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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2013
ENERGIE RINNOVABILI: IN FUNZIONE LA NUOVA CENTRALE A BIOMASSE DI PESCIA  
 
Pistoia, 30 gennaio 2013 - Sono circa 1900, fra studenti, corpo docente, personale Ata e amministrativi, gli utenti serviti giornalmente dalla nuova centrale a biomasse, realizzata dalla Provincia di Pistoia, con il contributo della Regione Toscana e la collaborazione tecnico progettuale di Cosea Ambiente S.p.a., costruita presso il complesso scolastico Marchi – Sismondi – Pacinotti, nel Comune di Pescia. L’impianto, che serve le palestre, le piscine, l’Officina dell’Istituto Professionale, insieme anche alla palazzina della direzione scolastica, è stato collaudato a novembre 2012 ed è attualmente in funzione, per il riscaldamento dei locali e per la produzione di acqua calda a fini igienico sanitari. Il progetto (presentato dall’Ente provinciale a valere sul Bando della Regione Toscana n.715/2007 e approvato con Decreto Dirigenziale n.5651/2007) è stato realizzato con un finanziamento di 842 mila euro, delle quali 442 mila a carico della Provincia e 362.455 mila della Regione. L’impianto, che fornisce energia elettrica utilizzando il calore prodotto dalla combustione delle biomasse legnose (circa 600 tonnellate annue di materiale forestale cippato con umidità di classe 25 – 30%) consente di riscaldare quasi 21 mila mq di superfici, tra edifici scolastici, piscine palestre e uffici direzionali, quotidianamente fruite da circa 2 mila persone. E’ dotato di una potenza nominale di 1,20 Megawatt e consente un risparmio di combustibili fossili di 172 Tep (Tonnellata Equivalente di Petrolio) all’anno e di Co2 emesso in atmosfera di 430 T (Tonnellata) annuo, con una emissione di ceneri pari a 8 mc/annuo. L’assessore all’Ambiente della Provincia di Pistoia sottolinea che la produzione e il consumo delle biomasse rivestono un ruolo fondamentale nelle politiche energetiche e sono funzionali sia alla tutela del territorio, che allo sviluppo del patrimonio agricolo e forestale. In questo senso va anche la costituzione del Distretto Forestale, riconosciuto dalla Regione Toscana, che attraverso la collaborazione di tutti i soggetti interessati punta ad aumentare la competitività dei sistemi produttivi della montagna, attraverso la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse territoriali e ambientali e la crescita di un sistema di imprese, organizzate in filiere produttive, a partire proprio da quella delle biomasse.  
   
   
ENERGIA: INFO DAY A BARI PER I COMUNI VIRTUOSI IN PUGLIA  
 
Bari, 30 gennaio 2013 - Venerdì 1 febbraio, alle ore 9.00 presso il Cineporto di Bari, l’Info Day rivolto ai Comuni pugliesi leader in tema di sostenibilità energetica, interessati ad ospitare sul proprio territorio gli interventi previsti dal Progetto Strategico Alterenergy – Energy Sustainability for Adriatic Small Communities, finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera Ipa-adriatico 2007-2013. Focus sull’Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse (scadenza: 11 marzo 2013) promosso dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia. Intervengono gli assessori regionali Silvia Godelli (Mediterraneo, Cultura e Turismo) ed Angela Barbanente (Urbanistica), insieme a Giuliana Trisorio Liuzzi, Presidente Arti Puglia. Nel corso dell’Info Day gli esperti di Arti Puglia Giuseppe Creanza e Carlo Gadaleta Caldarola, oltre ai termini di partecipazione alla gara, illustreranno le attività che la Regione Puglia realizzerà fra il 2013 ed il 2015 in un solo Comune prescelto, con popolazione complessiva inferiore a 10.000 abitanti (dati Istat al 1/1/2010). In gioco: l’applicazione e la sperimentazione di modelli sostenibili di gestione e utilizzo delle risorse energetiche, per un importo di oltre 2 milioni di euro. A Claudio Polignano, Coordinatore del Progetto – Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, invece, il compito di presentare Alterenergy, il primo progetto strategico con ben 12,5 Mln di Euro di budget complessivo ed un partenariato di 18 soggetti istituzionali competenti nel settore energetico di Italia (tutte le regioni adriatiche), Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Modera i lavori Bernardo Notarangelo, Dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia. L’avviso pubblico è scaricabile al link: http://www.Regione.puglia.it/web/files/mediterraneo/
band_mediterraneo_progetto_energetico.pdf
 
 
   
   
PROTEZIONI ANTIRUMORE MULTIFUNZIONALI ED ESTETICAMENTE VALIDE  
 
Bruxelles, 30 gennaio 2013 - L´abbattimento del rumore sta crescendo e con esso la domanda di migliori componenti acustici per l´edilizia. Per risolvere il problema, gli scienziati stanno sviluppando nuove soluzioni: pannelli fonoassorbenti microforati di aspetto piacevole e applicabili in modo flessibile. Un eccesso di rumore può causare malattie. Al giorno d´oggi questo è un fatto accettato, tuttavia siamo ancora continuamente bombardati dal rumore durante la nostra vita di ogni giorno, sia proveniente dal traffico o dalle voci in grandi uffici senza pareti divisorie. L´inquinamento acustico può essere ridotto con l´aiuto di soluzioni strutturali; abbiamo tutti visto le barriere antirumore lungo le strade trafficate e linee ferroviarie, e ci sono dei componenti strutturali speciali, i cosiddetti materiali fonoassorbenti, che sono usati negli edifici per tenere bassi i livelli di rumore. Ma c´è ancora un problema: i componenti usati per l´edilizia possono essere molto efficaci nella riduzione del rumore, ma spesso non sono funzionali. Gli architetti che inseriscono misure insonorizzanti nei loro progetti spesso si lamentano della mancanza di flessibilità dei materiali moderni. Tra i fattori limitanti che incidono sulla scelta del materiale ci sono il peso, la resistenza al fuoco o i requisiti igienici coinvolti nella progettazione di cucine o laboratori su grande scala. E alla fine c´è anche un aspetto estetico da considerare; quasi nessuno direbbe che un muro di cemento lungo una strada sia piacevole da vedere. Scienziati all´Istituto Fraunhofer per la fisica delle costruzioni Ibp sono ora al lavoro per trovare nuove soluzioni. "Una delle cose principali su cui ci stiamo concentrando è lo sviluppo di componenti per l´edilizia microforati. Questa tecnologia è adatta per tutti i tipi di materiali e permette la produzione di pannelli fonoassorbenti multifunzionali e visivamente piacevoli che possono essere usati per una gamma flessibile di applicazioni", spiega il professor Philip Leistner, direttore provvisorio dell´istituto e capo della facoltà di acustica all´Ibp. I pannelli fonoassorbenti microforati sono formati da membrane o fogli che sono stati perforati con moltissimi fori minuscoli o fessure. Quando le onde sonore colpiscono la superficie sotto forma di molecole d´aria oscillanti, si crea un attrito tra l´aria in movimento e il bordo delle minuscole aperture. Ed è proprio questa perdita di energia che porta all´assorbimento del suono. Il solo requisito indispensabile è che dietro le aperture ci sia una camera d´aria, così da permettere alle molecole di continuare la propria oscillazione una volta passate oltre, poiché altrimenti il suono verrebbe semplicemente riflesso. A seconda del materiale, i fori vengono realizzati mediante trapani, punzoni o aghi. "Prima di tutto, è una questione di efficienza in termini di costo", spiega il professor Leistner. "Quando si tratta di garantire che il processo di lavorazione sia efficace in termini di costi, è importante capire che non tutti i metodi sono ugualmente adatti per ogni materiale". Il personale di Stoccarda e i loro partner industriali hanno già lavorato assieme per sviluppare un´intera generazione di componenti acustici per l´edilizia microforati già pronti per il mercato. Grazie a questa tecnologia, per la prima volta, è possibile realizzare dei pannelli fonoassorbenti che sono sia trasparenti che traslucidi. Quando vengono montati sulle facciate degli edifici o come barriere anti rumore sul ciglio della strada, questi materiali producono l´effetto desiderato senza deturpare il paesaggio, e possono anche essere superbamente integrati nell´architettura d´interni degli edifici. Grazie ai recenti sviluppi all´Ibp, si prevede anche un ampliamento della famiglia dei materiali fonoassorbenti. Gli scienziati lì stanno lavorando a superfici elastiche formate da tubi disposti uno accanto all´altro, con piccoli spazi microscopici tra di essi. "È un po´ come avere un pennello con setole che sono potenziate mediante piccoli accessori aggiuntivi sulle estremità, solo molto più fitto", spiega il professor Leistner. Una simile superficie flessibile significa che persino i microfori possono essere puliti facilmente, rendendola così un materiale particolarmente adatto all´impiego in aree dove l´igiene è fondamentale. La tecnologia di estrusione si è dimostrata particolarmente efficace in termini di costi per le applicazioni su larga scala. Questo metodo produce un profilo della superficie bidimensionale con micro fessure, camere d´aria e lastra di base pressando materiali come plastica o alluminio attraverso un ugello modellato. Come accade con i profili delle finestre e delle facciate, questo crea dei componenti fonoassorbenti interi finiti che escono dalla linea di produzione come un pezzo ininterrotto di materiale. Ciò elimina la necessità di complicate procedure di montaggio, che possono essere più costose del materiale stesso. Gli scienziati del Fraunhofer presenteranno dei prototipi di questi nuovi sviluppi, assieme a soluzioni provate e testate, alla fiera dell´edilizia Bau 2013 che si terrà dal 14 al 19 gennaio a Monaco di Baviera (Hall C2, Stand 131/135). Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per la fisica delle costruzioni http://www.Fraunhofer.de/en.html    
   
   
LATERIZI TORRES: IMPEGNO REGIONE SARDEGNA PER RILANCIARE SETTORE COSTRUZIONI  
 
Cagliari, 30 Gennaio 2012 - La vertenza Laterizzi Torres è stata al centro di un confronto, svoltosi ieri in viale Trento, tra l´assessore regionale dell´industria, Alessandra Zedda, l´assessore del lavoro della provincia di Sassari Rosario Musmeci, i rappresentanti dell´azienda e le forze sociali. L´azienda, produttrice di mattoni di argilla, negli ultimi anni è stata fortemente colpita dalla crisi, a causa dell´aumento dei costi energetici e del crollo del mercato. Al momento, i 41 dipendenti sono in cassa integrazione. "La Regione - ha affermato l´assessore Zedda - è impegnata nel rilanciare il settore dell´edilizia, favorendo la creazione di reti di imprese in grado di agevolare il raccordo tra le parti e la programmazione di azioni comuni". "È necessario - ha aggiunto l´assessore Musmeci - chiarire le intenzioni dell´imprenditore per capire se ci sono i margini per rilanciare la produzione, o piuttosto, proseguire nella strada della liquidazione della società". "Qualora ci sia la volontà di rilanciare il sito produttivo - ha concluso Zedda - la Regione è disponibile a supportare l´azienda nell´affrontare le principali criticità presenti nel settore energetico e finanziario".  
   
   
MARCHE: P.D.L. “NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO” – AVVIATA LA CONSULTAZIONE.  
 
Ancona, 30 gennaio 2013 - Avviata ieri in Regione la consultazione sulla proposta di nuova legge per il governo del territorio. La proposta era stata esaminata dalla Giunta Regionale nella seduta del 14 gennaio scorso, ad iniziativa dell’assessore all’Urbanistica Luigi Viventi, e inviata al confronto con enti e soggetti interessati. Hanno partecipato al primo incontro, oltre all’Assessore e ai tecnici regionali che hanno lavorato all’articolato, l’Anci, l’Upi, l’Uncem, le associazioni di categoria e sindacali, gli ordini professionali, le associazioni ambientalistiche, rappresentanti dell’università. “Oggi prende avvio la consultazione ufficiale sul testo predisposto dall’Assessorato ed esaminato dalla Giunta regionale – ha detto Viventi – a cui partecipano tutti gli enti e le categorie interessate al governo del territorio. Approdando a questa bozza, abbiamo rispettato pienamente la promessa fatta un anno fa in occasione dell’approvazione della legge regionale 22 sulla riqualificazione urbana. Ed era necessario farlo, dopo oltre 20 anni di vigenza della vecchia legge urbanistica. Il nuovo testo, aperto al contributo di tutto, affinché i contenuti possano essere migliorati, rappresenta un grande sforzo di semplificazione. Si compone infatti di soli 34 articoli, con un’attenzione particolare alla tecnica legislativa, sia in termini di chiarezza del linguaggio utilizzato, sia di snellimento delle procedure. Una novità di rilievo sta nella riappropriazione da parte della Regione della strategia di organizzazione del territorio, mediante una visione unitaria ed armonica. I piani di area vasta saranno tra gli strumenti operativi principali di tale strategia. Nelle Marche c’è stato in passato un uso abnorme e irrazionale di suolo pubblico, è necessario quindi riportare il governo del territorio nell’ambito di una visione di area vasta. La proposta prevede poi anche lo snellimento delle procedure a livello comunale: il piano Poc, infatti, viene approvato direttamente dai comuni, senza passaggio in Provincia. In sintesi il nostro approccio, su cui si apre il confronto, si basa su riordino, semplificazione ed economia nell’uso del territorio, secondo il principio prioritario del costruire sul costruito, della riconversione, già affermati con la legge sulla riqualificazione urbana. Il fare, in un settore così delicato, deve contemperarsi con la tutela ambientale e con lo sviluppo ordinato di città e territorio”. L’architetto Antonio Minetti, dirigente del servizio Territorio e Ambiente della Regione, ha poi illustrato i contenuti tecnici della bozza di proposta di legge. Affrontati anche tempi e modalità dei successivi passaggi con tutti i soggetti coinvolti nella consultazione, per arrivare in tempi brevi ad una proposta definitiva da sottoporre all’Assemblea legislativa regionale, per la successiva approvazione. Il testo affronta un insieme di temi complessi, nell´ottica della semplificazione, abrogando tre leggi regionali oggi vigenti e le relative leggi di modifica. Oltre ad allineare la Regione Marche allo stato della legislazione ormai condiviso da quasi tutte le Regioni italiane, intende rispondere ad alcune specifiche esigenze del territorio marchigiano, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni notevoli caratterizzate da fenomeni come dispersione urbana, integrazione degli insediamenti e formazione di veri e propri sistemi urbani. Il disposto normativo si basa su alcuni elementi fondamentali, quali il ruolo di regia della Regione nella elaborazione delle strategie generali per il governo del territorio, la suddivisione di quest´ultimo in zone di area vasta, lo snellimento delle procedure di pianificazione urbanistica a livello comunale.  
   
   
MILANO – PARTE IL PROGETTO "SPEED MI UP"  
 
Milano, 30 gennaio 2013 - Formazione mirata, tutoring e accompagnamento allo sviluppo del business. Sono alcuni dei servizi di cui potranno godere le nuove imprese e i giovani professionisti, di qualsiasi nazionalità siano, che abbiano la dichiarata intenzione di realizzare la propria sede strategica a Milano. A fornirli sarà Speed Mi Up – Officina di imprese e professioni, il nuovo incubatore promosso da Università Bocconi, Camera di Commercio di Milano e Comune di Milano e presentato nei giorni scorsi in Università. Già dal, 29 gennaio, e fino al 29 marzo, gli imprenditori e i professionisti interessati potranno presentare le domande relative al primo bando, che selezionerà cinque imprese e dieci professionisti, al sito www.Speedmiup.it  Ogni anno saranno emessi due bandi, per un totale di 10 imprese start up e 20 professionisti con partita Iva, che potranno rimanere nell’incubatore fino a due anni, per una presenza massima contemporanea, a regime, di 20 imprese start up e 40 professionisti con partita Iva. Speed Mi Up è un’iniziativa che rientra nell’Accordo per il sostegno a Occupazione e Imprenditorialità sottoscritto da Camera di Commercio di Milano e Comune di Milano. Il consorzio Speed Mi Up, costituito da Università Bocconi e Camera di commercio, si occupa della sua realizzazione. Speed Mi Up è un incubatore specializzato nello sviluppo delle competenze di business e management, finalizzato ad attrarre talenti imprenditoriali, anche internazionali, stimolando l’occupazione a Milano e provincia. Farà leva sull’esperienza di formazione e consulenza della Bocconi e della Camera di commercio, allo scopo di accelerare la crescita delle imprese e dei professionisti innovativi. Il progetto prevede l’accompagnamento delle imprese e dei professionisti per un massimo di due anni in locali forniti dall’Università Bocconi, per i primi tre mesi dedicati a formazione e tutoring, e dal Comune di Milano (in via Bottego e via Cilea) per il restante periodo. La Camera di Commercio metterà a loro disposizione Palazzo Giureconsulti come sede di rappresentanza. Ogni impresa avrà a disposizione: un advisory board appositamente costituito e comprendente esperti del suo settore di attività; una piattaforma di cooperative social networking, un sistema Erp online, un servizio virtuale di segreteria; supporto per accedere a finanziamenti agevolati; servizi in materia di innovazione, ricerca scientifica e internazionalizzazione forniti dalle aziende speciali della Camera di Commercio; supporto allo sviluppo da parte dei centri di ricerca della Bocconi.  
   
   
PIANO SULCIS: PUBBLICATA LA PRELIMINARY CALL DEL BANDO INTERNAZIONALE DI IDEE  
 
Roma, 30 Gennaio 2013 - Al via il primo step del Bando internazionale di idee "Un’idea per lo sviluppo sostenibile del Sulcis": lo annunciano il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, il Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, il Presidente della Provincia Carbonia-iglesias Salvatore Cherchi e i Sindaci dei Comuni del Sulcis. Lanciata con l’obiettivo di creare interesse e sollecitare la creatività delle comunità locali, nazionali e internazionali, la preliminary call è una prima "chiamata" in vista della prossima pubblicazione del bando. Previsto nell’ambito del Piano Sulcis, il bando, la cui realizzazione è curata da Invitalia, nasce dalla volontà di produrre crescita e sviluppo per l’area, offrendo nuove prospettive socio-economiche al territorio. Le Amministrazioni sottoscrittrici intendono avviare un confronto aperto al fine di innovare, valorizzare, integrare, specializzare, attrarre e recuperare il territorio del Sulcis-iglesiente, attraverso la partecipazione più ampia e libera di cittadini, professionisti, studiosi, portatori di interessi singoli e in associazione. È possibile consultare sul sito dedicato (www.99ideas.It), previa registrazione, un primo set di dati e informazioni sul Sulcis relativi ad accessibilità e dotazione infrastrutturale, situazione socio-economica, assetto ambientale, patrimonio storico-paesaggistico e progettualità in corso. Le informazioni e i suggerimenti raccolti contribuiranno a perfezionare l’iter del bando. Www.99ideas.it    
   
   
MONZA E BRIANZA - NASCE "BOND IMPRESE BRIANZA", FONDO PER LE IMPRESE  
 
Monza, 30 gennaio 2013 - Camera di Commercio di Monza e Brianza, Banca Popolare di Bergamo e Provincia di Monza e Brianza promuovono “Bond Imprese Brianza”, il fondo a sostegno delle imprese della Brianza, iniziativa nata nell’ambito del “Tavolo per lo sviluppo”. Aderiscono a “Bond Imprese Brianza”: Acai Monza e Brianza, Apa Confartigianato Milano - Monza e Brianza, Assimpredil Ance, Compagnia delle Opere di Monza e Brianza, Confapi Industria, Confindustria Monza e Brianza, Cna Milano – Monza e Brianza, Unione Artigiani della provincia di Milano e di Monza e Brianza, Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza. La presentazione del fondo e la sottoscrizione della convenzione da parte delle associazioni di categoria si terrà mercoledì 30 gennaio 2013, alle ore 12.00, presso la sede dell’Ente camerale, Sala Consiglio, Piazza Cambiaghi, 9- Monza. Partecipano Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Dario Allevi Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Giuseppe Masnaga Direttore Generale della Banca popolare di Bergamo, Roberto Masola Direttore Territoriale Monza e Brianza della Banca Popolare di Bergamo, Sandro Mauri Presidente di Acai Monza e Brianza, Gianni Barzaghi Presidente di Apa Confartigianato Milano - Monza e Brianza, Daniela Stucchi componente di Presidenza Assimpredil Ance e rappresentante di zona, Pietro Paraboni Presidente della Compagnia delle Opere di Monza e Brianza, Stefano Valvason Direttore Generale Confapi Industria, Massimo Manelli Direttore Generale Confindustria Monza e Brianza, Davide Grassi rappresentante Cna Milano – Monza e Brianza, Walter Mariani Presidente Unione Artigiani della Provincia di Monza e Brianza, Enrico Origgi Presidente del coordinamento provinciale delle associazioni Confcommercio di Monza e Brianza.  
   
   
PAVIA, SALDO NEGATIVO PER LE IMPRESE: CHIUDONO 11 ATTIVITÀ AL GIORNO  
 
Pavia, 30 gennaio 2013 - Sono state oltre 3.300 le aziende che durante il 2012 hanno alzato bandiera bianca di fronte alla crisi nella provincia di Pavia, quasi 10 chiusure al giorno. Una situazione che non è compensata dalle nuove nascite, che hanno toccato quota 3.209. E’ questo quanto emerge dall’analisi dei dati del Registro Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, pubblicata sul sito istituzione www.Pv.camcom.it  . Si è così determinato nella nostra provincia, per l’anno appena chiuso, un saldo negativo di 355 imprese ed un tasso di crescita pari a -0,2%, che colloca Pavia nella seconda parte (62° posto) di una classifica nazionale sulla natimortalità per provincia guidata da Roma (+1,9%) e Milano (+1,7%) e a metà circa della graduatoria delle province lombarde.L numero complessivo delle imprese registrate nella provincia di Pavia al 31/12/2012 è pari a 49.793 unità, in diminuzione dello 0,2% rispetto al 2011; le attive sono circa 44.592, anch’esse in contrazione dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Crescono invece dell’1,5% le “unità locali”, arrivando a quasi 10.200 e portando il numero totale delle strutture aziendali localizzate nella provincia a quasi 60.000 unità, in contrazione dello 0,3% rispetto al 2011. Il saldo aperture-chiusure rimane comunque molto vicino allo zero evidenziando un sistema economico provinciale che cerca di resistere alla crisi anche se va rilevato che il confronto nella serie storica dei tassi di crescita demografici della imprese locali riporta il secondo peggior risultato dal 2006 e vicino, dopo due anni di recupero, al 2009, l´anno peggiore della crisi. “I dati sconfortanti della natimortalità delle nostre aziende confermano quanto i morsi della crisi incidano anche sul sistema economico pavese – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Giacomo de Ghislanzoni Cardoli -. E’ necessario invertire al più presto questo trend negativo attivando misure che possano dare respiro alle imprese, far ripartire i consumi e stimolare nuove assunzioni. In quest’ottica lo sforzo della Camera di Commercio è massimo ed orientato ad imprimere velocità alla concretizzazione delle soluzioni a sostegno di tutte le imprese che non vogliono farsi battere dalla crisi ma intendono continuare a svolgere le loro attività imprenditoriali nella nostra provincia. La programmazione per il 2013 prevede infatti la messa in campo di azioni efficaci finalizzate sia ad arginare le difficoltà che minano la competitività delle imprese e del territorio pavese (accesso credito, internazionalizzazione, innovazione, reti d’impresa, marketing territoriale e rete infrastrutturale) sia ad incentivare la nascita di nuove imprese”. L’andamento trimestrale mostra variazioni negative nelle due estremità dell’anno che non sono compensate dall’andamento positivo dei sei mesi centrali. Le imprese in crisi conclamata sono circa 2.700, di cui oltre 2.000 in “scioglimento o liquidazione” (+0,6% rispetto allo scorso anno) e 680 circa sottoposte a procedure concorsuali (+1,8% rispetto al 2011). La situazione per settori conferma una certa omogeneità: si evidenzia infatti una riduzione nell’area Manifatturiera (-1,88) e in quella delle Costruzioni (-1,89%) e del Commercio (-1,68%). Maggiori difficoltà per il settore dei Trasporti e magazzinaggio, che perde oltre tre punti percentuali, per le Attività Immobiliari (-3,34%) e per l’Agricoltura (-2,33) a fronte di una sostanziale tenuta delle Attività Artistiche e di Intrattenimento (+1,98%), dell’Istruzione (+ 6 unità) e dei Servizi di Informazione e Comunicazione (+0,33%).  
   
   
MISURE PER NUOVE IMPRESE: BANDO A SPORTELLO REGIONE UMBRIA PER SOSTEGNO START UP INNOVATIVE  
 
Perugia, 30 gennaio 2013 - Viene pubblicato mercoledì 30 gennaio, sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria ("Bur") il bando per la concessione di contributi a favore di imprese start up che presentano programmi di sviluppo dell´attività aziendale. "La Regione prosegue nell´attuazione delle misure per la nascita e lo sviluppo d´impresa - informa l´Assessorato regionale allo Sviluppo Economico - attraverso uno strumento che intende rafforzare le opportunità di sviluppo per nuove imprese, inserendosi nel contesto delle misure di politica industriale finalizzate a facilitare l´innovazione e l´applicazione alle attività produttive degli esiti di attività di ricerca e sviluppo e di brevettazione". Questo strumento, si sottolinea, "si colloca nel contesto del programma triennale di politica industriale con il sostegno alla creazione d´impresa e al suo sviluppo nelle prime fasi del ciclo di vita come asse fondamentale di intervento per favorire l´ampliamento di un ´humus´ imprenditoriale in grado di intercettare e favorire lo sviluppo di produzioni e servizi innovativi. Il tutto in una logica di integrazione e completamento delle attività a favore delle nuove imprese che vede una platea differenziata di strumenti, a partire dal sostegno diretto fino agli strumenti di ingegneria finanziaria gestiti in accordo con il sistema dei Confidi convergere verso l´unico obiettivo del sostegno allo sviluppo d´impresa nelle sue diverse forme". Un ulteriore elemento di specificità "è rappresentato dalla previsione di una riserva di risorse destinata alle imprese che si insediano oppure siano già operanti nei 17 comuni umbri inseriti nell´area di crisi della ´Antonio Merloni´ per cui nell´ottobre scorso, con la sottoscrizione della Presidente della Regione Umbria, è stato rimodulato l´accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Umbria e Marche. La Regione Umbria - ricordano dall´Assessorato - ha infatti inserito tra gli interventi di propria competenza per lo sviluppo del sistema produttivo della fascia appenninica tutta una serie di interventi finalizzati a supportare la reindustrializzazione dell´area anche attraverso strumenti ed interventi finalizzati allo sviluppo d´impresa". Il bando è destinato ad imprese costituite in forma di società di capitali da non oltre tre anni dalla data di pubblicazione del bando stesso sul "Bur" e prevede che possano essere beneficiarie imprese che operano per lo sfruttamento economico di brevetti, spin-off accademici, cioè imprese costituite e promosse nell´ambito di attività di ricerca generate in ambito universitario, imprese che si costituiscono per l´industrializzazione di prodotti e servizi di natura innovativa anche avendo nella propria compagine societaria imprese già esistenti. Possono formare oggetto di contributo programmi di sviluppo per un valore compreso tra 30.000 e 500.000 euro finalizzati all´effettuazione di investimenti in impianti e macchinari, acquisizione di consulenze specialistiche, sviluppo di programmi di innovazione e di internazionalizzazione. Il contributo è riconosciuto nella percentuale del 40% dei costi ammissibili. Particolarmente rilevante l´innovazione rappresentata dalla procedura a sportello con cui l´Assessorato allo Sviluppo economico, in attuazione del programma regionale di semplificazione amministrativa e in coerenza con le istanze di imprese ed associazioni di categoria, intende facilitare l´accesso delle imprese alle agevolazioni pubbliche, riducendo tempi di risposta alle istanze delle imprese. Le risorse assegnate sono, in questa prima fase, pari ad un milione di euro con riserva da parte della Giunta Regionale dell´Umbria di incrementare la dotazione finanziaria grazie alla disponibilità dei fondi comunitari del "Por Fesr", Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale. Informazioni dettagliate possono essere reperite sul sito internet della Regione Umbria, all´indirizzo www.Regione.umbria.it    
   
   
EXPORT DI MACCHINARIO PER LE COSTRUZIONI ANCORA POSITIVO  
 
Milano, 29 gennaio 2013 - Secondo le ultime analisi di Anima/ucomesa, su dati Istat, a ottobre 2012 l’export italiano di macchinario per le costruzioni cresce di circa il 12% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. L’incremento è poco al di sotto di quello registrato nel mese di settembre e non si interrompe il trend positivo delle esportazioni italiane. I timori, da più parti avanzati, di una inversione di tendenza si spostano dunque sull’ultimo bimestre dell’anno. A ottobre 2012 sono le macchine per lavorazione inerti e quelle per perforazione/tunnelling a registrare i risultati migliori (rispettivamente +23% e +19%). Tiene l’export di gru a torre, sia pure con una crescita meno marcata (+9,2%); risultati in positivo ma modesti per il comparto del calcestruzzo (+5,6%) e delle macchine stradali (+2,7%). Migliora l’export delle macchine movimento terra, in linea con la crescita media dell’intero comparto. Continuano a calare le importazioni che perdono mediamente il 30% rispetto all’anno precedente (peggio le Mmt che calano di quasi il 40%). L a bilancia commerciale è in attivo per quasi 2 miliardi di Euro.  
   
   
SALERNO - "IOOCCUPO": PROMOZIONE DELL´OCCUPAZIONE PER STRANIERI  
 
Salerno, 30 gennaio 2013 - Il progetto “Iooccupo” è finanziato dal Fondo Europeo per l´Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007 – 2013 - Annualità 2011 - ed è finalizzato a contribuire alla promozione dell’occupabilità al lavoro di cittadini di paesi terzi in condizioni di disagio occupazionale, tramite servizi di informazione, orientamento al lavoro e valorizzazione delle competenze informali e attraverso l’attivazione di servizi individuali personalizzati mirati e finalizzati alla promozione dell’occupazione. Il corso è rivolto a 40 cittadini immigrati provenienti da Marocco, Ucraina e Albania, maschi e femmine regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, che risiedono e lavorano regolarmente in Campania, specificamente nella zona di riferimento dell’intervento, ossia l’Agro-nocerino-sarnese che alla data di scadenza del presente bando risultino innoccupati/e o disoccupati/e, abbiano un’età compresa tra i diciannove e i ventisei anni, siano in possesso di regolare permesso di soggiorno nel territorio dell’Agro-nocerino - Sarnese e dei requisiti di acceso previsti dall´avviso allegato. Il corso si articolerà in 4 moduli formativi di complessive 115 ore di lezioni d’aula, così specificati: Sicurezza sul lavoro - Lingua italiana - Cittadinanza attiva - Contrattualistica e diritto del lavoro. Le attività formative d’aula si svolgeranno presso il Ctp di Nocera Inferiore Scuola Secondaria I Grado ad indirizzo musicale “Antonio Genovesi – Ilaria Alpi“ Via S. Pietro, 10/14 84014 Nocera Inferiore (Sa). Alla fine del percorso formativo i 20 allievi che avranno superato il colloquio, teso a verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi, realizzeranno l’esperienza di training on the job, presso le aziende individuate nella fase di selezione. La frequenza al corso è obbligatoria. E’ consentito un numero di ore di assenze, a qualsiasi titolo, pari al massimo al 20% del totale delle ore previste. Gli allievi che supereranno tale limite saranno allontanati d’ufficio dal corso. Alla fine del percorso formativo verrà rilasciata certificazione di conoscenza della lingua italiana a livello A2. Il candidato dovrà presentare la documentazione indicata nell´avviso allegato entro il 07.02.2013. Le selezioni saranno volte ad accertare, in prima istanza, la presenza dei requisiti d’accesso prescritti dall’avviso di selezione, a cui seguiranno una prova scritta ed una orale, in programma il giorno 08.02.2012, alle ore 15.00. Le attività formative avranno inizio il giorno 11.02.2013 alle ore 15.00 presso la sede della Scuola Secondaria I grado. Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo Sportello c/o Ctp di Nocera Inferiore Scuola Secondaria I Grado ad indirizzo musicale “Antonio Genovesi – Ilaria Alpi“ Via S. Pietro, 10/14 84014 Nocera Inferiore (Sa).  
   
   
MONZA E BRIANZA, I DATI RELATIVI ALLE IMPRESE NEL 2012  
 
 Monza, 30 gennaio 2013 - Sono 4.782 le imprese nate nel 2012 a Monza e Brianza (un dato più basso rispetto al 2011, con 142 imprese in meno), a fronte delle 4.061 imprese cessate (vale a dire 11 chiusure al giorno, 413 in più rispetto all’anno precedente). Eppure nonostante i dati riflettano le difficoltà del sistema imprenditoriale ed economico, in Brianza il saldo tra imprese iscritte e cessate è ancora positivo: +721 imprese nel 2012. Monza e Brianza è nella classifica italiana la prima provincia lombarda per tasso di crescita (+0,99%), undicesima a livello nazionale. Nel 2012 Monza e Brianza si colloca al 23esimo posto in Italia per numero di imprese registrate, ma risale la classifica al 14 posto per le registrazioni del settore manifatturiero e si colloca al 15esimo per le imprese registrate artigiane. Monza e Brianza è 29esima per le imprese rosa e per le imprese under 30. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. "I dati dimostrano ancora una volta - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza - che in Brianza il germe del fare impresa è forte: lo scorso anno sono nate 4.782 imprese con un tasso di crescita che ci posiziona all´undicesimo posto in Italia. A fronte di questo dato che dimostra una certa vivacità del tessuto imprenditoriale e una tenacia tipica dei brianzoli, va comunque detto che queste nuove aziende sono spesso realtà fragili - che nascono dalla buona volontà di persone che si sono "reinventate" o di giovani che guardano con coraggio al futuro. Proprio per far sì che queste start up diventino un valore aggiunto per il territorio e possano rimanere nel tempo, come Camera di commercio di Monza e Brianza mettiamo a loro disposizione una pluralità di strumenti, servizi e iniziative per il loro consolidamento: il nostro impegno è orientato a ampliare e diversificare i servizi per l´impresa dall´internazionalizzazione all´innovazione e alla formazione".  
   
   
BOLZANO: BILANCIO POSITIVO PER L´ANNO DELLE COOPERATIVE 2012  
 
 Bolzano, 30 gennaio 2013 - Un bilancio finale estremamente positivo quello stilato oggi, martedì 29 gennaio 2013, dall´assessore provinciale alle cooperative, Roberto Bizzo, assieme ai rappresentanti delle quattro centrali cooperative, in riferimento alle iniziative svolte nell´Anno internazionale della cooperazione indetto dall´Onu per il 2012. Già in programma nuovi appuntamenti. Il Dipartimento alla Cooperazione della Provincia ha promosso e finanziato numerose iniziative, attività e progetti nel 2012 Anno internazionale della Cooperazione indeto dalle Nazioni Unite; altri sono stati sviluppati autonomamente dalle quattro associazioni di rappresentanza Agci Alto Adige Südtirol, Confcooperative Bolzano, Lega Coperative Alto Adige e Raiffeisenverband Südtirol che in provincia di Bolzano raggruppano un totale di 955 cooperative (di cui 895 attive). L´assessore provinciale competente, Roberto Bizzo, definendo la cooperazione quale forma moderna di economia solidale che può aiutare ad uscire dalla crisi economica in atto, ha sottolineato come le cooperative contribuiscano al Pil con circa l´8 per cento. Come ha detto si tratta di un tessuto vitale che mostra tutta la sua potenzialità quale strumento per fare impresa innovativa e per ridare una visione e speranze nuove a tutto il settore economico quale traino del moderno sviluppo. Nel 2012 le cooperative, come ha posto in evidenza Fabrizio Ferrari, vicedirettore dell´Ufficio sviluppo della cooperazione della Provincia, hanno fatto registrare un notevole incremento per quanto attiene le cooperative di nuova costituzione portando il numero da 910 a 955; rallentano, invece gli scioglimenti e le liquidazioni. Ha, quindi, fatto una carrellata degli eventi organizzati dall´ufficio per sottolineare l´Anno della Cooperazione (vedi testo allegato) Il presidente di Agci Alto Adige/südtirol, Giulio Clamer, ha definito l´Anno della Cooperazione 2012 come anno molto soddisfacente definendo la cooperazione uno strumento importante per l´inclusione sociale. Claudio Grata di Confcooperative ha posto in evidenza che a fronte di 1 miliardo di cooperative esistenti al modo esse siano un pezzo importante dell´economia ma altrettanto un pezzo importante dell´umanità. Condividendo le iniziative per l´Anno della Cooperazione, come ha proseguito, ci siamo conosciuti di più. Heini Grandi di Legacoopbund ha sottolineato come il modello cooperativo è un modello economico molto attuale che in Italia, secondo i dati Censis, ha prodotto una crescita dell´8 per cento dei posti di lavoro tra il 2007 ed il 2011 creandone 36.000 solo nel 2012. Tra le riflessioni fatte nel corso dell´Anno delle cooperative, in occasione della clebrazione della giornata internazionale della Cooperazione con l´apposizione di una targa commemorativa presso la cosiddetta "casa blu" di via Conciapelli a Bolzano, prima sede delle cooperative dal 1912, Grandi parlando di "visione" per il futuro ha prospettato la costruzione di una "casa comune", un´organizzazione unica per le cooperative. Heiner Nicolussi-leck del Raiffeisenverband ha ricordato come il sistema delle cooperative sia radicato nella realtà altoatesina. Tra le iniziative portate avanti nel 2012 la rpesentazione del film "Der dritte Weg" con riflessioni sullo sviluppo economico per i piccoli agricoltori grazie alle cooperative. Con la chiusura dell´Anno delle cooperative, come ha detto l´assessore provinciale Roberto Bizzo non si concludono le iniziative, che anzi proseguiranno nel 2013. Tra il resto ha ricordato la presentazione dello studio Euricse dell´Università di Trento per individuare i punti di forza e criticità delle cooperative presenti in ambito provinciale con l´obiettivo di individuare ulteriori spazi di crescita. Gli esiti dello studio saranno presentati a breve.  
   
   
GENOVA, AUMENTANO LE SENTENZE FALLIMENTARI  
 
Genova, 30 gennaio 2013 - Continua la corsa dei fallimenti in provincia di Genova: dai dati appena forniti alla Camera di Commercio dai tribunali di Genova e Chiavari risultano infatti in totale 159 sentenze di fallimento, il 6,7% in più rispetto al 2011 (149) e il doppio rispetto al 2008 (79). “Siamo al livello di guardia – commenta il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone – e ci stiamo avvicinando pericolosamente al record del 2006, quando ci fu un boom di sentenze di fallimento (167) essenzialmente tecnico, giustificato dall’accelerazione delle procedure da parte dei tribunali in vista dell’entrata in vigore della nuova legge fallimentare. Oggi, purtroppo, siamo di fronte a un dato reale: da quando è scoppiata la crisi le imprese che hanno portato i libri in tribunale in provincia di Genova sono raddoppiate. Fortissima la sofferenza per il commercio (il 39% dei fallimenti, di cui il 27% negozi e il resto alberghi e ristoranti) e per industria/costruzioni (34,6% dei fallimenti di cui 20,1% nella sola edilizia). Seguono le altre attività (17,6%) e i trasporti (8,8%). Le società che falliscono di più sono le s.R.l. (69% del totale), mentre quelle con il maggior incremento dal 2008 sono le ditte individuali (+200%).  
   
   
RICHARD GINORI, AL MINISTERO LA TOSCANA RIBADISCE: TEMPI BREVI PER LA PROCEDURA  
 
Firenze, 30 gennaio 2013 – In occasione dell’incontro di ieri al ministero dello sviluppo economico l’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione ha ribadito la posizione della Regione Toscana, chiedendo tempi celeri per la procedura fallimentare e che la gara sia orientata ad ottenere un’offerta sostenuta da un piano industriale credibile, che garantisca la continuità dell’attività produttiva a Sesto Fiorentino e tuteli l’occupazione. A questo scopo l’assessore ha messo a disposizione il tavolo regionale per le verifiche sulle fasi di attuazione del programma. L’assessore ha quindi sottolineato l’importanza della prosecuzione dell’attenzione da parte del ministero in vista di una positiva soluzione di una vicenda che riguarda uno dei più importanti patrimoni del manifatturiero toscano e nazionale.  
   
   
ILVA.GRANDE L’ATTESA PER LA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE  
 
Bari, 30 gennaio 2013 - “Le decisioni che la Corte Costituzionale si accinge ad assumere, sul conflitto di attribuzione promosso dalla magistratura tarantina, e, soprattutto, sulle eccezioni di incostituzionalità sollevate su aspetti della Legge 231 del 2012 (detta “salva Ilva”) potrebbero rivestire una portata storica. “Non è in gioco solo la possibilità che vengano ridefiniti gli ambiti al cui interno la funzione giurisdizionale concorre, con le proprie decisioni, ad affermare l’imperio delle leggi e la sovranità della Repubblica.(...) “La partita che si sta giocando a Taranto e a Roma, per gli aspetti immediatamente riferibili alle possibili differenti interpretazioni delle norme, sia di diritto sostanziale che di diritto processuale, ha caratteristiche tali da poter determinare nuovi assetti non solo tra i poteri dello Stato, ma, e questo è il dato su cui occorre riflettere maggiormente, sulla stessa “gerarchia” dei diritti fondamentali dei cittadini. “La storia sociale dell’Italia Repubblicana si è sviluppata, sino ad oggi, secondo le coordinate che la Costituzione ha individuato e che hanno utilmente traghettato l’Italia inesistente del dopoguerra, verso l’approdo inimmaginabile delle potenze industriali ed economiche del pianeta. “Questo, ed è il vero miracolo, è accaduto senza rinunciare alle scommesse di crescita sociale complessiva che la Costituzione prometteva. Una nuova dignità del lavoro, culminata con l’adozione dello Statuto del 1970 e con tutta la successiva legislazione a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Una nuova visione della proprietà privata, soprattutto dell’esercizio delle prerogative che le sono inalienabili, che tenga conto anche delle aspettative di chi nulla possiede ad accezione del diritto di vedere esercitate le prerogative di chi possiede, secondo criteri che tengano conto delle aspettative di comune crescita sociale. “Una nuova, e prima sconosciuta, consapevolezza che salute ed ambiente si declinano allo stesso modo, sono due aspetti complementari di un unico grande bene comune: il diritto ad una nuova qualità dell’esistenza. “Ecco, tutto questo, questa gerarchia di valori su cui abbiamo costruito il patto sociale dal dopoguerra in poi, rischia di essere scardinato: il tema della produzione, quale che siano le modalità con cui essa viene attuata, diventerebbe valore assoluto comprimendo altri diritti come quello alla salute, alla sicurezza dei luoghi di lavoro, alla tutela della matrice ambientale. “Dai prossimi mesi la giurisdizione potrebbe essere chiamata ad una nuova sfida, quella di interpretare nell’applicazione delle Leggi le nuove priorità e con esse un nuovo assetto dei diritti fondamentali. “Questo non potrà e non dovrà mai significare scordarsi delle vecchie priorità. “Le leggi, in fondo, sono strumenti che servono agli uomini per vivere meglio. “Quando questo non accade significa che non sono buone leggi.”