tra fotografia e narrazione che ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone all’accoglienza e promuovere l’affido familiare, un importante strumento di solidarietà sociale. La mostra è il risultato del progetto “Domestic affairs”, promosso dall’Asp “Rossi Sidoli” del Distretto Valli Taro e Ceno e realizzato dalla fotografa Cecilia Comani, che ha coinvolto numerosi soggetti: dai bambini di alcune scuole primarie a membri di comunità straniere, dagli anziani di una casa protetta agli amministratori di Comuni, dai minori affidati ai genitori naturali di minori affidati. A ciascuno di loro è stato chiesto di scegliere un oggetto che rappresentasse il tema dell´affido e dell´accoglienza, di scrivere alcune righe che ne motivassero la scelta e di far fotografare l´oggetto. Da qui, l’esposizione che sarà inaugurata domani 14 maggio, alle 17.30 al Tcafè del palazzo Dalla Rosa Prati di Parma (strada del Duomo, 7) alla presenza dell’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani. La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 maggio, rientra nella rassegna “L’arte dell’affido e l’affido nell’arte”, promossa dalla Provincia in collaborazione con il Coordinamento provinciale Affido e Accoglienza: un calendario di eventi, in programma fino al 20 maggio tra Parma e provincia, proprio per favorire la diffusione della cultura dell’affido familiare, a partire dai più giovani. Oltre alla mostra, sempre lunedì 14 ma a Lesignano si terranno due appuntamenti curati dal Servizio sociale dell’Asp Azienda sociale sud est: alle 9 alla scuola primaria “Giochi e favole sull’accoglienza” e alle 18.30 nella Sala del Consiglio del Comune l’incontro “Affido familiare e reti affidabili”. La rassegna proseguirà martedì 15 maggio con alcune iniziative tra Parma e Fidenza: alla Biblioteca Alice di Parma alle 9 il percorso tra giochi e narrazione “Un orecchio in affido”, curato dal Teatro del Cerchio; alla scuola materna Battisti di Fidenza alle 10.30 “Giochi e favole sull’accoglienza”, a cura degli operatori dell’Azienda Usl e dell’associazione Axa; e al laboratorio famiglia “Al Portico” di Parma alle 16.30 la “Merenda accogliente”, un pomeriggio tra giochi e favole. Mercoledì 16 sarà protagonista il teatro con due rappresentazioni a Fidenza dello spettacolo “Mi fido di te” della compagnia teatrale Mirandola di Salsomaggiore: alle 9 alla scuola secondaria di primo grado Paciolo D’annunzio e alle 21 all’ex Macello. Il giorno dopo, giovedì 17, ci si sposta a Riccò, dove alle 11.30 alla scuola primaria si terrà il percorso narrativo “Un orecchio in affido”. Percorso che sarà riproposto venerdì 18 a Parma alle 9 alla Biblioteca di Alice e a Collecchio alle 16.30 alla biblioteca comunale al Parco Nevicati. Ultimo appuntamento in programma domenica 20 maggio alle 16.30 a Langhirano, al Teatro Aurora, con lo spettacolo “Il re solo soletto”, a cura del Teatro del Cerchio di Parma.  
   
   
BAMBINI: FIRMATO IN SICILIA ACCORDO ITALIA-BULGARIA PER DEISTITUZIONALIZZAZIONE  
 
Palermo, 14 maggio 2012 - La promozione del benessere della popolazione infantile, la modernizzazione dei servizi sociali di comunita´ e la deistituzionalizzazione dei bambini in difficolta´, sono i temi al centro dell´accordo, firmato il 10 maggio, tra il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali della Repubblica Bulgara, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali italiano, le Regioni siciliana, Calabria, Puglia e Sardegna e la Provincia autonoma di Bolzano. Obiettivo della cooperazione bilaterale e´ sviluppare una collaborazione transnazionale tra autorita´ bulgare e italiane per la promozione di programmi che coinvolgano le politiche e le strategie internazionali a tutela dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie, di misure di prevenzione all´allontanamento dei bambini dalla famiglia, e un programma di misure a lungo termine di protezione sociale e di inclusione dei bambini deistituzionalizzati. L´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, ha rappresentato la Regione siciliana, che e´ responsabile del coordinamento delle attivita´ delle Regioni e Province autonome italiane. L´accordo sara´ finanziato con risorse provenienti dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione della Bulgaria e delle Regioni che hanno aderito all´attuazione dei progetti congiunti. Alla firma dell´accordo, che ha avuto luogo a Roma nella Rappresentanza in Italia della Commissione europea, hanno partecipato tra gli altri, il vice ministro del Lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Bulgara, Valentina Simeonova; per la Commissione europea Philippe Hatt, capo unita´ del Fse per la Bulgaria; e Jader Cane´, capo unita´ aggiunto del Fse per l´Italia; l´assessore al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani; l´assessore al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale della Regione Sardegna, Antonello Angelo Liori.