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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2014
PRESENTATO IL PROGETTO DELLA BANCA DATI PER LO SPORT TURISTICO PIEMONTESE  
 
 Torino, 4 novembre 2014 - Giovanni Maria Ferraris, assessore regionale allo Sport della Regione Piemonte, ha presentato oggi ai rappresentanti dei Comuni piemontesi il progetto della Banca Dati dei Comuni a vocazione Sportiva Turistica. I Comuni che dispongano di impianti outdoor/indoor e che siano strutturati con servizi turistico-ricettivi adatti ad accogliere le squadre di Federazioni sportive potranno presentare manifestazione di interesse all’indirizzo: http://www.Regione.piemonte.it/turismo/cms/   “Siamo tutti consapevoli – ha dichiarato Ferraris- del momento di grande difficoltà finanziaria che viviamo e della scarsità di risorse delle amministrazioni. Dobbiamo quindi contare sempre meno su contributi pubblici e sempre più sulla capacità di utilizzare le risorse esistenti per attrarne altre. Dobbiamo valorizzare le nostre caratteristiche ambientali, paesaggistiche, enogastroniche e soprattutto le strutture sportive, di cui il Piemonte è ricchissimo. Ci assumiamo l’impegno concreto di raccogliere informazioni e renderle omogenee, promuovere territori e iniziative, e investire quanto possibile per esse stesse”. “L’investimento sull’impiantistica sportiva in Piemonte - ha proseguito Ferraris - è stato negli anni cospicuo, per cui le nostre amministrazioni dispongono di molte strutture di ottimo livello; bisogna utilizzarle, sia per singole competizioni, che per periodi più lunghi, come quelli delle preparazioni atletiche”. Per Ferraris la Banca Dati servirà a far incontrare meglio domanda ed offerta, in particolare nell’ambito dei ritiri sportivi e permetterà alla Regione Piemonte di promuovere i propri territori in sede nazionale ed internazionale, come una sorta di “agente” delle nostre amministrazioni locali. “Il nostro obiettivo – ha concluso Ferraris – è quello di riuscire a poter offrire una fotografia dell´offerta sportiva in Piemonte e di creare il catalogo delle discipline sportive del Piemonte, accessibile a tutti, sportivi e non. Più informazioni si hanno e più si mettono in condivisione, più si rende competitivo il territorio”.  
   
   
A TRENTO IN ARRIVO LA CONFERENZA "EMPOWERMENT OF THE NEXT GENERATION OF RESEARCHER - PROMOTING TALENTS, SPREADING EXCELLENCE"  
 
Trento, 4 novembre 2014 - Il 18 e 19 novembre 2014 si terrà la conferenza “Empowerment of the Next Generation of Researchers - Promoting talents, spreading excellence”. L’evento, centrato in particolare sulla valorizzazione del capitale umano e dei talenti della ricerca, si svolge nell’ambito delle iniziative della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea e delle Azioni Marie Sklodowska-curie della Commissione Europea ed è organizzato dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (Miur) in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento. La conferenza richiamerà a Trento circa 200 fra decisori politici di alto livello, stakeholder, esperti e scienziati che potranno confrontarsi su temi fondamentali come quello della mobilità e della formazione dei ricercatori, nonché del collegamento tra mondo accademico, società, economia e imprese. Al centro dell´attenzione delle due giornate trentine, dunque, l’empowerment dei ricercatori, obiettivo auspicabile per un completo sviluppo professionale di chi intraprende la carriera scientifica ma anche condizione per rafforzare l’integrazione tra il mondo dell’alta formazione e quello produttivo. La conferenza sarà aperta dal Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca Stefania Giannini, dal Direttore generale del Direttorato europeo per l´educazione e la cultura Xavier Prats Monnè e dalle autorità trentine, fra cui il Presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi, l´Assessora provinciale all´Università e Ricerca Sara Ferrari, i vertici dell´Università. L’auspicio dei promotori è di concludere il convegno con la stesura di un documento finale europeo di policy su queste tematiche. L´evento, finanziato dall´Unione Europea nell´ambito del Programma Quadro "Horizon 2020", si terrà preso la sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia, via Tommaso Gar 14, Trento. Si articolerà su 2 giornate (18-19 novembre 2014) e prevede la presenza di oltre 200 partecipanti provenienti da tutti i paesi dell´Unione Europea. A Trento si parlerà fra le altre cose di come la formazione possa aiutare i giovani, il capitale umano del futuro, ad affrontare le nuove sfide del lavoro e della società in cui vivono. Nel contesto dell´attuale crisi economica, appare infatti sempre più chiaro che l´Europa ritornerà a una crescita sostenibile soltanto attraverso il contributo di persone altamente qualificate, preparate su tematiche che permettano loro di muoversi all’interno dello spazio europeo ed anche oltre, ed in grado di contribuire all´innovazione e alla crescita dell´imprenditorialità in modo versatile. I programmi di mobilità promossi e finanziati dalle azioni Marie Sklodowska-curie, uniti allo sviluppo di solide competenze linguistiche, tematica su cui anche la Provincia autonoma di Trento sta facendo un importante investimento, costituiscono una premessa necessaria per poter affrontare tali sfide. "E´ un momento di confronto molto importante, che siamo lieti di ospitare - sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi - anche perché naturalmente la sede di Trento non è stata scelta a caso. Il nostro territorio è oggi un punto di riferimento consolidato per quanti si occupano di ricerca in Europa, con collaborazioni in corso con le più prestigiose realtà internazionali ed un interscambio molto intenso di docenti, ricercatori, studenti". "Come Trentino abbiamo investito risorse importanti, finanziarie e non, nella ricerca e nell´innovazione - spiega a sua volta l´Assessora Sara Ferrari - e nelle stesse Azioni Marie Sklodowska-curie, che hanno come obiettivo quello di favorire non solo la mobilità dei ricercatori, in entrata, ovvero dall´esterno del nostro territorio verso il Trentino, e in uscita, ma anche il rafforzamento dell´integrazione tra il mondo della ricerca e quello dell´industria. Continuare ad occuparci di ricercatori significa voler continuare a scommettere su una società ed un´economia basate sulla valorizzazione dei talenti, in definitiva sulla capacità di far fronte alle nuove sfide della società. Cambiandola in meglio". Il Ministro Giannini, al Consiglio della Competitività del 26 maggio scorso, aveva a sua volta dichiarato: "La nostra terza priorità sarà stimolare un rinnovato impegno degli Stati Membri per la realizzazione di un autentico spazio europeo della ricerca che costituisce un elemento di cruciale importanza per la valorizzazione del capitale umano, in particolare dei giovani ricercatori, Per promuovere un rinnovato impegno dell’Unione sul tema della valorizzazione delle professioni della ricerca, con il supporto della Commissione, la Presidenza ospiterà una conferenza a Trento il 18 e 19 novembre sulla promozione dei talenti e la diffusione dell’eccellenza nell’ambito del Programma Marie Curie". La conferenza La conferenza recepisce e fa proprie alcune tra le priorità elencate nel Programma della Presidenza Italiana del Consiglio dell´Unione Europea ("la promozione della componente ´risorse umane´ dello Spazio Europeo della Ricerca e, in particolare, la prossima generazione di ricercatori") e nel Programma di 18 mesi del Consiglio delle Presidenze Italiana, Lettone e Lussemburghese. Dopo una sessione in plenaria di apertura volta a presentare i più recenti documenti di policy sul tema, si svilupperanno quattro workshop plenari: - "Doctoral training in a changing world", dove verranno presentate le azioni a livello europeo finalizzate alla formazione di una nuova generazione di ricercatori, dottorandi creativi e innovativi, capaci di affrontare le sfide attuali e future della società. -"Multi-sectoral careers path: promoting and assessing the Professional Development": il workshop analizzerà le prospettive di carriera avanzate nel settore accademico e non accademico, la formazione e le carriere interdisciplinari e intersettoriali, considerando aspetti quali i criteri di valutazione e i percorsi non lineari. - "Attractive working and social security conditions in Europe for Any talented researcher", che presenterà buone prassi e iniziative a supporto della qualità delle condizioni lavorative, tenendo in considerazioni aspetti come la mobilità, la portabilità delle sovvenzioni europee, il riconoscimento dei titoli, gli aspetti di genere e la "dual career". - "Win-win collaboration between academia and beyond", che affronterà tematiche legate alla formazione dei nuovi ricercatori, anche nell´ottica di una carriera al di fuori del mondo accademico, e il trasferimento tecnologico. I lavori si concluderanno con una Tavola Rotonda dal titolo "Towards an open labour market for empowered researchers" a cui saranno invitati i rappresentanti delle principali istituzioni europee di riferimento (Commissione Europea, Business Europe, European University Association, Commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento Europeo). L´obiettivo della Tavola Rotonda, oltre riassumere e commentare le posizioni emerse durante le discussioni dei workshops, sarà proporre una visione condivisa delle condizioni che si considerano prioritarie per dare piena attuazione allo Spazio Europeo della Ricerca e favorire la realizzazione di un mercato del lavoro aperto, tra nazioni e settori, per i ricercatori. La conferenza ospiterà la Cerimonia di Premiazione della seconda edizione dei premi europei Marie Sktodowska-curie Prizes, che si terrà alle ore 12 del 18 novembre e sarà seguita da una conferenza stampa a cui sono invitati gli organi di informazione. Saranno premiati i vincitori nelle 3 categorie “Promising Research Talent”, “Communicating Science”, and "Nurturing Research Talent”. Il programma e altre informazioni sul sito: www.Msca2014.eu    
   
   
MIUR ANNULLA TEST MEDICINA. ZAIA, “OGNI CENTRALIZZAZIONE FINISCE IN PASTICCIO. REGIONALIZZARE TUTTO. IL VENETO E’ PRONTO”  
 
Venezia, 4 novembre 2014 - “Qualsiasi tentativo, e purtroppo sono tanti, di accentramento statale di una situazione qualsiasi finisce in un grande pasticcio, con inevitabile corollario di disagi per i cittadini, in questo caso gli specializzandi di medicina. Ora basta, la regionalizzazione è l’unica via d’uscita. Bisogna togliere dalle mani di questi uffici complicazione cose semplici la vita ed il futuro della gente”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta il caos causato dallo scambio dei test durante le prove per le specializzazioni mediche, che costringerà migliaia di candidati a ripetere la procedura. “Pensano di cavarsela con un paio di dimissioni e le scuse – incalza Zaia – ma non basta. L’unico modo di rimediare alla frittata è smettere di occuparsi di questioni delicate come questa se non se ne hanno le capacità e passare l’intera competenza alle Regioni, non solo per i test, ma per l’intera partita della gestione delle borse di studio per gli specializzandi. La breccia l’ha aperta il Veneto – ricorda Zaia – ottenendo dalla Consulta la possibilità di gestire roprio le borse finanziate con fondi regionali. Farlo in toto sarebbe l’unica soluzione”. “Si è detto – conclude Zaia – che questo accentramento è stato deciso perché in alcune aree del Paese la questione presentava dubbi di trasparenza. Siamo alle solite: se da qualche parte le cose si fanno male, allora vanno fatte male dappertutto. A questa logica ci ribelliamo con tutte le nostre forze. In Veneto siamo capaci di fare le cose bene e con la massima linearità, e siamo stufi di finire ogni volta nel calderone”.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATA LA BOZZA DELLA NUOVA LEGGE SULLA FORMAZIONE  
 
Bolzano, 4 novembre 2014 - L’assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua tedesca, Philipp Achammer, ha presentato ieri alla stampa la bozza della legge provinciale sull’istruzione e la formazione. Riconoscimento dei crediti formativi, graduatorie del personale docente semplici e trasparenti ed assicurare la continuità formativa questi gli aspetti più qualificanti della bozza della nuova legge provinciale sull´istruzione e la formazione presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dall´assessore alla scuola e cultura di lingua tedesca, Philipp Achammer, e dall´intendente scolastico epr le scuole di lingua tedesca, Peter Höllrigl. "Vogliamo regolamentare in maniera chiara la collaborazione con i partner extrascolastici per avere un riconoscimento dei crediti formativi acquisiti al di fuori dell´ambito scolastico. Vogliamo garantire al personale docente e soprattutto ai giovani insegnanti un inserimento oinruolo attraverso un sistema di graduatorie sicuro e chiaro. Ed infine vogliamo assicurare la continuità didattica nelle scuole attraverso una serie di misure e limitando la mobilità" questi, in sintesi, gli obiettivi della nuova legge provinciale sull´istruzione e la formazione illustrati dall´assessore Achammer. La bozza è stata presentata nel corso del pomeriggio anche al plenum del Consiglio scolastico provinciale ed il confronto proseguirà tra il 6 ed il 13 novembre nell´ambito di vari incontri programmati dal responsabile delle scuole di lingua tedesca nelle principali località della provincia. "Dopo questa serie di confronti vogliamo arrivare alla stesura di un testo definitivo della nuova legge che, dopo l´esame della Giunta provinciale, potrà essere presentato al Consiglio nel gennaio del prossimo. L´auspicio è quello di poter applicare la nuova legge già a partire dall´anno scolastico 2015/16" ha affermato l´assessore nel corso della conferenza stampa di oggi. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.Provinz.bz.it/bildungsdialog    
   
   
UNIVERSITÀ, BOOM DI RICHIESTE DI BORSE DI STUDIO. E LA REGIONE TOSCANA AGGIUNGE ALTRI 5,2 MILIONI  
 
Firenze 31 ottobre 2014 - Più trasferimenti dalla Regione Toscana all´Azienda per il Diritto allo Studio Universitario sulle borse di studio 2014/15: lo stanziamento ulteriore (5 milioni e 250 mila euro), che si aggiunge agli oltre 48 milioni già trasferiti, è stato deciso per venire incontro al maggior numero di richieste che si è verificato alla chiusura delle domande. "Un aumento notevole - sottolinea l´assessore regionale Emmanuele Bobbio - specie in momenti così difficili per la nostra finanza: un segnale significativo che come governo regionale abbiamo deciso di raccogliere sapendo che il diritto allo studio si tutela e si garantisce proprio anche grazie al sostegno erogato dalle borse, insieme ai servizi di mensa e di alloggio". Al 10 ottobre, termine fissato per la scadenza delle domande, nelle tre sedi Dsu (Firenze, Pisa, Siena) sono pervenute 20.614 domande con un incremento di 4.298 (+ 26%) rispetto al 2013 quando i richiedenti furono 16.316. A Firenze le domande sono salite dalle 5.382 del 2013 alle attuali 7.346 (1.964 in più), a Pisa da 3.567 a 4.320 (+ 753), a Siena da 7.367 a 8.948 (+ 1.581). Il numero degli idonei complessivi per i tre atenei toscani è dunque salito a 15.557 per l´anno accademico 2014/2015 a fronte dei 12.960 per l´anno precedente con un aumento di 2.597 unità. Nello specifico sono 5.645 gli aventi diritto a Firenze (+1.096 rispetto all´anno precedente); 6.390 a Pisa (+ 1.030) e 3.522 a Siena (+ 471). "Noi crediamo a una idea alta di sviluppo - aggiunge Bobbio - basata su un capitale umano altamente qualificato e sul sostegno allo sviluppo tecnologico: investire sui giovani meritevoli e garantire loro la possibilità di studiare in modo sereno, è fattore determinante per migliorare le prospettive del futuro delle ragazze e dei ragazzi, obiettivo al quale stiamo lavorando con profonda attenzione insieme con le Istituzioni locali e le Università". Soddisfazione dal presidente dell´Azienda Dsu Marco Moretti ("Potremo così continuare a garantire l´effettiva erogazione della borsa a tutti gli universitari idonei, confermandoci una delle poche Regioni in cui si ha la copertura totale delle borse agli studenti meritevoli ma privi di mezzi, secondo l´art. 34 della Costituzione") e da Simone Consani, consigliere di amministrazione Dsu ("La sensibilità mostrata da Regione Toscana, insieme alla buona amministrazione portata avanti dal Cda, evidenziano come sia possibile sostenere il sistema universitario toscano partendo dai servizi per i più bisognosi per arrivare alla erogazione di servizi alla generalità degli studenti: mense e aule di studio)." Gli studenti vincitori di borsa otterranno, per l´anno accademico 2014/15, l´esonero dal pagamento delle tasse universitarie e della tassa regionale per il diritto allo studio, un contributo monetario, l´accesso gratuito alle mense universitarie e, nel caso di iscritti fuori sede, l´assegnazione sempre gratuita di un posto alloggio fra gli oltre 4.000 che il Dsu Toscana gestisce nelle residenze pubbliche ubicate nelle varie sedi universitarie della regione.  
   
   
TRENTO: ATTIVATO UN PROGETTO DI INSEGNAMENTO INTEGRATO DELLE SCIENZE  
 
Trento, 4 novembre 2014 - "Insegnamento integrato di Fisica e Chimica". Questo il nome del progetto formativo sperimentale autorizzato dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Ugo Rossi, che sarà attivato presso l´istituto tecnico e tecnologico "Buonarroti" di Trento, a decorrere dall´anno scolastico in corso. Il progetto coinvolge alcune classi del biennio e non comporta aumento di costi né di monte ore settimanale. L´obiettivo generale del progetto è quello di favorire nello studente lo sviluppo di una visione unitaria del sapere, al fine di cogliere la realtà in modo più globale e superare, quindi, la visione settoriale e le barriere disciplinari. L´insegnamento integrato delle scienze si fonda su una comune metodologia, sull´adozione di un linguaggio scientifico omogeneo, su modelli interpretativi comparabili e privilegia, nei contenuti, temi e concetti unificanti. Un altro elemento importante del progetto, autorizzato oggi dalla Giunta provinciale, è costituito dal fatto che l´insegnamento sarà affidato a due insegnanti anziché quattro, favorendo una migliore relazione tra docenti e studenti. Un apposito gruppo accompagnerà e monitorerà il progetto, nonché la valutazione finale dei risultati da parte dell´amministrazione provinciale.  
   
   
BOLZANO: L’EX GIUDICE GHERARDO COLOMBO E CLAUDIO BISIO IN COLLEGAMENTO CON LE SCUOLE  
 
Bolzano, 4 novembre 2014 - Venerdì 7 novembre, alle ore 10.00, presso il Cinema Teatro Rainerum, in via Cappuccini,15 a Bolzano, via satellite, l´ex giudice del pool di Mani Pulite Gherardo Colombo e Claudio Bisio, noto attore e conduttore, incontreranno in diretta 400 studenti delle scuole superiori regionali. Venerdì 7 novembre, alle ore 10.00, presso il Cinema Teatro Rainerum, in via Cappuccini,15 a Bolzano, via satellite, l´ex giudice del pool di Mani Pulite Gherardo Colombo e Claudio Bisio, noto attore e conduttore, incontreranno in diretta 400 studenti delle scuole superiori regionali. L´incontro è organizzato dalla "Piattaforma delle Resistenze contemporanee", che realizza e sostiene progetti culturali e formativi legati ai temi della legalità e la memoria nelle scuole secondarie. L´appuntamento inaugura il settore "Scuola" della Piattaforma per l´anno 2014-2015, una sezione interamente dedicata alle scuole che ha come obiettivo l´ideazione e realizzazione di iniziative di alto livello sui temi della legalità e della memoria. Tra gli altri progetti anche il concorso dedicato alla figura di Giorgio Ambrosoli, il viaggio della memoria a Marzabotto, progetti dedicati alla memoria di vittime di mafia e degli anni di piombo. Il 7 novembre saranno collegati in contemporanea 15.000 studenti di 200 scuole superiori di tutta Italia, e tra questi ci saranno anche 400 ragazzi del Trentino Alto Adige. Gherardo Colombo terrà una conversazione con i ragazzi e tra i ragazzi, uno scambio di idee alla pari, facilitato anche quest´anno dalle digressioni di Claudio Bisio. Il noto magistrato, è in prima linea da anni nell´insegnamento e nella diffusione della cultura della Costituzione ai giovani di tutta Italia. "Come siamo messi con le regole?" collegherà Colombo in diretta satellitare con gli studenti, i quali potranno partecipare attivamente al colloquio. Con questo evento si intende sperimentare una nuova modalità di dialogo attivo con i ragazzi anche grazie alla raccolta delle loro domande in diretta dai diversi cinema collegati. Un´occasione per parlare del rapporto di ciascuno di noi con le regole, di libertà e responsabilità individuale, di democrazia e rispetto della dignità della persona, quali fattori essenziali per migliorare la qualità dei rapporti umani e costruire una società più giusta e inclusiva. La presenza a Bolzano dell´iniziativa è sostenuta e ideata dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee assieme al Dipartimento Cultura italiana della Provincia e all´ Ufficio Servizio giovani, in collaborazione con il Teatro Rainerum e l´Associazione Juvenes. Dopo l´evento i partecipanti alla diretta del 7 novembre potranno dialogare con i relatori dell´Associazione Sulleregole e con Gherardo Colombo sulle pagine dei social network. Sulla base dei temi più rilevanti emersi dal confronto con i ragazzi, l´associazione proporrà altre forme di approfondimento e interazione diretta con scuole e studenti. Ulteriori informazioni al sito: http://www.Piattaformaresistenze.it/  I www.Sulleregole.it/evento-scuole/    
   
   
UNIBAS, NUOVA CATTEDRA IN “EU INNOVATION POLICY”  
 
Potenza, 4 novembre 2014 - Nell’ambito del programma Erasmus+, la Commissione Europea ha conferito al professor Giuseppe Colangelo la Cattedra Jean Monnet in “Eu Innovation Policy” per il triennio 2015-2018: si tratta di un prestigioso riconoscimento scientifico riservato a studiosi specializzati in studi sull’integrazione europea, che per la prima volta viene attribuito a un docente dell’Università della Basilicata. Lo rende noto l’ufficio stampa Unibas che aggiunge che “l’offerta formativa dell’Ateneo lucano si arricchirà, dunque, di un nuovo insegnamento selezionabile dagli studenti di qualsiasi corso di laurea come insegnamento a scelta. Il corso riguarderà lo studio della politica europea dell’innovazione, e in particolare dell´Unione dell´innovazione, una delle sette iniziative faro della strategia “Europa 2020”. Il corso si contraddistingue per l’approccio interdisciplinare che consentirà di affrontare un ampio spettro di tematiche giuridiche ed economiche (economia dell’innovazione, tutela della proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico). Il carattere multidisciplinare rende il corso di interesse per una platea eterogenea, che include studenti e dottorandi sia delle Scienze economiche sia delle scienze dure (Biotecnologie, Chimica, Fisica, Farmacia), nonché di Ingegneria e Tecnologie Informatiche, i quali potranno acquisire nozioni e strumenti utili alla gestione dell’attività innovativa e brevettuale, anche in un’ottica di valorizzazione della ricerca. In linea con lo spirito e gli obiettivi delle attività Jean Monnet, il corso è aperto anche alla società civile ed intende promuovere il coinvolgimento di studiosi, attori istituzionali e “policy makers”.Il corso sarà tenuto in lingua inglese, avrà un carico didattico di 96 ore (pari a 12 Cfu) e verrà erogato a partire del secondo semestre del prossimo anno accademico. Oltre alle ore di didattica frontale, il corso si compone di seminari e workshop che vedranno la partecipazione di esponenti della Commissione europea e di esperti nazionali ed internazionali”.  
   
   
SCUOLE CIVICHE DI MUSICA: IN PAGAMENTO I CONTRIBUTI 2013, LA REGIONE SARDEGNA TIENE FEDE AGLI IMPEGNI. APERTI AL CONFRONTO CON I RAPPRESENTANTI DEGLI ISTITUTI E DEI SINDACI DEL TERRITORIO  
 
Cagliari, 4 novembre 2014 - "Da parte della Regione c´è la massima trasparenza e disponibilità al dialogo con i rappresentanti delle Scuole civiche di musica e con i sindaci dei territori coinvolti". A dirlo è l´assessore regionale della Pubblica Istruzione, Cultura e Sport Claudia Firino, che rassicura: "I contributi del 2013 sono stati messi in pagamento nei giorni scorsi, questo è dovuto solo a questioni di tempistiche legate allo sblocco del Patto di stabilità, non certo a un disinteresse da parte della Regione e dell´assessorato nei confronti di istituti che riteniamo di grande importanza a livello strategico, sociale e culturale". L´assessore Firino ha sottolineato infatti la grande attenzione da parte della Giunta Pigliaru nei confronti della complicata situazione che vivono queste, come altre istituzioni culturali. "Stiamo cercando di tenere fede a tutti gli impegni presi – ha proseguito la titolare della Cultura - nonostante le grandi difficoltà del momento. Le Scuole civiche di musica rappresentano una risorsa strategica per i territori, e una valida alternativa culturale per i giovani che vogliano avvicinarsi a questo tipo di forma d´arte. Penso soprattutto a chi non ha la possibilità di accedere ai conservatori o alle scuole private".  
   
   
POLLENZO (CN): UNIVERSITÀ DI SCIENZE GASTRONOMICHE LA PROPOSTA DI PROGETTO DI COLLABORAZIONE CON LA REGIONE BASILICATA PREVEDE, IN PARTICOLARE, TRE AREE DI INTERVENTO: ‘GRANAI DELLA MEMORIA’, ‘CORSI DI ALTO APPRENDISTATO’, ‘VIAGGI DIDATTICI’  
 
Potenza, 4 novembre 2014 - Sviluppare un progetto di collaborazione che ha come finalità principale quello di valorizzare e far conoscere il patrimonio umano e gastronomico della regione; sviluppare stimoli per favorire nuova occupazione giovanile nel comparto agroalimentare riferito alle produzioni tipiche e locali. Sono questi gli obiettivi del progetto di collaborazione di cui si è discusso a Pollenzo (Cuneo) nel corso dell’incontro che il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha avuto con i vertici dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. “Intendiamo così dar seguito – ha dichiarato Pittella – alla convenzione quadro di cooperazione culturale con l’Unisg sottoscritta nel 2011 finalizzata, in particolare, alla promozione di scambi e alla cooperazione nelle aree di ricerca e della didattica e allo sviluppo di nuove aree di ricerca e di insegnamento, alla divulgazione di informazioni e di documentazioni in tutte le aree di comune interesse. La proposta di progetto di collaborazione, in particolare, prevede tre aree di intervento e l’adesione della Regione all’associazione amici dell’Università in qualità di socio sostenitore”. ‘Granai della Memoria’ è un progetto culturale e formativo per valorizzare il patrimonio di saperi tradizionali e formare giovani ricercatori che raccolgano questi saperi. Con i ‘Corsi di Alto Apprendistato’, invece, si intende formare con approccio universitario giovani che riprendano in forma innovativa i vecchi mestieri per rilanciare nei territori tradizioni artigianali che rischiano di perdersi. Tutto, però, in un’ottica di sostenibilità e di qualità complessiva; i ‘Viaggi didattici, infine, mirano a far conoscere il territorio e le produzioni della regione a giovani studenti di Unisg provenienti da tutto il mondo con un programma didattico strutturato che vede artigiani, istituzioni, consorzi, diventare docenti del territorio”.  
   
   
ASSESSORE CALABRIA NELLE SCUOLE PER IL PROGRAMMA "LIBRIAMOCI"  
 
Catanzaro, 4 novembre 2014 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri sta partecipando al programma “Libriamoci” che prevede le letture nelle scuole calabresi dei seguenti testi: "La rosa di Paracelso" dei "Tre racconti" di Jorge Luis Borges, "Catabasi" da "L´ordinotte" di Enzo Fabiani, "La rivolta delle sette" e "La quercia del Tasso" dal "Manuale di Conversazione" di Achille Campanile, "Francesco Giuseppe" di Franz Werfel in "Gotha dei cento personaggi", l´incipit di "Nelle vene quell´acqua d´argento" di Dario Franceschini, "Il monumento" da "Il caciocavallo di bronzo" di Peppe Voltarelli. La manifestazione, che si sta svolgendo, dallo scorso 29 ottobre, in tutte le scuole italiane su iniziativa del Ministeri dell´istruzione e dei beni culturali e con la gestione del Centro per il Libro, terminerà domani. La Calabria, che è l’ente pilota a livello nazionale, è in assoluto la prima regione d´Italia ad animare l´iniziativa con 312 progetti. “Libriamoci – ha dichiarato Caligiuri - rappresenta un primato positivo che secondo conferma la grande vitalità della scuola calabrese e l´attenzione verso la dimensione fondamentale della lettura. Ieri oggi e domani, in tutta la Calabria, in tutte le scuole, si stanno svolgendo centinaia di iniziative che sottolineano il significato della lettura come premessa indispensabile di ogni progresso personale, economico e civile". L’assessore Caligiuri ha partecipato questa mattina a Soveria Mannelli nella sala "Ermanno Critelli" della Rubbettino Editore, dove il "Liceo Scientifico "Costanzo" di Decollatura, diretto da Antonio Caligiuri, ha organizzato una serie di manifestazioni non stop. Successivamente si recato all´Istituto Nautico di Pizzo Calabro, diretto da Francesco Vinci, e poi all´Istituto "Piria" di Rosarno dove la dirigente Maria Rosaria Russo ha illustrato i video che gli studenti ed i docenti hanno predisposto per l´occasione. Nel pomeriggio ha fatto tappa al Liceo Scientifico "Valentini" di Castrolibero con la dirigente Iolanda Maletta e domani mattina, ultimando la presenza nelle cinque province calabresi, concluderà le letture al Liceo Classico "Pitagora" di Crotone alla presenza della dirigente Ornella Campana.  
   
   
SICUREZZA SCUOLE LUCANE 12 ANNI DOPO SAN GIULIANO LA REGIONE BASILICATA HA ASSEGNATO A PROVINCE E COMUNI OLTRE 40 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE UN ESTESO PROGRAMMA DI INTERVENTO STRUTTURALE SULLE SCUOLE  
 
 Potenza, 4 novembre 2014 - “La Regione Basilicata ha recentemente assegnato a Province e Comuni oltre 40 milioni di euro per realizzare un esteso programma di intervento strutturale sulle scuole, la cui definizione ha utilizzato il gran lavoro relativo alle verifiche tecniche effettuato negli anni passati. Sono previsti interventi su oltre 110 edifici scolastici volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza statica e sismica, oltre che di natura funzionale ed impiantistica”. “Esattamente 12 anni fa, la mattina del 31 ottobre 2002, mentre alcune classi di bambini erano impegnate nella normale attività didattica nella scuola elementare F. Jovine di San Giuliano di Puglia, da poco ristrutturata, un terremoto di magnitudo 5.4 colpì il Molise provocando il crollo dell’edificio scolastico e la morte di 27 bambini ed una maestra. L’impatto emotivo causato da tale evento drammatico mise in atto un processo forte, finalmente tempestivo, seppur inevitabilmente lungo e complesso, per realizzare una vera politica di prevenzione del rischio sismico in Italia. La Regione Basilicata, memore dell’esperienza del sisma del 1980 e consapevole del ruolo fondamentale che le Regioni erano chiamate a svolgere, si inserì in maniera decisa ed attiva nell’attuazione di tale processo”. Lo dichiara il presidente della Regione Marcello Pittella. “Diverse le azioni messe in campo, tra le quali la verifica e la messa in sicurezza delle scuole. Lo stesso accade per gli altri Enti Locali e per l’intera comunità lucana. In particolare, la Regione attuò, tra il 2005 ed il 2008, due vasti programmi di valutazioni di vulnerabilità sismica su centinaia di Ospedali e Scuole progettati in assenza di norme antisismiche. Tali programmi furono messi a punto in collaborazione con l’Università della Basilicata attraverso il gruppo di ricercatori di ingegneria sismica che, dalla nascita dell’ateneo lucano, sono attivi in campo nazionale ed internazionale ed all’avanguardia nella ricerca del settore. I programmi regionali delle verifiche tecniche – sottolinea Pittella - hanno rappresentato un notevole investimento da parte della Regione che ha consentito di “mappare” il rischio sismico delle scuole lucane con oltre 500 edifici sottoposti ad accurati screening sulla sicurezza sismica. Tale base conoscitiva ha consentito di stilare apposite graduatorie in base alle quali procedere in modo razionale ed efficiente alla realizzazione dell’imponente programma di rafforzamento sismico. Un esempio in tal senso è costituito dalla città di Potenza, in cui la gran parte degli edifici scolastici è antisismico e la rimanente parte è stata comunque sottoposta a valutazioni di vulnerabilità per identificare urgenza, entità e tempi dei prossimi interventi. Molto diversificata è la situazione negli altri comuni, tra tante difficoltà di ordine prevalentemente economico, ma c’è un impegno forte per tradurre tutti gli studi effettuati in interventi efficaci ed efficienti. La Regione Basilicata ha recentemente assegnato a Province e Comuni oltre 40 milioni di euro per realizzare un esteso programma di intervento strutturale sulle scuole, la cui definizione ha utilizzato il gran lavoro relativo alle verifiche tecniche effettuato negli anni passati. Sono previsti interventi su oltre 110 edifici scolastici volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza statica e sismica, oltre che di natura funzionale ed impiantistica. Tutti gli interventi avranno inizio a partire dalla fine di quest’anno, per essere completati entro il primo semestre del 2016. Naturalmente il lavoro svolto è da considerarsi come il primo ed importante passo verso il processo complessivo e definitivo di messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici in Regione, ma il gran lavoro finora svolto e la prospettiva di procedere seriamente nel futuro con l’impegno di tutte le istituzioni, il contributo della comunità scientifica e la sempre maggiore consapevolezza di tutti i cittadini verso la cultura della prevenzione consente di essere responsabilmente fiduciosi. In tal senso – conclude il presidente della Regione Basilicata - grande va riconosciuto il ruolo fondamentale delle scuole perché diventino veri e propri laboratori e simboli di sicurezza in grado di trasmettere alle future generazioni la cultura della prevenzione, praticata e non solo predicata”.  
   
   
LIGURIA: “AL VIA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO A SCUOLA DI PRIMO SOCCORSO”  
 
Genova, 4 novembre 2014 - E´ pronta a partire la seconda edizione di "A scuola di primo soccorso" , l´attività di informazione e formazione relativa ai temi dell´emergenza-urgenza promossa dall´assessorato alla salute della Regione Liguria e rivolta al mondo della scuola. Lo comunica l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo dopo l´approvazione in giunta del progetto. Anche quest´anno tutte le scuole interessate a partecipare potranno mettersi in contatto con la Regione Liguria attraverso l´indirizzo mail comunicazione sanitaria@regione.Liguria.it  e usufruire per l´anno scolastico 2014-2015 degli addetti alla formazione del dipartimento salute della Regione Liguria, dell´Ospedale Galliera, dell´Istituto Gaslini di Genova, dell´Irccs San Martino – Ist, della Asl 3 Genovese, del 118 Liguria e del118 Tigullio, oltre ai pediatri di libera scelta, in collaborazione con il centro di formazione New Life di Rapallo, con le Pubbliche Assistenze e la Croce Rossa Italiana. L´obiettivo è quello di formare gli allievi delle classi quinte elementari, terze medie e del secondo e quarto anno del ciclo superiore nel settore del primo soccorso, attraverso figure esperte con competenze medico-scientifiche. In aula verranno simulati i gesti di primo soccorso, coinvolgendo in prima persona gli alunni. Inoltre su richiesta delle scuole, oltre alle lezioni in aula, è possibile prevedere "giornate aperte" nelle sedi operative dei 118 o dell´emergenza ospedaliera. "L´obiettivo che ci prefiggiamo – spiega l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo – è quello di preparare i ragazzi alle tecniche del primo soccorso che possono essere utili anche nella vita pratica, ma soprattutto sensibilizzarli al volontariato sociale e ai valori della solidarietà, attraverso un´educazione diretta alla prevenzione e alla sicurezza. Inoltre vogliamo promuovere anche la diffusione graduale, ma capillare dei defibrillatori semiautomatici esterni, in modo da costituire una rete di defibrillatori in grado di favorire la defibrillazione entro 4/5 minuti dall´arresto cardiaco". Saranno circa venti gli operatori provenienti dagli Enti formatori che si alterneranno tra le lezioni in aula e sul campo per un totale di circa 10 ore di lezione. Il progetto del primo soccorso a scuola partito l´anno scorso ha visto il coinvolgimento di 47 scuole di ogni ordine e grado, 73 classi primarie, 52 classi secondarie di primo grado e 63 classi secondarie di secondo grado per un totale di circa 4.000 alunni coinvolti in particolare nell´area genovese e del Tigullio.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, RICOSTRUZIONE EDIFICIO SCOLASTICO DI SORI  
 
Genova, 4 novembre 2014 - "Siamo ormai vicini a vedere finito il primo lotto di lavori per la scuola, fortemente colpita dall´incendio del 2012 e possiamo dire che il dramma sociale che ne scaturì oggi è in via di risoluzione". Lo ha detto, venerdì 31 ottobre, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa il primo lotto di lavori per la ricostruzione dell´edificio scolastico di Sori, insieme con l´assessore Giovanni Boitano e il sindaco Paolo Pezzana. La ricostruzione della scuola, è stata commissionata dal Comune di Sori per un totale di 1 milione 430 mila euro, derivanti da fondi regionali (250 mila euro), fondi statali (200 mila euro), fondi comunali (450 mila euro) e fondi comunali da assicurazione (530 mila euro). I lavori del primo lotto, iniziati a luglio 2014, si concluderanno all´inizio di marzo 2015. Il 24 novembre 2012, durante i lavori di impermeabilizzazione del tetto della scuola, un incendio danneggiò parte della copertura rendendo necessari lavori di rifacimento e di ripristino del tetto e del piano sottotetto. L´edificio ospita la scuola elementare e media di Sori, il teatro comunale, la biblioteca pubblica e la sede della Pro Loco. Si articola su una base a forma di U, risalente agli anni ´30 e parzialmente ristrutturata dopo il 2008. I lavori di recupero sono divisi in tre lotti. Il primo lotto, in corso di realizzazione, riguarda il ripristino del tetto e il recupero del piano sottostante attraverso un innalzamento e la messa a norma antisismica. Il secondo lotto riguarderà la fornitura e la posa in opera dei serramenti e i lavori di completamento dei locali messi a norma con il primo lotto. Il terzo lotto interesserà la parte impiantistica e il superamento delle barriere architettoniche con l´installazione di un ascensore. Dal giorno dell´incendio è stato predisposto un progetto per la ricostruzione della copertura incendiata, per mettere l´edificio in sicurezza, per ottenere un miglioramento energetico, il pieno utilizzo degli spazi incendiati e per aumentare la superficie con la realizzazione di un piano sottotetto per l´attività didattica. I lavori vengono svolti durante l´attività scolastica che si svolge nei piani non interessati dall´intervento. A causa della coesistenza di attività scolastica e cantiere le demolizioni necessarie sono state effettuate durante la chiusura dell´attività didattica, è stata istituita una Commissione tecnica per monitorare l´andamento del cantiere, sono stati previsti incontri periodici con le scuole e i loro rappresentanti, è stato predisposto un piano di gestione straordinaria dei locali scolastici in caso di piogge con infiltrazioni d´acqua, sono stati indetti incontri pubblici con i genitori ed è in atto una collaborazione giornaliera tra insegnanti, operatori scolastici e il personale comunale. Ad oggi è stato portato a termine il 30% dell´intervento: sono state realizzate tutte le opere di demolizione, il solaio per la creazione del nuovo piano e le opere propedeutiche al montaggio della prima porzione di copertura, prevista per i primi di novembre.  
   
   
LA CONFERENZA DELLE REGIONI APPROVA IL PROGETTO DI LEGGE DEL PIEMONTE CONTRO LA PRESENZA DI SOSTANZE DANNOSE NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI PRESENTI NELLE SCUOLE  
 
Torino, 4 novembre 2014 - La Conferenza dei presidenti delle Regioni ha approvato a Roma il progetto di legge sulla regolamentazione degli alimenti contenuti nei distributori automatici presenti nelle scuole, proposto dall’assessore regionale Giorgio Ferrero e approvato dalla Commissione politiche agricole, nell’incontro svoltosi a Torino lo scorso 23 ottobre, in occasione del Salone del gruppo. Dopo l’investitura ufficiale venuta nella Conferenza delle Regioni, la proposta viene ora trasmessa alle Commissioni competenti di Camera e Senato e al ministero competente. “L’approvazione di oggi rappresenta un passo importante”, commenta Giorgio Ferrero, “Il fatto che i presidenti delle Regioni, presieduti da Sergio Chiamparino, abbiano approvato il provvedimento è un segnale di rilievo per il suo passaggio in Parlamento. Ci impegneremo perché la salute dei minori venga tutelata e sostanze potenzialmente dannose siano escluse dagli alimenti che quotidianamente assumono nelle scuole”. “E’ un passo avanti verso una corretta educazione e una sana pratica alimentare, anche grazie agli alimenti di qualità che i nostri territori sono in grado di fornire alle scuole”. Il progetto di legge approvato si propone di vietare l’introduzione nei distributori automatici presenti negli ambienti frequentati dai minori, in particolare le scuole, di alimenti contenenti sostanze dannose come la caffeina, la taurina, alte concentrazioni di grassi saturi o di glucosio.  
   
   
AOSTA: PRESENTATO IL PROGETTO SCUOLEMERGENZA  
 
 Aosta, 4 novembre 2014 – “Spesso si pensa che formazione e prevenzione siano eccessive su alcuni fronti perché tanto poi le cose non succedono, le cronache però ci dicono il contrario. Quindi avere giovani consapevoli è un investimento per tutti”. Con queste parole, nella mattinata di lunedì 3 novembre 2014 a Palazzo regionale, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha aperto la conferenza stampa di presentazione del progetto Scuolemergenza che ha l’obiettivo di potenziare il rapporto tra istituzioni scolastiche e Vigili del Fuoco, sensibilizzare gli alunni sulla tematica della gestione dell’emergenza in ambito scolastico, impartire procedure corrette, collaborare con il personale docente. Il progetto vede coinvolti il Corpo regionale dei Vigili del Fuoco, la Sovraintendenza agli studi, la struttura dirigenziale Politiche educative, l’ufficio edilizia scolastica e sanitaria della Struttura dirigenziale Opere edili e l’ufficio tecnico sicurezza e logistica del Dipartimento Bilancio, finanze e patrimonio. Alessandro Leveque - Corpo regionale Vigili del Fuoco - Responsabile progetto E’ un progetto che abbiamo messo a punto per i ragazzi che frequentano la terza media, in collaborazione con la Sovraintendenza e altre strutture regionali che, a vario titolo, operano o lavorano a contatto con la scuola. L’obiettivo è quello di organizzare incontri nelle scuole con i ragazzi per parlare di sicurezza, prevenzione incendi e gestione dell’emergenza. Questi ragazzi hanno un’età che consente di fare riflessioni un po’ più profonde sul loro comportamento in una situazione di emergenza. Parleremo dei rischi quotidiani che ci possono essere in una scuola, anche in base a dove la scuola si trova, che può essere in montagna piuttosto che in un sito urbano. Parleremo del rischio incendio, di calamità come terremoti, alluvioni, folgorazioni, insomma tutto quello che può accadere, e andremo ad analizzare qual è il comportamento che bisogna assumere in una situazione di emergenza. Ci sono gli insegnanti preposti o personale incaricato, ma gli alunni e gli studenti quale parte integrante della scuola dovranno dare il loro contributo. La precedente iniziativa, rivolta alle classi 3°,4° e 5° elementare e svoltasi nello scorso anno scolastico, ha ottenuto un ottimo bilancio di partecipazione e soddisfazione sia dal punto di vista dei Vigili del Fuoco sia degli Istituti scolastici, con numeri importanti: 1800 bambini coinvolti su 123 classi partecipanti. La formazione, tanto quella interna quanto quella rivolta all’esterno, costituisce un capitolo importante dell’attività del Corpo regionale dei Vigili del fuoco. Si tratta di un’attività a 360 gradi che viene portata avanti alla luce dei continui aggiornamenti, soprattutto in campo tecnologico. Il ruolo dei Vigili del Fuoco diventa così di trasmissione di nuove consapevolezze utili a tutti, a partire dai giovani. Fabio Giovinazzo – Vice Comandante Corpo regionale Vigili del Fuoco L’attività di formazione che coinvolge il Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco è legittimata dalla legge 37 del 2009 e prevede che i Vigili del Fuoco siano in qualche modo promotori della sicurezza e quindi anche formatori nell’ambito del decreto legislativo 81 del 2008. Facciamo infatti formazione in ambito sicurezza anche agli esterni. Questo è un esempio, riportato all’ambito scolastico, di promozione della cultura antincendio e formazione all’interno delle scuole.  
   
   
BOLZANO: CONFERENZA SULLE REGIONI SECCHE DELLA GERMANIA  
 
Bolzano, 4 novembre 2014 - Venerdì 7 novembre, alle ore 18, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige il botanico Thomas Wilhalm presenterà il suo viaggio alla scoperta della flora delle regioni secche della Germania centrale e orientale. In lingua tedesca, ingresso libero. Se si parla di territori secchi dell´Europa centrale, il pensiero va immancabilmente alle valli asciutte delle Alpi interne. Tuttavia, anche nella Germania centrale e orientale si trovano delle regioni secche. Come quelle alpine, esse ospitano una serie di specie vegetali diffuse principalmente nelle steppe dell´Europa orientale e della Siberia. Thomas Wilhalm, conservatore per la sezione Botanica del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, ha effettuato un viaggio alla scoperta della flora di queste aree della Germania che presenterà, in parole e immagini, venerdì 7 novembre 2014, alle ore 18, al museo nella conferenza dal titolo "Streifzug durch die Trockengebiete Mittel- und Ostdeutschlands". Nel suo contributo, Wilhalm illustrerà la varietà e i tratti distintivi, ma anche quelli comuni, della loro flora. In lingua tedesca. Ingresso libero. La conferenza si tiene nell´ambito degli incontri del gruppo di lavoro "Flora dell´Alto Adige". Info: Thomas Wilhalm, Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412971, web http://www.Museonatura.it/  http://www.Musei-altoadige.it/    
   
   
MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO VERONESE. LO STATO DI ATTUAZIONE DELLE OPERE IDRAULICHE STRUTTURALI  
 
Venezia, 4 novembre 2014 - “Allo stato attuale, per l’invaso sul torrente Chiampo a Montebello Vicentino la Regione ha già completato la progettazione definitiva dell’opera ed avviato la fase istruttoria per la Valutazione dell’Impatto Ambientale, mentre per gli altri due che interessano l’area veronese si è prossimi alla fase di realizzazione”. E’ l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte a fare il punto sullo stato di attuazione delle opere idrauliche strutturali per la messa in sicurezza del territorio della provincia di Verona. “A seguito dei gravissimi eventi alluvionali del novembre 2010 – ricorda Conte - la Regione ha elaborato un piano generale di interventi per la messa in sicurezza dei fiumi veneti, il cosiddetto Piano D’alpaos. Oltre ad alcune misure specifiche per la soluzione di problemi puntuali, il piano ha individuato una serie di invasi per la laminazione delle piene di vari corsi d’acqua che costituiscono il reale sistema per dare una concreta ed efficace risposta al territorio in termini di sicurezza idraulica”. In particolare, per mitigare il rischio nell’area veronese, il piano generale prevede l’invaso di Montebello (Vicemza) a servizio del torrente Chiampo (4.000.000 mc.); l’invaso di Montecchia di Crosara (loc. Colombaretta) sul torrente Alpone (900.000 mc.); l’invaso di Soave-s. Bonifacio (loc. S. Lorenzo) sul Chiampo (700.000 mc.). Per quanto riguarda il bacino della Colombaretta il 20 ottobre scorso si è conclusa la procedura di gara con l’individuazione dell’impresa che ha formulato la migliore offerta. Relativamente al bacino di S. Lorenzo, il progetto definitivo ha già superato le necessarie valutazioni ambientali (V.i.a.) e verrà posto in gara entro il mese di novembre. “Considerato il periodo necessario per la redazione del progetto esecutivo da parte dell’impresa aggiudicataria, ed effettuate le verifiche di legge in materia fiscale ed antimafia – fa presente Conte - la data più probabile per l’avvio dei lavori del bacino sull’Alpone è quella del mese di aprile 2015. Per il bacino di S. Lorenzo invece, considerata la fase di gara, l’avvio potrebbe avvenire nel mese di giugno 2015. Le due opere sono già completamente finanziate. Il costo per il bacino della Colombaretta è di 12.700.000 euro, mentre per il bacino di S. Lorenzo è di 5.000.000”.  
   
   
AMBIENTE, 2,6 MILIONI PER AVVIO BONIFICA NEL SITO DI PITELLI E PERTUSOLA A LERICI  
 
Genova, 4 novembre 2015 - Due milioni e 600mila euro per dare il via alla bonifica del sito industriale nell´area ex Pertusola sopra Lerici e per la bonifica dell´ex sito di interesse regionale di Pitelli alla Spezia. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. Un milione e 300mila euro saranno utilizzati per la messa in sicurezza delle vecchie strutture inquinanti dell´ex sito industriale di Pertusola, tramite asportazione della sorgente primaria dell´inquinamento e del materiale residuo. Un progetto il cui valore è di circa 3 milioni e che verrà finanziato per 1,3 milioni di euro dalla Regione Liguria e per la restante parte suddiviso tra l´Autorità Portuale della Spezia e il concessionario, la Navalmare. Ulteriori 1,3 milioni di euro sono stati stanziati, a favore del Comune della Spezia per rimuovere piccole quantità di terreno inquinato, sulla collina di Pitelli, di proprietà di privati che non hanno contribuito all´inquinamento.  
   
   
AMBIENTE, LA REGIONE OFFRE CONSULENZA A CHI VUOLE INVESTIRE IN CALABRIA  
 
Catanzaro, 4 novembre 2014 - A partire da dicembre 2011, due anni di scarsissima attività del nucleo Via-vas-aia, organo tecnico esterno al Dipartimento regionale all´ambiente, prima per motivi giudiziari che ne hanno sospeso i lavori, poi per vincoli della spending review sul contenimento della spesa, hanno prodotto gravi ritardi nella istruttoria e nella valutazione di tantissimi progetti pubblici e privati. Da novembre 2013, la situazione si è ulteriormente aggravata, per le dimissioni della maggioranza dei componenti, determinando un arretrato di circa 300 progetti in attesa di valutazione, con possibili compromissioni e/o perdite di finanziamenti. Per dare soluzione a tale gravissima criticità, è stata istituita una struttura tecnica di valutazione interna all´amministrazione regionale, ai sensi del regolamento approvato dalla Giunta regionale con delibera n° 381 del 31/10/2013, di attuazione della Legge regionale 39/2012. Tale struttura, insediatasi nel maggio 2014, sta lavorando, esclusivamente ed a tempo pieno, per recuperare i gravi ritardi, accumulati sui tantissimi progetti in attesa di valutazione ambientale. Alla funzione di “censore” dei diversi progetti, in merito all´impatto con l´ambiente, la Regione intende affidare alla struttura tecnica di valutazione anche quella di consulenza tecnico-ambientale, per ogni proposta d’investimento sul territorio regionale. Valutare, cioè, preventivamente, le idee progettuali, al fine di accompagnare i soggetti proponenti sulla fattibilità degli interventi, individuando eventuali lacune, per agevolarne il percorso e le procedure. Per tali finalità, la struttura dedicherà un pomeriggio della settimana (con un crono-programma che sarà visibile, sul sito dipartimentale, alla voce Commissioni-nucleo S.t.v., ad esaminare le proposte di quanti manifesteranno la volontà di investire in Calabria creando sviluppo ed occupazione.  
   
   
FRANA DI MOSCIANO: SOPRALLUOGO DI D´ALFONSO  
 
Mosciano (Te) , 4 novembre 2014 - Il Presidente della Regione, Luciano D´alfonso, nella sua veste di Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico, ha effettuato questa mattina un sopralluogo nell´area interessata dalla frana di Contrada Marino, nel territorio del Comune di Mosciano. Al sopralluogo hanno partecipato tecnici della protezione civile e del servizio difesa del suolo della Regione, il consigliere regionale Riccardo Mercante, il sindaco del Comune di Mosciano, Giuliano Galiffi. Il movimento franoso si è generato in conseguenze delle eccezionali precipitazionid del novembre 2013, causando uno smottamento a valle che ha provocato gravissime lesioni a 4 abitazioni che sono state evacuate, con la conseguente ricollocazione degli abitanti in altre strutture abitative. Il Fronte di frana, come ha specificato il Sindaco di Mosciano, coinvolge anche un grande insediamento abitativo, che ospita 60 famiglie e che mostra segni di lesioni du diverse unità. Circostanza che rende urgenti lavori di consolidamernto dell´intero versante collinare. La massa in movimento risulta essere all´interno di un fronte di paleofrana, dai contorni non facilmente monitorabili, interessante il terreno sottostante oper circa 20 metri. Situazione non dissimile da diverse aree della regione dove, secondo il piano di assetto idrogeologico nazionale approvato nel 2008, esistono situazioni di grave rischio. D´alfonso, che ha avuto anche un incontro con una delegazione di cittadini che sono stati evacuati dalle loro abitazioni, ha chiesto alla struttura regionale una dettagliata relazione sulla situazione di pericolosità della area franosa, che indichi gli interventi che possono essere messi uin campo a breve, a medio e a lungo termine. Nel frattempo convocherà una riunione tecnica con tutti i soggetti interessatim, alla quale inviterà a partecipare anche il capo del dipartimento di protezione civile, Franco Gabrielli.  
   
   
ALLUVIONE IN MAREMMA, CHIESTO AL GOVERNO LO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE  
 
Firenze, 4 novembre 2014 - Dopo l´emanazione dello stato di emergenza regionale, a seguito degli eventi calamitosi che il 14 e 15 ottobre hanno colpito la Maremma, si è chiusa la fase istruttoria della Protezione civile regionale con la trasmissione al Dipartimento nazionale di Protezione civile, da parte del presidente Enrico Rossi, della richiesta per la dichiarazione di stato d´emergenza nazionale. La richiesta è stata presa in carico dal Dipartimento della Protezione civile nazionale, che la trasmetterà al Consiglio dei ministri per la valutazione dello stato d´emergenza. I danni complessivi ammontano a oltre 36 milioni di euro per le infrastruture pubbliche (strade comunali, provinciali e regionali e reticolo idraulico), per privati e famiglie. Parallelamente si stanno predisponendo gli atti per la richiesta di calamità naturale per l´agricoltura, che seguirà direttamente il Ministero dell´agricoltura e delle foreste.  
   
   
ALLUVIONE GENOVA, LAVORATORI ILVA PER AIUTARE I COMUNI FUORI GENOVA COLPITI  
 
Genova, 4 novembre 2014 - La Regione Liguria chiederà alla Società per Cornigliano di farsi carico dei lavoratori in cassa integrazione in deroga dell´Ilva di Genova che risiedono nei Comuni colpiti dall´alluvione del 9 ottobre scorso, fuori del capoluogo, per poterli impiegare in lavori socialmente utili a favore del ripristino delle aree in Valle Stura e Valle Scrivia. Lo ha comunicato venerdì 31 ottobre, l´assessore regionale al lavoro Enrico Vesco. Sul totale dei 730 lavoratori in cassa che hanno aderito ai lavori di pubblica utilità che hanno preso il via lo scorso 6 ottobre quale integrazione al reddito, sono 88 quelli che risiedono fuori Genova nei Comuni colpiti dall´alluvione che ha messo in ginocchio anche le valle retrostanti e che potranno essere impiegati per il ripristino della normalità. Di fronte ai pesanti eventi alluvionali che hanno colpito anche l´entroterra, la Giunta regionale ha deciso di chiedere alla Società per Cornigliano ad assumersi l´onere di pagare l´integrazione al reddito per un ammontare di circa 450.000 euro che non saranno sottratti alla bonifica dell´area.  
   
   
SARDEGNA: TAVOLO INTERREGIONALE PER MONITORARE MUTAMENTI CLIMATICI  
 
Cagliari, 4 Novembre 2014 - Un tavolo di coordinamento interregionale per monitorare e ridurre gli effetti negativi dei mutamenti climatici sull´ambiente. Questa la proposta dell´assessore regionale della Difesa dell´ambiente, Donatella Spano, lanciata nel corso della Conferenza delle Regioni svoltasi a Roma. "Il tavolo di coordinamento interregionale - spiega l´esponente della Giunta Pigliaru - dovrà impegnarsi nell´elaborazione di strategie e piani di adattamento a livello locale coerenti con la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Snac) per monitorare e armonizzare le politiche da attuare". La struttura di missione. La realizzazione di questa struttura di missione sarà di supporto alle iniziative di adattamento regionali e lavorerà per allineare le strategie locali a quelle nazionali nonché per monitorare e valutare l´efficacia della azioni attuate. La proposta presentata dall´assessore Spano era già stata condivisa dal coordinamento della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni nei giorni precedenti. "È una grande soddisfazione per me, che da anni mi occupo a livello scientifico delle problematiche connesse ai mutamenti climatici e agli effetti sull´ambiente - ha commentato l´assessore Spano - ma ancor di più oggi, in veste di assessore della Difesa dell´ambiente della mia Regione, è importante essere riuscita a suscitare nei rappresentanti delle istituzioni un interesse nuovo e qualificato su un argomento che impegnerà tutte le Regioni nell´elaborazione di strategie e piani di adattamento a livello locale coerenti con la Strategia Nazionale". L´impatto dei cambiamenti climatici. "Dobbiamo rendere il nostro Paese resistente ai futuri impatti dei cambiamenti climatici - prosegue l´assessore Spano - questo comporta anche attuare, tra le altre cose, un Piano di azione nazionale di adattamento che fornisca il supporto ai piani regionali e locali. La Strategia nazionale di adattamento è stata il frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto la comunità scientifica e le istituzioni nazionali per dar vita a un documento molto rilevante, strumento essenziale per lo sviluppo sostenibile dei nostri sistemi socio-economici". Contestualmente all´iniziativa, il rappresentante dell´Anci, in sede di Conferenza Unificata, ha chiesto al Ministro Lanzetta di dedicare alla Snac una seduta straordinaria della Conferenza Stato-regioni.  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA CON IL MINISTERO AMBIENTE: AL VIA SUL TERRITORIO REGIONALE DELLE MARCHE 13 MILIONI D´INTERVENTI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO .  
 
Ancona, 4 novembre 2014 - Altri 13 milioni di euro per contrastare il dissesto idrogeologico nelle Marche, di cui 6 provenienti dal bilancio regionale. A seguito della sottoscrizione, da parte del ministro dell’Ambiente, dell’Atto integrativo dell’Accordo di programma stipulato con la Regione, parte una nuova serie di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. L’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi, ha riunito, le Province e i Comuni che dovranno realizzare le opere finanziate con i nuovi stanziamenti. L’incontro è servito per illustrare le modalità di gestione tecnica e operativa degli interventi che hanno un carattere di urgenza e priorità per contenere diversi fenomeni di dissesto idrogeologico sul territorio. All’incontro sono state invitate le Province di Ancona, Fermo, Macerata e i Comuni di Senigallia, Castignano, Pievebovigliana, Ussita, Visso, Fano, Pesaro. “Finalmente il ministero dell’ Ambiente ha trasferito, anche se solo in parte, le risorse che spettano alle Marche in merito all’Accordo di programma siglato nel 2010 - riferisce la Giorgi - A luglio c’è stata chiesta una rimodulazione dell’intesa a seguito di un taglio (indicato da Roma) del 10 per cento dei fondi che il Ministero doveva trasferire alla Regione: abbiamo lavorato tutta l’estate, anche in stretto contatto con la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico della presidenza del Consiglio dei ministri, per concludere la procedura amministrativa e poter subito investire nel territorio le risorse disponibili . A oggi, dopo la rimodulazione (sono stati tagliati 3 milioni e 590 mila euro), l’intervento del Ministero raggiunge i 32.310.000 euro, compresi i 13.600.000 che ancora mancavano all’appello. Con le risorse già trasferite, sono in corso di esecuzione o già ultimati 33 interventi su tutto il territorio. Delle risorse mancanti ora il Ministero ci ha trasferito 6 milioni e 920 mila euro che daranno vita a interventi prioritari e urgenti. In attesa del trasferimento delle altre risorse a noi dovute, la Regione Marche mette in campo ulteriori 6 milioni di euro del proprio bilancio regionale per far fronte ad altri nove interventi sul territorio, già inclusi nell’ accordo di programma. Pertanto sono al via interventi per complessivi 12 milioni e 920 mila euro: proprio oggi, nel corso della riunione, abbiamo stabilito le modalità con i Comuni e le Provincie che saranno gli Enti attuatori degli interventi. Chiaramente nelle more delle procedure amministrative richieste dalla revisione del programma, non siamo stati con le mani in mano; la struttura regionale ha predisposto tutte le convenzioni monitorando la situazione progettuale degli gli Enti destinatari delle risorse. Mi preme ricordare che, con queste risorse, partiranno tutti gli interventi sul Misa per la messa in sicurezza del fiume. E a proposito, ricordo che, in merito all’alluvione dello scorso 3 maggio, che ha interessato la nostra Regione, con risvolti tragici sulla città di Senigallia, dei 10 milioni di euro che il Governo ha stanziato per l’emergenza, a oggi nessuna risorsa ci è stata trasferita”. Gli interventi che si avvieranno ora sul territorio sono importanti: a Fano è previsto un intervento di difesa della costa nel tratto via Ruggeri; a Castignano un intervento di consolidamento il località Ripaberarda; a Fermo si interverrà a Marina Palmense, in merito ai lavori di adeguamento della sezione idraulica del Fosso Torre; opere di difesa spondale pulizia alveo e manutenzione argini sono previste per i Fiumi Chienti e Potenza. A Pievebovigliana, in località Roccamaia, il consolidamento di una frana; a Ussita e Visso si andrà a operare sulla regimazione idraulica del Fosso Valruscio e Fosso Valle di Norcia; a Sarnano è previsto il consolidamento contro il dissesto nella frazione di Piobbico. Insieme a queste, come detto, sono previste le opere sul fiume Misa, oltre a un intervento sul fiume Foglia.