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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2012
PRESIDENZA IRLANDESE: IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO SCHULZ E CAPIGRUPPO SI RECANO A DUBLINO  
 
Strasburgo, 29 novembre 2012 - In vista della Presidenza irlandese, che inizia nel mese di gennaio 2013, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e leader dei gruppi politici del Parlamento europeo sono a Dublino il Giovedi e Venerdì per incontrare il Primo Ministro e il governo irlandese. In occasione della visita del Presidente Schulz ha detto: "La Presidenza irlandese arriva in un momento cruciale per l´Unione europea, e ho piena fiducia nella Presidenza in quanto è ben preparato. Il Parlamento europeo lavorerà a stretto contatto con la Presidenza irlandese per ottenere l´Europa sulla giusta, sia attraverso operazioni bancarie . Normativa di vigilanza, l´adozione di un bilancio ambizioso per l´Unione, o attraverso l´attuazione del semestre europeo Questa sarà la Presidenza settimo irlandese del Consiglio dell´Unione europea e il 2013 segnerà anche il 40 ° anniversario dell´Irlanda nell´Unione - Ho piena fiducia che Irlanda e resto dell´Ue tornerà il percorso di crescita sostenibile ". Dettagli della riunione - Schulz presidente incontrerà Taoiseach Enda Kenny e Tánaiste Eamon Gilmore in vista della Conferenza dei presidenti alle 15.15 nel Castello di Dublino. Una conferenza stampa è prevista per le 15.45. Alle 16.15, la Conferenza dei presidenti incontrerà il Primo Ministro, il Tánaiste e il governo irlandese. Venerdì , la Conferenza dei presidenti incontrerà i Presidenti delle due Camere del Parlamento irlandese, i presidenti dei gruppi politici e ministro irlandese per l´Europa. Più tardi, il presidente Schulz terrà un incontro con il Presidente dell´Irlanda, Michael D. Higgins.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: L’ EUROPA HA BISOGNO DI ULTERIORI INVESTIMENTI NELLA RICERCA E NELL´INNOVAZIONE  
 
 Strasburgo, 29 novembre 2012 - Sei progetti di legge sul programma quadro di ricerca dell´Ue, Orizzonte 2020, da finanziare nell´ambito del nuovo bilancio a lungo termine per il 2014 al 2020, ha vinto con un ampio sostegno in seno alla commissione industria il Mercoledì. I deputati hanno sottolineato che gli investimenti in ricerca e innovazione dovrebbero riflettere dell´Ue sfide future, "Questo programma è un´opportunità per l´Europa di investire nel proprio futuro e per aiutarci ad uscire dalla crisi", ha detto il presidente della commissione industria, Amalia Sartori (Ppe, It), mettendo in guardia contro eventuali tagli di bilancio in ricerca e innovazione. "Orizzonte 2020 mira a fare dell´Unione europea un leader a livello mondiale l´economia e una società basata sulla conoscenza e sull´innovazione. Il bilancio dell´Unione dovrebbe rispecchiare questo obiettivo ambizioso e questo dovrebbe essere chiaramente visibile in un aumento considerevole finanziamento della ricerca e l´innovazione rispetto al livello di finanziamento del 2013 ", dice la commissione nella risoluzione elaborata da Teresa Riera Madurell (S & D, Es). Regole semplificate - Le nuove leggi anche cercare di semplificare le procedure. Norme comuni dovrebbero applicarsi a tutti i componenti del programma e un semplificato sistema di rimborso spese devono essere adottate (aumentare l´utilizzo delle somme forfettarie e tassi fissi), per rendere più semplice di partecipare al programma, afferma la risoluzione di Christian Ehler (Ppe , De). Un ruolo più importante per le Pmi - Orizzonte 2020 si concentra su tre priorità, vale a dire la generazione di eccellenza scientifica, la promozione di leadership industriale e affrontare le sfide sociali, sottolinea la risoluzione da Maria Da Graça Carvalho (Ppe, Pt). Per rendere l´Europa competitiva, Orizzonte 2020 incoraggiare la più ampia partecipazione di imprese private. Almeno il 20% del bilancio totale combinato per le priorità "che favoriscono la guida industriale" e "sfide sociali" andrà alle Pmi. Inoltre, uno strumento dedicato rivolto a tutti i tipi di Pmi sarà istituito per garantire che le Pmi sono integrati nel programma e accedere a tutte le opportunità offerte in Orizzonte 2020. Promuovere l´eccellenza nella ricerca in regioni meno sviluppate - Ci sono disparità significative in Europa nel campo della ricerca e dell´innovazione, che devono essere affrontati attraverso i gemellaggi e iniziative di rete e collegando le politiche del Orizzonte 2020 programmi con quelli dei fondi di coesione, i deputati dicono. Cellule staminali - La risoluzione elaborata da Teresa Riera Madurell (S & D, Es), mantiene le norme in materia di ricerca sulle cellule staminali che applicata nell´ambito del 7 ° programma quadro dell´Unione europea. Essa afferma che nessun progetto che utilizzano cellule staminali embrionali umane devono essere finanziate meno che non siano autorizzati ai sensi della legislazione dello Stato membro interessato, nessuna attività può essere finanziato che è vietata in tutti gli Stati membri e nessuna attività può essere finanziato in uno Stato membro in cui tale attività è vietata. Open Access - Per aumentare l´eccellenza scientifica e la competitività economica, i deputati emendamenti adottati anche per promuovere il libero accesso ai dati scientifici derivanti dalla ricerca finanziata con fondi pubblici nell´ambito di Orizzonte 2020, tenendo conto delle restrizioni per motivi di privacy, nazionali diritti di proprietà intellettuale o di sicurezza. Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet) - L´iet mira alla ricerca piscina eccellente, l´istruzione e l´innovazione attraverso comunità della conoscenza e dell´innovazione (Cci), ossia consorzi di università europee, istituti di ricerca, imprese e altri soggetti che lavorano su temi specifici. Nuove Cci devono essere stabiliti nell´ambito del nuovo programma di ricerca quadro Ue nel 2014 e nel 2018, sottolinea la relazione di Marisa Matias (Gue / Ngl, Pt). La risoluzione di Philippe Lamberts (Verdi / Ale, Be) mira a migliorare la governance dell´Iet, ad esempio con una relazione annuale di attività da presentare al Parlamento europeo. Iter progetti - Il reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter) dovrebbe avere il proprio finanziamento fissato sotto il bilancio a lungo termine dell´Ue per il 2014 al 2020, senza compromettere altri Orizzonte 2020 progetti o programmi dell´Unione stabiliti, afferma la risoluzione di Peter Skinner (S & D, Uk). I testi saranno discussa e votata in plenaria il prossimo anno.  
   
   
NORME PIÙ RIGOROSE DELL UE SUL RATING DEL DEBITO SOVRANO  
 
 Strasburgo, 29 novembre 2012 – Nell´ambito di un accordo approvato dal Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione Martedì, le Agenzie di rating dovranno rispettare norme supplementari nella valutazione del debito sovrano, e fra queste tre date l’ anno per il loro rilascio, La proprietà incrociata delle agenzie e delle entità che valutano sarà limitata per impedire i conflitti di interesse. "E ´stato un processo molto difficile, ma abbiamo fatto un passo avanti sulla legislazione esistente e su un percorso che dovrà essere esplorata ulteriormente", ha detto l´eurodeputato Leonardo Domenici (S & D, It). Alcuni deputati hanno sostenuto che occorre fare di più per ridurre il comportamento delle agenzie i cui rating sia intempestiva o infondato e quindi aggravare la crisi economica. Essi ritengono che il mercato del rating ha bisogno di più concorrenza, e che le entità valutate deve sviluppare le proprie capacità di giudizio proprio per controbilanciare quelli delle agenzie. Valutazione calendario - Negoziatori dei parlamenti garantire che i rating del debito sovrano non verrà "out of the blue", nei momenti più inopportuni, fissando tre date fissate per l´anno in cui le agenzie di rating potrebbero essi siano rilasciati. Rating del debito sovrano dovrà essere preparato con la dovuta considerazione per le specifiche circostanze di ogni Stato membro. L´accordo dice anche che la ricerca e le assunzioni rating del debito sovrano delle agenzie deve essere chiaro. E ´essenziale che l´Unione europea valuta il merito creditizio degli Stati membri, e la Commissione europea dovrebbe la possibilità di sviluppare una valutazione di merito creditizio europeo, ha aggiunto i negoziatori del Parlamento. Fine affidamento automatico a giudizi - Per ridurre la dipendenza dai rating e migliorare la credibilità delle agenzie, tutti i riferimenti a "rating esterni" nel diritto comunitario sarà controllata per vedere se si innescano reazioni automatiche al rating. Se è così, questi riferimenti sono da eliminare entro il 2020, con riserva di alternative appropriate alla valutazione del rischio di credito di essere identificato e attuate. Conflitti di interesse - Per garantire che i conflitti di interesse non compromettere la qualità dei rating, i deputati hanno inserito limiti partecipazioni incrociate. Qualora l´investitore detiene contemporaneamente azioni in più di un´agenzia di rating del credito, tali azioni non deve superare il 5% e deve essere comunicata al pubblico. Inoltre, le società non devono detenere una partecipazione superiore al 10% in una qualsiasi entità che tasso. Responsabilità civile - Qualora un organismo ha commesso, intenzionalmente o per colpa grave, una delle infrazioni indicate come aventi un impatto sul rating del credito, un investitore o l´emittente può chiedere i danni da tale organismo per le perdite dovute alla violazione. Nel caso di emissioni di azioni, tuttavia, l´emittente dovrà innanzitutto stabilire che l´infrazione non è stata causata da informazioni fuorvianti e inesatte fornite dall´emittente all´agenzia di rating del credito, direttamente o attraverso le informazioni a disposizione del pubblico. I prossimi passi - Il testo politico concordato dalle tre parti saranno ora lucidato a tre vie riunioni tecniche tra le istituzioni, prima che il Parlamento mette a votazione in seduta plenaria nel mese di gennaio 2013 (da confermare).  
   
   
UE: UN SISTEMA ANTI-RICICLAGGIO, LA CONFISCA DEL DENARO  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 - L´identificazione e la confisca dei proventi di reato, l´utilizzo di beni confiscati a fini sociali e controllo dei flussi finanziari sono i temi principali per un´audizione pubblica di ieri organizzato dalla commissione speciale organizzata riciclaggio di criminalità, la corruzione e il denaro, dalle ore 9, nella sala Jan 2Q2 . Gli esperti di Europol, la Federazione bancaria europea, del Consiglio d´Europa, la Banca Mondiale, Transparency International e di altre organizzazioni discuteranno anche con i deputati europei su come migliorare la cooperazione tra le istituzioni, le agenzie e gli operatori economici per la repressione del riciclaggio di denaro. Questo è il secondo di due udienze incentrati sui reati di riciclaggio di denaro.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I PATRIMONI MAFIOSI CONFISCATI DOVREBBERO ESSERE RIUTILIZZATO PER SCOPI SOCIALI  
 
Strasburgo, 29 novembre 2012 - Patrimoni mafiosi Confiscati devono essere riutilizzato per fini sociali, hanno detto i membri del comitato speciale sul riciclaggio di denaro .Per la criminalità organizzata in pubblica udienza di Mercoledì. "Per dare i beni confiscati alle mafie alla società ha un forte valore simbolico", ha detto Salvatore Iacolino (Ppe, It), che ha redatto la relazione finale del comitato. Disposizioni per il riutilizzo di tali beni a fini sociali dovrebbero essere inclusi nella proposta di direttiva Ue in materia di confisca, per essere votato dal libertà civili del 17-18 dicembre, la commissione d´accordo. "La Commissione non ha proposto nulla a che fare con il riutilizzo dei beni confiscati, che è stato un grave errore", ha detto il presidente della commissione Sonia Alfano (Alde, It). Il Direttore generale per gli affari interni Stefano Manservisi ha detto che la mancanza di leggi nazionali in materia di confisca e il riutilizzo reso impossibile proporre regole comuni. Tuttavia i deputati replicato che questo sarebbe infatti possibile, anche procedurale, se il Parlamento e il Consiglio hanno per mostrare la necessaria volontà politica - un punto sottolineato da Barbara Weiler (S & D, De). Pedro Gomes Pereira, dall´istituto di Basilea del governo, ha convenuto che "comuni norme europee in materia di riutilizzo dei beni confiscati sono necessarie" e ha proposto un fondo europeo per il recupero dei proventi. "Tutti i cittadini e le Ong devono avere accesso a questo fondo di proporre progetti pilota", ha dichiarato Rui Tavares (Verdi / Ale, Pt), il sostegno alla proposta. L´audizione organizzata dalla commissione speciale per la criminalità organizzata riciclaggio, corruzione e soldi (Crim) si è concentrato su come migliorare le sinergie tra le istituzioni e le agenzie, come individuare e confiscare beni criminali e come rilevano i movimenti materiali di denaro contante come elemento di prevenzione del riciclaggio . Dieci esperti affrontato l´incontro.  
   
   
RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE SPAGNOLE - IL RUOLO DELLA COMMISSIONE EUROPEA SOTTO IL CONTROLLO DEGLI AIUTI DI STATO  
 
 Bruxelles, 29 novembre 2012 - Dall´inizio della crisi finanziaria nel mese di ottobre 2008, gli Stati membri dell´Ue hanno adottato centinaia di misure a favore delle istituzioni finanziarie, al fine di preservare la stabilità finanziaria. La maggior parte di questo supporto costituisce un aiuto di Stato ai sensi delle norme dell´Unione europea (articolo 107 (1), del trattato sul funzionamento dell´Unione europea - Tfue). Ciò significa che non può essere attuato prima che sia stato approvato dalla Commissione. La Commissione ha risposto a tale sostegno senza precedenti al settore finanziario, razionalizzando le iniziative degli Stati membri in una risposta europea coordinata alla crisi attraverso l´applicazione delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. E ´stata ferma sui principi e flessibili sulla procedura da seguire, facendo Ue degli aiuti di Stato governa il principale livello di gestione delle crisi e uno strumento di risoluzione per il settore finanziario. La Commissione ha pubblicato una prima serie di linee guida su come avrebbe valutato gli aiuti concessi alle banche in crisi finanziaria già nel mese di ottobre 2008, pochi giorni dopo il crollo di Lehman Brothers. Ulteriori linee guida seguite, specificando in che modo la Commissione valuta le misure di ricapitalizzazione, misure di attività deteriorate e piani di ristrutturazione delle banche. Questo regime di crisi per gli aiuti di Stato al settore finanziario è ancora in vigore. Le decisioni di oggi l´approvazione degli aiuti alla ristrutturazione per quattro banche spagnole sono pienamente in linea con questo quadro. La Commissione ha applicato questo quadro coerente sin dall´inizio della crisi. La Commissione ha già preso più di 50 decisioni sulla ristrutturazione bancaria e risoluzione sulla base di queste regole - non solo nei paesi nell´ambito di un programma di assistenza finanziaria (Grecia, Irlanda e Portogallo), ma anche per quanto concerne le banche con sede in altri Stati membri, ad esempio, gli Stati Uniti Unito, Germania e Paesi Bassi. 1. Perché le banche spagnole ricapitalizzata? Perché proprio adesso? Dopo condizioni finanziarie per il settore bancario spagnolo deteriorata, un programma di assistenza finanziaria è stato concordato dall´Eurogruppo nel mese di luglio 2012 e un Memorandum of Understanding (Mou) è stato firmato con la Spagna. Il finanziamento deve essere incanalata per le istituzioni finanziarie in aiuto di bisogno di Stato tramite il fondo spagnolo per la ristrutturazione ordinata delle banche (Frob), in qualità di agente del governo spagnolo. Il pacchetto è stato fornito dal Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) e viene trasferito al meccanismo europeo di stabilità (Esm), che sta assumendo le funzioni del Efsf. Il protocollo d´intesa ha comportato un calendario ambizioso, in base al quale gli aiuti di Stato possono essere concessi alle singole banche con un deficit di capitale sulla base di piani di ricapitalizzazione e ristrutturazione per essere valutati e approvati dalla Commissione. L´aiuto sarà erogato solo dopo l´approvazione della Commissione i loro piani di ristrutturazione. Questo ha ulteriormente rafforzato l´uso della regola di aiuti di Stato dell´Ue in quanto il meccanismo di risoluzione delle crisi per il settore finanziario. Il fabbisogno di capitale delle banche sono stati determinati attraverso un approccio bottom-up stress test e la revisione della qualità dell´attivo effettuata da consulenti indipendenti. 2. Quali sono i diversi gruppi di banche nel quadro del protocollo d´intesa? Sulla base dei risultati delle prove di stress e dei piani per affrontare le carenze di capitale potenzialmente identificate, le banche sono divise in quattro gruppi. Gruppo 0: le banche per le quali è possibile individuare alcun deficit patrimoniale e nessuna ulteriore azione pubblica è necessaria. Gruppo 0 comprende Unicaja , Sabadell , Bankinter , sentenza Caixabank , Kutxabank , Santander e Bbva . Gruppo 1: . Banche già di proprietà del Frob Questi sono: Bfa-bankia, Catalunyacaixa, Ncg Banco e Banco de Valencia. Gruppo 2: le banche individuate dal basso verso l´alto stress test in grado di soddisfare i loro deficit di capitale esistenti senza ricorrere agli aiuti di Stato. Questo gruppo include il Banco Mare Nostrum , Banco Caja 3 , Liberbank e Ceiss . Gruppo 3: banche individuate dal test di stress, come in grado di soddisfare deficit di capitale esistenti da fonti private senza ricorrere agli aiuti di Stato fino a fine dicembre 2012 e con i piani di ricapitalizzazione credibili. Le banche del gruppo 3 sono Ibercaja e Banco Popolare . Queste banche non avrà bisogno di aiuti di Stato. 3. A quali condizioni la Commissione può approvare aiuti di Stato per una banca nella crisi attuale? Uno Stato membro la concessione di aiuti di Stato a un istituto finanziario deve presentare un piano di ristrutturazione. Solo se questo piano è in linea con le norme sugli aiuti di Stato possono essere autorizzati gli aiuti. I requisiti principali sono: · In primo luogo , la redditività: Il piano di ristrutturazione deve dimostrare che la banca è in grado di ripristinare la redditività a lungo termine nel corso del tempo. A tal fine, la banca deve rivedere i propri modelli di business, con l´obiettivo di recuperare la capacità di dare e di competere senza il sostegno dello Stato dopo il periodo di ristrutturazione. Questo assicura che la banca può prestare all´economia reale su una solida base. A seconda delle circostanze di ciascun caso di specie, tale revisione può richiedere una rifocalizzazione sul core business delle banche e la chiusura di rischio e / o di attività in perdita. · In secondo luogo , la ripartizione degli oneri: Per tutelare gli interessi dei contribuenti e di evitare che le banche beneficiarie godere di un indebito vantaggio in forma di capitale a basso costo o gratis, gli aiuti di Stato ricevuti dovrà essere restituita al più presto e remunerato in base ai tassi di mercato. Per garantire che gli aiuti di Stato è tenuto al minimo necessario, le banche dovrebbero prima cercare di coprire i costi di ristrutturazione attraverso misure interne, come le cessioni o altre misure di ripartizione degli oneri che fanno detentori di capitale (ad esempio i possessori di capitale, o detentori ibridi di patrimonializzazione) contribuire ad un adeguato livello, in modo che gli aiuti di Stato riguarda solo gli spazi vuoti. · Terzo , misure di compensazione: la distorsione della concorrenza determinate dall´aiuto deve essere compensato. Misure a tal fine deve essere proporzionata alle dimensioni degli aiuti e le caratteristiche del mercato in cui la banca opera. In termini pratici questo si rivolge ad esempio i requisiti per la banca di cedere alcune società controllate o cessi la sua attività in alcuni settori, e da misure comportamentali quali i divieti di acquisizione. Ripartizione degli oneri e misure per limitare le distorsioni della concorrenza affrontare il rischio morale, in modo da garantire che le banche ed i loro proprietari non imparare la lezione sbagliata dalla crisi, vale a dire che i guadagni sono privati ​​e le perdite sono socializzate a spese del contribuente. Lo Stato membro la concessione di aiuti a un istituto finanziario deve presentare un piano per la risoluzione ordinata del soggetto se la sua redditività a lungo termine non può essere ripristinato e se questa opzione è meno costosa per il contribuente rispetto alla ristrutturazione. Una risoluzione ordinata consente al soggetto di uscire dal mercato in modo ordinato, cioè mantenendo la stabilità finanziaria. 4. E ´l´approvazione di aiuti una mera formalità in base alle regole di crisi? Dall´inizio della crisi, la Commissione è stata in grado di rilasciare l´omologazione temporanea in fretta (a volte in meno 48 ore) agli aiuti di Stato concessi agli istituti finanziari, a condizione che lo Stato membro rispettato le condizioni e fornito le informazioni necessarie. Ciò ha contribuito a preservare la stabilità finanziaria al culmine della crisi e ha fornito la certezza del diritto per il mercato. Tuttavia, l´approvazione finale da parte della Commissione è sempre subordinata alla presentazione di un piano di ristrutturazione entro 6 mesi. In genere, i servizi della Commissione collaborano con lo Stato membro e la banca per garantire che il piano di ristrutturazione è in linea con i tre pilastri di cui sopra (redditività, ripartizione degli oneri, la concorrenza). Ciò comporta spesso complesse trattative e modifiche significative ai piani iniziali. Contrariamente ad altri programmi di assistenza finanziaria (Grecia, Irlanda, Portogallo), del protocollo d´intesa firmato con la Spagna prevede che l´aiuto non può essere concesso prima dell´approvazione da parte della Commissione dei piani di ristrutturazione delle banche beneficiarie. Nel caso della Spagna, l´approvazione della Commissione consentirà quindi l´aiuto del meccanismo europeo di stabilità (Esm) da erogare, attraverso il Fondo spagnolo per la ristrutturazione ordinata delle banche (Frob). La ristrutturazione prevede anche prendere in considerazione gli aiuti di Stato che le banche potrebbero avere già ricevuto prima del programma della Spagna di assistenza finanziaria è stata istituita. 5. Quali sono le banche devono presentare piani di ristrutturazione? Tutte le banche che ricevono aiuti di Stato - diverse dalle garanzie di liquidità - nell´Unione Europea devono presentare piani di ristrutturazione che sono conformi alle norme sugli aiuti di Stato. Per la Spagna, si tratta di tutte le banche in cosiddetto "Gruppo 1" e "gruppo 2" (vedi sopra), la ricezione di ricapitalizzazione e il trasferimento delle attività alla Società di Asset Management. Oggi, la Commissione ha approvato i piani di ristrutturazione del gruppo quattro 1 banche, cioè le banche che erano già state nazionalizzate e aveva già ricevuto aiuti di Stato, in linea con il calendario del protocollo d´intesa. 6. Chi decide quanto le banche di aiuti di Stato ottiene? È stato questo in base alla prova da sforzo da solo? Il protocollo d´intesa prevede che le banche possono ricevere solo capitale dopo aver condotto uno screening attività e test da sforzo (diagnostica di stress) per i principali gruppi di attività detenute dai principali gruppi bancari spagnoli. L´obiettivo della diagnostica di stress è stato quello di determinare le esigenze di capitale globali di singole banche spagnole. I lavori di analisi è stata effettuata da revisori e un consulente esterno, Oliver Wyman. La metodologia di tale valutazione era stato approvato da un gruppo composto dalla Banca di Spagna, la Commissione e la Banca centrale europea (Bce), con il Fondo monetario internazionale (Fmi) in qualità di osservatore. Tuttavia, lo stress test è solo il punto di partenza. Al fine di determinare le esigenze di capitale finale di una banca, ulteriori elementi entrano in gioco. In primo luogo, le banche trasferiranno le loro attività rischiose legate al mercato immobiliare e le loro reali attività di sviluppo immobiliare ad una società di gestione (Amc), il "Sareb", e quindi rimuoverli dal proprio bilancio. Ciò permette di sgravare le banche da ulteriori perdite derivanti da tale portafoglio rischioso e diminuisce la rischiosità complessiva del bilancio della banca. Trasferimento di beni in difficoltà alla Amc sarà di per sé essere considerati aiuti di Stato. 1 In secondo luogo, la capitale e titolari di debito subordinato delle banche devono partecipare allo sforzo di ricapitalizzazione attraverso misure di ripartizione degli oneri volte a ridurre le esigenze di capitale complessivo. Questo serve anche a limitare i costi di ristrutturazione del settore bancario per i contribuenti, in linea con il memorandum d´intesa. La Spagna ha stabilito che i possessori di capitale esistenti perderanno le loro richieste a seconda della valutazione economica di ciascuna banca, quando capitale dello stato viene iniettato sotto forma di capitale. Per i possessori di azioni privilegiate e perpetua passività subordinate, di ripartizione degli oneri sarà attuato in primo luogo applicando un taglio di capelli per il valore nominale dello strumento e, successivamente, attraverso la conversione di tali titoli in strumenti equivalenti di capitale o di capitale. Per quanto riguarda i titolari di debito subordinato datata sarà data la scelta tra la conversione in azioni o in uno strumento di debito di primo grado dopo l´assunzione di un taglio di capelli adeguato. Di conseguenza, non ci saranno uscite di cassa dalle banche ai possessori di tali titoli con la sola eccezione dei titolari di strumenti di debito subordinati datati che decidono di convertire in nuovi titoli di debito con scadenza pari a quella del debito subordinato scambiati. La Spagna ha introdotto una legislazione per garantire l´efficacia delle misure di ripartizione degli oneri, anche se necessario per via obbligatori. Inoltre, ciascuna banca può svolgere altre dismissioni di generazione di capitale. Il fabbisogno di capitale delle banche finali che devono essere soddisfatte attraverso gli aiuti di Stato sono determinati solo dopo aver preso in considerazione tutti questi elementi. Questo assicura che il contributo di contribuenti è limitata alla quantità necessaria. 7. Come funziona il trasferimento di attivi problematici alla società di gestione del risparmio ("Sareb") di lavoro? Immobiliari relativi asset pignorate e reali attività di sviluppo immobiliare devono essere rimossi dalle banche che ricevono aiuti di Stato. Il valore di tali attività è stato fornito da un consulente esterno con il metodo descritto al precedente punto 6. Il valore stimato di tali attività è stata poi ulteriormente ridotto. Questo è stato fatto mediante l´applicazione di tagli di capelli varie relative alle condizioni specifiche del trasferimento alla società di gestione del risparmio (Amc). Per esempio, il fatto che l´Amc acquista una grande quantità di beni comporterebbe un prezzo di trasferimento inferiore. Un altro motivo per uno sconto è che alcune spese già sostenute dalla banca deve ora essere assunta dalla Sgr, come la gestione delle risorse e costi di amministrazione. La Commissione ha valutato le condizioni di trasferimento di tali attività con l´aiuto di esperti esterni e ha concluso che fossero in linea con le norme sugli aiuti di Stato. 8. Come intende la Commissione garantire che gli Stati membri attuino piani per ristrutturare le banche che hanno ricevuto aiuti di Stato? Gli Stati membri conferiscono alla Commissione un impegno giuridico a rispettare i piani di ristrutturazione che la Commissione approva. La Commissione dispone di un sistema di monitoraggio, comprese le relazioni periodiche ed eventualmente un trustee nei casi più complessi, al fine di garantire che i piani di ristrutturazione e gli impegni corretta applicazione. Ci sarà un fiduciario per Bfa / Bankia, Ngc Banco e Catalunya Banc. 9. Se la Commissione verifichi questioni relative agli aiuti di Stato nei paesi in via di programma? Tutti gli aiuti di Stato concessi alle banche in tutto il mondo all´interno della Ue deve essere approvato dalla Commissione in base alle norme sugli aiuti di Stato. Questo è anche il caso di paesi nell´ambito di un programma di assistenza finanziaria. Per ulteriori informazioni sul l´azione dello Stato della Commissione aiuti in paesi partecipanti al programma, andare a http://ec.Europa.eu/competition/recovery/programme_countries_en.html  10. A quali regole specifiche si aiuti di Stato alle banche valutare? Gli aiuti di Stato alle banche viene valutata in base alle norme dell´Unione europea di crisi per il salvataggio e la ristrutturazione delle istituzioni finanziarie. Una prima comunicazione, adottata nell´ottobre 2008, spiegato principi di base ai regimi di sostegno, come mantenere il sostegno limitato nel tempo e nella portata, assicurando che l´ammissibilità di un regime di sostegno non era basata sulla nazionalità o per evitare che le banche beneficiarie ingiustamente attrarre nuovo business aggiuntivo esclusivamente come risultato del sostegno pubblico (cfr. Ip/08/1495 ). Un buon esempio è il regime di sostegno per le banche irlandesi, che è stato modificato in modo da garantire una copertura non discriminatoria delle banche con rilevanza sistemica per l´economia irlandese, indipendentemente dalla loro origine (cfr. Ip/08/1497 ). Questa è stata seguita da una comunicazione sulla ricapitalizzazione delle banche nel dicembre 2008, affrontando la necessità di ricapitalizzare le banche, i problemi di solvibilità degli indirizzi e l´accesso al credito per l´economia reale (vedi Ip/08/1901 ) e nel febbraio 2009 dalle "Attività deteriorate comunicazione "che fornisce un quadro per affrontare i problemi di asset tossici (vedi Ip/09/322 ). Infine, nel luglio 2009, la Commissione ha adottato la "comunicazione sulla ristrutturazione", fornendo chiarezza su come la Commissione esaminerà la ristrutturazione delle banche in modo che possano tornare alla redditività a lungo termine, condividere il peso del costo del loro salvataggio, e l´indirizzo eventuali distorsioni della concorrenza derivanti dalle grandi quantità di aiuti ricevuti dalle banche (cfr. Ip/09/1180 ). 11. Perché abbiamo norme comunitarie in materia di aiuti di Stato a tutti? Il controllo degli aiuti di Stato è già stato stabilito nei trattati istitutivi delle Comunità europee. Il suo obiettivo è quello di garantire che gli interventi pubblici non comportino distorsioni della concorrenza e sugli scambi nel mercato interno dell´Unione europea. A questo proposito, gli aiuti di Stato è definito come un vantaggio concesso in modo selettivo alle società da parte di un´autorità pubblica. L´articolo 107 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea presenta gli aiuti di Stato alla notifica e all´approvazione da parte della Commissione. Il Tfue lascia spazio per una serie di obiettivi strategici di interesse comune per i quali il sostegno pubblico può essere considerato compatibile con il mercato interno. Come gli aiuti di Stato falsano la concorrenza, è consentito solo nei casi in cui sia giustificato l´intervento pubblico e in determinate condizioni. La Commissione ha completato le regole fondamentali con una serie di atti legislativi che prevedono una serie di esenzioni, che istituisce un sistema unico al mondo di controllo degli aiuti di Stato. La Commissione ha inoltre adottato linee guida che specificano i principi e le condizioni in base ai quali valutare gli aiuti di Stato. Controllo degli aiuti di Stato è uno dei pilastri del mercato unico dell´Unione europea in quanto garantisce che i governi e le autorità locali di tutti gli Stati membri sono sottoposti alle stesse norme nei loro interventi. In particolare, la Commissione ha adottato orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese. Queste linee guida specificano le condizioni alle quali gli aiuti alla ristrutturazione possono essere autorizzati, come la necessità di un piano di ristrutturazione ripristino viabilità, la necessità di un contributo proprio della società ai costi di ristrutturazione, e la necessità di compensare le distorsioni della concorrenza determinate dall´aiuto. Le regole di crisi per il salvataggio e la ristrutturazione delle istituzioni finanziarie attuate dalla Commissione a partire dal 2008 hanno adattato questi principi generali alle specificità del settore finanziario e la necessità di preservare la stabilità finanziaria durante la crisi. Esse si basano sull´articolo 107 (3) (b), del Tfue, che consente gli aiuti di Stato a porre rimedio a un grave turbamento dell´economia di uno Stato membro. Per ulteriori informazioni su come la Commissione sta attuando le norme sugli aiuti di Stato nella crisi, andare a: http://ec.Europa.eu/competition/state_aid/legislation/temporary.html   12. Perché semplicemente non sospensione delle regole sugli aiuti di Stato in tempi di crisi? In periodi di crisi, i singoli paesi potrebbero essere tentati di favorire le proprie imprese ancor più che in tempi di prosperità, con il rischio di un crollo del commercio internazionale e degli investimenti. Dall´inizio della crisi finanziaria nel 2008, il regime di crisi messo in atto per l´economia reale (il cosiddetto "Quadro di riferimento temporaneo", ora scaduto) e per il settore finanziario assicurato che l´Unione europea ha presentato una risposta comune alle sfide poste dalla crisi. Tali norme comuni hanno conservato un mercato unico dei servizi bancari e finanziari. L´aderenza a queste regole comuni, oggi è più che mai necessaria perché mantenere il mercato unico dell´Ue e garantire insieme rimane competitiva e dinamica sono la chiave per il rilancio della crescita economica. Infine, le condizioni stabilite nelle norme sugli aiuti di Stato garantire l´interesse dei contribuenti sono conservate, vale a dire che l´aiuto sia adeguatamente remunerato ed eventualmente rimborsato. Questo è essenziale in quanto i contribuenti è stato chiesto di dare un contributo molto elevato per il salvataggio e la ristrutturazione del sistema finanziario dall´inizio di questa crisi.  
   
   
L´UE NEL MONDO CONFRONTANDO DEMOGRAFICI, TENDENZE ECONOMICHE E SOCIALI TRA I MEMBRI DEL G-20  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 - Il G-20 riunisce il mondo del principale avanzate e le economie emergenti. Esso comprende l´Ue, quattro Stati membri (Germania, Francia, Italia e Regno Unito) e 15 paesi del resto del mondo (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, India, Indonesia, Giappone, Messico, Corea del Sud , Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Turchia e Stati Uniti). Insieme, i membri del G-20 coperto oltre il 60% delle terre emerse del mondo, ha generato l´87% del Pil mondiale ed erano a casa al 65% della popolazione mondiale nel 2010. Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea , rilascia oggi la nuova edizione del " L´unione europea nel mondo " 1 , in cui l´Ue e le 15 extracomunitari G-20 Paesi si confrontano in molti settori statistici utilizzando una serie di armonizzata statistiche europee e internazionali. Per molti indicatori il totale per il mondo è anche incluso. Alcuni esempi di indicatori statistici trattati nella pubblicazione sono presentati qui di seguito. L´ue rappresenta il 7% della popolazione mondiale - Il mondo ha avuto 6,9 miliardi di abitanti nel 2010. L´ Unione europea , con 500 milioni di abitanti, il 7% della popolazione mondiale. I cinque paesi più popolosi del mondo erano tutti membri del G-20: Cina (1 340 milioni di abitanti, pari al 19% della popolazione mondiale), India (1 220 milioni di euro pari al 18%), la Stati Uniti (310 milioni di euro o al 5%) , Indonesia (240 milioni di euro o 3%) e il Brasile (195 milioni di euro o 3%). Secondo le proiezioni della popolazione, il mondo avrà 9,6 miliardi di abitanti entro il 2060. L´ Unione europea (520 milioni) sarà quindi rappresentano il 5% della popolazione mondiale. India (1 720 milioni di abitanti, pari al 18% della popolazione mondiale) sarà il paese più popoloso, davanti a Cina (1 210 milioni di euro pari al 13%). Il mondo ha avuto una media di 51 abitanti per km 2 nel 2010, e gli europei 117 abitanti per km 2 . Tra i membri del G-20, la Corea del Sud (484 abitanti per km 2 ) ha avuto di gran lunga la più alta densità di popolazione, seguita da India (373) e Giappone (335), mentre l´Australia e il Canada (entrambi 3 abitanti per km 2 ) e la Russia (8) ha avuto il più basso. Il debito pubblico nel 2011 variava da 8% del Pil in Arabia Saudita a 230% in Giappone - Pil in tutto il mondo era 47.600 miliardi nel 2010. Con un Pil di 12.300 miliardi di euro, l´ Unione europea ha rappresentato il 26% del totale, seguita da Stati Uniti (23%), così come la Cina e il Giappone (9%). Negli ultimi dieci anni, le economie dei membri del G20 hanno seguito tendenze diverse. Il cinese ha registrato la più alta crescita del Pil in termini reali tra il 2000 e il 2010, il Pil è aumentato di oltre il 2,5. E ´stato seguito dalla India , dove il Pil è raddoppiato. All´altra estremità della scala, il più basso di crescita è stato osservato in Giappone nella Ue e negli Stati Uniti , dove il Pil è cresciuto di meno del 20% tra il 2000 e il 2010. I prezzi al consumo hanno anche sperimentato andamenti differenziati secondo i membri del G20. In Turchia , i prezzi sono stati moltiplicati per 5,5 tra il 2000 e il 2011, la Russia del 3,5 e si sono quasi triplicati in Argentina . D´altra parte, i prezzi in Giappone è diminuito leggermente nel corso di questo periodo, mentre sono aumentati di circa il 25% in Canada e 30% in Cina , nella Ue e Usa . Per quanto riguarda le finanze pubbliche, l´ Ue ha registrato un disavanzo del 4,4% del Pil nel 2011. La maggior parte dei paesi terzi del G20 hanno registrato un disavanzo, il più importante è riconosciuto in Giappone (-10,1% del Pil), la statunitense (-9,6%) e India (- 8,7%). Tuttavia, tre membri delle eccedenze G20: l´ Arabia Saudita (15,2%), la Repubblica di Corea (+2,3%) e la Russia (1,6%). Il rapporto tra debito pubblico e Pil nella Ue era 82,5% nel 2011. I quozienti più elevati tra i paesi terzi del G20 sono stati osservati in Giappone (229,8% del Pil), la Stati Uniti (102,9%) e in Canada (85,0%), e più basso in Arabia Saudita (7,5%) in Russia(9,6%), in Italia (22,9%), in Indonesia (25,0%) e la Cina (25,8%). La speranza di vita nell´Ue di 10 anni la media globale - Il tasso di fertilità due nel mondo era una media di 2,5 figli per donna nel 2005-2010. La media della Ue è pari a 1,6 nascite o al di sotto del tasso di sostituzione 2 popolazione impostato su 2.1. Tra i paesi extra-Ue del G20, l´Arabia Saudita (3,0), l´ India (2,7) e Sud Africa (2,6) hanno i tassi più alti, il Giappone e Corea del Sud (1,3 ciascuno) e Russia (1.4) le tariffe più basse. La speranza di vita alla nascita nel mondo è in media di 65,7 anni per gli uomini e 70,1 anni per le donne durante il periodo 2005-2010. Nella Ue , l´aspettativa di vita era più di 10 anni, rispettivamente, 76,1 e 82,1 anni. Tra i paesi extra-Ue del G20, l´aspettativa di vita era più alto in Giappone(79,3 anni per gli uomini e 86,1 anni per le donne), l´Australia (79,1 e 83,8) , in Canada (78,2 e 82,8) e la Corea del Sud (76,5 e 83,3), e il più corto in Sud Africa (50,1 e 52,1), in India (62, 8 e 65,7), in Russia (61,6 e 74,0) e l´Indonesia (66,3 e 69,4). Il più grande numero di automobili per abitante in Australia, il telefono mobile in Arabia Saudita - I modelli di consumo sono anche molto diversi, come dimostrano gli esempi di auto e telefoni cellulari. Nel 2009, ci sono stati in media 473 autovetture per 1 000 abitanti nella Ue . Tra i paesi extra-Ue del G20, l´Australia (550 auto ogni 1 000 abitanti), Giappone (454) e Stati Uniti (439) hanno i tassi più alti, l´ India (12), Cina (34) e l´Indonesia (45) le tariffe più basse. Per quanto riguarda i telefoni cellulari, ci sono stati in media 127 abbonamenti ogni 100 abitanti nella Ue nel 2011, molte persone hanno più di un abbonamento. Il ´ Arabia Saudita (191 abbonamenti di telefonia mobile ogni 100 abitanti), Russia (179), l´ Argentina (135) e Sud Africa (127) hanno i tassi più alti, mentre l´ India (72 ), la Cina (73) e Canada (75) ha le tariffe più basse.  
   
   
GLI SQUILIBRI MACROECONOMICI PROCEDURA SCOREBOARD UNDICI INDICATORI EUROSTAT PER SOSTENERE L´INDIVIDUAZIONE DEGLI SQUILIBRI MACROECONOMICI  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 -  Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea , pubblica gli indicatori della procedura squilibri macroeconomici (Mip) Quadro di valutazione. Gli indicatori Scoreboard 1 fornire il supporto statistico alla relazione meccanismo di allerta della Commissione 2 . Gli indicatori chiave sono disponibili su una sezione dedicata del sito web di Eurostat 3 , che sarà regolarmente aggiornato i dati sottostanti diventano disponibili. Il Mip fa parte delle sei proposte legislative sulla governance economica adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel novembre 2011 4 . Il quadro di valutazione Mip fornisce la base per la lettura economica degli squilibri potenziali. La Commissione individua ogni anno nella sua relazione meccanismo di allerta, in quanto il documento di partenza per il semestre europeo, i casi per i quali sono necessarie più approfondite analisi. Attualmente, il Quadro di valutazione è composto da undici indicatori economici, finanziari e strutturali rilevanti per l´individuazione precoce delle esistenti o emergenti squilibri macroeconomici a livello degli Stati membri. Per valutare gli squilibri interni, il quadro di valutazione comprende indicatori sul debito delle amministrazioni pubbliche, le passività del settore finanziario, il debito del settore privato, il credito al settore privato di flusso, prezzi delle case e la disoccupazione. Per valutare gli squilibri esterni, gli indicatori riguardano il curr ent saldo del conto, la posizione patrimoniale netta, tassi di cambio effettivi reali, la quota delle esportazioni mondiali e nominale dei costi unitari del lavoro (cfr. Definizioni allegato).Eurostat è il principale fornitore di dati per questi indicatori. Alcuni dati sono forniti anche dalla Commissione Direzione generale per gli affari economici e finanziari, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale. Saldo del conto corrente - Il conto corrente comprende tutte le operazioni che avvengono tra soggetti residenti e non residenti, e si riferisce al commercio internazionale di beni e servizi, redditi e trasferimenti correnti. Per l´indicatore del quadro di valutazione, il saldo delle partite correnti in percentuale del Pil è espressa come la media degli ultimi tre anni. Posizione patrimoniale netta sull´estero - Statistiche relative a registrare la posizione finanziaria netta (attività meno passività) di un vis-à-vis Paese al resto del mondo. I dati riguardano gli stock di investimenti diretti e di portafoglio, strumenti finanziari derivati ​​e di altre attività di investimento e di riserva. L´indicatore è espresso in percentuale del Pil. Tasso di cambio effettivo reale (Reer) - Il Reer si propone di valutare la competitività rispetto ai suoi principali concorrenti sui mercati internazionali di un paese. Questo dipende da movimenti dei tassi di cambio, ma anche gli sviluppi relativi costi o il prezzo del paese e dei suoi partner commerciali. Il Reer specifico per il quadro di valutazione tiene conto del tasso di cambio e l´evoluzione dei prezzi al consumo nei confronti di un gruppo di 36 paesi (paesi dell´Ue-27 più Australia, Canada, Stati Uniti, Giappone, Norvegia, Nuova Zelanda, Messico, Svizzera e Turchia). L´indicatore è espresso come variazione percentuale nell´arco di tre anni (un valore positivo indica una perdita di competitività). Quota di esportazioni mondiali - Questo indicatore cattura la quota delle esportazioni di beni e servizi di un paese delle esportazioni totali mondiali. L´indicatore viene espresso come variazione percentuale in cinque anni. Nominale del costo unitario del lavoro - Questo indicatore confronta retribuzioni (retribuzioni per addetto) e la produttività (Pil per occupato persona compresi i lavoratori autonomi), per mostrare come la retribuzione dei dipendenti è legato alla produttività del loro lavoro. L´indicatore viene espresso come variazione percentuale in tre anni. Casa prezzo sviluppi - Questo indicatore misura l´andamento dei prezzi nel mercato immobiliare relativi alla evoluzione del paniere intero consumo finale. L´indice dei prezzi delle abitazioni registra le variazioni di prezzo di tutti gli immobili residenziali acquistati dalle famiglie (appartamenti, case unifamiliari, case a schiera, ecc), sia nuovi che esistenti, indipendentemente dal loro uso finale e dei loro proprietari precedenti. L´indicatore è espresso come tasso di anno in anno di crescita. Settore privato flusso di credito Il credito al settore privato di flusso rappresenta l´ammontare netto delle passività (prestiti e titoli diversi dalle azioni), che il settore delle società non finanziarie e delle famiglie e istituzioni non profit al servizio delle famiglie hanno sostenuti nel corso di un anno. L´indicatore è espresso in percentuale del Pil. Debito del settore privato - Il debito del settore privato è lo stock di passività sotto forma di prestiti e titoli diversi dalle azioni detenute dai settori società non finanziarie e delle famiglie e delle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie. L´indicatore è espresso in percentuale del Pil. Debito pubblico - Il debito pubblico è definito nel trattato di Maastricht, il debito pubblico lordo consolidato al valore nominale, in essere alla fine dell´anno. Il settore delle amministrazioni pubbliche comprende amministrazioni centrali, amministrazioni di Stati federati, amministrazioni locali, e fondi di previdenza sociale. L´indicatore è espresso in percentuale del Pil. Tasso di disoccupazione - Il tasso di disoccupazione è il numero di disoccupati in percentuale della forza lavoro in base a definizione internazionale Labour Office. La forza lavoro è il numero totale di occupati e disoccupati. Disoccupati sono le persone tra i 15 ei 74 anni che: - sono senza lavoro nella settimana di riferimento, - sono a disposizione per iniziare il lavoro entro le prossime due settimane, - e sono stati attivamente in cerca di lavoro nelle ultime quattro settimane, o avevano già trovato un lavoro a iniziare entro i prossimi tre mesi. L´indicatore è espresso come la media degli ultimi tre anni. Totale passività del settore finanziario - Le passività del settore finanziario misurare l´evoluzione della somma di tutte le passività (che comprende, monete e depositi, titoli diversi dalle azioni, prestiti, azioni e altre partecipazioni, riserve tecniche di assicurazione e altri conti a pagamento) del settore finanziario. L´indicatore è espresso come tasso di anno in anno di crescita. 1. Http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ity_public/ Mip_nov_2012 / En / Mip_nov_2012 -en.Pdf 2. Il Rapporto meccanismo di allerta possono essere trovate sul sito web della Direzione Generale per gli Affari economici e finanziari: http://ec.Europa.eu/economy_finance/eu/index_en.htm  1.  Http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/
excessive_imbalance_procedure/imbalance_scoreboard
Il quadro di valutazione è definito dal regolamento 1176/2011  
 
   
   
MISSIONE PER LA CRESCITA: LA CREAZIONE DI LEGAMI ECONOMICI FRA LA TUNISIA E L´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 - Ieri, il vicepresidente Antonio Tajani si è recato in Tunisia accompagnato da una delegazione economica composta di 39 rappresentanti di 37 aziende europee e associazioni di settore. Collettivamente essi rappresentano circa 400 000 dipendenti e più di 680.000.000.000 € di fatturato. Questa missione, in concomitanza con la visita di ieri in Marocco, fa parte della nuova serie di "missioni per la crescita" per aiutare le imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese, per meglio trarre profitto da emergenti in rapida crescita sui mercati internazionali. La visita rafforzerà i partenariati per aiutare l´industria e le Pmi a sfruttare pienamente il potenziale delle relazioni commerciali tra la Tunisia e l´Unione europea. Durante la sua visita in Tunisia, il vicepresidente Tajani terrà colloqui con il presidente Marzouki, il Primo Ministro Hamadi Jebali e ministro dell´Industria Mohamed Lamine Chakhari. Vp Tajani incontrerà anche il ministro per il turismo, Elyes Fakhfekh. Con i suoi omologhi tunisini Vp Tajani firmerà lettere di intenti in materia di: 1. Riduzione degli oneri amministrativi per le Pmi attraverso una più stretta cooperazione - Gli obiettivi sono quelli di migliorare il contesto imprenditoriale, la promozione dell´imprenditorialità, aiutare le Pmi tunisine ed europee di crescere e fare affari insieme e di competere meglio nell´economia globale. Il dialogo fa parte della cooperazione euromediterranea industriale e la Carta euromediterranea per le imprese. Tunisia è attivamente coinvolta in entrambi i processi. La Lettera migliorerà le condizioni quadro per le Pmi riducendo gli oneri amministrativi, migliorare l´accesso ai finanziamenti e migliorare i mercati da modernizzare il quadro normativo. Tale cooperazione contribuirà a identificare gli ostacoli principali alla base contesto normativo e amministrativo per le piccole e medie imprese, così come la ricerca di soluzioni adeguate per superarle. 2. La cooperazione in materia di politica del turismo - L´intenzione di questa Lettera di intenti è quello di stabilire un meccanismo di consultazioni bilaterali a promuovere la cooperazione e la comprensione comune delle questioni in materia di turismo. In particolare, tenendo dialogo regolare di alti funzionari e di scambio delle migliori pratiche su temi di interesse comune, come ad esempio settoriale la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo sostenibile e il rafforzamento delle conoscenze socioeconomiche. 3. Standardizzazione - Rimuovere gli ostacoli tecnici agli scambi - Lo scopo di questa lettera d´intenti è quello di eliminare gli ostacoli tecnici al commercio, per migliorare le relazioni economiche, scientifiche e tecniche, per garantire la compatibilità e l´interoperabilità dei prodotti forniti e ad adoperarsi per: · stabilire un dialogo e lo scambio periodico di informazioni sulle iniziative di ciascuna parte di normazione, · migliorare l´efficienza, la continuità e l´efficacia di questo dialogo, in particolare coinvolgendo tutti i soggetti interessati di entrambe le parti, e · scambio di buone pratiche di normalizzazione tra l´Ue e le autorità egiziane e le principali parti interessate. Tale dialogo si concentrerà anche sul rafforzamento della cooperazione reciproca a livello internazionale, e l´uso di standard di regolamentazione, al fine di armonizzare le pratiche. 4. Materie prime - Fornitura di materie prime per le industrie a valle - L´ue e la Tunisia dovrebbe cercare di fornire una risposta globale alle questioni legate al ruolo chiave nella fornitura di materie prime per le industrie a valle. Essi dovrebbero inoltre cooperare in modo da garantire la competitività sostenibilità e lungo termine dell´industria fosfato, per limitare i rischi per la salute umana e l´ambiente - per la presenza di cadmio e altri metalli pesanti nella roccia fosfato utilizzato come ingresso materiale per la produzione di additivi alimentari, additivi per mangimi e fertilizzanti. Un dialogo sarà inoltre condotta nell´ambito del partenariato Ue-tunisia piano d´azione per la politica europea di vicinato, per promuovere la comprensione reciproca, rafforzare la cooperazione bilaterale e lo scambio di informazioni sulle materie prime e le politiche di data mining. I canali di comunicazione dovrebbe essere istituito per rafforzare lo scambio di informazioni. 5. Satellite Services - Cooperazione in materia di servizi satellitari di potenziamento - Questa Lettera di Intenti rafforzerà la cooperazione con la Tunisia sulla dimensione internazionale dei sistemi di navigazione satellitare. Essa costituirà la base di una stretta cooperazione con la Tunisia in modo da favorire le attività di promozione per l´adozione di servizi satellitari di aumento nella regione mediterranea, attraverso l´utilizzo del sistema europeo Egnos. Anche la Tunisia dovrebbe garantire che il funzionamento e la manutenzione della stazione Egnos trova a Djerba - comprese l´importazione e l´esportazione delle attrezzature necessarie - continuerà senza problemi, al fine di garantire una copertura ottimale del territorio. 6. Processi per progetti agricoli - C´è un grande potenziale per migliorare in modo significativo le relazioni commerciali bilaterali in questo settore. Questa lettera di intenti si propone di conseguire una maggiore liberalizzazione nei settori agricoli trasformati e prodotti della pesca e sostenere così lo sviluppo di tunisini settori agro-alimentari. Ciò sarebbe estremamente redditizia per l´industria in entrambe le zone e sarebbe offrire ai consumatori una scelta più ampia. Conferenza: Crossroads tecnologiche e aziendali 2012 - Cat 2012 - Il Vicepresidente Tajani ha inoltre assistere a presentazioni su "Crossroads business e della tecnologia Cat 2012 - 2012" e "Persone impiegare i giovani in Tunisia e nella regione Mena", dove incontrerà con i gruppi industriali locali e internazionali di interesse, tra cui Ferid Tounsi, direttore generale di Agenzia per la promozione dell´industria e dell´innovazione (Api), Wided Bouchamaoui, Presidente dell´Unione dell´Industria, del Commercio e dell´Artigianato (Utica), e Kandeh Yumkella, direttore generale dell´Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Onudi), nonché i rappresentanti di banche internazionali, la Banca Africana per lo Sviluppo, la Banca Mondiale e la Banca islamica per lo sviluppo. Tunisia: Contesto economico: Superficie: 163600 km quadrati, Popolazione: 10,7 milioni di abitanti – 2011, Pil nel 2011: € 35200000000, Pil pro capite 2011: 3 € 299,3; Merci dell´Ue le esportazioni verso la Tunisia nel 2011: € 10900000000; Merci dell´Ue le importazioni dalla Tunisia nel 2011: € 9900000000. Anche se la crescita economica della Tunisia è stata lenta, il Pil è aumentato del 4,8% nel primo trimestre del 2012. Tuttavia una maggiore stabilità politica è un requisito al fine di attirare e promuovere investimenti diretti esteri. Commercio estero della Tunisia - Esportazioni: L´ue è il principale partner commerciale della Tunisia, assorbendo 74,1% del totale delle esportazioni della Tunisia. Negli ultimi anni le esportazioni Tunisia verso l´Ue sono aumentate. La struttura delle esportazioni della Tunisia riflette ampiamente la struttura dell´economia. Modello Tunisia delle importazioni è dominata dalle esigenze del proprio settore produttivo. Quindi, apparecchiature meccaniche ed elettriche, che soddisfano la domanda di beni capitali, e tessuti, come input intermedi, sono importazioni principali in termini di valore. Importazioni : Il più grande singolo gruppo di importazioni in Tunisia proviene dall´Ue. Nel 2010 le importazioni dall´Ue verso la Tunisia rappresentavano il 66,9% del totale delle importazioni per il mercato tunisino. Cina e Turchia sono le fonti seconda e la terza delle importazioni in Tunisia. I principali prodotti europei esportati in Tunisia sono: (i) le macchine e mezzi di trasporto, (ii), combustibili e prodotti minerari (iii) prodotti chimici. I principali mercati: Unione europea, Cina e Stati Uniti. Commercio dell´Ue con la Tunisia - Esportazioni: le esportazioni dell´Ue verso la Tunisia sono leggermente aumentati nel corso del tempo e rappresentano il 0,7% delle esportazioni totali dell´Ue. In termini di partner della grande esportazione per l´Ue, la Tunisia è classificata al numero 29. Importazioni: le importazioni dalla Tunisia verso l´Ue rappresentano solo lo 0,6% del totale delle importazioni per il mercato europeo e la Tunisia si classifica solo 34 in termini di partner Ue per l´importazione.  
   
   
IL NUOVO SUPPORTO DELL´UE PER LA GIOVENTÙ NELLA REGIONE PARTENARIATO ORIENTALE  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 - La Commissione europea ha adottato ieri un programma di sostegno alla cooperazione con i paesi del partenariato orientale nel settore della gioventù. Scambio di giovani, di sensibilizzazione, attività di volontariato, corsi di formazione e opportunità di networking sarà sostenuto per rafforzare le competenze dei giovani e le capacità delle organizzazioni giovanili nei paesi del partenariato orientale i. In totale, più di 1.400 progetti saranno finanziati coinvolge circa 21.000 persone giovani e degli operatori giovanili. La finestra di partenariato orientale Gioventù, nell´ambito del programma comunitario Gioventù in azione, fornirà fondi per promuovere opportunità di cooperazione tra i giovani, operatori giovanili e organizzazioni dell´Unione europea e dei paesi del partenariato orientale. Una particolare attenzione sarà messo a sostenere i giovani svantaggiati che vivono nelle aree urbane rurali o povere. "I giovani sono fondamentali per lo sviluppo armonioso delle società inclusive e per il successo della futura collaborazione con i nostri vicini. Per questo motivo abbiamo approvato questo programma, per sostenere i giovani - in particolare quelli con minori opportunità - e la loro partecipazione attiva nella società ", ha dichiarato il commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan Füle. Il bilancio totale del programma è di € 29.000.000 per il 2012-2013 , di cui è dedicato € 14.000.000 per il 2012 e € 15 milioni per il 2013. I fondi disponibili per il 2012 saranno impegnati quest´anno, ma i progetti saranno attuati nel 2013.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER VENERDÌ A VIENNA: INCONTRI CON IL CAPO DELLO STATO E IL MINISTRO DEGLI ESTERI  
 
Bolzano, 29 novembre 2012 - Un aggiornamento dell’agenda politica altoatesina, dalla situazione locale allo sviluppo dei rapporti tra Bolzano, Vienna e Roma negli ultimi mesi: sono tra i temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder approfondirà venerdì 30 novembre a Vienna negli incontri con il Capo dello Stato Heinz Fischer e con il ministro degli Esteri e vicecancelliere Michael Spindelegger. È prassi che in periodici incontri il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder informi i responsabili politici austriaci sullo sviluppo dell´autonomia e sui rapporti tra Bolzano, Roma e Vienna. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 30, quando Durnwalder sarà nella capitale austriaca per incontrare il Capo dello Stato e il Ministro degli esteri. Nei colloqui, a cui partecipa anche l´assessore Richard Theiner, si farà il punto sulle questioni più attuali: le difficoltà che l´autonoma speciale registra con il Governo, la funzione dell´Austria, gli effetti della crisi economica. Durnwalder incontrerà a metà mattinata nella Hofburg il presidente della Repubblica Heinz Fischer e subito dopo il ministro degli Esteri e vicecancelliere Michael Spindelegger.  
   
   
FORMIGONI: SI VOTI CON IL LAZIO, ANCHE PRIMA DEL 10 MARZO  
 
Milano, 29 novembre 2012 - "Se la Regione Lazio andrà al voto prima del 10 marzo, anche la Lombardia dovrà votare lo stesso giorno. Ho sempre sostenuto che sia necessario dare quanto prima, alla più grande regione d´Italia, un Governo nella pienezza dei suoi poteri. Se dunque ci sarà un anticipo per il Lazio, si voti lo stesso giorno anche in Lombardia ed eventualmente in Molise". Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.  
   
   
SPACCA INCONTRA IL PRESIDENTE DEL COMITATO NAZIONALE CINESE QINGLIN. A TAN IL PREMIO DEL PRESIDENTE NELLA GIORNATA DELLE MARCHE  
 
Ancona, 29 novembre 2012 - Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha partecipato il 27 novembre sera a Roma all’incontro ristretto con la delegazione governativa cinese guidata da Jia Qinglin, presidente del Comitato Nazionale della Conferenza Consultiva Politica del Popolo cinese (uno dei sette membri del Comitato centrale di Hu Jintao). Jia Qinglin è giunto ieri a Roma, su invito del Governo italiano, iniziando una visita ufficiale in Italia. Il presidente Qinglin è stato ricevuto nel pomeriggio di ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per oggi è previsto un altro incontro istituzionale con il presidente del Consiglio Mario Monti. Il presidente Spacca ha avuto la possibilità di intrattenersi con Jia Qingling. Nel corso della conversazione, insieme al presidente Romano Prodi, si è soffermato sui principali progetti di interesse regionale, oggetto di confronto anche nella recente visita a Pechino e nella provincia dello Shandong. Progetti che riguardano lo sviluppo di alcuni settori innovativi e tecnologicamente avanzati, quali la domotica applicata all’housing sociale ed alla longevità attiva e l’attrazione degli investimenti cinesi nella nostra regione. Nella delegazione che accompagna Jia Quingling è presente anche il presidente di Weichai Group (la società che ha recentemente acquisito i cantieri Ferretti), Tan Xuguang che Spacca aveva già incontrato nella recente missione istituzionale in Cina. A Tan, che sarà nelle Marche questo fine settimana per visitare lo stabilimento del Crn di Ancona, Spacca assegnerà il Premio del Presidente della 8^ Giornata delle Marche, quale segno di riconoscenza per l’attenzione che è stata dimostrata nei confronti della cantieristica marchigiana, testimoniata anche recentemente con la decisione di trasferire il centro direzionale dei cantieri Ferretti da Forlì a Mondolfo (Ps). Nei loro interventi, sia Romano Prodi che Jia Qingling hanno riaffermato che lo sviluppo delle relazioni tra Cina ed Italia ha di fronte delle occasioni storiche e che, nell’ambito degli accordi intergovernativi, nuove e concrete azioni possono essere sviluppate per approfondire i già forti legami tra i due Paesi, oltre che per promuovere la crescita economica e commerciale in settori nuovi ed ancora più ampi rispetto agli attuali e dunque superare questa fase di crisi economica.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE E DEL PIEMONTE: RISORSE FINANZIARIE, SCUOLE DI MONTAGNA, RIFORMA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E STATUTO DEL CSI-PIEMONTE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI QUESTA MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 29 novembre 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Risorse finanziarie. Disposti, su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, i trasferimenti alle Comunità montane per le spese di funzionamento, nonché un’assegnazione di 28.200.000 euro a favore dell’edilizia sanitaria. Scuole di montagna. Il mantenimento e lo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani continuerà, su proposta degli assessori Roberto Ravello e Alberto Cirio, mediante la concessione alle Comunità montane e alle subentranti Unioni montane di Comuni di un contributo complessivo di 900.000 euro per la copertura dei costi sostenuti per l’impiego del personale docente, che dovrà essere reperito dalle graduatorie delle istituzioni scolastiche competenti. Continuità assistenziale. Su proposta dell’assessore Paolo Monferino viene disposta entro il 28 febbraio 2013 la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), che prevede l’istituzione di un numero verde per le chiamate telefoniche alle centrali operative, che saranno ubicate presso quelle del 118, e la revisione delle postazioni attualmente esistenti. Con successive delibere e sentite le organizzazioni sindacali di categoria più rappresentative, si procederà alla definizione degli aspetti tecnico-operativi ed amministrativi di tale organizzazione, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e operativi del personale. Csi. Su iniziativa dell’assessore Massimo Giordano sono state individuate le modifiche allo statuto del Csi-piemonte da sottoporre all’esame del Consiglio regionale: ammissione di una più ampia tipologia di enti consorziati e conseguente variazione della rappresentatività dei consiglieri di amministrazione, rafforzamento del controllo analogo da parte degli enti consorziati, aggiornamento delle finalità del consorzio, delega dei poteri di ordinaria amministrazione a presidente e direttore generale. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore Massimo Giordano, il reimpiego di 1,2 milioni di euro derivanti dalle economie riscontrate nella prima fase della Piattaforma innovativa per l’aerospazio per coprire i maggiori costi derivanti dalle proposte progettuali della seconda fase, nonché il regolamento per l’attribuzione di risorse agli enti pubblici ed ai soggetti che vogliono offrire servizi gratuiti di accesso wi-fi ad Internet; - su proposta dell’assessore Elena Maccanti, la costituzione del Laboratorio regionale di polizia scientifica locale e l’avvio di una fase sperimentale che coinvolgerà il Nucleo investigativo scientifico e tecnologico della Città di Torino e i comandi di polizia locale degli attuali capoluoghi di provincia; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, le indicazioni operative ai servizi sociali e sanitari sulla fase di passaggio del minore dalla famiglia affidataria e quelle adottiva; l’assegnazione all’Asl Cn2 di 175.000 euro per proseguire la sperimentazione della delega dei servizi sociali da parte dei Comuni del distretto di Bra fino alla scadenza del 31 dicembre 2012 e l’accompagnamento verso la messa a regime; il regolamento che detta le norme di attuazione della legge regionale per la detenzione, l’allevamento e il commercio degli animali esotici, con particolare riguardo ai requisiti che le singole strutture devono rispettare per garantire ad essi le migliori condizioni di vita e di benessere, compresi circhi e mostre itineranti; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, l’utilizzo di 3 milioni di euro ancora disponibili sulla misura “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” del Piano di sviluppo rurale per lo scorrimento della graduatoria riguardante le aziende cerealicole, nonché la richiesta al Ministero delle Politiche agricola e forestali della declaratoria dell’eccezionalità delle piogge a carattere alluvionale che hanno colpito la provincia di Cuneo dal 2 al 5 settembre 2012.  
   
   
LEGGE DI STABILITÀ, TAGLI AI BILANCI DELLE PROVINCE SAITTA “DAL GOVERNO UN SILENZIO INACCETTABILE”  
 
 Firenze, 29 novembre 2012 - "Non è accettabile che il Governo continui a non farci avere nessuna risposta sulla nostra richiesta di confronto sulle modifiche ai tagli dei bilanci delle Province imposte dalla Legge di stabilità. Non si tratta solo di rispetto istituzionale, che pure riteniamo di potere pretendere, ma di un atteggiamento di chiusura totale che avrà effetti drammatici sia per la cancellazione di servizi essenziali ai cittadini, sia sullo stato del bilancio pubblico”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Antonio Saitta, sottolineando come “ sono passati ormai venti giorni da quando il Ministro Grilli, dichiarando a parole la comprensione per le nostre proteste e la volontà di avviare un confronto costruttivo, aveva preso con noi impegni puntuali. Nei fatti però dal Governo ci viene solo un assordante silenzio. Ribadiamo che se non si interviene sul testo, dimezzando i tagli alle Province che per il 2013 ammontano a 1,2 miliardi di euro, oltre 70 amministrazioni non saranno in grado di rispettare il patto di stabilità e andranno in dissesto, con conseguenze gravissime sul bilancio dello Stato. E ribadiamo che se vanno in dissesto le Province, sono i cittadini a pagarne le conseguenze perché non sarà più possibile erogare servizi fondamentali, dalle opere di manutenzione delle strade alla messa in sicurezza delle scuole, dagli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico ai servizi per l’impiego. Il Governo –conclude Saitta - non può continuare a fare finta di ignorare la portata di questo problema. Riapra il confronto prima che la Legge di stabilità sia definitivamente approvata”.  
   
   
VARIAZIONE BILANCIO 2012, LIGURIA: “DAL GOVERNO DEI TECNICI MANCA RICONOSCIMENTO A REGIONI VIRTUOSE“  
 
Genova, 29 novembre 2012 - "Speravamo che il Governo dei tecnici facesse uno sforzo nel riconoscere e premiare le regioni più virtuose, ma non è successo. La Liguria ha ridotto più del 30% le sue spese generali, ci chiediamo pertanto cosa sarebbe successo in questo paese se anche i Ministeri avessero fatto altrettanto, per questo chiediamo che vengano inseriti elementi di virtuosità anche nei trasferimenti da parte dello Stato". Lo ha detto mercoledì 28 novembre mattina l´assessore al bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti a margine dell´approvazione in consiglio regionale della variazione di bilancio 2012. "Quest´oggi – ha detto Rossetti – abbiamo approvato un assestamento all´insegna del rigore e dello sforzo per sostenere la sanità, il welfare e il trasporto pubblico locale, chiudendo un anno di bilancio molto difficile". "Abbiamo scelto di non aumentare il debito e le tasse – ha continuato Rossetti – e di non fare tagli lineari, nell´interesse dei servizi pubblici alla persona. Rimane ferma la contrarietà alla politica dei tagli che tratta la Liguria come altre regini che non rientrano dai disavanzi sanitari e contro la mancata distinzione tra i Comuni virtuosi e quelli che registrano pesanti deficit". La terza variazione di bilancio approvata mercoledì 28 novembre dal consiglio regionale assicura la copertura al fondo regionale per la non autosufficienza , con uno stanziamento complessivo di 11 milioni e mezzo, supplendo così all´azzeramento dei trasferimenti statali. Destina quasi 700.000 euro al turismo e alla cultura, 1,5 milioni al settore disabili, 1,7 milioni ai corsi triennali e al diritto allo studio universitario e 800 mila euro per la viabilità minore. Inoltre sono state adeguate assegnazioni vincolate in campo sanitario per 6,5 milioni di euro e 1,5 milioni nel settore della prevenzione del rischio sismico. Per quanto riguarda gli investimenti, 1 milione di euro saranno utilizzati sul piano investimenti comunali per la riqualificazione di immobili e aree urbane. "Con questa variazione di bilancio – ha concluso Rossetti – vi è stata un´attenzione anche alla sanità e alle alluvioni, attraverso il piano dei Fas votato in modo unanime dall´assemblea".  
   
   
INDIPENDENZA VENETO: ZAIA, “A UN REFERENDUM VOTEREI SÌ MA VA FATTO SECONDO LA LEGGE. ATTIVARE UN TAVOLO DI GIURISTI”.  
 
Venezia, 29 novembre 2012 - “Se il referendum sull’indipendenza del Veneto potesse essere legalmente effettuato, sicuramente voterei sì. Oggi però questa condizione non c’è. E non sarebbe giustificabile una spesa ingente, intorno ai 20 milioni di euro, per l’organizzazione della consultazione. Dobbiamo fare le cose per bene, a cominciare dalla costituzione di un tavolo di giuristi, a costo zero, che ci indichi il percorso più corretto, che immagino possa essere simile a quello della Catalogna.” Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia intervenendo ieri al Consiglio regionale straordinario, convocato per discutere dell’ipotesi di referendum per l’indipendenza del Veneto. “Certo è - ha aggiunto Zaia -che un referendum fatto nella piena legalità sarebbe un grande segno di civiltà, che trova il suo fondamento giuridico nei trattati internazionali, a cominciare da quelli Onu”. “Una consultazione – ha concluso il presidente - sarebbe fondamentale per capire cosa ne pensano i cittadini veneti dell’indipendenza. Dopodiché si valuterebbe il percorso più opportuno da seguire per essere concreti, avendo il sostegno giuridico di eminenti esperti in materia”.  
   
   
PROVINCE: IL PUNTO DI VISTA DELL´ABRUZZO  
 
 Pescara, 29 novembre 2012 - "Sono personalmente a favore dell´abolizione di tutte le Province così come indicato nel programma elettorale del Popolo della Libertà e confermato dalla decisione presa in Consiglio regionale che prevede il ricorso alla Corte Costituzionale (in allegato la richiesta del Presidente Gianni Chiodi all´Avvocatura regionale)". Lo ha dichiarato l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo. "Ma tutto ciò deve avvenire per via costituzionale - ha proseguito - e considerando le peculiarità e la vocazione dei territori e delle città, specialmente per centri maggiori. Ecco perché il passaggio del Decreto almeno riguarda il riordino delle Province non può essere convertito in Legge ed è per questo che la Provincia di Chieti dovrà restare inalterata, fino a quando s´innesterà un processo di abolizione, che non comporterà danni di alcun genere, supportato da analisi socio economiche che permetteranno di sopperire con interventi mirati. Proprio ieri ho partecipato ad un incontro con il presidente dei Senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, il vice capogruppo Oreste Tafani e il Senatore Fabrizio Di Stefano, questi ultimi firmatari della Pregiudiziale di costituzionalità presentata in Commissione Affari Costituzionali del Senato. E´ chiaro che il Partito della Libertà senza le opportune correzioni non garantirà il voto in Aula e questo, per certi versi, fa ben sperare per una risoluzione positiva di questa vicenda. Il sottoscritto ed il Pdl a tutti i livelli istituzionali hanno deciso di lavorare in silenzio perché la posta in gioco è troppo alta. Troppo facile, ma altrettanto pericoloso, lanciarsi in proclami e tatticismi mediatici e politici. E´ un lavoro lungo e complesso, in quanto smantellare un sistema che va avanti da anni e crearne uno efficiente e moderno è un lavoro lungo e complesso, ma con l´impegno e, soprattutto con l´esperienza di chi conosce la pubblica amministrazione a partire dai Comuni per arrivare al governo centrale è possibile e doveroso".  
   
   
SEMPLIFICAZIONE, LA REGIONE LOMBARDIA PREMIA 15 ENTI PUBBLICI  
 
Milano 29 novembre 2012 - Regione Lombardia premia 15 esperienze esemplari di semplificazione realizzate da Pubbliche amministrazioni e lo fa, in particolare, per farle conoscere alle altre Amministrazioni, che possono replicarle o trarne spunto, per mettersi sulla stessa strada con le loro peculiarità. Sono esperienze che hanno un comune denominatore: non complicare la vita al cittadino nei suoi rapporti, ma anzi rendergliela più facile. Presentati 80 Progetti - "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Giovanni Bozzetti, che ha premiato i vincitori - crede molto nella semplificazione e lo dimostra con il lavoro fatto fino a qui dalla Giunta Formigoni e, in particolare, dall´assessore Carlo Maccari. Gli 80 progetti presentati dimostrano la voglia di una ´Lombardia più semplice´ per tutti". Lombardia Più Semplice - ´Lombardia più semplice´ è appunto il titolo del bando, che sta all´origine di questo percorso. Un bando sperimentale sulla semplificazione da 2.150.000 euro, costruito attraverso un approccio dal basso, basato innanzitutto sull´osservazione e l´ascolto dei bisogni del territorio nella sua globalità, insieme ai soggetti - cittadini, imprese, Enti locali - del territorio stesso. Da questo lavoro è emersa una forte esigenza di semplificazione (amministrativa, procedurale, di front office, di back office) strettamente connessa all´innovazione, ma, al contempo, è emersa la scarsa conoscenza di ciò che è già stato fatto in materia di semplificazione e quindi immediatamente replicabile, a volte anche per mancanza di consapevolezza. Semplificare La Vita Di Cittadini E Imprese - "L´obiettivo di ´Lombardia più semplice´ - ha detto il consigliere regionale e già assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari - è di permettere alle imprese e ai cittadini di raggiungere prima i propri sogni e i propri traguardi. Questa è una terra che ha dato vita a migliaia di imprese, che spesso, purtroppo, trovano nella Pubblica amministrazione un ostacolo a volte insuperabile. Noi vogliamo stimolare sempre più gli Enti locali a migliorare e, per farlo, serve il buon esempio e il coinvolgimento. I progetti di ´Lombardia più semplice´ servono proprio a cambiare il volto della nostra regione". Due le linee di intervento previste dal bando: la misura 1, destinata a valorizzare le 15 "buone pratiche" esemplari; la misura 2, mirata a sostenere la creazione di partenariati forti per la realizzazione congiunta di progetti innovativi in tema di semplificazione. Misura 1: Le 15 Buone Pratiche - Nell´ambito della misura 1, quella delle buone pratiche esemplari già realizzate, alcuni Comuni hanno creato banche dati o sportelli virtuali unitari, dove il cittadino trova tutti i tipi di informazioni o procedure o servizi (è il caso dell´Unione di Comuni pavesi ´Agorà´ e del Comune di Seriate), anche puntando a una completa dematerializzazione (Comune di Cremona, Camera di Commercio di Milano). Spazio virtuale unico per i vari ambiti del Comune di San Giuliano, dove i diversi referenti possono gestire e condividere in tempo reale le problematiche segnalate dai cittadini. Un settore dove hanno fortuna le nuove applicazioni informatiche è quello delle biblioteche (catalogo on line 24 ore su 24 a Lodi, con utilizzo della Crs come identificazione sicura a Mantova, direttamente da smartphone a Vimercate/mb). Rivolte soprattutto a giovani e studenti sono le realizzazioni: dell´Università di Bergamo, che consente la gestione on-line completa di tutte le pratiche relative ai progetti Erasmus; dell´Università Cattaneo di Castellanza (Va), che ha creato una carta multifunzione per l´accesso ai servizi universitari, bancari e di ristorazione; del Comune di Segrate, che gestisce i servizi scolastici on-line. Sempre i giovani protagonisti, questa volta come "tutor", per insegnare l´uso del computer e dei servizi on line a chi ne ha bisogno a Brescia. Strumenti informativi anche geo-referenziati per il territorio sono stati messi a punto dalla Comunità montana Valle Trompia e, per i processi autorizzativi connessi al vincolo idrogeologico, paesaggistico e forestale dalla Comunità Valle Sabbia. Consiglio comunale in diretta streaming e deliberazioni di Giunta e Consiglio on line, infine, nel Comune di Pioltello. Vetrina Delle Buone Prassi - Se 15 sono i premiati, va detto, tuttavia, che la mobilitazione è stata assai più numerosa: 77 esperienze presentate, 32 i progetti ammessi, che godono di un´ampia visibilità sulla ´Vetrina delle buone prassi di semplificazione di Regione Lombardia´ (http://prisma.Cestec.eu/vetrina_buoneprassi), uno spazio di diffusione, condivisione e replicabilità dei risultati ottenuti. Condivisione Dell´esperienza - Per favorire la replicabilità sul territorio delle buone prassi selezionate, verranno attivati alcuni workshop formativi rivolti agli Enti locali, in collaborazione con le Sedi territoriali della Regione, e momenti di confronto e informazione sui risultati ottenuti dall´applicazione della buona prassi, per condividere l´esperienza maturata. Misura 2: La Promozione Di Partenariati - Hanno presentato domanda di finanziamento 80 progetti innovativi di semplificazione amministrativa e organizzativa. Sono risultati ammissibili 32 progetti; i primi 11 ricevono un contributo pari al 70 per cento delle spese ammesse, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Sono elencati qui di seguito: 1. Comune di Milano, per il progetto ´Semplificami´; 2. Comune di Pavia, per ´Migliora Pavia´; 3. Comune di Lodi, per ´Comsoc´; 4. Comune di Suzzara (Mn), per ´Net(ta)mente´; 5. Comune di Gorgonzola (Mi), per ´Steps´; 6. Comune di Seregno (Mb), per ´S.m.a.r.t. Welfare´; 7. Comunità montana Sebino Bresciano, per ´Uffici Digitali´; 8. Comune di Lonato (Bs), per ´Dinamic´; 9. Comune di Erba (Co), per ´Vivi-semplice´; 10. Comune di Casteggio (Pv), per ´S.o.s´; 11. Comune di Rho (Mi), per ´Rhoinrete´. Attività Di Accompagnamento - Il bando prevede anche una fase di accompagnamento ai capofila dei progetti selezionati, finalizzato a orientare, in termini di efficacia, incisività, misurabilità dei risultati, la semplificazione introdotta e il suo impatto in termini di replicabilità sul territorio. L´attività di accompagnamento è vista come una revisione tra pari (peer review, mutual evaluation, ecc.), che consiste in una riunione periodica dei responsabili dei progetti, per avviare la discussione, moderata dalla Regione, sullo stato di avanzamento dei progetti. Ciò consente alla Regione di monitorare i progressi, innescando meccanismi di reputazione tra i Comuni, che sono tenuti a presentare in pubblico l´implementazione del progetto.  
   
   
AUT. LOCALI: EXTRA GETTITO IMU, 72 MLN DALLA REGIONE FVG ALLO STATO  
 
 Trieste, 29 novembre 2012 - Ammonta a 72 milioni di euro l´extragettito Imu dei Comuni per l´anno 2012. La Giunta ieri , su proposta dell´assessore competente alle Autonomie Locali, Elio De Anna, in attuazione della legge di assestamento 2012, ha approvato la delibera con la quale vengono definite le partite di dare-avere con le amministrazioni locali nell´ambito della tassazione sugli immobili. Per le Regioni a Statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia, il decreto "Salva Italia" prevede che spetta all´amministrazione regionale accantonare le risorse da restituire allo Stato, recuperandole a sua volta dai Comuni. La delibera di Giunta ha preso atto dei dati forniti dalle municipalità sul gettito Imu presunto per il 2012 nonché di quello dell´Ici accertato nel 2011. Da qui la definizione dell´extragettito, la cui cifra è coperta con 61 milioni accantonati a bilancio sul fondo statale ex Ici prima casa del 2012 ai quali si aggiungono altri 11 milioni ancora da recuperare dai Comuni. La delibera ha inoltre stabilito il totale delle risorse del fondo statale che va a compensare il minor gettito Imu per la prima casa destinato ai Comuni, pari a 11 milioni di euro. A questo si sommano le risorse del fondo regionale perequativo assegnato alle amministrazioni locali, pari a 2 milioni di euro, posta distribuita a quelle municipalità (20) che avrebbero avuto una perdita di gettito con l´introduzione dell´Imu.  
   
   
MOLISE: PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE INTEGRATA, FIRMATO ACCORDO  
 
Campobasso, 29 novembre 2012 -  Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha firmato nella mattinata di ieri, nella Sala della Giunta regionale, con i Sindaci di Monteroduni, Longano, Montaquila e Sant´agapito, l´Accordo finalizzato all´attuazione del progetto territoriale denominato Strategia Integrata di Riqualificazione Territoriale (Sirt). Il programma prevede l´attivazione di una serie di progettualità integrate per lo sviluppo del territorio dei Comuni interessati per 1 milione e 800mila euro. L´accordo di oggi rappresenta il primo di una serie di attività di programmazione territoriale integrata che vedrà nelle prossime settimane la stipula di altri accordi con i vari Comuni coinvolti. «Potranno così partire - ha detto il Presidente Iorio - una serie di progettualità messe a punto da vari Comuni in una logica di collaborazione territoriale con i Comuni limitrofi e la Regione. Ovviamente, ciò consentirà di immettere nel sistema economico regionale importanti risorse che saranno una boccata d´ossigeno per le imprese e per l´occupazione ad esse legate, oltre a realizzare opere di interesse pubblico e di miglioramento sociale, turistico e culturale». Presente all´incontro anche l´Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, che ha seguito personalmente l´iter dei vari Accordi territoriali.  
   
   
COMUNE UNICO DI FIGLINE E INCISA VALDARNO: ECCO LE IDEE E LE PROPOSTE DEI CITTADINI SABATO 1 DICEMBRE ALLE 9,30 AL CENTRO SOCIALE IL GIARDINO I PARTECIPANTI AI LABORATORI PRESENTERANNO I LORO PROGETTI  
 
Firenze, 29 novembre 2012 - Per i partecipanti ai laboratori è arrivato il momento di rendere ufficiali idee e proposte per il Comune Unico di Figline e Incisa, presentarle ai sindaci e ai Consigli comunali delle due città in un incontro che si terrà sabato 1 dicembre alle 9,30 al Centro sociale Il Giardino di Figline (via Roma presso i Giardini Dalla Chiesa). L’iniziativa è la naturale prosecuzione del percorso partecipativo che nel settembre 2012 ha visto coinvolte circa 60 persone di Figline e Incisa che, coadiuvati dal Communication Strategies Lab dell’Università di Firenze, si sono confrontate su tre tematiche in vista del Comune Unico: stesura del nuovo statuto comunale, comunicazione dei servizi e nuovi spazi per la partecipazione. A seguito delle idee emerse nell’ambito dei laboratori, adesso questi cittadini hanno elaborato delle vere e proprie proposte che saranno presentate sabato ai Consigli comunali. “Il coinvolgimento dei cittadini tramite questi laboratori è sempre stato il tratto distintivo del progetto di fusione di Figline e Incisa – hanno commentato i sindaci Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni -, quindi sabato prossimo assisteremo ad un significativo ‘rovesciamento’ delle parti, con i cittadini che siederanno ai posti dei relatori per illustrare a noi sindaci e ai consiglieri comunali la loro visione del Comune Unico: crediamo sia uno straordinario esempio di democrazia e partecipazione attiva, ad ulteriore dimostrazione di come il nostro territorio sia propositivo”. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza e chiunque voglia dire la propria opinione o avanzare una proposta per il Comune Unico può partecipare e continuare a seguire il percorso anche nei prossimi mesi che porteranno al referendum. Si ricorda infine che proseguono anche gli incontri nelle frazioni delle due città per illustrare il progetto di fusione ai cittadini e rispondere alle loro domande: il prossimo appuntamento è giovedì alle 21,15 al Ponte agli Stolli (Figline), mentre giovedì 6 dicembre i sindaci saranno al Poggio alla Croce (Incisa). Per scoprire tutte le altre date degli appuntamenti nella varie frazioni di Figline e Incisa visita www.Comunicofiglineincisa.it  e www.Facebook.com/comunicofiglineincisa  
   
   
ENTI LOCALI: ABRUZZO, NEI FAS INSERITI 5 MLN PER UNIONE COMUNI  
 
Pescara, 29 novembre 2012 - "Abbiamo già inserito nei Fas un fondo di oltre 5 milioni e mezzo di euro da assegnare all´Unione dei Comuni". Così l´assessore agli Enti locali, Carlo Masci, sulle sollecitazioni del ministro alla Coesione territoriale, Fabrizio Barca, alla unione di 60 municipalità espresse ieri a Sulmona nel corso di un convegno organizzato dall´associazione ´Ripensiamo il territorio´. "Ci fa piacere - prosegue Masci - che il ministro Barca abbia le nostre stesse idee sul ruolo dei Comuni e sulle loro capacità di fare sistema per dare maggiori servizi ai cittadini. Le parole del ministro Fabrizio Barca ci spingono ancor di più a proseguire un cammino intrapreso già da quattro anni, da quando cioè la Regione sta accompagnando i Comuni in questa fase complessa di un percorso alla fine del quale la governance sui territori sarà completamente ridisegnata. Per raggiungere l´ambizioso obiettivo la Regione ha lanciato un chiaro segnale ´nessun Comune sarà lasciato solo nel cambiamento´ ed ha investito risorse da assegnare nei prossimi tre anni, abbinate alle consuete risorse regionali, per raggiungere il risultato. Le idee di Barca le stiamo perciò mettendo in campo da tempo, tanto che sin dalla fine dell´anno in corso alcune importanti funzioni dovranno essere accorpate dai Comuni minori. E´ un passaggio - conclude Masci - molto importante quello che abbiamo impostato perché tutti ne otterranno vantaggi, dagli Enti che potranno usufruire di finanziamenti ad hoc (oggi quasi inesistenti) ai cittadini che potranno contare sulla migliore qualità dei servizi".  
   
   
INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA. ESPERIENZE A CONFRONTO SULLE CONVENZIONI NEL COLLOCAMENTO MIRATO PER LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI IN CALABRIA  
 
 Catanzaro, 29 novembre 2012 - Si è svolto a Catanzaro il workshop ´´Il Collocamento Mirato: l’integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali ex l. 68/99´´, organizzato dall’Assessorato regionale al Lavoro e Politiche sociali in collaborazione con Italia Lavoro, nell’ambito del programma “Servizi per l’inclusione socio-lavorativa dei soggetti svantaggiati con il concorso dei Servizi per il Lavoro”. La relazione introduttiva del dirigente di Italia Lavoro Mario Conclave ha posto l’accento su tre aspetti importanti: l’integrazione politica-istituzionale sul tema del collocamento mirato delle persone con disabilità; le opportunità offerte dall’utilizzo del sistema convenzionale della Legge 68/99 qualificato con gli strumenti derivanti dalla classificazione Icf: Classificazione internazionale del funzionamento della salute e della disabilità e ampiamente sperimentati da Italia Lavoro e la definizione di politiche per lo sviluppo inclusivo a supporto delle politiche attive del lavoro. I rappresentanti delle Regioni ospiti, Veneto e Puglia e della Provincia di Asti e Catanzaro, hanno descritto i loro sistemi di collocamento mirato trasferendo ai partecipanti un quadro esplicativo sulle modalità organizzative, sui servizi specialistici rivolti alla domanda e all’offerta e sui risultati principali ottenuti dalle attività erogate. La seconda parte dell’evento tecnico-(in)formativo è stato dedicato alla Regione Calabria. I dirigente regionale dell’assessorato al lavoro, Giulio Oliverio, ha presentato le strategie messe in atto per qualificare i servizi e le prassi operative dei programmi attuati per il collocamento mirato. Le conclusioni sono state affidate all’Assessore alle politiche sociali della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani. “Per poter bene operare – ha affermato - è necessario conoscere ed informarsi e l’incontro odierno ci permette di confrontare le nostre esperienze con quelle delle altre regioni. L’azione dell’Assessorato nel mondo della disabilità non consiste semplicemente in interventi tendenti all’erogazione di sussidi o assistenza ma tende anche all’inserimento lavorativo di tutti quei disabili che possono e intendono lavorare a fianco delle persone normodotate. Sono in fase di completamento le esperienze delle “Work Experience” per circa mille disabili non vedenti, non udenti e minorati psichici che con l’ausilio delle associazioni di settore hanno svolto attività lavorativa, per un anno, presso aziende che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. E’ allo studio un corso di formazione per non vedenti finalizzato a formare dei soggetti esperti in trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali che potranno poi, essere utilizzati anche dall’autorità giudiziaria. Nel campo più specifico dell’inserimento lavorativo, in tutti bandi, stiamo prevedendo degli incentivi più alti per l’assunzione di disabili. Quello che ritengo di maggiore rilevanza, oggi, è lo specifico bando di incentivo all’occupazione riservato ai disabili che prevede l’utilizzo di 10 milioni e 500 mila euro, ricadenti sui fondi comunitari. La stesura del suddetto bando – ha concluso Stillitani -, di prossima pubblicazione, si sta realizzando con il coinvolgimento diretto delle associazioni di disabili al fine di ottimizzarne i risultati”.  
   
   
VALORIZZAZIONE ANTICHI MESTIERI, LA GIUNTA DELLA BASILICATA APPROVA AVVISO PUBBLICO  
 
Potenza, 29 novembre 2012 - Da una parte valorizzare e recuperare gli antichi mestieri artigiani della Basilicata e dall’altra promuovere un intervento finalizzato all’occupazione di soggetti svantaggiati. Con queste due finalità, la Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione e cultura, Vincenzo Viti ha approvato l’avviso pubblico ‘Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della Basilicata’. L’intervento si sostanzia in una work experience di 6 o 12 mesi presso botteghe artigiane preceduta da una breve esperienza formativa per persone residenti in Basilicata e svantaggiate perché disoccupate o inoccupate da almeno sei mesi o perché affette da disabilità. Alla work experience potrà seguire l’accompagnamento all’autoimpiego mediante microcredito. Potranno beneficiarne gli Organismi di Formazione accreditati presso la Regione Basilicata. I soggetti ospitanti dovranno essere obbligatoriamente imprese artigiane o società artigiane o Consorzi. I progetti dovranno riguardare, tra le aree dell’artigianato tradizionale ed artistico, al lavorazione della ceramica, dei tessuti, del ricamo e della filatura, la lavorazione della carta e della cartapesta, del ferro battuto, del rame, del legno, dell’oro, del cuoio, del vetro e del marmo. La dotazione finanziaria è di 1.128 Meuro. Le domande dovranno essere compilate interamente on line sul portale istituzionale della Regione Basilicata. Il termine di scadenza è alle ore 18.00 del 45esimo giorno dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione. “Con questo avviso – ha spiegato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti – vogliamo sostenere lo sviluppo locale dell’artigianato e allo stesso tempo cercare di evitare che alcune competenze artigiane possano scomparire. È un’occasione per valorizzare i vecchi mestieri, recuperando da una parte la nostra identità e dall’altra tramandando i saperi alle future generazioni. Inoltre, rappresenta un’opportunità occupazionale favorendo percorsi per l’inserimento o il reinserimento di soggetti svantaggiati che attraverso l’arte nobile del saper fare, possono contribuire a tenere vive antiche tradizioni”.  
   
   
"FIGLI O LAVORO. LA MATERNITÀ NEGATA": CONVEGNO A PALAZZO VALENTINI  
 
Roma, 29 novembre 2012 - Venerdì 30 novembre, dalle ore 9:30 alle ore 18:,00, presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, si terrà il convegno “Figli o Lavoro. La maternità negata”. L’evento, organizzato dal gruppo Controparola con la collaborazione della cooperativa sociale ‘Le Pleiadi Onlus’ e il sostegno dell’assessorato alle Politiche culturali della Provincia di Roma, si aprirà con i saluti dell’assessore Cecilia d’Elia e della presidente della Commissione delle Elette, Roberta Agostini. Nel corso della giornata studiose, sindacaliste, politiche e consigliere di parità, supportate dalle testimonianze di mamme-lavoratrici, discuteranno sul tema della conciliazione tra lavoro e maternità, alla ricerca di opportune soluzioni alla difficile situazione che molte donne si trovano a dover affrontare. In Italia, come in nessun altro Paese europeo, lavoro e maternità rischiano di diventare inconciliabili. Si assiste impotenti a un’ostilità sorda verso la maternità fin dalla ricerca di un impiego. È una guerra silenziosa, una rimozione dell’idea di maternità, non solo come diritto individuale ma anche come funzione sociale. Saluti di Cecilia D’elia (Assessore Politiche Culturali Provincia di Roma) e Roberta Agostini (Presidente Commissione delle Elette). Intervengono Dacia Maraini (scrittrice), Chiara Saraceno (sociologa), Susanna Camusso (Segretario Cgil), Magda Bianco (Banca d’Italia), Linda Laura Sabbadini (Istat), Titti Di Salvo (Comitato 188), Carla Collicelli (Censis), Roberta Cocco (Microsoft Italia), Susanna Mantovani (ordinario di pedagogia), Francesca Bagni Cipriani (Consigliera di Parità Provincia di Roma), Luca Salmieri (docente di sociologia), Donata Gottardi (ordinario di diritto del lavoro). Testimonianze di mamme-lavoratrici. Contributi video dell’Associazione San Precario e di Martina Proietti e Giovanni Pompili con il reportage “Maternità precaria”. Moderano: Maria Serena Palieri, Chiara Valentini, Claudia Galimberti. Www.controparola.it  
   
   
FAMIGLIA: L´AVVISO PER I VOUCHER DI SERVIZIO PUBBLICATO IN GURSICILIA  
 
Palermo, 29 novembre 2012 - E´ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana l´avviso pubblico per l´erogazione di voucher di servizio finalizzati all´abbattimento dei costi dei servizi domiciliari alla persona. Destinatari del voucher sono quei soggetti in condizione di disagio e/o a rischio di esclusione; soggetti vittime di discriminazione nell´accesso all´occupazione e alla formazione; genitori con responsabilita´ di cura e assistenza; donne vittime di violenza con figli minori. Si tratta, in particolare, di persone disoccupate/inoccupate o occupate, residenti in Sicilia, impegnate nella gestione di situazioni di cura nei confronti di parenti o affini, sino al terzo grado, che siano anziani non autosufficienti, disabili, malati cronici non autosufficienti e/o malati terminali, figli minori di 12 anni compiuti. Per potere beneficiare del voucher di servizio, e´ condizione indispensabile la stipula di un contratto di lavoro - a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato per almeno 12 mesi - per una colf, badante o assistente familiare, anche in data antecedente alla pubblicazione dell´avviso e successivamente al 14 febbraio 2012. I destinatari, inoltre, devono avere un reddito familiare annuo non superiore a 30.000 euro calcolati sulla base dell´attestazione I.s.e.e. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). I soggetti destinatari, in possesso dei requisiti, possono beneficiare di un unico voucher di servizio per un importo medio di 1.000 euro per la durata di un anno, da utilizzare entro e non oltre i 12 mesi dalla data di assunzione della colf, badante o assistente familiare. L´ammontare del voucher sara´ variabile in funzione del reddito. Gli interessati dovranno presentare richiesta di assegnazione entro le ore 13,00 del 180° giorno seguente la data di pubblicazione dell´avviso pubblico (G.u.r.s. N°45 del 19/10/2012). Le domande, complete della documentazione descritta nell´avviso, dovranno pervenire a mano o con raccomandata A/r, all´Ufficio dei servizi sociali del proprio comune di residenza. Fara´ fede il timbro dell´ufficio postale o dell´ufficio di protocollo del Comune.  
   
   
LA REGIONE MARCHE “SORRIDE” ALLA FAMIGLIA  
 
Ancona, 29 novembre 2012 - Una faccina per indicare il giudizio: allegra per le Regioni brave, statica per quelle nella media, triste per quelle così così. Questi parametri di valutazione sono contenuti nel Rapporto appena pubblicato del Forum delle Associazioni Familiari sull’impegno delle Regioni a favore della famiglia. Le Marche sono fra le sette Regioni che fanno “sorridere” la famiglia, nove hanno una valutazione né positiva né negativa, ben quattro esprimono un’immagine triste, quindi un giudizio negativo sulle loro politiche familiari. Le Marche dunque ancora in eccellenza. Il giudizio è stato espresso sulla base della relazione sottoscritta dallo stesso presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e dall’assessore alla Famiglia, Luca Marconi: “La Regione Marche – dichiara Marconi - è una delle poche in Italia dai cui atti consiliari e di Giunta traspare la considerazione della famiglia quale soggetto sociale, che assume rilievo ogni volta che si affrontano problemi legati a situazioni di vario genere quali disabilità, cura dell’infanzia, educazione, mondo del lavoro. Discreta attenzione viene data anche al cosiddetto fisco a misura di famiglia, con alcune proposte che, benché non inquadrabili nell’ambito del Fattore Famiglia, sono comunque positive perché fanno riferimento al numero dei componenti del nucleo familiare, alle situazioni di disagio o altro”. “Si è riscontrato anche un buon sviluppo del principio di sussidiarietà – continua Marconi - con il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore e dell’associazionismo familiare. Al contrario, alcuni provvedimenti comportano ancora l’erogazione di ‘fondi a pioggia’, senza introdurre misure strutturali per il sostegno di particolari situazioni emergenziali. Il sostegno alle famiglie dei disabili e delle persone non autosufficienti è un elemento di novità e valore aggiunto che si auspica sia preso ad esempio anche in altre realtà regionali”. Costante e strutturato appare il rapporto con il Forum regionale delle Associazioni Familiari, grazie al quale si è giunti a provvedimenti di notevole importanza quale la proposta di legge di Riforma e riqualificazione dei consultori familiari. “Atto – dichiara Marconi - ampiamente positivo per il sostegno alla vita umana, per il riconoscimento del ruolo dell’associazionismo e per il riconoscimento del ruolo sociale della famiglia”.  
   
   
MINORI,LIGURIA: “LEGGE CHE EQUIPARA FIGLI NATI FUORI DAL MATRIMONIO È UN ATTO DI CIVILTÀ”  
 
Genova, 29 novembre 2012 - "La legge approvata dal Parlamento che equipara i figli nati fuori dal matrimonio con i figli nati nel matrimonio rappresenta una conquisa importante nell´ambito dei diritti civili". Lo ha detto Lorena Rambaudi, coordinatrice delle politiche sociali per la conferenza delle Regioni e assessore al welfare della Regione Liguria per commentare l’approvazione della legge, esprimendo a sua soddisfazione. "Si tratta di una conquista importante nell´ambito dei diritti civili – ha aggiunto Rambaudi - perché i figli devono avere gli stessi diritti a prescindere dalle condizioni giuridiche della famiglia di origine. Fino a oggi, nonostante le tutele definite già nel 1975 dal nuovo diritto di famiglia, c’erano delle corsie differenziate, anche per gli affidamenti. Quindi nei fatti i bambini erano discriminati da una differente normativa giuridica. A dimostrazione di un´arretratezza culturale nel nostro paese. In questo modo si è colmata una frattura non solo sociale, ma anche giuridica".  
   
   
BARI - START UP IMPRESE ROSA: FIRMATA CONVENZIONE SUL MICROCREDITO  
 
Bari, 29 novembre 2012 - Le start up delle imprese femminili potranno contare d’ora in avanti sul microcredito grazie all’offerta Permicro Spa e ad al supporto del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Bari. E’ stata firmata il 27 novembre alla Camera di Commercio di Bari una convenzione fra Permicro ed il Cif dell’ente camerale barese finalizzata a stimolare l’auto-imprenditorialità con il ricorso al microcredito. Come? Attraverso momenti di confronto ed informativi con le aspiranti imprenditrici ed accompagnando la nascita del percorso imprenditoriale ed il suo monitoraggio. “Con questa convenzione il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Bari – spiega Nunzia Bernardini, presidente del Comitato – vuole rappresentare valore aggiunto nella nascita di nuove imprese femminili, offrendo servizi concreti di supporto informativo mirato alle singole esigenze”. “Con questa iniziativa – ha detto Andrea Limoni, amministratore delegato di Permicro – intendiamo strutturare la nostra presenza sul territorio dandole continuità operativa, anche attraverso la collaborazione della Camera di Commercio di Bari. La nostra specializzazione consentirà una selezione mirata delle richieste”. Sono intervenuti all’incontro il presidente dell’ente Alessandro Ambrosi, il vice presidente Giuseppe Riccardi, le componenti del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile, Stefania Lacriola e Rosy Daleno. Nel pomeriggio il servizio è stato presentato alle rappresentanti femminili delle categorie produttive e ad alcune imprenditrici.  
   
   
FVG, FAMIGLIA: APPROVATI INTERVENTI PER GESTANTI IN DIFFICOLTÀ  
 
Trieste, 29 novembre 2012 - Dopo il via libera accordato dal Consiglio della Autonomie locali, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia, Roberto Molinaro, ha approvato oggi in via definitiva le direttive di indirizzo per l´attuazione degli interventi di sostegno alle gestanti in difficoltà socio-economica, misura per la quale nel bilancio 2012 vi sono a disposizione 430 mila euro. L´importo massimo che gli enti gestori del Servizio sociale dei Comuni del Friuli Venezia Giulia possono assegnare alle gestanti in difficoltà è pari a 3 mila euro, anche cumulabile con altri contributi e agevolazioni pubbliche. Le segnalazioni di disagio potranno giungere dalle dirette interessate, dai servizi sociali comunali, dalle Aziende per i servizi sanitari o dalle associazioni che sul territorio perseguono il sostegno alla maternità.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´:APRE SPORTELLO CONTRO DISCRIMINAZIONE AVRA´ SEDE A PESCARA,SEDE DEL CONSULTORIO "PESCARA SUD"  
 
Pescara, 29 novembre 2012 - Aprirà il 10 dicembre, in via Pesaro 50, nei locali del consultorio familiare di Pescara Sud, il primo sportello regionale contro la discriminazione e la violenza di genere verso le donne di comunità immigrate e di minoranze etniche. L´iniziativa è stata presentata dall´assessore alle Pari opportunità, Federica Carpineta, che, in collaborazione con il manager di Pescara, Claudio D´amario, ha sottoscritto nel corso della conferenza stampa, un protocollo d´intesa per la individuazione della logistica. Lo Sportello rientra negli obiettivi del progetto Simple, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliero Ipa Adriatico. Il servizio che sarà coordinato da David Pizzi, in sinergia con il mediatore linguistico, Tatiana Careri, e il consulente legale, Federico Gentilini, svolgerà le funzioni di antidiscriminazione e violenza e il servizio di informazione e comunicazione. Nel primo caso si procederà alla rilevazione dei casi e alla successiva gestione, sia dal punto di vista giuridico e sia dal punto di vista sociologico, per passare poi al trattamento dei casi, attraverso gli strumenti tecnico-professionali messi in campo dalle diverse figure professionali dell´equipe dello Sportello allo scopo di: accompagnare e orientare la vittima nel suo percorso di tutela dei diritti lesi dal comportamento discriminatorio subito, promuovere azioni di conciliazione informale delle controversie, procedere alla segnalazione dei casi ai servizi e alle autorità competenti, attivare la rete dei servizi nei casi di violenza. In ordine al servizio di informazione lo Sportello procederà all´attivazione delle rete delle antenne locali per il rilevamento dei casi, alla mappatura degli episodi di discriminazione e violenza di genere, all´animazione territoriale per la sensibilizzazione. Lo sprotello rimarrà aperto nei giorni di lunedì dalle 8 alle 14.00; mercoledì dalle 12 alle 19.30, sabato dalle 8 alle 14.00. "Abbiamo partecipato alla celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne con atti concreti", ha dichiarato l´assessore alle Pari oportunità, Federica Carpineta, intervenendo alla presentazione del primo sportello regionale contro la discriminazione e la violenza di genere verso le donne di comunità immigrate e di minoranze etniche. "Non si tratta dell´unica iniziativa questa, anche se lo sportello rappresenta una sperimentazione che sul piano della sensibilità culturale e sociale testimonia nei fatti la presenza delle istituzioni nelle più drammatiche circostanze nella vita di alcune donne". L´assessore ha anche evidenziato come elemento di buona pratica la collaborazione positiva con la Asl di Pescara: "Segno che quando esistono le reciprocità di intenti i risultati sono garatiti e sempre positivi". Il manager della Asl di Pescara, Claudio D´amario, ha parlato di "lunga esperienza della Asl pescarese nei temi dell´accoglienza legata alla problematiche sanitarie scaturenti da violenza di genere. Ma oltre alla professionalizzazione del personale - ha aggiunto - l´offerta socio-sanitaria deve completarsi con i servizi di mediazione culturale e linguistica". La consiglierà di Parità Abruzzo, Letizia Marinelli, ha assicurato il proprio "contributo di competenza in materia di violenza di genere ma anche sul fronte della lotta alle mutilazioni dei genitali. Anche in Abruzzo sappiamo di queste pratiche in prevalenza su bambine. All´interno dello Sportello faremo girare un video dedicato alla questione". Per la responsabile del progetto, Roberta Copersino, l´obiettivo dello Sportello è stato raggiunto grazie al "percorso di condivisione con le associazioni di di immigrati, nell´intento di offrire accoglienza e orientamento".  
   
   
“OLTRE IL SOFFITTO DI VETRO”: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DELLA COOPERATIVA SOCIALE LA GEMMA  
 
Ancona, 29 novembre 2012 - “Tra gli strumenti messi in campo dalla Regione contro la violenza sulle donne, ci sono i cinque centri antiviolenza marchigiani, che solo nell’ultimo anno hanno registrato oltre 500 contatti. Centri che operano grazie alla collaborazione tra Regione, Provincie, associazioni di volontariato e professionisti del settore. Cresce nelle Marche la consapevolezza della possibilità da parte delle donne di trovare nelle istituzioni un aiuto. Un ringraziamento va quindi alle associazioni, alla rete di professionisti, alle cooperative sociali, come La Gemma e alle Forze dell’ordine che compiono sempre un’azione indispensabile”. Così l’assessore regionale alle Pari opportunità, Sara Giannini, alla presentazione del progetto “Oltre il soffitto di vetro”, finalizzato al sostegno dei centri antiviolenza e delle case delle donne presenti nelle province di Ancona e Pesaro. Da più di un decennio la Cooperativa Sociale La Gemma è attiva nel sostegno, assistenza e reinserimento di donne vittime di violenza. Tanti risultati sono stati ottenuti grazie alla rete di collaborazioni creata sul territorio, con istituzioni pubbliche, enti del privato sociale e associazioni di volontariato. Erano presenti all’incontro tutti i rappresentanti dei partners di progetto: capofila la Coop. La Gemma e come partners la Regione Marche, la Provincia di Pesaro Urbino, l’Associazione Donne e Giustizia di Ancona, l’Associazione la Voce dei bambini di Senigallia. Gli obiettivi fondamentali che si pone il progetto sono: l’incremento delle tipologie dei servizi offerti alle vittime. Nell’ottica del potenziamento di servizi già esistenti, il progetto prevede il rafforzamento di alcune figure professionali in grado di aumentare la risposta alla problematica delle donne vittime di violenza. E poi, l’ampliamento della capacità di offerta di servizi alle vittime e ai loro figli minori. Gli interventi previsti dal progetto riguardano l’inserimento di un operatore maschio per i minori ospiti; la presa in carico dei minori gravemente danneggiati dall’esposizione alla violenza; un laboratorio sulla genitorialità con le mamme ospiti; azioni finalizzate al sostegno economico per permettere il reinserimento sociale in autonomia; la creazione di una figura di mediazione con il territorio nella ricerca di alloggio e lavoro. Infine, il potenziamento della sicurezza delle vittime e dei loro figli minori. La cronaca tristemente, ci riporta quasi quotidianamente, episodi di estrema violenza fino all’uccisione (in Italia 679 donne uccise nel periodo che va dal 2005 al 2011), per cercare di prevenire il fenomeno il progetto prevede una figura professionale appositamente formata nell’utilizzo di strumenti standardizzati per la valutazione del rischio.  
   
   
“PAROLA DI DONNA”: UN INCONTRO PER COMBATTERE LA VIOLENZA  
 
Figline Valdarno, 29 novembre 2012 - Come ogni anno dal 2005, il 25 novembre in Italia si è celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questa ricorrenza nasce da una risoluzione Onu del 1999 in ricordo del feroce assassinio delle tre sorelle Mirabal, paladine della libertà politica nella Repubblica Dominicana che si opposero alla tirannia più spietata dell’America Latina. In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Assessorato e il Comitato alle Pari Opportunità del Comune di Figline, il Centro Documentazione Donna e l’associazione anti-violenza sulla donna “Artemisia” organizzano l’evento “Parola di donna. Contrastiamo insieme la violenza” che si terrà sabato 1 dicembre alle ore 17 presso il Palazzo Pretorio (piazza San Francesco). L’incontro, con ingresso libero, si incentra sul tema della violenza subita dalle donne con la presentazione dello sportello anti-violenza, che racconterà alcune sfortunate testimonianze al femminile. All’iniziativa parteciperanno anche il sindaco Riccardo Nocentini e l’Assessore Danilo Sbarriti, che faranno una introduzione all’intervento della dottoressa Ilaria Bagnoli sull’attività dell’associazione “Artemisia”; seguiranno le letture di brani tratti da Eve Ensler e dal libro di Concita De Gregorio “Malamore” a cura dell’attrice Donatella Russo. “E’ importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne - ha detto l’assessore Danilo Sbarriti -, affinché le donne possono uscire da questa giornata consapevoli che nella maggior parte dei casi la violenza avviene nell’ambiente familiare, ma che è possibile far sì che non accadano mai più. L’incontro cerca infatti di promuovere riflessioni cercando di dare sostegno alle donne che, spesso per paura, non riescono a denunciare il fatto”. L’1 dicembre alle 17 al Palazzo Pretorio di Figline Valdarno una iniziativa con musica e letture per sensibilizzare sul tema.  
   
   
LAVORO FEMMINILE MEZZOGIORNO, SEMINARIO “FLESSIBILITÀ, CONCILIAZIONE, PRODUTTIVITÀ: L’EQUILIBRIO POSSIBILE”  
 
Catanzaro, 29 novembre 2012 - La consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta aprirà i lavori della giornata di presentazione del percorso di formazione e consulenza sul tema “Flessibilità, conciliazione, produttività: l’equilibrio possibile” che si terrà il 29 novembre, alle ore 14:30, nella Sala “Giuditta Levato” del Consiglio regionale a Reggio Calabria. Il seminario, organizzato da Italia Lavoro, nell´ambito del progetto La.fem.me–lavoro Femminile Mezzogiorno, in collaborazione con la Consigliera Stella Ciarletta. È rivolto ad aziende, sindacati, associazioni di categoria per coinvolgerli attivamente nel progetto, che si propone di promuovere nel tessuto economico locale misure di flessibilità organizzativa e oraria, interventi di accompagnamento alla maternità, programmi di welfare aziendale e/o territoriale funzionali a favorire incrementi di produttività e migliorare la conciliazione lavoro-famiglia, anche attraverso la contrattazione di secondo livello. L’iniziativa prevede gli interventi di Antonella Marsala su “Flessibilità organizzativa e conciliazione in un´ottica di recupero della produttività”, di Emanuela Mastropietro e di Simona Piacentini presenteranno “Idee e soluzioni per promuovere misure di conciliazione lavoro-famiglia nelle aziende: servizi del progetto”. Inoltre, i consulenti Luciano Pero e Diego Paciello parleranno, rispettivamente, di miglioramento nell´organizzazione del lavoro attraverso la negoziazione e la partecipazione e delle misure di welfare aziendale e territoriale, leve fiscali e riferimenti normativi. Le conclusioni sono, invece, affidate al dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro Calabria Bruno Calvetta e alla consigliera nazionale di parità supplente Daniela De Blasio. Per info e prenotazioni scrivere ainfolafemme@italialavoro.It    
   
   
POVERTÀ, UN MILIONE DI EURO PER DARE SOSTEGNO ALLE FASCE DEBOLI  
 
Firenze, 29 novembre 2012 - Un milione di euro, che va ad aggiungersi ai due già stanziati lo scorso agosto, per incrementare il Fondo di solidarietà interistituzionale, vale a dire il fondo istituito dalla Regione per interventi destinati alle fasce deboli della popolazione. La delibera che stabilisce l’aumento è stata approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta. “Siamo in un momento estremamente delicato – ha spiegato l’assessore al welfare Salvatore Allocca – che sta mettendo a dura prova il sistema di welfare toscano, per una concomitanza di cause. Con questo ulteriore stanziamento vogliamo dare un aiuto concreto a tanti enti locali che si trovano in difficoltà nell’erogazione di servizi fondamentali e che rischiano di scomparire in seguito ai tagli imposti dal governo. Siamo ancora in attesa di capire se il Fondo Nazionale per le politiche sociali sarà ripristinato e in che misura, come abbiamo appreso la scorsa settimana da Roma. Ci auguriamo che dalle parole si passi velocemente ai fatti perchè ci sono tante realtà locali in enorme disagio”. Il Fondo di solidarietà interistituzionale è la somma che la Regione (in attuazione della legge 41 del 2005 ‘Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale’) ripartisce tra gli enti locali per far fronte a spese di carattere urgente ed emergenziale e di difficile sostenibilità a livello locale. In particolare si tratta di somme destinati a vari tipi di interventi a favore di fasce deboli della popolazione (donne straniere in stato di gravidanza e nei sei mesi successivi al parto, stranieri con permesso umanitario o per protezione sussidiaria, richiedenti asilo e rifugiati, minori residenti e minori di qualsiasi nazionalità non residenti, prima assistenza per persone con dimora in Toscana e per coloro che hanno subito danni da calamità naturali o accidentali a causa di eventi eccezionali). Per la ripartizione del Fondo di solidarietà alle zone distretto e alle Società della Salute, dopo lo stanziamento deliberato dalla giunta, occorrerà che venga emesso un bando che stabilisce le regole di accesso. La priorità nell’erogazione sarà data soprattutto agli interventi e prestazioni che riguardano la protezione dei minori (situazioni di abbandono, privazione, allontanamento indifferibile dal nucleo di appartenenza, violenza psico-fisica tale da costituire grave pregiudizio o altra condizione straordinaria e critica)