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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Ottobre 2013
SONO EMERSE BUONE INDICAZIONI DALL’ANNUALE INCONTRO TRA LA COMMISSIONE EUROPEA ED IL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PSR CALABRIA 2007/2013  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che si è tenuto a Bruxelles, presso gli uffici della Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, l’incontro annuale 2013 sul Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria riguardante il periodo di programmazione 2007-2013. All’incontro bilaterale con la Commissione Europea hanno preso parte i vertici del Dipartimento Agricoltura, l’Assessore Trematerra, il Dirigente Generale Giuseppe Zimbalatti e l’Autorità di Gestione del Psr Calabria Alessandro Zanfino, nonché i rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. L’incontro annuale costituisce un’importante occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma 2007/2013 e sulla fase di preparazione della programmazione successiva. Nel corso della riunione sono stati presentati i documenti relativi allo stato di attuazione, finanziaria e procedurale e all’esecuzione sul bilancio comunitario al 31/12/2013, con particolare attenzione al rischio di disimpegno N+2. Si è discusso, inoltre, dell’attuazione del grado di raggiungimento degli obiettivi di realizzazione e dei risultati relativi all’utilizzazione del Fondo di Garanzia. Inoltre grande rilievo è stato riservato alla questione del tasso di errore del Psr Calabria che si attesta già sotto la soglia del 2%. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per confrontarsi su future proposte di modifica del Piano di Sviluppo Rurale e sulla preparazione della programmazione 2014-2020. La Commissione Europea, infine, ha preso atto del Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 del Psr Calabria 2007/2013, che descrive l’attuazione del Programma nell’anno 2012, dando evidenza dei principali obiettivi fisici e finanziari raggiunti. Si è detto soddisfatto l’Assessore Trematerra dell’incontro con la Commissione Europea, dal quale è emerso ancora una volta il positivo trend di crescita del settore agro-alimentare calabrese, perfettamente allineato con il resto d’Italia. “Il Dipartimento Agricoltura sta lavorando bene ed i risultati sono tangibili - ha affermato l’Assessore - sia per quanto riguarda gli obiettivi di spesa raggiunti nell’attuale programmazione che perla qualità della spesa. Il nostro lavoro, però, continua senza soste. Adotteremo procedure aggiuntive per limitare ulteriormente il tasso di errore e i relativi sistemi correttivi per impiegare al meglio il Fondo di Garanzia”. “Gli obiettivi primari saranno inoltre - ha concluso Trematerra - la modernità, la rapidità ed il controllo della qualità degli interventi promossi con il supporto dei fondi comunitari”  
   
   
PASCOLI MONTANI, STOP ALLE SPECULAZIONI.  
 
“Dopo le proposte avanzate nei giorni scorsi dal nostro Servizio regionale Agricoltura, a seguito anche delle prese di posizione della Federazione regionale Coldiretti e di quelle provinciali di Fermo, Ascoli e Macerata e del Copagri Marche, la Conferenza delle Regioni italiane promuoverà norme contro la speculazione sui pascoli montani nelle Marche e in altre regioni, ad opera di agenzie e aziende del Nord. Un fenomeno dovuto al fatto che i contributi europei sono di molto superiori ai canoni d’affitto dei pascoli montani, cosicché molte aziende di altre regioni italiane si sono riversate sulle zone interne delle regioni del Centro, facendo lievitare i costi degli affitti, rendendoli troppo onerosi per gli allevatori locali e allo stesso tempo riducendo la possibilità da parte di questi di accedere ai contributi europei. L’assessore Nardone della Regione Puglia, coordinatore delle Regioni per il settore agricolo, ha affermato in una nota inviata a tutti gli assessori che, unitamente ad altre Regioni, ha condiviso ampiamente le osservazioni della Regione Marche, e ha interessato personalmente il ministro Di Girolamo, ottenendo la valutazione di fattibilità tecnica e giuridica di una revisione della normativa. La proposta dalle Marche lascia inoltre la flessibilità alle amministrazioni regionali di applicare le modalità di pascolamento nel territorio in relazione alle condizioni locali per gli utilizzatori dei pascoli. Potranno essere fatte quindi autonome valutazioni sull’opportunità di modificare le norme anche in relazione alle misure agro ambientali del Programma di sviluppo rurale. Di sicuro ci metteremo di traverso contro qualsiasi forma di speculazione che danneggino le Marche, la pastorizia e gli allevamenti delle aree interne e l’abbandono della nostra bellissima montagna appenninica, resa attraente grazie alla presenza di agricoltori e pastori, che la custodiscono anche per le migliaia di visitatori e turisti che sempre più assiduamente la frequentano”. Così l’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, commentando la condivisione avvenuta in Conferenza delle Regioni, delle misure per contrastare la speculazione sui pascoli montani.  
   
   
VIA AL MARCHIO "CAMPANIA" PER TUTELA PRODOTTI  
 
"Con la pubblicazione sull’ ultimo Bollettino Ufficiale della Regione Campana della delibera di giunta con la quale si avvia il procedimento per la registrazione del marchio "Campania", diamo il via ad un´azione finalizzata alla promozione ed alla tutela del marchio dei prodotti regionali." Così l´assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello. "La giunta regionale campana ritiene prioritario difendere le propria identità culturale, territoriale e produttiva mediante un marchio territoriale che diventi emblema dell´intero sistema della Regione Campania. Il marchio sarà il principale fattore per comunicare l´identità regionale in Italia e all´estero. Uno strumento di identità e visibilità al cui interno devono raccogliersi il patrimonio culturale, territoriale e produttivo. Il marchio - sottolinea Martusciello - che sarà registrato anche presso l´Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, potrà permettere alla Campania di seguire nuove prospettive di sviluppo sociale ed economico, rendendola più riconoscibile e quindi più competitiva nell´ambito del commercio internazionale. L´utilizzo del marchio avverrà non solo in Italia ma principalmente nei mercati internazionali ai fini della tutela dei produttori campani. Il marchio potrà costituire un adeguato strumento di garanzia di informazione di qualità di prodotti e servizi con l’intento di favorire gli interessi di vari settori merceologici e dei consumatori", conclude Martusciello.  
   
   
QUATTRO MOTORI, LOMBARDIA: L´AGRICOLTURA TORNA A ESSERE CENTRALE  
 
Stoccarda/d -"La collaborazione dal punto di vista agricolo tra i Quattro Motori è una novità assoluta da salutare, dal mio punto di vista, con grande entusiasmo e interesse". Così Gianni Fava, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia all´incontro dei Quattro Motori per l´Europa che si è svolto il 17 ottobre a Stoccarda. La Terra Al Centro Dell´attenzione - "Per la prima volta, dopo 25 anni di storia di questa istituzione - ha sottolineato l´assessore -, i temi dell´agricoltura, dell´agroalimentare e della tutela dei prodotti agricoli entrano a far parte dell´agenda insieme ad altre attività che sono state svolte quali la partecipazione civile, le reti d´impresa, la cultura e le aggregazioni strategiche". "Che il tema dell´agricoltura - ha continuato l´assessore - torni a rivestire un dibattito centrale nel dibattito fra i Quattro Motori per l´Europa per noi è una novità di assoluto rilievo che va salutata con la giusta attenzione". Le Eccelenze - "Il presidente Maroni - ha rimarcato Fava - si è fatto carico di parlare di Expo, di alimentazione, di agricoltura, di quella che per noi è una filiera di eccellenza". "Tutto il lavoro che faremo - ha detto l´assessore - dovrà necessariamente essere portato, alla conclusione dell´anno che ci aspetta, a diventare patrimonio di tutti ed essere soprattutto elemento centrale nel dibattito che ci contraddistingue nei confronti dell´Unione europea". Ue Deve Essere Strumento Utile - "Troppo a lungo - ha concluso Fava - l´agricoltura del Nord, quella lombarda in particolare, hanno subito l´Unione europea. Noi abbiamo bisogno che l´Unione europea diventi uno strumento utile e non un inutile appesantimento".  
   
   
OCM VINO: ECCELLENTE RISULTATO A FAVORE DEI PRODUTTORI PUGLIESI  
 
"Considero motivo di grande soddisfazione l’eccellente risultato raggiunto nell’ambito del Programma Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo che, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, ha consentito di erogare a favore dei produttori pugliesi la quasi totalità dei fondi riservati loro dall’Ocm Vino. Un segnale di attenzione ulteriore rispetto ad un comparto che diventa sempre più non solo modello di sviluppo integrato per la nostra Regione, ma anche un importante tassello del nostro Pil". Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commenta i dati sulla spesa dell’O.c.m. Vino relativi all’esercizio finanziario 2013. Per la misura “Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti” sono stati liquidati circa 22 milioni di euro tali da consentire a ben 900 viticoltori pugliesi di ristrutturare circa 1.800 ettari di vigneto, con l’utilizzo prioritario di vitigni autoctoni. Un’ulteriore segnale positivo per l’agricoltura pugliese che, attraverso questa misura dell´Ocm vino, vede rinnovare gli impianti viticoli, adeguare le produzioni alle nuove esigenze del mercato, oltre che adottare modelli produttivi e sistemi di gestione vitivinicola finalizzati a conseguire importanti risultati sia in termini di qualità dei vini che di valorizzazione del territorio. Non da ultimo, il buon risultato raggiunto anche con la misura “Investimenti” che ha consentito di finanziare 48 aziende vitivinicole pugliesi e realizzare punti vendite, sale degustazione, attività di e-commerce “Cantina virtuale” e logistica aziende.  
   
   
AGRICOLTURA: L´OCM VINO HA MOVIMENTATO 18 MILIONI DI EURO IN FVG  
 
Trieste - "L´insieme di misure che fanno riferimento all´Ocm-organizzazione Comune di Mercato Vino è stata capace di muovere in Regione qualcosa come più di 18 milioni e mezzo di euro, di far conoscere e apprezzare all´estero i nostri vini e di conseguenza il nostro territorio, ed infine di ristrutturare il 3 per cento dei vigneti regionali, valore che, se fissiamo in 30 anni la durata media di un vigneto, è perfettamente in linea con il trend ideale di rinnovo indispensabile ad una viticoltura dinamica e moderna". Non nasconde la sua soddisfazione per l´ottimo andamento del 2013 il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e sottolinea l´efficacia delle operazioni portate avanti dalla Regione, evidenziata dal bilancio tracciato dagli uffici dell´Area risorse agricole e forestali della direzione centrale Attività produttive, Commercio, Cooperazione, Risorse agricole e forestali della Regione Fvg. "Il bilancio riguarda le azioni realizzate nella campagna 2013/2014 e finanziate dall´Unione europea con quel complesso di misure che va sotto il nome di Programma nazionale di Sostegno al Settore vitivinicolo - ricorda Bolzonello - e senza tema di smentita si può affermare che quanto realizzato è più che lusinghiero". "Alla data del 15 ottobre, termine ultimo per l´effettuazione dei pagamenti alle aziende vitivinicole da parte di Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), i contributi erogati complessivamente ammontano a 9.140.000 euro - rileva l´assessore - ma la cosa che mi preme sottolineare è che a inizio campagna i fondi a disposizione per il Friuli Venezia Giulia ammontavano a 8.140.000 euro: in altre parole, dimostrando le nostre esigenze finanziarie, siamo riusciti a farci assegnare dal Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) circa 1 milione di euro di risorse non utilizzate da altre Regioni." In Italia infatti, l´Ocm Vino viene gestito sulla base di un piano definito a livello nazionale, all´interno del quale possono essere effettuati spostamenti di risorse, assegnando alle Regioni che li utilizzano quei finanziamenti che altre non riescono ad impiegare: si massimizza così la spesa a livello nazionale e non si corre il rischio di restituire fondi a Bruxelles. "In questo più che in altri Programmi comunitari la velocità di spesa costituisce dunque un fattore strategico - spiega Bolzonello - poiché sussiste l´obbligo di spendere le risorse nell´anno della loro assegnazione. E noi siamo stati così abili da avere già pronte ed istruite domande che non sarebbe stato possibile finanziare con la dotazione finanziaria iniziale." Per quanto riguarda le azioni realizzate, esse fanno riferimento a tre misure, che sono Promozione sui mercati dei Paesi terzi, Investimenti e Ristrutturazione e riconversione dei vigneti. La prima consente di erogare un contributo comunitario fino al 50 per cento per la realizzazione di azioni di promozione dei vini comunitari Do, Ig e varietali attuate nei Paesi extra Ue e destinate a migliorarne la competitività in tali paesi, che sono America Latina, Canada, Centro-sud America, Cina, Paesi balcanici, Russia, Sud-est Asiatico, Usa. Il costo totale dei progetti, comprensivo di una quota relativa a quelli pluriennali presentati nelle campagne precedenti, ammonta a oltre 5 milioni di euro, cui corrisponde un contributo dell´Ue pari ad oltre 2,5 milioni di euro. Per quanto concerne invece la seconda misura, il contributo, che è del 40 per cento, viene erogato per l´acquisto di contenitori in legno per la conservazione e l´affinamento dei vini. Tutte le 124 aziende che hanno presentato domanda ed hanno accettato i contributi sono state finanziate complessivamente con oltre 600.000 euro per l´acquisto di 1.557 tra botti e barriques. Un aiuto fino al 50 per cento delle spese sostenute è stato erogato in base alla terza misura per ristrutturare e riconvertire i vigneti. Delle 228 domande presentate nel 2013 ne sono state liquidate 216, per un importo totale di 6 milioni di euro, corrispondenti a 625 ettari di vigneto ristrutturati. In questo caso restano pertanto da soddisfare 12 domande, per un totale di 76 ettari di terreno e circa 700.000 euro di finanziamento, ma Bolzonello assicura che una volta concluso l´iter di finanziabilità, anche queste verranno finanziate con i fondi già messi a disposizione dal Mipaaf per la campagna 2013-2014. "Abbiamo fatto un buon lavoro, ma questo non significa che possiamo dormire sugli allori" osserva infine il vicepresidente. "So che ci sono ancora attività da portare a termine, potenziare e migliorare, come ad esempio i collaudi dei vigneti realizzati nelle campagne precedenti - conclude - ma credo che con la collaborazione di tutti riusciremo a far sì che il ´Vigneto Friuli´ mantenga il suo già ottimo status e migliori sempre di più".  
   
   
AVIARIA, REGIONE LOMBARDIA: NESSUN VINCOLO PER LE ALTRE PROVINCE  
 
Milano - In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa in merito al blocco delle esportazioni di carni di pollame e uova dalla Lombardia verso Hong Kong e a una presunta "guerra commerciale" in atto tra l´Italia, e la Lombardia in particolare, e Hong Kong, Regione Lombardia ritiene opportuno di precisare i seguenti punti in modo di raffigurare puntualmente la situazione e fornire certezze agli operatori del settore avicolo interessati all´esportazione nell´area del sud est asiatico. Focolaio Non Patogeno - In data 10 Ottobre il Dipartimento di prevenzione veterinario dell´Asl di Brescia ha confermato l´apertura di un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità, senza alcun impatto sulla salute umana, in un piccolissimo allevamento della filiera avicola-rurale della provincia. Applicate Norme - Il focolaio è stato chiuso tempestivamente a seguito dell´adozione delle misure previste dalla normativa comunitaria, nazionale, e conformemente alle linee guida regionali in materia. Nessun Vincolo A Spedizioni Carne - Come accade spesso in questi casi, le Autorità sanitarie di Hong Kong a seguito della notifica da parte della Comunità Europea del focolaio, hanno temporaneamente sospeso le importazioni di carni di pollame e uova dalla sola provincia di Brescia, in attesa di ricevere informazioni più dettagliate circa le misure adottate dalle Autorità italiane. Non è stato quindi posto alcun vincolo alla spedizione di carni di pollame e uova dalle altre provincie lombarde verso Hong Kong. Nessun Impatto Su Flussi Verso Paesi Area - Il blocco temporaneo delle esportazioni verso Hong Kong non impatta sui flussi commerciali verso altri Paesi dell´area. Assessorato Salute Segue Da Vicino Caso - Sarà comunque cura dell´Assessorato alla Salute seguire da vicino, come sempre in questi casi, l´evoluzione della situazione assicurando l´adozione di tutte le misure più opportune al fine del rapido superamento di questa situazione di blocco parziale delle esportazioni.  
   
   
CALAMARI? NO, INTESTINI DI MAIALE! UN NUOVO SCANDALO ALIMENTARE STAREBBE PER SCOPPIARE?  
 
Dopo lo scandalo della carne di cavallo rilevato nelle lasagne industriali o che, più di recente, ha riguardato le pepite di pollo che a malapena ne contengono, il consumatore è più attento a ciò che accade nel suo piatto e il Parlamento europeo ha aperto maggiormente gli occhi sulle pratiche dell´industria alimentare. In quest’ottica, l’eurodeputata olandese Esther de Lange, incaricata della questione, ha annunciato un fatto a dir poco sbalorditivo in seguito ad una sua scoperta dopo le verifiche che ha iniziato a svolgere l’europarlamento in campo alimentare. Alcuni calamari sarebbero infatti in realtà intestini di suini, come ha rivelato in un’intervista alla stampa olandese il membro del parlamento europeo. È vero che è tutto buono del maiale e che non si butta nulla. Ma che servisse anche per “sostituire” i calamari, no. Questi cosiddetti calamari che si trovano nella base di alcuni prodotti e non hanno in realtà mai visto il mare, sarebbero infatti interiora di maiale la cui consistenza gelatinosa ricorderebbe i calamari. Secondo l’eurodeputata, numerosi supermercati in Europa venderebbero tale prodotto, ma prima di parlare di uno scandalo, spiega Giovanni D´agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, bisognerebbe comprendere l’entità e la misura di quella che è stata preannunciata come l’ennesima frode alimentare su grande scala. Quindi, niente allarmismi, ma solo la necessità di verifiche da parte dell’autorità di vigilanza alimentare europee e nazionali cui è rivolto anche il presente comunicato.  
   
   
LOMBARDIA, SPANDIMENTI REFLUI, PROROGATA LA DATA DI INIZIO DEL BLOCCO  
 
Milano - In occasione di un tavolo tecnico dedicato al tema dei nitrati, che si è tenuto stamane presso l´assessorato regionale all´Agricoltura, è stato concordato con tutte le associazioni di categoria presenti lo slittamento - dal 15 al 23 novembre - dei termini di inizio del blocco degli spandimenti invernali dei reflui. "Ancora una volta - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava - Regione Lombardia accoglie tempestivamente le richieste e incontra le necessità provenienti dal mondo dell´agricoltura, in questo caso al fine di consentire alle aziende il completamento delle operazioni di raccolta attualmente in corso di svolgimento".  
   
   
DISSECCAMENTO OLIVETI SALENTO: NESSUN PERICOLO PER QUALITÀ OLIO  
 
 Sul fenomeno del disseccamento degli oliveti che ha colpito alcune zone della provincia di Lecce, l´Osservatorio Fitosanitario ha emanato una nota tecnica nella quale espone i risultati e gli approfondimenti scientifici effettuati per prevenire le cause, arginare e eliminare le cause della patologia fitosanitaria. "L´area Politiche dello Sviluppo Rurale - ha specificato l´Assessore alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni - sta predisponendo gli atti amministrativi per adottare tutte le misure contingenti necessarie per affrontare l´emergenza fitosanitaria e evitare l´ulteriore diffusione. Intanto, abbiamo già avviato il protocollo di comunicazione istituzionale al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e alla Commissione Europea previsto dalla normativa vigente in caso di epidemia fitosanitaria". "Voglio rassicurare olivicoltori e consumatori che il fenomeno, - ha precisato Nardoni - anche se produce effetti visibili agli impianti arborei olivicoli nelle zone interessate e attualmente circoscritte ad alcune aree della provincia di Lecce, non pregiudica in alcun modo la qualità delle olive, sia da mensa che da olio, né influisce sulle caratteristiche dell´olio che da esse se ne ricava.  
   
   
LOMBARDIA: VINI REGIONALI SUI FRANCOBOLLI? OTTIMA IDEA  
 
Milano - "L´operazione di Poste italiane, che per la seconda volta, a distanza di un anno e mezzo, ha deciso di lanciare una seconda serie di francobolli dedicati alle eccellenze enoiche del territorio italiano, assegna ulteriore valore al vino italiano. Molto positiva la presenza di due vini lombardi, lo Sforzato di Valtellina e l´Oltrepò Pavese Metodo Classico, due fra le molte eccellenze del territorio regionale". Così dichiara l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, alla vigilia della presentazione della nuova serie di francobolli. Non Dimenticare Altri Prodotti - "Una scelta promozionale e culturale interessante per i vini Made in Italy, che riconoscono un primo e significativo spazio anche alla Lombardia - prosegue Fava -. Si prosegua e non si dimentichino le altre celebrità del vino della nostra regione, visto che possiamo contare su 42 vini a denominazione d´origine (27 Dop e 15 Igp)". Sforzato Tra I Top Ten - Lo Sforzato di Valtellina Docg è ottenuto da uve nebbiolo prodotte, appassite e vinificate in oltre 850 ettari di vigneti terrazzati sostenuti da oltre 2000 chilometri di muretti a secco. Le uve appassiscono in fruttai che sono case rurali poste in posizioni strategiche e solatie del versante retico (versante vitato) dove ricevono sole di giorno e freddo secco di notte, proprio il freddo e l´assenza di umidità sono i due fattori determinanti per la qualità delle uve nebbiolo che rimangono sane e perdono quasi il 40% del peso. Vinificate a gennaio, dalla loro fermentazione che avviene in modo molto lento si ottiene uno dei vini più importanti al mondo per originalità, unicità e piacevolezza. Lo Sforzato è considerato uno dei 10 grandi vini rossi italiani. Eccellenza Dell´oltrepo Pavese - L´oltrepo Pavese Docg Metodo Classico è uno spumante ottenuto dalla produzione e vinificazione di uve pinot nero. La produzione di pinot nero nell´Oltrepò Pavese per la spumantistica risale alla fine dell´ Ottocento con casate nobili. Agli inizi del Novecento la Svic (Società viticoltori e imbottigliatori di Casteggio) produce vini di alta qualità, grazie ai quali esporta in Europa e oltre Oceano. Dagli anni Trenta la cantina La Versa inizia una produzione moderna, che ci porta fino ai giorni nostri. Spumante Lombardo - Sono oltre 2.800 gli ettari coltivati a Pinot Nero in Oltrepò, una superficie che proietta il distretto pavese come prima area italiana e tra le prime tre in Europa. La tradizione di uno spumante classico solo da uve Pinot Nero ha portato in questi ultimi anni alla nascita di un marchio consortile "Cruasé" (acronimo di cru, che significa selezione naturale e rosé), dedicato unicamente al metodo classico rosè.  
   
   
LA FESTA DELLE LUMERE. ZUCCHE ILLUMINATE, MERENDE, INTRATTENIMENTO PER BAMBINI E MERCATO CONTADINO 27 OTTOBRE, LUNGORIO E PESCHERIE DI GIULIO ROMANO, MANTOVA  
 
Nella notte di tutti i santi, nelle campagne mantovane si usava realizzare figure e maschere che ricordassero teschi, per esorcizzare l’idea della morte nei giorni in cui i mondi dei vivi e dei trapassati entravano in comunicazione. Per creare queste rappresentazioni dei defunti il materiale prediletto erano le zucche, per la loro forma e per essere vuote all’interno, erano perfette per ottenere volti spaventosi da illuminare poi nell’oscurità ponendo all’interno un lumino. Di solito, le lumere erano un compito divertente assegnato a bambini e ragazzi, che poi le utilizzavano per organizzare scherzi ai danni dei più paurosi, oppure per essere poste sulle finestre o lungo le strade. Tradizionalmente, queste luci avevano la funzione di illuminare la strada alle anime di passaggio da un mondo all’altro, e per questo venivano poste anche sulle vie d’accesso ai cimiteri. Usanze di un passato non così lontano che tornano oggi rimbalzando da oltre oceano, ma che fanno parte della nostra cultura e del folclore locale da secoli. Il Consorzio agrituristico mantovano, in collaborazione con il Comune di Mantova, in occasione della Xvii edizione della manifestazione Di zucca in zucca, vuole riproporre questa antica consuetudine, restituendole il suo vero significato di festa popolare, e in particolare festa dedicata ai più piccoli, che potranno divertirsi a trasformare le zucche creando le opere più strane e fantasiose. La mattina di domenica 27 ottobre il mercato contadino di Mantova tornerà sul Lungorio per chi vorrà acquistare zucche, derivati dalle zucche e tanti altri ottimi prodotti di fattoria mantovani. Dalle ore 15, sempre tra il Lungorio e le Pescherie, si terrà una grande festa, dove ci saranno altre zucche a disposizione dei bambini, che potranno colorarle ma anche osservare maestri intagliatori al lavoro, per carpire i segreti della decorazione delle zucche. Tutte le lumere verranno esposte sul Lungorio, dove la fata “trucca bimbi” colorerà i faccini di tutti i bambini; si potrà anche fare una sana merenda a base di zucca e giocare tutti insieme. Alle 16 grande spettacolo con i burattini di Giorgio Gabrielli, e laboratori sulla zucca a cura di Cascina Basalganella. Inoltre, alle ore 16, presso il Palazzo dell’Agricoltura di fronte al Lungorio, grazie al contributo di Regione Lombardia, si terrà l’interessante incontro “La zucca buona della salute”, sulla corretta alimentazione e l’utilizzo della zucca nella dieta quotidiana a cura di Maria Chiara Bassi, biologa nutrizionista, e con Loghino Sabbioni, che proporrà ricette a base di zucca con degustazione finale. Appena farà buio si accenderanno i lumini nelle lanterne di zucca, che creeranno un’atmosfera incantevole e magica, e altre leggere lanterne voleranno sul Rio illuminandolo della loro fioca luce. Per informazioni: Consorzio agrituristico mantovano 0376 324889 info@agriturismomantova.It  
   
   
ANCHE QUEST’ANNO OFFICINE FARNETO OSPITERÀ COOKING FOR ART: UN EVENTO ORGANIZZATO DA WITALY CHE UNISCE I MIGLIORI ALBERGHI, I MIGLIORI CHEF, I PRODOTTI DI NICCHIA TRA I QUALI IL FILO CONDUTTORE SARÀ LA QUALITÀ E LA MONTAGNA.  
 
Sabato 26 ottobre: ore 16 – 23 Domenica 27 ottobre: ore 12 – 20 Lunedi 28 ottobre: ore 10-17 L’evento si articolerà in tre giornate e in due principali aree. All’interno di Officine Farneto saranno presenti le migliori aziende vinicole ed agroalimentari che promuoveranno i loro prodotti e i Territori di Montagna tra i quali citiamo Alpenroyal e Val Gardena, Altopiano di Asiago, Carnia, Città dell’Aquila e Magione Papale, Merano con “delizie”, Sappada Dolomiti, Teramo ed il Gran Sasso d´Italia, Unione Comuni Alta Ossola, Val di Fiemme, Valle d’Aosta, e altri ancora che faranno sentire in vacanza il pubblico invogliandolo a partire sognando cime innevate, entusiasmanti piste da sci e panorami mozzafiato e, grazie all’allestimento di Mareno Grandi Cucine con il supporto dell’Agenzia Stefano Conti, metteranno a disposizione famosi chef che daranno vita a cooking show con ricette ideate appositamente per l’evento. Il Crystal Garden diventerà un vero e proprio giardino coperto diviso in sette isole fornite sempre da Mareno Grandi Cucine all’interno delle quali si potrà conoscere la cucina di importanti chef come Maurizio Serva (La Trota), Oliver Glowig (Oliver Glowig) e Anthony Genovese (Il Pagliaccio), Daniele Usai (Il Tino), Giulio Terrinoni (Acquolina) e Angelo Troiani (Il Convivio), Cristina Bowerman (Glass Hostaria), Roy Caceres (Metamorfosi) e Gianfranco Pascucci (Il Porticciolo), Marco Gallotta (Primo), Arcangelo Dandini (L’arcangelo) e Flavio Di Maio (Flavio al Velavevodetto). Ci sarà anche un luogo interamente dedicato alla pizza d’autore con Stefano Callegari (00100, Sforno, Tonda), Gino Sorbillo (Pizzeria Sorbillo), Gabriele Bonci (Pizzarium) e Alessandro e Pierluigi Roscioli (Forno Roscioli), una zona per la pasticceria a cura di Fabio Trinti (Splendor Partenopes), Alba Esteve (Marzapane), Andrea De Bellis (Pasticceria De Bellis), e un corner per il gelato con Stefano Taglioli (La Mucca Bianca), Marco Radicioni (Otaleg) e Emanuele Fattori (Gelateria Fattori). Per le pizze è previsto un forno a legna della G.s. Forni. Inoltre adiacente al Cristal Garden sarà presente una spettacolare area ospitality movibile, messa a disposizione da Gm Design Revolution. All’evento prenderà parte anche la Sprech con il Forno di Paolo Parisi e il Pentolo, che verranno messi a disposizione di famosi chef per gustose ricette. Lunedì 28 ottobre ci sarà la presentazione della Guida Touring Alberghi&ristoranti d’Italia 2014: in tale occasione verranno assegnati i premi “Premi Touring” riservati a chef emergenti, albergatori e ristoratori che meglio interpretano la filosofia della qualità a prezzi ragionevoli e verranno consegnati attestati a ristoranti e alberghi che si sono particolarmente distinti. Ma lunedì non sarà solo Touring, si terrà anche l’attesissima finale del premio Miglior Chef Emergente d’Italia 2013: una gara coinvolgente che avrà protagonisti Alessandro Bellingeri, Marco Martini e Danilo Vita, rispettivamente i vincitori del Premio Miglior Chef Emergente del Nord, Centro e Sud d’Italia. I giovani chef verranno giudicati da una qualificata giuria di giornalisti e chef famosi che avrà l’onere di eleggere la migliore promessa della penisola. E infine chiuderemo con una vera e propria novità: Emergente Sala dove tre abili camerieri, provenienti da Nord, Centro e Sud Italia, si sfideranno in una sorta di “situation comedy” con un taglio “reality” ovvero una prova sul campo all’interno di un set allestito come un ristorante dove accoglieranno e serviranno alcuni personaggi celebri e “non facili” da accontentare, sotto gli occhi di una giuria composta dai migliori Maitre d’Italia e da reputati giornalisti del settore e delle televisioni. Si ringraziano: Nespresso, Villeroy & Boch e Maison Pommery. Cooking For Art non è solo cucina. E’ anche approfondimento e divertimento: una sala conferenze ospiterà convegni, corsi di cucina interattivi e interessanti laboratori inerenti al mondo della montagna che daranno la possibilità al pubblico e agli operatori di conoscere insolite realtà. Inoltre un simulatore di snowboard messo a disposizione da Zebra Snowboard porterà ancora più vicina e divertente la montagna in città. Partner: Acquerello-il Riso; Agepa Confetteria; Agricola San Felice; Agricola Spirito Contadino; Amer Micologici; Azienda Agricola Roccapesta; Antica Corte Pallavicina; Birra Bai; Casavyc; Cavit; Consorzio Del Pane di Matera; Consorzio Olio Toscano; Cook_ink; Cortebianca; Decantico.com; Degù Cibi Scelti; Essentiae; Fattoria Villa Matilde; Federmoto; Feudo Antico; Fratelli Berlucchi; Frantoi Redoro; Glion Istitute; Gourmet Services; High Quality Food; Il Borro; Il Cervo Rampante; Inpact; Kitchenaid; Konza Kiffi; Koppert Cress; La Masserie; La Tavola; Lady Cafè; Luigi Guffanti Formaggi 1876; Macelleria Fracassi; Mepra; Molino San Felice; Nespresso; >> Roi<<; Onaf; Orved; Pasticceria Lorenzetti; Petrolo; Podere Forte; Quartiglia; Schoenhuber Franchi; Smart Habitat; Società Agricola Castello di Radda; Trentodoc; Valsana; Velier; Vigilius Mountain Resort e Delizie; Villa Franciacorta; Zago Taste Food. Main Sponsor: Agenzia Stefano Conti e Mareno Grandi Cucine, Consorzio Parmigiano Reggiano, De Cecco, Ferrarelle  
   
   
CHOCO EXPO 2015. MILANO, 8 NOVEMBRE 2013 ARTE DEL CIOCCOLATO VIALE MONTE NERO, 73  
 
“Nelle sue mille varianti di gusto e di forme il cioccolato è un bene culturale, come può esserlo una scultura del Rinascimento perché ha alle sue spalle una storia, una letteratura e continua a crearne.” Ed ecco che in occasione dell’Evento “Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta Energie per la Vita”sarà allestita una mostra d’arte con opere degli stessi artisti che hanno partecipato agli eventi espositivi realizzati a Casa Italia Coni in occasione dei Xxx Giochi Olimpici estivi di Pechino 2008, dei Xxi Giochi Olimpici invernali di Vancouver 2010 e dei Xxxi Giochi Olimpici estivi di Londra 2012 ai quali è stato richiesto di realizzare cinque opere inerenti alle tematiche dell’Expo di Milano 2015. Elementi per la creatività da inserire nell’opera sportiva sono: Aria, acqua, frutta, verdura, pasta e cacao. Tra gli artisti Guglielmo Meltzeid, Ambasciatore Artistico di Santa Margherita e Portofino nel Mondo, che esporrà, in anteprima assoluta, a partire dall’8 novembre 2013 presso Arte del Cioccolato Milano in Viale Monte nero, 73 la sua interpretazione del soggetto “Cacao”. La Vernice è aperta al pubblico con un cocktail di benvenuto a partire dalle ore 17.00 e si protrarrà con ingresso libero per tutto il mese di Novembre. Saranno presenti Guglielmo Meltzeid, il Maestro Cioccolatiere Guido Castagna e ……? Una grande sorpresa! Milano, 8 Novembre 2013 17.00-19.30 Arte del Cioccolato Viale Monte Nero, 73  
   
   
I RISTORANTI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2014: 36° EDIZIONE • SONO 26 I RISTORANTI CON “TRE CAPPELLI”.  
 
• Al vertice l ‘Osteria Francescana con 19,75/20, Le Calandre, Piazza Duomo e La Pergola con 19,5/20. • La Lombardia è prima fra le regioni come numero di “tavole di qualità”, seguita da Campania e Piemonte. • Le più significative variazioni di punteggio. • “ La cucina italiana vince nel mondo ma...”, l’ introduzione di Enzo Vizzari. • Il decalogo della “nuova cucina italiana”. • I premi speciali. • La Guida: in libreria, in edicola, su iPhone e su iPad. • 26 al vertice, con “tre cappelli”. Ottengono “tre cappelli”, con un punteggio fra 18/20 e 19,75/20, 26 ristoranti, tre più dell’anno scorso. Primo si conferma l’ Osteria Francescana di Massimo Bottura, di Modena, con 19,75/20. Sale a 19,5/20 Piazza Duomo di Enrico Crippa, di Alba, che si affianca a Le Calandre di Sarmeola di Rubano e a La Pergola del Rome Cavalieri di Roma. Sale a 19/20 Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo di Orta San Giulio, affiancandosi a Casadonna Reale (Romito) di Castel di Sangro, a Combal.zero (Scabin) di Rivoli Torinese, a Uliassi di Senigallia, a Vissani di Baschi. Salgono a 18,5/20, l’ Antica Corona Reale (Vivalda) di Cervere, il St. Hubertus dell’ Hotel Rosa Alpina (Niederkofler) di Badia, La Peca (Portinari) di Lonigo, l’ Osteria del Povero Diavolo (Parini) di Torriana, che si affiancano a Dal Pescatore (Santini) di Canneto sull’ Oglio, Duomo (Sultano) di Ragusa Ibla, Enoteca Pinchiorri di Firenze, La Madia (Cuttaia) di Licata. Salgono a 18/20, Agli Amici (Scarello) di Udine, Da Vittorio (Cerea) di Brusaporto, Laite (Meroi) di Sappada, affiancandosi a Colline Ciociare (Tassa) di Acuto, Enrico Bartolini di Cavenago Brianza, Madonnina del Pescatore (Cedroni) di Senigallia, Perbellini di Isola Rizza, Torre del Saracino (Esposito) di Vico Equense, Cracco di Milano (18,5/20 l’anno scorso). • Sono 63 i locali con “due cappelli”, cioè con punteggio fra 16,5 e 17,5/20 e 293 quelli con “un cappello”, con punteggio fra 15 e 16/20; per un totale di 382 “tavole di qualità” con un punteggio da 15/20 in su e quindi con almeno “un cappello”. • La Lombardia si conferma la prima regione con 60 “tavole di qualità”, seguita dalla Campania (44), dal Piemonte (40), dal Lazio (33), dall’ Emilia Romagna (31), dalla Toscana (30) e dal Veneto (29). • Fra le variazioni di punteggio più significative, spiccano le promozioni a 19,5/20 (da 19/20) di Piazza Duomo, di Villa Crespi a 19/20 (da 18,5/20), di St. Hubertus Hotel Rosa Alpina a 18,5/20 (da 17,5/20), dell’Antica Corona Reale a 18,5/20 (da 18/20), dell’Osteria del Povero Diavolo a 18,5/20 (da 18/20), del Laite a 18/20 (da 17/20), di Da Vittorio e Agli Amici a 18/20 (da 17,5/20). • “La cucina italiana vince nel mondo, ma...” di Enzo Vizzari – Direttore de Le Guide de l’Espresso. «Sono concrete, sotto gli occhi di tutti, le difficoltà della ristorazione italiana, che paga - né più né meno di altre componenti dell’economia reale - gli effetti di una crisi che ha tagliato drasticamente la capacità e la volontà di spesa degli italiani. Eppure i prodotti dell’agroalimentare marcati Italia sono ovunque talmente apprezzati che anche il volume d’affari di quelli contraffatti continua a crescere…Veri o falsi, “made in Italy” o “italian sounding”, quei prodotti piacciono, si vendono. La novità vera è però un’altra e sta nel fatto che oggi nel mondo la cucina italiana, anzi la “nuova cucina italiana” (copyright di questa Guida) è rispettata e ricercata. Si badi, non la cosiddetta “cucina delle nonne”, che bene o male ha viaggiato per tutto il pianeta nell’ultimo secolo con i suoi stereotipi e le sue storpiature, quanto appunto quella dei Bottura e degli Alajmo, dei Beck e degli Scabin, moderna, aperta, “nuova” ma inequivocabilmente italiana. Rispettata e ricercata dai gourmet, dai critici, dagli stessi ristoratori di tutto il mondo. Non è un caso che in tutti i più grandi alberghi - dagli Stati Uniti a Singapore, dal Sud Africa alla Svezia - sia d’obbligo disporre di un ristorante o almeno d’un corner di cucina italiana. Gli interpreti della “nuova cucina italiana” riescono in ciò che i loro predecessori non sono stati neppure in grado di immaginare: far conoscere il valore autentico dei nostri prodotti e della nostra cucina. Scrivevamo un anno fa in queste pagine che, passata l’ondata spagnola e affievolitasi quella nordeuropea, sarebbe emersa la moda della cucina sudamericana…come è avvenuto, come sta avvenendo. Gli altri paesi, innanzitutto e da sempre la Francia, e via via quelli le cui cucine hanno conquistato le ribalte mediatiche, hanno sostenuto e promosso in ogni modo i propri cuochi, i prodotti e il turismo che ne consegue. Tutti, tranne l’Italia, che viceversa mai come ora dovrebbe concentrare impegno e investimenti nella risorsa “turismo”, della quale l’enogastronomia è componente essenziale. Anche perché, come da tempo questa Guida sostiene, mai in Italia si è mangiato bene come oggi, e non soltanto nei locali di fascia alta, quelli, per intenderci, che hanno un voto da 15/20 in su. Tant’è vero che nel nostro annuale giro delle tavole d’Italia un’attenzione tutta particolare è stata dedicata proprio ai locali erroneamente ritenuti “minori”, ricercati e frequentati dai clienti che ogni giorno chiedono un consiglio per una tavola semplicemente buona, affidabile, onesta, e non per un’esperienza di alta gastronomia. Nella Guida sono segnalati quasi 2700 esercizi, scelti fra le svariate decine di migliaia di locali che “danno da mangiare”: essere presenti su queste pagine, con voto o senza voto, vuol dire far parte del vertice della piramide, dell’élite della ristorazione italiana: tutti almeno “consigliabili”, altrimenti non sarebbero recensiti. E riguardo ai voti, abbiamo introdotto una novità: la scala incomincia da 14/20, ovvero dai locali con “una cucina interessante nella sua tipologia”, mentre per tutti gli altri (quelli che nelle passate edizioni avevano voti fra 12 e 13,5/20) abbiamo ritenuto di pubblicare il commento, senza dar voti né stilare classifiche. Come sempre, affidiamo ai lettori una Guida “dalla loro parte”, realizzata con onestà, rigore e trasparenza. Buona lettura, buon appetito.» • Il decalogo della “nuova cucina italiana” 1) La “tavola di qualità” è quella che crea e trasmette i piaceri della tavola attraverso una pluralità di fattori che concorrono a determinare la piacevolezza complessiva dell’esperienza gastronomica: primo fra tutti la bontà dei cibi, unita poi ai vini e alle bevande appropriati, alla gradevolezza e al comfort dell’ambiente, alla professionalità e alla cortesia del servizio. 2) Ristoranti, trattorie, osterie, con caratteristiche differenti e ciascuno nella propria categoria, possono tutti rappresentare altrettante “tavole di qualità”, in grado di soddisfare le propensioni di clienti con gusti, disponibilità economiche, aspettative e i più diversi stati d’animo. 3) Il requisito primo e irrinunciabile della “tavola di qualità”- al di fuori e al di sopra di ogni distinzione fra stili di cucina: tradizionale o innovativa, conservatrice o sperimentale, di locale grande e lussuoso o piccolo e informale - è che sia “buona e sana”. “Buona” perché salvaguarda ed esalta le peculiarità delle buone materie prime che la compongono. “Sana” perché i prodotti e le tecniche impiegati rispettano i principi basilari della salubrità alimentare. 4) Il patrimonio fondamentale della cucina italiana è l’eccellenza dei prodotti, veri e primi protagonisti di ogni piatto, alla cui massima valorizzazione il cuoco subordina le capacità e le tecnologie di cui dispone. 5) Il cuoco che vive il suo tempo è aperto, curioso, privo di pregiudizi nei confronti di prodotti che vengono da lontano e di tecniche innovative o estranee alla propria cultura, non teme di rielaborare, di fondere, di copiare con buonsenso e misura, sa cogliere il buono della globalizzazione, filtra criticamente il nuovo e il diverso attraverso il proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze. 6) Tratto distintivo della “Nuova Cucina Italiana”, e dei cuochi che la rappresentano, sono le radici ben salde nelle rispettive cucine regionali di riferimento, nei prodotti, nei sapori, nei gesti che le hanno caratterizzate nel tempo. Su queste radici è innestato l’impiego di prodotti, di tecniche e di strumenti offerti oggi dalla scienza applicata alla gastronomia, fermo restando l’obiettivo di realizzare una cucina di forte e precisa identità, moderna e italiana, nelle materie prime, nei sapori singoli e nelle loro combinazioni, nelle forme: insomma nell’anima. 7) La cosiddetta creatività acquista senso nel momento in cui consente di esaltare le qualità e le caratteristiche d’un prodotto o ne fa scoprire potenzialità inedite. 8) Ha scarso o nullo valore gastronomico l’impiego di strumenti, di prodotti, di applicazioni chimico-fisicotecnologiche finalizzati soltanto alla trasformazione delle consistenze, delle forme, dei colori, quando cioè non comportino reali e significativi cambiamenti nel sapore dei cibi. 9) La cucina non è “gioco” anche se può divertire, non è “arte” anche se i piatti possono assumere forme studiate e armoniche, non è “scienza”, anche se nasce da regole e reazioni chimiche e fisiche: può essere fonte di emozioni e di piacere, fisico e mentale, indotti essenzialmente dai sensi del gusto, dell’olfatto e del tatto. 10) I cuochi non sono quindi geni né artisti né attori, bensì artigiani, più o meno valenti: aiutiamoli, tutti, a restare tali. • I premi speciali -­‐ Tenimenti Angelini per Il Pranzo dell’ Anno: Osteria del Povero Diavolo di Torriana (Rn) -­‐ Kettmeir per La Cantina dell’Anno: Villa Maiella di Guardiagrele (Ch) -­‐ Feudo Principi Di Butera per Il Maître dell’ Anno: Carlo Pierato - Mistral / Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio (Co) -­‐ Rapitala’ per Il Sommelier dell’Anno: Angelo Di Costanzo - L’ Olivo / Hotel Capri Palace di Capri (Na) -­‐ Altemasi per Il Giovane dell’Anno: Alessandro Dal Degan - La Tana di Asiago (Vi) -­‐ Acqua Sparea per La Novità dell’Anno: La Locanda di Orta San Giulio (No) -­‐ Mionetto per La Performance dell’Anno: Rossellinis / Palazzo Avino di Ravello (Sa) -­‐ Pommery per Il Piatto dell’Anno: La Madia di Licata (Ag) -­‐ Lavazza per Il Caffè dell’Anno: Antica Corona Reale di Cervere (Cn) -­‐ Club Excellence per La Selezione di Vini Internazionali dell’Anno: Perbellini di Isola Rizza (Vr) -­‐ De Cecco per La Pasta dell’Anno: Il Mosaico / Hotel Terme Manzi di Ischia (Na) -­‐ Fontanafredda per La Qualità del Made in Italy: Dal Pescatore di Canneto sull’ Oglio (Mn) -­‐ Guido Berlucchi per La Selezione di “bollicine”: Il Pagliaccio di Roma -­‐ Domori - Agrimontana per La Pasticceria dell’ Anno: Il Palagio / Hotel Four Seasons di Firenze -­‐ La Vis Alla Carriera: Le Colline Ciociare di Acuto (Fr) -­‐ La Collina Dei Ciliegi per Le Enotavole dell’Anno: Antica Enoteca Guidi – Wine O’ Clock di Novara Godenda di Padova Taverna del Gusto di Piacenza I Ristoranti d’Italia de l’Espresso A cura di Enzo Vizzari 792 pagine 19,50 euro in edicola e in libreria 7,90 euro su iTunes per iPhone e iPad  
   
   
A BUSSETO DUE WEEK END DEDICATI AL GUSTO E ALLA NORCINERIA NEL NOME DI GIUSEPPE VERDI IL MAIALE IN TAVOLA: UNA FIERA DI SAPORI DELLA TRADIZIONE EMILIANA NELLA TERZA EDIZIONE IL COTECHINO DI UN QUINTALE E LA TORRONATA DEL MAESTRO DI 15 METRI  
 
Si apre sabato 26 ottobre alle 15 nelle vie del centro storico di Busseto, a conclusione di un anno di eventi dedicati al grande Giuseppe Verdi che qui ebbe i natali, la terza edizione de Il Maiale in Tavola, la fiera agroalimentare che mette in scena il meglio della tradizione emiliana e dell’antica arte della norcineria locale e non solo. Organizzata dal Circolo Culturale “Alberto Pasini” con il patrocinio del Comune di Busseto, la manifestazione si articola in due fine settimana - il 26 e 27 ottobre, il 30 novembre-1 dicembre - ricchi di eventi interamente dedicati al gusto e al Re della Tavola: il maiale. Del maiale, si sa, non si butta via niente, ma non tutti sanno delle antiche tecniche di lavorazione e conservazione della carne suina, segreti che verranno svelati stand dopo stand dai più abili “masalèn”, i macellini della bassa parmense, artigiani del maiale e depositari della tradizione che valorizza e salvaguardia le produzioni locali dei salumi. Tra questi, i più noti sono sicuramente il culatello di Zibello e lo strolghino: l’unico salame, prodotto con i ritagli del culatello che si può gustare già dopo quindici giorni di stagionatura, il cui nome deriva dal dialetto strolgare (=prevedere) e allude al fatto che, se al primo assaggio risulterà buono, buono sarà il culatello prodotto dalla stessa coscia del suino. Assaggi per tutti, degustazioni di prodotti locali ma non solo: pane pugliese, taralli e olive, esibizioni di filatura di mozzarella e dimostrazioni della migliore arte dolciaria. Domenica 27 ottobre alle 15, in contemporanea al Flash Mob de Il Ballo del Maiale (http://www.Youtube.com/watch?v=9wlku0dz99k) in piazza Verdi, sarà offerto a tutti i visitatori il Tastùs, il megacotechino di un quintale preparato con guancialini e ottima carne proveniente anche dalla testa del maiale. Alle 17 sarà la volta della Torta Torronata del Maestro, la tipica frolla di Busseto ripiena di mandorle, cedri canditi e cioccolato, che Verdi conobbe a Milano e faceva preparare alla sua cuoca a Sant’agata. Sempre nel primo fine settimana verrà allestita anche un’esposizione di attrezzature agricole di fine ‘800 e alcune giovani donne ai cimenteranno nella pigiatura dell’uva. Per gli amanti dell’arte tutta la zona nel raggio di poche decine di chilometri propone itinerari culturali di grande interesse: dalla Collegiata di S. Bartolomeo al Palazzo del Monte di Pietà o la mostra antologica permanente dedicata a Guareschi a Busseto, ma anche il Museo di Storia Naturale fondato da J.b. Fourcault a Parma, i percorsi verdiani, e ancora rocche e castelli e il tratto parmense della via Francigena. Il programma in continuo aggiornamento è consultabile alla pagina Facebook https://www.Facebook.com/pages/il-maiale-in-tavola/539542022783550, mentre per informazioni sull’evento e sulla ricettività turistica: Va Pensiero Viaggi – tel.0524.92272 - 3668754841.  
   
   
CHRISTMAS COLLECTION 2013 VEUVE CLICQUOT IL TWIST TIPICO DELLA MAISON RENDE IL NATALE PIÙ EFFERVESCENTE: ORIGINALI COFFRET E CUVÉE SENZA TEMPO, EMBLEMA DELL’INIMITABILE STILE VEUVE CLICQUOT  
 
Per gli auguri più intimi o per le serate in compagnia, la frizzante effervescenza di Veuve Clicquot è l’ideale per festeggiare. Gli originali coffret suscitano il buonumore e l’allegria, mentre i suoi Champagne inebriano i sensi … scopriteli nella briosa Christmas Collection 2013: Fashionably Clicquot Sempre audace e innovativa, la Maison Veuve Clicquot stupisce ancora. Fashionably Clicquot è un coffret che si ispira all’aggraziato volteggiare di una gonna a pieghe e che contiene al suo interno una bottiglia di Veuve Clicquot Yellow Label. Composto da due parti, una volta rimosso il coperchio, l’astuccio di carta plissettata rivela la sua vera natura … un elegante secchiello per il ghiaccio! Stile e funzionalità insieme: Fashionably Clicquot accoglie perfettamente la bottiglia di Yellow Label e la “veste” raffreddandola. Fashionably Clicquot, dotato di un comodo nastro in gros grain nero e caratterizzato da raffinate finiture stampate, consente di celebrare il Natale con la raffinata art de vivre della Maison e con la freschezza di Veuve Clicquot Yellow Label. Prezzo al pubblico indicativo 55 € (eventuali variazioni a discrezione del rivenditore). Edizione limitata. In vendita su www.Clicquotshopping.it Tam Tam For Veuve Clicquot Madame Clicquot ha rivoluzionato il mondo dello Champagne con la “table de remuage”, inaugurando così un percorso di innovazione che ancora oggi fa parte del Dna della Maison e che l’ha spinta a collaborare con numerosi talenti creativi. L’ultima creazione nasce dalla partnership con Branex Design. Tam Tam for Veuve Clicquot è l’iconico sgabello di Henry Massonet, riprodotto da Branex Design, e rinnovato da Veuve Clicquot aggiungendo il suo famoso zeste de folie: aprendolo infatti si trasforma in un secchiello porta ghiaccio. Disponibile con una bottiglia di Veuve Clicquot Yellow Label e quattro flûte in plexiglas, offre il piacere dello Champagne “ prêt-à-déguster” in ogni circostanza. Prezzo al pubblico indicativo 100 € (eventuali variazioni a discrezione del rivenditore). Edizione limitata. In vendita su www.Clicquotshopping.it Ponsardine Confezione Regalo 2 Flûte Presentata durante la scorsa Milano Design Week, Ponsardine è un coffret di metallo che si ispira alla forma della classica scatola di sardine, celebrando ironicamente le origini della Maison. Nel 1813 Nicolas Ponsardin, padre di Madame Clicquot, per la sua famiglia scelse uno stemma che illustrava un ponte – pont in francese – sotto una sardina: Pon(t)sardin(e). L’originale simbolo araldico è riportato sul retro del coffret insieme alla piacevole storia. Perché non farla conoscere agli amici, mettendo sotto l’albero la confezione regalo con una bottiglia di Veuve Clicquot Yellow Label e due flûte? Per un brindisi “storico”. Prezzo al pubblico indicativo 80 € (eventuali variazioni a discrezione del rivenditore). Edizione limitata. In vendita su www.Clicquotshopping.it Metal Fridge Cuvée Saint-pétersbourg Dopo il grande exploit di Veuve Clicquot Fridge, astuccio isotermico che richiama le curve degli iconici frigoriferi degli anni ’50 contenente una bottiglia di Yellow Label, la Maison ha presentato la versione Rosé di Veuve Clicquot Fridge, con una bottiglia di Veuve Clicquot Rosé. Quest’anno la collezione si completa con Metal Fridge, pack dai bagliori metallici con una bottiglia di Cuvée Saint-pétersbourg: la continuità nello stile, omaggio al coraggio e al carattere di Madame Clicquot che effettuò la prima spedizione di Champagne a San Pietroburgo nel 1814. Tre coffret vivaci che mantengono la temperatura ottimale di degustazione per due ore, tre Cuvée differenti ma sempre fedeli al motto della Maison: “Una sola qualità, la migliore”. Prezzo al pubblico indicativo 60 € (eventuali variazioni a discrezione del rivenditore). Edizione limitata. Vintage Confezione Regalo 2 Flûte Fu la Maison Veuve Clicquot a creare il primo Champagne Millesimato della storia, nel 1810. I Millesimati sono perle di stile dedicate ai palati più esperti e sofisticati, l’interpretazione di un’annata particolare nel corso della quale le stagioni hanno fuso armonio­samente le loro specificità climatiche. La qualità supe­riore dei vigneti di provenienza delle uve e il lungo riposo nelle caves di gesso li rendono vini straordi­nari, dotati di un’eccezionale capacità di conservazione. Per Natale Veuve Clicquot propone il suo Vintage 2004 in un raffinato coffret con due flûte prestige. Queste flûte dalle curve tondeggianti - nate dall’incontro tra Dominique Demarville, Chef de Cave Veuve Clicquot, e Philippe Jamesse, sommelier dello Château Les Crayères - sono state realizzate in vetro soffiato a bocca da Les Verreries de la Marne proprio per esaltare gli aromi e l’effervescenza di uno Champagne dal carattere forte, valorizzando il complesso bouquet del Pinot Noir. Prezzo al pubblico indicativo 90 € (eventuali variazioni a discrezione del rivenditore). Edizione limitata  
   
   
WEEKEND D’AUTUNNO IN FATTORIA BIODINAMICA CON I CORSI DELLA DI VAIRA  
 
L’estate è un ricordo e ha già declinato in un tiepido ma colorato autunno alla Fattoria biodinamica Di Vaira, dove è ai nastri di partenza un interessante calendario di corsi nei quali acquisire cono-scenze e strumenti per mangiare e vivere in armonia con la terra, trascorrendo al contempo alcuni giorni di relax in mezzo alle dolci colline molisane (la Fattoria ha sede a Petacciato, in provincia di Campobasso). Fino a dicembre infatti presso l’agriturismo della fattoria – composta da più di 500 ettari coltivati a ulivi, cereali, ortaggi, viti e foraggi, questi ultimi utilizzati per l’allevamento di mucche e capre - so-no in programma due corsi della durata di un weekend che si rivolgono a quanti sono interessati ad approfondire temi legati ad una vita più sana e rispettosa dell´ambiente. Le lezioni sono tenute dalla biologa e nutrizionista Marisa Di Paoli: nel week-end dal 1° al 3 no-vembre, insegnerà ai partecipanti a nutrirsi in modo sano, con lezioni di educazione alimentare e culinaria di base (anche con nozioni di fisiologia del corpo umano, di qualità degli alimenti e un approfondimento sugli effetti del cibo sulla salute). Dal 6 all’8 dicembre affronterà invece il tema della salute con pratiche di prevenzione affidati ai rimedi naturali. Il costo dei corsi è di 40 euro ed è possibile pernottare, a prezzi contenuti, presso l’agriturismo della Fattoria, oppure in camper o tenda presso l’apposita area di sosta interna o, ancora, in alberghi convenzionati della zona. La Fattoria biodinamica Di Vaira è la meta ideale per vacanze rurali, ma permette anche – grazie alla vicinanza con la Marina di Petacciato, Bandiera Blu dal 2012 – rilassanti passeggiate al mare. Alla Fattoria si pratica l’agricoltura biodinamica, sulla base degli insegnamenti antroposofici di Ru-dolf Steiner: l’azienda agricola è considerata un vero e proprio organismo vivente, nel quale la produzione vegetale crea un circuito di autosostenibilità con l’allevamento di mucche e capre e dove si pone la massima attenzione al mantenimento della fertilità naturale della terra. Info su www.Fattoriadivaira.it, info@fattoriadivaira.It, 345/4657520  
   
   
BIALETTI: DALL’ANTIPASTO AL CAFFÈ, UN VIAGGIO NELLA VARIETÀ DEI SAPORI ITALIANI CON LE NOVITÀ FIRMATE BIALETTI  
 
Un vero e proprio percorso di gusto da nord a sud presso lo Showroom Schiffini di Via Visconti di Modrone a Milano è l’innovativa formula scelta per la presentazione dei prodotti Bialetti, progettati in Italia per le abitudini degli italiani: una gamma completa che rappresenta una perfetta combinazione di design, innovazione tecnologica, prestazioni e affidabilità. Per l’occasione Massimo Moroni – chef del ristorante Don Lisander di Milano, Andrea Provenzani de Il Liberty di Milano e Roberto Maurizio della Scuola di Cucina Congusto hanno creato, attraverso le loro ricette, un viaggio, per scoprire la cucina tipica delle città rappresentate dalle esclusive miscele Bialetti I Caffè d’Italia – Milano, Roma, Napoli e Venezia. E per ogni preparazione sono state messe alla prova le esclusive novità di prodotto nel cookware e nel mondo caffè realizzando i piatti delle diverse tradizioni culinarie del nostro Paese e spaziando dalla prima colazione alla cena e dall’antipasto al caffè. L’evento milanese ha permesso di cogliere l’ampiezza, la completezza e l’originalità dell’offerta Bialetti a cominciare dal mondo caffè, dove Bialetti ha confermato il suo duplice ruolo di interprete della migliore tradizione italiana e di marchio innovatore presentando l’ampliamento della sua gamma nelle macchine elettriche casalinghe per espresso: - L’inconfondibile Mokona, ulteriormente potenziata nelle prestazioni e oggi declinata in suggestivi colori di tendenza; Le due ultime nate nel sistema trivalente con l’esclusivo sistema a cassettino: - Nuovi colori di Tazzissima: rosso, bianco e nero; - L’esclusiva Mokissima militare, che sfoggia un’inedita mise mimetica. Nelle caffettiere tradizionali, invece, spicca la Moka Melody Sport arricchita di nuove suonerie “a misura di tifoso” che riproducono gli inni di A.c. Milan, F. C. Internazionale Milano, A.s. Roma e S.s.c. Napoli e “vestita” con il colori delle rispettive squadre. Numerose e di sostanza sono le novità presentate da Bialetti nel campo del pentolame e degli strumenti da cottura. Punta di diamante delle più recenti collezioni Bialetti l’introduzione di Petravera, l’innovativo materiale antiaderente dotato di eccezionali proprietà di resistenza ai graffi e all’usura, sviluppato in esclusiva da Bialetti per il rivestimento interno di pentole e tegami. Petravera ha trovato immediata applicazione nella nuova linea Donatello Petravera. Bialetti, inoltre, ha presentato l’ampliamento della raffinata gamma Belly Pot, caratterizzata dal corpo in acciaio inox 18/10 e dallo speciale fondo radiante triplo strato ad alto spessore adatto anche ai piani a induzione, oggi arricchita con il lancio delle nuove padelle con rivestimento interno in Ptfe “Pearl Grey” e manico in silicone adatto anche alla cottura in forno. A completare le novità le nuove batterie da cucina Giotto e Leonardo. All’evento Bialetti non è mancato il tocco di dolcezza conferito da Dolce Chef, la collezione completa di strumenti, accessori e decorazioni, innovativa per forme e materiali e con prestazioni di tipo professionale, con cui il marchio dell’Omino con i Baffi ha fatto ingresso nel mondo della preparazione e decorazione di prodotti da forno e pasticceria. Infine, in vista delle ormai prossime festività di fine anno, Bialetti ha presentato in anteprima i suoi accattivanti set natalizi e le confezioni regalo tra i quali spicca: - L’elegante silhouette della caffettiera Dama, per l’occasione proposta nella raffinata versione Glamour all’interno di un gift box elegante e di prestigio; - La più classica Moka Express presentata in diverse confezioni speciali con bicchierini da caffè: sono i set Moka Together, Moka in Love e Moka Red Passion, ognuno con le sue peculiarità, ma accumunate dalla qualità e dall’eleganza Bialetti. Infine, solo per gli affezionati frequentatori dei Bialetti Store, ecco degli originali cestini natalizi, ricchi dei migliori prodotti dello storico marchio, scelti da Bialetti per creare un set completo di tutto il necessario per ogni occasione d’uso. Www.bialettigroup.com