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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Aprile 2013
ORIZZONTE 2020 - IL NUOVO PROGRAMMA QUADRO DELL´UE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE - UN FOCUS SULLA MOBILITÀ E DEI TRASPORTI´  
 
Hannover 15 aprile 2013 – Di seguito l’intervento dell’ 11 aprile di Máire Geoghegan-quinn Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza:” Signore e Signori, Sono lieto e onorato di avere l´opportunità di parlare con te di Horizon 2020, il nuovo programma dell´Unione europea per la ricerca e l´innovazione. Orizzonte 2020 fornirà enorme portata per il settore dei trasporti per aumentare la sua capacità di ricerca e innovazione, quindi vorrei anche mettere in evidenza alcune delle opportunità in questo settore. Nel giugno 2010, i leader europei hanno approvato la strategia Europa 2020, la nostra tabella di marcia per ottenere l´economia europea sulla strada giusta. Al suo cuore è l´idea che non possiamo costruire una crescita sostenibile a lungo termine, senza migliorare la nostra ricerca e dell´innovazione in Europa. Questo è ciò che Orizzonte 2020 è tutto. Orizzonte 2020 rappresenta un grande cambiamento rispetto ai precedenti programmi quadro di ricerca, perché per la prima volta riunisce tutti i finanziamenti dell´Ue per la ricerca e l´innovazione in un unico luogo. Con Orizzonte 2020, vogliamo rendere più facile a partecipare alle azioni di ricerca e innovazione finanziati dall´Ue, per aumentare l´impatto scientifico ed economico, e dare il contribuente risultati migliori e una migliore rapporto qualità-prezzo - questo è particolarmente importante oggi, quando conta ogni euro. Orizzonte 2020 il giusto equilibrio tra il sostegno scienza eccellente, il rafforzamento della competitività delle nostre industrie e di affrontare le sfide sociali. Esso è strutturato attorno a tre pilastri distinti, ma si rafforzano a vicenda. Il primo pilastro, ´eccellenza della base scientifica´ sosterrà frontiera o la ricerca di base, il fondamento della crescita economica e il benessere della nostra società. Questo è ovviamente un bene per i ricercatori, ai quali offriamo la possibilità di lavorare insieme e sviluppare idee. Abbiamo proposto un aumento significativo del sostegno al grande successo del Consiglio europeo della ricerca, che in sei anni è già diventato un gold standard per l´eccellenza nel campo della ricerca. In secondo luogo, con Orizzonte 2020 stiamo aumentando la competitività. Il secondo pilastro, ´creare una leadership industriale e quadri competitivi´, sosterrà attività di ricerca e di innovazione, inclusi gli investimenti in tecnologie abilitanti fondamentali - come le Tic, le nanotecnologie e le biotecnologie - e il supporto per l´innovazione nelle Pmi. Questo è un bene per il settore dei trasporti, che rappresenta il 6,3% del Pil dell´Ue e dà lavoro a quasi 13 milioni di persone in Europa. L´intero settore è un fattore chiave per l´economia europea. Il terzo pilastro, ´Affrontare le sfide sociali´, affronterà le principali sfide della nostra società, come ad esempio: sanità, evoluzione demografica e benessere, sicurezza alimentare e la bioeconomia, energia sicura, pulita ed efficiente, e l´efficienza delle risorse e azione per il clima. Una delle sfide è quella di sviluppare una, verde, sistema di trasporto integrato intelligente. Le altre sfide della società sono anche molto rilevanti per il trasporto. Ad esempio, l´Europa vuole raggiungere una riduzione del 60% delle emissioni di Co2 entro il 2050. Trasporto rappresenta tanto quanto un quarto delle emissioni attuali. Vogliamo anche dimezzare l´uso di auto alimentate convenzionalmente in città e di raggiungere virtualmente logistica città Co2-free in grandi centri urbani entro il 2030. Non possiamo raggiungere questi obiettivi senza cambiamenti radicali nel settore dei trasporti - e per questo motivo il trasporto è uno dei sei principali sfide sociali affrontate nell´ambito di Orizzonte 2020. Ho appena descritto la struttura di base di Orizzonte 2020 - Voglio raccontarvi un po ´di più su questa la filosofia di Orizzonte 2020 e come sarà sostenere la ricerca e l´innovazione, e poi discutere le opportunità per il settore dei trasporti in particolare. Orizzonte 2020 significa semplificazione. Poiché vogliamo che i nostri scienziati e innovatori di dedicare più tempo alla ricerca e imprese e meno tempo alla compilazione di moduli, stiamo riducendo drasticamente la burocrazia per rendere più facile per prendere parte al programma. Rispetto ai precedenti programmi quadro di ricerca, Horizon 2020 ha una struttura più semplice con regole semplici. Stimiamo che il "tempo di concedere" media sarà ridotto di 100 giorni in modo che i vincitori possano far funzionare in modo più rapido. Una delle più importanti novità è che Orizzonte 2020 integrare la ricerca e l´innovazione, fornendo finanziamenti senza soluzione di continuità e coerenza a ogni passo dall´idea al mercato, in modo che le aziende possono trasformare le loro innovazioni tecnologiche in prodotti validi con reali potenzialità commerciali. Questo significa maggiori finanziamenti nell´ambito di Orizzonte 2020 per le attività di tipo test, la prototipazione, pilota e dimostrativi, per le imprese basata R & S e di promuovere l´imprenditorialità e l´assunzione di rischi. E, mentre affrontare le sfide sociali nell´ambito del terzo pilastro rappresenta un obiettivo politico importante in sé, vi è allo stesso tempo una forte attenzione alla creazione di opportunità di business fuori delle soluzioni ai problemi che riguardano le persone in Europa. Per rendere la vita più facile per le Pmi in particolare, ci sarà un apposito strumento adeguato alle loro esigenze, ispirata al programma Sbir negli Stati Uniti. La nostra strategia mira anche a colmare le lacune nei finanziamenti per la fase iniziale, la ricerca ad alto rischio e l´innovazione da parte delle Pmi e le innovazioni rivoluzionarie stimolanti. Per tutta la sfida di trasporto, particolare accento sarà posto sul rafforzamento della partecipazione delle piccole e medie imprese con l´obiettivo di consolidare la loro posizione nella catena di fornitura e nei servizi, rendendo le attività di ricerca più attraente per loro e eliminando gli ostacoli al mercato occupare dei risultati . Ci saranno anche nuovi strumenti di finanziamento in Orizzonte 2020, volti a imprese a forte crescita innovative. Finanziamenti per i progetti più rischiosi ha tutto ma prosciugato in Europa, quindi abbiamo bisogno di fornire altre fonti. Una struttura del debito e un capitale proprio aiuteranno anche a superare i problemi derivanti dalle principali lacune del mercato nella fornitura di finanza. La struttura del debito è più rilevante per la sfida di trasporto. Essa fornirà prestiti per le attività di ricerca e innovazione che richiedono investimenti a rischio, al fine di giungere a buon fine. Il suo componente basato sulla domanda risponderà alla crescita costante e continua visto nel volume dei prestiti Rsff, che è guidato dalla domanda. Il Risk Sharing Finance Facility, o meccanismo, ha già generato finanziamenti in più vale 15 volte quello che ci metti dentro nell´ambito del programma quadro di ricerca. L´equity facility fornirà capitali per la ricerca e l´innovazione, aiutando a superare le carenze del mercato europeo del capitale di rischio e fornire equity e quasi-equity per coprire le esigenze di sviluppo e di finanziamento delle imprese innovative dal palco seme fino alla crescita ed espansione. Attenzione Orizzonte 2020 sull´eccellenza sarà completato da misure per garantire che il programma è aperto alla più ampia gamma possibile di partecipanti, tra cui i nuovi arrivati. Talent sarà nutrito per crescere in eccellenza, in modo che gli innovatori e ricercatori provenienti da tutta Europa possono beneficiare. Stiamo proponendo azioni per chiudere il divario dell´innovazione in Europa, ad esempio gemellaggio esistenti ed emergenti centri di eccellenza, e sostenendo la specializzazione intelligente e networking internazionale. Abbiamo anche fatto in modo di creare forti legami tra i programmi di ricerca e di coesione, con una maggiore armonizzazione delle norme finanziarie, e sarà possibile combinare finanziamenti di Orizzonte 2020 ei fondi di coesione per lo stesso progetto. Come si può vedere, Orizzonte 2020 è tutto contribuisce a una vasta gamma di diversi attori della ricerca e innovazione per fare la differenza per la nostra economia e la società. Ho deciso fin dall´inizio che un ruolo più importante e più grande budget per la ricerca e l´innovazione a livello europeo devono essere accompagnate da riforme di come investiamo questi soldi - da qui l´unità per la semplificazione e un focus su tutta la catena del valore dalla ricerca iniziale di prodotti innovativi. Voglio che l´industria dei trasporti di essere un giocatore di primo piano nel Orizzonte 2020. Come la spina dorsale di un, economia mobile integrata, e con un ruolo importante da svolgere nella lotta contro molte delle nostre sfide per la società, non vorrei accontentarsi di niente di meno! Orizzonte 2020 affronteranno il trasporto come un sistema integrato. Ma non sarà ignorare le specificità dei diversi modi di trasporto, in particolare in cui abbiamo bisogno per realizzare innovazioni tecnologiche. Le azioni si concentreranno su quattro aree: Efficiente delle risorse di trasporto; Migliore mobilità, meno traffico, più sicurezza e protezione (questo è dove ci aspettiamo un cross-over tra i modi di trasporto); Leadership globale per l´industria europea dei trasporti, e, Forward-looking attività da alimentare in futuro delle politiche. Con la domanda di mobilità crescente in tutto il mondo - il numero di auto in tutto il mondo sarà quasi raddoppiare entro il 2030, per esempio - queste priorità rispondono a una necessità globale di una maggiore sostenibilità. Basta guardare la Cina, che ha fissato l´obiettivo di aumentare il numero di veicoli verdi da 100.000 a 5 milioni di euro per il 2020, al fine di ridurre l´inquinamento e la dipendenza dalle importazioni di petrolio. Di conseguenza, investendo in innovazione nel campo del trasporto sostenibile offre alle imprese europee una grande opportunità commerciale: prodotti e servizi legati alla mobilità sostenibile rappresenterà un mercato globale di 300 miliardi di euro nel 2020. Non possiamo permetterci di lasciare che questa opportunità scivolare tra le dita. La buona notizia è che l´Europa è già leader in molti settori, tra cui treni ad alta velocità, treni efficienti e sistemi di trasporto intelligenti. Ma siamo in ritardo rispetto ai nostri concorrenti in altre aree cruciali. Produttori giapponesi stanno conducendo il campo in auto ibride, per esempio, e l´Asia è anche più avanti di noi nello sviluppo di batterie. E ´importante che restiamo forti nelle aree in cui siamo in testa e recuperare dove necessario. Questo è il motivo per cui le azioni di assorbimento del mercato e progetti di ricerca e dimostrazione su larga scala sarà una caratteristica importante di Orizzonte 2020. Trasporti fornisce un eccellente esempio dei vantaggi di un approccio basato sfida in cui la R & S e l´innovazione - in veicoli, infrastrutture e operazioni - tutti contribuiscono a fronteggiare le sfide che il settore dei trasporti in Europa oggi. Questo approccio consente inoltre di raggiungere una serie di obiettivi politici in altri campi oltre a trasporti, tra cui l´ambiente, il clima, l´energia, le risorse e la competitività industriale. Faremo in modo che ci sono forti legami tra Intelligente, trasporti verdi e integrati e le altre sfide, in particolare, sicura, pulita ed efficiente, per esempio nello sviluppo di carburanti alternativi e fonti di energia e di stoccaggio, incluse le batterie e celle a combustibile, e azione per il clima e l´efficienza delle risorse, comprese le materie prime, ad esempio sulla valutazione degli impatti ambientali dei trasporti, per citarne solo due settori pertinenti. Il settore dei trasporti può contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ridurre l´inquinamento ambientale, aumentare l´efficienza delle risorse, ridurre la nostra dipendenza dal petrolio, migliorare la performance economica e creare crescita e occupazione. Così, il settore europeo dei trasporti ha un sacco di vivere fino a. Deve diventare più sostenibile, migliorare la sua capacità di rispondere efficacemente alle esigenze dei suoi utenti, e di rimanere competitivi di fronte alla crescente concorrenza mondiale. Queste sfide non sono in contraddizione. Per esempio: "auto pulite" significa non solo più vivibili città o una maggiore efficienza energetica, ma anche nuove quote di mercato per le industrie europee. Anche se alcune di queste sfide già influenzato la 7 ° programma quadro, che termina quest´anno - in particolare il "greening" del trasporto e della competitività delle industrie dei trasporti - in Orizzonte 2020 che sono al centro del programma e hanno determinato le priorità . Il tema dei trasporti del 7 ° programma quadro è già sostenendo l´azione in settori quali la sicurezza marittima, carburanti alternativi, e l´ulteriore armonizzazione del trasporto ferroviario. Già, centinaia di progetti sono riunendo le competenze delle Pmi e la capacità di impianti di prova su larga scala, e la congruenza delle grandi idee di docenti universitari per le esigenze del settore manifatturiero dei trasporti. E tutto questo attraverso i confini dei 27 Stati membri e in altri paesi. Di conseguenza, nel campo delle auto elettriche, per esempio, ora vediamo concorrenti europei fissando obiettivi comuni per la ricerca e l´innovazione. Vediamo anche gli Stati membri allineando i loro programmi nazionali di ricerca. Questo consente di evitare inutili doppioni e semplifica il panorama della ricerca. L´approccio integrato e olistico per il sistema dei trasporti nel suo insieme sarà più evidente in Orizzonte 2020. Di conseguenza, i componenti non-modali o trasversali sono più sostanziale e di ricerca socio-economica e comportamentale avranno un ruolo più importante da svolgere. La logica sfida a base del capitolo dei trasporti, in linea con tutte le altre "sfide sociali" in Orizzonte 2020, richiede un sistematico approccio globale e integrato al sistema di trasporto nel suo complesso. I problemi da affrontare possono derivare da una modalità di trasporto o di un altro, ma le soluzioni sono spesso intermodale in natura e in ogni caso devono sempre essere visti nel contesto del funzionamento dell´intero sistema di trasporto. Detto questo, le specificità di ciascun modo sono presi in considerazione al momento di definire gli obiettivi specifici di ciascuna delle quattro grandi linee di azione. Per esempio, uno degli obiettivi del "trasporto delle risorse efficace che rispetti l´ambiente" è quello di rendere aerei, treni, veicoli e navi più puliti e più silenziosi. Le attività si concentreranno sui prodotti finali, ma riguarderanno anche la progettazione snella ed ecologica e di processi di produzione, compresa la riciclabilità. Finanziamenti di Orizzonte 2020, di ricerca sui trasporti e l´innovazione andrà a completare gli investimenti degli Stati membri, concentrandosi su attività con un chiaro valore aggiunto europeo. Più in particolare, si porrà l´accento sui settori prioritari che corrispondono a obiettivi politici europei: dove è necessaria una massa critica di sforzo, in cui a livello europeo, soluzioni di trasporto interoperabili devono essere perseguiti, oppure in cui mettere in comune gli sforzi trans-nazionale in grado di ridurre i rischi di investimento nella ricerca , pioniere norme comuni e ridurre il time-to-market dei risultati della ricerca. Prima di concludere, vorrei citare i prossimi passi per Orizzonte 2020. Lo scorso novembre, Industria del Parlamento europeo, Ricerca ed Energia Commissione (Itre) è stato quasi unanime nella sua approvazione delle tre relazioni del pacchetto Orizzonte 2020, che si occupano della sovrastante regolamento programma quadro, la decisione programma specifico, e il regolamento sulle modalità di applicazione per la partecipazione. C´era anche una grande maggioranza per la quarta relazione sul regolamento per l´Euratom. Il Consiglio europeo ha inoltre adottato i cosiddetti "parziali Approcci generali", che un accordo tra gli Stati membri su questioni oltre al bilancio, sul programma quadro, programma e modalità di partecipazione specifiche. Ora negoziati - noti come "consultazioni a tre" - hanno iniziato tra le istituzioni europee - il Parlamento europeo, il Consiglio (che rappresenta gli Stati membri) e la Commissione europea. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere un consenso su Orizzonte 2020 di quest´anno in modo da poter lanciare i primi inviti nell´ambito del nuovo programma. E per quanto riguarda il bilancio? Discussione sul futuro bilancio dell´Ue, anche per Orizzonte 2020, ha dominato i titoli dei giornali all´inizio di quest´anno. E ´incoraggiante, però, che al vertice di febbraio, gli Stati membri ha evidenziato il contributo particolare di Orizzonte 2020 per la strategia Europa 2020. Nonostante il fatto che i livelli di bilancio concordati dai capi di Stato e di governo sono al di sotto di quello che la Commissione ritiene auspicabile, l´eventuale accordo può ancora essere un importante catalizzatore per la crescita e l´occupazione. Per quanto riguarda i Orizzonte 2020, un risultato positivo è fondamentale in quanto dobbiamo offrire solide prospettive a lungo termine per i ricercatori e gli investitori di tutto il mondo che li convincerà che lavorare e investire in Europa oggi è la scelta giusta. Con un appropriato bilancio di Orizzonte 2020, siamo in grado di inviare un segnale forte del nostro impegno comune per stare un giocatore di livello mondiale nella ricerca e nell´innovazione. Il settore dei trasporti in Europa - in tutta la sua diversità - ha già dimostrato che è un fuoriclasse e leader mondiale nel campo della ricerca, dell´innovazione e della tecnologia. Le nostre automobili sono le più ricercate nei più grandi mercati emergenti, il nostro aereo passeggeri stanno ridisegnando l´industria dei viaggi, e abbiamo mostrato come ferrovia ad alta velocità in grado di ridurre le distanze. Il settore dei trasporti hanno un futuro luminoso in Europa. Orizzonte 2020 saranno lì per sostenere voi ogni passo del cammino. Grazie.”  
   
   
IN DIRITTURA D´ARRIVO LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE SARDEGNA  
 
Cagliari, 15 Aprile 2013 - Decisiva riunione il 9 Aprile nella sede della presidenza della Regione, in viale Trento, del Comitato per la costituzione del distretto aerospaziale Sardegna. Oltre alla presidenza, rappresentata dal Dottor Franco Manca, hanno partecipato i massimi vertici del poligono militare del Salto di Quirra, il sindaco di Perdasdefogu, la provincia dell’Ogliastra, le Università di Cagliari e Sassari, il Crs4, Sardegna ricerche, l´Inaf e il Cnr, come pure numerose aziende operanti in Sardegna nel settore. Sono stati recepiti e discussi la bozza di statuto del distretto e le ipotesi di "governance" della relativa società consortile a responsabilità limitata proposta, unitamente alla configurazione del comitato scientifico e della consulta territoriale che comprenderà gli Enti Pubblici non economici. I futuri soci del costituendo distretto hanno confermato piena condivisione sull´importanza strategica dell´iniziativa ed hanno espresso il loro plauso per l´adozione del metodo che coinvolge i territori, le imprese e tutti gli attori pubblici interessati. Piena convergenza anche sull’attuazione, attraverso il coinvolgimento delle imprese e dei soggetti pubblici che costituiranno il distretto aerospaziale Sardegna, di progetti sostenibili, nell’ottica degli obiettivi europei 2020, che, rappresentando altresì nuove opportunità di lavoro per il territorio, potranno godere di appositi interventi a valere sui programmi regionali, nazionali ed internazionali. Ultimo passaggio ancora da realizzare è la vera e propria costituzione del distretto per atto pubblico che avrà luogo nel più breve tempo possibile non appena saranno formalizzate, dagli organi competenti, le adesioni da parte dei soci pubblici e privati che hanno partecipato alla riunione.  
   
   
SODDISFATTA PER I VOLI CROTONE - VENEZIA  
 
Catanzaro, 15 aprile 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi in merito all’avvio del collegamento aereo Crotone – Venezia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dal 24 giugno l’aeroporto S. Anna di Crotone avrà un nuovo collegamento con Venezia. Grazie alla compagnia low cost Volotea, saranno due i voli settimanali che uniranno le due città. Ringrazio il Presidente Scopelliti per aver dato una nuova risposta nei confronti dello scalo pitagorico, che coincide, tra l’altro, con l’avvio della stagione estiva e quindi nel periodo di maggiore mobilità turistica. In questi giorni stiamo lavorando affinché si possa concretizzare anche un´altra importante novità per Crotone, ovvero l´arrivo di Ryanair. In più occasioni abbiamo ribadito il ruolo strategico e le notevoli potenzialità dell’aeroporto S.anna, investendo ingenti somme per l’ammodernamento e per una migliore funzionalità. Grazie a questo impegno oggi l’aeroporto crotonese è una infrastruttura che può essere presentata come interessante, soprattutto alle più importati compagnie low cost, in grado di far arrivare sul territorio notevoli flussi turistici. Allo stesso tempo migliorerà il servizio anche all’utenza locale, un elemento che non abbiamo mai sottovalutato. L’azione sinergica e programmatica che oggi registriamo anche nel programma della charteristica, supportato con fondi della Regione Calabria, consentirà il ritorno dei voli per la Russia il cui programma dettagliato sarà presentato nei prossimi giorni e ci rende abbastanza fiduciosi che la strada finora intrapresa è quella giusta”.  
   
   
L’UMBRIA ANNUNCIA AGEVOLAZIONI PER I VEICOLI DI NUOVA IMMATRICOLAZIONE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE  
 
Perugia, 15 aprile 2013 - A decorrere dall’ 11 aprile, fino al 31 luglio 2013, in Umbria è possibile acquistare veicoli a basso impatto ambientale con l´esenzione della tassa automobilistica regionale. Lo rende noto l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, precisando che ciò è possibile in seguito all´entrata in vigore del collegato al bilancio 2013, "legge regionale n.8/2013". I veicoli che possono beneficiare dell´esenzione sono quelli ad alimentazione esclusiva a "Gpl" o metano, a doppia alimentazione a benzina/Gpl o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1, di potenza non superiore a Kw 85, oltre a tutti i veicoli con alimentazione a idrogeno o con alimentazione ibrida elettrica e termica. L´agevolazione è prevista soltanto per i veicoli immatricolati nel periodo 11 aprile - 31 luglio 2013 per i quali non è dovuto il tributo regionale per il primo bollo e per le due annualità successive. "Il provvedimento - ha spiegato l´assessore Rometti - rientra tra le proposte della Giunta regionale finalizzate al mantenimento di un buon livello di qualità dell´aria in tutta l´Umbria e, di conseguenza, alla riduzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti. Questo è l´obiettivo del nuovo Piano regionale per la qualità dell´aria, per il quale è stata già avviata la fase di consultazione e che domani passerà al vaglio del ´Cal´ e, successivamente, di tutti gli altri soggetti che rientrano nella fase di partecipazione. Il nuovo Piano, per la sua attuazione vuole coinvolgere sia i singoli cittadini, portandoli ad adottare comportamenti più rispettosi dell´ambiente, sia i Comuni che saranno tenuti ad una riorganizzazione delle proprie politiche in materia. Il miglioramento complessivo dell´aria su tutto il territorio regionale - ha concluso l´assessore - verrà perseguito con un pacchetto di misure graduali".  
   
   
AUMENTANO DEL 50% I SEQUESTRI DEI VEICOLI SENZA ASSICURAZIONE A PRATO  
 
Prato, 15 aprile 2013 - Continuano ad aumentare i sequestri amministrativi dei veicoli privi di copertura assicurativa effettuati dalla Polizia Municipale: dall´inizio dell´anno al 31 marzo ne sono già registrati già 417, 139 in più rispetto allo stesso periodo del 2012, quando furono 278, ovvero il 50% (di cui la metà composta da stranieri). Un trend preoccupante, come ha detto l´assessore alla sicurezza urbana Aldo Milone, perchè in proiezione si potrebbe arrivare a sfiorare i 2000 mezzi sequestrati in un anno, contro i 1294 dell´anno scorso. Di questi solo il 30% è stato dissequestrato dai proprietari, perchè spesso i costi sono troppo onerosi, anche rispetto al valore della macchina: «Prato dopo Napoli è la città italiana con i costi più alti per le assicurazioni, si parla anche di 2.000-2500 euro per i neopatentati - spiega l´assessore Milone - Questo, sommato alla grave crisi economica che attraversiamo, fa sì che molti cittadini siano costretti a scegliere se pagare l´affitto o la polizza dell´auto. E´ necessario fare una politica diversa, che vada incontro alle esigenze di chi è in difficoltà: con l´aiuto dei parlamentari dell´area intendo proporre un incontro con l´Ania, Associazione nazionale delle assicurazioni, perchè abbassino i costi. Avrebbero comunque il loro guadagno, perchè recupererebbero gran parte di quel 50% che adesso non riesce a pagare e a cui viene sequestrato il mezzo». A questi dati si aggiungono i sequestri per guida senza patente, un fenomeno sempre più diffuso, arrivati a 54 in questo primo scorcio del 2013, di cui 43 stranieri. I sequestri di capi d´abbigliamento privi di etichettatura sono stati 4, per un totale di 1.020 articoli. In aumento anche le ditte sequestrate, che passano da 77 del primo trimestre 2012 a 114 del primo trimestre 2013. Ne consegue l´aumento dell´importo già incassato dal Comune dal pagamento dei verbali elevati e per il dissequestro dei macchinari produttivi: nel primo trimestre l´entrata dal sequestro dei capannoni oggetto dei controlli del Nucleo Interforze è stato in tutto di 101.574, mentre nel 2013 è stato di 161.242 euro, 60mila euro in più. Di questi 21.600 derivano dalla multa per non aver presentato la denuncia di inizio attività, ben 136.100 (nel trimestre 2012 l´importo fu di 75.600 euro)dal dissequestro delle taglia e cuci e 3.542 dalle sanzioni per la mancanza dell´agibilità dei locali.  
   
   
SISTEMA AUTO E ASSICURAZIONI: LA PROTESTA DEI CARROZZIERI  
 
Roma, 15 aprile 2013 - Sorpresi e indignati. Le reazioni degli autoriparatori e delle carrozzerie aderenti alla Cna non si sono fatte attendere. E puntano l’indice sul pronunciamento dell’Authority sulla Concorrenza e il Mercato (Agcm). Quest’ultima risponde infatti all’interpello rivoltole da una compagnia assicurativa, relativo ad una clausola sulla cessione del credito che la stessa compagnia intende inserire nei suoi contratti di Rc auto; in quella, si criminalizza tutta la categoria relegandola a ruoli e comportamenti fraudolenti. “Sono oltre 400 le carrozzerie, prevalentemente artigiane, a Verona e provincia. Da sempre coltivano un rapporto fiduciario con i propri clienti, fondato su una sapiente esperienza e sulla cortesia che viene dall´amore per il proprio lavoro, cercando talvolta soluzioni davvero su misura per conciliare le esigenze del cliente e la disponibilità di periti e assicuratori”, difende Ferdinando Marchi, segretario Cna Verona. “Un´arte che merita rispetto e considerazione”, conclude. In disaccordo su tale pronunciamento, per la categoria le motivazioni con cui l’Authority argomenta il dispositivo emanato sono inaccettabili. “È offensivo e inaccettabile da parte della categoria dei carrozzieri – sostiene Cna Verona - che l’Authority dando ragione al parere dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) affermi che la limitazione della libertà contrattuale rappresenti un rimedio per contrastare comportamenti fraudolenti in sede di riparazione e quantificazione dei danni” . Avallare le considerazioni dell’Ivass, (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che sostengono che una presunta concentrazione di ruoli nell’attività del carrozziere, in caso di cessione del credito, favorisca fenomeni fraudolenti e speculativi, è paradossale. Chi dovrebbe decidere, afferma Cna, cosa e come riparare ed il costo della riparazione se non il soggetto che direttamente svolge queste normali attività di impresa? Le Assicurazioni devono svolgere il proprio ruolo senza cercare di guadagnare posizioni, introiti e margini a danno dei carrozzieri; a questi ultimi si deve richiedere competenza, trasparenza e professionalità garantendo il consumatore sul piano dell´appropriatezza e dell´equità dei servizi erogati da tutto il sistema auto.  
   
   
TOYOTA PRIUS HYBRIDE: L’ESCLUSIVO PROGRAMMA TRIENNALE IBRIDO PLUG-IN HA DIMOSTRATO LA PROPRIA EFFICACIA. IL RISPARMIO NEI CONSUMI SI È ATTESTATO AL 46%  
 
Roma, 15 Aprile 2013 - Si è concluso ufficialmente il programma pilota triennale lanciato il 27 Aprile 2010 da Toyota, dal distributore di energia elettrica Edf e dalla città di Strasburgo. I partner hanno reso noti i dati definitivi raccolti durante il progetto, basato sull’utilizzo di veicoli ibridi plug-in Toyota nella città di Strasburgo; obiettivo dell’iniziativa: promuovere la tecnologia ibrida plug-in e incoraggiare lo sviluppo di infrastrutture pubbliche dedicate. Durante il programma sono stati percorsi oltre 4 milioni di chilometri, permettendo a questa tecnologia di raggiungere notevolissimi risultati in termini di efficienza. Tra questi è opportuno citare: Una riduzione media dei consumi pari al 46% rispetto ai veicoli convenzionali di dimensioni paragonabili a quelli utilizzati, con una frequenza di ricarica giornaliera pari ad 1,1 volte al giorno. Lo studio rivela come si possa raggiungere una riduzione dei consumi fino al 70% in caso di una frequenza di ricarica pari a 1,6 volte al giorno, per un risparmio stimato intorno ai 1.400 Euro su base annuale. Sviluppo di un’infrastruttura dedicata con 145 punti di ricarica (9 nelle aree di parcheggio e 12 negli spazi pubblici). Il 60% delle operazioni di ricarica si svolge presso il luogo di lavoro, mentre il 37% avviene preso le proprie abitazioni. I punti di ricarica pubblici sono invece apprezzati dagli utenti per le operazioni di ricarica supplementari. La programmazione della ricarica comporta una riduzione delle emissioni di Co2 tra il 10 e il 15%. Il costo medio di una ricarica è di circa 0,30 Euro (tutto incluso). Conclusioni - I consumi hanno registrato una riduzione media del 46% rispetto ai veicoli convenzionali dalle dimensioni paragonabili a quelle della Prius Plug-in. Tale riduzione è stata ottenuta con una frequenza di ricarica pari a 1,1 volte al giorno. Di fatto, il progetto ha dimostrato come gli utenti inclini a operazioni di ricarica più frequenti abbiano beneficiato di una riduzione dei consumi più consistente rispetto agli altri. Prendiamo l’esempio di una frequenza di ricarica pari a 1,6 volte al giorno: con una guida suddivisa tra un 40% in modalità ibrida e il 60% in modalità elettrica, l’utente raggiunge una riduzione dei consumi di circa il 70% rispetto a quelli di un veicolo convenzionale, pari ad un risparmio di € 7,1/100 km (1) nei costi di gestione, oppure di € 1.400 in un anno, per una copertura stimata di circa 20.000 km l’anno. Il vantaggio derivante dall’utilizzo della Prius Plug-in si riflette in maniera consistente anche sull’ambiente. La prolungata autonomia in modalità elettrica ha permesso una riduzione delle emissioni di Co2 fino al 61% rispetto a quelle di un veicolo convenzionale. Michel Gardel, Vice President Communications, External and Environment Affairs di Toyota Motor Europe, ha commentato: “Grazie alla collaborazione dei cittadini di Strasburgo che hanno preso parte al progetto, Toyota ha potuto raccogliere dati estremamente significativi che consentiranno l’ulteriore sviluppo e diffusione della tecnologia Ibrida Plug-in. Toyota considera questa tecnologia come la migliore soluzione di mobilità attualmente disponibile per salvaguardare l’ambiente, oltre a rappresentare un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di veicoli a Zero Emissioni. Il nostro intento è quello di rendere i sistemi Ibridi Plug-in ad un numero sempre più ampio di clienti.” La parola ai consumatori I partecipanti al progetto hanno apprezzato e sottolineato il piacere di guida di queste vetture. M. Schoenhentz: “Quando sei in città, la modalità elettrica garantisce un livello di silenzio davvero eccezionale. Si è trattato di un’esperienza di guida incredibilmente piacevole.” Non è stato difficile adattare le proprie abitudini alle operazioni di ricarica quotidiana. M. Duval: “Mi sono immediatamente abituato a ricaricare la batteria appena necessario.” Grazie a questa esperienza, alcuni utenti si sono convinti dell’importanza della tecnologia Ibrida Plug-in. M. Dietrich: “All’inizio ero un po’ scettico da tutta la tecnologia presente sulla vettura e del fatto che si trattasse di un progetto sperimentale, ma ero comunque curioso di vedere come sarebbe andata a finire…che dire? Non ho mai riscontrato alcuna difficoltà!” M. Dieudonné è uno degli utenti rimasti più impressionati dal progetto e dai suoi contenuti tecnologici, al punto che ha deciso di considerare l’acquisto di una Prius Plug-in. “Mi piacerebbe portare il progetto a un livello successivo. All’inizio lo abbiamo considerato come un banco di prova, ma ora posso dire che questa esperienza ha fornito ottime indicazioni per un eventuale rinnovo del parco auto. Stiamo attualmente considerando la possibilità di inserire alcuni veicoli plug-in, e avrei addirittura intenzione di acquistarne uno per la mia famiglia.” La tecnologia Plug-in di Toyota - I veicoli Ibridi Plug-in permettono di coniugare al meglio i vantaggi tipici delle auto elettriche con quelli delle auto ibride. I veicoli ibridi plug-in di Toyota adottano la stessa architettura di sistema della Prius standard, beneficiando però di una batteria differente, ricaricabile attraverso una sorgente di energia esterna (la rete domestica). Il veicolo è in grado di spostarsi in modalità elettrica (Ev) senza produrre emissioni. Dovendo percorrere lunghe distanze, è possibile impostare la modalità ibrida (Hv), sfruttando la combinazione del motore termico e di quello elettrico, per massimizzare le prestazioni e ridurre l’impatto ambientale. Tra gli altri fattori a beneficio dell’utente è opportuno ricordare i costi di gestione ridotti, strettamente collegati alla tecnologia ibrida di Toyota. 2012 – Commercializzazione della tecnologia Plug-in Toyota ha lanciato la Prius Plug-in in Giappone all’inizio del 2012, un lancio seguito dall’introduzione del modello anche in America Settentrionale e in Europa. Ad oggi le vendite mondiali della Prius Plug-in si attestano a circa 31.000 unità. L feedback raccolti durante il periodo di sperimentazione a Strasburgo, sono stati utilizzati per lo sviluppo di questo modello, prima della sua commercializzazione. L’autonomia in modalità elettrica è stata così estesa del 25%, raggiungendo i 25 km. Questa distanza non rappresenta soltanto il livello perfetto in termini di autonomia e prestazioni, ma coincide anche con l’80% degli spostamenti giornalieri effettuati in media dai cittadini europei. La modalità elettrica è stata ottimizzata per consentire ai clienti di passare da una modalità all’altra con l’utilizzo di un semplice pulsante. Una volta esaurita la carica della batteria elettrica, la Prius Plug-in passa automaticamente in modalità ibrida. Tale flessibilità di utilizzo permette agli utenti di non doversi preoccupare dell’autonomia residua della vettura (a differenza dei veicoli puramente elettrici). Tale caratteristica è risultata una delle più apprezzate dai clienti. L’utilizzo del cavo di ricarica è stato facilitato grazie soprattutto alla riduzione del 26% del suo peso. Infine, la capacità di carico è stata incrementata del 10% per garantire lo stesso volume di carico della Prius standard (443 litri). I Vantaggi per l’infrastruttura di ricarica - Il progetto ha permesso a Edf di acquisire un vantaggio chiave nel “mondo della mobilità elettrica”. Trattandosi di un leader mondiale nella fornitura di energia elettrica, il gruppo può sfruttare in pieno la sua esperienza in fatto di reti elettriche e le sue straordinarie capacità di ottimizzazione delle infrastrutture. Edf, con il supporto della società sussidiaria Electricité de Strasbourg (Es Group), è stata capace di implementare nell’infrastruttura di ricarica alcune caratteristiche estremamente efficienti messe a punto appositamente per il progetto. Tra queste è opportuno citare il dispositivo che attiva automaticamente la ricarica del veicolo nei periodi in cui è possibile sfruttare tariffe più basse, riducendo ulteriormente le spese. Oltre a questo, il servizio di controllo collegato alla rete internet, ha consentito agli utenti di verificare i costi medi di una ricarica, che non superano i 30 centesimi di Euro. Per rendere il sistema ancora più semplice, Edf e Sodetrel, altra società controllata dal Gruppo, hanno sviluppato un’applicazione per smartphone capace di geo-localizzare i punti di ricarica e di controllarne la disponibilità. Abbiamo inoltre ricevuto alcuni importanti feedback in merito al processo di ricarica; gli utenti apprezzerebbero molto la disponibilità di un cavo permanente collegato ai punti di ricarica domestici e a quelli presenti in ufficio, oltre ad un cavo ausiliario da utilizzarsi presso i punti di ricarica pubblici. Michel Couture, Direttore della Divisione Mobilità Elettrica di Edf Group, applaude ancora una volta questa fruttuosa collaborazione e le informazioni raccolte in questa nuova materia: “I dati raccolti hanno consentito a Edf di definire in maniera ottimale la propria offerta in termini di servizi riservati alla mobilità, in linea con le aspettative dei nostri clienti.” Città e Comunità Urbana di Strasburgo - Il programma dimostrativo triennale in partnership con Toyota e Edf ha consentito alla Comunità di Strasburgo di raccogliere i feedback necessari allo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica pubblica. Grazie a questo esperimento, i veicoli Ibridi Plug-in hanno ottenuto riconoscimenti positivi sull’intero territorio. L’installazione di punti di ricarica pubblici permette di eliminare la potenziale ‘ansia da autonomia’ da parte dei clienti, affiancandosi ai punti di ricarica privati. Il progetto ha permesso inoltre una migliore comprensione dell’impatto della ricarica di un veicolo sulla rete di distribuzione di energia elettrica. Oggi, la Comunità Urbana di Strasburgo vuole spingersi ancora oltre, dedicandosi al nuovo progetto Crome (Cross Border Mobility for Electric Vehicle). Sono infatti stati installati nuovi punti di ricarica conformi agli standard europei per i veicoli elettrici, alcuni capaci di offrire una ricarica completa in sole due ore. Questi punti consentiranno la ricarica dei veicoli elettrici e di quelli plug-in. Questo il commento di Alain Fontanel, Vice Sindaco di Strasburgo e Vice Presidente delle Finanze e Responsabile della mobilità elettrica per la Comunità Urbana di Strasburgo: “L’estensione del network deve rappresentare un incentivo per i cittadini, e la sfida attuale risiede nella costruzione di una griglia la cui densità sia sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti, consentendo agli automobilisti di poter scegliere serenamente il mezzo di trasporto migliore e più ecologico.” (1) Calcoli basati su un prezzo della benzina e dell’elettricità pari rispettivamente a Eur 1,64/L e Eur 0.12/kWh  
   
   
FORD INCREMENTA LA PRODUZIONE DI MOTORI ECOBOOST E LANCIA IL NUOVO ECOBOOST 1.5  
 
Colonia, 15 aprile 2013 – Ford Motor Company ha annunciato il lancio di un nuovo motore a benzina Ecoboost di cilindrata 1.5, che si aggiunge all’offerta di motori efficienti della famiglia Ecoboost. Il motore 1.5 giocherà un ruolo strategico per Ford, i cui motori Ecoboost stanno incontrando i favori del pubblico generando un’elevata domanda globale. Con il lancio di questo motore efficiente, Ford raggiunge la capacità produttiva globale di 1,6 milioni di unità Ecoboost all’anno. Entro la fine del 2013, sei impianti di produzione in Europa, Asia e Nord America produrranno motori Ecoboost, il triplo rispetto al 2010. La produzione dell’Ecoboost 1.5, il quinto della famiglia Ecoboost, inizierà questo mese presso la moderna fabbrica Ford di Craiova, in Romania. La produzione avverrà anche in altre fabbriche che saranno annunciate in seguito. Il primo veicolo a essere dotato del nuovo motore sarà la nuova Mondeo, che debutterà in Cina questo mese al Salone di Shangai 2013. Equipaggerà inoltre la Fusion americana e, più avanti, la Mondeo destinata all’Europa. Le tecnologie Ecoboost sono uno degli elementi chiave della strategia Ford per la riduzione fino al 20% delle emissioni e dei consumi. Il nuovo propulsore 1.5 si avvantaggia di tutte le tecnologie della famiglia Ecoboost, come il turbo, l’iniezione diretta e la fasatura variabile delle valvole, per garantire prestazioni, silenziosità e comfort. Il motore 1.5 sarà inoltre strategico in quei paesi che offrono vantaggi assicurativi per i veicoli dotati di motori di cilindrata inferiore ai 1500 centimetri cubici. Il nuovo blocco in alluminio con doppio albero a camme del motore Ecoboost 1.5 è dotato di alcune delle caratteristiche che hanno costruito il successo dell’Ecoboost 1.0, come il collettore di scarico integrato nella testata. Il nuovo motore offrirà livelli di cavalli e coppia simili a quelli dell’attuale Ecoboost 1.6, ma con una maggiore efficienza e meno emissioni di Co2. Il nuovo motore sarà il primo propulsore Ford a essere dotato di una frizione per la pompa del liquido con controllo computerizzato, che abbassa ulteriormente i consumi riducendo il tempo della fase di riscaldamento del blocco. Il raffreddamento a liquido dell’aria permette inoltre di immettere nel motore aria più fresca, migliorando l’efficienza. “La tecnologia Ecoboost ha cambiato il modo in cui le persone guardano ai motori a benzina, e ha ricevuto un’accoglienza molto calorosa da parte del pubblico,” ha dichiarato Joe Bakaj, Vice Presidente Ingegneria Motori, di Ford Motor Company. “La nuova unità 1.5 porta avanti la nostra promessa di rendere i motori sempre più efficienti riducendo anche i costi collegati alla cilindrata, come quelli assicurativi.” Ford ha venduto più di 600.000 motori Ecoboost dal 2009, anno in cui è stato lanciato il primo modello, il V6 3.5. A questo si sono aggiunti il 2.0 nel 2000 e l’1.6 nel 2011. Successivamente è stato introdotto l’1.0, il Motore dell’Anno 2012. Entro la fine dell’anno l’80% dei veicoli Ford in tutto il mondo saranno disponibili anche con gli efficienti motori Ecoboost.  
   
   
FORD CONTINUA L’ESPANSIONE DELLA GAMMA IN RUSSIA: A ELABUGA AL VIA LA PRODUZIONE DELL’EXPLORER ELABUGA,  
 
Tatarstan, Russia, 15 Aprile, 2013 – Ford Sollers, la joint venture russa tra Ford e Sollers, ha annunciato l’inizio della produzione del Ford Explorer presso le strutture di Elabuga, nella Repubblica del Tatarstan, nella Federazione Russa. Il primo esemplare realizzato è un Ford Explorer Sport di colore bianco frozen, un modello che arriva in Russia per la prima volta, dotato di motore Ecoboost 3.5 V6 biturbo accoppiato a un cambio automatico Selectshift a sei rapporti con comandi al volante. Il Ford Explorer è dotato di cerchi da 20” e di uno stile inconfondibile, e per la prima volta nella storia viene prodotto anche fuori dagli Stati Uniti. In precedenza i componenti venivano prodotti negli Usa, nella fabbrica Ford di Chicago, e utilizzati solo in fase di assemblaggio nei paesi in cui è presente questo modello, come Russia, Messico, Canada e Arabia Saudita. L’explorer viene attualmente esportato in oltre 60 paesi. Lo scorso marzo negli Usa, dove dal 1990 sono stati venduti 7 milioni di Explorer, le vendite di questo modello sono cresciute del 33%. “Ford Sollers ha lanciato, nell’ultimo anno, cinque nuovi modelli destinati al mercato russo, Transit, S-max, Galaxy, Kuga ed Explorer, e stiamo portando avanti il nostro ampliamento della gamma implementando la produzione completamente locale del Ford Explorer,” ha spiegato Ted Cannis, Presidente e Ceo di Ford Sollers. “La Russia si avvia a diventare il primo mercato europeo e presenta un’enorme opportunità di crescita,” ha aggiunto Cannis. “Prevediamo che in Russia il segmento Suv continuerà a crescere, essendo questa linea molto apprezzata dai nostri clienti, che hanno dimostrato di preferire l’immagine e le prestazioni di veicoli costruiti per essere in grado di affrontare ogni tipo di condizione, sia metereologica che ambientale.” L’explorer è un veicolo leggendario, che ridefinisce il concetto di Suv offrendo dinamiche di guida brillanti, un sistema adattivo di ruote motrici, una ricca dotazione tecnologica, e rifiniture di qualità superiore. “Per celebrare questo momento importante lanciamo in Russia due nuovi modelli di Explorer, lo Sport e l’Xlt, quest’ultimo un gradito ritorno. L’explorer Sport è sviluppato appositamente per quei clienti che cercano il carattere sportivo in un veicolo capace di affrontare anche i percorsi I comunicati stampa e le immagini sono disponibili su www.Fordmedia.eu Seguici su www.Facebook.com/forditalia, www.Twitter.com/forditalia , www.Youtube.com/forditalia fuoristrada, ma senza rinunciare all’eleganza, mentre l’Xlt torna come allestimento base,” ha spiegato Adil Shirinov, Direttore Esecutivo e Chief Operating Officer di Ford Sollers. La produzione di veicoli Ford a Elabuga è iniziata nel 2012. La struttura produce il Transit, la Kuga, la S-max, il Galaxy e, da oggi, l’Explorer. “Ogni veicolo Ford prodotto a Elabuga è sottoposto ai più rigorosi controlli di qualità, secondo gli standard mondiali Ford,” ha spiegato Ted Cannis. Gli Explorer prodotti a Elabuga raggiungeranno i medesimi livelli di accuratezza costruttiva di quelli prodotti nelle fabbriche Usa, da cui sono derivati i modelli per la realizzazione della linea di assemblaggio russa. Il Ford Production System, implementato in 65 strutture Ford in tutto il mondo, permette di adattare con grande rapidità la capacità produttiva alla domanda, portando inoltre i vantaggi, in termini di investimento, di una progettazione globale. Aggiungendo la Focus e la Mondeo prodotte a Vsevolozhsk, vicino a San Pietroburgo, Ford Sollers produce al momento sette diversi veicoli destinati al mercato russo. Oltre al nuovo Sport e all’Xlt, in Russia l’Explorer è già disponibile nella versione Limited. Ford Sollers continua a aumentare la propria forza lavoro a Elabuga per accompagnare la crescita della produzione: la fabbrica al momento conta 1500 dipendenti, ai quali se ne aggiungeranno 500 tra tecnici, operatori e ingegneri, che seguiranno la produzione dell’Explorer. La fabbrica di Chicago continuerà a produrre l’Explorer destinato al mercato nordamericano e all’esportazione in oltre 60 paesi in tutto il mondo.  
   
   
VOLVO INTRODUCE IN ANTEPRIMA MONDIALE LA TECNOLOGIA A INIEZIONE NELLA NUOVA FAMIGLIA DI MOTORI VEA  
 
Bologna, 15 aprile 2013 - La nuova famiglia di propulsori di Volvo denominata Vea (Volvo Engine Architecture) sarà lanciata questo autunno insieme alla tecnologia i-Art - un´anteprima mondiale che contribuisce alla riduzione dei consumi nei nuovi motori diesel. Sfruttando il ritorno di pressione di ciascun iniettore del carburante invece che utilizzare il tradizionale sensore di pressione singolo nel common rail, la tecnologia i-Art consente di monitorare costantemente e adattare l´iniezione di carburante per ogni combustione in ciascuno dei quattro cilindri. "Aumentare la pressione nel canale di alimentazione arrivando addirittura a 2.500 Bar, introducendo al tempo stesso la tecnologia i-Art, può essere considerata la seconda fase della rivoluzione del diesel. Si tratta di una svolta fondamentale paragonabile a quando abbiamo inventato il rivoluzionario sensore lambda per il convertitore catalitico, nel 1976. Ancora una volta Volvo è protagonista di un´innovazione a livello mondiale," ha dichiarato Derek Crabb, Vice President della divisione motori di Volvo. Ha poi aggiunto: "Ciascun iniettore monta nella parte superiore un piccolo computer che monitora la pressione di iniezione. Utilizzando questa informazione, il sistema auto-adattante i-Art assicura che venga iniettata la quantità ideale di carburante durante ciascun ciclo di combustione." Abbinando una pressione di iniezione più elevata alla tecnologia i-Art è possibile offrire al cliente un motore con consumi ottimizzati, emissioni notevolmente più basse e prestazioni elevate, accompagnate da un "suono" allo scarico possente. Lancio nell´autunno del 2013 - Volvo prevede di lanciare la nuova Volvo Engine Architecture nell´autunno del 2013. Con la Vea, Volvo introdurrà anche un nuovo cambio automatico a 8 velocità che contribuirà a rendere più morbida la trazione e a raggiungere l´eccellenza nell´economia dei consumi. Il diesel common rail e l´unità benzina a iniezione diretta faranno parte della nuova gamma motori e modelli. Particolare attenzione e flessibilità nella gestione della turbocompressione potranno essere utilizzati per adottare differenti tarature e caratteristiche atte creare una gamma flessibile e in grado di coprire tutte le tipologie di motore, dalle versioni a basso consumo fino a quelle con potenza e coppia elevate. Al fine di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, le prestazioni di alcuni propulsori verranno potenziate attraverso l´elettrificazione o altre tecnologie di punta. "I nuovi motori aumenteranno il piacere di guida grazie alla loro risposta brillante abbinata a un´estrema scorrevolezza e alla morbida progressione della nuova trasmissione automatica a 8 velocità," ha spiegato Derek Crabb. I V8 sono dinosauri - "Realizzeremo motori più piccoli e più intelligenti, così potenti da fare dei V8 dei veri e propri dinosauri. Le nostre unità a quattro cilindri offriranno prestazioni superiori a quelle delle attuali unità a sei cilindri e consumi inferiori a quelli dei motori a quattro cilindri oggi presenti sul mercato. Inoltre, l´elettrificazione porterà i valori della potenza erogata a livelli oggi riservati ai V8," conclude Derek Crabb. I motori saranno costruiti presso lo stabilimento Volvo più avanzato dal punto di vista tecnologico che si trova a Skövde, in Svezia.  
   
   
TRASPORTI: 13 NUOVI AUTOBUS URBANI PER IL TPL FVG  
 
Trieste 15 aprile 2013 - La Regione potrà acquistare, per destinarli quindi al servizio di trasporto pubblico locale, sino a 13 nuovi autobus urbani grazie ad un intervento del ministero dell´Ambiente che nel 2011 ha istituito un programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell´aria. Alla Regione Friuli Venezia Giulia - che l’ 11 aprile su proposta dell´assessore alle Infrastrutture ha provveduto ad approvare i relativi atti di gara - sono stati complessivamente assegnati 3,337 milioni di euro nell´ambito di un fondo nazionale pari a 140 milioni di euro. Il disciplinare di gara prevede l´acquisto di sette autobus di lunghezza compresa tra i 7,60 e gli 8 metri e di 6 bus urbani di lunghezza compresa tra i 10,30 ed i 10,90 metri.  
   
   
TRASPORTI: CONFERMATA LIBERA CIRCOLAZIONE FORZE ORDINE SU TRENI FVG  
 
Trieste, 15 aprile 2013 - Grazie ad una spesa annua di 200 mila euro la Regione assicurerà anche in futuro la libera circolazione sui treni Fvg del personale delle forze dell´Ordine. Se, infatti, sin qui la libera circolazione degli appartenenti alle forse dell´Ordine era regolata da un sistema sperimentale messo in atto tra Regione e Trenitalia, ora grazie ad una delibera approvata l’ 11 aprile dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Infrastrutture si passa ad un cosiddetto "regime ordinario", che scatterà dal prossimo 1 maggio. La cifra di 200 mila euro fissata tra Regione e Trenitalia tiene conto delle analisi dei dati raccolti da Trenitalia nel periodo giugno 2010-dicembre 2012. Della libera circolazione sui treni dedicati al trasporto pubblico regionale potranno godere - per motivi di servizio ma più in generale allo scopo di garantire un maggiore tasso di sicurezza agli utenti del mezzo ferroviario - il personale della Polizia di Stato, dell´Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, della Polizia penitenziaria, dei Forestali della Regione e dello Stato, delle Capitanerie di Porto, delle Polizia locali (nell´ambito dei rispettivi territori comunali) e dei Vigili del Fuoco, nonché gli ispettori del Lavoro.  
   
   
FRECCIAROSSA 1000, IL SUPERTRENO FS TUTTO ITALIANO PRESENTATO AL CAPO DELLO STATO  
 
Roma, 15 aprile 2013 - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inaugurato oggi a Roma il village Frecciarossa 1000, allestito in Piazza del Popolo per presentare ai romani il treno ad altissima velocità del 21esimo secolo di Ferrovie dello Stato Italiane. Ad accoglierlo, il Presidente e l’Amministratore Delegato del Gruppo Fs Italiane Lamberto Cardia e Mauro Moretti. Dopo aver visitato il modello a grandezza naturale del nuovissimo gioiello tecnologico, interamente made in Italy, il Capo dello Stato ha rivolto un riconoscimento alle maestranze delle ditte costruttrici del “supertreno”, Ansaldobreda e Bombardier, a una rappresentanza di ferrovieri Trenitalia, al lavoro italiano e alla professionalità dedicata alla realizzazione di questa eccellenza italiana nel mondo. Il Frecciarossa 1000 sarà visitabile in Piazza del Popolo fino a martedì 16 aprile. Il primo esemplare del supertreno, che Fs Italiane ha voluto dedicare a Pietro Mennea, è uscito dallo stabilimento Ansaldobreda di Pistoia lo scorso 26 marzo. Celebrerà e continuerà a far correre, in Italia e in Europa, il nome dell’italiano più veloce di sempre. I nuovi convogli commissionati da Trenitalia ad Ansaldobreda e Bombardier sono 50, per un investimento di circa un miliardo e 500 milioni di euro.  
   
   
FRECCIAROSSA 1000: UN GIOIELLO MADE IN ITALY  
 
Roma, 15 aprile 2013 - Ridurrà i tempi di viaggio: Roma Tiburtina - Milano Rogoredo in 2 ore e 15 minuti. Potrà correre su tutte le reti Av europee. Soluzioni tecnologiche di ultima generazione garantiranno sicurezza, affidabilità, comfort e silenziosità. Migliori performance in risparmio energetico Frecciarossa 1000 sarà un treno bidirezionale a trazione multitensione di nuova generazione. A composizione bloccata e potenza distribuita, per sfruttare al meglio l’aderenza anche in condizioni climatiche avverse, sarà in grado di raggiungere la velocità massima record di 400 km/h, con accelerazione allo spunto di 0,7 m/s². Sarà anche dotato di un controllo per singolo asse motore, per la massima ridondanza possibile. Interoperabilità Frecciarossa 1000 sarà il primo treno Av europeo completamente interoperabile - Grazie alle caratteristiche tecniche innovative e sofisticate - sarà un treno multitensione conforme alle Specifiche Tecniche europee di Interoperabilità (Sti) - non conoscerà, infatti, frontiere e potrà viaggiare su tutte le reti Av d’Europa (Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio), superando le limitazioni di carattere infrastrutturale, in particolare le differenti alimentazioni elettriche e i diversi tipi di segnalamento. A tale scopo, cabina di guida e isola elettronica del Frecciarossa 1000, sono progettate e sviluppate con concetti modulari che consentiranno di dialogare con i diversi sistemi tecnologici installati nei vari Paesi e, soprattutto, di passare, in maniera rapida ed efficace, da una soluzione all’altra. Sostenibilità ambientale - Sarà il treno più veloce mai prodotto in serie in Europa, il più silenzioso, quello con minori vibrazioni e a più alto contenimento di impatto ambientale. La ridotta resistenza aerodinamica, frutto di simulazioni e studi condotti in galleria del vento, limita infatti consumo energetico e rumore. Confort e qualità - I parametri di comfort, valutati attraverso modelli matematici e simulazioni su banchi prova, saranno in assoluto i più elevati per convogli Av di nuova generazione. Tutte soluzioni innovative che portano benefici globali: a livello di sistema, per il passeggero, per l’operatore del servizio e per il gestore dell’infrastruttura. L’ambientazione delle zone interne è studiata per integrare eleganza, comodità e funzionalità, ottimizzando gli spazi. Non solo velocità, ma anche comfort, qualità e sicurezza. I carrelli del Frecciarossa 1000 sono dotati di sospensioni attive che, compensando a bordo le accelerazioni centrifughe dell’Av, permettono di ottimizzare il comfort del viaggio alle alte velocità. I parametri di comfort, valutati attraverso modelli matematici e simulazioni su banchi prova, saranno in assoluto i più elevati per convogli Av di nuova generazione. Tutte soluzioni innovative che portano benefici globali: a livello di sistema, per il passeggero, per l’operatore del servizio e per il gestore dell’infrastruttura. L’ambientazione delle zone interne è studiata per integrare eleganza, comodità e funzionalità, ottimizzando gli spazi. Frecciarossa 1000 permetterà di scegliere tra 4 livelli di servizio - Executive, Business, Premium e Standard - oltre alla Sala Meeting in Executive e ai “salottini vis a vis” in Business e in Premium. Insonorizzazione acustica, illuminazione a led e climatizzazione ambientale, ristorazione, accesso per persone a ridotta mobilità, monitor di bordo e prese di corrente per Pc. Tutto è progettato con soluzioni d’avanguardia e innovative per offrire un ineguagliato livello di comodità. L’executive offrirà il top dellaqualitàedelcomfort con12 poltrone singole reclinabili e girevoli, così da poter personalizzare la posizione a seconda della direzione di viaggio o per creare un salottino. Per chi, invece, mette al primo posto il relax e la tranquillità, il livello Business proporrà l’Area del Silenzio. Fruibilità degli spazi, ampiezza dei corridoi, numero di porte (accesso/uscita) e ergonomia dei sedili saranno i migliori sul mercato. Anche dal punto di vista della connettività wi-fi, il Frecciarossa 1000 sarà dotato di sistemi informatici di ultima generazione e metterà a disposizione del viaggiatore nuove tecnologie web e multimedialità in tempo reale e in ogni situazione di tracciato.