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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2014
DISCORSO DEL PRESIDENTE BARROSO: VERSO UNA COSCIENZA D´EUROPA  
 
Natolin, 13 maggio 2014 – Di seguito l’intervento di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea al Collegio d´Europa: “ Egregio Rettore del Collegio d´Europa, Jörg Monar, signora Vice Rettore del Collegio d´Europa di Natolin, Ewa Ośniecka, Capo della Rappresentanza della Commissione europea in Polonia, Ewa Synowiec, presidente del College of Europe Foundation, Jacek Saryusz-wolski, caro collega della Commissione europea, Janusz Lewandowski. E ora mi scuso che non posso parlare di tutti voi, tutte le autorità, i ministri, parlamentari, rappresentanti della Regione, Eccellenze, Ambasciatori, Cari studenti, cari amici, Primo. Lasciate che vi dica che io sono davvero molto contento di essere tornato a Natolin. Solitamente. Tutti i miei discorsi cominciano dicendo: è un piacere essere con voi. Ma questa volta è proprio vero. E ´meraviglioso essere di nuovo al campus Natolin del Collegio d´Europa, in particolare per quanto celebriamo la Giornata dell´Europa, giorno Schuman, ma anche perché stiamo celebrando la Polonia e l´adesione della Polonia all´Unione europea. Noi celebriamo questo grande movimento di allargamento, della riunificazione dell´Europa dieci anni fa. E stiamo celebrando anche questa grande istituzione, il Collegio d´Europa. E per mostrare a voi come sincero sto mio piacere, ti ho portato una cosa. E ´stato appena due giorni fa, che abbiamo lanciato a Bruxelles una comunicazione che mostra ciò che la Commissione europea, la seconda Commissione che ho in testa, ha raggiunto. Si chiama "L´europa - aperta, unita e forte". È pubblicato in 24 lingue. Qui ho la versione portoghese. E tutti noi contribuito. E per esempio, Janusz Lewandowski è qui mostrando ovviamente l´importanza del suo contributo personale a questo grande storico accordo sul bilancio per i prossimi 7 anni. Ho anche dovuto mettere alcuni dei miei contributi all´inizio. E ho scelto, insieme ad altre bellissime foto, ad esempio, il vertice del G8 a Camp David, anche l´incontro quando stavo ricevendo, con i miei colleghi, il Premio Nobel per la Pace per l´Unione europea, ho scelto un´altra foto, precisamente di Natolin . E così sono io nel mezzo di alcuni dei vostri studenti nel 2011 - mi auguro ora che hanno un buon lavoro, al servizio dell´Unione europea. E la ragione per cui ho scelto personalmente questa foto è perché penso che questi studenti, le loro espressioni di gioia, fiduciosi sono davvero una grande ispirazione per noi in Europa. E io sono felice di essere qui in questo Collegio, perché la storia del Collegio d´Europa e la storia dell´integrazione europea sono infatti due facce della stessa medaglia. E in molti aspetti possiamo anche considerare che il Collegio d´Europa è un capofila dell´Unione europea, non solo come lo conosciamo oggi, ma come potrebbe diventare domani. Già nel Congresso dell´Aja maggio 1948, che è stata convocata con l´obiettivo specifico di promuovere un´Europa unita; lo scrittore spagnolo, storico e diplomatico Salvador de Madariaga ha proposto l´istituzione di un collegio dove si laurea universitaria provenienti da diversi paesi, alcuni solo poco prima in guerra tra loro, potrebbero studiare e vivere insieme. Solo due anni più tardi, il Collegio d´Europa è stato inaugurato a Bruges dai grandi intellettuali Henri Brugmans, il suo primo rettore. E quattro decenni più tardi, poco dopo la caduta del muro di Berlino, il campus di Natolin è stato aperto fin dal 1992 che è di 12 anni prima grande allargamento dell´Ue. Questo è, credo, una illustrazione rivelatore della forza delle idee e della cultura nella costruzione dell´unità europea. L´aspirazione all´unità europea è davvero antica storia della stessa Europa. Esso ha subito molte battute d´arresto, ma si è rivelata indistruttibile. E ´stato instancabilmente promosso da intellettuali europei nel corso dei secoli. In definitiva il processo di integrazione europea ha trasformato questa aspirazione intellettuale in una realtà politica, economica e istituzionale. Sono pienamente rendo conto che l´attuale promozione del Collegio d´Europa ha scelto di essere chiamato dopo che il filosofo francese Voltaire, che ha difeso la visione di un literaria Respublica europea in cui tutti gli intellettuali europei potessero incontrarsi e scambiare idee sul terreno di una fede condivisa nella valori dell´Illuminismo. Ho molto apprezzato il fatto che nel 2011, quando sono venuto qui la prima volta, la promozione era Marie Skłodowska-curie, una grande figura polacca ed europea che ha mostrato l´importanza della scienza e della conoscenza nel nostro continente. Così questi ideali della cultura e della scienza sono qualcosa che dovremmo tenere in vita. Nel momento in cui la frammentazione europea e l´emergere di nuove linee di divisione in Europa sono ampiamente discusse, si invia un messaggio chiaro e potente unità europea. Infatti, nel settembre 2011, quando ho visitato questo campus, la Bronisław Geremek civiltà presidente europeo era appena stato inaugurato. E mi ricordo che in questa occasione ho ricordato che il professor Geremek, parafrasando l´italiano Massimo D´azeglio, era solito dire, "Abbiamo fatto l´Europa, ora dobbiamo fare gli europei." Questo è esattamente ciò che il Collegio d´Europa ha contribuito per più di mezzo secolo. Infatti lo scopo del Collegio d´Europa non è solo per gli studenti provenienti da tutta Europa per studiare insieme, ma anche a vivere insieme. Per studiare insieme è la chiave per promuovere l´eccellenza, per stimolare lo scambio di idee. Oltre al caso specifico del Collegio d´Europa, programmi per promuovere la mobilità per l´apprendimento transnazionale, come il programma Erasmus o le Marie Sklodowska-curie, hanno dimostrato di essere un grande successo, aiutando le persone ad acquisire le nuove competenze che saranno necessarie per i posti di lavoro di domani. Inoltre aiuta a cogliere meglio le sfide molteplici e interconnesse del mondo globalizzato di oggi. Proprio ora, perché ero a Firenze questa mattina, sono venuto qui per Francoforte. E quando stavo arrivando qui a Varsavia, due giovani uomini tra i 30 venne da me e disse: "Grazie, signor Barroso, siamo polacca, grazie per essere venuti a Varsavia". Non li ho mai visti prima, naturalmente. Dissero: "Siamo stati gli studenti Erasmus ed è così importante che l´Unione europea ha fatto per noi e per questa generazione Erasmus.». Spero che questa notizia è venuto e che vedranno che non ho dimenticato quello che mi hanno detto. Penso che questo tipo di istituzione può contribuire a plasmare un´identità europea basata su unità nella diversità, perché la nostra unità non è un´idea di uniformazione. Aiuta a essere fedele al principio di Immanuel Kant che gli imperativi della moralità essere "universalizzato", in modo da applicare a tutti, o le sue stesse parole: "Agisci in modo da trattare l´umanità, sia nella tua persona o in quella di un altro, sempre come fine e mai come solo un mezzo ". Questo è al centro dei valori europei, di umanesimo, l´idea che nulla è più importante che la dignità di ogni essere umano - un uomo, una donna o un bambino. E questo contribuisce a forgiare un profondo senso di solidarietà e di solidarietà. E questo è il motivo per cui l´Unione europea è così importante: la centralità della persona, la persona umana, la solidarietà e destino condiviso. Sappiamo tutti che la solidarietà è la parola che ha una risonanza speciale qui in Polonia; il paese in cui nel cantiere navale di Danzica, sotto la bandiera di Solidarnosc, ha iniziato una ondata di libertà che ha finito per superare l´oppressione, liberando milioni di persone, non solo in Polonia, ma in tutta l´Europa centrale e orientale e, infine, aprendo la strada alla riunificazione d´Europa. E io sono così felice di essere con voi oggi, mentre celebriamo anche il 10 ° anniversario del 2004 l´allargamento dell´Ue. Questo è stato probabilmente l´ultimo e decisivo passo per cancellare le cicatrici della cortina di ferro fuori dalla mappa dell´Europa. Come ha detto Papa Giovanni Paolo Ii poi, "l´Europa era di nuovo in grado di respirare con entrambi i polmoni." L´allargamento a paesi dell´Europa centrale e orientale ha contribuito a correggere grave ingiustizia storica. E più in generale la politica di allargamento dell´Unione europea ha dimostrato di essere uno degli strumenti più importanti per la sicurezza europea, estendendo l´area della pace e della sicurezza, la libertà e la democrazia e, naturalmente, prosperità. Ha rafforzato la posizione dell´Unione europea in quanto attore economico e politico mondiale. L´allargamento ha reso l´Europa più stabile e più forte. E la Polonia è chiaramente un esempio calzante. L´unione europea ha notevolmente beneficiato di adesione della Polonia. E vorrei sottolineare in profondo impegno particolare della Polonia alla causa dell´Unione Europea che ha dimostrato di essere una potente risorsa per l´Unione europea, come abbiamo dovuto affrontare la peggiore crisi finanziaria, economica e sociale dall´inizio dell´integrazione europea. Fu Jerzy Buzek, che divenne il primo presidente del Parlamento europeo dal cosiddetto nuovi Stati membri. E ´stato grazie ad un mix molto efficiente di pragmatismo ed entusiasmo europeo, del 2011 presidenza polacca del Consiglio dell´Unione europea che ha contribuito a trovare soluzioni concrete per andare avanti più forte, un´Europa più unita e aperta. Le decisioni fondamentali sono state prese poi sul rafforzamento della governance economica europea che ha posto le basi sulle quali verranno costruiti ulteriori riforme. Tutto è stato fatto per difendere la stabilità della zona euro, preservando l´integrità dell´Unione europea nel suo insieme. Ed era anche sotto la presidenza polacca che abbiamo firmato il trattato di adesione del nostro 28 ° Stato membro, la Croazia. Vorrei anche sottolineare il ruolo molto importante che il primo ministro Donald Tusk sta avendo in seno al Consiglio europeo e, in generale, nelle decisioni della nostra Unione. Infine, non posso evitare di dire pubblicamente la mia gratitudine al Commissario Lewandowski, il cui impegno e le competenze erano così importanti per la positiva conclusione di una delle trattative più difficili e cruciali per il nostro futuro: il bilancio europeo per il periodo 2014-2020. Ma la Polonia ha notevolmente beneficiato l´adesione all´Unione europea. L´economia e l´intero paese è stato cambiato e modernizzato oltre le aspettative. Permettetemi di darvi alcune cifre eloquenti: il Pil della Polonia è cresciuto del 48,7%, 2 milioni di posti di lavoro sono stati creati, il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale è diminuito di 7 milioni, 1,3 milioni sono stati sollevati dalla povertà, 36 mila chilometri di acque reflue impianti di depurazione sono stati costruiti e 673 km di autostrade sono state costruite, sempre con la solidarietà europea. Questo campus è anche molto, con il contributo di corso da parte delle autorità polacche, e siamo molto grati per questo, ma come sapete c´era anche un investimento molto importante per l´Unione europea in questa grande esperienza a Natolin. La politica di coesione, una politica di solidarietà europeo per eccellenza, ha svolto un ruolo determinante per accelerare la modernizzazione del paese dall´espansione delle infrastrutture e lo sviluppo del suo settore agricolo per la creazione di migliaia di nuove scuole e la creazione di laboratori informatici in oltre la metà delle scuole polacche. Tra il 2009 e il 2011 la politica di coesione ha finanziato oltre la metà degli investimenti pubblici della Polonia. E dal 2009 la Polonia è stato il beneficiario netto principale del bilancio dell´Unione europea. Questo è ben lungi dall´essere solo una questione di quanto si riceve questo è anche - e soprattutto - una questione di come si usa quello che si riceve. E devo dire che una Polonia vivace e propositivo ha fatto pieno uso del potere trasformativo Europa per migliorare se stesso. Infine, permettetemi di aggiungere, e penso che sia particolarmente importante in questo momento per ricordare a noi stessi di quella che nel 1990 l´Ucraina era avanti di Polonia in entrambi Pil complessivo e Pil pro capite. In 20 anni, il Pil totale di Polonia è diventato tre volte più grande di quello di Ucraina. La Polonia è ora classificato come un´economia ad alto reddito, un risultato notevole oltre due decenni, il che dimostra che l´integrazione economica nell´Unione europea negli ultimi dieci anni è stato un meccanismo efficace per promuovere la convergenza. Questi erano certamente alcuni dei motivi per cui il popolo ucraino hanno fatto la scelta chiara e legittima di backup più stretta associazione politica e integrazione economica con l´Unione europea: perché vogliono vivere una vita migliore e più dignitosa in un paese più democratico e più libero. Il paradosso è che, come migliaia di persone nel nostro quartiere vicino e anche ben al di là stanno guardando a noi come fonte di ispirazione per il loro futuro e tutti noi sono state vedendo migliaia e migliaia di bandiere europee sventolavano in tutta l´Ucraina; noi europei sono ora di fronte a un deficit di fiducia. Direi che un deficit di fiducia è peggio di qualsiasi deficit di bilancio, che non è un motivo per non rispettare le regole del Patto di stabilità e crescita. E in effetti, questo è qualcosa che dobbiamo analizzare. Perché è oggi in molte parti d´Europa, questo, quello che ho chiamato il fascino intellettuale del pessimismo, in cui le persone fingono di essere più intelligenti, mostrando come essi sono pessimista sull´Europa? La Polonia è uno dei paesi in cui il sostegno per l´Unione europea è più grande, e mi congratulo per questo. Ma penso che sia un errore per gli europei per mostrare questo deficit di fiducia nelle nostre forze e competenze; deficit di fiducia nel futuro stesso. C´è chiaramente un crescente senso di estraneità tra i cittadini europei, e abbiamo anche vedere una disillusione crescente tra europeisti. Ma se vogliamo salvaguardare la pace e la prosperità per i cittadini abbiamo bisogno di un´Europa che sia molto più consapevole e più disposti a proiettare la sua influenza e potere nel mondo. Non è sufficiente dire che noi, europei, condividiamo un destino comune! Un senso di appartenenza all´Europa, ad una comunità di valori, cultura e interessi, è essenziale per creare quel destino comune. Oggi l´Europa è molto diverso da quello che era nel 1950, quando l´integrazione europea era di circa salvaguardare la pace e la prosperità nella parte libera d´Europa; molto diverso anche da quello che era alla fine del 1980 e anche 1990. Mi ricordo bene, perché ero un membro del governo portoghese e ho partecipato al Consiglio dell´Unione europea nel 1980, dove eravamo 12 ho partecipato al Consiglio europeo nei primi anni 1990 -. ´92, ´93, ´ 94 - con Mitterrand, Delors, Helmut Kohl o Felipe Gonzalez e gli altri. E la realtà è che, contrariamente a quanto a volte ipotizzato, l´Europa di oggi conta molto, molto di più di allora. Poi, l´Europa era una piccola parte di questo continente. Eravamo 12. Ora, abbiamo una dimensione veramente continentale. Posso dirvi dalla mia esperienza - a quel tempo ero ministro degli Esteri - che il modo in cui le persone nel mondo, dai nostri amici americani alla Cina, alla Russia, in altre parti del mondo guardano a noi oggi è con molta più rispetto e ammirazione, a causa del fatto che siamo stati in grado di creare questo importante progetto. L´europa ha ora una dimensione veramente continentale e un raggio d´azione globale, e le forze della globalizzazione hanno portato a una nuova dimensione di interdipendenza che colpisce tutti i paesi europei. Evoluzioni mondiali passati e attuali ci costringono ad adattarsi. Nel corso dell´ultimo decennio, come le forze di integrazione si è rivelato essere più forte delle forze della disintegrazione, l´Unione europea ha anche spostato ad un maggiore livello di maturità politica e istituzionale. Ma non possiamo fare quello che abbiamo oggi per scontato. Quello che abbiamo oggi ha bisogno di consolidamento, se è sopportare. E questo richiede un chiaro senso di scopo, una chiara idea della necessità per l´Europa. Come primo ministro Tadeusz Mazowiecki messo: "Possiamo differiscono, possiamo non essere d´accordo, ma non possiamo odiare l´un l´altro." Il prossimo passo per l´Europa a prendere deve iniziare con e venire dal popolo. Ora, il consenso deve essere reso esplicito. Prima, quando è iniziato dopo la guerra, era una sorta di implicito. Ora abbiamo bisogno di un´Europa che non solo rende i progressi in termini di istituzioni, ma crea un nuovo consenso in tutta Europa. Un´europa che non è solo Bruxelles o Strasburgo, della Commissione o del Parlamento europeo, ma dove i leader a livello nazionale sentono la stessa proprietà e dove possiamo lavorare insieme per questo scopo. Le sfide principali per il futuro non dovrebbero essere esaminati prima dal punto giuridico o istituzionale. So che studiosi e commentatori a volte come molto per discutere sulle istituzioni e le modifiche dei trattati. Penso che la sfida principale da percorrere non dovrebbe essere esaminato in primo luogo dal punto di vista di una modifica del trattato. Prima di discutere dettagli tecnici o legali di ancora un altro trattato, dobbiamo rispondere alla domanda fondamentale sapere che tipo di comunanza noi riconosciamo come necessario. Quindi dobbiamo discutere in primo luogo le politiche necessarie, poi le politiche e solo terzi, il sistema politico, il sistema istituzionale politico necessario per raggiungere i primi due. Dobbiamo partire da una visione comune su ciò che vogliamo fare insieme e abbiamo anche bisogno di un approccio cooperativo tra le istituzioni e governi. Questo non è un concorso di bellezza tra le varie istituzioni o dei vari governi. Non si tratta di nazionalizzare i successi e insuccessi europeizzazione. Questo dovrebbe essere vista come uno sforzo collettivo di responsabilità collettiva e guadagni collettivi. Cari amici, Vorrei concludere sottolineando ancora una volta che ciò che è più necessario oggi è la leadership, e la proprietà e del progetto europeo. Foresight, volontà politica e il potere di persuasione fanno ancora la differenza tra plasmare il nostro futuro e lasciare che essere modellato da altri. Questo è molto importante per lo stato in questo momento, perché stiamo assistendo in alcuni dei nostri paesi, la rinascita del nazionalismo aggressivo, populismo, a volte anche la xenofobia. C´è una cosa che tutti quei movimenti hanno in comune: il nazionalismo, l´ultra-il protezionismo, l´odio contro i migranti. C´è una cosa c´è in comune: sono tutti contro l´Unione europea. E non sto dicendo che tutti quelli che criticano l´Unione europea professano tali ideologie. Ma una cosa è interessante: coloro che professano tali ideologie, i valori negativi, sono tutti contro l´Unione europea. Questa è una ragione di più per difendere la nostra Unione europea, i nostri valori. Abbiamo un mercato comune, abbiamo politiche comuni, ma è più di economia. Si tratta di valori. E quando ho avuto l´onore di rappresentare l´Ue sulla cerimonia di assegnazione del Premio Nobel per la pace qualche tempo fa, ho fatto proprio questo il punto. Ho citato ciò che avete fatto in Polonia. Ho citato Giovanni Paolo Ii; Ho citato l´importanza di questa grande riunificazione dell´Europa era. E noi siamo una comunità di destino e di una comunità basata su valori. Ecco perché, invece di lasciare l´iniziativa del dibattito anti-europei, euroscettico, o eurofobi, coloro che credono nel progetto europeo dovrebbe lasciare la loro zona di comfort. Vieni fuori e parlare a favore dell´Europa. Guidare il dibattito, come Salvador de Madariaga, che era con molti altri grandi intellettuali una delle figure ispiratrici per la tua College - posso anche ricordare uno dei miei maestri, è stato Denis de Rougemont, un uomo che ha detto fin dall´inizio che ci serviva una Università europea o di un Istituto europeo. Salvador de Madariaga ha detto: l´Europa "è già un corpo e un´anima, non ancora una coscienza." Significa che abbiamo questo spirito, ma dobbiamo essere coscienza di quello spirito - senza arroganza, ma con un certo orgoglio. Mi sento orgoglioso di Europa. So che le carenze che abbiamo. So che le sfide sociali che abbiamo. Conosco le difficoltà che abbiamo in Europa. Ma quando mi paragono l´Europa al resto del mondo, quando vedo che in Europa abbiamo costruito alcune delle società più decente, un´economia aperta ma un impegno per l´inclusione sociale, il rispetto dell´ambiente, il rispetto della dignità, credo che hanno un motivo per essere orgogliosi. Ed è per questo penso che il nostro compito rimane per gli anni a venire per creare e rafforzare una coscienza. Questo è un compito per voi, gli studenti, i futuri leader europei, che hanno il grande privilegio di essere addestrato nel Collegio d´Europa, un compito per tutti noi che siamo qui presenti a vari livelli di responsabilità e in quello che può fare, per dare un contributo a un progetto che è certamente uno dei più bei progetti nella storia delle relazioni internazionali e oggi è la nostra casa comune: l´Unione europea. Vi ringrazio molto per la vostra attenzione.”  
   
   
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO PRESENTA UN PIANO D´AZIONE PER L´EUROPA - CINQUE ANNI PER SALVARE L´UNIONE!  
 
Bruxelles, 13 maggio 2014 - Nel momento in cui la fiducia del pubblico nell´Unione europea ha raggiunto un minimo storico del 31% e le preoccupazioni circa la disoccupazione e la situazione economica stanno dominando il dibattito pubblico, è di vitale importanza per rispondere non con il nazionalismo o populismo, ma con un´autentica azione europea. Alla sua 498a sessione plenaria, il Comitato economico e sociale europeo ha adottato un piano d´azione per l´Europa . Il piano si concentra su tre pilastri - un´unione economica, un´unione sociale e un sindacato democratico e civile. Questa attenzione triplice mette in evidenza le debolezze inerenti l´Unione europea in quanto attualmente opera e il piano d´azione propone modi avanti su ciascuno dei fronti: Un´unione economica: il Cese è fermamente convinto che una vera Unione economica e monetaria (Uem) deve essere creato con urgenza, dal momento che permangono ancora problemi fondamentali dell´Ue. Capisaldi fondamentali qui includono un programma comune europeo di investimenti, un migliore coordinamento delle politiche fiscali, la creazione di un sistema comune di stabilizzatori automatici e il completamento del mercato unico. Un´unione sociale : la crescita economica deve andare di pari passo con il progresso sociale. L´europa ha bisogno di un´agenda sociale più forte dei diritti fondamentali e una nuova agenda sociale completo. Abbiamo bisogno di una fiera in Europa. Un sindacato democratico e civile: per sostenere la cittadinanza attiva e l´innovazione democratica, il Cese propone che una Convenzione europea sulla democrazia partecipativa e cittadinanza attiva che si terrà nel 2015. L´azione europea: una a lungo termine e sostenibile piano per un´Europa migliore. Il suo principio fondamentale è la solidarietà tra gli Stati membri e la società civile. Si richiede quindi il dialogo e l´interazione tra i paesi, le organizzazioni della società civile, le generazioni, gruppi e cittadini. " La solidarietà non è una strada a senso unico. Come tutti gli europei a bordo è in definitiva una situazione win-win per tutti. " Così ha detto Cristian Pirvulescu , membro del Cese rumeno e relatore per il piano d´azione per l´Europa. " Abbiamo bisogno di dare una risposta chiara ed esauriente alle paure dei cittadini europei, che delinea i passi necessari e talvolta difficili avanti. Con le elezioni di quest´anno in vista e una nuova Commissione in vista, questo è il momento giusto per agire. Abbiamo cinque anni per ricostruire l´Unione europea, per renderlo un luogo competitivo e giusto di vivere che ha al suo centro il benessere di tutte le generazioni. " L´unione europea si fonda su valori fondamentali che sono indivisibili e universali - il rispetto per la dignità umana, della libertà, dell´uguaglianza, della solidarietà e della diversità. Questi sono i garanti della pace. " Settant´anni di pace non arrivano per caso, "ha detto il Presidente del Cese Henri Malosse , come ha espresso la sua speranza che il piano d´azione europeo sarebbe il progetto per gli anni a venire e il perno da cui sono impostate le priorità europee.  
   
   
UE: IL COMMISSARIO MALMSTRöM DEPLORA LA PERDITA DI VITE IN BARCA TRAGEDIA TRA LA LIBIA E LAMPEDUSA  
 
Bruxelles, 13 maggio 2014 - Sono profondamente scioccato dalla nuova tragedia che ha avuto luogo in acque internazionali tra la Libia e Lampedusa, provocando almeno una dozzina di morti. I miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie. Permettetemi di ringraziare le autorità italiane per i loro enormi sforzi nel mettere in atto l´operazione Mare Nostrum, sostenuto anche dalla Commissione europea, che ha salvato e continua a salvare decine di migliaia di vite. Purtroppo tutti gli sforzi in atto non hanno potuto evitare una nuova perdita terribile della vita. E ´la chiara responsabilità di tutti gli Stati membri dell´Unione europea di mostrare adesso solidarietà concreta al fine di ridurre il rischio di tali tragedie si ripetano. Invito pertanto tutti gli Stati membri a dare concreta ed efficace follow-up alle azioni individuate nel piano d´azione elaborato dalla Commissione europea, e in particolare a impegnarsi nel reinsediamento dei rifugiati direttamente dai campi di fuori dell´Ue e l´apertura di nuovi canali legali a venire legalmente. Portando queste persone in modo sicuro per l´Ue, potremmo impedire loro di cadere nelle mani dei trafficanti e contrabbandieri che hanno messo la vita dei migranti a rischio di attraversare il Mediterraneo. Se ogni Stato membro dovrebbe reinsediare anche solo poche migliaia di persone, questo sarebbe fare una grande differenza per centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno di un riparo e sarebbe ridurre significativamente la pressione dei flussi migratori nel Mediterraneo. E ´tempo per gli Stati membri di mettere le loro parole in azione, è per questo che chiedo una discussione formale in occasione del prossimo Consiglio Affari interni su come gli Stati membri intendono contribuire concretamente per affrontare le sfide migratorie e di asilo nel Mediterraneo.  
   
   
THUNDERCLAP: DIVENTA UN AMBASCIATORE DELLE ELEZIONI EUROPEE ON LINE  
 

Strasburgo, 13 maggio 2014- Thunderclap: fatti sentire on line! Mancano meno di due settimane alle elezioni europee. È tempo di dire ai tuoi amici e ai tuoi contatti on line che andrai a votare! Usa Thunderclap per condividere news, infografiche e video, e per diventare così un ambasciatore delle elezioni. Le reti sociali sono diventate un importante strumento d´informazione per molte persone. Il Parlamento europeo le sta usando per informare i cittadini sull´importanza delle elezioni europee. Ma è necessario che tutti condividano il messaggio: questa volta è diverso! Clicca nella colonna di destra per conoscere tutte le informazioni sulle elezioni europee nel Social media kit: 4 pagine d´informazioni, le applicazioni Facebook, Thunderclap, video e infografiche, link dei deputati e dei partiti politici. Thunderclap Usare Thunderclap è semplice: 1. Registrati con il tuo account Facebook o Twitter. 2. Permetti all´app d´inviare un messaggio il giorno prima delle elezioni (nessuna password sarà registrata) 3. Invia news, video e infografiche attraverso i social media ! Facciamo diventare #Ep2014 un trending topic prima https://www.Thunderclap.it/projects/11289-elezioni-europee-2014

 

 
   
   
RICERCA, LOMBARDIA: FILIERA TRA PUBBLICO E PRIVATO ESSENZIALE  
 
Milano, 13 maggio 2014 - "Regione Lombardia è estremamente attenta e pienamente disponibile a realizzare un sistema di filiera tra pubblico e privato, per permettere a chi fa ricerca e a chi fa impresa di ottenere risultati e offrire ricadute positive, come in questo caso, sul sistema del benessere e della salute per la nostra regione e non solo". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, intervenendo, presso la Fondazione Filarete, alla presentazione dei risultati del progetto Atp-ske, finanziato da Regione Lombardia e dedicato alla medicina rigenerativa. Risorse Per Ricerca - "Le risorse per la ricerca - ha aggiunto l´assessore - sono sempre meno e proprio per questo devono essere allocate in maniera trasparente, meritocratica e corretta, evitando le duplicazioni. Fondazione Filarete, con tutto il suo sistema, è sicuramente espressione di questo metodo. Regione Lombardia è in prima linea per la ricerca e vuole ottenere l´obiettivo, riguardo agli investimenti, di passare dall´1,6 per cento del Pil al 3 per cento, perché non c´è futuro e sviluppo, se non si investe in ricerca e innovazione, avendo il coraggio di osare". Bando Start Up - L´assessore ha ricordato il bando, lanciato lo scorso autunno, per le Start up innovative, con uno stanziamento di 30 milioni, accompagnato dall´azzeramento dell´Irap per il primo anno e dall´abbattimento di 1 punto per i successivi due anni. "Abbiamo introdotto - ha sottolineato l´assessore - criteri di valutazione dei progetti basati su piani industriali sostenibili, proiettati su tre anni e in più abbiamo previsto che l´azienda sia accompagnata da soggetti pubblici e privati con specifici expertise. Sono già arrivate più di 2000 domande in bozza e il settore biomedico e biotecnologico fa la parte del leone".  
   
   
MARCHE: LA GIUNTA REGIONALE A SENIGALLIA.  
 
 Ancona, 13 maggio 2014 - Dopo i drammatici eventi della scorsa settimana, la consueta giunta regionale del lunedì ieri mattina si è svolta a Senigallia. E’ seguito un incontro con la giunta del Comune di Senigallia. “Abbiamo voluto far svolgere la giunta regionale qui – ha detto il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - anche se non era programmata come itinerante, perché fosse chiara la vicinanza dell’intero governo regionale a questa comunità. Ognuno di noi si rende conto di quanto grande sia stata la paura e la sofferenza e quanto forte sia stata la capacità di reazione che questa gente ha saputo esprimere, nonostante le ferite inferte al territorio. Siamo ammirati ed orgogliosi di fronte a questa prova di determinazione e di enorme solidarietà tra le persone. Ora è il momento di riportare Senigallia alla normalità. L’incontro di oggi è servito quindi a definire il metodo di lavoro, le priorità e le azioni utili. Il cuore dell’ “Operazione rinascita” – ha detto ancora Spacca - sta nel decreto dello stato di emergenza che speriamo sia approvato con le risorse necessarie dal governo nazionale. E’ questo il terreno su cui dovremo lavorare insieme per dare risposte alle famiglie che hanno perso tutto ed in questo contesto sarà fondamentale il lavoro di mediazione dei nostri parlamentari. Questo è il nostro principale obiettivo. Nel frattempo ovviamente cercheremo di intervenire dove possibile con il nostro bilancio regionale. Se ci sono interventi particolari e urgenti che la città ritiene utili faremo del nostro meglio in base alle disponibilità. In particolare questa mattina abbiamo già messo a punto una serie di azioni legate al turismo, punto di forza della città di Senigallia. Lo scopo è comunicare all’esterno il ritorno alla normalità e l’avvio della stagione turistica in grande stile come ogni anno. Lo faremo utilizzando lo spot per le Marche con Neri Marcorè dove comparirà Senigallia, con campagne promozionali in Italia e all’estero ed altre iniziative sul web e portando a Senigallia il Forum Internazionale Italia – Emirati Arabi Uniti in concomitanza con la manifestazione Marche Endurance Lifestyle”. Nel corso dell’incontro tutti gli assessori regionali, già operativi sull’emergenza, in base alle proprie competenze e possibilità, hanno dato la massima disponibilità ad intervenire dove necessario. “Quello dello scorso 3 maggio - che ha colpito Senigallia e il suo territorio – ha spiegato il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi - è stato un fenomeno alluvionale di eccezionale portata sviluppatosi con modalità assolutamente imprevedibili. Un evento calamitoso che ha causato la morte di tre persone creando un vuoto incolmabile. L’alluvione ha anche causato danni pesantissimi a una fascia estesa di popolazione. Un dato è particolarmente eloquente: sono state ben 2.670 le abitazioni completamente allagate con le relative famiglie che hanno perso tutto, mentre 56 tra alberghi e pensioni hanno subito danni ingentissimi. Siamo riusciti a portare avanti le operazioni di soccorso in maniera molto efficace, grazie alla mobilitazioni di Istituzioni e volontari e, lavorando sodo 24 ore su 24, siamo riusciti praticamente a completare i lavori di sistemazione e ripristino nelle zone travolte dal fiume. A questo punto alle Istituzioni sovraordinate chiediamo di sostenerci con misure concrete e tempestive, a cominciare dal governo nazionale dal quale ci attendiamo in tempi brevi l’adozione del decreto sullo stato d’emergenza ed il conseguente stanziamento di adeguate risorse economiche. Ringraziamo di cuore la Regione Marche attraverso il presidente Spacca per come ci è stata vicina in questi drammatici giorni. Alla Regione chiediamo in particolare di promuovere la ripresa, incentivando la promozione turistica di Senigallia, sostenendo la sistemazione delle infrastrutture maggiormente colpite e favorendo un alleggerimento dei percorsi burocratici”. All’incontro era presenta anche il commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande: “La prima cosa da sottolineare – ha commentato - è che ci siamo trovati di fronte a un evento assolutamente eccezionale, che ha investito aree della città di solito non interessate da esondazioni che pure in passato si sono verificate. Nonostante tale eccezionalità, le istituzioni e gli enti preposti ad affrontare l’emergenza si sono mobilitati al fine di impedire che il bilancio finale fosse ben più grave. Comprendiamo il clima di tensione sociale generato dalle difficoltà che tanti cittadini si trovano a vivere in questo momento. Per questo facciamo appello alla Regione Marche affinché intervenga subito non solo a sostegno del tessuto economico, ma anche per dare risposte certe ai più disagiati, coloro che hanno perso tutto”. Scheda Tecnica Attività Promozionale E Di Comunicazione Della Regione Marche Per Senigallia • produzione di un video promozionale sulla città di Senigallia da utilizzare soprattutto su web e social media; • campagna promozionale su giornali e riviste a tiratura nazionale e internazionale in base ai dati dell’osservatorio relativo all’anno 2013 sulla provenienza dei flussi turistici: o regioni italiane con maggior arrivi e presenze a Senigallia: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Toscana o nazioni con maggior arrivi e presenze: Germania, Belgio, Svizzera, Svezia, Russia; Francia Regno Unito e Olanda. • press tour con giornalisti italiani e stranieri finalizzati ad articoli su riviste qualificate sulle bellezze di Senigallia e dell’entroterra • organizzazione di un tour di due giorni a Senigallia dei maggiori blogger italiani (ed eventualmente anche stranieri) che raccontano la città di Senigallia e le sue bellezze. • presenza del testimonial Neri Marcorè a Senigallia con iniziative mediatiche che rafforzino il messaggio di una città pronta all’accoglienza. • Forum internazionale Italia – Eau con la presenza dei vertici istituzionali di Emirati ed Italia • Sostegno economico alle due mostre su della Robbia e il Perugino che si terranno a Senigallia .  
   
   
UFFICIO "ESPERTO IN IN LEGALITÀ E SICUREZZA" SUI FINANZIAMENTI EUROPEI, PRESIDENTE CALDORO INCONTRA GENERALE SCOPPA  
 
Napoli, 13 maggio 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ed il generale Maurizio Scoppa hanno avuto un colloquio in merito al lavoro inerente l´ufficio ´Esperto in legalità e sicurezza” sui finanziamenti europei. La Campania, a differenza delle altre regioni italiane, ha inteso mantenere questa figura. Le nuove normative ed il programma operativo richiedono una più specifica azione ed una diversa organizzazione dell´incarico ed è per questo che gli uffici stanno elaborando un disciplinare con i conseguenti aspetti funzionali ed organizzativi. Il generale Scoppa, in questi mesi, ha già prodotto relazioni in riferimento alle attività ed ha individuato aree di competenza da definire. Il presidente Caldoro ha confermato l´utilità di questa figura ed ha ricordato che il profilo individuato per l´esercizio è di altissima professionalità e competenza. Nei prossimi giorni, definite meglio le funzioni e l´organizzazione, saranno assunte le decisioni finali.  
   
   
ELEZIONI 2014 - AMMINISTRATIVE, DOMENICA 25 MAGGIO SI VOTA IN 255 COMUNI DELL´EMILIA-ROMAGNA PER RINNOVARE SINDACI E CONSIGLI COMUNALI, OLTRE CHE PER ELEGGERE IL NUOVO PARLAMENTO EUROPEO PER CUI VOTA OGNI ELETTORE REGIONALE. ONLINE SULLE PAGINE WEB DELLA REGIONE UNA SEZIONE DEDICATA ALLE ELEZIONI. PER 142 COMUNI CON OLTRE 5 MILA ABITANTI DEBUTTA LA "DOPPIA PREFERENZA DI GENERE"  
 
Bologna, 13 maggio 2014 - Sono 255 i comuni dell’Emilia-romagna, il 75 % del totale, i cui residenti domenica 25 maggio vengono chiamati al voto per rinnovare il primo cittadino e i relativi consigli comunali. Contestualmente, tutti gli elettori dei 340 comuni emiliano-romagnoli andranno alle urne per eleggere il nuovo Parlamento europeo. I seggi sono aperti nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23: lo scrutinio avverrà subito dopo la chiusura delle urne per le elezioni europee, mentre per le comunali lo spoglio si svolgerà a partire dalle ore 14 di lunedì 26 maggio. Sul sito http://elezioni.Regione.emilia-romagna.it  – realizzato in collaborazione tra Giunta regionale e Assemblea legislativa - un´apposita sezione dedicata al voto amministrativo proporrà news, curiosità e aggiornamenti. Disponibili anche la cartografia relativa ai comuni che andranno al rinnovo delle amministrazioni locali e il collegamento con la banca dati elettorale (Bde) dell’Assemblea legislativa, contenente i risultati delle precedenti tornate (elezioni amministrative ed europee). Le elezioni amministrative Per eleggere sindaci e consiglieri comunali, si vota con una sola scheda di colore azzurro. Gli elettori devono presentarsi ai seggi con un documento valido e la tessera elettorale. Nei comuni con oltre 15 mila abitanti, se nessun candidato sindaco supererà il 50% dei voti si dovrà ricorrere ad un turno supplementare di ballottaggio, previsto per domenica 8 giugno. Insieme ai 255 sindaci gli elettori dovranno eleggere complessivamente 3.150 consiglieri comunali, di cui quasi 1.400 concentrati nei centri tra i 3 mila e 10 mila abitanti. In Emilia-romagna la provincia in cui è concentrato il maggior numero di comuni al voto è quella di Bologna con 47 municipalità, l’83,9% del totale. Nella provincia di Piacenza sono 34 i comuni al voto (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). I Comuni con oltre 15 mila abitanti Ben 39 sono i comuni al voto con oltre 15 mila abitanti (interessati da eventuale ballottaggio): tra questi anche quattro capoluoghi di provincia (Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì). I comuni che eventualmente potrebbero andare al turno di ballottaggio sono Fidenza (provincia di Parma, 1), Casalgrande, Correggio, Reggio Emilia e Scandiano (provincia di Reggio Emilia, 4), Carpi, Castelfranco Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Mirandola, Modena, Nonantola, Sassuolo, Soliera e Vignola (provincia di Modena, 11), Argenta, Bondeno, Copparo e Ferrara (provincia di Ferrara, 4), Casalecchio di Reno, Castel Maggiore ,Castel San Pietro Terme, Medicina, Molinella, Pianoro, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Valsamoggia e Zola Predosa (provincia di Bologna, 10), Cesena, Forlì e Savignano sul Rubicone (provincia Forlì-cesena, 3), Bagnacavallo, Cervia e Lugo (provincia di Ravenna, 3), Bellaria-igea Marina, Riccione e Santarcangelo di Romagna (provincia di Rimini, 3). Novità e curiosità Per 142 comuni con oltre 5 mila abitanti debutta la "doppia preferenza di genere”. Inoltre, esordio al voto per quattro nuovi ‘supercomuni’ nati dalle fusioni di diverse municipalità: Sissa Trecasali (Parma), Fiscaglia (Ferrara), Valsamoggia (Bologna), Poggio Torriana (Rimini). Votano per la prima volta, alle comunali, in Emilia-romagna, dopo essersi distaccati dalle Marche, gli elettori di Casteldelci, Maiolo, San Leo, Sant´agata Feltria e Talamello (Rimini), 5 dei 7 comuni della Valmarecchia (insieme a Novafeltria, Pennabilli) passati alla provincia di Rimini (Legge n. 117 del 3 agosto 2009). Diverse le novità introdotte, anche recentemente, nella normativa elettorale. Tra queste, per i comuni fino a 3.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e da non più di due assessori mentre per i comuni tra i 3.000 e 10.000 abitanti, i consiglieri sono 12 e gli assessori 4. Per gli altri comuni, il numero di consiglieri resta sempre lo stesso: 36 per i comuni con oltre 250 mila abitanti, 32 in quelli con oltre 100 mila, 24 per quelli oltre i 30 mila e a 16 per quelli maggiori di 10 mila. Nelle giunte dei comuni superiori a 3 mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Nei comuni fino a 3.000 abitanti, ai sindaci è consentito un numero massimo di tre mandati consecutivi, mentre prima anche per essi era valido il limite dei due mandati consecutivi. Come si vota Il nome di ciascun candidato a sindaco è già riportato nella scheda, affiancato dal simbolo della lista o delle liste che lo appoggiano. Per l´elezione dei consiglieri comunali, è possibile esprimere una o due preferenze, indicando il cognome del/i candidato/i prescelto/i accanto al simbolo della lista a cui appartiene/engono. La possibilità di esprimere due preferenze (“doppia preferenza di genere”) è però riservata solo ai comuni superiori ai 5 mila abitanti, non a quelli inferiori. Nel caso vengano espresse due preferenze, devono obbligatoriamente fare riferimento a candidati di sesso diverso, pena l´annullamento della seconda preferenza. Vengono eletti i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, indipendentemente dalla loro posizione in lista. Il sindaco eletto resta in carica per 5 anni. Può ricoprire tale carica, nei comuni superiori ai 3 mila abitanti, per un massimo di due mandati consecutivi. Per il resto, le modalità di voto differiscono in base alla dimensione del comune. Comuni con meno di 15 mila abitanti Per scegliere il candidato alla carica di sindaco, è sufficiente tracciare un segno sul simbolo della lista che lo sostiene. È inoltre possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti), scrivendo nell´apposito spazio il cognome del candidato alla carica di consigliere, appartenente alla lista collegata al sindaco votato. Non si può esprimere un "voto disgiunto", cioè votare un sindaco ed esprimere la preferenza per un candidato consigliere di una lista diversa da quella cui appartiene il sindaco (in questo caso il voto è nullo). Viene eletto sindaco il candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti. L´eventuale ballottaggio, dopo 2 settimane, si ha solo in caso di esatta parità di voti trai primi due candidati. Alla lista che appoggia il sindaco eletto, vanno i due terzi dei seggi disponibili: i restanti vengono distribuiti proporzionalmente tra le altre liste. Comuni con più di 15 mila abitanti È possibile esprimere il proprio voto in tre modi diversi: a) tracciando un segno solo sul simbolo della lista (votando così sia per il sindaco che per la lista ad esso collegata); b) tracciando un segno solo sul nome di un candidato sindaco (votando così solo per il sindaco e non per la lista o le liste collegate); c) tracciando un segno sia sul simbolo della lista, con l’eventuale indicazione della preferenza, sia sul nome di un candidato sindaco non collegato a quella lista ("voto disgiunto"). Viene eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale quota, si torna a votare dopo 2 settimane, per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Dopo il primo turno, entro una settimana, le varie liste, a eccezione di quelle già collegate con candidati in ballottaggio, possono a loro volta collegarsi con uno dei due candidati ammessi al ballottaggio. Al secondo turno, viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per quanto riguarda la composizione del consiglio, se la lista o il gruppo di liste collegate al sindaco eletto nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60 per cento dei seggi, ma nel primo turno almeno il 40 per cento dei voti, ottengono automaticamente il 60 per cento dei seggi. I seggi restanti vengono divisi proporzionalmente tra le altre liste.  
   
   
PIEMONTE: LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE  
 
Torino, 13 maggio 2014 - E’ stata la sanità il principale argomento affrontato questa mattina dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente. Numerose sono state infatti le delibere approvate su proposta dell’assessore alla Tutela della salute e Sanità: - il mantenimento a carico del servizio sanitario regionale, come in precedenza, del 50% del costo dei vaccini iposensibilizzanti per le immunoterapie riguardanti le malattie allergiche; - la programmazione dell’attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule per il biennio 2014-2015, che comprende un sostegno finanziario di 2 milioni di euro per il Centro regionale trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta operante presso l’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino; - la riformulazione, dopo gli approfondimenti effettuati con le associazioni di categoria, dei requisiti minimi autorizzativi per le case di cura private, che dovranno essere pienamente rispettati entro sei mesi, ed in conseguenza la ridefinizione della rete ospedaliera per acuti e post-acuti, in coerenza con i programmi operativi 2013-2015; - l’autorizzazione all’Asl Bi ad assumere a tempo indeterminato di 25 tra medici, infermieri, ostetriche e tecnici per il nuovo ospedale di Biella, in considerazione del fatto che l’entrata in esercizio della struttura comporterà, grazie alle strumentazioni all’avanguardia, un’espansione sull’acuzie e che per il pronto soccorso si prevede un incremento di attività; . L’autorizzazione all’Aou Maggiore della Carità di Novara ad assumere un dirigente medico e alcuni infermieri per l’apertura della nuova Terapia intensiva neonatale e pediatrica cui faranno riferimento i punti nascita di primo livello delle quattro Asl dell’area; - a seguito dell’accordo tra Stato e Regioni del 20 febbraio scorso, l’utilizzo delle quote vincolate per venti progetti di carattere prioritario previsti dal Piano sanitario nazionale, tra i quali la riorganizzazione dell’assistenza primaria, i modelli assistenziali relativi al ricovero, i servizi per i malati di Alzheimer, la gestione in rete della riabilitazione, la domiciliarità in lungoassistenza, le cure palliative, la rete delle malattie rare, la i servizi di Neuropsichiatria infantile, il potenziamento dei dipartimenti di Salute mentale, la sicurezza sui luoghi di lavoro; - il recepimento degli accordi stipulati con le associazioni Aiop, Aris, Cofapi, Grisp/federlab e Meta per la definizione dei budget 2014 e 2015 e le variazioni- a consuntivo- della produzione di prestazioni sanitarie del 2013 delle case di cura e delle strutture ambulatoriali private. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore all’Agricoltura, la proposta del Piano faunistico-venatorio, che verrà inviata al Consiglio regionale; - su proposta degli assessori alla Difesa del Suolo e al Bilancio, lo schema di accordo di programma quadro di difesa del suolo con i Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente riguardante il sistema fluviale del Po, che riguarda aree di laminazione golenale, l’adeguamento del ponte sul Po che collega Trino (Vc) con Camino (Al) e dello scolmatore ad ovest di Fontanetto Po (Vc), il completamento del nodo idraulico di Savigliano (Cn); - su proposta dell’assessore ai Trasporti, lo schema di protocollo di intesa per la progettazione e realizzazione della nuova fermata Buttigliera-ferriera lungo la linea ferroviaria Sfm3 Torino-bardonecchia e del relativo parcheggio di interscambio modale.  
   
   
IRAP SCONTATA SE AIUTI CULTURA E PAESAGGIO. REGIONE TOSCANA SPIEGA NUOVA OPPORTUNITÀ  
 
Firenze, 13 maggio 2014 - Il risparmio sulle tasse peserà nel portafoglio di aziende, autonomi e professionisti l´anno prossimo, ma le donazioni vanno fatte quest´anno ed è bene sapere dunque come e a quali condizioni lo sconto varrà. Tre assessori (alle finanze, alla cultura e al territorio) e gli uffici della Regione hanno spiegato ieri ad associazioni culturali, associazioni di categoria e Comuni (perché dello sconto potranno godere anche loro) come funziona la legge toscana che garantisce uno sconto sull´Irap per chi investe su cultura e paesaggio. Una legge - proposta nel 2011 ed approvata nel 2012, poi impugnata dal governo ma da quest´anno pienamente operativa, con moduli da riempire già a disposizione - che può servire anche da modello nazionale. Con il privato che aiuta il pubblico a mantenere e salvaguardare il grande patrimonio culturale che l´Italia possiede. L´infoday si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. La donazione dovrà essere di almeno 1.000 euro. Dal bonus sono escluse le imprese in difficoltà, le banche, le fondazioni bancarie e le compagnie e le imprese di assicurazione. I beneficiari delle donazioni devono essere enti pubblici o privati senza scopo di lucro, con sede o una presenza stabile in Toscana e che per statuto si occupano di promuovere, organizzare e gestire attività culturali o valorizzare il patrimonio culturale e il paesaggio. Donazioni per cosa - Il bonus varrà se finanzi un festival teatrale o musicale, un museo o cataloghi, inventari, studi e ricerche sul patrimonio librario e archivistico della Toscana. Varrà per il restauro di un quadro, un palazzo o un´opera d´arte. Varrà per una mostra o collezione, per progetti che riguardano giovani artisti o capaci di mettere insieme cultura, promozione turistica e sostegno di artigianato e commercio. Varrà per il cinema di qualità o se aiuti uno dei tanti enti o associazioni che in Toscana fanno cultura. Il bonus varrà anche se se sostieni interventi di conservazione del paesaggio, di miglioramento della sua fruizione e di diffusione della cultura del paesaggio, o per chi si impegna nelle riqualificazione di aree o immobili sottoposti a tutela o inclusi nei progetti di paesaggio regionali. I progetti dovranno essere coerenti rispettivamente con il piano regionale della cultura o con il piano paesaggistico. Le domande - Per le donazioni c´è tempo fino al 31 dicembre. La richiesta per il riconoscimento dell´agevolazione fiscale può comunque essere presentata prima di effettuare il bonifico e lo devono fare insieme imprese e beneficiario: la Regione risponderà entro trenta giorni. Avrà precedenza chi prima presenterà la domanda, fino ad esaurimento del fondo di un milione di euro impegnato per il 2014. Il 70 per cento è destinato ad interventi a favore della cultura. L´elenco di donatori e beneficiari sarà trasmesso all´Agenzia delle Entrate entro il 15 marzo 2015.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: I LAVORI DEL CONSIGLIO  
 
Udine, 13 maggio 2014 - Si è riunito ieri ad Udine il Consiglio delle Autonomie Locali (Cal). Parere unanimemente favorevole (18 i consiglieri presenti) è stato espresso rispetto allo schema di regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati. Si tratta, come ha osservato l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito, di uno strumento di riferimento per tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia: spetterà ora alle singole Amministrazioni comunali calarne l´efficacia sul proprio territorio. Il Cal ha altresì raggiunto l´intesa, a larga maggioranza (14 voti a favore e 4 astensioni), sullo schema di disegno di legge, approvato in via preliminare dalla Giunta regionale lo scorso 2 maggio, relativo alle "Disposizioni di riordino e semplificazione in materia di risorse agricole e forestali, bonifica, caccia e pesca". Come ha specificato il vicepresidente della regione e assessore alle Risorse agricole e forestali Sergio Bolzonello, il provvedimento risponde, tra l´altro, alla necessità di semplificazione delle procedure attuali nei settori dell´agriturismo, della forestazione e, più in generale, per l´intero comparto dell´agricoltura. Le disposizioni proposte nel disegno di legge recepiscono normative comunitarie e nazionali e consentiranno di aprire nuove prospettive per l´agricoltura nei territori disagiati e montani. Sarà infatti possibile ripristinare l´attività rurale o pastorale nelle aree interessate da terrazzamenti, o boscate, attraverso una riduzione dei vincoli esistenti. Anche per quanto attiene al settore forestale, saranno semplificate le procedure pianificatorie rispetto alle proprietà forestali caratterizzate da una superficie inferiore ai 200 ettari, mentre verrà favorita l´attività di gestione dei beni forestali da parte delle imprese private, attraverso la creazione di un percorso di filiera corta (produttore, utilizzatore, trasformatore) che privilegierà le lavorazioni in loco. Mediante il nuovo strumento normativo saranno altresì trasferite, dalle Comunità montane alla Regione, le competenze relative all´accesso dei mezzi a motore sui percorsi e sulle strade forestali. Le disposizioni di riordino del settore della pesca sono quindi state illustrate dall´assessore regionale Paolo Panontin. Tali disposizioni interverranno su norme desuete in materia di demanio marittimo interno, definizione degli ambiti lagunari, pesca di mestiere nelle acque interne, pesca mediante imbarcazione, nonché in tema della caccia. Sempre nel corso della seduta odierna, il Cal ha espresso parere contrario (17 presenti, 5 voti a favore, 10 contrari, 2 astensioni) sulla deliberazione della Giunta regionale relativa al "riparto degli spazi finanziari regionali, approvazione modalità e termini monitoraggio e relativa modulistica". Un voto negativo che, ha specificato il presidente del Cal Ettore Romoli, assieme agli altri consiglieri, vuole ribadire la posizione contraria degli Enti locali non alla deliberazione dell´Esecutivo regionale, bensì all´attuale sistema di ripartizione dei fondi, stabilito dal Patto di stabilità. Lo stesso assessore alla Funzione Pubblica e Autonomie Locali, Paolo Panontin, ha sostenuto di essere assolutamente dalla stessa parte dei sindaci in questa battaglia ed ha auspicato che a livello europeo e nazionale si possa rivedere l´attuale sistema con il quale sono vincolati i rapporti finanziari tra lo Stato, le Regione e le Autonomie locali. Non ha poi ottenuto parere favorevole (12 presenti, 6 voti contrari, 4 favorevoli, due astensioni) il Programma immigrazione 2014, presentato dall´assessore alla Cultura Gianni Torrenti. Il Programma prevede l´assegnazione di 2,408 milioni di euro e trasferisce dalle Province agli ambiti distrettuali le azioni di tipo informativo, socio-occupazionale e interculturale. E´ stato infine approvato all´unanimità (12 i presenti) il regolamento che modifica l´attuale regolamento per la determinazione delle modalità e dei criteri di finanziamento degli interventi e delle azioni a favore di persone a rischio di esclusione sociale, anche di minore età, nonché di persone detenute ed ex detenute.  
   
   
REGIONE CALABRIA, LA SCORSA SETTIMANA EFFETTUATI PAGAMENTI PER CIRCA 450 MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 13 maggio 2014 - La Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nell’arco della settimana pagamenti per un totale di oltre 449 milioni di euro, di cui 434 destinati al comparto sanitario calabrese. L’importoliquidato alle Aziende Sanitarie e Provinciali della Calabria è relativo al pagamento del debito pregresso. Questa la distribuzione: 32.001.995 euro all’Azienda ospedaliera di Catanzaro;34.027.161 euro all’Azienda ospedaliera di Cosenza; 15.156.823 euro all’Azienda ospedaliera Mater Domini, all’Ao di Reggio Calabria 11.826.620 euro; all’Azienda sanitaria di Catanzaro66.768.876 euro; 152.935.670 all’As di Cosenza; all’As di Crotone 56.959.636 euro; 52.418.264all’As di Reggio Calabria e 16.052.315 euro all’Azienda Sanitaria di Vibo Valentia. Con un pagamento dell’importo di circa 13.700.000 euro disposto dal Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, si completa (in totale circa 21 milioni, di cui circa otto trasferiti nella scorsa settimana) la liquidazione dei corrispettivi relativi ai servizi di Trasporto Pubblico Locale. La Ragioneria ha poi effettuato un pagamento di un milione di euro per la Protezione Civile. Infine, il totale di 600.000 euro, viene liquidato per pagamenti vari disposti dai dipartimenti Agricoltura, Economato, Personale, Cultura. “Con puntualità e trasparenza siamo impegnati a garantire tutti i settori della regione – ha detto l’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini –attraverso una gestione delle risorse che dà priorità alle famiglie, alle imprese e agli enti locali”.  
   
   
LAVORO, IL MODO MIGLIORE PER CERCARLO  
 
Parma, 13 maggio 2014 – Come pianificare al meglio la ricerca del lavoro in modo che risulti efficace, come scegliere le aziende a cui inviare la propria candidatura e come ci si deve presentare a un possibile datore di lavoro. Questi sono solo alcuni dei temi che sono stati affrontati stamattina nel corso del seminario “La ricerca di un lavoro: ottimizziamo gli sforzi!”, che si è tenuto l’ 8 maggio nella Sala Borri di Palazzo Giordani. L’appuntamento è il secondo dei 12 seminari pubblici finanziati dalla Provincia e organizzati dal Cisita per dare informazioni utili su come cercare un’occupazione. “Il compito dei servizi per il lavoro e dei Centri per l’impiego non è solo quello di creare occasioni di contatto tra chi cerca occupazione e le aziende ma anche di dare alle persone gli strumenti giusti per muoversi autonomamente nella ricerca – ha detto questa mattina l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti -. Spesso infatti le persone cercano lavoro anche da sole: ecco perché è importante insegnare loro le tecniche più giuste ed efficaci”. Dopo aver puntato l’attenzione, nel primo incontro, sul curriculum vitae, in questo secondo appuntamento ci si è concentrati sugli aspetti più prettamente organizzativi della ricerca, per permettere ai partecipanti di acquisire una metodologia e strumenti concreti per le nuove sfide del mercato del lavoro. Relatore della mattinata è stato Pier Evaristo Ziliotti, formatore e consulente esperto nell’ambito dell’organizzazione aziendale e della comunicazione, che in particolare ha affrontato diversi temi: le aziende, i servizi e i riferimenti sul territorio; le organizzazioni e i ruoli organizzativi aziendali: l’efficacia del referente, la modalità più adeguata di presentazione; la rete di relazioni (networking); la definizione delle aziende target; le tipologie di candidature; la pianificazione della ricerca e la schedulazione settimanale; le priorità e i criteri di scelta (analisi dell’offerta); gli strumenti per l’organizzazione del tempo; la scheda intervista/colloquio per il resoconto delle interviste informative, dei colloqui di autocandidatura e dei colloqui di lavoro. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 28 maggio nella Sala Borri di Palazzo Giordani e sarà incentrato sul web e su come il 2.0 ha cambiato il modo di cercare lavoro. Www.cisita.parma.it    
   
   
BASILICATA: GIOVANI IMPRENDITORI, AL VIA V EDIZIONE ´INVENTAGIOVANI´  
 
Potenza, 13 maggio 2014 - Giovani con idee brillanti e che scommettono nel mondo dell´imprenditoria restando in Basilicata con uno sguardo al mondo. Presentata ieri mattina nella sala B del consiglio regionale la quinta edizione del programma Shell ´Inventagiovani´ patrocinato da Regione Basilicata, Confindustria Basilicata e dall´Università degli Studi della Basilicata. Il programma per la Basilicata ideato da Shell Italia E&p e giunto al suo quinto anno fa parte di un progetto più ampio, ´Shell Livewire´, che coinvolge 25 Paesi nel mondo e ha come obiettivo quello di fornire supporto, formazione e servizi di orientamento e consulenza ai giovani che vogliono fare autoimpresa. Il prossimo 30 maggio si svolgerà a Matera, dopo la tappa potentina, il workshop di una giornata dedicato ai giovani lucani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che vogliono scommettere su una loro idea e trasformarla in progetto imprenditoriale. C´è tempo fino al prossimo 23 maggio per iscriversi e tutte le informazioni sono sul sito www.Inventagiovani.it Da giugno, invece, per chi volesse continuare nella sfida dell´autoimprenditorialità il corso si articolerà in cinque giornate di formazione e consulenza. Consegnati oggi alla presenza dell´amministratore delegato di Shell Italia, Marco Brun, del vice presidente di Confindustria Basilicata e del presidente della Regione Basilicata i diplomi ai partecipanti dell´edizione 2013. L´anno scorso i partecipanti alla prima fase del workshop ´Idee brillanti´ sono stati 123 e in 72 hanno proseguito seguendo i workshop di cinque giorni. Due le idee che si sono concretizzate quest´anno: una legata alla grafica e al design e l´altra nell settore ricreativo e sociale, mentre sono una decina i ragazzi che stanno lavorando a trasformare la loro idea in impresa. In questi anni dall´avvio del programma sono state sette le attività imprenditoriali avviate.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, ASSESSORE LAVORO LOMBARDIA: RISORSE PER 178 MILIONI  
 
 Milano, 13 maggio 2014 - ´Garanzia Giovani´, e la sua attuazione in Lombardia, è stato il tema sul quale è intervenuta l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, come relatrice al convegno ´Stage e apprendistato - cosa cambia con l´introduzione del Jobs Act e il Fondo Garanzia Giovani´. I Valori Di Dote Unica Lavoro - "Regione Lombardia - ha detto l´esponente dell´esecutivo lombardo - intende attuare gli obiettivi formativi e occupazionali di ´Garanzia Giovani´ attraverso l´impianto di Dote Unica Lavoro: centralità della persona, con un paniere di servizi che si attiva sulla base dei bisogni specifici e libertà di scelta della persona; concorrenza tra operatori pubblici e privati accreditati, orientamento al risultato con riconoscimento di alcuni servizi di inserimento lavorativo a risultato raggiunto; finanziamento a Dote: le risorse seguono la scelta della persona, l´assegnazione è automatica, utilizzo del costo standard". Criteri e linee guida che, peraltro, sono stati tenuti in considerazione a livello nazionale e inseriti nel quadro normativo di riferimento. Le risorse per Regione Lombardia, nel biennio 2014-2015, si attestano a 178 milioni di euro. Quasi 1,5 Milioni Di Giovani Coinvolti - Il programma ´Garanzia Giovani´ è partito in Lombardia il 1 maggio e prevede che 1.420.000 giovani ricevano, entro i quattro mesi successivi al conseguimento del titolo di studio, un´offerta di lavoro o di tirocinio o l´opportunità di prosecuzione negli studi. L´obiettivo di ´Youth Guarantee´ è raggiungere quanto previsto da ´Europa 2020´, la strategia decennale per la crescita sviluppata dall´Unione europea articolata in cinque punti: occupazione, istruzione, ricerca e innovazione, integrazione sociale e riduzione della povertà, il clima e l´energia. In particolare, in materia di istruzione e formazione, il risultato da conseguire è la riduzione al di sotto del 10 per cento degli abbandoni scolastici. Ruolo Centrale Operatori - "Tutti gli operatori (accreditati e istituzioni scolastiche, formative e universitarie) - ha spiegato l´assessore - accedono alla possibilità di prendere in carico ed erogare i servizi di ´Garanzia Giovani´ in base a requisiti specifici: ciascun operatore dovrà definire il numero di giovani da prendere in carico, attestando le effettive possibilità di attivare tirocini o esperienze di lavoro". Cosa Prevede Contratto Apprendistato - Per chi farà un Apprendistato (per la qualifica e per il diploma professionale) saranno erogabili fino a 2.000 euro annui come indennità di partecipazione, nel caso in cui l´apprendista sia minorenne, che salgono a 3.000 euro l´anno se ha compiuto i 18 anni. Per quanto concerne l´Apprendistato per l´Alta Formazione e la Ricerca, è prevista una indennità di 6.000 euro l´anno. Nel caso di Tirocini il Piano prevede un´indennità mensile di 400 euro. Incentivi Per Datori Lavoro - Gli incentivi riguardano anche i datori di lavoro che offriranno contratti a tempo determinato o somministrazione superiore o uguale a sei mesi, a 12 mesi o a tempo indeterminato. Il bonus è assegnato in base al ´profiling´ del giovane e delle differenze territoriali. Come Funziona ´Garanzia Giovani´ In Regione Lombardia - In fase di registrazione si prevede la scelta di un operatore accreditato in Lombardia, a differenza del portale nazionale. I giovani si possono rivolgere a tutti gli operatori accreditati in Regione Lombardia per essere supportati nelle procedure di adesione. Per la migliore riuscita di questo importante programma Regione Lombardia può contare su una rete di oltre 650 sportelli al lavoro sul proprio territorio. Per consultare l´elenco completo degli operatori il portale istituito da Regione Lombardia è www.Garanziagiovani.regione.lombardia.it  
   
   
STAGE E APPRENDISTATO NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI CON IL JOBS ACT E IL FONDO GARANZIA GIOVANI  
 
Milano, 13 maggio 2014 – Il 44% degli stage si trasforma in occupazione e l’apprendistato è una delle formule contrattuali utilizzate sempre più dalle aziende per l’inserimento dei giovani. Se ne è discusso nell’ambito del convegno “Stage e apprendistato. Cosa cambia con l’introduzione di Jobs Act e di Fondo Garanzia Giovani”, organizzato da Actl in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. “I dati emersi dal convegno di oggi confermano quanto Actl da sempre sostiene, ovvero che lo stage rappresenta il principale strumento in Italia per l´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, anzi, affiancato all´apprendistato può addirittura favorire e aumentare l´occupazione dei giovani italiani. Stage e apprendistato, infatti, promossi come l´uno "traghetto" verso l´altro rappresentano per le imprese e per i giovani un percorso di formazione, orientamento, selezione per offrire chanches di occupazione ai giovani e formare i manager di domani. Lo stesso Fondo Garanzia Giovani, del quale i lavori odierni hanno contribuito a definire un quadro più puntuale, potrà contribuire a rafforzare la sinergia fra tirocinio e inserimento lavorativo migliorando il quadro occupazionale del Paese.” Dichiara Marina Verderajme, Presidente di Actl – Sportello Stage. All’incontro erano presenti rappresentanti delle Istituzioni tra cui Valentina Aprea, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, che è intervenuta sul tema Dote Unica Lavoro e Fondo Garanzia Giovani. In merito all’approvazione da parte della Giunta regionale della Convenzione con il Ministero del Lavoro per l’attuazione del programma “Garanzia Giovani” in Lombardia, l’Assessore ha commentato: “Sono molto soddisfatta per l´approvazione del testo della Convenzione con modifiche che contribuiscono a rendere più chiara l´applicazione di ´Garanzia Giovani´ nella nostra regione. Regione Lombardia è pronta, con la sua rete di oltre 650 sportelli sul territorio regionale, a fare in modo che ´Garanzia Giovani´ sia un´opportunità vera per tutti i giovani disoccupati o in uscita dai percorsi di studio, che vogliono attivare un´esperienza di lavoro o di tirocinio”. L’indagine Di Actl - Il 43,9% dei tirocinanti viene assunto in azienda con un contratto di lavoro. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata da Actl –Sportellostage.it su un campione di 2324 stage attivati nel 2013 sul territorio nazionale. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali In particolare il 41% viene assunto con un contratto a tempo determinato, il 32% con un contratto di apprendistato, il 17% con un contratto di collaborazione e il 10% con un contratto a tempo indeterminato. Dall’indagine di Actl emerge inoltre un incremento negli ultimimi tre anni dell’utilizzo del contratto di apprendistato da parte delle aziende. Jobs Act E I Contratti Di Apprendistato - Per quanto riguarda il Jobs Act nell’ambito dell’incontro sono state presentate le principali novità sul tema apprendistato introdotte dal D.l. 34/2014 e in discussioni alle commissioni alla Camera e Senato inerenti: piano formativo individuale, percentuali di stabilizzazione, Pagamento delle ore di formazione nell’apprendistato di primo livello, Formazione trasversale e di base. Il Progetto Garanzia Giovani - Per l’attuazione del piano Garanzia Giovani sono previste le seguenti misure nazionali: • Percorsi formativi mirati all´inserimento lavorativo e al reinserimento di giovani tra i 15 e i 18 anni • Servizi di accompagnamento al lavoro • Sostegno all’autoimprenditorialità attraverso servizi di accompagnamento all’avvio d’impresa, e di accesso al credito • Per i tirocini è prevista un’ indennità al destinatario, servizi di accompagnamento e un rimborso spese in caso di mobilità geografica • Il Servizio Civile prevede un’indennità al destinatario • Per favorire mobilità professionale il piano prevede un rimborso in caso di mobilità geografica (Eures) • Incentivi per l’occupazione attraverso dei bonus • Incentivi per le aziende che assumono con un contratto di apprendistato.  
   
   
IMMIGRAZIONE, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE: L’EUROPA FATICA A SVEGLIARSI DAL SONNO DEI GIUSTI  
 
Venezia, 13 maggio 2014 - “L’europa sembra si sia risvegliata solo oggi dal sonno dei giusti sul tema dell’immigrazione accorgendosi che l’Italia è stata lasciata completamente sola in preda agli sbarchi incontrollati. Le tragedie come quelle di oggi non devono ripetersi più: serve attenzione e responsabilità su un tema delicato come quello dell’arrivo dei barconi sulle nostre coste ”. Così il presidente della giunta regionale commenta le dichiarazioni del commissario dell’Ue Cecilia Malmstrom in merito alla tragedia accaduta vicino alle coste di Lampedusa. “L’ue ci ha messo mesi, per non dire anni, ad accorgersi di questa priorità e mentre l’Europa è slow nell’affrontare il problema miope denotando una lontananza siderale dai territori, i predatori del mare sono molto più veloci e continuano con le loro imbarcazioni a non rispettare le regole. Quando accaduto oggi è vergognoso e impone una riflessione profonda, ma che non aspetti le calende greche per intervenire”. “Voglio ringraziare – conclude il Governatore – le nostre autorità che controllano le nostre coste e tutte quelle persone che lavorano all’interno dei Cie perché quotidianamente devono affrontare e gestire situazioni di emergenza. Serve una terapia schock per evitare delle tragedie come quelle di oggi, dietro le quali ci sono dei veri e propri drammi umani”.  
   
   
PISCINA PER DONNE ISLAMICHE A MESTRE. PRESIDENTE VENETO, “IN ATTO PROCESSO DI ISLAMIZZAZIONE. MANCA LA RECIPROCITA’”  
 
Venezia, 13 maggio 2014 - “Con quella decisione è stato scalato un nuovo gradino di un processo di islamizzazione iniziato con le polemiche sul crocifisso in classe e proseguito con la realizzazione della Moschea a Venezia. Una situazione inaccettabile, anche perchè priva di un requisito fondamentale come la reciprocità del rispetto degli usi, costumi, tradizioni, storia. Il che vorrebbe dire ad esempio che ci fosse anche per noi la possibilità di professare la nostra religione e di seguire le nostre abitudini culturali e storiche liberamente nel mondo dell’Islam”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha criticato oggi, parlando con i giornalisti a margine della presentazione di un nuovo servizio sanitario a Caorle, il fatto che in una piscina di Mestre si sia deciso di riservarne l’uso, in alcuni, orari, alle donne islamiche, vietando di conseguenza l’accesso a tutti i maschi che abbiano più di 7 anni. “La libertà di un individuo – ha aggiunto il Governatore – finisce dove comincia quella di un altro. In questo caso uno dei principi fondamentali della convivenza civile non mi pare venga rispettato, stante che vengono piegate le nostre regole e abitudini sacrosante alle pretese di chi, ospite nella nostra terra, dovrebbe rendersi conto della diversità di cultura, usi e costumi. Portare oltre i limiti del buon senso l’accettazione di modi di vita lontani anni luce da noi – conclude il Presidente - modificare le nostre regole di vita per essi non è apertura culturale, ma resa identitaria e un popolo che perde la propria identità non ha futuro”.  
   
   
MILANO: IN ARRIVO 300 PROFUGHI DA TARANTO, DORMIRANNO IN STAZIONE, CENTRI AL COMPLETO  
 
Milano, 13 maggio 2014 – “Dalla Prefettura ci hanno avvisato che sono partiti da Taranto trecento siriani, diretti a Milano, arriveranno questa sera. A Milano non abbiamo posto e sono destinati a dormire in Stazione, un centinaio di loro sono bambini. A questo punto se lo Stato e il Governo e il Ministro dell´Interno ci sono, provvedano per trovare una soluzione nel resto del Paese”. Queste le parole di allarme e denuncia dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano che, nel primo pomeriggio, ha ricevuto la segnalazione dell´arrivo di un treno da Taranto con trecento profughi a bordo. Il Comune di Milano insieme con le associazioni del Privato sociale sta gestendo da sei mesi l’accoglienza e il soccorso dei cittadini siriani in fuga dalla guerra. Da dieci giorni la situazione ha raggiunto livelli di emergenza senza pari con 780 persone assistite quasi ogni notte. Un numero di posti assolutamente straordinario, tre volte tanto rispetto a quanto prospettato dalla Prefettura lo scorso ottobre nella convenzione per 240 posti. Un quarto delle persone accolte sono bambini, il resto giovani coppie e donne sole. La scorsa notte sono state accolte 750 persone, 160 arrivate nel solo pomeriggio di ieri. Oggi previsti nuovi arrivi da Reggio Calabria con circa 70 persone e da Taranto con gli ultimi profughi salvati dal mare qualche giorno fa. Le cinque strutture messe a disposizione dal Comune e dal Privato sociale in via Aldini 47/A, viale Toscana 31 (Fondazione Progetto Arca), via Brambilla 10 (Casa della Carità) e via Padre Carlo Salerio 51 (Cooperativa Farsi Prossimo), via Saponaro 40 (Fratelli San Francesco) sono strapieni, pochi posti restano dei 780 a disposizione, una quota assolutamente emergenziale, raggiunta per dare un ricovero ai migranti assiepati in Stazioni Centrale. Un gran numero di loro giungono in condizioni fisiche precarie e necessitano anche di assistenza medica: tra loro bambini molto piccoli con patologie respiratorie, donne prossime al parto, adulti stremati e disidratati. Dallo scorso ottobre, quando il Comune ha iniziato l’attività di accoglienza, sono state soccorse oltre 6.200 persone. Da allora, a parte la convenzione con la Prefettura, nessuna risposta è arrivata dal Governo o dal Ministero.