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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Maggio 2015
ZONE DI BALNEAZIONE EUROPEE - LA QUALITÀ È SEMPRE ECCELLENTE NEL 2014 IL 95% DELLE ZONE DI BALNEAZIONE MONITORATE NELL´UNIONE EUROPEA HA RISPETTATO GLI STANDARD MINIMI PER LA QUALITÀ DELLE ACQUE.  
 
Qualità eccellente nell´83% dei casi, con un aumento di quasi l´1% rispetto al 2013. In tutte le zone di balneazione di Cipro, Lussemburgo e Malta la qualità dell´acqua è risultata eccellente. Subito a ruota si collocano Grecia (97%), Croazia (94%) e Germania (90%), tutti paesi con un´alta percentuale di zone la cui qualità delle acque di balneazione è risultata eccellente. In tutta Europa solo poco meno del 2% delle zone di balneazione non ha rispettato gli standard minimi previsti dalla direttiva sulle acque di balneazione in materia di qualità dell´acqua ed è stato classificato di qualità "scarsa". I risultati provengono dalla relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione dell´Agenzia europea dell´ambiente (Aea) e della Commissione europea, che confronta la qualità delle acque di balneazione raccolte in più di 21 000 zone di balneazione costiere e interne in tutta l´Ue, la Svizzera e l´Albania nel 2014. Oltre alla relazione, l´Aea ha pubblicato una mappa interattiva con i risultati di ciascuna zona di balneazione. Karmenu Vella, Commissario per l´ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato:"Capita a tutti di fare i turisti e trascorrere un po´ di tempo sulla spiaggia. È evidente che la sicurezza e la pulizia delle acque di balneazione sono importanti per la salute. Le acque di balneazione continuano a migliorare e questa è un´ottima notizia. La prossima volta che farete un bagno, ricordatevi che l´Ue ha contribuito alla sicurezza e alla pulizia delle acque di balneazione!" Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell´Aea, ha dichiarato: "Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa è sistematicamente ottima e che continua a migliorare. Ciò dimostra che le politiche funzionano e contribuiscono alla qualità delle nostre vite se sono ambiziose, ben definite e attuate correttamente." Acque di balneazione 2014: risultati principali Oltre il 95% delle zone di balneazione soddisfa i requisiti minimi e l´83% ha raggiunto il livello ancor più rigoroso di "qualità eccellente". Solo 409 zone di balneazione, ossia meno del 2% del totale, sono state giudicate di scarsa qualità. Il numero più elevato di siti di balneazione con una scarsa qualità delle acque è stato registrato in Italia (107 zone di balneazione, pari al 2%), Francia (105 zone di balneazione, 3%) e Spagna (67 zone di balneazione, 3%). In generale le spiagge costiere raggiungono ottimi risultati, con quasi il 97% delle zone dell´Ue che rispetta gli standard minimi e oltre l´85% classificato di qualità "eccellente". La qualità delle acque di balneazione di tutte le spiagge costiere in Slovenia, a Malta e a Cipro è stata classificata eccellente. In confronto, il 91% delle acque di balneazione interne (laghi e fiumi) rispetta almeno gli standard minimi e più del 78% è di qualità eccellente. In Lussemburgo e in Bulgaria tutte le zone di balneazione interne sono state giudicate di ottima qualità e in Danimarca il 95% delle acque di balneazione lacustri è di qualità eccellente. La Germania ha raggiunto il livello eccellente nel 92% dei quasi 2 000 siti di balneazione interna. Contesto - Le autorità locali raccolgono alcuni campioni di acqua presso zone di balneazione selezionate durante la stagione balneare. I campioni sono poi analizzati in base alle percentuali di due tipi di batteri la cui presenza è indice di inquinamento da acque di scolo o da liquami di allevamento. Le acque inquinate possono essere dannose per la salute umana, causando problemi di stomaco e diarrea se ingerite. A seconda dei livelli di batteri rilevati, la qualità delle acque di balneazione è classificata di qualità "eccellente", "buona", "sufficiente" o "scarsa". L´aea elabora la relazione annuale in base ai dati della precedente stagione balneare. La relazione di quest´anno è dunque una raccolta dei dati rilevati nell´estate 2014, che indicano una previsione della qualità delle acque di balneazione per il 2015.  
   
   
´PHILIP KOTLER MARKETING FORUM´: COMUNICAIZONE IMPORTANTE TURISMO  
 
Milano - "Il turismo gioca gran parte della propria partita sui temi della qualità e dell´integrazione nella promozione, dell´efficacia nella comunicazione e del grande potere del racconto". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, durante il ´Philip Kotler Marketing Forum´ all´Università degli Studi di Milano-bicocca. Punti Deboli - "Promozione e marketing - ha sottolineato l´assessore - sono tuttavia i punti deboli del sistema turistico nazionale. Siamo primi al mondo per patrimonio artistico e culturale e vantiamo una straordinaria ricchezza in termini naturalistici e paesaggistici, ma nella classifica delle destinazioni più visitate stiamo cedendo il passo ad altri Paesi che hanno saputo comunicare meglio la loro offerta". Investire Sulla Capacità Di Racconto - "Chi oggi fa marketing - ha continuato Parolini - deve essere soprattutto un abile narratore. Investire sulla capacità di raccontare l´eccellenza rappresentata dai fattori che concorrono a definire la nostra attrattività (la ricchezza dell´offerta turistica, le eccellenze in ambito del design, della moda e dell´enogastronomia) e diffondere in maniera innovativa questo racconto, sono le azioni strategiche più dirimenti per aumentare la nostra visibilità nella vastità della rete e per cogliere le grandi opportunità che è in grado di offrire il mercato globale". Superare Frammentazione - "Molti progetti ambiziosi, anche in ambito istituzionale - ha concluso Parolini -, come i siti ´italia.It´ e ´verybello´, non hanno ottenuto i risultati sperati. Anche per questo Regione Lombardia sta investendo parecchie energie per favorire l´integrazione e per superare la frammentazione che ha indebolito la promozione turistica e la nostra performance. Desidero condividere questa prospettiva anche con gli operatori del marketing qui riuniti, affinché possano mettere in rete le loro competenze e creare una rinnovata alleanza tra la ricchezza dell´offerta turistica lombarda e la loro grande professionalità".  
   
   
TURISMO: DA SINDACI VIA LIBERA A DISTRETTO GRAN SASSO PARTE LA SFIDA PER OFFERTA DI IDENTITÀ E QUALITÀ  
 
L´aquila - Con l´approvazione dell´atto costitutivo da parte dei 60 sindaci la Conferenza dei Servizi ha dato il via libera alla nascita del Distretto turistico del Gran Sasso. Si tratta, nella sostanza, del primo passo, politico e amministrativo, che permette di avviare l´iter di riconoscimento formale da parte del ministero dei Beni culturali e del Turismo. A tenere a battesimo il primo Distretto di montagna in Italia è stato il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che ha aperto la Conferenza dei servizi alla presenza dei sindaci, dei rappresentanti delle associazioni ed enti pubblici che hanno aderito al progetto. "Un´operazione - ha detto Lolli - che sancisce il definitivo rilancio in termini turistici della montagna più importante dell´Appennino. Oggi con la richiesta formale che il territorio fa al Governo di riconoscimento di distretto turistico montano si chiude la fase più complessa di un processo avviato un anno fa, nel quale hanno partecipato tutti i soggetti, pubblici e privati, che si affacciano sul Gran Sasso". L´adesione dei 60 sindaci dei tre versanti del Gran Sasso ha disegnato i confini amministrativi e territoriali del Distretto, ma l´aspetto rilevante dell´iniziativa, ha aggiunto Lolli, "è la volontà di creare un prodotto turistico, connotato dagli elementi dell´identità del territorio e dalla qualità, in grado di collocarsi con autorevolezza sul mercato turistico nazionale e internazionale". Oltre ai 60 comuni che hanno partecipato alla Conferenza dei servizi, al Distretto hanno aderito le due Dmc del versante aquilano e teramano, che insieme raggruppano circa 400 operatori, le Camere di Commercio, l´Istituto di Fisica nucleare, il Parco, il Cai, il Corpo Forestale, i tre presidente delle Province, il Centro turistico del Gran Sasso. Nel Distretto, dunque, c´è tutto il mondo che gravita intorno al Gran Sasso, "che - ha sottolineato Lolli - si ritrova intorno ad una montagna che fino a qualche decennio fa ci ha sperato ed ora invece ci unisce". Insieme all´aspetto per così dire localistico, il Distretto turistico del Gran Sasso apre nuovi orizzonti anche a livello nazionale, soprattutto come modello di sviluppo. Essendo il primo Distretto montano riconosciuto a livello nazionale, proprio l´esperienza del Gran Sasso potrebbe essere punto di riferimento per altre esperienze simili per altre aree montane-turistiche dell´Appennino. E ed è in questa prospettiva che il Ministero guarda con favore all´esperienza abruzzese.  
   
   
CENTINAIA DI GUIDE TURISTICHE ABILITATE CHIEDONO AL GOVERNO DI RIVEDERE LA LEGGE CHE REGOLA LA PROFESSIONE I PORTAVOCE DEL GRUPPO  
 
 “Le guide siamo noi” Maria Sannino e Fiamma Passarelli: “La nostra professione è minacciata dalla legge 97 del 2013 che all´articolo 3 rende nazionale l´abilitazione di guida turistica, ma non ne definisce bene i contorni e istituisce una serie di siti protetti dove solo personale specializzato può condurre visite guidate” Centinaia di guide turistiche italiane, riunite nel gruppo “Le guide siamo noi” rivendicano al governo la tutela della loro professione minacciata, tra l’altro, dalla legge 97 del 2013 che, all´articolo 3, rende nazionale l´abilitazione di guida turistica, ma non ne definisce bene i contorni e istituisce una serie di siti protetti dove solo personale specializzato può condurre visite guidate. Il gruppo è autogestito, indipendente da associazioni e sindacati di categoria ed è nato in modo spontaneo in risposta alle manovre del governo. Portavoce del gruppo “Le guide siamo noi” sono le guide turistiche Maria Sannino e Fiamma Passarelli che spiegano: “Con la legge quadro sul turismo, n. 217 del 1983, il governo italiano definisce la figura di guida turistica abilitata. Secondo la norma europea è guida turistica ‘chi guida i visitatori, nella lingua di loro scelta e interpreta le eredità culturali e naturali di un´area”. La guida, inoltre, possiede di norma una qualifica per aree specifiche che viene rilasciata dalle autorità competenti che, nel caso italiano, sono le Province e le Regioni. Nel 2005 la Comunità Europea emanò una direttiva sulle professioni relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali “per estendere la possibilità di esercitare l’attività con il titolo originario” in tutti i Paesi membri. Successivamente, nel 2006, venne emanata anche un’altra direttiva relativa ai servizi nel mercato interno. Continuano i portavoce del gruppo “Le guide siamo noi”: “L´articolo 10 di tale direttiva dice che ‘l´autorizzazione permette al prestatore di accedere all´attività di servizi o di esercitarla su tutto il territorio nazionale’. Tuttavia, in Italia, il regime delle autorizzazioni o licenze per le guide era già stato abolito dal decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998 (art. 46, comma 3.B) quindi si è applicata alle guide turistiche una direttiva errata. Malgrado queste errate interpretazioni e basandosi su una procedura di infrazione scaturita da una direttiva sbagliata, nell´agosto del 2013 il governo italiano ha emanato la legge 97 che, all´articolo 3, rende nazionale l´abilitazione di guida turistica, ma non ne definisce bene i contorni e istituisce una serie di siti protetti dove solo personale specializzato può condurre visite guidate. Alle stesse guide abilitate viene poi richiesto di sostenere un nuovo esame per diventare ‘guida specializzata’ per poter operare in quegli stessi luoghi dove le guide abilitate svolgono da anni la propria professione. Noi riteniamo che questo sia inaccettabile e inammissibile. Le guide turistiche abilitate italiane sono già abilitate per poter svolgere la propria professione in tutti i monumenti della propria regione e in qualsiasi sito specifico della propria area di competenza. Quindi l´articolo 3 della legge 97 del 2013 va riveduto poiché in esso non sono stati neanche definiti i criteri di accesso alla professione per i cittadini di stati membri in cui l´abilitazione è regolamentata né per coloro i cui Paesi invece non hanno una legislazione che si occupi di definire la figura di guida turistica”. Così, mentre Paesi come la Spagna hanno regolarmente legiferato nei primi mesi del 2015, definendo i criteri di accesso alla professione di guida, pur mantenendosi nei limiti della legge europea, il governo italiano già nel 2013 ha emanato una legge che, non essendo ben definita, ha dato origine a una serie di incomprensioni e confusioni che hanno causato danni economici ingenti alle guide turistiche italiane e all’economia del Paese. “Sono moltissime le guide di altri Paesi europei - sottolineano Maria Sannino e Fiamma Passarelli - che già vengono in Italia a lavorare su tutto il territorio nazionale pur non avendo la stessa qualifica professionale delle guide abilitate italiane. Sono poche le nazioni in cui la figura di guida turistica professionale è regolamentata e tra queste ci sono il Portogallo, la Spagna, la Francia, l’Italia, la Grecia, la Bulgaria, l’Ungheria e la Turchia. Per i restanti Paesi non esiste una regolamentazione e quindi i cittadini provenienti da questi stati non possono esercitare in Italia senza una qualifica riconosciuta. Eppure molti riconoscimenti sono stati ottenuti da tedeschi e sloveni. Grazie poi ai vari accordi con l´Europa, molti cittadini di altri Paesi quali la Cina, la Russia, la Corea, il Brasile, l´Egitto e gli Stati Uniti riescono anch´essi ad avere un riconoscimento di titoli che non sono equivalenti a quelli italiani. Per alcuni Paesi è sufficiente una dichiarazione di un tour operator per rendere guida una qualunque persona, mentre noi italiani dobbiamo sostenere esami non certo semplici. Per di più queste persone riescono a lavorare anche 180 giorni, senza pagare tasse in Italia ma togliendo lavoro prezioso alle guide italiane che sono lavoratori stagionali”. Spiegano Sannino e Passarelli: “A rendere la situazione ancora più ingarbugliata nel 2014 con l’ introduzione dell´articolo 9-bis del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (legge 22 luglio 2014, n.110) in cui si dà la possibilità ai professionisti culturali, subordinati alle agenzie di servizi aggiuntivi, di esercitare le loro attività culturali, all´interno dei cosiddetti beni culturali, le guide turistiche abilitate si sono ritrovate sempre più limitate nell´accesso a tali beni, essendo questi ultimi occupati già dai professionisti dei beni culturali che si garantiscono le fasce di orario di accesso migliori, esercitando così una sorta di concorrenza sleale poiché essi sono dipendenti delle stesse agenzie di servizi incaricate anche della prenotazione degli stessi siti”. E concludono: “Il nostro gruppo chiede che il governo faccia il proprio dovere di tutela del Paese in Europa e dia il giusto peso alla nostra professione di ambasciatori di cultura che valorizzano il vastissimo patrimonio artistico, storico, archeologico, naturalistico e culturale che l´Italia ha da offrire al mondo; che il nostro governo rispetti il nostro Paese e i suoi lavoratori, come previsto dalla Costituzione e come fanno gli altri Paesi europei, valorizzando e facendo rispettare il nostro immenso patrimonio e la nostra professione attraverso una riforma che evidenzi l´alto livello di professionalità di chi ogni giorno è ambasciatore della nostra cultura nel mondo e che ne delinei a caratteri chiari i termini di accesso; che i comunitari che desiderino operare in Italia vengano sottoposti a esami di abilitazione, che siano in possesso di una laurea o preparazione equipollente, che abbiano la conoscenza della lingua italiana a livello B2 europeo, la conoscenza di almeno un´altra lingua oltre alla propria e la conoscenza del nostro territorio; che chi proviene invece da altre regioni sia sottoposto a esami di estensioni territoriali; una chiara procedura sanzionatoria; la creazione di un organo pubblico specifico che venga adibito sia al controllo degli accessi in Italia di guide abilitate provenienti da altri Paesi, attraverso una apposita scheda elettronica, sia al controllo di totali abusivi che stanno proliferando a macchia d´olio in questo stato di confusione; che l´articolo 3 della legge 97 del 2013 sia abolito e sostituito dalla riforma della professione come ha fatto la Spagna che tutela le proprie guide turistiche; che sia cancellata la lista di siti protetti, che possono diventare appannaggio esclusivo delle società private che hanno in gestione gli stessi siti e che limiteranno gli accessi delle guide abilitate come di fatto già avviene; che siano resi pubblici i contratti di affido in gestione dei siti di interesse storico-artistico-archeologico, contratti che vengono rinnovati in deroga da anni senza criteri di trasparenza; che siano annullati tutti quei tesserini di guida nazionale che sono stati rilasciati nel frattempo da Regioni, ministero e scuole private, in attesa che vengano stabiliti criteri univoci per tutte le regioni; che si provveda al controllo e a sanzioni per coloro che, in aperta violazione delle leggi emanate dagli stati membri dell´Europa rilasciano tesserini di ‘tour guide’, come nel caso dell´Etoa, un’associazione di tour operator che per soli 20 euro emana tesserini di riconoscimento che si confondono con quelli delle guide abilitate. Invitiamo infine i nostri colleghi di tutta Italia a unirsi a noi nel richiedere che i nostri diritti vengano rispettati”.  
   
   
BOLZANO: INTERESSE DI SALISBURGO PER LA SPIAGGIA LUNGO IL PASSIRIO  
 
I terrazzi sul Passirio all´altezza delle Terme nel centro di Merano rappresentano un esempio da seguire per la realizzazione di una spiaggia cittadina lungo il fiume Salzbach a Salisburgo. Una delegazione dalla citttà austriaca ne ha preso visione in questi giorni nella città sul Passirio assieme a rappresentanti di Comune e Provincia. I terrazzi sul Passirio a Merano sono stati realizzati tre anni fa grazie ad un progetto Interreg. L´area ricavata sulle rive del Passirio costituiscono un´oasi di relax per residenti e turisti, accessibile anche a persone diversamente abili grazie alla pendenza minima dei terazzamenti erbosi. Per l´opera a fronte di un contributo ciascuno di 15mila Euro da parte del Comune di Merano e della Provincia con i fondi comunitari ottenuti, 170mila Euro, si è riusciti a coprire l´85 per cento dei costi realizzativi. L´opera riscuote interesse anche oltreconfine. Nella città austrica di Salisburgo, gemellata con Merano, dal marzo scorso è all´opera un gruppo di lavoro "Stadtstrand" con l´obiettivo di dar vita ad una spiaggia cittadina lungo le rive del fiume Salzbach ad accesso libero per offrire ai cittadini un´area di relax. In questi gironi una delegazione del gruppo di lavoro guidata dall´assessora comunale Kornelia Thöni e dal referente per l´ambiente, Sebastian Huber, ha preso visione degli interventi eseguiti a Merano assieme a rappresentanti di Comune e Provincia. Per la Riparitzione Opere idrauliche della Provincia alla visita erano presenti il direttore, Rudolf Pollinger, il progettista dei terrazzi sul Passirio a Merano, Roland Schweitzer ed il direttore dell´Ufficio sistemazione bacini montani ovest, Mauro Spagnolo, che ha diretto i lavori.  
   
   
SAGRE, LOMBARDIA LAVORA PER EQUILIBRIO TRADIZIONI E TUTELA COMMERCIANTI  
 
Milano - "Stiamo lavorando per arrivare in tempi brevi ad una modifica sostanziale della legge sul commercio prevedendo norme specifiche sulle sagre. È necessario ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni, il principio della libera iniziativa e la tutela delle attività commerciali esistenti". Così Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, rassicura i promotori di una petizione on-line che chiede di accelerare i tempi sulla definizione della normativa in materia di somministrazione temporanea in occasione di sagre e fiere. Sagre Non Possono Diventare Escamotage - "Le sagre - continua l´assessore - rappresentano un patrimonio sociale, culturale, storico, religioso ed enogastronomico da valorizzare e svolgono un ruolo importante per la promozione turistica del territorio e per lo sviluppo di economie locali, ma non possono diventare un escamotage per realizzare attività commerciali o per eludere gli obblighi cui il commercio, in sede fissa e ambulante, è soggetto". Norme Contro Concorrenza Sleale - "Le norme - ha concluso Parolini - saranno finalizzate ad evitare forme di concorrenza sleale, attraverso la predisposizione da parte dei Comuni di regolamenti che contengano criteri, calendari, attività di monitoraggio, condivisione nella programmazione con altri soggetti istituzionali ed associativi, sanzioni e divieti, ma anche semplificazione e valorizzazione delle sagre realmente storiche e di quelle dove la somministrazione di alimenti e bevande costituisce solo un complemento di attrattività e promozione culturale o sociale".  
   
   
STATISTICA. LA SPESA DEI TURISTI STRANIERI IN VENETO  
 
Venezia - I flussi stranieri svolgono un ruolo fondamentale per il turismo veneto, fungendo da traino in momenti di crisi della domanda domestica. La Banca d´Italia stima che le entrate derivanti dall´incoming straniero in Veneto si attestino nel 2014 a circa 4,8 miliardi di euro, di nuovo in crescita rispetto all´anno precedente (+1,3%). In tale cifra sono comprese le spese effettuate per alloggio, acquisti e tutti i servizi usufruiti nel Paese visitato da chi è solo di passaggio, da chi è ospite da parenti o amici, da chi utilizza una seconda casa, da chi alloggia in strutture ricettive a pagamento. L’analisi della spesa dei turisti stranieri in Veneto chiude l’ultimo numero di Statistiche Flash, pubblicazione periodica della sezione Sistema Statistico della Regione, dedicato al turismo culturale che non conosce crisi. Gli stranieri che nel 2014 trascorrono un´unica giornata sul territorio veneto, senza pernottare, spendono mediamente 70 euro. Si tratta di una cifra molto superiore alla media nazionale (55 euro) grazie soprattutto al rilevante apporto di chi viaggia per affari per incontri con clienti, per visite di mostre o fiere, corsi di formazione, ecc. Chi invece permane almeno una notte, ma senza spendere alcunché per l´alloggio perché pernotta da parenti o amici oppure in una seconda casa, spende per le medesime voci circa 60 euro al giorno. Spostando l´attenzione su chi invece decide di alloggiare in qualche struttura ricettiva, la spesa varia molto a seconda della motivazione del viaggio. Chi visita le città d´arte ha una migliore disponibilità economica: se un turista straniero in Veneto nel 2014 spende mediamente 100 euro al giorno, arriva a quota 132 euro nelle città d´arte. Inoltre il 46% della spesa complessiva degli stranieri è destinata ad una vacanza di tipo culturale. Sono i Giapponesi a spendere le cifre più alte: mediamente 183 euro al giorno. Seguono Cinesi e Americani. Altro indicatore della buona disponibilità economica degli stranieri in visita alle città d’arte venete è la scelta della struttura ricettiva: oltre il 54% sceglie di alloggiare in alberghi a 4 e 5 stelle (39% il dato complessivo per il Veneto) e un altro 24% alloggia in alberghi a 3 stelle.  
   
   
PIEMONTE -A EXPO SI PARLA DI UN NUOVO ASSET PER IL TURISMO SOSTENIBILE  
 
Venerdì 19 giugno 2015 dalle ore 10 alle 13 all´Auditorium Palazzo Italia dell´Expo Milano 2015 si parlerà di turismo d´impresa come nuovo asset per il turismo sostenibile in occasione dell´incontro "Made in Piemonte incontra le best practice europee".  
   
   
NUORO: GUARDIE MEDICHE TURISTICHE STAGIONE 2015  
 
L´azienda Sanitaria di Nuoro comunica che, anche quest´anno, sarà attivato il servizio di assistenza sanitaria per i non residenti nelle località turistiche di Cala Gonone (Dorgali), Santa Lucia (Siniscola) e Sos Alinos (Orosei), nel periodo luglio/agosto 2015. I medici interessati dovranno presentare apposita domanda, corredata da marca da bollo da € 16,00, mediante la modulistica presente nel sito web aziendale, al Servizio Cure Primarie - via Attilio Deffenu n. 42 – Nuoro, entro il 31 maggio 2015. Farà fede il timbro postale. Il modulo di domanda è scaricabile dal sito www.Aslnuoro.it  alla voce: "Servizi al cittadino/Conti correnti e modulistica" e nella sezione "Notizie". Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai recapiti telefonici 0784 240077/071.  
   
   
TURISMO: BANDO REGIONE UMBRIA PER COMPETITIVITÀ OFFERTA TURISTICA, INCENTIVI AD AGGREGAZIONI DI AGENZIE DI VIAGGIO  
 
Perugia - È stato approvato il bando della Regione Umbria per il finanziamento di attività di organizzazione e commercializzazione di proposte e pacchetti turistici, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria di mercoledì 20 maggio. Il bando, che ha una dotazione finanziaria di 250mila euro, prevede contributi ad aggregazioni costituite da un numero minimo di cinque agenzie di viaggio e turismo. I progetti, finalizzati ad una maggiore competitività dell´offerta turistica dell´Umbria e alla costituzione di una offerta turistica integrata, con particolare riferimento alla destagionalizzazione dei flussi turistici, devono prevedere: programma di incoming turistico verso l´Umbria da regioni italiane e/o da Paesi esteri, con particolare riferimento ai principali mercati individuati nei piani annuali di promozione turistica integrata; attività ed azioni di promo-commercializzazione che utilizzino tecnologie di comunicazione emergenti, con particolare attenzione all´on-line; interventi diretti ad incrementare la competitività sul mercato delle imprese aggregate; la razionalizzazione dei costi di promo-commercializzazione; la creazione di proposte di viaggio e pacchetti turistici tematici e innovativi e la conseguente realizzazione di strumenti editoriali, fino ad un massimo del 10% della spesa ammissibile; la partecipazione a fiere, borse del settore, ad eccezione di quelle a cui è presente la Regione, l´organizzazione di educational tour, work shop, presentazioni e visite dirette; cronoprogramma finanziario che preveda l´attuazione del progetto in almeno tre fasi di realizzazione. Sono ammissibili proposte progettuali che prevedano spese ammissibili non inferiori a 50.000 euro e non superiori a 80.000 euro per ogni aggregazione. Il contributo, in regime "de minimis", per singolo progetto di aggregazione, è fissato nella misura del 70% delle spese ammesse e non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 35.000 euro e superiore a 56.000 euro. Le domande di finanziamento potranno essere presentate dalle ore 9 del 2 luglio 2015 alle ore 12 del 20 luglio 2015. I contenuti del bando sono stati anticipati alle agenzie di viaggio questo pomeriggio nel corso di un convegno sulle "Agenzie di viaggio nell´era digitale" organizzato dalla Fiavet Umbria Confcommercio.  
   
   
BOLZANO: BILANCIO SOCIALE 2014, AL CTS EINAUDI “IL LAVORO SI FORMA”  
 
Bolzano - Presentata il 14 maggio, presso il Centro di formazione professionale in lingua italiana, “Luigi Einaudi” di Bolzano, la seconda edizione del documento di rendicontazione della Scuola di formazione professionale per il commercio, turismo e i servizi (Cts). Presenti l’assessore provinciale Christian Tommasini ed il direttore Renzo Roncat. Una realtà che nell´anno formativo 2013/2014 ha offerto oltre 336mila ore di formazione, ha visto aumentare del 28% gli iscritti alla Formazione di base (per i ragazzi dai 14 ai 18 anni) e ha fatto registrare complessivamente 2.087 iscrizioni tra Formazione di base, Formazione continua sul lavoro e Apprendistato. Questi alcuni dei dati più rappresentativi dell´edizione 2014 del Bilancio sociale, intitolata "Il lavoro si forma", realizzato dal Cts Luigi Einaudi di Bolzano e presentata giovedì 14 maggio nella sede della Scuola di formazione. Un documento che mantiene un impegno lanciato due anni fa in occasione della prima edizione e che conferma la volontà del Cts di continuare nell´attività di rendicontazione e di monitoraggio critico delle proprie attività. L´obiettivo è quello di migliorare la propria offerta formativa per contribuire a sostenere la crescita occupazionale e il lavoro nel territorio in cui il Cts opera. Per l´edizione 2014 sono stati ampliati gli indicatori che forniscono i dati utili all´analisi, affinando le metodologie per ottenere informazioni e riscontri. Si è così passati dal 60% dell´edizione 2012 (39 indicatori su 65) al 74% del 2014 (46 indicatori su 62). Particolarmente soddisfatto del bilancio sociale del Cts l´assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua italiana, Christian Tommasini, il quale ha sottolineato l´importanza di comunicare verso l´esterno quanto viene realizzato dalla formazione professionale, "Non solo perché questi dati ci rendono orgogliosi, ma anche per evidenziare la nostra capacità di fare rete, assicurare un maggiore riconoscimento sociale alla formazione professionale e rovesciare quindi la percezione, ancora oggi molto forte, di una scuola di serie B. Non è così, dobbiamo far comprendere" ha ribadito Tommasini " che la scelta della formazione professionale è vincente per assicurare i nostri giovani un inserimento a tutti gli effetti nel mondo del lavoro. Il rapporto stretto tra scuola e mondo del lavoro è assieme al plurilinguismo un elemento fondamentale per trovare un lavoro e sentirsi inseriti a pieno titolo in questa nostra terra". Negli intendimenti dell´assessore la formazione professionale dovrà inoltre divenire una sorta di piattaforma di riferimento per tutte le scuole provinciali per un rapporto sempre più forte con il mondo del lavoro e la stipula di stages lavorativi, ad esempio, anche per gli studenti dei licei e degli istituti superiori. Ma torniamo ai dati riguardanti il bilancio sociale del Cts illustrati nel dettaglio dalla dirigente scolastica, Nicoletta Rizzoli. La formazione di base vede nel 2014 235 iscritti (pari all´11% delle iscrizioni complessive e in crescita del 28% nel triennio), ai quali sono dedicate oltre 256mila ore e l´86% di tutto il personale docente. L´inclusione sociale è un altro tema sul quale il Cts è da tempo impegnato per adeguare la propria offerta: il 24% degli allievi iscritti nella Formazione di base è straniero, proveniente da 20 diversi Paesi, così come è in crescita il numero degli studenti con bisogni educativi speciali, per i quali sono state realizzate 4.250 ore di insegnamento individualizzato nel 2014. Un impegno che nel 2014 ha visto il 69% degli allievi promossi con un voto medio di 7,3 nel diploma e di 7,2 nella qualifica. Focus sulle aziende del territorio - L´edizione 2014 del Bilancio sociale rispecchia anche le caratteristiche e le mutate condizioni economiche in cui il Cts si trova ad operare. Un contesto che ha spinto il Cts ad adeguare e rendere più efficiente la propria offerta formativa sulla base delle nuove esigenze del mercato del lavoro ed alle difficoltà occupazionali che hanno colpito alcuni comparti. Anche per questo il focus dell´edizione 2014 è centrato sul rapporto del Cts con le aziende e l´economia del territorio, dando conto del rafforzamento del collegamento con le imprese altoatesine. Un legame che si concretizza soprattutto attraverso lo stage, elemento qualificante e peculiare della formazione professionale che le stesse imprese, in un´indagine conoscitiva, hanno confermato di apprezzare e utilizzare diffusamente. La formazione per i lavoratori e i disoccupati - Un impegno per il territorio testimoniato anche dall´attività dedicata alla formazione continua: nel triennio 2012-2014, infatti, il Cts ha offerto formazione a 3.821 lavoratori (41% donne) di oltre 500 aziende (di cui 113 nel 2014), con 5.380 iscrizioni ai corsi di formazione continua, garantendo un´offerta diversificata per diverse fasce di età. La presenza di un 19% di persone di età maggiore di 49 anni, conferma l´attenzione del Cts per una formazione adeguata alle esigenze di aggiornamento o di riqualificazione, considerando l´innalzamento dell´età media lavorativa successivo alla riforma pensionistica. I dati del Bilancio sociale rispecchiano i risultati di una crisi che ha colpito anche lavoratori con una formazione superiore e che si rivolgono al Cts per orientamento e riqualificazione. Di fronte a questi nuovi elementi di complessità e grazie ad una razionalizzazione dei corsi nella Formazione continua che ha visto una diminuzione del 28% nel numero di corsi rispetto al 2012 e il mantenimento della stessa ricchezza della gamma (90 titoli nel 2014 rispetto ai 94 del 2012), il Cts ha conservato invariato il numero delle iscrizioni rispetto al 2012 (1.770 nel 2014 e 1.771 nel 2012) e ha visto crescere del 12% delle ore di docenza (3.988 nel 2014 e 3.568 nel 2012). I "capitali" del Cts - I numeri del Bilancio sociale sottolineano anche il valore del cosiddetto "capitale immateriale", costituito dai formatori relativamente giovani (l´età media è di 45,9 anni), altamente qualificati (il 74% è laureato) che crea un team stabile, dal momento che più della metà degli insegnanti ha un contratto di ruolo. Una realtà formativa come il Cts attribuisce grande valore anche agli spazi e agli strumenti messi a disposizione di studenti e corsisti: sono infatti 224 i computer, 12 i laboratori, due palestre e un audiotorium.  
   
   
EXPO 2015: DIPARTIMENTO DEL TURISMO DELLA PROVINCIA DELLO SHANDONG IN VISITA NELLE MARCHE.  
 
 I primi positivi effetti dell’Expo si fanno sentire anche nelle Marche. Una delegazione del Dipartimento del Turismo della Provincia dello Shandong guidata dal vicedirettore Zhou Xiaoming, e dal Direttore del Dipartimento per lo sviluppo del turismo, Wang Rongguo, accompagnati dal Ceo della Shandong Tourism Agency (il più grande operatore in Shandong), Wang Yucai il 20 maggio è stata in visita nelle Marche. La delegazione fa parte della rappresentanza del Dipartimento Nazionale del Turismo cinese (Cnta) a Milano fino al 23 maggio ed ha voluto fare una deviazione nelle Marche perché molto interessata alle produzioni tipiche, all’enogastronomia, allo shopping nel settore moda e calzature e a possibili partnership e investimenti. Lo scopo della visita, cominciata con un tappa a Palazzo Raffaello questa mattina, è stato quella di discutere il potenziamento dei flussi turistici tra Italia e Cina ed, in particolare, per quel che riguarda lo Shandong, di focalizzare l’attenzione sulle Marche. La delegazione, accolta dal dirigente del Servizio Turismo Pietro Talarico, ha avuto la possibilità di approfondire l’offerta turistica del Sistema Marche e dei sui cluster ed è stato definito un Memorandum d’intesa con le Marche per una serie di attività promozionali sinergiche. Il documento verrà sottoscritto il 22 maggio a Milano nella sede dell’Expo, in quanto tutta l’organizzazione che fa capo al Dipartimento Nazionale per il Turismo cinese (Cnta) dovrà essere presente. Il vicedirettore Xiaoming in conclusione ha invitato ufficialmente la Regione Marche a partecipare alla Fiera del Turismo che si terrà il prossimo agosto nello Shandong. Le Marche sarebbero la prima istituzione locale europea a partecipare all’evento. Di seguito si sono svolti workshop e B2b tra la delegazione cinese e 10 operatori turistici marchigiani specializzati nel mercato cinese. La giornata è proseguita, su precisa richiesta della delegazione, con la visita in alcuni outlet della regione. Gli ospiti tornano a Milano in serata sfruttando il nuovo collegamento aereo dell’aeroporto delle Marche per Linate. La Regione Marche è autorizzata a sottoscrivere un accordo con la Provincia dello Shandong in quanto con Dgr 1509/2012 era stato approvato lo schema di protocollo di intesa con la Provincia dello Shandong (validato anche dal Ministero degli Esteri) firmato il 5 novembre 2012 dal presidente della Regione Marche e dal governatore della Provincia dello Shandong. Si tratta di un accordo di partenariato per rafforzare gli scambi e la cooperazione tra i due paesi nei settori economico, commerciale, formativo, culturale, turistico, urbanistico e della valorizzazione ambientale.  
   
   
DA MILANO ALLE ALPI DELLA VALSESIA CON I TRENI STORICI DELLA FONDAZIONE FS ITALIANE UN ITINERARIO INDIMENTICABILE SULLA FERROVIA CHE PER 129 ANNI HA COLLEGATO LA PIANURA PADANA A VARALLO, RIAPERTA AI TRENI TURISTICI  
 
In occasione di Expo Milano 2015, da domenica 24 maggio a domenica 20 settembre i treni storici della Fondazione Fs Italiane, grazie al contributo della Regione Piemonte e alla collaborazione del Comune di Varallo, condurranno i turisti dalle stazioni ferroviarie di Milano Centrale/rho Fiera e Novara tra il verde e le bellezze nascoste della Valsesia, una delle valli alpine più pittoresche d’Italia, situata ai piedi del Massiccio del Monte Rosa. L’iniziativa è stata presentata oggi, nella stazione di Milano Centrale, dall’Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi, dal Sindaco di Varallo, Eraldo Botta, dal Direttore della Fondazione Fs Italiane, Luigi Cantamessa. Lo scopo è valorizzare le bellezze paesaggistiche, la storia e la cultura di un territorio ancora da scoprire in tutta la sua ricchezza, attraversato da una vecchia linea ferroviaria che ha 129 anni, ripristinata per utilizzo turistico da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane). All’iniziativa hanno collaborato anche il Comune di Borgosesia, la Provincia di Vercelli e l’Atl Valsesia Vercelli. Grazie ai treni storici della Fondazione Fs Italiane, sarà possibile viaggiare, come in passato, sulla vecchia linea che ha collegato per oltre un secolo borghi e paesi nascosti tra il verde degli alpeggi, custodi dell’antica tradizione Walser: un viaggio in treno indimenticabile, vero e proprio “museo dinamico” alla portata di tutti. La locomotiva ha quattro carrozze tipo “Centoporte”, costruite tra il 1928 e il 1952. Furono tra le prime in Italia a cassa metallica, anche se ottenute dalla trasformazione di vetture con cassa a legno preesistenti. I sedili interni, in legno, offrivano 78 posti, mentre il riscaldamento era a vapore o elettrico. Alcune unità vennero trasformate in versione “barellata” per il trasporto dei feriti durante la Seconda Guerra mondiale. I viaggi avranno luogo domenica 24 maggio, martedì 2 giugno, le domeniche 12 e 19 luglio, 9 e 23 agosto, 6 e 20 settembre. Il biglietto del treno storico andata/ritorno da Milano Centrale/rho Fiera costerà 29 euro per gli adulti e 16 euro per i bambini dai 4 ai 12 anni. Il biglietto di andata e ritorno con partenza da Novara costerà invece 21 euro per gli adulti e 13 euro per i bambini. Il biglietto sarà comprensivo del viaggio andata/ritorno, della degustazione in treno di prodotti tipici del territorio, delle guide turistiche per la visita di Varallo e dei suoi monumenti. I viaggiatori potranno usufruire inoltre di tariffe agevolate per il pranzo in locali convenzionati; per la salita in funivia, la più ripida d’Europa, al Sacro Monte di Varallo, Patrimonio Unesco; per l’ingresso alla Pinacoteca ed al Museo Scaglia. La prenotazione è obbligatoria su: Booking Piemonte - www.Bookingpiemonte.it  Per informazioni: Comune di Varallo telefonando al numero 0163.562712; Comune di Varallo all’indirizzo di posta elettronica info@comune.Varallo.vc.it  
   
   
TURISMO: PUBBLICATO SU "BUR" BANDO REGIONE UMBRIA PER INCENTIVI AD AGGREGAZIONI AGENZIE VIAGGIO  
 
 Perugia - È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria di, mercoledì 20 maggio (supplemento ordinario n.2 al Bur n.27-Serie generale) il bando della Regione Umbria "per il finanziamento di attività di organizzazione e commercializzazione di proposte e pacchetti turistici". Il bando, che ha una dotazione finanziaria iniziale di 250mila euro, prevede contributi ad aggregazioni costituite da un numero minimo di cinque agenzie di viaggio e turismo ed è finalizzato "a promuovere e sostenere l´attività di commercializzazione in incoming verso l´Umbria attraverso l´aggregazione tra le imprese turistiche, al fine di conseguire una maggiore competitività dell´offerta turistico ricettiva dell´Umbria e la costituzione di una offerta turistica integrata e competitiva, con particolare riferimento alla sostenibilità e alla destagionalizzazione dei flussi turistici". Le domande di finanziamento potranno essere presentate dalle ore 9 del 2 luglio 2015 alle ore 12 del 20 luglio 2015. I progetti devono prevedere: programma di incoming turistico verso l´Umbria da regioni italiane e/o da Paesi esteri, con particolare riferimento ai principali mercati individuati nei piani annuali di promozione turistica integrata; attività ed azioni di promo-commercializzazione che utilizzino tecnologie di comunicazione emergenti, con particolare attenzione all´on-line; interventi diretti ad incrementare la competitività sul mercato delle imprese aggregate; la razionalizzazione dei costi di promo-commercializzazione; la creazione di proposte di viaggio e pacchetti turistici tematici e innovativi e la conseguente realizzazione di strumenti editoriali, fino ad un massimo del 10% della spesa ammissibile; la partecipazione a fiere, borse del settore, ad eccezione di quelle a cui è presente la Regione, l´organizzazione di educational tour, workshop, presentazioni e visite dirette; cronoprogramma finanziario che preveda l´attuazione del progetto in almeno tre fasi di realizzazione. Sono ammissibili proposte progettuali che prevedano spese ammissibili non inferiori a 50.000 euro e non superiori a 80.000 euro per ogni aggregazione. Il contributo, in regime "de minimis", per singolo progetto di aggregazione, è fissato nella misura del 70% delle spese ammesse e non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 35.000 euro e superiore a 56.000 euro. Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul portale istituzionale www.Regione.umbria.it    
   
   
LE "ANTENNE" DEL TURISMO UMBRO: DOPO IL BELGIO, ARRIVA LA GERMANIA ED IL MERCATO DI LINGUA TEDESCA  
 
Perugia - Dopo l´esperienza compiuta nel Paesi Bassi-belgio che ha dato risultati positivi, un "antenna" dell´Umbria sarà attivata anche in Germania con la possibilità di estendere il lavoro nell´intera area-mercato di lingua tedesca (Germania - Austria - Svizzera). Attraverso una gara pubblica effettuata in Germania, il servizio è stato affidato all´Agenzia Global Communications Experts Gmbh di Francoforte. L´antenna umbra sarà utilizzata per garantire e favorire una presenza più costante ed articolata della nostra Regione, attraverso un´attenta analisi del mercato, in termini di informazione e promozione turistica, e diffondere e rendere sempre più riconoscibile il brand regionale, sviluppando ed aggiornando le motivazioni di incoming territoriali e le linee di prodotto più idonee per i mercati di riferimento, anche alla luce della recente attivazione del volo aereo diretto che collega l´aeroporto umbro con Monaco di Baviera. Il progetto è stata illustrato questa mattina, giovedì 14 maggio, nel corso di un seminario con gli operatori turistici umbri, che si è svolto nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia. Alla base di un nuovo sistema di marketing territoriale e di progettazione e gestione delle attività promozionali in alcune aree/mercato chiave all´estero, il documento triennale ed i Piani annuali delle attività 2014 e 2015 della Regione hanno posto l´esigenza di attivare un rapporto diretto con Agenzie, operanti in loco (cioè con sede all´interno del mercato-obiettivo), di pubbliche relazioni, marketing e comunicazione specializzate. Il compito affidato a queste Agenzie, denominate appunto "Antenne", sarà quello di analizzare il mercato turistico (gruppi d´interesse, mondo delle associazioni e/o organizzazioni ai vari livelli, soggetti dell´intermediazione specializzati ecc.) rispetto ai prodotti turistici, all´esigenza di destagionalizzazione e all´individuazione di aree di mercato sulle quali meglio indirizzare la promozione della destinazione; lo sviluppo della comunicazione on-line, con particolare riferimento ai social media più seguiti e ai canali web, anche in raccordo con il portale turistico regionale; il rafforzamento della comunicazione off-line, con più stretti rapporti con la stampa e i diversi media, e la migliore ottimizzazione delle risorse disponibili; l´adozione del "linguaggio proprio" per la comunicazione e marketing nelle aree mercato prescelte (passare dalla comunicazione concepita in lingua italiana e tradotta in altra lingua a quella concepita ed espressa direttamente nella lingua del mercato di riferimento); attività di pubbliche relazioni e lobbying, sui mercati individuati ed infine il ruolo di "ponte" tra l´attività di promozione e quella di commercializzazione. Nel 2014, a seguito di apposita gara, è stata attivata l´"Antenna" nell´area Paesi Bassi/belgio, affidata all´agenzia Tmc – Tourism Marketing Concepts di Amsterdam. Quest´area, importantissima per il sistema turistico dell´Umbria, sta segnalando, negli ultimi due anni, un certo rallentamento nei flussi, per cui appare necessaria un´azione di rilancio dell´immagine e dell´attrattività della nostra Regione. L´attività della Tmc è materialmente iniziata nello scorso mese di ottobre ed ha consentito una più larga diffusione del brand Umbria nei Paesi/mercato-obiettivo di riferimento e l´organizzazione di importanti campagne di comunicazione, oltre che la realizzazione, in forma rinnovata, di interessanti appuntamenti fieristici tradizionali e l´organizzazione di un tour in Umbria dedicato alla stampa specializzata che ha visto la partecipazione del maggiore quotidiano olandese e delle più importanti riviste del settore. Per il secondo semestre 2015 invece si sta studiando l´ipotesi di avviare una analoga iniziativa anche nel Regno Unito, ed in particolare a Londra. In questo caso, per le particolarità e la vastità del mercato britannico, si punterà, in termini di Pubbliche relazioni, comunicazione e marketing, su pochi e selezionati "prodotti turistici bandiera", particolarmente attrattivi ed in grado di attirare ulteriormente, in termini di motivazioni e di destagionalizzazione, l´interesse del pubblico britannico. Analoga impostazione, è stato sottolineato nel corso del Seminario regionale, dovrebbe avere un´eventuale "antenna" negli U.s.a., che sconta, allo stato attuale, una serie di impedimenti di tipo amministrativo e procedimentale, tali da richiedere un auspicabile supporto specifico da parte dell´Ente nazionale per il turismo (Enit) che però in questo periodo è interessato da un percorso di profonda riorganizzazione.  
   
   
SARDEGNA: CORSO PER OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, DOMANDE ENTRO IL 21 MAGGIO  
 
Cagliari - Pubblicato l´avviso, nell´ambito del programma Maciste (Marecielosoleterra), per l´offerta di un progetto integrato di politiche attive del lavoro rivolto a 12 allievi, disoccupati/inoccupati residenti in Sardegna, che abbiano compiuto la maggiore età, assolto l´obbligo di istruzione e interessati a sviluppare o rafforzare le proprie competenze a fronte di processi di trasformazione e innovazione del lavoro. Il percorso di formazione, della durata di 800 ore, è rivolto al conseguimento della qualificazione professionale di operatore tecnico subacqueo. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 21 maggio 2015 secondo le seguenti modalità: a) a mano - presso gli uffici del Consorzio Edugov (dal lunedì al venerdì 9.00-13.30/15.30-18.30): Z.i. Predda Niedda Strada 32 n.19 - 07100 Sassari; b) trasmessa con raccomandata A/r indirizzata a: Consorzio Edugov. - Z.i. Predda Niedda Strada 32 n.19 - 07100 Sassari (non farà fede il timbro postale); c) per posta elettronica certificata (P.e.c.): info@pec.Edugov.it