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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
EXPO. FORUM BIOMASSE, FORMIGONI VARA MEETING TEMATICI  
 
Milano, 19 giugno 2012 - È partito ieri alla Fiera di Milano, il primo Forum mondiale organizzato in vista dell´Expo del 2015: quasi 2.000 delegati da tutto il mondo si confronteranno sui temi del combustibili, dell´alimentazione e dell´ambiente. Ad aprire i lavori del meeting internazionale della bioenergia - promosso da Regione Lombardia, in collaborazione con la Commissione europea, il ministero dell´Ambiente ed Expo 2015 - è stato il presidente e commissario straordinario di Expo 2015 Roberto Formigoni, relatore della sessione del mattino intitolata ´Come possono i decisori politici guidare l´Europa verso una soluzione sostenibile per la bioenergia?´. Via Ai Convegni Preparatori Di Expo - "Vogliamo fare il punto su uno dei temi più importanti del dibattito ambientale di oggi in vista dell´Expo". Il commissario generale ha organizzato una serie di convegni, che si terranno entro il 2015: "Desideriamo sensibilizzare tutti i Paesi sulla piattaforma culturale e politica che servirà a costruire l´Expo: è nostra intenzione fare in modo che essa sia fortemente attinente al tema, cosa che non è mai accaduta nelle edizioni precedenti". L´esposizione universale sarà, dunque, l´occasione per "fare il punto sul tema della nutrizione del pianeta e dello sviluppo sostenibile. Per questo abbiamo pensato a un serie di convegni preparatori che prendono il via oggi". Il Piano Per La Sostenibilità - Le Regioni - ha detto il presidente - devono svolgere un ruolo chiave nelle politiche delle bioenergie. Lo sviluppo tecnologico, infatti, può rappresentare una spinta per la ripresa economica. In questa direzione la Lombardia ha promosso il piano per una Lombardia sostenibile. "Esso non è solo lo strumento di declinazione a livello regionale degli obiettivi dell´azione clima europea 20-20-20, bensì un programma trasversale che mette a tema la sostenibilità come elemento di sviluppo economico del sistema". 900 Mln Di Risorse Pubbliche - Sviluppo delle fonti rinnovabili, miglioramento della qualità dell´aria, efficienza energetica e riduzione dell´inquinamento ambientale sono le direttrici lungo le quali si sta muovendo la Lombardia: "Abbiamo stanziato 900 milioni di euro, a cui si affiancheranno altrettante risorse messe in campo dai privati che vorranno accedere ai nostri fondi, attraverso i quali puntiamo anche a creare 50.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi anni in Lombardia". In Programma 75 Interventi - Il piano si articola in azioni verticali a breve e medio termine e in azioni trasversali a lungo termine. Nelle prime sono incluse 48 azioni suddivise in 5 ambiti (imprese, edifici, mobilità, reti e infrastrutture, territorio), che prevedono l´attivazione di risorse per 2,2 miliardi e un risparmio di emissioni di anidride carbonica stimato tra 562.000 e 837.000 tonnellate. Nelle seconde sono in programma 27 azioni suddivise in 7 ambiti, rispettivamente: Enti locali, mobilità, edifici, territorio, assorbimento anidride carbonica, reti e infrastrutture, imprese. Tra i principali interventi, oltre al Piano edilizio recentemente entrato in vigore, sono annoverati la semplificazione normativa per la diffusione della geotermia, la definizione di criteri ambientali per gli acquisti delle Pubbliche amministrazioni, i nuovi criteri di progettazione per la realizzazione degli edifici e la promozione della diffusione degli impianti a metano.  
   
   
TRENTO: DELLAI IN BULGARIA PER L´INAUGURAZIONE DELLA CENTRALE DI TSEROVO  
 
Trento, 19 giugno 2012 - Dopo avere guidato la missione di promozione economica del Trentino a Mosca ,il presidente Lorenzo Dellai ha inaugurato il 15 giugno a Svoghele, in Bulgaria, la centrale elettrica di Tserovo, sul fiume Iskar, realizzata da Petrolvilla-pvb group sulla base dell´accordo siglato fra il Trentino e il governo bulgaro nel luglio 2003 a Sofia. Un esempio positivo di internazionalizzazione, come sottolineato dal presidente Dellai, che premia una realtà trentina e italiana diventata leader internazionale in questo settore portando al tempo stesso un importante contributo alla produzione di energia "pulita". Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità del governo bulgaro, fra cui il ministro dell´economia, dell´energia e del commercio Delian Dobrev, segno questo dell´importanza strategica che il progetto riveste. Presenti inoltre l´ambasciatore d´Italia a Sofia Stefano Benazzo, il presidente di Petrolvilla Sergio Bortolotti e diversi altri ospiti trentini fra cui i vertici di Dolomiti energia e Aew, partner di Pvb, e di Habitech. Con l´occasione Dellai ha anche siglato un nuovo memorandum di collaborazione fra la Provincia autonoma di Trento, la regione di Sofia, con il governatore Krassimir Gifkov, e il Comune di Sofia, con il sindaco Yordanka Fandakova. Gradito ospite d´onore alla cerimonia anche Radostin Stoytchev, allenatore dell´Itas Diatec Trentino volley. Un progetto all´avanguardia, sul piano della partnership pubblico-privato da cui ha preso vita, delle tecnologie impiegate, della sicurezza, delle certificazioni (le più avanzate a livello europeo), dell´impatto ambientale. Un progetto che evolve ancora - altre due centrali sono in fase di collaudo- e che utilizza al meglio le competenze anche locali, giovani ingegneri e progettisti bulgari che si affiancano al personale italiano. Un progetto che rappresenta anche un volano per l´economia locale, con i posti di lavoro creati, oltre 300, e naturalmente l´indotto, compresi i lavori di infrastrutturazione. Tutto questo è il progetto che Pvb sta portando avanti a circa un´ora di auto da Sofia, su un affluente del Danubio, il fiume Iskar, che prevede la realizzazione di 9 centrali idroelettriche. L´inaugurazione, oggi, di quella di Tserovo, la terza della serie, è stata un po´ una festa per tutta la valle, in cui ai discorsi ufficiali si sono alternati momenti di spettacolo con gruppi folcloristici locali. "Sono particolarmente lieto di partecipare all´ inaugurazione di un opera tanto importante per lo sviluppo di questo territorio e improntata a criteri di sostenibilità e di produzione di energia pulita - ha detto Dellai nel corso della cerimonia - . Siamo lieti di poter lavorare assieme per il perseguimento di obiettivi e priorità che accomunano l’intera Unione europea. Continueremo a scambiarci idee, esperienze, tecnologie, consapevoli come siamo che quella dell´energia è la sfida fondamentale per il futuro e che quello che stiamo facendo qui può essere di esempio." Con il sindaco di Sofia Dellai ha parlato inoltre della possibilità di una candidatura congiunta della capitale bulgara e di Venezia a capitale europea della cultura, che coinvolgerebbe anche il Trentino assieme agli altri territori del Nord est italiano. Nata nel 1980 a Villa Lagarina come azienda regionale e incentrata su attività tradizionali legate alla commercializzazione dei prodotti energetici, in pochi lustri Petrolvilla ha saputo trasformarsi in un gruppo internazionale sempre più orientato verso la produzione tecnologica avanzata e lo sviluppo di soluzioni a forte compatibilità ambientale, realizzando impianti eolici (anche in Croazia) e centrali idroelettriche tra le più avanzate in Europa (quella di Tserovo utilizza la più grande turbina del suo genere, con un impatto paesaggistico peraltro ridottissimo). L’italia, dal canto suo, è divenuta nel 2011 il quarto partner commerciale della Bulgaria. Le premesse per una buona prosecuzione di questa partnership ci sono dunque tutte. L’accordo siglato oggi dal Trentino con la Regione ed il Comune di Sofia, in margine al´inaugurazione di oggi, si incentra sullo sviluppo della collaborazione in campo economico, tecnologico e culturale e segue a quello firmato nel 2003, con cui è partito il progetto per la realizzazione delle 9 centrali sull´Iskar. L´attività nel campo dello sfruttamento dell´energia elettrica fa capo alla Pvb Power Bulgaria spa, società del gruppo fondata nel 2003 di cui fanno parte anche Dolomiti Energia e Azienda energetica spa Etcschwerke ag. La Pvb ha in corso anche altri progetti in Bulgaria come pure nella confinante Romania. Ma l´accordo siglato oggi pone le basi anche per le attività che altre imprese trentine, in diversi settori, vorranno sviluppare il Bulgaria. Uno degli ambiti più interessanti e´ quello della casa-passiva, su cui il Trentino ha sviluppato forti competenze. Scheda: la centrale di Tserovo e il progetto di Pvb Bulgaria - Il progetto è stato avviato sotto il patrocinio dell´accordo firmato il 7 luglio 2003 a Sofia dal presidente Lorenzo Dellai. Nel 2005, dopo un anno di lavoro è stata ottenuta la valutazione positiva di impatto ambientale per la costruzione di 9 impianti in 33 chilometri di fiume. Nel 2005 sono state ottenute le concessioni dell´acqua per i 9 impianti. Ogni impianto è di circa 3 Mw installati e produce mediamente circa 15Gwh\anno. La società pubblico privata Vez Svoghe Ad è partecipata al 90% da Pvb Power Bulgaria e al 10% dal Comune di Svoghe (circa 25.000 abitanti). Sino ad oggi sono stati investiti circa 55.000.000 di euro e sono state costruite 5 centrali di cui 3 sono già in produzione, compresa quella di Tserovo; 2 entreranno in produzione nei prossimi 6 mesi. La costruzione delle centrali segue i criteri piu´ avanzati sul piano ambientale.  
   
   
VDA: UTILIZZO DELLE ACQUE PER PRODUZIONE IDROELETTRICA  
 
Aosta, 19 giugno 2012 - La deliberazione stabilisce nuovi indirizzi per l’utilizzo delle acque da destinare alla produzione di energia idroelettrica. Il tema era già stato oggetto di una precedente deliberazione nel maggio del 2008 che aveva fornito indicazioni su quali dovevano essere le condizioni del corso d’acqua affinché si potesse presentare una domanda di derivazione di acqua per la produzione di energia idroelettrica. L’evoluzione normativa in atto per quanto riguarda le energie rinnovabili e i relativi incentivi alla produzione, nonché le sempre più accurate informazioni sugli impatti delle derivazioni esistenti sui corsi d’acqua regionali, le pressioni per sempre maggiori e diversi utilizzi delle acque, così come le variabilità nei deflussi in conseguenze dei cambiamenti climatici, inducono a fare un ulteriore passo nella gestione delle risorse idriche in Valle d’Aosta. La deliberazione stabilisce che per tre anni: 1) non possono essere richiesti nuovi prelievi di acqua da destinare alla produzione di energia idroelettrica, salvo quelli a. Per il rifornimento energetico degli alpeggi e dei rifugi di alta montagna, nonché in tutte quelle situazioni di isolamento, dove esistono obiettive difficoltà di accesso con infrastrutture energetiche (sia tecniche-ambientali, sia economiche), limitando la potenza nominale massima dell’impianto al valore di 50 kW; b. Che prevedono l’uso multiplo della risorsa acqua e quindi possono creare un doppio beneficio (cioè sfruttando derivazioni esistenti per usi agricoli o potabili anche per la produzione di energia elettrica) con una specifica attenzione anche alle portate di deflusso minimo vitale; 2) si deve promuovere il mantenimento e lo sviluppo sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili già esistenti su territorio regionale, favorendo, ove ve ne siano le condizioni, il potenziamento degli impianti esistenti con una specifica attenzione anche alle portate di deflusso minimo vitale. Questi nuovi indirizzi sono applicati alle domande che saranno presentate dalla data di approvazione della deliberazione. Rispetto alle domande già presentate non si può fare molto, se non un’attenta istruttoria e valutazione ambientale. Un loro semplice rigetto comporterebbe il riconoscimento al richiedente delle spese sostenute e il rischio di lunghi contenziosi per il riconoscimento anche di danni a carico dell’Amministrazione pubblica. L’assessore Marco Vierin rileva che “ Negli ultimi anni stanno rapidamente cambiando le condizioni che un tempo permettevano un ampio sfruttamento della risorsa idrica per la produzione di energia idroelettrica. L’evoluzione normativa in atto, in particolare per quanto concerne gli incentivi economici alle energie rinnovabili, e gli obiettivi della nuova programmazione europea e nazionale nel settore idrico previsti per il 2015, associati allo sviluppo delle attività sportive e ricreative che interessano i corsi d’acqua e l’ estrema variabilità nei deflussi in conseguenze dei cambiamenti climatici, si è ritenuto di rivedere la politica di utilizzo delle acque. In tale senso, si rende necessario evitare per i prossimi tre anni che siano presentate nuove domande di derivazione di acqua a scopo idroelettrico, procedendo nel monitoraggio iniziato e verificando l’evoluzione della situazione al fine di ottenere un miglioramento delle condizioni dei corsi d’acqua.“  
   
   
BOLZANO: CON DECRETO MEMC ENERGIA MENO CARA E POSTI DI LAVORO  
 
Bolzano, 19 giugno 2012 - Il Consiglio dei ministri ha approvato in tarda mattinata del 15 giugno a Palazzo Chigi il decreto legge sulle misure urgenti per la crescita e lo sviluppo. Oggi pomeriggio l’assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo si è recato alla Memc di Sinigo dove ha illustrato ai rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori l’articolo del decreto che identifica le categorie di imprese a forte consumo di energia e fissa i parametri per accedervi a condizioni favorevoli, una norma molto attesa anche dalla Memc. Il passaggio inserito nel testo del decreto approvato dal Governo potrà mettere la multinazionale in condizione di coprire il suo fabbisogno energetico a costi più convenienti e di proseguire l’attività in Alto Adige. La Memc è l’unica azienda in Italia che produce silicio per fonti rinnovabili e elettronica, "due settori del futuro - ha ricordato l’assessore Roberto Bizzo - e se in passato si voleva salvaguardare le grandi aziende energivore dell’industria pesante, a maggior ragione questa impresa merita lo sconto sull’energia". Nell’incontro a Sinigo con i rappresentanti dei lavoratori e dell’azienda Bizzo ha espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto ("che non è la chiusura della vicenda, ma è un bel segnale") a suggello di mesi di lavoro tra le istituzioni, e ha ringraziato per l’impegno nella vicenda il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, il sottosegretario Guido Improta, i commissari di governo per la provincia di Bolzano Fulvio Testi prima e Valerio Valenti poi. "L’approvazione dell’articolo inserito nel decreto legge sullo sviluppo – ha ribadito Bizzo a Sinigo – costituisce l’ultimo importante passo di una strategia della Provincia decollata già a marzo con il ripristino del collegamento transfrontaliero delle linee dell’alta tensione al Brennero, una soluzione internazionale concordata con Terna che potrà offrire a tuttel le imprese altoatesine la possibilità di rifornirsi di energia sul mercato europeo." La norma del decreto sviluppo che interessa la Memc è stata pensata per riequilibrare in modo più equo le agevolazioni già in vigore e rendere più conveniente il mercato dell’approvvigionamento per le imprese energivore. Ha infatti come obiettivo l’identificazione delle categorie di imprese a forte consumo di energia, quale appunto la Memc, secondo i criteri forniti dalla direttiva europea 2003/96/Ce che contempla non solo la quantità di energia consumata ma anche il peso che il costo dell’energia esercita sui diversi costi di produzione e sulle attività dell’impresa (per la Memc il 35%). A Sinigo l’assessore Bizzo ha illustrato sinteticamente i contenuti dell’articolo che riguarda la Memc: prevede una selezione del Ministero delle imprese a forte consumo di energia entro il 31 dicembre 2012, in parallelo il riordino del sistema di aliquote risponderà a criteri di semplificazione, senza comportare un ulteriore aumento del carico fiscale per i consumi domestici. Il terzo e ultimo comma dell’articolo prevede che i medesimi requisiti e parametri siano alla base della revisione della distribuzione degli oneri generali di sistema del settore elettrico. Non è ancora possibile quantificare il risparmio della Memc sul costo energtico, ma a titolo orientativo è stato ricordato che finora le grandi aziende beneficiarie potevano contare su una riduzione superiore al 40%, l´Alcoa arrivava anche al 70%. Come tempistica, al massimo entro febbraio 2013 ("ma stiamo lavorando nel tavolo anticrisi con Roma per chiudere prima", ha ricordato Bizzo) tutti gli aspetti saranno chiariti. Fondamentali per la strategia aziendale, ha ricordato il direttore dello stabilimento Claudio Pasolli, saranno anche gli incontri che il vicepresidente della corporate americana avrà tra due settimane a Roma e Bolzano. Soddisfazione per il passo avanti è stata espressa a Sinigo anche dai rappresentanti delle Rsu aziendali, che spingono però per accelerare i tempi visto che a novembre termina la cassa integrazione. A tale proposito l’assessore Bizzo ha voluto chiarire che "la Provincia ha deciso di mettere in atto tutte le misure necessarie a tutela dei lavoratori Memc fino all’ultimo giorno prima della ripresa."  
   
   
ENERGIA: IL PROGETTO POWERED PRESENTATO DALLA REGIONE ABRUZZO A RIO IN BRASILE LA CONFERENZA ONU SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Pescara, 19 giugno 2012 - Il Progetto Powered (Project of Offshore Wind Energy: Research, Experimentation, Development), di cui la Regione Abruzzo è capofila, è sbarcato in Brasile in occasione della conferenza Onu sullo Sviluppo sostenibile che è iniziata a Rio De Jaineiro. Attraverso Powered, si punta a verificare se nel mare Adriatico vi siano le condizioni meteorologiche e tecnico-amministrative per lo sfruttamento dell´energia eolica. L´iniziativa di Rio fa parte di una serie di incontri-dibattiti che il ministero dell´Ambiente ha organizzato in collaborazione con il Forum das Americas e la Federazione mondiale delle Associazioni delle Nazioni Unite (World Federation of United Nations Associations)- dal 13 al 21 giugno per approfondire i principali aspetti e progetti dello sviluppo sostenibile. Ieri, sono stati illustrati dalla Regione Abruzzo, davanti ad una platea internazionale di esperti, i primi risultati dello studio. Lo stesso ministro per l´Ambiente, Corrado Clini, che rappresenta l´Italia a Rio de Janeiro, ha confermato come Powered possa rappresentare il modello e definire la traccia del lavoro per lo sviluppo dell´energia eolica offshore nell´Adriatico. L´obiettivo del Governo è, infatti, quello di comprendere se sia possibile sviluppare in Adriatico l´eolico in modo compatibile con l´ambiente. Dalla conclusione del progetto, che ha una durata triennale, ci si attende che possano crearsi i presupposti per importanti investimenti industriali nell´eolico off-shore in Italia, come sta già avvenendo in altri paesi europei. Powered vede la Regione Abruzzo, ideatrice del progetto, al vertice di una rete di partenariato comprendente anche il Ministero dell´Economia del Montenegro, Veneto Agricoltura, la Provincia di Ravenna, le Regioni Marche, Molise e Puglia, Cetma, la società Micoperi srl, il Ministero dell´Ambiente, il Ministero dell´Economia dell´Albania e la città croata di Komiza. Lo studio sviluppa le possibilità di installazione di un rete di anemometri lungo le due coste dell´Adriatico, in mare aperto e nell´entroterra, in grado di raccogliere dati estremamente sofisticati sulla forza dei venti. Gli anemometri saranno collocati in mare, su pali di altezza varabile tra i 40 e i 60 metri. Questo permetterà di raccogliere dati scientifici di estrema precisione, che verranno raccolti dal Centro meteorologico dell´Aeronautica: l´analisi di queste informazioni permetterà di verificare con accuratezza se vi siano aree dell´Euroregione adriatica con condizioni climatiche favorevoli per lo sfruttamento dell´energia eolica. I dati raccolti dagli anemometri verranno pubblicati sul sito web http://www.Powered-ipa.it , dove sarà possibile anche seguire gli step del progetto e consultare la rassegna stampa. A guidare la delegazione abruzzese a Rio de Janeiro è stato il direttore regionale degli Affari della Presidenza e del settore Politiche energetiche, Antonio Sorgi. "Avere l´opportunità di presentare Powered in un consesso così prestigioso all´interno del padiglione Italia - ha dichiarato Sorgi - significa fargli guadagnare una ribalta e, di conseguenza, una validazione a livello mondiale. A Rio, infatti, abbiamo illustrato i primi risultati dello studio, dai quali potrà nascere un confronto che sicuramente beneficerà delle considerazioni e delle riflessioni degli esperti del settore su scala mondiale presenti a questo evento planetario. L´auspicio è quello di ricavare elementi utili per migliorare la portata e quindi la qualità del progetto stesso che si avvale di un finanziamento di 4 milioni 400 mila euro e che dovrà essere portato a compimento entro febbraio 2014. L´appuntamento di Rio +20 - ha proseguito Sorgi - si annuncia ancora più importante se si considera che giunge a 20 anni esatti dalla prima conferenza mondiale sulla Terra che si svolse nella stessa metropoli brasiliana". Alla presentazione di Powered, oltre a Sorgi, che è anche responsabile del comitato di "pilotaggio", sono intervenuti Roberto Binatti del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il professor Renato Ricci, docente all´Università Politecnica delle Marche e responsabile del comitato scientifico, Ercole Cauti, del Gruppo Metron e project manager di Powered, e Mara Roncuzzi, assessore all´Ambiente della Provincia di Ravenna.  
   
   
ELETTRODOTTO: REGIONE FVG OPERATIVA E SINDACATI MALE INFORMATI  
 
Trieste, 19 giugno 2012 - "Dopo un silenzio durato mesi, nel corso dei quali i sindacati hanno mantenuto una posizione ambigua in relazione alla necessità di potenziare il sistema di approvvigionamento energetico in Friuli Venezia Giulia a vantaggio delle imprese e dell´occupazione, i sindacati prendono oggi una posizione sull´elettrodotto che evidenzia, nella migliore delle ipotesi, la mancanza di approfondimento e conoscenza dell´iter relativo all´approvazione del progetto". Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, commenta così le dichiarazioni dei sindacati a seguito dell´incontro con le aziende Danieli e Abs per confermare l´impegno dell´Amministrazione regionale rispetto alla realizzazione dell´importante infrastruttura energetica. "Prendo atto - afferma Ciriani - che i sindacati restano su posizioni generiche e mancano di concretezza. Abbiamo ben chiaro l´iter di approvazione dell´elettrodotto e al momento non manca alcuna delibera di Giunta". Secondo Ciriani, l´Amministrazione regionale "sta lavorando velocemente per l´approvazione dell´iter. A questo proposito, ho convocato per martedì prossimo Terna al fine di sollecitare l´invio dei documenti che attestano l´ottemperanza alle prescrizioni del Governo sul progetto. Stiamo attendendo questa documentazione, una volta pervenuta la Regione emetterà il proprio parere e lo invierà al Ministero che ha il ruolo di esprimersi in via definitiva, ma sarà nostra cura vigilare affinché tutto avvenga in tempi rapidi". "Abbiamo ben chiare - insiste il vicepresidente - le urgenze delle realtà produttive del nostro territorio che sono connesse anche alla realizzazione di quest´opera. Il nostro obiettivo consiste nel fare velocemente la nostra parte e sostenere questa istanza affinché il Ministero concluda il procedimento e giunga all´approvazione finale dell´opera entro settembre".  
   
   
VERTENZA SARDINIA GREEN ISLAND: SOTTOSCRITTO VERBALE D´ACCORDO TRA REGIONE SARDEGNA E AZIENDA  
 
Cagliari, 18 Giugno 2012 - E´ stato sottoscritto il 15 giugno, nella sede della Regione in viale Trento, un verbale d´accordo tra gli assessori regionali dell´Industria, della Programmazione e del Lavoro, Alessandra Zedda, Girgio La Spisa e Antonello Liori, il sindaco di Assemini, Paolo Mereu, la Sardinia Green Island e le rappresentanze sindacali. Il rilancio dell´azienda prevede due iniziative progettuali: un impianto di produzione di Pet e un´attività manifatturiera relativa alla realizzazione di un impianto solare termodinamico, non realizzabili separatamente. Il documento sottoscritto, oltre a contenere le condizioni per il rilancio produttivo e per la tutela dei livelli occupazionali, definisce un cronoprogramma dei lavori: 6 mesi per la messa in opera dell´impianto, 3 mesi per i test di produzione e due anni per il riavvio della produzione a regime. Nella fase iniziale, si prevede un reinserimento di 20 lavoratori a rotazione, per poi passare a 22/25 unità una volta avviata l’iniziativa. L’azienda si impegna ad effettuare la messa in opera dell´impianto utilizzando personale interno, compatibilmente con le qualifiche professionali, e ad iniziare i test di produzione entro e non oltre la scadenza della cassa integrazione straordinaria, prevista per il 18 gennaio 2013. La Società, inoltre, conferma la sua disponibilità a realizzare le iniziative manifatturiere e a riassorbire integralmente la forza lavoro. La società si impegna, pertanto a presentare entro 15 giorni lavorativi il business plan definitivo e l’istanza per la procedura di “Via” entro il 31 luglio 2012. La Sardinia Green Island, infine, valuterà la possibilità di essere ammessa al Fondo regionale di “cogaranzia e controgaranzia”, finalizzato a favorire l´accesso al credito delle Pmi operanti in Sardegna (la cui gestione è stata affidata alla Sfirs Spa) e alle altre misure incentivanti attualmente attivate dall’Assessorato dell’industria. La Regione si impegna a valutare eventuali problematiche, relative alla localizzazione dell’iniziativa nell’area di Vallermosa, considerato il carattere innovativo dell’investimento. E a concludere l’iter relativo alla Autorizzazione Unica entro e, non oltre il 30 novembre 2012, al fine di poter valutare l’impatto occupazionale del progetto prima della scadenza della Cigs, prevista per il 18 gennaio 2013. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, la Sardinia Green Island presenterà all´assessorato del Lavoro la richiesta di cassa integrazione straordinaria o in deroga a partire dal 19 gennaio 2013, al fine di garantire un sostegno al reddito alle maestranze durante il periodo di tempo necessario all’azienda per riavviare la produzione. L´azienda e l´assessorato del Lavoro, infine, si sono impegnati, ciascuno per i propri ambiti di competenza, e secondo i programmi approvati dall’assessorato, ad avviare percorsi formativi, coerenti alle esigenze dell’azienda. Soddisfazione è stata espressa dagli assessori Zedda, La Spisa e Liori, non solo per lo scioglimento del presidio, ma soprattutto per la definizione di un percorso che tutela il reinserimento dei lavoratori.  
   
   
MILANO 2015 CITY OPERATIONS, 18 PROGETTI PER EXPO GIUNTA APPROVA IL PROGRAMMA PER LA PREPARAZIONE ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Undici azioni “obbligatorie” e sette “qualificanti e strategiche”: sono i progetti di “Milano 2015 City Operations”, il cui Master Programme è stato approvato all´unanimità il 15 giugno dalla Giunta comunale. E’ pronto dunque il piano delle attività integrate fra il Comune di Milano e la società Expo 2015 Spa per la preparazione della città all’accoglienza dell’Esposizione universale. Un strumento di pianificazione integrata che passerà subito alla fase operativa in quanto strumento principe del coordinamento dei progetti/attività che il Comune di Milano intende realizzare per offrire un’immagine della città coerente con la visione del Comune stesso, attrattiva per i turisti, efficiente nei servizi, vicina ai cittadini e capace di porre le basi per massimizzare i benefici derivanti dall’eredità di Expo 2015. Il successo dell’Expo di Milano 2015, infatti, non sarà solo determinato dall’attrattività del sito espositivo per i visitatori, ma da tutta l’atmosfera che pervaderà la città durante i sei mesi della manifestazione, e dal livello di accoglienza e servizi che i visitatori troveranno sul territorio. La città deve quindi sviluppare una sua visione circa la propria identità, la propria immagine e il proprio posizionamento complessivo rispetto all’evento: una visione che andrà progressivamente tradotta e implementata in un “Piano di Sviluppo di Milano per l’Expo”, che assicuri piena integrazione fra l’“esperienza del visitatore” sul sito Expo e l’esperienza più generale sul territorio milanese. Sulla base del lavoro svolto fino ad oggi sono state mappate le esigenze del Comune in termini di progetti da realizzare e si è arrivati così alla definizione di un Master Programme costituito da: 11 progetti “obbligatori”, vale a dire progetti fondamentali per la riuscita della manifestazione, che l’Amministrazione intende realizzare in quanto considerati necessari perché la città possa accogliere i milioni di visitatori previsti in maniera adeguata sotto il profilo di sicurezza, mobilità, turismo, eventi culturali ecc. 7 progetti “qualificanti” che rivestono un’importanza strategica per la promozione della città e/o per i perseguimento del piano generale di sviluppo e che l’Amministrazione realizzerà compatibilmente con le risorse disponibili. Per quanto riguarda il Comune, per una puntuale ed efficace realizzazione dei progetti sarà effettuata un’attività di coordinamento e di raccordo interassessorile. Le Direzioni Centrali svilupperanno il piano, con il supporto della Direzione Specialistica di coordinamento Expo, la supervisione della Direzione Generale e in sinergia con la società Expo 2015 Spa. I progetti contenuti nel Master Programme confluiranno nella Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014, nel Piano Esecutivo di Gestione e nel Piano Triennale degli obiettivi. Saranno quindi obiettivi primari del Comune nel triennio 2012-2014. Per la condivisione del Master Programme, due i momenti principali: la presentazione del progetto “City Operations” ai direttori centrali del Comune di Milano nell’ambito del Comitato di direzione, presieduto dal Direttore Generale, e un Seminario che coinvolgerà tutta la struttura dirigenziale del Comune che dovrà essere coinvolta nei progetti. "Milano si prepara a Expo 2015 e il progetto City Operations testimonia l´impegno di tutta l’Amministrazione e mio personale come Sindaco – voglio ribadirlo con forza - per fare dell´Esposizione Universale un successo. Un successo che dovrà essere anche della città non solo perché tornerà a rivestire una dimensione internazionale che la collocherà al livello delle grandi capitali del resto del mondo, a maggior ragione se saprà trasformarsi in centro di dibattito sui garndi temi cui è dedicata Expo 2015, ma anche perché sarà più attrattiva per chi ci vivrà e per quanti arriveranno per affari, studio o turismo. Ed è proprio questa una delle grandi eredità che Expo lascerà a Milano”, ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. "I progetti per Milano ai quali stiamo lavorando con il Comune - ha spiegato Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 Spa - sono interventi necessari non solo in vista dell´Expo. Ma serviranno a migliorare la qualità di vita in città e a potenziare i servizi a disposizione del cittadino. Sono qualcosa che rimarrà oltre Expo. In questo senso, abbiamo molto da imparare dalla visita del Papa. Il recente incontro mondiale delle famiglie ci ha infatti mostrato come sia fondamentale il lavoro di squadra nel fornire piccoli e grandi servizi. Consapevoli di cio´, l´impegno di Expo 2015 spa sara´ su più fronti: dalla diffusione del wi-fi alla mobilita´, dall´organizzazione dei volontari alla valorizzazione del contributo dei dipendenti comunali, allo studio dell´inglese. Nel collaborare a definire questo piano di interventi, abbiamo tenuto presente l´analisi del visitatore che abbiamo elaborato, le cui caratteristiche principali sono curiosita´ e voglia di partecipare in modo attivo". Progetti “obbligatori”: Accessibilità, mobilità, trasporti, percorribilità · Accoglienza e turismo · Ambiente, gestione rifiuti, igiene del suolo · Autorizzazioni amministrative e gestione operativa dei siti di servizio per Expo 2015 Spa · Centro di coordinamento cittadino – City Commander Center · Formazione operatori sul territorio, programmi educativi e promozione sociale · Eventi culturali, sportivi e di intrattenimento · Giovani e Programma volontari · Immagine, comunicazione e supporto delle attività di marketing · Sicurezza e protezione civile · Servizi medici Progetti “qualificanti” · Brand Milano · Darsena e Vie d’Acqua · Distretto Agricolo Milano, Cascine , Orti Urbani · Scuole di Milano per Expo · Nuove imprese per i giovani · Forum Città Mondo · Progetti tecnologici.  
   
   
SARDEGNA: PROPOSTE PER IL RECUPERO DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
Cagliari, 19 giugno 2012 - L’assessorato dei Lavori pubblici intende acquisire le manifestazioni di interesse per interventi di recupero, ovvero di acquisto e recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica compreso, eventualmente, la riqualificazione urbana, da assegnare a canone sociale e concordato previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa. Possono presentare le proposte: i Comuni, anche in forma associata, ovvero congiuntamente Comuni e l’Area; l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (Area). Ciascun comune potrà presentare una sola proposta, oltre a quella eventualmente avanzata da Area. Gli interventi saranno volti ad incrementare, in risposta alle diverse tipologie di fabbisogno abitativo, il patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso il recupero, la ristrutturazione edilizia ovvero l’acquisto e il recupero di fabbricati da destinare ad alloggi di edilizia residenziale pubblica, eventualmente compresa la relativa riqualificazione urbana, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e degli obiettivi di sostenibilità ambientale. In particolare saranno ammessi interventi di recupero di complessi edilizi Erp e relativa riqualificazione urbana (opere di urbanizzazione primaria e secondaria: sistemazioni esterne stradali e degli spazi comuni, verde urbano e impianti sportivi di quartiere, centri di aggregazione sociale e culturale, ecc.), anche con il coinvolgimento delle risorse private. Le proposte selezionate saranno inserite nel programma coordinato di interventi che sarà presentato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti entro il 31 agosto 2012 al fine di sottoscrivere un apposito accordo di programma Ministero-regione Sardegna, con l’intesa degli enti coinvolti. La dotazione finanziaria del programma ammonta a 17.993.469,75 euro. Le proposte dovranno pervenire a mano, a mezzo posta o mediante corriere entro le ore 12 del 7 agosto 2012 al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dei Lavori pubblici, Servizio edilizia residenziale. 6° piano – Via S. Simone, n°60 – 09123 Cagliari.  
   
   
TOSCANA: L’INTEGRAZIONE SI FA ANCHE DISEGNANDO I QUARTIERI IN MODO DIVERSO  
 
Prato, 19 giugno 2012 – L’integrazione (a doppio senso) si costruisce con una migliore rete di servizi ma anche attraverso la penna dell’urbanistica, recuperando magari spazi pubblici. E l’obiettivo del progetto ‘Quartieri inclusivi’, parte del progetto della Regione Toscana per Prato e presentato il 15 giugno al polo universitario di Prato. Ad aprire il convegno è intervenuto l’assessore alle politiche sociali della Toscana, Salvatore Allocca. Nel progetto si parla di contact center multiculturali che possano trasformarsi in luogo neutro di informazione per tutte quelle persone che non hanno la capacità di orientarsi autonomamente o che non possono farlo a causa di problemi linguistici. Punti di ascolto che possono diventare anche antenne per meglio capire ed osservare. Un capitolo importante è riservato alla scuola. Servizi più vicini, ma anche più collegati tra loro. Per quanto riguarda la mancanza di spazi pubblici e di luoghi in grado di favorire l’integrazione sociale la strada indicata è quella del recupero di ambienti in disuso p degradati per farne spazi di incontro , compresa l’eventuale presa in carico, ma anche azioni progettuali sull’abitare, sia per dare sostegno a famiglie in difficoltà che per rispondere ai problemi del sovra-utilizzo o dell’utilizzo non regolare di spazi abitativi. Spazi più frequentati significano anche spazi più sicuri. Le prime azioni saranno attivite entro la fine del 2012: l’entrata a regime sarà nel 2013-2014.  
   
   
LOMBARDIA.SPORTING MIRASOLE, FUTURO CERTO PER 200 FAMIGLIE  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Con la costituzione, entro il mese di luglio, della Cooperativa a proprietà indivisa, si avvierà la fase operativa del Protocollo d´intesa (sottoscritto da Regione Lombardia, Aler Milano, Fondazione Housing sociale, Confcooperative, Legacoop e Prisma Sgr spa) per la riqualificazione dello Sporting di Mirasole, a Opera (Mi). In questo modo, dunque, sarà concretamente superato il rischio sfratto per circa 200 famiglie. L´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, incontrando buona parte degli abitanti, ha sottolineato come ´Regione Lombardia abbia fatto il proprio dovere, sviluppando un´azione di coordinamento, per dare una risposta seria alle esigenze dei cittadini. L´augurio è di chiudere la partita entro luglio´. Le Tappe - Con il Protocollo d´intesa firmato a dicembre è stata confermata la volontà dei sottoscrittori di garantire continuità abitativa agli attuali residenti che, con l´assegnazione da parte di Aler Milano di alloggi sociali e con la costituzione della Cooperativa di abitanti e di comunità, potranno godere del beneficio del canone di locazione concordato o convenzionato per 30 anni, anche con la possibilità di acquisto dell´alloggio con patto di futura vendita. Il disegno complessivo è unitario e quindi l´assegnazione delle case Aler alle famiglie più bisognose è strettamente connessa all´attivazione della Cooperativa a proprietà indivisa e alla trasformazione di Prisma S.g.r. In Fondo Etico. ´Per dare attuazione al Protocollo d´intesa - ha spiegato Zambetti - sono stati attivati più di 150 colloqui con le famiglie e finora 114 nuclei familiari hanno espresso interesse alla Cooperativa e 83 hanno già dato conferma´. Le Prossime Mosse - Entro il mese di luglio, dunque, verrà costituita la Cooperativa a proprietà indivisa. Intanto è già stata attivata la Commissione che, supportata dall´assistente sociale del Comune di Opera, ha valutato i nuclei familiari più fragili, che hanno permesso di individuare 27/30 alloggi che Aler assegnerà all´interno del Complesso. I Nuovi Appartamenti - Gli appartamenti Aler avranno tagli diversi a secondo delle esigenze dei nuclei familiari, così come quelli della Cooperativa (compresi tra i 2 e massimo 4 locali), con canoni sostenibili a partire da 465 euro mensili e possibilità di locazione con patto di futura vendita. Entrambe le tipologia godono delle stesse agevolazioni per quanto riguarda l´Imu: è infatti prevista un´aliquota ridotta allo 0,38 per cento, oltre alla detrazione fissa di 200 euro per famiglia, con la possibilità, inoltre, da parte del Comune, di azzerare l´aliquota date le finalità sociali degli alloggi. Un Futuro Più Sereno - ´Vediamo che ci sono risultati frutto di una sinergia, in cui tutti hanno fatto la propria parte - ha concluso Zambetti -. La Regione ha stanziato i 9 milioni previsti e tutti gli altri sottoscrittori hanno sposato un modello di gestione che, di fatto, ormai fa scuola e che consente di combattere il fenomeno degli sfratti e di dare alle famiglie una casa a prezzi sostenibili in un periodo così grave per la contingenza economica del nostro Paese´.  
   
   
EDILIZIA IN LOMBARDIA: PIANO PER RILANCIARE IL SETTORE  
 
Brescia, 19 giugno 2012 - Tutela del territorio, recupero dell´esistente, ristrutturazioni e incentivi volumetrici per chi costruisce in determinate classi energetiche. La normativa regionale che punta al rilancio di un settore, quello edilizio, che coinvolge, in Lombardia, direttamente quasi 400.000 persone, vuole coniugare crescita economica e rispetto per l´ambiente, in attesa di una nuova legge, con riferimenti specifici per il risparmio del suolo, operativa dal 2013. "A fronte di una crisi pesante che sta colpendo un settore trainante - ha detto ieri Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, intervenendo a Brescia a un incontro organizzato con gli amministratori locali sulla legge 4 per il rilancio dell´edilizia - abbiamo voluto inserire semplificazioni, agevolazioni di carattere volumetrico, incentivi finalizzati al miglioramento delle classi energetiche, alla ristrutturazione e al recupero dell´esistente, iniziative che vanno ad aggiungersi a quelle appena varate dal Governo, che prevedono un innalzamento delle quote detraibili fiscalmente". Dal 2013 Nuova Legge Per Il Risparmio Di Suolo - L´impegno, poi, è arrivare a una normativa specifica per favorire il risparmio di suolo. "Dal 2013, quindi subito dopo la scadenza per i Pgt prevista per fine 2012, - ha spiegato Belotti - intendiamo varare norme specifiche, con una legge ad hoc o attraverso una modifica alla normativa vigente, sul principio del contenimento dell´uso di suolo. Iniziativa sulla quale anche le associazioni dei costruttori si sono dichiarate più volte d´accordo". Riguardo l´approvazione dei Pgt, Belotti ha esortato i Comuni che ne sono ancora privi ad accelerare i tempi, ribadendo, come già più volte annunciato, che non sarà prevista un´ulteriore proroga. Ad oggi, su 1544 Comuni, sono 787 (51 per cento) quelli che hanno approvato il documento di pianificazione urbanistica, mentre sono 209 (14 per cento) gli Enti locali che lo hanno adottato. Sono dunque 548 (35 per cento del totale), quelli che non hanno ancora né adottato né approvato il Pgt, dei quali 51 (il 25 per cento del totale) sono in provincia di Brescia.  
   
   
URBANISTICA. DOPO IL PGT PARTONO I “I DIALOGHI SU MILANO”: INCONTRI TRA ESPERTI E CITTADINI SULLE TRASFORMAZIONI URBANE  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - A un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione e a poche settimane dall’approvazione del Pgt, Milano si propone come luogo di dibattito sulla qualità e sulle trasformazioni urbane. Martedì 19 giugno, all’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele, prende il via il ciclo di incontri a ingresso libero “Dialoghi su Milano” promossi dall’assessorato all’Urbanistica del Comune. Esperti, architetti, urbanisti, rappresentanti delle istituzioni, esperti, cittadini si confronteranno sul tema delle città contemporanee come laboratorio di innovazione e sviluppo sociale, politico, economico. Due gli incontri in programma. Il primo, intitolato “Il disegno della città”, si terrà il 19 giugno alle 16.30, con gli interventi di architetti di rilevanza nazionale e internazionale: Vittorio Gregotti, Federico Oliva, Giacomo Borella, Carlo Gasparini, Ilaria Valente, Cino Zucchi e le conclusioni dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Ada Lucia De Cesaris. Mercoledì 4 luglio, sempre alle 16.30, è in programma l’incontro “La città delle relazioni”, con la partecipazione di quattro donne assessori all’Urbanistica di grandi città italiane: Ada Lucia De Cesaris (Milano), Ilda Curti (Torino), Patrizia Gabellini (Bologna), Maria Chiara Pasquali (Bolzano). Previsti gli interventi di tre esperti e docenti universitari di grande fama: Gabriele Pasqui, Salvatore Veca, Francesca Zajczyk. A questi primi due appuntamenti seguirà un autunno un secondo ciclo di incontri. “A valle dell’approvazione del Pgt – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – vogliamo rilanciare da Milano un dibattito pubblico sul futuro delle città, sul loro disegno urbanistico e sulla qualità dell’abitare. È significativo che il confronto tra esperti e cittadini si tenga all’Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele: i ‘Dialoghi su Milano’ valorizzano ulteriormente il ruolo storico di questa sede del Comune come luogo di confronto sulle trasformazioni urbane e sui progetti architettonici della città e dell’area metropolitana”.  
   
   
LOMBARDIA.A MILANO 1000 ALLOGGI PER GIOVANI A 400EURO/MESE 250 SONO GIÀ PRONTI,PREVISTO ANCHE IL PATTO DI FUTURA VENDITA ´ABITA@GIOVANI´ SPOSA LA POLITICA DELLA REGIONE  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - Una casa a Milano per giovani coppie a prezzi calmierati. Da oggi, grazie ad ´Abit@giovani´, questo è possibile. Il progetto, che coinvolge Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Aler e Comune di Milano, Fondazione Housing sociale, realtà imprenditoriali private e terzo settore, è stato presentato questa mattina alla presenza dell´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti. Un Bene Primario - ´La casa - ha sottolineato Zambetti - rappresenta il bene primario per l´autonomia della persona, ma affittarla o acquistarla è sempre più difficile e chiede a Istituzioni e Terzo settore impegni per i giovani, spesso lavoratori precari e in difficoltà ad accedere abitazioni del libero mercato, sia in affitto sia con mutuo´. Opportunità Per Le Giovani Coppie - ´Abit@giovani´ è un progetto di housing sociale, che si propone di rendere disponibili 1.000 alloggi sul territorio milanese. I primi 250 sono già pronti e saranno assegnati dall´Aler, con un bando che si aprirà a luglio, ma a cui ci si può iscrivere sul sito www.Abitagiovani.it. I requisiti sono un reddito Isee-erp inferiore a 40.000 euro e un´età complessiva della coppia non superiore a 70 anni. Vi si potrà accedere attraverso la formula del ´Patto di futura vendita´ (con l´acquisto dell´alloggio tra il quinto e l´ottavo anno di locazione, con un acconto del 10 per cento del valore della casa e un canone mensile di 470 euro, il cui 50 per cento sarà valido come acconto sulla quota di acquisto) o dell´affitto a canone calmierato (400 euro al mese per 70mq). La Filosofia Del Patto - ´´Abit@giovani´ - ha sottolineato Zambetti - sposa la filosofia del ´Patto per la casa´, ovvero recupero e riqualificazione degli alloggi esistenti e loro messa a disposizione in locazione a costi accessibili e realizzazione di nuovi alloggi con patto di futura vendita. Il tutto con una progettazione partecipata dal quartiere´. Attenzione al sociale, dunque, per questi alloggi, recuperati o nuovi e sparsi per Milano, che saranno collegati alla comunità locale con attività e progetti e messi in rete tra di loro con una piattaforma internet. ´Proprio la dimensione sociale - ha rimarcato l´assessore - è un elemento cardine di questo progetto, che può essere definito un modello sperimentale di welfare e di sviluppo sostenibile, che rappresenta un salto di qualità verso la ricerca di formule innovative per l´abitare´. Da Luglio Mutui E Affitti Garantiti - ´A favore dei giovani Regione Lombardia - ha ricordato Zambetti - ha intrapreso da tempo azioni dedicate. A breve adotteremo una delibera, che favorirà nuovi mutui a tasso agevolato per i giovani e abbatterà di due punti percentuali quelli esistenti, il tutto oltre a proseguire gli aiuti ai locatari in difficoltà. E mentre per i giovani stiamo procedendo anche con la realizzazione di nuove residenze universitarie e alloggi dedicati alla locazione temporanea per motivi di studio, a fine mese sigleremo ufficialmente anche il ´Patto salva mutui´, risposta davvero innovativa alla crisi che fa crescere le difficoltà dell´acquistare e mantenere casa´. Il Grazie A Don Rigoldi - L´assessore ha ringraziato in modo particolare don Gino Rigoldi ´per la sua capacità di alimentare nei giovani la fiamma della creatività e della speranza´. Proprio don Rigoldi guiderà un gruppo di indirizzo per il progetto, di cui faranno parte: Alessandro Balducci, Claudio Bisio, Nico Colonna, Lella Costa, Serena Fiorentino, Ricky Gianco, Ermanno Olmi e Davide Scaglione. Al gruppo di indirizzo si affiancherà un comitato operativo, che vedrà manager in pensione investire il loro tempo per aiutare le nuove generazioni ad avere un futuro abitativo. La Solidarietà Tra Generazioni - ´La solidarietà tra generazioni e una migliore la qualità della vita della comunità sono obiettivi prioritari di Regione Lombardia, che - ha concluso Zambetti - con impegno portiamo avanti anche attraverso la realizzazione di progetti innovativi e stimolanti come ´Abit@giovani´´.  
   
   
PAESAGGIO. AZIONI PER AGGIORNARE PTRC: IN POLESINE SI E’ PARLATO DI NATURA E CULTURA  
 
Badia Polesine (Rovigo), 19 giugno 2012 - La giunta veneta sta portando avanti il processo di aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), adottato nel 2009, che assumerà anche valenza paesaggistica. In questo momento centrale per definire e dare nuovo significato al disegno territoriale del Veneto, sono state previste sette azioni con l’obiettivo del più ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati. A Badia Polesine, in provincia di Rovigo, si è svolta oggi l’azione incentrata sul tema Natura e Cultura, presente il vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio e alla cultura Marino Zorzato, il quale ha sottolineato come il far confluire la pianificazione urbanistico-territoriale e quella paesaggistica in un unico piano contribuirà a semplificare la vita del cittadino e delle amministrazioni locali.. In apertura dei lavori hanno portato il saluto la presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili e il sindaco di Badia Polesine Gastone Fantato. “Il Ptrc è il piano dello sviluppo futuro del Veneto – ha detto Zorzato – che dovrà essere rivisto rispetto al passato, quando la crescita ha prevalso sulla natura. Tutto quello che proponiamo deve entrare in un progetto che veda in rete natura, paesaggio, cultura, turismo”. “Il lavoro che stiamo realizzando – ha aggiunto - dovrà dare soprattutto certezze su quello che si può fare e sui tempi in cui potrà essere fatto. Insieme al Ministero per i Beni e le attività culturali, con cui è stato costituito un comitato paritetico per l’elaborazione congiunta del piano paesaggistico regionale, è in corso una catalogazione di tutti i vincoli di legge che riguardano il territorio veneto e risultano essere più di mille. Qualcuno di questi, essendo venute meno le condizioni che lo aveva originato, come Regione lo stiamo già togliendo”. Sono seguiti gli interventi di tecnici ed esperti, per approfondire il tema e le relazioni tra natura, cultura e sviluppo, avendo come riferimento il Polesine e le sue eccellenze. Al rinnovo del Ptrc, nella sua duplice veste di piano dello sviluppo territoriale e di piano delle tutele grazie all’attribuzione della valenza paesaggistica, si procederà con una specifica variante parziale, che si prevede di adottare entro il prossimo ottobre, da inviare poi al consiglio regionale. A completamento di questo percorso, è stata avvia questa “fase di dialogo” del territorio con sette azioni, ognuna su una tematica specifica (montagna, cultura e natura, mobilità e intermodalità, area metropolitana e nuove città, difesa idraulica e sismica, economia e rete del produrre, pianificazione paesaggistica), per raccogliere suggerimenti e osservazioni.  
   
   
LOMBARDIA. ENTRANO FIERA E COMUNE, AREXPO PRENDE IL LARGO FORMIGONI: COSÌ LA REGIONE HA ASSICURATO LE AREE PER L´EVENTO  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Regione Lombardia ha perfezionato il 15 giugno il percorso virtuoso intrapreso con il varo della società Arexpo, per assicurare i terreni all´Expo. Un percorso individuato da Regione Lombardia fra molte posizioni contrarie, ma che oggi ha l´unanime consenso. Oggi l´assemblea straordinaria di Arexpo spa, che Regione Lombardia ha convocato, ha permesso di deliberare l´aumento del capitale (a 92 milioni) e consentito l´ingresso, accanto alla Regione, dei nuovi soci: Comune di Milano, Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, Provincia di Milano e Comune di Rho. ´Nonostante gli elementi di incertezza che continuano a gravare in questi giorni sulla governance di Expo - commenta il presidente della Regione Roberto Formigoni - Regione Lombardia, finora socio unico di Arexpo spa non ha rinviato tutto come poteva fare e come forse malizia politica le avrebbe consigliato, ma ha convocato l´assemblea straordinaria per procedere all´ingresso dei nuovi soci e garantire le aree per la realizzazione dell´Esposizione universale´. L´assetto Proprietario Della Società - Regione Lombardia: 32.590.000 euro (di cui 2.000.000 già sottoscritti e versati in sede di costituzione della Società), pari al 34,67 per cento del capitale sociale; b) Comune di Milano: 32.590.000 euro (di cui 28.466.000 in denaro ed 4.124.000 in area di circa 26.341 mq), anch´esso pari 34,67 per cento del capitale sociale; c) Fondazione Ente Autonomo Fiera di Milano: 26.000.000 euro in area di circa 158.214 mq (27,66 per cento del capitale sociale); d) Provincia di Milano: 1.880.000 euro (di cui 255.000 in denaro e 1.625.000 in area di circa 11.295 mq), pari al 2 per cento del capitale sociale; e) Comune di Rho: 940.000 euro, pari a circa l´1 per cento del capitale sociale. Puntuali Per Il Grande Evento - ´Regione Lombardia, con questo ulteriore passaggio - prosegue Formigoni - ha assicurato ancora una volta alla società Expo 2015 spa le condizioni per arrivarepronta al grande evento´. Del resto, sin dalla costituzione di Arexpo, Regione Lombardia ha posto in essere ogni adempimento e garantito una dotazione finanziaria sino 80 milioni, perfezionando tutti gli atti necessari all´acquisizione delle aree comprese nel sito dell´Esposizione universale.  
   
   
CALABRIA, LE PROPOSTE PER LA CRESCITA DELLA REGIONE  
 
Lamezia Terme, 19 giugno 2012 - Si è svolto il 15 giugno a Lamezia Terme il Forum annuale dell’Economia Calabria promosso da Unioncamere Calabria. Lucio Dattola, Presidente di Unioncamere Calabria ed i Presidenti degli enti camerali calabresi, Paolo Abramo (Catanzaro) e Vincenzo Pepparelli (Crotone) alla presenza di Pino Galati, Presidente Fondazione Calabresi nel mondo e degli Assessori regionali Antonio Stefano Caridi, Assessore Attività Produttive e Michele Trematerra, Assessore Agricoltura e Forestazione hanno presentato il rapporto sull’economia del territorio calabrese. Ha coordinato i lavori Antonio Palmieri, Segretario Generale di Unioncamere Calabria. «Occorrono interventi cantierabili nell´immediato, capaci di rilanciare i consumi e attrarre nuovi investimenti. Bisogna puntare sulla banda larga per ridurre il nostro gap digitale e allinearci al resto del Paese. Proprio a tale riguardo e per questo fine il sistema camerale calabrese sta conducendo sul territorio ricerche e studi di fattibilità. L´offerta formativa deve adattarsi ai mutamenti del mercato: imprese, università e ricerca devono dialogare sempre più e sempre meglio. Solo così potremo generare realmente innovazione e superare la crisi, ha sottolineato il Presidente Dattola. Bisogna, inoltre, sostenere le imprese per competere sui mercati internazionali e creare le condizioni interne ed esterne funzionali al rafforzamento della posizione internazionale della Calabria nel Mediterraneo. È necessario certamente valorizzare l´industria culturale e l’offerta turistica, aiutare il settore agroalimentare e artigiano a superare il limite dimensionale e valorizzare l’identità culturale e distintiva dei prodotti a garanzia di origine e qualità. Il tutto deve necessariamente prevedere politiche di sostegno per le imprese che soffrono di carenze strutturali, manageriali e di facilitazione all’accesso al credito». «Questa regione deve investire nella creazione di un brand comune: il brand Calabria – ha dichiarato Michele Trematerra – per dare una spinta propulsiva al comparto agricolo regionale che denota una importante componente non solo economica ma anche socioculturale. Pertanto, due sono i fattori su cui puntare: riconoscere nell’agricoltura un settore trainante per lo sviluppo economico regionale e destinare i fondi comunitari a progetti mirati». «Stiamo vivendo una stagione di politica regionale che condivide l’idea di una strategia sinergica – ha commentato Antonio Caridi – di fatto, in due anni di lavoro abbiamo formulato il piano triennale delle attività produttive che tiene conto del nostro tessuto economico costituito da micro, piccole e medie imprese. Le politiche regionali mirano a rafforzare le imprese esistenti ed a promuovere quelle giovanili attraverso bandi ad hoc tesi a favorire l’innovazione tecnologica , le reti ed i cluster di imprese, l’accesso al credito e la formazione delle risorse umane». «Il sistema camerale, in Calabria, ha una capacità propositiva – ha concluso Pino Galati – le politiche di lunga gittata sono indispensabili per ridare nuovo slancio all’economia regionale. Perché la crisi è indubbiamente un fattore depressivo ma anche una grande opportunità. Occorre guardare oltre i confini della Calabria. Se nella sola regione la popolazione è di 2 milioni di abitanti, nel mondo i calabresi sono più di 6 milioni. Sono eccellenze e spesso occupano posizioni decisionali di rilievo nei sistemi socio economici mondiali. Sono antenne che possono portare profitto alla nostra economia perché potenziali clienti e fornitori». Di seguito la sintesi del Rapporto: -1,8% il Pil calabrese - Il prodotto lordo della Calabria nel 2012 registra del -1,8% che, seppur negativo, costituisce il secondo miglior risultato di tutto il Mezzogiorno, insieme a quello della Campania, e abbastanza prossimo a quello di realtà più sviluppate come Toscana e Marche. I consumi diminuiscono (-2,1% nel 2011 e previsione del -1% nel 2012 e 2013) con ripercussioni sulle vendite del manifatturiero, strettamente legato al consumo interno, della ristorazione e del commercio. Cala anche il reddito delle famiglie: 1 su 5 non riesce ad arrivare a fine mese. Catanzaro è la provincia con il più alto reddito procapite che si attesta sui 16.000/17.000 euro rispetto al reddito medio regionale di 12.500 euro. Diminuiscono le imprese e aumentano le procedure concorsuali - Le imprese iscritte sono diminuite, raggiungendo il valore minimo dal 2006 a oggi, mentre sono aumentate le aziende che hanno cessato l´attività. Tra gennaio e marzo 2012, infatti, sono 3.400 le nuove imprese iscritte, mentre sono 4.277 quelle che hanno chiuso, di cui 1.312 imprese commerciali. Tutte le cinque province registrano un deficit nel saldo iscrizioni-cessazioni , anche se di minima entità: Cosenza ha una variazione di -0,8% contro lo 0,7% dello scorso anno, Reggio Calabria passa dal -0,1 al -0,2%, Vibo Valentia si mantiene pressoché invariata, mentre Crotone registra una diminuzione del suo deficit che passa dal -1,1% al - 0,3%. La Calabria, inoltre, è la prima regione in Italia per imprese entrate in procedura concorsuale (3,7 per mille). Cresce il settore dell’energia. In crisi artigianato e agroalimentare - In forte crescita il settore della fornitura di energia elettrica (+13,0%), spinta molto probabilmente dagli incentivi al settore e il +0,9% delle attività di intrattenimento. Il settore dell’artigianato, che rappresenta un quinto dell’imprenditoria calabrese e il 12,3% del valore aggiunto prodotto, ha registrato il numero di imprese più basso dal 2004: 36.251 nel 2011 contro le 37.945 del 2004. Sono state 1.232 le cessazioni di attività nel primo trimestre del 2012. Il settore agroalimentare, che da sempre ha un ruolo chiave nell´economia calabrese, fa fatica ad operare nel nuovo scenario internazionale. L´agricoltura, che dà lavoro a circa 64.000 persone (11% del totale degli occupati), dal 2007 ha perso un punto di incidenza sul valore aggiunto, ma continua ad avere un certo peso sulle esportazioni (13,5%). Aumentano le società di capitale, le cooperative e le imprese sociali: nuovi punti di forza per un nuovo sviluppo - La ditta individuale e è sempre la forma giuridica più utilizzata dagli imprenditori calabresi (77,2% del totale contro una media nazionale del 62,5%). Le società di capitali registrano un tasso di crescita del 4,4%, quasi sette volte superiore a quello complessivo regionale. Le cooperative aumentano in tutte le cinque province registrando, a livello regionale, un +0,8%. In questo settore, rappresentato da 5.700 imprese, le cooperative sociali sono il 10,9%, un valore superiore a quello nazionale (7,9%) e che si colloca al terzo posto tra quelli registrati per le altre regioni italiane. Crescono anche le imprese sociali che sono oltre 1.100 e hanno più di 5.200 impiegati. Sono un punto di forza dell’economia sociale del mercato su cui impostare una nuova idea di sviluppo. Reggio Calabria con 300 cooperative sociali si posiziona al primo posto in Calabria ed al quinto in Italia. Nel 2011 45.469 imprese femminili: +1% - La Calabria ha chiuso il 2011 con una crescita delle imprese femminili dell’1,0%, oltre tre decimi di punto in più rispetto al dato di crescita dell’imprenditoria in generale. Le imprese rosa sono il 25% del tessuto imprenditoriale regionale, valore superiore alla media nazionale (23,5%) e che colloca la Calabria ai primi posti per tasso di femminilizzazione del sistema produttivo locale. A livello provinciale il tasso oscilla tra il 26,2 di Reggio Calabria e il 23,9% di Vibo Valentia. Il fenomeno più interessante è la crescita delle società di capitale (+292 unità) che, pur essendo solo il 9,4% del totale contro il 14,4% complessivo dell’intera imprenditoria, nel 2011 sono cresciute del 7,3%: più di una volta e mezzo rispetto al totale delle società di capitale. Imprese straniere: un ruolo sempre più importante - Sono quasi 11mila le imprese con titolari stranieri e contribuiscono al pil per il 6,2% (nel 2005 era il 3,5%), quota che raggiunge il 14,3% in agricoltura e il 10% nel le costruzioni. È valore piuttosto distante dalla media nazionale, ma che consente alla regione di essere la terza realtà del Mezzogiorno dopo Abruzzo e Campania in termini di contributo degli stranieri alla creazione di ricchezza. Rilevante la presenza straniera nelle attività svolte presso le famiglie (collaborazioni domestiche o altri servizi). Imprese giovanili: il presente e il futuro - Sono 30.117 le imprese capitanate da giovani e rappresentano il 16,6% del sistema imprenditoriale locale, percentuale che posiziona la Calabria tra le prime regioni italiane. Espressione di un mezzogiorno in cui l’imprenditoria giovanile presenta valori di incidenza (14,2%) superiori di oltre 4 punti a quanto si può osservare nel Nord del Paese. Nella provincia di Catanzaro un’impresa su sei è capitanata da giovani under 35. Nel reggino sono quasi 9.000 le imprese a conduzione giovanile che corrisponde al 17,5% del totale (Italia 11,4%), quota analoga alla provincia di Vibo Valentia. Mentre il crotonese con il 18% guida la classifica a livello regionale. In aumento disoccupazione, precariato e giovani “neet” - In Calabria vi è stata una contrazione del lavoro del 4,1% che ha colpito soprattutto gli under 30. Sono 84.000 i calabresi in cerca di occupazioni. Ne deriva un tasso di disoccupazione a “doppia cifra” (12,7%), il quinto più alto in Italia dopo Campania, Sicilia, Sardegna e Puglia, e superiore alla media nazionale di oltre quattro punti percentuali (8,4%). I disoccupati laureati sono 11.000: 10 su 100, il doppio della media italiana (5,4%). Diffuso è il fenomeno dei giovani “Neeet”, ossia coloro che non hanno un lavoro e che non sono neppure inseriti in percosi di istruzione o formazione: riguarda 3 giovani su 10. Molto diffuso anche il precariato: su 100 dipendenti, quasi 4 sono collaboratori a progetto od occasionali (3,8%). Reti di impresa: ancora poche - Chi è strutturato reagisce meglio alla crisi, così come le imprese di settori e dimensioni diversi. In Calabria la strada delle reti di impresa è ancora poco battuta: i contratti di rete sono solo 7 e coinvologono 24 imprese delle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Green economy: la scommessa del futuro - In Calabria, tra il 2008 e il 2011, quasi un’impresa su quattro (23,1%) ha investito in prodotti e tecnologie green a maggior risparmio energetico o a minor impatto ambientale. Nell’impegno della riduzione dei consumi la Calabria è la terza regione italiana, seconda solo al Trentino Alto Adige e all’Abruzzo. A Crotone, più di un quinto (26,4%) delle imprese locali ha investito nel “green”: il 10% dell’imprenditoria regionale. Anche Catanzaro (24%), Vibo Valentia (23,9%) e Reggio Calabria (23,3%) hanno valori al di sopra della media regionale. Cosenza, con il suo 21,5%, è l’unica unica realtà al di sotto. Turismo: una risorsa da sviluppare - È senza dubbio il settore che mostra segnali di maggior vivacità, nonostante il contributo di valore aggiunto del settore è solo del 3,5% % (media Italia 4,2%) e quello dell´industria culturale del 3,4% (media Italia 4,9%). Vibo Valentia, è la ventesima delle province italiane per attrattività dei mercati turistici internazionali (oltre 712mila presenze nel 2010). Anche Catanzaro mostra qualche segnale di competitività (309mila presenze straniere). Banda larga: sinonimo di crescita - Il territorio regionale calabrese, secondo le analisi realizzate da Unioncamere Calabria tramite Uniontrasporti/between, ha una copertura a banda larga di base (almeno 2 Mbps) pari al 90% delle unità locali, contro una media nazionale del 94%. La copertura Adsl è all’82%, mentre quella mobile/wireless è intorno all’8%.  
   
   
ANALISI SUL RAPPORTO ECONOMICO PRESENTATO DA UNIONCAMERE CALABRIA  
 
Catanzaro, 19 giugno 2012 - L’assessore regionale alle Attività Produttive si è soffermato sul rapporto economico presentato da Unioncamere Calabria. “Sono estremamente significative – ha detto - le risultanze emerse dal Forum annuale dell´Economia Calabria promosso da Unioncamere con la presentazione del rapporto sull´economia del territorio regionale. Non vi è alcun dubbio che esistono elementi di forte criticità, ma si ravvisano anche delle potenzialità, in parte inespresse, che possono costituire un adeguato punto di partenza per delineare nuove strategie finalizzate alla crescita ed allo sviluppo del sistema economico ed imprenditoriale calabrese”. L’assessore Caridi ha posto l’accento “sulla possibilità di valorizzare questi aspetti che possono essere condensati in pochi ma significativi punti, anche grazie all’apprezzabile lavoro svolto dal sistema camerale che contribuisce in modo decisivo alla lettura dei flussi economici. Crescono le imprese femminili – ha aggiunto -, aumentano le società di capitali, si registra un tasso di crescita delle cooperative, nel 2011 il numero delle imprese è cresciuto rispetto all’anno precedente, ma soprattutto si riscontra una consistente presenza di imprese giovanili. Si tratta di risultati che, almeno in parte, scaturiscono da un nuovo modo di fare politica da parte del governo regionale che ha puntato alla messa in campo di azioni finalizzate alla creazione di nuove opportunità per le imprese calabresi, partendo da una concezione nuova improntata alla semplificazione, all’innovazione, alle reti di impresa, agli investimenti produttivi, alle agevolazioni per l’accesso al credito ed all’imprenditorialità giovanile. In questa ottica va visto il lavoro svolto dal Dipartimento Attività Produttive che, per favorire la crescita, ha operato concretamente su queste azioni, privilegiando strategie di sviluppo condivise ed un’ampia concertazione. Secondo l’Assessore Caridi inoltre “le politiche regionali, in due anni di lavoro, hanno fortemente contribuito a rafforzare le imprese esistenti ed a promuovere quelle giovanili attraverso bandi ad hoc tesi a favorire l´innovazione tecnologica, le reti ed i cluster di imprese (già sottoscritte le convenzioni con i soggetti beneficiari), l´accesso al credito e la formazione delle risorse umane. Si tratta di nuovi ed importanti strumenti che agevoleranno le piccole e medie imprese calabresi, che costituiscono la parte essenziale del tessuto economico regionale, per migliorare la loro competitività ed efficienza nonché una positiva ricaduta occupazionale e sociale per la creazione di nuove opportunità di lavoro con evidenti vantaggi per l’economia locale e regionale. Possono nascere da questi interventi chiari segnali di ripresa per l’economia calabrese derivanti dalla positività delle azioni attivate dalla Regione Calabria che agisce di concerto con le parti sociali ed economiche alle quali va riconosciuto un ruolo primario nel processo decisionale, in un’ottica di concertazione, dal quale nascono programmi e strategie condivise, funzionali alle necessità scaturenti dal territorio e finalizzati alla ripresa ed allo sviluppo dell’imprenditoria regionale. In questo contesto è nato anche il Piano strategico triennale delle attività produttive, concertato con il tavolo del partenariato economico e sociale, che traccia, forse per la prima volta, un´idea di sviluppo produttivo della nostra Regione, definisce le attività che dovranno essere realizzate per il triennio costituendo un guida preziosa nelle scelte d´investimento. Ma l’Assessore Caridi ha inteso sottolineare “il consistente sforzo effettuato nelle politiche di agevolazione per l’accesso al credito e, soprattutto, la scelta di investire sull’imprenditorialità giovanile con la recente pubblicazione di un bando apposito, un’idea capace di restituire fiducia, in un momento di grave crisi, all’intero sistema produttivo regionale. Un segnale preciso – ha concluso l’Assessore - è che le numerose azioni avviate dalla giunta regionale producono risultati concreti e determinano un forte impulso alla creazione di nuove attività imprenditoriali, un’attività corposa che si sta rivelando in linea con le qualità dei giovani calabresi, le cui potenzialità costituiscono una garanzia per il futuro della Calabria”.  
   
   
ROSSI ALL’UNICOOP: “DALLA TOSCANA LA SFIDA PER UN NUOVO MODELLO DI SOCIETÀ E DI CONSUMI”  
 
Firenze, 19 giugno 2012 – Parte anche dalla Toscana la sfida per la costruzione di un nuovo futuro economico e sociale, capace di coniugare in maniera equilibrata crescita e soddisfazione dei bisogni, valori fondanti della nostra democrazia e rispetto dei diritti, superando l’attuale visione basata sul “capitalismo delle oligarchie finanziarie” che ci ha portato dritti alla crisi attuale, incapace di trovare un equilibrio fra capitale e lavoro. A candidare la nostra regione (“chi altri può farlo altrimenti?”) a dare un contributo determinante ad una riflessione che appare oggi non più rinviabile, è il presidente della Regione Enrico Rossi nel suo intervento all’assemblea dei soci Unicoop Firenze riunita oggi all’Obihall. Crescita e diritti Sottolineando la “sintonia” con le idee espresse nella sua relazione dal presidente Unicoop Firene Turiddo Campaini, Rossi ha invitato a rilanciare sui valori che sono alla base del movimento cooperativo. “L’esperienza della cooperazione ci insegna che si può crescere ed essere dinamici anche senza avere l’ossessione del profitto, senza rinunciare a diritti costruiti nel tempo e che sono diventati i valori fondanti della nostra convivenza sociale e una garanzia di tenuta della democrazia. All’egoismo individuale che governa l’attuale modello di dominante, si può contrapporre un modello capace di farsi carico dei bisogni della gente e dare risposte in termini di valore d’uso. Questo cambiamento è necessario, perchè altrimenti saranno i ceti più deboli a soccombere. E la Toscana può ambire, per le sue tradizioni e la sua esperienza di governo, a dare un contributo rilevante ad una discussione che sta allargandosi a livello europeo”. Le aperture domenicali La questione della liberalizzazione completa delle aperture domenicali della grande distribuzione, dalla quale Unicoop ha preso fin dal primo momento le distanze, è secondo Rossi emblematica di come un modello improntato all’equilibrio, possa risultare vincente. “Sono in gioco valori non banali, che non possiamo perdere senza perdere parte della nostra identità. Anche le festività, religiose o laiche, in un Paese consapevole della sua identità, hanno questo significato, sono un modo per ribadire una tradizione, una nostra storia”. Il modello che la Toscana continuerà a sostenere è l’opposto di una liberalizzazione senza regole. “I dati sull’abbassamento dei prezzi al consumo che in Toscana risultano più bassi che altrove ci danno ragione. E’ anche questo il frutto della scelta di una crescita regolata della grande grande distribuzione, in una visione equilibrata che vogliamo continuare a sostenere con una legge che utilizzi per questo anche gli strumenti urbanistici, per tutelare sia gli interessi dei cittadini consumatori che quelli del territorio”. Equilibrio, regole, finanza “Il mercato senza regole non funziona – dice ancora il presidente citando Amartya Sen – e noi dobbiamo insistere sulla necessità di mettere delle regole. Regolare deve essere la parole d’ordine”. Una parola d’ordine che vale anche per il mondo della finanza, che “deve ritrovare un legame con il territorio, tornare al suo scopo originario, che è quello di raccogliere i risparmi dei cittadini e mettersi al servizio dell’economia, del lavoro e delle imprese. Per questo apprezzo l’impegno di Unicoop nella vicenda del Monte dei Paschi di Siena e ora guardo fiducioso al nuovo corso”. Il valore dell’agricoltura Un ultimo accenno all’importanza dell’agricoltura per la Toscana e al ruolo di Unicoop nella sua valorizzazione. Rossi ricorda il bando regionale per giovani imprenditori agricoli, che ha visto una partecipazione massiccia: 650 giovani aspiranti agricoltori che “dopo il trionfo dell’economia immateriale, del denaro che produce denaro, torna a guardare ad una economia basate sul valore reale delle cose”.  
   
   
VOGUE E BAGLIONI UOMO: LA PUGLIA PROMUOVE IL SISTEMA MODA  
 
 Bari, 19 giugno 2012 - La vicepresidente Capone , il segretario del Distretto della Moda Dario Longo e la rappresentante dell’editrice Condè Nast Anna Cavallo, insieme alla dirigente del settore Internazionalizzazione, Giovanna Genchi, hanno illustrato il 15 giugno alla stampa una serie di iniziative per la promozione del sistema moda pugliese. Uno dei principali strumenti sarà la pubblicazione di un volume dedicato alla Puglia che sarà distribuito allegato alla prestigiosa rivista Vogue Uomo in occasione di alcuni saloni internazionali, oltre che in edicola. “Abbiamo rilanciato il sistema della moda – ha detto la vicepresidente Capone. Alcuni economisti dicevano anni fa che il Tac – tessile, abbigliamento, calzaturiero – era un settore finito, in crisi e da abbandonare in Puglia a causa della concorrenza estera. Invece abbiamo continuato a crederci e invece di chiudere le aziende, abbiamo puntato sulla qualità, l’innovazione, i marchi e l’aggregazione come quella dei distretti. Così è cresciuto l’export, che assomma a 649 milioni nel 2011 con un più 6,2% rispetto al 2010. Adesso lavoriamo con illustri editori per raggiungere i mercati esteri, facendo sistema con il cinema, il turismo, i nostri monumenti. La Puglia è così uscita dall’ombra delle subforniture del sistema moda e si afferma con le proprie idee in un settore in tumultuosa espansione”. Vogue metterà a disposizione la propria expertise e il proprio valore aggiunto nelle creazione di un evento che si terrà in autunno in Puglia presso un luogo di forte impatto, con una mostra e un video. Creazioni pugliesi a Baglioni Uomo Capone: “Sosteniamo così la ripresa del Tac” - La moda maschile made in Puglia è di scena a Baglioni Uomo, evento organizzato a Firenze dal Grand Hotel Baglioni. Si tratta di una manifestazione collaterale alla grande kermesse internazionale Pitti Immagine Uomo e si svolge nello stesso albergo dove in passato avevano luogo tutte le manifestazioni di Pitti. L’evento è in programma a Firenze dal 19 al 22 giugno 2012 ed è riservato esclusivamente agli operatori di settore che avranno modo di apprezzare il meglio delle nuove creazioni della moda maschile. Partecipano nove imprese pugliesi, accompagnate dalla Regione Puglia, Servizio Internazionalizzazione, con il supporto operativo dello Sprint, lo Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese e la collaborazione del Distretto produttivo della Filiera Moda Puglia. Baglioni Uomo è un importante punto di riferimento per espositori e buyer provenienti da tutto il mondo e quindi è la vetrina ideale per presentare le nuove proposte nell’abbigliamento maschile, in un settore, quello della moda, che la Regione Puglia sta sostenendo con grande attenzione. “Il cosiddetto Tac, tessile, abbigliamento, calzaturiero – spiega la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – sta mostrando segnali di ripresa dopo una lunghissima crisi. Nel 2011 il valore delle esportazioni è stato di 649milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto al 2010. In questi anni abbiamo seguito con grande attenzione la promozione del settore sui mercati esteri, accogliendo in Puglia operatori provenienti dal Giappone, dalla Russia e dai Paesi Baltici, partecipando a Baglioni Uomo e Baglioni Bimbo del 2011 oltre che a tutte le edizioni di Sì Sposa Italia Collezioni degli ultimi quattro anni. Quindi per noi questo segnale di ripresa rappresenta motivo di grande soddisfazione. Tuttavia il settore va ancora fortemente sostenuto. Ecco perché accompagniamo anche quest’anno le nostre imprese a Baglioni Uomo. Una vetrina così prestigiosa sarà certamente veicolo di nuove relazioni commerciali”. Proprio per dare maggiore visibilità alle imprese pugliesi presenti alla manifestazione, la Regione Puglia ha organizzato per il 19 giugno (ore 18,30-20,30), nella sala Michelangelo e nella sala Giotto del Grand Hotel Baglioni, un evento di presentazione delle collezioni di eccellenza di abbigliamento e accessori moda, al quale sono stati invitati buyer, operatori professionali di settore e giornalisti della carta stampata specialistica. Nelle due aree espositive della Regione Puglia, inoltre, ogni azienda avrà a disposizione un proprio spazio di 15 mq dove potrà mettere in mostra il meglio del proprio campionario e accogliere gli operatori presenti all’evento. All’intervento di promozione regionale al Baglioni Uomo, si accompagna l’uscita di un inserto speciale, dedicato esclusivamente al sistema moda pugliese, della prestigiosa rivista Vogue Uomo che verrà presentato proprio in occasione di Pitti Immagine Uomo. Partecipano alla manifestazione le imprese Adrian Calze srl di Parabita (Le); Alto Livello srl di Castellana Grotte (Ba); Calzaturificio Premiere srl di Casarano (Le); Carnevale srl di Acquaviva delle Fonti (Ba); Daddy srl di Barletta (Bt) Kamar snc di Foggia; L.b.m. Di Lacerignola Domenico di Fasano (Br); New Fashion Jeans srl di Troia (Fg); Paco e Ruan srl di Barletta (Bt). Azioni di promozione settoriale collaterali alla manifestazione fieristica Pitti Uomo “Baglioni Uomo”, Firenze, 19 - 22 giugno 2012 Scheda Informativa Dati sull’evento - Pitti Immagine Uomo è una delle manifestazioni fieristiche più importanti a livello internazionale, dedicata al comparto abbigliamento/accessori uomo. Promosso e organizzato da Pitti Immagine srl, Pitti Immagine Uomo è l’unico salone internazionale che dà una rappresentazione completa dell’universo del abbigliamento/accessori per uomo, ed allo stesso tempo, è la piattaforma di riferimento per presentare le nuove tendenze del lifestyle legato alla moda maschile. L’ultima edizione ha registrato la presenza di 1.100 espositori provenienti da varie regioni italiane e da paesi esteri e oltre 30.000 visitatori complessivi, di cui 21.000 operatori specializzati (circa 7.400 esteri), alla ricerca di nuove proposte commerciali. Il Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, con il supporto operativo dello Sprint Puglia, ed in collaborazione con il Distretto Produttivo della Filiera Moda Puglia, realizza delle azioni di promozione settoriale collaterali all’evento Pitti Uomo, per accompagnare gli operatori di settore pugliesi nello sviluppo di contatti ed opportunità di collaborazione con operatori nazionali ed internazionali. Nello specifico, le iniziative di promozione settoriale avranno luogo all’interno del Grand Hotel Baglioni, prestigiosa location nel cuore della città di Firenze, che, in concomitanza della manifestazione fieristica Pitti Uomo, organizza l’evento Baglioni Uomo. In occasione della grande kermesse internazionale Pitti Immagine Uomo, il Grand Hotel Baglioni organizza, già da diversi anni, l’evento Baglioni Uomo che rappresenta un’importante vetrina per presentare agli operatori di settore internazionali il meglio delle nuove proposte della produzione legata all’abbigliamento maschile: in passato le manifestazioni Pitti Donna, Uomo, Bimbo e Filati si svolgevano proprio all’interno del Grand Hotel Baglioni, rimasto un importante punto di riferimento per espositori e buyers provenienti da tutto il mondo. Due piani dell’albergo, con una superficie espositiva totale di 800 mq., sono messi a disposizione degli espositori di settore al fine di presentare al meglio le proprie produzioni e creare proficue opportunità commerciali con le rispettive controparti. L’evento Baglioni Uomo, che avrà luogo dal 19 al 22 giugno 2012 a Firenze presso il Grand Hotel Baglioni, è riservato esclusivamente agli operatori di settore (Boutique, Buying office, Catena d´acquisto, Catena di negozi, Grande distribuzione, Grande magazzino, Grossista, Import – Export, Trading, Vendita tramite internet). Dati sull’andamento degli scambi commerciali nel settore Tac • Il valore complessivo dell’export italiano del settore Tac (tessile abbigliamento calzaturiero) ha superato i 41 miliardi di Euro nel 2011, Anche l’export di settore in Puglia, in linea con il trend a livello nazionale, ha registrato delle buone performance: l’export pugliese del settore Tac (tessile abbigliamento calzaturiero) nel 2011 ha sviluppato un risultato per un valore di 649 milioni di euro, registrando un + 6,2% rispetto al 2010. Nel suo complesso, il comparto del tessile abbigliamento costituisce una realtà di rilievo nell’economia della Puglia, specie per via dell’ampiezza del relativo tessuto produttivo che evidenzia la presenza di oltre 4.700 unità locali attive sul territorio regionale che impiegano complessivamente 34.028 addetti. La maggioranza delle imprese del sistema moda, quasi il 70%, è specializzata nella confezione di articoli di abbigliamento e maglieria e nei servizi produttivi di subfornitura fra cui taglio, cucitura, confezione, stiro. Significativo è l´apporto fornito al sistema moda pugliese dall’industria calzaturiera e della preparazione e concia del cuoio, fabbricazione di articoli da viaggio, borse ed altri articoli in pelle, per un totale di 768 unità pari a circa il 2,7% delle unità attive nel settore manifatturiero a livello regionale. L’intero comparto occupa 13.978 addetti, pari al 5,3% del totale addetti occupati nel manifatturiero pugliese. Obiettivi ed articolazione della realizzazione di azioni di promozione settoriale collaterali all’evento Pitti Uomo Nel quadro delle iniziative regionali di sostegno ai processi di internazionalizzazione per il 2012, la Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione –Servizio Internazionalizzazione- ha sviluppato un “Progetto Settore: Sistema Moda” a favore della promozione e valorizzazione del sistema moda pugliese (tessile – abbigliamento -calzaturiero) sui principali mercati esteri, che prevede l’organizzazione di azioni di promozioni settoriali collaterali ad importanti manifestazioni fieristiche, come il Pitti Immagine Uomo. A tal fine, la Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione-servizio Internazionalizzazione, con il supporto operativo dello Sprint Puglia ed in collaborazione con il Distretto Produttivo della Filiera Moda Puglia, partecipa all’evento Baglioni Uomo, che si svolgerà all’interno del Grand Hotel Baglioni di Firenze dal 19 al 22 giugno 2012, in concomitanza della manifestazione fieristica Pitti Uomo, con una delegazione di 9 aziende pugliesi, al fine di presentare le eccellenze produttive del comparto abbigliamento maschile regionale all’ampio pubblico di operatori di settore internazionali. La realizzazione di azioni di promozione settoriale collaterali all’evento intende dare opportuna continuità alle iniziative sinora svolte a favore della valorizzazione e promozione del sistema moda pugliese sui mercati internazionali (missioni di operatori di settore in Puglia provenienti dal Giappone - maggio 2010 e dalla Russia e Paesi Baltici - maggio 2011, partecipazione a Baglioni Uomo 2011, Baglioni Bimbo 2011 e Sì Sposa Italia Collezioni 2009,2010,2011), anche al fine di rilanciare l’intero comparto abbigliamento/accessori maschile pugliese sui principali mercati esteri. La Regione Puglia, quindi, partecipa all’evento Baglioni Uomo di Firenze, dedicato alla promozione del comparto abbigliamento/accessori uomo, con l’obiettivo di: - promuovere e diffondere la conoscenza della Puglia e dei sistemi produttivi locali e territoriali di eccellenza con riferimento al sistema moda, comparto abbigliamento/accessori uomo; - rafforzare e qualificare l’immagine del “Sistema Puglia”, in relazione alla relativa capacità di esprimere delle produzioni di grande qualità nel settore moda, con particolare riferimento al comparto abbigliamento/accessori uomo; - promuovere il sistema delle imprese pugliesi che operano nel settore; - promuovere e sviluppare contatti diretti con i buyers, operatori di settore e giornalisti specializzati. A tal fine, la Regione Puglia sarà presente all’iniziativa con due aree espositive all’interno del Grand Hotel Baglioni di Firenze, una nella Sala Michelangelo stand n.614 e l’altra nella Sala Giotto stand n.611, dove le 9 aziende pugliesi che hanno aderito all’iniziativa avranno la possibilità di esporre il meglio della propria produzione al pubblico di operatori di settore e giornalisti della stampa specializzata in visita alla manifestazione. Ogni azienda avrà a disposizione un’area espositiva di c.15 mq, dove potrà mettere in mostra il meglio del proprio campionario e, dunque, allacciare potenziali rapporti commerciali con gli operatori presenti all’evento. Al fine di conferire maggiore enfasi e visibilità alla delegazione di imprese pugliesi presenti al Baglioni Uomo, la Regione Puglia, Area politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione-servizio Internazionalizzazione, con il supporto operativo dello Sprint Puglia, organizza una evento *bleep*tail di presentazione dello showcase del Sistema Moda pugliese, “Apulia, Italian Excellence designing the future”, in data 19 giugno 2012, a cui saranno invitati buyers, operatori professionali del settore e giornalisti della carta stampata specialistica, che avrà luogo all’interno del Grand Hotel Baglioni. In base ai lavori preparatori svolti dallo Sprint Puglia, è stato definito il seguente programma dei lavori. Tabella 1 Progetto Settore: Sistema Moda Baglioni Uomo, 19 – 22 giugno 2012 Programma di lavoro Giorno Orario Attività martedì 19 giugno 09.0 0– 19.00 Apertura della manifestazione Baglioni Uomo 18.30-20.30 Evento *bleep*tail di presentazione dello showcase del Sistema Moda pugliese “Apulia. Italian excellence designing the future” c/o Sala Michelangelo e Sala Giotto Grand Hotel Baglioni P.zza Unità Italiana, 6 – Firenze Evento di forte richiamo di presentazione delle collezioni di eccellenza del Sistema Moda pugliese, comparto abbigliamento/accessori uomo, a cui sono stati invitati buyers, operatori professionali del settore e giornalisti della carta stampata specialistica. Mercoledì 20 giugno 09.00 – 19.00 Apertura della manifestazione Baglioni Uomo giovedì 21 giugno 09.00– 19.00 Apertura della manifestazione Baglioni Uomo venerdì 22 giugno 09.00 – 19.00 Apertura della manifestazione Baglioni Uomo Elenco degli operatori pugliesi All’evento Baglioni Uomo, hanno aderito 9 aziende pugliesi del comparto abbigliamento/accessori uomo. Azienda Marchio/i Città specializzazione produttiva 1. Adrian Calze srl Royal Prince-stetom’s-comfort Parabita (Le) Calze uomo 2. Alto Livello srl Alto Livello Castellana Grotte (Ba) Calzature/accessori uomo 3. Calzaturificio Premiere srl Premiere Casarano (Le) Calzature/accessori uomo 4. Carnevale srl Carnevale 1951-Golf Club Acquaviva delle Fonti (Ba) Maglieria uomo 5. Daddy srl Gigolò Barletta (Bt) Abbigliamento uomo 6. Kamar snc Kamar - Bodini Foggia Pantaloni uomo 7. L.b.m. Di Lacerignola Domenico Lancredi Biella 1962 Fasano (Br) Capispalla uomo 8. New Fashion Jeans srl 9.2 by Carlo Chionna- R13-daks Troia (Fg) Abbigliamento casual uomo 9. Paco e Ruan srl Usualis Barletta (Bt) Abbigliamento uomo fashion Progetto di promozione del sistema moda pugliese-comparto abbigliamento/accessori uomo su L’uomovogue In concomitanza con la partecipazione regionale all’evento Baglioni Uomo, la Regione Puglia-area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione-servizio Internazionalizzazione, con il supporto operativo dello Sprint Puglia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), ha predisposto uno specifico intervento a favore della comunicazione e promozione dei punti di forza del sistema moda pugliese, realizzato sulla testata, L’uomo Vogue, l’unica rivista di settore in grado di garantire una diffusione e veicolazione della comunicazione legata al settore moda, sia in Italia che sui principali mercati esteri, e capace di intercettare un pubblico importante, rappresentato da esperti, buyer e trend setter della moda internazionale. Tale progetto è stato finalizzato alla realizzazione di un prodotto di comunicazione e promozione delle eccellenze e delle caratteristiche distintive del sistema moda pugliese, con particolare riferimento al comparto uomo, ma che ha tenuto conto anche dell’importante presenza dei comparti di abbigliamento sposa e bambino sul territorio regionale. Il volume così realizzato, in uscita a giugno in allegato al numero 432 di L’uomo Vogue, ha inteso veicolare il meglio dell’immagine della Puglia non solo da un punto di vista delle eccellenze produttive nel settore moda, ma anche in relazione alla grande capacità del territorio regionale di esprimere una creatività diffusa in settori come cinema, musica e design. A tal riguardo, il volume è stato realizzato in sinergia con l’Apulia Film Commission e Puglia Promozione- l’Agenzia Regionale del Turismo, al fine di diffondere al vasto pubblico di esperti ed operatori di settore a cui si rivolge la testata un’immagine del Sistema Puglia quale terra di innovazione a tutto tondo, dotata di un patrimonio storico-culturale e ambientale di grande valore.  
   
   
ABRUZZO, CONGIUNTURA ECONOMICA ABRUZZESE I TRIMESTRE 2012  
 
L’Aquila, 19 giugno 2012 - Quadro congiunturale. L’indagine Congiuntura Economica Abruzzese del Cresa relativa al primo trimestre 2012 ha coinvolto 419 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione. I dati indicano il permanere di una situazione strutturale di criticità, con la flessione su base annua di tutti gli indicatori, che nel periodo in esame si è aggravata per il sopraggiungere di un calo della domanda interna. Dopo una prima metà del 2011 caratterizzata da incrementi congiunturali, seguita da un secondo semestre in calo, i risultati su base trimestrale non sono incoraggianti: di segno negativo le variazioni di produzione (-3,5%), fatturato (-5,6%) e ordini interni (-6,2%), moderatamente positive quelle che interessano i rapporti con l’estero (export: +1,3%; ordini +1,7). Stabile l’occupazione. La crescita su base annua, che, anche se a ritmo via via decrescente, ha caratterizzato il 2011, si interrompe. Contrazioni intorno al 5% fanno registrare produzione e ordini interni, intorno al 3% fatturato e occupazione. Meno rilevanti le flessioni delle performance sui mercati internazionali (fatturato estero; -2,0%; ordini esteri -1,9%) Settori E’ l’alimentari, bevande e tabacco ad avere il migliore andamento con variazioni congiunturali e tendenziali positive, anche di consistente entità, di tutti gli indicatori. Generalmente buone anche le performance della chimico-farmaceutica che, nel periodo gennaio-marzo 2012, vede crescite considerevoli su base trimestrale ed annua di fatturato ed export, sostenute da un consistente aumento congiunturale della produzione, e mostra lievi contrazioni su ambedue gli orizzonti temporali dell’occupazione. In difficoltà sembrano essere particolarmente i settori del legno e mobili, delle lavorazioni di minerali non metalliferi, della metalmeccanica e dei mezzi di trasporto. Classe dimensionale Le piccole imprese (10-49 addetti) vedono contrarsi su base trimestrale produzione, fatturato, export e portafoglio ordini in misura superiore alla media regionale. In aumento le performance tendenziali sui mercati internazionali (fatturato e ordini esteri), ma decisamente peggiore rispetto alle realtà medie e grandi è l’andamento su base annua di produzione e fatturato. Le piccole imprese sono quelle che mostrano le migliori variazioni dei livelli occupazionali: nel confronto con il trimestre precedente sono l’unica classe dimensionale che fa registrare un incremento (+1,1%) e, rispetto al periodo gennaio-marzo 2011, il decremento di minore intensità (-1,6%). Le medie imprese (da 50 a 249 addetti) mostrano diffusi decrementi su ambedue gli orizzonti temporali. Si contraggono i livelli produttivi e particolarmente critici sono gli andamenti congiunturali e tendenziali di fatturato, occupazione e ordini interni. L’export si riduce su base trimestrale ed aumenta lievemente su base annua, gli ordini esteri fanno rilevare variazioni congiunturali positive e tendenziali negative. Le grandi imprese (oltre 250 addetti) mostrano diffuse contrazioni le quali, soprattutto a livello congiunturale, sono generalmente meno intense della media del settore manifatturiero regionale. Rispetto al trimestre precedente migliorano le proprie prestazioni sui mercati internazionali e, rispetto al periodo gennaio-marzo 2011, accrescono il portafoglio ordini interni. Peggiori rispetto al quadro regionale gli andamenti tendenziali di produzione, export e ordini esteri. Centro Regionale Di Studi E Ricerche Economico-sociali istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo 67100 L’aquila, C.so V. Emanuele, 112 – Tel. 086225335 – Fax 0862419951 – E-mail: info@cresa.It – C.f. 80002070664 – P. Iva: 01127910667 Il territorio Dopo la ripresa fatta registrare nel primo semestre 2011 seguita dall’andamento sempre più altalenante della seconda parte dell’anno, il sistema manifatturiero della provincia di Chieti presenta decisi segnali di difficoltà chiaramente riconducibili alle incertezze provenienti dai mercati esteri. Le previsioni a sei mesi sono negative ma generalmente meno pessimistiche della media delle imprese abruzzesi. L’industria della provincia dell’Aquila mostra un buon andamento sui mercati internazionali. Nel confronto con il trimestre precedente aumenta livelli produttivi e occupazionali. Rispetto al primo trimestre del 2011 presenta contrazioni superiori alla media regionale di produzione, fatturato, ordini interni e occupazione. Se si escludono gli ordini esteri, le aspettative per i prossimi sei mesi sono fortemente negative. Il sistema manifatturiero pescarese ha un andamento congiunturale migliore di quello regionale con incrementi interessanti di export e ordini esteri. Rispetto al primo trimestre del 2011 è in crescita il portafoglio ordini esteri. In calo l’occupazione su base trimestrale e, soprattutto, annua. Le aspettative a sei mesi su produzione, fatturato e ordini interni sono meno pessimistiche della media, quelle sugli ordini esteri ottimistiche. La provincia di Teramo fa registrare diffuse contrazioni congiunturali superiori a quelle medie regionali. In lieve crescita l’occupazione su base trimestrale. Rispetto al primo trimestre 2011 si osserva un andamento meno negativo con contrazioni più lievi della media regionale e una lieve crescita del portafoglio ordini esteri. Le aspettative per i prossimi sei mesi sono pessimistiche e peggiori della media regionale.  
   
   
CUNEO, ESPORTAZIONI NEL I TRIMESTRE 2012  
 
Cuneo, 19 giugno 2012 - Nel I trimestre del 2012 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto quota 1,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 2,6% rispetto ai primi 3 mesi del 2011. L’aumento realizzato dalle esportazioni della provincia Granda nei primi tre mesi dell’anno risulta inferiore tanto a quello realizzato a livello complessivo piemontese (+5,1%), quanto a quello messo complessivamente a segno dalle esportazioni nazionali (+5,5%). Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 16,1% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene una quota pari al 47,1%. “Al pari del Piemonte, anche la provincia di Cuneo resiste grazie all’export - ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale cuneese - Nel I trimestre 2012 l’aumento è del 2,6% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Le vendite all’estero di prodotti alimentari, il principale comparto delle esportazioni della nostra provincia, hanno trainato la crescita complessiva. Quanto ai mercati di sbocco, Francia, Germania e Regno Unito, i nostri tre principali partner commerciali, hanno registrato le dinamiche più convincenti. Tra i paesi emergenti spicca la performance positiva realizzata dalla Russia.” L’incremento delle esportazioni ha interessato, con intensità differenti, quasi tutti i principali comparti delle vendite cuneesi all’estero. Con una quota pari al 27,1% delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un aumento delle relative vendite pari all’11,0%, risultato delle dinamiche contrastanti realizzate dai prodotti alimentari (+18,2%) e dalle bevande (-0,3%). Anche i settori dei mezzi di trasporto e della meccanica, che generano rispettivamente il 19,0% e il 13,2% delle vendite all’estero, hanno registrato incrementi superiori alla media provinciale (+8,5% e +13,6%). La variazione dell’export rispetto al I trimestre 2011 è risultata di poco inferiore al punto percentuale per il comparto gomma-plastica (+0,9%), mentre sono risultate in flessione le vendite all’estero di prodotti agricoli (-2,3%) e di quelli del tessile-abbigliamento (-13,7%). Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 74,3% delle esportazioni provinciali, contro il 25,7% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’incremento complessivo delle vendite cuneesi all’estero è scaturito dalle dinamiche contrastanti esibite dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-27 ed extra Ue-27: le prime sono aumentate del 4,5% rispetto al I trimestre 2011, le seconde hanno, invece, scontato una flessione del 2,6% rispetto allo stesso periodo.  
   
   
DE FILIPPO A PMI: "SERVE SFORZO CORALE PER SOSTENERE IL SISTEMA" L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE AGLI “STATI GENERALI”: “CHIEDIAMO ALLE COMPAGNIE DI COINVOLGERE IL TESSUTO PRODUTTIVO LOCALE, ALLE BANCHE DI SOSTENERLO. NOI FACCIAMO LA NOSTRA PARTE”  
 
Potenza, 19 giugno 2012 - “In una congiuntura difficile come quella attuale dobbiamo continuare a investire su settori chiave della regione quali agricoltura e turismo, ma dobbiamo anche far sentire la nostra voce affinché le peculiarità di questa terra si traducano in opportunità di sviluppo diffuso. Per questo abbiamo iniziato un confronto serrato con le compagnie petrolifere perché, anche alla luce delle possibilità offerte dal modificato quadro normativo europeo, coinvolgano in misura sempre crescente il tessuto produttivo locale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo intervenendo agli “Stati generali delle Pmi” ieri a Potenza. “Lo sforzo per tenere a questa eccezionale ondata di crisi e prepararsi alla ripresa – ha detto De Filippo – non può che essere articolato trasversalmente su tutti i settori, potenziando cosa c’è di buono e ampliando gli orizzonti. Turismo e agricoltura mostrano di avere ancora buone potenzialità, ma è necessario sostenere questi settori nello sforzo di ammodernamento e rilancio che consente di competere su mercati sempre più maturi e complessi. Noi lo facciamo con attenzione costante e con risultati che, anche nelle difficoltà del momento, si fanno avvertire. Ma è importante – ha aggiunto De Filippo – che ciascuno faccia la propria parte. Lo dico alle compagnie petrolifere, che devono calarsi nel contesto lucano accettando di far parte del sistema locale anche nel creare sinergie per la crescita, lo ripeto al sistema del credito che deve farsi carico di sostenere quelle realtà da cui hanno tratto e traggono energie. La Regione, anche in questo fa la sua parte. Lo facciamo lavorando alla ricapitalizzazione dei consorzi Fidi, lo facciamo con meccanismi quale il pro solvendo e il pro soluto che consentono di sopravvivere al giogo del Patto di Stabilità che si abbatte sulle amministrazioni pubbliche e i loro fornitori. Ma, senza uno sforzo corale e responsabile di tutto il sistema, ci rendiamo conto che non ci può essere iniziativa che di per sé basti”.  
   
   
CALABRIA: IL COMMENTO DELL’ASSESSORE SUL RAPPORTO ANNUALE DI BANKITALIA  
 
Catanzaro, 19 giugno 2012 - L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi commenta i dati del rapporto annuale di Bankitalia. “Le analisi e le considerazioni di Bankitalia sulle prospettive dell’economia regionale – ha affermato Caridi - hanno favorito molti spunti di riflessione sullo stato di salute e sulle prospettive della Calabria, anche alla luce delle problematiche riconducibili alla crisi che ha interessato i sistemi internazionali”. Secondo l’assessore Caridi “è necessario valutare attentamente sia gli elementi di debolezza che da tempo affliggono la regione quanto le emergenze derivanti dalla crisi, senza però trascurare alcuni fattori di vitalità che, nonostante tutto, sono stati messi in evidenza. È necessario partire proprio da queste, pur poche, positività, che provengono dal sistema imprenditoriale e possono rappresentare una speranza per l’indispensabile cambio di rotta”. “Ad esempio – ha proseguito l’assessore - un dato importante riguarda l’occupazione che, per la prima volta dopo quattro anni consecutivi di calo, è cresciuta, seppure in modo lieve, per effetto del miglioramento che si è verificato nel settore dei servizi e nell´agricoltura, con particolare riferimento alle donne, ai lavoratori autonomi ed a quelli con contratto a tempo determinato. Un segnale non sufficiente, da solo, a testimoniare un’inversione di tendenza ma certamente significativo dell’esistenza di potenzialità inespresse, grazie alle quali si potranno cogliere risultati concreti, capaci di rappresentare un significativo momento di rottura. Un traguardo al quale l’imprenditoria calabrese deve ambire – ha evidenziato ancora Caridi -, in virtù delle conclamate capacità di rinnovarsi e di ripartire con immutato slancio, secondo nuovi schemi e modelli economici, adatti ad affrontare le sfide quotidiane pretese da un’economia sempre più globalizzata”. L’assessore Caridi ha, poi, proposto qualche riflessione sulle condizioni di accesso al credito, “una delle questioni più spinose oggi sul tappeto”, per ricordare che il governo regionale del Presidente Scopelliti “ha messo in campo una serie di azioni che intendono agire fortemente sull’agevolazione per le aziende calabresi”. “Il Dipartimento regionale alle attività produttive – rileva Caridi -, anche in considerazione delle difficoltà di liquidità e della minore disponibilità ad erogare prestiti da parte del sistema creditizio, ha già attivato, o ha in fase di imminente pubblicazione, alcune misure che consentiranno alle piccole e medie imprese presenti sul territorio di utilizzare idonei strumenti per l’acquisizione delle risorse necessarie per gli investimenti e la crescita. Pertanto, è necessario prendere coscienza delle gravi difficoltà del momento ma è altresì importante lanciare segnali di ottimismo che lascino intravedere prospettive positive per il sistema economico calabrese. In questo la politica – ha dichiarato infine l’assessore Caridi - deve svolgere un ruolo importante, dare risposte concrete, attivare forme di sinergia e di concertazione che offrano maggiori opportunità all’imprenditoria regionale, impegnata in un difficile percorso di ripresa e di crescita”.  
   
   
VENETO, CONTINUA LA RECESSIONE: NEL 2012 IL PIL SCENDERA’ DEL -1,5% DOPO IL +0,6% DEL 2011, NUOVA FRENATA. TERRÀ L’EXPORT (+4,4%), TASSO DI DISOCCUPAZIONE AL 6% A SETTE AZIENDE IL PREMIO REGIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
 Treviso, 19 giugno 2012 - Nessuna ripresa in vista, il Pil del Veneto nel 2012 si ridurrà del -1,5% e gli effetti della crisi sull’occupazione proseguiranno per tutto l’anno con una perdita di unità lavoro stimata al -1,2%. Un quadro tutt’altro che incoraggiante quello tracciato stamattina, presso la Camera di Commercio di Treviso, durante la presentazione della relazione su “La situazione economica del Veneto nel 2011”, rapporto curato dal Centro Studi di Unioncamere del Veneto giunto alla sua 46esima edizione. A fare gli onori di casa Nicola Tognana, presidente della Camera di Commercio di Treviso. A seguire Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, mentre la relazione è stata illustrata da Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto. I lavori sono stati chiusi da Don Luigi Tellatin, referente per il Veneto di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, che ha curato il capitolo “Le mafie in Veneto: attività illegali e strategie di contrasto”, uno degli approfondimenti della relazione. Secondo le stime più recenti, nel 2012 il Veneto registrerà una flessione del Pil pari al -1,5%. La contrazione sarà determinata da un forte calo degli investimenti delle imprese (-3,8%) e da una decisa contrazione dei consumi delle famiglie (-2,4%), sulla quale pesa la previsione di un ulteriore aumento dei prezzi al consumo. A tenere sarà la componente estera: export +4,4%, mentre le importazioni dovrebbero contrarsi del -1,7%. Gli effetti della crisi sull’occupazione proseguiranno per tutto il 2012 con un calo del -1,2% delle unità lavoro e il tasso di disoccupazione risalirà al 6%. Il Veneto ha chiuso il 2011 con una modesta crescita del Pil del +0,6%, decisamente inferiore al tasso di sviluppo del 2010 (+3%). La debole crescita è stata determinata da una variazione nulla della domanda interna: gli effetti delle politiche fiscali sui redditi medi delle famiglie, insieme alle difficili condizioni del mercato del lavoro, hanno contribuito a deprimere i consumi privati (+0,6%). Il reddito disponibile delle famiglie ha subìto una lieve riduzione (-0,4%) mentre i prezzi al consumo sono saliti del +2,5%. L’interscambio commerciale ha registrato un andamento più contenuto rispetto al 2010: marcato rallentamento nelle importazioni (+5,9%, era +25,1% nel 2010), ma meno accentuato nelle esportazioni (+10,2% era +16,2% nel 2010). La struttura produttiva si è ridimensionata con un calo dello stock d’imprese attive del -0,3%. Nel 2011 il sistema economico regionale ha perso 12.400 posti di lavoro rispetto all’anno precedente: la dinamica delle cessazioni (+5,6%) non è stata bilanciata da quella delle assunzioni (+5%). La contrazione ha riguardato la componente maschile, ma non quella straniera, colpendo l’industria manifatturiera e delle costruzioni ma non i servizi. La produzione agricola è cresciuta del +5%, raggiungendo un valore di circa 5 miliardi di euro. L’indice della produzione industriale, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, ha conseguito una variazione media annua del +2,3%: negativa per le microimprese (-1,7%), a trainare sono state le grandi imprese (+5,5%). Ulteriore flessione per le costruzioni: -1,6% in valori correnti, -3,4% in termini reali. Tra 2008-2011 l’edilizia ha visto ridursi gli investimenti del -27%. Le vendite al dettaglio hanno registrato un calo del -2,7%, in netto peggioramento rispetto al +1,2% del 2010. Performance peggiore per i prodotti non alimentari (-5%), un calo doppio rispetto agli alimentari (-2,6%). Il 2011 è stato invece un anno record per il turismo: il Veneto ha ospitato oltre 15,8 milioni di turisti (+4,2%), oltre 63,4 milioni le presenze (+8,1%). Nei trasporti aumento medio annuo del fatturato del +1,8%, con i tre principali aeroporti (Venezia, Verona, Treviso) che hanno visto salire del +8,3% il traffico passeggeri e del +6,5% quello merci. Sul versante credito gli impieghi bancari hanno segnato un +3,7% a livello regionale, dovuto per lo più a un eccezionale aumento del debito pubblico. Rallentano i servizi innovativi e tecnologici (-0,1%) interrompendo il trend positivo del biennio 2009-2010. Rilevante l’impatto delle quattro manovre correttive varate nel 2011 sulle Autonomie locali: nel 2012 la stretta sulle Amministrazioni locali del Veneto, imposta dalle manovre correttive del biennio 2010-2011, è stimata in 918 milioni di euro, circa 186 euro per abitante. Dichiarazione di Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto - «Il 2011 è stato l’anno della ripresa svanita. Il Veneto, come tutto il Paese, ha subìto in maniera pesante il deterioramento del ciclo economico europeo e le forti tensioni nei mercati finanziari. Siamo entrati in una nuova fase recessiva che permarrà per buona parte del 2012. Continuano a soffrire di più le imprese di piccole dimensioni, fulcro del nostro tessuto imprenditoriale, specialmente quelle del manifatturiero, svantaggiate da inadeguati meccanismi di protezione come l’accesso al credito e gli ammortizzatori sociali. Ma le aziende più innovative ed esportatrici hanno saputo reagire. È la vocazione veneta all’export che continua a fare la differenza: nel 2011 le esportazioni hanno raggiunto i 50 miliardi di euro, oltre il 10% in più rispetto al 2010. Tuttavia la domanda estera non è bastata a imprimere una svolta positiva all’occupazione e favorire il recupero dei posti di lavoro persi nell’ultimo triennio di crisi, pari a quasi 65mila unità. Anche il 2012 sarà un anno difficile e la ripresa dipenderà dalla capacità di affrontare e governare i cambiamenti. E’ necessario il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli attori del territorio. Le istituzioni camerali sono impegnate per la crescita e il benessere, il sostegno alle imprese e all’occupazione, favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione, ma queste priorità vanno accompagnate da altri canali d’intervento come la regolazione del mercato, l’accesso al credito, la disponibilità di infrastrutture e, non da ultima, la diffusione della cultura della legalità». Quest’anno la Relazione ha sviluppato una serie di approfondimenti su distretti industriali; scambi commerciali del Veneto; flussi finanziari pubblici interregionali; mafie in Veneto. Nati-mortalità delle imprese nei distretti produttivi. Negli ultimi 15 anni i distretti industriali hanno subìto profonde trasformazioni. Analizzando la nati-mortalità delle imprese di alcuni distretti veneti si evidenziano diverse traiettorie: gerarchizzazione del distretto bellunese dell’occhialeria, riproduzione evolutiva di quello calzaturiero, declino dell’orafo di Vicenza. Scambi commerciali del Veneto in Italia e nel mondo. Il Veneto si distingue per un’elevata apertura commerciale con l’esterno, ma ad un saldo commerciale estero positivo (7,6% del Pil) si contrappone un saldo negativo con le altre regioni italiane (-3,5%). Il risultato complessivo della bilancia commerciale esterna rimane positivo (4,1% del Pil) e denota una competitività soddisfacente nei confronti dell’insieme dei territori italiani e stranieri. Flussi finanziari pubblici interregionali. Attualmente il Veneto non solo trasferisce alle altre regioni più di quanto il suo saldo commerciale esterno permetterebbe (+4,2% del Pil), ma l’incremento dei trasferimenti nel tempo rende evidente un ampliamento (anziché una diminuzione) dei differenziali di riequilibrio territoriale con le regioni meridionali. Le mafie in Veneto. Le infiltrazioni mafiose in Veneto e la gestione della confisca dei beni sono una realtà ancora poco conosciuta malgrado molti segnali evidenzino presenze di criminalità organizzata in regione. La penetrazione malavitosa, oltre che dall’usura e dal riciclaggio, è facilitata dal lavoro nero e dall’evasione fiscale, dalla scarsa trasparenza e dalla collusione. La corruzione è il primo strumento che i mafiosi utilizzano per infiltrarsi nel settore pubblico e nell’economia. In Veneto, dal 2004 al 2010, sono stati denunciati 53 casi di corruzione e 42 di concussione (la regione è al 10° posto a livello nazionale). La Direzione Nazionale Antimafia evidenzia come si siano esportate nel territorio veneto tattiche criminali del tutto corrispondenti a quelle poste in essere nel territorio di origine del clan dei casalesi.  
   
   
ABRUZZO: CIRCA 20MLN PER CONFIDI,RICERCA,SERVIZI.ECCO I BANDI  
 
Pescara, 19 giugno 2012 - Quindici milioni di euro per i Confidi, 3.3 per la ricerca e 856 mila euro per i servizi. E´ la dotazione finanziaria che sarà immessa sul mercato, a beneficio del sistema economico e produttivo della regione, grazie a tre nuovi bandi che saranno pubblicati a breve sul Burat, a valere sui fodi Por Fers. Le nuove opportunità finanziarie sono state presentate dal vicepresidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, e dal presidente della Fira, Rocco Micucci. Il bando da 15 milioni di euro è destinato ad incrementare i fondi rischi dei consorzi fidi e a facilitare la fusione e l´incorporazione. "Sono state rispettate le indicazioni delle norme comunitarie - ha spiegato Castiglione - del resto il sistema regionale dei Confidi deve adeguarsi ai requisiti patrimoniali richiesti dagli accordi di Basilea". Con la dotazione finanziaria si è anche cercato di dare risposte alle imprese sul piano della ristrutturazione del debito, e sul quello della ricapitalizzazione purché si investa in innovazione. "E´ intenzione della Regione - ha proseguito Castiglione - allargare la possibilità di utilizzo di tali risorse anche per le aziende che hanno bisogno di garanzie verso il sistema bancario allo scopo di ottenere liquidità, e queste sono la maggioranza. L´indicazione dell´Unione europea nel formare le linee guida del bando non lasciano molti spiragli, vedremo". Il secondo ed il terzo bando riguardano il finanziamento per la ricera e i servizi alle imprese aggregate ai Poli di innovazione in via di costituzione. "La scelta di puntare al finanziamento di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale - aggiunge poi castiglione - sta nel fatto che la competitività si sviluppa attraverso l´incremento della conoscenza. Solo in questo modo siamo in grado di attrarre e trattenere i migliori talenti che il nostrto territorio è in grado di offrire". I sistemi di aiuto alle imprese permetteranno un miglioramento dell´assetto gestionale, produttivo, tecnologico e organizzativo del sistema produttivo abruzzese. Il bando relativo ai Confidi non ha scadenza formale, dato che si tratta di un fondo rotativo, mentre la scadenza dei bandi "Ricerca" e "Servizi" è prevista intorno al 30 novembre 2012.  
   
   
TRENTO: CAMBIA L´ACCORDO DI PROGRAMMA TRA PROVINCIA E CAMERA DI COMMERCIO  
 
Trento, 19 giugno 2012 - Cambia l´Accordo di programma tra la Provincia autonoma di Trento e la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento. Un passaggio atteso oltre che annunciato, una sorta di "manutenzione evolutiva" necessaria a fronte della ridefinizione delle strategie stesse che muovono - in un contesto economico e di sistema a sua volta mutato - le scelte e le decisioni di comparti decisivi del tessuto del territorio trentino. A definire le modifiche è la deliberazione del presidente Lorenzo Dellai, approvata oggi dalla Giunta provinciale. Sono tre gli elementi strategici che vengono ridefiniti. Razionalizzare il ruolo delle società della Provincia, in questo caso attraverso la prossima incorporazione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo. Avvalersi di Trentino Marketing per la promozione dei prodotti trentini, in particolare quelli del comparto vitienologico. Rafforzare il ruolo della Camera di Commercio nell´attività di monitoraggio dell´andamento dell´economia provinciale. "Il passaggio odierno - sottolinea Tiziano Mellarini, assessore all´agricoltura, turismo, foreste e promozione - segna un momento importante, che ridefinisce e valorizza i ruoli e i compiti di organismi fondamentali, quali Trentino marketing e Trentino sviluppo da una parte, Camera di commercio dall´altra. Ed è legittima la soddisfazione per il fatto di aver trovato, rispetto alla promozione dei prodotti del vino, eccellenza della nostra economia, una nuova condivisa definizione rispetto alla promozione". La legge provinciale prevede che i rapporti tra la Provincia e la Camera di Commercio possano venire regolati nell’ambito di un unico Accordo di programma, che riguarda tutte le iniziative di comune interesse, in sostituzione delle convenzioni e degli atti amministrativi. La ridefinizione oggi approvata si basa dunque su tre assi fondamentali. Il primo, laddove prevede l´uscita della Camera di commercio dalla compagine sociale di Trentino marketing, è da mettere in relazione alla riorganizzazione delle società che fanno capo alla Provincia. Come noto infatti l´obiettivo della Provincia è quello di razionalizzare il ruolo delle proprie società attraverso la prossima incorporazione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo. Una operazione che punta anche a rafforzare gli strumenti a disposizione dell’economia provinciale per allargare la platea delle imprese trentine in grado di mettersi in relazione, in maniera stabile, con i mercati tanto extraprovinciali quanto internazionali. Il secondo elemento strategico riguarda l´attività promozionale dei prodotti trentini, su tutti quelli del comparto vitienologico. Il nuovo Accordo prevede infatti la cessazione della funzione di supplenza per la promozione, che era affidata alla Camera di commercio, per passarla invece a Trentino marketing che sosterrà le attività di promozione in collaborazione con il Consorzio dei vini e con l´Istituto Trento doc. L´opportunità di avvalersi delle società della Provincia (Trentino Marketing nello specifico) per quanto riguarda la promozione dei prodotti trentini va letta anche nella prospettiva di un maggiore coinvolgimento degli organismi privati rappresentativi degli operatori del settore. Infine, terzo elemento strategico, la valorizzazione della Camera di commercio come soggetto istituzionale che si occupa di servizi informativi e di supporto a favore delle aziende trentine. In questo senso è dunque aumentato il ruolo della Camera di commercio nell´analisi e nel monitoraggio del sistema delle aziende. La modifica dell´Accordo nasce anche dall´esigenza di rafforzare proprio il ruolo della Camera di Commercio nell´attività di monitoraggio dell´andamento dell´economia provinciale, attraverso indagini permanenti sul sistema delle imprese, per poter così acquisire i necessari elementi conoscitivi per favorire la crescita dell´economia trentina stessa, attraverso specifici e mirati strumenti. Un ruolo tanto più importante in un momento segnato proprio da una congiuntura economica che richiede strumenti di analisi aggiornati, rapidi, flessibili, attendibili.  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, EPPURE ANCOR SI MUOVE. MANTIENE LE POSIZIONI L’EXPORT ITALIANO AD APRILE  
 
Roma, 19 giugno 2012 – L’export italiano si mantiene stabile ad aprile, registrando un +0,2% rispetto al mese precedente nei dati destagionalizzati, grazie al live rimbalzo delle vendite in Europa (+1,0%), mentre, dopo un inizio d’anno in crescita, sperimenta una battuta d’arresto il nostro principale competitor europeo, la Germania (-1,7%). Dal 2009 si è incrementata la proiezione estera dell’Italia, che attualmente occupa la seconda posizione a livello europeo per grado di apertura del mercato (pari al 49%), alle spalle della Germania, ma prima di Francia e Regno Unito, fermi rispettivamente al 47% e al 46%. “Vendiamo all’estero meno prodotti ma di miglior qualità: prova ne è la riduzione dell’1,0% delle quantità di beni venduti e il contemporaneo aumento del 4,7% dei valori medi unitari nei primi quattro mesi del 2012. – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Inoltre non stupisce l’incremento delle importazioni del 2,5% ad aprile rispetto a marzo: le imprese che esportano, infatti, stanno ricostituendo i loro stock dopo le forti riduzioni dell’import e delle scorte dei mesi scorsi, che hanno comportato in ragione d’anno una riduzione degli acquisti all’estero di prodotti intermedi del 13%”. Tra i settori, la meccanica si conferma leader nel mondo: con un attivo di 14,4 miliardi di euro e una quota del 18,2% sull’export complessivo, contribuisce infatti per ben il 74% al surplus al netto dell’energia (pari a 19,4 miliardi). Per le principali destinazioni dell’export, riprendono vigore le vendite verso partner extra-europei come Giappone, Stati Uniti e Paesi Opec, che nei primi quattro mesi del 2012 registrano un aumento su base annua rispettivamente del 19,5%, 7,4% e 18,2%, mentre perdono terreno in Cina e India (-10,7% e -7,4%). “Questi andamenti sono risultato di una focalizzazione delle imprese sui mercati che nel breve periodo assicurano maggiori margini, stante la drammatica contrazione della domanda interna”, conclude Esposito.  
   
   
CALABRIA: CINQUE INCONTRI PROVINCIALI PER ILLUSTRARE IL BANDO DI NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI PROMOSSE DA NUOVI GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Catanzaro, 19 giugno 2012 - Si terranno nelle sedi delle cinque Camere di Commercio calabresi appositi incontri organizzati dal Dipartimento Attività Produttive per illustrare il bando, pubblicato lo scorso primo giugno, per la selezione ed il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali promosse da Nuovi Giovani Imprenditori. L’iniziativa, concertata con le stesse Camere di Commercio, è finalizzata a divulgare nel modo più efficace possibile l’avviso pubblico che punta, nel contesto di un percorso molto articolato promosso dal governo regionale, alla creazione di una nuova classe imprenditoriale in Calabria. Le giornate formative, al fine di favorire la più ampia diffusione ai soggetti interessati, si terranno secondo il seguente calendario: giovedì, ventuno giugno, alle ore 17,00 Cciaa di Crotone; lunedì venticinque giugno, alle ore 10,30 Cciaa di Cosenza; mercoledì ventisette giugno alle ore 10,30 Cciaa di Catanzaro e alle ore 17,00 Cciaa di Vibo Valentia; venerdì 29 giugno, alle ore 10,30 Cciaa di Reggio Calabria. Il programma, articolato secondo lo stesso schema per i cinque appuntamenti, prevede il saluto del Presidente della Camera di Commercio ed, a seguire, la relazione tecnica che sarà svolta dai dirigenti del Dipartimento Attività Produttive appositamente designati. Sarà l’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi a chiudere, con un intervento conclusivo, i lavori degli incontri, fortemente promossi dallo stesso Assessore, nella consapevolezza che è necessaria un’adeguata campagna di comunicazione e di informazione per illustrare una misura che potrà incidere in modo evidente sulla ripresa del sistema economico ed imprenditoriale della Calabria.  
   
   
MOLISE, 3.998 SONO LE IMPRESE UNDER-35 REGISTRATE NEL I TRIMESTRE 2012  
 
Campobasso, 19 giugno 2012 - Nel corso del primo trimestre dell’anno si registrano in Molise 3.998 imprese giovanili pari all’11,5% del totale registrate, rispetto alla media nazionale pari al 10,2%; il dato sull’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle registrate, pone la nostra regione, insieme ad altre regioni meridionali, alle prime posizioni con l’incidenza più alta di aziende condotte da under35. Con precisione il Molise occupa il quarto posto, preceduto da Calabria (15,0%), Sicilia (13,4%), Campania (13,3%) e Puglia (12,4%). Dal punto di vista della forma giuridica, i giovani preferiscono le ditte individuali per il 75,5% dei casi, le società di persone per l’11,8% e le società di capitale per l’11%. L’analisi per settori di attività conferma come le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, i servizi di informazione e comunicazione, le altre attività di servizi, le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione e quelle finanziarie e assicurative, sono quelli in cui si registra l’incidenza maggiore di imprese giovanili sul totale delle imprese registrate (giovanili e non), mentre, se rapportiamo il numero delle imprese giovanili distinte per settore di attività sul totale delle under-35, i settori più tradizionali, quali il commercio e, a distanza, l’agricoltura e le costruzioni, sono quelli sui quali si concentra maggiormente l’attenzione dei giovani imprenditori: ben 1.052 nel commercio, pari al 28,9% del totale delle imprese degli under 35, 661 nell’agricoltura (il 18,2%), 567 nelle costruzioni <8il 15,6% di tutte quelle guidate da giovani). Ed è sempre il commercio che, anche nel primo trimestre del 2012, ha attratto l’attenzione dei neo-imprenditori: 52 delle 204 iscrizioni (ovvero il circa il 25,5% del totale) hanno interessato questo settore (25, pari al 12,3% del totale in agricoltura). Ma venendo agli aspetti negativi, l’andamento tendenziale rispetto al 1° trim. 2011 evidenzia una flessione negativa delle imprese giovanili registrate sia per la provincia di Campobasso (-3,4%) che in quella di Isernia (-4,2%) tuttavia in linea con l’andamento nazionale (-3,9%). In particolare, a soffrire maggiormente sono state le Attività manifatturiere, energia e minerarie che hanno perso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il 14,2% delle imprese registrate, seguono i servizi alle imprese (-13,4%) e le attività di assicurazioni e credito (-12,9%). Segnali positivi si riscontrano unicamente nel settore che genericamente viene indicato con Altri settori (+0,9%).  
   
   
FVG: MODIFICHE A TESTO UNICO SU FONDI ARTIGIANATO  
 
 Udine, 19 giugno 2012 - Con l´obiettivo di accogliere le indicazioni di Cata e Camere di Commercio, la Giunta regionale ha approvato il 15 giugno, su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti, il regolamento che apporta alcune modifiche al "Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di incentivi e finanziamenti a favore del settore artigiano". "Gli interventi significativi sono più d´uno - rileva Seganti - a partire dalla possibilità di finanziare le fatture d´acconto per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche anche se di data anteriore alla presentazione della domanda". "Al fine di garantire una equa distribuzione delle risorse fra le imprese artigiane appartenenti alle 4 province - continua l´assessore - abbiamo previsto che la concessione dei contributi da parte del Cata avvenga sia secondo l´ordine cronologico di presentazione delle domande che su base provinciale, nei limiti delle disponibilità finanziarie assegnate per ciascuna provincia e tipologia di intervento". Altre rettifiche riguardano il Cata ed i corsi riservati ai suoi dipendenti per l´acquisizione delle conoscenze necessarie alla corretta applicazione della disciplina sui contratti pubblici, la rendicontazione della spesa, l´obbligo di informare immediatamente le imprese artigiane dell´esaurimento delle risorse destinate a sostenere bandi e progetti e della impossibilità, per gli uffici gestori, di procedere all´istruttoria delle pratiche. Sono state infine ridefinite le disposizioni sull´ammissibilità della spesa relativa all´adeguamento di strutture e impianti, focalizzando l´obiettivo di tali interventi sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.  
   
   
PUGLIA: CONGRESSO DEI CAVATORI: "AMBIENTE, SVILUPPO, EXPORT PER IL SETTORE"  
 
Bari, 19 giugno 2012 - La vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato il 15 giugno alla giornata inaugurale del primo congresso nazionale dei cavatori, che si è tenuto a Bari presso la Camera di Commercio. “Si tratta – ha spiegato la Capone – di un settore ad alto valore aggiunto, che vede ben 325 aziende operanti in Puglia, delle quali il 94% con sede e quindi domicilio fiscale in Puglia”. “E’ un settore antico, dove però la professionalità e la tradizione vanno sempre più a braccetto con la ricerca, il riciclo del materiale e l’export “, ha continuato. Infatti le innovazioni dei metodi produttivi vanno di pari passo con le nuovo modalità di riciclo degli scarti, con la necessità di tutelare l’ambiente durante e dopo il ciclo produttivo e con l’alta propensione all’export in tutto il mondo. Particolare la concentrazione di cave in alcuni comuni del Foggiano, della Bat e della province di Lecce e Taranto: ma il settore ha risentito della crisi, registrando una diminuzione del fatturato nel 2009 e nel 2010. In Puglia si scava soprattutto calcare e similari. L’asia è il principale mercato estero, soprattutto per il materiale da taglio diretto in Cina. “Il futuro del settore – afferma la Capone – deve essere compatibile con le esigenze del paesaggio e dell’ambiente. Per questo è stata introdotta una tariffa sui metri cubi estratti, in modo da poter predisporre dei piani di recupero ambientali indispensabili per la crescita del settore e per la corretta valorizzazione del territorio. La tariffa risponde all’esigenza di regolare il settore e di procedere alla tutela dell’ambiente. Ecco perché introdurremo una nuova legge che disciplini le attività estrattive per pianificare e programmare l’attività estrattiva in coerenza con altri strumenti di pianificazione del territorio, per contemperare l’interesse pubblico all’utilizzo, per promuovere lo sviluppo sostenibile nell’industria estrattiva, per programmare e favorire il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di escavazione dismesse, incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico, incentivare il reimpiego, il riutilizzo ed il recupero dei materiali derivanti dall’attività estrattiva”.  
   
   
SALERNO: INDAGINE CONGIUNTURALE - I TRIMESTRE 2012  
 
Salerno, 19 giugno 2012 - I dati congiunturali del I trimestre 2012, forniti dal Centro studi Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, mettono in evidenza primi segnali di fiducia circa le previsioni delle imprese dell’industria manifatturiera della provincia di Salerno, nonostante la significativa contrazione dei principali indicatori economici che si rileva nel periodo gennaio-marzo 2012 e che conferma le preoccupazioni manifestate dagli operatori a fine 2011. Nel primo trimestre del 2012, infatti, le imprese manifatturiere registrano un peggioramento dell’andamento della produzione (-7,4%) rispetto a quanto rilevato il trimestre precedente (quando si era registrato una riduzione tendenziale del –4,0%), così come per il fatturato (-7,1% rispetto a –3,3%). Si intensifica anche la flessione degli ordinativi (-9,6% la variazione tendenziale rispetto a –5,0% del Iv trimestre 2011). Sul fronte delle esportazioni, si registra una variazione negativa (-1,3%) come già rilevato nel trimestre precedente (era –1,1% la variazione tendenziale del periodo ottobre-dicembre). In ripresa le previsioni degli imprenditori del settore manifatturiero sugli andamenti del Ii trimestre dell’anno, specie in considerazione delle forti preoccupazioni manifestate sul finire del 2011. Nel periodo gennaio-marzo 2012, le imprese del commercio al dettaglio registrano una variazione tendenziale negativa delle vendite pari al -9,0%, coinvolgendo principalmente il comparto non alimentare. Il dato trova facile spiegazione nel particolare momento economico che, in estrema sintesi, ha determinato l’erosione del potere di acquisto delle famiglie, sul quale poi hanno inciso principalmente le dinamiche inflative e gli interventi di politica fiscale. Inoltre, i consumi, in particolare quelli di beni secondari, sono stati disincentivati dalle non favorevoli condizioni del credito, dovuti ai rialzi dei tassi di interesse. Positivo invece il risultato registrato dalla grande distribuzione (+1,0%) che recupera quasi quattro punti percentuali rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre del 2011 (era -2,8%) e che, a differenza degli altri operatori del commercio, può guardare con fiducia al Ii trimestre dell’anno. In peggioramento il volume d’affari delle imprese dei servizi che registrano una variazione tendenziale del volume d’affari del –8,5% contro il –3,9% dell’ultimo trimestre dell’anno precedente. In particolare, permangono grandi difficoltà per le costruzioni per le quali si evidenzia una riduzione del 12,5% negli affari.