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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Giugno 2013
"SUMMIT SUI BIOMARCATORI EUROPA 2013"  
 
Berlino, 6 giugno 2013 - Il 9 e il 10 ottobre 2013 si terrà a Berlino, in Germania, il "Summit sui biomarcatori Europa 2013" (Biomarker Summit Europe 2013). Il ruolo dei biomarcatori è diventato sempre più importante per guidare le decisioni riguardanti lo sviluppo di farmaci e gli esperimenti clinici. I progressi della ricerca sui biomarcatori hanno portato a migliori indicazioni sulle conseguenze delle terapie farmacologiche su alcune popolazioni di pazienti, dando così rilievo alla sicurezza dei pazienti. Questa conferenza si concentrerà sulle sfide e le opportunità della ricerca sui biomarcatori, dalla scoperta del farmaco alla diagnostica. Le presentazioni abbracciano diverse discipline e coprono argomenti come la sicurezza e l´efficacia dei biomarcatori, le strategie di identificazione, l´economia della salute e i biomarcatori nello sviluppo di farmaci. Il summit riunirà esperti del settore della farmacologia, della biotecnologia e dell´accademia per discutere i più recenti sviluppi nel campo dei biomarcatori attraverso una serie di workshop e tutorial. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Gtcbio.com/conference/biomarkers-europe-summit-overview  
   
   
A SIENA DOPPIO TRAPIANTO DI RENE IN MODALITÀ “ALTRUISTICA”, IL PRIMO IN ITALIA  
 
Firenze, 6 giugno 2013 – Effettuato a Siena, all’ospedale delle Scotte dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, un doppio trapianto di rene in modalità cross over “altruistica” tra due coppie di coniugi. E’ il primo caso in Italia. In pratica, una coppia che aveva comunque compatibilità per donazione diretta tra moglie e marito ha scambiato il rene con un’altra coppia, nella quale invece non c’era compatibilità, solo per altruismo. La seconda coppia ha quindi finalmente trovato la compatibilità che non aveva direttamente. La prima invece ha migliorato la differenza di età tra donatore e ricevente. Il singolare caso si è verificato all’ospedale Santa Maria alle Scotte, grazie all’ottimo lavoro effettuato dal team di Chirurgia dei Trapianti di Rene, diretta dal professor Mario Carmellini, insieme al reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, diretto dal dottor Guido Garosi, all’équipe anestesiologica e a tutto il personale del blocco operatorio. “Mi congratulo con tutto il team che ha effettuato il doppio trapianto – è il commento dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Ma prima di tutto voglio congratularmi con le due coppie di coniugi, che hanno aggiunto un valore ancora maggiore a un gesto già da sé generoso come quello della donazione”. “Si tratta del primo caso italiano di donazione altruistica – spiega Carmellini – dove la prima coppia, con un minimo vantaggio, fa un grosso favore alla seconda, modalità abbastanza diffusa negli Usa ma mai applicata in Italia”. I complessi interventi sono stati effettuati attivando in contemporanea tre sale operatorie. Le riceventi sono due donne, una della provincia di Perugia e l’altra della provincia di Napoli. “Altra particolarità legata al caso – aggiunge il chirurgo Andrea Collini – è che una delle due coppie ha rifiutato ogni trattamento emotrasfusionale e, quindi, per consentire un maggiore risparmio di sangue, abbiamo eseguito, per la prima volta a Siena, un prelievo renale con il robot Da Vinci, in collaborazione con il dottor Stefano Signori dell’Uo Chirurgia Generale e Trapianti della Aou Pisana”. I donatori hanno avuto una breve degenza, le trapiantate sono state dimesse una dopo due settimane e una a distanza di un mese. “L’assistenza prima e dopo il trapianto – conclude Garosi – è fondamentale per la corretta riuscita degli interventi e ringrazio quindi tutto lo staff multidisciplinare che ci ha permesso di raggiungere questo bel risultato. In Italia, sino ad ora, i trapianti cross over tradizionali sono stati realizzati solo a Siena e a Pisa”.  
   
   
FORUM NON AUTOSUFFICIENZA: ILLEGALE NON CURARE CHI NE HA BISOGNO  
 
Bari, 6 giugno 2013 - “Dovrebbe essere considerato illegale non curare chi ne ha. È fortemente in crisi il modello di welfare in tutta Europa, per questo il welfare va ripensato ma non è la compressione della spesa sociale pensata con la spending review, non è il suo dimagrimento a rappresentare la soluzione, bensì la reale sussidiarietà che però in Italia si traduce nel pubblico che abdica al privato”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina a Bari al convegno di apertura del Forum sulla non autosufficienza “Le dimensioni della fragilità. Riconoscere i bisogni, rappresentare le differenze". “Il welfare non è solo spesa, ma soprattutto economia che in Puglia rappresenta il 12% del Pil (sociale e sanitario) – ha aggiunto Vendola - la Puglia, come l’Italia, si trova nella situazione più paradossale degli ultimi decenni: proprio quando è cresciuta la consapevolezza dell’importanza del welfare e dei diritti delle persone in condizioni di fragilità, ci si è ritrovati con la parabola discendente delle risorse finanziarie. Noi siamo nel punto più alto del paradosso. Mentre le persone diversamente abili cercano e chiedono di poter trovare le chiavi per aprire la porta della propria libera espressione di talento, di competenze e di umanità – ha concluso Vendola - mentre hanno capito questo, hanno osato capire questo, le politiche pubbliche presentano tabelline e diagrammi rispetto a cui la loro coscienza dovrebbe arrendersi. Speriamo davvero che insieme non ci arrenderemo a questo scempio”. La presenza degli anziani in Italia e in Puglia è decisamente rilevante. Una presenza che rende prioritario per il sistema di welfare locale il soddisfacimento di alcuni bisogni tipici della popolazione anziana: da quello di socializzazione e relazione fino a quello di cura e presa in carico nei casi di non autosufficienza. Sono circa 770.000 gli anziani in Puglia e di questi quasi la metà ha superato i 75 anni di età. Un numero davvero rilevante per un’incidenza sul totale della popolazione che è del 19% per gli ultra sessantacinquenni e del 9,2% per coloro che hanno superato i 75 anni. Le province di Lecce e Brindisi risentono maggiormente di tale incidenza a differenza della provincia di Bari il cui dato è decisamente più basso. Importante anche l’investimento infrastrutturale e in servizi operato dalla Regione Puglia negli ultimi otto anni. “La dotazione di strutture e servizi a ciclo diurno e a ciclo residenziale (h24) per disabili e anziani è cresciuta in modo significativo – ha detto l’assessore regionale al Welfare e alle Politiche della Salute Elena Gentile intervenuta al Forum – prima di tutto sul piano del completamento della filiera dei servizi per la presa in carico della non autosufficienza che, in alcuni casi, ha determinato la nascita ex novo di servizi. Stiamo parlando dei 75 centri diurni per anziani e disabili non autosufficienti che solo 5 anni fa in Puglia non trovavano alternative di presa in carico, se non nei servizi sanitari e riabilitativi; così come la nuova offerta di strutture di accoglienza residenziale per disabili gravi che non era neppure tipizzata e regolata fino all’inizio del 2007 e che oggi vanta una rete capillare di 86 strutture e 1.150 posti utente”. Da segnalare anche la quasi totale riqualificazione dell’offerta sociosanitaria per anziani, con oltre 120 residenze sociosanitarie residenziali dedicate e oltre 6.300 posti letto, che hanno dimezzato la distanza del territorio pugliese dalla dotazione media nazionale per le stesse tipologie di strutture. “Tuttavia – precisa ancora Elena Gentile - la rete di infrastrutture e servizi ha ancora bisogno di essere completata, sia rispetto ad alcune tipologie di servizi, sia rispetto ad alcuni territori che risultano talvolta al di sotto dei fabbisogni medi della popolazione di riferimento ed esprime ancora un importante potenziale di crescita sia rispetto al completamento delle filiere territoriali di servizi per la non autosufficienza, sia rispetto alla implementazione delle nuove tecnologie, in particolare per l’ambient assisted living”. Ma non sono queste le uniche riforme da attuare, occorre soprattutto operare in maniera decisa e netta una reale integrazione tra le politiche di welfare e quelle della salute: “In questi anni – ha concluso Elena Gentile - non abbiamo fatto una scelta di campo ma abbiamo attraversato più campi, privilegiando l’autonomia della scelta di ciascuno. Siamo stati costretti a rivisitare il modello di offerta dei servizi sanitari, ma questa è diventata anche un’opportunità per offrire una scelta diversa con una medicina più di prossimità e del territorio. Infatti non ci interessa spendere meno ma meglio, così si vincono le sfide migliori che generano qualità della vita e buona e nuova occupazione”. Il quinto “Forum sulla non autosufficienza - Strumenti, idee e soluzioni per il lavoro di cura e l’integrazione socio-sanitaria” ritorna per la seconda volta in Puglia a Bari, organizzato dalla Maggioli Casa Editrice, con il patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. L’edizione pugliese ha il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Bari.  
   
   
CORONAVIRUS, DIMESSA DAL MEYER LA BAMBINA. NESSUN NUOVO CASO  
 
Firenze, 6 giugno 2013 – E’ stata dimessa nel primo pomeriggio di ieri la bimba di 18 mesi ricoverata al Meyer perché risultata positiva al coronavirus. E’ tornata a casa, sta bene. Restano invece ricoverati a Careggi, in attesa della completa negativizzazione del tampone, i due adulti, l’uomo che per primo è risultato positivo al virus della Mers (Middle East Respiratory Syndrome) e la sua collega. Entrambi sono in buona salute. La sorveglianza sanitaria su tutte le persone che in qualche modo sono venute in contatto con i tre casi risultati positivi sta continuando, e al momento non c’è nessun nuovo caso. Oggi sono partite dalla Toscana le informazioni richieste dall’Oms: le schede epidemiologiche con i dati dei tre pazienti colpiti dalla nuova Sars.  
   
   
SANITA´: CHIODI, IN SENATO TAVOLO VERIFICA PROMUOVE ABRUZZO IL PRESIDENTE, RICONOSCIUTA SOSTENIBILITA´ NOSTRO SISTEMA.  
 
Pescara, 6 giugno 2013 - L´abruzzo ha dimostrato la capacità di allinearsi al benchmark nazionale per i ricoveri ospedalieri grazie al decremento dell´ ospedalizzazione totale e ad una consistente riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza. Quindi si è passati all´attivazione degli Hospice, al completamento del processo di riconversione dei quattro presidi ospedalieri di Pescina, Tagliacozzo, Casoli, Gissi, all´approvazione della nuova rete dell´emergenza-urgenza, alla razionalizzazione della rete dei laboratori pubblici e privati. Sono i punti qualificanti dell´attività di riforma posti in essere dal Governo regionale, anche sulla qualità dei livelli assistenziali (Lea). Tali positività sono emerse nel corso dell´ultima audizione in sede di Commissione Igiene e Sanità dei rappresentanti Tavolo di monitoraggio, l´ispettore generale capo Igesps della Ragioneria dello Stato, Francesco Massicci, e del direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero, Francesco Bevere, sulle problematiche che riguardano le regioni sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari. Chiodi: "I dati presentati al Senato confermano l´avvio di un percorso di cambiamento della sanità in termini di equilibrio finanziario e sempre più in termini di qualità e diffusione dei servizi. I rappresentanti del Tavolo - ha spiegato - hanno riconosciuto all´Abruzzo la capacità di riportare il sistema sanitario alla sostenibilità, perchè solo un sistema che è in equilibrio finanziario è sostenibile e può garantire le cure ai suoi cittadini". La dettagliata relazione di Bevere sull´erogazione dei livelli essenziali di assistenza ha posto l´accento sui numerosi aspetti positivi e i risultati raggiunti dalle Regioni in piano di rientro. Per l´Abruzzo ha rimarcato la positività nell´apertura degli hospice, ma anche la necessità di raggiungere i 72 posti letto imposti alla nostra regione per essere adempiente all´indicatore Lea di riferimento, ma dopo Lanciano e Pescara tra qualche giorno sarà inaugurato anche l´hospice di Torrevecchia teatina, continuando il percorso di costruzione della rete delle cure palliative. Positivo il giudizio sulla riconversione dei quattro presidi ospedalieri (Pescina, Tagliacozzo, Casoli e Gissi), le cui dimensioni non risultavano in linea con i parametri di sicurezza, efficacia ed efficienza nonchè di corrispondenza all´effettivo fabbisogno della popolazione regionale. Il Ministero della Salute ha messo in luce il decremento dell´ospedalizzazione a partire dal 2009: consistente la riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza e il ricorso all´ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne. Positiva la valutazione della razionalizzazione della rete dei laboratori pubblici e privati e dell´approvazione della nuova rete dell´Emergenza-urgenza. La Regione è stata invece invitata a definire le strutture semplici e complesse, processo che i manager stanno ultimando, e a fornire un resoconto sullo stato di accreditamento delle strutture dopo la definizione del fabbisogno della residenzialità, semiresidenzialità e specialistica ambulatoriale. L´abruzzo, in base ai dati presentati sui risultati di esercizio del Iv trimestre 2012, coerenti con le risultanze del Tavolo per la verifica degli adempimenti regionali, è per il terzo anno consecutivo in utile insieme ad altre quattro regioni: Lombardia, Veneto, Umbria e Marche. In ordine all´equilibrio finanziario, a partire dal 2010, la spesa effettuata è stata uguale ai fondi a disposizione per la sanità regionale. L´analisi di Massicci ha riguardato la spesa sanitaria corrente, che è passata da 1miliardo 819 milioni 282 mila euro del 2002 a 2 miliardi 331 milioni 846 mila euro del 2012, dal 2007 ad oggi è rimasta sostanzialmente la stessa. La spesa per i prodotti farmaceutici nel 2012 rispetto al 2002 è aumentata del 154 per cento, nel 2008 si spendevano 146 milioni oggi 175 milioni. Tale spesa in percentuale sulla spesa sanitaria corrente nel 2008 era il 6,2 per cento oggi il 7,5 per cento. Come in tutte le Regioni è diminuita la spesa farmaceutica convenzionata che è passata da 267 milioni del 2008 a 223 milioni del 2012. La riduzione dell´incidenza di tale spesa rispetto alla spesa corrente è avvenuta di pari passo alla media nazionale, anzi nel 2012 la percentuale dell´Abruzzo è il 9,6 mentre dell´Italia è del 8,2. La spesa per beni e servizi nel 2012 rispetto al 2008 è aumentata del 13 per cento. E´ aumentata la spesa per la medicina di base, passando da 151 milioni del 2008 a 153 milioni di oggi. "I dati presentati al Senato mostrano, spiega il Commissario, quello che ho sempre affermato, che la spesa sanitaria da quando c´è questa giunta è rimasta sostanzialmente la stessa e che addirittura spese come quelle per i farmaci, i beni e servizi e la medicina di base sono aumentati. Ho ridotto la farmaceutica convenzionata come in tutte le regioni e ho stabilito delle regole nei rapporti con i privati. L´abruzzo, infatti - continua il Commissario - ha ridotto la spesa per i privati il cui picco maggiore c´è stato nel 2007 quando si spendevano 449 milioni l´anno. Oggi si è ridotta del 22 per cento e incide sulla spesa sanitaria corrente per il 15,8 per cento contro il 19,3 del 2007". La spesa per il personale dal 2002 ad oggi è aumentata del 18 per cento e rappresenta il 32,8 per cento della spesa corrente come la media italiana. "Mi rendo conto - conclude il commissario Chiodi - che ci sono ancora delle criticità e dei programmi da portare avanti per generare un sistema sanitario di qualità, al pari delle regioni virtuose in cui il cittadino abruzzese abbia la qualità e la sicurezza delle cure, ma stiamo lavorando per arrivare a garantire un sistema in equilibrio perchè solo in questo modo è possibile riuscire a garantire la salute ai cittadini".  
   
   
VISITA AL CENTRO CUNEGONDA, "BUONA PRATICA" PER L´EUROPA  
 
Bari, 6 giugno 2013 - Incontro (e visita fuori programma) ieri mattina a Bari al Centro Diurno Cunegonda, tra il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore al Welfare e alla Salute Elena Gentile e i rappresentanti dell’Unione europea, del Ministero dello sviluppo economico, del Dps (dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica) e dell’Uver, l’unità di verifica e controllo degli investimenti pubblici del Mise, in visita in Puglia per verificare lo stato di attuazione degli interventi realizzati con i fondi europei. Tra questi, il centro diurno Cunegonda di Bari, al quartiere San Paolo, una struttura socio sanitaria semiresidenziale per pazienti psichiatrici ma soprattutto un centro di formazione e reinserimento nel mercato del lavoro, inaugurato lo scorso dicembre. Il Centro totalmente pubblico, è stato definito dai funzionari europei e ministeriali “una “buona pratica”, “un centro modello” con laboratori dedicati ai 20 utenti presenti oggi nel Centro, utenti che imparano un mestiere, riuscendo poi a trovare collocamento nel mercato del lavoro. Nei primi sei mesi di attività del Centro, hanno già trovato lavoro 10 utenti. Sia i funzionari europei che i rappresentanti del Ministero hanno apprezzato e accolto con grande favore e interesse il finanziamento dedicato al Centro diurno Cunegonda. Il Presidente Vendola e l’assessore Gentile hanno sottolineato il rilievo strategico di questo intervento e hanno evidenziato la necessità che queste tipologie di intervento siano considerate anche nel nuovo ciclo di programmazione 2014/2020.  
   
   
SANITÀ, DALLA REGIONE TOSCANA 500MILA EURO PER L’ACQUISTO DI PARRUCCHE  
 
Firenze 6 giugno 2013 – Un intervento da 500 mila euro per aiutare le persone che, a causa di particolari patologie o terapie, come nel caso dei tumori, hanno perso i capelli e vogliono quindi acquistare una parrucca. E’ quanto prevede la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta dalla Giunta toscana. Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni che ha spiegato come ‘”questo atto rappresenta la prosecuzione di un sussidio che la Toscana prevede già da alcuni anni. E’ un sostegno che offriamo più dal punto di vista psicologico che medico per quelle persone che per varie patologie o cure, come nel caso dei tumori e della radioterapia, hanno perso i capelli”. Dal 2008, ha ricordato l’assessore, circa 1500 donne hanno avuto accesso a questa iniziativa che prevede un intervento massimo di 300 euro all’anno per persona. Si tratta di un intervento che, pur non essendo previsto dai livelli essenziali di assistenza, la Regione Toscana ha deciso di garantire ugualmente.  
   
   
MEDICI DI MEDICINA GENERALE, PUGLIA: INTOLLERABILE RITARDO DELLE ASL  
 
Bari, 6 giugno 2013 - L’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ intollerabile il ritardo in merito alle rilevazioni degli ambiti carenti di Medicina Generale: è dal 2009 che le Asl pugliesi non si attivano per rilevare le carenze e quindi per consentire una opportuna implementazione del sistema delle cure primarie sull´intero territorio regionale”. “Eppure – spiega la Gentile - è strategico nel modello di organizzazione della medicina territoriale il ruolo dei medici di medicina generale: per competenza e funzione saranno chiamati sempre più a svolgere un ruolo di intelligente cerniera tra la presa in carico anche domiciliare del paziente - soprattutto cronico - con la più efficace integrazione con i servizi distrettuali polispecialistici nelle Case della Salute, le quali, dove avviate, stanno riscontrando il consenso dei professionisti, dei pazienti e delle loro famiglie”. “La pubblicazione delle graduatorie sull´intero territorio della regione consentirà l´inserimento di oltre 300 nuovi professionisti nella rete delle cure primarie: si tratta di nuova occupazione per avere più qualità dell´assistenza nei territori”. “La diffida ad adempiere partita dall´assessorato - dichiara l´assessore Gentile - è un atto dovuto, rispetto al quale è intollerabile qualsiasi ulteriore ritardo. La inadempienza costituirà elemento di valutazione dei direttori generali delle Asl che saranno sottoposti a verifica nelle prossime settimane”.  
   
   
PATIENT’S DAY ADHD: COME SI ARRIVA ALL’ETÀ ADULTA A PARTIRE DALLA PRIMA INFANZIA CONVEGNO IN CONCOMITANZA AL 4° CONGRESSO MONDIALE SULL’ADHD  
 
Milano, 7 giugno 2013 - “Patient’s Day, Adhd: come si arriva all’età adulta a partire dalla prima infanzia” è il convegno organizzato da Aifa onlus per l´informazione e la divulgazione ai cittadini e alle famiglie sulle problematiche legate all´Adhd in concomitanza con il 4° congresso mondiale sull´Adhd, riservato agli specialisti. L’iniziativa, promossa con il supporto di Adhd Europe, che vede la partecipazione di specialisti italiani ed internazionali, ha lo scopo di affrontare le caratteristiche, le linee evolutive, la diagnosi e la presa in carico dei pazienti a partire dalla prima infanzia fino all’età adulta, età per la quale in Italia ancora non sono previsti protocolli e linee guida di presa in carico dei pazienti. Obiettivo del convegno è individuare le caratteristiche dell’Adhd fin dai primi anni di vita di un bambino, descrivere l’evoluzione del disturbo in infanzia ed adolescenza e tracciare i possibili percorsi anche terapeutici per chi da adulto si trova ad affrontare la vita con un disturbo che ne condiziona la qualità in tutti i principali aspetti, dallo studio al lavoro, dalle relazioni affettive alla socializzazione. Tutti gli interventi in lingua straniera avranno la traduzione simultanea in italiano. Consulta il programma su http://www.aifaonlus.it/   Di seguito le sintesi degli studi con dati, realizzati in Italia, che saranno approfonditi nelle singole relazioni: La Dott.ssa Maria Grazia Melegari, neuropsichiatra infantile presso il Centro di Riferimento Adhd "La Scarpetta" Asl-rma, presenterà una review della letteratura internazionale degli ultimi 13 anni relativa al disturbo Adhd ad insorgenza in età prescolare illustrando risultati e riflessioni anche in relazione alla sua attività clinica svolta dalla metà degli anni duemila ad oggi con circa 80 bambini in età prescolare provenienti da Roma e dal Lazio ma anche da diverse altre regioni del paese. In particolare, sarà data rilevanza alle procedure diagnostiche, al trattamento, ai fattori di rischio per l’insorgenza Adhd ed alle traiettorie evolutive che questo disturbo presenta nel corso dell’età evolutiva. La relazione della dottoressa Melegari si soffermerà, inoltre, sia sulla diversa percezione del disturbo da parte dei genitori e degli insegnati, sia sul ruolo che può avere l´Aifa onlus nell´informazione e nel sostegno alle famiglie, ma anche nell´azione di controllo nei confronti delle strutture sanitarie affinché prendano in carico fin dalla prima infanzia i bambini con adhd nel modo più appropriato possibile. La ricerca è stata condotta in collaborazione con la dott.Ssa Marzi, neuropsichiatra del Campus Biomedico di Roma e con la dott.Ssa Verdecchia neuropsichiatra della Asl Rma. Il Prof. Andreas Conca, psichiatra e psicoterapeuta, coordinatore provinciale del Servizio per la salute psicosociale dell’età evolutiva e direttore del Servizio Psichiatrico del Comprensorio Sanitario di Bolzano - dove da due anni è attivo un ambulatorio specialistico per Adhd in età adulta - illustrerà l`attività di diagnosi ed intervento psicoeducativo, psicoterapeutico e farmacologico, che ha coinvolto finora 150 persone, di cui attualmente 60 sono in trattamento. A partire dalle trasformazioni evolutive dell`Adhd dall`infanzia all`età adulta, la relazione del Professor Conca si soffermerà sull`omissione di diagnosi di Adhd negli adulti quando il disturbo si manifesta insieme ad un alto tasso di comorbidità con disturbi affettivi e d`ansia (42%), di dipendenza (25%) e di personalità (17%). Gli utenti finora diagnosticati e presi in carico in genere si sono rivolti all’ambulatorio - spiega il professor Conca-per una resistenza alle terapie in atto dovuta al mancato precedente riconoscimento dei sintomi di Adhd. Nella struttura ad alta specializzazione, tra le prime del genere in Italia, attualmente operano in part time 3 psicologi e 2 psichiatri. Il Prof. Andrea Fossati, ordinario di Psicologia Clinica, Lumsa, Roma, indagherà le complicanze dell´Adhd in adolescenza e in età adulta illustrando i risultati di uno studio realizzato nel 2012 presso l´Istituto Scientifico H San Raffaele di Milano che ha coinvolto 217 persone con disturbo di personalità, 120 donne e 97 uomini. Con netta differenza di genere, la ricerca ha evidenziato nelle donne la specifica relazione tra caratteristiche di Adhd nell´infanzia e sviluppo di disturbo borderline della personalità in età adulta (con un quadro di impulsività e disregolazione emotiva) e negli uomini lo stretto legame tra sintomi di Adhd nell´infanzia e sviluppo di disturbo antisociale in età adulta. Il Dr. Samuele Cortese, neuropsichiatra infantile, ricercatore, Università degli Studi di Verona e New York University, Usa presenterà i risultati di una ricerca su 50 pazienti Adhd - 25 italiani e 25 statunitensi - che nel 70% dei casi evidenzia la relazione tra Adhd e disturbi del sonno, sia di tipo lieve sia di tipo severo, presenza che può aggravare o minimare l´Adhd. In caso di presenza di disturbo del sonno e sospetto Adhd, proprio per la relazione tra i due è molto importante fare una diagnosi differenziale. La psicologa Francesca Sgroi, responsabile dello Sportello d’ascolto Aifa a Milano farà il punto sui primi 3 anni di attività del centro. Attivo dal 2010 lo Sportello ha finora offerto una prima consulenza sull’Adhd a circa 30 famiglie, che in particolare hanno chiesto per i figli informazioni sui percorsi diagnostici e terapeutici, ed hanno potuto avere indicazioni circa i Centri di Riferimento per l’Adhd a cui rivolgersi. Allo sportello, che offre consulenza gratuita, sempre di più si nota l’affluenza anche di persone adulte, ad oggi 8, che sospettano di essere affetti da Adhd. Queste persone ricevono un primo consulto, in alcuni casi anche approfondimenti in incontri successivi, per poi eventualmente essere indirizzate alle strutture sanitarie specializzate per la diagnosi negli adulti. Lo sportello si trova in Via San Paolino 18 Milano, attualmente è aperto il lunedì e il mercoledì pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00  
   
   
VERSO TAVOLO TECNICO REGIONE FVG -INPS SU INVALIDITÀ CIVILE  
 
Trieste, 6 giugno 2013 - Sarà attivato un tavolo tecnico di collaborazione tra il Servizio sanitario regionale del Friuli Venezia Giulia e l´Inps in materia di invalidità civile. Ne hanno parlato l´assessore alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali Maria Sandra Telesca e il direttore regionale dell´Inps per il Friuli Venezia Giulia Rocco Lauria, che si sono incontrati a Trieste. Erano presenti Mara Nobile, direttore regionale Inps-gestione ex Inpdap per il Friuli Venezia Giulia, e Giovanni Maria Farina, della Direzione centrale salute della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel corso del colloquio Telesca e Lauria hanno anche affrontato la problematica legata alla riduzione delle visite fiscali.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA SOMMINISTRAZIONE DI TELAPREVIR DUE VOLTE AL GIORNO PER IL TRATTAMENTO DELL’EPATITE C CRONICA DI GENOTIPO-1 BEERSE,  
 
Belgio, 6 giugno 2013 – Janssen ha annunciato il 27 maggio che la Commissione Europea ha approvato la somministrazione di telaprevir (inibitore della proteasi di Hcv), due volte al giorno (Bid) in associazione a interferone peghilato e ribavirina (Pr) per pazienti naïve al trattamento e pre-trattati. Il nuovo schema posologico approvato è di 1.125 mg due volte al giorno (mattina e sera) in associazione a Pr. Questo “allinea” la posologia con quella di ribavirina, che era già Bid, rispetto a quella approvata in precedenza per telaprevir che era di 750 mg ogni 8 ore in associazione a Pr. La Commissione Europea ha dato la propria approvazione sulla base dei risultati dello studio Optimize, multicentrico di Fase Iii, randomizzato in aperto, condotto su pazienti con epatite C cronica di genotipo 1, naïve al trattamento, in cui telaprevir 1.125mg, somministrato due volte al giorno in associazione a Pr, ha dimostrato la non inferiorità al dosaggio approvato precedentemente di 750 mg ogni 8 ore in termini di percentuali di pazienti che hanno ottenuto una risposta virologica sostenuta (74% contro 73%).2 Telaprevir ha dimostrato percentuali di cura simili, sia al dosaggio in somministrazione due volte al giorno, sia al dosaggio con somministrazione ogni 8 ore, anche nei pazienti con cirrosi.3 “L’approvazione di telaprevir in somministrazione due volte al giorno è una buona notizia per i pazienti con epatite C cronica di genotipo 1. La semplificazione della terapia e la sua più agevole gestione, senza che ne sia compromessa l’efficacia, favoriranno l’aderenza terapeutica e offriranno ai pazienti possibilità di guarigione ancora superiori” ha dichiarato la Dottoressa Maria Buti, dell’Ospedale Valle Hebron e Ciberehd, Istituto Carlo Iii di Barcellona. La disponibilità di nuovi antivirali ad azione diretta come telaprevir ha trasformato le opzioni terapeutiche per l’epatite C.4 Telaprevir, dalla sua prima approvazione nel 2011, ha già svolto un ruolo significativo nel migliorare gli esiti terapeutici di oltre 80.000 pazienti nel mondo, trattati in terapia combinata.5 Di tutte le terapie disponibili per l’epatite C, telaprevir è quella che offre anche la minore durata di trattamento per un’alta percentuale di pazienti naïve o con recidiva.6,7 “Prima che fossero disponibili gli antivirali ad azione diretta come telaprevir, i medici potevano sperare, nella migliore delle ipotesi, di curare solo il 40-50% dei pazienti naive con epatite C di genotipo 1. Oggi, grazie a questi nuovi antivirali c’è la possibilità di curare quasi l’80% di questi pazienti e, per molti di loro è possibile accorciare la durata della terapia. Quando una terapia ha successo, di fatto porta a una sensibile riduzione delle complicanze dell’epatite C, quali tumore epatico e cirrosi. Come per molte altre patologie, più il trattamento è precoce, più efficace è la strategia per evitare le complicanze. Il nuovo dosaggio di telaprevir con somministrazione due volte al giorno rende più agevole l’assunzione e più facile per i pazienti cogliere l’opportunità di guarigione. Ora dobbiamo far sì che i pazienti con epatite C vengano individuati e sia loro offerta la terapia prima che la malattia avanzi” ha dichiarato Graham Foster, Consulente Epatologo, Barts Health, Londra. “Siamo molto soddisfatti dell’approvazione da parte della Commissione Europea dosaggio dello schema posologico con somministrazione due volte al giorno di telaprevir, che segna un ulteriore miglioramento per una già importante opzione terapeutica per l’epatite C. Questo farmaco è una pietra miliare del nostro operare al fine di migliorare la vita delle persone che convivono con l’epatite C e di sostenere gli operatori sanitari in tutto il mondo” ha dichiarato Gaston Picchio, Area Leader, Epatite, Janssen. Telaprevir è stato approvato per la prima volta dall’Fda nel maggio 2011 per gli Stati Uniti, dove viene commercializzato da Vertex Pharmaceuticals con il marchio Incivektm, e dalla Commissione Europea a settembre 2011 per l’Europa dove viene commercializzato da Janssen con il marchio Incivo. Lo studio Optimize - 740 pazienti con epatite C cronica di genotipo 1 naïve al trattamento sono stati trattati con telaprevir 1.125 mg in somministrazione due volte al giorno o telaprevir 750 mg ogni 8 ore, in entrambi i casi in associazione a Pr. Alla 12esima settimana, è stata interrotta la somministrazione di telaprevir e i pazienti hanno continuato la terapia solo con Pr per ulteriori 12 o 36 settimane, a seconda della loro risposta virologica alla settimana 4. I pazienti sono stati valutati 12 settimane dopo la fine del trattamento (Svr12) per verificare le percentuali di risposta virologica sostenuta (Svr).2 La percentuale di pazienti con Svr12 nel gruppo con somministrazione due volte al giorno è stata pari al 74% (274/369) rispetto al 73% (270/371) nel gruppo con somministrazione ogni 8 ore, con intervallo di confidenza (Ic) al 95% per la differenza di ‑4,9%, 12,0%. Il limite inferiore dell’Ic al 95% (‑4,9%) è stato superiore rispetto al margine prestabilito di non-inferiorità del ‑11%, pertanto è stata dimostrata la non-inferiorità della somministrazione due volte al giorno rispetto alla somministrazione ogni 8 ore.7  
   
   
CICLISMO, ¡®ASPETTANDO IL MONDIALE¡¯ TANTE INIZIATIVE ED UNA STATUA PER BALLERINI  
 
Firenze, 6 giugno 2013 ¨C Realizzare un fitto calendario di iniziative locali per diffondere la cultura dello sport e far amare ancora di pi¨´ la biciletta e dedicare una statua alla memoria del ct della nazionale di ciclismo Franco Ballerini. Queste due delle decisioni prese oggi dal Comitato istituzionale per l¡¯organizzazione dei Mondiali di ciclismo ¡®Toscana 2013¡ä, che si ¨¨ riunito a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana. ¡°Il Comitato ¨C ha spiegato l¡¯assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, presidente del Comitato istituzionale ¨C ha dato il via libera a decine di iniziative collaterali al Mondiale di ciclismo organizzate dagli enti locali per coinvogere i cittadini in quella che sar¨¤ una grande festa dello sport. Ci saranno gare amatoriali, iniziative per le scuole, mostre, spettacoli. Anche la Regione Toscana parteciper¨¤ a questo cartellone, con eventi di portata regionale e con la realizzazione di una medaglia celebrativa del Mondiale¡±. ¡°Tra le iniziative da segnalare ¨C ha aggiunto l¡¯assessore ¨C ce n¡¯¨¨ una in particolare che riguarder¨¤ Franco Ballerini, cui sar¨¤ dedicata una statua realizzata dal maestro Giorgio Butini¡±. Festival, competizioni, convegni e una medaglia: Gli eventi e le manifestazioni ludiche, culturali e sportive organizzate nei Comuni e nelle Province attraversate dal circuito del Mondiale saranno decine, tutte riconducibili agli enti che sono componenti del Comitato Istituzionale. La Regione Toscana parteciper¨¤ con varie iniziative tra cui: un programma concertistico dell¡¯Orchestra regionale toscana; la mostra dell¡¯artista Luca Alinari, ideatore del logo dei Mondiali; la proiezione dello spettacolo tetrale ¡®Sui pedali della vita¡¯ (organizzato con la Fondazione Peccioli); lo spettacolo teatrale ¡®Pinocchio in musica¡¯ (in collaborazione con la Fondazione Collodi) destinato ad essere esportato in una tournee negli Usa per l¡¯Anno della cultra italiana ; la 67¡ã Firenze-viareggio, gara ciclistica categoria Elite Under 23 (organizzata con Federciclismo Comitato regionale toscano); il ¡®Premio Torriani¡¯, conferito alle pi¨´ alte personalit¨¤ del mondo del ciclismo (atleti, sportivi, giornalisti, scrittori ecc.), organizzato in collaborazione con il Comune di Forte dei Marmi e la Provincia di Lucca; ¡®Lisboa¡¯, spettacolo di strada con le biciclette protagoniste (in collaborazione con la Fondazione Pontedera Teatro); il ¡®Festival del viaggio¡¯, programma di iniziative ed incontri dedicati al mondo del cicloturismo ed organizzato insieme alla Societ¨¤ italiana dei viaggiatori; ¡®Il giro d¡¯Itlaia in 80 librerie¡¯, una staffetta ciclistico-culturale attraverso il Paese (organizzato insieme all¡¯Associazione culturale letteratura rinnovabile); inoltre la Asl 4 di Prato promuover¨¤ due momenti di riflessione e divulgazione scientifica: un convegno per presentare gli esiti di ricerche scientifiche sul ciclismo realizzate in Toscana ed il congresso annuale della Societ¨¤ italiana di nefrologia, con comunicazioni specifiche sull¡¯antidoping nel ciclismo. A completare il quadro delle iniziative portate avanti dalla Regione ci sar¨¤ la realizzazione di una medaglia commemorativa dei ¡°Campionati Mondiali di Ciclismo Toscana 2013¡±, prodotta in due versioni (bronzo e argento) e destinata ai personaggi, agli enti ed alle associazioni che saranno protagoniste del Mondiale. Il monumento a Ballerini: Il Comitato istituzionale ha dato il via libera per la realizzazione di una statua dedicata alla memoria del ct della nazionale di ciclismo Franco Ballerini (nato a Firenze nel 1964 e scomparso a Pistoia nel 2010 a seguito di un tragico incidente). L¡¯opera, approvata dalla famiglia di Ballerini, sar¨¤ realizzata dal maestro Giorgio Butini e potr¨¤ essere realizzata grazie alla sponsorizzazione totale della Fondazione Barilla. La collocazione scelta per l¡¯opera ed approvata dal Comune fiorentino ¨¨ il Mandela Forum di Firenze.