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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Giugno 2012
BOLZANO: NUOVA LEGGE PROVINCIALE PER IL FINANZIAMENTO DEL TURISMO  
 
La nuova legge provinciale che garantisce maggiore stabilitá finanziaria al sistema del finanziamento del turismo viene pubblicata martedì 29 maggio sul Bollettino della Regione. La legge introduce un contributo dell´ospite e la possibilità di un contributo marketing versato dalle aziende che beneficiano del turismo. La legge provinciale n. 9 "Finanziamento in materia di turismo" elaborata dall´assessore provinciale Hans Berger e approvata dal Consiglio provinciale viene pubblicata martedì 29 maggio sul Bollettino ufficiale della Regione per entrare in vigore 15 giorni dopo. La nuova legge provinciale assicura il finanziamento a lungo termine del marketing turistico, valorizza le associazioni turistiche e il loro lavoro, essenziale soprattutto per le piccole e piccolissime imprese locali. "Il contributo dell´ospite viene introdotto dal 2014, mentre il contributo marketing scatta in forma obbligatoria sono se le organizzazioni turistiche non potranno contare su almeno 18 milioni di euro provenienti dai contributi volontari", spiega l´assessore Berger. In questa prima fase la Giunta provinciale si attiverà sul fronte del contributo dell´ospite: "Entro fine anno presenteremo un regolamento per fissare l´ammontare del contributo ed eventuali esenzioni", ricorda Berger. Sono previsti incontri con le organizzazioni turistiche e i rappresentanti degli esercizi ricettivi per discutere l´attuazione della misura (la legge prevede una forbice tra 0,5 e 2 euro per notte e per ospite). Sono pensabili due modelli: "La riscossione di un contributo provinciale unico oppure l´agganciamento del contributo al prezzo del pernottamento, in modo che questo non aumenti in misura troppo sensibile", spiega Berger. Il contributo dell´ospite verrà girato ai Comuni, che si impegnano a farlo confluire nel budget delle organizzazioni turistiche. "Questa quota sarà combinata con standard qualitativi nel lavoro e nell´organizzazione, per aumentarne ancora l´efficienza", assicura Berger. Per le associazioni ci saranno maggiori risorse a disposizione "e avranno più sicurezza nella pianificazione e nell´autonomia finanziaria", prosegue l´assessore. Il contributo marketing riguarderà invece tutte le aziende che beneficiano in forma diretta o indiretta del turismo e per ora resta su base volontaria. Entro il 31 gennaio di ogni anno le organizzazioni turistiche dovranno comunicate quante risorse sono state in grado di ricavare dai contributi volontari. Se la cifra sarà inferiore ai 18 milioni di euro, la Giunta provinciale è autorizzata a introdurre il contributo marketing obbligatorio dall´anno successivo, con scaglioni modulati del contributo ed esenzioni  
   
   
IL TURISMO IN LIGURIA  
 
Gli innumerevoli cambiamenti che hanno investito la società odierna in questi quattro anni di vita dell’Osservatorio hanno, inevitabilmente, avuto ripercussioni profonde sul settore turistico. Dalla crisi economico-finanziaria mondiale iniziata nella seconda metà del 2008, che ha modificato le abitudini di consumo di tutte le fasce della popolazione dei Paesi più industrializzati (e non solo), ad una serie di eventi negativi che si sono avvicendati negli anni successivi. L’eruzione del vulcano islandese, il terremoto in Giappone ed il conseguente allarme nucleare, le rivolte popolari del Nord Africa e del Medio Oriente, i processi bellici e gli attacchi terroristici. Fino ad arrivare agli ultimi mesi di chiusura di questo 2011, protagonista la politica italiana con la caduta del governo ed una serie di cambiamenti in atto nelle politiche di governance per la società, le imprese ed i singoli cittadini con effetti sul potere di acquisto dei consumatori. A questi si associano le difficilissime ed incerte condizioni climatiche che hanno coinvolto in prima persona la Liguria, le Cinque Terre e persino Genova, sulla scia di un cattivo tempo che ha investito tutta l’Europa, provocando per il settore turistico continue e talvolta imprevedibili oscillazioni delle performance di vendita delle imprese ricettive. Sono tutti eventi che si inseriscono nel più lungo processo di globalizzazione dei mercati, oggi in fase di pieno sviluppo grazie alla diffusione sempre più veloce delle nuove tecnologie e dell’innovazione (di processo e di prodotto) che ha investito tutti i settori economico-produttivi, portando le imprese a confrontarsi in misura crescente con quella che viene definita la nuova “economia della conoscenza”. Gli effetti più immediati per il settore turistico sono un’accentuata concorrenza tra le imprese, legata alla diffusione di Internet come strumento usato dalla clientela per documentarsi, per ricercare informazioni ma anche per confrontare offerte e promozioni. Uno strumento prezioso per una domanda turistica che si dimostra sempre più alla ricerca di soluzioni con il migliore rapporto tra qualità e prezzo, per risparmiare senza dover rinunciare alle vacanze. Tutto questo ha portato la domanda, da un lato ad una crescita del ricorso alle abitazioni private per motivi economici (seconde case ma anche ospitalità offerta da amici e parenti) e, dall’altro, per coloro che decidono di pernottare in strutture ricettive, ad un accorciamento dei tempi di prenotazione, favorito dalla possibilità per il turista di un confronto on line delle offerte concorrenti e di un acquisto diretto, anche all’ultimo momento. Dal lato dell’offerta di filiera, l’effetto più immediato è stato un più frequente utilizzo delle politiche di prezzo, portando le imprese ad adattare le tariffe alle disponibilità delle camere, nel tentativo di massimizzare le vendite cercando di non perdere almeno quei margini di break even point che consentono di recuperare sui costi fissi di gestione. I vantaggi di un diffuso utilizzo della leva prezzo sono stati visibili e, in generale, dopo un 2009 e un 2010 segnati dagli effetti della crisi nel 2011 le imprese ricettive cominciano a recuperare, riavvicinandosi a livelli di vendita pre-crisi, grazie a scelte strategiche che, però, agendo in modo diffuso sui prezzi, non hanno permesso di recuperare le perdite in termini di fatturato. Cambiamenti in corso nel mercato turistico, dunque, che hanno contribuito a modificare anche le motivazioni di turisti e vacanzieri, dando più spazio ai fattori di ordine pratico, come la convenienza economica, la vicinanza (più soggiorni brevi in località facili da raggiungere rispetto alle vacanze lunghe di un tempo) e l’ospitalità offerta da amici e parenti. Dalla segmentazione della domanda, si osserva una nuova crescita dei turisti con più di 60 anni, il cui profilo non corrisponde ai vecchi clichè di un turismo senior, con limitate disponibilità economiche, che alloggia in case vacanza limitando le sue attività al relax e alla spiaggia. In virtù del prolungamento della durata media della vita e di un più diffuso benessere sociale ed economico, questa fascia d’età ha assunto i caratteri di un “nuovo” target turistico. Il turista con più di 60 anni si caratterizza per una discreta capacità di spesa e per il desidero di coltivare molteplici interessi: dalla cultura, all’enogastronomia, dagli eventi folkloristici a quelli enogastronomici. Un target che dimostra aspettative elevate nei confronti dell’offerta di ospitalità del territorio, delle strutture ricettive in cui alloggia, dei servizi disponibili, dell’offerta culturale, dell’offerta di intrattenimento, ecc. Un altro segmento in crescita è, al contempo, quello giovanile, turisti tra i 18 ed i 24 anni che vengono in Liguria per praticare lo sport preferito e per i divertimenti che offre il territorio, spinti dal passaparola reale e virtuale del web, da vantaggiose offerte reperite in rete o da fattori come l’esclusività delle sue destinazioni. Il turismo delle famiglie, invece, dopo un iniziale calo nel passaggio dal 2008 al 2009, mostra i primi segnali di ripresa (nel 2011 è in viaggio con figli piccoli il 20,1% dei turisti), un segmento che sceglie la Liguria quasi esclusivamente per trascorrere vacanze in riviera, a costi contenuti ma con un turismo attivo, con escursioni del territorio, sport, partecipazioni ad eventi e degustazioni di prodotti tipici. In generale, per tutti i target di domanda turistica si assiste ad un cambiamento delle “priorità” nella scelta della destinazione della vacanza e nei comportamenti di consumo. I turisti si trovano a ponderare maggiormente rispetto al passato le scelte di acquisto, sia per quanto concerne i costi di viaggio e alloggio che per gli acquisti di beni e servizi effettuati nel corso della vacanza. Ciò non equivale automaticamente ad un taglio sulle spese, ma più probabilmente ad un diverso impiego del budget di vacanza, con il risultato di spendere meno rispetto agli anni pre-crisi per beni o servizi percepiti come meno “essenziali”, a seconda dei gusti e delle necessità del singolo consumatore, oppure semplicemente portando il consumatore-turista a rimandare la decisione finale di acquisto, dedicando più tempo alla ricerca di soluzioni alternative. Per i turisti che soggiornano in Liguria si stima nel 2011 un impatto economico complessivo generato dalle spese sostenute sul territorio pari a quasi 5,2 miliardi di euro, legati per il 30,2% ai consumi dei turisti che alloggiano nelle strutture ricettive e per il restante 69,8% a quelli dei vacanzieri delle seconde case. Il gettito di spesa complessivo aumenta rispetto all’anno precedente (+6,8%) grazie ad un maggior numero di presenze sul territorio ma anche ad un maggior consumo da parte dei turisti che alloggiano nelle “seconde case” e dei turisti stranieri. Se i consumi nelle strutture ricettive crescono in maniera solo proporzionale alla crescita delle presenze, a beneficiare maggiormente di questo aumento sono le imprese della ristorazione cui ricorrono di più soprattutto i turisti delle “seconde case”. Nonostante la crisi economica, si rileva però un atteggiamento propositivo tra le imprese turistiche, che nel 2011 hanno continuato ad investire: cresce nel 2011 in Liguria la quota di imprese turistiche che realizza investimenti, passando dal 39,8% del 2010 al 49,3% nel 2011, sebbene si tratti di capitali modesti che incidono poco sul fatturato di ciascuna impresa (per il 57,4% delle imprese l’investimento non supera il 5% del fatturato). Complessivamente, le imprese turistiche liguri che nel 2010 hanno investito un capitale pari a 143 milioni e 653 mila euro (98 mila euro di investimento medio per impresa), nel 2011 investono di più in tutte le aree di attività: investimenti strutturali (sui quali punta il 31% delle imprese liguri nel 2010 e il 36,6% nel 2011), necessari per l’adeguamento e il rinnovo di infrastrutture e processi produttivi, attività di promozione e comunicazione (27,8% delle imprese nel 2010, 36,6% nel 2011) e di creazione e implementazione dei siti web, attività promo-pubblicitarie via Internet (13,9% nel 2010 e 18,1% nel 2011) e presenza sui social network (4,6% nel 2010 e 7,9% nel 2011), seguiti dai media più “tradizionali” (stampa, volantini e manifesti, 5,6% nel 2010 e 7,4% nel 2011 ); investimenti dedicati alla formazione delle risorse umane (12% delle imprese nel 2010, 13,4% nel 2011). Il tessuto imprenditoriale del turismo ligure è formato tuttora prevalentemente da micro imprese (7 imprese su 10 hanno meno di 5 dipendenti), un assetto che conta il 9,3% di personale straniero e in cui la presenza di personale femminile è elevata: in media ciascuna impresa vede il 59,8% di donne impiegate in un ampio ventaglio di cariche, dal personale al piano alle figure manageriali (sono il 17,4% del totale le donne che lavorano nel settore). Una certa tenuta anche dal versante del personale che, nel 2011, è rimasto invariato per l’87,5% delle imprese liguri del ricettivo contattate (contro un 4,7% di imprese che ha aumentato il personale presso la propria struttura e un 7,8% che lo ha diminuito) per una stima di oltre 54 mila addetti turistici (considerando ricettività, ristorazione, agenzie di viaggio e T.o., stabilimenti balneari ed operatori congressuali). I flussi turistici nelle strutture ricettive - Le principali dinamiche e tendenze manifestate nell’andamento dei flussi turistici registrati nelle strutture ricettive della Liguria sono le seguenti: nel passaggio tra il 2010 e il 2011 i flussi turistici verso la Liguria risultano in moderato incremento e, per quanto contenuta, la variazione positiva che interessa anche le presenze permette un cauto ottimismo; è soprattutto il turismo straniero, sia verso strutture alberghiere che verso strutture ricettive complementari, a registrare incrementi rispetto all’anno precedente; prosegue la leggera ma costante diminuzione della durata media del soggiorno; i bacini di utenza del turismo verso la Liguria restano sostanzialmente invariati rispetto agli ultimi tre anni, sia in termini di regione di provenienza dei turisti italiani, sia per quanto riguarda le nazionalità dei turisti stranieri; la provincia che recupera in modo più evidente rispetto allo scorso biennio risulta essere La Spezia: nel passaggio tra il 2010 e il 2011 si rileva una variazione percentuale degli arrivi pari a +10,9% e un incremento delle presenze pari a +7,6%; la stagionalità continua a influenzare in modo determinante i flussi turistici verso la Liguria. Il dettaglio provinciale, sommando gli arrivi italiani a quelli stranieri tutte le provincie liguri hanno al 2011 una variazione positiva rispetto all’anno precedente, mostrando segnali di ripresa rispetto al biennio 2009-2010 (quando la sola Genova variava in positivo); in questo contesto risulta particolarmente aumentato il totale degli arrivi verso la provincia di La Spezia (+10,9% vs. Il -0,3% del 2009-2010). Le presenze straniere mantengono un trend di crescita per tutte le province, con particolari perfomance positive per le province di Imperia (+12,3% per il 2010-2011 vs. Il +4,2% del 2009-2010) e La Spezia (+13,2% nel 2010-2011 vs. +3,0% nel 2009-2010). Il trend stagionale per il 2011 conferma l’elevata incidenza di presenze turitiche nella stagione estiva, comune a tutte le province ma più spiccato per quella di Savona, mentre Genova e La Spezia si distinguono con un andamento più lineare nel corso dell’anno. Il turismo in provincia di Genova - Identikit, modalità di organizzazione del soggiorno turistico e comportamenti del turista - Il turismo in provincia di Genova è trainato dalle bellezze naturalistiche della riviera ma si distingue anche per un mix di turismo culturale e business che alimenta la domanda in tutto il corso dell’anno. Seconda solo a La Spezia per incidenza del turismo straniero (rappresenta il 37,9% su una media regionale del 31,3%), la provincia beneficia della notorietà del suo Capoluogo e di un mix di risorse turistiche che consentono ai visitatori di dedicarsi ai più svariati interessi: dallo sport alle visite di musei e monumenti, dallo shopping alle degustazioni di prodotti tipici, dai concerti agli eventi folkloristici. Rispetto allo scorso anno, in particolare, si rileva una crescita di turisti motivati dagli eventi di carattere culturale programmati sul territorio: sono il 10,5%, una quota più elevata sia rispetto alla media Liguria (in cui questa motivazione pesa per il 3,6%), che a quella rilevata per la provincia di Genova nel 2010 (4,6%). Nel dettaglio, circa la metà dei turisti stranieri (37,9%, in lieve crescita rispetto al 35,2% dello scorso anno) ha già avuto occasione in passato di visitare l’Italia (con una frequenza media di 5 volte) ed il 31,6% ha soggiornato nella provincia. Gli italiani sono il 62,1% dei turisti e nel 55,4% dei casi trascorrono sul territorio la vacanza principale dell’anno ovvero quella che, in termini organizzativi e di spesa, riflette le maggiori aspettative da parte del turista. Complessivamente, l’incidenza di turismo abituale è piuttosto elevata: il 52,2% dei turisti italiani ha già visitato la provincia con una media di circa 9 volte. Il patrimonio naturalistico del territorio unito al desiderio di relax rappresentano le principali motivazioni di soggiorno, rispettivamente per il 29,7% ed il 25,5% dei turisti, in modo più accentuato per la clientela italiana (muovono il 31,4% e il 27,8% degli italiani). Per il 12,3% dei turisti (16,1% degli stranieri) il soggiorno in Liguria è anche un’occasione per conoscere luoghi nuovi, per il 10,8% di assistere agli eventi culturali organizzati sul territorio e per il 10,2% di ritagliarsi un po’ di tempo per l’attività sportiva, in particolare il nuoto (58,7%, specie per gli stranieri 75,2%) ed il ciclismo (14,5%, in misura maggiore per gli italiani 17,2%) che si uniscono alle più tradizionali passeggiate. Tra le ragioni di ordine pratico emerge la possibilità di trascorrere un soggiorno a prezzi contenuti (indicata dal 10,5% dei turisti), la vicinanza alla propria residenza (8,7%) e l’ospitalità offerta da amici e familiari (7,6%). Tra i canali di comunicazione, il passaparola influenza il 43,3% dei turisti, mentre Internet influenza circa il 15% della domanda (sul piano delle informazioni 10,3%, offerte e pacchetti 6,2%). Le località della riviera sono scelte dal 56,8% dei turisti, il capoluogo dal 35,7%. Il profilo del turista individua un target adulto (il 47,3% ha tra i 21 e i 40 anni, il 20,9% tra 41 e i 50 anni ed il 18,5% è over 60 anni). In prevalenza single (37,2%) o sposati/conviventi con figli (36,4%). Rispetto soggiorno rispetto allo scorso anno è minore l’incidenza delle coppie (38,3% contro il 47,2% nel 2011) mentre aumenta quella di chi sceglie di viaggiare in compagnia di amici (20,7% rispetto al 10,9%) specialmente tra gli stranieri (il 41,2% viaggia in coppia ed il 23,7% in gruppi di amici). Se gli italiani si spostano principalmente con l’automobile (57,1%), gli stranieri scelgono l’aereo (52,9%), in particolare i low cost, mentre il treno viene utilizzato mediamente dal 26,1% della clientela. I turisti soggiornano soprattutto in hotel (35,7%), in seconda casa (14%) o in residenze di amici e parenti (12,9%). La durata del soggiorno è di circa 10 notti. Lo sport è l’attività più praticata dai turisti durante il soggiorno (53,2% in prima linea il nuoto), accompagnata da escursioni sul territorio (45,8%) e dall’interesse per la cultura (visite di musei e mostre). Il soggiorno diviene un’occasione per conoscere le tradizioni enogastronomiche del territorio, alternando momenti di degustazione dei prodotti tipici (22,9%) alla partecipazione ad eventi sul tema (13,2%), senza perdere il gusto per lo shopping (18,5%). In generale, si registra una corrispondenza tra le attese del turista ed il giudizio espresso su ciascun aspetto a soggiorno concluso: l’offerta turistica viene giudicata con un punteggio pari a 7,8 (scala da 1 a 10), ma i giudizi più elevati sono per la qualità enogastronomica (8) e la cortesia della gente (7,9), aspetti considerati tra i più importanti ai fini della soddisfazione del soggiorno. L’organizzazione del soggiorno avviene raramente utilizzando i canali dell’intermediazione: solo il 12,4% dei turisti (ed in prevalenza stranieri, 15%) si affida a tour operator o agenzie di viaggio per la pianificazione del soggiorno contro l’87,6% che sceglie, invece, di muoversi in modo autonomo. Dinamiche di acquisto diverse per chi utilizza l’intermediazione commerciale: gli stranieri acquistano, in prevalenza, un pacchetto tutto compreso (61,9%) mentre gli italiani preferiscono comprare solo l’alloggio (62,5%). I turisti hanno speso mediamente: per il viaggio A/r 73 euro gli italiani e 287 euro gli stranieri; per l’alloggio 43 euro al giorno gli italiani e 39 euro gli stranieri; per il pacchetto all inclusive 84 euro al girono per gli italiani e 105 euro per gli stranieri; Per beni e servizi extra acquistati sul territorio, 69 euro gli italiani e 80 euro gli stranieri. Le voci di spesa più significative riguardano il comparto ristorativo, gli acquisti di beni agroalimentari, di souvenir, prodotti artigianali e di abbigliamento, i biglietti d’ingresso ai musei, gli spettacoli teatrali ed i concerti.
Provincia di Genova: principali motivazioni del soggiorno possibili più risposte, % calcolata sul totale turisti - Anno 2011
Italiani Stranieri Totale
Bellezze naturali del luogo 31,4 26,8 29,7
Posto ideale per riposarsi 27,8 21,7 25,5
Il desiderio di vedere un posto mai visto 9,9 16,1 12,3
Per assistere a eventi culturali 11,7 9,3 10,8
Prezzi convenienti 9,6 11,8 10,5
Praticare sport 9,5 11,3 10,2
Per la vicinanza 11,9 3,5 8,7
Ho i parenti/amici che mi ospitano 9,9 3,9 7,6
Decisione altrui 6,9 8,3 7,4
Per i divertimenti che offre 9,0 4,2 7,2
Ricchezza del patrimonio artistico/monumentale 5,3 9,8 7,0
Facilità di raggiungimento buoni collegamenti 7,0 4,1 5,9
Posto adatto per bambini piccoli 5,4 2,6 4,3
Interessi enogastronomici 3,5 3,7 3,5
Fonte: Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Regione Liguria – Unioncamere Liguria
Il mercato organizzato internazionale - Nel 2011 il 10,1% dei Tour Operator internazionali che tratta l’Italia ha venduto alla propria clientela viaggi organizzati e pacchetti vacanza in Liguria, una quota di mercato rimasta pressoché stabile rispetto allo scorso anno (-1,1 punti percentuali) sebbene ancora al di sotto di quelle registrate nel periodo pre-crisi (nel 2008 la quota di T.o. Che vendeva la Liguria sfiorava il 29%). Tuttavia a cambiare è il posizionamento e la visibilità della regione sui mercati dell’intermediazione internazionale ed in particolare di quella europea, dove la Liguria sale di ben 3 posizioni nella classifica delle regioni più vendute dai grandi buyer internazionali, passando dalla 12° alla 9° posizione. La quota di T.o. Europei che vendono la Liguria nel 2011 raggiunge l’11,8%, con una crescita di +3,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno, frutto di trend differenziati nei vari bacini di origine: in calo le vendite in Austria, Belgio, Regno Unito e Germania ed in crescita nei mercati scandinavi, in Svizzera ma soprattutto in Russia. Sui mercati long haul si conferma l’importanza dei Tour Operator Usa che rappresentano il 15,5% dei buyer che vendono vacanze organizzate nella regione, un mercato che comunque non risulta immune al calo di vendite legato alla crisi dei consumi (9% dei T.o. Che trattano l’Italia nel 2011, 23% nel 2010); in Australia la regione è venduta dal 40% dei T.o. (quota in calo rispetto al 60% dello scorso anno), in Brasile dal 16,7% degli operatori che trattano l’Italia, in Corea dal 10%, in Giappone dal 10% e in India dal 3,3%. La provincia di Genova è venduta nel 2011 dal 36,2% dei T.o. Che commercializzano la Liguria, una quota inferiore a quella rilevata lo scorso anno (42,6%) che dovrebbe tendere a stabilizzarsi nel 2012 (il 34% dei T.o. Prevede di vendere la provincia il prossimo anno). I buyer europei costituiscono complessivamente il 61,9% dei T.o: che vendono la provincia e rispetto allo scorso anno incidono di più i Paesi emergenti come la Russia (dove i T.o. Costituiscono il 14,3% degli operatori internazionali che vendono la provincia) e i Paesi dell’Est (con un peso che passa dal 3,8% al 9,5%) e meno quelli consolidati, come l’Austria (passa dall’11,5% del 2010 al 4,8%) e la Svizzera (dall’11,5% al 9,5% di quest’anno). Gli Usa si confermano il principale mercato extra-europeo (sono il 19% dei T.o. Che trattano la provincia), sebbene con un peso inferiore allo scorso anno (quando costituivano il 30,8% dei T.o.). Seguono il Brasile (dove la provincia è venduta dal 50% dei T.o. Che vendono la Liguria), il Giappone (100%) e l’Australia (25%), ciascuno dei quali con un peso del 4,8% in termini di T.o. Che trattano la provincia.
Distribuzione dei Tour Operator che commercializzano Genova per area Province vendute dai Tour Operator nel 2011 e previsioni di vendita nel 2012
% sul totale Tour Operator 2011 % sul totale Tour Operator che hanno venduto la Liguria
% 2011 2012 Variazione 2012/2011
Austria 4,8 100,0 100,0 -
Germania 9,5 40,0 33,3 -6,7
Svizzera 9,5 33,3 33,3 -
Russia 14,3 42,9 57,1 14,3
Repubblica Ceca 4,8 33,3 - -33,3
Ungheria 4,8 100,0 - -100,0
Olanda 4,8 50,0 100,0 50,0
Danimarca 4,8 14,3 14,3 -
Svezia 4,8 50,0 20,0 -30,0
Media Europa 61,9 34,2 31,4 -2,8
Usa 19,0 44,4 33,3 -11,1
Brasile 4,8 50,0 50,0 -
India 4,8 33,3 33,3 -
Giappone 4,8 100,0 100,0 -
Australia 4,8 25,0 25,0 -
Totale 100,0 36,2 34,0 -2,2
Fonte: Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Regione Liguria – Unioncamere Liguria
 
   
   
DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO: POTENZIARE LA PROMOZIONE TRA LE AREE COINVOLTE  
 
Migliorare e potenziare le azioni congiunte per la promozione delle Dolomiti patrimonio natruale Unesco: è quanto ha concordato l´assessore provinciale al turismo Hans Berger con i colleghi assessori del Trentino, del Friuli e del Veneto. Si pensa anche a una presenza congiunta alla Expo di Milano nel 2015. In un incontro a Cortina i responsabili del turismo delle Giunte di Alto Adige, Trentino, Friuli e Veneto hanno discusso di come potenziare ulteriormente la promozione delle Dolomiti dichiarate patrimonio naturale dell´umanità. Hans Berger e i colleghi hanno approfondito in particolare le possibili strategie nel lungo periodo ma anche come coordinare meglio le azioni di marketing. "Dobbiamo evitare doppioni per dare maggiore consistenza alla presenza delle Dolomiti sui mercati turistici internazionali", sottolinea il vicepresidente della Giunta provinciale. Un potenziale importante sul piano turistico che però deve andare di pari passo con la responsabilità ambientale e la salvaguardia del bene naturale. Nel colloquio i responsabili regionali hanno prospettato anche una presenza congiunta all´Expo 2015 a Milano. "L´esposizione mondiale garantisce un palcoscenico internazionale in grado di attirare l´attenzione di migliaia di visitatori sulle Dolomiti, anche quelli di Paesi lontani", spiega Berger. Per migliorare il marketing del patrimonio mondiale Unesco sono stati programmati incontri sia sul piano tecnico che politico, nei quali saranno coinvolti anche gli organismi amministrativi e della Fondazione Dolomiti  
   
   
TURISMO IN LOMBARDIA: CONIUGARE LA TRADIZIONE ALLE NUOVE IDEE  
 
Si chiama ´Iter, architettura del moderno´ ed è il progetto interregionale realizzato in collaborazione tra le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte con lo scopo di valorizzare l´architettura del moderno (dal Novecento a oggi) presente sul territorio delle Regioni coinvolte. Le conclusioni del progetto, svoltosi in due fasi, la prima dal 2004 al 2007 (´Valorizzazione e promozione del turismo culturale´) e la seconda dal 2007 ad oggi (´Itinerari culturali del moderno e del contemporaneo´), sono state illustrate al palazzo della Triennale di Milano alla presenza dell´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Margherita Peroni. Lo studio, realizzato in collaborazione tra le Regioni e la Triennale di Milano, ha dato vita a un sito internet, www.Architetturadelmoderno.it , che presenta oltre 500 schede dedicate al patrimonio architettonico delle tre regioni suddivise in cinque aree tematiche (anima, corpo, spazio, tempo e metamorfosi), nelle quali convivono opere esemplari dell´architettura del Novecento accanto ad architetture di recente realizzazione e non ancora storicizzate. "Vogliamo intercettare la richiesta di turismo culturale sempre più vasta ed eterogenea, che in Europa e nel mondo si sta diffondendo. Il progetto - ha spiegato l´assessore Margherita Peroni - ci ha consentito di costruire uno strumento che va in questa direzione, perché, attraverso la possibilità di comporre differenti percorsi tematici, permette di scoprire i singoli elementi di un patrimonio diffuso su tutto il territorio". Ogni cittadino, infatti, può scegliere, nel sito, il percorso, il tema, l´autore o l´anno di realizzazione e per personalizzare il proprio itinerario di visita. "Lo straordinario patrimonio artistico culturale italiano - ha concluso l´assessore Peroni - è da tutti riconosciuto come il più ricco e interessante, non solo per la quantità di opere presenti sul territorio ma anche per qualità e valore. Tale eccezionale valore, tramandatoci dal genio dei secoli passati, spesso è tale da mettere in ombra ricchezze e beni a noi contemporanei, spesso, ingiustamente, poco ricordati e valorizzati. Con una specifica attenzione rivolta al patrimonio architettonico, il progetto ´Iter´ mira ad avviare un processo di valorizzazione dell´architettura del moderno, dove con il termine ´moderno´ si vuole indicare la produzione dal Novecento ai giorni nostri, spesso non adeguatamente valorizzata"  
   
   
FIRENZE: FIRENZE IN TASCA - PALAZZO STROZZI REALIZZA IL SECONDO PASSAPORTO PER LE FAMIGLIE - UNA CITTÀ A PORTATA DI BAMBINO  
 
Dopo il successo del primo Passaporto per le famiglie, pubblicato nel 2009, Palazzo Strozzi realizza un’edizione aggiornata e rinnovata di quello che è un vero e proprio vademecum per le famiglie che cercano a Firenze proposte culturali calibrate sui loro interessi e i loro bisogni. Gli sguardi di bambini e ragazzi sulla loro città, espressi attraverso pensieri e disegni arricchiscono questa nuova edizione del Passaporto per le famiglie. Dal punto di vista dei ragazzi nasce un “ritratto” della città fiducioso, ricco di emozioni e intriso del vissuto personale di ognuno. L’idea di rinnovare questa pubblicazione nasce dalla grande attenzione che Palazzo Strozzi ha nei confronti del pubblico delle famiglie. Per ogni mostra organizzata e ospitata nel Piano Nobile del palazzo sono infatti previste numerose iniziative rivolte ai bambini e alle famiglie: specifiche didascalie concepite per stimolare una conversazione trasversale, allestimenti interattivi che puntano a coinvolgere grandi e piccoli, audioguide differenziate per adulti e bambini. Il fiore all’occhiello dell’intera offerta è la valigia della famiglia, un contenitore di testi e giochi ideato in modo da consentire a ciascun gruppo familiare di vivere un’esperienza “su misura” all’interno della mostra. Il contenitore cambia a ogni esposizione per interpretare di volta in volta lo spirito di ciascuna mostra. Palazzo Strozzi predispone inoltre un ricco programma di attività per scoprire ed esplorare l’arte i modo divertente e stimolante, con proposte differenziate per fasce d’età a partire da 3 anni. Il programma include laboratori per famiglie, narrazione di storie e attività di disegno in mostra, visite con i passeggini per genitori con bambini sotto i 3 anni. Il calendario aggiornato è consultabile sul sito web. Nella filosofia di Palazzo Strozzi l’idea di famiglia comprende tutte le diverse generazioni e dunque tra le attività c’è spazio anche per un programma per le persone con Alzheimer e i loro familiari o accompagnatori professionali. Tutte le proposte della Fondazione Palazzo Strozzi per le famiglie sono offerte in lingua italiana e inglese e sono gratuite poiché comprese nel biglietto di ingresso. Per questo la Fondazione Palazzo Strozzi è stata certificata come prima sede internazionale di “destinazione per l’apprendimento” dalla Children’suniversity, l’organizzazione inglese che propone innovative attività educative extrascolastiche a ragazzi tra i 7 e i 14 anni. Il Passaporto per le famiglie. Firenze in tasca è uno strumento gratuito, che aiuta le famiglie a scoprire la città e a condividere i suoi tesori con tutti, grandi e piccoli. Firenze è una città come nessun’altra. Oltre ai suoi musei, giardini e collezioni famosi in tutto il mondo, è ricca di tesori nascosti. Monumentali portoni si aprono su giardini segreti, piccole chiese contengono dipinti di artisti famosi, i muri di antichi palazzi sono impreziositi da affreschi rinascimentali. Ogni angolo di strada promette nuove scoperte. Firenze è nata per essere esplorata insieme! Nel Passaporto per le famiglie si possono trovare luoghi, programmi e attività speciali per bambini di tutte le età: musei, giardini, biblioteche e ludoteche che capiscono le famiglie e le loro esigenze: musei con fasciatoi per cambiare i più piccoli, mostre con allestimenti pensati per i bambini, luoghi che essi ricorderanno per il resto della loro vita. Il Passaporto per le famiglie oltre a essere uno strumento di consultazione per trovare in città proposte interessanti, dà anche la possibilità, presentandolo in biglietteria, di entrare gratuitamente alla mostra in corso a Palazzo Strozzi: basta raccogliere cinque o più timbri dei luoghi che aderiscono all’iniziativa. Il Passaporto per le famiglie è in italiano e in inglese, inoltre è disponibile anche su iPhone, in italiano, inglese e cinese, scaricando l’applicazione “Firenze in tasca”. Nato da un’idea di James Bradburne, il Passaporto per le famiglie. Firenze in tasca fa parte di una collana che, sotto il coordinamento editoriale di Ludovica Sebregondi, propone aperture e itinerari trasversali per ogni grande mostra organizzata a Palazzo Strozzi. I testi sono a cura di Cristina Bucci e Chiara Lachi (L’immaginario associazione culturale). La pubblicazione vede la collaborazione di numerose istituzioni: musei, giardini monumentali, biblioteche, ludoteche e inoltre esercizi commerciali, librerie, negozi di giocattoli, ristoranti, gelaterie. Il progetto grafico è dello studio Rovaiweber design; la promozione è affidata a Sigma Csc. Le traduzioni in inglese sono a cura di Stephen Tobin e Devorah Block. Partner speciale di questo progetto editoriale è il portale ufficiale del turismo della Provincia di Firenze www.Firenzeturismo.it  
   
   
UMBRIA “E…STATE OK!” - LE FAMIGLIE POTRANNO PRESENTARE DOMANDA ENTRO IL 24 GIUGNO  
 
Potranno presentare domanda fino al 24 giugno 2012 le famiglie interessate a far partecipare i loro figli alle attività organizzate nell´ambito del progetto sperimentale "E...state Ok! - un progetto per i più giovani", finalizzato al potenziamento di attività educative e ricreative, nelle sedi di sei istituti scolastici umbri, durante i periodi di sospensione delle attività didattiche. A renderlo noto è l´assessorato regionale alle politiche giovanili e all´istruzione comunicando che le famiglie interessate al progetto, dovranno fare una preiscrizione online compilando l´apposito modulo, consultabile sul sito dell´Ufficio scolastico regionale www.Istruzione.umbria.it , o nel sito della regione umbria, www.Regione.umbria.it , nell´area attività. Inoltre, nelle scuole del territorio sede di attività, verrà distribuito un opuscolo informativo, che dovrà essere compilato e consegnato il primo giorno di inizio delle attività. "L´iniziativa, realizzata in collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale per l´Umbria, la Provincia di Perugia, la Provincia di Terni e l´Anci Umbria - ha spiegato la vicepresidente della Regione Umbria con delega alle politiche giovanili, Carla Casciari - è rivolta ai giovani di età compresa fra i 14 e i 16 anni e si svolgerà dal 16 luglio al 10 agosto negli istituti delle scuole che ne hanno deciso di aderire al progetto, Perugia, Città di Castello, Marsciano, Castiglione del Lago, Terni, Orvieto". La vicepresidente, dopo aver ricordato che "E...state Ok" è interamente finanziato dalla Regione Umbria che ha destinato all´iniziativa 100 mila euro, mentre a carico delle famiglie è prevista solo una piccola quota assicurativa, ha precisato che i ragazzi, dalle 9 alle 13, per circa un mese durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, nelle sedi degli istituti scolastici del territorio, saranno coinvolti in molte attività che, oltre al divertimento, contribuiranno a favorire la loro crescita personale, promuovendo rapporti positivi dei giovani con gli adulti, incoraggiando così la coesione sociale e gli scambi interculturali e rafforzando l´insegnamento dell´informatica e delle nuove tecnologie. Si tratta di un progetto sperimentale - ha concluso - in attuazione degli assi strategici della programmazione della Regione Umbria in materia di politiche giovanili e che rientra nell´Accordo di Programma Quadro (Apq) dal titolo, I Giovani sono il presente"  
   
   
ABRUZZO: TURISMO - AL VIA PROGETTI RESPIRO INTERNAZIONALE  
 
La condivisione e la collaborazione sono ormai un "metodo" di lavoro dell´assessorato regionale al turismo così dopo i protocolli sottoscritti con le quattro province abruzzesi per una pianificazione condivisa degli interventi finanziati dal Por Fesr 2010-2013 dedicati interamente alla valorizzazione dei territori di montagna e delle zone interne l? assessore al turismo della Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio ha presentato ai tre Presidenti delle Province costiere di Teramo Pescara e Chieti due grandi progetti per lo sviluppo turistico regionale. La prima idea progettuale mira alla realizzazione della copertura Wi- Fi free di tutta la costa abruzzese: un sistema che consentirà ai turisti, ma anche ai residenti, di accedere gratuitamente a Internet con i loro computer portatili e telefonini. "Il Wi-fi è indubbiamente uno dei servizi piu richiesti da turisti e visitatori ed incide sulla scelta della destinazione ha dichiarato l? assessore Di Dalmazio, ed il web che è sempre più elemento strategico e di sviluppo, lo è maggiormente nell´ambito della promozione e accoglienza turistica. Con Abruzzo Wi-fi i turisti potranno anche accedere con maggiore immediatezza e facilità alle informazioni di cui hanno bisogno: mobilità, servizi, patrimonio culturale e ambientale, eventi, ecc. Consentendoci di aumentare la nostra attività di accoglienza". "Il progetto, continua Di Dalmazio, si inserisce tra i tanti che stiamo realizzando per superare il divario digitale nell? ambito dell´accoglienza, della promozione turistica e web presence dell´Abruzzo, alle attività di web marketing, lo sviluppo del sistema mobile e delle App e i nuovi Social Media dedicati all´Abruzzo". La seconda proposta progettuale: "Abruzzo Sea Cycling" intende mettere a sistema le attività ed i progetti delle tre Province nel settore del Cicloturismo, avvalendosi della programmazione e dei fondi Par Fas 2007-2013 messi a disposizione dalla regione, per una offerta di Turismo Sostenibile e di Mobilità Soft. L? idea è quella di completare, sinergicamente ed in maniera coordinata con le tre Province, la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale lungo tutta la costa abruzzese percorribile, collegando, integrando, migliorando e valorizzando quanto già esistente ed in parte progettato (Costa dei Trabocchi e altri tratti costieri). Tale integrazione prevede la realizzazione di un Parco Tematico esclusivo nel mondo in quanto dedicato, non solo ad un percorso ciclabile di intera costa regionale, ma anche ad una rete di infrastrutture e servizi che concorrano alla definizione di un prodotto turistico innovativo e competitivo. "A rafforzare la validità di questa scelta strategica, ha ricordato l? assessore regionale Di Dalmazio, recenti studi e indagini che mostrano come il cicloturismo nei suoi aspetti caratterizzanti, l´uno sportivo l´altro ecoturistico, sia in continua espansione con tassi di crescita elevati sia per il mercato interno che per quello internazionale. Non dimentichiamo, conclude l´assessore, che il prodotto eco-turismo/vacanza attiva, più di tutti, si avvicina al concetto della destinazione Abruzzo, palesandosi come uno dei prodotto turistici "di eccellenza" della nostra Regione. Nelle prossime settimane verranno presentati i progetti con le tempistiche di realizzazione. Si tratta, ha concluso l´Assessore di progetti fondamentali per aumentare la qualità della nostra offerta che. Unitamente a quelli per lo sviluppo turistico per le aree interne e di montagna ( alcuni già presentati ed altri in via di definizione ), determineranno un prodotto Abruzzo realmente competitivo. Le Province condividendo le due idee progettuali hanno confermato la loro piena disponibilità e collaborazione. ? La condivisione e la partecipazione coordinata e sistemica delle tre Province, ha affermato Di Dalmazio, rappresenta il valore aggiunto e determinante per la realizzazione ed il successo di questi progetti delle politiche di sviluppo turistico  
   
   
ROMA: PRONTI PER IL DISTRETTO TURISTICO BALNEARE DI ROMA CAPITALE - UN ALTRO TASSELLO DEL SECONDO POLO TURISTICO - GRANDE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO PER ROMA  
 
La Giunta Capitolina, su proposta del sindaco Alemanno e del Delegato al Turismo, Antonio Gazzellone, ha approvato la delibera che riguarda il perimetro delle aree comprese nel territorio di Roma Capitale. «27mila ettari per far ripartire l’economia una volta per tutte - commenta soddisfatto Gazzellone – un altro importante tassello è stato aggiunto al progetto del Secondo polo turistico di Roma Capitale ». «Con l’approvazione del perimetro del Secondo polo turistico, la cui area viene definita in maniera più puntuale – spiega il Delegato al Turismo - si potrà dare esecuzione a quanto previsto dalla legge e garantire così alle imprese che operano all’interno del Distretto turistico, di usufruire delle agevolazioni fiscali e delle facilitazioni amministrative previste». «Ora si potrà attivare, d’accordo con la Regione Lazio ed i Ministeri competenti, il tavolo di concertazione e la conferenza dei servizi per approvare in via definitiva il distretto turistico balneare che dovrà comprendere al suo interno il Secondo polo turistico. I distretti turistici, legge 106/2011 - spiega ancora Gazzellone – possono essere istituiti nei territori costieri, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su richiesta delle imprese del settore che operano nei medesimi territori, previa intesa con le Regioni interessate, con gli obiettivi di riqualificare e rilanciare l´offerta turistica a livello nazionale; alle imprese operanti all’interno dei Distretti Turistici si applicano le disposizioni agevolative in materia amministrativa, finanziaria, per la ricerca e lo sviluppo; detti Distretti costituiscono “zone a burocrazia zero” e consentono di accrescere lo sviluppo nelle zone costiere, migliorando l’efficienza produttiva ed organizzativa dei servizi, garantendo alle imprese certezze giuridiche, semplificazione e celerità nelle pratiche amministrative, accesso al credito con opportunità di investimento. Il territorio del Secondo polo rappresenta quella novità in termini di offerta turistica della quale Roma si sta dotando, ed i cinque turismi in esso contenuti sono la chiave per attrarre turisti come cinesi, russi, brasiliani ed argentini, per citarne alcuni, meno interessati al nostro patrimonio archeologico, alla ricerca di proposte alternative». Domani Gazzellone interverrà ad un incontro organizzato dal dipartimento turistico in collaborazione con Fiavet dal titolo “Come accogliere i turisti cinesi, introduzione al mercato turistico più grande del mondo”. «Del resto il turismo cinese sta dimostrando sempre maggior interesse per la Città Capitale, come si evince dai dati Ebtl che registrano per tutto il corso dell’anno 2011 presenze dalla Cina a due cifre - conclude il delegato al turismo. E’ chiaro che il nostro interesse è migliorare l’accoglienza riferita anche a questo segmento. Altri paesi si sono già attrezzati in questo senso. Roma, con il Secondo polo turistico è pronta a raccogliere la sfida»  
   
   
MATERA: SISTEMA TURISMO - CONVEGNO - 1° GIUGNO  
 
Risorse, beni ambientali, culturali e immateriali, offerta ricettiva e dei servizi, competitività e peculiarità di una regione, la Basilicata, dalle notevole potenzialità, che possono contribuire alla crescita del territorio e dell’occupazione puntando concretamente sull’industria delle vacanze. Su questi aspetti Matera ospiterà venerdì 1° giugno, alle 11.00, presso la sala convegni della Camera di Commercio, un confronto tra amministratori ed esperti sul tema “Sistema Turismo. Un progetto per lo sviluppo sostenibile del territorio. Il ruolo del turismo nello sviluppo della Basilicata’’. L’iniziativa è stata promossa da Banco di Napoli in collaborazione con la Camera di Commercio di Matera, l’apporto di Mediocredito Italiano, Confindustria Basilicata e Studi e ricerche per il Mezzogiorno (Srm). Interverranno Angelo Tortorelli, presidente dell’Ente camerale, Massimo Deandreis direttore generale di Studi e ricerche per il Mezzogiorno (Srm), Giovanni Matarazzo presidente della sezione turismo di Confindustria Basilicata, Paolo Verri direttore di “Matera 2019’’, Michele Sarra coordinatore desk turismo Mediocredito Italiano e Rosario Calabrese, direttore dell’area calabro lucana del Banco di Napoli. “Fare sistema, attivare progettualità e lavoro -ha detto il presidente della Camera di commerci di Matera, Angelo Tortorelli- significa investire sulle risorse del territorio e il turismo rappresenta una opportunità concreta per farlo. Lo dimostrano quanto stiamo facendo con la terza edizione del Siaft, che vede insieme 10 camere di commercio del Centro Sud promuovere una offerta, che spazia dal turismo all’agroalimentare. Una iniziativa che vede il nostro Ente capofila del progetto e protagonista nell’attivazione di un Centro Studi internazionale sulla Dieta Mediterranea. Da ultimo è il lavoro che stiamo portando avanti per la rete dei Siti Unesco, che coinvolge gli enti camerali e le scuole di Umbria e Liguria, senza dimenticare l’impegno per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019. L’apporto di un importante istituto di credito come il Banco di Napoli, che intende sostenere la crescita del sistema turismo nel Mezzogiorno, coinvolgendo i diversi attori del territorio lucano, non può che vederci impegnati insieme per raggiungere questo risultato e il convegno è il luogo ideale per attivare idee e progetti’’  
   
   
NASCE DALL’IDEA DI 3 GIOVANI SICILIANI WWW.SICILYING.COM, UN PORTALE TURISTICO CHE SI PONE COME MISSION: ”THINGS TO DO IN SICILY"  
 
Sicilying.com è un Portale Turistico Siciliano che si pone come Mission: ”Things to do in Sicily”. Attraverso questo sito i Clienti potranno acquistare Esperienze Turistiche in Sicilia. Hanno creato diverse sezioni che sfruttano la ricchezza di possibilità che la Sicilia offre. Dalla Storia alla Natura, dallo Sport alla Gastronomia e ai Vini, non tralasciando ovviamente l’Etna e il Mare. In ogni sezioni è possibile comprare direttamente On-line le Esperienze fornite dai Partner Locali con i quali hanno instaurato degli accordi. E’ On-line da meno di un anno e, ovviamente, ci sono ancora tantissime cose da fare. L’idea nasce, quindi, sicuramente dalle infinite possibilità che la Sicilia offre, ma anche dalla carenza dei Servizi messi a disposizione dalle amministrazioni locali. Primo fra tutti la quasi assenza del giusto supporto da parte degli Uffici Turistici nelle varie Province. Sicilying si propone quindi di fare da Vetrina On-line per gli operatori Turistici Siciliani cercando di dare loro la meritata visibilità su Internet in modo da stare anche al passo con l’incremento On-line del mercato Turistico. Www.sicilying.com