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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Giugno 2012
UE: NUOVA ETICHETTATURA PER IL LATTE PER BAMBINI E I CIBI SENZA GLUTINE  
 
Le regole europee sull´etichettatura del latte per bambini e degli alimenti per persone che necessitano diete speciali devono essere più severe e meglio definite per proteggere i consumatori e offrire chiarezza all´industria alimentare, secondo quanto contenuto in un progetto legislativo che sarà posto in votazione giovedì. I deputati vogliono includere anche l´intolleranza al glutine e alcune diete a basso contenuto calorico. Nel progetto legislativo, i deputati sostengono che l´etichettatura, la presentazione e la pubblicità di questi alimenti debbano essere accurate, chiare e di facile comprensione per i consumatori, e che tali prodotti non possano essere presentati come medicine. Convinti dei benefici del latte materno, i deputati chiedono che i prodotti di latte per bambini fino ai 12 mesi non possano avere foto di bambini o immagini che ne "idealizzino l´uso" sulle confezioni. Il Parlamento dovrebbe inoltre chiedere che le nuove regole includano le diete a basso o bassissimo contenuto calorico, che spesso richiedono un controllo medico, e i prodotti che contengono glutine. Il progetto legislativo, una volta approvato, sostituirà una serie di testi esistenti sull´etichettatura che coprono circa l´1-2% dei prodotti presenti sul mercato alimentare. L´aggiornamento della legislazione europea in questa materia è necessario per le difficoltà incontrate dai consumatori e dalle autorità di controllo nella distinzione fra alimenti per consumo ordinario e quelli diretti a gruppi specifici.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ALIMENTI: "UNA LEGISLAZIONE SPECIFICA PER I CONSUMATORI VULNERABILI"  
 
I bambini, i degenti e gli intolleranti al glutine devono seguire delle alimentazioni particolari. Ma alle volte è molto difficile conoscere gli ingredienti di un alimento e sapere esattamente quello che contiene. Giovedì, i deputati dovrebbero votare il rafforzamento delle norme relative alle etichette e alla qualità dei prodotti alimentari. La deputata Frédérique Ries (Liberali e democratici) desidera inserire l´intolleranza al glutine e i regimi ipocalorici all´interno del quadro giuridico. Al contrario della Commissione europea. Intervista. Il Parlamento europeo ha già legiferato sull´etichettatura dei prodotti alimentari. Quali sono le novità in materia? Fr - Si tratta di una legislazione specifica e orizzontale, che protegge delle popolazioni estremamente vulnerabili: i neonati, i bambini, i degenti, le persone intolleranti al glutine… Si tratta dell´1-5%, a seconda degli Stati membri. Questa legislazione si concentra sugli alimenti che sono alla base dei nostri pasti (alimenti senza glutine, regimi ipocalorici…) e non solamente i dolci dietetici, per esempio. L´obiettivo delle misure è quello di rinforzare le regole in materia di etichettatura, qualità e sicurezza. Per esempio definendo chiaramente la soglia per certi ingredienti, come il glutine. Vogliamo più coerenza e più chiarezza: certe misure in vigore risalgono al 1977! I prodotti importati in Ue rispettano questa norme? Fr - Le rispetteranno. È per questo che abbiamo rinforzato le misure di sicurezza. Starà poi ad ogni Stato membro di applicare la legislazione. N.b.: La proposta è stata discussa e votata in prima lettura. Deve essere trovato un accordo con gli Stati membri per far entrare in vigore la legislazione.  
   
   
AGRICOLTURA, LOTTA ALLA VESPA CINESE  
 
 Bologna – “La Regione è impegnata in uno sforzo straordinario per far fronte a questa emergenza fitosanitaria e oggi possiamo affermare di avere raggiunto i primi risultati”. L’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni fa il punto sull’applicazione del programma regionale per il controllo biologico della vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus). “Siamo consapevoli della gravità della situazione e della preoccupazione dei castanicoltori”, sottolinea l’assessore. “Per questo la Regione è intervenuta fin dalle prime segnalazioni del parassita puntando decisamente alla lotta biologica”. Avviato tre anni fa, in collaborazione con l’Università di Torino, il programma ha mirato all’introduzione nei castagneti dell’antagonista naturale della vespa cinese: il Torymus sinensis. Contrariamente ad altri “insetti utili” utilizzati in agricoltura per la lotta biologica, il Torymus non può essere allevato in laboratorio, ma è necessario che trovi direttamente nei castagneti le condizioni favorevoli per sopravvivere e riprodursi. “Per questo abbiamo realizzato una prima area di moltiplicazione a Carpineti (Re) già nel 2009 e ne abbiamo avviata una seconda in provincia di Bologna”, spiega Rabboni. “Ciò ha già consentito l’introduzione del parassitoide nelle aree castanicole della regione, con lanci propagativi nei castagneti da frutto di tutte le province e, nel giro di qualche anno, contiamo di poter contenere gli attacchi della vespa cinese entro limiti tollerabili, salvaguardando i redditi dei castanicolturi. Le immissioni di Torymus nei castagneti emiliano-romagnoli hanno infatti avuto successo, come dimostrano i controlli effettuati a un anno di distanza nei siti di lancio. Abbiamo la ferma convinzione di avere lavorato nella direzione giusta - conclude l’assessore Rabboni - già dal prossimo anno l’Emilia-romagna potrà diventare la prima regione italiana autonoma per quanto riguarda la produzione e il rilascio del parassitoide”. I risultati del 2012 - Quest’anno l´area di moltiplicazione di Carpineti, affidata al laboratorio di entomologia dell´Università di Modena e Reggio Emilia, ha prodotto moltissimi nuovi nati di Torymus, il che ha reso possibile incrementare in modo significativo i lanci: ai 24 già previsti con esemplari provenienti dal Piemonte, se ne sono aggiunti altri 38 realizzati con insetti ”nostrani”, per un totale di 62 lanci. I rilasci di Torymus sono stati effettuati tra aprile e maggio 2012 e distribuiti da Piacenza a Rimini (San Marino compreso) allo scopo di favorire l’insediamento e la diffusione del parassitoide in tutte le aree castanicole della regione. I lanci riprenderanno nel 2013, dal momento che la biologia dell’insetto non consente di produrre altro materiale fino alla prossima primavera. Quando le due aree di moltiplicazione dell’Emilia-romagna saranno a regime, le quantità di Torymus disponibili consentiranno di effettuare una uniforme e capillare distribuzione del parassitoide così da riportare le infestazioni della vespa in una situazione di equilibrio. Non è necessario che il Torymus sia lanciato in tutti i castagneti, in quanto l’insetto ha grandi capacità di diffondersi naturalmente. Le risorse - Per l’attuazione del programma regionale di lotta contro la vespa cinese del castagno, coordinato dal Servizio fitosanitario regionale, la Regione ha stanziato a tutt’oggi 70 mila euro, a cui vanno aggiunti 40 mila stanziati dal Ministero delle Politiche agricole nell´ambito del Piano del settore castanicolo 2010-2013. Hanno inoltre contribuito alcune associazioni di castanicoltori che hanno messo a disposizione 6.500 euro. Tali risorse hanno consentito non solo di finanziare i lanci di Torymus, ma anche la realizzazione delle due aree di moltiplicazione e la formazione del personale per la loro gestione. Sulle pagine di Ermesagricoltura si possono trovare gli approfondimenti e aggiornamenti in tempo reale sulle iniziative realizzate dalla Regione.  
   
   
EXPO. UN CODICE CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE  
 
Milano - Un codice etico contro gli sprechi: è questo uno degli obiettivi che sarà indicato nel documento programmatico per l´Expo 2015, pronto entro due settimane. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo 2015 Roberto Formigoni. L´occasione è stata la presentazione del volume dal titolo ´Dar da mangiare agli affamati: le eccedenze alimentari come opportunità´, al Politecnico di Milano. In Italia Tanti Sprechi Alimentari - I risultati della ricerca, esposta nel libro, dicono che in Italia gli sprechi alimentari fanno perdere un valore annuale pari a 37 miliardi di euro, in grado di garantire l´alimentazione per 44 milioni di persone. "È del tutto evidente - ha commentato Formigoni - quale sia la portata del problema in termini economici, anche laddove si guardi soltanto al territorio nazionale, soprattutto in considerazione dell´attuale contesto economico". In Campo Soluzioni Tecnologiche - Lo scandalo alimentare dei nostri tempi - ha proseguito il presidente - "ci chiama tutti in causa". Occorre elaborare soluzioni pragmatiche e innovative, affinché "l´eccedenza non diventi uno spreco alimentare ma una risorsa utilizzabile". In questa direzione l´investimento nella ricerca è fondamentale: Il miglioramento continuo delle tecniche di conservazione degli alimenti, di trasporto, di imballaggio e di packaging sono fattori cruciali per prevenire l´eccedenza e, quindi, lo scarto. Il Ruolo Dell´educazione - Lo sviluppo della consapevolezza riguardo ai comportamenti alimentari è un altro fattore cruciale. "Non è un caso che Expo 2015, in linea con quanto raccomandato dal Bie, abbia fatto propria la dimensione educativa e sostenuto, sin dall´inizio, i giovani e i ragazzi in percorsi di educazione alimentare". Il Documento Strategico Per Expo 2015 - Alla riflessione sul cibo sano, sicuro e sufficiente sarà dedicato il documento programmatico dell´Expo 2015, che proprio in questi giorni sta per essere ultimato. "Sarà il nostro biglietto d´invito all´Expo - ha specificato Formigoni -, inviato al mondo diplomatico, a quello accademico, a quello imprenditoriale, a quello del volontariato e al terzo settore". Al Politecnico Formigoni ha voluto anche anticipare alcuni ambiti concreti d´intervento: il lancio di politiche antispeculative, l´investimento in educazione alimentare, l´impegno sulla sicurezza alimentare e un codice etico contro gli sprechi, che preveda politiche incentivanti e premianti nei confronti di quegli attori della filiera alimentare che certifichino una netta diminuzione degli sprechi.  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI NELLE AREE RURALI. VENDOLA A PARIGI PER CONFERENZA OCSE  
 
Giovedì 14 giugno il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è a Parigi per partecipare alla Conferenza organizzata dall`Ocse “Linking Renewable Energy to Rural Development: Drivers and Constraints” che si svolgerà presso la sede dell`Organizzazione parigina. Il Presidente Vendola interverrà nella sessione di apertura, dalle ore 9.00 alle ore 9.45, assieme al Segretario Generale dell`Ocse, Angel Gurria. La conferenza intende approfondire l`impatto economico delle energie rinnovabili nelle aree rurali, il nesso con l`innovazione a livello locale e i meccanismi di governance. La Regione Puglia è una delle sedici regioni prese ad esame dall`Ocse nella nuova pubblicazione “Linking Renewable Energy to Rural Development” che analizza come le regioni possono utilizzare le energie rinnovabili per creare opportunità di lavoro stabile e di qualità, favorire gli investimenti e il capitale umano, creare un`efficace cornice istituzionale. La Puglia è la regione italiana più attiva nel campo delle rinnovabili (sia nel fotovoltaico, che nell´eolico è la regione con la capacità installata più elevata). Nell’ultimo periodo di programmazione 2006-2013, la Puglia è stata designata regione capofila di un ambizioso progetto industriale ed energetico, cofinanziato da fondi strutturali, per sostenere la specializzazione del Mezzogiorno nel settore delle energie rinnovabili. Il finanziamento totale allocato in questa iniziativa è di 1.6 miliardi di euro. Lo studio Ocse dimostra come la Puglia, dopo aver per prima sperimentato le problematiche legate ad una politica per l’energia rinnovabile così ambiziosa, si sia impegnata in un laborioso processo di rimodulazione degli interventi, testando soluzioni innovative, puntando di più sulla piccola scala e il coinvolgimento di gruppi e comunità rurali, accumulando così un importante bagaglio di esperienze valide anche a livello centrale. Il Presidente Vendola domani pomeriggio incontrerà i giornalisti italiani alle ore 14.30 presso la sede dell`Ocse, per illustrare il suo impegno internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile ed i rapporti che la Regione Puglia intrattiene con l`Ocse.  
   
   
EXPO 2015: PARMA FA SQUADRA L’INCONTRO IN PROVINCIA AVVIA LA FASE DI IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI, ENTI E MONDO ECONOMICO LOCALE  
 
Comune e Provincia, Camera di Commercio, Upi e Università: sono queste le realtà di Parma chiamate a formare il gruppo ristretto che si occuperà dell’Expo 2015. La proposta è emersa dall’incontro svoltosi l’ 11 giugno in Provincia e convocato su iniziativa del presidente Vincenzo Bernazzoli, per un primo scambio di idee con i rappresentanti delle forze economiche, degli enti e delle istituzioni su come preparare Parma e il territorio ad essere parte di questa importante occasione. “Sull’alimentare, tema portante dell’Expo, Parma rappresenta l’eccellenza in tutti i campi, legati a questo settore – ha spiegato Bernazzoli a margine dell’incontro – ma per noi l’Expo 2015 è anche una grande opportunità di valorizzazione e promozione del territorio, una occasione straordinaria che non possiamo perdere, in cui Parma può dimostrare ancora una volta che su questi temi è capace di fare sistema di muoversi insieme, quindi tanti progetti ma governati da un coordinamento che ci permette di valorizzare ogni singolo progetto in un contesto più ampio”. L’azione che si sta mettendo a punto segue quella già avviata dalla regione Emilia Romagna che ha siglato un protocollo con la regione Lombardia, ma si prevedono anche rapporti forti con Milano oltre che con il soggetto gestore dell’Expo. “Per noi è molto importante riuscire a collegarsi con quell’evento e attrarre anche a Parma gli operatori del settore che sono molto interessanti anche dal punto di vista degli investimenti – ha precisato Bernazzoli - ma anche un’opportunità sul piano internazionale per mettersi in mostra e sviluppare occasioni rivolte alla massa turisti che un evento come questo mette in moto”. In questi giorni si verificano le disponibilità sul gruppo ristretto, e fra quindici giorni, in un secondo incontro, potrebbe esserci l’insediamento. Entro l’estate si compirà una ricognizione per avere il quadro completo sull’Expo per diventare poi pienamente operativi a settembre.  
   
   
AGRICOLTURA. VESPA CINESE, RABBONI: "LO SFORZO STRAORDINARIO DELLA REGIONE STA DANDO RISULTATI. STIAMO LAVORANDO NELLA DIREZIONE GIUSTA"  
 
Bologna – “La Regione è impegnata in uno sforzo straordinario per far fronte a questa emergenza fitosanitaria e oggi possiamo affermare di avere raggiunto i primi risultati”. L’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni fa il punto sull’applicazione del programma regionale per il controllo biologico della vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus). “Siamo consapevoli della gravità della situazione e della preoccupazione dei castanicoltori”, sottolinea l’assessore. “Per questo la Regione è intervenuta fin dalle prime segnalazioni del parassita puntando decisamente alla lotta biologica”. Avviato tre anni fa, in collaborazione con l’Università di Torino, il programma ha mirato all’introduzione nei castagneti dell’antagonista naturale della vespa cinese: il Torymus sinensis. Contrariamente ad altri “insetti utili” utilizzati in agricoltura per la lotta biologica, il Torymus non può essere allevato in laboratorio, ma è necessario che trovi direttamente nei castagneti le condizioni favorevoli per sopravvivere e riprodursi. “Per questo abbiamo realizzato una prima area di moltiplicazione a Carpineti (Re) già nel 2009 e ne abbiamo avviata una seconda in provincia di Bologna”, spiega Rabboni. “Ciò ha già consentito l’introduzione del parassitoide nelle aree castanicole della regione, con lanci propagativi nei castagneti da frutto di tutte le province e, nel giro di qualche anno, contiamo di poter contenere gli attacchi della vespa cinese entro limiti tollerabili, salvaguardando i redditi dei castanicolturi. Le immissioni di Torymus nei castagneti emiliano-romagnoli hanno infatti avuto successo, come dimostrano i controlli effettuati a un anno di distanza nei siti di lancio. Abbiamo la ferma convinzione di avere lavorato nella direzione giusta - conclude l’assessore Rabboni - già dal prossimo anno l’Emilia-romagna potrà diventare la prima regione italiana autonoma per quanto riguarda la produzione e il rilascio del parassitoide”. I risultati del 2012 Quest’anno l´area di moltiplicazione di Carpineti, affidata al laboratorio di entomologia dell´Università di Modena e Reggio Emilia, ha prodotto moltissimi nuovi nati di Torymus, il che ha reso possibile incrementare in modo significativo i lanci: ai 24 già previsti con esemplari provenienti dal Piemonte, se ne sono aggiunti altri 38 realizzati con insetti ”nostrani”, per un totale di 62 lanci. I rilasci di Torymus sono stati effettuati tra aprile e maggio 2012 e distribuiti da Piacenza a Rimini (San Marino compreso) allo scopo di favorire l’insediamento e la diffusione del parassitoide in tutte le aree castanicole della regione. I lanci riprenderanno nel 2013, dal momento che la biologia dell’insetto non consente di produrre altro materiale fino alla prossima primavera. Quando le due aree di moltiplicazione dell’Emilia-romagna saranno a regime, le quantità di Torymus disponibili consentiranno di effettuare una uniforme e capillare distribuzione del parassitoide così da riportare le infestazioni della vespa in una situazione di equilibrio. Non è necessario che il Torymus sia lanciato in tutti i castagneti, in quanto l’insetto ha grandi capacità di diffondersi naturalmente. Le risorse Per l’attuazione del programma regionale di lotta contro la vespa cinese del castagno, coordinato dal Servizio fitosanitario regionale, la Regione ha stanziato a tutt’oggi 70 mila euro, a cui vanno aggiunti 40 mila stanziati dal Ministero delle Politiche agricole nell´ambito del Piano del settore castanicolo 2010-2013. Hanno inoltre contribuito alcune associazioni di castanicoltori che hanno messo a disposizione 6.500 euro. Tali risorse hanno consentito non solo di finanziare i lanci di Torymus, ma anche la realizzazione delle due aree di moltiplicazione e la formazione del personale per la loro gestione. Sulle pagine di Ermesagricoltura si possono trovare gli approfondimenti e aggiornamenti in tempo reale sulle iniziative realizzate dalla Regione.  
   
   
FRANCESCO PIZZAGALLI TORNA ALLA PRESIDENZA DELL´ISTITUTO VALORIZZAZIONE SALUMI ITALIANI  
 
Milano – Francesco Pizzagalli, nuovo Presidente dell´Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (Ivsi). Lo ha eletto oggi il Consiglio direttivo dell´Istituto per il triennio 2012-2015. Il Consiglio ha anche nominato Nicola Levoni, Presidente uscente, come Vice Presidente. I consiglieri hanno ringraziato Nicola Levoni, per il suo operato e per le sue doti professionali e umane che hanno favorito la crescita e il successo dell´Istituto negli ultimi sei anni e hanno dato il benvenuto a Francesco Pizzagalli. Francesco Pizzagalli, Amministratore Delegato della Fumagalli Industria Alimentari Spa, ritorna all’Istituto che aveva guidato dal 2000 al 2006. E’ stato anche Presidente di Assica dal 2005 al 2010. “Sono molto affezionato all’Ivsi perché ci ho sempre creduto. L’istituto in questi anni ha fatto molto per promuovere i salumi italiani nel mondo. E se oggi vantiamo un miliardo di Euro di esportazioni è sicuramente anche merito nostro” ha affermato Francesco Pizzagalli, neo Presidente Ivsi. Particolare interesse sarà rivolto allo sviluppo dei nuovi mercati e il consolidamento di quelli già esistenti. “A settembre parte già una promozione in Germania, nostro principale partner europeo, che potremmo quasi considerare un mercato domestico. Sarà nostro obiettivo diffondere al pubblico tedesco i nostri nuovi valori nutrizionali” ha concluso Pizzagalli. Nel corso della riunione si è definito anche il nuovo Comitato Esecutivo che è così composto: Francesco Pizzagalli (Fumagalli Industria Alimentari Spa), Nicola Levoni (Levoni Spa), Sara Roletto (Rugger Spa), Lorenzo Spada (Villani Spa), Guido Veroni (Veroni Spa).  
   
   
TRENTO: A PIENO REGIME IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE  
 
Il Programma di Sviluppo Rurale messo in campo dalla Provincia di Trento per il periodo 2007-2013 procede a pieno ritmo. A fine maggio 2012, le risorse impegnate hanno raggiunto i 233.487.832 euro, ben l’83% della spesa pubblica programmata (di 280.633.362 euro), mentre i pagamenti sono stati pari a 163.634.133 euro, il 58% della spesa prevista. Tali performances evidenziano come il Programma trentino sia fra le realtà più virtuose a livello italiano. Lo ha confermato il Xii Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 della Provincia autonoma di Trento svoltosi lo scorso venerdì, un’importante occasione di confronto fra i responsabili amministrativi della Provincia, la Commissione Europea, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e i principali stakeholders provinciali in ambito agricolo/ambientale. Il Comitato ha approvato, in particolare, la Relazione Annuale di Esecuzione 2011, il documento che rendiconta l’attuazione del Psr e lo stato di realizzazione degli obiettivi contenuti nel Programma. “I dati relativi allo stato di avanzamento del Psr – evidenzia l’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini - sono l’espressione migliore della laboriosità del Trentino anche in campo agricolo: da noi le risorse messe a disposizione degli operatori vengono spese e non sono lasciate nei cassetti del bilancio provinciale o dell’Unione Europea. Ed in questi periodi sostenere l’economia agricola ed accompagnarne i progetti di investimento è fondamentale. Sia il livello delle risorse assegnate che quello dei fondi pagati ne sono la migliore conferma”. Nel corso della riunione è stato anche verificato approfonditamente l’Asse Iv “Leader”. Il direttore del Gal (Gruppo di azione locale) della Val di Sole, Gino Stocchetti, ha presentato i risultati raggiunti a due anni dall’avvio effettivo del Programma di Sviluppo Locale, mentre Giulio Volpi, del Rti Ager-starter (Valutatore indipendente del Psr incaricato dalla Provincia) ha esposto la metodologia che verrà impiegata per valutare l’approccio Leader in provincia di Trento. Infine, Fanni Keresztes, la rapporteur (ungherese) della Commissione europea presente all’incontro, ha illustrato alcune proposte di regolamento riguardanti la prossima Programmazione comunitaria 2014-2020.  
   
   
AOSTA: ASSEGNAZIONE CARBURANTE AGRICOLO IN AGEVOLAZIONE FISCALE  
 
 L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che gli agricoltori iscritti al Registro delle Imprese e all’Anagrafe regionale delle aziende agricole hanno tempo sino a venerdì 29 giugno prossimo per richiedere l’assegnazione di carburante agricolo in agevolazione fiscale per l’anno 2012. Le domande devono essere presentate all’Ufficio attrezzi agricoli Uma, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe (tel. 0165.275368/0165.275370) il martedì e il giovedì dalle 9 alle 14, oppure ai seguenti uffici periferici dell’Assessorato, secondo gli orari indicati: ufficio di Morgex, località La Ruine, venerdì dalle 9 alle 14; ufficio di Châtillon, viale Rimembranza 15, lunedì e mercoledì dalle 9 alle 14; ufficio di Pont-saint-martin, via Circonvallazione 13, lunedì e giovedì dalle 9 alle 14.  
   
   
LOMBARDIA.TICINO, CRESCE IL PANIERE DEI PRODOTTI DEL PARCO  
 
Magenta - Con la presentazione ufficiale del grana, del vino, della birra, della bresaola e del salame di vacca varzese, delle composte e della mozzarella aumenta ancora il già ricco paniere dei ´Prodotti a Marchio Parco´. Una realtà che interessa da vicino il Parco del Ticino, da 68 giorni presieduto da Gian Pietro Beltrami, è stato visitato dall´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci. Un Paniere Sempre Più Ricco - ´Regione Lombardia - ha detto Colucci - sostiene con convinzione i prodotti con il marchio in quanto elementi qualificanti della nostra politica di promozione del verde regionale, della sua fruizione e dell´attività di quelle imprese, agricole, trasformatrici e ristoratrici, attive nei nostri 24 Parchi, nelle 65 riserve naturali, nei 31 monumenti naturali e nei 90 Parchi di interesse sovra comunale che coprono 650.000 ettari, ovvero il 27% del territorio lombardo´. In Lombardia sono circa 5.500 le aziende agricole potenzialmente interessate alla concessione del marchio: 600 hanno lo spaccio diretto in azienda e oltre 50 sono quelle attive e operanti nel Parco del Ticino. Nuove Norme Sulle Aree Protette - ´Per favorire i Parchi e lo sviluppo delle attività - ha aggiunto l´assessore - Regione Lombardia ha modificato, ottenendo di recente il plauso di Federparchi, le sue norme sulle aree protette. La legge, tra l´altro, prevede l´istituzione di un Tavolo regionale dove le associazioni ambientaliste, quelle di volontariato, di cacciatori e di pescatori, ma anche le aziende agricole, hanno un momento di confronto diretto con il governo lombardo´. L´assessore ha così ricordato che Regione Lombardia sta scrivendo il Prap (Piano Regionale delle Aree Protette) per il rilancio e la promozione del verde lombardo protetto. ´In questo senso - ha spiegato Colucci - avere dei prodotti ´del Parco´ significa avere uno strumento di promozione del territorio, di tutela della biodiversità e di garanzia per chi produce e per il cittadino-consumatore che acquista´. ´Insieme a Confcommercio - ha detto l´assessore - stiamo lavorando a progetti che, innestandosi sui ´Prodotti a Marchio Parco´ garantiscano a quanto viene creato nelle nostre aree verdi un´adeguata rete di distribuzione´. 5 Milioni Dati Al Parco Ticino - Regione Lombardia sui suoi Parchi investe. ´Al Parco Ticino - ha ricordato Colucci togliendosi un sassolino dalla scarpa - dal 2009 al 2011 abbiamo erogato oltre 5 milioni di euro per il funzionamento dell´ente gestore e per progetti e interventi promossi sul territorio´. Progetto Di Sic Sempre Più Ampio - Colucci ha voluto fare anche delle precisazioni per quanto riguarda i Sic (Siti di interesse comunitario) di Quintavalle e di Malpensa Brughiera (ultimamente al centro di numerose polemiche). ´Per quello di Malpensa - ha sottolineato - non c´è mai stato il no di Regione Lombardia. Anzi, con il finanziamento del Sic Quintavalle intendiamo studiare un´area molto più ampia che comprende anche Malpensa Brughiera confermando così la costante attenzione al suo verde come testimonia la delega assessorile specifica, ribadendo quindi il suo totale impegno per la difesa e la valorizzazione dei Parchi´.  
   
   
LA SCATOLETTA DI TONNO NON CONOSCE CRISI NEL 2011 CONSUMI IN CRESCITA (+6%)  
 
Tonno in scatola, una vera e propria passione. Sarà l’ottimo rapporto qualità/prezzo oppure le indiscutibili proprietà nutrizionali ma a questo alimento gli italiani non sanno proprio rinunciare. Nel 2011, secondo le elaborazioni dell’Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici) su dati Istat - l’industria italiana del tonno in scatola ha evidenziato ottime performances confermando la vitalità di un comparto strategico per l’alimentare italiano. Il valore del settore del tonno in scatola nel 2011 è stato di 1,070 miliardi di euro. La produzione si è attestata a 68.000 tonnellate (+4,6% rispetto al 2010) mentre il consumo da parte degli italiani ha toccato quota 141.000 tonnellate (+6%) pari a circa 2,3 kg pro capite. Nello stesso arco di tempo le importazioni di tonno in conserva hanno raggiunto quota 87.572 tonnellate (+8,4%) mentre le esportazioni si sono attestate sulle 14.972 tonnellate (+9,2%). Dati che collocano l’Italia come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna. “Nonostante la crisi, il 2011 è stato un anno positivo per l’industria italiana del tonno in scatola che ha evidenziato ancora una volta la sua natura anticiclica”, afferma Vito Santarsiero Presidente dell’Ancit”. “ Oggi gli italiani stanno virando sempre più spesso verso quei prodotti alimentari, come il tonno, in grado di coniugare gusto, salute e allo stesso tempo risparmio: parliamo infatti della proteina più conveniente dopo il latte e le uova.” “Va inoltre evidenziato – prosegue Santarsiero - come negli ultimi anni il tonno in scatola sia diventato un piatto principale a tutti gli effetti, versatile e allo stesso tempo di alto profilo nutrizionale”. Tonno In Scatola: Un Must Nella Dispensa Degli Italiani Amatissima dai nostri connazionali, la scatoletta di tonno raggiunge oggi nel nostro Paese una penetrazione altissima, pari a circa il 96% delle famiglie italiane con punte massime d’acquisto che riguardano soprattutto il periodo estivo. Infatti se da una parte gli italiani consumano ancora troppo poco pesce (in media 90 grammi a settimana, contro i 300-450 raccomandati dall´Inran), il tonno in scatola vede crescere in modo costante il proprio consenso da parte dei consumatori, sempre piu attenti, esigenti e consapevoli. Come conferma del resto il rapporto Ismea “Il pesce a tavola” dal quale emerge che - tra gli italiani che privilegiano l’acquisto di pesce conservato (49%) rispetto al pesce fresco (51%) - il tonno in scatola risulta essere l’alimento preferito (22%), seguito dal pesce surgelato confezionato (16,4%) dal congelato sfuso (6%) e dal salato, essiccato e affumicato (4,3%).  
   
   
ABRUZZO: ACCONTI PER OLTRE 900 AZIENDE "BIOLOGICHE" L´IMPORTO DELL´INTERVENTO, RELATIVO AL PSR, E´ DI 2,5 MLN  
 
Pescara - "L´agea sta per iniziare i pagamenti destinati alle aziende che lavorano nel biologico, che riceveranno un anticipo del 75 per cento sull´importo dovuto per un intervento complessivo di 2,5 milioni di euro. I beneficiari del provvedimento sono 927 ditte delle province di Chieti, Pescara e Teramo". E´ quanto ha annunciato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, che si è detto "soddisfatto per questo importante passaggio. Si tratta - aggiunge Febbo - degli acconti del 2011 relativi al Bando 2008 per la Misura 214 del Programma di Sviluppo Rurale ed in particolare riguardano due azioni specifiche: l´agricoltura integrata (adozione di metodi di produzione agricola a minore impatto ambientale) e agricoltura biologica (introduzione o mantenimento di metodi di produzione biologici). I passaggi successivi prevedono il completamento dell´istruttoria delle domande e il saldo, mentre per L´aquila si sta procedendo al pagamento dell´intero importo dei premi relativi all´annualità 2011 (Azione 1 e Azione 2). Analogamente, saranno pagati anche i premi, sempre per il 2011, relativi all´Azione 4 della (interventi specifici per i prati pascolo)". Sempre per quanto riguarda il biologico, va avanti la procedura relativa al bando del 2010, per il quale sono previsti altri 2 milioni di euro ed è stata pubblicata la graduatoria. Gli uffici della Direzione Politiche Agricole stanno procedendo agli accertamenti sull´eventuale incompatibilità tra l´intervento del Psr e il contributo per l´avvicendamento previsto dalla Pac (articolo 68). L´elenco delle aziende che hanno beneficiato di quest´ultimo intervento, è stato fornito da Agea solo due giorni fa facendo seguito all´incontro che l´Assessore ha avuto a Roma il 29 maggio. "Siamo ormai in dirittura d´arrivo per quanto riguarda la Misura 214 del Psr e per il 2013 potranno dirsi utilizzate tutte le risorse a disposizione e previste dalla Programmazione comunitaria per il settore agricolo. In particolare, questi interventi sono destinati all? agricoltura ecocompatibile che sta riscuotendo sempre più successo nella nostra regione. Il nuovo modo di concepire i processi produttivi, sempre più attento al rispetto dell´ambiente, si sposa bene con la valorizzazione del grande patrimonio rappresentato anche dai numerosi prodotti tipici abruzzesi. I sapori del territorio e i saperi della tradizione contadina - conclude Febbo - rappresentano una garanzia di qualità per tutti i consumatori".  
   
   
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO. I PRIMI DATI 2012 SULLE RICHIESTE DI AIUTO  
 
Venezia - Il volume degli aiuti finora richiesti in risposta ai Bandi del 2012 del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, finanziati con i fondi europei Feasr, ammonta a oltre 173 milioni, per un totale di quasi 8 mila domande. “Si tratta di dati ancora provvisori – commenta l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – dal momento che per alcune importanti misure non sono ancora scaduti i termini, ma che danno già il segno della volontà di ammodernamento delle imprese, le cui iniziative trascinano le richieste assieme alle indennità compensative per la montagna”. Per quanto riguarda l’insieme di misure dedicate alla competitività del settore agricolo, la richiesta di aiuto complessiva è stata di 119 milioni 158 mila euro, a fronte di 2.566 domande pervenute. La misura che ha fatto registrare i maggiori riscontri è stata la 121, dedicata all’ammodernamento delle aziende: qui l’aiuto richiesto è stato di oltre 71 milioni di euro, a fronte di un importo a bando di 32 milioni. Rimane alto anche l’interesse per il “pacchetto giovani”, l’insieme integrato di misure del Psr finalizzato a favorire l’insediamento di nuovi agricoltori: le richieste di attivazione del pacchetto sono state 363, per un totale di oltre 35 milioni di euro di aiuto richiesto. Dopo le istruttorie, sono stati finanziati 240 pacchetti giovani, di cui 83 nelle zone montane, per oltre 32 milioni di euro di contributo. Quasi esaurite le risorse per le indennità a favore degli agricoltori delle zone montane, misura che fa parte del cosiddetto secondo asse, finalizzato al miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. Le domande pervenute sono state 2.614, per un aiuto richiesto complessivo di 13 milioni 847 mila euro, su un importo a bando di 14 milioni. Sono state 2.475, invece, le richieste finora arrivate per i pagamenti agroambientali. Si tratta di un insieme articolato di sette sottomisure per le quali è stato richiesto un aiuto annuo totale di 11 milioni 845mila euro. Tra le misure di carattere ambientale sono ancora aperti i termini per il sostegno agli investimenti non produttivi (recupero spazi aperti montani, siepi e boschetti, strutture per osservazione e diffusione della fauna, zone di fitodepurazione) e quelli di imboschimento su terreni agricoli e non agricoli e per l’impiego di sistemi silvoarabili. Per queste ultime iniziative le domande possono essere presentate ad Avepa fino al 29 giugno.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: INDIVIDUATE PRIORITA´ PER RILANCIO SETTORE  
 
Palermo - Un piano di commercializzazione per una corretta diffusione delle produzioni nostrane; un patto creditizio tra istituzioni, banche e agricoltori; un marchio unico dell´agroalimentare, certificato da un brand Sicilia che attesti lo standard qualitativo della filiera e ne tuteli la contraffazione dannosissima per agricoltori e consumatori; controlli serrati, anche attraverso l´istituzione di una cabina di regia per il coordinamento di tutte le attivita´ svolte dagli organi preposti; ristrutturazione del Corridoio verde perche´ risulti realmente vantaggioso nella cooperazione e non pregiudichi invece la competitivita´ delle nostre produzioni. E che sia in grado di creare nuove opportunita´ di lavoro per i giovani. Queste sono le priorita´ individuate e "pienamente condivise con le associazioni di categoria" ha detto l´assessore delle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Francesco Aiello, incontrando stamattina i rappresentati di Cia, Cofagricoltura e Coldiretti per fare il punto sugli interventi prioritari da affrontare e sui progetti di piu´ ampio respiro da attivare nel settore. Per Aiello, innanzitutto "Occorre unita´. Sono convinto che solo con una strategia condivisa con i sindacati, i lavoratori e con tutti i ´territori´ si possono raggiungere risultati concreti e superare questa forte crisi".  
   
   
VILLAGGI RURALI: AD AVELLINO FONDI PER 34 MILIONI DI EURO  
 
Si è svolto l’ 11 giugno, presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo ad Avellino, il convegno organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dalla Provincia di Avellino sul tema “La Campania dei villaggi rurali. Nuovi attrattori per lo sviluppo campano”. Al centro dell’iniziativa, la promozione delle opportunità che arrivano dai fondi della misura 322 del Psr, il Piano di sviluppo rurale, per la riqualificazione del patrimonio culturale, il recupero dei borghi rurali attraverso interventi di miglioramento e di valorizzazione del patrimonio architettonico e l’implementazione delle attività produttive locali. La dotazione finanziaria complessiva della misura è di circa 90 milioni di euro. Per accedere ai finanziamenti il borgo, selezionato dall’ente provinciale, dovrà avere alcuni parametri utili per essere definito rurale: meno di duemila abitanti, conservazione delle caratteristiche architettoniche ed urbanistiche originarie, inserimento in aree a potenziale vocazione turistica o interessate da itinerari culturali, religiosi o enogastronomici. Nella provincia di Avellino sono trenta i Comuni che hanno tutte le caratteristiche per poter accedere ai finanziamenti. Sono intervenuti Vito Amendolara, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura; Cosimo Sibilia, presidente della Provincia di Avellino; Vincenzo Sirignano, vice presidente della Giunta provinciale di Avellino e assessore alle Attività produttive ed ai Fondi Comunitari; Raffaele Coppola, assessore all’Agricoltura della Provincia di Avellino; i rappresentanti delle istituzioni locali, delle organizzazioni e degli ordini professionali. “Per la provincia di Avellino sono previsti circa 34 milioni di euro per la valorizzazione dei villaggi rurali - dice Vito Amendolara - si tratta di un concreto intervento della Regione, che rende così disponibili risorse destinate ad incidere sul tessuto economico ed imprenditoriale delle aree interne, con il fondamentale obiettivo di fare ripartire l’economia dei nostri territori”.  
   
   
AGROALIMENTARE: SVETTA IL MADE IN ABRUZZO OTTIMI RISULTATI DEL SETTORE NONOSTANTE DIFFICOLTA´ EXPORT  
 
Pescara - "In uno scenario caratterizzato da indubbie difficoltà, ancora una volta arrivano notizie positive dal settore agroalimentare abruzzese che anche nel primo trimestre 2012 ha fatto registrare un ottimo ed incoraggiante risultato: incremento di 7,7 milioni di euro pari al +7,76 per cento rispetto al dato del 2011 con un valore complessivo pari a 107 milioni di euro". Lo rende noto l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, che commenta i dati relativi alle voci industria alimentare e bevande diffusi in questi giorni dall´Istat, aggiungendo che "nel 2011 il dato complessivo ammontava a 99 milioni di euro e 89 milioni di euro nel 2010: quindi si conferma ampiamente il trend positivo di tutto il comparto"."Naturalmente ? prosegue ? analizzando i numeri si evince che la situazione globale abruzzese per quanto riguarda il commercio con l´estero non è certo positiva in questo momento. Nei primi tre mesi del 2012 infatti c´è stato un calo rispetto al valore nazionale dovuto principalmente ai forti decrementi nelle esportazioni di mezzi di trasporto e autoveicoli. Ci possiamo consolare però con le aziende agroalimentari che con i loro prodotti confermano il loro forte appeal a livello internazionale e questo se da un lato è il giusto riconoscimento al lavoro svolto in questi anni, dall´altro deve spronarci a continuare con impegno sulla strada della promozione e della diffusione del "made in Abruzzo" nel mondo".Per l´Assesspre, "gli elementi principali di questo risultato, reso ancora più prezioso dalla situazione che stiamo vivendo, si possono rilevare osservando con più attenzione le singole voci. In primo piano c´è sicuramente l´export dei prodotti da forno e farinacei con un incremento del 17,48 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente per un totale di oltre 34 milioni di euro. Per quanto riguarda la carne lavorata e conservata, nel primo trimestre 2012 l´Abruzzo ha fatto registrare un incremento del 9,8 per cento e un importo complessivo di 22.260.874. La voce frutta e verdura si attesta ad un totale di oltre 9 milioni con +9 per cento rispetto al 2011. Pressoché invariate le esportazioni di vino e olio, che già negli anni precedenti avevano hanno fatto registrare sostanziosi incrementi. "Il settore ? spiega ancora Febbo ? nel suo complesso conferma un´ottima tenuta e con i dati a nostra disposizione è possibile certificare, per l´ennesima volta, come l´Abruzzo e la sua economia siano fortemente legate all´agricoltura e a tutte le attività annesse. Noi amministratori abbiamo il compito di lavorare affinché continuino ad esserci le condizioni migliori in modo che tutti gli attori coinvolti possano operare al meglio. Da sottolineare che all´incremento delle esportazioni corrisponde un altrettanto significativo aumento del numero degli occupati che oscillano da 3.700 a 5.000 unità così come sottolineato dai dati Istat diffusi nei primi mesi dell´anno". "La necessità di mantenere questi valori significativi nelle esportazioni è dovuta anche dalla contrazione del mercato interno, causato sia dalla crisi economica (recessione) sia dalle politiche aggressive (dei prezzi) della grande distribuzione che chiaramente mettono a dura prova, dal punto di vista commerciale, l´offerta di qualità delle nostre aziende. E´ importante seguire l´andamento degli scambi internazionali con una sempre più rilevante presenza dell´Abruzzo sui mercati esteri. Questa strategia viene perseguita attraverso un´attività di promozione che si sta attuando anche grazie ad una nuova politica che ha sviluppato una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Le nuove linee guida della promozione guardano con assoluta preminenza ai mercati dove per tradizione e per cultura la cucina mediterranea è già affermata, magari anche grazie alla presenta di numerosi emigranti, ma anche ai cosiddetti paesi emergenti su cui però bisogna prestare attenzione sia dal punto di vista economico che del rapporto investimenti/ricavi".  
   
   
REGIONE VENETO PER ISTITUZIONE POLI ORTICOLO, FRUTTICOLO E VITIVINICOLO  
 
Venezia - La Regione del Veneto vuole “iniettare” innovazione nei suoi principali e più pregiati segmenti produttivi agricoli, promuovendo la creazione di Poli integrati, dove costruire una stretta interazione tra il mondo della ricerca, dell’impresa e della pubblica amministrazione. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – è di favorire, attraverso le necessarie sinergie, una maggior efficienza del sistema e di ogni sua componente, anche attraverso un programma di coordinamento delle attività relative alla ricerca, alla didattica, alla gestione dei processi produttivi e di trasformazione, nonché alla formazione e informazione del mondo ‘vitivinicolo e dei distillati’ e ‘ortofrutticolo del fresco e del trasformato’”. Per arrivare al risultato, la Giunta ha oggi deciso di istituire un Gruppo di lavoro tecnico che, nel giro di sei mesi, elabori la proposta operativa per la costituzione, la gestione e il funzionamento dei Poli veneti di innovazione per i due settori orticolo, frutticolo e vitivinicolo. Il polo ortofrutticolo avrebbe la sua sede ideale nella provincia di Verona, mentre quello vitivinicolo potrebbe collocarsi nel trevigiano. “Ortofrutticolo e vitivinicolo – ha ricordato Manzato – sono al primo posto a livello regionale per le produzioni di eccellente qualità e, in generale, rappresentano le prime due voci dell’export agroalimentare italiano. In particolare, la produzione ortofrutticola, per un totale di 10,5 milioni di quintali, rappresenta il 20 per cento della produzione agricola veneta, incide per 35,7% sull’export dell’agroalimentare regionale, comprende 12 prodotti a indicazione geografica protetta (Igp) e 3 a denominazione di origine protetta (Dop), interessa circa 58.600 ettari di terreno agricolo. La produzione vitivinicola vale il 12 per cento del totale regionale, è la prima in Italia per quantità e per export (circa il 30 per cento del totale nazionale, ma anche una analoga percentuale dell’export agroalimentare regionale), comprende 28 Doc, 14 vini Docg e 10 Igt”. “Questi due poli – ha concluso Manzato – rappresenteranno altri due elementi innovativi della rivoluzione in atto nell’agricoltura veneta, avviata con il riordino di Avepa con l’istituzione dello Sportello Unico e la chiusura degli Ispettorati e che passa anche per la riforma di Veneto Agricoltura e del sistema dei Parchi regionali, allo scopo di dare efficienza al sistema e ridurre le spese operative per trasferirle sugli investimenti”.  
   
   
LOMBARDIA: L´AGROALIMENTARE È UN´ECCELLENZA DA EXPORT  
 
Milano - Favorire l´ingresso delle imprese alimentari lombarde in nuovi mercati, promuovendo qualità e tradizione dei prodotti agroalimentari. In un momento di stallo per i consumi nel mercato interno l´internazionalizzazione di uno dei settori fondamentali dell´economia lombarda - nel 2011 la produzione agricola regionale ha fatto registrare un + 8,1 per cento rispetto al 2010 - è una priorità assoluta da sostenere. Un tema affrontato nel corso del convegno ´Opportunità di business per le aziende agroalimentari e dell´ospitalità professionale´, con i contributi di Giulio De Capitani, assessore regionale all´Agricoltura, Renato Montalbetti, area Imprese Unioncamere Lombardia, e rappresentanti di Promos, che hanno presentato le iniziative di promozione internazionale del settore. Tra queste il progetto ´Lombardia Food and Wine 2012´, nell´ambito del quale le imprese lombarde dell´agroalimentare saranno accompagnate in Russia (Mosca), Brasile (San Paolo), Stati Uniti (Washington) e Cina (Shangai e Guangzhou). Prima tappa del progetto, giunto alla terza edizione, il Fancy Food di Washington, dal 17 al 19 giugno prossimi; a seguire, missioni imprenditoriali e partecipazioni a manifestazioni a Shanghai (2-6 luglio), Mosca (17-19 settembre e 20-22 novembre), San Paolo del Brasile (14-17 ottobre) e Guangzhou (29 novembre - 1 dicembre). De Capitani:storicamente A Sostegno Nostre Imprese - "In ogni singola azione, sia a livello legislativo che con la promozione - ha detto De Capitani - il nostro Assessorato lavora per sostenere i prodotti di qualità". In numeri, 243 prodotti tradizionali, 25 Dop e Igp e 42 denominazioni d´origine per i vini (5 Docg, 22 Doc e 15 Igt). "Oltre 300 in totale - ha proseguito De Capitani - che devono essere fatti conoscere, non solo per l´esatta provenienza, ma anche perché all´estero si acquistano in buona fede prodotti che non appartengono neppure alla filiera nazionale". Azioni di promozione che non prescindono dalla qualità che caratterizza, oltre al prodotto, anche il lavoro dei produttori lombardi e a cui va tutto il sostegno della Regione. "Nella modifica complessiva della legge 31 - ha ricordato l´assessore regionale -, approvata sei mesi fa dal Consiglio regionale, abbiamo inserito il capitolo dell´etichettatura facoltativa dei prodotti, ma certo anche l´Unione europea deve aiutare il comparto agroalimentare lombardo e nazionale con una normativa più vincolante". Aziende Vitivinicole: Grande Successo Per Bando Ocm - Notevoli anche le richieste delle aziende vitivinicole, che vedono nell´export un´occasione di crescita e allargamento dei propri mercati. "Il bando Ocm (Organizzazione comune di mercato, ndr) chiuso lunedì 11 giugno scorso - ha ricordato De Capitani - ha fatto registrare un´adesione importante: Regione Lombardia sostiene con 3 milioni di euro progetti per un valore complessivo di 6 milioni di euro, protagonisti i Consorzi di tutela, le organizzazioni professionali, i produttori di vino e le organizzazioni di produttori". "Il programma di promozione 2012 è stato ampliato - ha aggiunto De Capitani - con un particolare interesse ai Paesi economicamente emergenti". Distretti con indicatori economici e potenziali consumatori importanti: se a Shanghai in pochi anni i ristoranti italiani sono decuplicati, secondi solo ai giapponesi, Guangdong, la regione economicamente più dinamica della Cina, da sola lo scorso anno valeva un terzo del Pil totale del Paese; o come l´India, dove il settore delle forniture per hotel e ristoranti avrà una crescita pari al 48 per cento nei prossimi due anni. Paesi che insieme a Brasile, Sudafrica e Russia - i cosiddetti ´Brics´ - fanno il 28 per cento dell´economia globale. Chi Partecipa Alle Attività Di Promozione - Al progetto ´Food and Wine 2012´, realizzato da Regione Lombardia, Fiera Milano, il sistema camerale e Promos, azienda speciale della Camera di commercio per le attività internazionali, possono aderire le imprese lombarde che producono vini, formaggi, salumi, riso, pasta, fine foods, functional foods (cibi trasformati, prodotti vitaminizzati, probiotici, ecc) e prodotti bio. Settori peculiari dell´economia italiana, tra i pochi in espansione, che hanno bisogno della ribalta internazionale per contrastare, con l´apertura a nuovi mercati, la fase di contrazione dei consumi interni.  
   
   
ITER VITIS A INYCON 2012 , LA TRE GIORNI DI MENFI DEDICATA AL VINO E AL SUO TERRITORIO  
 
Dal 22 al 24 giugno torna a Menfi (Ag) l’appuntamento con la diciassettesima edizione di Inycon, la rassegna enogastronomica dedicata al vino siciliano di qualità e organizzata dal Comune di Menfi in collaborazione con la Cantina Settesoli. Iter Vitis - Il Cammino della Vite sarà presente alla manifestazione partecipando ad uno dei tre grandi wine tasting che si terranno in piazza Vittorio Emanuele Iii, guidati da Fede&tinto, conduttori di Decanter su Radio Rai2, insieme alla giornalista Veronika Crecelius, esperta di vini. Nel wine tasting promosso da Iter Vitis saranno in degustazione vini veramente curiosi provenienti dall´Azerbajian, dalla Romania, dalla Grecia, dalla Croazia, dal Portogallo, dalla Francia, tutti da vitigni autoctoni, storie e paesaggi diversi. Per l’Associazione Internazionale Iter Vitis, nata per valorizzare e tutelare il patrimonio europeo materiale e immateriale della cultura della vite e del vino, sarà anche l’occasione per presentare Domus Iter Vitis, un´iniziativa di turismo culturale e sociale che metterà a disposizione dei viaggiatori una “domus“ per conoscere e vivere altre realtà locali, attraverso la scoperta delle identità territoriali. Per tre giorni la città di Menfi si colora di atmosfere festose all’insegna di Bacco, degustazioni di vino sotto le stelle, mostre, momenti di approfondimento, wine tasting ed ecotour alla scoperta di un territorio incontaminato. Obiettivo dell’evento è, infatti, quello di valorizzare il territorio della cittadina dal punto di vista vitivinicolo, turistico e imprenditoriale, promuovendo la Strada del Vino Terre Sicane e le cantine del comprensorio che vanta quattro Doc, 7 mila ettari di terreno vitato e il 40% dell’export di tutta la produzione vinicola dell’Isola. Oltre a un mare premiato anche quest’anno con la Bandiera Blu della Fee, la Fondazione internazionale per la salvaguardia dell’ambiente. La piazza principale di Menfi, animata ogni sera, da spettacoli e concerti gratuiti ospiterà un maxi wine bar sotto le stelle dove degustare le migliori etichette del territorio, mentre i cortili di via della Vittoria proporranno in degustazione vini e prodotti agroalimentari del territorio e le ricette casalinghe della tradizione menfitana proposte dalle signore di Menfi su iniziativa di Mandrarossa. Vini ed eccellenze agroalimentari, insieme alle creazioni di artigianato del territorio, saranno inoltre esposti all’Expo Village. In programma anche le lezioni di analisi sensoriale del vino a cura dell´Istituto regionale vini e oli, a Casa Planeta, aperta anche, dalle 9 alle 24, per le degustazioni proposte dall’Enoteca della Strada del vino Terre Sicane. Tra le novità di questa edizione gli Eco Vineyard Tour, i tour alla scoperta del territorio con “mezzi” eco-compatibili: deltaplani e aeromobili ultraleggeri, cavalli e biciclette.  
   
   
ALL´ITALIA LA PROSSIMA EDIZIONE DEL CONGRESSO MONDIALE DEL POMODORO NEL 2014  
 
Beijing (Pechino)  - Si è chiusa domenica a Pechino la tre giorni di lavoro del decimo Congresso Mondiale del Pomodoro da Industria. Appuntamento che raccoglie a livello globale tutti gli operatori agronomici, le aziende di trasformazione e le multinazionali del settore. Organizzata ogni due anni dal Wptc (World Processing Tomato Cuncil) coinvolge oltre 500 operatori dai cinque continenti e presenta moltissimi interventi, divisi in due sezioni parallele, per analizzare tendenze di mercato, proprietà nutrizionali, tecniche agronomiche e impatto socio-economico di questo importante alimento. Anche l´Italia, rappresentata da professionalità riconosciute a livello mondiale, ha visto impegnati nei lavori diversi esponenti del settore, tra cui Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro. A lui, in qualità di Presidente di Amitom (organizzazione internazionale delle industrie e cooperative di trasformazione di pomodoro del bacino Mediterraneo), l’onore di annunciare l´avvenuta assegnazione all´Italia del patrocinio della prossima manifestazione nel Giugno 2014. Riportare in Italia il Congresso Mondiale del Pomodoro da Industria, è stato uno degli obiettivi principali di Amitom fin dall´inizio del mandato della presidenza italiana. A tre anni dall’assegnazione dell’incarico a Costantino Vaia, questo riconoscimento sancisce così l´ottimo lavoro effettuato per valorizzare la produzione di pomodoro da industria nel distretto del nord Italia. "Come delegazione italiana siamo soddisfatti di essere riusciti a riportare, dopo 20 anni di assenza dal nostro Paese, questo importante evento in Italia - dichiara Costantino Vaia – e siamo pronti a mostrare il valore aggiunto che il nostro Paese ha sempre dimostrato in ambito agronomico e dell´industria conserviera mondiale. La manifestazione – continua Vaia - si svolgerà nel nord Italia, all´interno dell´area del Distretto del Pomodoro, dove è presente una filiera divenuta un riferimento a livello internazionale. Ci impegneremo al massimo per offrire la nostra ospitalità seguendo l’esempio di accoglienza impeccabile che abbiamo riscontrato qui a Pechino".  
   
   
“GRIGLIE ROVENTI” 2012 APRE A ROSOLINA MARE  
 
Rovigo - Per la prima volta la gara culinaria dedicata al barbeque, “Griglie Roventi”, arriva in provincia di Rovigo con la tappa di apertura il 23 giugno. Ad ospitarla sarà Rosolina Mare. Le novità di questa edizione 2012 sono state presentate a Rovigo nella sede della Camera di Commercio dal presidente dell’ente camerale Lorenzo Belloni,, dall’assessore regionale all’economia Isi Coppola insieme al sindaco di Rosolina Mare Franco Vitale con l’assessore al turismo, al presidente del Parco regionale del delta del Po Geremia Gennari, al presidente della Pro Loco di Rosolina Michele Grossato, all’organizzatore dell’evento Piergiorgio Paladin e al direttore del Consozio Vini Venezia Carlo Favero. Cinquanta coppie di cuochi non professionisti si sfideranno per la miglior grigliata, con carni rigorosamente venete. A differenza degli anni scorsi le griglie non saranno più alimentate a gas ma con la carbonella. I primi tre classificati a Rosolina Mare parteciparenno alla finale di “Griglie Roventi” a Caorle il 26 luglio. La quota di iscrizione è stata fissata in 60 euro a coppia, 10 dei quali saranno devoluti per i terremotati dell’Emilia Romagna. Per il presidente Belloni è un’opportunità per il territorio polesano sia sul piano turistico, che la valorizzazione dei prodotti locali. L’assessore Coppola si è complimentata con Rosolina per essersi aggiudicata questo appuntamento. La manifestazione “Griglie Roventi” – ha aggiunto – negli anni scorsi ha goduto del sostegno finanziario della Regione, ma ora sa camminare con le proprie gambe e sarà un’occasione importante per far conoscere le spiagge e le eccelle4nze del territorio del delta del Po. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato che si tratta di un momento di grande visibilità, risultato della sinergia e della collaborazione messa in campo. A titoloi di cronaca, la prima coppia che si è iscritta alla competizione di Rosolina Mare è quella formata dall’assessore Coppola e dal presidente Belloni.  
   
   
DISEGNARE IL FUTURO DELLA RISTORAZIONE: GUALTIERO MARCHESI E L’ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN INSIEME. DAL PIATTO AL RISTORANTE: CINQUE SETTIMANE DI CORSO  
 
«Ciò che serve è una giusta visione culturale degli aspetti in gioco. Come ripeto spesso la materia è forma, un concetto che non si applica esclusivamente al cibo in sé per sé, ma all’etica e all’estetica del mestiere del cuoco. Solo chi sa è consapevole del proprio linguaggio e può disegnare il suo futuro». Gualtiero Marchesi dal 7 gennaio 2013 Master in Design della Ristorazione Istituto Europeo di Design viale Trento, 39 - Cagliari t. 070 273505 info@cagliari.Ied.it Disegnare il futuro della ristorazione "Questo nuovo Master – sottolinea Felice Morelli, Amministratore Delegato Ied – manterrà le caratteristiche di approccio progettuale e multidisciplinarietà tipici dell’offerta formativa sviluppata dall’Istituto Europeo di Design dal 1966 ad oggi. Il nostro intento è di formare professionisti in grado di individuare e sfruttare al meglio i diversi elementi che concorrono a sviluppare imprese vincenti nell’ambito della ristorazione, partendo da basi culturali che spaziano dalla storia della cucina ai modelli di business e marketing delle imprese del settore dell’ospitalità al design della ristorazione". Dal contenuto al contenitore «Il cambio di prospettiva - sottolinea Enrico Dandolo, vicepresidente della Fondazione Gualtiero Marchesi - serve a evitare il percorso opposto e più frequente in cui la prima preoccupazione di chi vorrebbe dedicarsi alla ristorazione è la scelta del posto, poi dell’architetto, quindi dell’apparecchiatura e solo alla fine del cuoco. «Occorre, invece, invertire il procedimento, partendo dal contenuto per arrivare, senza scorciatoie e intoppi, al contenitore. Da quello che mettiamo nel piatto al locale dove ogni scelta estetica corrisponderà agli obiettivi della cucina, in modo che sia effettivamente buono ciò che è bello e bello ciò che è buono». Dal piatto al ristorante: cinque settimane di corso Sarà Cagliari, porta tra il Mediterraneo occidentale e orientale, la città che ospiterà il primo Master in Design della Ristorazione, organizzato dall’Istituto Europeo di Design di Milano in stretta collaborazione con la Fondazione Gualtiero Marchesi. Duecento ore, a partire dal 7 gennaio 2013, suddivise in cinque settimane, dal lunedì al venerdì, durante le quali i candidati, selezionati tra i laureati in qualunque disciplina, umanistica o scientifica, e a chi ha già avuto un’esperienza lavorativa pluriennale nella ristorazione, cambieranno punto di vista, partendo dall’ideazione e dalla corretta preparazione di un piatto e arrivando, progressivamente, alla definizione del proprio modello di ristorante. Quattro settimane di corso si svolgeranno in Sardegna, nella sede Ied di Cagliari mentre la quinta a Milano sempre nella sede dell’Istituto Europeo di Design. Dieci moduli tematici Il Master in Design della Ristorazione, condotto da docenti ed esperti, è strutturato in dieci moduli tematici, che prevedono una parte teorica con lezioni in aula e costanti verifiche, basate su workshop, case history e dimostrazioni. A conclusione del percorso didattico, i partecipanti saranno chiamati a proporre un loro progetto e a dimostrane la fattibilità attraverso una simulazione. I progetti verranno valutati da una commissione, presieduta dal Maestro Gualtiero Marchesi. A quello riconosciuto migliore sarà offerta la possibilità di usufruire della consulenza da parte del Gruppo Gualtiero Marchesi per tutte le attività pre-opening e l’uso del logo Miglior progetto di Design della ristorazione 2013 – Ied/fondazione Gualtiero Marchesi. Per iscriversi al Master in Design della Ristorazione che avrà un numero limitato di posti bisogna inviare il proprio curriculum e affrontare un colloquio dove verranno valutate le attitudini, le motivazioni personali e la conoscenza della lingua inglese. Www.marchesi.it  
   
   
SELEX LANCIA UNA NUOVA LINEA SALUTISTA  
 
Per rispondere alla crescente richiesta di prodotti dal forte connotato salutistico, il gruppo commerciale Selex ha lanciato una nuova linea specialistica: “Vivibene Selex”, un nuovo prodotto a marca privata che sarà distribuito nei 3000 punti di vendita delle 20 imprese regionali associate al gruppo Selex. Oltre trenta proposte caratterizzate da precise funzioni e proprietà, sviluppate con il contributo scientifico di qualificate società esterne, che invitano ad un´alimentazione semplice e sana, per il benessere di ogni giorno, ma senza rinunciare al gusto. La linea comprende una scelta molto ampia: Il burro a ridotto contenuto di colesterolo (- 87% rispetto al burro convenzionale), ma a completo contenuto di sapore; lo yogurt probiotico a base di latte intero fermentato, arricchito con Bb-12 Bifidobacterium, che aiuta a equilibrare la flora intestinale e a ridurre la sensazione di gonfiore addominale; la gamma Probiotic Drink prodotta con fermenti lattici vivi e arricchita con il fermento probiotico Bb-12 Bifidobacterium ai gusti arancia-carota, banana, fragola e frutti di bosco; gli snack a basso contenuto di grassi come le gallette prodotte con mais e riso provenienti da agricoltura biologica. “L´attenzione al benessere di ogni giorno è una delle principali tendenze che caratterizzano la dinamica dei consumi alimentari - sottolinea Luca Vaccaro, Responsabile Marche Commerciali del Gruppo Selex - con questa nuova linea specialistica, vogliamo dare una risposta concreta e articolata a questa tendenza, valorizzando ulteriormente l´offerta dei nostri prodotti a marchio, oggi costituita da oltre 3.500 referenze». Su ogni confezione sono ben evidenziate caratteristiche nutrizionali e funzione e la nuova linea è distinguibile dalla confezione azzurra con la scritta Vivibene su fondo blu e, in basso, il logo rosso di Selex. Chi è il Gruppo Selex Il Gruppo Selex opera nel settore della grande distribuzione con 20 Imprese regionali che gestiscono circa 3.000 punti di vendita in tutta Italia, con oltre 30.000 addetti per un fatturato al consumo 2011 di 8.400 milioni di euro. Con una quota di mercato del 10,1% (super+iper+superette+cash & carry - gennaio 2012 - Fonte Sig), Selex è il terzo player nazionale. Oltre che con i marchi di Gruppo Famila, A&o e C+c, opera con una pluralità di insegne regionali radicate sul territorio. Il Gruppo Selex fa parte della Centrale Esd Italia che, a livello internazionale, è partner della Centrale Emd, presente in 16 Paesi e leader in Europa per quota di mercato  
   
   
CON LETSBONUS IL BUON CIBO SOSTIENE I PRESÌDI SLOW FOOD IN ETIOPIA E MESSICO  
 
Le Offerte Su Www.letsbonus.com Il piacere del buon cibo unito alla possibilità di sostenere concretamente due Presìdi Slow Food in Etiopia e Messico: è l’opportunità offerta dalla partnership tra Letsbonus - piattaforma leader nel social shopping in diversi settori, tra cui il food, dove ha già proposto diverse offerte stellate Michelin – e la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che finanzia e coordina i progetti dell’associazione della chiocciola per la tutela della biodiversità. A partire dal 12 giugno, e per diversi martedì, su www.Letsbonus.com <http://www.Letsbonus.com> si potrà aderire all’inedita iniziativa di fundraising online, grazie alla quale chi acquisterà un’offerta dei ristoranti proposti con il contrassegnato “Fondazione Slow Food” contribuirà a sostenere il Presidio del caffè selvatico della foresta di Harenna in Etiopia e del cacao della Chontalpa in Messico (schede su www.Fondazioneslowfood.it). Il tutto nella massima trasparenza con aggiornamenti settimanali sulla raccolta fondi. Inoltre, grazie all’iniziativa di Letsbonus, i produttori dei due Presìdi parteciperanno al prossimo Salone del Gusto e Terra Madre, dal 25 al 29 ottobre 2012 a Torino (www.Slowfood.it) Letsbonus appoggia in toto le modalità con cui Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus sviluppa i suoi progetti di promozione dell’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente, dell’identità culturale dei popoli e del benessere animale. Tra le proposte ci sono rinomati ristoranti che hanno deciso di appoggiare il progetto: a Roma l’Ambasciata di Abruzzo, il Rhome, Gaetano Costa e il Civico70; L’antichissima Osteria e Ostu a Torino, il Grecale a Milano; la Capriata a Bologna; l’Agliara di Torre del Greco (Na). E tanti altri sono in arrivo. Il cibo non è mai stato così “buono”…. La Fondazione Slow Food La Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus nasce nel 2003 a Firenze, grazie al sostegno della Regione Toscana. Figlia di Slow Food, ma con una propria autonomia statutaria, economica e amministrativa, finanzia e coordina i progetti per la tutela della biodiversità: l’Arca del Gusto, i Presìdi Slow Food, i Mercati della Terra e i Mille orti in Africa. Attraverso questi progetti, la Fondazione promuove un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente, dell’identità culturale dei popoli e del benessere animale e lavora per affermare il diritto alla sovranità alimentare affinché ogni comunità possa decidere che cosa coltivare, produrre e mangiare. Opera in 55 Paesi e coinvolge oltre 10 mila produttori di piccola scala, ma l’impegno economico più importante è legato al sostegno dei Paesi del Sud del mondo dove difendere la biodiversità non significa soltanto migliorare la qualità della vita, ma garantire la vita stessa di intere comunità. Abc Letsbonus: Ogni giorno, Letsbonus mette a disposizione dei propri utenti offerte acquistabili in 24/72 ore (fino a una settimana per le proposte viaggio) ma utilizzabili in un periodo di 6 mesi e oltre, con sconti fino al 70% per attività divertenti ed esclusive (cene gourmet, spa di lusso, weekend romantici fuori porta, ecc.). La sezione travel di Letsbonus spazia da weekend lunghi a pacchetti viaggio di medio-lungo raggio. Una volta registrato al sito, l’utente riceve quotidianamente una newsletter per l’acquisto di prodotti o servizi proposti nella propria città e due volte a settimana per le proposte di viaggio. Il successo di Letsbonus si basa sulla qualità del servizio offerto e sul passaparola generato dai social network. Con le continue aperture di nuove città, l’azienda conferma l’importanza strategica del mercato italiano nel business di Letsbonus e la costante crescita di un settore che riscuote sempre maggiore successo tra gli utenti. Letsbonus, inoltre, offre ai propri partner la possibilità di promuovere il loro business senza rischi e senza costi fissi sfruttando le potenzialità di questo nuovo canale di comunicazione e di vendita. Letsbonus Letsbonus (www.Letsbonus.com) è stato il primo sito a proporre la formula dei daily deals in Europa, diventando subito leader nel mercato domestico in Spagna ed è tra i player più importanti del settore anche in Italia e in Portogallo. Fondata nel 2009 a Barcellona da Miguel Vicente Verdoy, la società è cresciuta fino a impiegare oltre 500 dipendenti in 7 paesi; Argentina, Cile, Colombia e Uruguay in America Latina, Spagna, Portogallo e Italia, con ben 124 città, in Europa. Dal Gennaio 2012 Letsbonus è entrato a far parte di Living Social, a sua volta presente in 24 paesi e oltre 600 città. In totale il gruppo conta su 5mila dipendenti e 60 milioni di utenti, pronti a scoprire ogni giorno esperienze locali di grande valore  
   
   
F&DE GROUP PROPONE “UN APERITIVO PER L’EMILIA”  
 
F&de Group, società italiana leader nel settore Food & Beverage, propone in tutte le strutture del gruppo “ Un Aperitivo per l’Emilia”. Questa iniziativa nasce come un gesto di solidarietà nei confronti della regione che è stata, di recente, così duramente colpita dal terremoto e in particolare vuole essere un aiuto per l’economia di una delle zone più ricche d’Italia. F&de Group, infatti, ha deciso di acquistare alcune delle forme di Parmigiano Reggiano che hanno subito dei danni a causa del sisma, ma che sono recuperabili per la commercializzazione, venendo in aiuto ai caseifici emiliani duramente colpiti al cuore della loro attività. Il Parmigiano Reggiano, orgoglio del gusto italiano all’estero, sarà quindi uno degli ingredienti principali degli aperitivi che si possono gustare nei ristoranti gestiti da F&de Group. F&de Group si occupa di food & beverage, ristorazione e servizi per la ristorazione anche in partnership con gruppi alberghieri di grande prestigio, esclusivamente all’interno di strutture 4 e 5 stelle. Il core business dell’azienda è rappresentato da Breakfast, Lunch & Dinner, Banquit & Events, coffe break, colazioni di lavoro, buffet, catering, aperitivi, tea-time, cene di gala, room minibar, bar & lounge e room service. Attualmente il business del gruppo si sviluppa principalmente nel nord Italia, con una più massiccia presenza in Lombardia e Triveneto. L’intento è quello di rispondere alle esigenze di un settore in continuo sviluppo, proponendo progetti e format innovativi e all’avanguardia all’insegna dell’italianità. Www.fedegroup.it Elenco delle strutture F&de Group che aderiscono all’iniziativa: Lambruscheria presso Starhotels Ritz Via Spallanzani 40 ang. Via Broggi - Milano Green presso Starhotels E.ch.o Viale Andrea Doria 4 – Milano Grand Lounge & Bar presso Starhotels Rosa Grand Via Pattari 5 – Milano Butterfly Restaurant presso Holiday Inn Garibaldi Via Farini ang. Ugo Bassi – Milano Bar Moon presso Ata Hotel Executive Via Don Luigi Sturzo 45 – Milano Primadonna presso Hotel Milano Scala Via dell’Orso 7 – Milano Hostaria presso Starhotels Grand Milan Via Varese 23 – Saronno Lambruscheria presso Starhotels Du Parc Viale Piacenza 12/c – Parma Clesio presso Grand Hotel Trento Via Alfieri 1 – Trento Parnaso presso Hotel Nh Mantegna Via Tommaseo 61 - Padova  
   
   
ENTREMONT E A.P.E.S. INSIEME CON GUSTO! IL MARCHIO ENTREMONT CONCLUDE UN PARTENARIATO CON L’ASSOCIAZIONE PIZZAIOLI E SIMILARI  
 
Entremont, azienda specializzata nel settore lattiero – caseario, a partire da questo mese conclude un partenariato della durata di un anno con A.p.e.s – Associazione Pizzaioli e Similari con l’obiettivo di promuovere Idea per Pizza, il prodotto ideale per uno dei piatti più tipici della tradizione italiana, che per l’occasione riporterà sul pack il marchio dell’Associazione accompagnato dalla frase “Consigliato da Apes 2012”. Il sodalizio tra queste due realtà prevede delle azioni interessanti che rafforzeranno la percezione di qualità del prodotto. A.p.e.s. Mette infatti a disposizione il suo know-how garantendo visibilità a Idea per Pizza e al marchio Entremont durante le fiere e gli eventi indirizzati al pubblico. Il visual e il logo dell’azienda saranno presenti sulle magliette personalizzate dei pizzaioli aderenti all’Associazione per un’informazione ancora più efficace nei confronti del pubblico. Saranno poi realizzati due test qualitativi ad opera degli operatori di settore con lo scopo di comprovare il mantenimento delle caratteristiche di bontà di Idea per Pizza. Il nuovo mix firmato Entremont, composto dalla mozzarella per rendere la pizza filante e morbida, dall’Emmental per conferirle un tocco dorato e goloso e infine dal Parmigiano Reggiano che le darà un tocco di gusto, sarà utilizzato in esclusiva dall’Associazione durante i corsi quindicinali organizzati per la prima volta per i consumatori. Entremont invierà inoltre alle scuole professionali di Milano e di Parma con cui l’A.p.e.s. Collabora, alcune brochure per un’informazione ancora più completa. La partnership con A.p.e.s. È attiva anche in Belgio e in Francia. Entremont, specializzata nel settore lattiero-caseario francese, nasce come impresa familiare nel 1948 in Alta Savoia. Si sviluppa a livello nazionale nella produzione e nella stagionatura di forme di Emmental per poi consolidare la sua presenza in Europa e nel mondo con 158.000 tonnellate di formaggi. A partire dal 2011, Entremont si unisce al gruppo Sodiaal, dando vita alla quarta cooperativa lattiero-casearia europea : 13.000 produttori, 4,1 miliardi di litri di latte raccolti, 4 miliardi di euro di fatturato. Il nuovo gruppo opera in tutti i comparti della filiera lattiero-casearia, con marchi importanti (Candia, Entremont, Régilait, Yoplait, Le Rustique, Coeur de Lion,...). Www.entremont.it www.Sodiaal.fr  
   
   
ARRIVA IL “WELL BIKING BELTÈ TOUR” PER VIVERE CON GUSTO, NATURALITÀ E BENESSERE ANCHE IN CITTÀ  
 
Le più belle località italiane saranno “attraversate” dal gusto fresco e naturale di Beltè che, con il suo staff in sella a una bici e la sua speciale freschezza, farà vivere a tutti gli abitanti della città un momento di relax durante la giornata Il “Well Biking Beltè Tour”, roadshow itinerante che vivrà nelle principali città italiane fino all’8 luglio, farà scoprire tutta la freschezza e la bontà di Belté, il thè freddo che da sempre è il compagno ideale per chi è attento al benessere, senza rinunciare al gusto e alla naturalità della frutta. Chiunque si troverà di passaggio per le più importanti piazze d’Italia potrà fermarsi e godere di una pausa fresca e dissetante grazie allo staff di Beltè che, in sella a colorate e personalizzate biciclette, distribuirà il thè freddo e farà così trascorrere attimi gustosi e rilassanti. Un’iniziativa che, con l’avanzare della bella stagione e del caldo è, per tutta la famiglia, un’ottima occasione per imparare a dissetarsi bilanciando uno stile di vita sano con scelte appaganti e di gusto. Beltè è da sempre benessere, naturalità e dissetanza e questi valori, insieme alla straordinaria capacità del brand di essere dinamico, innovativo e sempre al passo coi tempi, sono entrati a far parte di una tendenza che ormai si è ampiamente affermata nel sociale, ovvero il Well Biking: una tendenza nata spontaneamente, frutto di un processo armonico che è stato individuato dal Beltè Bike Monitor, il primo osservatorio completamente dedicato allo stare bene in bicicletta. Il Well Biking è lo stile di vita incentrato su gusto, natura e benessere, di chi considera andare in bicicletta un modo per salvaguardare l’ambiente ma anche per mantenersi in forma. Pedalare sulle due ruote è infatti un modo per tenersi in forma in maniera semplice e naturale, senza dover rinunciare allo stile: la bicicletta è diventata così non solo un mezzo di trasporto, ma soprattutto il simbolo di una nuova filosofia di vita. Tutte le famiglie amanti della bicicletta e di Beltè, che si ritroveranno in giro per la piazza e vorranno trascorrere una pausa di relax dopo una lunga passeggiata o dopo lo shopping refrigerandosi con un buon thè freddo, potranno dunque godere del sapore energico degli agrumi o delle note dolci della pesca assaggiando i nuovi Beltè Frutta Infusa Limone e Pesca, naturalmente in infusione, e potranno vivere un “viaggio” di sapori e piaceri attraverso le terre sudafricane con il nuovo Thè Rosso con Rooibos, un’esplorazione di gusto per chi ama i sapori ricercati e le note avvolgenti del thè, senza rinunciare alla leggerezza perché privo per natura di teina e caffeina. Per scoprire quali saranno le prossime tappe del tour basterà visitare il sito di Beltè www.Nestle-vera.it/belte/. Buon “Well Biking Tour” a tutti! Citta Date Udine 14-15-16-17 giugno Trento 14-15-16-17 giugno Bologna 14-15-16-17 giugno Treviso 21-22-23-24 giugno Torino 21-22-23-24 giugno Milano 21-22-23-24 giugno Iesolo 28-29-30 giugno Lignano Sabbiadoro 28-29-30 giugno Rimini 28-29-30 giugno Roma 5-6-7-8 luglio Viareggio 5-6-7-8 luglio Milano 5-6-7-8 luglio  
   
   
LE ECCELLENZE CALABRESI SARANNO PRESENTI AL FANCY FOOD SHOW DI WASHINTGON  
 
Gli assessorati regionali ai Programmi Speciali Ue, Politiche Euro-mediterranee, Internazionalizzazione e all’Agricoltura, hanno programmato la partecipazione alla manifestazione fieristica internazionale “summer Fancy Food Show” di Washington (Usa) che si svolgerà dal 17 al 19 giugno 2012. L’iniziativa si propone di contribuire a rafforzare in maniera durevole la competitività del sistema produttivo regionale promuovendo l’offerta locale d’eccellenza e favorendo il rafforzamento, l’inserimento commerciale ed il posizionamento delle produzioni regionali nel mercato internazionale, in particolare per quello del Nord America. Nello specifico il progetto promozionale prevede la partecipazione di 14 imprese calabresi operanti nel settore “food&beverage” con un’ampia rappresentanza delle migliori produzioni enogastronomiche regionali come l’olio extravergine d’oliva, il vino, i liquori, le conserve sott’olio, i dolci tipici, la pasta casareccia, le conserve. “La partecipazione della Regione Calabria ad una delle più grandi fiere internazionali nel campo dell’agroalimentare, come il ‘Fancy Food Show’ di Washington – ha dichiarato l’Assessore alle politiche internazionali Luigi Fedele - costituisce di fatto un’occasione di estrema importanza non solo perché il comparto dell’agroalimentare rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia calabrese, ma soprattutto perché l’evento rientra in un percorso che risponde ad un obiettivo esclusivo: promuovere i prodotti locali sui mercati esteri, attraverso anche la presenza ad eventi fieristici internazionali, che rappresentano un utile palcoscenico per mostrare, e far conoscere, le eccellenze calabresi. In particolare – ha aggiunto l’Assessore Fedele - l’esperienza del ‘Fancy Food Show’ si propone di favorire la penetrazione commerciale e il posizionamento delle produzioni regionali nel mercato internazionale. Diventa necessario, perciò, trasferire all’estero il concetto di tipicità calabrese, intesa come prodotto esclusivo, che contraddistingue e caratterizza la nostra regione. In tal senso, questo Assessorato promuove l’internazionalizzazione economica del territorio come elemento prioritario di sostegno ad una politica di crescita del sistema produttivo finalizzata a creare alleanze strategiche che attivino sinergie produttive e commerciali nei settori promettenti dell’economia calabrese”. “Il ‘Fancy Food Show’ – ha dichiarato l’Assessore all’Agricoltura Trematerra - rappresenta una grande chance per tutte quelle eccellenze agroalimentari calabresi che, grazie ai numerosi sforzi e all’intraprendenza degli imprenditori delle nostre aziende, stanno sempre di più assumendo un ruolo di assolto rilievo non solo sul mercato italiano, ma anche all’estero. Si tratta di produzioni, in particolare, l’olio extravergine d’oliva, il vino, i dolci e molte altre, che puntano sempre di più sulla qualità, una prerogativa imprescindibile per essere apprezzati. Gli Stati Uniti, grazie alla presenza di numerose comunità di italiani e calabresi, possono garantire un mercato di grande interesse per le nostre aziende e quindi per le nostre produzioni. Come Giunta Regionale – ha concluso l’Assessore Trematerra - abbiamo messo in campo numerose azioni concrete, sia per la promozione delle nostre eccellenze, come per il sostegno alle aziende e alle produzioni tradizionali. L’olioteca e l’enoteca regionale sono un esempio abbastanza indicativo”.  
   
   
FRANCO MORANDO LANCIA RUCHE’ UN VINO ROSSO PIEMONTESE FRUTTATO, PIACEVOLE, MODERNO  
 
Ad alcuni la parola Ruchè potrebbe dire poco. Per Franco Morando, ultima generazione della famiglia leader nel Petfood in Italia, e direttore dell’azienda Montàlbera, questo vitigno rappresenta una scommessa: fare conoscere al mercato un vino rosso piemontese fruttato, piacevole, moderno ma dotato di una storia affascinante. Quella del Ruchè, infatti, è una vera e propria rinascita. Se le origini della varietà sono ancora avvolte nel mistero, sebbene la tesi più accreditata lo vogliano discendente dagli antichi vitigni della Savoia, la sua rinascita è sicuramente legata al nome di Don Giacomo Cauda. Questo fu quasi un novello Dom Perignon che, invece che inventare lo champagne, permise con la sua opera di recuperare una varietà che rischiava di essere persa. Arrivato a Castagnole Monferrato nel 1964, egli trovò in eredità alla parrocchia dieci filari di questo vitigno e se ne innamorò subito. Dedicandosi alla viticoltura, riuscì a scongiurarne la scomparsa, innescando un meccanismo virtuoso per il suo recupero tanto che, nel 1987, il Ruchè ottenne la doc, mentre nel 2010 arriva la docg. Il legame della famiglia Morando con il Ruchè risale a quando il nonno di Franco, Enrico Riccardo, inventore in Italia del cibo per animali da compagnia, decide di acquistare una tenuta a Castagnole Monferrato, in località Montalbera. La prima vinificazione avviene nel 1987 ma è con l’arrivo di Franco, classe 1980, nel 2006, che avviene la svolta. Franco si innamora del Ruchè e decide di puntare tutto su questo vitigno autoctono. Inizia la ricerca genetica, che porta ad una vera e propria mappatura del Dna e alla scoperta che il genoma del Ruchè è unico e solo il Pinot Nero presenta alcune caratteristiche simili. Il lavoro di valorizzazione prosegue con la realizzazione della prima monografia sul vitigno, realizzata per farne conoscere la storia, il territorio, il carattere. Da allora sono cambiate molte cose. Oggi Montàlbera possiede 60 ettari di questo vitigno, pari al 60% dei vigneti della docg Ruchè di Castagnole Monferrato. Da una prima vinificazione sperimentale, il Ruchè di Montàlbera oggi ha tre declinazioni oltre a quella del passito. La Tradizione, Limpronta e Laccento. Quest’ultima è la massima espressione del vitigno e la scelta del nome è tutt’altro che casuale. Cos’è, infatti, l’accento se non un particolare capace di fare la differenza? Laccento è ottenuto esclusivamente da uve Ruchè ma, a differenza degli altri vini, il metodo di vinificazione prevede che le uve subiscano in parte una sovra maturazione e in parte un appassimento, realizzato con una tecnica simile a quella utilizzata per la produzione dell’ Amarone. Il risultato è un vino intenso, morbido e avvolgente, longevo. La volontà di “porre l’accento” sul territorio, ha portato anche alla scelta di chiamare l’azienda Montàlbera e non Montalbèra, come invece si pronuncia la località dove si trova. E se molto è già stato fatto, tanti sono ancora i progetti. Fra questi vi è la realizzazione della nuova cantina, che porterà all’ampliamento della già passitaia per le uve destinate a divenire Laccento. Franco Morando. Nato nel 1980, laureato in Giurisprudenza, è Amministratore Delegato della Morando Spa, leader nella produzione di petfood ( tra i brand noti Miglior Cane e Miglior Gatto). Direttore generale dell’azienda Montalbera – Terra del Ruchè - dal 2006, fa parte del gruppo di lavoro Family Business Case Study de Il Sole 24 Ore. E’ presidente da quattro anni del Rotaract, sezione giovanile del Rotary Torino, e consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino.