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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Novembre 2014 |
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MARTIN SCHULZ, IL PARLAMENTO EUROPEO SI RIUNISCE EXPO 2015 |
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Caro Vicepresidente Mogherini, Caro Ambasciatore Sannino, Caro Presidente Bracco, Signore e Signori, I preparativi per l´Expo di Milano sono in pieno svolgimento. Questa mostra è una buona testimonianza di come funziona avanzate sono. Sono lieto che il Parlamento europeo è stato scelto come uno dei primi posti per presentare i progetti dell´Unione europea e dei suoi Stati membri. L´expo è prima di tutto un evento destinato a stabilire un dialogo con e tra i cittadini. L´unione europea sarà presente a Milano con un proprio padiglione, che è il risultato di uno sforzo congiunto tra tutte le istituzioni dell´Ue. Mi è stato detto che i lavori stanno procedendo rapidamente. E io sono fiducioso, guardando il progetto e il tema del nostro padiglione, che sarà una delle principali attrazioni della Expo Milano 2015. Non vedo l´ora di farlo, non solo per la bellezza e l´attrattiva dei progetti, ma anche per il tema e il dibattito si alzerà. Il tema "Nutrire il pianeta: energia per la vita" è uno di attualità. Sostenibilità alimentare è una questione trasversale e uno che tocca la dimensione interna ed esterna dell´azione dell´Unione europea. È per questo che accolgo con favore la presenza del Vice Presidente-alto rappresentante Federica Mogherini qui oggi. Signore e Signori, A cavallo del 18 ° secolo, un dibattito feroce afferrato l´Europa. Fino ad oggi, questo dibattito non si esaurisce. Da un lato, gli ottimisti, come il marchese di Condorcet, fiducia ingegno umano e sviluppo scientifico come gli strumenti per affrontare la sfida della crescita della popolazione. Il rappresentante più importante dei pessimisti era Robert Malthus, che con il suo saggio del principio della popolazione, previsto calamità incombente per l´umanità. Egli ha sostenuto che, mentre la popolazione moltiplica geometricamente, l´approvvigionamento di cibo aumenta aritmeticamente; e che, pertanto, la popolazione finirà per superare l´approvvigionamento di cibo. Due secoli più tardi, chi aveva ragione? Condorcet o Malthus? Nessuno di loro. Siamo riusciti, attraverso il progresso tecnologico per aumentare le rese, per aumentare la produzione di cibo per stare al passo con la crescita della popolazione. Il cibo che viene prodotto a livello globale sarebbe nutrire la popolazione globale di oggi. Eppure, abbiamo un grosso problema. Distribuzione alimentare è andato terribilmente storto. Oggi nel pianeta che abbiamo 805 milioni di persone denutrite e 1,5 miliardi di persone in sovrappeso o obese. In cima a questi 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecati ogni anno. Stiamo assistendo ad uno squilibrio di proporzioni enormi nella catena alimentare globale. 2015 può essere un anno di calcolo quando si tratta di alimentazione del pianeta e Milano Expo può servire come leva al riguardo. Nel settembre del 2015, i leader mondiali terranno un vertice ad alto livello di adottare una nuova serie di obiettivi sulla base dei risultati degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Alla fine di novembre 2015 le delegazioni si riuniranno a Parigi per la conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite 2015. 2015 sarà anche l´Anno europeo per lo sviluppo. L´unione europea ei suoi Stati membri devono sfruttare questa opportunità per l´Europa di ristabilire la propria leadership nella promozione del multilateralismo e di diventare il campione e l´esempio di sostenibilità. Per questo per riuscire bisogna agire con coraggio sia sul fronte interno ed esterno. Signore e Signori, Internamente, l´Unione europea, e in particolare il Parlamento europeo non sono stati seduti sulle loro mani. Nella nostra azione legislativa, abbiamo puntato a perseguire cinque principi: l´informazione, la protezione, la ricerca, la riduzione dei rifiuti e l´apertura al mondo. Abbiamo aiutato i consumatori europei di compiere scelte più informate e salutari circa la loro dieta grazie alla legislazione sull´etichettatura dei prodotti alimentari passati nel 2010. Le nuove regole di garantire ai consumatori un facile accesso alle informazioni chiave sui valori nutrizionali, sul paese di origine e le date di scadenza. Il Parlamento europeo è ed è sempre stato vigile per quanto riguarda i rischi per la salute dei consumatori o con i prodotti alimentari o reclami ingannare il consumatore. Il Parlamento ha reagito con forza agli alimenti e animali diverse crisi alimentari, come ad esempio lo scoppio della Bse, la vicenda della diossina, afta epizootica e il recente scandalo più carne di cavallo. Il Parlamento europeo farà tutto quanto in suo potere per garantire un elevato livello di sicurezza alimentare in tutte le fasi del processo di produzione e di distribuzione di tutti i prodotti alimentari commercializzati all´interno dell´Unione europea, sia prodotte all´interno dell´Ue o importati da paesi terzi. Abbiamo contribuito a garantire che la qualità e l´identità dei nostri cibi è protetta, certificato e riconoscibile. Ho sentito in alcuni ambienti che i nostri certificati, etichette di origine, la tradizione e la provenienza geografica sono criticati come una sottile forma di protezionismo. Non potrei essere più in disaccordo. Si tratta di una storia di successo. Si tratta di certificati di qualità, i valori e le tradizioni europee. E noi siamo pronti a difenderli. Abbiamo bisogno di soluzioni innovative per rispondere alla doppia sfida della crescente scarsità e la crescente domanda. Gli agricoltori di oggi sono i nuovi uomini del Rinascimento: essi devono possedere il giusto mix di scienza, economia, imprenditorialità, e consapevolezza ambientale per affrontare le sfide del futuro. Politica agricola comune dell´Unione europea deve aiutarli a progredire in questa direzione esattamente. L´europa deve dimostrare la sua capacità di favorire un cambiamento di cultura del consumo di cibo. Secondo le stime della Commissione la produzione di rifiuti alimentari annuale del 28 Stati membri, è di oltre 100 milioni di tonnellate, 179 kg pro capite. Questo richiede un cambiamento salto nella nostra educazione e le abitudini. Il Parlamento europeo ha espresso la sua posizione su questo in una risoluzione nel gennaio 2012 su come evitare gli sprechi alimentari. Quest´anno la Commissione ha, con una proposta di modifica della direttiva quadro sui rifiuti, che mira allo sviluppo di una strategia globale di lotta contro gli sprechi alimentari inutili. La sostenibilità della nostra catena alimentare in Europa non significa chiusura verso il mondo come alcuni suggeriscono. Un´europa aperta è un´Europa che aiuta a sollevare milioni di persone dalla povertà. E ´uno che è vantaggioso per i consumatori e aiuta la competitività dei nostri agricoltori. Tuttavia, il cibo non è solo un altro merce di scambio supplementare come tutti gli altri. Gli investimenti in agricoltura per aumentare le rese e la redditività sono i benvenuti. Speculazione rampante che può avere conseguenze devastanti sulla vita di milioni di persone, non è. Questo mi porta alla dimensione esterna dell´azione dell´Unione. Per condurre con successo contro la fame abbiamo bisogno di capire la complessità del fenomeno, le sue origini e le sue conseguenze. È per questo che sono stato un sostenitore della struttura di gruppo della nuova Commissione europea ed è per questo che sono contento che Federica Mogherini guiderà il Team "L´europa nel mondo" per coordinare questioni che vanno dal commercio, cooperazione e lo sviluppo internazionale, aiuti umanitari e la gestione delle crisi, europea di vicinato e di allargamento. L´unione europea ei suoi Stati membri sono i maggiori donatori di aiuti allo sviluppo nel mondo. Spesso ripetiamo questo. Ma questo fatto non è di per sé un motivo per abbassare la guardia. Senza coordinamento nostro impatto e l´efficacia sono ridotti. Abbiamo bisogno di migliorare la nostra capacità di prevenire, valutare e rispondere alle crisi: tra cui carestie e siccità. Abbiamo anche bisogno di contribuire a promuovere dibattiti casa coltivati sulla politica alimentare nei paesi terzi. Questa è la strada per il successo. Penso per esempio alla inclusione del diritto al cibo nelle costituzioni e gli ordinamenti giuridici; alla protezione del suolo e delle materie prime alimentari dalla speculazione e land grabbing. Le migliori azioni per garantire l´accesso e la sostenibilità al cibo e l´acqua saranno sempre quelli locali. Cibo e acqua sono una delle principali fonti di conflitto nel mondo di oggi. Facciamo in modo che questo non sarà il caso nel mondo di domani. Non vedo l´ora per l´Expo 2015 di Milano. Sono sicuro che sarà l´occasione per presentare l´eccellenza italiana ed europea, ma sarà anche l´occasione per imparare, dibattito e spingere il mondo in azione. Usiamo questa occasione. Grazie per l´attenzione |
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AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE: MOTORE DI INNOVAZIONE |
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Bruxelles, l’intervento di Phil Hogan - commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale al Parlamento europeo; “ Onorevoli deputati del Parlamento europeo, colleghi commissari, stimati membri della Conoscenza per Innovation Forum, signore e signori. Sono onorato di affrontare il 6 ° Conoscenza e Innovation Summit tenuto in Parlamento. Voglio ringraziare Lambert van Nistelrooij, il presidente della conoscenza per l´innovazione consiglio di amministrazione, per avermi invitato qui questa sera. Mep van Nistelrooij ha un track record di successo creando sinergie tra innovazione, lo sviluppo regionale e rurale attraverso il suo lavoro sulla riforma dei Fondi strutturali europei nella scorsa legislatura. Vorrei anche ringraziare la conoscenza per l´innovazione vicepresidente, Jerzy Buzek. Per avere Mep Buzek a bordo, un ex primo ministro della Polonia, l´attuale presidente della commissione Itre e un ex Presidente del Parlamento europeo a bordo, è un omaggio alla qualità e al peso politico della Conoscenza per Innovation Forum. Questo è il mio primo discorso in qualità di Commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale nelle pareti di questa bella, istituzione democratica da quando ho assunto la direzione, all´inizio di questo mese. In effetti ci si sente come un ritorno a casa. Come quelli di voi che possono aver frequentato il mio udito in Comagri sapranno, io sono prima di tutto un politico! La Commissione Juncker sarà politica, nel senso di lavorare mano nella mano con il Parlamento, ascoltando la voce dei cittadini europei e che agiscono per la loro guida. L´innovazione in agricoltura è una priorità chiave nel mio mandato di Commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale, cosa che ho fatto chiaro nella mia audizione parlamentare. Agricoltura e sviluppo rurale sono parte del lavoro, la crescita, gli investimenti e la priorità per la competitività al centro della Commissione Juncker. Anzi, ho già iniziato a lavorare con il vicepresidente Katainen sul Project Team chiave legate a questa priorità. L´agricoltura è sempre stato un settore innovativo. La maggior parte delle aziende di oggi hanno poco in comune con le aziende agricole del 1950. E le aziende agricole del 2050 sarà probabilmente significativamente diverse dalle aziende di oggi. L´agricoltura europea è un settore innovativo: gli agricoltori hanno consegnato sugli obiettivi sociali della sicurezza alimentare, sicurezza e qualità alimentare. Hanno raggiunto questo tutelando l´ambiente e di essere più efficiente delle risorse. Tuttavia, le sfide e anche le opportunità che sono davanti a noi sono così grande oggi come lo erano 60 anni fa. La sicurezza alimentare è una sfida più grande che mai, con una popolazione mondiale dovrebbe raggiungere 9,6 miliardi di persone entro il 2050. Sistemi alimentari mondiali dovranno aumentare in efficienza e produttività al fine di garantire che le persone abbiano accesso al cibo di cui hanno bisogno. Dovremo fare di più con meno, attraverso un maggiore utilizzo del riciclaggio, up-cycling e, soprattutto, sprecando meno. Agricoltura europea deve essere in prima linea in questa unità efficienza. Parte di questo sarà quello di incoraggiare i giovani innovatori di vedere l´agricoltura come un attraente, alta tecnologia e carriera gratificante. Sono lieto che la nuova politica agricola comune va un lungo cammino per aumentare il fascino di agricoltura come una carriera. Agricoltura innovativa dovrebbe anche garantire la protezione delle risorse naturali, la biodiversità, il paesaggio, il suolo e l´acqua, e aumentare i benefici ambientali e climatici che l´agricoltura fornisce. Il Programma di Sviluppo Rurale stimolerà le zone rurali per rafforzare e diversificare l´attività economica. Il rollout di veloce a banda larga in tutto il mondo vedrà un maggiore utilizzo della raccolta dei dati e di analisi dei dati in colture e gestione del bestiame. Per utilizzare due concetti che si sente più spesso in futuro: questo è Big Data per Precision Farming. Biomassa, bioenergia e la bioeconomia si svilupperà ulteriormente. L´innovazione è la chiave per uno sviluppo rurale sostenibile: attraverso l´innovazione, siamo in grado di mantenere la competitività del settore agro-alimentare e creare nuovi e migliori posti di lavoro nelle zone rurali, per tutto il tempo di sicurezza a guardia del pianeta per le generazioni future. L´innovazione sta accadendo in tutto il mondo, oggi. In Europa, gli scienziati, l´industria e gli agricoltori, collettivamente e individualmente stanno attualmente lavorando su nuovi modi di produrre, conservare e commercializzare prodotti alimentari. E sta accadendo lungo tutta la catena del valore, dalla scienza monte di investimenti a valle, attraverso l´innovazione sociale. Ad esempio, i sistemi di allevamento intelligente utilizzo di telecamere, sensori e altre forme di tecnologia sono in fase di sperimentazione per migliorare l´efficienza dell´irrigazione o ridurre l´uso di pesticidi per migliorare l´individuazione delle malattie; Seedbanks dell´Ue contengono una grande quantità di materiale genetico che può essere sfruttato per sviluppare nuove varietà. Allo stesso modo, mentre la gente ancora si chiedono se vedremo mai o addirittura vogliamo automobili auto-guida nelle nostre città, abbiamo automatizzato macchine agricole di oggi a lavorare. L´industria europea è leader mondiale in agricoltura robotica - questa innovazione è già in movimento! Ma il nostro sistema di innovazione agricola deve essere rafforzata e ulteriormente sviluppata. C´è un potenziale enorme e anche un urgente bisogno di fare di più. Ci sono prove che i legami tra la ricerca, gli agricoltori e l´industria sono ancora troppo deboli. Troppi innovazioni sono ancora a sinistra non sfruttato e troppe domande di ricerca del settore rimangono senza risposta. Sistemi di conoscenza e innovazione agricole devono essere resi più efficienti e interattivo. I nuovi strumenti che abbiamo messo sul tavolo per il periodo 2014-2020 sono lì per garantire che davvero riusciamo. Oggi, vorrei sottolineare due strumenti agricoli e forestali di innovazione dedicati: In primo luogo, il partenariato europeo per l´innovazione, o Eip, su "Produttività e sostenibilità". In secondo luogo, il programma di ricerca e innovazione Orizzonte Europa 2020, attraverso il quale abbiamo raddoppiato i nostri sforzi sul cibo, l´agricoltura, la silvicoltura e la ricerca marina per raggiungere quasi 4 miliardi di euro 2014-2020. Signore e Signori, Qual è l´Eip? "Produttività e sostenibilità" è una messa a punto un´iniziativa europea per promuovere l´innovazione attraverso il networking e il lavoro collettivo, anche se le attività a livello europeo, nonché nei progetti a livello del suolo in tutta l´Ue. La strategia del agri Eip è quello di portare i partner della ricerca, l´agricoltura, l´industria, le Ong e il settore di consulenza insieme in "gruppi operativi» di lavorare su progetti innovativi comuni finanziati nell´ambito dei programmi di sviluppo rurale. Le persone che partecipano a questi gruppi non saranno collegate solo ai loro partner del progetto, ma anche ad altri colleghi europei attraverso un rete a livello Ue. Attraverso questo approccio, la soluzione trovata un problema specifico in un posto può essere facilmente trasferito ad altri, situazioni analoghe. La Commissione europea è a disposizione per assistere le autorità di gestione di sfruttare appieno i vantaggi di questo nuovo quadro, come si sviluppano la versione finale dei loro programmi di sviluppo rurale. Mi auguro sinceramente che questo permetterà implementazione su misura e si tradurrà in un grande successo. Signore e Signori, La ricerca agricola in Orizzonte 2020 Parallelamente ai nostri sforzi in materia di politica di sviluppo rurale, stiamo offrendo un notevole impulso per l´agricoltura e la ricerca forestale attraverso Orizzonte 2020. Il bilancio è stato raddoppiato rispetto al precedente periodo di programmazione. Sostegno alla ricerca e all´innovazione è accoppiato insieme per sviluppare le attività di cross-tematiche e di evitare la ricerca tradizionale in "silos". L´obiettivo è quello di garantire che l´Europa produce la scienza di classe mondiale, rimuove le barriere all´innovazione, offre la ricerca di università e istituti per l´azienda agricola e l´economia rurale, e rende più facile per i settori pubblico e privato di lavorare insieme nel fare innovazione accadere . Nella mia zona, voglio concentrarmi su 3 priorità principali: 1) aumentare l´efficienza, la sostenibilità e la resilienza della produzione primaria, aumentando la sua capacità di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento; 2) fornitura di servizi ecosistemici e beni pubblici; e 3) potenziamento delle zone rurali per migliorare il sostegno all´innovazione. Io, in particolare, garantire la coerenza tra gli obiettivi di sicurezza alimentare e cambiamenti climatici dell´Unione europea. Nell´ambito di Orizzonte 2020, nuovi formati di progetto sono stati creati, che corrisponde al concetto di Eip. "I progetti multi-attore", in gergo, sono i progetti di ricerca in cui saranno coinvolti gli agricoltori e gli altri utilizzatori finali "lungo tutto il progetto": qui gli agricoltori non devono essere solo oggetto di studio, ma incoraggiati ad essere coinvolti centrale nella creazione di soluzioni . Orizzonte 2020 contribuirà ad approfondire la base di conoscenze in campi come la fertilità del suolo, salute delle piante e degli animali, e il ruolo funzionale della biodiversità. Inoltre, il fatto che la ricerca agricola e l´innovazione nell´ambito di Orizzonte 2020 sono ora in stretto coordinamento con la Pac (attraverso il sostegno all´innovazione nell´ambito dello sviluppo rurale) è un´occasione d´oro per rafforzare le azioni di innovazione a livello locale. Ciò si tradurrà in più basata sulla conoscenza dell´agricoltura e della silvicoltura Ue. Questo Innovation Summit 6 ° è, credo, una grande occasione per discutere la politica di innovazione per tutti i settori e per l´agricoltura, la silvicoltura e sviluppo rurale in particolare. Non vedo l´ora di dibattiti ricchi e studierò molto attentamente i risultati del summit. Vorrei concludere il mio intervento citando il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz eurodeputato, che solo la scorsa settimana, quando ospita la leadership di Milano Expo, ha dato un contributo significativo: "Gli agricoltori di oggi sono i nuovi uomini del Rinascimento: essi devono possedere il giusto mix di scienza, economia, imprenditorialità, e la consapevolezza ambientale per affrontare le sfide del futuro." Non avrei potuto dirlo meglio. E riassume il motivo per cui da ora in poi l´innovazione e l´agricoltura hanno sempre andare insieme. Grazie. |
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GIUSTIZIA EUROPEA: LA COMMISSIONE ERA LEGITTIMATA A RENDERE OBBLIGATORIA L’ETICHETTATURA DEGLI AGRUMI CHE SONO OGGETTO DI UN TRATTAMENTO POST-RACCOLTA MEDIANTE AGENTI CONSERVANTI O ALTRE SOSTANZE CHIMICHE |
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Una disposizione del diritto dell’Unione sulla commercializzazione degli agrumi (vale a dire i limoni, i mandarini e le arance) stabilisce che gli imballaggi di tali frutti devono recare un’etichettatura che indichi, se del caso, gli agenti conservanti o le altre sostanze chimiche utilizzati nel trattamento post-raccolta . Con tale disposizione, la Commissione ha voluto assicurare la corretta applicazione della legislazione dell’Unione sugli additivi alimentari. A tal fine, si è discostata da una norma adottata dalla Cee-onu secondo cui dette indicazioni sono facoltative (l’indicazione dell’utilizzo di conservanti o di altre sostanze chimiche è necessaria solo se richiesta dalla legislazione del paese importatore). La Spagna ha chiesto al Tribunale l’annullamento di tale disposizione. Con la sua odierna sentenza, il Tribunale respinge il ricorso della Spagna. Il Tribunale rileva, anzitutto, che la Commissione non era obbligata ad adottare, a livello dell’Unione, una norma di commercializzazione degli agrumi identica alla norma Cee-onu. Infatti, sebbene la Commissione, al momento dell’adozione di norme di commercializzazione per uno o più prodotti, debba tener conto, tra altri elementi, delle norme stabilite nell’ambito della Cee-onu, essa non è tenuta a trasporre tale e quale la norma corrispondente della Cee-onu. La Spagna contesta alla Commissione di aver violato il principio della parità di trattamento e di non discriminazione tra produttori. Secondo tale Stato membro, solo i produttori di agrumi sono tenuti all’obbligo di etichettatura, ancorché altri frutti siano del pari oggetto di un trattamento post-raccolta mediante più sostanze. A suo avviso, ciò comporterebbe una discriminazione ingiustificata dal punto di vista oggettivo. La Spagna aggiunge che l’etichettatura obbligatoria potrebbe indurre il consumatore a credere che gli agrumi siano gli unici frutti ad essere trattati con prodotti chimici dopo la raccolta, il che ne pregiudicherebbe la commercializzazione e il consumo, ponendoli in una situazione concorrenziale sfavorevole. Il Tribunale rileva che l’obiettivo perseguito dall’etichettatura obbligatoria è di garantire una migliore informazione dei consumatori degli agrumi di cui trattasi, attirando, se del caso, la loro attenzione sul fatto che sono stati oggetto di un trattamento post-raccolta con agenti conservanti o altre sostanze chimiche. Ciò è necessario perché gli agrumi presentano alcune particolarità dal punto di vista del trattamento post-raccolta. Infatti, di regola, la buccia degli agrumi non è consumata con la polpa, ma è gettata tra i rifiuti, come accade per molti altri frutti (banane, angurie, meloni). Nondimeno, la buccia degli agrumi ha un impiego specifico in cucina, posto che può essere utilizzata per preparare marmellate e liquori (come il limoncello) o per aromatizzare determinati preparati culinari come i biscotti o le zuppe. Per quanto concerne l’obiettivo di informare i consumatori sulle sostanze utilizzate in trattamento post-raccolta, i produttori di agrumi si trovano, dunque, in una situazione diversa da quella di altri produttori ortofrutticoli. Di conseguenza, il principio della parità di trattamento e di non discriminazione non è violato. Secondo la Spagna, l’obbligo di etichettatura riguarda una sostanza particolare, l’ortofenilfenolo, e il suo sale di sodio, denominato «ortofenilfenato di sodio» (Opp). Tale sostanza è utilizzata come agente conservante della frutta nonché per la disinfezione di depositi. La Spagna sostiene che le condizioni di etichettatura dell’Opp avrebbero dovuto essere definite nel quadro della legislazione sui pesticidi. Il Tribunale respinge tale argomento sottolineando che la Commissione non ha fatto altro che prendere in considerazione la volontà del legislatore dell’Unione di prevedere un obbligo di etichettatura per gli alimenti trattati mediante tale sostanza. Il Tribunale ritiene che non sia stato violato neppure il principio di proporzionalità. Infatti, esistono per la quasi totalità degli ortofrutticoli etichette speciali che consentono di indicare che sono prodotti dell’agricoltura biologica e che non sono stati trattati con sostanze chimiche. Pertanto, i consumatori sono in generale coscienti del fatto che gli ortofrutticoli privi di siffatta etichetta possono aver subito un trattamento chimico. Notando l’etichettatura speciale degli agrumi, i consumatori non riterranno erroneamente che gli ortofrutticoli privi di siffatta etichettatura non siano stati trattatati con sostanze chimiche. La Spagna sostiene del pari che l’obbligo di etichettatura, riguardando anche gli agrumi destinati all’esportazione, comporta uno svantaggio concorrenziale per gli agrumi provenienti dall’Unione nei mercati dei paesi terzi in cui non è richiesta un’etichettatura analoga a quella imposta dalla legislazione europea. In tali mercati, gli agrumi provenienti dall’Unione entrerebbero in concorrenza con gli agrumi di altri paesi che non richiedono siffatta etichettatura. Il consumatore del paese importatore interessato potrebbe, così, avere l’impressione erronea che i prodotti provenienti da paesi terzi non siano stati trattati con sostanze chimiche dopo la raccolta. Ciò potrebbe indurre i consumatori a preferirli a quelli provenienti dall’Unione. Il Tribunale dichiara che il livello elevato di tutela dei consumatori garantito dalle politiche dell’Unione dev’essere assicurato ai consumatori che si trovano tanto all’interno quanto all’esterno dell’Unione. L’etichettatura concernente l’eventuale trattamento post-raccolta degli agrumi è necessaria ad assicurare una tutela adeguata dei consumatori. È, pertanto, inaccettabile distinguere a tal fine tra i consumatori che si trovano all’interno e all’esterno dell’Unione. Inoltre, tale livello uniforme ed elevato di tutela dei consumatori contribuisce alla conservazione e al rafforzamento della loro posizione sui mercati internazionali. Esso rientra in un’immagine di qualità e di affidabilità dei prodotti provenienti dall’Unione. Tale immagine rischierebbe di essere danneggiata nell’ipotesi in cui la salute dei consumatori all’esterno dell’Unione fosse minacciata a causa della mancanza di un’etichettatura concernente il trattamento post-raccolta degli agrumi provenienti dall’Unione. |
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LA COMUNICAZIONE CHIARA È LA CHIAVE PER IL SUCCESSO DELLA NUTRIZIONE PERSONALIZZATA |
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Una ricerca pubblicata recentemente suggerisce che fornire delle informazioni chiare e comprensibili riguardanti i potenziali benefici della nutrizione personalizzata aumenta le possibilità che i consumatori accettino e adottino questo concetto. I ricercatori finanziati dall´Ue ritengono che questo potrebbe portare a miglioramenti della salute pubblica. Questa particolare indagine è stata svolta come parte del progetto Food4me, finanziato dall´Ue, che dal 2011 sta studiando il potenziale della nutrigenomica nel portare significativi risultati per la salute dei cittadini europei. La nutrigenomica combina lo studio della nutrizione con quello della genetica, e mira a comprendere meglio i diversi modi in cui le persone rispondono al cibo in base al loro corredo genetico. Questa recente indagine aveva la forma di un questionario e ha coinvolto oltre 9 000 partecipanti provenienti da nove paesi europei (Germania, Grecia, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito e Norvegia). I risultati hanno dimostrato che se i partecipanti capiscono i benefici associati alla nutrizione personalizzata, allora sono più favorevoli all´adozione di questo concetto. L´indagine ha inoltre mostrato che i partecipanti con un livello più elevato di conoscenze riguardanti la nutrizione, e un interesse a mangiare in modo nutritivo, erano generalmente più favorevoli alla nutrigenomica. Questi risultati sono stati costanti in tutti e nove i paesi. Il progetto Food4me è importante poiché la promessa della nutrizione personalizzata finora non è riuscita a decollare dal punto di vista commerciale. Anche l´abbinare i consigli dietetici ai profili genetici si è dimostrato difficile. Questo è il motivo per cui il progetto, che ha ricevuto quasi 9 milioni di euro di finanziamenti dell´Ue, ha riunito un gruppo internazionale di esperti per esaminare l´attuale conoscenza in materia di nutrizione personalizzata e per studiare i modi migliori per applicare i consigli nutrizionali personalizzati. Il progetto è partito dal fatto che tutti presentiamo delle leggere differenze nelle nostre mappe genetiche. Sono proprio queste differenze che ci distinguono gli uni dagli altri. Infatti, queste minuscole variazioni possono determinare sia gli effetti che le sostanze nutrienti hanno sul nostro organismo, che il modo in cui metabolizziamo il cibo che mangiamo. Questa è una spiegazione, ad esempio, del perché alcune persone hanno dei problemi a gestire il proprio peso, o del perché alcuni soggetti sembrano essere in grado di consumare enormi quantità di alimenti molto calorici apparentemente senza alcun effetto negativo. La nutrizione personalizzata ruota attorno all´equilibrio del rapporto tra sostanze nutrienti e geni, e al comprendere che ognuno di noi ha delle necessità dietetiche particolari. Si tratta di un rapporto a doppio senso: le sostanze nutritive che consumiamo possono influire sul modo in cui sono espressi i nostri geni, mentre i nostri geni influiscono sul modo in cui il nostro organismo risponde a tali sostanze. L´obbiettivo finale degli scienziati impegnati nel progetto Food4me è quindi quello di chiarire questa complessa interazione tra sostanze nutrienti e geni. La fase successiva sarà quella di sviluppare diete su misura che bene si accompagnano al profilo genetico unico di ogni persona. Questo non solo ottimizzerà la salute del soggetto, ma se sufficientemente diffuso, potrebbe anche aiutare a prevenire malattie come l´obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, il cancro e la malnutrizione. Il progetto si dovrebbe concludere nel mese di marzo del 2015. Per ulteriori informazioni, visitare: Food4me http://www.Food4me.org/ |
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WORLD EXPO TOUR CINA, ASSESSORE LOMBARDIA: PER RICERCA FORTE IMPEGNO REGIONE |
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Shanghai - "E´ stato un incontro molto positivo, ricco di spunti e molto stimolante perché ha permesso di conoscere lo stato dell´arte dei dipartimenti ricerca e sviluppo di un grande colosso cinese delle telecomunicazioni". Questo il commento del sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Expo e internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala che ha visitato il Centro Ricerca & Sviluppo di Huawei nel nuovo distretto Pudong a Shanghai, ultima tappa del World Expo Tour in Cina. Sala, a capo della delegazione di Regione Lombardia, è stato ricevuto dal Senior Vice President di Huawei, Qu Wenchu, accompagnato da Mariana Liu, Regional Representative of Public Affairs and Communications, e da Li Yiming, responsabile del Dipartimento Customer Reception dell´azienda. Presenza Cinese In Lombardia - "In Lombardia - ha ricordato Sala - la Cina è presente con 68 investitori, 100 aziende, con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro e circa 6.000 dipendenti: una realtà importante che fa della presenza cinese una delle più importanti nella nostra regione. Nel 2013 è stato di oltre 3 miliardi il valore dell´export della Lombardia verso la Cina, a fronte di un import di 9 miliardi". Relazioni Ancora Piu´ Strette - "Numeri che vogliamo possano crescere - ha aggiunto Sala - anche sfruttando l´occasione di Expo 2015, cui la Cina partecipa in maniera convinta e dalla quale sono già tantissimi i visitatori che hanno prenotato il viaggio a Milano per partecipare all´Esposizione universale. Expo sarà un´occasione storica anche per i risvolti positivi in termini di attrattività". A Milano Centro Ricerca Soluzioni Wireless - Presente in Italia dal 2004, Huawei ha due sedi principali (Milano e Roma), uffici nelle maggiori città italiane, oltre 550 dipendenti, un centro di Ricerca e Sviluppo e tre centri di Innovazione che rappresentano il motore per lo sviluppo in Italia della multinazionale. Il settore R&d di Huawei Italia impiega complessivamente 100 persone altamente qualificate, la maggior parte delle quali occupate nel Centro Globale di competenza Microwave di Segrate (Milano) che è un polo di eccellenza per lo sviluppo di tecnologie per lo sviluppo di soluzioni wireless di ultima generazione. Attrarre Investimenti - "L´altro obiettivo che non dimentichiamo mai quando partecipiamo alle missioni istituzionali organizzate per promuovere Expo - ha sottolineato Sala - è infatti far conoscere le opportunità che la Lombardia offre a chi decide di investire sulla nostra regione e decide di aprire attività sul nostro territorio". Cosa Offre Il Nostro Sistema - "In Lombardia - ha detto Sala rivolgendosi ai vertici Huawei, già presente con un suo centro ricerche alle porte di Milano - ci sono 13 università, 500 centri di ricerca pubblici e privati, 18 Irccs (istituti ricerca biomedica) al top in Europa, 6 parchi tecnologici, in cui la ricerca viene fatta di concerto tra pubblico e privato per avere un a ricaduta concreta. La vocazione all´innovazione e ricerca fa della Lombardia il luogo ideale per attrarre investimenti". Investimenti In Innovazione E Ricerca - "Regione Lombardia - ha ricordato il Sottosegretario - sta facendo molto per sviluppare il tema innovazione nelle imprese: in un anno e mezzo di legislatura sono stati impegnati oltre 270 milioni per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. 100 milioni in più rispetto ai 272 per l´innovazione sono andati direttamente alle imprese, con un rapporto di grande collaborazione tra Istituzioni, che è la chiave giusta per spendere bene le risorse pubbliche". "Non vogliamo sostituirci a imprese e università - ha concluso Sala - ma favorire collegamento tra Istituzioni pubbliche e private per fare crescere innovazione e ricerca". |
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MILANO: INSEDIATI ESPERTI PER BANDO GIOVANI CHEF A EXPO
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Milano - "E´ operativo il gruppo di esperti nell´ambito della ristorazione, dell´alimentazione, dell´informazione e del commercio e per la presentazione e il lancio del bando: New Talented Italian Chef for Expo 2015. Un bando per dare l´opportunità ai ragazzi qualificati della formazione professionale regionale di partecipare da protagonisti a Expo 2015, lavorando nei ristoranti e nei bar all´interno del sito espositivo durante l´evento mondiale, affiancando chef stellati". Lo ha detto Valentina Aprea, assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione, chiudendo il primo incontro tra i professionisti che costituiranno un gruppo di lavoro specialistico. Entro Metà Dicembre Il Bando - "Ci siamo riuniti - ha detto Aprea - per avere suggerimenti, spunti e contributi per la stesura del bando in attuazione del protocollo di intesa sottoscritto con Padiglione Italia il 6 ottobre 2014. Entro la prima metà del mese di dicembre verrà definitivamente approvato il bando relativo al concorso, grazie al quale, attraverso un´accurata selezione verranno scelti i migliori 50 giovani che si sono formati nei centri di formazione professionali lombardi nel campo della ristorazione". "Ancora una volta Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore - premia il merito e l´eccellenza dei propri ragazzi in una vetrina mondiale. Ci auguriamo di estendere questa possibilità ad altri cinquanta ragazzi nei settori dell´accoglienza, nei servizi di sala dei bar, ma anche per quanto riguarda la panificazione e la pasticceria". Candidatura In Digitale - "Un aspetto molto importante che voglio ricordare - ha concluso Aprea - è quello digitale. Infatti la presentazione dei singoli ragazzi avverrà attraverso uno show cooking in formato digitale. Ma molte altre saranno le novità anche tecnologiche per partecipare al bando". Componenti Della Commissione - Questi i nomi degli esperti: Patrizia Galeazzo, rappresentante Padiglione Italia; Evelina Flachi, esperta nutrizionista; Simonpaolo Buongiardino, vice presidente Confcommercio; Cesario Chessorti e Isa Botta, rappresentanti degli enti che offrono percorsi di istruzione e formazione professionale in ambito ristorazione accreditati in Regione Lombardia; Gianfranco Salvatori e Gloria Brolatti, rappresentanti del mondo delle informazioni food blogger; Davide Oldani, chef del ristorante D´o. |
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PUGLIA, PSR: AUDIZIONE AL SENATO PER COMMISSIONE AGRICOLTURA |
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Audizione il 12 novembre alla Commissione Agricoltura del Senato della Conferenza delle Regioni e del Province autonome presieduta dall’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni. Nel corso dell’incontro sono state confermate le informazioni che riguardano i Programmi di Sviluppo Rurale delle diciannove regioni e delle due provincie autonome, che hanno approvato e inviato i singoli Psr a Bruxelles nel periodo compreso il 19 luglio e il 29 ottobre 2014. “Si tratta di un lavoro capillare e importante che fotografa il grado di programmazione e previsione dell’agricoltura italiana – spiega Nardoni – e che in solo pochissimi casi ha registrato scambi di informazioni sempre informali tra le regioni e gli uffici di Bruxelles. Ciò vuol dire che nessuna osservazione è giunta dall’Europa e che presto potremo entrare nel vivo della prossima programmazione”. A tutte le Regioni e Province autonome è stata richiesta la definizione degli elementi di collegamento tra Psr e la Pac in ordine ai contenuti. Su quest´ultimo aspetto è emerso il riconoscimento delle significative novità del ciclo di programmazione, come il mutato rapporto con il sostegno Ocm – che non appare più basato sulla demarcazione, ma contrassegnato dalla esigenza di evitare il double founding – e, soprattutto, le importanti relazioni con il greening, che assumono un particolare impatto sui pagamenti agroambientali e sulla agricoltura biologica. Nel corso dell’audizione sono state però messe in evidenza alcune criticità. “In particolar modo – ha detto Nardoni – abbiamo dovuto sottolineare l’incompletezza del quadro applicativo nazionale del I Pilastro, la sottovalutazione, da parte della normativa italiana, di un quadro applicativo agro ambientale della nuova Pac, e il ritardo nell’approvazione a luglio dei regolamenti di attuazione e degli orientamenti in materia di aiuti di Stato che ha reso difficile il lavoro su alcuni aspetti del Programma”. Incongruenze che nel settore dello sfruttamento della risorsa mare si trasformano in un percorso ancora più difficile. Della ripartizione dei fondi Feam si è parlato infatti subito dopo l’audizione in Senato nella riunione della Commissione Politiche Agricole. “Con rammarico abbiamo preso atto – ha dichiarato l’assessore Nardoni – che il Governo nazionale ha trasmesso alla Commissione europea un Accordo di partenariato che non ha tenuto in considerazione le istanze espresse dalle Regioni, riguardanti la allocazione delle risorse sugli obiettivi riconducibili alla competitività delle imprese e allo sviluppo del settore. Istanze che erano il frutto anche della visione programmatica proveniente, ad esempio in Puglia, dal mondo delle associazioni di categoria e dei gruppi di azione costiera”. La Commissione Politiche Agricole ha dunque posto un problema circa l’attuale sistema di governante del Fondo. “Le politiche sul tema della risorsa mare vanno ripensate pensando alla loro efficacia e non possono più elude l’indispensabile passaggio della condivisione delle scelte operative tra Stato e singoli territori – ha sottolineato il coordinatore nazionale – già nella fase ascendente di scrittura del documento operativo, e in una più precisa e snella definizione del ruoli”. |
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BASILICATA: FEP, BANDO ACQUACOLTURA PROROGATO AL 31 DICEMBRE DISPONIBILI 700 MILA EURO COMPLESSIVI PER GLI INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA COSTRUZIONE DI IMPIANTI |
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Prorogata al 31 dicembre 2014 la scadenza del Bando “Investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura” Misura 2.1 – Sottomisura 1 del Fondo europeo pesca (Fep) 2007-2013. La proroga è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 43 del 7/11/2014. Il bando stanzia 700 mila euro complessivi per la costruzione di impianti di terra per la produzione, l’ampliamento o l’ammodernamento di impianti di acquacoltura. Il contributo massimo concedibile per ciascun investimento ammonta a 100mila euro con un’intensità di aiuto concesso pari al 60% della spesa ammessa. Le domande di contributo da recapitare al Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata (Via V. Verrastro 10, 85100 – Potenza - tel. 0971/668689) seguono la procedura valutativa “a sportello”, ossia in base all’ordine di spedizione o consegna dell’istanza. I progetti finanziabili devono essere orientati a investimenti finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni ittiche, degli ambienti di lavoro degli operatori e al potenziamento dei processi produttivi in una visione di sostenibilità ambientale. I soggetti ammessi al finanziamento sono le imprese piccole o associate che operano nel settore dell’acquacoltura. |
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SVILUPPO RURALE, IN INCONTRO A ORVIETO ASSESSORE UMBRIA ILLUSTRA AZIONI SOSTEGNO A PRODUZIONI UMBRE |
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Perugia – "Per la crescita della nostra agricoltura e del territorio potremo contare su maggiori risorse e azioni ancora più mirate". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, concludendo l´incontro su "sviluppo rurale in Umbria: le azioni per il sostegno delle produzioni regionali" che si è svolto, mercoledì 12, al Palazzo dei Congressi di Orvieto, al quale hanno partecipato numerosi imprenditori agricoli, allevatori, rappresentanti delle organizzazioni agricole, amministratori locali (presenti tra gli altri il vicesindaco di Orvieto, Cristina Croce, e i sindaci di Porano, Giorgio Cocco, e di Parrano, Vittorio Tarparelli). Organizzato per illustrare le strategie e le azioni della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 per lo sviluppo rurale dell´Umbria - su cui è in corso la decisione in sede di Commissione europea, come ha ricordato il responsabile del Servizio regionale politiche agricole, Franco Garofalo – l´incontro ha fornito l´occasione anche per un aggiornamento sullo stato di avanzamento dell´ultimo bando regionale relativo alla misura 126 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, destinato alle aziende agricole colpite da calamità naturali. "Si sta lavorando celermente all´istruttoria delle domande – ha detto l´assessore Cecchini – per erogare nei tempi più brevi possibili gli aiuti alle imprese agricole che, in particolare in questo territorio, sono state pesantemente danneggiate dagli eventi alluvionali del novembre 2012. Alla scadenza del bando sono pervenute agli uffici regionali 126 richieste di contributi, per un totale di 9 milioni di euro di danni; ora è in corso il perfezionamento di una ventina di domande e ai primi di dicembre il Servizio regionale competente stilerà la graduatoria di merito". L´assessore Cecchini, accogliendo una richiesta in tal senso avanzata dai rappresentanti della Cia (Confederazione italiana agricoltori), si è impegnata a sottoporre in sede di Commissione europea la possibilità di una deroga rispetto a quanto previsto per l´indennizzo delle aziende danneggiate che hanno eseguito lavori in economia. Entrando nel dettaglio della nuova programmazione comunitaria, l´assessore ha ricordato come nei prossimi sette anni l´Umbria avrà a disposizione 876 milioni di euro per lo sviluppo rurale, circa 87 milioni in più rispetto ai sette anni precedenti. "Le nostre scelte – ha detto – sono indirizzate al sostegno sempre più forte dell´innovazione e della competitività dell´agricoltura e dell´agroalimentare, per una strategia di sviluppo a 360 gradi con priorità alla sostenibilità ambientale, all´insediamento dei giovani, all´inclusione sociale, alla ulteriore qualificazione delle reti e dei servizi per innalzare la qualità della vita nei nostri territori rurali". "L´innovazione – ha specificato – non si declinerà solo nell´applicazione della ricerca da parte delle imprese, ma anche ad esempio in azioni di salvaguardia ambientale e all´incremento della connettività in banda larga nelle zone rurali, affinché gli stessi servizi siano garantiti in modo omogeneo sull´intero territorio regionale". Per le azioni mirate alla sostenibilità ambientale è previsto un budget di 192 milioni di euro (quasi il 22 per cento delle risorse totali), un capitolo in cui rientrano gli investimenti per l´agroambiente, il biologico, l´utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Circa il 20 per cento della dotazione finanziaria del nuovo "Psr", 170 milioni di euro, è destinato al rafforzamento della competitività attraverso il sostegno agli investimenti agricoli, all´insediamento dei giovani e alla promozione della qualità. Andrà quasi il 12 per cento delle risorse alla promozione delle filiere agroalimentari e alla gestione dei rischi nel settore agricolo. Per l´inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali sono previsti investimenti per circa 131 milioni di euro (il 15 per cento del totale). "Nel nuovo Psr - ha rilevato l´assessore – sono contenute tutte le opportunità per dare continuità allo sviluppo delle nostre produzioni di qualità, dalla zootecnia, alla vitivinicoltura, dall´olivicoltura alla filiera cerealicola, al tabacco. Rafforzati dall´esperienza maturata e dalla risposta molto positiva fin qui ottenuta da parte delle aziende, siamo certi che l´Umbria conseguirà gli stessi buoni risultati in termini di spesa e soprattutto di efficacia delle misure del Programma". Nel corso dell´incontro di Orvieto sono state affrontate anche le tematiche relative ai danni provocati dalla fauna selvatica, dalla "bluetongue" e all´accesso al credito. Per quest´ultimo, i dirigenti regionali hanno informato sulla possibilità di accesso al fondo di garanzia gestito da Gepafin per le aziende ammesse ai benefici delle misure 121, 112 e 123 del Psr 2007-2013. |
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ASSESSORE BOLZANO A ROMA: CONTRIBUTI UE E FERTILIZZANTI IN AGRICOLTURA |
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Le pratiche dei contributi Ue all´agricoltura e la revisione del regolamento sui fertilizzanti sono stati i temi discussi a Roma dall´assessore provinciale Arnold Schuler. Nella riunione della specifica commissione a Roma Arnold Schuler ha discusso della revisione del regolamento sull´utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura, vale a dire letame, liquame, colaticcio. L´assessore è impegnato in commissione per una semplificazione dei documenti di trasporto del concime, cercando di evitare che vengano previsti ad ogni uscita, compatibilmente con la tutela dell´ambiente. La questione sarà approfondita prossimamente con tutti i responsabili regionali nei settori agricoltura e ambiente. Un secondo tema discusso dall´assessore provinciale a Roma è quello dei pagamenti in agricoltura, "perchè lo sviluppo in corso va in direzione di un nuovo centralismo", afferma Schuler. Negli ultimi dieci anni a Bolzano come nelle altre regioni è stato insediato un organismo pagatore dell´Agea, l´Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, competente per tutte le spese del fondo agricolo dell´Ue. Nel frattempo però il Ministero ha avviato una riflessione per una possibile riunificazione di tutte le sedi locali in un unico punto a Roma. Anche questa tematica sarà oggetto di attenta valutazione da parte delle Regioni. |
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ASSESSORE LOMBARDIA IN GIAPPONE: FRANCIACORTA SEMPRE SUPERSTAR |
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Milano - "Da lombardo esprimo il più profondo orgoglio per l´accoglienza della cultura del nostro territorio e dei nostri prodotti in Giappone, paese di lunga tradizione che ha mostrato di apprezzare il gusto raffinato del Franciacorta e che guarda a Expo 2015 con interesse". È entusiasta il commento dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, in questi giorni in missione a Tokio, insieme al Consorzio del Franciacorta. Uno dei vini simbolo del Made in Italy, apprezzato più dello Champagne, come anche la recente indagine di Astraricerche ha messo in luce, "è stato accolto come una star alla festa organizzata all´Ambasciata d´Italia in Giappone", racconta Fava. Il Ruolo Lombardo Nell´agroalimentare - All´evento erano presenti, oltre all´ambasciatore italiano Domenico Giorgi e al presidente del Consorzio di tutela del Franciacorta, Maurizio Zanella, numerose star della televisione, dello sport, del cinema e della stampa. Molto applauditi gli interventi di Zanella (sul tema del vino e delle opportunità reciproche per i produttori franciacortini e per il mercato giapponese) e dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia. In particolare, Fava ha ricordato il ruolo della Lombardia nel sistema agroalimentare europeo e "la necessità, in vista di Expo 2015, di affrontare il tema del cibo e delle risorse alimentari in un´ottica globale, anche con riferimento alla lotta alla contraffazione alimentare". Attenzione Al Gusto Tradizione Del Sol Levante - "Considero il Giappone un nostro partner su questi temi - ha detto Fava - anche alla luce della vivace attenzione alla qualità degli alimenti e dei prodotti agroalimentari, frutto di una cultura gastronomica secolare. La grande tradizione del gusto giapponese fa sì che Lombardia e Sol Levante condividano principi comuni in tema di alimentazione". A Expo 2015 il Giappone vuole proporre la propria cultura alimentare come esempio di nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato, nonché come modello per alleviare i problemi mondiali relativi alla fame e all´ecologia. |
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LOMBARDIA, SUINI:PREOCCUPA DECRETO SU REGOLAZIONE OFFERTA PROSCIUTTI ASSESSORE:IGNORATE REGIONI E ALLEVATORI, RIPENSARE IL DECRETO |
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Milano - Sono molto deluso e fortemente preoccupato per l´atteggiamento del ministero delle Politiche agricole, che ha emanato un decreto sulla regolazione dell´offerta di prosciutti Dop e Igp, escludendo le Regioni e i suinicoltori da ogni coinvolgimento, arrecando un pregiudizio di così ampia portata da risultare difficile da digerire". L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, si scaglia contro un provvedimento ministeriale "che va contro il buon senso e che calpesta le prerogative delle Regioni e il ruolo degli allevatori, sul quale il Mipaaf è opportuno faccia marcia indietro". Pianificazione Necessaria - Il decreto ministeriale 11 novembre 2014, n. 6349, relativo alla cosiddetta programmazione produttiva, è stato pubblicato sul sito del ministero delle Politiche agricole. "Di per sé il provvedimento va nella direzione giusta - specifica Fava - perché la suinicoltura nazionale, che alleva nella Macroregione agricola del Nord quasi il 90% dei suini destinati alle grandi produzioni Dop come il Prosciutto di Parma, quello di Modena, di San Daniele, Berico-euganeo, necessita di una pianificazione di filiera che assicuri la giusta remuneratività a tutti i soggetti coinvolti". Decisione Calata Dall´alto - "Ma non si può subire un decreto calato dall´alto - prosegue Fava - con un percorso di regolazione dell´offerta pressoché esclusivamente in mano agli stagionatori, senza tenere in minima considerazione la posizione degli allevatori, relegati a un mero ruolo consultivo, per giunta non vincolante". In parallelo, l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Fava stigmatizza senza mezzi termini "l´atteggiamento del governo nei confronti delle Regioni, considerati a questo punto un ostacolo alle mire di sovranità indiscussa e senza interlocuzione dell´esecutivo". Mipaaf Ritiri Provvedimento - Una decisione "gravissima, anche perché alle Regioni sono demandati compiti istruttori nella programmazione produttiva - ricorda Fava - come ad esempio il ricevimento della domanda e l´accertamento della completezza amministrativa dell´istanza presentata, della sussistenza e della conformità dei requisiti del soggetto legittimato e delle adesioni all´accordo preventivo". L´auspicio dell´assessore Fava è che "il provvedimento venga ritirato e discusso collegialmente da tutti i soggetti interessati, perché se si vuole orientare la suinicoltura verso una filiera verticale, in grado di tutelare la redditività di ogni anello della catena, non si può agire ignorando le istituzioni e gli allevatori". "Credo - conclude Fava - che la serietà del ministro Martina alla fine prevarrà su una struttura come quella ministeriale, che troppo spesso ci ha abituato a repentine accelerazioni di questo tipo". |
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EXPO 2015: ENTRA NEL VIVO PARTECIPAZIONE REGIONE ABRUZZO |
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Pescara - L´abruzzo avrà una settimana, probabilmente nel mese di luglio, per "svelare se stessa" all´Expo 2015 e "vincere la sfida della identificabilità", presentandosi ai 22 milioni di visitatori attesi a Milano. Fino ad allora, la Regione animerà, con una serie di iniziative, e, soprattutto con un progetto organico, che si avvale delle conoscenze e delle competenze delle Università, il percorso di "avvicinamento", utilizzando il treno e toccando i punti più significativi del nostro territorio, in compagnia di giornalisti internazionali e buyer. Il primo appuntamento, presentato questa mattina, dal consigliere Camillo D´alessandro, delegato per l´Expo, è fissato per domani, venerdì 14 novembre a Lanciano, all´interno dell´officina storica della Ferrovia sangritana. Si chiama "Oltre la notte dei ricercatori", una kermesse multidisciplinare i cui ospiti d´onore saranno il ministro all´Agricoltura, Maurizio Martina, e il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini. Martina e Legnini, con il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, saranno i protagonisti di due dibattiti: il primo sul "Futuro e la Terra", il secondo sul "Futuro e l´Abruzzo". La giornata, come ha spiegato l´organizzatoe ed ex parlamentare, Giovanni Di Fonzo, presidente dell´associazione "Rete di abruzzesi per la promozione del talento", si muove "con una forzatura rispetto allo spirito originario dell´Unione europea". Infatti si parlerà di ricerca, innovazione, promozione dei giovani talenti, vantando partnership prestigiose come le Università, i poli di innovazione, la Fiat, così come ci si intratterrà in conferenze aperitivo a km Abruzzo e in concerti. Il consigliere, Camillo D´alessandro, ha poi spiegato le intenzioni della Regione, articolando il più vasto progetto della partecipazione dell´Abruzzo all´Expo. "Abbiano l´obiettivo di meravigliare il mondo - ha detto - ma per meravigliare dobbiamo essere svelati e raccontabili". Nonostante tutte le precondizioni, l´Abruzzo non riesce ad essere una meta turistica; con l´Expo e la sua vasta portata numerica, in termini di visitatori internazionali, l´Abruzzo ha l´opportunità di farsi conoscere. Per D´alessandro "l´Abruzzo è esattamente ciò che l´Expo vuole celebrare per la prima volta nella sua storia. Non la magnificenza ma la cultura del piccolo, della qualità, dell´artigianalità". Il progetto della partecipazione della Regione all´Expo prevede tre fasi: cammino verso l´Expo, che vedrà il coinvolgimento della Sangritana, quindi la presenza dell´Abruzzo all´Expo, con il coinvolgimento di Abruzzo Sviluppo, e, infine, dall´Expo ai territori, momento in cui i turisti da Milano saranno dirottati verso l´Abruzzo. Ma l´impegno della Regione è anche dentro i progetti tematici interregionali, ben tredici di cui l´Abruzzo è capofila per "l´Appenino parco d´Europa"; e partner nei progetti sulla qualità della vita, sulla longevità attiva, sulla dieta mediterranea e sui paesaggi. |
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CIA, CONFAGRICOLTURA DELL’EMILIA ROMAGNA |
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Bologna – “Inaccettabile per gli allevatori il Decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp, appena siglato. Le scelte devono essere prima condivise e decise con la parte agricola” – è questo il duro commento di Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna in merito al decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp firmato dal ministro Martina l’11 novembre scorso - ma reso pubblico ieri – e predisposto senza previa consultazione e condivisione con il mondo agricolo. “E’ ridicolo – rimarcano le due organizzazioni agricole regionali - voler operare nell’ambito della filiera e poi costruire un percorso di programmazione dei prosciutti, passaggio decisivo per l’economia e il sostentamento della filiera stessa, che non preveda il coinvolgimento attivo degli allevatori ma solo una semplice consultazione”. “Auspichiamo che il Ministero riveda subito i contenuti del decreto e convochi in tempi rapidi un tavolo che includa anche la partecipazione delle Regioni - soggetti spesso richiamati a compiti di controllo senza essere stati precedentemente coinvolti nella fase decisionale – per lavorare sulla definizione di un reale procedimento di programmazione dell’offerta dei prosciutti assieme alle parti interessate”. “L’assenza di un riscontro del Governo alle istanze provenienti dagli allevatori – concludono Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna - non farebbe altro che accentuare quel distacco, in termini di mancanza di tutele e rappresentanza, che sempre più si avverte tra il Ministero dell’Agricoltura e le aziende zootecniche”. |
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FVG, AGRICOLTURA: FINANZIAMENTI PER PRODUZIONE/TRASFORMAZIONE |
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Udine - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive e alle Risorse rurali Sergio Bolzonello, ha approvato due regolamenti che consentiranno alle imprese l´accesso a finanziamenti agevolati, erogati in conformità alla normativa comunitaria che, per la prossima programmazione Ue 2014 -2020, disciplina la concessione di aiuti per la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli. "I regolamenti recepiscono - ha commentato Bolzonello - le nuove regole comunitarie, in modo da assicurare al mondo rurale l´accesso in termini semplici e rapidi a finanziamenti erogati anche interamente a tasso zero, per favorire e incentivare la realizzazione di nuovi investimenti". I due strumenti sono infatti finalizzati a consentire l´accesso al Fondo di rotazione regionale per gli interventi nel settore agricolo, al quale aderiscono oltre venti istituti di credito convenzionati, tra i quali Mediocredito, e sono rivolti nello specifico, rispettivamente, alle iniziative di produzione e alla trasformazione/commercializzazione di prodotti agricoli. Mediante questi finanziamenti sarà possibile, tra l´altro, l´acquisizione di attrezzature, il rinnovamento di strutture aziendali o la costituzione di nuove attività produttive. |
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LOMBARDIA. PREZZO LATTE: BENE TAVOLO REGIONI 25 NOVEMBRE "PLAUSO AL MINISTRO MARTINA PER AVER ACCOLTO NOSTRA IDEA" |
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Milano - "La decisione del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, di aver accolto la richiesta di Regione Lombardia di convocare un Tavolo interprofessionale del latte il prossimo 25 novembre a Roma merita un plauso". Così dichiara l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, il quale aveva accolto le richieste delle organizzazioni sindacali agricole di intervenire a livello istituzionale nella trattativa del prezzo del latte, saltata per il mancato incontro di produttori e industria di trasformazione. "La presenza del ministro Martina al fianco delle Regioni in questo momento è un dato positivo nei confronti dei produttori che soffrono l´attuale crisi del prezzo del latte alla stalla", prosegue Fava. Nel giro di 12 mesi la quotazione del latte spot (in cisterna) ha perso il 28,43 per cento, tenuto conto che l´ultimo rilevamento sulla piazza di Lodi è stato di 36,50 centesimi al chilogrammo. |
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AOSTA, REGIME DELLE QUOTE LATTE, CAMPAGNA 2014/2015 |
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L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa gli allevatori titolari di quota latte e conferitori di latte che per la campagna in corso (1° aprile 2014 – 31 marzo 2015) è segnalato il rischio di superamento del quantitativo totale di latte assegnato all’Italia nell’ambito del regime delle quote latte. Si sottolinea che le trattenute effettuate obbligatoriamente dagli acquirenti per coloro che eventualmente abbiano superato il proprio quantitativo di riferimento potranno essere incamerate dall’erario e non restituite. Si rileva, in effetti, che la produzione italiana è in aumento e il rischio di splafonamento è elevato, pertanto potrebbe non essere possibile alcuna compensazione da parte di Agea. Si raccomanda, quindi, di porre attenzione alla produzione conferita e alla propria quota latte; per i produttori a rischio di esubero è possibile, entro il 28 febbraio 2015, presentare contratti in corso di campagna registrati, onde evitare il rischio di trattenute non restituibili. Per informazioni gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio servizi zootecnici, attrezzi agricoli/Uma di Saint Christophe (tel. 0165.275372). |
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AOSTA, SICUREZZA AGROALIMENTARE: MACELLAZIONE CLANDESTINA, UCCISIONE E MALTRATTAMENTO DI ANIMALI IN UN´AZIENDA ZOOTECNICA DI NUS |
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Attività di macellazione clandestina, uccisione e maltrattamento di animali: questi i reati scoperti a Nus, il 10 novembre scorso, dal Corpo forestale della Valle d’Aosta e dai veterinari dell’Azienda Usl regionale, a seguito di indagini condotte nell´ambito di specifici controlli finalizzati alla repressione di illeciti in materia di produzioni agroalimentari, Polizia Veterinaria e maltrattamento di animali. All’interno di un´azienda zootecnica in comune di Nus veniva eseguita un´attività di macellazione clandestina senza alcun rispetto delle norme poste a tutela del benessere animale, in totale assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari previsti dalla legge e in mancanza delle necessarie autorizzazioni. Gli esemplari macellati rinvenuti sono stati posti sotto sequestro e i presunti responsabili degli illeciti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Aosta. |
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AGRICOLTURA: ABRUZZO, 4 MLN PER INDENNITÀ COMPENSATIVA 2014 |
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Pescara - Via libera ai circa quattro milioni di euro relativi al pagamento delle domande di "indennità compensativa" per l´anno 2014. Sono state, infatti, approvate le graduatorie per le misure 211 e 212 del Psr 2007/2013, bando anno 2014. Le ditte interessate sono per la misura 211 ben 3223 e per la misura 212 sono 1127. Si procederà nei prossimi giorni all´istruttoria delle domande a partire dalle prime in graduatoria fino ad esaurimento delle somme disponibili. Le comunità montane, con grande disponibilità e responsabilità, stanno provvedendo all´istruttoria delle domande per addivenire ai pagamenti entro la fine del corrente anno, assicurando che le risorse assegnate a queste misure non vengano disimpegnate. Soddisfatto l´assessore dell´Agricoltura, Dino Pepe, che, oltre a ringraziare le comunità montane per la concreta collaborazione, ha dichiarato: "Con queste risorse, potremo finalmente rispondere alle attese degli agricoltori che da tempo le aspettavano, andando inoltre incontro alle esigenze di poter disporre, da parte delle aziende, di liquidità indispensabile in questo momento di crisi". |
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FVG, FAUNA: ADOTTATO NUOVO PIANO REGIONALE |
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Udine - Il nuovo Piano faunistico regionale è stato adottato in via preliminare dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore Paolo Panontin, che ha la delega in materia. Il Piano sarà ora trasmesso per il parere al Consiglio delle Autonomie locali e proseguirà quindi il suo percorso di approvazione, che prevede anche una procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas). Il Piano faunistico regionale contiene gli indirizzi di programmazione generale per realizzare gli obiettivi di tutela, conservazione, riproduzione e miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità, nonché quelli di gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio. A partire da una ricognizione dello status della fauna selvatica presente in regione, per ciascuna specie o gruppo di specie sono individuati interventi e misure gestionali volti al miglioramento dello stato faunistico e ambientale complessivo. Per quanto riguarda le specie ritenute di maggiore interesse sotto il profilo venatorio, il Piano definisce gli obiettivi numerici da raggiungere nella logica di un prelievo potenzialmente sostenibile. Inoltre, per le specie di fauna in difficoltà si prevedono programmi specifici di conservazione, tesi a ripristinare uno status favorevole o quantomeno a non peggiorare l´attuale situazione. |
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OLIO, CIA: GRAVE CRISI DELLE PRODUZIONI |
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I dati diffusi dall’Ismea e dall’Unaprol (Unione nazionale dei Produttori Olivicoli) che riferiscono di un calo di produzione olearia media in Basilicata del 45 per cento confermano le previsioni precedenti della Cia con un totale di 3.500 tonnellate circa di olio extravergine a fronte delle oltre 6mila della precedente campana olearia. Dunque dopo il settore ortofrutticolo, vitivinicolo e castanicolo, si apre la crisi anche per quello olivicolo. Per far fronte all’emergenza il vicepresidente nazionale della Cia Alessandro Mastrocinque ha riunito il gruppo economico olivicolo della Cia (di cui fanno parte i maggiori produttori di olive) per valutare e chiedere a livello nazionale lo stato di calamità per le aree prettamente olivicole. La grave crisi delle produzioni – sottolinea la Cia - inciderà sul prodotto finale sia in termini di prezzo di vendita al pubblico che sulla qualità dell´olio italiano, che già fatica a competere sui mercati internazionali dove è pieno di prodotti di minore qualità. “Dobbiamo stare attenti alle speculazioni –sottolinea la Cia lucana- sia verso i consumatori sia verso i produttori di olive. In alcune aree della regione le olive non sono state nemmeno raccolte sia per le basse quantità prodotte, sino al 60 per cento in meno, che avrebbero comportato solo elevati costi di lavorazione, ma anche per la pessima qualità dovuta agli attacchi di diversi patogeni”. Secondo la Cia “occorre una strategia ad hoc solida ed efficace. Il settore deve essere supportato anche attraverso la normativa nazionale, che deve premiare chi fa buona agricoltura. In tale ottica si inserisce la nostra preoccupazione in merito alla riforma della normativa sulle Op nell’olio di oliva e delle olive da tavola che dovrebbe incentivare una maggiore aggregazione in un settore tra i più frammentati. Bisogna pensare al futuro, superando vecchi comportamenti che hanno determinato l’attuale realtà olivicola. Bisogna avere coraggio e costruire una normativa che renda il settore più competitivo e strutturato”. |
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PUGLIA: QUESTIONE XYLELLA E INTERVENTO PARLAMENTARI EUROPEI PD |
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Dichiarazione assessore Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni: "Sono contento da assessore all´agricoltura e da cittadino pugliese che finalmente anche i nostri parlamentari europei del Pd vogliano darci una mano sul tema dell’emergenza Xylella. Spero solo che questa disponibilità non sia legata al momento elettorale che porta a dire molte imprecisioni, come quella del candidato presidente Emiliano che sostiene che la xylella sia dovuta alla mancata cura delle piante di olivo da parte dei nostri agricoltori. L´onorevole de Castro era Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo quando è stata adottata l´attuale decisioni comunitaria sulla xylella che, per la natura stessa dell´atto, non è concordata con la Regione ma subita dallo Stato membro e dalla stessa comunità regionale. Da parte del Ministero e della Regione, come molti ricorderanno, c´è stata invece una intensa azione che sul piano tecnico è servita a mitigare le azioni contenute nel parere comunitario e che hanno riguardato ad esempio il superamento della minaccia eradizione, prevista inizialmente solo per focolai puntuali al di fuori dell’area di Gallipoli. Ministero e Regione, con il parere del comitato tecnico scientifico nazionale, nominato su nostro impulso, hanno coraggiosamente deciso di non applicare la decisione comunitaria proprio per salvare le piante di ulivo e perché ritenuta superata dalle successive manifestazioni della malattia, e ora stanno lavorando per una revisione della stessa avendo deciso che vi era la necessità di definire una nuova area infetta, una zona cuscinetto e un cordone fitosanitario. Tutto contenuto in un decreto ministeriale già pubblicato. Anche sulla eventuale nomina del commissario la Regione Puglia si muove d´intesa con il Ministero dell´agricoltura per individuare una figura che possa avere poteri derogatori ulteriori rispetto a quelli definiti dalla normativa fitosanitaria europea e nazionale, e si sta percorrendo la strada della decretazione dello stato di emergenza sulla base della normativa di protezione civile. Cosa molto complicata e mai avvenuta in Italia per motivi fitosanitari. Sul piano delle risorse economiche un aiuto dei parlamentari europei del Partito Democratico sarebbe molto utile considerato che come Regione Puglia abbiamo già presentato un dossier di solidarietà per ottenere il cofinanziamento dell´Unione europea prevedendo la necessità di risorse per ricerca e risarcimenti dei danni che sono state già respinte dalla Commissione Europea. Le uniche risorse per ora sono quelle stanziate dalla regione Puglia per sei milioni di euro e dal Ministero per 2,6 milioni di euro. Un aiuto sarebbe molto utile in sede politica di parlamento e commissione europea per l´approvazione del regime di aiuto che la regione Puglia sta presentando per consentire il riconoscimento dei risarcimenti agli agricoltori e vivaisti. Ma forse ne dovremmo parlare dopo il 30 novembre? Perché ho l’impressione che le primarie abbiano annebbiano la mente!" |
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