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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 2009
CONVEGNO “ENERGIE, CITTÀ E AMBIENTE”. MORATTI: “MILANO MODELLO EUROPEO PER TELERISCALDAMENTO E INVESTIMENTI”  
 
Milano, 17 novembre 2009 - “È con orgoglio che sottolineo l’impegno di Milano, in linea con la sfida europea, da un lato di migliorare la qualità dell’ambiente urbano e dall’altro di ridurre le emissioni inquinanti. Un impegno, riconosciuto anche da Lega ambiente e dal Sole 24 Ore, che collocano la nostra città in cima alla classifica delle metropoli che più hanno investito e stanno investendo nel teleriscaldamento con un trend in continuo miglioramento”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha aperto il convegno “Energia, città e ambiente a Milano, Oslo, Parigi: progetti e tecnologie pulite contro l’inquinamento”. Un’ occasione, quella di ieri a Palazzo Marino, per fare il punto sulle politiche ambientali, dove il teleriscaldamento, accanto agli altri temi energetici, diventa centrale come modello applicato per la tutela dell’ambiente. Un risultato d’eccellenza che colloca Milano ai primi posti tra le città europee. “Nel 2006 – ha spiegato Letizia Moratti – Milano si trovava all’ottantaduesimo posto rispetto a 103 città italiane monitorate. In soli tre anni la nostra città ha ribaltato la situazione, guadagnando ben 36 posizioni. Il primo grande risultato è relativo alla qualità dell’aria che ha segnato un netto miglioramento certamente influenzato da tutte le misure adottate dall’amministrazione”. Dati confermati dal fatto che il numero di superamenti del valore limite di 50 microgrammi al metro cubo, limite di tolleranza per la salute indicato dalla normativa vigente, è diminuito del 25% rispetto a sei anni precedenti, passando da 153 superamenti nel 2005 a 111 nel 2008. “Considerando che il limite normativo per la concentrazione media annua di Pm10 è pari a 40 microgrammi per metro cubo, possiamo affermare – ha spiegato il Sindaco – che la concentrazione media di Pm10 a Milano sta diminuendo di circa 1 microgrammo all’anno”. Un risultato, quello di Milano, dovuto ad una serie di misure e strumenti messi in atto per migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Dagli interventi nel settore della mobilità alla sperimentazione del sistema Ecopass, dal bike-sharing (1. 300 biciclette e 100 stazioni) al rinforzo del trasporto pubblico locale. Dal car sharing, che ha registrato un picco del 35% rispetto all’anno precedente e più di tremila abbonati, al risparmio energetico. Il Sindaco ha poi parlato del piano di termovalorizzazione, “un servizio di primaria necessità per la città – ha spiegato Letizia Moratti – utile per ottimizzare la valorizzazione energetica dei rifiuti residui, cogenerando energia elettrica e calore per il teleriscaldamento. Nel 2008 sono state termovalorizzate 455 mila tonnellate di rifiuti”. Tra le altre iniziative, il piano di teleriscaldamento, un piano di investimento da 300 milioni di euro per arrivare a 240 chilometri di rete e 750 mila allacciamenti. “Un piano – ha sottolineato Letizia Moratti – che consentirà ad ogni nucleo familiare di risparmiare da 400 a 1000 euro ogni anno”. “Nel corso di quest’anno – ha concluso il Sindaco – sono stati realizzati 19 chilometri di rete, il 30% in più di quanto previsto dal piano per l’anno in corso, e il servizio è stato esteso a 45 mila nuovi abitanti per un totale di 78 chilometri con 228. 550 abitanti allacciati. Complessivamente il progetto prevede la conversione al teleriscaldamento di circa 200 impianti e la trasformazione a metano di 86 impianti”. .  
   
   
ENERGIA:FONTI ALTERNATIVE, FUTURO PER AMBIENTE ED ECONOMIA SUCCESSO DELLA FESTA DELL´ENERGIA ALL´AUDITORIUM DE CECCO  
 
Pescara, 17 novembre 2009 - Anche dall´iniziativa e dalle scelte del singolo cittadino dipende il futuro dell´ambiente e dell´economia regionale. Queste le conclusioni del convegno promosso sabato scorso dal Dipartimento Energia della Regione,nell´auditorium De Cecco di Pescara, in occasione della Festa dell´Energia. Ad aprire la serie di interventi succedutisi durante la mattinata del convegno sono stati il tenente colonnello dell´Aeronautica Militare, Guido Guidi e il direttore regionale Antonio Sorgi. Una testimonianza diretta sulle scelte che possono giovare sia all´ambiente che all´economia del territorio regionale è stata offerta da esperti del settore, in particolare dell´Enel e singoli cittadini che hanno sperimentato a loro vantaggio progetti d´investimento sulle nuovi fonti energetiche. La partecipata manifestazione nel capoluogo adriatico è stata anche occasione inaugurale per il V bando del concorso regionale "Energiochi" che vedrà protagoniste le scuole abruzzesi. Il concorso, promosso dalla Regione, contribuisce a creare una e sviluppare, nelle nuove generazioni, una cultura sull´energia, fondamento di un nuovo sviluppo regionale. .  
   
   
BASILICATA, NO SCORIE: NON SERVE CENTRALE A BIOMASSE  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - "Fa piacere che molti esponenti politici del Consiglio regionale si stanno interessando alla questione della centrale a biomasse di Tricarico, ma sarebbe opportuno approfondire la questione non solo per difendere eventuali bacini elettorali ma guardarla nel contesto regionale di appartenenza anche perché ci sono in campo progetti per far diventare questa regione una colonia energetica e dei rifiuti a livello internazionale". E´ quanto affermava il 13 novembre, in un comunicato stampa, l´associazione No Scorie Trisaia. "Dopo il Mercure con una centrale in pieno parco nazionale del Pollino (bloccata dai cittadini e da alcuni sindaci), un’altra a Teana sempre vicino ai boschi del Pollino (sempre bloccata dai cittadini), ce ne è un’altra in iter a Stigliano di grossa potenza, un’altra approvata a Pisticci, ora quella di Tricarico e tante altre nei cassetti delle società energetiche rampanti. E questo per le sole biomasse, non volendo parlare di turbogas, eolico selvaggio, inceneritori, discariche, trivelle, megastoccaggi di gas ecc. Le potenze in progetto - continua No Scorie - sono così elevate per quelle a legname che per poter utilizzare cippato dovremmo disboscare tutto quello che rimane in termini di alberi in Basilicata per avviare gli impianti e fermarli dopo pochi mesi per mancanza di legname. Un assessorato all’ambiente in una regione per circa il 70 per cento soggetta a rischio idrogeologico gli alberi dovrebbe piantarli e non bruciarli. Il legname potrebbe essere importato da fuori, ma poi il bilancio energetico e soprattutto ambientale non regge più in termini di emissioni di Co2 (il legname o la biomassa importata oltre 50 Km non conviene dal punto di vista dell’inquinamento, e deve essere reperita in loco)". "In questa regione se vogliamo parlare di biomasse - si legge ancora nel comunicato - non possiamo andare oltre l’alimentazione della stufa comunale per riscaldare scuole ed edifici pubblici o la produzione di pellets (senza collanti tossici) residuo della pulizia delle sterpaglie. Il resto diventa puro dispendio di fondi pubblici spesi in impianti e certificati verdi, da impiegare semmai nel solare o nel risparmio energetico. L’atroce dubbio che in futuro gli impianti possono bruciare cdr (combustibile derivato da rifiuti) resta quindi ancora più fondato, con le aziende che forse faranno business bruciando rifiuti e i cittadini che dovranno subirsi l’inquinamento pagando salatamente la Tarsu. Tutto questo in una regione che fa poca raccolta differenziata ed è agli ultimi posti in Italia per produzione di rifiuti. Per una questione di democrazia, di difesa della salute pubblica e di sviluppo e tutela del territorio - sostiene l´associaizone - fanno bene i cittadini ad opporsi a queste scelte energetiche. Noscorie Trisaia pertanto solidarizza con i comitati locali che si oppongono a queste scelte e che non si distraggono questa volta al bivio delle Biomasse così come fanno i politici in Basilicata quando si parla di energia e di rifiuti". .  
   
   
VIAREGGIO: ECCO I CRITERI PER I CONTRIBUTI A CHI RICOSTRUISCE IL COMMISSARIO MARTINI HA FIRMATO ANCHE LA SECONDA ORDINANZA NOVANTA GIORNI PER PRESENTARE LE RICHIESTE, DA 4 A 9 MESI PER FINIRE I LAVORI  
 
Firenze, 17 novembre 2009 - Il Commissario delegato alla ricostruzione di Viareggio, Claudio Martini, ha firmato anche la seconda ordinanza, quella che disciplina le procedure per l´accesso ai contributi per il ripristino o la ricostruzione degli immobili danneggiati dall´esplosione del 29 giugno scorso. Riguarda le persone fisiche, i titolari di attività produttive, gli amministratori di condominio o gli eredi dei proprietari nel caso in cui questi siano deceduti in seguito alla tragedia. Tutti coloro che hanno deciso di rimanere e quindi di ristrutturare abitazioni e aziende a partire dalla data di pubblicazione dell´ordinanza sul Bollettino regionale avranno 90 giorni di tempo per presentare le domande per accedere ai contributi. Nel caso di immobili lievemente danneggiati (cioè di classe A) verrà erogato un massimo di 5. 000 euro, in un´unica soluzion e. Agli altri, al momento della presentazione della comunicazione di inizio lavori, sarà concesso il 10% dell´importo ammesso a contributo e il resto della cifra dovuta sarà pagato a fine lavori. Si può arrivare ad ottenere complessivamente fino a 35. 000 euro nel caso di immobili classificati B e da 60. 000 fino a 200. 000 euro se l´immobile appartiene alla categoria C. Per quelli di classe D, i più danneggiati, il contributo potràoscillare dai 2. 100 ai 3. 000 euro al metro quadrato nel caso di abitazioni, e da 1. 750 a 2. 500 nel caso di attivitàproduttive. Anche a loro al momento dell´inizio dei lavori spetterà il 10% del totale ammesso a contributo. Per le classi C e D potranno anche essere richieste erogazioni intermedie secondo lo stato di avanzamento dei lavori, ogni volta che questo avrà raggiunto un valore di 30. 000 euro. L´ordinanza fissa anche un termine per l´avvio e uno per la conclusione dei lavori. I proprietari degli immobili di classe B avranno 30 giorni di tempo per dare avvio ai cantieri, a partire dal provvedimento con il quale verranno ammessi a godere dei contributi, e dovranno concludere gli interventi entro 4 mesi. La classe C avrà ugualmente 30 giorni per l´avvio dei lavori, ma 5 mesi di tempo per ultimarli. Più ampi i margini per gli immobili di classe D: 60 giorni per dare avvio alle opere e 9 mesi per terminarle. «Si tratta di un´ordinanza – spiega il Commissario Martini – dai contenuti tecnici un po´ complessi, ma dal significato semplice: siamo nelle condizioni di poter concedere i contributi per l´avvio dei lavori. Così abbiamo deciso di stanziare 6,3 milioni di euro che stimiamo necessari a questo scopo e di disporre un primo trasferimento di 2 milioni di euro al Comune di Viareggio, incaricato di gestire le procedure per la concessione dei contributi. Via via che i lavori procederanno trasferiremo il resto dei fondi stanziati. Ed entro questa settimana firmeròanche la terza ordinanza che disciplinerà la concessione dei contributi per il trasferimento altrove di coloro che sono stati costretti o che hanno scelto di andarsene». Allegati all´ordinanza del Commissario e presto scaricabile anche dal suo sito (www. Regione. Toscana. It/presidente/ricostruzioneviareggio) ci sono anche tutti i moduli da riempire per richiedere i contributi. .  
   
   
BRILLANTE FUTURO PER LA SALDATURA GRAZIE ALLA RICERCA  
 
Un nuovo progetto di ricerca nel campo dell´ingegneria chiamato Mintweld ("Modelling of interface evolution in advanced welding") ha ricevuto 3,5 milioni di euro per rivoluzionare il settore della saldatura mediante l´impiego di tecnologie all´avanguardia. Finanziato in riferimento al Settimo programma quadro (7° Pq) e coordinato dall´Università di Leicester (Regno Unito), questo progetto quadriennale coinvolge 11 partner provenienti da 7 paesi diversi che svolgeranno ricerche per rendere l´attività della saldatura più semplice, sicura ed economica grazie alle nuove tecnologie, tra le quali figurano anche tecniche di modellazione computerizzata d´avanguardia. La saldatura è un´attività che richiede elevate competenze professionali, pur non essendo solitamente associata alla matematica, all´ingegneria e all´informatica di alto livello. Tuttavia, il settore è vicino ad una svolta, visto che questo elemento essenziale del settore manifatturiero dell´Unione europea sta per essere rivoluzionato. La saldatura è il modo più comune di unire i metalli. Il lavoro del saldatore consiste nel prendere parti pronte per unirle tramite fusione. Il legame poi si raffredda dando vita ad una giunzione solida. Quella della saldatura è una procedura solitamente semplice, ma la mancata unione perfetta delle parti può tradursi in un guasto di grandi proporzioni che potrebbe potenzialmente causare un disastro. La saldatura di due pezzi di acciaio avviene mediante un complesso processo di reazioni chimiche e metallurgiche che interessano l´interfaccia delle parti coinvolte. La maggior parte delle saldature non riuscite è imputabile a un errore in uno degli elementi di cui è costituito questo processo. Il consorzio Mintweld studierà come ottimizzare questo processo sfruttando diverse tecniche di modellazione computerizzata e le conoscenze acquisite mediante gli esperimenti effettuati a livello industriale. Il dottor Hong Dong dell´Università di Leicester (Regno Unito), coordinatore di Mintweld, ha affermato: "La saldatura rappresenta la modalità più economica ed efficace per unire i metalli in modo permanente e costituisce un elemento imprescindibile dell´economia del settore manifatturiero. Si stima che il 50% dei prodotti domestici e frutto dell´ingegneria presentino giunture saldate. In Europa, il settore della saldatura ha tradizionalmente affiancato un ampio numero di campi, tra i quali quello delle costruzioni navali, delle condutture, il settore automobilistico, aerospaziale, edilizio e della difesa. " Un´eventuale debolezza delle parti saldate può avere numerosi effetti tragici, può mettere a repentaglio vite umane nonché danneggiare l´economia a causa dei risarcimenti assicurativi per danni o prodotti difettosi. Queste debolezze possono dare inoltre adito a catastrofi naturali - come ad esempio l´inquinamento - se le parti non perfettamente saldate vengono utilizzate in aree particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale, come per esempio l´oceano. In effetti, la nuova tecnologia sviluppata da Mintweld sarà utilizzata per effettuare saldature nei sistemi di trasporto sottomarini di gas e petrolio, grazie a un nuovo approccio di modellazione computerizzata. Il dottor Dong sostiene: "I difetti nei componenti saldati, come per esempio nei sistemi di trasporto sottomarini per petrolio e gas, possono essere la causa di perdite di produzione per un valore stimato di diversi miliardi di euro e possono determinare un´impennata dei prezzi del petrolio all´interno dell´Unione europea e quindi una maggiore dipendenza dell´Unione da altri paesi per le forniture di petrolio e gas". "Questo progetto metterà a punto uno strumento di modellazione accurato, economico e di tipo predittivo che troverà ampia applicazione nell´importante settore metallurgico europeo consentendone l´introduzione in nuovi mercati di grande importanza economica e strategica - un elemento importante, dunque, per garantire il mantenimento della competitività europea". Tra i partner di Mintweld figurano: University College Dublin (Irlanda), University of Oxford (Regno Unito), il Politecnico di Trondheim (Ntnu) (Norvegia), il Reale istituto di tecnologia (Svezia), il Politecnico di Delft (Paesi Bassi) e l´École Polytechnique Fédérale de Lausanne (Epfl) (Svizzera). I partner europei che rappresentano l´industria dell´acciao e della saldatura sono Corus Uk, Twi Ltd, Uk, l´Istituto polacco di saldatura e il produttore di acciaio polacco Frenzak. Per maggiori informazioni, visitare: University of Leicester: http://www2. Le. Ac. Uk/ .  
   
   
TONDO, MARCEGAGLIA DI FONTANAFREDDA FILIERA FVG  
 
Fontanafredda (Pn), 17 novembre 20009 - "Con la presidente Marcegaglia abbiamo convenuto che la situazione economica è difficile ma non catastrofica come afferma il segretario della Cgil Epifani". Lo ha affermato ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, a margine della visita allo stabilimento Marcegaglia di Fontanafredda, al termine del cordiale incontro con la leader di Confindustria che ha preceduto l´assemblea di Unindustria al teatro Verdi di Pordenone. "Ci sarà ancora disoccupazione da qui alla fine dell´anno ma l´economia sta ripartendo - è il bilancio di Tondo -. I segnali positivi ci sono, occorre gestire invece le situazioni di crisi occupazionale contingenti". Inaugurato nel 1967, lo stabilimento Marcegaglia di Fontanafredda rappresenta il cuore della produzione di prodotti per il mondo degli elettrodomestici del gruppo leader nella trasformazione dell´acciaio. Si estende oggi su un´area complessiva di 60. 000 mq, su cui sorgono due capannoni dalla superficie coperta di 27. 000 mq ed occupa 337 dipendenti. "Abbiamo verificato che questa azienda appartiene alla filiera Friuli Venezia Giulia, producendo condensatori di cui per esempio l´Electrolux si avvale", ha commentato Tondo al termine della visita. .  
   
   
ARTIGIANATO FVG: UN MILIONE A PROGETTI DI RICERCA  
 
Trieste, 17 novembre 2009 - La direzione centrale alle Attività Produttive ha disposto l´assegnazione dei fondi destinati a finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore artigianale. I progetti, presentati da dodici imprese, hanno ottenuto una valutazione positiva da parte del comitato tecnico preposto e quindi potranno accedere al finanziamento (complessivamente un milione di euro) che la Regione ha messo a disposizione. In proposito il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, ha sottolineato che "questo intervento è particolarmente importante essendo destinato al futuro delle imprese artigiane per le quali il nostro sostegno è un obiettivo strategico. Esso avviene nonostante i pesanti tagli al bilancio regionale che hanno ridotto la nostra capacità d´intervento. Proprio per questo le domande non finanziate a causa dell´esaurimento delle risorse saranno soddisfatte dopo l´approvazione della Finanziaria 2010 che prevede, per i progetti di ricerca, un ulteriore finanziamento di 800 mila euro". Le aziende che beneficeranno del contributo sono: E. B. U. Di Cioffi Fiammetta & C. Sas - Pozzuolo del Friuli (Ud); Arte Video Snc di Zorzenon Claudio e Tissino Giuseppe -Palmanova (Ud); Vision Team di Miculan Roberto - Udine; Pesle Livio - Udine; Lare One Srl - Manzano (Ud); Boer Group Srl - Cordenons (Pn); N. E. M. - Nord Est Meccanica di Goffredo, Riccardo, Alessandro e Valerio Cianetti Snc - San Pier D´isonzo (Go); Cresj di Pienig Franco & C. Snc - Torreano (Ud); Blitz Engineering Snc di Pez Simone & Savignoni Alan - San Vito al Torre (Ud); F. A. T. Snc di Pestrin Aldo & C. - Talmassons (Ud); A. C. R. Di Romano Livio & C. Snc - Pavia di Udine (Ud); S. G. S. Servizi Grafici E Stampa Srl - Maniago (Pn). .  
   
   
INDUSTRIA FVG: TONDO A SAVIO PORDENONE, FRIULIA FARA´´ SUO DOVERE  
 
Pordenone, 17 novembre 2009 - "La Regione ha tutto l´interesse affinché il suo sistema finanziario supporti l´azienda Savio Macchine Tessili spa del Gruppo Itema, che ha già dimostrato con i numeri di essere uscita dalla crisi e di stare affrontando un periodo di ripresa". Così ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha rassicurato Miro Radici, amministratore delegato dell´azienda di Pordenone che produce macchine di controllo per impianti tessili, al termine dell´incontro a cui ha partecipato anche l´assessore regionale all´Ambiente, Elio De Anna, e in cui è stato illustrato il piano industriale consegnato quest´estate a Friulia. La Savio Spinning e Electronics, che ha sede operativa e decisionale a Pordenone dove impiega 450 dipendenti e ha stabilimenti in Cina, India, Svizzera, Belgio e Germania, fa parte della holding Itema che controlla anche la Promatech weaving e knitting con sede a Bergamo (200 dipendenti) e stabilimenti in Svizzera e Cina. Per il 75 per cento il gruppo esporta nel Far East (50 per cento in Cina e 25 in India) ma le macchine vengono assemblate in Cina con il 70 per cento del valore proveniente proprio da Pordenone. Il Gruppo è leader del settore, con soli due concorrenti, uno giapponese e uno tedesco. Il 46 per cento dei fili di tutto il mondo vengono analizzati con i sensori prodotti nello stabilimento Loepfe in Svizzera. "Ciononostante, la crisi mondiale in due anni ha dimezzato i ricavi, anche se il gruppo è ancora in utile e il trend positivo dell´ultimo periodo sembra anche confermare il fatturato in ripresa del 2010. Il debito del gruppo è ora concentrato in Savio Pordenone e parzialmente garantito dalla capogruppo Itema", ha affermato il direttore generale Lorenzo Cucchetto, ricordando che da marzo di quest´anno la Savio non ha più fatto ricorso alla cassa integrazione e nel quarto trimestre sono stati assunti 18 dipendenti interinali. La percentuale di subfornitura italiana è ancora prevalente (71 per cento), anche se il 27 per cento di quota che proviene dal Friuli potrebbe essere notevolmente migliorata "se le aziende friulane - ha sottolineato Cucchetto al presidente Tondo - diversificassero l´offerta facendo sistema così come avviene da tempo in Lombardia". .  
   
   
POLICORO, AGEVOLAZIONI PER GIOVANI E IMPRENDITORI  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - Il Comune di Policoro ha approvato un provvedimento relativo ad agevolazioni ad imprese e giovani che vogliono mettersi in proprio che consistono per l’Ente pubblico nell’accollarsi interessi passivi di prestiti, spese di istruzione pratica ed eventuale polizza assicurativa. Lo rende noto il sindaco Nicola Lopatriello. Tra i requisiti previsti per le attività di nuova costituzione (commercio, libera professione, artigianato) la maggiore età fino a 32 anni (42 se laureati); l’importo massimo del prestito dev’essere di 30 mila euro da restituire in cinque anni con rate mensili a partire dal secondo; il Comune contribuisce inoltre all’ammortamento e rimborserà all’istituto di credito il preammortamento per il primo anno, oltre alle spese sopraccitate; residenza a Policoro del titolare e ubicazione dell’attività economica nello stesso Comune di Policoro. Il numero minimo di attività finanziabili è dieci secondo una stima dell’ufficio finanziario comunale. L’altro intervento di politica attiva del lavoro riguarda imprese locali che assumono disoccupati di Policoro, sempre di età compresa tra i 18-32 anni, 42 se laureati, le quali chiedono una linea di credito alle banche. Fino a 40 mila euro da restituire in quattro anni per ogni giovane assunto, il Comune si sostituisce all’imprenditore sugli interessi passivi, spese di istruttoria ed eventuale polizza assicurativa di garanzia. Anche in questo caso il tetto minimo di prestiti coperti dall’Ente locale è di dieci. Ora toccherà ai singoli istituti di credito fornire all’Amministrazione comunale tutte le modalità per il finanziamento di idee e progetti. “In questo particolare momento di crisi economica –spiega il sindaco Nicola Lopatriello- le famiglie sono state i veri ammortizzatori sociali per giovani inoccupati e persone prive di sussidi, non avendo tutti la possibilità di godere dei benefici di legge come la cassa integrazione. Abbiamo messo in campo questa politica di aiuto ai giovani di Policoro, innovativa nel suo genere in quanto in passato strumenti di questo tipo non sono mai stati messi in campo da nessun altra municipalità, per alleviare il disagio di chi fa fatica ad entrare nel mercato del lavoro”. .  
   
   
BASILICATA PATTO STABILITA’, L’API: BLOCCATI PAGAMENTI ALLE IMPRESE  
 
Potenza, 17 novembre 2009 - Si chiama Patto di Stabilità e viene vissuto dalle imprese come una grande ingiustizia, oltre che una scorrettezza contrattuale permessa dalla normativa comunitaria. Si tratta – spiega una nota dell’Api Basilicata Matera - di un meccanismo perverso, creato per il controllo delle politiche di bilancio, che si propone di evitare che il deficit delle pubbliche amministrazioni sfori oltre un certo tetto. In realtà il Patto di Stabilità, contrariamente al nome, genera una grande instabilità in interi settori dell’economia, quelli che operano nel campo degli appalti di lavori, servizi e forniture della pubblica amministrazione, i quali, oltre ad attendere a fine anno un mese sabbatico di chiusura delle varie Ragionerie per motivi incomprensibili, devono sottostare anche ad una “tagliola” di questo tipo! L’api segnala che in provincia di Matera il “patto di scelleratezza” (pactum sceleris) sta provocando notevoli danni economici e finanziari al sistema economico locale, a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione alla Provincia e ai Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti. Ingenti somme che le stazioni appaltanti hanno l’obbligo contrattuale di pagare a schiere di creditori e che non possono erogare a causa del vincolo comunitario che, nato per creare appunto una “stabilità” di spesa nelle pubbliche amministrazioni, si è invece trasformato in una vera e propria trappola per le imprese fornitrici dei servizi. Alcuni Comuni, soprattutto al Nord, - precisa l’Api - hanno deciso di pagare lo stesso i creditori, esponendosi alle sanzioni previste dalla normativa europea. E’ meglio pagare una multa, che gettare sul lastrico decine o centinaia di piccoli imprenditori che non potrebbero sopravvivere senza riscuotere i propri legittimi crediti. Anche perché – ricorda l’Api – costoro spesso hanno attinto al credito bancario per comprare le materie prime, pagare i dipendenti, le tasse, ecc. E lo Stato creditore, si sa, non è così flessibile come lo Stato debitore. Basta un giorno di ritardo per far scattare interessi di mora, mancata regolarità contributiva ed altro. Si innesca un circuito vizioso e perverso – precisa l’Api – per cui l’impresa che non riscuote il proprio credito dalla pubblica amministrazione spesso non può pagare gli oneri contributivi, quindi non può ritirare il certificato di regolarità contributiva (Durc) e non può partecipare a successive gare d’appalto. La pubblica amministrazione è salva grazie ad una norma europea che la tutela dal pericolo di dissesto, ma l’impresa chiude e lo deve al Patto di Stabilità. L’api, infine, evidenzia il rischio paradossale che corrono le pubbliche amministrazioni che hanno bloccato i pagamenti in conto capitale alle imprese creditrici. Infatti, gli interessi moratori causati dal mancato pagamento degli stati di avanzamento di lavori eseguiti a termini di contratto, oltre al differimento degli appalti e alla sospensione dei lavori, potrebbero pesare sulle Stazioni appaltanti più delle sanzioni inflitte per l’inosservanza del Patto di stabilità. .