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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Aprile 2015
Politica
LA COMMISSIONE DELL´UNIONE AFRICANA E LA COMMISSIONE EUROPEA SI RIUNISCONO PER DARE UN NUOVO IMPULSO AL PARTENARIATO UE-AFRICA  
 
 Bruxelles, 22 aprile 2015 – Oggi la riunione congiunta annuale della Commissione dell´Unione africana College e la Commissione europea a Bruxelles. Questo è il più importante evento annuale tra le due istituzioni. Le discussioni si concentreranno sullo sviluppo, la migrazione, la pace, la sicurezza e la democrazia, e altre questioni di interesse comune. Alla vigilia della manifestazione, il presidente della Commissione europea, Jean-claude Juncker , è stato citato come dicendo: " Sono particolarmente lieto di dare il benvenuto al Presidente Dlamini-zuma e dei suoi colleghi in occasione di questo primo incontro con la Commissione, che si è insediato nel mese di novembre. Il nostro lavoro si baserà sui progressi incoraggianti compiuti al vertice Ue-africa l´anno scorso, e si farà in modo che la nostra partnership continua a produrre risultati. Il vertice sarà anche l´occasione per prestare maggiore attenzione alla nostra cooperazione in materia di migrazione in un momento particolarmente difficile per tutti noi. Su Libia crisi di fondo e di fronte alla drammatica situazione nel Mediterraneo, dobbiamo intensificare la nostra cooperazione con i paesi del Nord Africa e Africa sub-sahariana a rafforzare le capacità di migrazione e gestione delle frontiere, con l´assistenza organizzazioni internazionali già attive nel settore . " La collaborazione tra i due comitati è il motore delle relazioni tra l´Ue e l´Africa, contribuendo alla risoluzione di problemi comuni a entrambi i continenti. La discussione si concentrerà sul futuro includono: cooperazione per il programma post-2015 e dei negoziati sul cambiamento climatico un approccio comune rafforzato per far fronte alle sfide della migrazione la promozione del contributo delle donne alla crescita economica e l´occupazione sostegno all´innovazione, il commercio e gli investimenti, il settore privato, le infrastrutture e l´energia come motori della crescita inclusiva sforzi congiunti per garantire un´agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare e nutrizionale cooperazione nella lotta contro l´estremismo violento in Somalia, il Sahel e per Boko Haram in Nigeria e paesi limitrofi promuovere pacifiche transizioni democratiche attraverso le elezioni e rispettare le costituzioni In vista della riunione del collegio, un programma per rafforzare la resilienza ai disastri in Africa sub-sahariana (con un budget di € 80 milioni) sarà lanciato nel corso di una cerimonia di firma ospitato da Il commissario per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, alla presenza del Vice-presidente della Commissione dell´Unione africana Erastus Mwencha. Con questo programma, la Commissione dell´Unione africana diventerà il leader principale degli sforzi per ridurre i rischi di catastrofi in Africa.  
   
   
PIANO DI INVESTIMENTI PER L´EUROPA: LA POLONIA CONTRIBUIRÀ CON € 8 MILIARDI  
 
Bruxelles, 22 Aprile 2015 - Polonia ha annunciato che contribuirà con € 8 miliardi di progetti finanziati dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Fsis), che è il fulcro del piano di investimenti Europa € 315.000.000.000. Il pagamento del contributo passerà attraverso la sua banca di sviluppo nazionale, Bank Gospodarstwa Krajowego (Bgk). Dopo la Germania, la Spagna, la Francia, l´Italia e il Lussemburgo, la Polonia è il sesto Paese per contribuire al piano prima ancora che il Fondo europeo per gli investimenti strategici è stato ufficialmente istituito. Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività , ha detto: " Sono molto contento di sentire la buona notizia del ministro delle finanze Mateusz Szczurek di persona che la Polonia contribuirà al piano di investimenti. Questo sarà il sesto paese che aiuterà. La Banca Gospodarstwa Krajowego (Bgk) La Polonia ha un ampio coinvolgimento nelle piattaforme di investimento comunitarie. Sono molto soddisfatto di questo annuncio di grande attualità . "  
   
   
COMMISSIONE UE EROGA € 250 MILIONI ASSISTENZA ALL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 22 aprile 2015 - La Commissione europea, a nome dell´Ue, ha erogato un finanziamento di € 250 milioni in Ucraina. Questa è l´ultima erogazione sotto la prima assistenza macrofinanziaria ( Mfa operazione) per l´Ucraina , che ammonta a un totale di 610 milioni di €. L´obiettivo del programma di Amf è quello di affrontare le esigenze di finanziamento urgenti dell´Ucraina, pur sostenendo l´Ucraina di stabilizzazione economica e di riforme. Questa operazione Mfa in Ucraina ha sostenuto in particolare le riforme nei settori della gestione pubblica delle finanze e lotta alla corruzione, il commercio e la tassazione, il settore energetico e il settore finanziario. Operazioni di Amf sono parte di una più ampia dell´impegno dell´Ue in Europa orientale e servono come strumento di risposta alle crisi eccezionale a disposizione dei paesi limitrofi. Vice-presidente Valdis Dombrovskis , responsabile per l´Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: "L´europa è unita con l´Ucraina in questi tempi difficili, politicamente e finanziariamente l´Ucraina sta compiendo grandi sforzi per riformare l´economia e la governance del paese, al fine di rafforzare la propria competitività. E avvicinarla alle regole e valori dell´Ue, mentre sosteniamo il paese nella sua lotta per l´indipendenza e l´integrità territoriale. L´ue sostiene inoltre Georgia attraverso l´assistenza macrofinanziaria per aiutare il paese a sviluppare la sua economia e rafforzare la sua governance. " Pierre Moscovici , commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato: "In questi tempi di grandi sfide politiche ed economiche per l´Ucraina, l´Europa continua a stare a Ucraina con il sostegno finanziario nostra assistenza aiuta ad affrontare le esigenze di finanziamento urgenti dell´Ucraina e della volontà. Sostenere il suo programma di riforme strutturali. Queste riforme sono essenziali al fine di stabilizzare l´economia ucraina e creare le condizioni per una crescita sostenibile per tutti gli ucraini ". La Commissione europea ha sollevato il finanziamento per l´erogazione di oggi sui mercati finanziari con un collocamento privato, il 14 aprile 2015. Ciò è stato fatto attraverso l´emissione di un prestito obbligazionario € 260.000.000 amortizing con scadenza finale di 15 anni, un periodo di grazia di 10 anni ed un rendimento del 0,519%. Di questi fondi, a 250 milioni di € sono stati prestati a Ucraina oggi efficacemente alle stesse condizioni, che offre una lunga durata ad un tasso di interesse molto attraente. Il restante 10 milioni di € sono stati utilizzati per finanziare un prestito Amf al Georgia .  
   
   
UE-GEORGIA: COMMISSIONE EROGA € 10 MILIONI DI ASSISTENZA  
 
Bruxelles, 22 aprile 2015 - La Commissione europea, a nome dell´Ue, oggi ha erogato 10 milioni di € di prestiti Georgia . Questo rappresenta la parte di prestito della prima tranche di € 46.000.000 assistenza macrofinanziaria dell´Ue ( Amf ) per la Georgia ha approvato nel mese di agosto 2013. E ´parte di un più ampio impegno dell´Ue in Europa orientale e serve come strumento di risposta alle crisi eccezionale per paesi vicini. Pierre Moscovici, Commissario europeo per l´Imposizione Affari economici e finanziari, e delle dogane ha detto: " Questa erogazione è un ulteriore segno concreto di sostegno europeo alla Georgia Nel momento in cui la Georgia si trova di fronte un ambiente esterno difficile, l´assistenza dovrebbe alleggerire i vincoli di finanziamento del paese,. Sostenere la stabilità macroeconomica e sostenere la riforma programma di stimolo alla crescita e socialmente inclusiva del governo. " Il programma di Amf è destinato a rafforzare l´equilibrio della Georgia dei pagamenti e posizione di bilancio e per sostenere le riforme nei settori della gestione pubblica delle finanze, la politica sociale, e la supervisione bancaria. Esso è altresì destinato a sostenere misure della politica commerciale e della concorrenza finalizzata ad attuare l´accordo globale e approfondita zona di libero scambio con l´Ue. Essa integra l´assistenza che il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede, nel contesto dell´accordo di stand-by approvato dal Fmi il 30 luglio 2014. La Commissione europea ha sollevato il finanziamento per l´erogazione di oggi è stata sollevata dalla Commissione europea sui mercati finanziari con un collocamento privato, il 14 aprile 2015. Ciò è stato fatto attraverso l´emissione di un prestito obbligazionario € 260.000.000 amortizing con scadenza finale di 15 anni, a 10 year periodo di grazia e un rendimento del 0,519%. Di questi fondi, € 10.000.000 sono stati on-prestato alla Georgia oggi efficacemente alle stesse condizioni, che offre una lunga durata ad un tasso d´interesse. La Commissione utilizza i rimanenti 250 milioni di € per finanziare un prestito Amf di Ucraina , oggi anche erogato.  
   
   
NUOVI TEMI DEL MESE PER LA HOMEPAGE DELL´EUREGIO  
 
Bolzano, 22 aprile 2015 - Il museo dei masi tirolesi a Kramsach in Tirolo, i controlli alla frontiera del Brennero, la cooperativa Leit Motiv e la sua interpretazione creativa della cultura nell´Euregio. Sono questi i tre temi del mese, fortemente connessi al territorio congiunto di Tirolo, Alto Adige e Trentino, per la homepage dell´Euregio www.Europaregion.info  Come ogni mese la pagina web dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino approfondisce nella rubrica "Profili" alcune tematiche con valenza transfrontaliera con dei video in lingua italiana e tedesca. Il personaggio del mese questa volta è una cooperativa culturale, e si chiama Leit Motiv. Nei tre territori dell´Euregio, infatti, anche la cultura giovanile si sta mettendo sempre più in rete e creativamente oltrepassa confini di ogni genere. Miglior esempio di ciò è la cooperativa culturale Leit Motiv composta da Sara Sciortino di Bolzano, Marco Russo di Innsbruck e Laura Marongiu di Rovereto. Il team dell´Euregio ha accompagnato i responsabili di Leit Motiv in un evento serale a Bolzano, e il video si trova a questo link: www.Europaregion.info/it/leit-motiv.asp. Dal personaggio alla questione giuridica, questo mese l´attenzione si concentra sul quadro giuridico per i controlli alla frontiera del Brennero, che con l´accordo di Schengen sono stati aboliti. Le persone che attraversano i confini di due stati della Ue, salvo alcune verifiche a campione, non sono più sottoposte a controllo, ma Harald Baumgartner della polizia di frontiera tirolese spiega cosa devono sapere i viaggiatori che attraversano il Brennero. L´intervista si può vedere al link www.Europaregion.info/it/ablauf-und-rechtlicher-rahmen-fuer-grenzkontrollen-am-brenner.asp  Il luogo del mese, infine, è il museo dei masi tirolesi, fondato nel 1974 tra Innsbruck e Kufstein, nella zona dei laghi di Kramsach. Si tratta di un museo all´aperto in cui è possibile ammirare 14 masi e 24 altri edifici, tutti trasferiti dal luogo di origine al museo tramite un lavoro certosino di ricostruzione, portato avanti con grande impegno e cura per i dettagli. Il video è disponibile al link www.Europaregion.info/it/museum-tiroler-bauernhoefe.asp  
   
   
BASILICATA, RIPROGRAMMAZIONE FONDI COMUNITARI: L’INTERVENTO DI PITTELLA  
 
 Potenza, 22 aprile 2015 - Rimodulare le risorse degli assi comunitari per potenziare il sistema delle infrastrutture, incrementare l’offerta turistica, promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile. Sono i punti cardine della riprogrammazione dei fondi comunitari presentata al Consiglio dal presidente della Regione, Marcello Pittella, con un lungo intervento in apertura della seduta. “Il Po Fesr - ha detto il presidente - ha una dotazione complessiva di poco più di 752 milioni di euro. Al 31 dicembre 2014 la spesa certificata sul Po Fesr 2007-2013 ha consentito di raggiungere l’obiettivo di spesa stabilito dal regolamento comunitario scongiurando così il disimpegno automatico delle risorse”. Nel riferirsi alla proposta di riprogrammazione, il presidente Pittella ha precisato che “il 2015 è l’ultimo esercizio della programmazione Fesr 2007-2013, in quanto le operazioni e i pagamenti devono essere effettuati entro la data ultima del 31 dicembre 2015. In tale contesto la principale finalità della proposta di rimodulazione finanziaria del Por Fesr è quella di «mettere in sicurezza» il Programma operativo ed assicurare il pieno utilizzo del risorse entro la data ultima di ammissibilità delle spese del 31 dicembre 2015 spostando risorse dai 3 Assi che presentano un minore “tiraggio” a quelli con una migliore performance realizzativa”. Nel contempo, le modifiche proposte hanno anche un fondamento nella lettura dei fabbisogni e delle priorità più urgenti del quadro socio economico lucano. “La proposta di riprogrammazione - ha aggiunto il presidente - sarà sottoposta nell’arco della settimana all’approvazione del Comitato di Sorveglianza, che si esprimerà entro i successivi 5 giorni. Dopodiché la stessa sarà trasmessa alla Commissione europea per avviare l’iter di approvazione con decisione. La riprogrammazione - ha detto ancora il governatore - prevede spostamenti di risorse tra Assi, che ammontano a complessivi 67,6 milioni di euro. Sintetizzando, le modifiche prevedono: un decremento molto forte dell’Asse V (Città) e degli Assi Ii (Società della conoscenza) e Iii (Competitività produttiva); un incremento molto sostanzioso dell’Asse I Accessibilità (+26,2 per cento) e dell’Asse Inclusione Sociale (15,4%); un incremento meno sostanzioso degli Assi Iv (Beni culturali e naturali) e Vii Energia e sviluppo sostenibile”. Per quanto riguarda “la riduzione dotazione dell’Asse Ii – Società della Conoscenza”, il presidente Pittella ha ricordato che “la spesa certificata alla Commissione Europea al 31 marzo 2015 è pari a 72,248 milioni di euro”. “Ad agosto 2012, a seguito dell’approvazione del Piano di azione e coesione (Pac) - ha detto il presidente - la Regione è stata indotta a modificare il Por Fesr 2007-2013 per spostare risorse sull’Asse Ii. La Regione ha individuato il Ministero dello Sviluppo Economico come organismo intermedio all’attuazione del “grande progetto” Agenda digitale” (circa 54 milioni di euro di contributo pubblico) finalizzato all’implementazione sul territorio regionale della Banda Ultra Larga. Non è stato possibile attuare il Grande progetto in quanto il Bando di gara gestito dal Mise per il tramite della società Infratel Spa è andato deserto”. Per quanto concerne la riprogrammazione “si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 31,834 milioni di euro. La mancata attuazione del Grande Progetto “Agenda digitale” - ha evidenziato il presidente - sarà in parte compensata dall’attuazione di ulteriori operazioni nel corso del 2014 e 2015”. Il presidente ha poi illustrato la riduzione della dotazione dell’Asse Iii - Competitività Produttiva. La spesa certificata alla Commissione Europea al 31 marzo 2015 è pari a 93,386 milioni di euro. “Nonostante il notevole interesse rilevato a valere su tutti bandi di incentivazione dell’Asse - ha detto Pittella - si registrano elevate e impreviste economie dovute a revoche o rinunce legate alla prolungata situazione di crisi economica e finanziaria che le imprese beneficiarie sono state costrette ad affrontare. In tale scenario, si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 23,938 milioni di euro. Nel contempo, per scongiurare una ulteriore riduzione della dotazione dell’Asse a metà aprile si è provveduto ad autorizzare gli scorrimenti del Bando di aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per 2,350 milioni di euro”. A seguire il presidente ha illustrato la riduzione della dotazione dell’Asse V - Sistemi Urbani (Pisus). “E’ opportuno ricordare - ha sottolineato il presidente - che l’Asse V sconta i ritardi derivanti dalla fase di pianificazione e selezione degli interventi da ammettere a finanziamento. E’ stata riscontrata l’impossibilità da parte delle Fal di completare entro il 31 dicembre 2015 l’intero progetto “Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino”, avente un costo complessivo di 9,850 milioni di euro finalizzato alla realizzazione del terminal del Gallitello e di 3 sottopassi. Alla luce dei recenti incontri tra i miei uffici, il Comune di Potenza e le Fal si stima di completare entro il 31 dicembre 2015 una parte funzionale del progetto per un valore di 5 milioni di euro; stiamo valutando la possibilità di finanziare la restante parte dell’operazione sul Por Fesr 2014-2020. La proposta di riprogrammazione prevede una riduzione dell’Asse di 11,853 milioni di euro”. Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è passato poi ad illustrare le motivazioni dell’incremento della dotazione finanziaria degli Assi I, Iv, Vi e Vii, partendo dall’Asse I - “Accessibilità”. “L’asse in questione - ha spiegato il presidente - non ha presentato particolari criticità: per quanto riguarda la riprogrammazione si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 26,220 milioni di euro (da 87,948 a 114,168 milioni di euro)”. La proposta di riprogrammazione intende dare “copertura finanziaria” con risorse Fesr ad un progetto di collegamento tra la Ssv Candela-potenza e la Ss 655 Bradanica (da svincolo Ginestra a Venosa Sud). Si sta valutando la possibilità di acquistare un nuovo treno da utilizzare sulla tratta ferroviaria nazionale Potenza-battipaglia e Potenza-melfi-foggia al fine di migliorare la qualità del servizio e rafforzare uno degli obiettivi del programma, ovvero la mobilità sostenibile dei passeggeri. Il potenziamento finanziario dell’Asse I (che contribuisce al completamento della Oraziana) è giustificato con il modesto indice di accessibilità dei sistemi locali del lavoro del Vulture, sui quali insiste l’Oraziana, che dovrebbe collegare in modo migliore Venosa e Ginestra con Rionero e quindi con la Basentana e la Potenza-melfi”. Sull’incremento della dotazione dell’Asse Iv - “Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali”, la cui “spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015, è pari a 92,936 milioni di euro”, Pittella ha spiegato che “la scelta di attivare i Pacchetti Integrati di Offerta turistica (Piot) ha determinato un rallentamento delle fasi di selezione e attivazione degli interventi a carattere infrastrutturale, criticità ad oggi superata”. “Sul fronte della promozione dei regimi di aiuto a favore delle imprese turistiche - ha proseguito il governatore lucano - si è registrano un ritardo attuativo a causa della complessità della procedura di selezione rispetto ad un territorio che ha, nella ridotta propensione agli investimenti e, soprattutto, per la difficoltà di accesso al credito una risposta più lenta e condizionata”. Con la riprogrammazione “si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 11,365 milioni di euro”. In particolare si prevede “il finanziamento del Piano Marketing Apt per l’annualità 2015 (0,6 milioni di euro); la copertura finanziaria degli eventi estivi già realizzati nel 2014 (3,8 milioni di euro); il cofinanziamento con risorse Fesr di alcune iniziative previste per Expo 2015 (circa 1 milioni di euro)”. “Si ritiene - ha continuato il presidente - che la variazione della dotazione dell’Asse Iv sia giustificata dalla necessità di accompagnare la crescita dei flussi turistici, e soprattutto di alimentare l’incremento di quelli degli stranieri, che mediamente esprimono una permanenza media (e quindi una capacità di spesa) più alta rispetto agli italiani. Tuttavia, nonostante un turismo internazionale in crescita particolarmente rapida occorre operare per aumentare maggiormente la componente straniera. Peraltro, tale crescente turismo mostra, oltre al tradizionale pacchetto balneare, un interesse spiccato per la cultura (le presenze riferite a Matera2019 ma anche, ad esempio, Melfi o Lagopesole, sono infatti la seconda più importante categoria) e per un turismo ambientale e rurale”. Il presidente ha parlato successivamente “dell’incremento della dotazione dell’Asse Vi – Inclusione Sociale”, la cui spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015 è pari a 61,391 milioni di euro. Con la riprogrammazione “si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 15,452 milioni di euro (da 71,129 a 86,581 milioni di euro), per progetti “di edilizia scolastica finanziati inizialmente sul Por 2000-2006 e trascinati in quota parte o del tutto sul Por Fesr 2007-2013 nel 2010”. Si prevede inoltre di “assicurare il finanziamento di nuovi progetti cantierabili delle Aziende Sanitarie locali di Potenza e Matera (circa 3 milioni di euro”. Sull’incremento dell’Asse Vii - Energia e Sviluppo Sostenibile, che persegue l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione delle risorse energetiche ed il miglioramento degli standard dei servizi ambientali anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e delle imprese”, e la cui spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015 è pari a 108,666 milioni di euro, il presidente ha detto che “per quanto riguarda la riprogrammazione si prevede di incrementare l’asse di 14,588 milioni di euro (da 146,371 a 160,959 milioni di euro)”. “La Basilicata - ha evidenziato Pittella - necessita di interventi sistematici di efficientamento energetico. Nello specifico, particolarmente critico è il consumo elettrico degli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni lucani”. Tra gli interventi previsti, “la realizzazione di un progetto di telecontrollo e telerilevamento delle risorse nel settore idrico mediante Accordo tra la Regione e la società Acqua Spa (circa 1,3 milioni di euro”.  
   
   
RIORGANIZZAZIONE REGIONE SARDEGNA, LA GIUNTA APPROVA NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI  
 
Cagliari, 22 Aprile 2015 - Ieri pomeriggio, a perfezionamento della delibera adottata la scorsa settimana, la Giunta regionale ha approvato la graduazione delle posizioni dirigenziali non apicali, proposta dall´assessore del Personale, Gianmario Demuro. Il testo fissa anche i parametri di valutazione dei dirigenti di servizio. Domani partiranno le manifestazioni di interesse da parte di 116 dirigenti della Regione e 70 di Agenzie ed Enti che fanno parte del sistema regionale. "Per la prima volta - spiega Demuro - la Regione Sardegna avvia un provvedimento innovativo di questa portata, riferito al personale dirigente. Si tratta di una fase sperimentale, suscettibile di correzioni e miglioramenti, che tuttavia non nasce dal nulla: abbiamo preso spunto da modelli già rodati nella pubblica amministrazione italiana, primo tra tutti quello della Regione Puglia". L´assessore Demuro sottolinea che "per la prima volta sono stati individuati negli Assessorati, negli Enti e nelle Agenzie, i livelli di complessità di ogni singolo servizio. La graduazione ha richiesto un lungo lavoro di studio e valutazione, condiviso con le organizzazioni sindacali con cui ci siamo a lungo confrontati. Sulla base dei servizi disponibili e della valutazione che è stata loro data, sarà possibile presentare la manifestazione d’interesse sino al 28 aprile. Chi avrà maggiore attitudine per le questioni più complesse, potrà orientare la domanda sui servizi che richiedono maggiore responsabilità. Per molti potrebbe essere una sfida personale, una motivazione in più, mentre altri dirigenti potrebbero fare scelte diverse, ma ugualmente rispettabili. Una cosa deve essere chiara a tutti: da questo momento nessuna valutazione (che si farà il prossimo anno) sarà più uguale alle altre. E, quindi, non lo saranno neppure i premi di risultato legati agli obiettivi più o meno raggiunti: non tutti potranno prendere il 100% della premialità. Con questa delibera, inoltre, vogliamo aprire alla mobilità dei nostri dirigenti”. Per il momento resta escluso dal provvedimento il Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, in attesa della riorganizzazione della Direzione generale del Corpo che dovrà essere formalizzata dall’Assessorato regionale dell’Ambiente (d´intesa con l’Assessorato del Personale) entro il 30 ottobre 2015.  
   
   
DEF, UPI: "NESSUNA POSSIBILITÀ DI TAGLI 2016 E 2017 PER PROVINCE" "IL PARLAMENTO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ"  
 
Roma, 22 aprile 2015 - “Dal 2012 al 2015 alle Province è stata chiesta una riduzione di risorse pari a 3,2 miliardi: considerato che, secondo i dati Istat, nel 2012 la spesa corrente delle Province era pari a 8.084 milioni di euro, in 3 anni la riduzione chiesta a questo comparto è stata di oltre il 30%, a servizi e personale invariato. Non solo, nel 2015 le Province e le Città Metropolitane diventano contributrici dirette al bilancio statale per quasi 1,9 miliardi. E, se con la prossima Legge di stabilità si confermeranno 2 miliardi i taglio per il 2016 e 3 miliardi di taglio per il 2017, non basteranno nemmeno i 3,5 miliardi di tributi locali, che saranno sottratti agli enti per coprire spesa pubblica centrale”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi, intervenendo all’ audizione congiunta delle Commissioni bilancio di Camera e Senato sul Def 2015. “Lo stesso Sose – ha chiarito – nella nota metodologica utilizzata dal Governo per ripartire il contributo tra gli enti, definisce come spesa efficientabile, quindi tagliabile, degli Enti di Area Vasta, solo 685 milioni di euro. Vuol dire che tutti gli altri 5 miliardi e 300 milioni che restano in capo alle Province per il triennio sono esclusivamente tagli ai servizi. Se il Parlamento non interviene sul 2016 e 2017, si prende la responsabilità di prelevare alle comunità risorse destinate a garantire diritti. “Serve una operazione verità – ha concluso il Presidente Pastacci - per questo l’Upi chiede alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato e al Parlamento tutto di effettuare, prima dell’avvio dell’iter di discussione della Legge di Stabilità 2016, una analisi dei bilanci consuntivi degli Enti di Area Vasta sulla base dei rendiconti 2014 per verificare la situazione reale dei bilanci delle Province ad oggi, fuori dalle teorie economiche e nella concretezza dei fatti, per accertare l’impatto della manovra sui servizi per il 2015 e rendersi conto dell’effettiva sostenibilità dei tagli previsti per il 2016 e 2017”.  
   
   
PERSONALE DELLE PROVINCE: LE MODALITÀ PER GLI ACCORDI UNA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA  
 
Firenze, 22 aprile 2015 - La Giunta regionale ha approvato una delibera sulle modalità per gli accordida sottoscrivere fra la Regione, le Province e la Città metropolitana per il trasferimento del personale, dei beni e dei rapporti, a norma dell´articolo 6, commi 2 e 3, della l.R. 22/2015. Documenti correlati: Delibera n. 528 del 09-04-2015 della Giunta Regionale (pdf - 95 Kb) http://met.Cittametropolitana.fi.it/public/misc/20150420180350121.pdf    
   
   
ANCI: CITTÀ METROPOLITANE, UN NUOVO PERCORSO PER LA GOVERNANCE SEMINARIO GIOVEDÌ 7 MAGGIO A FIRENZE  
 
Firenze, 22 aprile 2015 - Giovedì 7 Maggio a Firenze dalle 09.30 alle 13.00 presso Villa Schifanoia si terrà il seminario “Metronet. Un nuovo percorso per la governance delle città metropolitane europee”. Organizzata dall’Università degli Studi di Firenze e Accademia per l’Autonomia – Anci, l’iniziativa, che si colloca all’interno di Festival d’Europa e di State of The Union 2015, è finalizzata a raccogliere idee, modelli ed esempi in merito a progetti innovativi sulla governance delle Città metropolitane europee e favorire, in chiave comparata, il confronto tra amministratori, esperti e studiosi di città metropolitane ed enti di area vasta. Dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Firenze, Alberto Tesi e gli interventi del sindaco di Firenze e del Segretario generale dell’Anci i lavori, moderati da Tania Groppi dell’Università di Siena, proseguiranno con le relazioni di Miguel Angel Moreno, Università Carlos Iii, Madrid, Presidente del Comitato di esperti sulla Carta dell’autonomia locale del Consiglio d’Europa, Veith Mehde, University of Hannover e Paolo Testa, Direttore di Cittalia, Centro ricerche Anci. Le conclusioni sono affidate a Andrea Simoncini, Università di Firenze.  
   
   
SARDEGNA: PROVINCE, LA GIUNTA STANZIA UN MILIONE DI EURO PER FINANZIARE I SERVIZI DELLE SOCIETÀ IN HOUSE  
 
Cagliari, 22 Aprile 2015 - Un milione di euro per finanziare e garantire i servizi svolti dalle società in house e partecipate delle Province. Con l’approvazione della delibera di giunta, presentata dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, sono stati definiti i criteri e le modalità di ripartizione della somma, che verrà stanziata applicando i criteri del fondo unico (art. 10 L.r. 2 del 2007). "La Regione ha provveduto a una ricognizione delle società in house e partecipate presenti nelle Province - ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo- riscontrando per esempio che nel Medio Campidano non ci sia alcuna partecipazione in società pubbliche". La situazione che emerge dall’analisi voluta dalla Regione è dunque disomogenea. "Le società interessate svolgono servizi molto differenti tra loro - ha proseguito l’assessore Erriu – esiste inoltre un diverso grado di compartecipazione pubblica al capitale societario, e ancora sono stati rilevati casi di società in fase di liquidazione. Ecco perché, dato il contesto in cui ci si deve muovere, si è ritenuto di procedere alla ripartizione del contributo seguendo i criteri del fondo unico così come discusso e concordato con le Province stesse". La priorità nella distribuzione del finanziamento sarà data alle attività di controllo e lotta degli insetti nocivi e i parassiti dell’uomo, animali e piante, interventi di bonifiche. Ancora, per i lavori di manutenzione degli edifici di competenza delle Province. Saranno assegnati alla Provincia di Cagliari 272.406 mila euro, mentre alle società partecipate di Carbonia Iglesias andranno 106.484. Centodiciotto mila euro per gli interventi delle società in house di Nuoro e 79.300 andranno all´Ogliastra. Saranno destinati 117.987 mila euro a Olbia-tempio, mentre Oristano e Sassari avranno rispettivamente un finanziamento di 120 mila euro e 185.763 mila euro.  
   
   
POSTE IN LOMBARDIA: QUASI CONCLUSA RACCOLTA DATI PER CONFRONTO CON AZIENDA  
 
Milano, 22 aprile 2015 - Sarà concluso entro la fine della prossima settimana il lavoro di raccolta dei dati da parte della Regione, necessario per elaborare una proposta di modifica del piano di Poste Italiane, che prevede, per la Lombardia, la chiusura di 61 uffici e l´apertura a giorni alterni (razionalizzazione) di altri 121. E´ quanto ha chiarito il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, durante i lavori del Tavolo regionale - istituito ad hoc e previsto da una risoluzione del Consiglio regionale del 3 marzo scorso -, che si è riunito nel pomeriggio a Palazzo Pirelli. "Entro la prima metà di maggio - ha riferito Nava - il Tavolo concluderà i suoi lavori e formalizzerà la proposta di modifica del Piano a Poste Italiane". I Partecipanti - Il Tavolo - che ha validato e apprezzato il percorso fin qui svolto - ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti del Consiglio regionale (Ciocca, Malvezzi, Rosati, Tizzoni), del presidente del Comitato regionale per la Tutela dei consumatori e degli utenti, l´assessore Mauro Parolini, di Comuni e Province attraverso le delegazioni individuate dalle loro associazioni (Anci Lombardia e Upl). I Dati Raccolti - La raccolta dei dati - cui ha contribuito anche Anci - si è basata sui criteri stabiliti nella precedente riunione del tavolo del 24 marzo. Per le chiusure: presenza o assenza di sportelli bancari nello stesso Comune; distanza rispetto a un altro ufficio postale; presenza o assenza e frequenza delle linee di trasporto pubblico locale; Comuni recentemente oggetto di fusione. Per quanto riguarda le razionalizzazioni (ossia le aperture a giorni alterni): elenco dei Comuni turistici; situazioni particolari come giornate di mercato; concomitanza o meno delle chiusure nei Comuni limitrofi (dati che saranno chiesti a Poste Italiane). No A Campanilismi E Guerre Tra Poveri - "E´ necessario da parte nostra - ha spiegato Nava - fare una scrematura in maniera oggettiva ed elaborare un prospetto, sottolineando i casi più critici su cui chiedere un ripensamento. Non è opportuno avviare una guerra tra poveri. Ci siamo dati dei criteri e su questi dobbiamo basarci. Non si può dare ragione a chi grida di più o sottostare a logiche campanilistiche". Presenteremo Le Nostre Istanze - "Venerdì scorso - ha riferito Nava - ho incontrato, insieme al presidente Maroni, i vertici di Poste Italiane. Si è parlato anche del lavoro che stiamo portando avanti e che dovrà trovare a breve un momento di confronto finale durante il quale sottoporre all´azienda le istanze del sistema lombardo". "Noi abbiamo dimostrato serietà - ha concluso Nava -. Siamo già riusciti a sospendere il Piano, facendo da capofila anche per altre Regioni, e a produrre dati oggettivi per chiedere le modifiche del caso. Auspichiamo naturalmente un esito che sia il più favorevole possibile, ben sapendo però che il Piano di Poste Italiane non potrà essere ritirato perché applica un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014)".  
   
   
FONDO GIOVANI: PROGRAMMATI GLI INTERVENTI DAL 2015 AL 2018  
 
Trento, 22 aprile 2015 - Su proposta del suo Presidente, la Giunta provinciale  ha dato il via libera alla programmazione pluriennale del Fondo per la valorizzazione e la professionalizzazione dei giovani per il periodo 2015-2018. Il Fondo Giovani, infatti, a inizio 2014 aveva subito una revisione complessiva degli interventi per il diritto allo studio universitario e una riorganizzazione di quelli che riguardano l´apprendimento delle lingue straniere, finanziati attualmente con altre modalità. Poiché comunque rimanevano in essere alcune misure relative all´anno formativo 2013/2014 le cui procedure non si ancora concluse, oppure che erano state definite in anni precedenti ma che erano soggette a un rinnovo pluriennale, è stato necessario programmare l´utilizzo e l´erogazione delle risorse dal 2015 al 2018. Per l´esercizio 2015, ai fini dell´erogazione di borse di studio sono previsti 80mila euro per la frequenza di percorsi di istruzione e formazione all´estero; 90mila euro per la residenzialità dottorandi; 55mila euro per orientare e sostenere i giovani con particolare interesse e impegno verso percorsi di eccellenza (formazione scolastica superiore); 1.566.036 euro per la formazione scolastica universitaria. Il totale delle borse di studio per il 2015 ammonta complessivamente a 1.791.036 euro. Ai fini dell´erogazione di prestiti d´onore, all´alta formazione andranno 40mila euro; all´alta formazione all´estero 80mila euro; ai percorsi di alta specializzazione professionale 15mila euro; al sostegno alla formazione dei giovani artisti 30mila euro; per prestiti pregressi 300mila euro. Il totale dei prestiti d´onore per il 2015 ammonta a 465mila euro. Sul periodo dal 2015-2018 la spesa complessiva è stimata in 5.040.267 euro. Ai fini dell´erogazione dei benefici del Fondo giovani sono utilizzate le risorse già impegnate negli esercizi precedenti non ancora utilizzate e le somme derivanti dai rientri dei prestiti entrati in fase di ammortamento. (  
   
   
BOLZANO: APPRENDISTATO, AUDIZIONE IN COMMISSIONE LAVORO DEL SENATO  
 
Bolzano, 22 aprile 2015 - Il testo unico sull´apprendistato è stato il 21 aprile  al centro di un´audizione presso la Commissione lavoro del Senato alla quale ha partecipato anche l´assessore Philipp Achammer. A Roma, Achammer ha presentato le richieste della Provincia in materia di sostegno all´apprendistato, e il presidente della Commissione, Maurizio Sacconi, ha assicurato che verranno tenute in considerazione. "Dal nuovo testo unico - ha spiegato Achammer nel suo intervento - ci aspettiamo soprattutto una semplificazione delle norme che possa rendere possibile un maggior ricorso delle aziende a questo strumento, fondamentale per l´ingresso dei giovani nel mondo del lavoro". Tra i temi affrontati dalla Conferenza delle Regioni, e sottoposte all´attenzione del governo, c´è anche la richiesta di un´applicazione meno restrittiva delle normative europee sul lavoro minorile (come già attuato in Austria e Germania), mentre di fronte alla Commissione del Senato, Achammer ha ribadito la proposta di collegare all´apprendistato anche l´esame di Stato. "Dopo quattro anni - ha sottolineato l´assessore altoatesino - dovrebbe essere prevista la possibilità di ottenere un diploma professionale, da completare con un contratto di apprendistato della durata di due anni". L´idea, tra l´altro, ha trovato l´appoggio dell´assessora della Lombardia, Valentina Aprea, oltre che del senatore altoatesino Hans Berger. Il presidente della Commissione lavoro, Maurizio Sacconi, si è detto disponibile a cercare una proposta di compromesso soprattutto sul tema dell´apprendistato garantito ai 14enni. "Siamo convinti che il governo approverà queste richieste - ha concluso Philipp Achammer - anche perchè il nostro sistema della formazione duale viene preso come modello a livello nazionale, e il 90% dei contratti di apprendistato stipulati in Italia riguardano l´Alto Adige".  
   
   
A TORINO GLI IMMIGRATI NON COMUNITARI FERMATI SU TUTTO IL TERRITORIO DEL NORD ITALIA  
 
Torino, 22 aprile 2015 - "A Torino gli immigrati non comunitari privi di documenti fermati su tutto il territorio del nord Italia. Il Centro di Identificazione e Espulsione di corso Brunelleschi è nei fatti l´unico rimasto aperto da Roma in su. Questo è motivo di preoccupazione perché potrebbe essere il motivo del clima di tensione che abbiamo percepito durante la visita di oggi" - così Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte, dopo la visita al Cie di Torino effettuata nel pomeriggio insieme al Garante dei detenuti del Consiglio regionale del Piemonte, Bruno Mellano. Continua l´attività della Regione Piemonte di verifica e supervisione delle condizioni del Centro di Identificazione e Espulsione di Torino. Dal primo aprile è aumentata la capienza del Cie di Torino. Attualmente i posti disponibili all´interno della struttura sono 89 (prima erano 21), ciò è possibile perché sono state completamente ristrutturate due aree del centro (ognuna di esse ha una capienza massima di 35 posti) e perché altri 21 posti sono ripartiti nelle restanti quattro aree del complesso. Attualmente sono presenti solo uomini prevalentemente di origini nigeriana, senegalese e marocchina. Il tempo medio di permanenza è di 20 giorni. Il costo medio procapite di gestione è di 37,83 euro circa a ospite. " Sono sempre più convinta che sia necessario rivedere la legge sui permessi di soggiorno nella logica che il Cie non sia più previsto per coloro che hanno già scontato la propria pena o per chi, pur in assenza di reato, si trovi costretto ad attendere dentro il Cie il giudizio sulla propria richiesta d´asilo, dopo aver subito un provvedimento di espulsione in precedenza " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte.  
   
   
IMMIGRATI, SERRACCHIANI: IN FVG C´E´ GIA´ ACCOGLIENZA DIFFUSA  
 
Trieste, 22 aprile 2015 - "In Friuli Venezia Giulia il modello di accoglienza diffusa proposto dal presidente Rossi è già realtà". Lo afferma Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, commentando la nota inviata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a tutte le Regioni e alle massime cariche istituzionali italiane ed europee sull´emergenza immigrazione. "In corrispondenza della principale porta d´accesso dell´immigrazione via terra, c´è il Friuli Venezia Giulia, regione che, facendo rete con i Comuni e con le associazioni del territorio, ha da tempo impostato un modello di accoglienza diffusa. Già 34 comuni si sono resi disponibili per l´accoglienza di piccoli gruppi di richiedenti asilo; sono in corso contatti con l´Anci per aumentare questi numeri ed è anche già prevista la possibilità di impiegare i rifugiati in lavori di pubblica utilità, per i quali sono state gia´ attivate una trentina di convenzioni". "L´esigenza di gestire un fenomeno che sarà di lungo periodo come quello dell´immigrazione richiede sicuramente uno sforzo maggiore dell´Unione europea e un maggior coordinamento fra istituzioni ma le Regioni, ordinarie o speciali che siano, possono già mettere autonomamente in campo le proprie competenze - conclude Serracchiani - creando modelli di governo avanzati".  
   
   
MIGRANTI, REGIONE TOSCANA SCRIVE A ONU E VERTICI EUROPEI E ITALIANI  
 
Firenze 22 aprile 2015 - Sull´emergenza migranti e la "guerra" in atto nel Mediterraneo e che lo sta trasformando in un cimitero, la Regione Toscana scrive all´Italia e all´Europa. Una lettera che parte dal vertice della Regione, indirizzata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, alla Conferenza Stato-regioni, all´Anci, alle altre Regioni, all´Onu e le sue agenzie che si occupano di rifugiati, al presidente del Consiglio europeo e del Parlamento europeo. Nella lettera si chiede agli Stati europei di procedere a una rapida intesa sulle tante questioni aperte: dalla ricomposizione della Libia al rifinanziamento di un vero programma di pattugliamento dei mari per il salvataggio di rifugiati e profughi, da accordi sulla geografia europea da rivedere a mirate azioni di polizia contro il traffico di esseri umani e programmi di cooperazione e sviluppo. La Regione avanza anche proposte: prima fra tutte l´adozione, in Italia, di un modello unitario e sostenibile di accoglienza. Occorre agire, si sottolinea, per non subire il caos ma provare a governarlo. E questo modello potrebbe essere quello che in Toscana la Regione ha proposto a sindaci e prefetti, con un limite di ospiti per ogni territorio in base a precisi parametri e l´accoglienza in piccole strutture, adeguatamente distribuite e gestite dal volontariato (come fu nel 2011) con un ruolo di coordinamento affidato al sindaco del posto. Un´accoglienza fondata su una reciproca umanità, con i rifugiati che ricambiano l´ospitalità svolgendo e offrendo, senza remunerazione, un servizio di pubblica utilità. Questi temi, si conclude, hanno a che fare con la politica nazionale e internazionale e non possono essere confinati nell´orizzonte locale.  
   
   
RIFUGIATI: MINISTERO TERRÀ CONTO PECULIARE SITUAZIONE FVG  
 
Udine, 22 aprile 2015 - "Il viceministro Bubbico ci ha rassicurati sul fatto che nella sommatoria dei numeri dell´emergenza verrà tenuto nello stesso conto degli sbarchi via mare e degli arrivi via terra e ha garantito una velocizzazione delle pratiche in relazione alla peculiare situazione della nostra regione". Lo ha affermato l´assessore regionale Gianni Torrenti al termine del vertice a palazzo d´Aronco con il viceministro dell´Interno Filippo Bubbico, il sindaco di Udine Furio Honsell, il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo, il questore Claudio Cracovia, i parlamentari Carlo Pegorer, Tamara Blazina, Gianna Malisani, Paolo Coppola. "Si è trattato - ha commentato Torrenti - di un incontro proficuo perchè abbiamo aggiornato e approfondito con il viceministro Bubbico la situazione peculiare del Friuli Venezia Giulia, sia per quanto riguarda i meccanismi di entrata dei rifugiati e dei richiedenti asilo, sia i tempi di risposta da parte delle Commissioni. Bubbico ha colto l´esigenza di dare risposte più puntuali e rapide con la Commissione Dublino del Ministero e ha convenuto sulla necessità di rafforzare le Commissioni territoriali". L´insediamento di due nuove Commissioni in Veneto ha notevolmente alleggerito in prospettiva la pressione su Gorizia, ha sottolineato Torrenti - "ma restiamo in una situazione di carenza, vista anche la situazione di acuita criticità". Bubbico ha anche garantito l´interessamento sulla messa in disponibilità di beni demaniali per dare risposta alle esigenze di alloggio in questa fase di criticità. Nel corso dell´incontro è stato approfondito in particolare il tema dell´adeguamento dell´ex caserma di Fusine in centro di prima accoglienza per una quarantina di immigrati in arrivo nel Tarvisiano. "Su Fusine dobbiamo assolutamente accelerare, perché si tratta della soluzione migliore per quell´area, essendo anche una struttura per il supporto della sicurezza sul confine sloveno e quello austriaco", ha ricordato Torrenti. Da parte sua il sindaco di Udine Honsell ha ribadito la richiesta di posti letto protetti, possibilmente in caserme o in strutture che evitino le tendopoli e il pernottamento nei parchi pubblici del capoluogo. "Occorre risolvere la situazione per i richiedenti asilo trovando una situazione sostenibile, ma senza incorrere nel rischio di ghettizzazione", ha commentato Torrenti.  
   
   
IL 14° DISTRETTO FAMIGLIA IN TRENTINO E’ NELLA COMUNITA’ DEL PRIMIERO  
 
Trento, 22 aprile 2015 - Anche la Comunità del Primiero ha aderito con convinzione alle politiche “family” per qualificarsi sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e ospiti. Perché investire nelle politiche di benessere familiare significa promuovere la crescita della comunità e lo sviluppo dell’economia. E il tutto operando in una logica di Distretto famiglia, in accordo con le direttive indicate dalla Provincia autonoma di Trento e l’Agenzia per la famiglia. “Attivare nella Comunità del Primiero con il coinvolgimento degli attori del territorio, un laboratorio sulle politiche familiari per sperimentare ed implementare modelli organizzativi e sistemi di partnership innovativi che pongono al centro la conciliazione famiglia e lavoro dei dipendenti delle aziende e il benessere familiare sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio”. Da questa premessa prende corpo l’Accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del Distretto famiglia del Primiero che oggi è stato sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento e le 19 Organizzazioni proponenti. Obiettivo dell’accordo è di costruire un tessuto fertile atto a far crescere un Distretto mirato a attivare un laboratorio sulle politiche familiari per sperimentare ed implementare modelli organizzativi, sistemi tariffari e politiche di prezzo per promuovere il benessere familiare, sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio. La vocazione del Distretto del Primiero è confermata anche dal fatto che 6 organizzazioni sul territorio avevano già acquisito il marchio Family in Trentino: Centro diurno Canal san Bovo, Spazio Giovani Fiera di Primiero, Comune di Canal san Bovo, Il caminetto s.N.c. E la Scuola materna di Transacqua e l’Associazione sportiva dilettantistica di Imer. Il neonato Distretto famiglia del Primiero ha dichiarato anche l’intento, grazie a questo Accordo, di promuovere sul proprio territorio una forte azione di sensibilizzazione degli operatori locali pubblici e privati, for-profit e no-profit, sulle tematiche del benessere familiare, nella convinzione che un territorio “amico della famiglia” ha delle potenzialità di sviluppo sociale, culturale ed economico maggiori rispetto ai territori che non si qualificano come tali. Sarà anche a carico del Distretto la sensibilizzazione tra le organizzazioni pubbliche o private della valenza socio-economica che ha l’acquisizione delle certificazioni family friendly: “Family in Trentino”, “Family Audit”, “Esercizio amico dei bambini”, e informare la popolazione residente ed ospite della Comunità del Primiero rispetto alle opportunità “family” offerte dal territorio. Le 19 organizzazioni che sul territorio hanno espresso interesse alla proposta di aderire all’accordo volontario di area per favorire lo sviluppo nella Comunità di Primiero del Distretto famiglia, oltre alla Provincia Autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, sono le seguenti: Comunita’ di Primiero, Comune di Canal San Bovo, Comune di Imer, Comune di Mezzano, Comune di Fiera di Primiero, Comune di Transacqua, Comune di Siror, Comune di Tonadico, Comune di Sagron Mis, Ente Parco Paneveggio, Pale di San Martino, Azienda per il turismo “San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi”, Progetto “Bmobprimiero”, Gruppo Sportivo Pavione, Ecomuseo del Vanoi, Appm – Associazione Provinciale per i Minori, Cooperativa sociale Tagesmutter del Trentino – Il Sorriso, Cooperativa Bellesini Società cooperativa sociale, Pizzeria Ristorante “Il Caminetto”, Albergo-ristorante "Baita Sagron Mis".  
   
   
“CAMPANIA HA UN CUORE GRANDE”, VIA A PROGETTO SU POLITICHE SOCIALI  
 
Napoli, 22 aprile 2015 - Prende il via, su iniziativa della Giunta regionale, il progetto pilota ´La Campania ha un cuore grande´. Con esso viene creata, per la prima volta in Italia, la ´Banca solidale´, che si pone l’obiettivo di far incontrare ´chi dona e chi ha bisogno´ per trasformare gli sprechi in opportunità di sostegno alle fasce deboli. La campagna ha lanciato due manifestazioni d´interesse (pubblicate sul sito www.Sviluppocampania.it), rispettivamente destinate a soggetti del Terzo settore, che faranno domanda per ´ricevere´, e ad aziende ed enti o privati che intendono ´donare´ beni di diverse tipologie (alimenti non deperibili, arredi, elettrodomestici, medicinali da banco, giocattoli, abbigliamento, attrezzature per comunità, materiale edile, ausili per disabili e anziani). Le aziende donatrici non solo metteranno in atto un concreto segnale di solidarietà verso le fasce più svantaggiate, ma eviteranno anche alcuni oneri di smaltimento trasformando i costi in prezioso beneficio sociale. Le donazioni sono infatti esenti Iva e al di sotto del valore di 5.164,57 euro non necessitano di comunicazione preventiva alla Agenzia delle Entrate. I beni donati nel corso della campagna saranno catalogati in un report (consultabile on line sul sito di Sviluppo Campania) e assegnati agli enti richiedenti. Presso la Giunta regionale è attivo un help desk (0817143033 – 0817962580) per fornire informazioni e assistenza tecnica. Tutte le informazioni sono reperibili sito www.Sviluppocampania.it    
   
   
DONNE, ZAJCZYK: “PRIMO TRAGUARDO PER LA CALL “DONNEXMILANO– MILANOXLEDONNE”  
 
Milano, 22 aprile 2015 – Primo traguardo per la call “Donnexmilano-milanoxledonne”, fortemente voluta dalla Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk, con il supporto della Presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità Anita Sonego, per realizzare a Milano un grande palinsesto di eventi "al femminile" durante il semestre di Expo e oltre, fino a maggio 2016. La call, lanciata dal Comune, prevede complessivamente 5 traguardi per la presentazione delle proposte, tra cui, appunto, quello appena raggiunto per i progetti, le iniziative e gli eventi in programma tra maggio e giugno 2015. I prossimi traguardi, entro cui presentare le proposte, sono: 31 maggio per progetti/iniziative/eventi che si realizzeranno tra luglio e settembre 2015; 10 settembre per progetti/iniziative/eventi che si realizzeranno tra ottobre e il 15 dicembre 2015; 10 novembre per progetti/iniziative/eventi che si realizzeranno tra il 15 dicembre e il 29 febbraio 2016; 31 gennaio 2016 per progetti/iniziative/eventi che si realizzeranno tra marzo e maggio 2016. “Un inizio discreto – spiega la Delegata del Sindaco Francesca Zajczyk - e con richieste di informazioni crescenti che, di giorno in giorno, potranno farci avere una bella vetrina delle iniziative sulle donne in città. Iniziative che si sommano a quelle pervenute precedentemente alla nostra chiamata, e in parte, già realizzate o in fase di realizzazione. Grazie alle associazioni che hanno partecipato, grazie a tutte le donne, e alle loro idee e iniziative cui vogliamo dare la massima visibilità”. La call si rivolge a società, fondazioni, associazioni del terzo settore e della cittadinanza attiva, associazioni culturali o sindacali, comitati e collettivi, cittadini e cittadine, appartenenti a qualsiasi nazionalità, che intendano organizzare un’iniziativa sul territorio milanese entro maggio 2016. La partecipazione è gratuita. Molteplici gli ambiti tematici delle iniziative: Donne e nutrimento, Donne e culture, Donne e arti, Donne e impresa, Donne, politica e partecipazione, Donne, stereotipi e ruoli di genere, Donne e pubblicità, Donne e tradizioni, Donne e storia, Donne e generazioni, Donne e salute, Donne e sostenibilità. Le domande di partecipazione vanno presentate via e-mail all’indirizzo Donnexmilano@comune.milano.it  utilizzando il format pubblicato nell’apposita sezione del sito del Comune di Milano  
   
   
LAVORO: SERRACCHIANI, ACCORDO CONCILIAZIONE MODELLO INTERESSANTE  
 
Pordenone, 22 aprile 2015 - Tra il 2011 e il 2013 le dimissioni di neomadri convalidate dalle Direzioni territoriali Lavoro in Friuli Venezia Giulia sono state 1.650. La motivazione più frequente delle dimissioni è stata la dichiarata difficoltà di conciliare tempi del lavoro con la cura della famiglia. Per arginare questo problema e dare risposta a un fabbisogno diffuso, dopo un lungo e approfondito ascolto del territorio, la Consigliera di Parità di Pordenone ha proposto un "Accordo di collaborazione territoriale per la promozione della conciliazione famiglia-lavoro nel mercato del lavoro nella provincia di Pordenone" che è stato sottoscritto lo scorso anno da Provincia, Unione degli Industriali, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Legacoop, Camera di commercio (comitato per l´imprenditoria femminile), Cgil, Cisl, Uil. Il protocollo, che si è posto tra gli obiettivi a breve il monitoraggio, l´incontro quadrimestrale tra le parti per avviare progettualità condivise, lo scambio reciproco di informazioni e buone prassi, e tra quelli più ambiziosi la promozione di misure di welfare aziendale e territoriale rispondenti alle esigenze delle famiglie e delle imprese, è diventato operativo il 5 marzo scorso. Oggi nella sede della Regione di Pordenone l´accordo e le sue finalità sono state illustrate nel dettaglio alla presidente della Regione Debora Serracchiani dalla Consigliera di Parità Chiara Cristini e dalla assessora provinciale alle Politiche sociali Elisa Coassin. "Trovo molto interessante l´accordo di conciliazione sui tempi di lavoro che è stato sottoscritto dalle parti sociali nella provincia di Pordenone", ha commentato Serracchiani, ricordando che "la Regione sta lavorando al trasferimento delle competenze delle Province in materia di politiche del lavoro e in quell´ambito - ha indicato Serracchiani - potrebbe trovare utile inserimento questo accordo, con la prospettiva di una ricaduta che a partire dal ´laboratorio Pordenone´ potrebbe estendersi a tutta la regione". In tre anni nella sola provincia pordenonese sono state trecento le dimissioni di donne in specifiche fascie sociali: madri sole; con figli in età prescolare e scolare; donne con necessità di "tripla presenza" (lavoro, minore, familiare non autosufficiente a carico) o con un familiare adulto non autosufficiente. "Purtroppo anche nella nostra regione ´virtuosa e civile´ assistiamo molto spesso a donne che devono rinunciare al proprio lavoro perché diventano madri e devono accudire i loro figli e familiari. Si tratta - ha sottolineato Serracchiani - di un tema importante che tocca sia le politiche del lavoro che quelle sociali: occorre dare garanzia di flessibilità, servizi e opportunità alle famiglie per superare momenti di criticità. Lo possiamo fare intervenendo sui servizi e dando le risposte che ancora mancano".