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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2014
PARLAMENTO EUROPEO: L´EPIDEMIA DI EBOLA NELL´AFRICA OCCIDENTALE È UN PROBLEMA DI SICUREZZA GLOBALE  
 
Strasburgo, 22 settembre 2014 - In una risoluzione votata giovedì, i deputati affermano che l´epidemia del virus ebola esplosa nell´Africa occidentale è stata sottovalutata dalla comunità internazionale e costituisce oggi una sfida per la sicurezza globale. I paesi colpiti sono confrontati al collasso socio-economico e si dovrebbe considerare il dispiegamento dei mezzi militari sotto l´egida delle Nazioni Unite e facilitare ulteriormente l´accesso alle cure esistenti. Nella risoluzione, approvata per alzata di mano, si sottolinea come vi sia un´urgente necessità di risorse e di capacità operativa, che includa risorse umane qualificate e materiale logistico. Per i deputati, inoltre, si dovrebbe esaminare la possibilità di utilizzare risorse di difesa militari e civili sotto la guida del Segretario generale delle Nazioni Unite. Paesi sull´orlo del collasso economico - I deputati hanno sottolineato che, a causa dell´epidemia, i paesi colpiti soffrono di scarsità di cibo e di acqua pulita e sono confrontati al collasso economico determinato dalla perturbazione del commercio, dei voli commerciali e dalla perdita dei raccolti. I disordini sociali, le persone in fuga dalle zone colpite e il caos non fanno altro che diffondere ulteriormente il virus. Inoltre, l´epidemia ha rivelato la grave inadeguatezza dei sistemi sanitari di questi paesi e l´urgente esigenza di sostegno per rafforzarli. Coordinare i piani, coordinare i voli - La Commissione europea è stata invitata a elaborare una valutazione dei fabbisogni e dei piani specifici per ogni paese colpito, al fine di determinare e coordinare la richiesta e il relativo invio di personale sanitario, laboratori mobili, indumenti protettivi e centri di trattamento. Nel testo, si chiede agli Stati membri di coordinare i voli e stabilire ponti aerei dedicati. L´unione africana dovrebbe essere incoraggiata a prendere in considerazione un piano d´azione globale, in quanto la crisi è diventata complessa e con implicazioni di natura politica. Ricerca medica e accesso alle cure - I deputati chiedono di far progredire gli studi clinici delle cure testate contro il virus ebola. Tuttavia, esigono che si operi una chiara distinzione tra i test di vaccinazione e le cure fornite alle persone infettate dal virus, poiché gli studi clinici sul vaccino dovranno rispettare le pertinenti norme dell´Oms in vigore. Contesto - Da quando l´epidemia di Ebola è stata dichiarata ufficialmente il 22 marzo 2014 in Guinea, il virus si è diffuso in altri quattro paesi (Liberia, Nigeria, Sierra Leone e Senegal), infettando quasi 4.000 persone e causando oltre 2.000 morti. Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei pazienti colpiti potrebbe superare i 20.000 nel corso dei prossimi tre mesi.  
   
   
UNO STIMOLO AL GIORNO LEVA IL MAL DI TESTA DI TORNO E DUE SONO ANCORA MEGLIO I SORPRENDENTI RISULTATI DEL GAMMACORE DAL CONGRESSO EHMETIC 2014 FINITO IERI A COPENAGHEN  
 
Copenaghen, 22 settembre 2014 - Come alcuni ricorderanno, prima delle vacanze, i neurologi del Besta di Milano (Licia Grazzi) e dell’Università di Torino (Innocenzo Rainero) hanno presentato al 66° congresso dell’American Academy of Neurology di Filadelfia uno studio su pazienti emicranici con lo stimolatore vagale esterno gammacore che fa sparire entro mezz’ora il dolore in oltre la metà dei casi (56%) e induce comunque una riduzione nell’11,5%. Adesso arriva dal congresso europeo sulle cefalee Ehmetic 2014 finito oggi a Copenaghen la scoperta che questo device non solo può far passare il dolore, ma anche prevenirlo, risolvendo un problema che questi pazienti si trascinano da sempre, dovendo usare farmaci di profilassi riciclati da altre malattie come quelle cardiache (i vecchi b-bloccanti e Ca-antagonisti) o l’epilessia, con cui l’emicrania condivide l’iper-eccitabilità neuronale, per quanto in misura meno imponente. I risultati dello studio Preva, condotto in 7 Paesi europei e presentato a Copenaghen da Jean Schoenen, Direttore dell’Headache Research Unit dell’Università belga di Liegi, indicano che l’effetto profilattico viene ottenuto addirittura nella più grave delle cefalee, quella a grappolo, tristemente nota come mal di testa da suicidio a indicare come alcuni pazienti abbiano persino tentato di togliersi la vita pur di sfuggirgli. La frequenza degli attacchi risulta quasi dimezzata, con una riduzione del 43,4% mentre con i trattamenti convenzionali non andava oltre il 12%. Lo studio ha evidenziato l’enorme impatto sulla qualità di vita dei pazienti che vengono liberati non solo dal dolore, ma anche dagli effetti collaterali (il minore dei quali è l’aumento di peso tanto sgradito alle emicraniche....) e dalle restrizioni a cui li costringevano le precedenti terapie. Secondo Charly Gaul, Direttore del Migraine & Headache Clinic di Königstein (Germania) e principle organizzatore dello studio, “Preva è uno dei pochi studi randomizzati ben controllati mai condotti sul trattamento di profilassi della cefalea a grappolo. La capacità del Gammacore di ridurre significativamente il numero di attacchi settimanali rappresenta una chance importante e del tutto nuova per questa condizione dolorosissima e di difficile gestione” Secondo i risultati riportati da Stephen Silberstein, Direttore del Centro Cefalee della Thomas Jefferson University di Philadelphia, anche nella meno dolorosa emicrania questi effetti sono, quasi scontatamente, del tutto sovrapponibili. Qualunque sia la gravità del dolore, non occorrerà quindi più aspettare che compaia per appoggiare il gammacore sul collo: qualche stimolo al giorno eviterà che arrivi. Nello studio Preva lo facevano 2 volte al giorno, inviando ogni volta 3 stimoli.  
   
   
TUMORI: FARMACI BIOLOGICI E NUOVE TECNICHE DI IMAGING PER RAPIDA VALUTAZIONE RISPOSTA E RIDEFINIZIONE TERAPIA  
 
Roma, 22 settembre 2014 - La diagnostica per immagini consente oggi di prevedere e misurare la risposta del tumore al farmaco o a una terapia radiante. In un era in cui terapie convenzionali dimostrano limiti, le tecniche di imaging offrono una più attendibile valutazione della loro efficacia. Si tratta di uno sviluppo cruciale in ambito radiologico, che diventa determinante nelle scelte dell’oncologo sul percorso terapeutico da adottare o modificare. Inoltre l´integrazione dell’imaging avanzato risulta essere utile anche nel processo di sviluppo della sperimentazione clinica. I trattamenti con farmaci biologici sono costosi e spesso fuori indicazione, nonostante il beneficio clinico sia dimostrato soprattutto in tumori orfani di trattamenti attivi. E’ pertanto indispensabile il sodalizio tra oncologi e radiologi in termini di efficacia per il paziente e per i risvolti economici di spesa: quindi selezionare con attenzione i pazienti che potrebbero beneficiare del trattamento prima di iniziarlo ed effettuare controlli molto precoci con tecniche di imaging per identificare quei pazienti resistenti o meno a uno specifico trattamento. L’incontro del 18 settembre a Roma, all’Istituto Regina Elena, è un intenso confronto aperto tra oncologi e radiologi su questi temi di grande attualità in tutto il mondo: la rete dei principali centri di ricerca Quantitative Imaging Network (Qin) istituito dal National Cancer Institute (Nci) ha di recente scritto una lettera a tutti i direttori dei centri oncologici attraverso la rivista dell’American Society of Clinical Oncology per sollecitare e strutturare le modalità di collaborazione tra radiologi e oncologi. Negli ultimi anni si è assistito ad un grande sviluppo sul fronte oncologico, con l’introduzione di nuovi farmaci, e nell’ambito radiologico con l’avvento di nuove tecniche di imaging. La grande sfida è quella di personalizzare sempre più le terapie oncologiche grazie ai farmaci selettivi che agiscono su differenti bersagli molecolari e beneficiare delle tecniche di imaging per ottenere una rivalutazione della risposta a trattamenti biologici nei pazienti in terapia. “L’imaging - spiega Antonello Vidiri, radiologo del Regina Elena - ed in particolare la Risonanza Magnetica permette di ottenere oltre al dato morfologico, dati sulla cellularità dei tessuti con una tecnica che prende il nome di diffusione; dati sulla vascolarizzazione e sulla neoangiogenesi del tumore tramite una tecnica che prende il nome di perfusione, che può essere anche eseguita su apparecchiature Tc e dati metabolici in vivo attraverso una tecnica che prende il nome di spettroscopia. Se a questi dati aggiungiamo quello metabolico che è possibile ottenere con la Pet, disporremo di una mole di informazioni, che ci permettono di caratterizzare meglio la neoplasia e di conseguenza di modulare al meglio le terapie.” Un esempio. Uno dei farmaci biologici di punta per il trattamento dei tumori è il bevacizumab. Un recente studio firmato da ricercatori del Regina Elena ha indagato sugli effetti di bevacizumab in pazienti con recidiva di gliomi ad alto grado e ha utilizzato la tecnica di perfusione con Tomografia Computerizzata (Pct), per ottenere informazioni sull’andamento del trattamento con controlli in fase precoce. “I risultati osservati – spiega l’oncologa Alessandra Fabi - sono che bevacizumab svolge un effetto di normalizzazione sulla vascolarizzazione anomala del tumore. Dopo la somministrazione ai pazienti di una singola dose di bevacizumab, c’è stato un miglioramento in ipossia del microambiente tumorale. Questi risultati hanno mostrato che la quantificazione delle regioni intra-tumorali necrotiche è un potenziale biomarker di imaging della risposta del tumore alle terapie col farmaco biologico.” “In questi anni il nostro Istituto – raccontano Fabi e Vidiri - si è dotato di apparecchiature all’avanguardia che permettono studi con tecniche di imaging funzionali e metaboliche. Abbiamo organizzato gruppi di studi specifici per le differenti neoplasie in cui ci confrontiamo tra oncologi e radiologi, visto anche il largo impiego di trattamenti biologici innovativi che il nostro Istituto adotta nell’ambito di studi clinici e nella pratica clinica.”  
   
   
TUMORE DEL COLON-RETTO, IL 60% DEI PAZIENTI SCONFIGGE LA MALATTIA “GRAZIE AI TEST DIAGNOSTICI SCEGLIAMO LA TERAPIA PIÙ EFFICACE”  
 
Milano, 22 settembre 2014 – Tutti i pazienti colpiti da tumore del colon-retto dovrebbero essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della terapia più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene Ras) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza. Quella del colon-retto è la forma di cancro più diffusa in Italia, in costante crescita: nel 2013 sono state colpite 55mila persone, erano 52mila nel 2012 e 50mila nel 2011. Grazie alla ricerca, le percentuali di guarigione in 15 anni sono aumentate del 12% fra le donne e del 14% fra gli uomini. La Fondazione “Insieme contro il Cancro”, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e Europa Colon, col sostegno di Amgen, ha realizzato una guida per affrontare la malattia, destinata ai pazienti e ai familiari, che sarà distribuita in tutti i centri della Penisola. Il materiale informativo è stato presentato il 18 settembre in un incontro a Milano. “Sei persone su 10 riescono a sconfiggere questa neoplasia - afferma il prof. Francesco Cognetti, presidente Fondazione ‘Insieme contro il Cancro’ -. Un risultato importante, raggiunto anche grazie a nuove terapie ‘su misura’. La selezione dei pazienti, basata su un test per verificare la mutazione genetica, si traduce in un miglioramento di tutti i parametri di efficacia, con risparmi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Perché la terapia viene così somministrata solo ai malati che possono beneficiarne con certezza”. Per garantire uniformità nella pratica clinica nell’applicazione dei test molecolari in tutta Italia, gli oncologi (Aiom) e i patologi (Siapec-iap) hanno sviluppato un ampio progetto per la caratterizzazione dei tumori in funzione della strategia terapeutica. “Negli ultimi anni - continua il prof. Carmine Pinto, presidente eletto Aiom - abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di cinque tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone, allo stomaco e melanoma. Inoltre, in base a un recente controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni genetiche nel carcinoma del colon-retto, è stato validato il 90% delle strutture di anatomia patologica e biologia molecolare (79 su 88) che si sono sottoposte in maniera volontaria al programma delle due società scientifiche. In questo modo siamo certi che il test venga eseguito secondo criteri uniformi e accurati. Si tratta di una procedura unica in tutta Europa e vanto italiano a livello mondiale”. Il 20% dei pazienti colpito da cancro del colon-retto presenta, al momento della diagnosi, la malattia già in stadio avanzato. “È necessario - sottolinea il prof. Cognetti - promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire ai cittadini che il cancro si può prevenire, adottando stili di vita sani. E troppi italiani non aderiscono ai programmi di screening, fondamentali per individuare in fase precoce la malattia, quando può essere trattata con successo. Il test basato sulla ricerca del sangue occulto nelle feci è offerto gratuitamente dal nostro sistema sanitario a tutte le persone di età compresa fra 50 e 75 anni anche senza fattori di rischio specifici. Ma il 65,9% dei nostri connazionali over 50 e il 72,6% degli over 70 non hanno mai eseguito questo esame”. Il tumore del colon-retto rappresenta uno dei big killer in tutto il mondo. Nel nostro Paese è la terza neoplasia più frequente nei maschi e la seconda nelle femmine. Oggi in Italia vivono quasi 300mila persone con una precedente diagnosi di questa malattia. “È in costante aumento soprattutto a causa del permanere di stili di vita scorretti, in particolare legati alla scarsa attività fisica e alla dieta non equilibrata - spiega il prof. Pinto -. Il cancro del colon è direttamente associato ad un’alimentazione ad alto contenuto calorico, ricca di grassi animali, di carni rosse e povera di fibre. È dimostrato un incremento di rischio del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione, per far comprendere ai cittadini che l’obesità è un fattore di rischio, pericoloso quanto il fumo di sigaretta. È indispensabile mettere in atto nuove strategie per ridurre la percentuale di tumori correlati a questa condizione. Siamo di fronte a una vera e propria sfida per la salute pubblica e per garantire la sostenibilità del sistema”. Solo un numero limitato di casi è di origine genetica. “Per chi possiede una familiarità o altri fattori predisponenti (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ecc.) - continua il prof. Cognetti - è molto importante eseguire anche la colonscopia. Si tratta di un esame essenziale per la diagnosi precoce, utilizzato soprattutto per la sorveglianza dei pazienti ad alto rischio e per accertamenti di secondo livello nei casi positivi al test di screening”. “Il nostro impegno non si esaurisce negli investimenti in ricerca e sviluppo (4 miliardi di dollari nel 2013) per rendere disponibili farmaci innovativi - conclude il dott. Francesco Di Marco, amministratore delegato Amgen -. Concentriamo i nostri sforzi anche nella definizione di test che permettano di selezionare in anticipo i pazienti che trarranno giovamento dalle terapie. Lavoriamo al fianco degli specialisti per assicurare l’impiego appropriato dei farmaci, coscienti che la sostenibilità del sistema è anche nostra responsabilità”.  
   
   
EMERGENZA PROFUGHI, APPELLO DEL COMUNE DI MILANO: “CERCHIAMO MEDICI VOLONTARI PER ASSISTERE LE PERSONE IN STAZIONE CENTRALE”  
 
Milano, 22 settembre 2014 – “Facciamo un appello a tutti i pediatri e medici disponibili a darci volontariamente una mano, per intensificare la presenza in Stazione Centrale, specialmente a tutela dei bambini in arrivo. Lo facciamo consapevoli del carico di lavoro straordinario che spessissimo sta già sulle spalle dei medici. È, dunque, un appello, il nostro, rivolto nel nome del senso civico, della generosità. I flussi migratori, infatti, continueranno ed oggi, per responsabilità della linea poco chiara del Governo, non è affatto prevedibile il sistema nazionale nel quale saranno inseriti (o come ora, non inseriti) i migranti che arrivano dalla Siria o dall´Eritrea, per andare verso altre città d´Europa. Inoltre, la Regione, sul tema del presidio sanitario permanente, continua a non scegliere. Quindi, siamo costretti a chiedere una mano ai volontari e all´associazionismo che opera in campo medico un ennesimo sforzo per rendere più efficace l´azione di assistenza a chi arriva, anche a tutela dei cittadini milanesi e di chi si trova in stazione”. L’appello arriva dagli assessori alle Politiche sociali Piefrancesco Majorino e alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli. Per offrire la propria disponibilità scrivere all’indirizzo email emergenzaprofughi@comune.Milano.it  
   
   
SANITA’: VENETO VINCE PREMIO NAZIONALE EGOV PER INFORMATIZZAZIONE. IN 18 GIORNI DIGITALIZZATE 1,3 MILIONI DI RICETTE ROSSE PARI ALL’85% DEL TOTALE. RISPARMI PER 3,2 MILIONI L’ANNO CHE NON USCIRANNO PIU’ DALLE TASCHE DELLA GENTE  
 
Venezia, 22 settembre 2014 - Efficienza interna e semplificazione è la categoria nella quale la sanità veneta si è aggiudicata il 18 settembre a Riccione il premio nazionale eGov 2014. Il riconoscimento è stato assegnato a Regione Veneto e Arsenàl.it (il Consorzio tra le Aziende Sanitarie Venete per l’informatizzazione) per i progetti che hanno permesso la dematerializzazione della ricetta rossa farmaceutica, oggi a regime in tutta la regione, e per l’attività di labelling, vale a dire di certificazione di interoperabilità dei software sanitari, che Arsenàl.it sta realizzando nell’ambito della definizione del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale. Al concorso partecipavano 112 progetti da tutta Italia, suddivisi in 4 categorie. Un peso particolare, nella scelta della giuria, ha avuto il successo della dematerializzazione della “ricetta rossa” che, partita in Veneto il primo settembre, ha visto trattate in questa modalità innovativa 1 milione 283 mila 250 ricette, pari all’85% delle prescrizioni effettuate dai medici di base. Di queste, il 67% è stato preso in carico dalle farmacie, che hanno erogato digitalmente il 97% dei farmaci prescritti. “Investendo sull’informatizzazione – ha detto un soddisfattissimo Assessore alla Sanità Luca Coletto – abbiamo vinto una partita fondamentale per la modernizzazione della sanità. Informatizzare significa semplificare e rendere più sicuri i processi, agevolare il cittadino che dovrà sempre meno rivolgersi fisicamente agli sportelli, risparmiare ingenti risorse da reinvestire nelle cure. Nel caso della ricetta rossa – fa notare Coletto – il risparmio è quantificato in 3 milioni 244 mila 901 euro l’anno. Di fatto sono soldi che non usciranno più dalle tasche dei cittadini e, questo, unito al fatto che erogheremo servizi più efficienti – è motivo di orgoglio. Un orgoglio dettato dai fatti, tanto che questo nuovo premio e.Gov è la più bella dimostrazione che a dirci bravi sono gli altri, esperti e giurie a livello nazionale. Anche in questo caso – conclude Coletto – il Veneto fa scuola – perchè l’obiettivo per le Regioni era stato fissato nell’80% tra alcuni mesi, e noi siamo all’85% in 18 giorni”. Tra le tante azioni realizzate in tale percorso vi è anche quella di labelling, attività innovativa che ha ottenuto un ulteriore riconoscimento dal premio eGov. Si tratta dell’utilizzo di una piattaforma per la certificazione dei sistemi software che opereranno nella futura infrastruttura del Fascicolo Sanitario Elettronico veneto. Questo garantisce una effettiva interoperabilità dei sistemi sanitari su base regionale per permettere un sicuro e corretto scambio dei dati clinici tra strutture sanitarie, rendendoli disponibili a medici e operatori per garantire più tempestive e migliori cure. Il premio è stato assegnato nel corso di una cerimonia al palazzo dei congressi di Riccione durante il convegno “L’innovazione dei territori guida l’Agenda digitale” in programma nell’ambito de “Le giornate della polizia locale”.  
   
   
LOMBARDIA: SU AREE EXPO ANCHE GRANDE OSPEDALE BAMBINI L´ASSESSORE: SOGNO UNA DISNEYLAND PER CURARE PICCOLI DEL MONDO  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "Ho un grande sogno che vorrei raccontarvi: perché non pensare di utilizzare gli spazi che abbiamo a 700-800 metri da qui, con un grande parco che sarà impreziosito dai corsi d´acqua, dalla cittadella dello sport, e da tutte le altre attività di cui si sta discutendo per realizzare un grande ospedale, una specie di Disneyland per curare tutti i bambini di Milano e del mondo?". È la proposta per il post Expo lanciata dal vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Salute Mario Mantovani intervenuto all´undicesima edizione di ´Un ospedale per Amico´ in corso all´Ospedale Buzzi di Milano, conosciuto come l´´Ospedale dei bambini´. "Una grande iniziativa - ha aggiunto l´assessore - che affido al direttore generale dell´Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento, Alessandro Visconti, con l´obiettivo di offrire ai bambini l´accoglienza e la serenità di cui hanno bisogno quando sono malati". Chiesti 40 Milioni Per Il Buzzi - L´assessore Mantovani, per la prima volta in visita al Buzzi, ha ricordato che la scorsa settimana "Abbiamo chiesto il finanziamento di 40 milioni per questo ospedale e questo gli consentirà di diventare ancor più punto di riferimento per i 190.000 bambini che ospitiamo negli ospedali della Lombardia tutti gli anni e per l´accoglienza di chi arriva da altri mondi e da altre terre". Una Onlus Per Migliorare Cura E Assistenza - ´Ospedale per amico´ è un evento organizzato dall´Associazione Obm (Ospedale dei Bambini Milano Buzzi Onlus) nata nel 2004 per volontà dell´allora Direttore Sanitario del Buzzi e attuale Presidente dell´Associazione Valentino Lembo, e di un gruppo di professionisti in rappresentanza di tutti gli ambiti di competenza della struttura ospedaliera. Obm Onlus ha lo scopo di migliorare la cura e l´assistenza alle donne, ai bambini e alle famiglie che si rivolgono all´Ospedale dei Bambini di Milano: per sostenere queste attività promuove iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi affinché l´Ospedale possa coniugare eccellenza sanitaria, innovazione tecnologica e alta qualità nell´accoglienza. Presenti Tutte Le Istituzioni - Alla cerimonia di apertura della Festa sono intervenuti, oltre al vice presidente della Regione Lombardia anche gli assessori alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano, Pierfrancesco Maiorino e alla Sicurezza, Polizia provinciale, Protezione civile, Prevenzione e Turismo della Provincia di Milano, Stefano Bolognini, il generale Francesco Greco del Comando Provinciale di Milano della Guardi di Finanza, la Polizia Locale del Comune di Milano e la Fanfara dei Carabinieri.  
   
   
SANITÀ IN LOMBARDIA, SU PAGELLE DIRETTORI GENERALI NO SECRETAZIONE, SOLO SERIETÀ  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "Risultano sorprendenti le osservazioni oggi rivolte alla Giunta lombarda da parte di alcuni consiglieri regionali in merito alla mancata pubblicazione delle pagelle dei direttori generali di Asl e Ao". Lo afferma, in una Nota, l´Assessorato regionale alla Salute. "Tali documenti, infatti, - prosegue la Nota - dovranno essere recepiti dalle Aziende e successivamente pubblicati sui siti delle varie strutture: dunque tutti, cittadini e consiglieri regionali, potranno leggere e informarsi, nell´ottica della massima trasparenza promossa da Regione Lombardia". "I voti sono il risultato di istruttorie tecniche sull´attività delle aziende - si precisa nel testo - e il Comitato interassessorile ha scelto di non esprimere premialità politiche. I risultati emersi specificano pertanto i possibili margini di miglioramento per ogni singola realtà, su cui i vari direttori generali saranno impegnati nei prossimi mesi, nell´ottica di un continuo miglioramento dell´efficacia e dell´efficienza della sanità lombarda". "Dunque nessuna violazione in merito alle norme di trasparenza - conclude la Nota -, piuttosto una scelta di serietà e di buon senso"  
   
   
ROMA, ALZHEIMER: DIVERSIFICARE I SERVIZI PER CONSENTIRE AI MALATI DI VIVERE A CASA  
 
Roma, 22 settembre 2014 - L’assessore Cutini interviene al Convegno ‘Alzheimer Uniti Roma Onlus’, organizzato con Fondazione Roma, nella Giornata Mondiale dell’Alzheimer “Sono circa un milione i malati di Alzheimer in Italia, realtà del nostro tempo spesso nascosta con cui, invece, dobbiamo fare i conti. Per questo ringrazio ‘Alzheimer Uniti Roma Onlus’ che, ogni anno, da sedici anni, ci riunisce in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer. Saluto e ringrazio, in particolare, Luisa Bartorelli, per la tenacia con cui ha portato avanti in questi anni una grande battaglia di civiltà”. Lo ha dichiarato, intervenendo stamattina al Convegno organizzato in Campidoglio, l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini, che ha aggiunto: “Credo, a questo proposito, che il contributo dell’arte, della letteratura, del cinema, delle stesse arti figurative, possa dare una spinta formidabile alla sdrammatizzazione del problema e ad una sua collocazione più serena nel tessuto umano e relazionale della nostra società. Il problema dell’Alzheimer non deve essere un tabù ma deve essere affrontato per il bene dei malati e delle loro famiglie, che vanno sostenute maggiormente, con l’impegno delle istituzioni e delle associazioni di volontariato che già fanno molto sul territorio. Oggi – aggiunge Cutini - ci sono circa 2.200 strutture in tutta Italia, molto, anzi troppo diversificate, tra cui prevalgono ancora le 1.000 Rsa, luoghi troppo spesso di confinamento definitivo e di scarsa valenza integrativa. Io penso che non ci sia niente di peggio per un malato di Alzheimer che essere sradicato e messo in una condizione di vero isolamento sociale. A Roma – spiega l’assessore - seguiamo nei centri diurni Alzheimer circa 500 anziani, ma bisogna fare molto di più. Dobbiamo mettere a sistema forme di assistenza domiciliare per i malati, aumentare la possibilità di frequentare i centri Alzheimer e aumentare quelli dedicati ai casi gravi e, infine, potenziare i luoghi si sollievo per consentire ai care givers di essere sostenuti nell’accudimento dei propri cari. L’adozione di un ‘Polo cittadino Alzheimer’ potrebbe aiutarci sia ad armonizzare le modalità di aiuto, sia ad aumentare l’offerta. Da parte di questa Amministrazione e del mio Assessorato – conclude Cutini – si tratta di una priorità che rientra nella grande attenzione che vogliamo riservare ai più fragili”.  
   
   
SANITÀ, MARONI: COSTI STANDARD STRADA MAESTRA  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "Non bisogna tagliare indiscriminatamente, ma valutare quello che le Regioni fanno e prendere a modello le migliori performance". Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando alcuni dati di una ricerca dell´Istituto per la promozione dell´etica in Sanità (Ispe), riportati anche dall´edizione delle 20 de3l 18 settembre del Tg5. Grande Divario - Lo studio, segnala che per quanto i servizi di pulizia e lavanderia, le Asl lombarde spendono circa 1,30 euro a residente mentre in Liguria la spesa supera i 29 euro e in Emilia Romagna i 25. Per le mense degli ospedali, in Lombardia si spendono 1,33 euro a residente, contro i 17 del Molise. Per quanto riguarda le spese di riscaldamento, in Lombardia si spendono 80 centesimi a residente contro i 16 euro del Veneto. Esempio Per Altri - La Lombardia, ha osservato il Governatore, "non perché lo dico io, ma per quanto rilevano istituti indipendenti, è in tanti settori un punto di riferimento straordinariamente utile per il Governo. Segnalerò al presidente Renzi e al ministro Lorenzin il servizio del Tg5 e gli invierò il report dell´Ispe, perché questa è la strada: costi standard applicati a tutte le Regioni".  
   
   
LOMBARDIA: COGLIERE NUOVE SFIDE SANITÀ PER GUARDARE AVANTI INSIEME  
 
 Milano, 22 settembre 2014 - "Da voi che vi occupate della parte più importante della nostra società, cioè i nostri ragazzi, mi attendo un contributo significativo rispetto al percorso di aggiornamento in atto all´interno della sanità lombarda. Cogliere le sfide del domani, significa guardare lontano, vuol dire andare avanti". Così ha dichiarato il 19 settembre l´assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani aprendo i lavori del 4° Congresso Nazionale Simpef (Sindacato Medici Pediatri di Famiglia) in corso di svolgimento presso l´Auditorium ´Testori´ di Palazzo Lombardia. Regione Guida In Ambito Sanitario - "Nel settore - ha deto - sociosanitario siamo regione trainante nel Paese e questo, prima di tutto, grazie ad un personale sanitario di assoluta eccellenza che svolge ogni giorno con passione e orgoglio la propria professione". Cambiamento Culturale - "Abbiamo una buona legge ma che ha ormai 20 anni di vita. Con il Presidente Maroni stiamo per questo portando avanti un percorso di aggiornamento. Quello che però serve prima di tutto- ha aggiunto Mantovani - è un cambiamento culturale. E´ necessario infatti passare da un approccio mono-professionale ad uno più di natura trasversale: più medici che lavorano insieme, più competenze a disposizione dei cittadini lombardi". Rispetto a questo "lavoro in team" Mantovani ha ricordato come in Lombardia già il 60% dei medici di medicina generale o di pediatri di libera scelta operi in forma associata. La Sfida Della Cronicita´ - "Oggi in Lombardia abbiamo quasi 3 milioni di malati cronici che assorbono il 70% dei fondi regionali destinati alla sanità. Percorrere nuove strade, individuare nuove risposte, significa anche liberare risorse da destinare ad altri ambiti della nostra società, a partire dai più giovani". Piu´ Collaborazione Ospedale Territorio - Mantovani ha poi ricordato il recente avvio dei Presidi Ospedalieri Territoriali (Pot). "Questa è una risposta concreta a quel bisogno di continuità assistenziale che i cittadini ci chiedono. E´ necessario rinnovare il rapporto tra ospedale e territorio che oggi si muovono come due monadi separate. Abbiamo bisogno di incrementare tali forme di collaborazione". Una Nuova Frontiera Della Sanita´ - "Questo è il nostro programma - ha concluso Mantovani - questa è la nostra sfida. Per vincerla abbiamo bisogno del contributo di tutti, a partire da un confronto costante con i vostri rappresentanti sindacali, così da costruire percorsi condivisi, per una nuova frontiera della sanità lombarda".  
   
   
SPALLANZANI: NON SOLO EBOLA… IL RUOLO STRATEGICO DELL’ISTITUTO NAZIONALE PER LE MALATTIE INFETTIVE E LE COLLABORAZIONI IN ITALIA E ALL’ESTERO ZINGARETTI: PUNTA DI DIAMANTE NEL RILANCIO DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE  
 
Roma, 22settembre 2014 – Si è conclusa il 18 settembre la visita del Presidente Nicola Zingaretti all’Istituto Nazionale per le Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”. Il Commissario Straordinario Valerio Fabio Alberti e il direttore scientifico Giuseppe Ippolito hanno accompagnato il Presidente della Regione a visitare il centro di alto isolamento costruito dalla protezione civile. “ E’ un importante momento di riorganizzazione– ha dichiarato Alberti all’apertura dell’incontro - un occasione di rilancio del ‘polo scientifico romano’ che porterà ad ulteriori risultati di qualità e sviluppo dei singoli Istituti.” Lo Spallanzani è la struttura di riferimento nazionale ed internazionale per il virus Ebola. E’ di questi giorni infatti l’attivazione del laboratorio mobile coordinato dagli esperti dell’Istituto a Foya in Liberia, con il finanziamento della Commissione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo che l’Istituto ha già attivato nei mesi scorsi laboratori in Guinea e in Sierra Leone. Da lunedì 22 settembre lo Spallanzani gestirà i Corsi di formazione sulla malattia da virus Ebola rivolti ai medici di tutti i servizi di Pronto Soccorso del Lazio, l’avvio di un percorso per definire la gestione dei pazienti con patologie infettive che arrivano in pronto soccorso. Lo Spallanzani ha un ruolo storico nell’affrontare tutte le patologie infettive e svolge funzioni cruciali in occasione di epidemie o emergenze sanitarie. “Rispondere in tempi rapidi – ha sottolineato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico Inmi - alle richieste di diagnosi, assistenza e formazione degli operatori è possibile grazie al costante investimento di energie e risorse nella clinica, nella ricerca e nei modelli organizzativi, oltre a grande dedizione e spirito di appartenenza di tutto il personale.“ L’istituto sta definendo con il Ministero degli affari esteri le modalità di supporto tecnico-scientifico per l’intervento italiano in Sierra Leone sempre in merito al contrasto dell’epidemia di Ebola. “E’ una delle punte di diamante - ha sottolineato Zingaretti – del cambiamento del sistema sanitario che abbiamo messo in atto. È perno del sistema di risposta agli eventi infettivi per il Lazio ed il Paese, e per la comunità internazionale”. Lo Spallanzani non è solo Ebola: assiste nel Lazio il maggior numero di pazienti con Hiv (oltre 6000 pazienti seguiti in day service per 35000 accessi); è riferimento per la tubercolosi nella Regione ed assiste il 65% dei pazienti, il 100% delle tubercolosi multi resistenti del Lazio e accoglie pazienti da altre regioni, è riferimento per le epatiti virali acute e croniche (oltre 5000 i pazienti seguiti) e per le infezioni gravi, ospedaliere e post trapianto. Senza dimenticare le attività legate ad aspetti sociali di malattie con circa 20.000 interventi per assistenza domiciliare, inserimenti in case famiglia o centri diurni, stranieri irregolari, rifugiati e senza fissa dimora, detenuti.  
   
   
´AMBULATORI APERTI´, MARONI: PROSEGUE SUCCESSO  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "Dal 1 al 15 settembre sono arrivate 21.400 prenotazioni". È l´aggiornamento dell´operazione ´Ambulatori aperti´ fatto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa dopo Giunta. Riguardo l´iniziativa avviata da Regione Lombardia, che consente ai cittadini di ricevere prestazioni sanitarie anche di sera e nei fine settimana in oltre 240 strutture sul territorio, il governatore ha osservato che: "Si tratta di un´operazione che funziona bene e per questo ci rende molto orgogliosi".  
   
   
LOMBARDIA, AMBULATORI APERTI: OPERAZIONE PARTITA REGOLARMENTE IN TUTTE LE ASL  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "L´operazione ´Ambulatori Aperti´, partita nello scorso maggio e prorogata fino al prossimo 31 dicembre in tutte le Aziende ospedaliere, sta avendo un ottimo riscontro anche nel territorio dell´Asl di Bergamo, come dimostrano i dati in nostro possesso aggiornati a martedì 17 settembre. Il problema riportato dalla stampa locale, infatti, non è riconducibile alla possibilità di prenotare prestazioni incluse nel programma ´Ambulatori aperti´, bensì riguarda l´attuale impostazione del software di gestione del call center regionale (800.638.638), che è strutturato solo per effettuare prenotazioni. Per informazioni generali circa la disponibilità delle strutture ospedaliere e delle loro agende è attivo il numero verde 800.318.318 promosso nella campagna informativa dell´iniziativa ´Ambulatori aperti´". È quanto spiegano, in una Nota congiunta, l´Assessorato regionale alla Salute e la Direzione di Lombardia informatica rispetto all´andamento dell´operazione ´Ambulatori Aperti´, con particolare riguardo alle problematiche riscontrate rispetto al funzionamento del call center regionale dedicato alle prenotazioni. "Tutte le Aziende ospedaliere lombarde - ricorda la Nota - hanno, infatti, regolarmente provveduto a inviare le loro agende a Lombardia Informatica fin dal 1 settembre". Al Lavoro Con Lombardia Informatica - Nella Nota congiunta si conferma inoltre il costante impegno dell´Assessorato regionale alla Salute e di Lombardia Informatica nell´offrire un servizio che sia sempre più in linea con le esigenze dell´utenza. "Per questa ragione - prosegue la Nota - la Direzione generale Salute della Lombardia ha immediatamente preso contatto con Lombardia Informatica, affinché il call center regionale (800.638.638) sia in grado di offrire anche informazioni di carattere generale legate alle prestazioni erogabili nei diversi giorni della settimana e nelle diverse fasce orarie dalle strutture e rispondere quindi a finalità anche di natura informativa". Informazioni A Portata Di Mouse - In ogni caso, segnala la Nota, "presso tutte le Asl regionali sono a disposizione informazioni, anche accessibili via internet, legate all´iniziativa ´Ambulatori aperti´. Nello specifico, la Asl di Bergamo ha fornito senza problemi e in modo esaustivo l´elenco di tutte strutture bergamasche coinvolte. L´asl di Bergamo, pertanto, al pari di tutte le altre Asl lombarde - dando seguito ad una precisa richiesta della Direzione generale Salute della Lombardia - si è attivata da subito per dare massima visibilità all´operazione pubblicando tutte le informazioni sul proprio sito web".  
   
   
LOMBARDIA: MARCIA DELLA SALUTE, IN 5.000 HANNO ´VINTO´  
 
Milano, 22 settembre 2014 - "La salute è la cosa più importante che abbiamo e la prevenzione aiuta a vivere meglio". In testa ad un colorato e festoso serpentone di oltre 5.000 appassionati, il vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Salute, Mario Mantovani, ha così dato il via all´edizione numero due della marcia della salute. Poco meno di 6 km all´interno del Parco Sempione, correndo o camminando lungo un percorso unico nel suo genere, ma comunque all´insegna del benessere. Insomma, una mattina di grande festa per sportivi, famiglie e operatori del mondo sanitario che, fra l´altro, hanno allestito presso il campo dell´Arena di Milano, stand e gazebo che hanno garantito check up sanitari e utili consigli per garantire sani e corretti stili di vita durante tutta la mattinata di ieri. Sistema Sanitario Unico - "Una bellissima iniziativa - ha sintetizzato Mantovani - resa ancora più preziosa dalla numerosissima partecipazione dei nostri operatori sanitari. Un segno di orgoglio e di appartenenza ad un sistema che è fra i migliori d´Italia e d´Europa". Anzitutto La Prevenzione - Il vicepresidente, che sul campo da poco rimesso a nuovo dell´Arena, ha voluto condividere con adulti e piccini il successo dell´iniziativa, ha ricordato come "La prevenzione sia uno degli aspetti fondamentali della salute considerato anche che la salute è la cosa più importante che abbiamo. E questa marcia che il mio Assessorato ha fortemente voluto è una plastica dimostrazione di come sia facile, e bello, difendere i principi fondamentali della nostra vita". Momento Unico Per Stare Insieme - "Un´occasione unica per stare insieme, per correre insieme, per condividere una mattina all´insegno del benessere - ha aggiunto Mantovani - e dare un segno di visibilità al nostro sistema sanitario che anche oggi ha dato dimostrazione concreta di essere una vera e propria eccellenza". Tutti Vincitori - Da ultimo l´assessore, sul palco insieme all´ex calciatore Gianluca Zambrotta, per l´occasione ambasciatore di corretti stili di vita, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato a questo momento di festa: "Avete vinto tutti, uno per uno. Ci avete regalato un colpo d´occhio straordinario. Milano e la Lombardia sono ancora più orgogliosi". Risultato nel risultato, i partecipanti sono stati circa 500 di più rispetto allo scorso anno. "Questo è un segnale che ci incoraggia a fare ancora di più e meglio - ha concluso Mantovani -. Siete la rappresentanza migliore del miglior sistema sanitario. E questo spiega perché tante persone vengono qui a farsi curare".  
   
   
IL COMMISSARIO UE PER LO SPORT SPORT SI CONGRATULA CON LE CITTÀ SCELTE PER EURO 2020  
 
Bruxelles, 22 settembre 2014 - Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per lo sport, si è congratulato con le città e le associazioni calcistiche selezionati per ospitare i campionati di calcio Euro 2020. " Vorrei estendere le mie più vive congratulazioni a Londra e nelle altre 12 città che sono stati selezionati per ospitare i giochi nel campionato Euro 2020. Con le richieste di nazioni ospitanti che crescono in modo significativo, la decisione di organizzare ´un Euro per l´Europa´ in 2020 era uno che ci appoggiamo pienamente. Ciò vi darà molte associazioni più piccoli l´opportunità di ospitare Campionato Europeo partite e portare eventi sportivi di alto livello a una vasta gamma di posizioni. Esso non solo fornisce una vetrina per un certo numero di città europee e non solo , ma anche dimostrare come l´Ue possa lavorare insieme per garantire la sicurezza e il benessere di fan, così come la loro mobilità tra le diverse sedi nei diversi paesi. La Commissione europea collaborerà con la Uefa per garantire una memorabile festa del calcio in tutta il continente. "Sono molto ansioso di Euro 2020 stesso e sono certo che questo particolare formato, insieme con la crescita del numero di squadre, tirerà fuori il meglio al concorso. Si tratta di un momento importante per il rapporto tra l´Europa e il calcio , come l´Euro 2020 sarà l´occasione per sottolineare gli stretti legami che tengono insieme questo continente, i valori comuni che condividiamo, e la stretta collaborazione su cui basiamo il nostro futuro ", ha aggiunto il commissario Vassiliou. Le 13 città ospitanti sono stati annunciati dal presidente della Uefa Michel Platini a Ginevra: Wembley Stadium di Londra sarà l´ospite finale e semifinali. Baku, Monaco, Roma e San Pietroburgo saranno a casa per i quarti di finale e giochi di gruppo. Copenhagen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Bruxelles e Glasgow ospiterà anche i giochi della fase finale.  
   
   
EUROPEI 2020: IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER ROMA  
 
Roma, 22 settembre 2014 - “Con la decisione dell’Uefa di inserire la Capitale fra le città in cui si giocheranno le fasi finali dell’Europeo del 2020, Roma ottiene un altro importante riconoscimento internazionale. La nostra città anche in questo caso, si conferma luogo ideale per ospitare grandi eventi sportivi e culturali. Si tratta di una vittoria per tutta la città e una straordinaria occasione per lo sport e l’economia cittadina. Sono sicuro che Roma e i romani saranno pronti anche ad affrontare questa ennesima e affascinante sfida”. E’ quanto dichiara il Sindaco di Roma Ignazio Marino. “Si tratta di un risultato importante per la Capitale e per lo sport italiano, frutto di una proficua collaborazione interistituzionale fra Roma Capitale, Coni e Figc. Il campionato europeo di calcio è una della massime competizioni sportive. Siamo fieri che, dopo oltre 50 anni di distanza, la Capitale possa tornare ad ospitare questo evento. Roma, dunque, dimostra di essere una città con grande appeal per manifestazioni sportive di questa entità. Tra pochi giorni, ad esempio, la Capitale ospiterà i Mondiali femminili di Pallavolo. Lavoreremo per fare in modo che Roma si presenti a questo appuntamento con tutte le carte in regola. Il mio auspicio è che questo evento possa essere non solo una grande occasione di sviluppo economico ma anche un’opportunità per rilanciare lo sport diffuso”, ha aggiunto Luca Pancalli, Assessore alla Qualità della Vita, Sport e Benessere di Roma Capitale.  
   
   
EXPO CHAMPIONS TOUR A LAVENO M./VA, ROSSI: SPORT PER LA SALUTE  
 
Laveno Mombello/va, 22 settembre 2014 - "Una nuova splendida e indimenticabile giornata di sport, non solo di calcio a 5, che ha dimostrato come Expo sia sempre più anche un tesoro della gente, che sente la Grande Esposizione universale come propria e come un´occasione per mostrare le tipicità dei territori". L´ha sottolineato Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, in occasione della terza tappa, a Laveno Mombello (Varese), dell´´Expo Champions Tour´. Presenti alla manifestazione anche il sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon, Redento Colletto e Loredana Contini rispettivamente presidente e vice presidente del Centro sportivo italiano Comitato di Varese, partner di questa iniziativa attivata dalla Regione. Contributo Alla Grande Esposizione - "L´´expo Champions Tour´ - ha detto l´assessore - è da un lato un evento sportivo ma anche un contributo che Regione Lombardia e i consiglieri regionali lombardi danno, mettendo da parte le divisioni politiche e anche quelle calcistiche, per essere tutti insieme, letteralmente, in campo, a promuovere la grande occasione di sviluppo e di crescita che è Expo 2015". La Terza Finalista - La squadra vincente della tappa di Laveno Mombello è il Laveno Calcio a 5, che si aggiunge, per disputare la finale di Milano in piazza Città di Lombardia a maggio, alle formazioni Rigamonti di Sondrio e Lini Import di Coccaglio (Brescia). Lotta Alla Sedentarietà - "In questa tappa - ha sottolineato l´assessore Rossi - abbiamo voluto lanciare, in collaborazione con l´Asl di Varese, un forte messaggio contro la sedentarietà e a favore dei corretti stili di vita che passano anche per l´Expo, ma che sono temi sui quali Regione Lombardia è impegnata anche con iniziative concreta, peraltro confermate nell´ultima seduta di Giunta, venerdì 19 settembre, con la collega all´Istruzione Valentina Aprea, per una presenza maggiore dello sport a scuola e una riqualificazione degli impianti provinciali, comunali e scolastici a favore dei nostri giovani". Il Comune di Varese, in continuità col progetto ´Varese 2015´, realizzato nel bacino scolastico provinciale, ha inoltre proposto, durante la manifestazione che si è tenuta a Laveno, attività sui temi della nutrizione e del mainstream di Expo 2015. Ulteriore Proposta Per Far Conoscere Expo - "L´´expo Champions Tour´, con il ´World Expo Tour´ e il ´Lombardia Expo Tour´,rientra tra le iniziative con cui la Regione promuove l´Esposizione universale del 2015". La Terza Tappa - "Dopo la tappa zero dell´´Expo Champions Tour´ del 23 giugno in piazza Città di Lombardia e quelle a Livigno il 2 agosto e a Sirmione il 31 - ha spiegato l´assessore Rossi - proseguiamo da Laveno Mombello un cammino con cui vogliamo promuovere i temi della Grande esposizione del 2015, l´importanza della corretta alimentazione e del fare moto". Una Vetrina Straordinaria - "Lo sport - ha detto l´assessore Rossi - è uno straordinario veicolo per far conoscere alla gente, anche alle generazioni più giovani, i temi e i contenuti dell´Expo, che è dietro l´angolo e che sarà un´occasione unica per mettere in vetrina tutta la Lombardia con i suoi tesori artistici, culturali, paesaggistici, economici e anche sportivi". "Queste ricchezze - ha concluso l´assessore Rossi - certamente conquisteranno i 20 milioni di visitatori attesi, grazie anche all´impegno promozionale messo in campo e portato avanti, attraverso l´´Expo Champions Tour´, la cui prossima tappa sarà domenica 28 a Porlezza (Como)".  
   
   
IL BAYERN DI NUOVO IN TRENTINO NEL 2015  
 
Trento, 22 settembre 2014 - L’assessore al turismo Michele Dallapiccola fa il punto sulla programmazione dei ritiri nel 2015. Oltre al Bayern già confermata la Fiorentina, trattativa in dirittura di arrivo per il Napoli. Per Pinzolo, partita ancora aperta dopo la scelta esclusivamente tecnica dell’Inter. Sono passate diverse settimane da quando alcune delle maggiori formazioni calcistiche italiane ed europee hanno lasciato il Trentino al termine del ritiro estivo, ma in questo arco di tempo non si è mai interrotta l’attività di approfondimento e di contatti con le principali società sportive che sono stati portati avanti per definire una programmazione di massima dei ritiri nell’estate 2015 in Trentino. Con il Bayern Monaco è stato già raggiunto l’accordo per il ritiro 2015, confermato nella sede tradizionale dell’ambito Alto Garda, ovvero Riva e Arco. Già confermata anche la Fiorentina che è stata in ritiro in Val di Fassa e con la quale è stato sottoscritto un accordo di massima. Per quanto riguarda invece il Napoli Calcio che ha scelto la Val di Sole, con i dirigenti della formazione partenopea è stato già raggiunto un accordo verbale. Con l’Inter, che è stato in ritiro a Pinzolo, i rapporti in realtà non si sono mai interrotti, nonostante si vada sempre più delineando una scelta, esclusivamente tecnica, che vorrebbe privilegiare un differente tipo di preparazione. Per questo si stanno valutando altre ipotesi con importanti società nazionali e internazionali. Sono poi in corso contatti con altre società, con un’attenta valutazione delle potenzialità, degli interessi manifestati da ogni territorio e naturalmente una grande attenzione per gli aspetti economici. “In questo senso, precisa l’assessore al turismo Michele Dallapiccola, gli eventi presi in considerazione rispondono ai parametri di costo-benefici che in maniera stringente sono stati individuati. Le performance in termini di promozione e ricaduta diretta per questi eventi si collocano infatti ai massimi livelli. Particolare pregio tra tutti, continua l’assessore Dallapiccola, la riconferma del ritiro del Bayern Monaco a Riva del Garda e Arco, per il prestigioso titolo mondiale che ha recentemente insignito il calcio tedesco e la conseguente visibilità di cui il Trentino ha beneficiato.”