|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Maggio 2013 |
 |
|
 |
ENAC PRESENTA A ISTITUZIONI, OPERATORI DEL SETTORE E STAMPA IL RAPPORTO E BILANCIO SOCIALE SULLE ATTIVITÀ DELL’ENTE NEL 2012 - ILLUSTRATO ANCHE IL DOSSIER ECONOMICO - DIRETTA STREAMING DELL’EVENTO SU ENAC CHANNEL SU YOUTUBE |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 maggio 2013 - Presso la Biblioteca del Senato, lo scorso 10 maggio il Commissario Straordinario dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Vito Riggio, e il Direttore Generale Alessio Quaranta hanno presentato a Istituzioni, operatori del settore e stampa, il Rapporto e Bilancio Sociale 2012 relativi alle attività svolte dall’Ente nel corso dell’anno. È stato inoltre illustrato anche il Dossier economico sui Contratti di Programma in deroga stipulati nel 2012 con le società di gestione degli aeroporti di Roma, Milano e Venezia, e sulla trasparenza delle tariffe sul biglietto aereo. L’incontro, aperto dall’indirizzo di saluto del Presidente del Senato Pietro Grasso, è proseguito con la relazione presentata dal Commissario Straordinario Vito Riggio che ha sintetizzato le attività principali svolte dall’Enac nel corso dell’anno di riferimento, facendo anche una panoramica sull’andamento del settore in ambito internazionale. Si sono succeduti quindi gli interventi di Massimo Garbini, Amministratore Unico dell’Enav; Gabriele Del Torchio, per conto di Assaereo; Fabrizio Palenzona, Presidente di Assaeroporti. Le conclusioni sono state affidate al Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, che ha illustrato anche gli interventi più urgenti da attuare per il rilancio del settore. Ha partecipato ai lavori anche il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio. Quest’anno, per la prima volta, i lavori sono stati trasmessi in diretta streaming su Enac Channel su Youtube, al seguente link: http://www.Youtube.com/user/enacchannel/feed Su Enac Channel saranno a breve visibili i video degli interventi. Il Rapporto e Bilancio Sociale 2012, il Dossier Economico e la Relazione di Sintesi verranno pubblicati in versione integrale sul portale dell’Enac www.Enac.gov.it. Si rimanda a queste pubblicazioni per l’analisi completa delle attività 2012. La presentazione del Rapporto e del Bilancio Sociale Enac rappresenta dal 2007 un importante appuntamento istituzionale con cui l’Ente fornisce annualmente un quadro sullo stato di salute del trasporto aereo, sottolineando gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere nel settore ed evidenziando, al tempo stesso, i punti di criticità, ancora da risolvere del comparto. Di particolar rilievo nell’ambito delle numerose attività svolte dall’Enac nel 2012, è stata l’attività collegata alla conclusione dei Contratti di Programma in deroga con le società di gestione degli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, Milano Malpensa e Linate e Venezia. Data la rilevanza, a questo argomento e alla trasparenza delle tariffe nel biglietto aereo, l’Enac ha dedicato quest’anno un apposito approfondimento da titolo Dossier economico. Dossier Economico I Contratti Di Programma Stipulati tra l’Enac e i singoli gestori, i Contratti di Programma sono uno strumento di regolazione economica per la determinazione delle tariffe aeroportuali con il quale i singoli soggetti si danno diritti e obblighi. Anche a seguito del cambiamento del quadro normativo nazionale, che nel 2012 ha visto la costituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti, e in attesa dell’avvio dell’Autorità, l’Enac ha portato avanti le istruttorie relative ai Contratti di Programma per gli scali di Olbia, Bergamo e Genova. Nel 2012, inoltre, l’Ente ha portato a termine la stipula dei tre Contratti di Programma in deroga con la società Sea per gli aeroporti milanesi, con la società Aeroporti di Roma per gli aeroporti della Capitale e con la società Save per l’aeroporto di Venezia. Dal punto di vista degli investimenti, il Contratto di Programma relativo ad Aeroporti di Roma prevede investimenti pari a circa 2,5 miliardi di Euro nel breve-medio termine (nei prossimi 10 anni) e pari a circa 12 miliardi fino alla scadenza della concessione. Gli investimenti previsti nei prossimi 10 anni per gli aeroporti milanesi da parte di Sea sono circa 1,5 miliardi di Euro e per lo scalo di Venezia circa 600 milioni da parte di Save. L’enac ha, dunque, ad oggi, stipulato 10 Contratti di Programma, arrivando a coprire circa il 78% dell’intero traffico nazionale. La Trasparenza Delle Tariffe Nel Biglietto Aereo In un’ottica di servizio e trasparenza del settore, l’Enac ha dedicato un approfondimento alle componenti del prezzo di vendita del biglietto aereo che sono numerose e di diversa natura. Al momento dell’acquisto, infatti, l’utente deve essere messo nelle condizioni di individuare il costo del servizio che in quel momento si appresta a richiedere, nell’esposizione sia del prezzo finale, sia degli elementi essenziali di cui si compone il prezzo del biglietto: • tariffa aerea passeggeri o merci, denominata “fare”; • tasse (addizionale comunale e ministeriale) Hb; • imposta sul valore aggiunto calcolata sui diritti aeroportuali Fn; • diritti aeroportuali (diritto di imbarco It, tariffa ministeriale per i controlli di sicurezza sul bagaglio da stiva Ex, integrazione al diritto di imbarco per i controlli di sicurezza sui passeggeri e sul bagaglio a mano Vt, diritto per l’assistenza ai passeggeri con mobilità ridotta Mj); • altri diritti, tasse o supplementi quali ad esempio il sovrapprezzo carburante (fuel surcharge) Yq e la commissione per il servizio di vendita del biglietto Yr. In questa sezione del Dossier vengono enunciate e analizzate le voci che compongono il biglietto aereo, mettendo a confronto tratte tradizionali e low cost, comunitarie e internazionali. Nel Dossier vengono riportati varie comparazioni a cui si rimanda per una quadro completo. Rapporto E Bilancio Sociale 2012 7 sono i capitoli che costituiscono il Rapporto: La Regolazione Economica; La Pianificazione Aeroportuale; La Safety; La Security; La Regolazione Dello Spazio Aereo; L’ambiente; L’attività Internazionale. In appendice è pubblicato il Bilancio Sociale 2012 suddiviso in 15 schede che, anche attraverso dati e grafici, ripercorrono e sintetizzano le azioni attuate dall’Ente e i risultati conseguiti. Il Rapporto si apre con l’introduzione del Commissario Straordinario Vito Riggio che partendo dai dati di traffico, ripercorre le attività principali svolte dall’Ente come, ad esempio, la consegna al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della proposta del Piano Nazionale per gli Aeroporti, frutto di un lavoro che ha coinvolto Regioni, Enti territoriali e operatori, e la stipula dei tre importanti contratti di programma in deroga con le società di gestione dei sistemi di Roma e Milano e dello scalo di Venezia. Il 2012 è stato caratterizzato da una leggera flessione del numero dei passeggeri trasportati -1,3% rispetto al 2011, in un contesto di forte crisi economica globale di cui anche il trasporto aereo ha risentito. Una flessione più significativa, pari a -3,37% rispetto all’anno precedente, si è registrata nel numero dei movimenti, con i quali le compagnie aeree hanno razionalizzato il load factor dei propri voli. La Regolazione Economica (Cap. 1) Compagnie Aeree Nazionali Nel 2012 l’Enac, che ai sensi della normativa vigente, regolamento (Ce) n. 1008/2008, può rilasciare, respingere, revocare o sospendere una licenza di esercizio, ha condotto una verifica sulle condizioni economico-finanziarie dei vettori nazionali. Le principali difficoltà che i vettori italiani hanno dovuto affrontare nel 2012, legate a elementi congiunturali amplificati dalla perdurante crisi economica, hanno posto in evidenza i limiti strutturali del comparto dell’aviazione civile. In particolare, le compagnie italiane si sono dovute confrontare con la frammentazione di una quota di mercato già di per sé ristretta, con la competizione delle low cost, dei charter e dei concorrenti tradizionali, che hanno reso necessari interventi di razionalizzazione su strutture aziendali con costi operativi alti, limitata redditività, ricorso frequente a finanziamenti a breve e bisogno di liquidità. Le difficoltà del settore sono risultate più traumatiche per alcuni vettori nazionali, con criticità che hanno portato in un caso alla sospensione della licenza della compagnia Wind Jet, e in un altro al rilascio di una licenza provvisoria a Blue Panorama, in vista di una ristrutturazione aziendale con l’ausilio dell’istituto del concordato preventivo in continuità. Nel 2012, con il rilascio della licenza a un nuovo vettore, New Livingston, si è tuttavia confermato il permanere dell’interesse da parte degli investitori verso il settore del trasporto aereo. Il numero degli aeromobili della flotta italiana a fine 2012 era costituito da 296 aeromobili di cui il 76% per tratte a medio raggio - A320, B737, Md80, etc. Con un aumento del numero totale di aeromobili del 16,5% rispetto al 2011. La Pianificazione Aeroportuale (Cap. 2) Nel 2012 l’Enac ha presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta di Piano Nazionale degli Aeroporti e, in base alle ipotesi pianificate, ha avviato contestualmente le attività per la Vas, Valutazione Ambientale Strategica. Nella stesura finale della proposta di Piano, la logica di lavoro seguita consiste nel riconoscimento di due distinti livelli che hanno reso possibile l’individuazione degli obiettivi, delle azioni e degli ambiti interessati dai loro possibili effetti: • strategico, che riguarda tutte quelle scelte di Piano aventi rilevanza sul sistema aeroportuale nel suo complesso; • operativo, che riguarda tutte quelle indicazioni atte a dettagliare le modalità e le soluzioni attraverso le quali conseguire il disegno strategico assunto. Inaugurazione Delle Nuove Aerostazioni Di Lampedusa E Pantelleria Il 2012 ha visto il termine dei lavori di riqualificazione degli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria con l’inaugurazione delle nuove aerostazioni. Gli interventi sono stati realizzati anche grazie a 50 milioni di Euro di premialità che l’Enac ha ricevuto dall’Unione europea, proprio per l’efficacia degli investimenti e dei progetti concretizzati prima sugli altri scali. Gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria, oltre a rispondere agli standard europei in termini di sicurezza e qualità, hanno ora anche infrastrutture avanzate dal punto di vista tecnologico, impianti mirati al contenimento dell’impatto acustico, sistemi di mitigazione ambientale e all’avanguardia nell’approvvigionamento energetico. La Safety (Cap. 3) Nel capitolo dedicato alla safety, intesa come l’insieme delle azioni dedicate alla sicurezza del volo sotto molteplici aspetti, l’Enac fornisce anche un rendiconto delle funzioni svolte. Tra le varie attività del 2012, ricordiamo, a titolo di esempio, la pubblicazione dello State Safety Programme e dell’Enac Safety Plan. Quest’ultimo, in particolare, è il piano attuativo delle indicazioni contenute nello State Programme. In esso sono integrate le azioni dell’Enac in materia di safety, così da orientare le attività di regolazione, certificazione, sorveglianza e promozione nei diversi ambiti di competenza dell’Ente. Attività Di Certificazione 2012: L’enac svolge attività relative ai processi di certificazione e sorveglianza e garantisce il mantenimento degli standard previsti dalla normativa nazionale e internazionale. Le attività di certificazione e sorveglianza vengono svolte da team di sorveglianza e le verifiche vengono condotte alla presenza di rappresentanti delle organizzazioni. L’elenco completo delle certificazioni è contenuto sia nella Relazione di Sintesi, sia nel Rapporto. Handling Nel 2012 altri scali si sono aggiunti a quelli già liberalizzati sui quali è consentito il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra (handling), aprendo il mercato alla competizione tra gli operatori del settore. Aeroporti liberalizzati: Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Catania, Cagliari, Lamezia Terme, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia e Verona. Nel 2012 sono stati effettuati 38 rilasci di certificati di prestatori di servizi di assistenza a terra, 16 revoche e 2 sospensioni. Imprese Certificate L’enac, con le proprie strutture centrali e territoriali, svolge l’attività di sorveglianza continua sulle imprese aeronautiche attraverso lo strumento del Piano Nazionale di Sorveglianza sulle Imprese. Il programma prevede, tra l’altro, due principali tipologie di attività ispettive: • audit di sistema che consiste in verifiche ispettive condotte sull’organizzazione, sulle infrastrutture, sul personale, sulle attrezzature, sulle documentazioni e sulle procedure, al fine di verificarne la rispondenza ai requisiti di certificazione; • audit di processo/prodotto che vengono effettuati per verificare le effettive condizioni di svolgimento dei processi tecnici e operativi; in particolare sugli aeromobili tali audit sono condotti durante le manutenzioni, nel corso delle brevi soste in rampa in attesa di imbarcare i passeggeri e nel corso dei voli di linea. Nel 2012 sono state certificate 883 imprese (Nel Rapporto l’elenco completo). Programma Acam (Aircraft Continuing Airworthiness Monitoring) Attraverso il programma Acam, avviato nel 2011 l’Enac garantisce l’attività di monitoraggio dello stato di aeronavigabilità della flotta aerea Nazionale. Nell’anno 2012 sono state effettuate 268 ispezioni. Con il programma Acam la certificazione diretta del singolo aeromobile è sostituita dal monitoraggio della flotta nazionale mediante verifiche a campione su elementi chiave di rischio. Programma Safa (Safety Assessment Of Foreign Aircraft) Il programma Safa consiste in ispezioni di rampa agli aeromobili in transito negli aeroporti nazionali e fa parte del programma di sicurezza della Comunità europea. Nel corso del 2012 sono state realizzate 857 ispezioni di cui 498 a aeromobili di Paesi Ue e 359 a aeromobili di Paesi extra Ue Programma Sana (Safety Assessment Of National Aircraft) Nel 2012 è proseguita l’attività ispettiva del programma Sana, la versione nazionale del programma di ispezioni di rampa Safa, applicabile agli aeromobili impiegati dai vettori nazionali, che ha tuttavia subito una riduzione all’avvio del Programma Acam. Nel 2102 sono state effettuate 219 ispezioni, 187 sono gli aeromobili ispezionati, 29 gli operatori. Wildlife Strike Per wildlife si intende l’impatto violento tra un aeromobile e uno o più volatili o altre specie di fauna selvatica, con conseguenze più o meno gravi, sia in termini di sicurezza della navigazione che di costi economici correlati all’evento. Per quanto riguarda l’anno 2012, si sono registrati 906 episodi di wildlife strike. La Security (Cap. 4) L’enac, quale unica autorità responsabile del coordinamento e del monitoraggio dell´attuazione delle norme fondamentali comuni in tema di sicurezza, nell’accezione di security, assicura la redazione, l´attuazione e l´aggiornamento del Programma Nazionale per la Sicurezza dell´aviazione civile (Pns) e del Programma Nazionale per il controllo di Qualità della sicurezza dell´aviazione civile. Nel 2012 l’Enac ha terminato la sperimentazione condotta nel periodo 2010-2011 con diverse tipologie di security scanner su alcuni aeroporti nazionali. Lo scorso anno, con una scelta condivisa con il Ministero dell’Interno e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Enac ha acquistato 4 security scanner del tipo L3 Provision Adt. A partire dal primo semestre 2013, 2 dispositivi saranno operativi sull’Aeroporto di Roma Fiumicino, e 2 sull’Aeroporto di Milano Malpensa. La Regolazione Dello Spazio Aereo (Cap. 5) Quella della regolazione dello spazio aereo è una competenza relativamente recente dell’Enac. Con l’iniziativa del Cielo Unico Europeo, infatti, sono state assegnate all’Ente le funzioni di regolazione tecnica, controllo, certificazione e rilascio delle licenze in materia di fornitura dei Servizi della Navigazione Aerea, portando a compimento il processo di adeguamento legislativo e normativo che richiedeva l’esistenza, in ambito nazionale, di un unico soggetto regolatore dell’aviazione civile italiana, che fosse distinto e separato rispetto al fornitore dei servizi di navigazione aerea. Nel 2012 l’Enac ha: • rilasciato 116 licenze di Controllore del Traffico Aereo (Cta prima emissione); • rilasciato 67 licenze di Studente Cta (S-cta prima emissione); • revisionato 213 licenze Atcl (Air Traffic Controller License); • aggiornato 393 licenze Atcl; • convertito 1 licenza Atcl; • rilasciato 394 licenze di operatore Fis. L’ambiente (Cap. 6) La riduzione dell’impatto ambientale, sia a livello globale che locale, rappresenta una delle principali sfide per il settore dell’aviazione al fine di perseguire l’obiettivo della crescita sostenibile. In questo contesto, l’Enac, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha perseguito le linee di intervento relative all’impegno per attività e investimenti su fonti rinnovabili (sugli aeroporti direttamente gestiti di Pantelleria e Lampedusa) e risparmio energetico. Tra le diverse attività svolte dall’Ente nel settore della sostenibilità ambientale, nel 2012 è stata avviata la procedura di gara per l’individuazione del fornitore del servizio di diagnosi e certificazione energetica dei 15 aeroporti nazionali dell’Obiettivo Convergenza che verrà eseguito nel corso del 2013. L’attività Internazionale (Cap. 7) Il ruolo svolto dall’Enac nell’ambito delle maggiori organizzazioni internazionali dell’aviazione civile è quello di rappresentare l’Italia. Gli ambiti di partecipazione riguardano tutti gli aspetti relativi al trasporto aereo, come aeroporti, safety, spazio aereo, security, ambiente, economia. L’enac, oltre che nella Commissione europea e nell’Easa (Agenzia europea per la sicurezza del volo), è membro italiano stabile in vari organismi internazionali. Inoltre, l’Enac fa parte dell’organo di governo di Eurocontrol, organizzazione civile e militare europea deputata alla gestione del traffico aereo, e di quello di Ecac – Conferenza europea dell’Aviazione Civile – dove è rappresentato in numerosi gruppi di lavoro. L’enac partecipa al Comitato di Sicurezza Aerea della Commissione europea che si occupa, tra l’altro, della gestione del programma Safa e prende parte a diversi gruppi di lavoro che mirano a standardizzare l’attività di vigilanza. Bilancio Sociale Con il Bilancio Sociale, giunto alla 4a edizione, come spiega il Direttore Generale Alessio Quaranta nell’introduzione, l’Enac dà volontariamente conto ai cittadini, al pubblico di riferimento e alle Istituzioni del proprio impegno e delle azioni realizzate nell’anno trascorso. Nel documento vengono analiticamente illustrate le attività svolte a favore dello sviluppo del settore, a garanzia della sicurezza dei voli, dell’efficienza degli aeroporti, della tutela dei diritti dei passeggeri, con particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità, del rispetto del diritto dei cittadini di poter circolare e della salvaguardia dell’ambiente. Il Bilancio è composto da 15 schede che riportano, oltre alle informazioni proprie della Mission dell’Enac, anche dati sulle risorse umane dell’Ente, sulle risorse finanziarie, sugli investimenti infrastrutturali, in base al principio della massima trasparenza amministrativa. I Diritti Dei Passeggeri L’enac è l’organismo responsabile della corretta applicazione dei Regolamenti (Ce) 261/2004 e 1107/2006, relativi rispettivamente alle tutele previste in caso di disservizi nel trasporto aereo e ai diritti dei passeggeri a mobilità ridotta, ed ha il potere di irrogare sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti inadempienti. Nel 2012 sono stati registrati dalle strutture dell’Enac 3.439 moduli di reclamo di cui, 3.151 relativi alla violazione del Regolamento 261/2004, 62 relativi alla violazione del Regolamento 1107/2006 e 226 su altre segnalazioni. L’impegno dell’Ente a favore dei diritti di coloro che hanno disabilità o ridotta mobilità (Prm) ha visto nel mese di maggio l’avvio di una campagna informativa “Mobilità nella disabilità”, con il coinvolgimento di compagnie aeree, gestori aeroportuali e associazioni, sull’appropriato utilizzo dell’assistenza speciale gratuita in volo e in aeroporto. A dicembre, inoltre, è stata presentata, ed è attualmente scaricabile, un’applicazione multimediale, disponibile in 4 lingue, dal titolo Enac Prm, con indicazioni pratiche per la richiesta dell’assistenza speciale e scaricabile gratuitamente dalle più comuni piattaforme informatiche. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VENETO, BOLLO AUTO: STOP DI DUE MESI AL SISTEMA GESTIONALE INFORMATICO PER MIGRAZIONE DATI A NUOVA PIATTAFORMA |
|
|
 |
|
|
Venezia, 13 maggio 2013 - Nell’ottica del miglioramento della gestione informatica delle tasse automobilistiche e dell’efficienza dei rapporti tra Amministrazione e cittadini, la Regione Veneto migrerà i dati attualmente presenti nell’archivio regionale dei bolli auto a una nuova piattaforma tecnologica. Per consentire la migrazione dei dati, sarà eseguito un fermo attività del sistema gestionale informatico attualmente in uso, della durata di circa due mesi a partire dal 20 maggio 2013, in coincidenza con l’avvio operativo del nuovo sistema gestionale. I cittadini potranno usufruire di un’assistenza soltanto parziale dagli operatori del bollo (agenzie di pratiche auto, call center e Regione), per cui le pratiche che prevedono nel periodo indicato la variazione dei dati in archivio (pagamenti, dati tecnici, proprietà, ecc.), la gestione di avvisi di accertamento o l’inserimento di istanze di rimborso o compensazione, dovranno considerarsi temporaneamente sospese per poi essere riprese nel nuovo gestionale. Nel frattempo i cittadini potranno beneficiare di semplici verifiche sulla base dati. Nel caso la richiesta sia particolarmente urgente, specie a fronte del rischio di prescrizione dei propri diritti, il cittadino potrà inviare la documentazione al seguente indirizzo: Regione Veneto, Segreteria Regionale per il Bilancio - Servizio Tributi, Santa Croce n. 1187, 30135 Venezia. Il call center regionale, reperibile al numero 840.84.84.84, presterà servizio con le stesse limitazioni poste alle agenzie di pratiche auto e alla Regione. Nel periodo indicato il cittadino potrà comunque pagare il bollo auto regolarmente presso le agenzie di pratiche auto, i tabaccai e gli uffici postali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AUTOVELOX, IL COMUNE DI FIRENZE VINCE IN APPELLO CONTRO DUE RICORSI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 13 maggio 2013 - Gli autovelox di viale Gramsci e viale Lavagnini rispettano le prescrizioni di legge, le contravvenzioni sono pertanto valide (e devono essere pagate in misura maggiorata) e i ricorsi presentati da due automobilisti sono stati respinti. È quanto ha stabilito il Tribunale di Firenze dando ragione in appello al Comune di Firenze: il giudice ha infatti riconosciuto che viale Gramsci e viale Lavagnini hanno le caratteristiche stabilite dalla normativa per poter installare autovelox a controllo remoto, ovvero dispositivi che possono elevare verbali anche senza la presenza di agenti della Polizia Municipale. Le due sentenze ribaltano le decisioni del giudice di pace che, in primo grado, aveva accolto i ricorsi annullando quindi i verbali e condannando il Comune anche al pagamento delle spese. In dettaglio per quanto riguarda viale Gramsci, il giudice di secondo grado ha constato le conclusioni della sentenza di primo grado in toto: quindi sia per la mancata taratura dell’autovelox, per il difetto di posizionamento dell’apparecchio e per la carenza di cartellonistica, per la non corrispondenza del viale alle caratteristiche richieste dal Codice della Strada per la sua non classificazione quale strade di scorrimento. Per viale Lavagnini il giudice di secondo grado ha respinto il ricorso valutando che la strada ha le caratteristiche per poter essere definita “strada di scorrimento” e quindi “autorizzata” dalla norma all’installazione di autovelox a controllo remoto. Le due sentenze prevedono anche il pagamento delle spese da parte degli automobilisti. Dall’ufficio legale del Comune sottolineano come queste sentenze rivestono un ruolo particolarmente importante perché in ambedue i casi il giudice di secondo grado ha ignorato completamente le conclusioni del consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice di pace, di fatto bocciando in toto le argomentazioni avverse all’Amministrazione comunale. Conclusioni che erano circolate negli uffici dei giudici di pace diventando una sorta di precedente da poter utilizzare in casi analoghi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LE NUOVE OCTAVIA WAGON E OCTAVIA WAGON 4X4: SICUREZZA AL TOP: 5 STELLE EURO NCAP |
|
|
 |
|
|
Verona, 13 maggio 2013 - “La ŠKoda Octavia è il cuore del Marchio ed è di gran lunga la nostra vettura più apprezzata” afferma Winfried Vahland, Presidente della ŠKoda. “La variante Wagon, in particolare, incarna al meglio il Dna della ŠKoda offrendo spazio a volontà e un’elevata funzionalità e ha contribuito in maniera determinante al successo di questo modello” continua Vahland. “La Octavia Wagon è stata la station wagon più venduta in Europa nel 2012, mentre in Germania si è aggiudicata il titolo di auto d’importazione più venduta”. Sia nelle versioni a trazione anteriore, sia in quelle 4x4, la nuova Octavia Wagon propone qualità da media a un prezzo da compatta. La vettura, cresciuta significativamente nelle dimensioni, convince grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo, con un’offerta di spazio senza pari, funzionalità ai massimi livelli, consumi contenuti, innovativi sistemi tecnologici per la sicurezza e il comfort, tante soluzioni “Simply Clever” e il nuovo design. La vettura pesa fino a 102 kg in meno rispetto alla precedente. Con la presentazione delle nuove Octavia Wagon e Octavia Wagon 4x4 inizia una nuova fase della maggior offensiva di prodotto nella storia della ŠKoda. Questi modelli giocano un ruolo fondamentale nell’ambito della strategia di crescita della Casa ceca: circa un terzo delle Octavia vendute a livello mondiale negli ultimi 16 anni è rappresentato dalle varianti Wagon. Nel 2012, con 124.500 unità, la Octavia Wagon è risultata il terzo modello ŠKoda più venduto, alle spalle della Octavia berlina e della Fabia. Le versioni 4x4 hanno contribuito in maniera importante al raggiungimento di queste cifre: circa il 20% di tutte le Octavia Wagon vendute a livello mondiale è rappresentato da esemplari a trazione integrale. La prima Octavia Wagon 4x4 è stata presentata nel 1999. Questo modello è particolarmente apprezzato nelle regioni alpine e in Scandinavia: in Svizzera il 55% dei Clienti hanno optato per la versione 4x4; in Austria il 41%, mentre in Norvegia si arriva addirittura al 61%. In Svezia e in Russia, più di un terzo dei Clienti totali di Octavia ha scelto la trazione integrale. Nei prossimi anni, la Casa ceca ritiene che la nuova Octavia Wagon possa contribuire a un’ulteriore crescita del Marchio. “Octavia Wagon e Octavia Wagon 4x4 sono auto in grado di entusiasmare chi è già nostro Cliente, e allo stesso tempo si rivolgono anche a nuovi target” afferma Werner Eichhorn, Membro del Consiglio di Amministrazione della ŠKoda per Vendite e Marketing, che ritiene i nuovi modelli “interessanti sia per i Clienti privati, sia per le Aziende”. Capacità di carico sorprendenti La nuova ŠKoda Octavia Wagon, decisamente cresciuta rispetto al modello precedente, può ospitare comodamente cinque passeggeri e i loro bagagli. Le misure esterne e interne di Octavia Wagon e Octavia Wagon 4x4 sono identiche. La vettura è 90 mm più lunga (4,66 metri) e 45 mm più larga (1,81 metri esclusi gli specchietti retrovisori esterni) della Octavia Wagon Ii. Il passo è aumentato di 108 mm: una soluzione che si traduce in una spaziosità interna ancora maggiore. Nel segmento delle compatte nessun’altra vettura offre un abitacolo tanto lungo o un maggior spazio per le ginocchia nella parte posteriore. Rispetto al modello precedente, la lunghezza interna è aumentata di 33 mm, arrivando a 1.782 mm. Lo spazio per le gambe sui sedili posteriori è cresciuto di 26 mm, fino agli attuali 73 mm. Sono stati ottimizzati anche i valori relativi allo spazio per la testa sia nella parte anteriore, sia in quella posteriore dell’abitacolo (anteriore: 983 mm vs 981 mm; posteriore: 995 mm vs 984 mm). Anche lo spazio a livello dei gomiti è notevolmente incrementato: + 39 mm nella parte anteriore (1.454 mm) e + 26 mm in quella posteriore (1.449 mm), così come lo spazio all’altezza delle spalle, portato a 1.398 mm davanti (+19 mm) e a 1.378 mm dietro (+4 mm). La nuova Octavia Wagon stabilisce un ulteriore record per quanto riguarda il bagagliaio: grazie a una capacità di base pari a 610 litri (+5 litri rispetto alla Wagon precedente e +20 litri rispetto alla Octavia berlina). Abbattendo il divano posteriore, il volume di carico della Wagon raggiunge addirittura i 1.740 litri (1.655 litri per il modello precedente). Gli schienali dei sedili posteriori possono essere abbattuti semplicemente premendo un pulsante posizionato all’interno del bagagliaio; inoltre, ribaltando lo schienale del sedile del passeggero anteriore è possibile trasportare oggetti lunghi fino a 2,92 m. L’accesso al vano bagagli è estremamente comodo e, grazie a un design accurato, l’ampio portellone agevola le operazioni di carico: l’altezza di apertura del bagagliaio è di ben 1.070 mm (+ 9 mm rispetto al modello precedente), una misura che coincide con la larghezza massima (Octavia Wagon Ii: 1.061 mm). L’altezza della soglia di carico è pari a 631 mm (- 6 mm). “Simply Clever” sotto ogni punto di vista I dettagli Simply Clever sono davvero numerosi. Per la prima volta a bordo della Octavia Wagon è presente un doppio piano di carico nel bagagliaio a regolazione variabile, che può essere posizionato a diverse altezze per suddividere il vano bagagli assecondando le più svariate esigenze di trasporto. Una novità è rappresentata dalla tasca portaoggetti sistemata sotto la copertura, utile per riporre oggetti. La copertura avvolgibile per il vano bagagli, all’occorrenza, può essere rimossa e riposta sotto il doppio piano di carico, dove è possibile utilizzare anche le barre portaoggetti (disponibili a richiesta) quando non vengono utilizzate sul tetto. Lo schienale del divano posteriore può essere abbattuto con rapporto 60:40. Una rete di separazione è disponibile a richiesta e può essere utilizzata anche con i sedili posteriori abbattuti. Di serie, sempre nel bagagliaio, si trovano quattro ganci ripiegabili per fissare sacchetti o borse, due luci per un’adeguata illuminazione e una pratica presa a 12V. Anche per la Octavia Wagon è disponibile una copertura double-face per il fondo del bagagliaio: in condizioni normali il rivestimento di moquette di alta qualità è piacevole alla vista e provvede alla giusta protezione dei bagagli, mentre per trasportare oggetti sporchi come piante in vaso o scarponi da sci bagnaci, il lato in gomma impermeabile risulta ideale. Un’ulteriore novità è rappresentata dagli elementi di carico ripiegabili, che consentono di fissare in modo sicuro gli oggetti. L’abitacolo della nuova ŠKoda Octavia Wagon è equipaggiato con tutte le dotazioni intelligenti già presenti a bordo della berlina. Un supporto per dispositivi multimediali nel vano portaoggetti della consolle centrale può ospitare telefono cellulare o iPod. Se è necessario trasportare delle bevande, nessun problema: ci sono i portabottiglie, fino a otto supporti separati per altrettanti contenitori. Di serie anche il raschietto per il ghiaccio, sistemato nel portellino che dà accesso al serbatoio, e l’alloggiamento per il giubbotto ad alta visibilità sotto al sedile del conducente. Un innovativo sistema di trazione integrale per la nuova Octavia Wagon 4x4 La nuova Octavia Wagon 4x4 offre un grip ancora migliore in fase di partenza sui fondi stradali sdrucciolevoli o particolarmente insidiosi. Ciò è reso possibile dall’avanzato sistema di trazione integrale che impiega una frizione Haldex di quinta generazione, che assicura una distribuzione ottimale della potenza sugli assi e sulle ruote in base alle necessità. In condizioni di marcia normali la trazione è affidata all’asse anteriore; all’occorrenza, l’asse posteriore viene immediatamente attivato e reagisce nello spazio di qualche frazione di secondo. Il bloccaggio elettronico del differenziale Edl, di serie, contribuisce alla stabilizzazione della vettura. Design dinamico e funzionale Le nuove ŠKoda Octavia Wagon e Octavia Wagon 4x4 coniugano un’elevata funzionalità e un’eleganza dinamica. Gli elementi che caratterizzano il design delle vetture sono senza dubbio chiarezza, precisione e le proporzioni equilibrate. Il frontale è identico a quello della Octavia berlina. La fiancata esprime un grande dinamismo. Linee, superfici e cristalli si fondono in perfetta armonia. Il passo, di quasi 11 cm più lungo rispetto al modello precedente (2.686 mm anziché 2.578 mm), sottolinea le proporzioni imponenti del nuovo modello, così come lo sbalzo anteriore ridotto a 886 mm (Octavia Ii: 915 mm). La nuova Octavia Wagon è lunga 4.659 mm (+90 mm); lunghezza e larghezza della Wagon sono identiche a quelle della Octavia berlina, che però è 4 mm più bassa (berlina: 1.461 mm, Wagon: 1.465 mm). Il profilo della vettura si distingue per l’estrema essenzialità: una silhouette dinamica dal parabrezza al lunotto, senza inutili curvature o linee ridondanti. Il design dei cristalli, dai tratti netti e precisi, è sottolineato dalla linea “tornado”. Il profilo del tetto è inclinato dolcemente verso il posteriore. I gruppi ottici sul retro arricchiscono il design del laterale e rappresentano il punto di chiusura ideale per la linea “tornado”. Il posteriore è stato progettato in modo chiaro e preciso. La nuova Octavia Wagon rivela immediatamente la propria appartenenza alla famiglia ŠKoda grazie agli elementi triangolari inseriti sul portellone e ai gruppi ottici con illuminazione a forma di C. Le luci posteriori esibiscono due elementi con questa forma, che vanno ad accentuare l’effetto visivo. Il nuovo logo è collocato al centro del portellone, mentre ai lati spiccano la scritta ŠKoda (a sinistra) e il nome del modello (Octavia, a destra). Le versioni a trazione integrale si distinguono per la presenza del logo 4x4. Sicurezza ai massimi livelli Poche settimane fa la nuova Octavia Wagon ha conquistato le prestigiose 5 stelle Euro Ncap, grazie a una dotazione di sicurezza di primo piano che le ha consentito di ottenere ottimi punteggi nell’ambito della protezione degli occupanti (adulti e bambini) e della protezione dei pedoni. La vettura si è inoltre distinta per i dispositivi di assistenza presenti a bordo. Tra le novità proposte dalla ŠKoda sulla nuova Octavia Wagon vanno senza dubbio menzionati i tanti dispositivi che assistono il conducente durante la marcia, con l’obiettivo di evitare un incidente o, nel caso non fosse possibile, minimizzarne le conseguenze: il Front Assistant con funzione di frenata di emergenza, il Lane Assistant (dispositivo per il mantenimento di corsia), la funzione di frenata anti collisione multipla con intervento automatico dell’impianto frenante in caso di incidente, il Crew Protect Assistant (sistema proattivo di protezione degli occupanti in caso di incidente) che, con una serie di interventi tempestivi e mirati, mette in sicurezza la vettura in situazioni a rischio di incidente e il Driver Activity Assistant (dispositivo per il riconoscimento della stanchezza del conducente). In caso di incidente, conducente e passeggeri sono protetti in maniera ottimale grazie a un pacchetto completo per la sicurezza passiva, che comprende fino a 9 airbag e cinture di sicurezza a 3 punti. Debuttano sulla Octavia Wagon gli airbag per le ginocchia, di serie, e gli airbag laterali posteriori. L’assetto preciso, il passo lungo e la struttura della carrozzeria, leggera ma allo stesso tempo rigida, garantiscono alla vettura un comportamento di marcia estremamente stabile. Motori parsimoniosi ed efficienti: emissioni di Co2 a partire da 87 g/km I nuovi motori sviluppati per la nuova ŠKoda Octavia Wagon consumano fino al 17% in meno rispetto a quelli della generazione precedente. L’offerta delle motorizzazioni comprende tre propulsori benzina e quattro Diesel. L’ampia gamma di motorizzazioni va dal 1.2 Tsi 105 Cv (77 kW) al propulsore top di gamma 1.8 Tsi 180 Cv (132 kW). Tutti i motori sono dotati, già nella versione base, di start/stop e sistema di recupero dell’energia in frenata. La versione Greenline impiega il propulsore 1.6 Tdi 110 Cv (81 kW), che fa segnare un consumo di appena 3,3 litri di gasolio ogni 100 km, a fronte di emissioni di Co2 di soli 87 g/km. In futuro arriverà anche una variante a metano. Due i propulsori disponibili per le versioni 4x4: 1.6 Tdi 105 Cv (77 kW) e 2.0 Tdi 150 Cv (110 kW). Rispetto al modello precedente, consumi ed emissioni sono stati ridotti in media del 14%. Tutte le Octavia Wagon a trazione integrale permanente offrono sistema start-stop e dispositivo per il recupero dell’energia di serie. Sistemi innovativi per un comfort ancora maggiore Diverse sono le nuove funzioni comfort disponibili per Octavia Wagon e Octavia Wagon 4x4, fin qui appannaggio di vetture di segmenti superiori: si tratta di tecnologie che rendono la mobilità più sicura e confortevole. La nuova Octavia Wagon è equipaggiata con l’Adaptive Cruise Assistant, sistema che mantiene automaticamente una distanza predefinita dal veicolo antistante. Il nuovo Intelligent Light Assistant garantisce invece l’attivazione e la disattivazione automatica degli abbaglianti, incrementando così il livello di comfort e sicurezza durante la marcia. L’automatic Parking Assistant rende estremamente semplice, per chi è al volante della Octavia Wagon, l’entrata e l’uscita di un parcheggio. Il dispositivo per il riconoscimento della segnaletica stradale, compreso nel pacchetto di assistenza al conducente “Traveller Assistant”, identifica e mostra sul display i segnali stradali riconosciuti dall’apposita telecamera. Infine, la selezione della modalità di guida Driving Mode Selection consente al conducente di impostare a proprio piacimento alcuni parametri semplicemente premendo un pulsante. Un’ulteriore novità è rappresentata dal tetto panoramico scorrevole ad azionamento elettrico, che nel caso della Wagon è suddiviso in due parti: quella anteriore, azionata da un motorino elettrico, può scorrere o sollevarsi, mentre quella posteriore è fissa. L’intero modulo del tetto è realizzato in vetro oscurato atermico e ha una superficie di 1.362×870 mm. Il vetro riflette il 95% del calore incidente e il 93% della luce. A richiesta, il portellone della può essere aperto e chiuso elettricamente. La Octavia Wagon è inoltre disponibile con il Kessy (Keyless Entry Start and Exit System), ovvero il dispositivo di accesso alla vettura e avviamento del motore senza l’inserimento della chiave. Per la nuova Octavia Wagon, la ŠKoda propone impianti radio e sistemi di navigazione di ultima generazione. Per i livelli di allestimento superiori sono previsti dispositivi con display touchscreen di dimensioni variabili fino a 8”, dotati di sensori di prossimità e funzione di scorrimento. Il nuovo sound system Canton e un’acustica ottimizzata all’interno dell’abitacolo garantiscono ai passeggeri un piacevole ascolto. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOYOTA PROSEGUE NEL SUO PROGETTO DI DIFFUSIONE DI NUOVE STAZIONI DI RICARICA ELETTRICA |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 maggio 2013 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha annunciato l’installazione di uno Smart Mobility Park, una nuova stazione di rifornimento elettrico, nel distretto Toyota Ecoful Town, il quartiere a basse emissioni carboniche di Toyota City. Funzionando come snodo principale della mobilità elettrica, lo Smart Mobility Park è studiato per produrre e immagazzinare energia, rendendo possibile la riduzione dell’impatto sulla rete elettrica. La stazione, basata sul prototipo del Toyota Smart Mobility Park presentato al Salone dell’Auto di Tokyo del 2011, è caratterizzata da due aspetti principali. 1. Polo di condivisione La stazione agisce come fosse un polo per la condivisione dell’energia destinata alla mobilità elettrica, ed è studiata per essere utilizzata come stazione Ha:mo[1] Ride[2] a partire dall’autunno di quest’anno. Ha:mo Ride è un servizio di condivisione per le brevi distanze, per la copertura, ad esempio, degli ultimi chilometri che dividono la più vicina stazione di trasporto pubblico e la destinazione finale. Durante il periodo di prova, gli utenti hanno avuto a loro disposizione tre unità “Coms”, veicoli elettrici ultracompatti monoposto costruiti da Toyota Auto Body, e cinque unità “Pas”, biciclette elettriche prodotte dalla Yamaha Motor. Il noleggio automatizzato è possibile con l’utilizzo di un documento d’identità per l’autenticazione e lo sblocco del veicolo, con la possibilità di collaudare i Coms e le Pas all’interno del territorio della Toyota Ecoful Town. 2. Gestione, Produzione, Stoccaggio e Fornitura dell’Energia La stazione ha la funzione di produrre e immagazzinare l’energia solare, per consentire la ricarica dei veicoli mediante l’energia prodotta dalla rete elettrica. La stazione è equipaggiata inoltre con molteplici prese di corrente domestiche, per consentire la fornitura di energia alle apparecchiature elettriche nei periodi di emergenza. Il monitor della stazione visualizza le informazioni sull’energia, come i livelli di produzione e stoccaggio, l’utilizzo energetico e il livello di ricarica del veicolo. I valori vengono misurati minuto per minuto, con l’energia gestita affinché l’elettricità prodotta durante la notte possa essere utilizzata per ovviare alle eventuali insufficienze diurne. Basandosi sui dati raccolti dalle abitazioni di Toyota City che partecipano ai test per la verifica dei sistemi di gestione dei dati (Edms)[3], Tmc collaborerà con gli Edms locali per gestire l’energia destinata alla ricarica delle stazioni e per ridurre l’impatto sulla rete elettrica. Tmc conduce test sul sistema di trasporti Ha:mo dall’ottobre del 2012 in collaborazione con Toyota City e con le aziende responsabili del trasporto pubblico[4]. Sul territorio di Toyota City, quattro stazioni sono state realizzate presso l’Università di Chukyo e presso le più vicine fermate del trasporto pubblico, per offrire agli utenti la possibilità di sfruttare 11 unità Coms e 10 unità Pas da utilizzare all’interno del servizio Ha:mo Ride. Dall’autunno prossimo, Tmc ha intenzione di ampliare l’area dei servizi fino a raggiungere le zone centrali di Toyota City, per offrire un servizio a pagamento che vedrà l’impiego di circa 100 veicoli elettrici monoposto e 100 biciclette elettriche, presenti in 20 stazioni e a disposizione di un migliaio di utenti. Specifiche principali dello Smart Mobility Park
Stazione |
Dimensioni (larghezza x profondità x altezza) |
25.000 x 7.890 x 2.600 (mm) |
Spazi di parcheggio |
Ev ultracompatti: 6 |
Biciclette elettriche: 5 |
Monitor |
Dimensioni |
46” |
Pannelli solari |
Dimensioni (un pannello) (larghezza x profondità x altezza) |
1.630 x 862 x 35 (mm) |
Numero di pannelli |
10 |
Potenza massima |
2,1 kW |
Batteria |
Dimensioni (Larghezza x profondità x altezza) |
1.200 x 300 x 1.370 (mm) |
Capacità di stoccaggio totale |
7,8 kWh |
Tipo |
Piombo-acido |
Caricabatterie Ev/phv |
Dimensioni (Larghezza x profondità x altezza) |
220 x 400 x 1.400 (mm) |
Voltaggio |
Rating: Fase singola Ac 200 V; 50 Hz/60 Hz |
Portata di corrente |
15 A |
Modelli supportati |
Principali modelli Phv/ev | |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA.TPL,ASSESSORE CONFERMA COLLABORAZIONE CON UTENTI |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 maggio 2013 - ´Il lavoro di monitoraggio del servizio che associazioni come Assoutenti compiono sul territorio è fondamentale per garantire ai pendolari lombardi un servizio all´altezza delle loro aspettative. Solo attraverso una stretta collaborazione tra le istituzioni e i rappresentanti di utenti e pendolari si possono infatti risolvere quelle criticità piccole e grandi e che ancora permangono sul sistema ferroviario regionale´. Con queste parole l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità ha commentato il giudizio diffuso da Assoutenti sulle ferrovie lombarde alla vigilia dell´iniziativa indetta dalla Rete per la Mobilità Nuova nella giornata di domani, sabato 4 maggio. ´Questa collaborazione costante ha caratterizzato il lavoro di Regione Lombardia negli ultimi anni - ha proseguito l´assessore - Ricordo infatti che i cambi orari e la nuova legge regionale del trasporto pubblico locale sono stati realizzati a tavoli in cui i rappresentanti delle associazioni di pendolari e utenti erano seduti fianco a fianco con i gestori del servizio. Un metodo che intendo proseguire nei prossimi anni per ascoltare chi, ogni giorno, usa il trasporto pubblico locale´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INTERPORTO BOLOGNA: 2012 ANCORA IN UTILE E UN FUTURO DI GRANDI PROSPETTIVE L’ASSEMBLEA DI INTERPORTO BOLOGNA SPA APPROVA IL BILANCIO 2012 E IL PIANO INDUSTRIALE PER IL PROSSIMO TRIENNIO (2013-2016) |
|
|
 |
|
|
Bologna, 13 maggio 2013 - L’assemblea dei soci di Interporto Bologna Spa ha approvato il 6 maggio il bilancio d’esercizio 2012 che registra un utile prima delle imposte di 1.210.216€, un Ebitda di 9,4 milioni di euro, un Ebit di 4,6 milioni di euro, valori tutti in aumento rispetto agli stessi dell’anno precedente. Sono cifre che confermano la solidità dei nostri numeri e con i quali siamo pronti ad affrontare le sfide dei prossimi tre anni in maniera ancor più sicura e agguerrita. – E’ quanto dichiara il Presidente Alessandro Ricci che in sede di Assemblea ha illustrato anche il Piano industriale 2013-2016 sulle cui valutazioni si strutturano le nuove strategie operative. Del resto già in una precedente nota lo stesso Presidente aveva sottolineato la necessità di reindirizzare la Società verso una nuova dimensione maggiormente in linea con il mercato di riferimento e ancor più adeguata alla valenza delle attività svolte, necessità emersa anche a seguito della recente ricapitalizzazione di Interporto Bologna Spa il cui capitale sociale si attesta ad oggi a € 22.436.776, rappresentativo di un patrimonio di valore. Ecco allora i 4 Assi Strategici su cui la Holding Interporto Bologna lavorerà con gli obiettivi di implementare la sua offerta complessiva, di adeguare la sua immagine e di riposizionarsi sul mercato in maniera opportuna: Sviluppo immobiliare e infrastrutturale a supporto dello sviluppo delle attuali e future aree di business; Strategie di consolidamento del network nazionale e globale; Servizi per imprese operatori e persone; Ricerca e sviluppo per la definizione ed il potenziamento delle strategie future. Un anno positivo anche per il traffico merci totale che nel 2012 registra 9.177.300 tonnellate, di cui 7.527.300 tonnellate movimentante su gomma e 1.650.000 tonnellate movimentate su ferro con un numero di treni di 4.762. Una giornata intensa per i soci di Interporto Bologna Spa che nella stessa seduta hanno approvato anche il Bilancio Sociale 2012, alla sua ottava edizione, attraverso il quale la Società dà conto alle comunità interessate dei numeri finora riportati, da un punto di vista prettamente ambientale e sociale. L’interporto di Bologna si appresta a festeggiare i suoi 42 anni di vita durante i quali le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre lavorato per consolidare e capitalizzare i successi registrati guardando avanti; è quindi nel Dna societario agire senza mai fossilizzarsi in schemi improduttivi, ma puntando all’innovazione anche a beneficio del territorio su cui l’Interporto insiste – queste le parole del Presidente a corollario dell’Assemblea societaria. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VOLVO CAR GROUP ANNUNCIA UN RISULTATO IN PAREGGIO PER L´ESERCIZIO 2012 RISULTATO OPERATIVO PER L´INTERO ANNO PARI A 18 MILIONI DI SEK (CORONE SVEDESI) CONTINUANO GLI INVESTIMENTI A LUNGO TERMINE PER LA TRASFORMAZIONE DI VOLVO CAR GROUP |
|
|
 |
|
|
Bologna, 13 maggio 2013 - Volvo Car Group ha annunciato un risultato in pareggio per l´esercizio 2012, con un risultato operativo caratteristico pari a 18 milioni di Sek (2011: 2,017 milioni di Sek). I ricavi registrati nell´anno fiscale sono stati di 124,5 miliardi di Sek (125,7 miliardi di Sek). Nel 2012, le nuove condizioni del mercato determinate dalla situazione generalizzata di incertezza economica in Europa hanno influenzato in modo significativo il fatturato e i profitti di Volvo. Nella seconda metà del 2012, Volvo si è concentrata prevalentemente su attività volte a riequilibrare la base di costo adeguandola al nuovo contesto di vendita, senza tuttavia tralasciare gli investimenti a lungo termine necessari per realizzare il processo di trasformazione del gruppo. Maggiori informazioni sui risultati conseguiti da Volvo nell´esercizio 2012 sono disponibili nel Rendiconto Finanziario del gruppo per il 2012, dove si forniscono dettagli sull´andamento dei diversi mercati in cui Volvo è presente, oltre che esaurienti dati finanziari. Il Rendiconto Finanziario completo può essere scaricato cliccando qui. "Siamo nel pieno di quella che si può forse definire come la trasformazione più intensa nella storia del gruppo", ha dichiarato Håkan Samuelsson, Presidente e Ceo di Volvo Cars. "Nonostante l´impegnativa situazione di mercato abbiamo continuato a investire in importanti tecnologie per il futuro, come ad esempio la Vea (Architettura Motori Volvo) e la Spa (Architettura di Prodotto Scalabile), riuscendo contemporaneamente a gestire i nostri costi con efficacia. Questo equilibrio è d´importanza vitale se vogliamo continuare a essere anche in futuro un player forte e indipendente nel segmento delle auto di lusso". Previsioni per il 2013 - Volvo Cars prevede che nel 2013 la forte concorrenzialità che caratterizza il settore automobilistico attuale continuerà, condizionata da una crescente aggressività dei costruttori per la conquista di volumi e quote di mercato che eserciterà a sua volta forti pressioni sia sui volumi di vendita sia sui prezzi. Sui mercati cinese e statunitense ci si attende una crescita spronata da un incremento della domanda, mentre con ogni probabilità il mercato automobilistico europeo continuerà a risentire del difficile contesto economico. "La nostra strategia per il 2013 prevede il mantenimento delle quote di mercato nei Paesi in cui operiamo attraverso un rafforzamento della nostra presenza nei nostri segmenti caratteristici, che sarà tuttavia caratterizzata da una precisione ancora maggiore rispetto al passato," spiega Håkan Samuelsson. "E´ molto probabile che questo clima estremamente competitivo permanga anche nel 2013, per cui prevediamo che nell´anno i nostri fatturati, a causa delle ripercussioni delle macro-tendenze, saranno pari a quelli dello scorso esercizio. Al tempo stesso abbiamo un posizionamento che ci consente di catturare le tendenze positive e nuovi clienti, supportato da una gamma di prodotti quasi totalmente rinnovata pronta ad essere lanciata sui mercati." |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
OGGI CONVEGNO PER MUOVITIPAVIA! MUOVERSI IN BICI IN CITTÀ: POTENZIALITÀ E FATTORI DI CRITICITÀ |
|
|
 |
|
|
Pavia, 13 maggio 2013 - In Università, un convegno organizzato nell’ambito del progetto Muovitipavia! per avviare un dibattito sul futuro della mobilità urbana e sul ruolo che può avere la bicicletta in questo contesto. Con un invito a raggiungere l’ateneo pedalando, anche per ammirare il prototipo della bici di Leonardo da Vinci. Il Convegno “Muoversi in bici in città: potenzialità e criticità” – in programma lunedì 13 maggio, alle ore 9.15 presso l’aula Magna di Scienze Politiche - è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e dallaFondazione Romagnosi nell’ambito dell’iniziativa Muovitipavia dell’Associazione #Salvaciclisti (http://www.Muovitipavia.salvaiciclistipavia.it/index.html.), con l’intento di dare un contributo di conoscenza e sensibilizzazione sul tema della mobilità ciclabile, evidenziando le potenzialità delle due ruote nelle politiche per le aree urbane, in particolar modo per una città con le caratteristiche morfologiche, culturali e vocazionali comequelle di Pavia, ma richiamando altresì l’attenzione sulle criticità che ancora oggi limitano fortemente sviluppi più significativi in questa direzione. “L’iniziativa – spiegano il gruppo promotore e il Mobility Manager dell’Università di Pavia - si lega logicamente e temporalmente con il “Bike to work day” e vuole rappresentare uno stimolo a tutti i pendolari e utenti sistemici dei grandi poli di attrazione del traffico a recarsi al lavoro (a Scuola, in Università, in Ospedale ecc.) in bicicletta e, più in generale, con modalità più sostenibili. Aspettiamo quindi tutti al Convegno sulle due ruote, facendo in modo che, almeno per un giorno, le bici si guadagnino uno spazio nel Cortile Teresiano al posto delle auto.” Nel corso del convegno verrà anche illustrato il prototipo della “bici di Leonardo”, la prima bicicletta al mondo mossa da un sistema di trasmissione dinamico derivato dagli studi e dai disegni di Leonardo da Vinci. Ideata dall’ing. Marco Antonelli, è stata concepita e realizzata da un’equipe esperta di ingegneri, ricercatori e designer, con la supervisione scientifica di due dipartimenti dell´Università di Pavia: di Ingegneria (con il prof. Carlo Rottenbacher) e di Medicina (con il prof. Roberto Bottinelli, Centro di ricerca di biologia e medicina dello sport. Alla Twist Bike Atlantic e al suo funzionamento l’Università di Pavia dedicherà un convegno specifico il prossimo 12 giugno. Programma del Convegno “Muoversi in bici in città: potenzialità e fattori di criticità”: 09.15 Introduzione ai temi del Convegno Andrea Zatti, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Pavia. 09.45 Mobilità sostenibile e forma urbana Maurizio Tira, Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente, Università di Brescia. 10.15 Verso la Mobilità Nuova: Biciplan, zone 30 e ciclabilità diffusa Matteo Dondè, Architetto, Esperto in Pianificazione della Mobilità ciclistica. 10.45 La ciclabilità a Pavia e in Università: a che punto siamo? A cura di #Salvaiciclisiti Pavia. 11.15 Con la bici nel cuore Pietro Mariano Casali, Medica Sport Minerva e Corso di Laurea in Scienze Motorie Università di Pavia. 11.45 Veicoli a Propulsione Umana per la mobilità sostenibile Stefano Bonazzoli, Presidente Associazione Propulsione Umana. 13.00 Aperitivo per soli ciclisti Università di Pavia, Cortile della Loggetta Sforzesca e presentazione del prototipo della bici di Leonardo da Vinci. Ufficio organizzativo: segreteria@fondazioneromagnosi.It |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
16-19 MAGGIO: ESN EUREGIO MEETING |
|
|
 |
|
|
Trento, 13 maggio 2013 – Si sono chiuse il 9 maggio 2013 le iscrizioni ad "Esn Euregio Meeting" in programma dal 16 al 19 maggio 2013, ed organizzato dal Tavolo delle Associazioni Universitarie Trentine Taut e promosso da Erasmus Student Network Trento con il patrocinio del Gect dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino. Esn Euregio Meeting nelle intenzioni degli orgnaizzatori vuole essere un viaggio che condurrà ad una "esplorazione" geografica e storica del territorio dell´Euregio mirando allo sviluppo di un´idea identitaria più vasta, ovvero quella di cittadino europeo partendo dalla valorizzazione dell´area geografica dell´Euregio che, per storia e tradizione, evidenzia al suo interno tratti culturali spiccatamente similari. La partecipazione è riservata a 50 giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni. È richiesto solo un piccolo contributo di 50 euro quale contributo spesa per le visite guidate, i trasporti in loco, il vitto e l´alloggio. L´esn Euregio Meeting partirà da Trento il 16 maggio, prosegue a Bolzano dove sabato 18 maggio ragazze e ragazzi saranno accolti dall´Ufficio dell´Euregio; è prevista una conferenza per conoscere la storia dell´Alto Adige ed approfondire l´operato dell´Euregio. Il "viaggio" si concluderà ad Innsbruck domenica 19 maggio. Sono previste una serie di conferenze, alle quali potranno partecipare tutte le eprsone interessate. Sull´esperienza sarà in seguito condotta una ricerca con lo scopo di valutare la riuscita del progetto in termini sia organizzativi che esperienziali. Ogni attività del percorso sarà divulgata anche grazie all´attivazione di un blog. Per iscriversi basta compilare un breve formulario collegandosi al sito https://docs.Google.com/forms/d/1gejmtdt6kgovaknlccfuc6d6oe0vz7apuubozzwn5ja/viewform La scadenza è fissata per giovedì 9 maggio 2013. Per maggiori informazioni scrivere a: esneuregiomeeting@gmail.Com o contattare gli organizzatori, (laura.Cat@gmail.com / +39 3495531202) e (binko84@gmail.Com / +39 3489263126). Sono inoltre attive le pagine Facebook https://www.Facebook.com/esneuregio e Twitter @Esn_euregio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: INFRASTRUTTURE VERDI: INVESTIMENTI AD ALTO RENDIMENTO PER LA NATURA, LA SOCIETÀ E I CITTADINI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 13 maggio 2013 - La Commissione europea ha adottato il 6 maggio una nuova strategia per promuovere il ricorso alle infrastrutture verdi e far sì che il miglioramento dei processi naturali diventi parte integrante della pianificazione territoriale. Le infrastrutture verdi sono uno strumento di comprovata efficacia, che si serve della natura per ottenere benefici ecologici, economici e sociali. Per difenderci dalle alluvioni, ad esempio, invece di costruire nuove infrastrutture potremmo sfruttare la soluzione offerta dalle zone umide naturali, che assorbono l´acqua in eccesso provocata da piogge intense. Janez Potočnik, commissario per l´Ambiente, ha dichiarato: "La costruzione di infrastrutture verdi è spesso un buon investimento per la natura, per l´economia e per l´occupazione. Quando sono giustificate da ragioni economiche e ambientali, dobbiamo presentare ai cittadini soluzioni che siano in sintonia e non in contrapposizione con la natura." Le infrastrutture verdi, spesso, costano meno e durano di più rispetto alle alternative classiche offerte dall´ingegneria civile: prendiamo le ondate di calore estive, cosa c´è di meglio che mitigarle con parchi ricchi di biodiversità, spazi verdi e corridoi di aria fresca? Oltre alla salute e all´ambiente, a trarne vantaggio sono anche altri aspetti del vivere sociale, con nuovi posti di lavoro e città trasformate in spazi in cui è più gradevole vivere e lavorare. Per non parlare della flora e della fauna selvatiche, che grazie alle infrastrutture verdi trovano un ambiente propizio al loro insediamento, anche in contesti urbani. La strategia varata oggi verterà sui seguenti punti: • promuovere le infrastrutture verdi nelle politiche principali, ossia quelle in materia di agricoltura, silvicoltura, natura, acqua, ambiente marino e pesca, coesione sociale, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, trasporti, energia, prevenzione delle catastrofi e uso del suolo. Entro la fine del 2013 la Commissione metterà a punto degli orientamenti per indicare in che modo le infrastrutture verdi potranno far parte integrante di queste politiche nel periodo 2014-2020; • migliorare la ricerca e i dati, arricchire la base di conoscenze e promuovere le tecnologie innovative a sostegno delle infrastrutture verdi; • facilitare l´accesso ai finanziamenti per i progetti dedicati alle infrastrutture verdi - Questi progetti potranno contare su uno strumento unionale di finanziamento che la Commissione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, istituirà entro il 2014; • sostenere i progetti di infrastrutture verdi a livello di Ue - Entro la fine del 2015 la Commissione realizzerà uno studio per valutare la possibilità di sviluppare una rete di infrastrutture verdi di portata europea. Le prossime tappe Entro la fine del 2017 la Commissione esaminerà a che punto è lo sviluppo delle infrastrutture verdi e pubblicherà una relazione che, oltre a illustrare quanto realizzato, sarà accompagnata da raccomandazioni su come muoversi negli anni a venire. Contesto L´inarrestabile sviluppo umano si ripercuote vistosamente sul paesaggio europeo, che subisce ogni giorno mutamenti sotto forma di frammentazione del territorio, sfruttamento sempre più intensivo del suolo e cambiamenti della sua destinazione d´uso. L´espansione urbana e la costruzione di infrastrutture stradali ed energetiche hanno causato il degrado e la frammentazione di preziosi ecosistemi, con ripercussioni sugli habitat e sulle specie che li popolano, riducendo in tal modo la continuità spaziale e funzionale del paesaggio. Rispetto a un ecosistema sano, un ecosistema degradato presenta una minore varietà di specie e offre meno servizi. Questi servizi hanno tuttavia un valore diretto per la nostra economia, ragion per cui, economicamente parlando, ha senso investire nelle infrastrutture verdi. Gli investimenti nelle infrastrutture verdi sono di solito molto redditizi. Citiamo il caso del progetto di ripristino di una pianura alluvionale lungo il fiume Elba, in Germania: lo spostamento delle dighe, il passaggio a una gestione agricola adeguata alla natura del territorio e la costruzione di passaggi per pesci si sono tradotti in benefici quattro volte superiori ai costi. Se poi si calcolassero anche i vantaggi in termini di spazi ricreativi, protezione dalle alluvioni e emissioni di carbonio, il valore di questi benefici sarebbe ben più elevato. Dai tetti ricoperti di vegetazione, ai parchi, ai corridoi verdi, le infrastrutture verdi in città non solo costituiscono elementi a servizio della salute pubblica, ma offrono anche soluzioni ai problemi sociali, fanno risparmiare energia e favoriscono lo scolo delle acque. Una buona pianificazione delle infrastrutture concorre poi a rendere più efficienti la politica della mobilità e quella immobiliare. La comunicazione sulle infrastrutture verdi si basa sulla Tabella di marcia verso un´Europa efficiente nell´impiego delle risorse e sulla strategia dell´Ue sulla biodiversità fino al 2020, per promuovere gli investimenti nelle infrastrutture verdi e la loro diffusione in Europa. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SCOPELLITI: "IL PONTE SULLO STRETTO È UN´INFRASTRUTTURA STRATEGICA"
|
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 13 maggio 2013 - "Nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l´importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il paese e non solo di una determinata zona". Lo sostiene il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. "Così mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto, da noi dopo trent´anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l´opera viene meno il corridoio Helsinky - La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l´importanza dell´infrastruttura anche per realizzare l´alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell´Italia. Se vogliamo rilanciare davvero il nostro paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo, dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della società". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA. CASSANESE BIS, ASSESSORE: SERVE ACCELERAZIONE ATTRATTIVA PER INGENTI INVESTIMENTI E 10.000 POSTI DI LAVORO |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 maggio 2013 - ´Accelerare le procedure burocratiche, per arrivare all´apertura dei cantieri della Cassanese bis il prima possibile´. È l´impegno preso dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, durante un incontro di confronto sull´Accordo di programma Segrate-cassanese bis, alla presenza dei rappresentanti degli Enti locali, (Comune di Segrate e Provincia di Milano) e dei vertici dell´azienda australiana Westfield. Opera Strategica - La Cassanese bis è un intervento inserito tra le opere strategiche nazionali e rappresenta un tratto di collegamento indispensabile tra la Brebemi e la città di Milano e consentirebbe un efficientamento del Terminal intermodale di Segrate, oggi sottoutilizzato, oltre all´opportunità di attrarre un ingente finanziamento da parte dell´azienda australiana Westfield, disposta a investire in Regione Lombardia oltre un miliardo di euro. Indotto Da 10.000 Posti Di Lavoro - ´Non possiamo più permetterci ulteriori ritardi - spiega l´assessore alle Infrastrutture -. Ci troviamo di fronte a un´opera importante per il traffico dell´hinterland milanese e per attrarre nel nostro Paese un ingente investimento che porterà almeno 10.000 nuovi posti di lavoro´. Entro la fine del mese di maggio è in programma una riunione tecnica, al termine della quale l´assessore porterà il progetto all´attenzione del ministro delle Infrastrutture per arrivare, a breve, all´approvazione da parte del Cipe. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TAV, SAITTA: ”MA IL MINISTRO LUPI CONOSCE A FONDO IL TEMA DELLA TORINO-LIONE?” |
|
|
 |
|
|
Torino, 13 maggio 2013 - “Temo che al neo ministro Maurizio Lupi sfuggano una serie di questioni connesse alla Torino-lione. Lo deduco dalle sue affermazioni dell’ 8 maggio, con le quali ha semplificato il tema dello spostamento deciso dal Cipe di diversi milioni di euro destinati al rilancio della Valle di Susa. Mi impegno anch’io personalmente a rappresentargli la situazione ed illustrargli anni di impegni e progetti che non possono certo aspettare il 2016 per vedere ripristinato il capitolo di spesa”. Lo dice il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta commentando la risposta che il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha dato oggi alla Camera dei deputati. “L’architetto Virano aveva egregiamente illustrato già al Governo Monti i punti più delicati della questione - aggiunge Saitta - mi faccio carico certamente di organizzare un incontro al Ministero che consenta anche a Lupi di conoscere il progetto e le necessità nei dettagli”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA.EXPO, ASSESSORE: NO AI CANTIERI DURANTE L´EVENTO |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 maggio 2013 - L´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità ha riunito il 10 maggio il sottotavolo infrastrutture riguardante le opere di accessibilità a Expo. L´incontro è stata l´occasione per un confronto e un aggiornamento sulle problematiche ancora aperte in modo da condividere le azioni da attuare per garantire l´ultimazione dei lavori in tempo per l´avvio della manifestazione. Alla riunione erano presenti i rappresentanti degli enti locali, (Provincia e Comune di Milano e i Comuni di Rho e Pero), del ministero delle Infrastrutture, della società Expo e dei soggetti attuatori delle opere e dei gestori dei servizi di trasporto. L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità nel corso della riunione ha detto che ´è fondamentale dare delle priorità a quelle opere che riteniamo fattibili per garantire il successo di questo evento. Ho comunque dato l´indicazione che, nel corso di Expo, non dovranno esserci cantieri aperti in modo da evitare di creare problemi agli spostamenti dei visitatori e a non danneggiare l´immagine della manifestazione´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: PIÙ FONDI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 maggio 2013 - Un inverno particolarmente rigido e ricco di precipitazioni ha reso più complicati gli interventi di manutenzione del manto stradale sul territorio altoatesino. "In queste settimane - ha spiegato il presidente Durnwalder - i nostri tecnici stanno ponendo le basi per i futuri interventi. In ogni caso saranno necessari nuovi stanziamenti". "Durante l´inverno appena trascorso - conferma l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - le nostre strade sono state messe a dura prova dalle condizioni atmosferiche: alle copiose precipitazioni piovose dell´autunno ha fatto seguito un brusco e repentino calo delle temperature che ha provocato la formazione di ghiaccio. Tutto ciò ha danneggiato in maniera seria il manto stradale, e la situazione è peggiorata durante i mesi invernali che sono stati particolarmente rigidi e nevosi". Alla luce della situazione, la "macchina" provinciale si è messa in moto con un certo anticipo. "Abbiamo stilato una lista di priorità - prosegue Mussner - dando già il via ai primi interventi di base ai quali dovranno poi fare seguito i lavori veri e propri". Inizialmente erano stati stanziati 8 milioni di euro, una cifra che però viene ora considerata insufficiente. "Stiamo cercando il modo per raccogliere altri 1-2 milioni di euro - ha concluso il presidente Durnwalder - da destinare alla manutenzione stradale. Da diversi anni la competenza è della Provincia, e non più dello Stato, e vogliamo dimostrare di saper garantire ancora, come già fatto in passato, una maggior qualità nei servizi e una maggiore efficienza e rapidità di intervento". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARLAMENTO EUROPEO: LA LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI FERROVIARI: LA CONCORRENZA DI BILANCIAMENTO E QUALITÀ DEL SERVIZIO |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 13 maggio 2013 - La necessità di accordarsi su come separare pista da operatori ferroviari e per bilanciare la crescita, la qualità del servizio e le condizioni di lavoro sono stati i punti principali sollevati dal trasporto e di deputati del turismo e gli esperti nel corso di un´audizione sul pacchetto ferroviario quarto lo scorso Martedì. Norme uniformi in materia di certificazione di sicurezza e di interoperabilità sarà la chiave per la creazione di un unico spazio ferroviario dell´Ue, i deputati hanno accettato. I deputati e gli esperti hanno detto che le norme uniformi in materia di sicurezza e standard tecnici determinerebbe una maggiore interoperabilità, creando più concorrenza e migliori servizi, a condizione che il ruolo dell´Agenzia ferroviaria europea è stata rafforzata. Brian Simpson (S & D, Uk), presidente della commissione trasporti e turismo, ha invitato le imprese ferroviarie a cambiare il loro atteggiamento. "Se abbiamo avuto la stessa situazione dell´aviazione come abbiamo in ferrovie, non un solo Airbus sarebbe volare in tutta Europa", ha detto. I deputati e gli esperti hanno differito su come raggiungere l´obiettivo di unbundling gestori dell´infrastruttura e gli operatori ferroviari di cui alla proposta della Commissione. I rappresentanti delle autorità di regolamentazione e gli operatori ferroviari detto bene supervisione da parte degli organismi di regolamentazione era più importante di piena separazione della pista e dei treni. Alcuni deputati erano preoccupati per i costi e una riduzione della qualità del servizio. Altri hanno detto distorsioni della concorrenza e la discriminazione contro i nuovi operatori devono essere evitati. Ci sono state anche delle differenze oltre la misura in cui il mercato dovrebbe essere aperto. Prossimi passi - I relatori presenteranno i loro progetti di relazione al 4 ° pacchetto ferroviario nel mese di luglio, con un voto in commissione prevista per novembre. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TAV: COTA, RIPRISTINATI E AUMENTATI I FONDI COMPENSATIVI. |
|
|
 |
|
|
Torino, 13 maggio 2013 - «La questione dei fondi per le opere nei Comuni interessati dalla Tav è stata risolta. Il 9 maggio ho incontrato il ministro Lupi e ci siamo accordati non solo per ripristinare lo stanziamento iniziale, ma per aumentare i fondi originariamente stanziati per quanto riguarda il 2014, nel senso che i complessivi 10 milioni di euro saranno così ripartiti: 2 milioni nel 2013, 4 nel 2014 e 4 nel 2015. Quindi, abbiamo ottenuto un’anticipazione rispetto alla previsione originaria. Inoltre abbiamo individuato un’agenda di quattro punti per noi strategici nel rapporto Regione-stato: primo, il tema del fondo unico per il trasporto pubblico locale, secondo quello delle risorse assegnate al Piemonte, terzo il tema delle infrastrutture da realizzarsi in Piemonte - e su questo punto posso dire che la Pedemontana piemontese sarà inserita già nel prossimo Cipe - e come quarto punto la linea ferroviaria Cuneo-ventimiglia, che essendo una linea internazionale non può essere posta a carico della Regione Piemonte. Su questi quattro punti ci sarà un aggiornamento periodico già a partire dalla prossima settimana. Ringrazio il ministro Lupi, mi sembra proprio che abbiamo iniziato la collaborazione nel modo giusto». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, al termine dell’incontro con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, svoltosi questa mattina presso il dicastero delle Infrastrutture a Roma. Oggetto del colloquio il ripristino dei fondi per le opere compensative per i Comuni interessati dalla realizzazione dell’alta velocità Torino-lione e i quattro punti in tema di infrastrutture e trasporti che riguardano il rapporto tra la Regione Piemonte e lo Stato. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRIME CORSE "TRENTINE" PER LA FERROVIA DELLA VALSUGANA APPUNTAMENTO ALLE 15.00 DI LUNEDÌ 13 MAGGIO ALLA STAZIONE DEI TRENI DI TRENTO |
|
|
 |
|
|
Trento, 13 maggio 20132 - Nella giornata di lunedì 13 maggio 2013 comincia la gestione della ferrovia della Valsugana da parte della società di sistema Trentino Trasporti Esercizio. L´evento verrà salutato da un incontro con la stampa, organizzato alle ore 15.00 presso il binario della Valsugana. Alle ore 15.05 è prevista la partenza di un treno in direzione Primolano. All´incontro saranno presenti il presidente della Provincia Alberto Pacher ed i vertici di Trentino Trasporti Esercizio. Da qualche mese sono iniziate le operazioni per la "gestione in proprio" della ferrovia della Valsugana. A regime, questo è l´obiettivo, il 50 per cento dei treni che percorreranno la tratta Trento - Borgo/bassanosaranno "targati" Trentino trasporti esercizio. È iniziata nei giorni scorsi la formazione dei 40 partecipanti (alla selezione avevano partecipato oltre mille candidati) interessati a svolgere le funzioni di capotreno e macchinista e che saranno a fine corso assunti. Dopo una prima fase transitoria, che prevede la gestione di 4 corse al giorno, due su Borgo e due su Bassano, con l´utilizzo di un treno fornito da Trenitalia si entrerà nella fase a regime. In questa fase l´esercizio della tratta regionale (Trento - Borgo - Bassano) sarà in affidamento in house a Trentino Trasporti Esercizio, e l´esercizio della tratta sovraregionale (Trento - Bassano) sarà in affidamento a Trenitalia (i km totali previsti sono complessivamente un milione e 200 mila). La decisione di gestire in proprio è maturata sulla scorta di valutazioni di ordine organizzativo, per la qualità del servizio, e economico finanziario. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PORTO DI RAVENNA: UN INVESTIMENTO CHE PARTE DA LONTANO |
|
|
 |
|
|
Ravenna, 13 maggio 2013 - Oggi, come 50 anni fa, il porto di Ravenna si trova in una fase cruciale della sua storia: ha in programma di portare i fondali a - 13,50 metri, intendendo realizzare il nuovo terminal container da 500 mila teus. Come 50 anni fa bisogna fare i conti con una burocrazia dai tempi infiniti e con una società che non sempre vede di buon occhio le nuove iniziative di sviluppo. Cinquant’anni fa, protagonista dello sviluppo dell’Anic, del porto e della Sapir fu Luciano Cavalcoli. Al presidente dell’Ente camerale negli anni che vanno dal 1951 al 1974, è stato dedicato il 10 maggio un importante convegno promosso da Camera di Commercio, Comune, Autorità portuale, Sapir dal titolo “Il sogno di Cavalcoli: il porto, la speranza di Ravenna”. “Con Zaccagnini, Mattei, Medici - ha sostenuto il sindaco Fabrizio Matteucci - Cavalcoli intuì che il porto poteva essere strategico per far uscire Ravenna dall’isolamento. La sua lezione è quindi quanto mai attuale: servono amministratori che prendano decisioni, come fecero allora quando ebbero la grande intuizione di sviluppare il porto e dar vita alla Sapir”. “Oggi occorre avere capacità pratica - ha aggiunto il presidente della Provincia Claudio Casadio - perché dobbiamo ricostruire lo sviluppo alla luce di questa grave e lunga crisi economica. Ma va innanzitutto riposizionato il ruolo della Pubblica amministrazione che deve avere la capacità di far partire gli interventi necessari allo sviluppo. Secondo aspetto: ai tempi di Cavalcoli c’era la consapevolezza che l’innovazione serviva a migliorare la vita. Oggi, pur nelle difficoltà in cui viviamo, le nuove iniziative vengono viste dalla società civile non solo con preoccupazione, ma osteggiate, come se non avessimo bisogno di nuovi investimenti imprenditoriali”. Gianfranco Bessi, attuale presidente della Camera di commercio, è stato collaboratore di Luciano Cavalcoli a metà degli anni ’70. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|