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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Aprile 2013 |
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ORIZZONTE 2020 - IL NUOVO PROGRAMMA QUADRO DELL´UE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE - UN FOCUS SULLA MOBILITÀ E DEI TRASPORTI´ |
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Hannover 15 aprile 2013 – Di seguito l’intervento dell’ 11 aprile di Máire
Geoghegan-quinn Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza:”
Signore e Signori,
Sono lieto e onorato di avere l´opportunità di parlare con te di
Horizon 2020, il nuovo programma dell´Unione europea per la ricerca e
l´innovazione.
Orizzonte 2020 fornirà enorme portata per il settore dei trasporti per
aumentare la sua capacità di ricerca e innovazione, quindi vorrei anche mettere
in evidenza alcune delle opportunità in questo settore.
Nel giugno 2010, i leader europei hanno approvato la strategia Europa
2020, la nostra tabella di marcia per ottenere l´economia europea sulla strada
giusta.
Al suo cuore è l´idea che non possiamo costruire una crescita
sostenibile a lungo termine, senza migliorare la nostra ricerca e
dell´innovazione in Europa. Questo è ciò che Orizzonte 2020 è tutto.
Orizzonte 2020 rappresenta un grande cambiamento rispetto ai precedenti
programmi quadro di ricerca, perché per la prima volta riunisce tutti i
finanziamenti dell´Ue per la ricerca e l´innovazione in un unico luogo.
Con Orizzonte 2020, vogliamo rendere più facile a partecipare alle
azioni di ricerca e innovazione finanziati dall´Ue, per aumentare l´impatto scientifico
ed economico, e dare il contribuente risultati migliori e una migliore rapporto
qualità-prezzo - questo è particolarmente importante oggi, quando conta ogni
euro.
Orizzonte 2020 il giusto equilibrio tra il sostegno scienza eccellente,
il rafforzamento della competitività delle nostre industrie e di affrontare le
sfide sociali. Esso è strutturato attorno a tre pilastri distinti, ma si
rafforzano a vicenda.
Il primo pilastro, ´eccellenza della base scientifica´ sosterrà
frontiera o la ricerca di base, il fondamento della crescita economica e il
benessere della nostra società. Questo è ovviamente un bene per i ricercatori,
ai quali offriamo la possibilità di lavorare insieme e sviluppare idee. Abbiamo
proposto un aumento significativo del sostegno al grande successo del Consiglio
europeo della ricerca, che in sei anni è già diventato un gold standard per
l´eccellenza nel campo della ricerca.
In secondo luogo, con Orizzonte 2020 stiamo aumentando la
competitività. Il secondo pilastro, ´creare una leadership industriale e quadri
competitivi´, sosterrà attività di ricerca e di innovazione, inclusi gli
investimenti in tecnologie abilitanti fondamentali - come le Tic, le
nanotecnologie e le biotecnologie - e il supporto per l´innovazione nelle Pmi.
Questo è un bene per il settore dei trasporti, che rappresenta il 6,3%
del Pil dell´Ue e dà lavoro a quasi 13 milioni di persone in Europa. L´intero
settore è un fattore chiave per l´economia europea.
Il terzo pilastro, ´Affrontare le sfide sociali´, affronterà le
principali sfide della nostra società, come ad esempio: sanità, evoluzione
demografica e benessere, sicurezza alimentare e la bioeconomia, energia sicura,
pulita ed efficiente, e l´efficienza delle risorse e azione per il clima.
Una delle sfide è quella di sviluppare una, verde, sistema di trasporto
integrato intelligente.
Le altre sfide della società sono anche molto rilevanti per il trasporto.
Ad esempio, l´Europa vuole raggiungere una riduzione del 60% delle emissioni di
Co2 entro il 2050. Trasporto rappresenta tanto quanto un quarto delle emissioni
attuali.
Vogliamo anche dimezzare l´uso di auto alimentate convenzionalmente in
città e di raggiungere virtualmente logistica città Co2-free in grandi centri
urbani entro il 2030.
Non possiamo raggiungere questi obiettivi senza cambiamenti radicali
nel settore dei trasporti - e per questo motivo il trasporto è uno dei sei
principali sfide sociali affrontate nell´ambito di Orizzonte 2020.
Ho appena descritto la struttura di base di Orizzonte 2020 - Voglio
raccontarvi un po ´di più su questa la filosofia di Orizzonte 2020 e come sarà
sostenere la ricerca e l´innovazione, e poi discutere le opportunità per il
settore dei trasporti in particolare.
Orizzonte 2020 significa semplificazione. Poiché vogliamo che i nostri
scienziati e innovatori di dedicare più tempo alla ricerca e imprese e meno
tempo alla compilazione di moduli, stiamo riducendo drasticamente la burocrazia
per rendere più facile per prendere parte al programma.
Rispetto ai precedenti programmi quadro di ricerca, Horizon 2020 ha una
struttura più semplice con regole semplici. Stimiamo che il "tempo di
concedere" media sarà ridotto di 100 giorni in modo che i vincitori
possano far funzionare in modo più rapido.
Una delle più importanti novità è che Orizzonte 2020 integrare la
ricerca e l´innovazione, fornendo finanziamenti senza soluzione di continuità e
coerenza a ogni passo dall´idea al mercato, in modo che le aziende possono
trasformare le loro innovazioni tecnologiche in prodotti validi con reali
potenzialità commerciali.
Questo significa maggiori finanziamenti nell´ambito di Orizzonte 2020
per le attività di tipo test, la prototipazione, pilota e dimostrativi, per le
imprese basata R & S e di promuovere l´imprenditorialità e l´assunzione di
rischi.
E, mentre affrontare le sfide sociali nell´ambito del terzo pilastro
rappresenta un obiettivo politico importante in sé, vi è allo stesso tempo una
forte attenzione alla creazione di opportunità di business fuori delle
soluzioni ai problemi che riguardano le persone in Europa.
Per rendere la vita più facile per le Pmi in particolare, ci sarà un
apposito strumento adeguato alle loro esigenze, ispirata al programma Sbir
negli Stati Uniti. La nostra strategia mira anche a colmare le lacune nei
finanziamenti per la fase iniziale, la ricerca ad alto rischio e l´innovazione
da parte delle Pmi e le innovazioni rivoluzionarie stimolanti.
Per tutta la sfida di trasporto, particolare accento sarà posto sul
rafforzamento della partecipazione delle piccole e medie imprese con
l´obiettivo di consolidare la loro posizione nella catena di fornitura e nei
servizi, rendendo le attività di ricerca più attraente per loro e eliminando
gli ostacoli al mercato occupare dei risultati .
Ci saranno anche nuovi strumenti di finanziamento in Orizzonte 2020,
volti a imprese a forte crescita innovative. Finanziamenti per i progetti più
rischiosi ha tutto ma prosciugato in Europa, quindi abbiamo bisogno di fornire
altre fonti.
Una struttura del debito e un capitale proprio aiuteranno anche a
superare i problemi derivanti dalle principali lacune del mercato nella
fornitura di finanza. La struttura del debito è più rilevante per la sfida di
trasporto. Essa fornirà prestiti per le attività di ricerca e innovazione che
richiedono investimenti a rischio, al fine di giungere a buon fine. Il suo
componente basato sulla domanda risponderà alla crescita costante e continua
visto nel volume dei prestiti Rsff, che è guidato dalla domanda. Il Risk
Sharing Finance Facility, o meccanismo, ha già generato finanziamenti in più
vale 15 volte quello che ci metti dentro nell´ambito del programma quadro di
ricerca. L´equity facility fornirà capitali per la ricerca e l´innovazione,
aiutando a superare le carenze del mercato europeo del capitale di rischio e
fornire equity e quasi-equity per coprire le esigenze di sviluppo e di
finanziamento delle imprese innovative dal palco seme fino alla crescita ed
espansione.
Attenzione Orizzonte 2020 sull´eccellenza sarà completato da misure per
garantire che il programma è aperto alla più ampia gamma possibile di
partecipanti, tra cui i nuovi arrivati. Talent sarà nutrito per crescere in
eccellenza, in modo che gli innovatori e ricercatori provenienti da tutta
Europa possono beneficiare.
Stiamo proponendo azioni per chiudere il divario dell´innovazione in
Europa, ad esempio gemellaggio esistenti ed emergenti centri di eccellenza, e
sostenendo la specializzazione intelligente e networking internazionale.
Abbiamo anche fatto in modo di creare forti legami tra i programmi di
ricerca e di coesione, con una maggiore armonizzazione delle norme finanziarie,
e sarà possibile combinare finanziamenti di Orizzonte 2020 ei fondi di coesione
per lo stesso progetto.
Come si può vedere, Orizzonte 2020 è tutto contribuisce a una vasta
gamma di diversi attori della ricerca e innovazione per fare la differenza per
la nostra economia e la società.
Ho deciso fin dall´inizio che un ruolo più importante e più grande
budget per la ricerca e l´innovazione a livello europeo devono essere
accompagnate da riforme di come investiamo questi soldi - da qui l´unità per la
semplificazione e un focus su tutta la catena del valore dalla ricerca iniziale
di prodotti innovativi.
Voglio che l´industria dei trasporti di essere un giocatore di primo
piano nel Orizzonte 2020. Come la spina dorsale di un, economia mobile
integrata, e con un ruolo importante da svolgere nella lotta contro molte delle
nostre sfide per la società, non vorrei accontentarsi di niente di meno!
Orizzonte 2020 affronteranno il trasporto come un sistema integrato. Ma
non sarà ignorare le specificità dei diversi modi di trasporto, in particolare
in cui abbiamo bisogno per realizzare innovazioni tecnologiche.
Le azioni si concentreranno su quattro aree:
Efficiente delle risorse di trasporto;
Migliore mobilità, meno traffico, più sicurezza e protezione (questo è
dove ci aspettiamo un cross-over tra i modi di trasporto);
Leadership globale per l´industria europea dei trasporti, e,
Forward-looking attività da alimentare in futuro delle politiche.
Con la domanda di mobilità crescente in tutto il mondo - il numero di
auto in tutto il mondo sarà quasi raddoppiare entro il 2030, per esempio -
queste priorità rispondono a una necessità globale di una maggiore
sostenibilità.
Basta guardare la Cina, che ha fissato l´obiettivo di aumentare il
numero di veicoli verdi da 100.000 a 5 milioni di euro per il 2020, al fine di
ridurre l´inquinamento e la dipendenza dalle importazioni di petrolio.
Di conseguenza, investendo in innovazione nel campo del trasporto
sostenibile offre alle imprese europee una grande opportunità commerciale:
prodotti e servizi legati alla mobilità sostenibile rappresenterà un mercato
globale di 300 miliardi di euro nel 2020.
Non possiamo permetterci di lasciare che questa opportunità scivolare
tra le dita.
La buona notizia è che l´Europa è già leader in molti settori, tra cui
treni ad alta velocità, treni efficienti e sistemi di trasporto intelligenti.
Ma siamo in ritardo rispetto ai nostri concorrenti in altre aree cruciali.
Produttori giapponesi stanno conducendo il campo in auto ibride, per
esempio, e l´Asia è anche più avanti di noi nello sviluppo di batterie. E
´importante che restiamo forti nelle aree in cui siamo in testa e recuperare
dove necessario.
Questo è il motivo per cui le azioni di assorbimento del mercato e
progetti di ricerca e dimostrazione su larga scala sarà una caratteristica
importante di Orizzonte 2020.
Trasporti fornisce un eccellente esempio dei vantaggi di un approccio
basato sfida in cui la R & S e l´innovazione - in veicoli, infrastrutture e
operazioni - tutti contribuiscono a fronteggiare le sfide che il settore dei
trasporti in Europa oggi.
Questo approccio consente inoltre di raggiungere una serie di obiettivi
politici in altri campi oltre a trasporti, tra cui l´ambiente, il clima,
l´energia, le risorse e la competitività industriale.
Faremo in modo che ci sono forti legami tra Intelligente, trasporti
verdi e integrati e le altre sfide, in particolare, sicura, pulita ed
efficiente, per esempio nello sviluppo di carburanti alternativi e fonti di
energia e di stoccaggio, incluse le batterie e celle a combustibile, e azione
per il clima e l´efficienza delle risorse, comprese le materie prime, ad esempio
sulla valutazione degli impatti ambientali dei trasporti, per citarne solo due
settori pertinenti.
Il settore dei trasporti può contribuire a mitigare gli effetti del
cambiamento climatico, ridurre l´inquinamento ambientale, aumentare
l´efficienza delle risorse, ridurre la nostra dipendenza dal petrolio,
migliorare la performance economica e creare crescita e occupazione.
Così, il settore europeo dei trasporti ha un sacco di vivere fino a.
Deve diventare più sostenibile, migliorare la sua capacità di rispondere
efficacemente alle esigenze dei suoi utenti, e di rimanere competitivi di
fronte alla crescente concorrenza mondiale.
Queste sfide non sono in contraddizione. Per esempio: "auto
pulite" significa non solo più vivibili città o una maggiore efficienza
energetica, ma anche nuove quote di mercato per le industrie europee.
Anche se alcune di queste sfide già influenzato la 7 ° programma
quadro, che termina quest´anno - in particolare il "greening" del
trasporto e della competitività delle industrie dei trasporti - in Orizzonte
2020 che sono al centro del programma e hanno determinato le priorità .
Il tema dei trasporti del 7 ° programma quadro è già sostenendo
l´azione in settori quali la sicurezza marittima, carburanti alternativi, e
l´ulteriore armonizzazione del trasporto ferroviario.
Già, centinaia di progetti sono riunendo le competenze delle Pmi e la
capacità di impianti di prova su larga scala, e la congruenza delle grandi idee
di docenti universitari per le esigenze del settore manifatturiero dei
trasporti. E tutto questo attraverso i confini dei 27 Stati membri e in altri
paesi.
Di conseguenza, nel campo delle auto elettriche, per esempio, ora
vediamo concorrenti europei fissando obiettivi comuni per la ricerca e
l´innovazione. Vediamo anche gli Stati membri allineando i loro programmi
nazionali di ricerca. Questo consente di evitare inutili doppioni e semplifica
il panorama della ricerca.
L´approccio integrato e olistico per il sistema dei trasporti nel suo
insieme sarà più evidente in Orizzonte 2020. Di conseguenza, i componenti
non-modali o trasversali sono più sostanziale e di ricerca socio-economica e
comportamentale avranno un ruolo più importante da svolgere.
La logica sfida a base del capitolo dei trasporti, in linea con tutte
le altre "sfide sociali" in Orizzonte 2020, richiede un sistematico
approccio globale e integrato al sistema di trasporto nel suo complesso. I
problemi da affrontare possono derivare da una modalità di trasporto o di un
altro, ma le soluzioni sono spesso intermodale in natura e in ogni caso devono
sempre essere visti nel contesto del funzionamento dell´intero sistema di
trasporto.
Detto questo, le specificità di ciascun modo sono presi in
considerazione al momento di definire gli obiettivi specifici di ciascuna delle
quattro grandi linee di azione. Per esempio, uno degli obiettivi del
"trasporto delle risorse efficace che rispetti l´ambiente" è quello
di rendere aerei, treni, veicoli e navi più puliti e più silenziosi. Le
attività si concentreranno sui prodotti finali, ma riguarderanno anche la
progettazione snella ed ecologica e di processi di produzione, compresa la
riciclabilità.
Finanziamenti di Orizzonte 2020, di ricerca sui trasporti e
l´innovazione andrà a completare gli investimenti degli Stati membri,
concentrandosi su attività con un chiaro valore aggiunto europeo. Più in
particolare, si porrà l´accento sui settori prioritari che corrispondono a obiettivi
politici europei: dove è necessaria una massa critica di sforzo, in cui a
livello europeo, soluzioni di trasporto interoperabili devono essere
perseguiti, oppure in cui mettere in comune gli sforzi trans-nazionale in grado
di ridurre i rischi di investimento nella ricerca , pioniere norme comuni e
ridurre il time-to-market dei risultati della ricerca.
Prima di concludere, vorrei citare i prossimi passi per Orizzonte 2020.
Lo scorso novembre, Industria del Parlamento europeo, Ricerca ed
Energia Commissione (Itre) è stato quasi unanime nella sua approvazione delle
tre relazioni del pacchetto Orizzonte 2020, che si occupano della sovrastante
regolamento programma quadro, la decisione programma specifico, e il
regolamento sulle modalità di applicazione per la partecipazione. C´era anche
una grande maggioranza per la quarta relazione sul regolamento per l´Euratom.
Il Consiglio europeo ha inoltre adottato i cosiddetti "parziali
Approcci generali", che un accordo tra gli Stati membri su questioni oltre
al bilancio, sul programma quadro, programma e modalità di partecipazione
specifiche.
Ora negoziati - noti come "consultazioni a tre" - hanno
iniziato tra le istituzioni europee - il Parlamento europeo, il Consiglio (che
rappresenta gli Stati membri) e la Commissione europea.
Il nostro obiettivo è quello di raggiungere un consenso su Orizzonte
2020 di quest´anno in modo da poter lanciare i primi inviti nell´ambito del
nuovo programma.
E per quanto riguarda il bilancio?
Discussione sul futuro bilancio dell´Ue, anche per Orizzonte 2020, ha
dominato i titoli dei giornali all´inizio di quest´anno.
E ´incoraggiante, però, che al vertice di febbraio, gli Stati membri ha
evidenziato il contributo particolare di Orizzonte 2020 per la strategia Europa
2020.
Nonostante il fatto che i livelli di bilancio concordati dai capi di
Stato e di governo sono al di sotto di quello che la Commissione ritiene
auspicabile, l´eventuale accordo può ancora essere un importante catalizzatore
per la crescita e l´occupazione.
Per quanto riguarda i Orizzonte 2020, un risultato positivo è
fondamentale in quanto dobbiamo offrire solide prospettive a lungo termine per
i ricercatori e gli investitori di tutto il mondo che li convincerà che
lavorare e investire in Europa oggi è la scelta giusta.
Con un appropriato bilancio di Orizzonte 2020, siamo in grado di
inviare un segnale forte del nostro impegno comune per stare un giocatore di
livello mondiale nella ricerca e nell´innovazione.
Il settore dei trasporti in Europa - in tutta la sua diversità - ha già
dimostrato che è un fuoriclasse e leader mondiale nel campo della ricerca,
dell´innovazione e della tecnologia.
Le nostre automobili sono le più ricercate nei più grandi mercati emergenti,
il nostro aereo passeggeri stanno ridisegnando l´industria dei viaggi, e
abbiamo mostrato come ferrovia ad alta velocità in grado di ridurre le
distanze.
Il settore dei trasporti hanno un futuro luminoso in Europa. Orizzonte
2020 saranno lì per sostenere voi ogni passo del cammino.
Grazie.”
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IN DIRITTURA D´ARRIVO LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE SARDEGNA |
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Cagliari, 15 Aprile 2013 - Decisiva riunione il 9 Aprile nella sede
della presidenza della Regione, in viale Trento, del Comitato per la
costituzione del distretto aerospaziale Sardegna. Oltre alla presidenza,
rappresentata dal Dottor Franco Manca, hanno partecipato i massimi vertici del
poligono militare del Salto di Quirra, il sindaco di Perdasdefogu, la provincia
dell’Ogliastra, le Università di Cagliari e Sassari, il Crs4, Sardegna
ricerche, l´Inaf e il Cnr, come pure numerose aziende operanti in Sardegna nel
settore. Sono stati recepiti e discussi la bozza di statuto del distretto e le
ipotesi di "governance" della relativa società consortile a
responsabilità limitata proposta, unitamente alla configurazione del comitato
scientifico e della consulta territoriale che comprenderà gli Enti Pubblici non
economici.
I futuri soci del costituendo distretto hanno confermato piena
condivisione sull´importanza strategica dell´iniziativa ed hanno espresso il
loro plauso per l´adozione del metodo che coinvolge i territori, le imprese e
tutti gli attori pubblici interessati. Piena convergenza anche sull’attuazione,
attraverso il coinvolgimento delle imprese e dei soggetti pubblici che
costituiranno il distretto aerospaziale Sardegna, di progetti sostenibili,
nell’ottica degli obiettivi europei 2020, che, rappresentando altresì nuove
opportunità di lavoro per il territorio, potranno godere di appositi interventi
a valere sui programmi regionali, nazionali ed internazionali. Ultimo passaggio
ancora da realizzare è la vera e propria costituzione del distretto per atto
pubblico che avrà luogo nel più breve tempo possibile non appena saranno
formalizzate, dagli organi competenti, le adesioni da parte dei soci pubblici e
privati che hanno partecipato alla riunione.
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SODDISFATTA PER I VOLI CROTONE - VENEZIA |
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Catanzaro, 15 aprile 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella
Stasi in merito all’avvio del collegamento aereo Crotone – Venezia, ha
rilasciato la seguente dichiarazione:
“Dal 24 giugno l’aeroporto S. Anna di Crotone avrà un nuovo
collegamento con Venezia. Grazie alla compagnia low cost Volotea, saranno due i
voli settimanali che uniranno le due città. Ringrazio il Presidente Scopelliti
per aver dato una nuova risposta nei confronti dello scalo pitagorico, che
coincide, tra l’altro, con l’avvio della stagione estiva e quindi nel periodo
di maggiore mobilità turistica. In questi giorni stiamo lavorando affinché si
possa concretizzare anche un´altra importante novità per Crotone, ovvero
l´arrivo di Ryanair. In più occasioni abbiamo ribadito il ruolo strategico e le
notevoli potenzialità dell’aeroporto S.anna, investendo ingenti somme per
l’ammodernamento e per una migliore funzionalità. Grazie a questo impegno oggi
l’aeroporto crotonese è una infrastruttura che può essere presentata come
interessante, soprattutto alle più importati compagnie low cost, in grado di
far arrivare sul territorio notevoli flussi turistici. Allo stesso tempo
migliorerà il servizio anche all’utenza locale, un elemento che non abbiamo mai
sottovalutato. L’azione sinergica e programmatica che oggi registriamo anche
nel programma della charteristica, supportato con fondi della Regione Calabria,
consentirà il ritorno dei voli per la Russia il cui programma dettagliato sarà
presentato nei prossimi giorni e ci rende abbastanza fiduciosi che la strada
finora intrapresa è quella giusta”.
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L’UMBRIA ANNUNCIA AGEVOLAZIONI PER I VEICOLI DI NUOVA IMMATRICOLAZIONE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE |
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Perugia, 15 aprile 2013 - A decorrere
dall’ 11 aprile, fino al 31 luglio 2013, in Umbria è possibile acquistare
veicoli a basso impatto ambientale con l´esenzione della tassa automobilistica regionale. Lo rende noto
l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, precisando che ciò è
possibile in seguito all´entrata in vigore del collegato al bilancio 2013,
"legge regionale n.8/2013".
I veicoli che possono
beneficiare dell´esenzione sono quelli
ad alimentazione esclusiva a "Gpl" o metano, a doppia alimentazione a
benzina/Gpl o a benzina/metano, appartenenti alle categorie internazionali M1 e
N1, di potenza non superiore a Kw 85, oltre a tutti i veicoli con alimentazione a idrogeno o con
alimentazione ibrida elettrica e termica. L´agevolazione è prevista soltanto
per i veicoli immatricolati nel periodo
11 aprile - 31 luglio 2013 per i quali non è dovuto il tributo regionale per il
primo bollo e per le due annualità successive.
"Il provvedimento - ha
spiegato l´assessore Rometti - rientra tra le proposte della Giunta regionale
finalizzate al mantenimento di un buon livello di qualità dell´aria in tutta
l´Umbria e, di conseguenza, alla riduzione dei livelli di concentrazione degli
inquinanti. Questo è l´obiettivo del nuovo Piano regionale per la qualità
dell´aria, per il quale è stata già
avviata la fase di consultazione e che domani passerà al vaglio del ´Cal´ e, successivamente,
di tutti gli altri soggetti che rientrano nella fase di partecipazione. Il
nuovo Piano, per la sua attuazione vuole coinvolgere sia i singoli cittadini,
portandoli ad adottare comportamenti più
rispettosi dell´ambiente, sia i Comuni che saranno tenuti ad una riorganizzazione delle proprie
politiche in materia. Il miglioramento complessivo dell´aria su tutto il
territorio regionale - ha concluso
l´assessore - verrà perseguito con un pacchetto di misure graduali".
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AUMENTANO DEL 50% I SEQUESTRI DEI VEICOLI SENZA ASSICURAZIONE A PRATO |
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Prato, 15 aprile 2013 - Continuano ad aumentare i sequestri
amministrativi dei veicoli privi di copertura assicurativa effettuati dalla
Polizia Municipale: dall´inizio dell´anno al 31 marzo ne sono già registrati
già 417, 139 in più rispetto allo stesso periodo del 2012, quando furono 278,
ovvero il 50% (di cui la metà composta da stranieri). Un trend preoccupante,
come ha detto l´assessore alla sicurezza urbana Aldo Milone, perchè in
proiezione si potrebbe arrivare a sfiorare i 2000 mezzi sequestrati in un anno,
contro i 1294 dell´anno scorso. Di questi solo il 30% è stato dissequestrato
dai proprietari, perchè spesso i costi sono troppo onerosi, anche rispetto al
valore della macchina: «Prato dopo Napoli è la città italiana con i costi più
alti per le assicurazioni, si parla anche di 2.000-2500 euro per i neopatentati
- spiega l´assessore Milone - Questo, sommato alla grave crisi economica che
attraversiamo, fa sì che molti cittadini siano costretti a scegliere se pagare
l´affitto o la polizza dell´auto. E´ necessario fare una politica diversa, che
vada incontro alle esigenze di chi è in difficoltà: con l´aiuto dei
parlamentari dell´area intendo proporre un incontro con l´Ania, Associazione
nazionale delle assicurazioni, perchè abbassino i costi. Avrebbero comunque il
loro guadagno, perchè recupererebbero gran parte di quel 50% che adesso non
riesce a pagare e a cui viene sequestrato il mezzo».
A questi dati si aggiungono i sequestri per guida senza patente, un
fenomeno sempre più diffuso, arrivati a 54 in questo primo scorcio del 2013, di
cui 43 stranieri.
I sequestri di capi d´abbigliamento privi di etichettatura sono stati
4, per un totale di 1.020 articoli.
In aumento anche le ditte sequestrate, che passano da 77 del primo
trimestre 2012 a 114 del primo trimestre 2013. Ne consegue l´aumento
dell´importo già incassato dal Comune dal pagamento dei verbali elevati e per
il dissequestro dei macchinari produttivi: nel primo trimestre l´entrata dal
sequestro dei capannoni oggetto dei controlli del Nucleo Interforze è stato in
tutto di 101.574, mentre nel 2013 è stato di 161.242 euro, 60mila euro in più. Di
questi 21.600 derivano dalla multa per non aver presentato la denuncia di
inizio attività, ben 136.100 (nel trimestre 2012 l´importo fu di 75.600
euro)dal dissequestro delle taglia e cuci e 3.542 dalle sanzioni per la
mancanza dell´agibilità dei locali.
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SISTEMA AUTO E ASSICURAZIONI: LA PROTESTA DEI CARROZZIERI |
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Roma, 15 aprile 2013 - Sorpresi
e indignati. Le reazioni degli autoriparatori e delle carrozzerie aderenti alla
Cna non si sono fatte attendere. E puntano l’indice sul pronunciamento
dell’Authority sulla Concorrenza e il Mercato (Agcm). Quest’ultima risponde
infatti all’interpello rivoltole da una compagnia assicurativa, relativo ad una
clausola sulla cessione del credito che la stessa compagnia intende inserire
nei suoi contratti di Rc auto; in quella, si criminalizza tutta la categoria
relegandola a ruoli e comportamenti fraudolenti.
“Sono oltre 400 le carrozzerie, prevalentemente artigiane, a Verona e
provincia. Da sempre coltivano un rapporto fiduciario con i propri clienti,
fondato su una sapiente esperienza e sulla cortesia che viene dall´amore per il
proprio lavoro, cercando talvolta soluzioni davvero su misura per conciliare le
esigenze del cliente e la disponibilità di periti e assicuratori”, difende
Ferdinando Marchi, segretario Cna Verona. “Un´arte che merita rispetto e
considerazione”, conclude. In disaccordo su tale pronunciamento, per la
categoria le motivazioni con cui l’Authority argomenta il dispositivo emanato
sono inaccettabili.
“È offensivo e inaccettabile da parte della categoria dei carrozzieri –
sostiene Cna Verona - che l’Authority
dando ragione al parere dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni
(Ivass) affermi che la limitazione della libertà contrattuale rappresenti un
rimedio per contrastare comportamenti fraudolenti in sede di riparazione e
quantificazione dei danni” .
Avallare le considerazioni dell’Ivass, (Istituto per la Vigilanza sulle
Assicurazioni) che sostengono che una presunta concentrazione di ruoli
nell’attività del carrozziere, in caso di cessione del credito, favorisca
fenomeni fraudolenti e speculativi, è paradossale. Chi dovrebbe decidere,
afferma Cna, cosa e come riparare ed il costo della riparazione se non il
soggetto che direttamente svolge queste normali attività di impresa?
Le Assicurazioni devono svolgere il proprio ruolo senza cercare di
guadagnare posizioni, introiti e margini a danno dei carrozzieri; a questi
ultimi si deve richiedere competenza, trasparenza e professionalità garantendo
il consumatore sul piano dell´appropriatezza e dell´equità dei servizi erogati
da tutto il sistema auto.
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TOYOTA PRIUS HYBRIDE: L’ESCLUSIVO PROGRAMMA TRIENNALE IBRIDO PLUG-IN HA DIMOSTRATO LA PROPRIA EFFICACIA. IL RISPARMIO NEI CONSUMI SI È ATTESTATO AL 46% |
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Roma, 15 Aprile 2013 - Si è
concluso ufficialmente il programma pilota triennale lanciato il 27 Aprile 2010
da Toyota, dal distributore di energia elettrica Edf e dalla città di
Strasburgo. I partner hanno reso noti i dati definitivi raccolti durante il
progetto, basato sull’utilizzo di veicoli ibridi plug-in Toyota nella città di
Strasburgo; obiettivo dell’iniziativa: promuovere la tecnologia ibrida plug-in
e incoraggiare lo sviluppo di infrastrutture pubbliche dedicate.
Durante il programma sono stati percorsi oltre 4 milioni di chilometri,
permettendo a questa tecnologia di raggiungere notevolissimi risultati in
termini di efficienza. Tra questi è opportuno citare:
Una riduzione media dei
consumi pari al 46% rispetto ai veicoli convenzionali di dimensioni
paragonabili a quelli utilizzati, con una frequenza di ricarica giornaliera
pari ad 1,1 volte al giorno.
Lo studio rivela come si
possa raggiungere una riduzione dei consumi fino al 70% in caso di una
frequenza di ricarica pari a 1,6 volte al giorno, per un risparmio stimato
intorno ai 1.400 Euro su base annuale.
Sviluppo di un’infrastruttura
dedicata con 145 punti di ricarica (9 nelle aree di parcheggio e 12 negli spazi
pubblici).
Il 60% delle operazioni di
ricarica si svolge presso il luogo di lavoro, mentre il 37% avviene preso le
proprie abitazioni. I punti di ricarica pubblici sono invece apprezzati dagli
utenti per le operazioni di ricarica supplementari. La programmazione della
ricarica comporta una riduzione delle emissioni di Co2 tra il 10 e il 15%.
Il costo medio di una
ricarica è di circa 0,30 Euro (tutto incluso).
Conclusioni -
I consumi hanno registrato una riduzione media del 46% rispetto ai
veicoli convenzionali dalle dimensioni paragonabili a quelle della Prius
Plug-in. Tale riduzione è stata ottenuta con una frequenza di ricarica pari a
1,1 volte al giorno.
Di fatto, il progetto ha dimostrato come gli utenti inclini a
operazioni di ricarica più frequenti abbiano beneficiato di una riduzione dei
consumi più consistente rispetto agli altri. Prendiamo l’esempio di una
frequenza di ricarica pari a 1,6 volte al giorno: con una guida suddivisa tra
un 40% in modalità ibrida e il 60% in modalità elettrica, l’utente raggiunge
una riduzione dei consumi di circa il 70% rispetto a quelli di un veicolo
convenzionale, pari ad un risparmio di € 7,1/100 km (1) nei costi di gestione,
oppure di € 1.400 in un anno, per una copertura stimata di circa 20.000 km
l’anno.
Il vantaggio derivante dall’utilizzo della Prius Plug-in si riflette in
maniera consistente anche sull’ambiente. La prolungata autonomia in modalità
elettrica ha permesso una riduzione delle emissioni di Co2 fino al 61% rispetto
a quelle di un veicolo convenzionale.
Michel Gardel, Vice President Communications, External and Environment
Affairs di Toyota Motor Europe, ha commentato: “Grazie alla collaborazione dei
cittadini di Strasburgo che hanno preso parte al progetto, Toyota ha potuto
raccogliere dati estremamente significativi che consentiranno l’ulteriore
sviluppo e diffusione della tecnologia Ibrida Plug-in. Toyota considera questa
tecnologia come la migliore soluzione di mobilità attualmente disponibile per
salvaguardare l’ambiente, oltre a rappresentare un ulteriore passo in avanti
verso la realizzazione di veicoli a Zero Emissioni. Il nostro intento è quello
di rendere i sistemi Ibridi Plug-in ad un numero sempre più ampio di clienti.”
La parola ai consumatori
I partecipanti al progetto
hanno apprezzato e sottolineato il piacere di guida di queste vetture.
M. Schoenhentz: “Quando sei in città, la modalità elettrica garantisce
un livello di silenzio davvero eccezionale. Si è trattato di un’esperienza di
guida incredibilmente piacevole.”
Non è stato difficile
adattare le proprie abitudini alle operazioni di ricarica quotidiana.
M. Duval: “Mi sono immediatamente abituato a ricaricare la batteria
appena necessario.”
Grazie a questa esperienza,
alcuni utenti si sono convinti dell’importanza della tecnologia Ibrida Plug-in.
M. Dietrich: “All’inizio ero un po’ scettico da tutta la tecnologia
presente sulla vettura e del fatto che si trattasse di un progetto
sperimentale, ma ero comunque curioso di vedere come sarebbe andata a
finire…che dire? Non ho mai riscontrato alcuna difficoltà!”
M. Dieudonné è uno degli
utenti rimasti più impressionati dal progetto e dai suoi contenuti tecnologici,
al punto che ha deciso di considerare l’acquisto di una Prius Plug-in.
“Mi piacerebbe portare il progetto a un livello successivo. All’inizio
lo abbiamo considerato come un banco di prova, ma ora posso dire che questa
esperienza ha fornito ottime indicazioni per un eventuale rinnovo del parco
auto. Stiamo attualmente considerando la possibilità di inserire alcuni veicoli
plug-in, e avrei addirittura intenzione di acquistarne uno per la mia
famiglia.”
La tecnologia Plug-in di Toyota -
I veicoli Ibridi Plug-in permettono di coniugare al meglio i vantaggi
tipici delle auto elettriche con quelli delle auto ibride. I veicoli ibridi
plug-in di Toyota adottano la stessa architettura di sistema della Prius
standard, beneficiando però di una batteria differente, ricaricabile attraverso
una sorgente di energia esterna (la rete domestica). Il veicolo è in grado di
spostarsi in modalità elettrica (Ev) senza produrre emissioni. Dovendo
percorrere lunghe distanze, è possibile impostare la modalità ibrida (Hv),
sfruttando la combinazione del motore termico e di quello elettrico, per
massimizzare le prestazioni e ridurre l’impatto ambientale. Tra gli altri fattori
a beneficio dell’utente è opportuno ricordare i costi di gestione ridotti,
strettamente collegati alla tecnologia ibrida di Toyota.
2012 – Commercializzazione della tecnologia Plug-in
Toyota ha lanciato la Prius Plug-in in Giappone all’inizio del 2012, un
lancio seguito dall’introduzione del modello anche in America Settentrionale e
in Europa. Ad oggi le vendite mondiali della Prius Plug-in si attestano a circa
31.000 unità.
L feedback raccolti durante il periodo di sperimentazione a Strasburgo,
sono stati utilizzati per lo sviluppo di questo modello, prima della sua
commercializzazione.
L’autonomia in modalità
elettrica è stata così estesa del 25%, raggiungendo i 25 km. Questa distanza
non rappresenta soltanto il livello perfetto in termini di autonomia e
prestazioni, ma coincide anche con l’80% degli spostamenti giornalieri
effettuati in media dai cittadini europei.
La modalità elettrica è stata
ottimizzata per consentire ai clienti di passare da una modalità all’altra con
l’utilizzo di un semplice pulsante. Una volta esaurita la carica della batteria
elettrica, la Prius Plug-in passa automaticamente in modalità ibrida. Tale
flessibilità di utilizzo permette agli utenti di non doversi preoccupare
dell’autonomia residua della vettura (a differenza dei veicoli puramente
elettrici). Tale caratteristica è risultata una delle più apprezzate dai
clienti.
L’utilizzo del cavo di
ricarica è stato facilitato grazie soprattutto alla riduzione del 26% del suo
peso.
Infine, la capacità di carico
è stata incrementata del 10% per garantire lo stesso volume di carico della
Prius standard (443 litri).
I Vantaggi per l’infrastruttura di ricarica -
Il progetto ha permesso a Edf di acquisire un vantaggio chiave nel
“mondo della mobilità elettrica”. Trattandosi di un leader mondiale nella
fornitura di energia elettrica, il gruppo può sfruttare in pieno la sua
esperienza in fatto di reti elettriche e le sue straordinarie capacità di
ottimizzazione delle infrastrutture.
Edf, con il supporto della società sussidiaria Electricité de
Strasbourg (Es Group), è stata capace di implementare nell’infrastruttura di
ricarica alcune caratteristiche estremamente efficienti messe a punto
appositamente per il progetto. Tra queste è opportuno citare il dispositivo che
attiva automaticamente la ricarica del veicolo nei periodi in cui è possibile
sfruttare tariffe più basse, riducendo ulteriormente le spese. Oltre a questo,
il servizio di controllo collegato alla rete internet, ha consentito agli
utenti di verificare i costi medi di una ricarica, che non superano i 30
centesimi di Euro.
Per rendere il sistema ancora più semplice, Edf e Sodetrel, altra
società controllata dal Gruppo, hanno sviluppato un’applicazione per smartphone
capace di geo-localizzare i punti di ricarica e di controllarne la
disponibilità.
Abbiamo inoltre ricevuto alcuni importanti feedback in merito al
processo di ricarica; gli utenti apprezzerebbero molto la disponibilità di un
cavo permanente collegato ai punti di ricarica domestici e a quelli presenti in
ufficio, oltre ad un cavo ausiliario da utilizzarsi presso i punti di ricarica
pubblici.
Michel Couture, Direttore della Divisione Mobilità Elettrica di Edf
Group, applaude ancora una volta questa fruttuosa collaborazione e le
informazioni raccolte in questa nuova materia: “I dati raccolti hanno
consentito a Edf di definire in maniera ottimale la propria offerta in termini
di servizi riservati alla mobilità, in linea con le aspettative dei nostri
clienti.”
Città e Comunità Urbana di Strasburgo -
Il programma dimostrativo triennale in partnership con Toyota e Edf ha
consentito alla Comunità di Strasburgo di raccogliere i feedback necessari allo
sviluppo di un’infrastruttura di ricarica pubblica. Grazie a questo
esperimento, i veicoli Ibridi Plug-in hanno ottenuto riconoscimenti positivi sull’intero
territorio. L’installazione di punti di ricarica pubblici permette di eliminare
la potenziale ‘ansia da autonomia’ da parte dei clienti, affiancandosi ai punti
di ricarica privati. Il progetto ha permesso inoltre una migliore comprensione
dell’impatto della ricarica di un veicolo sulla rete di distribuzione di
energia elettrica.
Oggi, la Comunità Urbana di Strasburgo vuole spingersi ancora oltre,
dedicandosi al nuovo progetto Crome (Cross Border Mobility for Electric
Vehicle). Sono infatti stati installati nuovi punti di ricarica conformi agli
standard europei per i veicoli elettrici, alcuni capaci di offrire una ricarica
completa in sole due ore. Questi punti consentiranno la ricarica dei veicoli
elettrici e di quelli plug-in.
Questo il commento di Alain Fontanel, Vice Sindaco di Strasburgo e Vice
Presidente delle Finanze e Responsabile della mobilità elettrica per la
Comunità Urbana di Strasburgo: “L’estensione del network deve rappresentare un
incentivo per i cittadini, e la sfida attuale risiede nella costruzione di una
griglia la cui densità sia sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti,
consentendo agli automobilisti di poter scegliere serenamente il mezzo di
trasporto migliore e più ecologico.”
(1) Calcoli basati su un prezzo
della benzina e dell’elettricità pari rispettivamente a Eur 1,64/L e Eur
0.12/kWh
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FORD INCREMENTA LA PRODUZIONE DI MOTORI ECOBOOST E LANCIA IL NUOVO ECOBOOST 1.5 |
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Colonia, 15 aprile 2013 – Ford
Motor Company ha annunciato il lancio di
un nuovo motore a benzina Ecoboost di cilindrata 1.5, che si aggiunge
all’offerta di motori efficienti della famiglia Ecoboost. Il motore 1.5
giocherà un ruolo strategico per Ford, i cui motori Ecoboost stanno incontrando
i favori del pubblico generando un’elevata domanda globale.
Con il lancio di questo motore efficiente, Ford raggiunge la capacità
produttiva globale di 1,6 milioni di unità Ecoboost all’anno. Entro la fine del
2013, sei impianti di produzione in Europa, Asia e Nord America produrranno
motori Ecoboost, il triplo rispetto al 2010.
La produzione dell’Ecoboost 1.5, il quinto della famiglia Ecoboost,
inizierà questo mese presso la moderna fabbrica Ford di Craiova, in Romania. La
produzione avverrà anche in altre fabbriche che saranno annunciate in seguito.
Il primo veicolo a essere dotato del nuovo motore sarà la nuova Mondeo, che
debutterà in Cina questo mese al Salone di Shangai 2013. Equipaggerà inoltre la
Fusion americana e, più avanti, la Mondeo destinata all’Europa.
Le tecnologie Ecoboost sono uno degli elementi chiave della strategia
Ford per la riduzione fino al 20% delle emissioni e dei consumi. Il nuovo
propulsore 1.5 si avvantaggia di tutte le tecnologie della famiglia Ecoboost,
come il turbo, l’iniezione diretta e la fasatura variabile delle valvole, per
garantire prestazioni, silenziosità e comfort.
Il motore 1.5 sarà inoltre strategico in quei paesi che offrono
vantaggi assicurativi per i veicoli dotati di motori di cilindrata inferiore ai
1500 centimetri cubici.
Il nuovo blocco in alluminio con doppio albero a camme del motore
Ecoboost 1.5 è dotato di alcune delle caratteristiche che hanno costruito il
successo dell’Ecoboost 1.0, come il collettore di scarico integrato nella
testata. Il nuovo motore offrirà livelli di cavalli e coppia simili a quelli
dell’attuale Ecoboost 1.6, ma con una maggiore efficienza e meno emissioni di
Co2. Il nuovo motore sarà il primo propulsore Ford a essere dotato di una
frizione per la pompa del liquido con controllo computerizzato, che abbassa
ulteriormente i consumi riducendo il tempo della
fase di riscaldamento del blocco. Il raffreddamento a liquido dell’aria
permette inoltre di immettere nel motore aria più fresca, migliorando
l’efficienza.
“La tecnologia Ecoboost ha cambiato il modo in cui le persone guardano
ai motori a benzina, e ha ricevuto un’accoglienza molto calorosa da parte del
pubblico,” ha dichiarato Joe Bakaj, Vice Presidente Ingegneria Motori, di Ford
Motor Company. “La nuova unità 1.5 porta avanti la nostra promessa di rendere i
motori sempre più efficienti riducendo anche i costi collegati alla cilindrata,
come quelli assicurativi.”
Ford ha venduto più di 600.000 motori Ecoboost dal 2009, anno in cui è
stato lanciato il primo modello, il V6 3.5. A questo si sono aggiunti il 2.0
nel 2000 e l’1.6 nel 2011. Successivamente è stato introdotto l’1.0, il Motore
dell’Anno 2012.
Entro la fine dell’anno l’80% dei veicoli Ford in tutto il mondo
saranno disponibili anche con gli efficienti motori Ecoboost.
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FORD CONTINUA L’ESPANSIONE DELLA GAMMA IN RUSSIA: A ELABUGA AL VIA LA PRODUZIONE DELL’EXPLORER ELABUGA, |
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Tatarstan,
Russia, 15 Aprile, 2013 – Ford Sollers, la joint venture russa tra Ford e Sollers, ha
annunciato l’inizio della produzione del Ford Explorer presso le strutture di
Elabuga, nella Repubblica del Tatarstan, nella Federazione Russa.
Il primo esemplare realizzato è un Ford Explorer
Sport di colore bianco frozen, un modello che arriva in Russia per la prima
volta, dotato di motore Ecoboost 3.5 V6 biturbo accoppiato a un cambio
automatico Selectshift a sei rapporti con comandi al volante. Il Ford Explorer
è dotato di cerchi da 20” e di uno stile inconfondibile, e per la prima volta
nella storia viene prodotto anche fuori dagli Stati Uniti. In precedenza i
componenti venivano prodotti negli Usa, nella fabbrica Ford di Chicago, e
utilizzati solo in fase di assemblaggio nei paesi in cui è presente questo
modello, come Russia, Messico, Canada e Arabia Saudita. L’explorer viene
attualmente esportato in oltre 60 paesi. Lo scorso marzo negli Usa, dove dal
1990 sono stati venduti 7 milioni di Explorer, le vendite di questo modello
sono cresciute del 33%.
“Ford Sollers ha lanciato, nell’ultimo anno,
cinque nuovi modelli destinati al mercato russo, Transit, S-max, Galaxy, Kuga
ed Explorer, e stiamo portando avanti il nostro ampliamento della gamma
implementando la produzione completamente locale del Ford Explorer,” ha
spiegato Ted Cannis, Presidente e Ceo di Ford Sollers. “La Russia si avvia a
diventare il primo mercato europeo e presenta un’enorme opportunità di
crescita,” ha aggiunto Cannis. “Prevediamo che in Russia il segmento Suv continuerà
a crescere, essendo questa linea molto apprezzata dai nostri clienti, che hanno
dimostrato di preferire l’immagine e le prestazioni di veicoli costruiti per
essere in grado di affrontare ogni tipo di condizione, sia metereologica che
ambientale.”
L’explorer è un veicolo leggendario, che
ridefinisce il concetto di Suv offrendo dinamiche di guida brillanti, un
sistema adattivo di ruote motrici, una ricca dotazione tecnologica, e
rifiniture di qualità superiore.
“Per celebrare questo momento importante lanciamo in Russia due
nuovi modelli di Explorer, lo Sport e l’Xlt, quest’ultimo un gradito ritorno.
L’explorer Sport è sviluppato appositamente per quei clienti che cercano il
carattere sportivo in un veicolo capace di affrontare anche i percorsi
I comunicati stampa e le
immagini sono disponibili su www.Fordmedia.eu Seguici su
www.Facebook.com/forditalia, www.Twitter.com/forditalia ,
www.Youtube.com/forditalia
fuoristrada, ma senza rinunciare all’eleganza, mentre
l’Xlt torna come allestimento base,” ha spiegato Adil Shirinov, Direttore
Esecutivo e Chief Operating Officer di Ford Sollers.
La produzione di veicoli Ford a Elabuga è iniziata nel
2012. La struttura produce il Transit, la Kuga, la S-max, il Galaxy e, da oggi,
l’Explorer. “Ogni veicolo Ford prodotto a Elabuga è sottoposto ai più rigorosi
controlli di qualità, secondo gli standard mondiali Ford,” ha spiegato Ted
Cannis. Gli Explorer prodotti a Elabuga raggiungeranno i medesimi livelli di
accuratezza costruttiva di quelli prodotti nelle fabbriche Usa, da cui sono
derivati i modelli per la realizzazione della linea di assemblaggio russa. Il
Ford Production System, implementato in 65 strutture Ford in tutto il mondo,
permette di adattare con grande rapidità la capacità produttiva alla domanda,
portando inoltre i vantaggi, in termini di investimento, di una progettazione
globale.
Aggiungendo la Focus e la Mondeo prodotte a Vsevolozhsk,
vicino a San Pietroburgo, Ford Sollers produce al momento sette diversi veicoli
destinati al mercato russo. Oltre al nuovo Sport e all’Xlt, in Russia
l’Explorer è già disponibile nella versione Limited.
Ford
Sollers continua a aumentare la propria forza lavoro a Elabuga per accompagnare
la crescita della produzione: la fabbrica al momento conta 1500 dipendenti, ai
quali se ne aggiungeranno 500 tra tecnici, operatori e ingegneri, che
seguiranno la produzione dell’Explorer. La fabbrica di Chicago continuerà a
produrre l’Explorer destinato al mercato nordamericano e all’esportazione in
oltre 60 paesi in tutto il mondo.
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VOLVO INTRODUCE IN ANTEPRIMA MONDIALE LA TECNOLOGIA A INIEZIONE NELLA NUOVA FAMIGLIA DI MOTORI VEA |
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Bologna, 15 aprile 2013 - La nuova famiglia di propulsori di Volvo
denominata Vea (Volvo Engine Architecture) sarà lanciata questo autunno insieme
alla tecnologia i-Art - un´anteprima mondiale che contribuisce alla riduzione
dei consumi nei nuovi motori diesel.
Sfruttando il ritorno di pressione di ciascun iniettore del carburante
invece che utilizzare il tradizionale sensore di pressione singolo nel common
rail, la tecnologia i-Art consente di monitorare costantemente e adattare
l´iniezione di carburante per ogni combustione in ciascuno dei quattro
cilindri.
"Aumentare la pressione nel canale di alimentazione arrivando
addirittura a 2.500 Bar, introducendo al tempo stesso la tecnologia i-Art, può
essere considerata la seconda fase della rivoluzione del diesel. Si tratta di
una svolta fondamentale paragonabile a quando abbiamo inventato il
rivoluzionario sensore lambda per il convertitore catalitico, nel 1976. Ancora
una volta Volvo è protagonista di un´innovazione a livello mondiale," ha
dichiarato Derek Crabb, Vice President della divisione motori di Volvo.
Ha poi aggiunto: "Ciascun iniettore monta nella parte superiore un
piccolo computer che monitora la pressione di iniezione. Utilizzando questa
informazione, il sistema auto-adattante i-Art assicura che venga iniettata la
quantità ideale di carburante durante ciascun ciclo di combustione."
Abbinando una pressione di iniezione più elevata alla tecnologia i-Art
è possibile offrire al cliente un motore con consumi ottimizzati, emissioni
notevolmente più basse e prestazioni elevate, accompagnate da un
"suono" allo scarico possente.
Lancio nell´autunno del 2013 -
Volvo prevede di lanciare la nuova Volvo Engine Architecture
nell´autunno del 2013. Con la Vea, Volvo introdurrà anche un nuovo cambio
automatico a 8 velocità che contribuirà a rendere più morbida la trazione e a
raggiungere l´eccellenza nell´economia dei consumi.
Il diesel common rail e l´unità benzina a iniezione diretta faranno
parte della nuova gamma motori e modelli.
Particolare attenzione e flessibilità nella gestione della
turbocompressione potranno essere utilizzati per adottare differenti tarature e
caratteristiche atte creare una gamma flessibile e in grado di coprire tutte le
tipologie di motore, dalle versioni a basso consumo fino a quelle con potenza e
coppia elevate. Al fine di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, le
prestazioni di alcuni propulsori verranno potenziate attraverso
l´elettrificazione o altre tecnologie di punta.
"I nuovi motori aumenteranno il piacere di guida grazie alla loro
risposta brillante abbinata a un´estrema scorrevolezza e alla morbida
progressione della nuova trasmissione automatica a 8 velocità," ha
spiegato Derek Crabb.
I V8 sono dinosauri -
"Realizzeremo motori più piccoli e più intelligenti, così potenti
da fare dei V8 dei veri e propri dinosauri. Le nostre unità a quattro cilindri
offriranno prestazioni superiori a quelle delle attuali unità a sei cilindri e
consumi inferiori a quelli dei motori a quattro cilindri oggi presenti sul
mercato. Inoltre, l´elettrificazione porterà i valori della potenza erogata a
livelli oggi riservati ai V8," conclude Derek Crabb.
I motori saranno costruiti presso lo stabilimento Volvo più avanzato
dal punto di vista tecnologico che si trova a Skövde, in Svezia.
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TRASPORTI: 13 NUOVI AUTOBUS URBANI PER IL TPL FVG |
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Trieste 15 aprile 2013 - La Regione potrà acquistare, per destinarli
quindi al servizio di trasporto pubblico locale, sino a 13 nuovi
autobus urbani grazie ad un intervento del ministero
dell´Ambiente che nel 2011 ha istituito un programma di
finanziamenti per il miglioramento della qualità dell´aria.
Alla Regione Friuli Venezia Giulia - che l’ 11 aprile su proposta
dell´assessore alle Infrastrutture ha provveduto ad approvare i
relativi atti di gara - sono stati complessivamente assegnati
3,337 milioni di euro nell´ambito di un fondo nazionale pari a
140 milioni di euro.
Il disciplinare di gara prevede l´acquisto di sette autobus di
lunghezza compresa tra i 7,60 e gli 8 metri e di 6 bus urbani di
lunghezza compresa tra i 10,30 ed i 10,90 metri.
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TRASPORTI: CONFERMATA LIBERA CIRCOLAZIONE FORZE ORDINE SU TRENI FVG |
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Trieste, 15 aprile 2013 - Grazie
ad una spesa annua di 200 mila euro la
Regione assicurerà anche in futuro la libera circolazione sui
treni Fvg del personale delle forze dell´Ordine.
Se, infatti, sin qui la libera circolazione degli appartenenti
alle forse dell´Ordine era regolata da un sistema sperimentale
messo in atto tra Regione e Trenitalia, ora grazie ad una
delibera approvata l’ 11 aprile dalla Giunta regionale su proposta
dell´assessore alle Infrastrutture si passa ad un cosiddetto
"regime ordinario", che scatterà dal prossimo 1 maggio.
La cifra di 200 mila euro fissata tra Regione e Trenitalia tiene
conto delle analisi dei dati raccolti da Trenitalia nel periodo
giugno 2010-dicembre 2012.
Della libera circolazione sui treni dedicati al trasporto
pubblico regionale potranno godere - per motivi di servizio ma
più in generale allo scopo di garantire un maggiore tasso di
sicurezza agli utenti del mezzo ferroviario - il personale della
Polizia di Stato, dell´Arma dei Carabinieri, del Corpo della
Guardia di Finanza, della Polizia penitenziaria, dei Forestali
della Regione e dello Stato, delle Capitanerie di Porto, delle
Polizia locali (nell´ambito dei rispettivi territori comunali) e
dei Vigili del Fuoco, nonché gli ispettori del Lavoro.
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FRECCIAROSSA 1000, IL SUPERTRENO FS TUTTO ITALIANO PRESENTATO AL CAPO DELLO STATO |
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Roma, 15 aprile 2013 - Il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ha inaugurato oggi a Roma il village Frecciarossa 1000, allestito in
Piazza del Popolo per presentare ai romani il treno ad altissima velocità del
21esimo secolo di Ferrovie dello Stato Italiane. Ad accoglierlo, il Presidente
e l’Amministratore Delegato del Gruppo Fs Italiane Lamberto Cardia e Mauro
Moretti.
Dopo aver visitato il modello a grandezza naturale del nuovissimo
gioiello tecnologico, interamente made in Italy, il Capo dello Stato ha rivolto
un riconoscimento alle maestranze delle ditte costruttrici del “supertreno”,
Ansaldobreda e Bombardier, a una rappresentanza di ferrovieri Trenitalia, al
lavoro italiano e alla professionalità dedicata alla realizzazione di questa
eccellenza italiana nel mondo.
Il Frecciarossa 1000 sarà visitabile in Piazza del Popolo fino a
martedì 16 aprile.
Il primo esemplare del supertreno, che Fs Italiane ha voluto dedicare a
Pietro Mennea, è uscito dallo stabilimento Ansaldobreda di Pistoia lo scorso 26
marzo. Celebrerà e continuerà a far correre, in Italia e in Europa, il nome
dell’italiano più veloce di sempre.
I nuovi convogli commissionati da Trenitalia ad Ansaldobreda e
Bombardier sono 50, per un investimento di circa un miliardo e 500 milioni di
euro.
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FRECCIAROSSA 1000: UN GIOIELLO MADE IN ITALY |
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Roma, 15 aprile 2013 - Ridurrà i
tempi di viaggio: Roma Tiburtina - Milano Rogoredo in 2 ore e 15 minuti. Potrà
correre su tutte le reti Av europee. Soluzioni tecnologiche di ultima
generazione garantiranno sicurezza, affidabilità, comfort e silenziosità.
Migliori performance in risparmio energetico
Frecciarossa 1000 sarà un treno bidirezionale a trazione multitensione
di nuova generazione. A composizione bloccata e potenza distribuita, per
sfruttare al meglio l’aderenza anche in condizioni climatiche avverse, sarà in
grado di raggiungere la velocità massima record di 400 km/h, con accelerazione
allo spunto di 0,7 m/s².
Sarà anche dotato di un controllo per singolo asse motore, per la
massima ridondanza possibile.
Interoperabilità
Frecciarossa 1000 sarà il primo treno Av europeo completamente
interoperabile -
Grazie alle caratteristiche tecniche innovative e sofisticate - sarà un
treno multitensione conforme alle Specifiche Tecniche europee di
Interoperabilità (Sti) - non conoscerà, infatti, frontiere e potrà viaggiare su
tutte le reti Av d’Europa (Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Olanda
e Belgio), superando le limitazioni di carattere infrastrutturale, in
particolare le differenti alimentazioni elettriche e i diversi tipi di
segnalamento.
A tale scopo, cabina di guida e isola elettronica del Frecciarossa
1000, sono progettate e sviluppate con concetti modulari che consentiranno di
dialogare con i diversi sistemi tecnologici installati nei vari Paesi e,
soprattutto, di passare, in maniera rapida ed efficace, da una soluzione all’altra.
Sostenibilità ambientale -
Sarà il treno più veloce mai prodotto in serie in Europa, il più
silenzioso, quello con minori vibrazioni e a più alto contenimento di impatto
ambientale. La ridotta resistenza aerodinamica, frutto di simulazioni e studi
condotti in galleria del vento, limita infatti consumo energetico e rumore.
Confort e qualità -
I parametri di comfort, valutati attraverso modelli matematici e
simulazioni su banchi prova, saranno in assoluto i più elevati per convogli Av
di nuova generazione.
Tutte soluzioni innovative che portano benefici globali: a livello di
sistema, per il passeggero, per l’operatore del servizio e per il gestore
dell’infrastruttura. L’ambientazione delle zone interne è studiata per
integrare eleganza, comodità e funzionalità, ottimizzando gli spazi.
Non solo velocità, ma anche comfort, qualità e sicurezza.
I carrelli del Frecciarossa 1000 sono dotati di sospensioni attive che,
compensando a bordo le accelerazioni centrifughe dell’Av, permettono di
ottimizzare il comfort del viaggio alle alte velocità.
I parametri di comfort, valutati attraverso modelli matematici e
simulazioni su banchi prova, saranno in assoluto i più elevati per convogli Av
di nuova generazione.
Tutte soluzioni innovative che portano benefici globali: a livello di
sistema, per il passeggero, per l’operatore del servizio e per il gestore
dell’infrastruttura. L’ambientazione delle zone interne è studiata per
integrare eleganza, comodità e funzionalità, ottimizzando gli spazi.
Frecciarossa 1000 permetterà di scegliere tra 4 livelli di servizio -
Executive, Business, Premium e Standard - oltre alla Sala Meeting in Executive
e ai “salottini vis a vis” in Business e in Premium.
Insonorizzazione acustica, illuminazione a led e climatizzazione
ambientale, ristorazione, accesso per persone a ridotta mobilità, monitor di
bordo e prese di corrente per Pc.
Tutto è progettato con soluzioni d’avanguardia e innovative per offrire
un ineguagliato livello di comodità. L’executive offrirà il top
dellaqualitàedelcomfort con12 poltrone singole reclinabili e girevoli, così da
poter personalizzare la posizione a seconda della direzione di viaggio o per
creare un salottino. Per chi, invece, mette al primo posto il relax e la
tranquillità, il livello Business proporrà l’Area del Silenzio.
Fruibilità degli spazi, ampiezza dei corridoi, numero di porte
(accesso/uscita) e ergonomia dei sedili saranno i migliori sul mercato.
Anche dal punto di vista della connettività wi-fi, il Frecciarossa 1000
sarà dotato di sistemi informatici di ultima generazione e metterà a
disposizione del viaggiatore nuove tecnologie web e multimedialità in tempo
reale e in ogni situazione di tracciato.
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