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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
UE, AGENDA DIGITALE: LA SCHEDA DI VALUTAZIONE ANNUA CONFERMA LA NECESSITÀ DI RIFORME ECONOMICHE STRUTTURALI NELL´INTERA EUROPA E L´ESISTENZA DI POSTI DI LAVORO VACANTI NELLE TIC, NONCHÉ LA NOTEVOLE EVOLUZIONE VERSO I SERVIZI E LE TECNOLOGIE MOBILI  
 
Bruxelles, 19 giugno 2012 - I cittadini, le imprese e gli innovatori europei stanno creando una domanda digitale sufficiente a indirizzare l´Europa verso una crescita economica sostenibile, ma questo potenziale è compromesso da carenze a livello di accesso a internet veloce, di contenuti online, di ricerca e di competenze. Il maggiore consumo di dati e il passaggio a tecnologie mobili (come gli smartphone) e a servizi mobili (come 3G, internet, streaming musicale e webmail) costituiscono le tendenze più significative nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), settore che attualmente genera 8 milioni di posti di lavoro e il 6% del Pil in Europa. La vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, ha dichiarato: "I cittadini europei richiedono tecnologie e di opzioni digitali, ma i governi e l´industria non soddisfano questa richiesta. L´attaccamento a mentalità politiche e a modelli imprenditoriali del Xx secolo danneggia l´economia europea. È davvero un peccato. Investendo in misura insufficiente ci procuriamo un danno. L´europa sarà eliminata dalla concorrenza internazionale se continueremo a restare inattivi". Qui di seguito sono esposte alcune delle principali risultanze della scheda di valutazione per l´Agenda digitale europea (Ade) della Commissione. Sviluppi positivi - La banda larga è presente quasi ovunque in Europa. Il 95% dei cittadini europei dispone di una connessione fissa a banda larga. Gli utenti e le imprese stanno rapidamente passando all´internet mobile, la cui adozione è cresciuta del 62%, e si contano 217 milioni di abbonamenti alla banda larga mobile. 15 milioni di europei si sono collegati per la prima volta nel 2011 e ora il 68% dei cittadini europei frequenta regolarmente internet e 170 milioni le reti sociali. Per la prima volta una maggioranza di cittadini europei economicamente svantaggiati ha utilizzato internet, ma sono ancora uno su quattro a non averla mai usata. La Grecia, il Portogallo e l´Irlanda hanno adottato l´amministrazione in rete per contribuire a mantenere la qualità dei servizi pubblici. Oltre alla Repubblica ceca, il maggiore incremento nell´offerta e nell´uso dell´amministrazione in rete si è verificato nelle economie con problemi finanziari, a riprova di quale importante ruolo svolga questo servizio nel successo delle riforme strutturali. Settori problematici In materia di Tic, la metà della forza lavoro europea non ha competenze sufficienti per poter trovare o cambiare lavoro. Se il 43% della popolazione dell´Ue possiede competenze digitali di livello medio o elevato e può, ad esempio, utilizzare internet per telefonare o creare una pagina web, circa la metà della forza lavoro non ritiene sufficienti le proprie competenze in fatto di computer e di internet, nell´attuale mercato del lavoro. Quasi il 25% non ha competenze in materia di Tic. Questi problemi rendono difficile soddisfare le offerte di lavoro nel settore delle Tic, che saranno dell´ordine di 700 000 entro il 2015. Gli acquisti online rappresentano ancora un´attività nazionale. Il 58% degli utenti di internet nell´Ue effettua acquisti online ma soltanto uno su dieci lo ha fatto su un sito web con sede in un altro Stato membro dell´Ue. Le barriere linguistiche e le formalità burocratiche (come il rifiuto di consegna e le complicazioni in materia di diritti d´autore) rappresentano i maggiori problemi. L´utilizzazione del commercio elettronico da parte delle Pmi non è progredita. La maggior parte delle Pmi non fa acquisti né vende online e limita così le proprie esportazioni e le entrate potenziali. Gli investimenti nella ricerca non tengono il passo di quelli dei nostri concorrenti. La ricerca pubblica è stata risparmiata dalle misure di austerità, ma la crescita della spesa è nettamente inferiore al 6% annuo necessario per raddoppiare gli investimenti pubblici entro il 2020. Gli investimenti nella ricerca commerciale sono in calo. L´intensità di R&s nel settore delle Tic nell´Ue è attualmente pari a meno della metà dell´intensità di R&s nello stesso settore degli Usa. Le società di telecomunicazioni continuano ad addebitare ai loro clienti tariffe di roaming mobile eccessive. Nel biennio 2011-2012 altre società hanno interrotto questa pratica e hanno offerto pacchetti di prezzi o tariffe di roaming che rispecchiano i prezzi nazionali. Tuttavia in media i consumatori continuano a pagare per le chiamate in roaming tre volte e mezzo il prezzo delle chiamate nazionali. Delle 101 azioni dell´Agenda digitale ((Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200), 34 sono completate, 52 sono a buon punto e 15 sono in ritardo o rischiano di essere in ritardo. Nella valutazione dell´Agenda digitale vengono esaminate anche la situazione del mercato europeo delle telecomunicazioni e la competitività digitale europea (cfr. Memo/12/446). Contesto - È compito della Commissione europea creare un contesto normativo e imprenditoriale che promuova la concorrenza e gli investimenti sui mercati della tecnologia digitale in Europa. La valutazione dell´Agenda digitale 2012 esamina i progressi effettuati a livello europeo e nazionale per creare tale contesto, rispetto alle 78 azioni previste dall´Agenda digitale per la Commissione e alle 23 azioni per gli Stati membri. Per raggiungere questo obiettivo nel biennio 2011-2012 sono state presentate importanti proposte normative, tra le quali figurano: un nuovo regolamento in materia di roaming, inteso a estendere al traffico dati i tetti tariffari e a introdurre nuova concorrenza; un accordo preliminare raggiunto dai ministri dell´Ue (cfr. Ip/12/583) sul meccanismo per collegare l´Europa ("Connecting Europe Facility"), nel cui ambito oltre 7 miliardi di Eur di finanziamenti dell´Ue sono destinati a incentivare gli investimenti privati nella banda larga di nuova generazione e a sviluppare servizi online essenziali, come gli appalti elettronici (eProcurement). L´assistenza sanitaria online (eHealth and care), la giustizia elettronica (eJustice) ed Europeana; nell´ambito di Orizzonte 2020, il prossimo programma di finanziamenti dell´Ue per la ricerca e l´innovazione, la Commissione propone investimenti per 80 miliardi di Eur e il settore che ne beneficerà in maggior misura sarà quello delle Tic; un regolamento inteso a prevedere l´armonizzazione delle firme elettroniche e altri servizi fiduciari che sono fondamentali per realizzare i risparmi consentiti dagli appalti pubblici online e per il riconoscimento reciproco dell´identificazione elettronica tra gli Stati membri dell´Ue; un piano d´azione per il commercio elettronico, inteso a facilitare l´accesso transfrontaliero a prodotti e contenuti venduti online e, in ultima analisi, risolvere i problemi relativi a pagamento, consegna nonché a protezione e informazione dei consumatori (v. Ip/12/10). Gli Stati membri hanno inoltre chiesto al presidente Barroso di nominare un "Campione digitale" con compiti di collegamento e che costituisca il testimonial pubblico del valore di internet, mentre Neelie Kroes ha invitato il settore industriale, gli educatori e altri gruppi a costituire una grande coalizione per i posti di lavoro nelle Tic, che offra anche migliori opportunità di formazione nelle tecnologie dell´informazione (Speech/12/282). Le strategie dell´Ue per il cosiddetto "cloud computing" e la sicurezza di internet saranno presentate nel 2012.  
   
   
IL 21 GIUGNO A MILANO LA QUINTA EDIZIONE DI EDITECH, LA GIORNATA DI AIE DEDICATA ALL’INNOVAZIONE IN EDITORIA. AL CENTRO, COSA CAMBIA E COSA RESTA NEL LAVORO DELL’EDITORE, TRA PAGINE, SCHERMI E NUVOLE. UN ‘ANTICIPAZIONE? IN AMERICA L’E-BOOK SI LEGGE (SEMPRE PIÙ) SU TABLET E SMARTPHONE.  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - Cambiano a livello internazionale i comportamenti di lettura dei libri digitali. Cresce, infatti, e in modo significativo, la preferenza per i cosiddetti device multi-funzione, tablet e smartphone, che passano dal 13% dello scorso anno al 24% del maggio 2012. In America un acquirente di libri digitali su quattro insomma sceglie in primis il tablet per leggersi gli e-book. Sono questi solo i primi indicatori di scenario, basati sui comportamenti di lettura e acquisto dei consumatori statunitensi, che Angela Bole del Book Industry Study Group americano (Bisg) presenterà a Editech 2012, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’Associazione Italiana Editori (Aie) per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive nell’ambito dell’innovazione tecnologica nel settore editoriale. La tendenza sembra investire, anche se con dinamiche un po’ diverse, pure l’Italia se si considera che, in base ai dati Assinform 2012, il Global Digital Market vede in crescita tablet (+124,8%), smartphone (+33,6%), contenuti digitali (+5,8%) e vede un’impennata di e-reader (+718,8%). Editech 2012 si concentrerà proprio su cosa cambia e cosa resta nel lavoro dell’editore, oggi impegnato tra pagine di carta, schermi digitali e contenuti sulle nuvole (on cloud). L’appuntamento – in programma giovedì, 21 giugno, a partire dalle 9 a Milano al Palazzo delle Stelline (corso Magenta, 61) - vuole fornire una fotografia aggiornata, a livello internazionale e nazionale, sull’impatto che le tecnologie possono avere per le case editrici, non solo in base a come cambiano i comportamenti di acquisto e di lettura dei consumatori, ma anche i mutamenti in atto nei processi produttivi e nel mercato dell’editoria libraria. Il programma_La Giornata, introdotta da un saluto del presidente di Aie Marco Polillo e dell’assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia Valentina Aprea, si aprirà con gli interventi sullo scenario internazionale e sulle possibile ricadute italiane di Michael Healy del Copyright Clearance Centre e di Angela Bole del Bisg. Spazio quindi alle nuove forme di libro digitale e ai nuovi testi, cosiddetti fluidi, multi-device e multi–piattaforma (ne parleranno Ana Maria Allessi di Harpermedia, James Atlas per Amazon Publishing e Craig Mod di Pre/post Book), a come si progettano i prodotti-libro al tempo dell’agile publishing (ne parleranno, tra gli altri, Kristen Mclean di Bookigee, Luc Audrain per Hachette), a come ripensare il marketing per i prodotti digitali (ne parlerà, tra gli altri, Hermes Piqué di Robotmedia). Ma soprattutto spazio al ruolo dell’editore: in tempo di disintermediazione, di self publishing, di agile publishing, chi è quindi e cosa fa l’editore? Ne discuteranno Riccardo Cavallero di Mondadori, Massimo Turchetta di Rcs Libri, Stephanie Duncan di Bloomsbury e Michael Mabe – Stm Association. Il 22 giugno, sempre a Milano, seguiranno due seminari, organizzati da Aie in collaborazione con il Toc (Tools of Change for Publishing) sulle potenzialità dell´Html5 e dell´Epub 3 (dalle 9,30 nella sede Aie di Milano) e sui libri digitali di qualità (Fondazione Mondadori, Milano). Editech è a cura di Aie, con il patrocinio della Regione Lombardia - Assessorato all´Istruzione, Formazione e Cultura. Partner dell’evento sono: Fep - Federazione europea degli editori, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Idpf International Digital Publishing Forum, Informazioni Editoriali. Il programma dettagliato di Editech 2012 e dei seminari è di seguito.  
   
   
LOMBARDIA. VODAFONE: SEDE AD ALTA SOSTENIBILITÀ  
 
Milano, 19 giugno 2012 - L´assessore all´Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha partecipato il 16 giugno , in rappresentanza del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione del nuovo Vodafone Village di Milano. Alla cerimonia ha preso parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Mario Monti. ´Questo palazzo - ha detto Raimondi - riecheggia la novità assoluta per la città di Milano rappresentata da Palazzo Lombardia. Questa sede, che rappresenta il più importante investimento fatto da un privato, è ad alto contenuto tecnologico, ad alta sostenibilità e quindi in grado di garantire un importante risparmio energetico. Anche grazie a questo nuovo palazzo Milano e Lombardia possono essere considerate le capitali del lavoro sostenibile´. La nuova sede Vodafone è costata 300 milioni di euro, ha una superficie di 67 mila metri quadri e ospita i circa tremila dipendenti Vodafone di Milano. ´Ci auguriamo che la presenza di Vodafone - ha proseguito Raimondi - insieme ad altri operatori delle telecomunicazioni possa velocizzare la connessione alla banda ultra larga di tutto il territorio regionale. Una sfida su cui Regione Lombardia sta investendo molto proprio perché la crede possibile´.  
   
   
NUOVE LOGICHE ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI PER L’OPEN INNOVATION MARTEDÌ 19 GIUGNO A FOGGIA, MERCOLEDÌ 20 A BARI E GIOVEDÌ 21 A LECCE UN SEMINARIO SUL TEMA ORGANIZZATO DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ILO  
 
 Valenzano, 19 giugno 2012 - Fornire gli strumenti necessari a comprendere la prospettiva aperta nella quale si muove attualmente l’innovazione: questo il principale obiettivo del workshop dal titolo “Le nuove logiche organizzative e manageriali per l’Open Innovation”, in programma martedì 19 giugno (ore 14.30 - 18.30) a Foggia (Università degli Studi, Palazzo Ateneo, Sala Auditorium del Rettorato), mercoledì 20 (ore 9.00 - 13.00) a Bari (Università degli Studi, Facoltà di Agraria, Aula 7), giovedì 21 (ore 9.00 - 13.00) a Lecce (Università del Salento - Complesso Ecotekne, Aula Socrate dell´edificio Ibil). L’innovazione aperta costituisce infatti un riferimento costante nelle nuove teorie manageriali: tale prospettiva permea ogni variabile manageriale, ma il quadro di riferimento da cui scaturisce e le implicazioni strategico-organizzative che ne derivano risultano spesso poco conosciuti. Per questa ragione il workshop intende ricostruire prevalentemente tre aree di approfondimento: in primo luogo, la collocazione dell’innovazione aperta all’interno del mutato quadro competitivo e strategico; in secondo luogo, le questioni e le implicazioni organizzative che la “prospettiva aperta” determina; in terzo luogo, il tentativo di comprendere quali di questi elementi hanno una possibile rilevanza nella realtà italiana e perché. Il seminario, tenuto da Luigi Serio, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si rivolge al personale della ricerca pubblica e delle imprese pugliesi. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di seminari sui temi del trasferimento tecnologico, della valorizzazione della proprietà intellettuale, dell’avvio di spin off e start up innovative, del finanziamento dell’innovazione, organizzati dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nell’ambito del progetto Ilo2 - fase 2, promosso dall’Agenzia (in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea), su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia. Il calendario completo dei workshop è disponibile sul sito www.Arti.puglia.it  La partecipazione ai seminari è gratuita, ma soggetta a iscrizione online.  
   
   
VDACULTURA: APPLICAZIONE PER IPHONE, IPAD E ANDROID  
 
Aosta, 19 giugno 2012 - In occasione della conferenza stampa per la rassegna Châteaux en musique 2012, l’Assessore all’istruzione e cultura Laurent Viérin ha presentato oggi, venerdì 15 giugno, l’applicazione gratuita per smartphone e tablet Vdacultura, uno strumento innovativo che permette di consultare in modo facile e veloce gli eventi culturali e le mostre, in corso e in programmazione, organizzati o patrocinati dall’Assessorato dell’istruzione e cultura. La prima versione dell’applicazione, già scaricabile dallo scorso mese di aprile su App Store e Google Play nella sua versione in lingua italiana per iPhone e Android, verrà implementata dalla prossima settimana in alcune sue funzioni ed in particolare verrà resa disponibile in francese e inglese e nella versione per iPad. Vdacultura è attualmente suddivisa in tre sezioni: Eventi, Mostre e Ricerca. La sezione Eventi presenta i concerti, le manifestazioni, le conferenze e ogni altra iniziativa legata alla cultura in Valle d’Aosta. La Ricerca può essere impostata in modo differenziato secondo le proprie necessità: per data, per tipologia o nome, per luogo. Una mappa permette di localizzare la propria posizione e rende immediatamente visibile il luogo di svolgimento dell’evento selezionato. Le stesse funzionalità e informazioni sono disponibili nella sezione Mostre, nella quale sono illustrate tutte le esposizioni organizzate dall’Assessorato. Tali proposte culturali possono inoltre essere condivise attraverso i link ai social network e invio via e-mail. “Questa applicazione mobile - dichiara l’Assessore Laurent Viérin - consente di accedere con nuove modalità all’ampia offerta culturale di eventi e mostre proposte dall’Assessorato utilizzando il potenziale offerto dalla tecnologia a favore della cultura. Aspetto positivo di questo strumento di promozione, alternativo a quelli più comuni e più utilizzati, è la possibilità di avere in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo informazioni su differenti argomenti permettendo così di incrementare la fruizione degli eventi.” Nei prossimi mesi l’applicazione sarà ulteriormente arricchita per la parte relativa al patrimonio culturale con l’inserimento di informazioni sui castelli, i siti archeologici, le chiese, i musei, i santuari, alcuni molto noti altri meno conosciuti dal pubblico. “Con questa ulteriore implementazione - conclude l’Assessore - intendiamo presentare il ricco patrimonio culturale valdostano in un concreto progetto di rete culturale e di valorizzazione turistica. I valdostani ma anche i tanti turisti che frequentano la nostra Valle potranno così fruire in modo immediato dell’intera offerta culturale della nostra regione.” L’applicazione è scaricabile gratuitamente: dall’App Store al link http://itunes.Apple.com/it/app/vdacultura/id517200268?mt=8  da Google Play, al link https://play.Google.com/store/apps/details?id=com.lasergroup.culturavdaandroid    
   
   
NUOVE LOGICHE ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI PER L’OPEN INNOVATION MARTEDÌ 19 GIUGNO A FOGGIA, MERCOLEDÌ 20 A BARI E GIOVEDÌ 21 A LECCE UN SEMINARIO SUL TEMA ORGANIZZATO DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ILO  
 
Valenzano, 19 giugno 2012 - Fornire gli strumenti necessari a comprendere la prospettiva aperta nella quale si muove attualmente l’innovazione: questo il principale obiettivo del workshop dal titolo “Le nuove logiche organizzative e manageriali per l’Open Innovation”, in programma martedì 19 giugno (ore 14.30 - 18.30) a Foggia (Università degli Studi, Palazzo Ateneo, Sala Auditorium del Rettorato), mercoledì 20 (ore 9.00 - 13.00) a Bari (Università degli Studi, Facoltà di Agraria, Aula 7), giovedì 21 (ore 9.00 - 13.00) a Lecce (Università del Salento - Complesso Ecotekne, Aula Socrate dell´edificio Ibil). L’innovazione aperta costituisce infatti un riferimento costante nelle nuove teorie manageriali: tale prospettiva permea ogni variabile manageriale, ma il quadro di riferimento da cui scaturisce e le implicazioni strategico-organizzative che ne derivano risultano spesso poco conosciuti. Per questa ragione il workshop intende ricostruire prevalentemente tre aree di approfondimento: in primo luogo, la collocazione dell’innovazione aperta all’interno del mutato quadro competitivo e strategico; in secondo luogo, le questioni e le implicazioni organizzative che la “prospettiva aperta” determina; in terzo luogo, il tentativo di comprendere quali di questi elementi hanno una possibile rilevanza nella realtà italiana e perché. Il seminario, tenuto da Luigi Serio, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si rivolge al personale della ricerca pubblica e delle imprese pugliesi. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di seminari sui temi del trasferimento tecnologico, della valorizzazione della proprietà intellettuale, dell’avvio di spin off e start up innovative, del finanziamento dell’innovazione, organizzati dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nell’ambito del progetto Ilo2 - fase 2, promosso dall’Agenzia (in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea), su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia. Il calendario completo dei workshop è disponibile sul sito www.Arti.puglia.it . La partecipazione ai seminari è gratuita, ma soggetta a iscrizione online.  
   
   
LOMBARDIA.SCUOLA, APREA:GOVERNO CENTRALISTA E CONSERVATORE RICORSO A CONSULTA SU SCELTA DOCENTI È SCHIAFFO ALLA QUALITÀ  
 
Milano, 19 giugno 2012 - ´L´impugnativa della legge regionale per sperimentare il concorso di docenti per le scuola appare un atto di conservatorismo incomprensibile: giunge dal Governo il segnale di non volere nessun vero cambiamento nella scuola´. E´ quanto dichiara l´assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura, Valentina Aprea, riguardo la notizia del ricorso del Governo alla Consulta sulla parte della legge lombarda per lo sviluppo che riguarda la scuola. ´Non vorremmo che questo Governo - prosegue Aprea - finisse per restaurare un centralismo esasperato ed irriguardoso della Costituzione del 2001 e del principio di sussidiarietà che non aiuta certo chi ha a cuore lo sviluppo del nostro Paese. Devo dedurne che il Governo non vuole parlare di merito e qualità nella scuola, lasciando inalterato il meccanismo di attribuzione degli insegnanti per graduatorie anonime che non sanno valutare il valore dei docenti e ha dimostrato da decenni di non funzionare´. Ignorato Il Titolo V Della Costituzione - ´E´ sorprendente - aggiunge l´assessore - che il Ministero dell´Istruzione oggi affermi di voler firmare con le Regioni un accordo per l´attuazione del Titolo V della Costituzione, con la decentralizzazione di molte competenze e avvio di sperimentazioni anche sul reclutamento dell´organico, quando dall´altra parte impugna una norma regionale che vuole sperimentare in accordo con lo Stato sistemi più efficienti e maggiormente rispettosi dell´autonomia delle scuole´. ´La decisione del Governo - insiste Aprea - giunge tanto più strana dal momento che il presidente Formigoni ed io ci siamo a lungo confrontati con il ministro Profumo e abbiamo concordato un nuovo testo, recependo le modifiche opportune per l´approvazione da parte del Governo. Ora l´Esecutivo contraddice se stesso. Ma mi chiedo: è un errore o si vuole venir meno ai patti?´ ´Regione Lombardia - conclude Aprea - non si fa comunque intimidire: consentire alle scuole di scegliere gli insegnanti è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri cittadini. Continueremo con questa e altre sperimentazioni, anche perché vi sono precedenti sentenze della Consulta che ritengono pienamente legittime leggi regionali che intervengono in materie di competenza dello Stato attraverso accordi. Andremo avanti su questa strada che trova nel mondo scolastico ampio consenso, ad eccezione dei settori sindacali più corporativi e conservatori´.  
   
   
SISMA/EMILIA AL VIA I LAVORI SU 152 PLESSI SCOLASTICI  
 
Bologna, 19 giugno 2012 – Al via gli interventi di ripristino urgente sulle scuole dell’Emilia-romagna rimaste danneggiate dal terremoto. Il commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani ha firmato, il 16 giugno, l’ordinanza che coordina gli interventi su scuole e strutture per la prima infanzia e dà mandato ai sindaci e presidenti di provincia a procedere alla messa in sicurezza, incrementando la “capacità di resistere al sisma” con opere di rafforzamento progettate ai sensi della normativa del 2008. Gli interventi riguarderanno ad oggi i 152 plessi scolastici che, in base alle verifiche, sono stati giudicati temporaneamente o parzialmente inagibili (esito di agibilità B o C) e che, quindi, si punta a far riaprire a settembre con l’inizio dell’anno scolastico. Mentre 9 temporaneamente inagibili sono da riverificare in modo più approfondito (esito D). Gli interventi e le decisioni sugli edifici gravemente danneggiati saranno, invece, definiti con provvedimenti successivi. Le verifiche sulle scuole - Nelle province interessate il 45% dei plessi ad uso scolastico è agibile, il 38% agibile con provvedimenti. Nelle scorse settimane sono state condotte verifiche dell’agibilità post-sismica su 429 edifici ad uso scolastico nelle quattro province emiliane interessate dal sisma. Di queste, 191 sono risultati agibili, 152 temporaneamente o parzialmente inagibili (esiti B e C), 9 temporaneamente inagibili e da riverificare in modo più approfondito (D) , 65 inagibili (E) e 12 inagibili per rischio esterno (F). In particolare, dei 199 plessi scolastici verificati nella provincia di Ferrara sono 100 quelli agibili, 60 quelli temporaneamente o parzialmente inagibili, 32 inagibili e 5 inagibili per rischio esterno. Nel modenese, su 149 edifici scolastici verificati, 53 sono agibili, 67 parzialmente o temporaneamente inagibili, 23 inagibili e 6 inagibili per rischio esterno. Nella provincia di Bologna su 54 strutture, 22 sono agibili, 25 temporaneamente o parzialmente inagibili e 7 inagibili, mentre in provincia di Reggio Emilia su 27 totali sono 16 quelle agibili, 7 quelle temporaneamente o parzialmente inagibili, 3 quelle inagibili cui se ne aggiunge 1 inagibile per rischio esterno. Il lavoro di verifica è condotto da squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale (circa 300 tra personale appartenente alle Regioni, agli Enti locali, alle Università dell’Emilia Romagna e agli Atenei che operano nell’ambito della rete di laboratori di ingegneria sismica Reluis), ma anche da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate, con il concorso di professionisti formati con corsi specifici (definiti da precedenti protocolli d’intesa siglati con i consigli nazionali di geometri, architetti e ingegneri).  
   
   
ISTRUZIONE TECNICA, INTESA CON ASSOLOMBARDA E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Favorire la diffusione della cultura tecnico-scientifica tra i giovani, potenziare il raccordo tra aziende e sistema educativo (anche attraverso l´incremento dei diversi modelli di alternanza scuola-lavoro e l´utilizzo dell´apprendistato), collaborare alla formazione e all´aggiornamento professionale dei docenti. Sono questi alcuni dei principali obiettivi del Protocollo d´Intesa, sottoscritto da Regione Lombardia, Assolombarda e Ufficio scolastico regionale (Usr) e dedicato, appunto, allo "sviluppo dell´istruzione tecnica". L´accordo - siglato dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Apreacon Alberto Meomartini (Assolombarda) e Giuseppe Colosio (Usr) - rientra nell´ambito dell´impegno prioritario del Governo regionale a creare sempre maggiori sinergie tra il sistema educativo e le imprese, il che rappresenta, spiega l´assessore Aprea "un fattore strategico di crescita e sviluppo del capitale umano e di competitività". Obiettivo dell´intesa è dunque consolidare una rete di scuole e aziende in grado di determinare, attraverso un lavoro comune, i percorsi didattici e formativi di tipo tecnico e professionale più adatti. Fondamentale in questo senso è sostenere lo sviluppo di Comitati tecnici scientifici territoriali. "E´ necessario far conoscere di più ai nostri ragazzi - aggiunge Valentina Aprea - le offerte educative in ambito tecnico e professionale, in modo da dare ai nostri giovani opportunità migliori nel mondo del lavoro, che richiede sempre più profili specializzati e formati in maniera specifica. Per questo abbiamo firmato questa intesa con Assolombarda e Ufficio scolastico regionale e per questo sosteniamo l´attività degli Istituti tecnici superiori, che quest´anno dedicheranno corsi post diploma a settori chiave dell´economia come aeronautica, agro-alimentare, moda, marketing, grafica e comunicazione, casa, biotecnologie".  
   
   
FVG, ISTRUZIONE: APPROVATO PROGRAMMA PER ORIENTAMENTO 2012  
 
Udine, 19 giugno 2012 - Sono il coordinamento e la cooperazione multilivello, ma anche l´accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento unito allo sviluppo della qualità, le due macro aree su cui si incentra il programma delle attività di orientamento per l´anno scolastico 2012-2013. Approvato il 15 giugno dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore all´Istruzione, Roberto Molinaro, il documento di programmazione "fa riferimento - nota lo stesso Molinaro - alla Carta di Genova 2011, approvata dalla Ix Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso novembre". Il programma definisce con precisione le strategie operative a livello regionale, interregionale e nazionale, la tipologia dei servizi offerti e gli interventi previsti a favore dell´innovazione, a supporto degli operatori e per la valorizzazione delle risorse umane. Per il 2012, conferma l´assessore, l´intenzione è dare attuazione ai contenuti della Carta di Genova, promuovendo azioni di sistema volte a rafforzare la reciproca conoscenza, il dialogo e la condivisione di obiettivi con i principali attori istituzionali (scuole, formazione professionale, università, servizi per l´impiego, associazioni di categoria ed altri) che operano nell´orientamento in Friuli Venezia Giulia. I fondi destinati alla realizzazione delle attività programmate ammontano a 1,150 milioni per il 2012 e a 1,115 milioni per il 2013. Inoltre, per quanto concerne l´anno in corso, sono a disposizione ulteriori 90 mila euro per spese connesse all´attività dei Centri e 180 mila euro che verranno utilizzati per un bando riservato a progetti realizzati dalle reti di antidispersione scolastica. Per quanto concerne la macroarea "Coordinamento e cooperazione multilivello" il piano prevede a livello regionale l´assistenza tecnica alle scuole ed alle reti di scuole; progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei Centri di orientamento regionali: la promozione dell´integrazione nel sistema regionale di orientamento ed il sostegno all´innovazione; la partecipazione del sistema di orientamento alla realizzazione del nuovo Piano di Zona 2013/2015. A Livello interregionale è già stato avviato un gruppo di lavoro che unisce Liguria (regione capofila), Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana ed Umbria per la formulazione di una definizione condivisa di orientamento, l´elaborazione di una Carta dei servizi per l´orientamento e la progettazione di interventi mirati ad aumentare le competenze degli operatori. Inoltre, il Friuli Venezia Giulia si è fatto promotore di un progetto interregionale denominato "Costruire un modello e pratiche d´intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento" che ha già raccolto le adesioni di massima di Lazio, Marche, Piemonte, Umbria e Provincia autonoma di Trento. Per quanto riguarda invece l´operatività a livello nazionale, sono previste collaborazioni interistituzionali e la messa a punto di un sistema nazionale e regionale delle anagrafi degli studenti. Il secondo macro obiettivo della Carta di Genova "Sviluppare sistemi di qualità nell´orientamento, che favoriscano l´accesso ai servizi, pongano attenzione ai bisogni dei cittadini e contribuiscano alla crescita dei sistemi, in un´ottica di innovazione" verrà perseguito con l´implementazione di linee di intervento quali il sostegno alle transizioni e la personalizzazione dei servizi; il recupero della dispersione scolastica; l´innovazione ed il potenziamento del sistema informativo; interventi a supporto degli operatori di orientamento; sviluppo della cultura valutativa delle azioni di orientamento. All´attuazione del programma si provvederà mediante piani che saranno proposti dai coordinatori dei Centri di orientamento e verranno approvati dal direttore del servizio regionale Istruzione, Università e Ricerca.  
   
   
SCUOLA, ALLARME DISPERSIONE IN LIGURIA. IN QUATTROMILA ABBANDONANO LE AULE. POTENZIARE POLITICHE ORIENTAMENTO GIOVANI E FAMIGLIE  
 
Genova, 19 Giugno 2012 - Aumenta di quattro punti, passando, in un anno dal 12,4% del 2009 al 16,2% del 2010, la percentuale dei giovani cha abbandonano la scuola dell´obbligo in Liguria. Dati ufficiali Istat in controtendenza nel Nord-ovest, che preoccupano la Regione Liguria. In particolare, la dispersione scolastica in Liguria segna un 16,5% nella scuola secondaria di secondo grado, un 16% nel comparto della formazione professionale e un 29,3 % negli istituti professionali. In tutto 4 mila studenti che hanno lasciato la scuola. Anche se si tratta di stime campionarie, con margini di errore statistico, "siamo tuttavia di fronte a un campanello d´allarme. Dobbiamo comprendere più a fondo il fenomeno e mettere in atto efficaci contromisure", risponde l´assessore all´Istruzione Pippo Rossetti. Per contenere il fenomeno la Regione Liguria ha svolto una ricerca sui ragazzi di terza media e sulle scuole professionali liguri che hanno avuto problemi per conoscere le ragioni della dispersione. "Dobbiamo potenziare l´orientamento, per questo la regione Liguria affiancherà le scuole e le Province per costruire un sistema che aiuti le famiglie ed evitare di relegare, davvero ingiustamente, la scuola professionale in serie B, mentre è proprio da lì che nascono le piccole imprese artigianali che sono l´ossatura della nostra economia", aggiunge Rossetti. L´assessore ha poi reso noto che i venti milioni del fondo sociale europeo del "Progetto Giovani" condiviso con gli assessori al Lavoro e alle Politiche Giovanili Enrico Vesco e Lorena Rambaudi saranno in parte investiti per potenziare le politiche dell´orientamento scolastico.  
   
   
FVG: UN CONCORSO PER MATURARE ETICA FISCALE  
 
Udine, 19 giugno 2012 - Su iniziativa dell´assessore regionale alle Finanze Sandra Savino e con la partecipazione dell´assessore regionale all´Istruzione e università Roberto Molinaro, è stato indetto un concorso di idee aperto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, Università ed Istituti di alta formazione post scuola secondaria di secondo grado (Conservatorio ed Istituti tecnici superiori Its) con sede nel Friuli Venezia Giulia. Oggetto del concorso, presentato il 15 giugno alla stampa nella sede della Regione a Udine, è la realizzazione di un fumetto originale, con relativa ´storyboard´, in formato digitale oppure nel più tradizionale disegno libero sul tema della legalità fiscale. "Il concorso - sottolinea l´assessore Sandra Savino - ha l´obbiettivo di promuovere tra le nuove generazioni il principio dell´etica, della partecipazione responsabile e del rispetto delle regole in materia di legalità fiscale". "Pagare i tributi in Friuli Venezia Giulia - continua l´Assessore - rappresenta un autentico valore aggiunto per la nostra comunità regionale, permettendo lo sviluppo economico e del welfare". "Lavorare per i giovani con i giovani è il metodo scelto per questo concorso - ha detto assessore Molinaro - perché in questo modo si ribadisce la funzione della scuola come punto di mediazione educativa tra i giovani e la società e si valorizza la creatività e la capacità di cogliere l´essenziale proprie dei giovani". Su un tema come quello della fiscalità, necessaria ad assicurare i servizi ai cittadini, "si è scelto - ha concluso Molinaro - di valorizzare l´apporto che le nuove generazioni possono offrire a tutta la società". Le migliori idee verranno premiate durante uno specifico evento, mentre i fumetti verranno stampati e distribuiti nelle scuole, utilizzati come strumenti didattici e saranno oggetto della comunicazione istituzionale regionale.  
   
   
CONCLUSA A BRESSANONE L’INIZIATIVA “SE FACCIO, IMPARO: UN PROGETTO PER UNA SCUOLA APPASSIONANTE”  
 
 Bolzano, 19 giugno 2012 - Si è concluso presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone il progetto “Se faccio, imparo”, iniziativa promossa della ditta “Vetroricerca Glas&modern” di Bolzano e finanziata dal Fondo Sociale Europeo, che ha coinvolto tredici scuole altoatesine, ventisei classi di lingua italiana e tedesca per un totale di 600 allievi. Presente alla cerimonia anche la sovrintendente per le scuole di lingua italiana, Nicoletta Minnei. Si è svolta nei giorni scorsi nell’aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone la cerimonia conclusiva del progetto “Se faccio, imparo”, iniziativa che ha coinvolto tredici scuole altoatesine, ventisei classi di lingua italiana e tedesca per un totale di 600 allievi. Presenti alla cerimonia il primo cittadino brissinese Albert Pürgstaller, il preside della Facoltà, Franz Comploi, e la sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei, i quali hanno sostenuto l’importanza dell’iniziativa che ha consentito agli alunni di sviluppare la loro manualità per promuovere nuovi approcci educativi e più stimolanti metodi d’insegnamento. Nell’ambito del Progetto Fse che coinvolge, ormai da anni presso la sede della ditta “Vetroricerca Glas&modern” di Bolzano allievi ed anche esperti di tutto il mondo impegnati nella sperimentazione artistica e tecnologica dei prodotti vetrari, sono stati proposti percorsi d’apprendimento strutturati e programmati con le istituzioni coinvolte. L’intero progetto ha coinvolto per oltre un anno di lavoro, tecnici/allievi esperti di Vetroricerca, docenti e dirigenti scolastici ed è stato offerto alla comunità grazie ai finanziamenti concessi dall’ufficio Ripartizione Europa della Provincia per la formazione di “Esperti tecnici della lavorazione artistica del vetro”. Tecnica, tecnologia, arte e sperimentazione sono stati integrati ai programmi curriculari tradizionali con modalità didattiche innovative, offrendo ai partecipanti l’occasione per “apprendere attraverso il fare”. Il “veicolo didattico” è stato il vetro, un materiale che ha un’età lunga quasi quanto quella dell’uomo e rappresenta un elemento imprescindibile della sua storia. Elemento totalmente riciclabile è da un ventennio protagonista di un’evoluzione tecnologica straordinaria che l’ha visto materiale privilegiato nel mondo dell’architettura contemporanea, del design, dell’industria, nella realizzazione di protesi per la medicina, nei settori del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile. Tutti argomenti che hanno consentito agli esperti di progettare percorsi formativi specifici, con target didattici che sono stati adattati alle esigenze delle singole scuole. Le metodologie didattiche utilizzate hanno compreso la manipolazione e la simulazione e quindi il coinvolgimento attivo degli alunni, senza perdere di vista una condizione imprescindibile per l’apprendimento e cioè che l’esperienza sia accompagnata dal pensiero. L’intervento didattico, il monitoraggio dei processi e la verifica dei risultati sono stati seguiti in maniera approfondita dal comitato tecnico scientifico della Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone, diretto dalla Vicepreside Liliana Dozza, che ha presentato i risultati dei dati raccolti. Di particolare interesse, secondo la professoressa Liliana Dozza, i disegni dei bambini della scuola per l’infanzia, quelli che raccontano “quello che voglio fare” nel laboratorio del vetro, quelli che raccontano il lavoro nel laboratorio, quelli che raccontano l’esperienza fatta («Sono io che faccio il vetro»), ma anche gli aspetti della vita quotidiana «riscoperti» con uno sguardo diverso. Il progetto «Se faccio, imparo», secondo la docente, ha evidenziato che la scuola è viva, che ci sono insegnanti appassionati e appassionabili, che i desideri dei ragazzi scaturiscano dalle passioni degli adulti, che i bambini hanno “l’intelligenza” nelle mani e che sono spesso proprio questi percorsi a dare spazio a quei bambini/ragazzi insofferenti, agitati, distratti che attraverso esperienze pratiche manuali trovano l’opportunità di ritrovarsi.  
   
   
SCUOLE DELL’INFANZIA: LA REGIONE TOSCANA CONFERMA E RILANCIA. ROSSI: “TROVEREMO I 6,5 MILIONI NECESSARI A SALVARE LA SCUOLA PER 3.200 BAMBINI”  
 
 Firenze, 19 giugno 2012 – “Oggi in Giunta abbiamo deciso di salvare la scuola dell’infanzia per 3.200 bambini toscani”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commenta una comunicazione svolta dalla sua vice Stella Targetti, con delega all’istruzione, nella seduta odierna della Giunta regionale. “Il governo centrale ha tagliato i fondi e noi, oggi, abbiamo deciso di finanziare le sezioni per circa 6,5 milioni di euro: troveremo quei soldi, anche se dovremo tagliare altre spese. Poco importa che la competenza, sul piano formale, non sia nostra ma sia del governo centrale: non vogliamo lasciare sole 3.200 famiglie e così, oltretutto, diamo – conclude Rossi – un contributo all’occupazione femminile”. Già dall’anno 2009/2010 il Ministero Istruzione ha di fatto bloccato, in tutta Italia, l’organico delle scuole statali dell’infanzia alla consistenza dell’anno scolastico precedente. Con il passare degli anni ciò ha prodotto liste d’attesa. Dal 2009 la Regione Toscana, per scelta politica, interviene con suoi finanziamenti sostitutivi attraverso le cosiddette “sezioni Pegaso”: negli ultimi tre anni – ha ricordato Stella Targetti nella sua comunicazione in Giunta – sono state finanziate nel complesso ben 235 sezioni (40 nel 2009/10 – 97 nel 2010/11 – 98 nel 2011/12) per complessivi 470 insegnanti (80 – 194 – 196) e per un totale di circa 5.850 bambini accolti nei tre anni (850 – 2.500 – 2.500). Nel triennio Regione Toscana ha investito nelle “sezioni Pegaso” 12,8 milioni di euro (1,8 – 5,5 – 5,5). Per l’anno scolastico prossimo (2012/2013) gli uffici regionali, su input della vicepresidente Targetti, hanno realizzato una rilevazione dei bisogni sul territorio e ciò ha evidenziato una crescita delle richieste: è stata richiesta l’attivazione di 122 sezioni complessive per 244 insegnanti, corrispondenti a circa 3.200 bambini a oggi in lista d’attesa. Il contributo necessario – ha sottolineato Stella Targetti nella sua comunicazione – è, appunto, di 6 milioni e mezzo di euro.  
   
   
CAMPANIA, LIBRI IN BRAILLE: DA OGGI È POSSIBILE CONSEGNARE I MODULI IN REGIONE PER LA DOTE SCUOLA RISERVATA AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ VISIVA. COINVOLTO ANCHE IL PROVVEDITORATO  
 
Napoli, 19 giugno 2012 - "Abbiamo anticipato al massimo le procedure per la fornitura dei testi in braille, in formato elettronico e a caratteri ingranditi, riservati agli alunni con disabilità visiva della campania per l´anno scolastico e formativo 2012/2013. Da oggi è possibile scaricare dall´home page del sito della Regione (www.Regione.campania.it) o dal Burc il modulo con cui si ha diritto alla dote scuola." Così l´assessore regionale all´Assistenza sociale Ermanno Russo. "Sul sito internet di Palazzo Santa Lucia e sul Bollettino ufficiale sarà possibile anche visionare e scegliere, dall´elenco dei soggetti in possesso dei requisiti per la trascrizione, il fornitore a cui si ritiene opportuno rivolgersi. Quest´ultimo va inserito, insieme al nome del dirigente scolastico o del tutor della scuola che si frequenta, nell´apposita domanda da compilare e consegnare entro il prossimo 15 ottobre, a mano o a mezzo posta (anche elettronica certificata), presso gli uffici regionali del settore Assistenza sociale del Centro Direzionale di Napoli, isola A6", prosegue l´assessore. "Per limitare il più possibile ritardi e disagi per gli utenti, quest´anno abbiamo previsto procedure ancora più rapide e, ciò che è importante, diversificate. Con un primo avviso pubblico, i cui esiti sono resi noti oggi sul Burc, abbiamo infatti selezionato - spiega Russo - i soggetti ritenuti idonei alla trascrizione di testi in braille, formato elettronico e a caratteri ingranditi. Con un secondo avviso pubblico, presente sempre oggi sul Bollettino ufficiale, abbiamo invece previsto l´assegnazione per ciascun alunno con disabilità visiva della Campania di una dote scuola di importo non superiore a 1800 euro per la scuola primaria e non superiore a 3200 euro per gli altri gradi di istruzione. "Per rendere ancor più trasparente la concessione della dote scuola, abbiamo anche indicato ai soggetti fornitori i costi massimi per le trascrizioni, che se sforati costituiranno uno dei casi specifici in cui è prevista la revoca della dote scuola ed il mancato rimborso a questi ultimi da parte della Regione. L´assessorato all´Assistenza sociale avvierà un monitoraggio sulla qualità delle forniture, verificando la soddisfazione degli alunni e delle famiglie rispetto ai tempi di consegna dei testi, all´assistenza e alla qualità del lavoro svolto dai soggetti a cui si sono rivolti per la trascrizione. "Per addivenire sempre più ad una presa in carico globale da parte delle istituzioni dell´alunno con disabilità visiva, abbiamo infine provveduto a coinvolgere la Direzione scolastica regionale, comunicando al Provveditorato le opportunità che fornisce la Regione e chiedendo di diffondere a tutte le scuole del territorio campano informazioni e notizie sullo strumento della dote scuola", conclude Russo  
   
   
PARMA: PALESTRE: RIAPRONO ITIS E BODONI NON ESSENDO STATI RISCONTRATI PROBLEMI ALLA STRUTTURA, LE DUE STRUTTURE SONO DI NUOVO UTILIZZABILI  
 
Parma, 19 giugno 2012 – Anche per le palestre dell’Itis Da Vinci e dell’Itc Bodoni le verifiche eseguite dalla Provincia non hanno rivelato problemi e quindi le due strutture sono da oggi di nuovo utilizzabili. Questa riapertura segue quella della palestra dell’Istituto Sanvitale aperta al pubblico già dalla scorsa settimana. Intanto i tecnici proseguono i controlli sugli altri edifici, così come deciso dalla Provincia in via precauzionale dopo le scosse del 20 e 29 maggio. Ancora chiuse in via temporanea le palestre degli istituti superiori Ipsia Levi, Del Chicca, Oltretorrente, Magistrali Ulivi, Marconi, Romagnosi; Itsos di Fornovo, Itis Galilei di San Secondo; a Fidenza Ipsaa Solari, Its Paciolo, Itis Berenini.  
   
   
TRENTO: SCUOLA DELL’INFANZIA, VIA AL PROGRAMMA 2012-2013  
 
 Trento, 19 giugno 2012 - Nella seduta del 15 giugno, la Giunta ha approvato la delibera, proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente l’adozione del Programma annuale della scuola dell’infanzia per l’anno scolastico 2012-2013. Per l’a.S. 2012-2013 risultano utilmente iscritti alla scuola dell’infanzia n. 16.101 bambini. Rispetto all’anno scolastico in corso 2011/12 si è avuto un incremento di n. 47 bambini, pari a + 0,29%.. Per la determinazione del numero di sezioni sono stati seguiti i criteri già applicati negli ultimi due anni scolastici, con sempre minore incidenza delle utenze fuori area che sono significativamente rientrate: le scuole e le famiglie hanno mostrato, infatti, di aver compreso l’opportunità dell’iscrizione alla scuola della propria area di utenza. Al servizio di prolungamento d’orario risultano iscritti n. 8.473 bambini con un incremento del 2,79% rispetto all’anno scolastico in corso. Vengono confermate anche per l’a.S. 2012/2013 le assegnazioni d’organico flessibili nelle scuole dell’infanzia a c.D. Sezione “ridotta”, dove una sezione viene mantenuta o attivata per un numero contenuto di bambini. È confermata la possibilità di potenziamento: riguarda assegnazioni fino a 16 unità di personale a 12,5 ore settimanali con individuazione delle scuole cui assegnare le risorse effettuate con successivo atto dirigenziale in base ai criteri definiti. La seconda linea di intervento riguarda la possibilità di destinare risorse aggiuntive per favorire l’ingresso anticipato alla scuola dell’infanzia con il mese di gennaio dei bambini che compiono tre anni nei mesi di febbraio e marzo dell’anno scolastico di prima iscrizione. La delibera, nella versione integrale, si può consultare e scaricare sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it, a partire dal prossimo martedì 19 giugno 2012.  
   
   
ENERGIOCHI: IL CONCORSO DIDATTICO IN NOMINATION AWARDS 2012 PREMIO UE SOSTENIBILITA´ AMBIENTALE. LAVORO CORALE STUDENTI  
 
L´aquila, 19 giugno 2012 - Energiochi, il concorso che ha coinvolto tutte le scuole abruzzesi, e che punta le sue basi su un´attenta e validissima attività didattica, è stato inserito nella cinquina per gli Awards, l´ambito riconoscimento europeo che sarà assegnato nei prossimi giorni. Non era mai accaduto che tra le nomination per la categoria "Istruzione", nell´ambito del premio Awards 2012 della Campagna europea Sustainable Energy Europe, fosse segnalato il lavoro di oltre 10 mila studenti di una regione italiana. Ora i responsabili del progetto Energiochi si apprestano a partire per Bruxelles, dove, martedì prossimo, 19 giugno, si svolgerà la cerimonia ufficiale di premiazione, nella prestigiosa Albert Hall. Ai vincitori verrà conferita una preziosa statuetta che riproduce il logo della Campagna See. La manifestazione si inserisce nella settimana europea dell´energia sostenibile e, più in generale, nella campagna europea per l´energia sostenibile. L´obiettivo del concorso internazionale è puntare i riflettori sulle iniziative più lodevoli e innovative nel settore dell´energia sostenibile, premiando i progetti più meritevoli. Possono vincere sia proposte elaborate nell´Ue, che a livello internazionale. Il concorso Energiochi, organizzato dal Servizio Politica energetica della Regione Abruzzo, unitamente al Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, all´Ufficio scolastico regionale ed alle Università dell´Aquila, Teramo, Chieti e Pescara, giunto alla sua settima edizione, rappresenta un autentico laboratorio didattico sul territorio. "I nostri ragazzi under 16 sono l´eccellenza in Europa - riconosce l´assessore Mauro Di Dalmazio - piccoli campioni che crescono nella nostra terra, dove nasce il seme della continuità nella promozione della sostenibilità ambientale". Nei giorni scorsi, a Chieti, giovanissimi in rappresentanza di oltre 10 mila studenti abruzzesi, hanno festeggiato la nomination. Oggi i protagonisti, piccoli e grandi, del mondo della scuola e delle istituzioni, guardano all´Europa con il fiato sospeso, sapendo di essere "osservati speciali" dalla Commissione europea. Il concorso ha ricevuto già il plauso della Regione Ile de France e il riconoscimento "Un bosco per Kyoto". In occasione della Settimana dell´Energia sostenibile è possibile partecipare in tutta Europa a conferenze, workshop, attività didattiche e visite ad aziende ed impianti che producono o utilizzano energia rinnovabile e tecnologie per l´efficienza energetica.  
   
   
GLI EUROPEI SI STANNO PREPARANDO PER IL PIÙ GRANDE TELESCOPIO OTTICO/INFRAROSSO  
 
Bruxelles, 18 giugno 2012 - L´eso (European Southern Observatory, Osservatorio europeo meridionale) ha annunciato che costruirà il più grande telescopio ottico/infrarosso al mondo come parte del programma E-elt (European Extremely Large Telescope). Il progetto, che comprende un telescopio con uno specchio segmentato di quasi 40 metri che aiuterà gli astronomi a risolvere i rompicapo relativi all´Universo, ha recentemente ricevuto il via libera del Consiglio dell´Eso ed è in attesa della ratifica di quattro cosiddetti voti ad referendum. E-elt, dicono i ricercatori, è programmato per avere inizio dopo il 2020 e supererà quello che è attualmente il più grande telescopio ottico raccogliendo 13 volte più luce. L´ubicazione del nuovo telescopio è il Cile, più precisamente sul Cerro Armazones, vicino all´Osservatorio del Paranal dell´Eso a La Silla. Vi è un forte supporto al progetto da parte degli stati membri dell´Eso. Alla riunione del Consiglio dell´11 giugno, Austria, Repubblica ceca, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera hanno dato la loro approvazione al progetto, mentre nel prossimo futuro si aspettano i voti affermativi da parte di Belgio, Italia, Finlandia e Regno Unito. In una dichiarazione, l´Eso ha detto che a parte le prime opere civili, le spese per le componenti inizieranno solo quando i finanziamenti promessi dagli stati membri non supereranno il 90 % dei 1100 milioni di euro di costo per il completamento (in base ai prezzi del 2012). I contributi sono stati concordati nei principi di finanziamento approvati dal Consiglio l´inverno passato. Entro il 2013, al fine di rispettare il programma e garantire di soddisfare le condizioni, devono essere approvati i primi grandi contratti industriali E-elt e devono essere assegnati importanti finanziamenti. Oltre ai membri che hanno già approvato il progetto e ai voti in sospeso, si prevede che anche il Brasile approvi il programma. "Questo è un risultato eccellente e un grande giorno per l´Eso," ha detto il direttore generale dell´Eso Tim de Zeeuw dopo l´approvazione del progetto. "Noi adesso possiamo andare avanti come previsto con questo progetto gigantesco." L´eso ha affermato che i primi contratti per il telescopio sono già stati assegnati. Un contratto è stato firmato per iniziare uno studio progettuale di dettaglio per lo specchio adattivo M4 per il telescopio. L´organizzazione ha sottolineato che è stato importante far partire i lavori iniziali. Lo specchio M4 è parte del sistema ottico adattivo del E-elt, che correggerà gli effetti di offuscamento generati sia dalla turbolenza nell´atmosfera che dagli effetti del vento sulla struttura del telescopio. Una volta installato, questo specchio deformabile permetterà al E-elt di raggiungere la massima risoluzione teorica possibile nelle sue osservazioni. Ricercatori sono anche al lavoro sulla progettazione dettagliata del percorso della strada di accesso alla sommità del Cerro Armazones. Le opere civili, come la preparazione della strada di accesso alla sommità e il livellamento della cima stessa, inizieranno più avanti quest´anno. "Il E-elt manterrà l´Eso in una posizione predominante nei prossimi decenni e porterà a straordinari risultati scientifici," ha detto il Presidente del Consiglio, Xavier Barcons. Per ulteriori informazioni, visitare: European Southern Observatory (Eso): http://www.Eso.org/public/  E-elt dell´Eso: http://www.Eso.org/public/teles-instr/e-elt.html    
   
   
VDA, RISCHIO SISMICO: APPROVAZIONE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI  
 
Aosta, 19 giugno 2012 - Gli eventi sismici dell’Abruzzo prima e dell’Emilia adesso hanno richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sul rischio sismico, anche in aree come quelle piemontese e valdostana dove, oggettivamente, i livelli di pericolo (intesi come accelerazioni massime di un evento) sono bassi. A livello regionale, si era operato a livello di zonizzazione sismica nel 2003, classificando 71 comuni della Regione in area a bassa sismicità (Zona 4), mentre 3 Comuni sono stati classificati in Zona 3 (Courmayeur, Pré-saint-didier, Valtournenche), mentre a seguito dell’entrata in vigore, il 1 luglio 2009, del decreto del Ministro delle infrastrutture del 14 gennaio 2008, recante “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”, si è ritenuto necessario disciplinare ulteriormente la materia. Nel giugno del 2010 era stato quindi presentato un primo testo di legge al Consiglio regionale sul quale sono state presentate diverse osservazioni in relazione alle ricadute sul territorio della normativa e all’esigenza di tutelare la pubblica incolumità in conseguenza di eventi sismici. Nel frattempo la normativa sismica aveva subito una drastica evoluzione con una Sentenza della Corte Costituzionale che ha obbligato a rivedere l’impostazione della norma stessa, anche richiedendo un parere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Alla luce di tali osservazioni e tenendo presente anche l’evoluzione normativa nelle altre regioni e quella giurisprudenziale, è stato quindi predisposto un nuovo testo del disegno di legge che tiene conto inoltre anche della recente evoluzione normativa della disciplina urbanistica, appena approvata dal Consiglio regionale. Con il disegno di legge si ribadisce l’obbligo della progettazione delle costruzioni, sia pubbliche che private, con criteri sismici su tutto il territorio regionale e per tutti i Comuni, indipendentemente dalla zona sismica di appartenenza, con alcuni chiarimenti rispetto alle costruzioni nei centri storici. L´avvio e la realizzazione dei lavori sono subordinati alla denuncia e al contestuale deposito da parte del costruttore presso il Comune competente per territorio, trenta giorni prima dell’inizio dei lavori oppure contestualmente alla richiesta del titolo abilitativo ai sensi della normativa urbanistica vigente del progetto esecutivo. Il progetto deve essere accompagnato da una dichiarazione del progettista che asseveri il rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e la congruità tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, nonché il rispetto delle eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. Su un campione almeno del 10% è previsto che sia periodicamente effettuato un controllo puntuale dei contenuti della progettazione. L’assessore Marco Vierin sottolinea che “Il recente sisma emiliano ha evidenziato, una volta di più, come la risposta degli edifici ad un evento è in funzione delle sue caratteristiche costruttive. Queste considerazioni collocano il tema sismico tra gli eventi pericolosi da prendere in considerazione nello sviluppo dell’attività edilizia regionale, nella consapevolezza, però, che gli altri rischi di natura idrogeologica (frane, inondazioni e valanghe) rappresentano un pericolo più immediato e rilevante. Il nuovo testo, anche frutto dell’esperienza delle altri regioni, è fortemente improntato alla responsabilizzazione del progettista e alla semplificazione per i cittadini. Da un punto di vista tecnico, come le esperienze giapponesi e americane dimostrano chiaramente, adeguate tecniche costruttive permettono di realizzare strutture in grado di resistere a sismi di notevole intensità. Lo stato di conservazione del patrimonio edilizio rappresenta, quindi, il punto di partenza di ogni valutazione. Bisogna quindi dare al cittadino la garanzia che gli interventi siano progettati e realizzati a regola d’arte e che l’amministrazione pubblica vigila che ciò avvenga. Bisogna però anche semplificare le procedure, per cui è previsto che unico interlocutore divenga il Comune dove devono essere depositati anche i progetti delle strutture, che oggi sono invece portati in Regione.”  
   
   
TRASPARENZA AMBIENTALE, SI CDM A LEGGE BASILICATA  
 
Potenza, 19 giugno 2012 - "Nella seduta di venerdì scorso, il Consiglio dei Ministri ha esaminato varie leggi regionali e delle Province autonome su proposta del ministro per gli affari regionali, Piero Gnudi. Nell’ambito di tali provvedimenti, il Consiglio ha deliberato la non impugnativa per la legge della Regione Basilicata n. 6 del 26 aprile 2012 sulle ‘Disposizioni concernenti norme per l´accesso e la trasparenza in materia ambientale’”. Lo rende noto il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio (Ial), primo firmatario della legge, per il quale “si tratta di un risultato molto importante per la nostra Regione poiché il Governo ha ritenuto legittimi i contenuti di una legge che, in particolare, mira ad evitare che ci siano ombre su procedimenti e verifiche ambientali. Attraverso la legge infatti, la trasparenza viene qui intesa come accessibilità totale, quale accesso da parte dell’intera collettività a tutte le ‘informazioni pubbliche’, secondo il paradigma della ‘libertà di informazione’ dell’open government di origine statunitense. La legge approvata oggi può rappresentare la rinnovata frontiera per un corretto rapporto tra il cittadino e l’amministrazione”. “Una risposta concreta e riconosciuta dal Governo centrale – continua il presidente di ‘Io Amo la Lucania’ – che fa riflettere anche tutti coloro che non hanno creduto subito a questa legge tanto da definirla come un effetto di mero populismo. Oggi invece, la nostra regione, ha finalmente gli strumenti per definirsi riconoscibile al di là degli atti burocratici e delle mere dichiarazioni di buone intenzioni. Esistono certamente tante leggi nel nostro Stato, come nella nostra Regione. Ma ne esistono anche poche di buone. Con questa legge, abbiamo voluto aggiungere al patrimonio dei lucani un’affermazione di principio dove si possono riconoscere ed essere fieri di appartenere ad una regione che ne fa una pratica azione quotidiana” Riferendosi al momento di totale confusione che la Basilicata sta vivendo in termini di chiarezza sull’ambiente, e in particolare alle vicende concernenti l’inceneritore Fenice e dunque all’accertamento delle reali responsabilità e delle possibili soluzioni, Navazio vede questa legge anche “come uno strumento attraverso il quale si possa assicurare il rientro in un minimo di legalità nella nostra Regione. La legge infatti, definisce innanzitutto il principio ispiratore dei comportamenti della Regione affinché l’informazione ambientale venga sistematicamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici in forme o formati facilmente consultabili. Un principio cardine se vogliamo recuperare la credibilità tra i cittadini”. Tra gli effetti della legge figura la definizione del diritto di accesso all’informazione ambientale a chiunque ne faccia richiesta e senza che questi debba dichiararne il proprio interesse, così come previsto dall’art. 2. L’art.1 definisce il principio ispiratore dei comportamenti della Regione e infine, l’art. 3, demandando alla Giunta regionale la stesura di un formale regolamento, declina le linee guida alle quali lo stesso dovrà attenersi.  
   
   
INCENDI - SPOSTAMENTO CANADAIR DA GALLURA, CAPPELLACCI A GABRIELLI "NON SI PUÒ SGUARNIRE TERRITORIO PIÙ MARTORIATO"  
 
Cagliari, 19 Giugno 2012 - Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha espresso grave preoccupazione per la decisione di invertire gli schieramenti della flotta aerea dello Stato tra le città di Olbia e Cagliari nella campagna antincendi in Sardegna "Tale decisione - sottolinea il Governatore in una lettera al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli - avrà come principale effetto quello di sguarnire il territorio della Gallura, storicamente martoriato più degli altri territori della Sardegna dalla piaga dei roghi estivi, di un presidio fondamentale contro gli incendi". Per il presidente della Regione, proprio le specificità degli scenari emergenziali del territorio gallurese, caratterizzati dall’elevata velocità dei fronti del fuoco, giustificano la permanenza ad Olbia della base dei velivoli Cl415 (Canadair) che, com´è noto, sono i mezzi che meglio possono garantire interventi rapidi (entro 10-15´) che risultano i più efficaci contro gli incendi. "Pertanto - conclude Cappellacci - chiedo la convocazione urgente di un incontro nel corso del quale poter approfondire la tematica in oggetto e addivenire a possibili soluzioni condivise".  
   
   
ISCHIA: IERI EROGATI 37MILA METRI CUBI DI ACQUA. OGGI VERTICE CON L´EVI  
 
Napoli, 19 giugno 2012 - "Sono stati garantiti ieri all´isola di Ischia ben 37mila metri cubi di acqua, 4mila in più rispetto a quanto previsto dal Piano d´ambito dell´Ato ed anche rispetto a quelli erogati sabato." Così l´assessore all´Ambiente e Ciclo integrato delle acque della Regione Campania Giovanni Romano. "Durante lo scorso week end - ha detto Romano - che si è caratterizzato per le elevate temperature e la siccità delle sorgenti che alimentano l´acquedotto del Sarno, la Regione Campania è riuscita a garantire in tutto il territorio regionale gli standard previsti. Non vi sono state, infatti, carenze idriche nelle zone normalmente critiche come l´area torrese-stabiese e l´intero comprensorio vesuviano. Per quanto riguarda il caso Monteruscello, stamattina gli uffici del mio assessorato hanno convocato la ditta che gestisce il serbatoio per chiedere spiegazioni in merito al mancato presidio dell´impianto nella serata di venerdì scorso: la Regione valuterà la possibilità di rivalersi in danno per i disagi creati. Domani, inoltre, i tecnici del Ciclo integrato delle acque si recheranno sull’isola per incontrare i vertici dell´Evi Spa e i sindaci", ha concluso Romano.  
   
   
AULLA, L’ARTE E L’ARCHITETTURA PER RENDERE IL NUOVO ARGINE BEN INSERITO NEL TERRITORIO  
 
Firenze, 19 giugno 2012 – Il nuovo argine sul Magra dovrà garantire Aulla dal rischio di esondazioni. Il suo principale obiettivo sarà dunque la sicurezza. Ma quest’opera si inserirà nel contesto cittadino e quindi dovrà essere realizzata in modo da renderla il più possibile integrata con l’ambiente circostante. Di questo ultimo tema si è parlato nel corso di un incontro svoltosi in Regione Toscana. Alla vigilia dell’avvio dei lavori di costruzione dell’argine il presidente Enrico Rossi, l’assessore all’urbanistica Anna Marson e il sindaco di Aulla Roberto Simoncini hanno concordato, insieme ai tecnici regionali, di predisporre in tempi rapidi un intesa per l’ attivazione di ogni utile iniziativa capace di favorire l’inserimento dell’opera nel paesaggio e, anzi, di offrire un’occasione di espressione artistica anche attraverso il ricorso a specifiche tecniche architettoniche e paesaggistiche (per esempio la cosiddetta land art, arte del territorio) . Nell’accordo sarà prevista anche la realizzazione di un parco fluviale attrezzato lungo il fiume. Il presidente, nelle vesti di commissario per la ricostruzione ha annunciato che nei prossimi giorni saranno individuate e messe a disposizione le risorse necessarie a questo intervento. I tre km di argine potranno quindi assolvere alla loro funzione protettiva offrendo però anche stimoli visivi e artistici e garantendo uno spazio di fruibilità per chi vorrà passeggiare lungo il fiume.  
   
   
DALLE NUOVE OPERE SUL SINNI, MIGLIORE L’APPROVVIGIONAMENTO NEL SALENTO”  
 
Bari, 19 giugno 2012 - "Senza utilizzare troppe parole di celebrazione e di autocelebrazione, va detto che le opere di potenziamento dell´acquedotto del Sinni miglioreranno l´approvvigionamento idrico di una vasta area del Salento, intersecando un sito storico di Acquedotto pugliese, il serbatoio di San Paolo". Lo ha detto l´ Assessore alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati, inaugurando ieri i primi due interventi sull’Acquedotto del Sinni realizzati dall’Acquedotto Pugliese. Il primo lotto consiste nella condotta adduttrice che va dal Torrino di Monte Ciminiello, sull’Acquedotto del Pertusillo, al nuovo serbatoio di San Paolo, lunga circa 25 km, mentre il secondo lotto riguarda l’ampliamento del serbatoio di San Paolo, che vanta una capacità di 70.000 mc. A questi due lotti se ne aggiungerà un terzo - attualmente in appalto - che riguarda la condotta adduttrice dal nuovo Serbatoio di San Paolo fino al serbatoio di Seclì, per un totale di circa 60 km di condotte dal diametro di 1200 mm. L’investimento complessivo permetterà così l’incanalamento verso il centro e basso Salento di una portata di acqua potabile di circa 1,5 metri cubi al secondo. Questo consentirà un sostanziale miglioramento della sicurezza del sistema idropotabile complessivo della Puglia meridionale e un potenziamento delle capacità di trasporto. "L´opera - ha spiegato Amati - è stata realizzata con un investimento di circa 39 milioni di euro, grazie al quale si ridurranno ulteriormente gli sprechi e migliorerà il servizio di fornitura ai cittadini. Il taglio del nastro di oggi rappresenta un´ennesima dimostrazione del fatto che esercitiamo costantemente il compito che ci è stato assegnato di servire tutto il territorio pugliese, anche nei suoi meandri più lontani". L’opera è stata dedicata all’Ing. Achille Cusani, acquedottista, progettista della prima opera che portò l’acqua al Salento nei primi anni del ‘900 e autore del volume “Il grande sifone del salento”, edito da Laterza e figli, Bari 1928. Scoprendo la targa commemorativa, Amati ha ricordato la figura di Cusani, sottolineando che " la sua è stata una grande opera che aprì uno storico dibattito ingegneristico finalizzato ad assicurare lo scorrimento dell´acqua a pelo libero fino al Salento. Onorare queste personalità - ha concluso - che ci consegnarono, oltre che le opere, la memoria di una grande epopea, è ciò che riscalda le nostre fredde stagioni".  
   
   
CONDOTTA OFANTO: RICHIESTO STATO EMERGENZA A PROTEZIONE CIVILE  
 
Bari, 19 giugno 2012 - "Per fronteggiare il rischio imminente di rottura della condotta Ofanto, che lascerebbe a secco diverse zone della Puglia, ho richiesto al capo Dipartimento della Protezione civile Prefetto Franco Gabrielli l´emanazione di un´ordinanza che permetta di dichiarare lo stato d´emergenza e quindi di accelerare i procedimenti amministrativi utili alla realizzazione degli interventi urgenti di mitigazione del fenomeno di dissesto, causato da un movimento franoso in corso nell´area del Comune di Melfi". Lo ha reso noto il 15 giugno l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, che ha inviato una lettera al Capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli. "Alla luce della necessità di realizzare gli interventi nel più breve tempo possibile e dell´evoluzione assunta dal fenomeno - ha detto Amati - ho richiesto in particolare a Gabrielli la nomina di un Commissario delegato con specifici poteri derogatori che possano assicurare la celere realizzazione delle opere, che continuando a seguire le vie amministrative ordinarie, potrebbero risultare tardive, mettendo in serio pericolo la pubblica e privata incolumità e l´approvvigionamento idrico per una cospicua parte della Regione Puglia". Nella lettera Amati ha spiegato che si tratta di una grave situazione di dissesto idrogeologico di un versante sito in agro del Comune di Melfi (Pz), ai piedi del quale scorre il fiume Ofanto e che la frana sta interessando primarie infrastrutture di pubblica utilità (la Strada Statale 401 “dell’Alto Ofanto e del Vulture” e la linea Ferroviaria “Avellino -Rocchetta Sant’antonio) e un tronco dell’Acquedotto Pugliese dell’Ofanto, destinato a servire il fabbisogno potabile e di prima necessità di gran parte della comunità pugliese. Amati ha inoltre spiegato che dal 2009 sono stati convocati tavoli tecnici nel corso dei quali è più volte emersa la veloce e pericolosa evoluzione del fenomeno gravitativo. Tecnici di Acquedotto pugliese e del Politecnico di Bari dunque, hanno elaborato ipotesi progettuali di sistemazione provvisoria e definitiva de tronco di acquedotto coinvolto nel dissesto e di realizzazione di un appropriato sistema di drenaggio superficiale e profondo dell´area di frana. Nell’ambito delle riunioni tecniche si è concordato allora di sviluppare, con oneri a carico dell’Aqp, l’ipotesi di sistemazione provvisoria della condotta allo scopo di salvaguardare, in tempi brevi, la funzionalità del sistema idrico dell’Acquedotto Pugliese nelle more dell’attuazione di interventi maggiormente risolutivi. Questi ultimi prevedono la sistemazione idrogeologica del fenomeno franoso attraverso la delocalizzazione definitiva del tronco, il cui primo stralcio ad oggi risulta già inserito nell’Accordo di Programma sottoscritto nel dicembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Basilicata ed autorizzato per una spesa di 400.000 €. In considerazione però della complessità degli interventi atti a garantire una soluzione definitiva della problematica, i cui tempi di attuazione non sono conciliabili con la situazione di emergenza che si è andata delineando, l’Acquedotto Pugliese ha elaborato, a sua cura e spese, un progetto esecutivo che prevede la realizzazione di un by-pass provvisorio dell’Acquedotto dell’Ofanto, consistente in una variante provvisoria in sito (a monte cioè della strada statale e della ferrovia), di importo pari a 2,7 M€, la cui spesa è già stata autorizzata dall’Autorità Idrica Pugliese (ex Ato Puglia) nel Programma Operativo Triennale 2010-2012. Si tratta di un progetto rispetto al quale Acquedotto pugliese ha recepito una serie di pareri e nulla osta previsti dalla normativa vigente, ma sta incontrando una serie di complessità procedurali che stanno rallentando l´iter di realizzazione delle opere.  
   
   
BOLZANO: ELABORATE LE PROPOSTE PER LA RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO CAUSATO DALLE MOTO  
 
 Bolzano, 19 giugno 2012 - Sensibilizzare la popolazione, effettuare controlli e proibire il transito delle moto più rumorose ed inquinanti nelle zone particolarmente sensibili come i parchi naturali e le are protette. Queste, in sintesi, le proposte approvate da un’apposita commissione di specialisti costituitasi per analizzare le possibili misure da attuare a livello provinciale per limitare i danni causati dall’inquinamento acustico, soprattutto quello causato dalle moto. La commissione è costituita da vari specialisti del settore, rappresentanti degli uffici provinciali competenti, del Consorzio dei Comuni, della federazione delle associazioni che si occupano della tutela della natura, dal Centro consumatori e da numerosi Comuni. La Commissione è stata istituita su incarico della Giunta provinciale la quale ha delegato alla Ripartizione servizi stradali e mobilità l’elaborazione di una serie di misure efficaci per limitare l’inquinamento acustico, incentivare la sicurezza stradale e verificarne concretamente le possibilità di realizzazione pratica. Il direttore dell’Ufficio aria e rumore in seno all’Agenzia provinciale per l’ambiente, Georg Pichler, sottolinea che da parte dei membri della commissione e della popolazione nel suo complesso è emersa una notevole consapevolezza delle problematiche legate all’inquinamento acustico soprattutto per quanto riguarda zone particolarmente sensibili del territorio provinciale come appunto i parchi naturali, le zone protette ed i valichi alpini. Dai lavori della commissione è quindi emersa l’esigenza di proseguire la campagna di sensibilizzazione a livello provinciale già posta in atto da parte del Consorzio dei Comuni, e di sostenerla con ulteriori misure di carattere amministrativo. In questo ambito la Commissione suggerisce di intensificare la collaborazione con le polizia municipale anche allo scopo di rendere più incisivi i controlli sulla velocità e la rumorosità dei veicoli a due ruote nei punti più nevralgici dei centri abitati. Un´altra misura ventilata da parte della Commissione è quella di proibire il transito delle moto più rumorose ed inquinanti nelle zone naturali protette, ma la realizzabilità di questa misura dovrà essere sottoposta ad una verifica di carattere giuridico. È comunque importante secondo Pichler che le misure vengano adottate su tutto il territorio provinciale allo scopo di scoraggiare eventuali infrazioni.  
   
   
SICUREZZA IDRAULICA: PROPOSTO TRASFERIMENTO COMPETENZE DA STATO A FVG  
 
Trieste, 19 giugno 2012 - Il Magistrato delle acque di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ha avanzato la proposta di trasferire la competenza su tre importanti tratte fluviali dallo Stato alla Regione. Lo ha reso noto il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, che nel corso dell´ultima seduta della Giunta regionale ha illustrato la proposta di modifica normativa avanzata dall´organo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. "Il Magistrato delle Acque - ha spiegato Ciriani - ci ha fatto pervenire una proposta di modifica al decreto legislativo che, nel 2001, trasferì la competenza sulla rete idrica demaniale dallo Stato alla nostra Regione. All´epoca, da questo trasferimento, vennero esclusi il torrente Judrio, al confine con la Slovenia, e i tratti del Tagliamento e del Livenza che costituiscono il confine con il Veneto. Ora il Magistrato delle Acque ha segnalato una assoluta carenza di finanziamenti che non consente la corretta gestione della prevenzione del rischio idraulico. Per questo motivo, e per rendere omogenea ed in capo unicamente alla Regione la prevenzione e la gestione della rete fluviale regionale, si vuole procedere con questo trasferimento di competenze, che deve essere deciso attraverso una legge dello Stato e per la quale interesseremo anche la Commissione Paritetica". "Difendere la popolazione dal rischio idraulico - ha spiegato Ciriani - deve essere un obiettivo primario e perseguito con un´ottica di prevenzione e programmazione integrata degli interventi, alla quale si aggiunge una gestione efficiente delle opere idrauliche esistenti e la loro ordinaria manutenzione. Siamo quindi disponibili a farci carico di questi nuovi tratti fluviali, ma con la doverosa condizione che il trasferimento dal Demanio statale alla Regione avvenga a titolo completamente gratuito".  
   
   
PREMIO AMBIENTE EUREGIO 2012: ENTRO IL 2 NOVEMBRE LE ADESIONI  
 
Bolzano, 16 giugno 2012 - Il Premio Ambiente Euregio, giunto alla sua quarta edizione, è il bando di concorso su ambiente e sostenibilità per il Tirolo, l´Alto Adige ed il Trentino. Al concorso possono partecipare, previa adesione entro il 2 novembre 2012, privati e persone giuridiche (imprese, comuni, associazioni, istituzioni, scuole,...) residenti o con sede legale in Tirolo-alto Adige-trentino. L´obiettivo perseguito da questo bando di concorso è quello di sensibilizzare e motivare ad una tutela dell´ambiente attiva ed altresì quello di incentivare l´innovazione nel settore ambientale. Il premio consente, altresì, alle imprese di presentare i progetti innovativi sviluppati ed offre a singoli privati la possibilità di proporre idee per concretizzare misure di tutela ambientale. Al concorso possono partecipare privati e persone giuridiche (imprese, comuni, associazioni, istituzioni, scuole,...) residenti o con sede legale in Tirolo-alto Adige-trentino. Il premio ambiente viene bandito per 2 categorie: 1. Categoria: Progetti ed idee Possono essere presentate da privati e persone giuridiche: idee e proposte di miglioramento nonché progetti, che riguardano l´ambiente e che vengono e sono stati sviluppati in Tirolo-alto Adige-trentino nel biennio 2011/2012. 2. Categoria: impegno ed attività Possono concorrere tutte le persone giuridiche, presentando le loro attività svolte finora, i loro provvedimenti e rispettivamente il loro impegno in termini di tutela ambientale. I progetti devono essere presentati con l’apposito modulo di adesione che può essere scaricato alla pagina web www.Transkom.it dove si possono reperire tutte le informazioni necessarie. Il modulo di adesione e la documentazione del progetto dovranno essere spediti tramite raccomandata alla Transkom Sas, Via Vittorio Veneto 18 - 39100 Bolzano, entro venerdì 2 novembre 2012. Sono previsti tre premi per ciascuna delle due categorie: 1°premio 2.000 Euro, 2°premio 1.000 Euro, 3°premio 500 Euro. Il valore complessivo dei premi è di 7.000 Euro I vincitori verranno individuati da una giuria. La premiazione avrà luogo in dicembre 2012 a Innsbruck. Per domande o informazioni rivolgersi alla Transkom Sas Tel. 0471 28 90 87 oppure info@transkom.It    
   
   
DEPURAZIONE BIOLOGICA DEI REFLUI IN TUTTI I COMUNI DEL TRENTINO  
 
 Trento, 19 giugno 2012 - La Giunta provinciale ha approvato il 15 giugno , su proposta del vicepresidente e assessore all´ambiente Alberto Pacher il quarto aggiornamento al Piano provinciale di risanamento delle acque. La rivisitazione del Piano si rende necessaria per recepire alcuni nuovi orientamenti derivanti dalla applicazione di direttive comunitarie di settore e per far fronte ad alcune esigenze del territorio. In tale contesto, in particolare, si intende estendere il sistema di depurazione biologica delle acque reflue (trattamento secondario) a 213 comuni su 217, rimanendo dotati esclusivamente di trattamento primario solo quattro comuni: Capriana, Valfloriana, Cagnò e Sagron Mis, per i quali - a causa della configurazione territoriale ed in ragione del ridotto impatto ambientale - non è per ora conveniente l´aggregazione. Ad oggi i comuni collegati ad impianti di depurazione biologica delle acque reflue sono 179 a fronte delle attuali previsioni del Piano che prevede il collegamento per 210. Tra le realizzazioni a cui sarà data priorità c´è anche il depuratore "Media Vallagarina".  
   
   
PROGETTO GESTIONE RIFIUTI MINERARI: SARDEGNA INCONTRA DELEGAZIONE TURCA  
 
Cagliari, 19 Giugno 2012 - L´assessore dell´industria, Alessandra Zedda, ha ricevutoieri, nella sede dell´assessorato, la delegazione ministeriale turca, in visita in Sardegna nell´ambito del progetto di gemellaggio europeo sulla gestione dei rifiuti minerari tra l’Italia, la Francia e la Turchia. Il progetto "Mining Waste Management", finanziato dall´Unione Europea e coordinato dall´Agenzia francese di ricerche geologiche e minerarie, consentirà alla Turchia di dotarsi, non solo degli strumenti necessari per adeguarsi alla normativa europea, ma anche di approfondire le migliori tecniche di gestione dei rifiuti finalizzate al recupero ambientale."Dallo scambio di conoscenze - ha affermato l´esponente della Giunta regionale - deriverà un grande beneficio sia per la Turchia che per l´Italia e la Francia. Per la Sardegna, una terra caratterizzata da un’antica tradizione mineraria, il confronto con le altre realtà è una grande occasione di riflessione”. La delegazione turca è composta dai rappresentanti del Ministero dell´ambiente, della Pianificazione Urbana (Meup), nonché dal Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali (Menr), guidati dai rappresentanti francesi e italiani. Il gruppo di ricerca ha già visitato i siti francesi e, nei prossimi giorni, esplorerà alcune delle più importanti realtà minerarie sarde: la Laveria Marmod di Assemini, la miniera della Carbosulcis, Funtana Piroi di Escalaplano, Montecuccureddu a Orani e Monteponi a Iglesias, che si sono messe a disposizione per illustrare i propri progetti, ma soprattutto le proprie esperienze. La Turchia vanta ben 7.000 miniere in attività - dei più diversi minerali – dai sali di boro (utilizzati per le pitture antimuffa) ai minerali metallici quali oro, argento, zinco, piombo, alle pietre ornamentali. Attualmente l’attività mineraria è in pieno sviluppo e si registra l´apertura di una miniera metallica al mese. Per questi motivi l´approfondimento in materia di recupero ambientale è diventata una priorità