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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Ottobre 2013
DIGITAL AGENDA FORUM ANNUALE DI CONFINDUSTRIA, UE: COSTRUIRE UN CONTINENTE COLLEGATO  
 
 Roma, 22 Ottobre 2013 – Di seguito l’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale:” Oggi siamo tutti preoccupati per l´economia. Ogni cittadino e ogni politico. Siamo di fronte a una grave crisi economica, una con effetti devastanti, in particolare sui giovani. Di certp questo non è solo un dibattito accademico. Si tratta di aiutare quelli senza lavoro, i senza certezza, chi è senza speranza. In realtà non c´è molto che possiamo fare, cercando in futuro. Pensandoci bene, la preparazione per esso e investire in esso. Investire nella crescita di domani. Senza dubbio, la crescita si trova online. Il web è un forum vivace per l´innovazione e la crescita. E un impulso significativo alla performance e la produttività. Da socializzazione per imparare le ultime notizie, dalla logistica alle transazioni finanziarie, dai trasporti al turismo; grandi dati al cloud computing, oggi ci sono poche attività incontaminate o non migliorata con strumenti digitali. Internet crea 5 posti di lavoro per ogni due perduta. 10 punti percentuali in più della banda larga aumenta la crescita da 1 a 1,5%. E presto il 90% dei posti di lavoro richiederà competenze digitali. Ecco perché l´Italia ha bisogno per iniziare a prendere sul serio la connettività. Eppure così com´è, solo il 14% delle case italiane hanno copertura da veloce, "prossima generazione" reti a banda larga. Tale cifra, circa un quarto della media Ue, pone l´Italia all´ultimo posto tra l´Unione europea. Nel frattempo, il 37% degli adulti italiani non hanno mai usato Internet. Questa è una grande delusione per il popolo italiano. Ma c´è una grande opportunità se il paese può recuperare. Il settore delle Tic comprende alcune delle più grandi aziende del mondo: ma di quei giganti globali, nessuno è dall´Europa. Non più. Il fatto è che abbiamo un sacco di talento superiore e un sacco di grandi idee. Ma troppo spesso, le idee che iniziano in Europa non rimangono in Europa. Come Glancee - una startup italiana, lo scorso anno ha acquistato da Facebook, e imballato via alla Silicon Valley. Per risolvere questo problema, abbiamo bisogno del giusto ecosistema di supporto. Soprattutto a banda larga: il 21 ° secolo, le infrastrutture che la connettività è alla base. Tali reti possono essere forniti unicamente da un forte settore, sano telecomunicazioni. Eppure, oggi, i fornitori non possono lavorare facilmente come le operazioni di mercato unico integrato. Essi sono ridotti a ricerca di rendite sui mercati nazionali protetti, il blocco di nuove idee, e basandosi sui ricavi insostenibili obsoleti. Piuttosto, abbiamo bisogno di un settore che vede l´ora di affrontare il futuro. Un settore che offre abbondanti veloce a banda larga e servizi innovativi. Un settore che investe e innova per domani. Tutti insieme un mercato unico delle telecomunicazioni potrebbe essere valore di 110 miliardi di euro all´anno. E le infrastrutture digitali di classe mondiale potrebbe aumentare la crescita della produttività del 5%. E ´tempo di abbattere le barriere all´interno del nostro mercato unico. Poi possiamo iniziare a vedere la crescita in questo settore stimolano la crescita in tutta l´economia. Rendendo più facile per gli operatori di lavorare attraverso le frontiere. Con accesso più coerente alle reti fisse. Migliorare le norme sulla spettro, in modo più europei ottengono veloce a banda larga senza fili. Nuove norme in materia di Wifi, dando più possibilità di connettersi. Prezzi più equi - come per chiamare e mandare Sms in tutta Europa: perché la rimozione di confini artificiali è esattamente ciò che l´Ue vuole fare qui. Fine al blocco e limitazione dei servizi online. Permettere nuovi servizi online specializzati, solo se non rallentare internet per tutti gli altri. Migliorare i diritti dei consumatori, come per assicurarsi di ottenere la velocità di internet e la qualità si paga, in modo da poter cambiare fornitore senza problemi o costi elevati. Questa è la nostra proposta per un Continente Connected. Gran parte della risposta ad esso - positivi e negativi - si è concentrata sulla nostra proposta di provocare la fine del roaming in Europa. Società di telecomunicazioni, in particolare, stanno facendo pressione ferocemente per quei rip-off di soggiorno. Quindi, vorrei chiarire alcuni punti. In primo luogo, la nostra proposta non si basa su limiti massimi di prezzo su mandato. Piuttosto che incoraggia nuove, offerte paneuropee sul mercato. Se un giocatore mercato sta combattendo contro un meccanismo volontario, basato sul mercato, è necessario porsi. Perché temono che la concorrenza? In secondo luogo, essi sostengono che il roaming rip-off di investimento aiuto. Io non lo vedo. Essi non hanno portato a significativi investimenti in questi ultimi anni, non posso credere che abbiano mai fatto. Perché si dovrebbe investire in nuove reti che supportano i servizi innovativi, se è possibile fare soldi velocemente dal roaming? In realtà, gli investitori vogliono vedere i piani aziendali che siano sostenibili e lungimiranti. E questo è il mio terzo punto. Roaming non è sostenibile. Nessun modello di business basato sulla irritare i vostri clienti potrebbe essere. Anche gli analisti di mercato concordano è sulla sua via d´uscita. Quindi cerchiamo di non guardare indietro per vacche da mungere di ieri. Ma l´ora di opportunità di domani. Opportunità di domani si basano su dati. Innovativi, servizi su misura da un mercato dinamico competitivo. Un mercato che non si affacciano i confini e barriere, ma che beneficia della singola spinta del mercato. Per ogni azienda cerca di fare affari tra più siti. Ogni utente aziendale prendendo il loro cellulare all´estero. Tutti i cittadini che vogliono connessioni senza soluzione di continuità a Internet aperta. Godono tutti del mercato unico: tutti hanno bisogno delle reti e il quadro per soddisfare le loro ambizioni. Questo è ciò che le nostre proposte sono circa. Garantire le reti che sono alla base di un vivace mercato unico digitale e un´economia competitiva. Sono contento che l´Italia sta prendendo questo in modo serio, mettendo, digitalizzazione al centro dell´agenda politica. Con una nuova agenzia digitale per l´Italia. E un grande campione digitale, Francesco Caio, che, come avete appena sentito sta spingendo questo problema difficile. Questa è l´occasione per l´Italia di girare l´angolo, rafforzare i talenti esistenti e trovarne di nuovi. L´ue sta mettendo gli strumenti a vostra disposizione. Nel corso degli ultimi sette anni, l´Italia ha già programmato 1600000000 € per progetti Ict dei Fondi strutturali dell´Ue. Ma, così com´è, non è sufficiente la capacità di pianificare e implementare le Tic e di progetti di banda larga. Questo è uno dei principali ostacoli per l´Italia di affrontare. Risolvere questi problemi, rafforzare tale pianificazione, e si può trarre il massimo vantaggio dalle nuove strutturale dell´Unione europea e fondi di investimento, per i quali le Tic è un settore prioritario. E vi sarà la rimozione di un ostacolo importante per l´innovazione, la produttività e la crescita. Questa è un´occasione da non perdere. Stiamo sostenendo attraverso la legislazione, anche. Abbiamo presentato proposte sul dell´identificazione, per tagliare i costi di diffusione della banda larga, per garantire reti e sistemi sicuri e resistenti, e dati aperti, così come una strategia ambiziosa di cloud computing. Inoltre stiamo sostenendo competenze digitali per il futuro. E sono felice ancora una volta che l´Italia sta prendendo sul serio anche, attraverso una migliore infrastruttura nelle scuole, risorse didattiche condivise, e più l´uso delle Tic nella didattica. E con diversi impegni italiani verso il nostro grande coalizione per le competenze digitali. I leader dell´Ue entro questa settimana discuterà le nostre proposte su un mercato unico delle telecomunicazioni. Sono lieto Italia sta riconoscendo l´importanza di questo settore, la dimensione delle opportunità in offerta. E che stanno sostenendo le nostre proposte per un Continente Connected. T ha più progressista, creativa e dinamica in Europa può vedere questa opportunità troppo, e chiedono il cambiamento. Essi riconoscono che a navigare fuori dalla crisi in una crescita sicuro, dobbiamo investire nel futuro. Spero che i dirigenti dell´Ue si uniscono con il Primo Ministro Letta, e vedere anche questo. Grazie.  
   
   
AGENDA DIGITALE EUROPEA, COLLOQUIO CATRICALA’-KROES  
 
Roma, 22 ottobre 2013- Il Vice Ministro Antonio Catricalà ha incontrato ieri, a margine dell´Italia Digital Agenda Forum, la Vicepresidente della Commisione Europea Neelie Kroes per discutere degli obbiettivi dell´Agenda digitale europea e del completamento del mercato unico digitale europeo. Nel colloquio, il Vice Ministro Catricalà ha rinnovato l´impegno dell´Italia per il raggiungimento degli obbiettivi perseguiti dalla regolamentazione proposta dalla Commissione europea in tema di mercato unico digitale, ribadendo il pieno sostegno all´iniziativa che il Governo Italiano sosterrà durante il prossimo Consiglio Europeo sull´innovazione tecnologica. "Dobbiamo metterci presto nelle condizioni di sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla presidenza italiana dell´Ue nel secondo semestre del 2014- ha spiegato Catricalà- per dare una spinta di rinnovamento al sistema delle telecomunicazioni. Raggiungere gli obbiettivi dell´agenda digitale europea porta un grande incremento in termini di sviluppo e occupazione anche in Italia. Ecco perché questa deve essere una delle priorità del nostro Governo". Durante l´incontro si è parlato anche della questione dell´autorizzazione unica, del ruolo delle autorità nazionali e di roaming internazionale. L´abbattimento del prezzo del roaming internazionale "è- secondo Catricalà- una misura procompetitiva che favorirà i consumatori e il processo di integrazione europea". La Vicepresidente Kroes, da parte sua, ha sottolineato il grande impegno del governo italiano nell´attuare l´agenda digitale e a tale scopo l´importanza degli strumenti e dei fondi che l´Ue mette a disposizione degli Stati membri, un´opportunità che l´Italia non può mancare. "L´italia- si è augurata la Vicepresidente Kroes- deve dimostrare lo stesso spirito che aveva dimostrato nell´artigianato e riconoscere lo stesso potenziale nell´agenda digitale". La Vicepresidente Neelie Kroes e il Vice Ministro Antonio Catricala´ si sono augurati che le misure proposte dalla Commissione Europea possano essere adottate al più presto dal Parlamento Europeo, possibilmente già in questa legislatura. Anche perché per l´Italia questo pacchetto rappresenta un opportunità di girare l´angolo.  
   
   
LA TECNOLOGIA DEI TELEFONI CELLULARI RENDE LE MISSIONI DI SOCCORSO PIÙ RAPIDE  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2013 - Le valanghe e i terremoti possono essere altamente imprevedibili e troppo spesso finiscono per essere mortali, come dimostrano le recenti tragedie in Pakistan e nelle Filippine. La maggiore urbanizzazione, specialmente nei paesi in via di sviluppo dove le normative edilizie tendono a essere più deboli, significa maggiori probabilità che ci siano vittime. Inoltre, le operazioni di ricerca e soccorso sono costose e in qualche modo limitate dagli strumenti attualmente a disposizione. Molti di questi strumenti sono molto complessi e richiedono una formazione intensiva o team specializzati. Quando accade un disastro ed è necessaria una risposta rapida ed efficace, questo rappresenta un limite significativo. Durante il recupero di persone intrappolate sotto una valanga o un edificio crollato, ogni minuto è importante. L´obiettivo del progetto Rescuecell, finanziato dall´Ue e avviato nel 2013, era quindi occuparsi di questo punto debole, mediante lo sviluppo di una tecnologia conveniente, solida, leggera e facilmente trasportabile nelle zone colpite. Un consorzio di otto aziende è riuscito a identificare un modo innovativo per rilevare i telefoni cellulari delle persone sepolte dalle valanghe, dai terremoti e negli edifici crollati e sta ora cercando di portare sul mercato un prodotto attuabile. Entro la fine del 2015, il team avrà sviluppato un prototipo di un nuovo kit portatile per servizi di ricerca di emergenza, che sarà in grado di localizzare le persone disperse in modo rapido e preciso. Questo significherà più sopravvissuti e una riduzione dei costi delle operazioni di ricerca e soccorso. Il sistema è stato progettato per essere semplice da usare; esso guida i soccorritori indicando prima come dividere i nodi per fornire la copertura migliore della zona colpita e poi con indicazioni precise su dove si trovano le persone intrappolate. In questo modo, il sistema sarà in grado di integrare e migliorare le tecniche esistenti, come ad esempio l´uso di cani poliziotto. Rescuecell è un progetto di "Ricerca a vantaggio delle Pmi", con un bilancio di 1,4 milioni di euro. La Commissione europea ha co-finanziato questo progetto con 1,1 milioni di euro attraverso il Settimo programma quadro (7° Pq). L´essenziale è che questa tecnologia potrebbe salvare vite umane. Dal 1900, le valanghe hanno causato 1 201 morti in Europa, hanno colpito 13 199 persone e sono costate 775 milioni di euro in danni. Dal 1998 al 2009 i terremoti hanno fatto 18 864 vittime e hanno causato 29 miliardi di euro di danni in Europa. È per questo che sia il consorzio che la Commissione ritengono che Rescuecell sia un investimento di valore. Per maggiori informazioni, visitare: Rescuecell http://www.Rescuecell.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/106021_it.html    
   
   
AGENDA DIGITALE ITALIANA: SERRACCHIANI IN CABINA DI REGIA  
 
Trieste, 22 ottobre 2013 - La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha indicato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani quale proprio rappresentante nella Cabina di Regia per l´attuazione dell´Agenda digitale italiana. Il Progetto strategico Agenda digitale italiana è una delle novità principali del decreto ´´Semplifica Italia´´, che contiene un articolato insieme di interventi volti ad alleggerire il carico degli oneri burocratici che gravano su cittadini e imprese. In questo contesto l´Agenda, sulla base della strategia ´´Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva´´ elaborata dalla Commissione europea nel 2010, mira a rendere liberamente disponibili i dati delle Pubbliche Amministrazioni, incentivando trasparenza, responsabilità ed efficienza del settore pubblico, alimentando l´innovazione, stimolando la crescita economica. Alla Cabina di Regia, in cui Serracchiani sarà l´unico rappresentante delle Regioni italiane, spetterà il compito di coordinare l´azione delle Amministrazioni centrali e territoriali. ´´Come indicato nel Programma di governo della legislatura - spiega Serracchiani - proprio in coerenza con la strategia Europa 2020 la Giunta regionale è impegnata a 360 gradi per perseguire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, nella consapevolezza che tutte le riforme che possiamo mettere in campo, tutte le infrastrutture che potremmo realizzare non cambieranno mai la vita delle imprese e dei nostri cittadini quanto lo snellimento e la semplificazione delle procedure´´. ´´Se il mio impegno consisterà certamente nel mettere a disposizione del Governo nazionale e delle altre Pubbliche Amministrazioni l´esperienza maturata in Friuli Venezia Giulia e le nostre buone pratiche sui temi specifici dell´Agenda digitale, quali innovazione, banda larga, E-government, auspico che grazie a questa Cabina di Regia possa essere impressa al più presto un´accelerazione alla modernizzazione dell´intero Paese, che ha assoluto bisogno di una riduzione, non solo a parole, del peso della burocrazia che rappresenta un autentico freno alla crescita e allo sviluppo´´.  
   
   
AGENDA DIGITALE, IN EMILIA-ROMAGNA NUOVO COMITATO SCIENTIFICO CON ESPONENTI DEL MONDO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA  
 
Bologna, 22 ottobre 2013 – Una vera e propria “Costituente digitale”, formata dal governo e da tutte le Regioni, in grado di riportare l´attenzione a livello nazionale sui temi dell´Agenda Digitale e pianificare i passi necessari per colmare il divario con il resto d’Europa. E´, in estrema sintesi, la proposta dell’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali della Regione Emilia-romagna Alfredo Peri. “E’ necessario mettere a punto un’immagine del Paese e dei territori regionali al 2020, e di conseguenza trovare convergenza e coerenza nelle azioni intraprese dai diversi attori, istituzionali e non – sottolinea Peri – . La proposta è realizzare un percorso di confronto ampio e differenziato, che permetta di perfezionare gli obiettivi delle pianificazioni strategiche, nazionali e locali, e identificare le azioni che vanno messe in campo per colmare il divario rispetto agli altri Paesi europei”. In un’ottica di Costituente digitale, l’Emilia-romagna potrà avvalersi del contributo che verrà dal nuovo comitato scientifico dell’Agenda digitale regionale di cui fanno parte esponenti della scena digitale nazionale, del mondo dell’università e della ricerca: Gabriele Falciasecca, presidente del Comitato, Rita Cucchiara, Giusella Finocchiaro, Luca De Biase, Mario Calderini, Maurizio Napolitano, Damien Lanfrey. “In Emilia-romagna – prosegue l’assessore – ci si è orientati sulla creazione di infrastrutture. Stiamo parlando non solo delle classiche infrastrutture di rete, ma anche di piattaforme comuni e di servizi in grado di servire l’intera comunità della pubblica amministrazione regionale. Da qui l’esperienza della community network dell’Emilia-romagna, che rappresenta una rete di relazioni e cooperazione dove tutti stanno insieme e di cui fanno parte tutti gli enti locali. Allo stesso modo si sta costruendo un network di relazioni chiamata Smarter che vede già il coinvolgimento di enti pubblici, centri di ricerca e università e mondo delle imprese. Su questo la Costituente – conclude Peri – non potrà che incidere positivamente portando al tavolo del confronto tutti i soggetti interessati a cooperare allo sviluppo del territorio”.  
   
   
TELECOMUNICAZIONI: LA GIUNTA REGIONALE UMBRA VARA LA PROPOSTA PER LA PRIMA LEGGE REGIONALE  
 
 Perugia, 22 ottobre 2013 – Dopo una attenta discussione con tutti i soggetti interessati, la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche ed immateriali, Stefano Vinti, ha adottato la proposta di legge sulle telecomunicazioni che ora sarà inviata in Consiglio regionale per l’approvazione. In questa proposta di legge, come si evince dal primo articolo, “La Regione Umbria riconosce il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e promuove lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale. Considera il diritto di accesso ad internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale”. L’assessore Vinti ha sottolineato che “si tratta della prima legge regionale in materia ed è la prima volta che in una legge si afferma il diritto di accesso alla rete ed ai servizi tecnologici di ciascun cittadino. Da qui l’augurio di un percorso veloce ed il più possibile condiviso in Consiglio regionale per dotare la nostra regione di uno strumento all’avanguardia nel panorama nazionale ed anche per dare indicazioni utili nelle politiche delle telecomunicazioni che hanno ricadute sociali, economiche e di tutela ambientale”. Nel disegno di legge, che è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro al quale hanno partecipato tutti i soggetti interessati alla materia viene inoltre trattato l’aspetto relativo alle infrastrutture ed agli impianti radioelettrici inerenti la telefonia mobile, per le implicazioni della nuova tecnologia Lte (banda larga per la telefonia mobile), e la diffusione del segnale radiotelevisivo, in conseguenza del passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale. La Regione Umbria, nel “Documento Annuale di Programmazione 2012-2014”, ha già riconosciuto che il superamento del digital divide rappresenta uno dei principali indicatori del grado di competitività di un territorio ed ha sempre ribadito l’impegno per una società dell’informazione plurale, che consenta a tutti e con tutte le tecnologie disponibili il libero scambio di dati ed informazioni. “Da qui, a giudizio di Vinti, nasce l’esigenza di predisporre una legge regionale con la quale la Regione Umbria, riconoscendo il diritto di tutti cittadini di accedere a internet, intende promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale”. L’articolato è diviso in otto Capi: i primi tre sono dedicati alla realizzazione delle infrastrutture per le telecomunicazioni, il quarto riguarda l’istituzione della banca dati regionale delle stesse infrastrutture, il quinto la ricerca in materia di telecomunicazioni, il sesto le sanzioni, il settimo le norme finanziarie, l’ottavo reca norme transitorie e abrogazioni. La disciplina in materia di infrastrutture per la banda larga e ultralarga individua i cardini ai quali si ispira la programmazione regionale in materia di infrastrutture per la banda larga e ultralarga, la realizzazione fisica della rete pubblica regionale e le conseguenti implicazioni a livello di disciplina e uso del sottosuolo, mentre la successiva disciplina in materia di impianti radioelettrici si occupa della programmazione, della disciplina e del controllo degli impianti radioelettrici, ivi compresi gli aspetti legati all’utilizzo e alla permanenza dei siti e delle loro eventuali dismissioni. Viene anche prevista l’istituzione di una banca dati regionale delle infrastrutture per le telecomunicazioni, che comprenderà gli impianti radioelettrici e le infrastrutture per le telecomunicazioni, ivi comprese le condutture sotterranee. La proposta di legge fissa anche le azioni per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione anche in termini di alta formazione individuando le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo delle reti, della banca dati, della ricerca e per il sostegno ad alcuni settori delle telecomunicazioni. Le funzioni della Regione in questo percorso, sono individuate nella diffusione e l’utilizzo delle infrastrutture, il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per adeguate sinergie di utilizzo delle potenzialità, la centralità della programmazione e pianificazione generale in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, la definizione di linee guida e criteri generali per le procedure autorizzative, la promozione di reti di nuova generazione e del cloud computing, l’emanazione di regolamenti attuativi per le procedure di post-attivazione degli impianti e per l’aggiornamento del catasto regionale delle sorgenti fisse dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. La regione si assumerà anche l’impegno di assicurare un corretto utilizzo del sottosuolo agevolando e coordinando la realizzazione di infrastrutture per la distribuzione dei servizi a rete, con particolare riferimento alla posa in opera della fibra ottica, mentre ai Comuni ed alle Province spetterà il compito, nell’approvazione dei loro regolamenti per l’uso del sottosuolo, di rispettare le linee guida regionali che saranno emanate dalla Giunta regionale. Un capitolo è dedicato anche alle modalità e criteri per l’utilizzo del sottosuolo, diretto agli operatori di rete che nell’esecuzione dei cavidotti per le loro reti potranno godere di agevolazioni nei ripristini del manto stradale. Questa norma tende a garantire un migliore mantenimento delle superfici stradali e, quindi, degli interventi di manutenzione che le amministrazioni pubbliche proprietarie periodicamente effettuano, con un conseguente notevole risparmio di risorse economiche. Una novità normativa da applicare in caso di interventi per realizzare opere stradali e altre infrastrutture civili o anche interventi di nuova costruzione o ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione di edifici pubblici e privati prevederà che, quando si realizzano tali tipologie di lavori, viene richiesto che siano posate anche le condutture ed i manufatti idonee ad ospitare la rete a fibre ottiche per telecomunicazioni. Con questa norma, la Regione punta all’obiettivo di realizzare una diffusa infrastrutturazione di posa nella quale poter stendere, anche in un secondo momento, i cavi in fibra ottica, avendone comunque già garantito il passaggio. “In questa proposta di legge, ha concluso l’assessore Vinti, si è dedicata grande attenzione anche al sostegno all’innovazione tecnologica dell’emittenza radiotelevisiva locale, che riguarderà l’aggiornamento e l’innovazione tecnologica del sistema radiotelevisivo locale ed agli interventi per la ricerca in materia di telecomunicazioni. Sono previste infatti una serie di azioni, sostenute da un apposito fondo nel bilancio regionale, finalizzate alla promozione della ricerca, dell´innovazione e dell’alta formazione, da realizzarsi attraverso accordi, intese e convenzioni con le Università, con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e con enti di ricerca pubblici e privati”.  
   
   
AGENDA DIGITALE:"GO ON FVG" PER PORTARE IN RETE CITTADINI ED IMPRESE  
 
Trieste, 22 ottobre 2013 - Il Friuli Venezia Giulia ha aderito con convinzione al progetto ´´Go on Italia´´ di formazione digitale per portare tutti gli italiani ´´in rete´´, e sta per avviare un Programma volto favorire l´utilizzo del web nel lavoro, a scuola, nella Pubblica Amministrazione, nella vita di tutti i giorni, sull´esempio di quanto già da tempo avviene in altri Paesi europei. Lo ha annunciato la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo ieri a Roma al secondo ´´Forum annuale sull´Agenda digitale italiana´´, promosso da Confindustria Digitale, e concluso dal presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Secondo Serracchiani per modernizzare il nostro Paese ´´occorre ´rivoluzionare´ il modo di lavorare, compiendo un autentico salto di qualità verso la cultura digitale´´. ´´Abbiamo offerto la nostra disponibilità a partire dal nostro territorio per avviare il Programma di digitalizzazione previsto dal ´Go on Italia´, per migliorare le competenze dei cittadini e la capacità di innovazione e la competitività delle imprese´´. Sta quindi per prendere corpo ´´Go on Fvg´´, che ´´ha l´obiettivo di aiutare tutti, anche coloro che sono rimasti più indietro, a conoscere e usare le nuove tecnologie, mettendo in connessione le diverse generazioni, facendo leva sulle competenze esistenti e chiamando i più giovani ad insegnare ai più anziani´´. Parallelamente ´´va fatto un forte investimento sulle imprese, specie le medie, le piccole, le micro, prevedendo anche dei ´tutor´ per introdurle e accompagnarle nelle nuove prospettive´´. In ogni caso per Serracchiani, affinché la sfida abbia successo, è indispensabile che tutti i diversi portatori di interesse - fondazioni, istituzioni, privati, società - si mettano insieme e facciano un Programma di formazione digitale di sistema´´.  
   
   
SMAU 2013: I CONVEGNI E I PREMI DELLA 50^ EDIZIONE DEL SALONE  
 
Milano, 22 ottobre - Mercoledì 23 ottobre prenderà il via la 50^ edizione milanese di Smau, una tre giorni ricca di appuntamenti da non perdere. I Convegni in programma vedranno Istituzioni e massimi esperti del settore confrontarsi su alcuni dei temi più attuali del momento: startup, bandi regionali a sostegno delle imprese, smart communities, innovazione, eGovernment e best practice di imprese e Pubbliche Amministrazioni. E’ proprio attraverso la valorizzazione dei casi di eccellenza che è possibile innescare un meccanismo virtuoso che porti altre Imprese e altre Pubbliche Amministrazioni ad un vero e proprio “cambiamento culturale” che vede l’innovazione al centro di un processo di rinnovamento del business e di miglioramento dei servizi al cittadino. Per questo alla 50^ edizione di Smau tornerà l’appuntamento con il Premio Lamarck dedicato alle startup, il Premio Smart City dedicato alle Pubbliche Amministrazioni del territorio, lo Smau Mob App Award, interamente dedicato al mondo delle App, il Premio Innovazione Ict rivolto alle imprese che hanno utilizzato con successo le tecnologie digitali e il Premio Cluster Best in Show rivolto ai laboratori e centri di ricerca presenti in fiera. Infine, novità di questa edizione, sarà il Premio eGovernment: i campioni del riuso rivolto ai migliori progetti di eGovernment destinati al riuso realizzati dagli Enti pubblici sul territorio. Di seguito il programma di eventi da non perdere: Convegno D’apertura - Mercoledi’ 23 Ottobre - Ore 10.30, Sala 2, Pad 2 A dare il via all’evento dedicato alle tecnologie digitali e all’innovazione per il business il Convegno dal titolo “Startup, innovazione e imprese: le Regioni sono protagoniste”: un momento di sintesi e confronto tra gli Assessorati alla Attività produttive delle principali regioni italiane e le rispettive strategie di supporto alle imprese in chiave di innovazione e sviluppo, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali comunitari. Al centro del dibattito il mondo delle startup e della ricerca industriale nel nostro Paese, che, insieme alle più innovative Regioni Italiane, tra cui Regione Lombardia, Emilia-romagna, Calabria, Campania Piemonte, Toscana, Veneto, Puglia, sono i protagonisti della nuova area Ibx - Innovazione per il Business Expo. Premio Lamarck - Mercoledi’ 23 Ottobre - Ore 14.30, Sala 2, Pad 2 Nel pomeriggio sarà la volta dell’evento dal titolo: “Premio Lamarck e opportunità di sviluppo grazie alle nuove imprese”, realizzato in collaborazione con Startupbusiness e Giovani Imprenditori di Confindustria, dedicato alle startup più promettenti presenti in fiera. Gli interventi introduttivi saranno curati da Emiliano Novelli, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Assolombarda. Il Premio sarà preceduto da un momento di presentazione di una selezione di 20 startup che, moderate da Emil Abirascid di Startupbusiness, dovranno raccontare in 90 secondi al pubblico presente la propria idea di business. A seguire lo speed pitching dei Giovani Imprenditori di Confindustria, per raccontare il loro punto di vista sul ruolo delle startup per le imprese esistenti: modera Massimo Russo, Direttore di Wired. Intervengono: Marco Gay, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Piemonte, Enrico Berto, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Veneto, Stefano Poliani, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia, Vincenzo Caputo, Presidente Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli. Verrà inoltre illustrato il punto di vista di alcuni primattori dell’industria delle tecnologie digitali da Federico Francini, Presidente e Ad Fujitsu Technology Solutions. Ed infine la consegna del Premio Lamarck, assegnato alle migliori startup presenti in fiera votate dai Giovani Imprenditori di Confindustria. Premio Smart City - Giovedi’ 24 Ottobre - Ore 11.00, Sala3, Pad 2 Momento di punta dell’iniziativa Smart City sarà il Convegno Istituzionale dal titolo “Le Smart Communities come motore di sviluppo del territorio e delle imprese: la via italiana alle Smart City”, un momento di confronto sulla necessità di trovare un nuovo assetto, sostenibile anche dal punto di vista economico, che veda i Comuni protagonisti attivi nell’erogazione di servizi tradizionali ed innovativi ai cittadini e alle piccole e medie imprese, anche in logica Smart City e Smart Communities. Il Convegno inizierà con l’intervento di Francesco Profumo, in rappresentanza del Presidente Anci, Antonella Galdi, Responsabile Innovazione Anci, Pier Attilio Superti, Segretario Generale Anci Lombardia, Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Comune di Milano. Seguirà una tavola rotonda, moderata da Federico Pedrocchi di Radio24, che vedrà a confronto Attilio Fontana, Presidente Anci Lombardia, Massimo Garavaglia, Assessore all´Economia Regione Lombardia, Agostino Santoni, Amministratore Delegato Cisco, Ferruccio Borsani, Direttore Generale Commerciale Vodafone, Cristina Farioli, Director of Marketing, Communications & Citizenship, Ibm Italia. Al termine verranno presentati e premiati i migliori progetti realizzati da Enti pubblici locali nel “Premio Smart City”. Sono 34 i progetti finalisti di questa edizione del premio: Comune di Napoli, Regione Puglia Progetto Sist, Pubbliservizi, Comune de L’aquila, Comune di Firenze, Roma Capitale, Roma Tpl, Comune di Treviso, Comune di Verona, Anci Piemonte, Comune di Torino, Comune di Bologna Reti Intelligenti, Comune di Cesena, Comune di Senigallia, Comune di San Giovanni in Persiceto, Asl Napoli 2 Nord, Comune di Bergamo con il progetto Gemellaggio, Comune di Bergamo con il progetto Isola Digitale, Comune di Bolzano, Comune di Brescia Smartcity, Comune di Brescia con il progetto Virtualizzazione, Comune di Cinisello Balsamo, Comune di Cremona, Comune di Iseo, Comune di Levanto, Comune di Novara, Comune di Pavia, Comune di Seregno-polo Catastale Brianza Ovest, Comune di Varese, Comune di Vicenza, Comune di Milano, Napoli città intelligente Progetto Ciro, Provincia Autonoma di Trento, Federazione dei Comuni del Camposampierese, Istituto Europeo di Oncologia. Convegno Lombardia Digitale - Giovedi’ 24 Ottobre - Ore 14.00, Sala 3, Pad 2 Evento di riferimento per il settore è il convegno “Lombardia Digitale, Expo 2015 e opportunità per le imprese Ict del territorio: E015 e il Digital Ecosystem di Expo” previsto per giovedì 24 ottobre alle ore 14.00. L’iniziativa pone al centro del dibattito la questione essenziale del coinvolgimento e della valorizzazione delle imprese Ict Piccole e Medie del territorio - solo in Lombardia vi sono oltre 14.000 imprese di cui più di 1.000 Pmi da 10 a 250 dipendenti - che attraverso l’ambiente digitale basato sugli Open Services E015 possono cogliere nuove opportunità per lo sviluppo di business innovativi. Il Convegno inizierà con l’intervento di Alberto Daprà, Presidente Assinter e Giorgio Rapari, Presidente Assintel. Seguirà una tavola rotonda dal titolo “Lo sviluppo delle Pmi italiane operanti in ambito Digital” moderata da Rosalba Reggio, giornalista economica del Sole 24Ore, nella quale si confronteranno Luigi Pellegrini, Direttore Operativo Lombardia Informatica, Paolo Castellacci, Presidente Computer Gross, Filippo Ligresti, Amministratore Delegato Dell, Sergio Gianotti, Head of Sales Enterprise Business Group Huawei, Clara Fresca Fantoni, Direttore Generale Informatica Trentina. L’evento porrà poi al centro dell’attenzione la piattaforma E015: il Digital Ecosystem di Expo - illustrata da Pietro Guindani, coordinatore progetto strategico Ict per Expo 2015 - e prevede un confronto sugli Open Services come opportunità per la creazione di nuovi business fra Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato Cefriel, Antonio Samaritani, Direttore Sistemi Informativi Regione Lombardia, Pierluigi Piva, Executive Partner Gartner, David Bevilacqua, Vice President South Europe Cisco e Oscar Sovani, responsabile unità organizzativa Agenda Digitale, Digitalizzazione e Innovazione della Pubblica Amministrazione Regione Lombardia, moderato da Rosalba Reggio. Saluti di chiusura a cura di Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia. Smau Mob App Award - Venerdi’ 25 Ottobre - Ore 10.00, Sala 2, Pad 2 Per il terzo anno Smau e gli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano promuovono lo Smau Mob App Award, un contest che si pone l´obiettivo di premiare le migliori App in ambito business e consumer (già funzionanti o in fase di sviluppo) basate sui dispositivi mobili di nuova generazione. Smau Mob App Award vuole sostenere la cultura dell´innovazione in ambito mobile generando un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza tra sviluppatori, imprese, pubbliche amministrazioni, operatori del settore ed utilizzatori. Durante l’evento verranno inoltre consegnati dei premi "speciali" alle categorie Sviluppatore under 25 e Donna imprenditrice. Premio E-government: I Campioni Del Riuso - Venerdi’ 25 Ottobre - Ore 12.00, Sala 3, Pad 2 Il “Premio e-Government: i campioni del riuso” è un’iniziativa congiunta Smau - Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano che prevede un convegno d’apertura in cui gli Assessorati agli Enti Locali e all’Economia di tre tra le più dinamiche Regioni italiane: Regione Lombardia, Regione Piemonte e Regione Veneto si confrontano sul paradigma del riuso, la chiave per operare un coinvolgimento attivo delle Pmi e delle Pubbliche Amministrazioni Locali. Introduce il convegno Federico Lasco, Dirigente Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Mise - Ministero dello Sviluppo Economico. Modera Federico Pedrocchi; e intervengono: Roberto Ciambetti, Assessore al Bilancio e agli Enti locali Regione Veneto, Massimo Garavaglia, Assessore all´Economia Regione Lombardia, Riccardo Molinari, Assessore agli Enti locali Regione Piemonte. Al termine Giuliano Noci, Responsabile Scientifico Osservatorio eGovernment Politecnico di Milano, mostrerà dati e scenari di riferimento del settore, e Michele Benedetti dell’Osservatorio eGovernment School of Management del Politecnico di Milano, consegnerà il premio ai migliori progetti di eGovernment destinati al riuso realizzati dagli Enti pubblici sul territorio. Di seguito i 16 progetti finalisti del Premio: Comune di Padova con il progetto P@doc, Comunità Montana Valli del Verbano con il progetto Git - Gestione Intersettoriale del Territorio, Regione Piemonte con 4 progetti: il progetto Acta - Archivio e Protocollo informatico, con il progetto Mude Piemonte, con il progetto Dati Piemonte e con il progetto Sistema Informativo Tassa Auto, Comune di Monza con il progetto Git e con il Portale Servizi al Cittadino, Comuni di Novara e Milano con il progetto Git - Gestione Intersettoriale del Territorio, Comune di Torino con il progetto Nao - Nuova Anagrafe Open, Regione Lombardia con il progetto Sistema di Contabilità Integrata, Provincia di Como con il progetto Sitipa_provcomo, Provincia di Brescia con il progetto Cruscotto delle performance e con il progetto Brescia Gov, Comune di Padova con il progetto Cup. Premio Innovazione Ict E Cluster Best In Show - Venerdi’ 25 Ottobre - Ore 12.00, Sala 3, Pad 2 Smau presenterà il Premio Innovazione Ict, volto valorizzare i migliori casi di successo di aziende italiane che hanno innovato con successo il proprio business attraverso le tecnologie digitali. Il Premio Innovazione Ict è un´iniziativa che l’Osservatorio Smau - School of Management ha lanciato per sostenere la cultura dell´innovazione nel mondo dell’impresa: l’obiettivo è generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza, con particolare riferimento alle Pmi italiane, che troppo spesso non conoscono a pieno i benefici derivanti dall´adozione di moderne tecnologie come leva per aumentare la propria competitività. Intervengono: Alberto Cavalli, Assessore Commercio, Turismo e Servizi Regione Lombardia, Renato Borghi, Vice Presidente Nazionale Confcommercio, Umberto Bertelè, Presidente School of Management Politecnico di Milano. Il riconoscimento ai vincitori del Premio Innovazione Ict verrà consegnato da Giuliano Faini, Osservatorio Smau - School of Management del Politecnico di Milano. Una menzione speciale sarà dedicata al Madeinitaly, premiano: Paolo Bonaretti, Direttore Generale Aster e consigliere per le politiche industriali del Gabinetto del Ministro per lo Sviluppo Economico, Cinzia Sternini, Amministratore Delegato Olivetti, Alessandro Zucchetti, Presidente Zucchetti e Mirko Poggi, Country General Manager Lenovo. Di seguito le 54 aziende finaliste che concorrono nelle diverse categorie del Premio. Big Data Analytics E Crm: Comer Industries, Ministero dell’Interno per un progetto sviluppato da Consorzio Cbi, L´erbolario per un progetto realizzato da Würth Phoenix, Banzai Advertising per un progetto sviluppato da Telnext, Fiat, Poltrona Frau Group, Unicredit. Cloud Computing: Faiv Confartigianato Vicenza per un progetto realizzato da Infonet Solutions, Rds Radio Dimensione Suono per un progetto sviluppato da Aruba, Nice per un progetto sviluppato da Dell, Gruppo Natuzzi, Ministero Affari Esteri, Artoni per un progetto sviluppato da Dedagroup, Snam. Fatturazione Elettronica E Dematerializzazione: Omeosalusvet, Coeclerici, Banca Etruria per un progetto realizzato da Consorzio Cbi, Studio Tmmv Teatini per un progetto sviluppato da Menocarta, Fineco per un progetto realizzato da Namiral, Business Partner di Wacom, Banca Popolare di Milano per un caso sviluppato da Wacom, Rina per un caso sviluppato da Top Consult. Infrastruttura It: Primadonna Collection per un progetto sviluppato da Security Architect Business Partner di Cisco, Tnt Express per un progetto sviluppato da Apc, Ecobyte per un progetto sviluppato da Dell, Azienda Ospedaliera Lodi per un progetto sviluppato da Disc, business Partner di Dell, Cassa di Risparmio di Bolzano per un progetto sviluppato da Praim, Galbusera per un progetto sviluppato da Dell, Ao Desio e Vimercate per un progetto sviluppato da Netapp. Marketig Digitale E E-commerce: Adm/agronix, Expoclima, Smarthelp.it, Preventivi.it, Marcopoloshop. Sistemi Di Comunicazione Avanzata E Smart Working: Latte Rugiada, Bella Riva Hotel, Metropolitana Milanese, Utensileria Lughese, Sices, Cnr per un progetto realizzato da Dell, Rai per un progetto realizzato da Xerox, Roma Tpl per un progetto realizzato da Vodafone. Sistemi Gestionali Integrati: Alfa Sistemi, Arena per un progetto realizzato da Alterna, Gs Printing Group, Rosso, Intesa Sanpaolo, Bennet per un progetto realizzato da Wolters Kluwer Italia, Mtm per un progetto realizzato da Sistemi Hs Business Partner Hp, Coop Adriatica per un progetto realizzato con Artech, Unicoop Firenze per un progetto realizzato con Sipe, Hpi per un progetto realizzato con Ht business partner di Sap, Ghelfi Ondulati, Caviro per un progetto realizzato con Alterna, Qvc Italia per un progetto realizzato con Zucchetti. Ict Nel Retail: Distretto del Commercio di Abbiategrasso, Distretto del Commercio Visconteo e ´Tra Ville e Cascine´, Distretto di commercio di Mantova, Unione Milano Confcommercio Milano, Distretto del Commercio Alta Val Seriana - Clusone, Distretto del Commercio di Varese, Distretto del Commercio di Como, Distretto del Commercio di Gavirate, Distretto del Commercio di Busto Arsizio, Ipothesys, Security Castle, eMmegi Sistemi di comunicazione. Accanto al Premio Innovazione Ict, viene presentata la prima edizione del Premio Cluster “Best in Show”, un riconoscimento per i migliori laboratori presenti in fiera riconducibili alle aree dei Cluster Tecnologici Nazionali, con l’obiettivo di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione nei diversi ambiti tematici. L’appuntamento è fra due giorni, mercoledì 23 ottobre ai padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity.  
   
   
CALABRIA: VIA ALLO SCORRIMENTO DELLA GRADUATORIA PER ACQUISTARE ATTREZZATURE DIDATTICHE E DIGITALI  
 
Catanzaro, 22 ottobre 2013 - La Giunta nella riunione del 18 ottobre ha dato il via libera al reimpiego di risorse non utilizzate per acquistare attrezzature didattiche, digitali e laboratori di settore da parte degli istituti scolastici calabresi. Obiettivo: migliorare le competenze chiave dei giovani, soprattutto per quanto riguarda quelle matematiche, scientifiche e linguistiche, incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti degli istituti scolastici, contrastare la dispersione scolastica. L’amministrazione regionale ha, infatti, autorizzato il Miur, Ministero dell’istruzione, università e ricerca, all’utilizzo delle risorse accertate e da accertare come economie di gestione, in relazione agli avvisi pubblici Miur-matt del 15 giugno 2010 e Miur del 20 aprile 2011, per il finanziamento, mediante scorrimento della graduatoria, dei progetti volti all’acquisizione di attrezzature didattiche, digitali e laboratori di settore da parte delle scuole, selezionati nell’ambito dell’avviso pubblico Miur del 5 luglio 2012. L’intervento concorre alla realizzazione della priorità “istruzione” del Piano di Azione Coesione per il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al sud, avviato dalla Regione d’intesa con la Commissione europea. Un piano che ha individuato specifiche azioni strategiche da affidare alla gestione del Miur, in qualità di Organismo Intermedio dei programmi operativi regionali Fesr 2007-2013 delle regioni a obiettivo convergenza. La delibera con il via libera al riutilizzo delle risorse – atto aggiuntivo alla Convenzione già firmata tra Miur e Regione Calabria l’1 settembre 2011 – è stata varata oggi dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini. “Il nostro impegno – ha sottolineato l’assessore Mancini – nel sostenere il sistema dell’istruzione, destinando importanti risorse agli strumenti che possano innalzare le competenze dei giovani significa investire sul futuro della Calabria, valorizzando la formazione e qualificazione delle nuove leve, che rappresentano la nostra ricchezza più preziosa”.  
   
   
FORMAZIONE, LOMBARDIA: TROVARE LAVORO A SCUOLA  
 
Milano, 22 ottobre 2013 - "In Lombardia si studia in azienda e si trova lavoro a scuola: in altre parole abbiamo voluto sostenere il passaggio dall´autoreferenzialità della scuola alla costruzione di reti orizzontali fra istituti e sistema delle imprese e filiere verticali con la valorizzazione dell´apprendimento in assetto lavorativo e della didattica per competenze". Lo ha affermato Valentina Aprea, assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro, alla tavola rotonda di presentazione della pubblicazione ´I numeri da cambiare, Scuola, università e ricerca - L´italia nel confronto internazionale´ curata da Associazione Treellle (Life Long Learning) e Fondazione Rocca. Formazione Professionale Competititva - "Il sistema di Formazione professionale lombardo - ha proseguito l´assessore Aprea -, così bene radicato, ci consente di competere a livello europeo. Per favorire un maggiore dialogo tra scuola e lavoro, necessità delle imprese e proposte didattiche, abbiamo investito sugli Istituti tecnici superiori e sugli Ifts con fondazioni già costituite che propongono percorsi negli ambiti della mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie dell´informazione e della comunicazione". I Numeri - In Lombardia ci sono 20 percorsi Its, Istruzione Tecnica Superiore, "scuole ad alta specializzazione tecnologica" nate per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche e 45 Ifts, Istruzione e formazione tecnica superiore, canale formativo di specializzazione tecnica superiore che ha lo scopo principale di favorire l´accesso dei giovani al mondo del lavoro e di riqualificare chi è già in possesso di un´esperienza lavorativa. "I numeri della formazione professionale in Lombardia parlano chiaro - ha aggiunto l´assessore - 1500 studenti, di cui 550 diplomati, il 55 per cento già inseriti in azienda. Abbiamo investito 15 milioni: 7,5 di risorse statali, 7,5 dal Fondo sociale europeo". I Poli Tecnico Professionali - "In ogni provincia della Lombardia - ha poi aggiunto Aprea - avremo Poli tecnico professionali, con punte di eccellenza per la formazione di tecnici specializzati in diretto raccordo con le imprese". Leader Con Generazione Web - Tra le eccellenze che consentono alla Lombardia di consolidare la sua leadership a livello nazionale anche: "il massiccio utilizzo della didattica digitale, che - come ha ricordato il direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale Francesco de Sanctis - risulta la più avanti d´Italia con un grande distacco rispetto alle altre regioni. Con ´Generazione web´ finanziata da Regione Lombardia e in stretta sinergia con l´Usr siamo diventati in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale". Ai lavori, oltre al presidente Assolombarda Gianfelice Rocca, hanno partecipato anche Marco Rossi Doria, sottosegretario Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, Daniele Checchi, Università di Milano, Attilio Oliva, presidente Associazione Treellle, Giovanni Azzone, rettore Politecnico di Milano.  
   
   
DISPERSIONE SCOLASTICA: A PISA CI SI INTERROGA SU COME CONTRASTARLA.  
 
Firenze, 22 ottobre 2013 - La lotta alla dispersione scolastica è al centro di un convegno ("Come migliorare la qualità del servizio di istruzione: un modello organizzativo per la lotta alla dispersione scolastica") che si svolge martedì 22 ottobre, a Pisa su iniziativa della Provincia. Ospitato nell´auditorium del Centro polifunzionale "La stecca" (in via Cesare Battisti), l´iniziativa vedrà la presenza dell´assessore regionale Stella Targetti il cui intervento è previsto alle ore 11. Conclusioni affidate a Marco Rossi Doria, sottosegretario di Stato all´Istruzione, Università e Ricerca. Saluti introduttivi (ore 9) di Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa. Nel "Rapporto 2013" sull´istruzione in Toscana sono inseriti anche dati sul fenomeno della dispersione scolastica: l´abbandono prematuro degli studi e dei livelli di istruzione. La situazione toscana non è certo brillante; siamo infatti una fra le regioni italiane con valori superiori alla media nazionale: una media che si attesta (2011) al 18,2% mentre in Toscana (sempre 2011) sale al 18,6%. In Toscana abbandonano più i maschi delle femmine, esattamente il contrario di ciò che accade in Italia. Abbandonano più gli studenti di origine non italiana che quelli di origine italiana. Il trend toscano in crescita è in gran parte influenzato dai valori elevati registrati a Prato, Siena, Livorno, Firenze. Nel corso del convegno Stella Targetti interverrà sul "ruolo delle Regioni" per contrastare la dispersione scolastica.  
   
   
LA DANIMARCA CERCA GIOVANI MEDICI E RICERCATORI.UN TOUR PROMOZIONALE E PRESELETTIVO IL 23 OTTOBRE ALLA FACOLTA’ DI MEDICINA A TORRETTE .  
 
Ancona, 22 ottobre 2013 - Facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro europeo di giovani medici, ricercatori e ingegneri biomedici. E’ questo l’obiettivo di un tour promozionale/divulgativo- mercoledì 23 ottobre dalle 14 alle 18 presso l’Aula E della Facoltà di Medicina e Chirurgia in Via Tronto 10/b a Torrette di Ancona - che la Regione Marche ha organizzato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche nell’ambito degli accordi fra i Ministeri del Lavoro italiano e danese. La Danimarca, infatti, cerca figure sanitarie come psichiatri, cardiologi,anatomopatologi, ginecologi, urologi ecc. Oltre a chimici ed ingegneri biomedici per impiegare nelle sue strutture pubbliche sanitarie e nei laboratori di ricerca. La rete di contatto, attraverso la quale è stato possibile organizzare l’iniziativa che toccherà 5 città italiane (Padova, Milano, Bari, Roma e Ancona) è l’ Eures (European Employment Services ) struttura pubblica che fa capo alla Commissione Europea, presente con un proprio ufficio anche all’interno della Regione Marche Servizio Formazione – Lavoro. Il tour, chiamato Work in Denmark e che ha uno scopo promozionale, informativo e di preselezione, sarà presentato da alcuni Consiglieri Eures e funzionari danesi oltre al Consigliere Eures della Regione Marche. All’evento parteciperanno per un saluto di benvenuto anche l’assessore al Lavoro della Regione Marche, Marco Lucchetti e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, Antonio Benedetti. Il progetto è rivolto principalmente ai medici già specializzati e non ancora inseriti in strutture sanitarie e ai giovani laureati nelle discipline che fanno capo alla ricerca scientifica, come ad esempio Biologia, Chimica, Farmacia, a cui è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese e che potranno da subito avere le informazioni inerenti la possibilità di lavorare, i primi nelle strutture ospedaliere, i secondi nei centri di ricerca danesi. Le persone interessate potranno presentare nel corso dell’iniziativa il loro curriculum in inglese. Inoltre, ci sarà anche l’opportunità di aderire a molte borse di studio per dottorati e post dottorati di ricerca offerti da aziende e dalle Università danesi per i giovani laureati nelle discipline biomediche e della ricerca.  
   
   
SCUOLE PER L’INFANZIA PARITARIE. INCONTRA PARLAMENTARI VENETI E REFERENTI SCUOLE PARITARIE SU FINANZIAMENTI STATALI IN LEGGE FINANZIARIA  
 
Venezia, 22 ottobre 2013 - L’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto ha incontrato ieri a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, i referenti delle scuole paritarie per l’infanzia del Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne-fism, Comitato Parità Scolastica, Movimento Salva Scuole Paritarie) e i parlamentari veneti - : il senatore Mario Dalla Tor (Pdl), la senatrice Patrizia Bisinella (Lega Nord), i deputati Michele Mognato e Simonetta Rubinato (Pd) - “per discutere del finanziamento statale alle scuole paritarie – scrive Sernagiotto – nel momento in cui si avvicina la redazione della legge finanziaria nazionale, tenuto conto che nel Veneto ben il 70% dei bambini tra i 3 e i 6 anni frequentano queste scuole e che nel territorio regionale in ben 298 dei 581 Comuni l’unica struttura educativa per l’infanzia presente è solo quella paritaria”. “Il modello veneto delle scuole paritarie per l’infanzia – ha detto Sernagiotto – garantisce un’eccellenza educativa unica in Europa a un costo tre volte inferiore a quello delle scuole statali. Come Regione Veneto abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte: dai 12 milioni di euro del 2009 siamo passati a un contributo regionale totale di 21 milioni. Ma questo è lo sforzo massimo che io e il presidente Zaia riusciamo a fare in una fase di così grande difficoltà come l’attuale per il bilancio della Regione. Invece a Roma è successo il contrario. Prima le risorse verso queste scuole erano di oltre 500 milioni di euro, ora ne danno la metà in bilancio e un’altra metà con le ‘milleproroghe’: una follia. Un bambino costa alla scuola statale oltre 6.200 euro l’anno mentre se va alla paritaria costa 2.800 euro l’anno ma 1.400 euro di questi li mette la famiglia creando una disparità e una discriminazione tra famiglie che è inaccettabile”. A giudizio dell’assessore regionale, se lo Stato italiano adottasse il modello veneto delle scuole per l’infanzia si risparmierebbero 6 miliardi euro: “Questa sarebbe una vera ‘spending review’ – sottolinea Sernagiotto – e consentirebbe di investire le risorse risparmiate in altri settori della vita sociale ed economica, a partire dalla scuola. Non è una sfida contro qualcuno, tantomeno verso la scuola pubblica – ha precisato – è semplicemente presentare una progettualità che chiede l’applicazione della legge n.62 del 2000 la Berlinguer sulla parità scolastica, sia per le scuole statali per l’infanzia sia per le paritarie, arrivando per quest’ultime al finanziamento statale e non più ‘solo’ al contributo, sempre incerto e precario”. Gli esponenti delle scuole paritarie hanno rappresentato una situazione che sta diventando sempre più difficile (mancanza di certezza dei contributi, pagamenti Imu e Tares) con la chiusura di diverse strutture e con molti bambini che non vanno a scuola e con una diminuzione di circa 700 dipendenti. Anche i rappresentanti dei genitori hanno sottolineato che le scuole paritarie sono una priorità per il Veneto e che non c’è alternativa ad esse se si vuole tutelare il diritto dei figli all’educazione primaria. Da parte di tutti i parlamentari intervenuti, c’è stata l’espressione della consapevolezza della portata e importanza del problema e l’adesione al tavolo di lavoro annunciato dall’Assessore Sernagiotto e di cui faranno parte, oltre alla Regione e a una rappresentanza di parlamentari, anche le parti politiche e sociali, le rappresentanze dei genitori, delle scuole pubbliche e delle scuole paritarie, delle Regioni Emilia e Lombardia, dei Ministeri interessati. La situazione per l’anno scolastico in corso nel Veneto è la seguente: le scuole statali sono 595 con 48.194 bambini (34,4%); le scuole paritarie sono 1.174 con 91.713 bambini (65,5%). Il finanziamento nazionale per le scuole dell’infanzia statali è di 306.080.094 euro; il contributo statale alle scuole dell’infanzia paritarie è di 47.021.255 euro.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: AL MIUR LA GRADUATORIA TOSCANA. MA I 10 MILIONI NON BASTANO  
 
Firenze, 22 ottobre 2013 - Supera i 13 milioni (13 milioni e 300 mila euro circa) la richiesta complessiva al Ministero dell´Istruzione proveniente da enti locali toscani per riqualificare e mettere a norma edifici scolastici di loro proprietà. A fare il decreto con la graduatoria (58 interventi finanziabili, 34 dei quali in effetti finanziati con i soldi a oggi disponibili: vedi tabelle allegate) sono stati gli uffici della Regione Toscana in base a una legge nazionale dello scorso agosto (il cosiddetto "decreto del fare") che stanziava 150 milioni per tutta Italia assegnandone 10 alla Toscana (ma questi potranno incrementarsi nel caso che altre regioni non riescano a utilizzare pienamente le risorse loro destinate), con l´obiettivo, appunto, di dare ossigeno agli interventi per la sicurezza negli edifici scolastici con particolare riferimento per quelli con presenza di amianto. "I tempi dettati dal decreto nazionale - sottolinea Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all´Istruzione - erano strettissimi, ma qui in Toscana siamo riusciti a rispettarli grazie ad un bello sprint compiuto dagli enti locali e dagli uffici regionali. Ora - aggiunge Targetti - rivolgiamo un appello al Miur affinchè vengano investite altre risorse per consentire così lo scorrimento delle graduatorie". La vicepresidente cita in modo esplicito altri 100 milioni, sempre previsti nel "decreto del fare", che Inail dovrà destinare nel 2014 al miglioramento della sicurezza degli edifici scolastici. L´iter per assegnare i 150 milioni, in effetti, è caratterizzato da tempi rapidi: pubblicata la legge nazionale in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto, già il 2 settembre la Regione Toscana approvò l´avviso pubblico per Comuni e Province fissando al successivo 16 settembre la scadenza per presentare le domande con il mese ulteriore, scaduto martedì scorso 15 ottobre, per formare le graduatorie e inviarle a Roma. Adesso gli uffici del ministero hanno tempo fino al 30 ottobre per assegnare i soldi agli enti locali. Ma c´è un particolare di non poco conto da considerare; un particolare che rende comunque interessante anche la parte medio-bassa della graduatoria: se i lavori annunciati (eliminazione amianto, adeguamenti a normative su sicurezza, igiene e agibilità) non saranno realmente assegnati entro il 28 febbraio 2014 - ma anche se qualche Regione non fosse riuscita a trasmettere al ministero le graduatorie entro lo scorso 15 ottobre - i soldi teoricamente spettanti torneranno in ballo per essere a quel punto ripartiti fra le Regioni più "virtuose" consentendo alla graduatoria di scorrere. Da notare che per essere davvero finanziato, ciascun intervento ha l´obbligo di essere "immediatamente cantierabile". Con i denari inizialmente disponibili per la Toscana (appunto i 10 milioni) sono 34 le richieste che, assegnando davvero i lavori entro il 28 febbraio 2014, non avranno problemi. A oggi restano praticamente fuori le altre 24 richieste comunque valutate come finanziabili: si parte dal Comune di Pietrasanta con la messa in sicurezza di una scuola per l´infanzia. Per ognuna di queste richieste la speranza di ottenere il contributo è legata a un eventuale scorrimento causato, in pratica, da una ... "non virtuosità" altrui. Sull´avviso regionale pubblicato a settembre sono arrivate, negli uffici della Regione Toscana, 137 domande (15 da 9 Province e 122 da 95 Comuni) per un totale di richieste che sfiorava i 39 milioni di euro. L´avviso dava la possibilità di presentare un massimo di due domande per ciascun ente richiedente. La Regione ha ammesso a valutazione 104 domande (le restanti 33 non sono state valutate perchè non rispondenti ai requisiti di ammissibilità) per un totale di richieste che sfiora i 32 milioni di euro. Al termine della procedura di valutazione, 58 sono gli interventi risultati finanziabili per un totale, come detto, di 13 milioni e 300 mila euro circa (51 vengono da Comuni e 7 da Province). Dei 34 interventi sicuramente finanziati con i 10 milioni sicuramente disponibili, 4 vengono da Province e 30 da Comuni. In allegato: i 58 interventi ammessi a finanziamento -i 34 interventi, divisi per provincia, sicuramente finanziati.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA, LIGURIA: 30 SCUOLE LIGURI BONIFICATE DALL´AMIANTO  
 
Genova, 22 Ottobre 2013. Sono 30 le scuole liguri ammesse al finanziamento per la messa in sicurezza, la ristrutturazione e la bonifica dall´amianto. Lo ha comunicato venerdì 18 ottobre l´assessore alle politiche abitative, Giovanni Boitano nell´ambito dei quattro milioni di euro stanziati un mese fa dalla Giunta regionale. Ogni scuola potrà ricevere un massimo di 200mila euro. La graduatoria delle scuole verrà trasmessa nei prossimi giorni al Ministero della Pubblica Istruzione che assegnerà i finanziamenti agli Enti locali entro il 30 ottobre. Data dopo la quale si potrà dare il via ai lavori.  
   
   
MILANO: EDILIZIA SCOLASTICA. STANZIATI 470 MILA EURO PER RIQUALIFICARE LA SCUOLA DI VIA PASTRENGO  
 
Milano, 22 ottobre 2013 - La Giunta comunale ha approvato la delibera che integra con un progetto di riqualificazione del complesso scolastico di via Pastrengo, una precedente deliberazione che prevede interventi di messa in sicurezza nelle scuole della città. Con questo nuovo intervento, pari a 474.000 euro, l’importo complessivo degli interventi è di 4.074.000 euro. In particolare per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono stati stanziati 35.848 euro. “Questo progetto si inserisce nel piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica che questa amministrazione sta portando avanti. Oltre alle bonifiche dall’amianto, impegno prioritario che contiamo di realizzare entro il 2016, siamo impegnati in opere di ammodernamento che miglioreranno la qualità del servizio scolastico in città”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. Il progetto per il complesso scolastico situato tra le vie Pastrengo, Carmagnola, Jacopo Dal Verme, che ospita una scuola elementare ed una scuola dell’infanzia, prevede la realizzazione del refettorio della scuola dell’infanzia: attraverso l’utilizzo di alcuni locali della scuola primaria contigua si crea un’unica zona refettorio. Vengono, inoltre, centralizzati i servizi igienici e differenziate le aule refettorio a seconda dell’utenza. La creazione della zona refettorio permette di destinare tutte le aule della scuola dell’infanzia all’attività didattica, aumentando così il numero delle sezioni da 5 a 7, che consente un sensibile incremento dell´offerta scolastica. Completano l´intervento la formazione di nuovi servizi igienici nella scuola d´infanzia, la revisione della copertura,dei serramenti e l´adeguamento degli impianti sempre nella scuola d´infanzia. Per le altre 10 scuole, come previsto nella delibera approvata lo scorso novembre, gli interventi riguarderanno la verifica degli impianti antincendio esistenti, il rifacimento dei servizi igienici, la rete idrosanitaria e la rete fognaria, gli impianti elettrici e di riscaldamento condizionato, l’abbattimento delle barriere architettoniche.  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI PROGRESSI IN BIO-INFORMATICA E INGEGNERIA AMBIENTALE  
 
Parigi, 22 ottobre 2013 - Il 5 e 6 aprile 2014 si terrà a Parigi, in Francia, la "Conferenza internazionale sui progressi in bio-informatica e ingegneria ambientale" (Abee). L´evento mira a promuovere lo scambio di conoscenze tra studenti, ingegneri, ricercatori e scienziati sulle recenti tendenze nel campo della bio-informatica e ingegneria ambientale. Le sessioni plenarie, tenute nel corso di due giorni, riguarderanno aree che sono alla base delle politiche e pratiche ambientali. Inoltre, sono previste sessioni dedicate ai dati biologici, tra cui l´analisi mediante biosensori. Per ulteriori informazioni, visitare: http://abee.Theired.org/index.html    
   
   
RIFIUTI: IN GAZZETTA UFFICIALE BANDO MINISTERO AMBIENTE PER COMUNI SCIOLTI PER ASSOCIAZIONE CRIMINALE IN TERRITORI OGGETTO DI PROCEDURE INFRAZIONE UE  
 
 Roma, 22 ottobre 2013 - E’ da ieri in Gazzetta Ufficiale il bando pubblico del ministero dell’Ambiente per progetti di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio rivolto ai Comuni sciolti per attività criminali nei territori oggetto di procedure d’infrazione Ue. Da stasera sarà anche online sul sito www.Gazzettaufficiale.it. Sul sito del ministero, www.Minambiente.it, è disponibile tutta la documentazione: il testo integrale del bando (“Bando pubblico per l’attribuzione di contributi economici a Comuni per la selezione di progetti di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclaggio”), il modulo di richiesta del contributo e il decreto del ministro dell’Ambiente che definisce i criteri di ripartizione del Fondo per la promozione degli interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a quasi 7 milioni di euro. Al bando sono ammessi a partecipare i Comuni italiani delle Regioni al centro di procedure di infrazione o di condanna da parte della Corte di giustizia europea per aver violato la normativa comunitaria sui rifiuti i cui Consigli comunali, alla data di scadenza della presentazione della domanda, risultino sciolti con decreto del Presidente della Repubblica a causa di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o simile. Ogni Comune può presentare soltanto una richiesta di contributo, che deve essere fatta compilando esclusivamente il modulo scaricabile dal sito del ministero dell’Ambiente, al quale deve essere allegata la documentazione indicata. Le domande devono essere inviate al ministero entro 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Una Commissione creata ad hoc dal Direttore generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche valuterà le richieste pervenute e stilerà una graduatoria, che sarà poi pubblicata sul sito del ministero.  
   
   
ORLANDO: PROBLEMI CAUSATI DA MALTEMPO TOSCANA DIMOSTRA COME DISSESTO IDROGEOLOGICO SIA EMERGENZA NAZIONALE  
 
Roma, 22 ottobre 2013 – Di seguito una dichiarazione del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando:” Intervenire sul dissesto idrogeologico è un´emergenza nazionale. I fatti di oggi, che hanno portato all´evacuazione di alcune zone della Toscana, non fanno altro che confermare quanto sia prioritario intervenire su questo tema. A questo proposito ricordo ancora una volta quale siano alcuni degli urgenti interventi indispensabili per poter essere in grado di fronteggiare i pericoli derivanti dalla fragilità del nostro territorio. E’ innanzitutto necessario un allentamento del patto di stabilità affinché i Comuni e le Regioni possano realizzare interventi già progettati per i quali sono già a disposizione risorse oggi bloccate da vincoli di bilancio. E’ inoltre auspicabile che i fondi strutturali 2014 prevedano di essere utilizzati anche per programmi di matrice ambientali con l’obiettivo di mettere in sicurezza le aree a rischio. Serve infine che la Conferenza Unificata Stato regioni ed Enti locali esprima un parere positivo e rapido sul disegno di legge contro il consumo del suolo, un provvedimento molto utile per porre un limite a quello sfrenato utilizzo del territorio che è purtroppo spesso causa di tanti problemi. Sono questi tre interventi concreti su cui da tempo sto insistendo con forza all’interno delle istituzioni con la consapevolezza che Il deterioramento del territorio, il degrado ambientale, le conseguenze dei cambiamenti climatici produrranno costi e danni insostenibili se non prenderemo misure adeguate in tempo.  
   
   
TOSCANA, APPELLO DI ROSSI A GOVERNO E EUROPA: "RISORSE PER RISCHIO IDRAULICO FUORI DA PATTO STABILITÀ"  
 
Firenze, 22 ottobre 2013 – Un aiuto contenuto per le emergenze, ma soprattutto che sia consentito alla Toscana di spendere i soldi che ha già, ponendo gli investimenti per il riassetto idraulico e idrogeologico fuori dal patto di stabilità. E´ l´appello pressante che il presidente Enrico Rossi rivolge al presidente Napolitano, al premier Letta e alle autorità europee Barroso e Schultz in una giornata che ha visto per l´ennesima volta la Toscana pagare a una ondata di maltempo un pesante tributo di danni e di morte (una vittima). "La Toscana ancora una volta piegata dal maltempo – scrive il presidente Rossi - con le cosiddette "bombe d´acqua" che ormai sono usuali e provocano danni e distruzioni alla infrastrutture, alle case, alle industrie, alle campagne, e persino morti. Noi siamo già intervenuti in questi anni, ma dobbiamo fare di più. Mi rivolgo al presidente del consiglio Letta a cui chiedo due cose: un aiuto contenuto per far fronte alle urgenze e soprattutto, e prima di tutto, che gli investimenti per le necessarie opere per il risanamento e il riassetto idraulico e idrogeologico siano tolti da patto di stabilità. Non chiediamo soldi. La Toscana chiede semplicemente di essere lasciata libera di spendere quelli che ha, senza il vicoli imposti dall´Europa, almeno su questo punto delle alluvioni.Non si può morire affogati per Maastricht". "Mi rivolgo anche al presidente Giorgio Napolitano – prosegue Rossi - che in tutte le vicende che hanno colpito la nostra regione è sempre stato vicino alla Toscana. La Regione e gli enti locali sono in grado di affrontare e risolvere i problemi di dissesto e assetto idraulico e idrogeologico con le proprie forze, con progetti mirati, che richiedono spese e tempi contenuti, che possono ridurre notevolmente il rischio. Ma abbiamo bisogno di collocare queste spese fuori patto. Ai cittadini lo Stato deve per prima cosa garantire vita e sicurezza, compresa quella derivante dal rischio ambientale. Sul nostro territorio abbiamo già bloccato le costruzioni in tutte le zone ad alto rischio idraulico e abbiamo approvato una nuova legge che prevede un consumo del territorio pari a zero. Ora bisogna spendere per il riassetto idraulico, per le casse di esondazione, per l´innalzamento delle dighe e il rafforzamento degli argini, per la manutenzione della rete idraulica minore". "Ripeto – prosegue il presidente Rossi - chiedo che ci sia semplicemente consentito di poter spendere i soldi che abbiamo. Oltre al presidente Napolitano e al presidente Letta invierò questa richiesta anche al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Questa volta la Toscana , oltre che amata, ha bisogno di essere aiutata – conclude il presidente Rossi - Non mettete tetti alla nostra voglia e capacità di fare per mettere questa bellissima regione in sicurezza. Non chiediamo altro".  
   
   
"INQUINAMENTO IDRICO 2014"  
 
Algarve, 22 ottobre 2013 - Dal 26 al 28 maggio 2014 si terrà ad Algarve, in Portogallo, una conferenza intitolata "Inquinamento idrico 2014" (Water Pollution 2014). L´acqua è un elemento indispensabile per la vita dell´uomo, animale e vegetale. Ma gli effetti ambientali dannosi causati dall´aumento delle sostanze inquinanti scaricate nelle acque naturali, rappresentano una minaccia per le riserve idriche europee. Questa conferenza mira ad avviare una discussione tra scienziati ambientali, accademici e leader del settore industriale provenienti da diverse aree della contaminazione idrica. Si occuperà dei risultati della ricerca scientifica come mezzo per ottenere metodi più efficaci per il controllo e il trattamento dei carichi di rifiuti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/14-conferences/water-pollution-2014.html    
   
   
AMBIENTE, ORLANDO SU CHIUSURA PROCEDURE INFRAZIONI EUROPEE “NOTIZIA POSITIVA PER ITALIA, CONFERMA LAVORO IMPOSTATO”  
 
Roma, 22 ottobre 2013 - Dichiarazione del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando Le quattro procedure d’infrazione su questioni ambientali chiuse definitivamente oggi a Bruxelles sono una notizia positiva per l’Italia. Il lavoro impostato in questi mesi dal ministero dell’Ambiente, grazie anche alla collaborazione del ministro Moavero, cui va il mio ringraziamento, si è costantemente sviluppato con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il numero delle procedure aperte nei nostri confronti negli anni passati. In un´audizione alla Camera dello scorso settembre avevo detto di essere fiducioso che questo impegno avrebbe portato dei risultati. Incoraggiati dalle decisioni di Bruxelles, continueremo a lavorare in questa direzione con la consapevolezza che l´azzeramento delle procedure d´infrazione europee non è soltanto una questione di credibilità del Paese ma riguarda l´evoluzione di tutte le nostre politiche ambientali.  
   
   
PREVENZIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO, PROTOCOLLO REGIONE EMILIA ROMAGNA/ORDINE DEI GEOLOGI  
 
Bologna, 22 ottobre 2013 - Mantenere costantemente aggiornata la Banca dati geologica per la mappatura delle frane nell’intento di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico. Questo il principale obiettivo del protocollo sottoscritto oggi pomeriggio tra la Regione Emilia-romagna e l’Ordine regionale dei Geologi nell’ambito del Saie. L’intesa, siglata dall’assessore regionale alla Sicurezza territoriale e Difesa del suolo Paola Gazzolo e dal presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-romagna Gabriele Cesari, prevede il coinvolgimento dei geologi professionisti operativi sul territorio per aggiornare le informazioni contenute nella Banca dati regionale e verificarne l’esatta rispondenza con la situazione reale. Le modifiche fisiche del suolo conseguenti all’attivazione o alla ripresa dei movimenti franosi, infatti, comportano la continua necessità di rilievi, sopralluoghi e cartografie che forniscano dati precisi sull’estensione e la natura del dissesto. “Per realizzare tale attività - afferma l’assessore Gazzolo - è fondamentale la collaborazione dei geologi professionisti, depositari di una capillare e aggiornata conoscenza del territorio che permette di leggere e interpretare in tempo reale i fenomeni di dissesto idrogeologico. Il loro apporto, in corso da anni come spontanea pratica di confronto con la Regione e che oggi viene ufficialmente formalizzato, consente di aggiornare uno strumento tecnico prezioso sia per la Pubblica amministrazione, sia per i professionisti”. La Banca dati della Regione è utilizzata per la Pianificazione provinciale, di Bacino e nell’ambito delle attività di Protezione civile, ma può essere consultata anche da utenti privati e professionisti, tra cui gli stessi geologi che ne sono i principali fruitori. Il protocollo, oltre a sviluppare ed aggiornare le conoscenze geologiche e geotematiche, ha l’obiettivo di intensificare la collaborazione tra la Regione e l’Ordine dei Geologi dell’Emilia-romagna sul fronte della formazione e dell’aggiornamento professionale. Ulteriore finalità è quella di favorire tra i cittadini la conoscenza del territorio e la corretta percezione dei rischi naturali, a partire da quello idrogeologico. Il suolo regionale è caratterizzato da una consistente estensione e diffusione del dissesto idrogeologico: sono 70 mila le frane attualmente censite in Emilia-romagna, attive o quiescenti. Per prevenire e fronteggiare questi fenomeni è fondamentale comprenderne la natura e l’estensione nel contesto geologico, così come la diffusione delle informazioni acquisite. L’intesa siglata oggi va in questa direzione.  
   
   
LOMBARDIA: 3,5 MILIONI PER LA TUTELA DEL TERRITORIO  
 
Milano, 22 ottobre 2013 - "Via libera a lavori per 3,5 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza e alla prevenzione del rischio idrogeologico in alcune aree del territorio lombardo". Lo ha detto il 18 ottobre l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo Viviana Beccalossi, a margine della seduta del Comitato di indirizzo di Aipo, l´Agenzia interregionale del fiume Po, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. "Con questa decisione - ha aggiunto Viviana Beccalossi - viene affidata ad Aipo la progettazione e realizzazione di opere di grande importanza, che spesso passano inosservate ma sono fondamentali per garantire i centri abitati dai pericoli di piene ed esondazioni". Interventi Difesa Del Suolo - Gli interventi deliberati riguardano inoltre la sistemazione dell´argine sinistro del fiume Po a Viadana (Mantova), i muri di sostegno del torrente Lura e di rinforzo delle sponde del torrente Bozzente a Rho (Milano), la manutenzione idraulica dei torrenti Guisa e Nirone ad Arese e Bollate (Milano), del fiume Mella a Villa Carcina (Brescia), del torrente Agogna a Olevano Lomellina, San Giorgio e Lomello (Pavia) e per la realizzazione di una vasca di contenimento delle piene del torrente Guisa nel Comune di Cesate (Milano)". Manutenzione Corsi D´acqua - Alcuni di questi interventi - ha concluso Viviana Beccalossi - sono attuati all´interno del Programma triennale di manutenzione dei corsi d´acqua e difesa del suolo, approvato meno di un mese fa con lo stanziamento di 16,7 milioni di euro per finanziare decine di opere. Va sottolineato che dopo aver ricevuto i fondi dal Governo a luglio e deliberato gli interventi prioritari a settembre, stiamo già entrando nella fase attuativa per aprire i cantieri il più velocemente possibile". Lavori Affidati Ad Aipo - Questi gli interventi affidati ad Aipo per la progettazione e realizzazione. Arese-bollate (Milano): manutenzione idraulica torrenti Guisa e Nirone, 50.000 euro. Rho (Milano): rinforzi sponde torrente Bozzente 50.000 euro e interventi muri sostegno torrente Lura 500.000 euro. Cesate (Milano): vasca per mitigazione piene torrente Guisa 1.782.000 euro. Villa Carcina (Brescia): adattamento scogliere fiume Mella 370.000 euro. Viadana (Mantova): sistemazione argine sinistro Po, 600.000 euro. Olevano Lomellina San Giorgio E Lomello (Pavia): sistemazione idraulica torrente Agogna euro 182.000.  
   
   
DALLA GIUNTA DELLA BASILICATA 4 MILIONI PER COMPENSAZIONI AMBIENTALI  
 
Potenza, 22 ottobre 2013 - Interventi di riforestazione e rivegetazione a difesa dell’aria e del suolo sono destinati a vari comuni tra le aree programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana, Val d’Agri. La giunta regionale della Basilicata ha destinato circa 4 milioni di euro a sostegno degli interventi di compensazione ambientale nei territori interessati dalle estrazioni petrolifere. Il progetto è finanziato con le somme rivenienti dal Piano operativo annuale 2013, strumento di attuazione delle Linee programmatiche del settore forestale per il decennio 2013-2022 approvato di recente dal governo regionale. L’intervento mira alla creazione e al ripristino di sistemi forestali nelle adiacenze delle aree di estrazione con l’obiettivo di ridurre il danno diretto che viene arrecato dalle estrazioni per mezzo dell’”effetto filtro” delle barriere vegetali. I fondi sono destinati, attraverso le Aree Programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana e Val d’Agri, per interventi nei comuni di Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Laurenzana, Brienza, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Aliano, Gorgoglione, Armento, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sant’arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Per tutti, sono previsti interventi di afforestazione (pratica per la stabilizzazione artificiale di ambienti di foresta su terre dove precedentemente non erano presenti foreste), di riforestazione, di rivegetazione, di rivegetazione diffusa di aree urbane reliquate o intercluse e di aree periurbane in stato di degrado e abbandono. In particolare, gli interventi di compensazione ambientale mirano a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, migliorando il contributo forestale al ciclo del carbonio e valorizzando gli adattamenti agli effetti e a mantenere e valorizzare la funzione di difesa idrogeologica delle formazioni forestali.  
   
   
STATTE (TA) PER AVVIO CARATTERIZZAZIONI BONIFICHE Z. INDUSTRIALE  
 
Bari, 22 ottobre 2013 - “In un paese come l´Italia riuscire in otto mesi ad attivare un coordinamento inter-istituzionale tra soggetti a più livelli, definire una linea, reperire le risorse e cominciare a cantierizzare gli interventi è di per sé un risultato straordinario. Lo scorso 14 ottobre, nel comune di Statte, sono partiti i carotaggi per i saggi del terreno nell´area Pip, a ridosso dell´area industriale, che permetteranno le opportune valutazioni tecniche ed una più puntuale progettazione degli interventi si bonifica”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro questa mattina, nella conferenza stampa presso l´Istituto Leonardo da Vinci di Statte nel suo intervento. “La città di Statte ha sofferto lungo i decenni gli effetti degli insediamenti industriali della vicina Taranto. L´investimento di 37mln di euro destinati a quest´area per le bonifiche saranno un primo intervento per mitigare gli effetti di questa contaminazione con particolare attenzione per la falda sulla quale, unitamente alle stratificazioni del terreno, saranno effettuate opportune analisi. Nessuno nega – prosegue Nicastro – che il percorso è lungo e complicato, ma da qualche parte si deve pur iniziare. E non posso fare a meno di sottolineare quanto questa partenza sia il frutto di una collaborazione tra istituzioni oltre che di una azione di pungolo effettuata dalla società civile del territorio”. “L´acclarata presenza di rifiuti nel terreno derivanti da un’attività di discarica effettuata in una cava degli anni ‘70 colmata con rifiuti di vario genere fino agli anni ’90 e senza alcun presidio, costituisce una sorgente di contaminazione delle acque sotterranee, del tipo profondo, che seguendo il naturale deflusso verso il mare, trasportano con sé il carico inquinante. L’obiettivo principale degli interventi – conclude Nicastro - è dunque interrompere tale percorso di migrazione, isolando la sorgente di contaminazione impedendo qualsiasi rilascio di sostanze inquinanti”.  
   
   
UE: COME RIDURRE I RIFIUTI MARINI?  
 
Bruxelles, 22 ottobre, 2013 - I mari e gli oceani stanno gradualmente diventando discariche di tutto il mondo. I rifiuti di plastica per l´80% delle lastre enormi di rifiuti galleggianti in oceani Atlantico e Pacifico, causando la morte di molte specie marine. La Commissione europea intende raccogliere pareri sul modo migliore per combattere questo problema. La consultazione pubblica è aperta fino al 18 dicembre 2013. Circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno finiscono nei mari e negli oceani del mondo. Il termine "rifiuti marini" copre una vasta gamma di materiali sono stati deliberatamente gettati o persi accidentalmente sulla costa o in mare, e comprende anche i materiali dalla terra, i fiumi, sistemi di drenaggio e di igienizzazione o di vengono trasportati dal vento. E ´spesso fabbricata materiali solidi ed elaborati persistente, come plastica, vetro e metallo. La Commissione europea sta cercando il modo di fissare un obiettivo di riduzione delle priorità quantitativa in tutta l´Unione per i rifiuti marini, come raccomandato nel 7 ° ordine del giorno per l´ambiente adottata di recente. Consultazione sui detriti marini raccoglie contributi da parte del pubblico e delle parti interessate. La tua opinione aiuterà a determinare la più o meno ambizioso da dare a questo obiettivo. Il questionario contiene una serie di azioni che potrebbero essere intraprese da parte dei consumatori, commercianti, l´industria della plastica, i settori del trasporto marittimo e della pesca, le Ong, le autorità locali e nazionali e politici del unione per ridurre il volume e l´impatto di detriti marini. Queste opzioni sono destinati, in particolare, al fine di evitare l´uso di sacchetti e bottiglie di plastica, usa e getta, di educare, di pulire e fissare obiettivi di riduzione a livello nazionale o locale. Rivedere a: http://ec.Europa.eu/environment/consultations/marine_litter_en.htm Passi successivi - La consultazione è aperta fino al 18 dicembre 2013. Sulla base dei risultati della consultazione in corso e in parallelo di rivedere gli obiettivi della direttiva quadro sui rifiuti, della direttiva sugli imballaggi e la direttiva sulle discariche, la Commissione propone di definire un primo obiettivo importante riduzione dei rifiuti marini. Questo potrebbe essere integrato in una più ampia comunicazione sui rifiuti, da adottare nel 2014. La consultazione pubblica prenderà in considerazione anche nuove misure che potrebbero contribuire ad una sostanziale ulteriore riduzione nel futuro. Sfondo - Alla conferenza Rio +20 sullo sviluppo sostenibile, l´impegno è stato fatto a livello globale per l´adozione di misure, entro il 2025, di "ridurre significativamente la quantità di rifiuti marini e di prevenire danni all´ambiente costiero e marino. " Nel contesto dell´Ue, questo impegno è specificato nel 7 ° programma d´azione per l´ambiente, che richiede l´impostazione del livello di Unione europea "un obiettivo prioritario la riduzione quantitativa dei rifiuti marini." La Commissione è ora a tradurre questo impegno in azioni concrete.  
   
   
UN SISTEMA INNOVATIVO USA IL BAMBÙ PER TRATTARE LE ACQUE REFLUE  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2013 - La qualità dell´acqua è un problema che riguarda tutto il mondo. Oggi più che mai, una gestione competente e responsabile delle risorse idriche - e specialmente il trattamento delle acque reflue - è necessaria per ridurre l´impatto delle attività umane sull´ambiente e per assicurare che le generazioni future abbiano risorse idriche sicure e abbondanti. Il progetto Briter-water ("Market replication of bamboo remediation of food industry effluent grey water for re-use"), finanziato dall´Ue, si è occupato di sviluppare e dimostrare un innovativo sistema di trattamento dell´acqua che usa il bambù. Frédéric Panfili dell´azienda francese Phytorem e manager scientifico del progetto dice che il sistema ha un aspetto del tutto simile a una piantagione di bambù e per questo si confonde facilmente nel paesaggio che la circonda. Il sistema è progettato per trattare le "acque grigie", ossia le acque reflue che non contengono liquami o sostanze chimiche tossiche. L´industria alimentare genera ingenti volumi di acque grigie - dice - nelle quali l´inquinante principale è la materia organica. "Dal punto di vista ambientale, lo scarico di acqua contenente grandi quantità di materia organica nelle acque può portare a un eccessivo consumo di ossigeno, favorendo la proliferazione di micro-organismi anossici, che causano cattivi odori e, in casi estremi, la morte dei pesci". Il team ha realizzato un impianto pilota di trattamento delle acque reflue a grandezza naturale (1 500 metri quadri), che usa il bambù per trattare le acque reflue dell´industria alimentare. L´uso di piante per rimuovere, contenere o degradare i contaminanti ambientali nell´acqua, nel terreno o nell´aria è detto fitobonifica. "Il nostro sistema di trattamento è stato implementato per la fabbrica Délifruits vicino Valence, in Francia, che produce bevande analcoliche", dice Panfili. "Il sistema è in pratica un filtro fatto di vegetazione, in cui le acqua reflue sono spinte a passare attraverso il terreno di una piantagione. Nel nostro caso, abbiamo usato materiali per la filtrazione a sabbia invece della terra, ma il principio è lo stesso: le acque reflue passano attraverso il terreno o attraverso i mezzi di filtrazione, dove micro-organismi presenti in natura degradano la materia organica". "Abbiamo scelto il bambù perché ha un sistema di radici molto denso. È inoltre una pianta che cresce in fretta, è tra le più produttive piante terrestri al mondo ed è una pianta rustica, può resistere a diversi stress ambientali, come troppa o troppo poca acqua o temperature bassissime. Inoltre, rispetto ad altri tipi di biomassa vegetale, la biomassa del bambù ha molte proprietà interessanti, specialmente l´alto valore di riscaldamento. La biomassa prodotta durante il trattamento delle acque reflue può quindi essere usata localmente, ad esempio come carburante per le caldaie di riscaldamento di edifici amministrativi e scuole". Il sistema di trattamento Briter-water è adesso in fase di commercializzazione nella forma del filtro Bambou-assainissement. Attraverso il progetto, questo nuovo trattamento delle acque reflue è stato presentato su scala europea e internazionale, cosa che ha migliorato la visibilità delle Pmi coinvolte nel progetto, specialmente la Phytorem. Attualmente è in corso la riproduzione commerciale del filtro Bambou-assainissement - dalla conclusione del progetto sono stati costruiti altri quattro impianti di trattamento con bambù - e Phytorem è coinvolto in un altro progetto europeo che si occupa di gestione delle acque reflue (Water4crops). Briter-water ha ricevuto 720 000 euro di finanziamenti dall´Ue e ha concluso i suoi lavori nel 2012. Per maggiori informazioni, visitare: Bambou-assainissement http://en.Phytorem.com/the-bambou-assainissement-r  Scheda informativa del progetto http://www.Eaci-projects.eu/eco/page/page.jsp?op=project_detail&prid=29  Phytorem  http://en.Phytorem.com    
   
   
LIGURIA: ENTRO DUE ANNI COMPLETATA LA MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA DI MOLINETTO  
 
Genova, 22 Ottobre 2013. "Con questi ultimi finanziamenti possiamo dire che verrà completata entro due anni la messa in sicurezza della discarica di Molinetto, funzionalmente collegata alla bonifica del sito Stoppani". Lo ha detto il prefetto di Genova, Giovanni Balsamo che ricopre l´incarico di commissario, nell´ambito della presentazione dei 3,2 milioni di euro stanziati venerdì 18 ottobre dalla Giunta regionale per il superamento dello stato di emergenza del sito. "L´operazione globale di bonifica – ha detto il prefetto – ammonta a oltre 8 milioni di euro che consentiranno la chiusura e la messa in sicurezza della discarica su cui pende una procedura di infrazione comunitaria, risolvendo così le questioni di sistemazione dell´area. In questo modo porteremo quel sito ad una condizione di totale risoluzione, come previsto dalle normative nazionali ed europee".  
   
   
SISTRI, LA REGIONE PIEMONTE CHIEDE NUOVAMENTE DI SOSPENDERNE L´APPLICAZIONE  
 
Torino, 22 Ottobre 2013 - Sistri, la Regione Piemonte chiede nuovamente di sospenderne l’applicazione. Ravello: “Prima dell´effettiva entrata in vigore è necessario affinare il sistema e verificarne l’efficacia”. Stop all’avvio del Sistri (sistema di tracciabilità dei rifiuti) in attesa di una simulazione finalizzata a testare il corretto funzionamento del sistema su un numero ridotto di operatori. È la richiesta che l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello, in veste di Coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, ha fatto tramite lettera ufficiale al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Il decreto legge 101 del 31 agosto 2013 ha stabilito l’avvio del Sistri al 1° ottobre 2013 solamente per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono, trasportano e gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014. “Sospendere l’introduzione del Sistri - specifica Ravello - testando il sistema su un numero ridotto di operatori senza ricadute amministrative e sanzionatorie consentirebbe la prosecuzione delle attività delle aziende, e parallelamente la verifica del funzionamento del sistema e della sua reale efficacia. Tutti i disagi legati all’applicazione del sistema senza preventiva sperimentazione stanno di fatto ricadendo esclusivamente sulla pelle delle aziende, già in difficoltà visto il particolare momento economico. La sospensione della sanzione per i primi 90 giorni introdotta nel decreto in fase di conversione - conclude Ravello - è sicuramente elemento positivo ma non sufficiente per eliminare le criticità del sistema. Solo affinando il sistema, sarà possibile rendere il Sistri un’opportunità in termini di semplificazione delle procedure, di contenimento dei costi e contrasto all’illegalità”.