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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Giugno 2014
INTERVENTO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO IN VISTA DEL CONSIGLIO EUROPEO DI OGGI E DOMANI  
 
Bruxelles, 26 giugno 2014 - : “In vista del Consiglio europeo che si terrà domani e dopodomani, voglio toccare brevemente su un paio di questioni di importanza cruciale. Il Consiglio europeo discuterà le priorità strategiche dell´Unione europea per gli anni a venire. Accolgo con grande favore questa discussione, come tutte e tre le istituzioni - Stati membri, il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e la Commissione dovrebbe avere una comprensione comune delle priorità future - vale a dire sulla imperativo della crescita e dell´occupazione. Credo che il testo attualmente in discussione va nella direzione giusta - conferma l´approccio che la Commissione ha preso negli ultimi anni. Ciò di cui abbiamo bisogno è di mantenere quell´ordine del giorno, l´agenda per la crescita e l´occupazione, ma con forte implementazione e la proprietà più forte a tutti i livelli dell´Unione europea, dalle istituzioni europee verso i nostri paesi. Il problema principale che desidero menzionare è oggi un tema di grande importanza strategica e qualcosa la Commissione ha lavorato instancabilmente negli ultimi anni. Questo Venerdì firmeremo accordi di associazione con la Georgia e la Repubblica di Moldova e completare il processo di firma con l´Ucraina, ciascuno per una globale e approfondita di libero scambio Area. Io non esito a definire questi accordi storica. Storico per quei paesi, questo è il loro obiettivo storico, ma anche storica per l´Europa, ciò che questo può significare per l´intera Europa. Lo scorso novembre al termine del vertice di Vilnius molti erano veloci nel dare giudizi sul fallimento del nostro partenariato orientale. Credo che come al solito hanno sottovalutato il nostro impegno a questa politica, la determinazione dei nostri paesi partner ad andare avanti e la volontà dei cittadini di questi paesi di essere strettamente associato con l´Ue. Ecco perché questo sarà un momento molto importante sia per l´Ue e per quei paesi. Per la Georgia, la Repubblica moldova e l´Ucraina, questo sarà un riconoscimento: • dei notevoli progressi compiuti negli ultimi anni e del loro forte determinazione politica ad avvicinarsi all´Unione europea; • della loro visione condivisa su un modello economico prospero; • e del loro desiderio di vivere secondo lo spirito europeo e dei valori europei. Per l´Ue, queste firme sarà un impegno solenne per accompagnare la Georgia la Repubblica di Moldova e Ucraina ogni passo del cammino lungo la strada di trasformare i loro paesi in democrazie stabili e prospere. Gli accordi, il più ambizioso negoziato finora dall´Unione europea, mirano ad approfondire le relazioni politiche ed economiche con l´Ue e ad integrarsi gradualmente questi tre paesi nel mercato interno dell´Ue, il più grande mercato interno del mondo. Tali accordi offrono opportunità e soluzioni non già pronte, non sono certo una panacea. E il loro successo dipenderà molto su questi paesi continua volontà di attuare le riforme che li porterà più vicino al modo di vita europeo, politicamente, economicamente e culturalmente. E ´anche importante ricordare ancora una volta che tali accordi sono per qualcosa, non contro qualcuno. Noi non stiamo cercando un rapporto esclusivo con i tre partner. Crediamo nella società ed economie aperte. Come sapete, ho parlato sui 13 ° di questo mese, con il presidente Putin, ribadendo proprio a lui la mia offerta ad avviare consultazioni per il conseguimento di tali accordi. In realtà, abbiamo concordato su queste consultazioni trilaterali. Appena prima di chiamare il Presidente Putin, stavo parlando anche con il presidente Poroshenko, queste consultazioni si svolgeranno in linea di massima sui 11 ° di luglio, qui a Bruxelles a livello ministeriale. La Commissione europea sarà rappresentata dal commissario per il Commercio De Gucht. La firma degli accordi è la conseguenza logica di un percorso iniziato più di 20 anni fa, quando questi paesi sono diventati Stati indipendenti. Abbiamo lavorato su questo tema in uno spirito di cooperazione e di rispetto reciproco: • la cooperazione perché questo è il modo in cui funziona l´Unione europea con i suoi vicini e partner; • e rispetto perché questi tre paesi sono tutte le nazioni sovrane e indipendenti che hanno il diritto di fare le proprie scelte riguardanti il ​​loro futuro. Pertanto vedo l´ora di firma questo Venerdì degli accordi come una pietra miliare nella cooperazione dell´Ue con la Georgia, la Repubblica moldova e l´Ucraina. Ma all´ordine del giorno del Consiglio europeo avrà anche la reazione della Russia di questi eventi, in particolare in Ucraina. Un grande sforzo negli ultimi giorni e ore è stato messo nel sostenere 15 punti il ​​piano di pace del presidente Poroshenko. Ho parlato con lui al telefono questo Lunedi a lodare e incoraggiare i suoi sforzi ed ha trasmesso a me un quadro misto di colloqui diretti con la Russia, ma allo stesso tempo continui disordini nella parte orientale dell´Ucraina. Ieri il presidente Putin ha annunciato che avrebbe chiesto la camera alta del Parlamento di abrogare un mandato per l´invio di truppe in Ucraina. Abbiamo certamente il benvenuto a questo passo che avevamo chiesto per lungo tempo. Nella mia conversazione telefonica con lui il 13 ° che era in realtà uno dei punti di cui abbiamo parlato. Ma sono necessarie misure più concrete per de-escalation. Non agire comporterà ulteriori misure come il Consiglio europeo si è detto prima. In ogni caso abbiamo bisogno di perseguire la nostra politica di sostenere l´Ucraina. A questo proposito mi fa piacere che abbiamo implementato la nostra politica di non riconoscimento dell´annessione di Crimea con un divieto di commercio di prodotti di Crimea essendo stato recentemente adottato dal Consiglio Affari Esteri a seguito della proposta della Commissione europea. Abbiamo anche già erogato 750.000.000 € di sovvenzioni e prestiti in Ucraina e ci stiamo preparando per l´8 ª luglio una riunione del gruppo di donatori per coordinare l´assistenza internazionale. L´incontro si terrà qui a Bruxelles. Avremo bisogno di rimanere attivo e vigile per quanto riguarda il nostro vicinato orientale, in particolare dopo la firma degli accordi di associazione in cui i nostri aumenti di responsabilità e non diminuisce. Signore e Signori, Un altro molto breve punto su una questione che è completamente diverso, ma che vorrei informarvi circa. Proprio oggi, ho annunciato che, a seguito delle dimissioni del vicepresidente Rehn, commissario responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, e la nomina di Jyrki Katainen come la sua sostituzione da parte del governo Finish, ho deciso di attribuire a Jyrki Katainen le responsabilità finora eseguita da Olli Rehn. In questa occasione, voglio anche pagare il mio tributo e una parola molto sincero grazie al vicepresidente Rehn e tutti i Commissari che ora lascerà la Commissione, perché si uniranno al Parlamento europeo. Voglio ringraziarli per la loro dedizione per le loro competenze e per il modo straordinario in cui hanno svolto le loro funzioni in quanto membri della Commissione.  
   
   
UE, ECONOMIA CIRCOLARE: LA GRANDE SFIDA DELL´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 26 giugno 2014 - Entro il 2050 ci saranno 9 miliardi di persone sul nostro pianeta e si prevede che avremo bisogno del triplo delle risorse che usiamo attualmente. Al momento, l´80 % dei prodotti che usiamo viene usato una sola volta e poi buttato via. È chiaro che abbiamo bisogno di un´alternativa al modello che abbiamo adottato finora: estrai - usa - getta. Il commissario dell´Ue per l´ambiente, Janez Potocnik, dice che la soluzione è spostarsi verso un´economia circolare, nella quale non si spreca nulla e tutte le risorse sono continuamente riassorbite in un circolo virtuoso. Adattarsi a questo nuovo modello richiede indubbiamente un enorme cambiamento di mentalità e costituisce una grande sfida per i legislatori, gli istituti finanziari, i ricercatori e le aziende in particolare. L´invito del commissario a un´economia circolare che "risparmierà risorse e creerà posti di lavoro" si è sentito durante la conferenza Green Week che si è tenuta a Bruxelles questo mese. Il concetto si basa sul riutilizzo, la riparazione, il restauro o il riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti, assicurando allo stesso tempo che tutte le risorse siano gestite in modo più efficiente durante il loro ciclo vitale. Essenzialmente tutto ciò che tradizionalmente era considerato "rifiuto" può essere trasformato in una risorsa. È tutto molto logico, ma questo nuovo ordine richiede un mare di cambiamenti nei comportamenti e una forte spinta in avanti in termini di innovazione. "L´economia circolare sarà la grande sfida dell´innovazione nei prossimi decenni", ha ammesso il commissario. Ha anche ammonito: "Sopravviveranno quelli che hanno investito e sono pronti a competere in un mondo con risorse limitate". Un esempio di un´azienda che ha fatto suo il modello dell´economia circolare e sta cercando di "chiudere il ciclo" è Worn Again, nel Regno Unito. Sotto la guida di Cyndi Rhoades, l´azienda sta sviluppando una tecnologia di riciclo chimico dei tessuti e un modello di ciclo chiuso che permetterà di raccogliere i vestiti e i tessuti usati per lavorarli e trasformarli nuovamente in filo, tessuto e vestiti più e più volte. L´obiettivo è eliminare completamente gli sprechi di tessuti. Cyndi, che ha raggiunto il commissario sul palco durante la Green Week, ha concordato che le soluzioni tecnologiche innovative per il riciclo sono fondamentali per creare un flusso circolare di risorse. Ha spiegato che una delle maggiori sfide di Worn Again è separare le fibre miste di cotone e poliestere in modo che i materiali siano pronti a essere riutilizzati. Questo è praticamente impossibile senza intense attività di innovazione nei laboratori di Worn Again e dei suoi partner. "Per chiudere il ciclo, abbiamo bisogno di una soluzione tecnologica a ciclo chiuso", ha confermato Cyndi. Al contrario di Worn Again, molte Pmi in Europa sono radicate nell´attuale modello economico e avranno difficoltà a far fronte alle esigenze tecnologiche e al relativo impegno finanziario comportati dal passaggio all´economia circolare. Anche Rosa Solanes di Ueapme, un´organizzazione che rappresenta le Pmi a livello dell´Ue, ha parlato alla Green Week, ha osservato: "Le Pmi hanno bisogno di un supporto tecnologico. Possono attuare semplici cambiamenti da sole, ma quando vogliono andare oltre, non ne hanno la capacità... E le banche non tengono conto dell´efficienza delle risorse quando esaminano i progetti proposti dalle Pmi. Anche le istituzioni finanziarie devono essere preparate all´economia circolare". Rosa ha osservato poi che gli esempi di Pmi profondamente verdi che accettano il modello dell´economia circolare sono straordinari ma non rappresentano la maggior parte delle aziende europee. "Gli esempi presentati sono buoni ma sono una minoranza. La maggior parte delle Pmi non sono circolari, sono ancora lineari", ha dichiarato Rosa. A quel che sembra queste Pmi, insieme agli operatori della catena delle risorse, non avranno scelta e dovranno adattarsi. Il commissario Potocnik è stato irremovibile nell´affermare che l´economia circolare non emergerà se gli individui, le aziende e i mercati sono lasciati a loro stessi. "Abbiamo bisogno di accordi nazionali e internazionali che regolino il comportamento individuale e delle aziende." Tenendo conto di questo, ci aspettiamo che la Commissione proponga obiettivi vincolanti per le attività di riciclo e gli appalti pubblici, in un pacchetto per l´economia circolare a luglio. Per maggiori informazioni, visitare: Green Week http://www.Greenweek2014.eu/index.html    
   
   
IL VICEPRESIDENTE MAGDALENA ALVAREZ SI DIMETTE DALLA BEI  
 
Lussemburgo, 26 giugno, 2014 - Vicepresidente della Bei Magdalena Álvarez Arza ha deciso di gara sue dimissioni dal comitato di gestione della Bei. Presidente della Bei Werner Hoyer ha detto: "Prendiamo atto di questa decisione con profondo rispetto. Voglio esprimere la mia gratitudine al vicepresidente Álvarez per difendere gli interessi della Banca sopra la sua propria. Voglio anche ringraziare il Vice-presidente per i suoi successi negli ultimi quattro anni, soprattutto nel sostenere Spagna e Portogallo in momenti critici con nuovi strumenti finanziari, ma anche ad aumentare la visibilità della Banca in America Latina e Asia. Spero sinceramente che il procedimento di indagine in corso porterà ad un risultato positivo per lei. " Magdalena Álvarez Arza è stato nominato Vice-presidente della Bei nel giugno 2010 come uno dei nove membri del Comitato direttivo della Banca. Le sue attività erano di grande importanza in Spagna, che è stato il maggior beneficiario dei prestiti Bei ogni anno del suo mandato. E ´stata particolarmente attiva in aumento della quota della Bei di prestiti alle piccole e medie imprese, contribuendo così alla crescita e all´occupazione in condizioni economiche difficili. Anche in Portogallo, come risposta alla crisi finanziaria, il vicepresidente Alvarez ha agito in modo proattivo ed efficace, garantendo continuo coinvolgimento della Banca europea nel finanziamento di progetti. Era con lei come vicepresidente, che la Bei ha fornito 1,5 miliardi di euro per progetti di co-finanziamento con fondi Ue. Un altro passo importante è stato la firma della garanzia Comparto Stato che ha permesso a fornire un sostegno finanziario per l´economia portoghese, in particolare alle piccole e medie imprese. La nomina del suo successore è previsto nel prossimo futuro. Al fine di garantire la continuità, il presidente Hoyer assumerà Magdalena Álvarez Arza di responsabilità nel frattempo.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE UE APPROVA LA CARTA DEGLI AIUTI REGIONALI IN BULGARIA PER IL PERIODO 2014-2020  
 
Bruxelles, 26 giugno 2014 - La Commissione europea ha approvato la carta degli aiuti regionali della Bulgaria per la concessione di aiuti a finalità regionale per il periodo 2014-2020 sulla base della adottata nel giugno 2013 dalla Commissione, i nuovi orientamenti sugli aiuti regionali (vedi Ip/13/569 approvato). I nuovi orientamenti stabilisce le condizioni alle quali gli Stati membri possono concedere aiuti alle imprese per lo sviluppo regionale. Gli aiuti regionali destinati a promuovere la crescita economica e il rafforzamento della coesione nel mercato interno. Responsabile della politica di concorrenza, il vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia, ha dichiarato: "La nuova mappa è uno strumento prezioso per la Bulgaria di incrementare gli investimenti nel paese e per promuovere la crescita economica e la coesione nel mercato interno. Inoltre facilita l´uso strategico dei programmi di sviluppo regionale cofinanziati dai Fondi strutturali europei ". Nel bulgaro carta degli aiuti regionali per l´intero territorio del paese come area assistita ai sensi dell´articolo 107, comma 3, lettera c del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) è riportato, in modo che in zone con un tenore di vita al di sotto della media Ue o molto elevato di aiuti di Stato di disoccupazione può essere concessa. La nuova mappa sarà applicabile dal 1 ° luglio 2014 al 31 dicembre 2020. Secondo la nuova carta degli aiuti regionali, l´intensità massima dell´aiuto corrisponde a progetti di investimento delle grandi imprese del 50% dei costi complessivi di investimento in cinque regioni della Bulgaria e il 25% nel Yugozapaden. Queste tariffe si applicano fino a 50 milioni di euro per progetti con costi ammissibili. Si può essere aumentata di 10 punti percentuali per le piccole imprese e di 20 punti percentuali per le medie imprese. In cinque regioni bulgare, il Pil pro capite è inferiore al 45% della media Ue in Yugozapaden al 60% al 75% della media Ue. Secondo il Codice di aiuti a finalità regionale 2014-2020, hanno area in cui Pil pro capite è inferiore al 75% della media Ue, nella concessione di priorità aiuti regionali agli investimenti, perché lo scopo primario di aiuti a finalità regionale è quello di promuovere lo sviluppo delle zone svantaggiate in Europa . Rispetto all´ultima carta degli aiuti regionali, l´intensità degli aiuti sono totale è rimasta la stessa (50%). Solo nel Yugozapaden l´intensità massima dell´aiuto è scesa al 25%, in quanto secondo le nuove linee guida, in particolare le zone più svantaggiate in Europa dovrebbero essere incoraggiati. La popolazione è rimasta la stessa.  
   
   
IL MONTENEGRO ADERISCE COSME, PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO DELL´UNIONE EUROPEA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Bruxelles, 26 giugno 2014 - Il Montenegro è il primo paese candidato ad aderire competitività delle imprese e piccole e medie programma Enterprises (Cosme), in base al quale la Commissione europea promuove l´imprenditorialità e la cultura imprenditoriale, migliora l´accesso ai finanziamenti per le Pmi e accesso ai mercati dell´Ue, aumenta la competitività delle imprese, in particolare piccole e medie imprese (Pmi). Ieri, vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e il signor Vladimir Kavarić, Ministro dell´Economia del Montenegro, hanno firmato un accordo di formalizzare l´ingresso del Montenegro nella competitività delle imprese e piccole e medie imprese del Programma. La prosecuzione della partecipazione del Montenegro in rete Enterprise Europe Network (finanziato nell´ambito Cosme) con i 28 Stati membri dell´Unione europea è positivo per il Montenegro in quanto consente al paese di continuare a trarre il massimo vantaggio di migliori pratiche in materia di imprenditorialità, politica delle Pmi, la competitività e l´innovazione nel Ue. La spina dorsale dell´economia montenegrina è costituito dalla grande e in espansione il settore delle piccole imprese. Le basi sullo sviluppo di un quadro normativo favorevole per le Pmi è stato quasi completato attraverso la partecipazione del Montenegro in Small Business Act europeo, che ha portato all´apertura del capitolo 20 imprese e la politica industriale nel processo di adesione nel dicembre 2013.  
   
   
ASSEGNAZIONE DEL PREMIO DELL´INVENTORE EUROPEO 2014  
 
Bruxelles, 26 giugno 2014 - Inventori provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti si sono aggiudicati il Premio dell´inventore europeo 2014 la scorsa settimana a Berlino. La cerimonia - soprannominata "Oscar dell´innovazione e della tecnologia" - ha visto l´assegnazione del premio alla carriera ad Artur Fischer, il re degli inventori tedesco, per le sue oltre 1 100 domande di brevetti e modelli di utilità. Fischer è uno degli inventori più prolifici di tutti i tempi. La sua invenzione omonima, la "spina Fischer", ha rivoluzionato il settore delle costruzioni nel 1958 ed è stata utilizzata miliardi di volte in tutto il mondo da allora. È anche il creatore del primo flash sincronizzato per le macchine fotografiche e delle costruzioni giocattolo Fishertechnik. Altri cinque finalisti, su 300 proposte iniziali, si sono aggiudicati premi per le loro notevoli invenzioni nel campo dell´ingegneria ambientale, meccanica, biotecnologie mediche, prodotti farmaceutici e digitalizzazione. Un nuovo farmaco per la Tb, un test del Dna rapido, un depuratore d´acqua a basso consumo energetico, il codice Qr e la stampa 3D, sono tutte invenzioni premiate a Berlino che contribuiscono al nostro progresso sociale ed economico. Un farmaco efficace per la Tb - Koen Andries del Belgio e Jérôme Guillemont della Francia, vincitori nella categoria "industria", hanno sviluppato il primo nuovo farmaco efficace contro la tubercolosi (Tb) da 40 anni. Il loro farmaco riduce significativamente i tempi di trattamento per la tubercolosi e raggiunge una completa guarigione entro un periodo di tempo ragionevole. Il lavoro di Andries e Guillemont avrà un impatto globale - la Tb è seconda solo all´Hiv/aids come causa letale di un singolo agente infettivo. Nel 2012, si sono ammalate di tubercolosi 8,6 milioni di persone e 1,3 milioni sono decedute a causa della malattia. Depuratore d´acqua a basso consumo energetico - I chimici danesi Peter Holme Jensen, Claus Hélix-nielsen e Danielle Keller sono stati premiati nella categoria delle Pmi per la loro membrana purificante rivestita con aquaporins, che purifica l´acqua senza consumare grandi quantità di energia. Questa potrebbe rivelarsi un´invenzione capace di cambiare la vita di 1,5 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso all´acqua potabile. Il test del Dna rapido - Christofer Toumazou ha inventato il test del Dna rapido, in grado di decifrare il patrimonio genetico degli individui in pochi minuti, senza la necessità di un laboratorio. Si tratta di una pietra miliare nel settore sanitario che è stata premiata nella categoria "ricerca". Il chip creato da Toumazou può essere inserito in una chiavetta Usb, fornendo risultati visualizzabili direttamente su un computer. La chiavetta permette di rilevare una predisposizione per le malattie ereditarie e di determinare se un paziente è in grado di assimilare farmaci specifici. Stampa 3D - Charles W. Hull degli Stati Uniti è l´inventore della stampa 3D, una tecnologia che ha innescato una rivoluzione nella produzione industriale e viene usata ovunque dal settore automobilistico alla tecnologia medica. Benché esistano una moltitudine di diverse procedure per la stampa 3D, sono tutte basate sull´invenzione originale di Hull, che risale al 1983. Hull è stato premiato nella categoria "paesi non europei". Il codice Qr - Masahiro Hara, Takayuki Nagaya e la loro squadra sono gli inventori dell´ormai diffuso codice Qr (Quick Response). Si può avere familiarità con il codice perché appare su manifesti e annunci, ma è anche usato in una vasta gamma di altri settori, dalla gestione delle scorte nelle fabbriche al monitoraggio dei campioni biologici. Forse l´invenzione più immediatamente riconoscibile tra quelle premiate a Berlino, non sorprende che il codice Qr abbia ricevuto il premio "Popular Prize" votato dal pubblico. Per maggiori informazioni, visitare: Ufficio europeo dei brevetti http://www.Epo.org/    
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA COMMISSARIO HAHN: EUREGIO E MACROREGIONE - SEGUE FOTO  
 
Bolzano, 26 giugno 2014 - Il ruolo dell’Alto Adige e dell’Euregio in una macroregione alpina e l´ulteriore valorizzazione del Comitato delle Regioni Ue sono stati tra i temi del colloquio che il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha avuto il 25 giugno a Bruxelles con il commissario Ue Johannes Hahn, competente per le politiche regionali. Nella sua prima volta a Bruxelles in qualità di nuovo componente del Comitato delle Regioni, il presidente Arno Kompatscher ha partecipato ai lavori dell´assemblea plenaria, ha avuto una prima presa di contatto con la delegazioni italiana e i colleghi austriaci ma soprattutto ha approfittato della trasferta nella capitale Ue per incontrare anche il commissario europeo alle politiche regionali Johannes Hahn. Kompatscher e Hahn hanno discusso del ruolo del Comitato delle Regioni nell´Ue e delle possibili strategie per valorizzare ulteriormente questo organismo di rappresentanza regionale. "Da parte nostra l´obiettivo è quello di portare avanti in sede europea anche attraverso il Comitato le questioni e i temi specifici che riguardano l´Alto Adige", ha aggiunto Kompatscher. Il Presidente della Provincia ha poi approfondito con il commissario Ue la collaborazione transfrontaliera in corso attraverso il Gect dell´Euregio, in particolare in relazione al progetto di macroregione alpina: "Dobbiamo sviluppare una strategia per rappresentare gli interessi delle regioni montane, un´area vasta in cui vivono 70 milioni di persone, e in cui l´Euregio potrebbe giocare un ruolo di primo piano dettando temi specifici", ha aggiunto Kompatscher. In tal senso nel colloquio si è parlato anche delle forme di collaborazione possibili con il commissario Hahn a sostegno del progetto. "Abbiamo approfondito alcuni punti che riporterò venerdì 27 a Trento alla Conferenza con i colleghi presidenti di Arge Alp e dei territori interessati alla macroregione alpina", ha concluso Kompatscher.  
   
   
AOSTA, STRATEGIA ALPINA: VENERDÌ L’APPROVAZIONE DI UN NUOVO DOCUMENTO  
 
Aosta, 26 giugno 2014 - La Presidenza della Regione comunica che, venerdì 27 giugno 2014, si terrà a Trento la riunione dei Presidenti della Macroregione alpina. Alla conferenza delle Regioni alpine il Presidente della Regione Augusto Rollandin sarà presente per il tramite della videoconferenza, a partire dalle 10.30. Nel corso dell’incontro sarà approvata, così come avvenuto negli incontri di Bad Ragaz e Innsbruck, una risoluzione che, a seguito del lavoro fin qui svolto per elaborare un piano d’azione per l’area alpina, ribadisce una serie di elementi fondanti, quali le priorità comuni di sviluppo e la futura governance della Strategia. «Nello spirito dell’incontro, così come del documento che andremo ad approvare – spiega il Presidente della Regione Rollandin – vi è la volontà da parte delle Regioni di continuare ad essere protagoniste del processo che portare all’elaborazione e alla gestione operativa di una strategia volta a promuovere in modo equilibrato le interrelazioni tra le aree di montagna e le aree prealpine metropolitane, in uno spirito di solidarietà e di scambio per promuovere la coesione sociale e economica dei territori coinvolti». A partire dal mese prossimo mese, la Commissione europea, gli Stati e le Regioni alpine coinvolgeranno i territori in una azione di consultazione sui rispettivi siti internet ufficiali, per permettere ai cittadini di contribuire direttamente alla stesura finale del documento programmatico, segnalando alla Commissione le principali priorità di cui la futura strategia dovrà tenere conto per promuovere lo sviluppo dell’area alpina.  
   
   
MARONI: OGGI HO VISTO I SINDACI PER LA LEGGE DELRIO  
 
Milano, 26 giugno 2014 - "Ho avuto altro da fare. Oggi ho incontrato i sindaci delle città capoluogo della Lombardia, per vedere come dare attuazione alla confusa norma, che, da un lato, prevede l´abolizione delle Province e, dall´altro, le mantiene: quali competenze avranno e cosa succederà nel frattempo. È una questione molto complicata e mi sono occupato di questo". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, arrivando a Palazzo Cusani per il convegno ´Expo, un´opportunità per uno Smart sport olimpico´, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni rilasciate dal calciatore Mario Balotelli.  
   
   
PROGETTI EUROPEI A TORINO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR -FSE 07-13 DISCUSSI ANCHE GLI OBIETTIVI DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 : CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE, LAVORO E FORMAZIONE  
 
Torino, 26 giugno 2014 - Ventottomila progetti, 500 mila persone raggiunte, 88mila imprese coinvolte, oltre 2mila imprese nate attraverso gli sportelli provinciali: sono solo alcuni dei numeri presentati a Torino, in occasione del Comitato di sorveglianza del Por-fse 2007-2013 che si è svolto presso il Borgo Medievale. Hanno presieduto ai lavori i neo assessori regionali all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianna Pentenero, e alle Pari opportunità, Monica Cerutti, insieme al Direttore regionale Paola Casagrande e ai rappresentanti della Commissione europea, del Ministero del Lavoro e Politiche sociali e del Ministero dell´Economia e Finanze. L´incontro è stato l´occasione per fare il punto sia sulla programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, sia per illustrare gli obiettivi e le priorità della Regione Piemonte sulla nuova programmazione 2014-2020. A questo proposito l´assessore Gianna Pentenero ha sottolineato "come il Piemonte da sempre si distingue per il grande impegno e la particolare attenzione nei confronti della programmazione dei fondi europei, grazie anche ad un ottimo rapporto con le autorità a livello europeo e ministeriale. Il ringraziamento del lavoro svolto va senz´altro riconosciuto a Claudia Porchietto che mi ha preceduto in questo ruolo e allo stesso modo anche alle Province. Siamo in un momento delicato con la chiusura della programmazione 2007-2013 e il contestuale avvio del nuovo Por Fse per il periodo 2014-2020, con una tabella di marcia dai tempi davvero stretti. E´ chiaro che laddove possibile, e soprattutto dove ha un senso farlo, cercheremo di intervenire per fare in modo che gli interventi rispondano al meglio alle emergenze del territorio. Un risultato che potremmo ottenere attraverso il supporto di tutto il sistema socioeconomico e istituzionale, che saprà aiutarci ad orientare e calibrare al meglio ogni misura". Monica Cerutti ha evidenziato come "in Europa l´Italia risulta il paese che meno investe sull´occupazione femminile, pertanto è necessario incidere in modo più concreto su valori fondamentali per la crescita economica della nostra Regione. Tenendo presente che la parità di genere a livello di tasso di occupazione implica un aumento del Pil del 13 % nell´ Eurozona e del 22% in Italia secondo Golman Sachs. Abbiamo pertanto il dovere di inserire azioni molto specifiche legate al lavoro femminile, accanto ad interventi di conciliazione più flessibili, e proseguendo le misure per incentivare i congedi parentali dei padri, che aiutano le mamme a riprendere l´attività lavorativa". Nel corso del Comitato è stato approvato il Rapporto di esecuzione 2013, dal quale emerge che il Piemonte si conferma tra le Regioni più virtuose, avendo impegnato il 100% delle risorse, a fronte di una media nazionale del 63,11%, ed avendo raggiunto secondo i dati più recenti, l´83% dei pagamenti. E´ stato illustrato anche il progetto straordinario Garanzia Giovani con il quale la Regione Piemonte ha "precorso" il programma nazionale. Garanzia Giovani nasce da un invito dell´Unione Europea ad assicurare ai giovani 15-29 anni, entro un periodo di 4 mesi dalla disoccupazione o dall´uscita dal sistema di istruzione formale, l´accesso a un´offerta lavorativa valida, il proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio o altre misure di formazione. L´attuazione del progetto ha permesso alla Regione di confrontarsi anticipatamente con i temi del Programma operativo nazionale per l´occupazione giovanile, ed ha posto le basi per una rilettura complessiva di tutte le politiche del lavoro regionali.  
   
   
FVG, PATTO STABILITÀ: SERRACCHIANI INCONTRA SOTTOSEGRETARIO BRESSA  
 
Trieste, 26 giugno 2014 - Patto di stabilità e modifica del Titolo V della Costituzione con riferimento alla Regioni a Statuto speciale. Sono questi i temi che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha affrontato ieri a Roma in un incontro con il sottosegretario per gli Affari regionali e le Autonomie, Gianclaudio Bressa. "L´incontro - ha riferito la presidente - ci ha permesso di approfondire il lavoro che stanno svolgendo i tavoli tecnici sul Patto di stabilità, che sono arrivati a buon punto per quanto riguarda il 2015, con una proposta che riguarderà tutte le Regioni". "Ho inoltre sollecitato - ha aggiunto Serracchiani - una decisione in merito alla chiusura del Patto di stabilità per il 2014, sottolineando i problemi che stiamo scontando a causa della mancanza di adeguati spazi finanziari e la necessità, quindi, di ampliarli già a partire da quest´anno". "Ho registrato - ha detto ancora la presidente - un´apertura da parte del sottosegretario, sia pure cauta, per quanto riguarda il Patto di stabilità 2014 assieme alla convinzioni che si possano trovare soluzioni migliorative già a partire dal prossimo anno, rispetto alla difficile situazione che stanno vivendo i Comuni e le Regioni, tenendo naturalmente conto che la decisione ultima dovrà essere presa dal ministero dell´Economia e delle Finanze". L´incontro a Roma con il sottosegretario Bressa ha permesso anche di fare il punto sugli emendamenti di modifica del Titolo V della Costituzione. "Abbiamo convenuto - ha riferito la presidente - che il testo base messo a punto dal Governo è adeguato, con la conferma che le modifiche elaborate in sede di Conferenza delle Regioni dai governatori per salvaguardare le Specialità, sono state presentate in Senato sotto forma di emendamento che vede come primo firmatario il senatore Karl Zeller".  
   
   
FONDI EUROPEI, OGGI E DOMANI AL VIA A SAVONA RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
 Genova, 26 Giugno 2014. Si riunirà presso il Polo Accademico di Savona, giovedì 26 e venerdì 27 giugno, il comitato di sorveglianza del programma operativo regionale Fse 2007-2013, presieduto dall´assessore al bilancio e alla formazione Sergio Rossetti e dall´assessore alle politiche del lavoro Enrico Vesco, con la partecipazione della Commissione europea e del Ministero del Lavoro e dei rappresentanti del mondo economico e sindacale regionale impegnati nell´utilizzo del fondo. Una due giorni per fare il punto sull´attuazione del programma operativo regionale e sull´utilizzo dei fondi. Ad oggi sono stati impegnati 367.500 milioni di euro e 265.000 già accertati come certificabili. Inoltre si discuterà della nuova programmazione europea 2014-2020 alla luce della crisi economica nazionale e internazionale e dell´andamento negativo del mercato del lavoro nel 2013, quando il tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni) è aumentato di 20 punti percentuali. Per contrastare il fenomeno della disoccupazione e creare nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, sono stati sviluppati i tirocini e i contratti di apprendistato, il progetto "La Giusta Via" sull´orientamento e azioni di contrasto all´abbandono scolastico. E moduli di rafforzamento nell´ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale e progetti per favorire l´occupazione giovanile nei settori dell´economia del mare e della green economy.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANE E LEGGE DELRIO, UN VOLUME COMPRENSIVO DI UN COMMENTO ORGANICO, COMMA PER COMMA, DELLA NUOVA DISCIPLINA DEGLI ENTI LOCALI  
 
Firenze, 26 giugno 2014 - Come noto la legge Delrio del 7 aprile 2014, n. 56, introduce nel sistema delle autonomie novità fondamentali: istituisce effettivamente le Città metropolitane; cambia profondamente l´organizzazione, il funzionamento e le competenze delle Province; guida e sostiene i processi di unione e fusione dei Comuni. Maggioli Editore ha editato il libro di Luciano Vandelli ´Città metropolitane, Province, Unioni e Fusioni di Comuni´, con presentazione di Graziano Delrio, che comprende un commento organico, comma per comma, della Legge Delrio (L. 7 aprile 2014, n. 56), il testo annotato con la normativa citata; normativa, prassi e giurisprudenza di riferimento. Luciano Vandelli, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l´Università di Bologna, ha scritto questo volume con la collaborazione di Pietro Barrera, Tiziano Tessaro, Claudia Tubertini. La legge 56/2014 segna uno spartiacque nella tradizione dei governi locali, differenziando sensibilmente la disciplina dei territori metropolitani da quella delle altre parti del Paese: - afferma per gli enti di area vasta una legittimazione di secondo grado, con un governo composto da sindaci e consiglieri comunali; - ridisegna l´assetto degli organi di questi enti, sopprimendo la giunta e prevedendo, oltre al consiglio, una seconda assemblea, formata dai sindaci del territorio; - riconosce un´autonomia statutaria di inedita ampiezza, consentendo a ciascuna realtà di adottare specifiche opzioni nel definire sia la propria forma di governo sia l´articolazione del proprio territorio. Il volume, curato da un attento esperto del settore come Luciano Vandelli, conduce gli operatori degli Enti locali alla corretta attuazione delle nuove disposizioni, presentando tre pratici punti di forza: 1) il commento alla legge Delrio, comma per comma, una ricostruzione organica del nuovo sistema per affrontare con concretezza le specifiche questioni; 2) il testo della L. N. 56/2014 annotato con la normativa citata, in modo da presentare un riscontro immediato; 3) una sezione di documenti, con legislazione, prassi e giurisprudenza più significativa di riferimento. Ecco l´indice del volume. Presentazione, di Graziano Delrio. - Premessa - Una svolta per il sistema delle autonomie, di Luciano Vandelli - Introduzione - Il travagliato cammino delle riforme territoriali, di Luciano Vandelli. 1. Dalla legge 142 del 1990 alle recenti manovre. 2. La sentenza della Corte costituzionale n. 220 del 2013. 3. Il percorso della legge n. 56. 4. I contenuti e la struttura della legge n. 56. 5. Le finalità. 6. Le prospettive di riforma costituzionale: il disegno di legge del Governo del 12 marzo 2014 e il superamento del bicameralismo paritario. Parte I Commento Comma Per Comma Alla Legge Delrio - - Legge 7 Aprile 2014, N. 56 - Disposizioni Sulle Città Metropolitane, Sulle Province, Sulle Unioni E Fusioni Di Comuni - Comma 1. Oggetto della legge - Comma 2. Città metropolitane: definizione. 1. I precedenti: dalla legge 142 del 1990 alla legge 56 del 2014. 2. Il quadro europeo. 3. Natura delle città metropolitane, enti territoriali di area vasta. 4. Finalità istituzionali generali delle città metropolitane. - Comma 3. Province: definizione. 1. I precedenti: le oscillazioni della provincia dalla Costituzione alle manovre economiche 2011-2012. 2. Natura delle Province. 3. Le province montane e confinanti con Paesi stranieri. - Comma 4. Unioni: definizione. 1. I precedenti: le unioni di comuni dal 1990 alla legge del 2014. 2. Natura e ordinamento delle unioni (art. 32 Tuel). 3. La disciplina dei comuni capofila. - Comma 5. Città metropolitane . 1. Criteri di individuazione delle città metropolitane. 2. L´individuazione delle città metropolitane. 3. Le città metropolitane nelle regioni a statuto speciale. 4. Competenze statali e competenze regionali. - Comma 6. Delimitazione del territorio della città metropolitana. 1. Un lungo dibattito. 2. La coincidenza del territorio metropolitano con quello provinciale e le possibili deroghe. - Comma 7. Organi della città metropolitana. - Commi 8-9. Attribuzioni degli organi metropolitani. 1. Attribuzioni del sindaco metropolitano. 2. Attribuzioni del consiglio metropolitano. 3. Attribuzioni della conferenza metropolitana. - Commi 10-11. I contenuti dello statuto. 1. Le norme fondamentali dell´organizzazione dell´ente e le attribuzioni degli organi. 2. Modalità e strumenti di coordinamento. 3. Rapporti con comuni e unioni. Zone omogenee. Accordi. - Commi 12-18. Istituzione delle città metropolitane: prima applicazione. - Commi 19-21. Sindaco e consiglio metropolitano. - Comma 22. Ipotesi di elezione diretta. 1. Introduzione della elezione diretta e suddivisione del comune capoluogo. 2. Il regime speciale per le città metropolitane superiori a tre milioni di abitanti. - Comma 23. Ineleggibilità e incompatibilità - Comma 24. Gratuità degli incarichi - Commi 25-26. Elezione indiretta del consiglio metropolitano - Commi 27-28. La rappresentanza di genere. 1. Premessa. 2. Il carattere precettivo dell´art. 51 della Costituzione. 3. La giurisprudenza costituzionale. 4. La parità di genere nella legislazione. 5. Le regole poste dalla legge 56. - Commi 29-38. Modalità di elezione 1. L´introduzione del voto ponderato e le dinamiche decisionali. 2. Il meccanismo elettorale. 3. Le due fasi della ponderazione. - Comma 39. Durata della carica di consigliere metropolitano - Commi 40-41. Vicesindaco metropolitano e consiglieri delegati - Commi 42-43. Conferenza metropolitana - Comma 44. Funzioni della città metropolitana 1. Ruolo complessivo della città metropolitana. 2. Funzioni fondamentali. - Commi 45-46. Funzioni dello Stato e delle regioni - Commi 47-48. Personale e risorse delle città metropolitane 1. Quali risorse (anzitutto professionali) per le città metropolitane? 2. Management metropolitano e dirigenza: una sfida cruciale. 3. Novazione contrattuale, mobilità, relazioni sindacali. 4. Le difficoltà di avvio: un´ipotesi di lavoro. 5. Verso il primo bilancio metropolitano. - Comma 49. Expo 2015 - Comma 50. Applicazione del Tuel - Comma 51. Province: in attesa di riforma costituzionale - Commi 52-53. Province e ordinamento regionale 1. Le funzioni regionali. 2. Il riconoscimento da parte delle regioni delle peculiarità delle province montane e di confine. 3. Le situazioni della Valle d´Aosta e delle province di Trento e di Bolzano. - Commi 54-56. Organi delle province - Comma 57. Zone omogenee nelle province montane - Commi 58-65. Elezione del presidente della provincia - Comma 66. Vicepresidente e consiglieri delegati - Commi 67-78. Elezione del consiglio provinciale - Commi 79-83. Prima costituzione degli organi provinciali - Comma 84. Gratuità degli incarichi - Commi 85-86. Riordino delle funzioni delle province 1. Funzioni fondamentali delle province. 2. Le funzioni fondamentali delle province montane e di confine. - Comma 87. Esercizio delle funzioni fondamentali. 1. Funzioni fondamentali: individuazione e disciplina. 2. Disciplina delle funzioni fondamentali e autonomia regolamentare degli enti locali. - Comma 88. Gare, appalti e concorsi su scala provinciale - Comma 89. Attribuzione alle province di altre funzioni - Comma 90. Soppressione di enti e agenzie - Commi 91-96. Riordino delle funzioni, personale e beni. 1. Funzioni e risorse: la giusta attenzione alle tappe del percorso. 2. Relazioni sindacali e garanzie per i dipendenti delle province. 3. Altre disposizioni riguardanti le risorse umane. 4. Risorse finanziarie, e altri problemi. - Comma 97. Delega su funzioni, finanza, patrimonio - Commi 98-100. Commissari e sub-commissari - Commi 101-103. Città metropolitana di Roma capitale 1. Roma capitale e Roma metropolitana: Giano bifronte? 2. La sfida lanciata allo statuto metropolitano. - Commi 104-106. Unioni e loro organi. 1. Il quadro attuale delle unioni e prospettive aperte dalla riforma. 2. La potestà legislativa in relazione all´ordinamento delle forme associative. 3. Il nuovo assetto ordinamentale delle unioni. 4. Di nuovo, l´art. 32 del Testo Unico. 5. I segretari nelle unioni (e per le unioni). 6. La potestà statutaria, tra legge dello Stato e legge regionale. - Comma 107. Disposizioni su unioni e convenzioni - Commi 108-109. Amministratori: gratuità delle cariche e status - Comma 110. Unioni: anticorruzione, trasparenza, controlli interni 1. Lotta alla corruzione e trasparenza totale: si può semplificare. 2. Qualche altra semplificazione. - Commi 111-113. Polizia municipale - Protezione civile - Comma 114. Personale delle unioni - Comma 115. Unioni inferiori a 5.000 abitanti - Comma 116. 1. Oltre l´esercizio associato delle funzioni: la fusione. 2. L´esperienza delle fusioni. 3. I rapporti tra comune e comunità preesistenti nella nuova disciplin. - Comma 117. Fusione e statuto - Comma 118. Fusione di comuni inferiori a 5.000 abitanti - Comma 119. Margini di indebitamento dei comuni risultanti da fusione - Comma 120. Commissario e comitato consultivo - Comma 121. Obblighi di esercizio associato - Comma 122. Proroga di incarichi dei consiglieri di comuni estinti - Comma 123. Fusioni e risorse umane - Commi 124-129. Fusioni: modalità ed effetti - Comma 130. Incorporazione di comuni - Commi 131-134. Incentivi per unioni e fusioni - Commi 135-136. Dimensione dei consigli e delle giunte comunali - Comma 137. Parità di genere nelle giunte comunali - Commi 138-139. Nuove norme in materia di ineleggibilità e incompatibilità - Commi 140-141. Comune di Campione d´Italia - Commi 142-143. Interventi sulle leggi 182/1991 e 228/2012 - Commi 144-145. Adempimenti da parte delle regioni - Comma 146. Patto di stabilità - Commi 147-148. Amministrazioni periferiche - Comma 149. Programmi di attività - Comma 150. Senza maggiori oneri 1. Riduzione dei costi della politica. Parte Ii Legge 7 Aprile 2014, N. 56 (Testo Con Riferimenti Normativi) . Parte Iii Documenti. A) Decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale (c.D. Spending review, art. 19) . B) Camera dei Deputati, Comitato per la legislazione - Parere 1° aprile 2014 - D.d.l. Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. C) Ministero dell´interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Circolare 4 aprile 2014, n. 4019 - Composizione numerica dei consigli comunali. Legge 56/2014, art. 1, comma 135. D) Ministero dell´interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Circolare 12 aprile 2014, n. 5883 - Durata del mandato degli amministratori provinciali. Legge 56/2014, art. 1, comma 82. E) Ministero dell´interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Circolare 18 aprile 2014, n. 6306 - Durata dei mandati elettorali e poteri degli organi. Autenticazione delle firme per la presentazione delle liste elettorali. F) Ministero dell´interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Circolare 24 aprile 2014, n. 6508 - Invarianza di spesa e rideterminazione degli oneri collegati allo status degli amministratori locali (legge n. 56/2014, art. 1, commi 135-136); mandati del sindaco nei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti (art. 1, comma 138); rappresentanza di genere (art. 1, comma 137); composizione delle giunte (art. 1, comma 135). G) Anci - Nota di lettura A.s. N. 1212-A 27 marzo 2014, Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. H) Upi - Nota di prima lettura 4 aprile 2014 delle Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. I) Corte dei conti, Sezione delle autonomie - Audizione 6 novembre 2013 sul d.D.l. Città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni, A.c. 1542. J) Legge Regione siciliana 27 marzo 2013, n. 7 - Norme transitorie per l´istituzione dei liberi Consorzi comunali. K) Legge Regione siciliana 24 marzo 2014, n. 8 - Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane. L) Legge Regione Friuli-venezia Giulia 14 febbraio 2014, n. 2 - Disciplina delle elezioni provinciali e modifica all´art. 4 della l.R. 3/2012 concernente le centrali di committenza.  
   
   
TORINO: NELL’ULTIMO CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVATO UN DOCUMENTO SULLE FUNZIONI E COMPETENZE DELLA NUOVA CITTA’ METROPOLITANA  
 
Torino, 26 giugno 2014 - Con le sedute mattutina e pomeridiana il Consiglio Provinciale di Torino ha concluso oggi la sua attività di organo elettivo, abolito dalla Legge 56 del 7 aprile 2014. Come ultimo atto, il Consiglio ha approvato con 28 voti favorevoli, due contrari e un astenuto un ampio documento di indirizzo sulle funzioni della futura Città Metropolitana, che è stato pubblicato nel portale Internet della Provincia alla pagina http://www.Provincia.torino.gov.it/speciali/2014/
provto_citta_metropolitana/
dwd/funzioni_prov_cittametro_rev15.doc
 Il documento, scaturito da un ampio confronto nelle Commissioni competenti – la Iv e la V - e nella conferenza dei capigruppo, riassume la filosofia della Legge 56, le nuove competenze della Città Metropolitana e indica alcune linee interpretative della nuova normativa, ridadendo il dissenso espresso a suo tempo dall’Unione Province Italiane sull’elezione di secondo grado dei nuovi Consigli Provinciali e dei Consigli Metropolitani. Il testo approvato stamani dal’aula di piazza Castello ribadisce che la Città Metropolitana erediterà molte delle funzioni che sono state proprie della Provincia, aggiungendone altre e divenendo di fatto un Ente per il governo integrato della conurbazione, sia dal punto di vista della pianificazione strategica che dal punto di vista della regolazione dei servizi pubblici, delle reti e delle infrastrutture strategiche locali. Almeno quattro funzioni fondamentali su sei (strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, pianificazione strategica triennale, pianificazione territoriale generale, promozione e coordinamento dello sviluppo economico) non saranno meramente amministrative, ma veri e propri ambiti di materia. Un esempio tra i più significativi è il tema delle infrastrutture strategiche della Città Metropolitana: secondo il documento approvato dal Consiglio Provinciale uscente sarà necessario che il nuovo Ente ribadisca la valenza strategica dei grandi progetti infrastrutturali che la Provincia ha avviato negli scorsi mandati. Il Consiglio Metropolitano sarà quindi chiamato a compiere una valutazione di priorità sulla realizzazione di tali opere nell’ambito delle funzioni di pianificazione strategica e generale del territorio, anche al fine di reperire le necessarie e ingenti risorse finanziarie.
 
   
   
REGIONE TOSCANA: ECCO FATTO!, NUOVI SPORTELLI E SERVIZI. PARTECIPANO 63 COMUNI E 2 ASSOCIAZIONI  
 
Firenze, 26 giugno 2014 - Ecco fatto!: è stato firmato ieri a Firenze il nuovo protocollo d´intesa fra Regione Toscana, Anci e Uncem, che consolida e amplia ulteriormente la rete di sportelli e servizi per le zone montane e disagiate. Le firme sono quelle di Gianni Salvadori, assessore all´agricoltura e foreste con delega anche alla montagna, per la Regione, Oreste Giurlani per Uncem e Alessandro Pesci per l´Anci. Nata nel 2012 con l´apertura da parte di Uncem dei primi 10 punti Ecco Fatto! l´esperienza è cresciuta e si è arricchita, e con la collaborazione di Anci e Regione Toscana sancita nel 2013 grazie ad un primo protocollo d´intesa, ha registrato un notevole allargamento del raggio d´azione fino a raggiungere 35 comuni e ad offrire una gamma sempre più ampia di servizi. Ora entrano a far parte di Ecco fatto! le associazioni Aima Firenze e Lucignolo di Pescia, e i Comuni di Roccalbegna, Semproniano, Reggello, Montignoso, Piazza al Serchio, Coreglia Antelminelli e Radicofani. Crescono anche gli sportelli. Nel 2014 altri 21 sportelli si aggiungono a quelli già operanti, compresi quelli delle Botteghe della Salute, attivati all´isola d´Elba, che offrono anche servizi socio-sanitari in aggiunta ai presidi "tradizionali" di Ecco Fatto! per un totale di 56 punti attivi sul complesso del territorio regionale Complessivamente, grazie ai progetti di servizio civile regionale, gli sportelli diventano una 70ina, con almeno 130 giovani del servizio civile regionale impegnati nell´erogazione dei servizi. Una 40ina sono i giovani coinvolti con il nuovo protocollo. Il nuovo protocollo riafferma la collaborazione attivata nel 2013, con la precedente intesa, tra la Regione Toscana e le associazioni degli enti locali e ne ribadisce gli scopi: "contribuire al mantenimento e all´incremento dei servizi di prossimità a partire, in particolare, da quei comuni nei quali sono stati chiusi gli uffici postali e, più in generale, in tutti quei territori interessati da rischi di marginalità economica e sociale." Ed ecco le priorità sancite dal nuovo protocollo: -servizi per la salute e il sociale, con particolare attenzione al supporto alla medicina di iniziativa, al supporto a servizi di sorveglianza della popolazione più debole, ai servizi collegati alla carta sanitaria elettronica e all´integrazione con i servizi erogati nelle Botteghe della Salute. -servizi per la mobilità. In questo contesto, ad esempio, si potranno offrire informazioni sulla mobilità (orari treni, bus etc.) e ottenere il tagliando Isee per le tariffe scontate, o accompagnamento di soggetti deboli a presidi di interesse qualora manchino servizi alternativi. -servizi di prossimità e diritti di cittadinanza. In questo caso i servizi da offrire sono quelli che sono stati o che sono in via di smantellamento, con particolare attenzione a quelli già erogati dagli sportelli postali. -politiche giovanili. I punti Ecco Fatto! Favoriranno l´accesso alle informazioni del progetto Giovanisì dove non sono presenti i punti dedicati del progetto stesso e in generale tutto quanto riguarda le politiche verso i giovani. -servizi on-line. Saranno messi a disposizione i servizi offerti dai comuni nell´ambito dei villaggi digitali. Per coordinare le iniziative e migliorare l´efficienza è istituita una "Cabina di Regia" presso la presidenza della Regione Toscana. Il nuovo protocollo avrà validità di due anni dalla data di sottoscrizione.  
   
   
ROMA, PARTITO CAMPER “DILLO AL SINDACO”, PRIMA TAPPA ESQUILINO POI MARINO VISITA II, III E IV MUNICIPIO.  
 
Roma, 26 giugno 2014 - Ieri mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino in via Guglielmo Pepe all’Esquilino, ha partecipato al primo appuntamento del tour del camper “Lo dico al sindaco”. Da ieri, e ogni mercoledì l’Urc, l’ufficio dei rapporti con i cittadini, insieme agli operatori dello 060606 e agli Urp municipali insieme ai presidenti dei municipi saranno sul territorio per raccogliere le segnalazioni e le idee per promuovere iniziative per migliorare la città. Queste le prossime tappe del tour di ascolto dei cittadini: mercoledì 2 luglio il sindaco sarà nel Ii municipio con il presidente Giuseppe Gerace, mercoledì 9 luglio sarà la volta del Iii municipio con il presidente Paolo Marchionne, mercoledì 16 luglio Marino sarà al Iv municipio con il presidente Emiliano Sciascia L´ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini (Urc) è attivo dal settembre 2013. Accoglie le persone, le idee e le proposte di chi intende rivolgersi direttamente al Sindaco. L´urc fornisce una risposta, telefonica, per posta ordinaria o elettronica, a chiunque presenti una richiesta o esponga un problema sul quale l´Amministrazione capitolina è direttamente competente, o una questione di carattere generale che riguardi la vita in città. L´urc si trova in Piazza del Campidoglio e osserva i seguenti orari di apertura al pubblico: lunedì, mercoledì, venerdì: 9.00 - 13.00 martedì e giovedì: 9.00 - 13.00 e 14.00 - 16.00 Contatti telefonici: 06 67104876 - 4877 Whatsapp: 366.5828930  
   
   
AUR; PROGETTO "A SCUOLA D´IMPRESA", IN UMBRIA DAL 29 GIUGNO AL 4 LUGLIO LE FINALI INTERNAZIONALI "EBG"  
 
 Perugia, 26 giugno 2014 - Saranno dieci le delegazioni, provenienti da Italia, Scozia, Danimarca, Inghilterra, Isole Far Oer, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Francia, Guyana Francese, a partecipare in Umbria, dal 29 giugno al 4 luglio prossimo, alla competizione europea dell´iniziativa "Enterprise Ebg", nell´ambito della quale si inserisce il progetto "A scuola d´impresa". Il progetto, finanziato dalla Regione Umbria attraverso il Por Umbria Fse 2007-2013, è promosso dall´Agenzia Umbria ricerche (Aur), con il supporto di Ecipa/cna Umbria e dell´Ufficio Scolastico Regionale per l´Umbria. "A scuola d´impresa" - è stato ricordato nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato la vicepresidente della Giunta regionale dell´Umbria, Carla Casciari, il direttore di "Aur", Anna Ascani, il presidente di "Ecipa" Umbria/cna, Fabrizio Salvanti, e Antonella Gambacorta, in rappresentanza dell´Ufficio Scolastico regionale per l´Umbria - si articola in percorsi formativi basati sulla simulazione di ruoli in cui gli studenti, delle classi quarte degli istituti superiori europei, assumono le vesti di imprenditore e progettano un´impresa partendo da una "business idea". L´italia sarà rappresentata nella finale internazionale dalla classe 4°A del Liceo artistico Metelli di Terni che, con l´idea imprenditoriale "Paper plane", ha vinto in Umbria le selezioni regionali (a cui hanno partecipato duecento studenti di dieci Istituti scolastici superiori umbri che hanno elaborato trentotto "business idee") - e successivamente la competizione nazionale. "Il progetto – ha detto la vicepresidente Casciari - ha consentito ai giovani di acquisire conoscenze, strumenti, motivazioni, attraverso un migliore raccordo tra esperienze e cultura, fra mondo della scuola, della produzione e del lavoro. I percorsi formativi sono partiti dal contesto locale e di appartenenza per aprirsi all´Europa, vista come campo di azione e relazione futura". "Le competizioni - ha ricordato il direttore dell´Aur, Anna Ascani - si sono sviluppate su tre livelli: regionale, in cui le classi selezionate competono tra loro per partecipare alla competizione a livello nazionale; nazionale, a cui partecipano le classi vincitrici delle varie competizioni regionali ed europeo, che consente alle classi vincitrici delle varie competizioni nazionali di accedere alla competizione europea che determinerà il vincitore finale". "Il progetto – ha sottolineato Salvanti di Ecipa/cna Umbria – ha favorito l´incontro tra i giovani studenti e le realtà produttive ed imprenditoriali dell´Umbria. Ciò ha prodotto un proficuo confronto tra le idee innovative individuate dai ragazzi e le concrete opportunità di business offerte dalla loro possibile attuazione". La presentazione dei progetti e la proclamazione del "team" vincitore si terrà il 2 luglio a Villa Umbra. Nelle giornate di soggiorno in Umbria le delegazione europee verranno accompagnate alla scoperta del Lago Trasimeno, di Perugia, dell´Umbria e delle sue eccellenze, anche attraverso visite ad aziende della regione. Le scuole superiori che in Umbria hanno aderito alla seconda edizione del progetto, anno scolastico 2013-2014 sono: I.t.t. "L. Da Vinci" Istituto Tecnico Tecnologico di Foligno, Istituto d´istruzione superiore "Italo Calvino" - Città della Pieve, l´Istituto Omnicomprensivo "Roselli-rasetti" Istituto tecnico economico Castiglione del Lago, Istituto Tecnico Economico "F. Scarpellini" di Foligno, Istituto di Istruzione Superiore "Campus L. Da Vinci" di Umbertine, Istituto Tecnico economico "Mazzini" di Magione, Istituto Tecnico Commerciale "Spagna" di Spoleto, Istituto di istruzione Superiore Classico e Artistico di Terni, Itet "A.capitini- V Emanuele Ii di Perugia, Istituto Professionale di Stato servizi per l´Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Servizi Commerciali – Assisi.  
   
   
LAVORO E FORMAZIONE, CON IL FSE IN SETTE ANNI AIUTI PER 268MILA TOSCANI  
 
Firenze, 26 giugno 2014 – Nel settennato 2007-2013 la Regione Toscana ha gestito 659 milioni del Fse, il Fondo sociale europeo, attivando 53.404 progetti di cui oltre 49.000 sono stati interventi individuali. I destinatari finali sono quasi 268.000 di cui il 54,11% (145.514) donne e il 35% giovani tra i 15 e i 29 anni. Sono queste, in estrema sintesi, le cifre emerse nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza sul Por Fse 2007-2013 che si è svolto oggi a Firenze, presieduto dall´assessore regionale alle attività produttive, al credito e al lavoro, Gianfranco Simoncini. "Si tratta – ha precisato l´assessore – di un ottimo risultato, visto che al 31 marzo scorso avevamo impegnato il 92% delle risorse assegnate e liquidato il 77% delle somme a disposizione. Tra i risultati che giudico più significativi ci sono quelli del progetto Giovanisì, rispetto al quale forte e´ stato l´impegno per finanziare l´attivazione di 14.251 tirocini non curriculari e stage presso aziende, più di mille dei quali in favore di soggetti svantaggiati. Sul fronte occupazionale abbiamo investito risorse per 243 milioni di euro la metà dei quali per la Cassa integrazione in deroga, ma anche per l´inserimento lavorativo, per incentivare l´assunzione di donne e aiuti per conciliare la vita familiare con quella lavorativa". Nel mentre si avvia a concludere la gestione del settennato trascorso, la Regione si appresta a lanciare il prossimo 2014-2020. "I fondi che potremo gestire – aggiunge Gianfranco Simoncini – sono del 20% superiori a quelli utilizzati tra il 2007 e il 2013. Da qui al 2020 potremo infatti contare sui 730 milioni di euro del Fse e sui 65 milioni del programma Garanzia giovani, attivato nel maggio scorso per garantire o un lavoro o un´adeguata formazione ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano. I nostri obiettivi sono di sostenere i processi di autonomia giovanile, favorire l´incontro tra domanda e offerta di lavoro, puntare su una formazione di qualità elevata, favorire percorsi socialmente inclusivi, ridurre le disparità di genere, prevenire la dispersione scolastica".  
   
   
GIOVANI E LAVORO. ‘GARANZIA GIOVANI’ VENETO, APPROVATI I PRIMI DUE AVVISI PUBBLICI  
 
Venezia, 26 giugno 2014 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan, ha approvato i primi due avvisi pubblici rientranti nel piano Garanzia Giovani che offriranno nuove opportunità per l’occupabilità e l’inserimento dei giovani Neet - persone disoccupate o inattive che non sono in educazione né in formazione - che hanno assolto l’obbligo di istruzione con un’ età compresa tra i 15 e i 29 anni (accesso prioritario per quelli fra i 15 e i 24anni). “Avviamo in questo modo concretamente il programma di ‘Garanzia Giovani’ – sottolinea Donazzan – che vede il Veneto innovatore in queste politiche e che servirà ad ampliare di molto la platea dei nostri giovani che potranno accedere a queste opportunità di lavoro e di crescita per la loro vita e il loro, e il nostro, futuro”. Il primo avviso, Mettiti In Moto! Neet Vs Yeet – Le opportunità per i giovani in Veneto, riguarda un bando multimisura i cui termini si aprono dal 1° luglio. Potranno presentare i progetti gli enti accreditati per la formazione superiore e/o l’obbligo formativo, gli enti accreditati per i servizi al lavoro e i centri per l’impiego. A partire dai fabbisogni professionali e dalle specifiche esigenze delle imprese, saranno progettate diverse tipologie: all’orientamento specialistico o di Ii° livello, dalla formazione mirata all’inserimento lavorativo, dai voucher per la frequenza di corsi a catalogo all’accompagnamento al lavoro, dalla mobilità professionale transnazionale o territoriale al tirocinio extra curriculare. E’ previsto anche il bonus occupazionale al datore di lavoro, qualora al termine del percorso il giovane sia assunto dall’azienda. Le risorse per questa iniziativa dono di 40 milioni di euro. Il secondo avviso pubblico, Percorsi Quarto Anno Per Il Conseguimento Del Diploma Di Istruzione E Formazione Professionale, in continuità con le qualifiche del repertorio nazionale dell’offerta d’istruzione e formazione professionale nei settori ‘comparti vari’ ed edilizia, secondo l’accordo in Conferenza Stato-regioni del 2011. I percorsi di reinserimento sono destinati prioritariamente a chi ha assolto al diritto dovere di istruzione-formazione conseguendo una qualifica di 3° livello Eqf a conclusione del percorso triennale o attraverso un contratto di apprendistato in obbligo formativo; o a chi sia in possesso di un corrispondente diploma di qualifica triennale rilasciato da un Istituto Professionale di Stato.  
   
   
ASSESSORE VENETO SUL DECRETO INTERMINISTERIALE SULLA CIG IN DEROGA: "IL GOVERNO ACCOLGA LE RICHIESTE DELLE REGIONI O SARÀ IL CAOS"  
 
Venezia, 26 giugno 2014 - Gravissima preoccupazione. È quella emersa nella seduta della Commissione Regionale per la Concertazione tra le Parti Sociali (Crcps), presieduta dall´Assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, che si è riunita presso la sede di Veneto Lavoro a Mestre. In merito alla bozza di decreto interministeriale sulla Cig in deroga – è stato detto – c’è gravissima preoccupazione per la ristrettezza dei tempi, la mancanza di risorse a copertura, la modifica radicale dei criteri finora adottati che, in Veneto, avevano salvaguardato migliaia di aziende e posti di lavoro. Inoltre, le nuove procedure porterebbero ad una centralizzazione sull´Inps nazionale. I tempi sono la vera emergenza visto che il 30 giugno prossimo scadono gli accordi sulle modalità dell´utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga e il 1º luglio dovrebbe entrare in vigore questo decreto che ha visto il rigetto della quasi totalità degli emendamenti proposti dalle Regioni e che non è mai stato discusso nelle commissioni parlamentari permanenti. "Domattina alle 8 si terrà un incontro richiesto urgentemente dal coordinatore della Ix Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni con il Ministro Poletti per un estremo tentativo di far ragionare il governo e di accogliere le proposte delle Regioni altrimenti sarà verosimilmente il caos", avvisa Donazzan. Lo scenario prospettato da parte dei sindacati e delle associazioni datoriali è drammatico. L´ipotesi più realistica , è stato detto, è che le aziende, di fronte ad una totale incertezza sui tempi, le modalità, le coperture finanziarie, licenzino invece di chiedere la Cig per i propri lavoratori. La Commissione Regionale per la Concertazione tra le Parti Sociali (Crcps) ha il compito di fare proposte e valutare le linee programmatiche e sugli obiettivi delle politiche del lavoro, le risorse e le iniziative di competenza di Giunta e Consiglio regionale in relazione al governo del mercato del lavoro, della formazione, istruzione professionale e dell’orientamento.  
   
   
SLOT, LOMBARDIA: LEGGE REGIONALE HA FATTO CENTRO  
 
Milano, 26 giugno 2014 - "Non può che fare piacere apprendere che, grazie alla corretta applicazione della Legge regionale sul gioco d´azzardo, a Milano, come in altri Comuni lombardi, si stiano moltiplicando i casi di stop all´apertura di nuove sale giochi con le micidiali macchinette. Tutto ciò è reso possibile grazie alle norme contenute nella Legge voluta dal presidente Maroni e da questa Giunta, che, per prima in Italia, ha emanato delle direttive così restrittive per contrastare questa piaga sociale". Lo afferma l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, commentando le notizie sulla mancata apertura di tre sale per il gioco d´azzardo a Milano, in corso Indipendenza, viale Corsica e via De Conti, che portano a otto il conto di simili provvedimenti in città. Legge Regionale Unico Vero Contrasto Al Gioco D´azzardo - "La chiave di questi successi - continua l´assessore - è la norma della legge regionale che impedisce l´installazione di nuovi apparecchi a una distanza di 500 metri dai luoghi sensibili, che permette ai Comuni di utilizzare gli strumenti di regolazione urbanistica per negare l´autorizzazione alle aperture". Collaborazione È Fondamentale - "Il lavoro da fare - conclude Viviana Beccalossi - è ancora molto, ma la collaborazione tra Regione, Amministrazioni comunali, Prefetture e Questure, che si è intensificata nelle ultime settimane, sta dando i suoi frutti. Tra i nostri prossimi obiettivi, quello di aiutare anche le realtà più piccole, che, a differenza di Milano, hanno meno risorse e strutture per combattere il fenomeno. È proprio a questo proposito che, da settembre, Regione Lombardia metterà a disposizione degli Enti locali 3 milioni di euro per iniziative contro la ludopatia".  
   
   
SALE SCOMMESSE: GIOCO D’AZZARDO, STOP A 3 NUOVE SALE CON QUESTI NUOVI PROVVEDIMENTI SALGONO COSÌ A 8 I LOCALI GIÀ FERMATI DAL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 26 giugno 2014 – In corso Indipendenza 6, quasi all’angolo con piazza Risorgimento, e in viale Corsica 64 si trovavano fino a poco tempo fa due filiali di una banca: poi, all’improvviso, le vetrine di entrambi i locali erano state oscurate, e all’esterno erano state posizionate le insegne con il marchio “Sisal Match Point”. Per questo, dopo le verifiche effettuate dalla Polizia locale, l’assessorato all’Urbanistica del Comune di Milano ha immediatamente bloccato con provvedimenti ad hoc le due sale per il gioco d’azzardo che erano pronte ad aprire i battenti. Una terza sala scommesse “Bet1128” già in attività in via Bernardino De Conti 6, zona Maciachini, è stata addirittura posta sotto sequestro dalla Polizia locale in quanto era priva di autorizzazione del Questore. Salgono così a 8 i locali già fermati dal Comune di Milano. Oltre a corso Indipendenza 6, viale Corsica 64 e via De Conti 6, lo stop ha riguardato anche corso Garibaldi 49, via Bugatti 9, piazza Bolivar 4, via Padova 79 e, naturalmente, la sala scommesse di corso Vercelli-via Cimarosa 4, su cui Palazzo Marino ha ottenuto nei giorni scorsi due importanti vittorie: la prima al Consiglio di Stato, che mercoledì 18 ha ridato efficacia all’ordinanza sindacale di sospensione dell’attività per almeno sei mesi, la seconda al Tar Lombardia, che venerdì 20 ha confermato il provvedimento comunale di annullamento dei titoli edilizi e, quindi, della diffida ad aprire. “Il ‘modello Milano’ contro il gioco d’azzardo funziona, fuori e dentro le sedi giudiziarie – ha spiegato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – e questi nuovi provvedimenti ne sono l’ulteriore dimostrazione. Impediamo ovunque e con ogni mezzo a nostra disposizione l’apertura di nuovi locali, cominciando dalle periferie verso il centro, grazie all’impegno degli uffici che lottano contro il tempo per bloccare preventivamente le aperture”. “Lo stop ai locali di corso Indipendenza e viale Corsica è stato possibile perché a Milano abbiamo riorganizzato e reso più prescrittivo tutto il sistema dei titoli edilizi. Il Comune ha scelto la linea dura, obbligando i proprietari a dichiarare espressamente le attività come le sale gioco e scommesse e il rispetto delle distanze dai luoghi sensibili”, ha aggiunto la vicesindaco De Cesaris. “A Milano sta funzionando il lavoro di squadra tra l’Amministrazione centrale, le Zone e la Polizia locale – ha detto l’assessore alla Sicurezza, Coesione sociale e Polizia locale Marco Granelli –. Siamo tutti uniti da un unico grande obiettivo: usare le armi della legalità per combattere il gioco d’azzardo e tutelare i cittadini”. Per le sale di corso Indipendenza 6 e viale Corsica 64 (quest’ultima a pochi metri da una chiesa e da un oratorio), i provvedimenti dell’assessorato all’Urbanistica evidenziano che “dalle segnalazioni pervenute e dalle verifiche svolte, emerge la possibile prossima apertura di una nuova sala giochi nell’immobile, al posto di una filiale bancaria precedentemente insediata”. Viene sottolineato che “non è dimostrato il rispetto della distanza dai luoghi sensibili” e che “non risultano presentate comunicazioni/segnalazioni inerenti una qualsiasi attività edilizia, verosimilmente necessaria e propedeutica all’istallazione di nuova funzione”. Il Comune, pertanto, diffida le proprietà “dall’esecuzione di lavori edilizi in assenza delle dovute comunicazioni/titoli abilitanti, nonché dall’insediamento di una nuova sala per il gioco d’azzardo lecito”.  
   
   
BOLZANO. "VIOLENZA NELLA TERZA ETÀ“  
 
Bolzano, 26 giugno 2014 - Convegno conclusivo del progetto Interreg Iv Italia – Austria „Violenza nella terza età”: martedì 1° luglio, ore 14,30, Libera Università di Bolzano l Sala D102, Piazza Sernesi, 1 a Bolzano. Grazie al progetto "Gewalt im Alter - Violenza nella terza età" realizzato grazie al finanziamento transfrontaliero Interreg Iv Italia - Austria è stato affrontato il delicato tema della violenza nei confronti degli anziani allo scopo di sensibilizzare l´opinione pubblica e di offrire assistenza laddove questa si verifica. Nell´ambito di questo progetto sono stati distribuiti dei volantini e sono stati affissi dei manifesti presso le sedi dei distretti sociosanitari ed alle fermate degli autobus. È stato inoltre istituito l´apposito numero verde 800 001 800 gestito dall´Azienda servizi sociali del capoluogo che è comunque a disposizione di tutta la popolazione provinciale. Attraverso questo numerosia le persone direttamente colpite dalla violenza che i testimoni possono trovare attenzione ed assistenza. Nell´ambito del progetto Interreg è stato infine elaborato un progetto di formazione rivolto in primo luogo al personale dei servizio sociosanitari "Il nostro obiettivo primario" sottolinea l´assessora Stocker "è quello di garantire il benessere e la dignità delle persone anziane proteggendole dalla violenza". Il convegno conclusivo del progetto Interreg "Violenza nella terza età" si svolgerà martedì 1° luglio, alle ore 14,30, presso la Libera Università di Bolzano, nella Sala D102, in Piazza Sernesi,1 a Bolzano. Prenderanno parte ai lavori del convegno oltre all´assessora provinciale Martha Stocker, la direttrice dell´Ufficio anziani e distretti sociali, Brigitte Waldner, le coordinatrici del progetto Esther Jennings e Marcella Pirrone, nonché numerosi esperti del settore. Per ulteriori informazioni sul progetto "Violenza nella terza età" si può consultare il sito http://www.Gewaltimalter.eu/ gestito in Alto Adige dall´Ufficio anziani e distretti sociali e dall´Ufficio formazione del personale sanitario.