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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2012
L´UNIONE EUROPEA FISSA NUOVO ACCORDO CON LA CINA IN MATERIA DI COOPERAZIONE CULTURALE  
 
Bruxelles, 29 novembre 2012 - Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ribadirà l´importanza ei vantaggi di una maggiore cooperazione culturale tra l´Unione europea e la Cina, quando incontra i ministri e gli alti funzionari a Pechino questa settimana (29 novembre-1 dicembre). Durante la sua visita, il commissario e il ministro della Cultura cinese, Cai Wu, si adotta una nuova dichiarazione congiunta sulla cooperazione Ue-cina culturale e prendere parte alla cerimonia di chiusura del vertice Ue-cina 2012 Anno del dialogo interculturale. Il Commissario parteciperà anche il lancio del primo Festival del film online dell´Ue in Cina e una conferenza sul multilinguismo al fine di promuovere l´insegnamento delle lingue dell´Ue in Cina e mandarino in Europa. " L´unione europea è impegnata a rafforzare la sua cooperazione con la Cina nei settori della cultura, dell´istruzione, della gioventù e il multilinguismo. Quest´anno ha visto alcune tappe importanti in questo processo con il lancio del nostro alto livello Gente-to-people Il dialogo e la successo del vertice Ue-cina Anno del dialogo interculturale. Queste iniziative stanno aiutando a portare i nostri popoli più vicini e non vedo l´ora di un ulteriore approfondimentonostri legami durante questa visita ", ha dichiarato il commissario Vassiliou. Il 29 novembre, il Commissario partecipare a una serata di gala a Pechino il primo d´essai cinema, la Broadway Cinematheque Moma, in occasione del lancio del film prima linea Festival Ue e celebrare il 5 ° ´tradizionale´ Ue Film Festival, che si svolge in cinema e centri culturali in quattro città cinesi - Pechino, Chengdu, Shenzhen e Tianjin. L´evento di Pechino prevede la proiezione di James Huth francese commedia romantica Un bonheur n´arrive jamais seul (La felicità non arriva mai da sola), interpretato da Sophie Marceau e Gad Elmaleh. Il 30 novembre, il Commissario si riunirà Consigliere di Stato Liu Yandong, per fare il punto sui risultati finora della Gente-to-people dialogo lanciato nel mese di aprile ( Ip/12/381 ), e con il ministro dell´Istruzione Yuan Guiren per discutere estendere la cooperazione in materia scolastica comuni e borse di studio per aumentare mobilità per l´apprendimento tra le due regioni. La sera sarà presente alla cerimonia di chiusura del vertice Ue-cina Anno (Ip/12/91) , che ha fornito l´impulso per quasi 200 eventi. Insieme con il Ministro della Cultura Cai Wu lei allora adottare la nuova dichiarazione congiunta sulla cooperazione culturale, che identifica le aree prioritarie di interesse reciproco, come i settori creativi e culturali, del patrimonio culturale e delle arti contemporanee. Il 1 ° dicembre il Commissario Vassiliou affronterà la Cina-ue Conferenza sul multilinguismo. Organizzato con il Foreign Studies University di Pechino e la raccolta di 200 rappresentanti provenienti dalla Cina e l´Unione europea, l´evento si propone di promuovere la formazione e la mobilità degli studenti e degli insegnanti di lingue. Essa visiterà poi la China Europe International Business School , dove terrà un discorso sul istruzione e l´occupazione. Sfondo Ue-cina Anno del dialogo interculturale - Al vertice Ue-cina nel 2010, i leader dell´Ue e cinesi hanno deciso di designare il 2012 come l´Ue-cina Anno del dialogo interculturale. Eventi e progetti che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi del vertice Ue-cina Anno stata concessa l´etichetta ufficiale. Quasi 100 eventi multilaterali, che coinvolgono due o più Stati membri dell´Unione europea, facevano parte del calendario ufficiale dell´Anno, dal 1 ° febbraio - 30 novembre. Altri 100 progetti bilaterali hanno avuto luogo, in tutti i settori culturali e istruzione, la ricerca, il multilinguismo e la gioventù. L´ue-cina Anno del dialogo interculturale è il secondo di una serie di anni tematici nelle relazioni Ue-cina relazioni. 2011 è stato l´Anno Ue-cina della Gioventù. Ue-cina di alto livello Gente-to-people Dialogue - Nel maggio 2011, i leader dell´Ue e cinesi hanno firmato una dichiarazione di estendere la portata della loro cooperazione attraverso la creazione di un ´terzo pilastro´ della loro partnership strategica, attraverso l´Ue-cina ad alto livello Gente-to-people Dialogue. Questo completato il dialogo ad alto livello economico e commerciale (´primo pilastro´) e il dialogo ad alto livello strategico (´secondo pilastro´). Il people-to-people dialogo gode dello stesso status degli altri due dialoghi e ha una struttura flessibile, a basso implicazioni finanziarie . Si integra dialoghi esistenti in materia di istruzione, cultura, gioventù e multilinguismo (Ip/12/381) . L´istruzione superiore, il multilinguismo e la gioventù - Il numero di studenti cinesi nelle università europee si è moltiplicato di sei volte tra il 2000 e il 2010, raggiungendo un totale di oltre 120 000. L´ue ha fornito Erasmus Mundus sovvenzioni per più di 2 000 studenti cinesi negli ultimi sei anni, permettendo loro di studiare in una università europea.Nel corso dei prossimi quattro anni, fino al 2016, il governo cinese si è impegnato a fornire 10 000 borse di studio per gli europei che desiderano studiare nelle università cinesi. Erasmus per tutti , nuovo programma proposto dalla Commissione per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020, sarà aperta a paesi terzi, tra cui la Cina, consentendo europee studenti e al personale di ricevere borse di studio per andare a una non- paese dell´Unione europea, nonché per gli studenti non comunitari e il personale per venire a studiare, in treno o insegnare nel E uropea U nione . La cooperazione nel settore del multilinguismo tra la Cina e l´Unione europea si è sviluppata rapidamente negli ultimi decenni e il multilinguismo è parte del Gruppo ad alto livello Gente-to-people Dialogue. La politica della Commissione mira a promuovere l´insegnamento e l´apprendimento delle lingue europee e cinesi a livello internazionale, per esplorare nuovi percorsi per arricchire la formazione linguistica e la mobilità degli studenti di lingue e insegnanti, e per sottolineare l´importante ruolo delle lingue per gli scambi culturali e la gente-a -persone di dialogo. Nel 2012 la Gioventù in azione programma di cui circa € 1 milione a sostegno di 15 progetti che coinvolgono più di 100 organizzazioni giovanili cinesi ed europei. I progetti sviluppati attività congiunte legate al mondo del lavoro, il volontariato e la partecipazione attiva dei giovani nella società. Film - Lo scopo del 1 ° Festival del film online è quello di consentire un più vasto pubblico cinese per vedere film europei. Nel corso della visita, il commissario Vassiliou esaminare se misure possono essere adottate per evitare le quote e facilitare l´accesso ai film. Dell´unione europea Media Mundus programma sostenuto proiezioni di film cinesi, come Torna a 1942 da Feng Xiaogang e Giudice Archer da Xu Haofeng al Festival del Cinema di Roma, così come incontri di settore tra l´Ue e cinesi cineasti a Udine, Varsavia e Roma film festival. Ogni anno Media Mundus stanzia circa € 5 milioni di euro in totale per progetti di cooperazione che coinvolgono professionisti del cinema europei e le loro controparti provenienti da tutto il mondo. L´ue e la Cina commercio Progetto realizzato una serie di workshop e visite di studio possibile nei settori culturali e creativi. Per ulteriori informazioni Ue-cina di alto livello Gente-to-people Dialogue http://ec.Europa.eu/education/external-relation-programmes/china_en.htm    
   
   
CINEMA: VENERDI´ IN GUR SICILIA BANDO DIGITALIZZAZIONE SALE  
 
Palermo, 29 novembre 2012 - Venerdi´ 30 novembre 2012 sara´ pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana l´avviso pubblico per la digitalizzazione delle sale cinematografiche siciliane. Il bando "Chiamata Progetti e Disciplina per interventi di adeguamento tecnologico presso le Pmi siciliane di esercizio cinematografico", che ammonta complessivamente a 3 milioni di euro, si inserisce nel piu´ ampio programma integrato per lo sviluppo dell´industria audiovisiva gia´ avviato dalla Regione siciliana con la sottoscrizione del "Ii Atto integrativo Sensi Contemporanei - Lo sviluppo dell´industria audiovisiva nel Mezzogiorno". Promuovere e diffondere presso le piccole e medie imprese di esercizio cinematografico impianti tecnologicamente avanzati, favorire il riconoscimento e la valenza delle sale cinematografiche storiche, potenziare la programmazione di qualita´, sono alcuni degli obiettivi che l´avviso intende raggiungere. I destinatari del bando sono rappresentati da piccole e medie imprese di esercizio cinematografico. Il provvedimento e gli allegati saranno pubblicati integralmente sul sito istituzionale dell´assessorato, nella sezione comunicati Film Commission.  
   
   
PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI: L’8 DICEMBRE IN FIERA UNO SPACCATO SUI FILM TRATTI DA LIBRI UN FENOMENO IN CRESCITA: UN FILM SU 5 NELLE SALE È TRATTO DA LIBRI. MA IL FILM FA VENDERE PIÙ LIBRI O SONO I LIBRI A FAR VENDERE PIÙ BIGLIETTI DEI FILM?  
 
 Milano, 29 novembre 2012 - Un film su cinque (il 22% nel 2011) di quelli in uscita nelle sale italiane è tratto da un libro. E tra 2010 e 2011 crescono ben dell’11,9%: le storie, le avventure, gli amori, i personaggi, i fatti di cronaca, le avventure fantastiche raccontate attraverso le parole da uno scrittore diventano sempre più spesso materia per altre forme di scrittura, vuoi la sceneggiatura cinematografica, vuoi le immagini e le sequenze del film proiettato prima sullo schermo cinematografico e poi su quello televisivo, contenute in un Dvd, sempre più diffuso in streaming o scaricato dalla rete. Di questi film tratti da libri, un buon 18-19% (ma con una punta del 23,7% nel 2010) sono tratti da libri di autori italiani (e quindi pubblicati da editori italiani). Sono queste le prime anticipazioni di un’indagine che l’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) ha condotto sul rapporto tra libri e cinema e che verrà presentata nell’ambito di Più libri più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria (Roma, 6-9 dicembre) nell’ambito dell’incontro, a cura di Aie e Ie – Informazioni Editoriali, I libri dietro lo schermo: dal romanzo al film (e viceversa), in programma sabato 8 dicembre alle 10.30 nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi dell’Eur. L’analisi, grazie alla collaborazione di Ie-informazioni editoriali, sonderà anche cosa succede al libro quando il film da cui è tratto esce nelle sale, qual è la sua curva di vendita, cosa li influenza e cosa no. Ad esempio: cambia qualcosa la presenza del regista in una trasmissione televisiva? O la copertina della nuova edizione? O ancora il caso che ne nasce? E ancora: al box office i film tratti da un libro hanno risultati migliori o analoghi a quelli degli altri film usciti? Quanto pesa – grazie ai dati elaborati in collaborazione con Anica – il “cinema tratto da libri” rispetto a tutto il resto? Sullo sfondo si affronterà una questione più ampia e di “politica culturale”: il ruolo che due delle principali “industrie culturali” del nostro Paese hanno nell’affermare il made in Italy. Si confronteranno, moderati da Pierdomenico Baccalario, Diamara Parodi (Festival del Cinema di Roma), Fulvio Ervas (l’autore del bestseller Se ti abbraccio non aver paura), Claudia Tarolo (Marcos y Marcos, editore di Ervas), Riccardo Tozzi (Cattleya, produttore del film in uscita dal libro di Ervas) e Giovanni Peresson (Ufficio studi Aie).  
   
   
FIRENZE: LIBRI - VICINI A UNA TERRA LONTANA. SULLE STRADE DELL’AFGHANISTAN CON IL CONTINGENTE ITALIANO  
 
Firenze, 29 novembre 2012 - Giovedì 29 novembre alle 18.00 a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (piazza della Signoria) sarà presentato in anteprima il libro Vicini a una terra lontana. Sulle strade dell´Afghanistan con il contingente italiano (ed. Polistampa), un´iniziativa editoriale del Comando Operativo di vertice Interforze a cura del generale D.a. Settimo Caputo e della dottoressa Elena Croci. Con i curatori saranno presenti il generale C.a. Marco Bertolini, comandante del Coi, e il professor Luciano Bozzo dell´Università di Firenze. Il volume racconta l´operato delle forze armate italiane in Afghanistan attraverso le fotografie e le testimonianze dei militari coinvolti direttamente negli eventi. Parte del ricavato dalla vendita del libro sarà devoluto all´ospedale pediatrico di Herat.  
   
   
OLTRE MILLE DOMANDE PER LA SELEZIONE DI MUSICISTI DIPLOMATI PER L’ORCHESTRA CHE SARÀ IMPEGNATA NELLA STAGIONE LIRICA 2013  
 
 Parma, 29 novembre 2012 - Oltre mille le domande giunte al Teatro Regio di Parma per i sessantaquattro posti disponibili nell’orchestra che sarà impegnata nella Stagione Lirica 2013. Come annunciato nei giorni scorsi su www.Teatroregioparma.org, le audizioni avranno inizio sabato 1 dicembre 2012 e proseguiranno in dieci sessioni sino al 14 dicembre (1 dicembre arpe e violoncelli; il 2 contrabbassi, viole e flauti; il 5 gli oboi; il 6 i fagotti; il 7 le trombe; il 9 i corni; il 12 i violini; il 13 timpani e percussioni; il 14 tromboni e basso tuba; il 15 i clarinetti). I candidati ammessi alla selezione provengono dai paesi europei, dagli Stati Uniti d’America, dalla Russia, dal Brasile e da Panama. Il calendario nominativo degli ammessi alle audizioni sarà annunciato sul sito del Teatro Regio. Il Bando, i cui termini sono scaduti lo scorso 23 novembre, è stato indetto dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini e il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma. Come spiegato dal Direttore artistico del Teatro Regio di Parma Paolo Arcà, le selezioni dei candidati avverranno anonimamente dietro paravento. Le commissioni giudicanti saranno composte dalle “prime parti” della Toscanini, da docenti del Conservatorio di Musica “A. Boito di Parma, da musicisti ospiti e da strumentisti di chiara fama.  
   
   
FIRENZE, UFFIZI: TORNA IN GALLERIA L’ARIANNA MEDICEA SCULTURA AMMIRATA DA MICHELANGELO  
 
Firenze, 29 novembre 2012 - È tornata nella Galleria degli Uffizi dopo quasi 220 anni di “pellegrinaggio” in varie sedi e dal prossimo 17 dicembre sarà una delle novità del riallestimento della Sala 35, detta di Michelangelo per via della presenza del celebre Tondo Doni, unica pittura certa del grande artista. L’arianna addormentata – copia romana del Iii secolo a.C. Di una scultura ellenistica, dalle dimensioni notevoli e pesante poco meno di due tonnellate – stamani è stata la protagonista di una spettacolare operazione di trasporto e di sollevamento (fino ai 25 metri d’altezza della terrazza degli Uffizi, sopra la Loggia de’ Lanzi) prima di fare il suo ingresso, a bordo di uno speciale carrello, nel corridoio di ponente della Galleria. Dopo l’ingabbiamento in una speciale struttura metallica, la statua è stata posizionata su un camion che, in una manciata di minuti, ha coperto le poche decine di metri che la separavano dall’area antistante la nuova scala di ponente degli Uffizi, dove ad attenderla c’era uno speciale carro-gru della Caf, con braccio telescopico di 30 metri, che l’ha sollevata e posata dolcemente a pochi metri dallo scivolo permettendole di rientrare nel museo che aveva lasciato intorno al 1794. L’operazione, durata in tutto circa due ore e mezzo, si è svolta sotto il controllo della soprintendente Cristina Acidini, del direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali e del responsabile tecnico delle operazioni Antonio Russo. Dopo il restauro curato dai tecnici della Nike e lo spettacolare trasporto, e grazie alla collaborazione della Direzione del Museo Archeologico di Firenze e alla generosità degli Amici degli Uffizi, la scultura diverrà parte integrante del nuovo allestimento della Sala 35 degli Uffizi, dove la si potrà ammirare, oltre che al Tondo Doni, insieme a opere di Bugiardini, Albertinelli, Fra’ Bartolomeo, Granacci, Andrea Del Sarto, Franciabigio e Berruguete. “Con questo allestimento, coerente con la nuova sala dedicata alla scultura antica in apertura del Cinquecento – ha detto la soprintendente Cristina Acidini - si conferma la rievocazione del paragone fra l´Antico e i moderni che diede slancio ai sommi artisti del Cinquecento, Michelangelo compreso. Si sta così scrivendo agli Uffizi un nuovo capitolo di museologia". Dal canto suo il direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, responsabile del progetto, ha aggiunto che “Proprio al centro della nuova sala dedicata a Michelangelo e ai maestri fiorentini di primissimo Cinquecento, sarà posta a fulcro la monumentale statua di Ariadne, nota ai più col nome di Cleopatra. E come Cleopatra la menziona Vasari, quando l’annovera nel gruppo dei marmi ellenistici Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Via della Ninna, 5 – 50122 Firenze. Che, a suo giudizio, furono d’un fascino così intenso da condizionare il corso dell’arte, dando avvio alla cosiddetta ‘maniera moderna’”. Infatti, nel Proemio al terzo libro de Le Vite, Vasari scrive: “Bene lo trovaron poi dopo loro gli altri, nel veder cavar fuora di terra certe anticaglie citate da Plinio de le piú famose: il Lacoonte, l´Ercole et il Torso grosso di Belvedere, cosí la Venere, la Cleopatra, lo Apollo et infinite altre, le quali nella lor dolcezza e nelle lor asprezze con termini carnosi e cavati da | le maggior bellezze del vivo, con certi atti, che non in tutto si storcono, ma si vanno in certe parti movendo, si mostrano con una graziosissima grazia. E furono cagione di levar via una certa maniera secca e cruda e tagliente…”. Due Secoli Di “Pellegrinaggio” Acquistata dal cardinale Ippolito d’Este per una nuova sistemazione nei giardini del Quirinale nel 1572, la statua costituiva uno degli ornamenti più vistosi del giardino Del Bufalo presso fontana di Trevi, dove ripeteva il motivo della ninfa dormiente, canonizzato dalla Claeopatra vaticana. Dopo la morte del cardinale d’Este avvenuta in quello stesso anno, la scultura fu comperata dal cardinale Ferdinando de’ Medici (futuro terzo Granduca di Toscana) e sistemata a Villa Medici di Roma.; da qui fu trasferita a Firenze nel 1787. E oggi, proprio chi ha la fortuna di visitare il giardino della splendida villa sul Pincio che appartenne ai Medici, non potrà non notare, ricavata in una delle torri delle mura aureliane, una loggia elegantemente affrescata e decorata al suo interno. Fu proprio in questo prezioso contenitore, oggi vuoto, che per due secoli, a partire dalla fine del Xvi secolo, la gigantesca figura marmorea di Arianna addormentata accolse centinaia di illustri protagonisti del Grand Tour italiano, da Jonathan Richardson a Johann Winckelmann. L’imponenza della scultura, la finezza del panneggio e, non ultima, l’idilliaca sistemazione rendevano l’Arianna medicea, all’epoca erroneamente identificata con Cleopatra morente come una degna rivale della replica posseduta dal Papa e ancor oggi nei Musei Vaticani. Non stupisce, quindi, che anche Velasquez abbia voluto rendere omaggio alla splendida opera raffigurandola in una tavola, oggi al Prado, nella quale la statua troneggia nella sua loggia affacciata sui vialetti sapientemente modellati come vero e proprio Genius loci del giardino del Pincio. Giunta a Firenze nel 1787, in concomitanza con la rimozione di tutti i marmi ancora a Villa Medici, la statua dovette subire un complicato lavoro di restauro che comportò la sostituzione della testa cinquecentesca con una nuova, esemplificata sul modello di quella, certamente antica, della replica vaticana. Questo nuovo restauro, forse da imputarsi allo scalpello di Francesco Carradori, comportò quindi la rimozione della primitiva testa di Arianna che, finita nei depositi del Bargello, fu riconosciuta nel 1883 dall’archeologo Adriano Milani per essere infine sistemata, appena pochi mesi fa, nel nuovo allestimento della sala 56 degli Uffizi. Solo nel 1790, ultimati i lavori, la statua fece quindi il suo ingresso nel solo luogo degno della fama di una delle più celebrate nobilia opera della collezione granducale, la Galleria degli Uffizi, dove fu sistemata nell’attuale sala 41, all’epoca detta dell’Ermafrodito per la presenza in questo luogo anche di quella celebre scultura. Proprio questi, però, sono anche gli anni che videro l’affermarsi di nuovi gusti e il direttore Tommaso Puccini, nominato nel 1793, incarnava pienamente le istanze della cultura neoclassica e del rigore Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Via della Ninna, 5 – 50122 Firenze. Filologico dell’antiquaria tardo settecentesca. In ottemperanza con tali principi, non stupisce quindi che già nel 1794 Puccini chiedesse la rimozione dell’Arianna dalla Galleria perché giudicata troppo restaurata per stare a confronto con gli altri marmi degli Uffizi. La richiesta fu accolta e per il marmo, per secoli celebrato come una delle meraviglie di Roma e ancora adesso considerato dalla critica come la migliore delle tre repliche sopravvissute sino a noi di un perduto originale pergameneo della fine del Iii secolo a.C., iniziò un lungo pellegrinaggio che la condusse alla villa di Poggio Imperiale, a Palazzo Pitti e, infine, al Museo Archeologico dove, nel 1883, trovò una sistemazione che si pensava definitiva nel Salone del Nicchio di Palazzo della Crocetta. Così non fu. Il ripensamento del percorso espositivo di quel museo, elaborato in seguito all’alluvione del 1966, comportò la rimozione della statua che, relegata nei depositi di Villa Corsini a Castello, conobbe un breve ritorno all’attenzione del pubblico solo a partire dai primi anni duemila, in conseguenza del parziale riallestimento in forma museale degli ambienti monumentali della villa, grazie alla sensibilità della compianta Antonella Romualdi. Soltanto grazie alla preziosa collaborazione del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Giuseppina Carlotta Cianferoni, e alla generosità degli Amici degli Uffizi, l’Arianna, fresca del restauro appena ultimato da Louis Pierelli e Gabriella Tonini, è adesso tornata nel luogo che le spetta di diritto, ultima tappa, ci si augura, di un’odissea durata oltre due secoli che ha visto l’infelice figlia di Minosse peregrinare per i palazzi e le ville della città.  
   
   
LE OPERE DI 44 GIOVANI ARTISTI EUROPEI DA DOMANI IN MOSTRA A SAINT-VINCENT  
 
Santi Vincent, 29 novembre 2012 – Viene inaugurata oggi alle ore 17, al Centro congressi del Comune di Saint-vincent, la mostra Sveart 2012, Saint-vincent European Art. Premio Biennale di Arte Europea. L’evento, curato da Paolo Levi e Federico Faloppa, è promosso dalla Regione e dal Casinò di Saint-vincent, con il supporto dell’Associazione inSaintvincent. Sveart riunisce le opere di 44 artisti under 40 – due opere per ogni artista - selezionati dai direttori delle Accademie di Belle Arti di 21 paesi dell’Unione Europea. Le 88 opere originali esposte negli spazi allestiti al Centro Congressi includeranno lavori di grafica, video, installazioni sonore e olfattive, pittura e scultura, costitutendo un vero e proprio viaggio nella creatività europea, un percorso fatto di modi e tecniche diversissimi fra loro, di punti di vista qualche volta sovrapponibili e spesso divergenti, di assonanze e contrasti. All’inaugurazione interverranno il sindaco di Saint-vincent Adalberto Perosino, l’Amministratore unico del Casino Luca Frigerio, il Presidente della Regione Augusto Rollandin e i curatori Paolo Levi e Federico Faloppa. Durante la serata di domani sarà possibile visitare la mostra e assistere ad alcune performance live degli artisti. Sempre domani saranno annunciati i nomi dei tre vincitori della prima edizione del Premio Biennale di Arte Europea Saint-vincent, selezionati da una giuria internazionale, coordinata dal curatore di Sveart Federico Faloppa e composta dall’inglese Kit Hammonds, docente in “Curating Contemporary Art” presso il Royal College of Arts di Londra e pluri-premiato curatore, dallo svizzero Yann Chateigné Tytelman, docente nel dipartimento di Visual Arts – di cui è direttore – presso l’Università di Arte e Design di Ginevra e già curatore del Museo di Arte Contemporanea di Bordeaux, e dal polacco Michal Wolinski, fondatore e direttore della rivista “Piktogram - Talking Pictures Magazine”. La mostra sarà aperta tutti i giorni, tranne il martedì, fino al 31 gennaio 2013, i giorni feriali dalle ore 15 alle 20 e i giorni prefestivi e festivi dalle ore 15 alle 22. L´ingresso è libero. Si prevedono visite guidate per le scuole, con la partecipazione dei curatori, il 2 e il 16 dicembre, il 7 e il 21 gennaio. Per maggiori informazioni: www.Sveart.it    
   
   
PALERMO, ARTE CONTEMPORANEA: IL 7 DICEMBRE DUE APPUNTAMENTI A PALAZZO RISO  
 
Palermo, 29 novembre 2012 - Due appuntamenti con l´arte contemporanea il prossimo 7 dicembre al museo regionale di arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso di Palermo. Alle 17 si svolgera´ una conversazione sui temi legati allo statuto dell´opera d´arte contemporanea, al concetto di immaterialita´ e al rapporto tra opera e spazio attraverso l´uso delle nuove tecnologie. A discuterne saranno Francesco Andolina, direttore di Palazzo Riso; Valentina Tanni, curatrice ed esperta di New Media Art; Lorenzo Bruni, direttore della Fondazione Binnekant21 di Amsterdam; Davide Lacagnina, docente di Storia dell´Arte Contemporanea all´Accademia di Belle Arti di Palermo. A moderare il dibattito sara´ Laura Barreca, curatrice ed esperta di New Media Art dell´Universita´ degli Studi di Palermo. A seguire, sara´ presentata l´opera "Il mare non ha paese nemmeno lui, ed e´ di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare" realizzata da "Studio ++", collettivo nato nel 2006 a Firenze, formato dai siciliani Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore. La scritta, estrapolata da I Malavoglia di Giovanni Verga, campeggera´ in maniera virtuale a partire dal prossimo 7 dicembre sopra il portone d´ingresso del museo regionale di Arte Moderna e Contemporanea, in corso Vittorio Emanuele a Palermo. L´installazione, che entrera´ a far parte della collezione permanente di Palazzo Riso, sara´ visibile solo attraverso un´applicazione per iphone. In pratica, bastera´ puntare il proprio telefonino sul "qcode" collocato sulla facciata del museo e la scritta apparira´ grazie alla tecnologia della Realta´ aumentata, una sovrapposizione tra elementi reali e virtuali.  
   
   
AOSTA, TEATRO GIACOSA “CLIZIA” (DOPPIO INGANNO) DI NICCOLÒ MACHIAVELLI  
 
Aosta, 29 novembre 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2012/2013, propone lunedì 3 dicembre 2012, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta, lo spettacolo teatrale Clizia. Machiavelli rivendica apertamente sin dal prologo l’ispirazione all’antichissima commedia di Plauto, La Casina, che è ancora oggi di grande attualità. Perchè se cambiano i tempi di certo non cambiano i vizi umani. La storia è quella della passione irrefrenabile che nasce in un vecchio per la giovane fanciulla che aveva adottato da piccola. Egli cerca con tutti i mezzi di sottrarla al figlio che vorrebbe sposarla e ne impedisce il matrimonio facendo valere le origini troppo umili della ragazza per un fanciullo di buona famiglia come il suo. In realtà il vecchio Nicomaco freme di gelosia e si barrica dietro “regole sociali” per meglio far ciò che desidera realmente: giacere al fianco della bella innocente. In questo processo folle dimentica le regole della decenza e finisce per rendersi ridicolo davanti a tutti e far soffrire gli esseri che gli sono più cari. In particolare la moglie, che tenta in tutti i modi di riportarlo alla ragione. Il tema non solo è universale e resiste all’usura del tempo, ma fu addirittura ispirato alla situazione sentimentale dell’autore stesso. A spiegare il grande interesse di Machiavelli per la commedia di Plauto sembrerebbe infatti esserci il suo invaghimento in tarda età per la cantante Barbara Fiorentina, a cui furono affidate proprio le parti cantate della prima messa in scena . Il Machiavelli vede dunque nel personaggio una parte di sé e sulla scena la realtà e il teatro sono intimamente legate in quel lontano 13 gennaio del 1525, giorno in cui La Clizia va in scena per la prima volta. L’allestimento di Giacomo Zito si è già avvicinato al nostro mondo contemporaneo e con un adattamento del testo volto a semplificare il linguaggio per le nostre orecchie di uomini del presente, riesce a colpire nel segno e a proporci una versione dei fatti estremamente al passo coi tempi. Perché si parla proprio qui di ciò che più distingue il nostro momento storico: l’individualità esasperata, la ricerca del proprio bene, del proprio io, dell’esaltazione del proprio io, senza curarsi degli altri. Lo spettacolo è una denuncia di questo desiderio di arrivare a qualcosa che non si riesce mai raggiungere; siamo tutti alla ricerca affannosa di qualcosa che non riusciamo mai a realizzare pienamente. Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, compagni anche nella vita, ripropongono sulla scena, lui nel ruolo di Nicomaco, lei in quello di Sofronia, le eterne tensioni della coppia fra fedeltà e adulterio. La Saison Culturelle 2012/2013 è realizzata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura col patrocinio della Fondazione Crt Cassa di Risparmio di Torino. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Struttura Attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778, 0165 273277, Infoculture 18, rue Croix-de-ville, Aoste T 0165 548116.  
   
   
SEMPLYCEMENTE FABYOLA: “INCANTESIMO” DAL 27 NOVEMBRE IL NUOVO ALBUM  
 
Roma, 29 novembre 2012 - E’ arrivato martedì 27 novembre in tutti i negozi di dischi e nei digital store “Incantesimo”, il nuovo album di Semplycemente Fabyola, che è stato anticipato in radio dall’omonimo brano, secondo estratto dopo il singolo dell’estate “La scelta”. “Incantesimo”, prodotto da E.i.m. Emozioni in musica Swiss Production e distribuito da Edel Italia, con la direzione artistica e gli arrangiamenti di Filadelfo Castro, è un viaggio musicale nel mondo magico di Semplycemente Fabyola, caratterizzato da atmosfere sorprendenti e una voce unica. Nove brani inediti i cui testi sono scritti dalla stessa Fabyola e ne racchiudono l’essenza, sia di artista che di donna, colorati di mille sfaccettature e legati insieme dal filo rosso dell’Amore, più la cover del grande successo di Luciano Ligabue “Ho messo via”. Con il nuovo lavoro discografico Semplycemente Fabyola spicca il volo e punta decisa verso l’alto, a partire già dalla prima traccia, il cui titolo è un messaggio diretto a chi ascolta e una dichiarazione d’intenti: “Lascio il segno”, una strafottente invettiva slow rock verso chi sbandiera luoghi comuni e pregiudizi. Segue “Incantesimo”, brano che dà il titolo all’album, in cui la voce di Semplycemente Fabyola si misura con una prova non facile e si veste di un’amara allegria fatta di suoni caldi, che ricorda le atmosfere delle migliori interpreti della canzone italiana anni ’60. Si arriva così all’unica cover della tracklist, “Ho messo via”, che trova nelle corde di Semplycemente Fabyola una vita diversa, più dolce e femminile rispetto alla straordinaria versione di Ligabue. Proseguendo l’ascolto nel regno incantato di Fabyola, s’incontrano poi le dolci note di “Stringimi”, un appello di chi è smarrito in un amore che non dà nessuna certezza, e de “Gli aquiloni”, brano in cui a farla da padrone sono gli archi che aprono il pezzo e il suono struggente della chitarra. Altro brano, altre sfumature: ne “La scelta” la voce cristallina e avvolgente di Semplycemente Fabyola si snoda sul ritmo leggero della bossa-nova che fa da contraltare a un testo profondo in un mix sapientemente dosato che regala una melodia fresca e spensierata. Dai suoni estivi all’allegro intermezzo di “Ma che viaggio strano”, brano che gioca con la dimensione fantastica e meravigliosa del viaggio per arrivare, proprio come nelle favole, in un castello dove vivere felici e contenti, metafora di un’esistenza grigia cui serve una nuova scintilla. Il gioco lascia il passo al buio con “Il male oscuro”, il testo più forte del disco, che racconta i tormenti più profondi dell’anima. Da questo stesso male però, può venire fuori la voglia di ricominciare. E ricominciare è la parola chiave anche in “Cambia tutto”, che ripercorre i sentieri del classico pop italiano e della melodia di spessore, il cui protagonista è il dolore per un amore finito. “Il labirinto dell’età” chiude la tracklist: un salto sonoro e testuale, indietro nel tempo in cui Semplycemente Fabyola abbandona la melodia classica per coinvolgente ritmo vintage. Incantesimo è prodotto da E.i.m. Emozioni in musica Swiss Production e distribuito da Edel Italia; la direzione artistica e gli arrangiamenti sono di Filadelfo Castro (con la collaborazione di Andrea Nocera che ha anche eseguito i cori in “Stringimi”) che ha anche curato le chitarre e le programmazioni e scritto e diretto gli archi. I brani sono stati registrati da Stefano Mariani che ne ha eseguito mixaggio e masterizzazione. Al pianoforte e alle tastiere Mauro Pagliarino, alla batteria Eugenio Ventimiglia, al basso Alberto Bollati. Gli archi sono: Serafino Tedesi al I° violino, Paolo Costanzo al Ii° violino, Matteo del Soldà alla viola e Piero Salvatori al violoncello. Www.semplycementefabyola.it    
   
   
MOSTRA: NESSUNO E NIENTE SCOMPAIA  
 
Roma, 29 novembre 2012 - In più di un’occasione il filosofo francese Jean-luc Nancy ha affermato che l’aspetto rilevante di molte opere di oggi si trova “nella ricerca, nel desiderio o nella volontà di senso”*. Ho sempre pensato che questa dichiarazione contenesse molte delle riflessioni che hanno portato alla realizzazione di tante opere degli ultimi decenni, dove è costante e forte “un desiderio infinito di senso”. Non risolvibile. Non appagabile, evidentemente, anche se non sono mai stato dell’idea che questa ricerca fosse o dovesse essere sganciata da quella di senso sulla e nella realtà, intesa nella complessa totalità di tempo e spazio in cui di volta in volta agiamo. E questa credo sia anche l’idea di Nancy. L’arte cambia perché il mondo, la realtà cambia. Semplicemente. Forse anche viceversa, in modi che però non sono senz’altro ascrivibili alla logica di causa-effetto che domina la narrazione (divulgativa) del mondo. Ma è esattamente questo che chiediamo all’opera d’arte, una volta che questa è conclusa e completata al mondo, e cioè che si incontrino quel senso da essa e da noi tanto “ricercato”. Nessuno e niente scompaia è dunque l’inevitabile richiesta che facciamo oggi all’opera d’arte, anche quando non la facciamo con questo tono diretto e perentorio. In un tempo, infatti, in cui la scomparsa è un’opzione di salvezza e di libertà, ma nondimeno testimonia anche la negatività della perdita, quello che chiediamo all’opera d’arte è una presenza che testimoni quanto non è più, o forse non è ancora, visibile. Nessuno e niente scompaia, parte e prende forma da un’opera “politica” di Fabio Mauri (Roma 1926 – 2009), Vomitare sulla Grecia del 1972, che è il primo “multiplo politico” di una serie di installazioni e azioni artistiche che dureranno fino al 1973 e che saranno raccolte nel libro d’artista Der Politische Ventilator. Si tratta di un’installazione che esprime una decisa e propriamente viscerale contestazione al regime fascista dei Colonnelli che governò la Grecia dal 1967 al 1974. È forse uno dei lavori politici di Mauri meno conosciuti e tra i più caratterizzati dagli eventi del tempo in cui fu realizzato. Oggi torna a noi con una forza d’attualità sorprendente e paradossale, in un modo che è proprio di quelle opere il cui stare profondamente nella realtà include un desiderio di senso, appunto, che le dispiega sulla realtà e naturalmente in tempi differenti. Da questo lavoro di Fabio Mauri la mostra si è sviluppata attraverso relazioni e riflessioni di continuità con artisti e opere che hanno del tutto intenzionalmente creato un percorso della e nell’arte italiana. Un filo che messo nelle mani di Bruna Esposito (Roma, 1960) è passato in quelle di Raffaella Crispino (Napoli, 1979), Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978) ed Eugenio Tibaldi (Cuneo, 1977), scelti tra gli artisti italiani attualmente più impegnati nella ricerca di senso che inevitabilmente comporta un coinvolgimento nella realtà che assume un carattere etico. Giovedì 13 dicembre 2012 ore 19.00 1/9unosunove.  
   
   
CAPITALE CULTURA 2019: ULTIMI GIORNI DEL CONCORSO DI IDEE PER ASSOCIAZIONI CULTURALI  
 
Bolzano, 29 novembre 2012 - Scade lunedì 3 dicembre il concorso di idee promosso dalla Provincia e rivolto alle associazioni culturali locali, invitate a presentare progetti a sostegno della candidatura dell´Alto Adige, insieme a Venezia e al Nordest, a Capitale europea della cultura 2019. Le associazioni culturali hanno ancora qualche giorno di tempo per partecipare al concorso di idee promosso dalle Ripartizioni provinciali alla cultura in lingua italiana, tedesca e ladina con l´obiettivo di individuare i migliori progetti a sostegno della candidatura dell´Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019. La somma a disposizione del bando è di 45mila euro, ad ogni progetto potrà essere assegnato un premio di 4.500 euro. "Vogliamo coinvolgere chi opera sul territorio nel settore della cultura - sottolineano il vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini e i colleghi assessori Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner - chiedendo alle associazioni culturali di presentare idee per manifestazioni e iniziative da realizzare in caso di successo della candidatura a capitale della cultura". Al bando che scade lunedì 3 dicembre possono partecipare tutte le associazioni culturali con sede in Alto Adige che da almeno un anno ricevono contributi dalle Ripartizioni cultura della Provincia. La decisione sui premi da assegnare spetterà ad una giuria guidata dal presidente del Comitato dei promotori (Innocenzo Cipolletta), dai tre direttori di Ripartizione e da tre esperti del settore. Fra le principali tematiche che dovranno essere oggetto delle idee spiccano la storia del territorio in ottica plurilingue ed europea, nonchè la presentazione dell´attività culturale e artistica locale in connessione con la macroregione del Nordest. Tutte le informazioni sul bando sono disponibili sul web all´indirizzo http://www.Provincia.bz.it/cultura/service/901.asp?events_action=4&events_article_id=106081    
   
   
THE BASTARD SONS OF DIONISO “LUCIDARE I TAGLI”  
 
 Roma, 29 novembre 2012 - Da martedì 27 novembre è online il nuovo video dei The Bastard Sons of Dioniso "Lucidare i Tagli", video del terzo estratto dall’album "Per Non Fermarsi Mai...", visibile sul canale Youtube ufficiale della band al link http://www.Youtube.com/watch?v=uim8uc3fzwc Un videoclip speciale per diversi aspetti: ben 8 minuti, quasi un corto, diretti dal regista Stefano Bellumat, in cui Michele, Jacopo e Federico sono stati impegnati direttamente, oltre che nelle vesti di musicisti e attori, anche nella stesura della sceneggiatura, dello storyboard, delle scelte sulla fotografia e del montaggio. Il tema scelto dai The Bastard Sons of Dioniso per accompagnare la rapsodia rock diretta e potente di “Lucidare i Tagli”, è una sorta di allegoria del connubio tra vita-morte: un burattinaio di vite, un manipolatore crudele, cerca di distruggere le speranze dei tre rockers, volti a soccombere davanti alle proprie paure. “Per Non Fermarsi Mai” (L&p and friends, Fiabamusic/ Universo, Universal) è un album rock, potente e semplice, un disco molto diretto e ´internazionale´ - come ha scritto l’Ansa - con testi che mostrano un attento lavoro sulla parola e poche ovvietà con cui i Bastard confermano che il rock italiano è vivo e vegeto e non è esclusivo appannaggio di star ormai ultracinquantenni. A dicembre i Tbsod tornano anche alla loro dimensione più congeniale, quella live con un tour che sta li sta portando su e giù per i palchi d’Italia, ecco le prossime date in calendario: 14/12 Auditorium Santa Chiara di Trento, il 15/12 San Bonifacio (Vr), il 20 Alpine Rockfest Andalo (Tn), 23/12 Winter Bier Fest a Spirano (Bg), 28/12 Zu Bar (Pescara), il 29/12 After Life (Perugia), 31/12 Piazza Sant’agata San Marino, 12/1 Stazione Birra di Roma, 19/1 Babalula di Crema. Tbsod Spazi Web Ufficiali: http://www.Tbsod.com - http://www.Facebook.com/thebastardsonsofdioniso.official http://twitter.Com/#!/tbsod official - http://www.Youtube.com/user/tbsodcomofficial