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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 2009
BRACHETTI (LAIT), "OFFRIRE ACCESSO A TECNOLOGIE È PRINCIPIO DEMOCRAZIA"  
 
Roma, 17 novembre 2009 - "Qualità della vita e competitività del territorio sono sempre più legate alle tecnologie di cui la Pubblica amministrazione dispone, per rendere più funzionali i servizi e agevole il dialogo con il mondo produttivo e con le persone. Il nostro compito è lavorare affinché possano essere offerte ai cittadini e alle imprese pari opportunità di accesso agli strumenti tecnologicamente più avanzati. Si tratta di un principio di democrazia, prima ancora che di un obiettivo aziendale". Lo afferma Regino Brachetti, Presidente di Lait spa, società di innovazione tecnologica della Regione Lazio. "Lait - spiega - ha una funzione centrale, nell´impegno assunto dalla Regione Lazio, di offrire a tutti i cittadini le stesse occasioni per crescere e migliorare la qualità della loro vita. Accanto allo sviluppo e all´applicazione di interventi che vanno dalla sanità, per la quale ci si chiede di individuare soluzioni in grado di governare la spesa e la sua qualità, alla realizzazione di infrastrutture informatiche, uno degli obiettivi principali di Lait è la diffusione dei principi di democrazia informatica, oggi essenziali per l´effettivo esercizio dei diritti delle persone. Credo sia questa la prospettiva essenziale dell´azienda". "In questo contesto - prosegue Brachetti - un grande sforzo viene compiuto per la realizzazione di reti telematiche capaci di portare alla semplificazione amministrativa e di rendere, quindi, più agevole il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione. Ricordo, a tal proposito, l´istituzione dei ´Cadit´ (Centri di accesso e diffusione dell´innovazione tecnologica). Si tratta di 70 spazi pubblici, molti già in funzione in altrettanti centri del Lazio, creati per permettere a chiunque di usufruire delle tecnologie più moderne nel campo dell´informatica. Altro esempio di questo impegno è il progetto ´Super´, iniziativa con cui la Regione Lazio, attraverso Lait, procede alla formazione del personale degli enti della pubblica amministrazione regionale". E, ancora, prosegue il Presidente di Lait, "le ´Ali´ (Alleanze locali per l´innovazione), che promuovono la costituzione, nelle 5 province del Lazio, di un sistema che consentirà di sviluppare servizi che hanno come obiettivo la diffusione dei processi di semplificazione amministrativa". "Altri progetti significativi - spiega Brachetti - a cui stiamo lavorando sono il progetto ´Picolab´ (Piccoli comuni larga banda), attraverso il quale stiamo portando i servizi offerti dalle connessioni veloci a Internet a oltre 180 sedi di comuni laziali, 8 Comunità montane, 155 farmacie e 34 scuole, e il progetto ´Docup´, per la modernizzazione delle infrastrutture telematiche delle zone industriali del Lazio, attraverso fondi europei, in virtù del quale abbiamo portato la connettività nelle aree produttive, al servizio delle imprese e dello sviluppo". "´Megalab´, infrastruttura di rete a sostegno di centri di ricerca, ospedali e aziende del Parco tecnologico Tiburtino, e infine - aggiunge - ´Sirccla´, che prevede l´evoluzione e la migrazione della rete infrastrutturale regionale della ´Rupar´ (Rete unificata pubblica amministrazione regionale) verso il sistema pubblico di connettività, andando a interessare tutto il sistema regionale, oltre a quello degli enti locali territoriali. Questi sono interventi - sottolinea - diretti a sviluppare o, in molti casi, a portare per la prima volta, le connessioni veloci sul territorio, e che comportano un investimento complessivo di oltre 18 milioni di euro". Per quanto riguarda i progetti dedicati alle imprese, Lait punta a rendere produttivo il rapporto tra queste e la Pubblica amministrazione. "L´impegno e la professionalità dei nostri tecnici - dice Brachetti - sono dedicati a mettere in campo strumenti capaci di abbattere i tempi della burocrazia, che si traducono in costi, dando tempi certi a pratiche e procedure che riguardano le aziende. Si tratta di un impegno concreto sul fronte del processo di semplificazione amministrativa a cui stiamo lavorando". "A questo proposito - rimarca il Presidente di Lait - mi piace sottolineare il ruolo fondamentale delle società appaltanti in house, di cui Lait è una delle più grandi realtà italiane, con oltre 66 milioni di euro di fatturato 2008 e più di 230 dipendenti, che garantisce non solo il mercato, e non a caso il numero di fornitori di Ict è cresciuto in modo esponenziale là dove queste sono presenti, come i dati dimostrano, ma anche i cittadini e il mondo produttivo che, non dimentichiamolo mai, sono i beneficiari di ogni investimento che la pubblica amministrazione impegna per la diffusione dell´innovazione tecnologica. Un´azienda in house forte di competenze tecniche e di professionalità di livello superiore è garante di qualità ed efficienza". E´ da tempo on-line il portale che rende più veloci i pagamenti ai fornitori di beni e servizi e di prestazioni sanitarie, delle Aziende sanitarie della regione Lazio. E´ possibile accedere al servizio Internet, sviluppato dal Settore Sistemi Informativi per il Controllo della Spesa Sanitaria di Lait, attraverso la home page del portale www. Regione. Lazio. It. Tutto ciò in virtù dei nuovi accordi sui pagamenti introdotti dall´assessorato al Bilancio della Regione Lazio a partire da quest´anno, che prevedono l´impegno a saldare le fatture entro un periodo massimo di 180 giorni. "L´opportunità di adesione all´accordo sui pagamenti, regolata da due delibere di giunta, ha il duplice vantaggio - spiega Brachetti - di accelerare la liquidazione delle fatture, che l´amministrazione si impegna a pagare entro la data massima di 180 giorni dalla presentazione, e di permettere alla regione il controllo, quasi in tempo reale, sia dei flussi di spesa delle Aziende sanitarie, sia della regolarità degli stessi". Possono aderire all´accordo tutti i soggetti che hanno rapporti di fornitura con il Sistema sanitario regionale: fornitori di beni e servizi, e case di cura. Il percorso è stato avviato a partire dal 2006 parallelamente su due fronti: pagare quanto dovuto, ed evitare di incorrere in nuovi ritardi, con i conseguenti oneri diretti e indiretti. E, per Brachetti, "velocizzare e rendere visibile il processo di pagamento, il cosiddetto ´ciclo passivo, delle Aziende sanitarie laziali ha, e ancora di più avrà, ricadute importanti". Un´attenzione particolare è dedicata, poi, al sistema di messaggistica. Sui sistemi regionali arriva, infatti, una media di circa 1 milione di messaggi spam al giorno respinti, che si confrontano con oltre 20mila messaggi positivi, arrivati quotidianamente a destinazione. La spazzatura elettronica che finisce tra la posta rifiutata è composta essenzialmente da tentativi illeciti di accesso in conti correnti postali e bancari o di acquisizioni di dati anagrafici e sensibili, per scopi dolosi; pubblicità di vario genere, compresa quella di siti a luci rosse e casinò, ovviamente a pagamento; approcci di diversa natura, tra cui quelli che propongono l´acquisto di farmaci e anabolizzanti, peraltro vietato in Italia tramite internet; diffusione di virus. "A vigilare che tutto ciò non interferisca coi sistemi di posta elettronica della regione Lazio e delle sue emanazioni territoriali - assicura Brachetti - è Lait, che fa il monitoraggio in tempo reale del flusso di e-mail, tenendo sotto controllo la situazione, gestendo filtri auto aggiornanti. Quello che i professionisti di Lait hanno adottato, per conto dell´amministrazione regionale, è uno dei sistemi più nuovi ed evoluti di messaggistica a livello europeo. La soluzione ha il pregio di coniugare costi di gestione complessivamente ridotti, rispetto al passato, e maggiore affidabilità, per quanto riguarda sicurezza e operatività, nella lotta costante contro i tentativi di intrusione". "Vorrei tornare a sottolineare che, come attesta il rapporto 2009 sul ruolo delle società Ict in house di regioni e province autonome, commissionato da Assinter, l´associazione che le rappresenta, nel caso di Lait - ricorda il Presidente - circa l´80% del fatturato viene esternalizzato e va a generare, quindi, indotto nel privato. Come dimostrano inoltre dati incontrovertibili e facilmente riscontrabili, la presenza di una società in house della regione Lazio nel comparto Ict ha fatto crescere esponenzialmente il numero di fornitori, passati, ad esempio nel biennio 2005-2007, da 277 a 551, e mettendo a regime il sistema delle gare pubbliche ha ridimensionato drasticamente il metodo delle proroghe, con indubbi vantaggi per la trasparenza, per il mercato e per i cittadini, sia in qualità di utenti, che in quella di contribuenti. L´utilizzo delle gare ha permesso consistenti risparmi, rispetto al passato, per servizi analoghi. Un´azienda in house forte di competenze tecniche e di professionalità di livello superiore - conclude - è garante di qualità ed efficienza. Dove le aziende in house non esistono, gli investimenti pubblici in Ict languono, e minore è lo sviluppo di sistemi innovativi sul territorio". .  
   
   
INFORMATICA, COOPERAZIONE COME STRUMENTO D´INNOVAZIONE, OGGI A VILLA LO ZERBINO DI GENOVA SEMINARIO NAZIONALE SUI PROCESSI DI INTEGRAZIONE INTERREGIONALE  
 
Genova, 17 Novembre 2009 - Martedì 17 e mercoledì 18 novembre il Cisis, centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici, con la collaborazione della Regione Liguria organizza il seminario nazionale Cooperazione, strumento di innovazione nelle Regioni e Province autonome. Nella due giorni, in programma a Genova a Villa Lo Zerbino, tavole rotonde, incontri e dibattiti sulle attività del Centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici (Cisis) che saranno lo spunto per riflettere sulle modalità d´integrazione fra i tre diversi rami del Centro interregionale: informatico, geografico e statistico. La Regione Liguria è attivamente coinvolta nei progetti del Cisis rappresentando, in qualità di coordinatori dei relativi Comitati permanenti, le componenti informatica e statistica del Centro interregionale. Il seminario, a cui partecipano rappresentanti di tutte le Regioni e le Province autonome e degli Organi centrali, è l´occasione per valutare insieme i processi d´integrazione messi in atto, valorizzare le sinergie che si sono create fino ad oggi e porre le basi per nuovi scenari di cooperazione tra Regioni e Province autonome. .  
   
   
BANDA LARGA, PROVINCIA MATERA SOTTOSCRIVE APPELLO ZINGARETTI  
 
Matera, 17 novembre 2009 - Il presidente della Provincia di Matera ha risposto all’appello “Banda larga come Servizio Universale” promosso dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. “Il problema dello sviluppo delle “Infrastrutture della conoscenza”- ha sottolineato il presidente Stella - è una questione universalmente nota e ampiamente condivisibile, soprattutto dal territorio provinciale di Matera dove moltissime imprese, per molti aspetti innovative, a causa di questo gap telematico scontano un ingeneroso ritardo nello sviluppo del proprio business. ” “Condividendo pienamente il testo dell’appello di Zingaretti – ha concluso Stella – e in sintonia con il presidente Lacorazza, ho sottoscritto l’appello e confermato la mia completa disponibilità a portare avanti, tutti insieme, questa campagna a sostegno della competitività, della innovazione e della uguaglianza. ” .  
   
   
UNDER 21: LA PAROLA AI NATIVI DIGITALI LA GENERAZIONE INTERNET SI INCONTRA A ROMA PER PARLARE DI ICT, INNOVAZIONE E INFORMATION SOCIETY E PER SCOPRIRE NUOVI GIOVANI TALENTI SU CUI INVESTIRE.  
 
 Roma, 17 novembre 2009 - Un barcamp per conoscere i giovanissimi protagonisti della cultura digitale e permettere ai loro coetanei di mostrare il proprio talento. Questo è Under 21, l’evento organizzato all’interno del progetto “Capitale Digitale: idee per il futuro” nella forma di una non-conferenza collaborativa in cui i temi sono scelti dai partecipanti stessi, che si terrà il prossimo 18 novembre presso la Sala Esedra dei Musei Capitolini a Roma. Il C. A. T. T. I. D. , Centro di ricerca per l’Ict di “Sapienza” Università di Roma, è partner dell’evento in collaborazione con Telecom Italia, Fondazione Romaeuropa e Wired, per sostenere la diffusione della conoscenza del mondo Ict tra i ragazzi e la specializzazione in tale settore, nell’ottica di un investimento sulle capacità dei nativi digitali per lo sviluppo del mercato It in Italia. L’evento rappresenta il terzo appuntamento del ciclo “Capitale Digitale”, una serie di incontri e appuntamenti promossi dal Comune di Roma, focalizzati sul tema della nuova cultura digitale, ideati per parlare al grande pubblico di innovazione, tecnologia e nuovi media grazie alla partecipazione di esperti provenienti da settori ed esperienze differenti. Per l’appuntamento Under 21 sono previsti gli interventi di alcuni tra i più giovani esponenti del settore Ict, da Nicola Greco, sedicenne imprenditore nel settore Web 2. 0, ad Andrea Lo Pumo, matematico di ventuno anni ricercatore presso l’Università di Cambridge, e Salvatore Aranzulla, diciotto anni e rinomato blogger. L’evento sarà trasmesso in diretta web al link: http://capitaledigitale. Webcasting. It .  
   
   
VALLE D’AOSTA, FORMAZIONE CONTINUA DEI LAVORATORI: SCADENZA PER LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO DA PARTE DELLE IMPRESE E LAVORATORI OCCUPATI  
 
Aosta, 17 novembre 2009 - Il Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione, Direzione Agenzia regionale del lavoro, informa i lavoratori che il 24 novembre 2009, alle ore 17. 00, scadranno i termini per la presentazione delle richieste di finanziamento di progetti di formazione individualizzata e di formazione a catalogo, cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta di due bandi con i quali ai lavoratori occupati possono essere finanziati corsi di formazione finalizzati a migliorare la loro professionalità. In particolare vengono sovvenzionati progetti di formazione a catalogo, attività di formazione previste da organismi pubblici o privati e pubblicizzati a mezzo di cataloghi, e attività formative individualizzate, ovvero percorsi formativi rivolti a singoli o gruppi di persone fino ad un massimo di quattro componenti, progettati ed attuati specificamente per rispondere alle esigenze dell’impresa proponente. Ad oggi, attraverso i bandi del 2008, sono stati presentati complessivamente circa 190 progetti per un impegno di spesa complessivo di circa 1. 800. 000 euro. Alla prima scadenza dei bandi del 2009 sono stati presentati 89 progetti. I progetti vanno inoltrati entro il 24 novembre 2009, con formulario on-line presente nel sito internet www. Regione. Vda. It nella sezione lavoro - alla voce formazione occupati -, mentre le richieste di finanziamento vanno presentate a mano, su apposito modulo, presso gli uffici dell’agenzia del lavoro tutti i giorni dalle 9. 00 alle 12. 00 – e dalle 15. 00 alle 18. 00. .  
   
   
IL MODELLO VENETO DI ISTRUZIONE TECNICA FA SCUOLA IN ITALIA  
 
 Dosson di Casier (Tv), 17 novembre 2009 - “Nella riforma della scuola secondaria superiore il Veneto ha ancora una volta proposto un modello citato come esempio nella riforma nazionale”. L’assessore alle Politiche dell’Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan, intervenendo ieri all’“Orientainsegnanti” ha ricordato come il modello veneto di un’istruzione tecnica che punta al dialogo tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro è diventato un punto di forza della riforma della scuola proposta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’evento organizzato a Dossier di Casier (Tv) da Confindustria Veneto - in collaborazione con la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e Unindustria Treviso - è stato l’occasione per illustrare i contenuti della riforma delle scuole superiori che partirà già dal prossimo anno scolastico: una scuola che punta al rilancio della formazione professionale per dare ai giovani maggiori garanzie di sbocchi occupazionali. “Scuola e la lavoro- ha spiegato l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro - nel Veneto dialogano. Di questo dobbiamo ringraziare Confindustria del Veneto che già quattro anni fa ha posto con forza il tema dell’istruzione tecnica. La strada da noi intrapresa è l’unica in grado di fornire risposte flessibili e pronte alle necessità messe in evidenza dalla crisi”. .  
   
   
NAPOLI, UNIVERSITÀ, INVESTIMENTI PER 60 MILIONI DI EURO PER LA VALORIZZAZIONE DELLE STRUTTURE E PER LA DIDATTICA  
 
Napoli, 17 novembre 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e l´assessore all´Università Nicola Mazzocca hanno presentato ieri in conferenza stampa i progetti finanziati dalla Regione alle Università, ai Conservatori e all´Accademia delle Belle Arti della Campania in attuazione della legge 13. Erano presenti i rettori Guido Trombetti dell´Università Federico Ii di Napoli, Francesco Rossi della Seconda Università di Napoli, Gennaro Ferrara dell´Università Parthenope di Napoli, Francesco Maria De Sanctis dell´Università Suor Orsola Benincasa, Raimondo Pasquino dell´Università degli Studi di Salerno, Filippo Bencardino dell´Università degli Studi di Benevento; Giovanna Cassese, direttrice dell´Accademia delle Belle Arti di Napoli e Sergio Sciarelli, presidente dell´Accademia delle Belle Arti di Napoli; Achille Mottola, presidente del Conservatorio di Benevento; i rappresentanti degli studenti nel Cur (Comitato Universitario regionale) Luigi Napolitano. Di setuito l´ Intervento Presidente Bassolino Sui Progetti Per Le Universita’ Campane. - Vorrei ringraziare molto e di cuore tutti coloro che sono intervenuti stamane per questo importante appuntamento. Un saluto particolare va ai rettori delle università campane, che hanno intensamente lavorato con noi nel corso di questi mesi e settimane. Un anno e mezzo fa, ci eravamo incontrati in questa stessa sala per parlare dello stato di applicazione della legge 13/2004, la legge regionale per il sostegno all’università che – primi in Italia - abbiamo fortemente voluto. Ricordo bene che quella fu la prima uscita pubblica di Nicola Mazzocca nella sua veste di neo-assessore regionale. Ci trovammo tutti d’accordo sul fatto che il quadro nazionale per l’università e la ricerca non era certo roseo, e che sarebbe stato di grande importanza concentrare sforzi e investimenti regionali per garantire lo sviluppo e la competitività dei nostri atenei. Abbiamo intensamente lavorato nel corso di questi mesi, e oggi ne cogliamo i primi importanti risultati. La Giunta regionale, grazie anche alle sue strutture amministrative ed alla collaborazione con il Comitato regionale universitario e con il Consiglio regionale, ha concluso, nell’ambito della legge 13, la programmazione triennale per l’università, i piani attuativi annuali e i relativi bandi. Le università, dal canto loro, in questi mesi hanno elaborato e presentato progetti e iniziative didattico-scientifiche di grande livello, che sono stati valutati con grande attenzione ed efficienza. Oggi la Regione ha valutato e approvato definitivamente i progetti, e questo ci consente di attivare fin da subito investimenti per oltre 60 milioni di euro per potenziare e rendere sempre più competitivo il sistema universitario campano. Ulteriori 10 milioni di euro, presenti sulla programmazione 2009, saranno presti resi disponibili. Gli atenei universitari, dal canto loro, investiranno circa 15 milioni di euro di risorse proprie per finanziare le attività previste dai progetti presentati. Mentre le politiche nazionali vanno nella direzione di tagli sempre più incisivi sul fronte della ricerca, noi scegliamo di stanziare risorse importanti proprio in questo settore. Perché per noi la ricerca e le infrastrutture immateriali sono un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico, culturale, civile e sociale del nostro territorio e dell’intero Paese. A Roma, invece, accade l’esatto opposto. Assistiamo infatti da troppi anni a un progressivo ma costante depauperamento di fondi e competenze per l’università. Un paese moderno e competitivo, un Paese che guarda al futuro è un Paese che mette la ricerca e la formazione universitaria tra le priorità della sua azione di governo. Gli Usa, ma anche le realtà emergenti di Cina e India hanno molto da insegnare in questo senso. Ci conforta in questo senso il monito lanciato in queste ore a Napoli dal presidente Napolitano sul ruolo fondamentale della ricerca e della scienza nel nostro sistema democratico. Ecco alcuni esempi dei progetti che le università potranno realizzare grazie ai fondi della legge 13. Si tratta di oltre 70 progetti che spaziano dall’adeguamento strutturale ed infrastrutturale dei luoghi per la didattica e dei laboratori, alla riqualificazione degli ambienti fino al ricorso alla manutenzione straordinaria per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Federico Ii: potenziamento delle strutture didattiche e dei laboratori di Farmacia, Medicina , Biotecnologie, Polo Scientifico, Ingegneria. Sun: ristrutturazione ed adeguamento strutture didattiche e di ricerca della facoltà scientifiche siti in Aversa, Caserta e della Facoltà di Medicina e della Clinica Odontoiatrica. Orientale: ammodernamento aule, sale studio e luoghi di socializzazione di Palazzo Giusso. Potenziamento delle dotazioni dei laboratori di ricerca. Parthenope: laboratori per sostenibilità e la sicurezza del Territorio, per l´educazione a distanza, per la promozione ed al rafforzamento dei processi di integrazione tra operatori privati e pubblici italiani e mediterranei, per attività di ricerca sul sistema dei Tribunali italiani, per le filiere alimentari e salute. Suor Orsola: realizzazione di un Campus digitale - acceleratore e supporto all’innovazione e alla competitività per promuovere inclusione, cooperazione e divulgazione di nuove forme di apprendimento. Univ. Salerno: edifici e laboratori del campus della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Baronissi. Infrastrutture destinate alla didattica, alla ricerca e al trasferimento delle competenze nelle aree scientifiche. Univ. Sannio: rifacimento Aula Magna, Auditorium, Mensa Universitaria presso la Facoltà di Economia. Ristrutturazione della sede della Facoltà di Scienze Economiche Aziendali. E inoltre: adeguamento infrastrutturale degli Auditorium dei conservatori di Napoli, Benevento, Salerno e Avellino. Potenziamento delle strutture di graphic design dell’Accademia. Sono soldi ben spesi, che daranno un vantaggio a decine di migliaia di studenti e ricercatori. Come si vede, il bando ha premiato la scelta dei grandi progetti e la qualità della misurazione degli interventi. Quelli ammessi a finanziamento, infatti, sono sottoposti a monitoraggio. I risultati conseguiti sono oggetto di valutazione mediante criteri di efficienza, efficacia, utilità e sostenibilità. La programmazione degli investimenti sul fronte universitario è dunque del tutto in linea con quella regionale, perché si è basa grandi progetti integrati, che coinvolgono l’intero sistema universitario campano. Interviene inoltre sulla valorizzazione della formazione a 360 gradi, coinvolgendo anche i Conservatori e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Con ulteriori fondi europei, già messi a disposizione con l’attivazione di altri due bandi, si completerà il disegno di sviluppo grazie al finanziamento di progetti di ricerca a cavallo tra il mondo pubblico e impresa privata. L’università e la ricerca si confermano dunque come una delle principali priorità della nostra azione di governo. Basti pensare che abbiamo deciso di stanziare il 14,3% della programmazione 2007-13 a favore di questo importante settore, per un totale di 2,1 miliardi di euro. E’ uno sforzo importante, che non ha pari in Italia, e che siamo ben orgogliosi di portare avanti con determinazione. , Vincenzo Sansone e Stanislao Di Lucia. .  
   
   
IL GOVERNO REGIONALE FINANZIA UNA PRIMA TRANCHE DI 43 PROGETTI DI FORMAZIONE CONTINUA PER I DIPENDENTI DI ALTRETTANTE IMPRESE MOLISANE  
 
Campobasso, 17 novembre 2009 - La Giunta Regionale su proposta dell´Assessore al Lavoro Angela Fusco Perrella ha approvato la graduatoria dei Progetti Formativi Aziendali, Settoriali e Territoriali, spediti entro la data del 15 Settembre 2009. 43 le imprese interessate che beneficeranno di un contributo regionale complessivo di quasi un milione di euro. I progetti finanziati sono tesi a realizzare azioni di formazione continua dei lavoratori occupati per il periodo 2009-2010. La graduatoria è stata stilata in base ai criteri di qualità e coerenza progettuale, comunicazione efficace dei principali elementi progettuali, architettura complessiva del Progetto, pari opportunità, economicità e cofinanziamento. "Abbiamo voluto fortemente -ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio- questo tipo di strumento formativo per creare una continua implementazione della professionalità dei dipendenti di 43 aziende molisane . Questo al fine di far crescere la capacità produttiva di queste imprese e quindi facilitare la possibilità che esse si reggano sul mercato nazionale ed europeo. La formazione continua rappresenta senza dubbio uno degli strumenti principali per sostenere le aziende nel loro difficile ma importante processo di crescita e sviluppo. Un sostegno rivolto sia alla protezione dei posti di lavoro che alla crescita delle attività imprenditoriali che diviene tanto più rilevante in questo particolare momento di uscita dalla crisi internazionale e di graduale raggiungimento di uno stato di normalità. Questa è un prima tranche a cui si aggiungerà presto una seconda con altre imprese molisane interessate". Successivamente ci sarà una seconda valutazione che riguarderà, invece, i progetti con scadenza al 15 Novembre 2009. .  
   
   
PREMIO SAPIO PER LA RICERCA ITALIANA 2009: SECONDA GIORNATA DI STUDIO “INNOVAZIONE TECNOLOGICA: UN NUOVO PARADIGMA PER UNA NUOVA ECONOMIA”, DEDICATA AL RAPPORTO TRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ECONOMIA, CON UN OCCHIO DI RIGUARDO AL TEMA ENERGIA  
 
Roma, 17 novembre 2009 - Ambiente, economia, innovazione tecnologica ed energia sono le parole chiave del secondo appuntamento con il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, iniziativa scientifica che ogni anno fa confluire in diversi prestigiose sedi italiane scienziati, esperti, ricercatori, rappresentanti istituzionali, per fare il punto su temi decisivi per lo sviluppo del nostro Sistema Paese, questioni emergenti che si possono affrontare solo con l’impegno di tutti e con un confronto costruttivo. Dopo la prima Giornata di Studio – il 30 ottobre a Catania – relatori illustri si riuniscono a Roma, Martedì 17 novembre presso il Cnr in Piazza Aldo Moro – per far emergere i punti di forza di aziende e Istituzioni che hanno saputo fare dell’innovazione tecnologica il loro fiore all’occhiello, innanzitutto in ambito ambientale - elemento portante della politica mondiale. La seconda giornata di studio dedica particolare attenzione al tema energia, perché – come sottolinea Ennio Macchi, direttore del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e tra i relatori della Giornata - l’energia è un settore che ha bisogno di grandi progressi tecnologici, conseguibili solamente con fortissimi impegni sul fronte della ricerca. Gli fa eco il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luciano Maiani: "Il progresso culturale, sociale e materiale dell´uomo non può prescindere dalla ricerca scientifica e dal trasferimento tecnologico. La scienza e l´innovazione - spiega - consentono il miglioramento delle generali aspettative di vita dei cittadini. In questo quadro, l´Italia può vantare centri di eccellenza e ricercatori competitivi a livello internazionale. Occorre ora volgere senza indugi la prua nella direzione di un maggiore sostegno economico, non solo pubblico, alla ricerca e all´innovazione". La Giornata del 17 novembre è anche l’occasione per affrontare temi scottanti, che non mancheranno di sollevare idee e punti di vista anche contrastanti. Proprio Ennio Macchi – ad esempio – nel suo intervento citerà – tra le soluzioni al problema energetico - un rinascimento nucleare, che faccia ripartire una tecnologia che ha visto nell’ultimo decennio un forte rallentamento negli ordini di nuove centrali in gran parte del mondo. Un punto di vista non condiviso da tutti, ma con il quale è necessario confrontarsi, dato che l’energia è certamente una delle grandi emergenze che l’umanità si troverà ad affrontare nei prossimi decenni. Molto attesi gli interventi dei Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e della Ricerca che – attraverso i relatori presenti – anticipano e illustrano le direttive, i programmi, le attività messe in campo per incentivare la ricerca, per spingere l’innovazione in particolare nel settore energia, per promuovere lo sviluppo collegandolo ad una nuova economia, fondata su nuovi paradigmi e su nuove strategie. “Il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 - spiegano Cosimo Antonaci e Oriana Cuccu, del Dipartimento Politiche di Sviluppo Ministero dello Sviluppo Economico - dedica ampio spazio ai temi dell’energia mettendo a disposizione risorse per circa 4 miliardi di euro”. Investimenti a sostegno dell’innovazione tecnologica e della produzione di componentistica per le fonti rinnovabili e il risparmio energetico in un ottica di filiera, anche per lo sfruttamento a fini energetici delle biomasse; progetti sperimentali di geotermia; potenziamento e adeguamento delle reti di trasporto dell’energia elettrica e di distribuzione del calore sono solo alcuni degli interventi in cantiere. Il Premio Sapio Offre Alla Comunita’ Scientifica L’opportunita’ Di Fare Il Punto Sulle Tecnologie Piu’ Innovative E Promettenti Che La Ricerca Mette Oggi A Disposizione E Sulle Linee Guida Da Seguire Per Il Futuro Le Giornate di Studio che ormai da 11 anni vengono proposte nell’ambito del Premio Sapio per la Ricerca Italiana si configurano innanzitutto come momenti di confronto da parte dei massimi esponenti della comunità scientifica e delle Istituzioni su temi di strettissima attualità: il rapporto tra economia e innovazione tecnologica è senza dubbio uno di questi dato che tutto il mondo economico, istituzionale e scientifico sta concentrando i suoi sforzi su progetti, attività e investimenti che permettano di accelerare i processi di sviluppo nel nostro Paese, puntando in particolare sulle applicazioni industriali all’avanguardia. .  
   
   
FVG: SECONDO MONITORAGGIO ASSENZE A SCUOLA  
 
Trieste, 17 novembre 2009 - Nelle scuole di ogni ordine a grado del Friuli Venezia Giulia, sia pubbliche che private, le assenze per problemi di salute continuano ad essere sostanzialmente in linea con quelle che si registrano abitualmente nello stesso periodo di ogni anno scolastico. E´ questo l´esito del secondo monitoraggio effettuato dalla direzione generale dell´Ufficio Scolastico Regionale in accordo con la direzione centrale Salute e Protezione sociale della Regione. Secondo quanto rilevato, il 10 novembre risultavano assenti dai banchi di scuola complessivamente 16. 264 studenti su un totale di 141. 583, pari all´11,49 per cento, così suddivisi: scuola infanzia 18,89 per cento, scuola primaria 10. 42 per cento, scuola secondaria di primo grado 11,19 per cento e scuola secondaria di secondo grado 9,91 per cento. Questi dati, non molto difformi da quelli relativi al monitoraggio dello scorso 30 ottobre, fanno ancora ritenere che sia molto limitata la diffusione dell´influenza A tra alunni e studenti, pur considerando che agli insegnanti e ai dirigenti scolastici non sono note le cause delle assenze. .  
   
   
INSEDIATA CONSULTA PROVINCIALE STUDENTI MATERA  
 
Matera, 17 novembre 2009 - Si è insediata la Consulta provinciale degli studenti di Matera. Ne fanno parte due rappresentanti per ogni istituto secondario superiore, che hanno eletto una giunta esecutiva e altri organismi istituzionali. Fanno parte della giunta – spiega un comunicato diffuso dalla Consulta - il presidente Valerio Latela, il vicepresidente Maria Cristina Visaggi, entrambi del Liceo classico “Duni’’ di Matera, e tre consiglieri che presiedono altrettante commissioni tematiche. Sono Stefano Sigillino, del Liceo Artistico “Carlo Levi’’ di Matera, per la commissione “Arte e Cultura’’, Marcello Benevento del Liceo Scientifico “Dante Alighieri’’ di Matera “Legalità e Trasporti’’ e Angelo Angelastri dell’Istituto tecnico commerciale “Antonio Loperfido’’ di Matera per la commissione ‘’ Edilizia scolastica’’. Rappresentante degli insegnanti è la professoressa Rosanna Papapietro. La giunta esecutiva e l’assemblea provinciale si riuniscono una volta al mese e hanno sede presso il Liceo scientifico “Dante Alighieri’’. La Consulta, tra le prime iniziative adottate, ha attivato un blog all’indirizzo internet www. Cps-mt. Blogspot. Com, allo scopo di favorire un dialogo continuo con gli studenti per le diverse esigenze, che potranno essere segnalate ed esaminate di volta in volta. Sono stati decisi incontri, in date da concordare, con gli enti locali su questioni che riguardano la piena fruibilità dei plessi scolastici, i servizi, i trasporti e le attività di partecipazione alla vita delle comunità locali. L’organismo di rappresentanza degli studenti della provincia di Matera si adopererà – spiega la nota - per rafforzare la collaborazione tra studenti e istituti, l’informazione su tematiche di stretta attualità (didattica, orientamento, trasporti, attività del tempo libero, costi dei servizi, partecipazione) ed eventi aggreganti, come la festa dello studente, manifestazioni sportive e culturali e l’interscambio di esperienze tra istituti italiani e stranieri. Sono in corso di elaborazione anche un questionario on line, ma non si esclude anche la diffusione cartacea, sui bisogni della popolazione studentesca per contribuire alla soluzione dei problemi segnalati e l’organizzazione di un salone per l’orientamento post diploma. .  
   
   
SEL, AL VIA IL PROGETTO "ENERGY SCHOOL"  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - Dal Teatro Stabile di Potenza, il 13 novembre, ha preso il via il progetto della Società energetica lucana denominato “Energy school”. I ragazzi delle Iv e V elementari di alcuni circoli del capoluogo hanno seguito uno spettacolo con al centro del messaggio la terra e le sue risorse, in particolare l’acqua, il sole e il vento. D’altronde il rapporto tra uomo e natura diventa sempre più critico e delicato e cresce sempre più la consapevolezza di esserne coinvolti nei fatti e nei comportamenti della vita quotidiana. Un uso irrazionale delle risorse naturali mina le basi di una crescita sostenibile, equilibrata e duratura del pianeta, sempre più minacciato dai fenomeni dei cambiamenti climatici, che impegnano in questi mesi la Comunità Internazionale in un confronto risolutivo per una svolta profonda delle politiche pubbliche. La civiltà che sapremo costruire dipende largamente dalla nostra capacità di ripensare in maniera intelligente e responsabile la domanda ed il consumo di energia, ossia il nostro stile di vita, rendendolo sempre più attento all’eliminazione degli sprechi e all’utilizzo di nuove tecnologie capaci di produrre energia senza emissioni. Per questo la Società Energetica Lucana, in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei, ha dato vita ad “Energy School”, una campagna di educazione alla sostenibilità energetica e ambientale, che assume lo spazio scuola per rafforzare la sensibilità dei ragazzi e dei giovani e delle loro famiglie sui temi della nuova coscienza civile da cui il nostro tempo non può prescindere. La campagna, che terminerà nel maggio 2010, coinvolgerà i giovani delle scuole di diverso ordine e grado dei Comuni di Potenza, Matera, Policoro, Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro, in diverse attività, tra le quali oltre allo spettacolo di teatro scientifico “Terra: istruzioni per l´uso. Riduciamo la Co2!”, anche seminari didattici sull’edilizia sostenibile, sullo stato dell’arte e le prospettive dell’energia e sui risvolti socio economici dello sviluppo sostenibile. Le scuole lucane, disponibili alla predetta offerta formativa, potranno segnalare il loro interesse direttamente al sito web www. Societaenergeticalucana. It, tramite e-mail a info@selspa. It. Agli alunni ed agli insegnanti, che hanno partecipato allo spettacolo nella suggestiva cornice dello Stabile, è stato offerto dalla Sel un piccolo gadget, un segnalibro realizzato dal fumettista potentino Rosario Raho avente per oggetto proprio i tre elementi della natura fondamentali per la produzione di energia pulita: l’acqua, il vento e il sole. .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: A SCUOLA “VILLA UMBRA” GIORNATE FORMATIVE SU PENSIONI E VALUTAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI  
 
Perugia, 17 novembre 2009 – Il futuro di liquidazioni e pensioni dei dipendenti pubblici e la valutazione dei dirigenti, del personale e delle strutture nella Pubblica amministrazione dopo la “riforma Brunetta”. Su questi temi, in particolare sulle principali novità introdotte dall’attuale normativa, la Scuola di amministrazione pubblica “Villa Umbra” ha organizzato e promosso due giornate formative. Nella prima giornata, venerdì 20 novembre, sarà affrontato il tema delle liquidazioni e delle pensioni dei dipendenti pubblici partendo dalle tappe normative di riferimento nel pubblico impiego e le novità all’orizzonte contenute nell’attuale normativa sulle pensioni, il “Tfs” (Trattamento di fine servizio), il “Tfr” (Trattamento di fine rapporto), la previdenza complementare dei dipendenti pubblici e gli adempimenti a carico degli enti datori di lavoro. Docente è Giuliano Coan, esperto in materie previdenziali, ex consulente e docente Inpdap, autore di studi e pubblicazioni settoriali. Lunedì 23 novembre si parlerà della valutazione dei dirigenti, del personale e delle strutture della pubblica amministrazione dopo l’approvazione del Decreto attuativo della legge 15/09 (Riforma Brunetta) del 9 ottobre scorso. Verranno discusse le innovazioni rispetto al passato e i principali problemi interpretativi, le implicazioni nella realtà, le procedure, il rapporto tra norma e implementazione e infine le implicazioni retributive. I lavori saranno aperti da Alberto Naticchioni, amministratore responsabile della Scuola di amministrazione pubblica Villa Umbra; relatore della giornata sarà Giuseppe Della Rocca, professore di Sociologia del lavoro e dell’organizzazione alla facoltà di Economia dell’Università degli studi della Calabria e presidente del nucleo di valutazione dell’Aran, l’Agenzia di rappresentanza negoziale per le pubbliche amministrazioni italiane. . .  
   
   
PROGETTI PER I GIOVANI, SI PARTE CON TRECENTOCINQUANTAMILA EURO NASCERA´ A TORINO IL NUOVO CENTRO GIOVANI  
 
Torino, 17 Novembre 2009 - Il prossimo anno Torino sarà Capitale Europea dei Giovani e, contemporaneamente, sede dell’Ostensione della Sindone, in vista di questi appuntamenti, la Regione Piemonte sta predisponendo una serie di interventi a sostegno dei giovani che saranno parte attiva degli eventi in programma. In questa direzione si inserisce il progetto di recupero di un immobile cittadino del Settecento, da destinare a un Centro per attività culturali ed aggregative rivolte ai giovani, approvato questa mattina dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura Gianni Oliva. L’intervento di recupero dell’edificio – situato in viale Thovez e di proprietà del Seminario metropolitano arcivescovile – si colloca nell’ambito dell’accordo di programma-quadro “Pyou – Passione da vendere” in materia di politiche giovanili. L’immobile ospiterà, al piano terreno, sale polifunzionali per concerti, mostre, dibattiti e teatro, oltre ad uno spazio per le registrazioni musicali e un’area web, mentre il primo piano sarà messo a disposizione di realtà dell’associazionismo giovanile. Il progetto di intervento si completa con la realizzazione di un’area campeggio per l’accoglienza dei ragazzi che giungeranno a Torino a partire dal periodo dell’Ostensione della Sindone e, nel declivio, di un anfiteatro a basso impatto ambientale per incontri e spettacoli all’aperto. Nell’intento di creare uno spazio tutto da vivere, che favorisca il protagonismo giovanile e la partecipazione attiva alla cultura, si valorizzeranno nel contempo, con il parere favorevole della Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte, le strutture originarie del sedicesimo secolo. L’intervento, dal costo complessivo di 938. 534,55 euro, è sostenuto dalla Regione Piemonte con un contributo di 350. 000 euro. Sempre nell’ambito di Torino Città Capitale Europea dei Giovani 2010, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Oliva, ha deliberato nella seduta odierna il sostegno a sei iniziative volte alla partecipazione e alla crescita culturale dei ragazzi. Nello specifico, si tratta del “17° Convegno interregionale della stampa studentesca”, organizzato dalla Provincia di Alessandria e “Giovani e cittadinanza attiva” del Comune di Piossasco (progetti strettamente connessi con Democrazia 2. 0, per i quali viene riconosciuto un contributo di 10. 000 euro ciascuno); il progetto Collisioni, organizzato nel Cuneese dall’Associazione Collisioni (20. 000 euro); il progetto riguardante il convegno internazionale “L’integrazione non piove dal cielo. Alla ricerca di esperienze, strategie e nuovi soggetti per promuovere la lettura per adolescenti e giovani” organizzato dal Goethe Institut di Torino in collaborazione con il Centre Culturel Francais, il sistema bibliotecario dell’area metropolitana e l’Aib (15. 700 euro); il progetto “Promozione di interventi per la mobilità giovanile” promosso dall’Associazione Paralleli in collaborazione con il Centro di iniziativa per l’Europa del Piemonte (40. 000 euro) e il progetto “Erasmian European Youth Parlament” della Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli” di Torino (25. 000 euro), sostenuto anche dalla Direzione regionale Istruzione, formazione professionale e lavoro. .  
   
   
PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE VENETO E COMITATO GESTIONE FONDO SPECIALE REGIONALE VOLONTARIATO PER PROMUOVERE PARTECIPAZIONE GIOVANILE  
 
 Venezia, 17 novembre 2009 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha deliberato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato, con sede a Vicenza, per avviare una collaborazione specifica per promuovere interventi nell’area delle politiche giovanili. Ne dà notizia lo stesso Valdegamberi il quale precisa che il provvedimento è coerente con quanto già stabilito dall’accordo di programma quadro “Il futuro della sostenibilità, la sostenibilità del futuro: i giovani del Veneto”, approvato dal governo veneto nel 2008 e sottoscritto con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero per lo Sviluppo Economico. “E’ di fondamentale importanza – spiega Valdegamberi - indirizzare i giovani a dedicare parte del proprio tempo al servizio degli altri. Per raggiungere ciò vanno favoriti, anche con percorsi formativi adeguati, la promozione del volontariato e dei suoi valori fra le giovani generazioni. La nascita di nuove associazioni di volontariato di giovani o l’inserimento di giovani nelle organizzazioni di volontariato attive sul territorio sono, secondo il pensiero delineato nell’accordo di programma quadro tra regione e Ministero, modalità concrete di partecipazione giovanile e di cittadinanza attiva”. Sono oltre 2300 le associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, asse portante di una cultura della solidarietà che rafforza il tessuto umano e valoriale del Veneto. Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato, secondo quanto stabilisce la normativa nazionale, rappresenta il soggetto istituzionale che attua la funzione di coordinamento ed indirizzo dei centri di servizio per il volontariato, e degli altri organismi del settore. L’intesa tra Regione Veneto e Comitato di Gestione del fondo speciale regionale per il volontariato avrà durata triennale e realizzerà bandi rivolti a giovani ed associazioni, mirati a diffondere la cultura del volontariato e sperimentare forme innovative di partecipazione giovanile attraverso l’impegno diretto a favore degli altri. Sono definiti inoltre percorsi di formazione, comunicazione e altre azioni, per far conoscere e promuovere le attività dei volontari, avvicinando le giovani generazioni ai valori della solidarietà e dell’impegno sociale. Per il primo anno di operatività si prevede una spesa di 800 mila euro di cui 400 a carico della Regione Veneto, a valere sui fondi stanziati nell’accordo di programma quadro. .  
   
   
VOLONTARI COME TUTORI DI MINORI: IL 17 NOVEMBRE CONVEGNO A BOLZANO  
 
Bolzano, 17 novembre 2009 - La Regione Veneto offre da alcuni anni formazione e accompagnamento di persone che si offrono volontariamente come tutori legali per minori. Alla conoscenza di queste nuove figure e del "Progetto tutori" è dedicato Il convegno in programma martedì 17 novembre a Bolzano, organizzato dall´Ufficio provinciale Famiglia, donne e gioventù. La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, che quest’anno festeggia il suo 20° compleanno, pone al centro dell´attenzione i diritti dei minori, la loro tutela, promozione e garanzia. Questi aspetti vengono ripresi nel convegno "Tutela volontaria di minori di età", che presenta la figura del tutore volontario. L´impiego di volontari come tutori legali per minori di età rappresenta infatti una nuova forma di tutela dell’infanzia e dell´adolescenza, cui la Regione Veneto offre da alcuni anni formazione e accompagnamento. Il convegno promosso dall´Ufficio provinciale Famiglia, donna e gioventù, che offre l’occasione di conoscere questo “Progetto Tutori” e di confrontarsi con altri servizi ed istituzioni, è in programma a Bolzano martedì 17 novembre alle 9. 15 nel cortile interno di Palazzo Widmann, in via Crispi 3. Dopo il saluto dell´assessore alle Politiche sociali Richard Theiner sono previste diversi interventi. Al convegno sono rappresentate le istituzioni Ufficio del Pubblico tutore della Regione Veneto, Tribunale per i Minorenni di Bolzano, Giudice tutelare di Merano, Ex Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Trento, Distretto sociale Alta Valle Isarco, Azienda Servizi Sociali di Bolzano. .  
   
   
MILANO, SERVIZIO CIVILE: UN’OPPORTUNITÀ PER I VOLONTARI E PER LA CITTÀ  
 
Milano, 17 novembre 2009 - Si sono ritrovati ieri mattina, presso l’Acquario Civico, i 72 giovani, tra ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 18 e 28 anni che, a partire da oggi e per un anno, svolgeranno il Servizio Civile in Comune, impegnandosi su un ampio ventaglio di progetti elaborati dall’Amministrazione cittadina in collaborazione con Anci Lombardia. Per trenta ore alla settimana, i volontari saranno impiegati in 42 diverse sedi di servizio. Ogni volontario sarà assistito costantemente dal personale comunale con un tutoraggio specifico e sarà accompagnato da un programma di formazione specifica. “I progetti che coinvolgono i volontari rispondono a precise esigenze della città e nello stesso tempo vanno incontro ai diversi interessi dei giovani – ha spiegato l´assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli -. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono riconducibili a servizi e politiche sociali, protezione civile, tutela dell’ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale". “La Direzione Centrale Famiglia Scuola e Politiche sociali ospiterà 26 volontari, impegnati in diversi progetti – ha aggiunto l´assessore Moioli - 6 saranno impiegati in un progetto di educazione al cibo per promuovere sane abitudini alimentari presso le scuole dell’Infanzia; 3 in un progetto di sensibilizzazione ai diritti dell’infanzia attraverso il gioco e il confronto culturale; 4 volontari forniranno assistenza presso il servizio sociale famiglia; 6 forniranno assistenza presso il servizio minori e giovani; 5 parteciperanno a un progetto di assistenza e accompagnamento anziani”. I giovani milanesi hanno aderito in massa alle opportunità offerte dal Comune: il bando 2009 - conclusosi a luglio - ha avuto un riscontro eccezionale, essendo pervenute 380 domande, ben oltre la media regionale. .  
   
   
CONFERENZA SULLE ORIGINI E L´EVOLUZIONE DEI SISTEMI PLANETARI MULTIPLI  
 
Obergurgl, Austria, 17 novembre 2009 - Dal 25 al 30 aprile 2010 la Fondazione europea della scienza (Fes) terrà a Obergurgl (Austria) una conferenza intitolata "Putting our solar system in context: origin, dynamical and physical evolution of multiple planet systems", organizzata in collaborazione con il Fondo austriaco per la scienza (Fwf) e la Leopold Franzens Universität Innsbruck . L´obiettivo principale dell´evento è di offrire un quadro globale delle origini e dell´evoluzione del sistema planetario multiplo e dei pianeti extrasolari che orbitano intorno a stelle di sistemi stellari multipli, attraverso il confronto tra le più recenti scoperte e i nuovi sviluppi teorici nel campo. Questo potrebbe assistere alla pianificazione dei programmi di ricerca sugli esopianeti avviati dall´Agenzia spaziale europea (Esa) e dalla Nasa (National Aeronautics and Space Administration) e potrebbe orientare le future attività di osservazione. La conferenza mira anche alla promozione dell´integrazione della scienza dei sistemi solari sull´atronomia degli esopianeti. Fino ad oggi, la ricerca sugli esopianeti è stata condotta su iniziativa degli astronomi, mentre gli scienziati planetari si sono concentrati quasi esclusivamente sul nostro sistema solare. Unire le esperienze raccolte dalla scienza planetaria con le scoperte fatte al di fuori del sistema solare protrebbe tuttavia arricchire enormemente questi due campi della ricerca. Http://www. Esf. Org/activities/esf-conferences/details/2010/confdetail314. Html?conf=314&year=2010 .  
   
   
L´UMIDITÀ DEL SAHARA PERMISE AI PRIMI UOMINI DI LASCIARE L´AFRICA  
 
Bruxelles, 17 novembre 2009 - Le prime migrazioni umane dall´Africa furono facilitate dai cambiamenti climatici che resero il Sahara più umido di quanto non sia oggi, secondo una nuova ricerca svolta da scienziati olandesi e tedeschi. Lo studio - pubblicato online nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) - indica altresì che i cambiamenti furono provocati dall´alterazione della potenza di una delle principali correnti dell´oceano Atlantico. Il Sahara non è sempre stato un deserto come lo conosciamo oggi. Ricerche precedenti avevano già rivelato che circa diecimila anni fa, durante il periodo Ahp (African Humid Period), la regione era cosparsa di foreste, praterie e laghi, ed era abitata dall´uomo. Con terminarla fine del periodo Ahp, tuttavia, il Sahara si trasformò di nuovo in un deserto. Nello studio in questione, scienziati del Reale istituto neerlandese per la ricerca marina (Nioz) e dell´Università di Brema in Germania hanno studiato sedimenti raccolti dai fondali marini della costa africana occidentale, per esaminare come l´ambiente del Sahara sia cambiato nel corso degli ultimi 200. 000 anni. Forti venti spargono la polvere proveniente dal Sahara e dal Sahel sull´oceano Atlantico, dove attraverso i millenni si deposita sui fondali marini formando degli strati. Insieme alla polvere vengono trasportate anche le resine delle piante, che rimangono intrappolate negli strati di sedimentazione e si conservano per milioni di anni. La composizione chimica di alberi, cespugli ed erba che crescono nel Sahara nei periodi di umidità, è diversa da quella dell´erba presente nella regione quando quest´ultima assomiglia piuttosto a un deserto. Attraverso lo studio della composizione chimica di queste resine, i ricercatori sono riusciti a determinare i periodi di siccità e di umidità del Sahara. Le loro analisi hanno rivelato tre periodi nel corso degli ultimi 200 millenni in cui il Sahara era ricoperto da alberi, presupponendo un ambiente umido. Il primo periodo - tra 120. 000 e 110. 000 anni fa - coincide grosso modo con la diffusione dell´uomo anatomicamente moderno al di fuori del continente africano, verso l´Asia sudoccidentale e l´Europa, tra 130. 000 e 100. 000 anni fa. Questa nuova ricerca sostiene pertanto l´idea che il Sahara potrebbe aver rappresentato una via d´uscita dall´Africa per queste antiche popolazioni. Il secondo periodo di umidità è durato da circa 50. 000 a 45. 000 anni fa. Di nuovo, il periodo coincide con un´onda migratoria dall´Africa avvenuta tra 60. 000 e 40. 000 anni fa. Esistono anche delle prove che nello stesso periodo possa esserci stato un ritorno in Africa delle popolazioni precedentemente emigrate verso l´Asia sudoccidentale. Il terzo periodo è quello compreso tra 10. 000 e 8. 000 anni fa, e come già detto, in questo periodo il Sahara era già abitato da popolazioni umane. I ricercatori hanno anche scoperto la causa di questi cambiamenti sconvolgenti nell´ambiente sahariano, grazie allo studio della composizione chimica del guscio di minuscoli animaletti - i Foraminiferi - anch´essi intrappolati nei sedimenti marini. La composizione chimica di questi gusci è collegata a quella degli abissi oceanici, dove vivono le minuscole creature. Un fattore determinante per il clima sahariano è l´importante sistema di correnti atlantiche Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation), che in superficie trasporta l´acqua calda verso l´Artico e in profondità riconduce l´acqua fredda verso sud. La forza di questo sistema è variabile nel tempo. Il team ha scoperto che nei periodi in cui l´Amoc era più debole, l´Africa settentrionale era più secca. I ricercatori sospettano che l´indebolirsi dell´Amoc fu causato da un flusso aumentato di acqua dolce nella regione artica dell´Atlantico. Quando l´Amoc è più debole, diminuisce la temperatura della superficie marina nell´Atlantico settentrionale, si rafforzano i venti e questo - combinato al movimento di aria fredda proveniente dalle alte latitudini tropicali - sposta le piogge monsoniche dell´Africa settentrionale verso sud, creando condizioni più aride nel Sahara. "I nostri risultati indicano pertanto che i cambiamenti dell´Amoc hanno influenzato il clima dell´Africa settentrionale e - a volte - hanno contribuito a creare condizioni ideali nel Sahara-sahel centrale, permettendo all´uomo di attraversare questa regione altrimenti così inospitale", concludono i ricercatori. Per maggiori informazioni, visitare: Reale istituto neerlandese per la ricerca marina (Nioz): http://www. Nioz. Nl Pnas: http://www. Pnas. Org .  
   
   
DIFESA IDRAULICA, INTERVENTI PER MILANO E VARESE BONI: 147 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO VIA ANCHE AL PROGRAMMA PER LA TUTELA DELLE AREE DI EXPO 2015  
 
 Milano, 17 novembre 2009 - In una fase caratterizzata da scarsità di fondi per la difesa del suolo, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni, ha integrato e aggiornato il quadro di risorse ricavate da risparmi conseguiti da precedenti programmi di difesa del suolo e dalla razionalizzazione di risorse finanziarie disponibili, nonché da nuove fonti finanziarie richieste al Ministero dell´Economia per il rilancio dell´azione regionale in materia di difesa del suolo. Obiettivo, ridurre ulteriormente le situazioni di rischio idraulico e idrogeologico a cui il territorio regionale è soggetto e incrementare la sicurezza dei territori stessi, in linea con gli indirizzi forniti dal Piano Territoriale regionale (Ptr) e dal Piano per l´assetto Idrogeologico del bacino del Po (Pai). Si tratta di una serie di programmi specifici di difesa del suolo con un impegno finanziario complessivo di 147 milioni di euro, in parte già disponibili e utilizzabili immediatamente (48,5 milioni di euro) dalla Direzione Generale Territorio e urbanistica, in parte già individuati nella programmazione regionale e in attesa di svincolo finale da parte del Ministero dell´Economia (Fondi Fas, Fondo Aree Sottoutilizzate, per 71,5 milioni di euro), in parte messi a disposizione dagli enti locali insieme ad altri fondi ancora da reperire (22 milioni di euro) e a fondi già programmati di Aipo (Agenzia interregionale per il Po). In linea con questi indirizzi e obiettivi l´assessorato al Territorio e urbanistica ha definito una serie di interventi urgenti, a seguito delle calamità del 2009, per la mitigazione di situazioni a rischio idrogeologico elevato che non possono ulteriormente attendere; inoltre, interventi strutturali e di manutenzione del territorio nelle aree montane e per la prevenzione delle valanghe su centri abitati e infrastrutture viarie strategiche; interventi strutturali e di riqualificazione dei corsi d´acqua dell´area metropolitana milanese (Olona, Bozzente, Lura, Guisa, Seveso, Lambro e Trobbie) finalizzati al miglioramento delle condizioni idrauliche della zona milanese, dell´area di Expo 2015 e per la riqualificazione ambientale e paesaggistica degli stessi corsi d´acqua. Questo programma è stato condiviso con l´assessorato alle Reti e Servizi di pubblica utilità. Interventi Urgenti Dopo Le Calamita´ Del 2009 In attesa che la Protezione Civile nazionale approvi le ordinanze con il finanziamento dei danni ai privati e alle attività produttive e per il ripristino dei dissesti idrogeologici causati dalle alluvioni dell´aprile, maggio e luglio 2009, superata la fase di prima emergenza che ha impegnato la Regione con interventi urgenti, sono stati previsti finanziamenti per alcuni degli interventi più urgenti che la Giunta regionale dovrà approvare. Provincia di Varese: tra le diverse situazioni ancora irrisolte si segnalano i casi di esondazione del fiume Olona a Induno Olona e del torrente Bolletta a Porto Ceresio. Gli interventi urgenti programmati sono finalizzati al completamento dell´intervento già in corso a cura della Comunità Montana del Pianbello, con il ripristino del ponte sulla Sp 61 e il miglioramento della situazione idraulica, a cura di Aipo, e il trattenimento del materiale trasportato appena a monte della tombinatura del fiume Olona a Induno. Ammonta a 813. 793 euro il costo complessivo degli interventi. Sempre per la provincia di Varese è stato definito un´ulteriore programma di interventi finanziati con le economie maturate sui fondi assegnati a Regione Lombardia a seguito dell´evento alluvionale del maggio 2002. Precedenza è stata data agli interventi di salvaguardia idraulica e idrogeologica con priorità alla difesa degli abitati e, in subordine, delle infrastrutture. L´ammontare delle economie riprogrammate è di 1. 200. 000 euro, che sono stati destinati a rispondere alle situazioni ritenute prioritarie, nel rispetto dei vincoli di destinazione delle risorse, in particolare all´esistenza di una segnalazione di criticità riferita all´evento alluvionale del maggio 2002. Gli interventi sono comunque stati programmati tenendo conto anche dell´evento verificatosi nel luglio 2009 cui si è prestata una particolare attenzione. "Tra gli interventi programmati dalla nostra direzione - ricorda l´assessore Boni - sono previsti in particolare quelli finalizzati alla sistemazione del torrente Rancina, nel comune di Castello Cabiaglio, per la mitigazione del rischio idraulico sull´abitato; il completamento di un intervento di consolidamento, nel comune di Golasecca della piazza S. Michele interessata da un movimento franoso lungo la scarpata verso la valle del Ticino; due interventi di sistemazione dei versanti e dei corsi d´acqua del Rio Rialetto e del Valle Luna in territorio del comune di Varese. Continua, così, l´impegno della Direzione Territorio e urbanistica per la prevenzione dei rischi idraulici e la messe in sicurezza del territorio lombardo". Le Opere Per La Messa In Sicurezza Dell´area Di Expo 2015 Il 23 ottobre scorso l´assessore Boni, su delega del presidente Roberto Formigoni e in accordo con gli assessori alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, e all´agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, ha sottoscritto con Provincia di Milano, Comune di Milano, Aipo e Autorità di Bacino del Fiume Po, l´atto integrativo dell´"Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d´acqua dell´area metropolitana milanese", stipulato il 19 giugno scorso. L´accordo precisa in dettaglio le azioni per attuare le politiche regionali di salvaguardia e miglioramento del territorio in rapporto alle problematiche di esondazione e di degrado dei corsi d´acqua che insistono nell´area dei bacini idrografici Olona, Seveso e Lambro. La proposta operativa di dettaglio degli interventi previsti nel nord-Milano, contenuta nell´atto integrativo dell´Adp, punta alla messa in sicurezza dell´area di Expo 2015, nonché delle infrastrutture viarie di collegamento, assicurando nel contempo la riqualificazione ambientale dei corsi d´acqua che gravitano sull´area stessa. Gli interventi approvati consistono in opere di difesa e sistemazione idraulica (aree di laminazione delle piene, aree di esondazione controllata, adeguamento degli alvei) e in interventi di manutenzione delle opere esistenti, di riqualificazione dei corsi d´acqua e di miglioramento della qualità delle acque di sfioro delle reti fognarie (con sistemi di fitodepurazione), di ripristino della naturalità delle sponde e di manutenzione di verde e e boschi ripariali e nello sviluppo del sistema di monitoraggio, telecontrollo e allertamento finalizzato alla gestione delle criticità in caso di piena. E´ previsto un impegno di risorse complessivo di 147 milioni di euro, di cui 71,5 milioni a valere sui fondi di cui al Programma Attuativo Regionale per l´utilizzo del Fondo Aree Sottoutilizzate 2007-2013, 42 milioni su risorse statali già disponibili nel bilancio regionale, contributi di enti locali, e circa 6 milioni di euro già programmati da parte di Aipo e 22 milioni di fondi ancora da reperire. Tra gli interventi più rilevanti si segnalano: adeguamento del Canale scolmatore di nord-ovest e area di laminazione delle piene a Senago per la risoluzione definitiva delle esondazioni del torrente Seveso che creano danno a interi quartieri della città di Milano; il potenziamento della capacità di deflusso lungo il canale, per ridurre in modo determinante le piene di tutti i corsi d´acqua; aree di laminazione delle piene del torrente Bozzente nei comuni di Nerviano e Uboldo-origgio e laminazione degli scarichi delle reti fognarie di Cislago e Mozzate; area di laminazione delle piene a S. Vittore Olona per la prevenzione delle esondazioni nei territorio limitrofi al sito di Expo 2015; sistemazioni idrauliche e riqualificazione ambientale del bacino del torrente Guisa che attraversa il sito di Expo 2015; aree di esondazione controllata e di rinaturalizzazione a Inverigo-nibionno-veduggio e a Costa Masnaga (fiume Lambro); realizzazione di vasche di laminazione a Bussero-gorgonzola sul torrente Molgora e aree di esondazione controllata lungo il nodo idraulico delle Trobbie. Interventi di riqualificazione ambientale lungo il torrente Seveso, il fiume Olona, Lura, Fontanile di Tradate e Gradaluso; interventi di manutenzione idraulica lungo il Lambro meridionale a Conca Fallata, di riqualificazione e fitodepurazione sul fiume Lambro (tratto tra Inverigo e Merone), sui fontanili di Tradate e Gradaluso (comune di Castelnuovo Bozzente), sul torrente Lura a Gironico (Co), sul torrente Livescia nel Parco del Lura a Villa Guardia (Co). Infine, è previsto il potenziamento del sistema di telecontrollo e monitoraggio delle portate dei corsi d´acqua del bacino Lambro-seveso-olona per il preannuncio delle piene. .  
   
   
AMBIENTE, COME RISPARMIARE ACQUA ED ENERGIA ANCHE SOTTO LA DOCCIA E RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2  
 
Genova, 16 Novembre 2009 - Risparmiare acqua ed energia e diminuire l´emissione di Co2 si può, anche sotto la doccia. E dalla Regione Liguria arriva una opportunità di ridurre notevolmente gli sprechi per tutti gli impianti sportivi comunali, le palestre delle scuole, i campi di calcio, atletica, rugby, tennis e le piscine, nonché per gli alberghi, pensioni bed and breakfast, agriturismi, campeggi. Si chiama "Doccia Light" e consiste nell´installazione di un erogatore per doccia a basso flusso (Ebf) distribuito gratuitamente, spedizione compresa, dalla Gesco, un´azienda toscana. Il progetto è patrocinato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dai Ministeri della Gioventù e del Turismo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L´iniziativa della Regione Liguria è stata resa nota il 13 novembre dagli assessori al Turismo e all´Ambiente Margherita Bozzano e Franco Zunino che hanno già invitato i sindaci, le Province e gli operatori turistici ad aderire al progetto. Il progetto è a costo zero anche per la Regione Liguria e permetterà di risparmiare, oltre al 30-50 % di acqua,125 kg annui di Co2 per ogni punto doccia. Il dispositivo è grande quanto una monetina da venti centesimi ed è studiato per miscelare l´aria con particelle d´aria. Grazie all´introduzione di aria nel getto, l´Efb riduce la portata della doccia senza che l´utente ne avverta alcuna differenza rispetto al normale flusso. Per ottenere gli erogatori i comuni liguri interessati e le oltre 5 mila imprese private possono collegarsi al sito internet www. Doccialight. It . .  
   
   
INDIVIDUATA ATTIVITÀ METABOLICA NEGLI SCARAFAGGI  
 
Bruxelles, 17 novembre 2009 - Un team di ricercatori spagnoli, in parte finanziato dall´Unione europea, è riuscito a scoprire nuovi aspetti della fisiologia degli scarafaggi. I risultati, pubblicati nella rivista a libero accesso Public Library of Science (Plos) Genetics, potrebbero rivelarsi utili per la messa a punto di nuove strategie per il controllo di questi insetti. Accanto alle borse messe a disposizione dal governo spagnolo, una parte dei finanziamenti destinati alla ricerca proviene dal progetto Crab ("Combating resistance to antibiotics"), a sua volta sostenuto in riferimento all´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Il progetto Tarpol ("Targeting environmental pollution with engineered microbial systems a la carte") del Settimo programma quadro (7° Pq) ha fornito altri fondi. Gli scienziati descrivono la sequenza del genoma del ceppo Bge del Blattabacterium dello scarafaggio germanico (Blatella germanica). A questo organismo endosimbiotico (ovvero un organismo che vive nel corpo del partner simbiotico) che vive nelle cellule specializzate dell´adipe addominale degli scarafaggi è imputabile l´eliminazione dell´azoto in eccesso dagli organismi degli insetti mediante la produzione di ammoniaca. Il metabolismo del Blattabacterium "ricorre ad un meccanismo apparentemente inefficiente: gli enzimi batterici sintetizzano e distruggono contemporaneamente, secondo un modello energetico dispendioso, la stessa molecola, l´urea", spiega uno dei leader del team di ricerca, la dottoressa Amparo Latorre, dell´Università di Valencia. L´urea riveste un ruolo determinante per l´eliminazione dell´azoto in eccesso nei processi metabolici di numerosi organismi, e viene solitamente eliminata mediante le urine. L´urea è sintetizzata nell´organismo di moltissimi esseri viventi attraverso l´ossidazione degli amminoacidi o l´ammoniaca. Nella Blatella germanica, questo ciclo è attivato dall´organismo endosimbiotico. Nel mondo degli insetti sono già noti processi simili a questo. "Gli organismi batterici endosimbiotici degli insetti hanno un ruolo essenziale nel miglioramento della dieta dei loro ospiti" si legge nello studio. "In alcuni casi - per esempio nei casi di afidi e mosche tse-tse - gli organismi endosimbiotici completano la capacità metabolica degli ospiti che hanno regimi alimentari insufficienti dal punto di vista delle sostanze nutritive, mentre i batteri che si trovano negli organismi delle formiche Camponotus sono coinvolti nel riciclaggio dell´azoto". Quest´ultima peculiarità vale anche per i Blattabacterium degli scarafaggi. I ricercatori rilevano, tuttavia, che scarafaggi e formiche Camponotus devono aver sviluppato questo meccanismo metabolico analogo secondo modelli evolutivi indipendenti, considerato che i due batteri endosimbiotici appartengono a gruppi batterici estremamente distanti. "Questo costituisce un buon esempio della convergenza evolutiva di due organismi endosimbiotici appartenenti a phyla batterici (gruppi) molto diversi che si sono evoluti sviluppando une serie di peculiarità in funzione dell´ospite," recita lo studio. La dottoressa Latorre conclude che "una migliore conoscenza dei meccanismi evolutivi alla base dei legami simbiotici tra insetti e batteri è necessaria non solo per comprendere la fisiologia base e il comportamento dell´ospite, ma anche per la messa a punto di nuove strategie per il controllo di questi insetti". Per ulteriori informazioni, visitare: Plos Genetics http://www. Plosgenetics. Org/ Università di Valencia http://www. Uv. Es/ .  
   
   
FVG: NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL´´ACQUA  
 
Trieste, 17 novembre 2009 - E´ inutile che il Pdl cerchi di nascondere la verità sulla privatizzazione dell´acqua. A sostenerlo, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Gianfranco Moretton. Ci si viene a dire che non si tratta di privatizzazione, perché bisogna distinguere fra la proprietà dell´acqua, che resta in mano pubblica, e la sua gestione, che invece andrà in mano a società in maggioranza private. Per rendere l´idea - evidenzia Moretton - sarebbe come dire che uno resterà virtualmente proprietario della sua casa, ma altri ci andranno ad abitare. La normativa nazionale è chiara e inequivocabile: a decorrere dal 2011 la gestione del servizio idrico integrato non potrà essere più totalmente pubblica e infatti, l´utilizzo della risorsa acqua tramite gare pubbliche sarà appannaggio del privato. Ne conseguirà che, nell´attuale scenario regionale, in cui le società di gestione sono tutte pubbliche o quasi, queste non saranno più nella condizione di difendere se stesse e tanto meno i legittimi interessi dei cittadini, in particolare rispetto ai contenimenti delle tariffe. Nelle province di Arezzo e di Latina - così ancora il capogruppo Pd - che hanno sperimentato l´impatto della gestione privata, i costi per i cittadini sono aumentati del 300%. Se la normativa nazionale, difforme da quella europea, rimarrà in vigore, tra non molto vedremo società francesi, inglesi o tedesche pronte a gestire l´importante risorsa idrica senza il primario interesse della tutela del territorio e dei cittadini. Il gruppo del Pd conferma la propria posizione politica di fronte alla privatizzazione e sottolinea di non aver espresso preoccupazioni e polemiche infondate, ma serie motivazioni a tutela dei cittadini e di un bene che è di tutti. Con questo spirito - conclude Moretton - sfideremo in Consiglio regionale il centro destra e ci rivolgeremo, in particolare, alla Lega Nord perché voti a favore della mozione del Pd contro la privatizzazione dell´acqua, sicuri di poter trovare in essa, su questo specifico argomento, un affidabile alleato. Giù le mani dall´acqua, quindi, perché è un bene prezioso, esauribile e indispensabile alla vita delle persone e perché solo la gestione pubblica garantisce che l´acqua non diventi un business. .  
   
   
CORSI PER CONSULENTI AMBIENTALI: APERTE LE ISCRIZIONI  
 
Ravenna , 17 novembre 2009 - La Scuola Emas ed Ecolabel di Forlì-cesena e Ravenna ha attivato la V Edizione dei Corsi sulla Gestione Ambientale per Consulenti Ambientali Emas (settore agroalimentare, metalmeccanico, gestione rifiuti, pubblica amministrazione), per Consulenti Ecolabel (prodotti e servizi turistici) e sulla Gestione Sostenibile dell’Energia (percorso formativo di approfondimento per Esperti, Consulenti, Professionisti e Responsabili che operano in campo ambientale, interessati al miglioramento della prestazione ambientale delle Imprese). Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: normative di riferimento su aria, acqua, suolo, rifiuti, energia e fonti rinnovabili, sistemi di gestione ambientale e audit. L’attività formativa sarà pianificata in base alle esigenze didattiche nelle giornate di Giovedì e/o Venerdì e/o Sabato oppure una settimana al mese. Inoltre è previsto un Project Work applicativo presso le Imprese interessate. Per i dettagli sulla durata dei Corsi e le scadenze per la presentazione della documentazione, consultare il Bando di Ammissione disponibile agli indirizzi http://www. Ciseonweb. It/trasversale/calev/visual/download. Jsp?id=5056 e http://www. Ra. Camcom. It/eurosportello/ambiente-1/bando-fc-2009-2010-4p. Pdf. Termine per la presentazione della Domanda d’Ammissione è fissato per il 27 novembre 2009. Ilper i dipendenti di Organizzazioni (Enti pubblici e Associazioni di Categoria) appartenenti alla Commissione Locale della Scuola e loro Imprese associate è previsto una riduzione della quota di iscrizione. I Corsi partiranno a Gennaio 2010 e termineranno nel mese di Luglio 2010. La Domanda di Ammissione dovrà pervenire alla Segreteria della Scuola Emas e Ecolabel c/o Cise (Corso Repubblica 5 – 47100 Forlì – 3° piano) tramite posta raccomandata, fax, mail o consegna a mano entro il 27 Novembre 2009. Per ulteriori dettagli, consultare i siti www. Scuolaemas. It e www. Ra. Camcom. It/eurosportello. .  
   
   
BASILICATA SETTE M.EURO CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - L’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità, Rocco Vita, nel corso di un incontro svoltosi ieri nella sede del dipartimento, ha illustrato alle associazioni degli enti locali le modalità di attuazione degli interventi prioritari in materia di difesa del suolo di cui alla linea di intervento Vii. 4. 1. B “Protezione e consolidamento dei centri abitati, dei versanti, salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni, rinaturalizzazione dei siti degradati, lotta all’erosione delle coste e degli argini ecc…” nell’ambito del programma operativo Fesr 2007-2013. Nel corso della riunione presieduta dall’assessore, alla quale hanno partecipato i dirigenti e funzionari del Dipartimento, i rappresentanti dell’Upi, dell’Anci e dell’Uncem, è emersa l’esigenza di provvedere in tempi brevi alla attuazione e alla programmazione delle risorse stanziate per tale linea di intervento, pari a circa sette milioni di euro nel periodo 2007-2013. A tal fine gli uffici regionali competenti e l’Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata provvederanno, sulla base delle segnalazioni già acquisite da parte dei Comuni, a partire dal 23 novembre, alla compilazione delle schede relative ai dissesti idrogeologici presenti sul territorio regionale e degli interventi ubicati in aree a rischio molto elevato (R4) e a rischio elevato (R3) dei Piani di bacino vigenti. Tale programma riveste importanza fondamentale in quanto rappresenta una prima risposta immediata, anche se parziale, al problema del dissesto idrogeologico che interessa gran parte del territorio regionale e che richiede interventi immediati al fine di ridurre i rischi per le popolazioni e per le infrastrutture presenti. .  
   
   
NAVE VELENI, ANFORE ROMANE AL POSTO DI FUSTI RADIOATTIVI  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - Nessuna presenza di fusti con sostanze tossiche. Al loro posto anfore di età romana. E’ il risultato dell’attività di indagine condotta dal 9 al 16 novembre dalla nave “Mare Oceano” a largo di Maratea e Palinuro. In particolare, il risultati dell’indagine sono stati illustrati ieri pomeriggio, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Vito De Filippo, il vicepresidente della Giunta e assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, e Federico Crescenzi, Capo del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il ministero dell’Ambiente. Con l’ausilio di diapositive, Crescenzi ha illustrato tutte le fasi dell’Operazione Maratea. L’attività di esplorazione del fondale marino è stata condotta su una superfice di circa 90 chilometri quadrati e fino a 800 metri di profondità attraverso moderne tecnologie istallate sulla nave Mare Oceano. In particolare, la rilevazione è stata effettuata su una coppia di coordinate indicate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro. Alla missione ha collaborato la Geolab con tecnici e ingegneri scozzesi, inglesi ed egiziani. L´indagine dei fondali effettuata dalla “Mare Oceano” ha consentito di identificare, a 550 metri di profondità, uno scafo di circa 20 metri, probabilmente una imbarcazione da diporto affondata per un incendio a bordo. L´imbarcazione non reca segni di identificazione né il naufragio risulta segnalato nei registri dei sinistri marittimi delle Capitanerie di Porto territorialmente competenti. Inoltre su un´area di 80 metri per 20, a 600 metri di profondità, è stato identificato un vero e proprio “giacimento” di antiche anfore, circa 200, probabilmente di epoca romana, del Iii – Iv sec. A. C. Hanno dato esito negativo anche i rilievi di radioattività. L´attività della nave "Mare Oceano" è cominciata in seguito alle indagini delle Procure calabresi e lucane su presunti affondamenti di imbarcazioni che trasportavano illecitamente rifiuti tossici. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Vito De Filippo, per i risultati dell’indagine e per l’opportunità offerta dal ministero dell’Ambiente. “Una collaborazione proficua – ha detto De Filippo – perchè ci ha consentito di sgombrare il campo da ogni dubbio circa la possibile presenza di rifiuti tossici nel nostro mare. Il ritrovamento delle antichissime anfore, al contrario, conferma la qualità del nostro mare e la ricchezza del nostro patrimonio culturale”. “Abbiamo vissuto giorni che sembravano lunghissimi, ma ora possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo”, ha detto Santochirico. Ed ha aggiunto: “Da sottolineare che il risultato è arrivato nell’arco di appena 2 mesi. Come già era avvenuto qualche anno fa con le voci su possibili discariche abusive su terraferma, anche in questa circostanza il governo regionale ha saputo reagire con fermezza e determinazione avviando subito le indagini esplorative per dire una parola chiara e precisa alla comunità. Queste indagini – ha concluso Santochirico – ci consentono di tornare a proporre con forza al ministero dell’Ambiente la istituzione di una riserva marina a Maratea”. .  
   
   
CONVEGNO SULLA GESTIONE RIFIUTI IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 17 novembre 2009 - Al tema della gestione dei rifiuti in Alto Adige, alle iniziative di successo e alle prospettive nei vari Comuni è dedicato il convegno è promosso dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente. Al convegno viene presentato lo studio realizzato dalla Tbu, ufficio tecnico per l´ambiente di Innsbruck, che per la prima volta ha monitorato e analizzato la composizione dei rifiuti domestici e il loro smaltimento, nel periodo tra maggio e ottobre 2009, in tutti i 116 Comuni altoatesini. I dati contribuiscono a migliorare ulteriormente il piano della gestione dei rifiuti in Alto Adige. Il convegno e la presentazione dello studio sono in programma a Bolzano giovedì 19 novembre alle ore 9. 30 all´Eurac in viale Druso, presenti l´assessore provinciale all´Ambiente Michl Laimer, il direttore dell´Ufficio gestione rifiuti Giulio Angelucci e gli autori dello studio Martin Steiner e Erich Vogel. È prevista la traduzione simultanea. .  
   
   
RIFIUTI: FIRENZE HA BISOGNO DI IMPIANTI, NON DI NUOVI PROBLEMI  
 
Firenze, 17 novembre 2009 - «Viste le criticità in cui l´area fiorentina versa nel settore dei rifiuti, sarebbe opportuno fare il possibile per velocizzare i tempi per realizzare gli impianti previsti e concretizzare quanto deciso dopo anni di lungo e faticoso dibattito invece di creare nuovi problemi». Con queste parole l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini è intervenuto il 14 novembre nel dibattito sulla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione a Case Passerini, nel Comune di Sesto Fiorentino. «Ogni Ato – prosegue l´assessore - deve essere autosufficiente ed avere all´interno del suo territorio gli impianti necessari per gestire i rifiuti che produce. Questo è anche il senso della nuova legge regionale per la gestione dei rifiuti, che ha riorganizzato gli Ato creando realtà di area vasta, capaci di ottimizzare al meglio risorse e servizi». «Firenze – spiega Bramerini - ha una grave carenza di impianti e da troppo tempo esporta i suoi rifiuti nelle discariche dell´Ato Costa e dell´Ato Sud. E´ necessario che l´Ato Centro corra, stringa i tempi nella realizzazione dei propri impianti, non che li allunghi con nuove discussioni. Ulteriori ritardi porterebbero solo aumenti nelle bollette dei cittadini e rischierebbero addirittura di compromettere gli accordi in essere con la Costa, che già lamenta il mancato rispetto dei tempi previsti negli accordi per il conferimento dei rifiuti fiorentini a Peccioli (Pi)». L´assessore ricorda inoltre che un dibattito delicato e complesso come quello sulla gestione del ciclo dei rifiuto può avvenire solo nelle sedi e nei tempi opportuni e che la volontà di portare avanti le previsioni impiantistiche approvate dalla Provincia di Firenze nel proprio Piano per la gestione dei rifiuti (oggi assorbito, insieme a quelli delle Province di Prato e Pistoia, dal Piano straordinario dell´Ato Centro) sono state riconfermate da tutti i sindaci dell´area fiorentina soltanto lo scorso 12 ottobre, in occasione del confronto tra il presidente della Regione Claudio Martini e gli amministratori di Firenze e della Piana. Queste previsioni contemplano ben tre inceneritori nella Provincia di Firenze: Case Passerini, a Sesto Fiorentino, da costruire; l´impianto di Testi a Greve, da restaurare e riaprire, e quello di Rufina – attualmente in funzione - da ristrutturare. .